"C'era una volta la Dc" presentazione del libro di Marco Follini (Il Mulino)

Buonasera
Non siamo potuti perché manca ancora Buttiglione che speriamo possa arrivare fra poco
Io sono il mondo Berselli rappresento qui la casa editrice il Mulino che ha pubblicato da poco da pochi giorni questo libro
è un libro fosse che acquistato
Attualità proprio per il dibattito politico che è in corso in questo momento
Si intitola c'era una volta la BCE posati stiamo accorgendo che
Ci potrebbe essere ancora o se ne potrebbero essere diverse
Prima di incominciano a discutere
L'autore Marco Follini mi ha chiesto di poter ringraziare gli amici che sono intervenuti
E aprire la discussione quindi passami la parola
Io come dire un ringraziamento che mi sottrae all'onere intervenire nel dibattito
Intanto un ringraziamento al mio editore l'editore non è soltanto la casa editrice il Mulino e anche la persona di Edmondo Berselli
Questo libro nasce da alcune conversazioni che abbiamo avuto e debbo dire in questi ragionamenti che abbiamo fatto insieme
Borsa in linea
Inchiodato ad un tentativo di analisi
Più rigorosa meno appassionata in un momento in cui passioni politiche debbo dire anche le mie Surano accese
Che io di questo lo ringrazio come usa dire in queste occasioni
Se ha un merito è suo
Se il merito non cioè la colpa mia
Ringrazio
Walter Veltroni Gianni Letta
Per Buttiglione quando verrà
Per essere presenti questa sera io mi sono accorta nello ringrazio dopo
Io mi sono accorto che tra
I dissensi
Propri della Prima Repubblica e quelli proprio dalla seconda credo politicamente di avere litigato più o meno con tutti loro
E quindi il mio ringraziamento misura direttamente proporzionale alla distanza politica che ci separa
Ringrazio infine Casini
Come ha vissuto questa storia debbo dire che anche con lui quadro di una grandissima amicizia ci sono stati momenti di dissenso ne ha decretato che la bici non c'era più
Un po'prima che io cominciasse a scrivere questo libro
Io sono arrivato
Molto dopo di lui a questa conclusione
Tuttavia debbo darle atto accanto a una grande l'amicizia personale di una affinità che vedo crescere nella sua nel suo impegno nella sua battaglia civile siccome poi c'è un codice particolare della nostra amicizia che mi porta in privato ad essere più severo e meno tifoso desidero dargli atto qui questa sera
Della ammirazione che credo la sua battaglia almeno da parte mia abbia meritato in questi anni e che è più forte di qualche momento e di qualche opinione Dida divaricato anche abbiamo avuto
Quindi a questo punto visto che
è stato chiamato in causa immediatamente Carini a questo punto visto che Buttiglione per la tarda
Possa essere lui a cominciare
Credo proprio dal titolo se c'era ancora una volta la bici se c'era una volta la DC
E se ci sono ancora i democristiani dove sono
Ma io anzitutto ringrazio
Marco Follini debbo dire non solo per queste parole
Ma anche e soprattutto per il lavoro che ha fatto che io come appassionato di politica prima ancora che come parte in causa di questa vicenda
Ho sentito particolarmente significativo perché ha descritto in termini minuziosi anche con alcune analisi particolarmente acuto
Quello che lassù
L'epilogo di una storia politica che nel nostro Paese è stato particolarmente significativa e che ha riguardato la Democrazia Cristiana
Se vogliamo essere sinceri
Partendo dal titolo
E rimanendo nel solco della domanda
Perché l'amico Berselli Caccia rivolto io vorrei subito per dire senza reticenze quello che penso
Sì secondo me sera una volta alla DC
Secondo me era proprio una volta che c'era la Democrazia Cristiana
E tutto sommato in un momento in cui la gente avverte Nostalgia della DC in un certo senso è poi lo spiegherò
Nonostante questo stato d'animo perfettamente spiegabile in termini politici io credo che quella stagione una stagione irripetibile e che oggi non vi sarebbero più non vi sono le condizioni politiche
Per una sorta di ripetizioni a posteriori di quella straordinaria è singolare vicenda politica
Non è nemmeno arrivato il momento di darne un giudizio storico io credo che sarà la storia a dare un giudizio sulla Democrazia cristiana sarà un giudizio un pochino più approfondito di quello così sommario che emerge di tanto in tanto dalle colonne dei giornali
Ma non c'è più lo spazio politico per la riproposizione nei termini tradizionali di un'esperienza che è finita irrimediabilmente
C'è un venticinque dice entrò nella politica italiana
Questo è il punto che non ha niente a che fare con la nostalgia del centro perduto
C'è un deficit di centro che è visibile per una competizione che a causa del meccanismo elettorale che è cambiato e dell'attività delle contrapposizioni ideologiche
Rischia di diventare uno scontro tra due estremi
In questo senso la gente avverte non tanto una Nostalgia verso la Democrazia Cristiana quanto un difetto di cultura politica di cultura della moderazione di attenzione a quei valori solidaristici
Che negli altri paesi europei sono il minimo comune denominatore di uno scontro tra centro destra e centro sinistra
Noi gli abbiamo lasciato libero questo campo dalla sparizione nella Democrazia cristiana paradossalmente e uscito una sorta di disastro in tutto un'area di centro che oggi difficilmente viene percepita come un'area di appartamento anche dei due blocchi che si sfidano tra di loro
In poche parole rischiano di essere i due blocchi di sinistra centro e di destra centro rischiano di può essere due blocchi
Squilibrati a favore degli estremi ma poi che a me tanto del blocco di centrosinistra non mi interessa se non come analista non mi interessa come uomo politico io mi occupo del mio blocco che è quello di centrodestra
Perché noi del Centro cristiano democratico la scelta l'abbiamo fatta è la società che l'amico Follini ricorda più volte e mi preoccupa che in questo blocco rischi di emergere una competizione che ci porta in piazza
