"Ripartiamo dalle città"

Possano al coordinamento dei sindaci democratici
Io vorrei dare un saluto particolare a un sindaco democratico
Che non è nel nostro Paese
E il sindaco Aurelio Juri sindaco di Capodistria da poco rieletto
E l'altra e salutare Aurelio Juri naturalmente in questo momento la nostra
La nostra memoria va a quello che sta succedendo nei territori della ex-Jugoslavia
E che il fatto che oggi io vi sia qui con noi ci servirà e lo ascolteremo più tardi a testimoniare concretamente quanto recita italiane siano vicine nei confronti appunto dei problemi della sua della sua terra
Iniziamo i lavori con l'intervento introduttivo che sarà svolto a nome del Coordinamento dal sindaco di Roma Francesco Rutelli a lui la parola
Ecco se possiamo sul lato destro all'ingresso
Chiudere quella porta per cortesia due ancora così
Ecco chiudiamo quella porta scusa Francesco e sia consentiamo l'ingresso dall'altra parte
Si lamenta lozione sarà volta illustrare
I frutti di una riflessione che un gruppo di sindaci di grandi città inizialmente ma poi come testimonia questa nostra sala di tantissime città piccole medie del Paese
Hanno pensato di mettere all'ordine del giorno della vicenda politica italiana per dare un contributo di innovazione democratica diciamo
Beniamina sarà introduzione
Schematica così come i nostri lavori saranno lavori
Veloci
Nel loro svolgimento tali cioè da consentire al maggior numero delle persone qui presenti che voglia parlare di farlo di dire la propria esperienza la propria opinione in una incontro tra forze
Della società esponenti autorevoli sorse politiche di movimenti del volontariato del sindacato dell'impresa
Dell'associazionismo ambientale e sociale abbiamo delle presenze molto significativa del corso la mattinata le
Illustreremo Massi lustra erano un po'da sole con gli interventi di coloro che vorranno concorrere alla riflessione e i sindaci oggi con il tema partiamo
Dalle città hanno posto al centro di questa convenzione democratici
Innanzitutto o un compito però che è quello di porgere all'Assemblea
Il saluto del Capo dello Stato
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro mi ha chiesto di trasmettere a voi tutti un sentimento amichevole
E di formulare a questa riunione il suo cordiale augurio di buon lavoro è un segno credo per noi incoraggiante e se consentito anche rassicurante
Di quanto ancora il Quirinale assicuri nel nostro paese del nostro sistema democratico una funzione di equilibrio e di garanzia e al capo dello Stato va il nostro ringraziamento
Noi proponiamo un percorso democratico e innovativo
Per la nascita di una aggregazione
Che vuole essere democratica e innovativa
Abbiamo iniziato in sordina con molta tranquillità contro la stessa serietà e determinazione vogliamo continuare con la riunione di oggi e domani
Si sono tenuti molti incontri regionali abbiamo visto nascere numerosi comitati locali
Entriamo in questa riunione con una prospettiva che è aperta
Affidiamoci alla discussione al confronto delle idee che si esprimeranno nelle sedute di oggi e di domani le conclusioni che domani adotteremo
Credo che da questo punto di vista a fine mattina poi la presidenza loro spiegherà lo chiarirà noi presenteremo con chiarezza lo svolgimento dei nostri lavori anche per il pomeriggio con la definizione dei gruppi di lavoro che affronteranno alcuni approfondimenti tematici
E programmatici
C'è una premessa sopra a tutto
E cioè che forse neanche il più ottimista assecondare dei punti di vista o pessimista avrebbe potuto attendersi una crisi ed immaginare una crisi così profonda e rapida
Del quadro politico di maggioranza che è emerso dalle ultime elezioni politiche
I sindaci cosa c'entrano in queste ore perché hanno deciso di prendere una iniziativa politica di fronte ad una evidente
è crisi che assume anche caratteristiche molto gravi dal punto di vista dei rapporti istituzionali e gravi dal punto di vista la fiducia e l'opinione pubblica
Ma perché i sindaci avrebbero certamente potuto mettersi da parte fare il loro mestiere cosa che fanno quotidianamente
Non di rado per dieci o quindici ore al giorno le persone che vedete qui sulla presidenza e quelle che siedono nell'aula rappresentano un'Italia
Che produce possiamo proprio dirlo un'Italia che produce democrazia
Contatto quotidiano con i cittadini è un impegno lo sperimento anche su quotidiano
Di innovazione per l'organizzazione e il miglioramento della vita delle loro città
I sindaci hanno deciso di impegnarsi in prima persona non perché si tratti di formare o fondare un partito abbiamo chiarito molta forza
Di questo nel modo più assoluto non si tratta nei e perché si candidino i sindaci in quanto tali a guidare un movimento politico di respiro nazionale
O alternativo alle forze politiche o in grado di in quanto tale di costituire un'aggregazione autonoma non è questo il problema
Non abbiamo sentito questa responsabilità di dare il via come abbiamo detto fin dall'inizio di accendere il motore
Per potere contribuire ad una prospettiva diversa da quella che le forze democratiche hanno sperimentato il vissuto in occasione delle ultime elezioni politiche
Noi vorremmo che non si ripeta l'esperienza ad esempio il tavolo dei progressisti o che si pensi magari di ampliarlo
Ad altre forze politiche con la stessa procedura e per questo ci siamo presi una responsabilità
In grande concordia
Cioè quella di
Proporre un percorso nuovo
Ed una iniziativa nuova che punti innanzitutto alle elezioni amministrative generali
E alle elezioni regionali che riguarderanno quindici Regioni nell'estate nella primavera estate novantacinque
Un percorso che possa essere utile anche per altre
Riflessioni ed iniziative di natura generale però punte sindaci si fanno promotori di questa riflessione di questa possibile nuova aggregazione
Che toccherà ad altri
Gestire e portare avanti cioè con la stessa serenità con cui ma anche convinzione con cui i sindaci sono entrati in scena in queste settimane
Con questa iniziativa ne usciranno
Non appena compariranno i candidati
Le coalizioni e i programmi da presentare agli elettori
E dunque una specie come posso dire è un dovere democratico che ha mosso questa iniziativa e ha mosso le persone che vedete qui e che sono presenti in sala nelle settimane passate
I sindaci debbono innanzitutto fare i sindaci
Quindi per nulla questo rappresenta una rinuncia l'abdicazione una diminuzione dell'impegno l'abbiamo preso con gli elettori anzi debbono rappresentare nella loro funzione di sindaci la totalità
Delle loro comunità
Quindi le proprie idee politiche propensioni e convinzioni
Anche di prospettiva in nessun modo ci porteranno a rinunciare alla rappresentatività dell'intera comunità di cui facciamo parte questo anche un punto molto importante però siamo cittadini siamo persone a contatto con la gente che ascoltiamo quotidianamente di cui ascoltiamo quotidianamente aspettative e delusioni
Richieste e proposte e dunque in quanto cittadini abbiamo deciso di avanzare questa proposta perdonatemi se ho rifatto questo chiarimento iniziale ma credo che fosse doveroso per sgombrare il campo da qualunque equivoco
Che è sempre possibile
Circa il significato di questa nostra iniziativa
Dire che noi dobbiamo prendere insegnamento dalla esperienza delle elezioni locali dalle delle elezioni indotte dalla nuova legge per l'elezione diretta del sindaco dei presidenti delle province
E in un certo senso abbiamo anche imparare da Berlusconi cioè dobbiamo imparare dalle formule
Politiche che hanno portato a preparare programmi
Chiari e concreti
Coalizioni democratiche in grado di conquistare la maggioranza dell'elettorato locale e candidature credibili da presentare
Ai cittadini questa è stato questo triplice elemento il fattore del successo dei sindaci democratici fino alla settimana scorsa fino alle elezioni
Molto importanti che si sono tenute hanno riguardato un campione significativo anche se sempre e solo un campione naturalmente elettorato italiano due domeniche
Fa dobbiamo anche imparare dall'esperienza e Berlusconi a mio avviso perché quella esperienza è stata un po'un capolavoro di tempismo
Ecco riflettere su
Come la scelta dei tempi e l'offerta di un messaggio adesso indipendentemente dalla sua affidabilità e credibilità
Vediamo le dichiarazioni del presidente della Camera a proposito le promesse elettorali del governo Berlusconi che sono di per sé eloquente però certamente una riflessione su i tempi la scelta dei tempi in un sistema maggioritario sono assolutamente adatte al momento che viviamo
Voglio fare una sola notazione politica prima di concludere su contenuti e procedure che proponiamo questo dibattito una considerazione politica personale naturalmente
Noi abbiamo sperimentato il doppio turno
Nella nelle nostre elezioni abbiamo visto che il doppio turno porta stabilità e governabilità porta chiarezza
Le leggi si possono migliorare vedo i sindaci siciliani che hanno alcuni problemi con e con una legge re regionale che ha a maggio il tumore contraddizioni indubbiamente che va forse migliorata
Va migliorata certamente anche la legge nazionale però diciamo l'esperienza andrò diciamo l'esperienza in sintesi estrema che viene dall'elezione municipali ci dimostra che questo sistema assicura stabilità e governabilità nella chiarezza delle scelte senza ambiguità
Il sistema del turno unico in una società che non è bipartitica per nulla lo vediamo in queste settimane in maniera spettacolare
Rischia di portare confusione talvolta inganni eh talvolta anche riproposizione dei vecchi giochi perché se è vero che Berlusconi è stato tutto sommato accettato e dobbiamo riconoscerlo dirlo dalla da una quota rilevante degli elettori italiani è vero che la coalizione che lo ha sostenuto con questo sistema elettorale non è stata Scelta né dalla maggioranza degli italiani
Ma nemmeno da quella minoranza di poco superiore al quaranta per cento dei voti che poi ha supportato Berlusconi per uno che come stiamo vedendo oggi è che quella maggioranza a al suo interno
Componente che si sono candidate in contrapposizione l'una con l'altra e quelle contraddizione oggi si pagano pesantemente ai sindaci siamo espressione invece di coalizioni chiare di maggioranze esplicite
E da questo punto di vista credo che il nostro convinto sì al maggioritario
Si associa ad una riflessione su Puna sulla posizione di di quella che è forse la forza più consistente oggi dal punto di vista dell'integrità politica della consapevolezza politica nella maggioranza cioè Alleanza nazionale
Che difendeva la proporzionale
Non più tardi di un anno fa
E oggi difende il turno unico forse perché per la stessa ragione per cui essendo con la proporzionale desiderosa di difendere le proprie posizioni di minoranza forse vuole oggi difendere una legge che garantisca di nuovo
A qualcuno di avere la maggioranza in Parlamento pur essendo una minoranza nel Paese
Noi siamo oggi i sindaci espressione obiettiva di maggioranza
E di maggioranze ampie questa esperienza vogliamo difendere la vogliamo possibilmente ne vogliamo favorire l'espressione l'espansione anche nella scelta della scena politica nazionale
Ripeto questa è una considerazione mia e mi sono approfittato di questa opportunità per fare una piccolissima notazione persona i contenuti ma ne parleremo certamente in questi gruppi di lavoro di oggi
Ma di certo noi vorremmo che dall'esperienza dei sindaci
Ecco una grande riflessione nazionale politico istituzionale su non solo autonomismo previsto dalla Costituzione a sul federalismo di cui si discute in maniera rilevante prenderà la parola
Un sindaco che rappresenta autorevolmente sindaci della lega amico Fassa che qui come osservatore l'ascolteremo con interesse le sue parole ma io credo che noi oggi abbiamo una riflessione avanzata in Italia
Che ha dei punti di riferimento di grande solidità che vanno dal municipalismo
Che ha fatto la radice stessa del partito popolare in Italia
A quel principio di sussidiarietà
Che rappresenta forse lo spunto più interessante la riflessione europeista dei nostri tempi ovvero cercare di fare le cose e prendere le le decisioni al livello più basso possibile compatibile con le decisioni stesse
E conciliare unità nazionale
Difesa della democrazia
Autonomia Isma'costituzionale e una prospettiva federalista democratica pensiamo in particolare all'autonomia impositiva alla politica fiscale
Questi sono grandi temi sui quali io penso è tempo di fare una riflessione avanzata e sui quali tra l'altro è tempo da parte nostra di chiedere al governo di fare qualche cosa di più perché se è vero che poi sono anche qui lo dico personalmente si possa dare atto al ministro Maroni di molta buona volontà e anche di coerenza rispetto ai suoi impegni non altrettanto si può dire da parte del governo nel suo insieme per ciò che riguarda il rispetto di una piattaforma
Federalista ed autonomista
Altri temi molto importanti sono quelli della sostenibilità dello sviluppo urbano della salvaguardia di politiche di pianificazione del territorio ecco oggi i sindaci hanno un mandato di quattro anni
E quindi possono permettersi in alcuni casi di avviare nei primi mesi della propria attività politiche
Non di immediato Effetto vorremmo che lo stesso si facesse a livello regionale a livello nazionale proprio perché hanno la possibilità di vedere maturare questa decisione
Nell'arco del loro mandato questo è molto importante perché noi crediamo che valori come e principi ed impostazioni fondamentali come la pianificazione del territorio la valutazione degli effetti sociali ed ambientali delle decisioni di trasformazione del territorio
Siano oggi da leggere in chiave moderna
Ed innovativa e anche su questo il pensiero dell'Italia dei cento campanili può essere un pensiero innovativo e concreto non astratto non generico ma che parla al cuore dei cittadini dei loro problemi del loro aspettative
Del loro speranze
Altro grande tema io credo dovrà essere affrontato accennato prima le promesse insoddisfatte
Del l'attuale governo per quanto riguarda il lavoro
E non c'è dubbio che l'occupazione e una politica per l'occupazione rappresenti una delle sfide principali che noi dobbiamo cercare di mettere in campo
C'è lo voglio segnalare come inciso una interessante proposta che i sindacati e la Legambiente hanno fatto per posti di lavoro legati alla manutenzione urbana e al riuso
Nelle edilizio la riqualificazione edilizia nelle città che segnalo anche ai sindaci che sono presenti però impegno per l'occupazione e per l'innovazione e la trasformazione delle nostre città
