"In principio era il conflitto" presentazione del libro di Felice Mortillaro (Il Sole 24 Ore Libri)

Come gestore della serata non devo dire molto perché devo soltanto darla parolaia
Però sembra a me che ci siano nel libro di Mortillaro soltanto per dare a Cipolletta il la possibilità di spendere i suoi appunti spendere nel senso metterli il in pieno
Ci sono imprenditori Mortillaro due o tre cose questi estrema attualità
La prima cosa vi attualità e la conferma Mortillaro Fund in un suo pallino di sempre per della l'importanza della razionalità in questo mondo delle relazioni industriali
Noi siamo viviamo un momento particolarmente motivo tutto sembra irrazionale tutto sembra sparando sull'evento del motivo
Noi stessi gli uomini meglio abbiamo avuto la sventura di essere intervistati da televisione un minuto fa
Pensando che avremmo dovuto rispondere sul libro di Mortillaro c'hanno chiesto il nostro parere sulle dimissioni Di Pietro quindi non a tradimento non sta bene non sapevamo appunto sentire dice chi sa se c'ha la pensione perché questo poteva
Neghiamo in una realtà estremamente motivo e invece tutto il libro di Mortillaro è legata a questa primato della razionalità
Anche nelle parti più sconsolante di Mortillaro quello in cui licenziamo intorno a noi è cresciuto il buio
Però lui mantiene sempre questa dimensione razionale chi padroneggia mentre gli eventi no farsi portare dagli eventi ma padroneggia forse per questo risultando una fama di Mortillaro più duro non in termini caratteriali proprio in questo termine dei contrapposizione agli eventi alle emozioni all'irrazionalità con l'unica arma
Necessarie in certi casi la rete la razionalità la più fredda così
La seconda cosa che colpisce Mortillaro
E invece questa sorta di attenzione acché le due estreme tipiche di una società moderna non si confondano
Il governo di una società moderna è dato dal governo e dal programma linea politica e dato dal potere politico ma è dato anche dalla rappresentanza è dato anche dalla dalla trattativa è data anche dalla concertazione data anche dal conflitto per molti
Noi abbiamo invece avuto una continua commistione in fondo tutto il libro è segnato da questa commistione da quest'arrampicarvi Mortillaro
Per la commistione fra dimensione politica sempre più invasiva sempre più forte sempre meno capace di stare nelle cose invece un gioco delle parti delle parti sociali che anche nel conflitto riesce ad avere più penso che Forza di ogni livello politico
Questo lo si vede lo si vede chiaramente lo si vede anche nella nel nel tipo di atteggiamento che ha nei confronti addirittura dei diversi presidenti di Confindustria
è chiaro che per
Mortillaro i grandi presidenti Confindustria sono stati quelli dell'emergenza
Quindi tutti i sei anni di Agnelli e di e di e di carne
Gli anni dell'emergenza gli anni dell'il primato dell'impresa gli anni del distacco dalla politica degli anni il distacco dalla commistione
Gli anni precedenti non lo dice lo dice anche il termine anche brutali gli sembravano anni troppi in Commissione anche con lo stesso Costa certe volte non è non è tenero certamente non è tenero per il quadriennio
Lombardini non è tenero ovvero Rapporto Pirelli cioè il sembra lui che in fondo un appeasement con il potere toglie la capacità di fare seconda strada la strada cioè della trattativa del conflitto del del rapporto fra le parti
E qui credo in qualche modo difende questa autonomia per la dialettica sociale rispetto all'autonomia anche rispetto al potere della politica l'invasività della Colli
La terza cosa che mi sembra di altrettanta attualità rispetto alle prime due onestamente se pensiamo che la prima è quella del primato dalla razionalità sugli eventi è quasi da telenovela di oggi abbia reazione alle telenovele addio ci se pensiamo che la seconda quella del primato delle parti nella trattativa fra le parti ne rotta della scorsa settimana in fondo è la capacità del sindacato di riacquistare rappresentanze forza nei confronti nell'alchimia politica anche la terza
Valutazione particolarmente attenta Anna attualità almeno a lecco in modo particolarmente attento all'attualità
Nel rapporto sospettoso
Che ha nel nei nei confronti dell'invasione di campo
L'invasione di campo non mi piacciono
Da chi non solo quando vengono dalla politica ma anche quando vengono da altre istituzioni quando vengono da da ideologia otto possibili diverso
è un libro molto anti ideologico evidentemente anche se così anti ideologico qualcuno può dire che è estremamente ideologico perché alla fine c'è questo rifiuto di ogni logica
Di tipo culturali biologico mai molto particolarmente attento anche all'invasione di campo tanto sta nell'attualità dei magistrati
Sappiamo tutti che è stato uno dei pochi a reagire
Nei confronti della e l'invasione di Mani pulite all'interno della nostra società e della nostra economia
Però lo ritroviamo nel libro il pezzo nei due tre paginette dedicate hanno Statuto dei lavoratori ci hanno il fulcro più né polemico contro i pretori d'assalto quando dice in fondo a quell'epoca i pretori del lavoro fecero quello che anni dopo avrebbero fatto Di Pietro di chicchi di Borrelli eccetera
Queste tre notazioni
A il primato della razionalità il primato per la dialettica fra le parti il primato della della non impedì prima per la difesa della limitazione sono i tre elementi probabilmente che io netto come fili rossi del del libro ma che sembra la meno anche i fili rossi di una stagione che Mortillaro ha vissuto in prima persona e che ha vissuto con Grande vis polemica
Ma proprio perché credeva profondamente in questi tre aspetti che io voluto indicare non foss'altro che per riscaldare l'ambiente Gerry abbastanza caldo ma riscaldare almeno coloro che stanno in panchina con me a cui cedo subito la parola immediatamente accettò
Grazie io
Direi subito che anche l'idea infelice Mortillaro dividerci qui a parlare di conflitto dopo un bel concerto che dovrebbe essere rappresentato al conflitto è un po'l'emblema del del personaggio Felice Mortillaro conosciamo tutti quanti
Stimiamo a cui vogliamo bene anche se qualche volta ci sono aspre polemiche con contese
Dire subito che signor considerano notazione per quanto riguarda la persona che Pannella nel senso di quella importanza della razionalità che ha dato De Rita come prima lettura se me lo consente felice e io credo che Felice Mortillaro
Se la persona che ha la capacità di unire una forte convinzione sulle idee allo stesso tempo in cui coltiva credo un quel sanno
Quella sana cura del dubbio che ciascuno di noi deve continuamente vere anche nei confronti delle provvidenze
Invece molti la Roma volta questa sana cultura del dubbio la si manifesta specie quando le sue idee diventano patrimonio degli altri
E quindi vengono ripresentati e allora ce lo ritroviamo su l'altro fronte di nuova farci dubitare qualche volta che non è una incoerenza io l'ho sempre giudicata appunto come il fatto che ciascuno di noi mentre porta avanti le sue opinioni e le deve portare con forza con razionalità deve anche coltivare al suo interno un po'di dubbio su quello che egli stesso dice qualche volta questo dubbio
Diventa
Salutiamo il ministro
Io ci ho qualche volta questo dubbio si manifesta diventa evidente quando uno vede le proprie idee in bocca degli altri e quindi le vede in una maniera più distaccata ricordo
Le anche recenti affermazioni che sono contenute nel libro di Felice Mortillaro in difesa dello Statuto dei lavoratori ormai come strumento in una qualche maniera inglobato dal nostro sistema di relazioni industriali
E per il quale oggi non vale più la pena neanche rimettere in discussione ma ricordo ancora di più alcuni accenni che lo stesso Mortillaro ha fatto sulla scala mobile che ritroviamo in una parte qui dentro quale strumento che a certe funzioni
In una qualche maniera si potrebbe immaginare
Qualche volta anche qualche rimpianto su uno strumento che invece è stato tolto recentemente dopo diciamo una campagna se l'eliminazione dei sistemi indicizzazioni che durata praticamente quasi quasi quindici anni
Io vorrei fare se mi consente il moderatore alcune brevi riflessioni quanto abbiamo quarto d'ora e dieci minuti
Su su quella che sono state le vicende centrali che sono descritte in questo libro e quindi gli stimoli che mi hanno fatto venire in mente le vicende
Come si così come sono state descritte da Felice Mortillaro