E non abili interpretare quella maggioranza silenziosa che in piazza non è quasi mai andata ma che ha dato la maggioranza quasi assoluta al popolo della libertà nella campagna elettorale il tema di fondo e questi il tema della riflessione posta amministrativa è tutto qui io non credo a un centro che ritorna nel mezzo e sull'interpretazione di un sentimento reale costruisce di nuovo una centralità che non c'è più
Perché non c'è più la proporzionale perché non ci sono più le contrapposizioni ideologiche
Io credo a un cento che si riorganizza ed è protagonista in entrambi i blocchi per inserire elementi di moderazione nelle due proposte di governo che si confrontano d'altronde
A pagina diciassette
Follini dice una cosa che per me molto significativa fino a quando il partito cattolico si chini accento e rifiuta di scegliere altro che se stesso il bipolarismo si realizza a sue spese
Per condizionando il Big Blu occorre prima accettarne la logica noi abbiamo accettato questa logica noi del Centro cristiano democratico
In tempi non sospetti quando il vincitore predestinato era la sinistra si ricorderà scherzosamente al l'amico Veltroni che io colui
Davanti a un cappuccino abbiamo fatto una sorta di patto
Reciproco gli chiesi scherzosamente un lasciapassare nel caso calcolo usufruendo dei rapporti di carattere personale sto scherzando evidentemente nel caso che la sinistra come a tutti sembrava fosse andato al governo
Nel
Vicenda elettorale
Ora tornando ad essere seri noi abbiamo deciso di condizionare come elementi di moderazione un blocco che era quello che si è formato attorno al Polo della libertà con i limiti le contraddizioni ma anche i meriti di questo di questo sbocco politico
Era fatalità che i democristiani scomparisse euro è un'altra cosa che si chiede Follini all'inizio
Era fatalità come qualcuno sostiene o è stata negligenza colpo grave
Era destino o era inevitabile che così fosse la vicenda nostra finisse io ritengo che la verità stia un po'in mezzo
Ritengo che in qualche modo le colpe siano state tante
Il dolo forse da parte di alcuni pure ma non c'è dubbio che questo era l'epilogo segnato in una fase storica che era profondamente cambiata che non aveva i connotati
Internazionali che hanno caratterizzato l'esperienza democratica cristiana dalla fase degasperiana impone non era soprattutto più possibile conciliare due simbolo due simboli
Non era possibile più consigliare scusatemi la generalizzazione ma tutti voi capirete perché siete gente che masticato e di politica non era più possibile conciliare De Gasperi con Dossetti
Non era più possibile conciliare come non è possibile oggi nemmeno al mio amico Rocco Buttiglione che ha rinviato la scelta ma dovrà arrivare a questo drammatica fase di chiarimento tra una tradizione cattolico-liberale liberaldemocratica che si è sempre riconosciuta nella politica delle alleanze di De Gasperi e quello che una impostazione clericale
Oppure voglio dire cattoliche integralista io così la definisco ma capisco di essere uomo di parte come quella interpretata legittimamente dalla sinistra
Devo cristiana e cattolica direi più sinistra cattolica in questo caso che sinistra democristiana io voglio dire che paradossalmente la mia posizione non è tanto distante a quella di Rosi Bindi
La mia posizione non è tanto distante a quella di Mattarella perché io riconosco la legittimità politica delle ragioni che spinge parte della vecchia Democrazia cristiana schierarsi con la sinistra una sinistra che non può più subire pregiudizi ideologici ma io vado oltre io sono contrario anche a porre pregiudizi ideologici sui Fondazione comunista
Esattamente come non accetto pregiudizi ideologici verso Alleanza nazionale perché ormai siamo in una democrazia compiuta
Ed è giusto che i cattolici che ritengono di poter connotare il senso solidaristico e moderato il polo di sinistra facciano questa scelta rivendico mi sia consentito la possibilità di farne un'analoga nel polo moderato allora termino
Dicendo una sola cosa
La vicenda del nostro disco del nostro scontro incontro con Martinazzoli è tutta qui la ricostruisce Follini ma più che questo libro la possiamo ricostruire in queste ore
Martinazzoli vince a Brescia perché accetta la logica che in un drammatico incontro finale coi neo centristi democristiani a Piazza del Gesù dice che non avrebbe accettato
Cioè Luigi cita dei disertori perché non crediamo al terzo Paolo ma poi dopo un breve esilio per competere nella vita politica italiana e aggiungo io per competere legittimamente compete col Polo di centro sinistra non non ha la possibilità di competere in un terzo polo che non esiste
Compreso legittimamente col PDS con parte della sinistra prendendo sì e fa bene a prenderseli nella seconda votazione altri voti di Rifondazione Comunista Sedriano dati io credo oggettivamente che che le avranno da allora non c'è stato uno scontro di caratteri
Non c'è stato anche se nella vicenda politica c'è sempre qualcosa che assomiglia anche allo scontro di potere uno scontro solo di questo tipo
C'è stata una convinzione da parte di alcuni che fosse indispensabile schierarsi e voglio terminare leggendo un
Un piccolissimo
Brano
Che mi sembra molto direi quasi brutale ma
Efficacissimo
Parla della Democrazia cristiana e del Partito popolare a pagina otto
La prima dici ha combattuto secondo la weberiana etica della responsabilità la seconda dici poi PPI sia affidata all'etica della convinzione
La prima ha vinto a lungo per ragioni politiche e perso infine soprattutto per ragioni morali la seconda sta perdendo perché le sue ragioni morali non contengono più una ragione politica
L'ordine alfabetico porterebbe in primo piano il dottor Letta però credo che per alternare un po'le aree politiche
In competizione cosa sia più opportuno invece sentire Walter Veltroni anche perché
Casini ha detto cose interessanti ma ha dato anche l'idea che ci sia o che si possa essere in atto una competizione fra estreme in cui non so fino a che punto voi si possa riconoscere