Una grande sfida che riguarda in particolare le regioni
Una sola nota su queste possibile questa sia l'ultima campagna elettorale in cui gli attuali enti Regione si possono presentare i cittadini
Con il desiderio con la speranza di ricevere un'investitura di credibilità non ci dobbiamo nascondere che salvo alcune eccezioni
Il giudizio dei cittadini sulla funzionalità della istituto regionale è oggi molto in crisi e se la legge nazionale non permetterà
Non è non sappiamo come andranno le cose una riforma profonda che permetta di restituire questa credibilità all'Istituto Regione credo un altro dei temi di cui dobbiamo oggi discutere e il destino e la prospettiva del regionalismo nel nostro Paese cosa che riguarda da vicino i sindaci come riguarda da vicino le persone che sono qui le forze politiche le associazioni che debbono trovare nell'ente regione un punto di riferimento di innovazione e non in fondo
Una organismo oggi assai poco
Legittimato in termini di fiducia popolare e di perché poco efficace in troppi casi nel suo
Operato
Infine la procedura che noi proponiamo già in parte questo lo hanno detto molti dei miei amici e colleghi
Sindaci nei giorni e settimane passate noi proponiamo tutti coloro che si preparano alla scadenza elettorale della prossima primavera
Proponiamo di adottare la procedura il più possibile dicevo prima democratica ed innovativa in che senso
Facciamo due esempi
Primo
Cercando di individuare le candidature
In base alla più vasta partecipazione democratica possibile
Questo si può chiamare primarie
Laddove sarà possibile si può chiamare consultazione ampia dell'elettorato attraverso procedure anche innovative certamente sapendo che sistemare
Centinaia a nelle grandi città o un po'numerosi tavolini di informazione e dialogo diretto con i cittadini
Ho confronti telematici o televisivi che consentano di raccogliere indicazioni proposte di confrontare anche queste con i desideri dei cittadini significa anche iniziare la campagna elettorale
Fare processi vasti di consultazione come in alcune città è avvenuto
Veda un sindaco della Lazio che ci ha raccontato la sua esperienza cioè lui è arrivato alla sua la propria candidatura attraverso un processo tale di consultazione di espressione popolare che prima ancora del voto si era capito
Nella sua città che aveva già vinto perché si erano pronunciati una quota imponente ricettari di questa molto importante perché permette di fare crescere il consenso già nella fase di formazione delle decisioni
Quindi vasta consultazione primarie ovunque sia possibile e efficace anche fa farsi è uno dei temi dei nostri gruppi di lavoro di oggi come lo si può fare con la procedura trasparente non demagogica e non illusoria diciamo così
Secondo indicazione preventiva
Dei presidenti dei candidati Premiere diciamo così delle regioni anche se la legge non lo imponesse
Un fattore anche questo di credibilità e l'indicazione chiara che ci si candida non all'opposizione
Ma ci si candida per governare ci si candida per vincere e ci si candida con l'indicazione chiara di chi sarà il capo della coalizione
Essendo chiaro il programma essendo chiara l'alleanza politica
E magari anche un'altra e più ampia scelta di candidatura ecco due riflessioni alle quali altre
Riflessioni e proposte si potranno aggiungere nel corso dei nostri lavori io ho concluso volevo innanzitutto scusarmi con voi per i limiti organizzativi di queste nostre riunioni che sono però mi ma da un certo punto resta una garanzia come voi sapete io voglio ringraziare moltissimo ecco cito Giuliana ma ecco non voglio citare tutti gli altri che hanno lavorato un piccolo drappello di persone che hanno assicurato
Gratuitamente
Lo Slam l'adempimento di un lavoro organizzativo che non ha potuto non deve coincidere in nessun caso con le strutture organizzative sindaci fanno un altro mestiere e farebbero anzi peculato se mezzi tenessero a organizzare la la convenzione dei sindaci con struttura dell'amministrazione quindi ci siamo affidati a una realtà la volontaria
Molto asciutta e molto semplice però entusiasta
E io mi scuso a nome di tutti noi per carenze disguidi ed inadeguatezza che certamente ci sono che però punta o sono lo specchio anche di questa decisione non c'è un apparato c'è una realtà molto molto magra molto semplice e alla quale va davvero tutta la nostra gratitudine come abbiamo detto
Era nostra intenzione fare sì che i sindaci accendessero il motore oggi e domani questa nostra riunione serve a definire il percorso
Nelle prossime settimane compariranno i guidatori
E i compagni di viaggio diciamo così l'equipaggio
Che formerà il tragitto comune
Di questa formazione di democratici
Che nella nostra idea deve essere la formazione e nascendo dall'esperienza delle città ci consenta salde forti e vincenti alleanze nelle elezioni amministrative e regionali del mille novecentonovantacinque ci consenta di sperimentare
Non solo dalle città ma con le forze politiche democratiche
Con le associazioni io qui vedo importante associazione presidenti di associazioni nazionali e locali rappresentate con le associazioni con le forze imprenditoriali con le professioni con il mondo del lavoro
Quell'aggregazione ampia che non si era riusciti per molte ragioni a mettere assieme in occasione lezioni politiche
E che invece noi crediamo si debba formare in Italia per sconfigge una destra che ha dimostrato di dare pessima prova in un tempo persino sorprendentemente più rapido di quello che ci si aspettava e per permettere alla maggioranza democratica degli italiani di avere programmi candidati ed alleanze in cui riconoscersi cui affidare nei prossimi anni la guida delle nostre città delle nostre regioni e del nostro Paese vi ringrazio
Grazie Francesco un po'di comunicazione su come si svolgeranno i i nostri lavori una prima brutale è immediata il costo di questa manifestazione e di quarantotto milioni di lire
Le spese sin qui sostenute per organizzare il nostro incontro di oggi
Abbiamo assolutamente necessità ovviamente che questo manifestazione sia autofinanziata
Alle ore dieci e quarantacinque avevamo raccolto tre milioni e duecento mila lire quindi mancano al raggiungimento di quanto necessario quarantaquattro milioni ottocento mila lire
Naturalmente pregherei tutti presenti
Un milione a testa
Columena testa riconferma Cacciari che ci siamo quindi se qualcuno si vuole fare avanti Valdo qualcun altro dare una mano con grande piacere proprio l'altro avevo di fronte a me mica per altro
Noi andremo avanti stamattina sino alle ore tredici e trenta quindi per undici
Nel pomeriggio alle quindici riprendiamo i lavori Elia articola Remo in alcuni gruppi di lavoro alcune commissioni i temi che abbiamo pensato di proporre alla vostra attenzione per articolare un discorso programmatico proprio fornito sono il tema dell'occupazione
A tematica relativa alla democrazia nell'informazione
La problematica della il far States quella della scuola della formazione e infine un argomento che riguarda le regole interne della costituente democratica cui pensiamo e cioè l'argomento delle lezioni primati che o comunque le questione delle regole a cui Francesco faceva riferimento nel suo intervento oggi pomeriggio lavoreremo allora per commissioni ognuno sceglie in quale desidera partecipare
Ci siamo di dimenticati ambiente territorio ma c'è anche una una sesta Commissione ambiente e territorio
Per consentire a tutti coloro i quali lo desiderano e immagino che saremo in tanti di intervenire possibilmente anche in seduta plenaria oltre gli interventi nelle Commissioni
E abbiamo pensato di proporre un tempo massimo per intervento mi rendo conto che è brutale parlare di questo però effettivamente non riusciremo a smaltire
La grande disponibilità a intervenire se non assicuriamo un tempo molto snello per gli interventi il tempo a cui abbiamo pensato e un tempo di sette minuti
Noi come sindaci che interverremo daremo cercheremo di dare il buon esempio mantenendo questo tempo ma naturalmente l'invito caloroso e rivolto anche a tutti coloro i quali hanno deciso di accettato il nostro invito che ringraziamo calorosamente per essere qui presenti daremo via via notizia delle presenze qui in sala e delle numerose adesioni
Di coloro i quali pur non essendo presenti oggi hanno comunque dichiarato di aderire faccio un nome per tutti Carlo Azeglio Ciampi ha dato l'adesione a questa nostra iniziativa lo ringraziamo anche se non è oggi qui con noi
Il primo intervento questa mattina e di Sandro Curzi attualmente direttore di Telemontecarlo e lo ringraziamo di cuore per aver accettato di rompere il ghiaccio
Cari amici con facilità si rompe il ghiaccio in un'assemblea come questa innanzitutto credo che devo correggere quello che ho sottoscritto quando sono entrato dentro perché io pensavo e costasse molto di meno questa questa riunione ho sottoscritto solo dieci mila lire adesso provvedo arrivare almeno a cento perché cento umane anche siamo ancora molto comunque questo lo faremo immediatamente
Sono venuto con una grande speranza e anche con molta preoccupazione
Perché sono convinto perché in questo momento nelle vostre mani di voi sindaci e affidato molto della nostra vita
E della vita dalla nostra democrazia detto senza proprio nessuna
Volontà di di fare l'oggi particolari e così via ma il tessuto del nostro Paese si sta di sé articolando sgretolando e solo la presenza di comuni
Forti che riescono a resistere a dare coraggio ai cittadini in questo momento può darci delle delle speranze in una società che davvero tende alla allo sfaldamento
Questa presenza dei mille mille comuni
Tutto il territorio del Paese non parlo solo delle grandi città
Una è un motivo di di grandissima importanza
Io ho fatto un giro per l'Italia in questo periodo e ho visto proprio intorno ai comuni
Raggruppa razzi quello che c'è di migliore in questo momento nel Paese
Le ore che stiamo passando i giorni che stiamo passando credo che siano chiari a tutti quanti a tutti noi sono davvero brutti è davvero difficile
Questa mattina bastava sfogliare i giornali riflettere un momento nella giornata di ieri quando guardavamo le agenzie e tentavamo di costruire il telegiornale così nelle redazioni la carta stampata i quotidiani che avete visto questa mattina
Beh le
Non c'era il gusto come c'è sempre noi giornalisti perché ci sono tante notizie quindi è più facile costruire la cosa c'è ora un po'tutti o per lo meno in tutte le persone che hanno a cuore il nostro Paese un senso di di grande sgomento
Gli insulti le volgarità gli attacchi subdoli
A questo quella persona
A persone come anzi da qui io mi permetto di rivolgere un saluto
Al magistrato Caselli che combattono
In argilla con rischi personali grandissimi brani d'anni prima contro il terrorismo prima contro gli hanno degli anni di piombo contro il terrorismo poi contro la mafia e contro l'intreccio mafia
Politica finanza
Bene vedere l'attacco che ieri da più parti con una violenza un'orchestrazione precisa è stato scatenato
Contro Caselli ma contro tutte le procure della Repubblica che svolgono il loro lavoro bene è qualcosa che deve farci pensare
Così contemporaneamente stamattina abbiamo visto una persona che dovrebbe in sede parlamentare
Difendere l'autonomia dell'informazione parlo del Presidente
Della Commissione parlamentare di vigilanza e di indirizzo Taradash che sul Corriere della Sera scatena un attacco bestiale
Bestiale
Contro l'attuale TG tre
C'è qualcosa e poiché l'intervista che vale la pena di leggere
Perché c'è un accenno più generale al tutto il sistema dell'informazione
Che viene dipinto come qualcosa che deve cambiare rapidamente
L'attacco alle procure della Repubblica l'attacco ai giornali che tentano di fare il loro lavoro l'attacco a quelle delle visioni
Che cercano
Ti seguitare a svolgere con autonomia e responsabilità la loro attività e qualcosa credo che dobbiamo anche qui anche voi amici sindaci avere in cui sul tavolo di questo di questo convegno bio concludo posso solo rassicurarvi
Rassicurarvi che ci sono molte persone
Nonostante gli sbandamenti
I turbamenti tutti questi anni che sono stati certamente molto difficile ci sono molte persone
In questo Paese lo avete visto credo come tutti nelle grandi manifestazioni ma c'è qualcosa di più c'è un tessuto democratico e in questo ha ragione la presidente Pivetti
C'è un'idea nel tessuto democratico che non è facile non sarà facile a nessuno scalzare grazie
Grazie Sandro
La parola al sindaco alla Claudio Martini sindaco di Prato provincia di
Verrà non ci sono l'altro Prato no qui c'è una io no no no Pio è la nuova sigla autonomistica di Prato e non lo conoscevo francamente confessa
Ma io va
In sala
Sì
Avete dubbi
No no no no non sapevo che la sigla fossi Pio vorrei solo arrivi dubbi di essere
Infine
Abbiamo dovuto scegliere Pio perché non c'era nient'altro che fosse di quelle straniere
Palermo perché se il Parma avesse sesto pm ci restava pr ma neanche quello è stato possibile
Visto che giustamente si fanno interventi molto breve anch'io voglio portare il mio contributo
Quindi molto sintetico
Credo che questa iniziativa abbiamo pregio fondamentale quello di fare partire dai livelli locali con l'impegno in prima persona dei sindaci e delle amministrazioni comunali
Un processo di aggregazione del delle forze politiche ma diciamo al tempo stesso degli elettorati democratici
Per la costruzione come diceva Rutelli e di programmi alleanze e candidati adeguate all'esigenza di una battaglia vincente quindi io credo che bisogna intanto raccogliere oggi questo primo segnale fondamentale
C'è una una affermazione nella nella relazione di Rutelli che credo sia forse il nodo politico fondamentale di questa riflessione
Cioè andare al di là dei tavoli progressisti andare al di là delle procedure e delle metodologie che hanno caratterizzato questa stagione che pure non fa
Rinnegata ma che sicuramente ha messo in evidenza molti limiti credo che sia un punto sul quale tutti noi stiamo riflettendo
Perché l'esperienza dei tavoli progressisti seppure avvicinato forze politiche che per tanti anni per tanti mesi non hanno dialogato tra di loro
Appare ammesso in evidenza una difficoltà effettiva cioè la difficoltà di rappresentare più ampiamente anche gli elettorati la parte di società civile la parte delle città dei lavoratori dei giovani delle varie categorie che a questi a queste forze politiche facevano riferimento