Non credo che sia utile entrare puntigliosamente nel dire se non è d'accordo su una frase su un'altra ma un libro vive poi di opere di vita a sé stante e vive per le sensazioni che certi dentro ciascuno di noi
Ci fa sorgere e quindi sono queste le sensazioni che una qualche maniera credo valga la pena anche di portare qui e io credo che dalla storia raccontata da Mortillaro in questa maniera emerga in una qualche modo la immagini di una società italiana
In forte ritardo una società in ritardo è una società che in una qualche maniera chiede sempre i bisogni di ieri
E questa è un po'la ragione anche del conflitto non quello che abbiamo visto che abbiamo nelle fabbriche più direttamente proprio quel conflitto che esiste nella società
Fra persone che hanno raggiunto certi livelli di vita ma che continuano ancora chiedere le cose che gli erano state negate magari da piccoli poco come la d'urto che una volta che è cresciuto si ricompra il trenino elettrico perché era il sogno che aveva da bambino che non era stato soddisfatto
E questo però porta a una situazione di forte insoddisfazione ma anche di non riconoscimento di quelli che sono i bisogni della società stessa il non riconoscimento dei propri bisogni
è una schizofrenia forte che poi porta delle tensioni ai quali non sono estranee anche le tensioni che abbiamo purtroppo vissuto lungamente con il terrorismo perché quando poi si ottiene quello che si chiede ma quello che si ottiene non soddisfa che che in realtà i propri bisogni in quel senso erano già stati soddisfatti se nasce una frustrazione
E una sorta di idea di essere stati da qualche maniera truffati e di fronte a questa truffa ad uno pensa subito la rivolta rischia di diventare irrazionale
Perché dico questo se noi leggiamo un po'quello che è avvenuto negli anni settanta
Ne vediamo che negli anni Settanta l'Italia è stata dotata di tutta una serie di riforme che erano alla base delle richieste degli anni Cinquanta e degli anni sessanta che nei paesi nel resto del mondo all'Europa erano già state in una qualche maniera date i inglobate e superate e negli anni settanta si cominciò a rimetterle in discussione
Per il semplice motivo che e se si dimostrava non più adatte in particolare alle condizioni economiche di quegli anni gli anni settanta sono anni di instabilità economica nel sociale della crisi da petrolio
Ne è causa e emblema al tempo stesso e ha costretto tutti i paesi a ripensare alle strutture che si erano dati negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta per questi non rispondevano più ai bisogni di questa società l'Italia entra negli anni settanta invece con un desiderio in appagato di quelle riforme che per anni si erano viste applicate in Svezia nel Regno Unito della Germania o altrove e così abbiamo uno Statuto dei lavoratori che viene a incidere sulle regole come se fossimo una Società di grandi imprese che continuano a crescere ininterrottamente abbiamo l'equiparazione salariale
Nord sud come se ormai avessimo una scarsità di lavoro e che quindi bisognasse in una qualche maniera pagarlo alla stessa maniera in tutti quanti posti abbiamo una riforma delle pensioni una riforma della sanità
Abbiamo la riforma della pubblica amministrazione sì riparte con una serie di grandi impianti pubblici che vengono di cui vengono disseminati il Paese tutte
E domande che rispondevano a bisogni degli anni cinquanta degli anni sessanta di fronte all'esaurimento di queste di questi bisogni noi che abbiamo avuto due fenomeni drammatici da un lato abbiamo avuto il fatto che abbiamo squilibrato completamente il Paese che in quegli anni ha vissuto veramente la notte più profonda della nostra della nostra vita fino a veramente rasentare la distruzione proprio del paese stesso e dall'altra parte abbiamo creato tutta una serie di insoddisfazioni
Nel parte degli individui che erano convinti che avendo tutta queste serie di regole questi investimenti questa riformare pensioni questa riforma la sanità e quant'altro in una qualche maniera la loro soddisfazione dovesse lezione piena il fatto che in realtà la vita diventava ancora più difficile anche proprio a causa di queste riforme che erano state introdotte in maniera molto tardiva in un momento del tutto sbagliato
Evidentemente la gente non ha pensato che si trovava di fronte al fatto di aver chiesto cose sbagliate ma semplicemente pensato che queste riforme erano state svuotate dal di dentro da qualche forma di capitalismo proteica nacque a quell'epoca di finzione
Di Proteo del capitalismo che cambiava sempre rivolto per cercare per cercare di bugie rare
Il povero lavoratore povero cittadino il povero o quant'altro e che a questo punto i vostri sottraeva con una mano quello che lui era riuscito a ottenere dall'altra e questa profonda insoddisfazione secondo me
Non è estranea a quelle forme di terrorismo
Che non trova nessuna giustificazione quindi il fatto di rare presente spiegazione portando azioni sia giustificazione evidentemente del terrorismo in sé ma portaborse o giustificazione di quella cosa ancora peggiore quasi del terrorismo che fu in un certo senso prima di accettazione che per alcuni anni alcune strati della società
Manifestò nei confronti dei fenomeni di carattere eversivo questa interpretazione io la ritrovo un tantino in quella parte
Che nel libro di Felice Mortillaro è un po'più trascurata nel senso che il suo racconto
Termina in una qualche maniera verso la fine degli anni ottanta e fa alcuni riferimenti al presente però non completa col presente lo vedo questa discrasia fra la domanda esaudita e poi affetti della domanda stessa con quello che sta succedendo adesso negli anni novanta
Negli anni Novanta era lì abbiamo una società di persone che diventata abbastanza ricca e patrimonialmente forte la società italiana
E sufficientemente liscia e forte con delle diseguaglianze che tuttavia non sono drammaticamente
Diverse da quelle che riguardano gli altri paesi industriale questo non giustifica che uno debba ridurre le diseguaglianze ma insomma abbiamo problemi non dissimili se ci guardiamo bene negli occhi da quelli che riguardano Paesi come la Francia la Germania il Regno Unito o quant'altro e questi si manifesta né si sono manifestati
Con una grande voglia di liberismo alcuna grande voglia
Di
Essere responsabili e di fare da sé certe cose che poi si è manifestato anche con i risultati elettorali del del marzo scorso tuttavia quando poi si è cominciato ad attirare le conclusioni di questa nuova visione ossia siano cominciati a intaccare una serie di meccanismi che non rispondevano più alla società ormai ricca e avanzata ma che costituivano un peso per il debito che servono provocate per la necessità di cominciare a restituire responsabilità alla gente che l'abbiamo visto un rifiuto fortissimo la gente si sente ricca individualmente ma rifiuta
In maniera ossessiva qualsiasi modifica che invece tocchi a quelle che sono le garanzie che erano state messe immaginando una società povera che avesse bisogno di garanzia e questa è sicuramente una contraddizione
Forte che sta caratterizzando il nostro Paese di fronte a rifiuto di modificare un sistema pensionistico che non tiene
Da nessuno punto di vista lo si guardi a una continua domanda di assistenza sperare di questo Paese
Quando si potrebbe fare una qualche verifica un pochettino più razionale ai problemi che si si tocca la sanità al problema maggiore di che si tocchi la scuola perché assolutamente la scuola non può essere toccata e in una qualche maniera c'è questa forte tensione fra chi critica la società commessa e oggi e al tempo stesso critica qualsiasi riforma si voglia fare della società evidentemente secondo parla ad ogni persona queste persone
Diranno sempre che si non è che sono contenti la società come San vorrebbero un altro tipo di riforma ma di fatto questo genera una insoddisfazione forte perché la gente in questo momento
A una buona sicurezza di se stessa non lo vuole ammettere e non vuole accettare che il sistema funzioni come se fossimo con Paesi che ha quelle capacità ne esce ASCO uno degli individui che partecipa a questo Paese di risolvere i problemi da se stesso questo è abbastanza chiaro quando si fanno indagine di carattere sociologico
Detto ed evita lo può confermare se lo se lo consente dove se si chiede alle persone
Se c'è soddisfazione sulla propria vita personale sul proprio reddito sulle proprie condizioni la risposta è generalmente positiva quando gli si chiede quali sono le condizioni Esterne la risposta è totalmente negativa e che e è vero