Io sono molto contento di presentare questo libro di Marco Follini per almeno due motivi per il merito del libro che mi pare la primo il primo tentativo di osservazione sistematica della storia in qualche modo del percorso della democrazia cristiana fino alla sua
Sparizione alla sua trasformazione con la sua esplosione parole diverse che però possono guidarci anche nel seguire l'itinerario di ragionamento che Follini USA e quindi per il valore del libro in quanto tale la seconda ragione perché ecco Marco Follini abbiamo un dialogo tra diversi tra persone che hanno cultura e storia informazioni diverse che data molti molti anni indietro quando Marco era segretario dei giovani democristiani mo'latteo io ero segretario
Romano della Federazione della FIGC
E dialogavano in tempi nei quali il dialogo tra persone così diverse non era una cosa molto facile dialogavano in qualche modo cercavamo di comprenderci ci reciprocamente
Prima di tutto cercavamo di ascoltarci secondo una prassi abbastanza in disuso della vita politica oggi di questo Paese nella quale conta diciamo il tono dalla voce la severità delle certezze nelle quali ciascuno dispone e spesso elemento assai apprezzato non per caso
Come dire c'è un fiorire di falchi come si dice nella vita politica di questo Paese che non ha mai in segno di di buona atmosfera per per il respiro collettivo di una comunità nazionale
C'è invece un apprezzamento degli elementi di come dire di di di di asprezza di di conflittualità
Portata gli accessi
Io penso che invece oggi
D'altra parte sarebbe ben strano che noi qui parlando di un tema politico facessimo finta di ignorare quello che fuori di qui accade
Quello che oggi accade è un momento importante della storia che la vita di questa Repubblica nella storia recente di questo nostro Paese
Le dimissioni di Di Pietro per le motivazioni che l'hanno a campagne accompagnate ma il gesto parla da solo costituiscono un punto di passaggio un discrimine
In qualche modo la la riprova di quanto sia ancora drammatico travagliato tumultuoso
L'approdo a quella che viene definita ma che è ancora molto lontana dal vedersi la Seconda Repubblica
Stiamo vivendo purtroppo
La colonia della Prima Repubblica
Succede a due anni e mezzo dopo quello che due anni e mezzo fa qualcuno sperava succedesse
E tutto questo ci conferma nel fatto che il passaggio diciamo il portare la barca di questo Paese dall'altra parte sarà ancora molto difficile molto travagliato molto complesso
Molto meno affidato ad un corpo elettorale come è stato quello del ventisette marzo come qualcuno poteva pensare
Ho l'impressione cioè della stessa che ho letto su qualche giornale in questi giorni che l'Italia sia molto lontano dal diventare quel Paese che noi speravamo che fosse
Lo speravamo con i referendum di Mario Segni abbiamo sperato nel corso di questi due anni e mezzo
Che diventasse il paese dell'alternanza il paese di una democrazia nella quale si potessero combattere schieramenti diversi programmi diversi ceti dirigenti diversi
Senza che l'uno avesse l'ambizione di annientare l'altro è una piccola distinzione ma fondamentale è esattamente quella che passa tra una democrazia compiuta di stampo occidentale
Invece un sistema
Tipico delle democrazie deboli in cui chi governa cerca di distruggere chi in quel momento si trova l'opposizione e viceversa chi è all'opposizione cerca di annientare
Con tutti gli strumenti possibili chi è al governo
O noi arriveremo rapidamente a questo regime dell'alternanza questo Paese non ce la farà
Io voglio dirlo con molta cupezza persino con qualche punta di drammaticità non non non sono solito usare questi toni se lo faccio almeno per quanto mi riguarda per il mio equilibrio diciamo così a ragion veduta
O questo Paese entrerà davvero in un sistema dell'alternanza
In un ciclo democratico naturale
In un confronto tra schieramenti l'uno in grado di concepire la sua permanenza al governo come transitoria e come affidata l'esecuzione di un programma di governo oppure l'Italia non ce la farà
E questo Paese rischia di precipitare ancor di più non quanto di quanto non sia in uno scontro sociale in un collasso economico in una crisi istituzionale ancor più profonda di quella nella quale si trova
Credo che sia questa la chiave
Per guardare correttamente per entrare un dialogo correttamente con il libro di Marco Follini che in fondo a il grande pregio di mettere in relazione
Un grande evento nella storia politica italiana il passaggio al sistema proporzionale al sistema maggioritario con la fine della stagione della democrazia cristiana
La democrazia cristiana non muore solo sotto gli affetti della vicenda di Tangentopoli muore perché il mutamento politico istituzionale di questo Paese ne mette in discussione il paradigma fondamentale
A tutto questo si accompagna quel grande mutamento storico che si chiama l'ottantanove
Con il venir meno nell'ottantanove delle ragioni più profonde che hanno consentito nella storia italiana il mantenimento Casini lo chiama di quella grande esperienza io
Vorrei chiamarlo da un certo punto di vista sicuramente una grande esperienza quella che per esempio ha consentito la democrazia cristiana di guidare il passaggio dall'Italia agricola l'Italia industriale è stato un grande momento dello Stato italiano
E tuttavia anche dal punto di vista politico culturale quel grande equivoco che la democrazia cristiana
è stato quello che ha consentito di tenere dentro la democrazia cristiana anime culture esperienza opposizioni politica tra di loro diverse e persino contraddetto
Cosa ci stavano a fare lo stesso partito
Rosi Bindi e Gaspari
Prendo due posizioni estreme
C'erano delle ragioni io le riconosco possono poi a meno piacere posso pensare che le ragioni fossero infondate ma sbaglierei hanno riconoscerle
E queste ragioni erano in quel mondo separato in blocchi nelle nella permanenza delle conseguenza della guerra fredda e delle divisioni politiche ideologiche per tanti anni hanno caratterizzato la storia italiana