Ecco io allora penso che questo questa nuova procedura questo Rush ragionare partendo dalle esperienze locali partendo dai sindaci dall'esperienza dei comuni sia positivo
Perché molto spesso quello che accade nei tavoli progressisti
è sicuramente un passo in avanti rispetto alla discussione che vi è stata nel passato o alla non disco non comunicazione che vi è stata nel passato tra tanti settori tanti pezzi del movimento democratico
Però molto spesso rimane sempre un ragionare per stati maggiori in sostanza siamo un po'alla alla somma alla alla sommatoria dei nomenclature che vengono dal dalle varie formazioni che non riescono però ad arrivare fino alle alle forze del volontariato ai sindacati all'associazionismo democratico arrivare alle forze nuove sfide che nella Società si stanno muovendo
E visto che si il problema è anche quello di imparare dalle esperienze che sono venute fuori che vi sono state nelle elezioni
Del novantatré e del novantaquattro io penso che questa innovazione deve essere sicuramente importante per ciò che riguarda l'aspetto programmatico io vorrei soltanto dire due cose e poi concludo rapidamente proprio perché penso che dal mio modo di vedere il nodo fondamentale poi è questo
Riuscendo a trovare una procedura una iniziativa democratica innovativa che vada al di là delle esperienze dei tavoli progressisti ci consenta di tirare dentro la discussione sui programmi e sui candidati
Quei pezzi di di società civile che molto spesso non riusciamo ad incontrare per ciò che riguarda il programma io naturalmente sono interessato anche la partecipazione in questi gruppo di lavoro che e che ci saranno a me interessa in particolare mettere in aspre sotto sotto osservazione a questo punto
Che la parte innovativa dei nostri programmi deve essere a mio modo di vedere soprattutto quello che fa riferimento alla capacità nostra di riforma della macchina amministrativa
E delle sue procedure in funzione di questi programmi
Una cosa che si sente e si legge molto spesso sui giornali e su questo vorrei anche sentire un con contributo diretto che viene dai sindaci che sono stati eletti con la nuova legge io appartengo ancora alla all'esperienza dei dei dei sindaci diciamo del novanta una cosa che si legge molto che viene dato un po'come senso comune
E che la nuova legge ha consentito sempre passi in avanti di snellimento di efficacia ed efficienza per ciò che riguarda l'aspetto politico
Come si costituiscono le giunte come si governano i di come si governano le assemblee elettive commessi
Ci sta si stabilisce il rapporto con i dirigenti della macchina pubblica ma ciò che non è cambiato e in effetti questo è vero e proprio la parte della macchina pure dell'amministrazione delle regole interne
E bisogna stare attenti che non si creino aspettative esagerate sul sui sindaci eletti direttamente dal popolo quando non è ancora stata scalfita quella che la vera difficoltà che abbiamo quella di cambiare profondamente le strutture e le procedure ecco io penso che questo sia il problema di fondo è che si e che troviamo soprattutto intorno al tema dello stato sociale
Della riforma dello stato sociale proprio perché non dobbiamo farci inchiodare e in una logica difensiva
Non vuole aggiungere altro perché immagino ci saranno al che voleva intervengono soltanto dire un ultimo un ultimo concetto
Proprio perché si fa riferimento lo ha detto Corsini nel suo intervento prima di me anche rischi democratici che ci sono nel nostro paese sull'informazione sulla giustizia su su tante altre cose e ci sono ovviamente anche sui Comuni
Io credo che dobbiamo sapere unire queste due cose una grande battaglia democratica di difesa delle regole dei diritti degli spazi che la Costituzione consente nel nostro Paese e al tempo stesso però impegnarci a costruire dei risultati concreti dell'azione del nostro governo del nostro governo locale
Perché secondo me la grande difficoltà che ha avuto fino ad oggi la democrazia anche nel nei nostri comuni e che non sempre è riuscita a produrre risultati risultati concreti risultati socialmente valutabili
Che son che determinano consenso
è una democrazia senza risultati finisce permettersi in discussione da se stessa e quindi penso che l'appello che è anche molto spesso negli interventi
I miei colleghi mostri Rutelli Bassolino ed altri mettono su questo punto non erano svolgiamo fino in fondo la nostra funzione di sindaci
Mi pare sia una un appello importante perché se non otterremo risultati riusciremo a rendere più forte la stessa democrazia che vogliamo difendere e penso sarà più difficile anche per gli altri riuscire a distruggerlo ecco io spero che questo sia il segnale anche di fiducia ed ottimismo che viene da questa riunione vi ringrazio
Grazie Claudio in questo momento c'hanno portato una lesione
Particolarmente significativa hanno aderito alla Costituente alla convenzione democratica il presidente e il vicepresidente della Provincia di Cremona e con loro
Trentacinque sindaci della provincia di Cremona direi la stragrande maggioranza delle amministrazioni di Cremona aderisce alla
Convenzione
Diamo la parola Guglielmo Simoneschi magistrato di Cassazione
Dei Comitati per la costituzione subito dopo Massimo Cacciari
C'è Simoneschi
Sì ringrazio di questa
Possibilità che mi state a Dakar pere informare
Queste Assemblea e di un'esperienza in atto
Che credo possa integrarsi appieno il titolo con quella dei sindaci
E intende riferirmi all'esperienza dei Comitati per la Costituzione
Cioè dei cittadini gay canti i cittadini che già oggi dal Nord e al Sud cioè hanno raccolto
La preoccupazioni espresse a il venticinque aprile da Dossetti
Dinanzi ai tentativi dichiarati
Non a caso e c'è una commissione per le riforme istituzionali
Guidate del ministero Speroni
Dichiarati
Dice terrà avvolgimento sia della organizzazione dello Stato sia dei principi fondamentali della nostra Costituzione
E a questo proposito
Accolgo
Con piena convinzione
Il richiamo
A quella parte della Costituzione la costituzione economica
Alla difesa e cioè all'attenta e di figlia
Dello stato sociale
Il
Quadro della Costituzione
Oggi e quindi oggi della democrazia
Della costituzione
Ma credo spesso anche a livello
Dei provvedimenti legislativi ordinari
Che
Qui stiamo aggirante sia di governo
Addotta
Nella più assoluta
Indifferenza ai valori ER le regole della Costituzione
Quindi oggi è davvero
Centra Ale anche
Il ruolo della corte
Costituzionale
Nel controllo di legittimità delle leggi ordinarie questo vale per l'informazione vale per le proposte antiriforma della scuola
Vale
Per il permanente rinnovato tentativo di ingerenza dell'esecutivo nel giudiziario
Con queste o io intendo
Rivolgervi un appello
Una sollecitazione
Appunto perché come sindaci
Vogliate dare attenzione anche a questo movimento
Per riportare nelle vostre città
In tutti i luoghi di aggregazione sociale come le scuole
I posti di lavoro
Per le scuole io non posso non ricordare in questo momento Antonino Caponnetto crescita
I tirando dalle varie parti d'Italia appunto per portare ai ragazzi e ai giovani delle scuole
L'insegnamento dei valori costituzionali
Vi rivolgo una serve citazione perché
Nuovi comitati
E quindi una maggiore cultura costituzionale
Possano costituire sì
Nei luoghi dove voi sindaci ritrovare
Io credo che possiamo su questo specifico che il nostro lo specifico della Costituzione
Portare avanti
Insieme un lavoro
Di ricostruzione
Di un'etica politica
Di un modo di far politica
Che oggi costa molto più fatica di prima soprattutto nei movimenti
Ma che credo sia la strada maestra da percorrere
Vi ringrazio
Vorrei dare notizia di alcune personalità che sono presenti in sala naturalmente chiedo scusa se
Posso citare soltanto quelli che ho materialmente visto Mammano parevano talmente notizia è presente qui con noi questa mattina Giorgio Napolitano già presidente della Camera
Deputato progressista
Franco Passuello presidente delle ACLI
Mario Segni
Mario Segni per Massimo D'Alema segretario del PDS
Valdo Spini della costituente dei laburisti
Villar Bordon leader di Alleanza democratica
Enrico Boselli dei Socialisti italiani don Luigi Ciotti animatore della comunità che interverrà questa mattina con noi
Maurizio Costanzo che ci segue segue con grande simpatia
Walter Veltroni
Aldo Corasaniti presidente della Commissione affari costituzionali del Senato Edo Ronchi
Gino Giugni Giorgio Bogi Frassinelli presidente delle Acri Giovanna Melandri e molti altri nell'antico scusa dell'Arci
Sì Daniela Brancati direttrice direttore del TG tre
Gianni Mattioli
La parola a Massimo Cacciari
Sindaco di Venezia
Mi scuserete se per restare nei sette minuti dieci minuti
Sarò ancora più apodittico del solito
Io credo
Non ripeto nulla di quanto già detto Rutelli nell'introduzione sul significato di questa iniziativa
Io credo che
Occorrerà ormai
Porre all'ordine del giorno con molta nettezza il problema
Del
Dell'innovazione dei delle innovazioni del cambiamento istituzionale da proporre al Paese
Io credo che occorra riprendere a parlare
Di politica
Perché appunto il passaggio anche dalla fase televisiva
A una fase in cui gli uomini della Provvidenza continuano ad essere tali anche se cambiano provenienza a me personalmente non piace
Occorre parlare di politica comprendendo bene che il sistema politico italiano
Non ha assolutamente registrato il cambiamento di fase che si è prodotto a livello nazionale a livello internazionale con la fine degli anni ottanta
Noi parliamo di Seconda Repubblica ma ritengo del tutto del tutto impropriamente
Poiché gli assi fondamentali della Prima Repubblica rimangono tali e quali
Si è prodotta una innovazione di ingegneria elettorale certi importante ma di per sé è assolutamente insufficiente
La coalizione a prescindere dal giudizio che diamo sul suo operato la coalizione che sta attualmente governa governando non governando è la ma la copia esatta delle coalizioni della Prima Repubblica
Gli assi fondamentali che reggevano il patto sociale della Prima Repubblica mancata riforma impositiva fiscale
Procedura assistenzialistiche assolutamente non programmate per alcune regioni rimane assolutamente questi assi rimangono assolutamente in toccati
E anzi sotto certi aspetti si stanno aggravando che stanno ulteriormente appesantendo
Ma questo ragionamento che riguarda la continuità profonda con la Prima Repubblica e questo e il e l'incompiuta del passaggio istituzionale costituzionale politico che qui c'avrebbero costretto a mio avviso gli avvenimenti di fine anni ottanta questo ragionamento vale anche all'interno dell'aria democratico progressista
Cioè ancora sindacati e forze della sinistra non hanno posto con il necessario rigore la necessaria forza nella propria agenda la questione essenziale negli equilibri della prima Repubblica che riguardava le pratiche consociative per il governo del mercato del lavoro
Questo non è assolutamente venuto meno e questo riguardano i sindaci in modo molto pesante
Faccio un esempio di questi giorni
Io sono fra i due c'è dall'aver convinto i sindacati metalmeccanici di Porto Marghera
Via accettare per difendere l'occupazione una riduzione in alcune aziende di trecento quattrocento mila lire mensili
Operai di una fabbrica di Marghera hanno accettato l'ha firmato un accordo sindacale
Che riduce i loro salari da due mi da due milioni centodue milioni duecento mila circa un milione e otto scusate la precisione delle cifre ma sono cose che ritengo di incredibile gravità
E che sia giunto il momento di mettere come non solo le mani ma i piedi nel piatto
In questi stessi giorni in cui dei sindacati dei metalmeccanici firmano accordi di questo genere
Ci stanno firmando accordi che per aziende del punto dissestate come quelle dei trasporti
E senza nessun contropartita sul piano dell'aumento dalla produttività o delle garanzie dormito dalla produttività ci stanno ferma firmando accordi che aumentano di trecento quattrocento cinquecento mila lire salari mensili
Questi accordi li pagheremo noi
Questi accordi li pagheremo noi sindaci
Perché la legge ci obbliga a ripianare i deficit delle aziende municipali di trasporto
Questa è Prima Repubblica al cento per cento schietta pura genuina
Mi chiedo fino a che punto
Sia il caso di continuare a fare i conti in casa degli altri
Della loro incapacità di governare eccetera I noi per quanto ci riguarda governiamo e continuiamo a governare il mercato del lavoro in questi in queste forme in questi modi
Questo è un esempio mono esempio eclatante
Il Comune di Venezia con la firma dell'accordo sui trasporti che stanno contattando subirà un deficit di quindici miliardi
Aumenterà il proprio deficit di quindici miliardi
Che dopo cercare di ripianare aumentandolo italico aumentando le tasse aumentano le pressione fiscale in un modo o nell'altro
Qui non è possibile continuare il processo
Bisogna e uscire dalla Prima Repubblica sul serio
Tutti noi
E allora molto schematicamente
Noi sindaci soffriamo questa incompiutezza del passaggio di fase
In modo ancora più pesante
Che altri soggetti che altri enti che altri organismi ed è per questo che ci siamo fatti promotori di questa iniziativa
Non perché vogliamo fare politica in grande
Ma perché
Il mancato passaggio la mancata riforma istituzionale di questo Paese le mancate riforme stanno gravando in modo insopportabile sulle nostre capacità di governo
Se non si cambia fase se non si innova realmente se non se non ho realmente le regole del nostro gioco politico del nostro sistema di potere le grandi città e anche le piccole ritengo diventeranno presto ingovernabili
Cioè da questa questa è la base e il e il fondamento molto reale molto concreto molto pragmatico dalla nostra iniziativa
Bisogna cambiare il sistema di potere
Bisogna fare la riforma del Parlamento che è in discussione da una decina d'anni e non so in quale cassetto in quale menando si è dispersa è chiaro
E un Parlamento in cui si è organizzato il simbolo della inefficienza al di là dei soggetti che lo abiteranno
Bisogna ripensare il rapporto classico politico tra governo e parlamento con una chiara distinzione di ruoli
E mentre stanno continuando le pratiche appunto per cui tra legislativo esecutivo vi sono tutte le conclusioni di questo mondo e nessuna chiara distinzione
Bisogna ripensare il rapporto tra amministrazione centrale Enti locali il grande tema del federalismo su cui tante volte sono intervenuto