è un indice
Di un disagio ma è anche un indice di contraddizione perché se tutti mediamente stiamo bene
Dobbiamo anche concludere che la società sta bene in quanto tale e potrebbe essere anche un pochettino più alto soddisfatta piuttosto che andare a chiedere sempre a questa stessa sui dati Lidia
Qualche cosa
E fino all'ultima considerazione se non l'ha consumato tutto il mio tempo volevo dire che la il il volume di Mortillaro
Come ha detto la verità e molto allergico a quelle che sono le invasioni di campo da parte dei soggetti e io di questo qui credo che dobbiamo esserne tutti quanti grato Agrate Mortillaro di ricordarci sempre questa importanza che ciascuno stia detto nel suo campo vorrei ricordare che in questo senso il libro termina
In qualche maniera con un'affermazione
Che sarebbe stato necessario negli anni ottanta ricostruire un sistema di relazioni industriali e invece si è persa un'occasione beh credo che questa occasione la sia stata comunque colta
Nel novantadue e nel novantatré perché noi abbiamo ricostruito un sistema di relazioni industriali che in questo momento sta funzionando un sistema di relazioni industriali
Che sotto l'egida della concertazione a a mio avviso in maniera molto opportuna rimesso le cose a posto ciascuno densa quello che deve fare senza invasioni di campo
Anche se magari nella recente episodio
Del relativo a legge finanziaria sulle pensioni qualche invasioni di campo lo ha messo mi piace sottolineare che malgrado questo momento di tensione in prese e sindacati i lavoratori non hanno terminato di firmare accordi che si sono sensati firmati nel corso dell'autunno nel mille novecentonovantaquattro a ridosso anche dei momenti di maggiore tensione
Nei confronti della concertazione di carattere triangolare non le aziende non ci ha impedito di fare un contratto nel settore pubblico che praticamente sta alla firma adesso e questo a me mi fa aprire un pochettino di Speranza nella aver comunque tutti quanti contribuito alla costruzione di relazioni industriali per gli anni novanta dove ciascuno sapendo qual è il suo ruolo possa per lo meno portare avanti il i rapporti con quella parte di conflitto che esiste sempre nella contrapposizione ma all'interno di alcune regole che ci consentono di andare avanti
Grazie Cipolletta allora invece di fare subito una risposta del del sindacato chiederei a gioielli far lui una riflessione su questo ritmo alla luce anche quello che ha detto cipolle
Intenzione appunto di parlare del libro
Esprimendo
Una valutazione circa al contesto culturale del libro stesso che mi sembra interessante vivace
E idoneo a denotare la personalità dell'autore che poi tutti conosciamo di cui molti siamo amici io mi vanto di essere amico
Come conservatore non conformista
Dotato anche di forti capacità critiche di compiacimento critico il di cui il libro trasuda abbondantemente
E ragione per la quale io ne raccomando anche la lettura perché oltretutto e piacevole
Ci sono alcuni giudizi
Ci sono alcuni giudizi storici che non accetto di su cui ho fatto annotazioni annotazioni pedante esca perché l'ho letto da professore visto che siamo all'incirca colleghi
E però quello di cui invece vorrei dare
Contezza al pubblico
Sono aspetti e giudizi di carattere generale nei confronti dei quali forse vi potrà stupire ma mi trovo in linea di massima abbastanza consenzienti
Guardando retroattivamente certe vicende che abbiamo vissuto Mortillaro io da sponde diverso esso non proprio opposte ma da sponde diverse
Devo dire che il punto di incontro forse e più reperibile che non sembri a prima vista
Mortillaro da fa un quadro molto critico degli anni settanta che io esiterei a condividere in pieno ma di cui vanto di ha sempre di aver sempre visto e di non aver mai nascosti i miei giudizi anche in luce critica per taluni aspetti
Da un giudizio altrettanto critico degli anni del rampanti Isma'gli anni Ottanta con l'avrei lo consiglierei di dare maggiore valore positivo alla vicenda della scala mobile che è stata una vicenda
Cui il Governo e le forze politiche dominanti
A differenza di quello che avveniva negli anni settanta avevano dimostrato una notevole dose di coraggio e di capacità di interrompere un certo ciclo fu una grande sfida una sfida che Fini bene e poi oltretutto dire ai fini anche in un'atmosfera di pacificazione perché molti avevano pensato io stesso avevo scritto che la vicenda avrebbe distrutto polverizzato i sindacati invece i sindacati li abbiamo
Visti vivi e vegeti soprattutto in queste ultime circostanze
Sugli anni settanta vorrei anzi sottolineare come ebbene che ripensiamo cerchia avvenimenti con me adeguata valutazione critica
Io ritengo che gli anni settanta abbiano significato un momento di grande espansione positiva anche di grande espressività culturale da parte del sindacato
Abbiano visto hanno una cappa una capacità notevole di guidare processi di riforma anche se in buona misura poi rimasti a metà strada ma perché sono rimasti a metà strada
Ma perché in quell'occasione
Mentre la crisi politica era visibile l'immobilismo politico era più visibile ancora il sindacato correva per suo conto e per suo conto non poteva certamente realizzare quella che fu definita la supplenza sindacale alle istituzioni
Ci sono dei limiti all'azione sindacale
Questi limiti su questi cinque su questi limiti i sindacati hanno inevitabilmente battuto il naso in quel periodo
C'è però anche un sito un un limite interno
Che è segnato dal fatto che il nostro sindacato e la cultura delle riforme che prevalse in quell'epoca la vivacissima cultura contrattuale quindi abbiamo protagonista d'altronde Bruno Trentin
Indicò con tutta chiarezza negli anni successivi negli sviluppi degli anni successivi come il nostro sindacato avvenisse e abbia un'enorme capacità creativa non è certo un sindacato conservatore
Un sindacato che sa inventare che all'immaginazione non al potere ma l'immaginazione
Però non ha la cultura della gestione
Perché proprio quei punti che indica efficacemente Mortillaro le centocinquanta ore che avrebbero dovuto modificare la cultura di base la partecipazione del sindacato attraverso il diritto all'informazione
L'inquadramento unico anche furono tutti dei paletti molto importanti
Oggetto anche di interesse all'estero perché erano fatti fortemente innovativi
Morti l'autore non ci crede molto io
A questo compresso invece che ci credo ritengo che lo fossero però non sono stati adegui seguiti da un processo adeguato di gestione
E come se il nostro sindacato di fronte realizzate le conquiste soprattutto attraverso il processo contrattuale
Poi certo punto
Si dimostrasse appagato dal fatto della conquista e non si curasse della gestione della stessa il che ha una chiave di spiegazione molto molto elementare
Evidentemente prevale prevaleva nel sindacato il momento della mobilitazione il momento politico ma non politico nel senso dei partiti ma politico nel senso della Bohm de della coinvolgimento
Di massa nella processo di conquista
Poi una volta realizzato quello
Gli umori gli ardori la tensione sportiva e dava luogo ad una condizione di gestione affidata ai pochi che avevano in animo questa capacità di svolgere l'ordinaria amministrazione
Che in buona misura
Non svolgendo la adeguatamente hanno portato a un processo di riflusso che cosa sia rimasto di queste conquiste è una domanda un po'imbarazzante credo forse la possiamo rivolgere attenti traendo profitto dal fatto che qui presente
Detto ciò mi pare che l'autore stesso camminando innanzi nel tempo e arrivando agli anni Novanta fa intravvedere qualche luce di speranza qualche luce di convergenza
Nei termini in cui e che sono stati indicati onorata Cipolletta e cioè gli accordi del novantadue novantatré il particolare naturalmente l'accordo conclusivo del mille novecentonovantatré del luglio novantatré
Dove questi due momenti divaricati
Cultura della innovazione e cultura della gestione
Sembra che si siano congiunti nel senso che l'esperienza di un anno e mezzo successivo alla conclusione degli atti dell'acqua dell'ultimo accordo del più importante accordo
Indicherebbe come ci sia una sostanziale capacità di tenuta cioè non soltanto l'accordo
Negoziato dal governo Ciampi è stato un grande passo avanti