E dunque quello era un cemento più forte delle divisioni di carattere politico culturale
E una volta però che quel muro è venuto giù nella percezione del senso comune di questo Paese e questo si è accompagnato a quel mutamento istituzionale al quale faccio riferimento
è del tutto evidente che la democrazia cristiana e esplosa
è esplosa
Si può trovare oggi pezzi democrazia cristiana una parte del governo
Una parte all'opposizione
Una parte già schierata con un'opposizione di sinistra ci sono come dire è una vera e propria esplosione vorrei dire in qualche modo un'esplosione naturale della Democrazia Cristiana
Ma qui veniamo al secondo punto che l'altra cosa che io vorrei dire spero con altrettanta nettezza sincerità della della prima
L'esplosione
Comporta anche un elemento assolutamente positivo che la possibilità di mettere in primo piano come in una foto di mettere a fuoco prima probabilmente il fuoco era spostato su ciò che c'era sullo sfondo possiamo cambiare il fuoco e vedere in primo piano
Ciò che riguarda i valori le posizioni politiche i programmi di persone che si sono collocate dentro l'area cattolico democratica e dunque del tutto naturale che le intese le convergenze o le divergenze e le differenze si fondino sulla misura
Dell'accordo programmatico ideale e di valori
Io penso che sì è accaduto nelle scorse elezioni un fatto storicamente importante
Elettorati che sono stati separati per tante ragioni alcune delle quali prima
O ho ricordato si sono incontrati per la prima volta
Partito Popolare sinistra si sono presentati insieme in venti comuni
In sedici di questi Comuni hanno vinto in due di questi Comuni hanno perso al quarantanove per cento in altri due comuni hanno perduto ma con una accrescimento di voti particolarmente significativo rispetto alle basi di partenza dei due schieramenti
Cumulati
Questo dimostra due verità la prima perché questi due elettorati al momento dell'incontro tra di loro non solo non conoscono nell'uno e nell'altro la liquefazione che si poteva immaginare ma al contrario s'tendono ad incontrarsi
Come se fosse una ricerca che naturalmente i interviene ora che sono cadute molte delle ragioni per le quali questo incontro
Veniva negato
Secondo
Che questo incontro di elettorati ha una capacità espansiva molto forte
E cioè non si perde consenso a sinistra
E si è invece in grado di conquistare consenso al centro per la coalizione ma persino per le singole forze che questa coalizione compì compongono quando questa coalizione è andato alla valutazione del Tonale
Ci sono stati apprezzamenti anche dei voti di lista ai progressisti o anche al PDS e anche al Partito Popolare il quale penso a Brescia l'assenso a Foggia e penso ad altri casi ha avuto un accrescimento del suo consenso da questa convergenza
Io sono convinto e non da oggi mi capitato di scriverlo magari anche non destando diciamo tutte le convergenza le simpatie che i titoli dei giornali di ieri mattina potevano registrare
Mi è capitato di scrivere nel luglio di quest'anno che per quanto mi riguarda io sono personalmente convinto che non si uscirà da un governo di destra e poi posso dire a Casini ma penso di non
Incontrare un suo diniego a questa valutazione che questo governo si va configurando come un governo di destra e non come un Governo di centrodestra credo che gran parte delle sue difficoltà
Della sua prossima crisi derivano dall'essersi eccessivamente schiacciato a destra e penso che il tono delle manifestazioni delle quali nessuno discute ovviamente la legittimità io ritengo che il fatto ho letto osservatori che dicono diversamente ma ritengo che il fatto che vi siano
Forse di destra in piazza non c'è in nessun modo da considerare in maniera negativa sono forme di partecipazione che si esprimono ciò che se mai impressione il tono politico e lo schiacciamento del Polo che sostiene il governo verso il suo la sua componente più estrema e cioè una componente anche come dire di radicalità di destra che persino nei confronti della magistratura indossato
Un vestito che
Credo ora appaia particolarmente scomodo per la maggioranza di governo
Io penso non da oggi ripeto che non ci uscirà da un governo di destra con un governo di sinistra
E penso che chi dice questo ma vedo che nessuno lo fa
Dice una cosa che non corrisponde al vero
Sì uscirà da questa coalizione di destra con una grande maggioranza di centro sinistra
La quale richiede alcune nel condizioni la prima condizione mi spiace che Buttiglione non ci sia qui dialogo diciamo che continuare io sono convinto che la polizia di Buttiglione sia una posizione
Non voglio usare parole forti ma che mortifica
Il valore del centro vedete ci sono due modi di dire che il Paese va verso una struttura bipolare un modo di dire ci sono sinistra destra
Un modo l'altro modo di dire che quella quali io credo che naturalmente dovranno chinarsi due schieramenti che saranno io mi auguro di centrosinistra di centrodestra
Ma questo lo faccio nel pieno la riconoscimento del valore di ciò che l'essere di centro nella storia italiana
Se volete questo l'errore che non abbiamo fatto in campagna elettorale ventisette marzo pensare che il centro non esistesse più no il centro esistente
Ma il centro è tante cose diverse le quali per un equivoco sono state la Cipro equivoco politico impegnativo sono state racchiuse dentro la democrazia cristiana ma che oggi possono di giocarsi non per questo
Tradendo la loro identità di centro ma rimanendo a forze di centro che contribuiscono a costruzione di un'alleanza io penso che l'alleanza tra centro e sinistra avverrà solo a condizioni che ci sia un centro dinamico
In centro che riscopre i suoi valori un centro che ne scopre l'orgoglio e l'identità sua medesima Marco Follini nella conclusione dalla sua introduzione
Città
Come virtù politica di questa esperienza storica il seme sano di una cultura fondata sulla tolleranza e sulla solidarietà la mitezza del potere più che la sua arroganza lo sforzo di mediare gli interessi contrastanti una visione temperata dalla politica eccetera eccetera
