La Carta di Chivasso 1943: storia di un documento federalista. Intervista ad Alessandro Giglio Vigna

Radio radicale siamo con Alessandro Giglio vigna presidente tra Commissione Politiche dell'Unione Europea deputato della della lega per a parlare di un importante anniversario che è quello della dichiarazione di Chivasso la carta di Chivasso che fu un documento che venne stilato in una stagione che è quella del mille novecentoquarantatré in cui vennero solo diciamo elaborati tanti documenti dalle forze che stavano facendo la resistenza che si stavano battendo contro il nazifascismo per immaginare la come sarebbe stata costruita la nostra democrazia ne ricordiamo
La carta di di Ventotene ma colpevolmente abbiamo dimenticato tanti altri documenti importanti anche quelli che preconizzava no un paese ricostruito democraticamente su basi diverse da quelle che conosciamo
Oggi la firma di questo documento avvenne il diciannove dicembre del mille novecento quarantatré allora di che cosa si tratta e quali furono gli obiettivi che si erano dati i capi della resistenza in quel periodo sì allora
Intanto grazie a radio radicale che
Vuole ricordare questo importante momento storico questo questa importante data questo anniversario
La carta di Chivasso fu un vero e proprio manifesto partigiano antifascista democratico e
Federalista la cittadina di Chivasso nel mio Canavese
Fu
Scelta in quanto luogo intermedio fra le montagne le vallate della Valle d'Aosta del Piemonte e in quel luogo ed esattamente in un Palazzo dove
Oggi vi è una targa in uno appunto della carta
Di Chivasso venne scritta e
Poi firmata
Dai importanti esponenti della Resistenza antifascista alcuni dei quali furono poi anche
Arrestati dal regime né inglesi
Successivi nei mesi diciamo della guerra della guerra civile la carta di Chivasso ci ricorda innanzitutto che la Resistenza non fu
Un fatto solo di sinistra non fu un momento storico appannaggio
Il
Delle ideologia dell'ideologia
Comunista ma fu un momento in cui tutte le forze politiche tutte le idee politiche si
Ritrovavano e quindi anche chi aveva come fine ultimo la costituzione di
Un moderno Stato in senso federale questo il primo grande elemento quando dobbiamo parlare
Della carta di Chivasso i nomi che scrissero la carta di Chivasso i personaggi storici furono
Appunto fra gli esponenti più importanti
Dell'ideologia federalista di quella di quel momento ricordiamo e Neil lasciando UE Nesta Passion
Di sicuro Federico Chabod Lino Minella Osvaldo cui son Gustavo Malan Giorgio poi nelle e Mario odierna
Quindi appunto esponenti del mondo valdostano del mondo del mondo piemontese e
Il documento un
Documento
Ideologicamente strutturalmente
All'avanguardia perché
Nel documento viene di idea in una struttura in senso moderno dello Stato in senso federalista in senso regionalista nel senso anche cantonale prendendo sul prendendo spunto dalla vicina
Dalla vicina Svizzera e vengono anche
Tra previste tutte quelle che sarebbero poi state le tematiche inerenti il mondo montagna quindi addirittura
Si prevede ci si prefigge
Degli statuti speciali per le regioni di montagna come in parte oggi già esistono delle sorta Witz sense per le zone delle vallate del nostro
Del nostro del nostro Paese
E
Ed è un elemento che nella storia ideologica del federalismo possiamo incardinare tranquillamente fra Cattaneo è successivamente invece nel dopoguerra
Gianfranco Miglio ecco diciamo è l'anello di congiunzione fra Cattaneo
Gianfranco Miglio per il mio partito per la lega rappresenta un momento è un documento molto importante
Rappresenta al fatto che anche il mio partito che ha a cuore ancora tutt'oggi anzi oggi forse
Più che mai
L'autonomia regionale e l'autogoverno dei
Territori
Il concetto di municipalità come
Elementi importanti della della struttura