Ma i passi successivi pur in un clima politico non certamente favorevole al movimento di questi passi i passi successivi sono stati coerenti nel contesto e hanno dimostrato che almeno fino ad oggi possiamo dire che quella costruzione che era stata
E lavorate in quel in quel periodo ha retto alla prova e l'ultima vicenda quella dell'accordo sulle pensioni mi è stata una una una prova una dura prova diciamo ma una conferma che era valido quello che a me dico umilmente era parso di poter sostenere anche dopo l'esito
Per a a me non gradito ad altri sì delle elezioni poi delle ultime elezioni politiche e cioè che il cambiamento di maggioranza non dovesse significare necessariamente il travolge il mento di questo meccanismo di questa struttura di concertazione sociale che era stata
Messa in atto dall'accordo del luglio novantatré
Non vorrei soffermarmi ulteriormente
Ho tutto considerato condiviso
L'umore dell'autore quando pone in una chiave un po'
Poc'anzi ha una storia il fenomeno dell'affollamento a sinistra da parte degli intellettuali ci ho vissuto in mezzo devo dire che in parte lo anche condiviso
In parte ho avuto un atteggiamento molto critico voglio solo raccontare perché ogni tanto colgo l'occasione per ricordarlo che fui tra i pochi tra i miei colleghi che mandarono un telegramma
Di solidarietà Pietro Trimarchi quando venne sputa chiamato nel corso delle agitazioni studentesche a mille alla Statale nel mille novecentosessantotto
Però credo che non sia generoso giudizio che vi è andato a Bobbio come di uno che acchiappa la che sale sull'autobus del riformismo quando l'autobus e riformismo la va a messa molto lui non c'è salito sopra
E non credo che di poter condividere anche il giudizio mi è parso fortemente critico in chiave di addebito di conformismo a ad alcuni editori tra cui il monito che devo dire per il Mulino una particolare simpatia per un'antica collaborazione ma non mi pare che abbia fatto concessioni permissive a mode di carattere culturale
Li porrei una domanda ora una domanda a cui potrà rispondere con speriamo prima di un altro libro
Forse sesti libro fosse stato scritto qualche mese dopo la risposta ci sarebbe stata contenuta quale sarebbe stata l'opinione di Mortillaro sui referendum imminenti naturalmente per la parte che riguarda il sindacato se è vero che l'autore vede nell'accordo del ventitré luglio
Un fattore di forte stabilità di normalizzazione di stabilità politica non soltanto delle relazioni e le relazioni industriali come avrebbe giudicato
Paio di referendum che hanno professata mente perché i promotori l'hanno detto con tutta chiarezza l'intenzione di scatenare un movimento di opinione contro il sindacato
Perché tali referendum indipendentemente dal loro esitano esito
Rischieranno di riprodurre un effetto che per fortuna non hanno avuto le vicende di queste settimane e cioè lo scardinamento del sistema di concertazione
Domanda a cui l'autore risponderà credo non avrà difficoltà a rispondere io credo di intravedere la risposta né tra le richiede nelle ultime pagine ma comunque mi farà piacere sentirne la conferma grazie
Grazie a giugno però la Ferrari
Vi chiedo scusa prima di tutto per il ritardo
E
Io servo subito che il libro per come l'ho letto una
è una
Apologia del conflitto
è raro che si pubblichino
Libri così chiari così
Appassionati
Nel segno di una Apologia
Del conflitto
è una storia di conflitti mai una storia valutativa
Nella quale l'autore mette
Fino in fondo tutto il suo punto di vista tutto il peso del suo punto di vista
Ed è raro che appunto tentativi saggi abbozzi
Forse aiutato oltre che il carattere di Felice Mortillaro anche il genere la forma del libro intervista è raro che saggi tentativi abbozzi diciamo di una teoria del conflitto di una storia di valutativa dei conflitti
Appaiano diciamo nella nostra letteratura
Politico sociologica perché noi siamo fondamentalmente
Figli di una cultura politica
Probabilmente anche di una storia religiosa
Di un
Di un processo di formazione della nostra comunità nazionale
Che tende ad espungere
Nel suo senso più autentico più vero più radicale la dimensione del conflitto da sé
Per questo mi sembra che il libro di Felice Mortillaro abbia un valore un valore diciamo culturale
Il valore se non fosse abusivo anche solo l'uso di questo termine ideologico
Di straordinaria importanza e che sia un segnale
Un segnale di mi sembra di grande rilievo
Che può aiutarci nella nostra riflessione anche in termini di attualità
Questa idea di un Paese che non sopporta i conflitti
Mi si conferma sulla base anche della recente esperienza
Per la recente esperienza politica della recente esperienza
Politico istituzionale di rapporti tra governo e parti sociali
Lo scoppio della pace sulla questione della
Dell'intervento
Di ristrutturazione di riassetto del nostro sistema previdenziale è stato accolto da un coro pressoché unanime di consensi
Ed è stato unanimemente giudicato comunque poi lo si valuti dal punto di vista dei costi che vengono sempre in secondo piano le valutazioni
Correnti
è stato comunque attribuito al governo come un successo politico e ai sindacati come un successo politico e alle parti sociali come un successo politico lo scoppio della pace ha sempre in sé
Nel nostro Paese nella nostra logica diciamo di di di relazioni pubbliche tra interlocutori politici istituzionali e sociali ha sempre in sé una sorta di
Originario
Valore positivo
Noi siamo segnati da questa specie di avversione nei confronti del conflitto mi pare di poter dire fin dalle origini della formazione del nostro Stato
Garibaldi era
Uomo del conflitto
E fu
Espunto in qualche modo dalla storia patria vi fu conservato come cimelio
Ma non come pilastro come architrave del fase costitutiva del nostro Stato
La parentesi Crispino è ancora uno spauracchio per bambini timorosi
Nella storiografia prevalente
La figura di Croce
Contro la figura radical liberale di un Salvemini
E grande
Pacific tante pontificale
E si staglia diciamo come grande figura nazionale proprio in questa sorta di larvato rifiuto del conflitto in questa sorta di eterna capacità di coesistere in questa idea che anche intorno al passaggio di reggimento
Si possa costruire qualcosa come una parentesi che elimina il conflitto ad esempio il rapporto di Croce con il fascismo dall'ambito delle possibilità lo stesso fascismo lo ricordò in una intervista
Poco prima della sua scomparsa il senatore Giovanni Spadolini è stato in qualche modo se proprio vogliamo giudicarlo diciamo con occhi studio graficamente liberi da da pregiudizi ideologici
Uno dei tanti modi
Di governare l'Italia da un suo centro è stato un regime concordatario
è stato in qualche modo diciamo un regime di centro fino alla disperata che indegna avventura delle leggi razziali e della e della guerra
Potremmo poi parlare ovviamente del del modo in cui il conflitto è stato filtrato assorbito e poi espulso
Nel nel lungo mezzo secolo diciamo repubblicano
Come tutta l'architettura istituzionale fondata sulla legge elettorale proporzionale fondata sul sull'accordo che presiedette alla al
Alla vittoria della coalizione antifascista e antinazista falci ellenismo come tutta l'architrave istituzionale dalla Costituente in avanti sia fondata su una sapiente direi persino alchemica capacità di comporre e assorbire preventivamente il conflitto impedendo al conflitto di esprimersi di esprimersi talvolta naturalmente con anzi talvolta sempre in questo processo storico con grandi con grandi effetti
Positivi per per per lo sviluppo
Del nostro del nostro Paese
Giugni ricordava l'interruzione di un ciclo a metà degli anni ottanta il famoso decreto di San Valentino la questione della scala mobile
Ormai e non soltanto per le vicende giudiziarie che hanno colpito così duramente severamente la reputazione di un'intera classe politica l'intera classe dirigente direi per ormai
E consegnato anche quel Periodo alla alla storia come il periodo in cui si manifestò un'occasione mancata anche quella è una parentesi diciamo è la rottura di una sorta di di grande intesa che continua che permane e che in qualche modo si ripropone come terreno ineludibile delle relazioni sociali istituzionali e politiche perfino nell'epoca del maggioritario io vorrei soprattutto porre l'accento su questa
Su questa questione
Io dopo la manifestazione
Con cui i sindacati hanno in qualche modo riproposto all'indomani di un primo sciopero generale di otto ore
La loro identità
Dopo la la manifestazione romana
Così popolosa così numerosa così forte da ogni punto di vista