Collegandolo alla riforma impositiva e assurdo pensare una riforma fiscale la riforma il pool impositiva riforma vera se non in un quadro di riassetto istituzionale in senso federalistico
Ebbene
Se noi mettiamo davvero concretamente non ho qui il tempo di farlo MoMA i dibattiti sono susseguiti dicevo
Le biblioteche su questi argomenti
Se noi come i sindaci come movimento progressista in questo Paese
Al di là di vecchi schieramenti al di là di vecchi steccati su queste questioni politiche generali ripensando davvero la politica in questo Paese
Le mettiamo insieme
Ne facciamo un quadro di sistema un quadro di sistema appunto
Per riformuliamo formuliamo una proposta di riforma del sistema di poteri e cioè facciamo politica
Ebbe come come pensiamo di poter avviare tutto ciò su queste questioni senza aprire una vera e propria nel senso letterale del termine fase costituente
Ma cosa ci stanno a fare i democratici progressisti in questo Paese se non per aprire una fase costituente
Per denunciare che il passaggio di fase imposto dagli avvenimenti di fine anni ottanta non si è non solo non si è compiuto non è non si è maturato in questo Paese ma è rimasto totalmente nel limbo
Non ha mosso neppure i primi passi
Se non per quanto riguarda l'ingegneria elettorale
Qual è il mestiere dei progressisti in una fase di così profonda e radicale crisi
In cui stanno venendo meno i
Poi i canoni fondamentali del sistema democratico cioè quello della distinzione netta tra pupilli con funzioni specifiche con capacità decisionali specifiche
In cui obiettivamente al di là delle colpe dei singoli al di là delle responsabilità di questo o di quello obiettivamente ormai vi è una confusione dei ruoli una indistinzione tra i poteri ed è ciò che lei che alla radice il funzionamento democratico che cosa ci stanno a fare i progressisti in una fase di questo genere se non pone con chiarezza la questione
Dell'apertura di una fase costituente
Queste questioncella ecco citato prima non si possono affrontare con leggi che in un Parlamento qualsiasi
Non posso fare una riforma del Parlamento non posso fare un riassetto federalistico
Non posso rideterminare i rapporti tra governo e parlamento con leggi all'interno di normali all'interno di una fase parlamentare normale
Non è possibile
Se siamo convinti di queste questioni ci siamo convinti da lei citati realizza un mutamento di fase dobbiamo essere convinti che dobbiamo aprire una fase costituente in senso proprio
E badate che soltanto in una fase di questo genere sarà possibile rimescolare davvero le carte
Se continuiamo così
I vecchi steccati le vecchie pregiudiziali i vecchi ismi continueranno a farla da padrone per forza
Perché in una fase normale sarà la normalità sarà la tradizione sarà l'inerzia prevalere
Ma se apriamo sulle questioni nuove delle innovazione politica una fase costituente allora davvero un rimescolamento delle carte sarà Obiettivo
Sarà dettato dalle cose
E allora all'area anche dei progressisti potrà davvero
Presentarsi come maggioritaria in questo Paese
Poter avere davvero una tra virgolette egemonia in senso politico
Potrà davvero candidarsi come forza di governo
Badate non ce la faremo mai soltanto assommando le forze attuali
Aggregandoli dispiegando le diversamente
Sulla base delle attuali regole sulla base delle attuali procedure
Soltanto se proponiamo a tutto il Paese l'apertura di questa fase allora disagio indichiamo il vecchio e possiamo viaggiare Carlo secondo valori secondo prospettive secondo politiche nuove
Questo bisogna dire questo bisogna dirlo ma in modo forte anche se vogliamo creare per le prossime amministrative delle coalizioni che possono vincere delle intese programmatiche elettorali vincenti anche per le prossime amministrative
Anche per realizzare questo obiettivo per conseguire questo obiettivo bisognerà dire con chiarezza
Che siamo per l'apertura di una vera e propria fase costituente perché allora anche le coalizioni che possiamo determinare a breve scadenza avranno questa prospettiva assumeranno questo respiro
E potranno essere convincenti se no pali e hanno sempre più o meno come sono apparse per le elezioni politiche l'ultima volta
Come dei mezzi elettorali per forza perché non hanno discorso sufficiente per convincere altre aree politiche altre tradizioni culturali potranno avere foto per Vespa negarle
Per recuperarle dei pezzi ma la proposta al paese non c'è non ci sarà
La proposta tutto il Paese a tutte le forze politiche del Paese interessata al punto al mutamento all'assunzione responsabile della necessità di una cambiamento di fase
Quindi questo discorso non è sua non riscosso politico com'generale vedete ho concluso è un discorso che tocca vi talmente le prospettive anche delle nostre amministrazioni democratico Paul progressiste
Perché io ritengo che se non si apre questa prospettiva anche queste amministrazioni Lang diranno alla fine
Primo aspetto fondamentale molto concreto secondo aspetto fondamentale molto concreto
L'aggregato la mia aggregazione tra le attuali forze
Con con con compatti con con i compromessi con mediazioni tra le attuali forze nell'attuale quadro
Senza indicare una prospettiva di fuoriuscita da questo quadro beh anche questo lavoro per quanto necessario forse da quanto fosse inevitabile ma non ci porterà molto lontano neppure alle prossime scadenze elettorali io credo che questo sia dovrebbe essere per me naturalmente parlo a titolo assolutamente personale e questo dovrebbe essere questo dovrebbe essere per me la prospettiva politica se mai una ha da essere che da far uscire conforto dalla nostra dalla nostra riunione dal nostro incontro di oggi
Grazie Massimo
Una prima comunicazione vi è divieto assoluto di fumo in sala vorrei pregare caldamente tutti di rispettarlo
Una seconda comunicazione alle undici e quaranta alle undici e trentacinque
Abbiamo raccolto appena quattro milioni e cento mila lire non siamo ancora al dieci per cento della cifra che ci occorre l'invito di Sandro Curzi di alzare il livello dei contributi calorosamente raccomandato a tutti i presenti in sala
Sono
Presenti in sala poco fa non avevo o visto e ancora naturalmente daremo comunicazione
Carlo Ripa di Meana già portavoce dei Verdi parlamentare europeo Franco De Benedetti del gruppo della sinistra del bene democratica Luigi Berlinguer capogruppo dei progressisti alla Camera
Gianni Mattioli e Biancamaria Tedeschini Lalli rettore della Terza Università di Roma
Hanno aderito alla convenzione democratica
Dalla Regione Siciliana ottantatré sindaci otto Comuni capoluogo di provincia su nove la quasi totalità delle amministrazioni siciliane aderito alla nostra convenzione
La parola a Aldo Corasaniti presidente della Commissione affari costituzionali del Senato del gruppo della Sinistra democratica
Già presidente della Corte costituzionale
No no non sono
Prego prego
Subito dopo
Don Luigi Ciotti
Scusatemi in ritardo ma ero impreparato cioè non pensavo che mi avrebbero chiamato così presto
Allora molto brevemente ridevo che questa di oggi è una manifestazione molto significativa
Della tendenza che si sta determinando nel Paese
A costituzione di aggregazioni sempre più ampie
Per un più ampio fronte democratico
In questo indirizzò convergono vorrei dire Alleanza Democratica Area un'iniziativa associazionistiche quali quello di cittadini in campo
La formazione di un partito di laburisti di socialisti
Naturalmente la base di questo mi sembra che ci sia l'aggregazione
Finora fondamentale dei progressisti ma rispetto alla quale tutti hanno manifestato in tempi di ampliamento
A mio parere questo mio intento di ampliamento dovrebbe attuarsi anche a livello parlamentare
E sebbene Lavinia e qualificazione come tutti avete sentito sia quella di uomo delle istituzioni io spero di potermi ad operare in tal senso
Bene questa nuova aggregazione di forze io spero che comprende a tutti i livelli che finora si sono determinati e no non certamente per assorbirli ma per comporre per rappresentare a livello parlamentare l'espressione diessini io penso a Marco Orizio né governata dai criteri di pari dignità dei gruppi e dei partiti
Per quelle che riguarda le grandi decisioni da prendere in comune
Penso al di là della tattica anche a un programma cioè a una indicazione strategica che possa essere la base stessa poiché l'aggregazione e la sua ragione fondamentale insistere e in questo concordo conta l'uomo che mi ha preceduto nell'indicare tale piattaforma programmatica nelle riforme istituzionale a questo proposito devo informarvi
Rettificando ancora qualche idea o informazione che è stata somministrata oggi e che non è affatto vero che il Parlamento dorme sulle riforme istituzionali
La commissione degli Affari costituzionali che ho l'onore di presiedere già dal ventisette settembre a in calendario cioè a all'ordine del giorno
L'esame di ben tre disegni di legge
Disegni di legge costituzionale molto complessi perché impongono
La modifica e non di via del momento
Nella seconda parte della Costituzione non della prima insomma
E sono ad opera delle Partito democratico della sinistra di Rifondazione Comunista
E ad opera infine del Consiglio Regionale Lombardia un disegno di legge costituzionale molto articolato l'ispirazione nettamente federalistica del resto l'ispirazione autonomistica
E presente anche negli altri due disegni di legge
Che si richiamano ai risultati della del lavoro della Commissione bicamerale che non è quindi andato perduto
E c'è già stata una relazione generale
Svolta il quattro ottobre sono state affidate azione su settori specifici e si andrà avanti
Naturalmente è da distinguere tra lavoro delle riforme istituzionali vero e proprio e programma di riforma istituzionale attorno al quale aggregare questa nuova coalizione che aspira ad essere io penso la precostituzione di una maggioranza alternativa
E in questo ripreso qualche tema gli ho svolto
Quindi è chiaro che si è consapevoli di questo obiettivo che un obiettivo politico
Ed è anche un obiettivo costituzionale istituzionale e giuridico
In particolare io prenderò parte ai lavori di questo congresso
Per quel che riguarda specificamente il settore sarà quello che la Commissione che si occuperà delle elezioni delle primarie come si è sentito dire vorrei chiarire un punto solo e credo così di aver esaurito il tempo che mi era stato dato perché io sono rispettoso dei tempi dati e ritengo che ogni discorso si pose come centrale in pochissime battute
è un dovere per tutti di osservare questa regola e di farla osservare quando si ha il compito di parla osservare
Eccolo non credo che si ponga qui fra noi oggi oggi il problema sebbene sia un problema di carattere istituzionale
Quello cioè se sia da preferire il turno unico il doppio turno nel sistema maggioritario e un problema estremamente interessante a proposito del quale veramente noi dovremmo fare il punto sul suo che esiste ancora e su ciò che è cambiato è roba per essere cambiato ieri che esprimo un'idea di carattere generale i sistemi elettorali andrebbero prescelti dopo le riforme istituzionali o contemporaneamente con essi non prima
Non dobbiamo modificare le istituzioni a colpi di modifiche del sistema elettorale dobbiamo congegnare dei sistemi elettorali coerenti con i compiti delle istituzioni
Qui si tratta di altro però si tratta di limitare il potere dei partiti e dei gruppi politici di selezionare la classe politica la classe dirigente e questo credo sia il tema delle primarie perché non si può pensare a primarie istituzionali
E e attraverso le quali si passi i n per una seconda selezione che avrà luogo a Bobo
Vi costerebbe un certo principio che è stato fermato a proposito del numero minimo del numero massimo dei candidati
E comunque da verificare tutto ciò io penso che più utilmente e pacificamente cioè senza contrasti si possa parlare di primarie nel seno di ciascun partito di ciascun gruppo per la selezione e dei propri candidati
Fare questo significa mettere l'occhio stavo per dire il naso ma non è simpatico mettere l'occhio nella struttura interna inviti interruppe un giovamento almeno dei partiti e dei gruppi questa è una novità importante
Una novità comunque auspicabile perché noi sappiamo che ci si è sempre astenuti dal ficcare l'occhio all'interno dei partiti e dei gruppi ma visto che e si rivendicano ecco intendono conservare il ruolo di partecipazione alla selezione della classe politica e dalla individuazione delle candidature ebbene e che si possa e si debba dettare una regola a questo proposito viene allegramente i per tutti coloro che sono qui perché hanno sentito il bisogno di partecipare
A una operazione che io ritengo veramente utile e auguri di buon lavoro agli organizzatori grazie
Grazie presidente
Sono presenti con noi anche Miriam Mafai Bruno Trentin Sergio Garavini
Vi ringraziamo
La parola a don Luigi Ciotti seguirà Villar Bordon
Certo
E anch'io vi ringrazio molto dell'invito
E devo dire
Che chi opera nel mondo del volontariato
Non deve assolutamente limitarsi a fare le accoglienze verso quelli che sono in difficoltà
Non dobbiamo limitarci a essere sì è il mio testimonianza come qualcuno vorrebbe e che tutto finisca lì occuparsi di chi fa fatica e tutto finisca lì
Ma voi mi insegnate come chi opera nel mondo e volontariato in quel faccia a faccia con chi arranca e fa più fatica
E necessario e questo non deve venire mai meno
Un maggior impegno sociale un maggiore impegno politico
Che solo due elementi indispensabili e nevralgici
Impegno sociale perché cresca la giustizia sociale
Un impegno politico che non vuol dire solo il governo del contingente ad amministrare che un compito che tocca a voi e lo dobbiamo darvi una mano a fare questo
Ma politica vuol dire anche per noi progettare collaborare cercare strali insieme vorrei dire anche in un certo qual senso sognare
Allora è importante che tutti i gruppi che operano nel sociale
La smettano
Di fare sempre l'elenco delle politiche rinunciabili
Ed è importante che questo elenco venga fatto in modo attento puntuale
Però anche importante che tutti quelli che operano nel sociale
E molti lo stanno facendo lo stanno facendo molto bene
Senta non importanza non solo dell'elenco delle politiche rinunciabili
Ma anche dell'irrinunciabilità della politica come progettazione come collaborazione e credo che tutte queste realtà
Abbiano se vogliono le carte in regola per portare un loro contributo in questo senso
Secondo
Mi sembra importante questo titolo partiamo dalla città
Io vorrei proporre partire dalla strada
Perché la strada è stata del riferimento di molti di noi