Valori che io credo naturalmente non possano che incontrarsi ma questa è la mia opinione se ne possono avere ovviamente di diversi con una sinistra
Che a sua volta sappia pare un tratto di strada
Sappe innovarsi sappia essere una sinistra moderna cioè una sinistra che metta nel suo metabolismo alcune certezze primo il riconoscimento della sua parzialità
La sinistra è una parte di questo schieramento non è il tutto che chiede agli altri di partecipare come parte dissi
Secondo la rinuncia ad ogni forma di egemonie istmo
Terzo
L'orgoglio di essere di sinistra guardate non vi sembri una contraddizione in termini ma io penso che il centrosinistra possa nascere solo dalla scoperta di due orgoglio di due identità forti Luna di un centro dinamico che riscopre i suoi valori di solidarietà di condivisione del disagio di tolleranza di pluralismo eccetera e che come tale naturalmente si incontra con una sinistra che a sua volta sia una sinistra del tipo di quella che c'è negli altri Paesi dell'Occidente
E dunque una sinistra che non ha bisogno di giustificarsi dispiegarsi di di di stare costantemente sulla difensiva ma una sinistra che sui suoi valori di pari opportunità anche lei sa di solidarietà di non violenza di tolleranza eccetera
Può riscoprire l'orgoglio disse io credo che dall'incontro di queste due componenti potrà nascere un'altra maggioranza in questo Paese
Mi auguro che questo avvenga penso
Che questo comporti una scelta da parte del Partito popolare
A Brescia il partito polare ha vinto perché ha scelto
Altrove il partito polare ha vinto perché ha scelto io penso che l'idea di mantenere in vita
Una forza politica sulla base di questa seguente questo seguente principio io mi sono alleato con la sinistra perché la destra non mi ha voluto ma se fosse per me mi alle regole addestra
La quale destra a sua volta diciamo non è un ragionamento che non sta in piedi perché è il ragionamento del vecchio sistema politico io sono in centro perché sono equidistante tra destra e sinistri
Io sono il centro per negazione
Io penso che invece il centro abbia come dire
Da scoprire da difendere da valorizzare valori idealità e programmi che gli sono propri
E che se messi in moto nella vita politica italiana possono determinare quelle aggregazioni le quali naturalmente c'è da auspicare siano
Il vero passaggio a quella democrazia dell'alternanza che oggi appare davvero molto
Troppo lontane con questo e concludo voglio anche dire che per questo considero del tutto
Come dire inutili le discussioni sulle nostalgie per il passato sul ritorno a compromessi storici tutte cosa che ovviamente non hanno ragione di essere se non altro per più di un motivo primo perché non c'è più la DC secondo perché non c'è più il PC
Terzo perché io penso che la sinistra debba riconoscere il fatto che ci sono tante culture che attraverso la sinistra che sono diverse dalla cultura anche del partito democratico sinistra quarto
Perché dal punto di vista programmatico dal punto di vista dei valori oggi il dialogo può essere assai meno condizionato dagli elementi di necessità
O di tatticismo che hanno presieduto a quella stagione che pure una stagione che storicamente andrebbe riesaminata e vista con grande attenzione tutto questo naturalmente comporta
Che vi sia da parte del partito polare la voglia di scegliere
E da parte dalla sinistra la voglia di continuare la sua innovazione
E soprattutto la voglia di assumere su di sé la responsabilità di governo che è una frase facile a dirsi
Ma che poi comporta conseguenze dal punto di vista programmatico io penso che noi stiamo lavorando penso che le proposte che abbiamo fatto sulle pensioni piuttosto che sull'informazione corrispondano a questo
Però penso che questo necessiti che la cultura politica la sinistra italiana si sposti
Dalla dimensione prevalente dell'atteggiamento di opposizione che porta più a esaltare gli elementi di negazione delle di ciò che gli altri fanno a quello de la proposta del programma e anche della come dire discesa
Stavo per usare un'espressione che non devo usare diciamo della discesa nella agone politico dei valori e delle idealità di una sinistra moderna di una sinistra che abbia voglio disse
Nel cedere la parola a Gianni letta che poi ci deve lasciare mi sembra di aver capito
Mi sembra di poter riassumere così in modo un pochino provocatorio o semplicemente in termini di semplificazione
Sia Casini sia Veltroni quel in sostanza dicono il bipolarismo c'è già c'è già un centrosinistra c'è già un centro destra
C'è chi non ne trae le conseguenze fino in fondo segretario dei Popolari oggi
Poi se Buttiglione arriva potremo anche sentire ciò che ne pensa esattamente Rooney però io mi stavo chiedendo oltre a chiedere
A letta le riflessioni che il libro di Follini dirà sollecitato
Come piccola aggiunta alle sue considerazioni una prima domanda dicesse quel tanto di Nostalgia per la DC che pure è morta ma comunque mi sembra che continui a a suscitare
Qualche eco nostalgica non porti dalla sua parte a considerare l'opportunità di averla tutta da una parte e non di cederla
Ad altre o
Ricostruendo in maniera molto dettagliata acuta e cronologicamente puntuale
Il lungo travaglio che portò a un accelerato imprevedibile declino della DC Follini a un certo punto a pagina cinquantadue scrive
Una diffusa semplificazione
Aveva individuato in Rosi Bindi e in Pier Ferdinando Casini le nuove polarità attorno a cui si organizzava il dibattito tra i democratici cristiani abbiamo sentito Casini
Uno dei due poli delle due polarità non c'era Rosi Bindi avete sentito però che Walter Veltroni ha fatto bene le parti di Rosi Bindi perché ha interpretato un po'quella dibattito che all'interno di quella DC in quella fase si andava articolando e che Follini fotografa molto bene nel suo libro
Era fatale che è una giornata come quella di oggi segnata da tanti eventi lo ha ricordato Veltroni