Dello stato questo questo documento rappresenta ecco per il mio partito una delle radici storiche
Che che la lega a anche la lega
Riconosce e
Sono molto contento
Di andare in Aula da qui a a poche ore per fare un breve intervento appunto sull'anniversario
Sull'anniversario della Carta
Chivasso
Senta allora nel documento sulla carta di grasso come ha ricordato lei si pensò a un modello federalista o cantonale perché si era preso si era tenuto conto dell'esperienza fascista
Erano esperienza diciamo accentratrice che non permetteva a diciamo lei autonomia allora secondo lei come venne gestita nel momento della nascita della della Repubblica questa fase che si concretizzò diciamo soltanto in Val d'Aosta grazie anche a Chabod
E non non in Piemonte nelle zone che l in cui lei oggi di vive
Be'
Spero si la carta fu una reazione
Ovviamente al periodo fascista e quindi per questo che sottolineano il documento a una forte impronta di tipo antifascista
Per chi scrisse ideona carta penso che il federalismo forse
La democrazia nel senso compiuto quindi l'antitesi a un regime dittatoriale che aveva accentrato tutto e che nulla lasciava ai territori basti pensare che in Piemonte e in Valle d'Aosta i nomi dei paesi come anche i nomi
Delle singole persone furono italianizzati e quindi paesi
Come on Sammartin
Divennero Ponte San Martino paesi come
Salus dux un Val Susa divenne Cossali ceduta Anzio
Questo senza mettere in discussione l'italianità del della della regione tra l'altro assolutamente assolutamente
Il documento si proponeva la costruzione di uno stato in senso federale e all'interno del documento Bissone degli elementi che guardano all'Europa e che guardano quindi a quello che
Dieci quindici anni dopo sarebbe stata alla Comunità economica
Europea e quindi si parla di popoli si parla di popoli d'Europa quindi un documento ancora a tutt'oggi di una modernità incredibile poi
In alcune regioni
Vi fu lo Statuto speciale
E quindi la storia del nostro Paese dando poi verso la dicotomia fra regioni a statuto speciale regioni a statuto ordinario altre regioni invece però lo Statuto ordinario tra l'altro la nascita delle regioni e solo
Di Treaty di freddezza di dopo mille novecentosettanta mille novecento settanta esatto e
E tutt'oggi siamo c'è ancora qui tutt'oggi siamo ancora qui questa legislatura
Con l'articolo centodiciassette Piol articolo centodiciassette in più sulle competenze concorrenti cioè cioè colto delle regioni cercheremo di portare il portare quell'autogoverno a livello regionale già previsto nella carta di Chivasso e poi da tutti quelli che sono sotto sempre che le faccio un'ultima domanda
Senza nessun togliere nulla dal tiro Spinelli quando si parla del periodo della resistenza del modo con cui le forze che volevano ricostruire l'Italia pianificava hanno la rinascita del nostro Paese
Non le dà un po'senza togliere nulla da Altiero Spinelli che si ricordi soltanto la carta di Ventotene e non altri documenti come quello di cui stiamo parlando
Ma
Diciamo che
La storia
Diciamo che ha andare
A recuperare quelli che sono gli elementi importanti della nostra storia e
Rivalutare lo di e anche una operazione che
Ci fa capire che cosa è
Oggi il nostro paese lo stato in cui in cui viviamo e quindi la ricerca lo studio e l'approfondimento come stiamo facendo in questo momento di questi documenti sono senz'altro un momento virtuoso e un lavoro che si fa per il bene del Paese e per capire dove stiamo andando perché evidentemente per capire la realtà di oggi per capire dove stiamo andando bisogna conoscere il nostro passato anche quei momenti
Fosse un po'più dimenticati del nostro passato
Bene grazie per per questa intervista sulla carta di Chivasso dichiarazione di Chivasso del mille novecentoquarantatré io ringrazio il presidente la Commissione politiche dell'Unione europea Sandro Giglioli vigna della Lega