è un riferimento operativo di un riferimento simbolico perché la strada era presente al luogo della povertà di molti di bisogni di linguaggi di relazioni di domande in continua trasformazione
E allora la strada deve diventare un punto di riferimento dentro le nostre città
Perché la strada era presente a chi è schiacciato ha dei problemi
Chi arranca chi fa fatica ma se alziamo lo sguardo nei nostri quartieri guardiamo in alto
Vediamo anche chi oggi è rintanato dietro quattro mura
Che sta alla finestra a guardare
E vi devo dire con molta sincerità
Che dopo quasi trent'anni che mi occupo nel gruppo Abele
Dei problemi della marginalità della droga e dell'alcolismo
Del carcere dell'AIDS della sofferenza mentale della prostituzione
Può sembrare paradossale
Che uno dopo trent'anni chi opera in quella realtà della strada
Venga a dire oggi qui
Che il problema che più di tutti mi inquieta
La gente passiva le famiglie passive cioè quella fetta non solo chi è schiacciata ma quella fetta che ripiegata dentro quattro mura e che sta alla finestra allora credo che in questo senso dobbiamo dirci
Che l'indifferenza è un crimine
Non si può ridurre l'indifferenza sembrano lo slogan perché questa passività crea delle ricadute che pongono una serie di grandi interrogativi
La strada quindi come punto di riferimento
Ma la strada chiede lealtà e fedeltà chiede di leggere di cogliere i cambiamenti non possiamo continuare a leggere il problema della droga come l'abbiamo letto cinque anni fa dieci anni fa
Non c'è più un volto ma ben sette volti oggi
Come vuol dire cogliere i problemi nuovi
Dieci anni fa qui non abbiamo parlato degli esseri di nuove dipendenze non avremmo detto che la seconda causa di morte nel mondo giovanile sono i suicidi
Non avremmo detto che ormai c'è un grande crescere di una precoce valorizzazione da parte di molte persone lo raccogliere la strada con lealtà e fedeltà
Vuol dire leggere veramente le trasformazioni cambiamenti
Per potere del Guarini nostri interventi i nostri progetti le nostre politiche che non viaggino sempre in ritardo nel leggere i problemi ma che siano un modo sempre più attento più vero dicevo che ci vive la strada
Chi vive la strada ma anche chi vive sulla strada allora mi sembra che bisogna tutti insieme essere attenti alla strada
Ma c'è una terza considerazione
Che sta crescendo la paura nel nostro Paese
Paura della povertà
Paura di qualunque cosa è diverso
Ma gli ultimi dati del Censis danno un dato che è preoccupante
Che rispetto al mille novecentonovantatré
La generosità nel nostro Paese
E che è diminuito del cinquanta per cento
E che la solidarietà collettiva diminuito del ventisette virgola nove per cento
Allora veramente importante che insieme volontariato il privato sociale le amministrazioni ognuno con il suo ruolo con la sua responsabilità
Lavoriamo insieme per accogliere le domande mute domande aggressive che sono presenti nei nostri territori
Per abbattere i muri
Di chi è né indifferenza ma anche di chi vive un problema sulla sua pelle respira un'aria di ostilità e si ripiega su se stesso
Allora necessario rispetto a questa paura gli ha questo ripiegamento un grande investimento culturale che metta in movimento un po'tutte le realtà allora io credo veramente
Che è necessario da parte del volontariato delle amministrazioni delle associazioni uscire tutti dal recinto perché c'è il rischio che ognuno di noi o Perini
Ma mai come in questo momento la collaborazione il togliere le interdipendenze e necessario è fondamentale allora alcune linee di lavoro
Mi sembrano importanti tra le tante che si potrebbero dire la prima la strada chiede oggi la riduzione del danno
Che non vuol dire chissà che cosa
Ci vuole non è semplificazione come qualcuno dice
Ma vuol dire fare in modo di non perdere per strada nessuno
Vuol dire trovare un modo di abbassare la soglia dei servizi per andare incontro a tutti e non sola quelli che hanno più strumenti per andare i servizi pubblici
Vuol dire veramente fare in modo che chi è più a rischio abbia un punto di riferimento riduce ridurre i danni
è un obiettivo di vita di maggiore dignità ci vuole coraggio a fare questo ma indispensabile secondo è importante un'attenzione alle vittime dei reati non basta solo occuparsi di chi vive la povertà e la marginalità
Ma voi mi insegnate che una città cresce la misura in cui i nostri gruppi lavorano e dobbiamo lavorare insieme
Anche per chi subisce la violenza chi subisce un torto no ad esempio come gruppo Abele
E da due anni che a fianco del lavoro nel mondo la marginalità
Abbiamo cominciato un lavoro verso chi è vittima del reato chi subisce danno sopraffazione furto insicurezza e violenza è importante questo per evitare il muro contro muro
E soprattutto per creare delle condizioni perché la città cresca terzo
è indispensabile uno sviluppo urbano economico ma anche sociale
Allora il volontariato che oggi a volte viene troppo usato e celebrato che tutti usano e tutti proclamano
Il vero volontariato deve rifiutare la delega deve rifiutare quelle forme di assistenza
Il volontariato non può perdere la sua coscienza critica del suo ruolo anticipatore
Il volontariato oggi però
Deve anche prendere coscienza che deve formarsi qualificarsi molto è molto di più
Non accettare in modo acritico la delega dell'ente pubblico
E soprattutto non può e non deve svendere la qualità e la coerenza delle proprie iniziative in cambio dell'accesso a diverse fonti di finanziamento
E dobbiamo insieme amministratori chi opera nel sociale e prendere le distanze con molta forza
Da chi oggi sta usando i poveri da chi oggi sta usando le fatiche della gente da chi oggi sta usando il sociale il business che sta nascendo nel mondo della solidarietà
E quindi dobbiamo insieme prende le distanze da chi sta usando queste fatiche della gente da chi le usa camuffati da sola vieta ed a servizio c'è una terza via
Che da mettere in evidenza con forza la solidarietà nomi solidali solidarismo
è un modo di costruire la convivenza a partire dalle responsabilità individuali
Può essere anche da qui un vero contributo allo sviluppo
Si deve insieme potere lavorare in maniera progettuale e non sempre con risposte alle emergenze allora di volontariato e molta retta italiane continua a essere viva e presente nel proprio territorio
Ma deve aggiungersi anche a delle forme più organizzate
E allora bisogna trovare delle forme come l'impresa sociale due logiche una realtà economica e sociale
Che tenta di coniugare le logiche dell'impegno sociale della solidarietà
Con quella dell'impresa che richiedono efficacia efficienza organizzativa gestionale amministrativa di mercato
Un'impresa sociale per fare un migliore servizio per fare sviluppo permettere il mondo della marginalità al centro di un'attenzione perché non si ha sempre considerato un problema ma che venga considerato anche come una grande risorsa
Allora
Oggi che è necessario inventarsi lavoro l'impresa sociale non è facile ma è una scommessa percorribile è una sfida irrinunciabile
E allora io credo che dobbiamo recuperare in questo senso un po'tutti
Allora le amministrazioni pubbliche quello che voi rappresentate il volontariato levare realtà dell'impresa sociale
Essere soci per un progetto comune un patto territoriale che il Censis signora in cui recita già proposto
Ma chiedere che si diffondono dove le varie realtà si mettono in gioco con pari dignità
Uno sviluppo qualitativo che farà crescere i nostri contesti la nostra realtà
C'è una grossa sfida oggi e quella di conciliare la legalità e la solidarietà di allora anche importante da parte vostra sostenere le varie forme di difesa nella legalità
Noi siamo un piccolo pezzo
Ma il vero volontariato le vere per il socialismo sola utenti che la misura in cui non fanno solo cogenza ma vivono un continuo travaso quella dimensione della giustizia e con la dimensione della cultura
Sono stato ieri e l'altro ieri a Palermo
Arriverà il due giorni con Giancarlo Caselli per dire concretamente che non sono solo le parole ma anche i fatti e mi sembra che in questo momento
E già altri hanno ricordato è importante a tutti quelli che stanno operando
Dentro le realtà del sociale della magistratura e forze di polizia ognuno col suo ruolo le sue responsabilità
Gli amministratori che sono in fasce più a rischio esprime una solidarietà molto è molto concreta perché queste vuol dire anche speranza
Grazie Luigi
Grazie Luigi
Sono presenti in sala
è arrivata poco fa Tana De Zulueta che da pochi giorni è direttore del Videomusic a lei un caloroso augurio
Perché era questa emittente possa contribuire alla pluralismo dell'informazione c'è Cesare Salvi capogruppo dei progressisti al Senato
Angelo Tartaglia garante nazionale della Rete e Franco Corleone Presidente del Consiglio federale dei Verdi
Poco fa hanno portato l'adesione sulla base di un documento programmatico gli amministratori della provincia di Caserta
Hanno aderito al documento programmatico del coordinamento dei sindaci sette parlamentari progressisti trenta sindaci progressisti e democratici della provincia di Caserta tra cui otto Comuni sui dieci maggiori comuni della provincia di Caserta
Do notizia di alcune adesioni che sono arrivate alla nostra convenzione di prego di fare siccome sono molte e significative un unico applauso alla fine hanno aderito alla nostra convenzione
Beniamino Andreatta
Augusto Barbera Antonio Baslini che è presente qui in sala il padre della legge sul divorzio
Bersani Bertinotti Rosi Bindi Cabras Carniti
Franco Battiato che ha mandato un calorosissimo massaggio di adesione alla nostra iniziativa dicendo che la nuova Italia può nascere proprio sull'esperienza delle città italiane Sergio Cofferati Famiano Crucianelli
Il l'assessore alla cultura del Comune di Milano Daverio
Leopoldo Elia Maria Teresa Fendi Paolo Flores d'Arcais Gustavo Ghidini Ermanno Gorrieri Tano Grasso Lilli Gruber Luciano Guerzoni Rita Levi Montalcini
Andrea Manzella
Attilio Oliva presidente del club dei di ma pratici degli imprenditori democratici Fabrizio Onida padre Sorge il senatore Pasquino Romano Prodi il rettore dell'università di Catania Rizza rally
Il Rettore del Politecnico del Politecnico di Torino Zich abbiamo già salutato poco fa Giorgio Ruffolo Pietro Scoppola
Spaventa Tranfaglia Tullia Zevi e Carlo Alberto Ciampi che avevo già detto Tullia Zevi
Carlo Azeglio Ciampi che avevo già detto poco fa già Presidente del Consiglio ringraziamo tutti calorosamente per l'adesione
La parola a ville a Bordon di Alleanza democratica subito dopo Raimondo Fassa sindaco di Varese
Dal primo Grazio Italia Radio scusami leader che manda indiretta questa nostra i lavori della nostra convenzione
Grazie Enzo
Io non credo
Di dover ribadire l'adesione del movimento di Alleanza democratica
Alla convenzione
Perché non soltanto essa ci vede partecipi sin dall'inizio
Ma direi sta nel DNA nello stesso Codice genetico di Alleanza democratica lo sviluppo di un'iniziativa quale quella che voi in questo momento state così validamente interpretando e portando avanti
Credo invece necessario
Nei minuti
Che ci sono stati concessi più utile mettere per l'appunto
Qualcuno ha letto le mani i piedi nel piatto
Ed affrontare le questioni che anche quest'
Messe all'ordine del giorno
Innanzitutto una io sono assolutamente d'accordo
Ma credo che voglio dire questo elemento talmente evidente che e perfino superfluo ricordarlo con quanto prima ci invitava a ricordare Massimo Cacciari
Siamo tutt'altro che all'inizio della seconda Repubblica
Potremmo definire questa fase in varie maniere una fase complessa delicata di transizione molti l'hanno definita e forse il termine
Coglie qualche elemento del reale
La fase di collasso della Prima Repubblica con tutta il suo corollario quindi di drammaticità e di preoccupazione che si porta dietro
Quando mi trovo come ritrovo oggi
In una assemblea di sindaci
Mi viene da ricordare
Un aneddoto che viene riportato da Guido Quaranta
Il cronista politico dell'Espresso e che oggi vedo molto attinente a quanto sta proponendo cinque questo governo e il Presidente del Consiglio Berlusconi racconta Guido Quaranta che un sindaco siciliano
Eletto dopo quarant'anni
Di un'amministrazione pessima
Si rivolse Luca Enzo chiamando i cittadini per festeggiare dalla piazza del municipio dal balcone
Dicendo lì le seguenti parole quelli di prima vi hanno portato sino sull'orlo dell'abisso noi vi faremo fare dei grandi passi in avanti ecco io devo dire che quando ricordo questo aneddoto penso veramente e vedo con preoccupazione la figura oggi del nostro presidente del Consiglio allora io credo che noi
Dobbiamo per davvero fare di tutto per cercare di portarci alcuni passi indietro
Dall'abisso e nello stesso tempo per cercare di fare dei passi avanti nella costruzione di una società democratica e di quella democrazia dell'alternanza che vorrei non lo dimenticassimo
Era uno degli obiettivi dell'innovazione democratica nel nostro Paese
Ma perché questa democrazia dell'alternanza si realizzi io credo che occorre vedete andare ben oltre l'esperienza del ventisette venti otto marzo
Da questo punto di vista non ho novità lo diciamo tutti ne parliamo tutti mi domando però se fino in fondo ne siamo profondamente convinti per davvero tutti se cioè quelle strade innovazione che sono state anche qui ricordate che ci vengono nuovamente sollecitate dai sindaci sono poi le strade che al di là delle dichiarazioni di principio noi pratichiamo nel territorio e poi quando dico noi intendo riferirmi non soltanto ai singoli esponenti di questa o quella forza politica ma le forze politiche né allora interezza io vedo e lo dico Francesco con grande preoccupazione
L'avvicinarsi dell'appuntamento elettorale perché fino ad oggi non vedo novità che vadano oltre quelle che sono state le costruzioni del tavolo dei progressisti non vedo quelle novità forti che dovrebbero radicalmente mutare la forma non soltanto della costruzione
Della nuova polarità bipolare con cui andremmo alle elezioni regionali ma nemmeno vero quella novità che dovrebbe dare concretezza alla parola che qualche volta usiamo del rinnovamento della politica
Io mi auguro che anche grazie la vostra sollecitazione come dire si passi rapidamente dalle parole ai fatti ma io voglio ancora
Dire due ultimi cose mi restano due minuti prima di chiudere la prima è questa
Vedete
Non basta dire
Che occorre andare oltre l'esperienza del ventisette ventotto marzo io ed in quella breve esperienza due limiti