E alla all'indomani di un doppio turno elettorale che ha riaperto una polemica molto vivace molto aspra non soltanto sulle sorti del governo ma anche sulle prospettive della politica italiana il dibattito sull'attualità politica e sulle immediate prospettive
Prendesse il sopravvento lo avete sentito e i due interventi di Casini di Veltroni un po'a danno del libero di Marco Follini al quale io invece mi vorrei riportare non per sottrarmi
Ha un dibattito di quel genere
Ma per rendere onore a un autore che ha fatto una fatica meritevole veramente di grande considerazione
Il libro sembra piccolo sembra agile sembra un un volumetto di facile lettura e invece un saggio molto denso molto profondo che contiene un'analisi non solo della vicenda della democrazia cristiana ma della storia italiana di questi anni della società italiana degli umori profondi che l'hanno attraversata che l'attraversano della crisi nella quale oggi si trova
E forse avete sentito e alcune delle dei passaggi sia di Veltroni che di Casini
Le ragioni che hanno portato a questa scomparsa o a questa trasfigurazione come pure Follini la chiama ma avete sentito anche nelle parole di Veltroni che al di là delle ragioni profonde essenziali sostanziali
C'è anche una ragione che attiene all'aspetto istituzionale all'aspetto della legge elettorale e questo anche Follini fotografa molto bene con una dimostrando così una capacità non solo di analisi dal punto di vista storiografico vorrei dire ma rivelandosi per quello che cioè un soggetto politico che la politica ha fatto che la politica fa che la politica ama
Le piace fare questa testimonianza Luís oggi
Visto che tanti anni fa ahimè tanti anni fa tanti per me di meno aperte
Quando Follini era un ragazzino
Un vero ragazzo un personaggio autorevole intelligente di quella DC
Che c'era una volta e oggi non c'è più e quindi io non dirò che il personaggio in omaggio a questa scomparsa
Venne da me che allora ero direttore del tempo mi presentò questo giovanissimo prodotto della politica no questo giovanissimo che si affacciava alla politica
E mi disse ti porta il primo articolo di Marco Follini leggilo
Se ritieni pubblicano ma sappi che di questo ragazzo domani sentirai parlare perché sarà un personaggio della politica di domani
Fu una facile profezia
Anche se poi le vicende della politica italiana hanno portato Follini anche sulla strada di un impegno professionale forse prevalente oggi rispetto a quello della politica sul web strada sulla quale si era incamminato
Ma da profondo conoscitore
Della politica è stato segretario giovanili democrazie cristiane per molti anni da personaggio che la politica l'ha fatta amandola e non come mestierante come in una certa stagione andato di moda fare Follini porta in questo libro non solo la sua passione ma anche il suo rigore professionale per cui un libro che ha una profondità duplice da una parte un'analisi politica di un uomo che conosce dall'interno la politica dall'altro una ricostruzione storica di un personaggio che osserva le vicende della politica da fuori della politica e per quel che dicevo sul sull'aspetto
Istituzionale non sostanziale della crisi della DC
A pagina diciannove Follini con una sintesi magistrale dice
Ricostruisce il tassello uno dei tanti tasselli della vicenda che porto Martinazzoli per certe decisioni
E Casini a uscire fino a quel drammatico incontro di Piazza del Gesù che poc'anzi ricordava e scrive ma forse proprio quel tassello rendeva più improbabile il disegno degli eredi democristiani il cambiamento infatti si confermava dinanzi alle Colonne d'Ercole del sistema maggioritario
La DC votava la nuova legge elettorale ma non si è attrezzata secondo i suoi principi
Non costruiva le alleanze che quella legge implicava non accettava il ruolo che quella legge disegnava il suo gioco politico proseguiva secondo una regola che non c'era più
Parole che Follini è scritto in questo libro e che stamattina il professor Sartori in una intervista a Repubblica attualizza perché analizzando il voto di domenica dice col sistema maggioritario il doppio turno fa perdere solo chi si divide
E vincere chi si aggrega restando unito lo confermano anche le elezioni locali per incassare risultati col nuovo sistema elettorale bisogna stare insieme in modo convinto e tenace
Ed è quando leggevo queste parole di Follini questa fotografia della causa principale perlomeno dell'accelerazione di quella crisi io ricordavo un incontro dal quale sono stato testimone o più incontri di cui sono stato testimone alla vigilia
Di quell'elezione del ventisette marzo e prima che si arrivasse a delineare quegli schieramenti
I Martinazzoli dimostrando quanto siano vere le parole di Casini disse a Berlusconi che lo invitava a un'alleanza Cavaliere la politica non si fa col pallottoliere
Cioè diceva esattamente il contrario di ciò che Sartori e Follini dicono e cioè che il sistema maggioritario imponeva un sistema di alleanze e di aggregazioni
E lui invece si illudeva di portare fuori dal gorgo la DC ancora con la vecchia logica
Del proporzionale diciamo in sintesi ma con la logica del vecchio sistema al quale tanti dei suoi aprendo gli occhi si andavano ribellando
E l'altro punto ce ne sono tanti di punti che meriterebbero di essere
Sottolineati può analizzati ma l'altro punto al quale mi induce una riflessione
Proprio per quello che diceva poco fa
Sia Casini che Veltroni
Casini in un senso Veltroni nell'altro ovviamente Veltroni in un ha dato del centro una definizione che oggi sentiamo ripetere molto spesso di un centro non come punto di equilibrio non come punto equidistante ma come fattore propulsivo e dinamico peccato che non ci sia Buttiglione perché il principale
Teorico di questa teoria del centro che è costruita evidentemente per rendere possibile una libertà di movimento
Che restituisca al Nuovo Partito popolare
Quella centralità che sia pure diversamente intesa aveva contrassegnato la storia di tanti anni così come nelle pagine di Follini viene ricordato e ricostruito