Nella lettura dei giornali nel nell'interrogare diciamo ogni interlocutore possibile in in diverse aree politiche culturali ho notato proprio l'assenza
L'assenza
Di riconoscimento verso quello che a me sembrava invece un fenomeno palmare evidente
Una sorta di nuova identificazione politica
In un blocco di governo dei ceti moderati delle classi medie che avevano vinto le elezioni aveva suscitato attraverso il meccanismo tipico delle democrazie del conflitto delle democrazie
Industriali moderne aveva suscitato una e legittimato in qualche modo il risorgere di un'opposizione che nel corso degli anni si era spenta che sia depotenziata
Perché si era deprivata di ogni vitalità la vittoria di un governo moderato la vittoria di un programma tra virgolette liberista
Aveva rimesso in campo con molta forza con molto senso che la propria identità
Il movimento sindacale intorno alle sue intorno i suoi programmi neanche intorno alle sue bandiere intorno diciamo in qualche modo i suoi ai suoi valori ecco
Questa questa evidenza insomma questa sorta di ritorno
Di ritorno alla politica al conflitto politico al conflitto nelle come come regola come metro di misura originario delle relazioni le relazioni sociali delle relazioni industriali
A me sembrava un dato di palmare evidenza invece ho visto che è stato come dire in qualche modo un
Un un aspetto della realtà
Messo in un angolo da i commenti accantonato insomma noi abbiamo invece vissuto nella paura
Del conflitto l'ultima fase diciamo riscontro su un tema così
Così cruciale così importante come quello dell'assetto del nostro sistema
Previdenziale
Ecco io
Credo che naturalmente lo ripeto
Tutto questo abbia anche risvolti aspetti estremamente positivi
C'è una tradizione politica insomma il più celebre forse comunque
Uno dei più grandi esponenti del movimento sindacale italiano Giuseppe Di Vittorio diceva sempre che non si apre una vertenza finché non sia la certezza almeno dei termini entro i quali la vertenza sindacale può essere chiusa
C'è in questo un un riflesso inconsapevole diciamo della celebre definizione weberiana dell'etica della responsabilità
Non ci si impegna al modo radicale
In una battaglia in un conflitto mandiamo mandando al diavolo le conseguenze delle proprie azioni no in ogni conflitto ci si impegna assumendosi fino in fondo al di là delle proprie convinzioni al di là dei principi in cui si crede al di là della radicalità dei programmi di cui si è protagonisti ci si impegna in un conflitto solo e soltanto se si è in grado di padroneggiare lo di governarlo di dominare sullo di intrecciare urlo con altri conflitti e di assorbirlo in un sistema in un sistema diciamo di sostanziale stabilità
In una dinamica
Non direi povera ma insomma in una dinamica dolce morbida
Ci sono voglio dire quindi aspetti positivi credo che insomma in nessun Paese
Come in Italia lo possiamo dire
Gli anni settanta
Lo ricordava prima Giugni non sono stati soltanto le ombre
Di cui parla Felice Mortillaro forse nel suo nel suo libro alla sua ricostruzione
E così gli anni ottanta sono stati certamente come Mortillaro dice un'occasione mancata ma anche il luogo in cui sono precipitate grandi contraddizioni in senso positivo della società italiane in cui la dimensione del conflitto è stata in qualche modo riscoperta
Su questo diciamo non
Mi pare che non ci siano dubbi
Però ecco la questione fondamentale che noi dobbiamo decidere che cosa saranno negli anni Novanta da questo punto di vista io credo che il libro di Felice Mortillaro possa esserci d'aiuto insomma
Il punto di vista lo sguardo di un vecchio falco anche se Mortillaro spiega molto bene che è stato più lì diciamo
è stato più l'immagine
Quelli vada piuttosto che non i suoi comportamenti oggettivi perché effettivamente nei vent'anni di direzione della Federmeccanica Felice Mortillaro ora ha mostrato spirito di determinazione e durezza di negoziatore ma anche una grande sensibilità politico culturale per l'aspetto anche diciamo implicito nella dinamica istituzionale delle relazioni industriali insomma non non era un un
Un negoziatore devastante rispetto alle ragioni dell'avversario era come dovrebbero essere tutti i negoziatori qualcuno che nel momento in cui negozi a legittimare ragioni dell'avversario e fonda il negoziato su un reciproco riconoscimento di valori
Però ecco
Io penso che
La la vera questione
Sulla quale occorre oggi riflettere
E penso che per questa riflessione questo è veramente un libro utile che cosa fare
Di questa seconda parte diciamo del dell'ultimo decennio di questo secolo in termini
Politici e non soltanto politici nel nostro Paese
Io osservo che i la prima metà degli anni novanta
è andata via in pratiche giudiziarie
Tutto questo era inevitabile per certi aspetti è stato anche sacrosanto per altri aspetti è stato espressione di una di una forzatura e di una violenza che spesso la storia porta verso i cannoni di più sacri diciamo di uno Stato di diritto comunque sta di fatto che in termini di analisi storica la prima metà degli anni Novanta se n'è andata via in carta da bollo sono stati anni in cui la politica le relazioni sindacali governi parlamenti
Il sistema diciamo dei poteri la fisica dei poteri in un Paese come l'Italia sono stati sostanzialmente sequestrati
A beneficio è a vantaggio di una logica che è una logica estranea e che deve essere logica estranea alla politica ed autonoma dalla politica la logica giudiziaria
Spero che non questo governo naturalmente il quale oggi c'è domani non ci sarà
E come sono tutti i governi di coalizione in in Italia
Espressione di una fase di uno stadio
Ma spero che al di là diciotto che questo governo rappresenta spero che
Il principio del maggioritario realizzato attraverso la legge elettorale voluta dal Parlamento e invocata dagli italiani mediante referendum il diciotto aprile novantatré spero che questo principio Possa reintrodurre nelle relazioni sociali e sindacali
Nel
Diciamo nel nel mondo del
Della cultura italiana
Nel nel mondo delle nostre idee dei nostri valori posto che esistano idee valori comuni e condivisi
Possano introdurre un principio che non è quello della divisione faziosa che non è quello del fanatismo ma che è quello sano
E sacrosanto del conflitto del conflitto come origine eccome
E come direi uso una parola un po'forte eccome diciamo santificazione santificazione
Sul piano del del metodo della procedura
Della sovranità democratica
Mi sembra che il libro di Mortillaro sia il libro di qualcuno che dentro la storia delle relazioni sindacali dentro la storia dell'industria e delle relazioni industriali in Italia ha cercato di rintracciare il principio e il
Come dire di il il filo il filo connettivo di ciò che significa nel senso sanno autentico importante del termine
Una predisposizione a capire interpretare conoscere e governare il conflitto e questo mi sembra un lavoro utile per una democrazia che si era maglia ammalata di mediazione preventiva
E che si era evidentemente e palesemente ammalata di una incapacità di
Produrre per poi governarlo il conflitto stesso questo solo fatto mi sembra che deponga a favore di questo libro debba invitarci a all'egemonia fanno leggere grazie
Bruno Trentin
Io
La situazione politica e sociale
Nel nostro Paese sul suo sbocco possibile
Sembra McCain questo libro di Felice Mortillaro siano
Vi sia più di uno spunto per riflettere alle strade da percorrere
Ci consente pieno nell'integrazione del conflitto del conflitto sociale in modo particolare
Nel nel sistema di convivenza civile in questo Paese
Assumendo con Miglio credo lui pensa qual è il fattore fisiologico
E non patologico l'indecifrabile
Di una democrazia moderna
Detto questo devo dire che non sia ancora ad uno stadio in una fase forse questo fa parte dei nostri ritardati Cipolletta
In cui questa concezione in conflitto
Faccia parte di un senso comune di una cultura largamente diffusa
E nelle forze politiche in in nell'opinione pubblica
Mi francamente devo dire che
Perché questo processo avanzi non basterà mai una legge elettorale di qualsiasi natura essa Silvia
Se manca una rivisitazione degli ordinamenti istituzionali
E se
Manca soprattutto
Un impegno è uno sforzo per rifare i conti comunque i diritti universali venture che si chiama ex che una democrazia degli anni novanta è chiamata a tutelare va in
Io
Ho una lunga dimestichezza con il professore Mortillaro che fatta meno