Uno è quello della mancanza di coraggio di innovazione non occorre che ci ritorniamo sopra
Abbiamo fatto esattamente il contrario di quanto avevano fatto i nostri sindaci quando sono stati eletti al primo turno al secondo turno nelle elezioni dirette dall'altra parte però ci vedo un altro pericolo
Io lo voglio dire con grande franchezza
Noi non possiamo evitare come dire
Di in qualche modo togliere ogni velo
Ed essere fino in fondo franchi
Se noi dovessimo
In qualche modo far diventare l'intera area dedicato dei democratici e dei progressisti soltanto corrispondente ad alcuni grandi tradizionali o innovativi partiti noi credo non faremmo dei grandi passi in avanti o meno questa preoccupazione la vedo presente pesante anche in questo momento
Vero cioè l'assenza
Oggi ancora di una costruzione più articolata che rappresenti quell'esigenza del centro moderno della Sinistra democratica di rappresentarsi compiutamente di non essere soltanto rappresentati dal pur importanti partiti che oggi esistono come il Partito popolare e come il Partito democratico della sinistra vedova senza di soggettività politica che un altro degli elementi importanti io credo che se noi non coglieremo le due esigenze
Quella di radicalmente innovare la forma e la politica
Ma anche quella di rappresentare diversamente una parte così importante del mondo cattolico del mondo laico del mondo ambientalista del mondo del centro moderno della sinistra democratica io non credo
Che andremo diversamente da quanto siamo andati nelle precedenti elezioni anche nelle pur importantissime elezioni regionali io voglio sperare che quindi come dire gli errori gli sbagli servano anche perché sono profondamente convinto
Che
Quello che voi avete messo
Come titolo
Di questo nostro incontro ripartire dalle città
Può essere un segnale positivo se però come dicevo fin dall'inizio sapremo fare da vero tesoro degli errori e quindi cominciare una strada che sia davvero innovativa nella costruzione dell'alternanza in questo Paese grazie
Tra l'ex
Grazie Viller la parola a Raimondo Fassa sindaco di Varese che naturalmente qui come portavoce egli è un esponente di rilievo europarlamentare eletto nelle liste della lega nord
Come portavoce osservatore
Subito dopo Antonio Bassolino
Grazie presidente grazie a tutti sia per essere intervenuti
Sia per avermi ha messo in qualità di osservatore a questo incontro che credo
Racchiuda in sé grandi potenzialità innovative
Cercherò di sintetizzare le ragioni per le quali siamo qui
Ragioni programmatiche in e regioni politiche
Premetto che io condivido pienamente
Le ragioni programmatiche ho qualche riserva ma perché non ne vedo ancora con precisione lo sbocco su quelle più strettamente politica
Per ragioni per le quali noi siamo qui sono profonde
Vi sono almeno tre
La prima oggi io credo in Italia stiano nascendo
Anzi si siano ormai stabilizzate
Due classi politiche diverso
Esiste una classe politica centrale
Che gestisce
Certi interessi affronta certi problemi
Esiste una classe politica locale che gestisce altri interessi ed affronta altri problemi non solo ma questi interessi e questi problemi sono parzialmente divergenti fra loro io credo che larga parte
Del dibattito che da qualche anno attraversa la classe politica e intellettuale e alludo al dibattito sull'autonomismo e sul federalismo
Non avrebbe ragione di essere se non esistesse questa divergenza sempre più forte sempre più profonda fra classe politica centrale e classe politica locale
Che passa Attraverso le forze politiche che passa attraverso i partiti
Il sindaco leghista lo dicevo ieri a una trasmissione televisiva
E più simile al sindaco progressista di quanto egli stesso sia simile al parlamentare leghista e di quanto il sindaco progressista sia simile al proprio parlamentare
Questo è un dato
Dal quale i sindaci qui riuniti credo non possano a cuor leggero prescinde
La seconda considerazione che è un portato della prima è un sempre più forte primato
Della amministrazione sulla politica
Larga parte dei mali delle nostre amministrazioni locali nascono dal fatto che si è fatta troppa politica e troppa poca amministrazione
Oggi non solo gli amministratori locali riscoprono il fortissimo valore dell'amministrazione ma soprattutto scoprono che questa e non una non politica
Ma è una politica di cifra diverso
Che però a quanto meno pari dignità rispetto all'altra politica quella con la P maiuscola quella fatta di alleanze di accordi di convergenze di divergenze e via discorrendo
La città oggi chiede al sindaco un impegno costante quotidiano spesso faticoso e il fallimento di taluni sindaci eletti direttamente dal popolo
Deriva proprio dal fatto che essi hanno interpretato malamente la loro funzione hanno voluto fare alta politica e perdonatemi si sono dimenticati di far rimuovere i tabelloni elettorali di far tagliare l'erba e di fare asfaltare qualche strada
La terza caratteristica è la forte personalizzazione del potere oggi il sindaco vieni investito in maniera immediata e diretta ai cittadini indipendentemente dal partito di appartenenza molte volte anzi ed è
Uno dei caratteri più singolari della legge ottantuno è in conflitto con il proprio personale Gruppo Consiliare quello a cui la sua elezione ha dato la maggioranza assoluta dei seggi in consiglio comunale
E questo è logico il sindaco eletto con una così ampia maggioranza non può essere che il sindaco di tutta la città
E quindi non espressione di una parte
Il consigliere comunale viceversa che magari ha lucrato qualche centinaio di voti all'interno di un quartiere facendo determinate promesse ahimè tende inevitabilmente a rappresentare una parte
Eppure noi sindaci dobbiamo continuare sulla strada della personalizzazione del potere che non è attenzione il potere personale
Il potere personale quello che vien fuori quando la democrazia non funziona quando le regole non selezionano più una classe politica degna di questo nome ed ecco che allora arrivano i salvatori della patria gli uomini della Provvidenza
Leader più o meno carismatici
Che cercano di scavalcare l'istituzione ma noi oggi abbiamo uno schema di regole che grazie a Dio produce non una Combin di partiti nell'ente locale ma produce una persona investita di una responsabilità
Ecco perché
M'è parsa un'idea intelligente quella di organizzare una convention come questa e di esprimere un punto di vista unitario dei sindaci che vada al di là
Della loro collocazione partitica più immediata e più dire
Ma detto questi sono i punti programmatici qualificanti di chi questa convention organizzata vi è una domanda politica che io credo sia stata già adombrata dall'intervento di Cacciari in parte se questa convention è organizzato
Per non tanto per riaffermare l'egemonia del partito democratico della sinistra su un certo numero di enti locali
Ma se è organizzata per creare una sorta di contropotere
All'attuale governo centrale
Io sono convinto che non ne deriveranno
Grandi risultati
Quello che i Sindaci devono capire se è vera la premessa da me fatta cioè se è vero che c'è una politica di stile nuovo che sta nascendo negli Enti locali
E che loro devono porsi come modello
Nell'affrontare i problemi per la classe politica centrale anche la classe politica centrale deve imparare a fare questo
Se non impara a fare questo se si attarda in accordi di segreteria
In Patti in favori ti ismi in scambio di poltrone tutte quelle cose che la politica purtroppo a e non capisce che il mondo sta andando da un'altra parte
Ecco rischia di trasformarsi sia essa di destra o di sinistra sia essa conservatrice o progressista rischia di trasformarsi in un sistema puramente autoreferenziale
E le conseguenze saranno gravi perché l'elettorato cederà alle sirene di coloro i quali propongono come già in parte ha fatto le ricette più strani
In altri termini e qui concludo io credo che la convention di oggi valga come monito a cambiare stile
Non solo nei confronti del presente governo ma anche e direi quasi soprattutto proprio per la maggiore storia la maggiore consapevolezza che esso ha anche per un eventuale nuovo
Governo un governo che magari vedesse il fronte sconfitto alle elezioni politiche ultime conquistare la maggioranza e poter governare questo nostro Paese grazie
Grazie Fassa la parola ad Antonio Bassolino sindaco di Napoli subito dopo Mario Segni
Davvero molto importante mi sembra
Che in un momento tanto delicato per il Paese
Si riunisca un'Assemblea come questa
Per la partecipazione e anche molto per la qualità di tante adesioni
Proprio quando il conflitto tra i poteri è giunto
Ad un punto di grande ha contezza
Noi sindaci
Convenuti qui a Roma
Cerchiamo di portare con noi
Il nostro senso di responsabilità il nostro senso dello Stato
Io assieme alla preoccupazione che tutti nutriamo
Per le sorti del Paese in questo momento cerchiamo di portare e di dare anche un poco di fiducia
E di serenità al Paese
Mi sembra del tutto chiaro come è stato già rilevato da Cacciari da altri da Rutelli in primo luogo
Che le vicende degli ultimi giorni delle ultime settimane sono la prova che noi siamo tutt'altro che in una seconda Repubblica
E dimostrano anche che non eravamo e non siamo di fronte ad un regime compiuto e ad una situazione stabilizzata come pure qualcuno
Temeva nei mesi scorsi
Noi siamo invece nel pieno di una travagliata fase di transizione
Nel pieno di un terremoto sociale culturale e politico tuttora in corso e io mi permetto di aggiungere che dobbiamo stare anche attenti a non commettere ora l'errore opposto a chi ha ritenuto che per venti anni sarebbe rimasta all'Italia del ventisette marzo
Politicamente la partita è tutta aperta
Non è ancora già ineluttabilmente segnata
La partita è tutta per te riguarda non solo il governo ma il futuro del Paese
Il modello sociale istituzionale e politico da riuscire a creare e ognuno nella sua autonomia e senza confusione di ruoli deve fare la sua parte
Le opposizioni nel Paese e nel Parlamento lei opposizioni di sinistra progressiste dicendo ognuno con il suo giusto ruolo e la sua legittima autonomia
E tutte mi permetto di aggiungere con un carattere sempre più propositivo
Sapendo che non siamo nella vecchia Italia del vecchio sistema
Con un'alternativa lontana nel tempo e dunque ragionando sempre ogni giorno nel Paese ed il Parlamento dicendo sì se governasse io come possibile di qui
Ammessi a qualche anno cosa farei
Dunque con un ruolo sempre più importante e propositivo da questo punto di vista il movimento sindacale
Che avrà qui che ha riacquistato una autorevolezza secondo me di grande significato
E il con il quale il uscire a dialogare bene
E noi sindaci
Offrendo un'esperienza che può essere utile al di là delle città ma chi è utile proprio nella misura in cui si riparte dalle città e noi diamo un contributo in quanto sindaci la nostra al governo nazionale è una sfida di governo e Fassa ha perfettamente ragione
C'è una complessità di governo in questo momento in un Paese come il nostro si potrebbe anche dire che vi sono due governi dentro il Paese
Il governo nazionale
E il governo di tante e tante città e io penso che dalle città bisogna muoversi
Il modo giusto avendo verso il governo nazionale
Erano reciprocamente un rapporto come necessario di correttezza e di collaborazione istituzionale
Ma sapendo che dentro questo rapporto c'è una legittima il reciproca sfida a chi sa governare meglio il Paese e dimostra di saperlo governare meglio e noi abbiamo un problema ogni giorno di dimostrare questo nella pratica dell'azione di amministrazione
E anche io penso contribuendo a cambiare il linguaggio a farlo diventare sempre di più un linguaggio più di governo più moderno più fresco
Dimostrando sul campo che da posizioni democratiche che può esserci più un rigore rispetto al governo attuale
E che più un rigore serio significa anche più possibilità di solidarietà se si rompono vecchie incrostazioni clientelari e assistenziale
Che la stabilità è un valore per noi più che peraltro che si governa con il consenso sociale
E spingendo ad una seria riforma dello Stato e delle istituzione io mi permetto di osservare questo
In tutti questi mesi di vita del governo attuale non si è presentato ancora in Parlamento un Progetto dico un Progetto serio di riforma istituzionale è soltanto nella commissione che Maroni ha insediato e nella quale si sta lavorando bene che si è avviato un lavoro positivo ma non un progetto serio di riforma dello Stato e delle istituzione anche sul versante di questo tipo noi dobbiamo spingere con grande forza verso un federalismo democratico e unitario
Dobbiamo spingere a mio avviso a questo punto in primo luogo dal Mezzogiorno
Da quelle città il regioni meridionali che hanno tutto l'interesse finita un'epoca ad affermare il principio della responsabilità
Del rigore nell'uso delle risorse Elia governare senza più vecchi allibire
Io vedo in questo anche una enorme differenza più generale
Forza Italia
Una parte della coalizione di governo attuale cerca cercato cerca di conquistare dall'alto e da Roma il Paese
E si è però vista qui una grande debolezza
Noi invece cerchiamo di portare avanti un percorso esattamente inverso ripartire dalle città dall'Italia reale
Far vivere e valorizzare un'esperienza ricca di forze politiche diversa
Di sinistra progressiste dicendo
Ma attenzione
A non ripetere vecchie esperienze del passato
Unità tra forze diverse politicamente
Ma anche allargamento dello schieramento sociale
Con capacità di rappresentanza di tante forze intermedie e anche della borghesia colta e produttiva
Il riedito nella società
Aiutando la nascita e promozione
Accanto a partiti che devono fortemente rinnovarsi in fuori dei partiti attuali di associazioni gruppi che nascano con una loro autonomia ed originalità
A Napoli si è fondata con la la partecipazione di molti sindaci nelle settimane scorse una associazione che conta già centinaia e centinaia di iscritti
Che vuole avere un ruolo per la battaglia prossima regionale
Io penso che sia interesse nostro cercare di dar vita accento esperienze originali in tante città italiana
Di modo che sia chiaro che al prossimo appuntamento di primavera non si va non più soltanto con il tavolo romano
E lo dico a tutti perché è città per città in regione per regione che si decide
Massima con un giusto ruolo dei partiti
Delle associazioni del volontariato e di tutto quello che dobbiamo e possiamo riuscire a mettere in piedi noi sindaci
Possiamo e dobbiamo essere il punto di partenza