Ecco mi ero portato da dedicare a Buttiglione
Che filosofo che filosofo che fa la politica una definizione di un altro filosofo che faceva la politica Marsilio Ficino che espresse nell'italiano
Un po'ardito dell'epoca ma che forse sintetizza meglio di qualsiasi definizione ciò che Buttiglione va dicendo è che ho visto Veltroni raccoglieva anche alla luce dei risultati elettorali di domenica che Louise vede proiettati o come il punto di inizio di un viaggio diverso
Tale è la natura del centro
Che benché sia uno indivisibile
E stabile niente di meno in ogni parte di volte anzi e di tutte le mobili e divisibili linee si trova però che in ogni parte di ciascuna linea è il punto
Evidentemente la interpretazione che si cerca oggi di dare al centro per una ritrovata o ricercata centralità della DC
è quello di un centro che possano guardare a destra e a sinistra
Anche se Veltroni invece dice che dovrebbe guardare solo a sinistra come la vignetta di Giannelli di stamattina sul Corriere della Sera fa intravedere
Ma io credo che la lettura del libro di Marco
Possa essere veramente utile a chi del centro in una prospettiva nuova
Voglia fare
Una costruzione politica moderna che senza rinnegare ciò che è stato ma facendo tesoro dell'esperienza positiva
Dicevo che appunto è la storia di questi anni e depurando la degli errori delle manchevolezze delle esigenze possa guardare al futuro in una prospettiva nuova che però Salvi questo Paese da prospettive che diversamente potrebbero essere preoccupanti forse anche inquietanti
è una giornata politica non solo politica molto convulsa e quindi fra poco dovremmo lasciare tutti i nostri amici ai nuovi impegni c'è tempo per un giro brevissimo che aprirà i con Casini
Chiedendogli in sostanza questo
Martinazzoli ha citato Tocqueville
Parlando dell'importanza di questa consultazione elettorale amministrativa
Ha citato tutto qui dicendo che
I troni sono carissima sconti lo dico se quanto
Martinazzoli dicevo citato tocco che il di dicendo i troni sono eretti dagli uomini i comuni invece sono costruiti da Dio non è per caso che ci sia stato in questo momento qualcuno molto in alto che sta varando contro voglio dire
Non la sorpresa un po'il successo delle liste di centrosinistra
Dell'alleanza di centrosinistra in questa fase politica
No onestamente se devo essere sincero non mi ha sorpreso non perché mi ritenga particolarmente intelligente ma perché solo
Pensiamo che fino a due anni fa la vecchia Democrazia cristiana era al trenta per cento e che in queste elezioni il Partito popolare ha preso il dodici CCD cinque
E tutto sommato il nostro elettorato si è sparso in diversi altri raggruppamenti compreso Forza Italia Alleanza Nazionale
Io credo che tutto sommato ci sia una fisiologica parte di quella che era in passato la Democrazia Cristiana che oggi affronta senza pregiudizi inibizioni la possibilità di un rapporto con la sinistra
Cioè non bisogna fare due ragionamenti uno in contraddizione con l'altro nel momento in cui si parla di fine delle pregiudiziali ideologiche e si pensa di essere a pieno titolo una democrazia compiuta io credo che sia fisiologico mettere nel conto che parte forte
Più forte di quello che si poteva pensare
Della vecchia Democrazia cristiana può collocarsi a pieno titolo in uno schieramento di centro sinistra che ha connotati evidentemente diversi da quelli tradizionali
Diverso sarebbe il caso di una coalizione alle politiche generali perché il nostro Paese ha dimostrato che rispetto alle scelte amministrative l'elettorato
Innesta una marcia diversa in vista delle elezioni politiche su queste elezioni ci sarebbe un maggior cautela da parte dell'altro lato di centro
Ma non vi è dubbio che oggi l'elettorato di centro va all'incontro con la sinistra disinibito non è più un problema che risveglia tabù che a mio parere anche giusto che non risvegli
Stiamo avvicinandoci a quel parlamento europeo a quella dinamica europea in cui lo scontro è tra due coalizioni che sul piano democratico hanno eguali possibilità di di essere accreditate bacche si collocano sul piano sociale con ricette con posizioni politiche diverso
Quello che mi interessa dire invece è questo
Non è che la tua domanda ma è nel libro di Follini Follini secondo me spiega benissimo la vicenda non solo della democrazia cristiana ma anche di Berlusconi a pagina dieci c'è una battuta su Berlusconi che a mio parere più emblematica Berlusconi si poneva d'un tempo come rottura evoluzione e continuità di quel mondo è vero c'è tutto questo
Nella vicenda bella
Di Forza Italia di Berlusconi a queste ultime elezioni c'è la rottura col sistema dei partiti di cui la Democrazia cristiana era parte integrante c'è però nello stesso tempo anche evoluzione continuità c'è cioè la capacità di sintonizzarsi sulla lunghezza d'onda dell'elettorato democratico cristiano su quello che si è rischiato di smarrire in questi mesi è proprio questo
Ed è quello che noi del CCD con la modestia delle nostre forze
Abbiamo cercato di rinverdire con atteggiamenti politici irresponsabile moderati ad esempi mi in occasione del del ragionamento sulla Finanziaria noi abbiamo ritenuto che uno scontro sociale fosse autolesionista per il governo abbiamo fatto di tutto per evitarlo Mastella fatto bene a seguire questa linea
Perché questa linea era consona con quelli che sono secondo noi comuni sentire di un elettorato cui ci sentiamo particolarmente e anche per ovvie ragioni legate grazie
Buttiglione non non è venuto e quindi fosse ha deciso di non venire
E quindi fosse questa una metafora della politica oltre che un avvenimento contingente
Volevo chiedere a Veltroni le praticamente la conclusione del nostro incontro
Il libro di Follini finisce con questa frase suggestiva suggestiva finita questa storia un'altra può ricominciare