Nell'apparenza più di conflitti e di scontri anche aspri che consensi
Questo fatto non ha mai ostacolato
La ricerca di una conoscenza
Delle reciproche opinioni
Con uno stile cui vi voglio dare atto cui al professionismo
Fa parte di questo stile il fatto che abbiamo sempre continuato a darci del lei e io ho apprezzato molto questo questo rigore che io condivido forse siamo passati quando siamo chiamati da ma i fatti a rappresentare effettivamente in quella che non è una commedia delle parti portatrici di interessi istanze anche di valori non coincidenti
Io considero questo libro con un contributo importante alla storia sociale e non solo sociale trenta quaranta
E non ho nessuna difficoltà di ieri del resto professor Mortillaro lo sa
Che trovo molti punti di convergenza nella analisi dei fatti immuni giudizi in ordine episodico
Che hanno contrassegnato il sistema di relazioni industriali in questo Paese non è la prima volta che ci scambiamo intere non neutro
Opinioni sostanzialmente convergenti anche si queste opinioni partono molto spesso da approcci molto diversi qualche volta opposto
Ci sono anche come naturale almeno Alberto io questo libro la testimonianza ecco di vissuti molto diversi a volte contrastanti cioè la stessa cosa lo stesso il vento stesso conflitto questo negoziato emerge con chiarezza come ha dato vita delle a delle letture soggettive
Che permangono fortemente diverse
Secondo me sono preziose
Sia le convergenze anche queste
Difformità o contrasti nella lettura del passato sono preziose per una ricostruzione più distaccati gli avvenimenti che sono stati tanta parte della storia del nostro Paese
Il contributo erboso utile a Roma preso e credo che lui intenda
Che sia preso così cioè come la sua testimonianza la sua parte di verità nella ricostruzione di una storia
Come è stata vissuta compresa la storia del conflitto sociale in tutti questi anni da parte di uno dei protagonisti della strategia sindacale della Confindustria
E con lui è stato compreso
A questo protagonista con uno sforzo sempre laico ecco e e di indagini interrogazione il comportamento dei suoi interlocutori o dei suoi avversari
Da questo punto di vista io lo considero davvero contributo
Estremamente utili spregiudicato ad uno sforzo che con il tempo si farà strada quello che dobbiamo aver fiducia professor Mortillaro uno sforzo più corale di riletture del passato
E anche come contributo alla costruzione di un futuro più trasparente e perciò meno conflittuale
Ecco questo è uno dei punti che mi sta più a cuore
Io condivido con il professor Mortillaro la sua valutazione
Estremamente laica del conflitto sociale
E considero come luglio credo
Che questo conflitto quando
Esercita la sua funzione di trasparenza
Costringendo in qualche modo a portare alla ribalta alle immersioni stanze sotterranee ma nel seguito
Sottaciuti o compresse
Perché trasforma la protesta in qualche tentativo di proposta
Costituisce un fattore prezioso ecco per la vitalità di una democrazia moderna
Da questo punto di vista il conflitto non può essere
Appunto quando emerge alla luce del sole con nome e cognome come obiettivi e soggetti
Con motivazioni esplicite non può essere mai fini a se stesso
Ma in qualche modo costretto da questa dinamica della trasparenza alla ricerca di nuovi equilibri e di nuovi compromessi
Questo riguarda secondo me corso motivi erano anche il conflitto di classe come
Ci ricordava Dahrendorf è tutt'altro che morto almeno quando esso riesce ad emergere al di sopra delle logiche corporative
Ma in molti casi
Questo è il uno dei temi sui quali credo dovremmo ulteriormente riflettere
Il conflitto sociale è apparso non solo in Italia ma anche qualche volta particolarmente in Italia deviato
E qualche volta snaturato sul voto nei suoi rapporti con il risultato che e sottintendeva conseguire ok suoi gli attori intendevano conseguire si è parlato molto io non voglio ritornare qui sul
Ruolo che in alcuni casi viene esercitato oggettivamente sulla dinamica del conflitto sociale il sistema dei mass media
Inducendolo a forme di radicalizzazione di corporativi direzione del conflitto sociale alla ricerca di un'immersione
Di fronte anche alla crisi vecchi sistemi in comunicazione informale sul quale si basavano tradizionalmente le lotte sociali in questo Paese
E questo è stato di ostacolo
Alla razionalizzazione del conflitto
Una razionalità del conflitto che presuppone qui un
Un impegno non semplice
Che consente appunto di
Approdare a linguaggi a parametri comuni a partire da culture profondamente diverse
Io credo che nel momento in cui si sana raffinato questa capacità di conquistare un linguaggio dei metri di misura sporcati dai loro Diversity sotto strati culturali avremmo fatto
Un grande passo avanti nella trasparenza del conflitto sociale forse allora esercizio psicanalitico di Cipolletta diventerà super
Per capire quali sono i reconditi ragioni
Con le erronee ragione lei sviste storiche di un fatto nudo e crudo come lo sciopero di milioni di persone
E in secondo luogo perché questo la nella mia esperienza un dato e ha pesato molto
Il conflitto può essere deviato e distorto anche nei suoi approdi
Dalla vetustà del sistema di relazioni industriali che non presuppone soltanto
La definizione di una struttura di contrattazione delle procedure di contrattazione
Infatti malgrado la verbosità
Delle trattative orientali che caratterizzano i negoziati in Italia da decenni e decenni
E che ci costringono a fare la notte giocando su sull'esaurimento della versando sulla distrazione dell'avversario
è sorprendente come in questo sistema di relazioni industriali rimanga carente
In termini di comunicazione di una reti di comunicazioni in tempo reale
Che dovrebbe poter sorreggere il proprio il governo del conflitto commi il governo nella gestione degli accordi inconsistente
Io qui vedo una delle ragioni sui quali riflettere attentamente e per scongiurare quelle tante guerre per errore
Che hanno contrassegnato poco il conflitto e soprattutto ne hanno molto spesso allungato la dura
Non penso che
Queste guerre per ore siano dovuto alla all'ingresso della politica del conflitto sociale
Penso che lo stesso libro del professor Mortillaro è effettivamente comune
Sospettava addirittura un libro che esprime un forti convinzioni ideologiche su alcuni punti
E penso che sia ineluttabile che in conflitto sociale
Nell'evoluzione di scelta Mon densi carichi anche di significati politici
La questione quella di sapere se questi significati politici sono inerenti alla materia del conflitto
O si sono invece il frutto di condizionamenti provenienti dall'esterno
Io credo che qualsiasi associazione volontari anche da associazioni di pescatori figuratevi da Confindustria figuratevi un sindacato sino non soggetti politici
Io non penso che la presenza all'ingresso dello Stato costituisca la patente di legittimazione ad essere soggetti politici
Questioni di fondo che ha travagliato tutte le vicende di questi decenni
La capacità questi soggetti politici eterodossi rispetto alle vecchie alle vecchie divisione dei ruoli fra partiti associazioni sociali riescano ad esprimere una reale autonomia culturale prima ancora che disciplinare
Dalle forze partitiche che operano nell'ambito delle istituzioni sulla base di regole di rappresentanza completamente diverso
Però ecco penso che
Molti conflitti
Sono stato qualche volta frainteso
Si è ricorso ad una
Radicalizzazione dello scontro non inutile
Ma indotta certamente
Da una disconoscendo stavo da una conoscenza superficiale
Delle intenzioni reali che l'interlocutore la controparte intendeva perseguire
L'interrogazione Missouri scoppi realmente sottostanti ad un'azione sindacale o ad una risposta
Della controparte imprenditoriale la ricerca ecco del fine ultimo non detto ma realmente perseguito dall'avversario dall'interlocutore con i fantasmi che queste supposizioni alimentano in assenza di un sistema laico di comunicazione
E di gestione trasparente del conflitto possono portare hanno portato
Ad un anno
Ad un eccesso superfluo
Di conflittualità
Io capisco questo stesso pericolo manifestarsi con molta chiarezza anche nel
L'ultima vertenza nel conflitto insorto fra il movimento sindacale non i partiti di opposizione
E il potere esecutivo sulla legge finanziaria
Io credo che abbia pesato probabilmente dalle due parti ecco
La convinzione che i fini dichiarati non erano infine reali
E questo ha portato davvero ad una distorsione