Quelli si avvinghiano di qui alla primavera prossima un processo di questo tipo poi spetterà ad altri
Ognuno nel suo ruolo
Noi non siamo e non saremo mai il partito dei sindaci mi sia consentito però di dire di aggiungere questo
Ognuno forse tanti si sono accorti
Per i rapporti che si sono instaurate in mezzo a noi uomini molto diversi anche tra di loro per esperienza e formazione
Noi non siamo e non saremo mai il partito dei sindaci
E però siamo riusciti a costruire un rapporto di tale reciproca stima e solidarietà
Che mi fa dire che non siamo un partito ma siamo una squadra dei sindaci
E se c'è questo rapporto in mezza hanno perché non dobbiamo riuscire a costruirlo e renderlo più forte in tutto lo schieramento democratico il riformatore italiano rompendo una troppo lunga tradizione che è quella di dividersi e perfino a volte in tanti de il piacere di dividersi in tanti gruppi gruppetti invertendo questa storia
Il ricercando sembra invece L'Unità più grande che si può riuscire a costruire l'unità più grande e per quello che riguarda noi
L'orgoglio di tante singole città
Il senso della comunità civica
E partendo da questo aiutare anche a ricostruire i valori di una comunità nazionale
Un sistema di valori condivisi
Da tanti italiani possibilmente da tutti gli italiani e poi dialettica alternanza alternative
E noi e facendo bene il nostro ruolo investire di sindaci che diamo il nostro contributo a creare miravo al più presto una nuova situazione e a costruire una Italia nuova
Bravo Antonio
Se ti degli aloni o fare un super Ettore puzzle Antonio perché ieri hanno fatto una cosa vergognosa Napoli questa questa vicenda della di di questa
Consigliere di Alleanza nazionale che ha fatto scendere il livello della politica a livelli mai visti si sfiora il livello del ridicolo pubblicare l'elenco il tabulato delle telefonate
Avuto naturalmente in modo illegale
Di ogni assessore della giunta di Napoli siamo arrivati a questo punto c'è roba da vergognarsi Grazia Antonio per
Per il fatto che Contini con lo stesso entusiasmo
Siamo arrivati a quattro milioni ottocento mila lire siamo appena al dieci per cento naturalmente noi non finiremo i lavori della Convenzione sino a quando non avremo non saremo arrivati quindi datevi una mossa perché
Sino all'altare siamo disposti a continuare la parola a Mario Segni poi Valdo Spini e poi Massimo D'Alema
Un anno fa
Con molti di voi
Ci trovammo a fare battaglie comuni
Con altri fummo supposizioni diverso
Ma oggi è diverso
Il ventisette marzo
Ha vinto ed è al governo una destra che non esisteva prima in Italia
E io sono venuto perché occorre costruire un'alternativa forte e vincente
Voi potete dare un contributo decisivo
Io sento il dovere di lavorare per questo
E sono qui per dire che noi vogliamo lavorare assieme
L'alternativa la dobbiamo costruire sulla chiarezza
Il mondo politico manda oggi segnali di confusione e di incertezza almeno spesso
I giornali e le televisioni sono pieni di incontri trasversali
Di ammiccamenti furbastri
Di scambi di messaggi nel politichese più oscuro
Sembra che la salvezza dell'Italia debba venire dalla improvvisa improvvise conversioni al centro di D'Onofrio
Dal pentimento di qualche forzista
O dalle imprevedibili piroette di Bossi
Sembra che il superamento di Berlusconi possano venire da qualche accordo di vertice
Scomponendo e ricomponendo pezzi di questa maggioranza magari allargandola o o alle Andone unendole alcuni a pezzi di altre parti del Parlamento e dello schieramento politico
Io non credo che da tutto questo possa derivare molto di buono
Non credo che possa derivare nulla di migliore di quello che già abbiamo davanti
Dobbiamo invece partire dalla realtà e la realtà e più semplici ed è più chiaro
Ed è che la destra ha vinto le elezioni e Governo
E che questo governo e che sta maggioranza che si stanno sfaldando per la loro incapacità di risolvere i problemi del Paese
E per mantenere la promessa di novità sulla quale hanno avuto tanti consensi in marzo
Noi dobbiamo contrapporre una alternativa
A questa maggioranza chiara nelle sue premesse dobbiamo contrapporre un'alternativa abbastanza altrettanto chiaro
L'alternativa che alle prossime elezioni politiche chieda la fiducia degli italiani per vincere le elezioni e per governare
E dobbiamo costruirla marcando le posizioni nella chiarezza
Di fronte ad un governo che propone una politica asfittica di vecchia noi dobbiamo rappresentare la modernità
Di fronte ad un governo che per la prima volta nella storia dimentica l'Europa noi dobbiamo essere gli europeisti
Di fronte ad una destra che non s'accorge che il pendolo della storia è cambiato
E che alla vigilia del Duemila uno dei problemi centrali dell'Europa saranno i ventidue milioni di disoccupati
Noi dobbiamo essere quelli che dicono apertamente che non vi può essere ripresa economica e sociale
Senza affrontare questo problema
Di fronte ad un governo che dimentica il Mezzogiorno dobbiamo essere quelli che rilancia una politica moderna per le regioni del Sud
Di fronte ad un governo che in nome del liberismo affermato le privatizzazioni
Noi dobbiamo essere quelli che ampliano lo spazio delle regole del mercato e della concorrenza
Di fronte ad un governo che invece di perseguire gli interessi obiettivi della giustizia entra pesantemente come parte né i conflitti dentro la magistratura e tra la magistratura e gli altri poteri dello Stato
Noi dobbiamo essere quelli che chiedono e pretendono le dimissioni del ministro della Giustizia
Su questa linea dobbiamo proporre all'Italia un'alternativa che offra cinque anni di stabilità
Cinque anni per costruire e portare a termine lo Stato maggioritario dell'Italia del Duemila
Cinque anni per avviare una politica stabile di rientro dal debito pubblico
Cinque anni per preparare una strategia di fronte ai grandi problemi sociali che non dimentichiamolo
Il Duemila porrà all'Italia e a tutti i Paesi del mondo occidentale
Questa alternativa deve essere forte e vincente
Deve essere moderna
Non lo sarà se sarà marcata troppo pesantemente dà segnali e da marchi di partito
Io non lo so
Se questa diventerà uno dei due poli della futura Italia bipolare
Dobbiamo intanto fermarci all'esigenza e al dovere che abbiamo davanti quella di dare all'Italia per i cinque anni di stabilità di cui ha bisogno un'alleanza tra forze diverse ma che perseguono alcuni grandi obiettivi comuni
Un'alleanza che congiunge in uno sforzo per l'ammodernamento dell'Italia
Una grande unione di cattolici di laici di socialisti ed i riformisti assieme al partito dagli uomini della sinistra moderno e moderato
In nome di queste cose dobbiamo chiedere a tutti di collaborare
A Buttiglione dobbiamo chiedere di uscire da una linea che ancora incerta
E di ricordare siede tenere presente che il partito che rivendica l'eredità di Sturzo e di De Gasperi non può avere niente a che fare con una destra illiberale io oggi e al governo
A D'Alema dobbiamo dire che contiamo sul suo aiuto
Ma che mai deve cedere alla tentazione di volere egemonizzare con la forza delle grande apparato del suo partito una grande coalizione in cui tutti devono andare su posizioni di parità e di dignità
Ai sindaci dobbiamo chiedere di dare un apporto insostituibile quello della rappresentanza diretta dei cittadini che la riforma referendaria che tutti abbiamo voluto gli ha dato come segnale di una democrazia moderno
Se non ricordo male
In questa sala
O in una di questo complesso
In febbraio
Berlusconi lancio a Roma Forza Italia
Ed era una giornata piovosa come oggi
Con una scenografia un'organizzazione
E certamente non era paragonabile a quella
Generosamente volontaristica mente messa in moto dei nostri amici
E credo che non ci fosse bisogno di dire di ricordare che si era appena al decimo delle spese che stiamo incontrando
Non dobbiamo
Cedere alla tentazione di imitare
Di militare che ha bruciato le tappe ha vinto le elezioni
Illudendo gli italiani su promesse che non dovevano mantenere e potevano essere mantenute
Di chi ha avuto enormi consensi elettorali pagando poi dopo pochi mesi il prezzo terribile delle contraddizioni che aveva cercato di mettere assieme e soprattutto facendole pagare all'Italia
Di fronte a un'avventura quale quella che è nata
E di cui continuiamo a pagare i prezzi noi dobbiamo dare agli italiani il segnale della serietà i cinque anni che vogliamo proporre all'Italia non devono essere i cinque anni di spettacolo ma devono essere i cinque anni di lavoro serio ed umile al servizio del nostro Paese
Perché se non si paga fu succede questo che ci tagliano la luce quindi per cortesia dateci una mano perché altrimenti non potremo continuare i lavori siamo ancora cinque milioni duecento mila lire non è possibile allora la parola a Valdo Spini servirà Massimo D'Alema
Grazie vedo che qui c'è
D'Alete cita la corrente
Il voi che era ci avete indicato qui rappresentate delle bellissime vittorie dell'autunno del novantatré e tuttavia credo che sia giusto ricordare proprio oggi che anche nell'autunno del novantaquattro sono state conseguite a livello delle elezioni amministrative delle importanti e delle significative vittorie
Direi anche in una situazione per certi versi più complessa e più difficile di quella del novantatré segno quindi che nella base del Paese non è passato automaticamente il messaggio della maggioranza
Ma segno anche che voi rappresentate un sistema elettorale istituzionale assai più avanzato di quello che si verifica nel Paese diciamo la verità
Anche se a volte può sembrare impopolare nella politica nazionale l'elezione diretta del sindaco ha permesso quel trittico dell'Alleanza del programma e della persona che lo deve portare avanti che è quello che è mancato nel tavolo progressista del ventotto e ventinove di marzo
Io sono
Su questo vorrei essere molto sincero il problema non è che al tavolo progressista ci fossero non ci fossero dei partiti e delle forze politiche serie partiti contano possono stare a un tavolo meno ma alla fine il loro in quella loro intenzione loro evidentemente lo fanno arrivare
Sì e delle forze politiche dei partiti non contano possano stare anche al tavolo ma fanno finta di sorridere mette una firma alla fine
Il vero problema che è mancato al tavolo progressista tutto questo la capacità di inserirsi pienamente nel nuovo sistema politico istituzionale e quindi dare vita alleanze a programmi e a chiarezza di chi avrebbe dovuto gestirli
Da questo punto di vista
Noi dobbiamo certamente salutare la crisi che è avvenuta nelle forze di maggioranza
E veramente vorrei sottolineare da questa ne consegue anche l'invito a questa governo andarsene il prima possibile perché questo non è un governo di dialettica fra forze politiche che sono i normale concorrenza
Questo è un governo che si è posto come primi obiettivi la tata la magistratura la tata l'informazione l'attacco alla RAI
Quindi da questo punto di vista
Mi sento di completare il discorso dell'amico Mario Segni dicendo che per un governo di questo genere e veramente molto urgente è veramente molto importante che possa lasciare il posto il prima possibile proprio perché non ha rispettato le regole del nostro Paese
Se così è però allora io credo che noi non dobbiamo e non possiamo fare un discorso di ieri dice vamos credo che questa iniziativa vada copiata una riforma istituzionale forte anche a livello nazionale nel nostro Paese
Se la sinistra se i progressisti se i democratici non corrono questo rischio
Credo che si possano trovare senza volere a ritornare indietro perché un conto è l'alleanza il rapporto che si è formato anche qui nel novembre novantaquattro intorno alleanze a scelte chiare un conto è il rapporto le alleanze che potrebbero
Essere ritrovate in un sistema politico acquitrinoso e paludoso in cui il discorso delle coalizioni ci portasse in qualche situazione nella quale noi non vogliamo essere da questo punto di vista allora guardiamoci quindi da qualsiasi ieri dicevamo s'e guardiamoci quindi da non porre in diretta connessione l'azione che dobbiamo portare avanti delle città con un'azione che ci veda dei riformatori agguerriti a livello delle grandi istituzioni voglio dire
Molta gente ha votato poche libertà poco perché credeva che li risolvessero alcuni problemi che oggi ha posto qui Massimo Cacciari perché ha creduto in buona fede che fosse una fase liberista
Della nostro sistema politico salvo poi ritrovarsi come dicevo prima un attacco ai poteri forti alla magistratura la radio televisione uno scontro di potere del nostro Paese
Ma non sbaglia demmo se non ci ponessimo il problema di non dare anche noi una risposta a quelli attesi a quelle spinte che ci dell'userò all'Inter il ventotto e ventinove di marzo
E allora io credo che sia molto importante che da voi venga questa spinta perché siete rappresentativi e quindi è giusto che ci possiate dare questa spinta di carattere politico e programmatico
Ma credo che proprio perché nelle elezioni regionali amministrative della prossima primavera
Si gioca comunque una gran parte dell'equilibrio politico che avrà il nostro Paese
Credo che questo non possa essere dissociato ma debba essere anche accoppiato ha una capacità delle forze progressiste di parlarsi chiaro fino in fondo sui grandi problemi istituzionali sul programma che si vuole promettere e si vuole dare certo è evidente che questo comporta anche finalmente togliersi la giacca mettersi in maniche e dire che cosa si pensa
Sui grandi problemi di carattere istituzionale ma penso che non si possa più perdere nemmeno un momento su questo se vogliamo essere realmente alternativa e capacità nel nostro Paese
E lo dico anche perché noi siamo di fronte a delle città che certe hanno avuto grandi speranze grandi possibilità ma sono città in cui importanti aree si soffre si soffre per l'ambiente si soffre per la sicurezza si soffre per un sistema di comunicazione di trasporti che fa
Creare delle condizioni di qualità della vita e rispetta queste io credo che voi non ce la fate se a un certo punto non si va ad una riforma regionale e nazionale di qualità realmente incisiva che rimetta in queste condizioni
Io dico con franchezza può darsi che ci siano responsabilità individuali né i sindaci che oggi vengono denunciati per le alluvioni o per l'ambiente può darsi che ci siano ma tale la farraginosità
La complessità
Delle competenze delle strutturazioni che io direi che prima sarebbe il caso di tagliare questo nodo della competenze e della strutturazione dei poteri dell'ambiente nel territorio e così via e poi magari farsela anche col sindaco che non è stato capace di misurare il livello o l'attenzione della esondazione