Poi siamo rimasti credo molto sorpresi al di là della dell'atteggiamento di Casini che riconosce ragionevolezza alla creazione di due poli un centrodestra o di centrosinistra con i cattolici da una parte i cattolici dall'altra però in realtà la sorpresa è stata notevole almeno per quanto riguarda questo milione e mezzo e prima tre milioni di cittadini che hanno ha votato alle amministrative allora se una storia infinita e un altro denaro deve ancora cominciare e può ancora ricominciare può ricominciare in molti modi
Sostanza
I progressisti PDS
Che cosa possono chiedere e che cosa possono cedere
Ai post democristiani ancora in bilico
Ma non lo so se possa essere posto in termini di chiedere eccetera
Probabilmente questo era come dire lo strumento naturale nella contrattazione politica in un certo tempo dalla ditta italiana
Premetto adesso tutti dobbiamo dare dobbiamo dare nel senso di dare disponibilità noi stessi disponibilità di noi stessi alla ricerca di quel punto di armonia che è il solo che può consentire la costruzione di alleanze
Le quali abbiano un grado di omogeneità tale da essere poi capaci di governare
Quella dei questo è purtroppo un punto che esplode come una brutta bomba nella vicenda italiana e conferma la mia opinione è che siamo molto lontani da Seconda Repubblica perché l'esplosione di questa coalizione di governo e io posso dire insomma cerco per la misura delle mie forze di essere abbastanza equanime
Nel passato
Persino in campagna elettorale l'esplosione dello schieramento progressista che dopo il tavolo progressista il manifesto di una con il quale ci si presenta alle elezioni si trovò con una parte largamente progressista che proponeva la tassazione dei BOT uscita dalla NATO eccetera
La verità e che è sbagliato il sistema elettorale
è che il sistema elettorale a turno unico è un sistema elettorale che comporta alleanze determinate dalla necessità di vincere e non dall'omogeneità politico-programmatica
L'esplosione dello schieramento di maggioranza che si è costituito il ventisette marzo ha fatto di due poli tra di loro separati diverse persino antagonisti ICI
Dato che uno almeno dei dei contraenti di uno dei due poli la lega era antagonistico nei confronti di un altro contraente di un altro i due poli cioè di Alleanza Nazionale
L'esplosione ora nell'esercizio della funzione di governo è la dimostrazione che il sistema uninominale a turno unico non dà nessuna garanzia di governabilità e peggio introducendo la vita politica italiana un elemento di convergenza determinata dalla necessità di vincere le elezioni piuttosto che di governare
Se si vuole trovare per questo io sono un convinto assertore del doppio turno perché il doppio turno come si dimostra con l'elezione dei sindaci
è lo strumento che più garantisce governabilità perché io mi alleno al primo turno con le forze con le quali ho un patto programmatico
Sufficientemente convincente nei confronti degli elettori e con un grado elevato di omogeneità dopodiché al secondo turno chi vorrà venire verrà
E dunque io penso che intanto
Il governo che dovrà traghettare l'Italia verso la Seconda Repubblica che secondo me non è il governo Berlusconi
Il governo che verrà che inevitabilmente verrà non potrà che essere un governo che affronti questo tema delle regole del gioco anche dal punto di vista elettorale che è interesse comune vorrei dire persino interesse dello schieramento di destra la quale oggi non esiste più come maggioranza
Il Polo che oggi governa non è più maggioranza del Paese ma non solo perché i risultati elettorali dicono determinate cose lasciamo andare ma perché uno dei contraenti di questo poco non si ritiene più parte del Polo
Come dimostrano le ripetute interviste quotidiane le prese di posizioni che si affollano sulle agenzie di stampa
E dunque s'penso interessi anche dello schieramento a noi avversario creare le condizioni per le quali si possano determinare queste due aggregazioni di centrodestra e di centrosinistra
E possano queste due aggregazioni quella delle droghe vincerà assicurare la necessaria governabilità
E che oggi è assolutamente in discussione e se noi andassimo a votare domani mattina col sistema elettorale a turno unico probabilmente ci troveremo con tre poli e non più con due ma in una condizione di frantumazione tale che dopo le elezioni in Parlamento ci troveremo con un ingovernabilità uguale persino superiore a quella dei tempi tra proporzionale
Noi dobbiamo completare questo passaggio dobbiamo andare verso un sistema elettorale a doppio turno
E per formare lo schieramento io credo che la cosa principale che i Popolari e noi dobbiamo dare
Quando dico noi mi riferisco non al PDS mi riferisco alla sinistra e progressisti
Penso che sia
La l'attitudine a governare lo dicevo prima e la voglio ulteriormente sottolineare che forse la sfida più più difficile la necessità di capire che quando si governa
Quando si fa un programma per governare una cosa un po'diversa da fare un programma per stare all'opposizione
Si fa un programma deve avere delle compatibilità
Un programma di responsabilità un programma che possa essere applicato senza scassare nei conti pubblici né far saltare
Il mercato finanziario il giorno in cui si dovesse arrivare a Palazzo Chigi
Io credo che questa dose di realismo e di responsabilità che secondo me la destra non ha avuto con il milione di posti di lavoro e quant'altro e che non ha avuto neanche quando esercitato funzioni di governo lo schieramento di centrosinistra dovrebbe averlo dovrebbe essere in qualche modo
Lo sforzo che noi popolari insieme dovremmo cercare di fare per costruire questo polo questo schieramento che io immagino penso le elezioni confortano questa valutazione potrebbe essere l'alternativa possibile questo permesso
Abbiamo abbiamo esaurito tutto il nostro tempo credo che se dovessimo riprendere anche le carte messe sul tavolo in questo momento da Veltroni ci sarebbero ulteriori motivi per ragionare per discutere credo però che anche nella brevità di questo incontro siano stati molti gli elementi di discussione di riflessione e credo che sia ogni sostanza affidati poi all'autore di questo libro con il prossimo grazie