Oltre ad uno spreco inutile dirlo
Di risorse materiali ed umane nessuno fa il conflitto perché ritiene che il conflitto si era una grande festa un'appendice per o una lezione salutare da dare all'avversario
Detto questo io penso anche devo dirlo concludendo che ci sono alcuni aspetti libero come naturale Felice Mortillaro in cui non ho visto presi in considerazione critica
La mia parte di verità
Cioè il modo in cui dall'altra parte del tavolo
Per noi dire io ho potuto vivere il la storia del razzo industriale di questo sindacato
E io lo segnalo come comuni invito a proseguire il confronto con il professor Mortillaro
Penso che per esempio vi sia un giudizio sbrigativo e poco meditato su quello che è stato la tormentoso Avicenna nel Patto di Roma
L'alternativa che si è posta logora
E che non è completamente metabolizzata neanche oggi
Fra l'ipotesi di un sistema sindacale
Potenzialmente il plurale
In ogni caso di un sistema sindacale fondato su associazioni volontarie e libere
E quella di poter ereditare almeno ecco
Il recipiente una scorza fornite all'eredità delle corporazioni fasciste
Istituendo sindacato unico che comprendeva implicava evidentemente l'obbligo all'iscrizione al sindacato
Una Close Shock sistemi adeguato reggini corporativi come ne rimangono molti anche i i paesi involuzione democratica per esempio in America Latina per non parlare della Grecia c'è stato un vero Travaglia una divisione lo sconto
Fra gli attori del Patto di Roma su questa questione
E io rivedo ancora con le tracce di questo scontro
In un conflitto che attraversa le organizzazioni sindacali quando si pongono il problema di una loro unità
Non nella costruzione di un sindacato unico
E si pongono quindi il problema accerto del ruolo dell'associazione volontaria
Ma anche
Dei poteri di rappresentanza che questa associazione ha nei confronti dei titolari almeno secondo me che le convenzioni collettive dei contratti che restano
I lavoratori
Organizzati un non organizzati che si dicono in un sindacato
Inoltre
Io vorrei domandare
A me stesso oltre che al professor Mortillaro se proprio dietro
Ad una serie di conquisti di conflitti e di intesa e di esperimenti più o meno fallimentare in parlava il professor Giugni
Vi siano soltanto le fantasie deliranti di alcuni dirigenti sindacali come qualche volta tra sparirebbe dal suo
Parlo del
Formidabili e riduzione di orario di lavoro
Che ha certamente indotto a profonde trasformazioni del sistema industriale italiano
Conseguite
Nel mille novecento di Santa nove nel mille novecentosettanta
Parlo dell'esperimento delle centocinquanta ore
Che io ricordi con uno straordinario momento di esperienza di volontariato che ha segnato per alcuni anni
Non soltanto la formazione di
Decine e decine di migliaia di lavoratori
Verso il recupero e la scuola dell'obbligo per esempio
Ma anche un'attività di volontariato nel corpo insegnante che ha pochi precedenti anche nei suoi risultati
Di natura culturale di dati o penso alle esperienze di controllo sulla salute sulla nocività nel posto di lavoro e alla cultura che determinato in amministrativa oratori penso all'esperienza certe
Realizzati in fasi alterne di controllo degli Investimenti diritti all'informazione e persino a quegli esperimenti di modifiche attento un dell'organizzazione del lavoro non sono a firma di Rivalta
A Cassino all'Alfa la Zanussi e uliveti centinaia e centinaia di aziende
Ecco
Non nascondendo affatto che c'è stato questo divorzio fra contrattazione gestione ricordava aggiunge
Anche in carenza di strumenti di supporto probabilmente anche in carenza d'una cultura comune
Oggi un linguaggio comune nella gestione di accordi che erano stati faticosamente conseguiti
Ma la domanda è appunto questa
Non esprimono questi risultati questi tentativi peraltro ricorrenti
Assieme ad una memoria del movimento sindacale che del resto del presente in tutti i Paesi dell'Occidente una memoria e che si è fatto sentire anche quest'anno per esempio in occasione della vertenza
Sui problemi dell'occupazione alla FIAT che è diventata almeno imparato una vertenza su alcuni problemi di strategia industriale
E di organizzazione del lavoro
Oppure il vero solo sindacato che Confindustria conosce e intende conoscere e quello degli aumenti uguali per tutti
Ed è il punto unico di scala mobile
E quello cioè o dei privilegi che sopravvivono in punti impiego
Ecco oppure non c'è stato e non c'è da fare i conti con una tensione fra due linee due pulsioni che attraverso uno nel mondo del lavoro
E che magari prevalgono ciclicamente l'una sull'altra a secondo dei periodi del conflitto sociale quella per conquistare spazi di autogoverno sul proprio lavoro
Per affermare alcuni diritti fondamentali della persona in un processo di trasformazione
Per acquisire una socializzazione delle decisioni
Senza perciò quindi intaccare il principio di autorità nell'impresa ma modificandolo profondamente
Rispetto ad un'altra funzione che è quello di affrontare ed è una tradizione del movimento sindacale non solo italiano il disagio del lavoro operaio in un solo operaio in termini puramente distributivi
Un piccolo spunto forse di riflessione dovremo fare sul fatto
Cipolletta parlava anche del terrorismo un po'sommario ma come ne parla in modo un po'sommario devo dire morti darà anche nel suo libro
C'è da riflettere sì sulle ragioni che hanno fatto sì che gli
Lineare dell'estremismo e successivamente i cascami che sono precipitati nel nel terrorismo nell'azione criminale contro lo Stato e la democrazia
Non abbiano appunto
Assunto come carattere
Fondante della loro concezioni ideologiche della lotta di classe proprio l'aspetto meramente distributivo
Il salario politico si diceva allora come fattore di destabilizzazione contro l'illusione
Di riformare
Sia pure gradualmente il rapporto di lavoro e la prestazione di lavoro
E mi interrogo ancora se non emergono a più riprese anche nello schieramento imprenditoriale queste due anni
La tentazione ricorrente di ridurre a salario Cipolletta sa bene di cosa parla di leggere soltanto in termini quantificabili
Qualsiasi
Elemento di conflitto nei rapporti fra le parti
E un'anima che di volta in volta
Si apre al ripensamento delle forme di governo nell'impresa delle forme di organizzazione del lavoro
Delle forme anche di coinvolgimento attraverso la formazione sistemi di formazione permanente dei lavoratori nella organizzazione produttiva
E così rispetto a quell'invasione nel campo della politica che qualche volta sembrerebbero nefasti nel
Nel libro del professor Mortillaro riferita agli anni Settanta
Convenendo con lui
Sui pericoli di degenerazioni che queste questa funzione di surroga che ha avuto il movimento sindacale in un certo periodo rispetto anche alle forze politiche all'istruzione
Convenendo con lui che si poneva il problema di ridefinire il rapporto fra il sindacato
Associazione che opera una scelta civile le istituzioni
Che occorreva scongiurare per quanto mi riguarda combattere
I modelli di neo corporativismo espropriamo le assemblee elettive di questo Paese che sono state la versione nobile di una gestione consociativa dello Stato dell'economia
Ecco non c'è anche qui dietro a questi
Questi movimenti queste vertenze tra questi accordi
Con tutte le loro i loro limiti Lori errori
Dei problemi reali con i quali dover fare i conti da una parte e dall'altra e non sono proprio gli stessi problemi che negli anni più recenti
Sono stati affrontati
Dalle parti sociali dai governi consentendo di concludere intese di grande importanza dopo
Il nome in slang nel mille novecentonovantadue che ha distrutto un sistema
Di relazione industriale l'accordo del novantatré certamente ha dato vita ad una sperimentazione
Che paradossalmente da un
Passato via ritardo
Rispetto al resto d'Europa
Ci consente di sperimentare oggi un sistema di relazione che probabilmente non ha paragoni
Con quelli esistenti in altri Paesi europei
E fa parte fa questo Mortillaro e quindi lamenta vero finisco
Di questo sistema
Quella privatizzazione del rapporto di lavoro punto impiego
Che dimostra ancora di considerare come
Invasione della contrattazione selvaggina nel
Nel palazzo incontaminato nell'amministrazione pubblica
Questo è un elemento che deve far riflettere un po'tutti perché o ci troviamo di fronte ad un atto di masochismo
Di autodistruzione del sindacato
Oppure forse ci troviamo di fronte a uno di quei tentativi di portare un contributo consapevolmente doloroso
Ad una riforma della pubblica amministrazione ad un regime di trasparenza noi sapevamo bene che chiedendo la legge trecento nella pubblica amministrazione avremmo perso il cinquanta per cento dei permessi dei distacchi come volevamo non solo sapeva uscire dai consigli di amministrazione dei ministeri
Come chiedevamo insistentemente di fronte a tanti governi e per un certo periodo anche a qualche sindacato di uscire dalla gestione consociativa degli enti previdenziali credo che è stato una lotta sindacale che ha aperto un pezzo di riforma
Sottraendo a ITA alle leggi parlamentare alle direttive ministeriali è una politica
Quindi manipolazione delle retribuzioni dei lavoratori del pubblico impiego che ha rappresentato un fattore incrementale di conflitto e di infrazione
Quindi
Ci sono nella storia di questi anni e del sindacato certamente molte contraddizioni Affori
Ma non cogliere queste tensioni contraddittorie fra loro nella condotto dell'avversario al di fuori delle vecchie etichette di estremismo di moderatismo
Non coglie lutto portare a nuove guerre per errore
E dice solo questo sì a me preoccupa
La paura delle intenzioni reconditi della controparte ripropone in conflitto ridondante che si alimenta delle caricature che reciprocamente si fanno sull'intenzione dell'altro
E dei fantasmi che le loro intenzioni supposte possono suscita io credo che la riflessione sulle ragioni degli altri che non manca assolutamente snellire il professor Mortillaro magari per poterli contrastare meglio sia un aiuto forte ad una democrazia sociale fondato sulla trasparenza
Grazie
Grazie Trentin Mortillaro vuole aggiungere qualche parola
Qualche parola
Intanto inversamente ora così che prende il ringraziamento va a coloro che e hanno trovato con la loro partecipazione i relatori prima di tutto
E basta poco anche considerando l'ora non proprio canonica
Ma soltanto alcune brevi considerazioni è vero
Signor ministro Ferrara io credo contigua a credere che il conflitto possa essere al centro delle cose che faccio una piccola rivelazione poi la rivelazione non è ecco all'inizio del libro
è stata prevista una frase di Eraclito che vince
Torneo
Secondo
E nel cambiamento che le cose trovo di buon senso ecco in realtà la frase che volevo mettere io all'inizio sette tirate in quella guerra il principio mi hanno sconsigliato impianti doveva la fase poco violenta poco una volta io dimostrato sigla dell'acquisizione estrema ma in volo per la guerra implicito di tutte le cose perché effettivamente e qui c'è anche un altro esponente delle forze armate potrebbe Offenbach rimborseranno innanzi uguale attenzione culturale questi problemi che in realtà attraverso il conflitto possibilmente attraverso il conflitto regolato dalle convenzioni Cile si possono fare dei passi avanti probabilmente venissero io credo che comprende sia il motore nella dello sviluppo e che male è stato fatto in questi anni ha in qualche modo censurate in soprattutto a culturale di conflitto all'opposizione
Qui comparvero bambinetto poco di più
In una sezione della Democrazia Cristiana Genova
I viaggi comandante ecco i giovanotti che allora presiedeva una questi bambino che situazioni passa dalla politica si insegnava L'Unità siamo potevano quarantasei ancora non c'era stato un passaggio la la fuoriuscita dei comunisti dal governo perché siamo senza opposizione non c'è opposizione e questo francamente ecco quello che confermo ma ministro Ferrara ha detto che noi abbiamo censurabile confliggono abbiamo limitato ecco questo volumetto avrebbe anche lo scopo ritentare
Riportate in conflitto dico accentuo dalla nostra società ma valutarlo per quello che esso vale
Secondo punto lo dico lo dico rapidamente sì del tema ragione
Enzo niente e ma degli anni novanta non è sta troppo affrontato in questo volume bello do appuntamento risposto forme la la la d'telenovela due che con proprio a questo capisco che c'è così un politico di terrore fratture personaggio il vero e proprio
Ecco sui referendum tutti orsacchiotto sarebbe il segretario ecco credo che siano state una delle cose vi perverse che il nostro Paese ha dovuto subire in questi anni e quindi la mia opinione su un referendum riguardante alcuni articoli della certamente l'articolo diciannove un inciampo trovare una risposta qui ma anche gli articoli in materia di contributi se così poco che sia assolutamente identiche generalmente non parla portare ricco questa volta c'ha proprio no tempi perché lo Statuto dei lavoratori deve rimanere come la mia sicura famiglia deboli opinione ma altrettanto aperta e dottor ventisei ci siamo sempre dati del lei dobbiamo darci delle imputate rispetto presentò con tanta simpatia inviato cioè ecco
E non credo che il io abbia ritenuto che il Sessantotto soprattutto il comparto del sessantanove con popoli scrigno contabile casa attraverso un modo di fare sindacato in alcun modo di fare sindacato
Sia stata da parto di non Ranzoni dirigenti deliranti anzi del nel libro libretto del dico che il riscontrato nel mille novecentosessantanove fu in contatto importante perché forse per la prima volta il sindacato seppe dare lanciare messaggi rivendicazioni che io non l'ho veramente a contatto con l'interesse purtroppo ecco c'è da dire questo lo dico per può darsi che mi sbagli piuttosto si sia del tubo questo segno e già riportate settanta bene
Si cercava sua commenta i numeri centocinquantanove anche come l'inquadramento unico Biondi vedo come una grande occasione perduta basamento un rapporto in cui la Rubiero ben centosette tasse si gettò appunto sulla cosiddetta Barucci fazioso la la citazione sulle diritto d'informazione così negli anni che il beh scarsa francamente è scarsa
Ricaduta su quelli che possono poi comportamenti reali nella nei rapporti nei rapporti Dino nei rapporti tra
Certo probabilmente io non li sopporta troppo carico di cui della tentando anche effettivamente attraversato il sindacato
Che certamente a partire dal mille novecentosettantacinque un grande dramma attraversato un sindacato e in qualche modo lo ha ha
Lo ha reso polpa in mente più partecipe nella grande vicenda del Paese grande dramma del paese e nello stesso tempo però non può allontanato da quello che io mio modo di vedere i compiti specifici e lei i ruoli specifici interventi sindacato del sindacato del nostro Paese ora si tratta di recuperare quel si tratterebbe di recuperare testimone certe c'è stato un accordo del novantatré in cui c'è stato l'accordo del novantatré io dico che oggi sono portato tour Cipolletta pizziche io quando guardo le mie ripeto degli altri immediatamente diceva Emilio immediatamente mi accorgo e respingo queste idee sopruso tanto io sto un po'leggendo l'accordo del novantatré e lo sto vincendo anche alla luce di episodi di piccoli episodi come quello che stiamo vivendo con passanti della del contratto dei dei grandi alberghi che è una novità per me con fiducia e un piccolo contrabbando
Ma a qualche rimeditazione su quella copriva qualche indicazione di valorizzare ma perché io non lo farei mai in termini molto semplici Ponte delle tante so se presente deve ancora eccetera ce l'ha con mio prima l'amministratore il contratto delle
Grandi alberi non sull'arco del novanta
Perché no no faccio qualche valutazione perché qui poco farcela in Brasile un assicuratore venga una piccola azienda delle ferrovie la città no ecco quando si è fatto incontri dell'applicazione dell'accordo Ciampi del boschetto Ciampi
Ecco quello che si dice che fosse stato uno che sia descrive
Confiscati tengono fondi del CIPE consiste non è sarà
L'anno scorso attacchi certi risultati perché il sindacato ha mantenuto intatto l'ha bloccato sono poi detto francamente questo restando con l'applicazione con l'applicazione dell'accordo qualche problemino di infuocati proprio sul piano sul piano economico e sul piano delle compatibilità vedremo come porta il sindacati sarà in grado di tenere fede al principio del collegamento fra risultati effettivi dell'azienda contrattazione aziendale oltre due centrale che
Il dottor venticinque adesso in evidenza
Ecco io a questo punto davvero civile vi ringrazio tutti io non so se riusciamo ancora a completare il concertino in piccolo concerto se qualcuno ha pazienza lo possiamo fare rimane Marco Enzo scenario da lei soddisfazione dei giovani che l'hanno fatto perché suonavano veramente bene e vi ringrazio ancora al prossimo
Amanda