Questo è un punto mi sembra che dobbiamo porre ed ecco perché
Dobbiamo riprendere in mano questa bandiera della riforma istituzionale sia nazionale che regionale
Certamente questo comporta da parte nostra anche una capacità di modernizzazione politica io lo dicevo prima
Certo se siamo in una fase costituente
Si riparte tutti in qualche modo da zero ciascuno con le proprie idee con le proprie possibilità però credo che sia un esercizio saranno siamo esercizio necessario
C'è un esercizio che dobbiamo fare ed aumenti in cui oggi qui sotto la spinta dei sindaci vogliamo candidarci a gestire le città e a gestire le regioni dobbiamo anche dire che questo potrà avvenire se le forze progressiste se le forze della sinistra sapranno S assume la bandiera della Rift
Aldo
Hanno nel frattempo mandato la loro adesione il sindaco di Trento e che è un popolare Lorenzo Dellai il sindaco di Siena Piccinini e Massimo severo Giannini sì
Sono presenti in sala Enzo marzo presidente dei Circoli della sinistra liberale
Umberto Serafini presidente dell'AICCRE Chicco Testa presidente della Cispel Cecchi presidente della Federtaxi porto il capogruppo della Lista Pannella al Comune di Roma Piercarlo Rampini vi salutiamo
La parola a Massimo D'Alema seguirà Leoluca Orlando
Ma io penso sulla base del
Per la premessa che ha fatto Massimo Cacciari di
Cercare di fare un discorso molto asciutto Ifi verità servirà proprio perché considero questa convenzione non come un occasione formale scambio di convenevoli
Ma come un'occasione molto importante di confronto politico e programmatico
Noi siamo ad un passaggio dedicato e direi quasi drammatico della vita politica del nostro Paese
Se c'è un punto sul quale non credo dobbiamo imparare da Berlusconi
E imparare Daloui a governare un grande paese
Perché Berlusconi ha dimostrato di non saperlo fare
E si è dimostrato in un tempo che è stato preoccupante mente rapido
Che quella abile architettura elettorale
Che è valsa a vincere le elezioni contro la sinistra nona costituito una maggioranza in grado di governare il nostro Paese
Questo è il problema
Non il fatto che vi sia un dialogo una ricerca di intesa o manovre o complotti da parte dei partiti
Direi che l'opposizione è stata anzi nei confronti del governo Berlusconi
In realtà estremamente prudente e blanda
Se se andiamo ai dati reali del mai un governo della Repubblica ha goduto di di tanta bonomia in Parlamento
Di tanti pochi emendamenti di nessun ostruzionismo di nessuna trappola diciamo anche perché erano talmente impegnati a impicci arsi tra di loro che se ci fossimo messi anche noi sarebbe successo un disastro totale per il Paese
Di tanto senso della misura e di responsabilità
Basta andare a vedere i tempi di discussione di approvazione dei provvedimenti con un minimo di criterio obiettivo e sulla base di qualche informazione reale quelle che sui giornali non si fosse diciamo ma che
Quindi nessun complotto nessun ostruzionismo
Nessuno scontro frontale
Ma il progressivo disfacimento di una maggioranza di governo che non era tale
Perché non aveva e non ha Progetto Comune un'idea del governo della trasformazione dell'Italia
Di un'architettura elettorale costruito intorno ad un disegno di potere personale
E cosa ancora più grave quando si è nella sostanza deboli
Con un elemento un fattore di accelerazione di questa crisi che è stata l'arroganza antidemocratica l'interpretazione del sistema maggioritario come sistema di comando
E non come esercizio del governo in un quadro di regole cosa che sempre negativa ma è poi un micidiale boomerang per chi non disponga della reale forza di una maggioranza coesa status fattore di accelerazione della disgregazione di questa maggioranza
Il Paese ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo
Cinquanta mila miliardi di investimenti stranieri
Ventisette mila miliardi bruciati in Borsa
Si calcola in base annua un aumento di sedici mila miliardi di interessi pagati dallo Stato vorrei che non fosse chiaro questo perché tutto questo ricadrà anche sull'esperienza nuova e le amministrazioni locali dei nuovi sindaci il disordine istituzionale
Non ultima una caduta del prestigio internazionale del nostro Paese
Del peso della credibilità me capita di frequentare qualche riunione diciamo dei leader socialisti
è un senso di di di non mi è mai accaduto diciamo come in quest'ultimo di essere circondato dell'affettuosa solidarietà di altri leader europea affettuosa solidarietà ma che io avverto quasi col peso la commiserazione
Nel senso della Mikel cosa sono i racconti tiri come si presentano questi nostri governanti nei consessi internazionali delle cose che dicono qual è il senso di sgomento di preoccupazione tutta l'Europa civile
Il Paese sta pagando un prezzo altissimo
E io lo dico con un sentimento di preoccupazione
Perché da da parte di chi è all'opposizione questo Bilancio potrebbe essere presentato in modo trionfale
Io sono in realtà preoccupato
Perché avverto come il fallimento di questa esperienza di governo rischia di travolgere non soltanto chi ci governa
Ma l'avvio di una nuova fase della democrazia italiana
Rischia di riso spingerci indietro
Rischia di determinare una una Nostalgia di Prima Repubblica che sarebbe tanto più sbagliata in quanto queste nella Prima Repubblica e di non c'è nessun motivo di Nostalgia diciamo nel senso che una delle ragioni del fallimento sta nel proseguire
Ora noi ci dobbiamo porre questo problema
Non credo che possiamo scartare nei confronti di questa questione
Credo che dobbiamo registrare il fatto che questa linea di condotta del governo ha aperto un effettivo contrasto politico io sono contrario a presentare la situazione della lega soltanto nei termini di un conflitto inter partitico mi sembra un modo rozzo e non giusto
Disvalore rizzare un dato politico della realtà e cioè che lo spostarsi a destra dell'asse di governo ha aperto una ferita fra una destra reazionaria e comunque un movimento di impianto liberista neo statalista
Intorno al quale potremmo discutere a lungo ma che è un movimento democratico cioè li si è determinato un punto di rottura di di questa di questa maggioranza che è un punto di rottura politico culturale e programmatico non è un giochino politico
E che a mio giudizio manifesta un dato di fondo e cioè che l'operazione di cucitura fra le due destre
Che Berlusconi ha realizzato è stato una grande operazione di immagine e di potere ma non un'operazione culturale e programmatica
Cioè questo governo non ha alla base un blocco culturale e sociale di consensi in grado di governare un grande paese
Ora io penso che noi abbiamo di fronte quindi non un solo problema
Che è quello al quale ha dato risposta Mario Segni e io no no nulla da aggiungere se non esprimere come dire il fatto il fatto che sono lieto
Che egli sia giunto a questa conclusione
Sono lieto
Io penso che dopo le elezioni di marzo sia avviato in tutte le forze democratiche una riflessione autocritica
Noi per parte nostra abbiamo condotta
Ne abbiamo tratto la conclusione
Che per dare al nostro Paese una prospettiva di governo forte all'altezza dei problemi che l'Italia di fronte a sé
La parola con la quale andare alle elezioni non poteva essere progressisti doveva essere democratici
E dietro questo cambio di parola c'era un'idea dell'asse di governo da prospettare all'Italia
Un asse di governo imperniata sul rapporto fra la sinistra democratica e le forze laiche cattoliche democratiche di questo Paese
Noi lo abbiamo detto a luglio
Ma non voglio dire fare la gara di chi lo ha detto prima
Non mi interessa lo abbiamo detto in tanti
Il fatto che oggi segni venga qui e dica siamo stati divisi ma c'è stato il ventisette marzo e oggi dobbiamo essere uniti per prospettare un asse di governo al Paese mi rende dietro non ho da aggiungere nulla
Tornerò sul modo in cui costruire questa prospettiva
Ma io penso che questa questione si intrecci ad un'altra
Cioè noi dobbiamo vedere già in questa fase come e se è possibile aprire una fase costituente
Noi saremo messi di fronte ad un problema reale
E cioè se dal fallimento del governo Berlusconi
Il Paese debba essere sospinto verso uno scontro elettorale
Nel quadro di regole assai incerto determinato
A mio giudizio da un errore di prospettiva cioè dalla illusione che un cambiamento di legge elettorale modificasse l'assetto istituzionale e quindi ad uno scontro elettorale drammatico
Badate che noi non teniamo come partito io poi però su questo punto una solo osservazione da fare a Mario Segni che io glielo ho detto no se non si fida di me gli do le carte diciamo noi non ce l'abbiamo più l'apparato non esiste il pericolo dell'apparato del PDS
Non esiste più l'apparato del Pd è comunicato ufficiale non esiste più l'apparato del PDS nello stesso tempo si comunica che il PDS ha avuto otto milioni di voti
E secondo i sondaggi si avvia ad averne dieci
Non è vogliamo fare un motivo diciamo di egemoni smog ma neanche di disonore si tratta di vedere se nella coalizione democratica se eccome questi elettori tra otto e dieci milioni che si riconoscono nel maggior partito della sinistra italiana possono sentirsi rappresentati adeguatamente senza apparato diciamo sulla base delle idee dei programmi perché se non si sentono rappresentati stanno alla casa e non si fa nessuna alternativa il problema è politico non esiste il pericolo del terribile apparato del Pd ex esiste grande problema politico di come un grande elettorato di sinistra che ha le sue radici nella tradizione delle lotte sociali negli ideali di giustizia di solidarietà
Deve potersi sentire protagonista il rappresentato in una coalizione democratica per il governo del Paese senza nessuna pretesa di egemonia esimo
E allora
Noi dobbiamo valutare insieme dico io
Se e conveniente per il Paese
Precipitare verso le elezioni nel quadro di uno scontro drammatico
O se possano esservi non un'alternativa politica al governo alla maggioranza al
L'attuale Parlamento perché questo lo ritengo difficile
Senza elezioni ma se possano esservi le condizioni intorno alle quali noi ragioniamo
Di un governo di tregua di un governo per le regole
Di una fase in cui diciamo disinnescando lo scontro frontale insensato di queste settimane
Le principali forze democratiche garantiscano la governabilità del Paese
E insieme l'avvio di quelle essenziali riforme
Di natura costituzionale ma non solo di natura costituzionale
Perché ci sono alcune questioni che riguardano la riforma della Costituzione i rapporti governo parlamento i rapporti tra governo centrale e avvio di una riforma federale dello Stato
Ci sono questioni che riguardano invece il Parlamento c'è un problema importantissimo che riguarda il sistema dell'informazione
Cioè secondo me nel quadro di una riforma costituzionale anche l'esigenza di una revisione della legge elettorale
Per andare ad un sistema elettorale a doppio turno che preveda al al ballottaggio la indicazione di un candidato premier per avere cioè un sistema elettorale che che dia vita ad un'effettiva maggioranza di governo perché il contrario di quello che dice Pannella
Nella logica del turno unico si trascina la proporzionale molto di più che con il doppio turno questa è la verità
Perché la logica del turno unico è la logica di un sistema di coalizioni che si costruiscono anche sulla base del ricatto interno
E della spartizione proporzionale dei posti per cui si parla dell'Inghilterra
Ma in realtà diciamo siamo nella provincia laziale insomma diciamo le cose come stanno
Il turno unico all'italiana è semplicemente il tavolo dei partiti che per con l'obbligo di stare insieme devono fare l'ammucchiata spartirsi posti
Doppio turno è un sistema che invece consente di costruire coalizioni sulla base di discriminanti programmati
Serie e non ammucchiate obbligatorie di tutti
Perché altrimenti c'è il rischio che si piglia un voto di meno di quegli altri
E attraverso un processo reale trasparente si costruisce una maggioranza per governare questo il problema
Io penso che sia conveniente per il Paese
Cercare di fare queste riforme prima di tornare alle elezioni
E che mettere a disposizione la nostra forza perché ciò si possa fare non è una modesta operazione politica ma è una scelta di responsabilità
Se poi non sarà possibile affronteremo i passaggi che sono necessarie
L'ultima cosa che voglio dire come affrontare
La coalizione democratica non può essere e non deve essere un puro gruppo di partiti
Questo è insufficiente
E rischioso
E allora io dico una cosa noi abbiamo bisogno
Di non ripetere gli errori del passato
Qual è stato lo dico molto francamente l'errore che ha portato ad una fallimento sostanzialmente di quella che poteva essere un'idea straordinaria
Una delle idee più innovative
Alleanza democratica
L'errore è stato a un certo punto di pensare che quello che poteva essere il luogo nel quale si incontravano tutti
Quindi il luogo
Nel quale insieme si definivano programmi procedure
Il grande contenitore di una coalizione trasformarlo in un partito Italy grande contenitore è diventato un piccolo partito
Allora a mio giudizio voi avete in mano la legittimazione e la forza per fare quello che noi non siamo riusciti a fare e c'è ed eredità a qualcosa che insieme il luogo nel quale le forze
Vengono con le loro idee si misurano diciamo né nel rispetto che scivola nei confronti delle forze che conferiscono una forza ma anche idee e convengono sui programmi sulle procedure
Quindi il luogo di questo incontro e nello stesso tempo sollecita attori di un movimento che affondando le sue radici nel Paese mobilitando ben al di là dei partiti sospinti alle forze politiche perché esse vengano a questo appuntamento
Con la coscienza che a questo appuntamento i partiti dovranno rinunciare ad una parte della loro sovranità di questo non c'è dubbio
E io vi assicuro che il PDS e pronto a farlo
Nella scelta dei candidati nella definizione che non può essere comune dei programmi rinunciare ad una parte della nostra sovranità purché sia accolta con rispetto non tanto la nostra sigla ma la nostra gente
E ciò che rappresenta
In termini di storia di questo Paese
Di ideali di latte
Gli obiettivi purché la sinistra democratica italiana ci posso stare con il suo volto
Senza gli apparati ma con il suo volto il suo patrimonio di idee e di programmi
Grazie Massimo
Sono presenti in sala Franco Corleone Presidente del Consiglio federale dei Verdi e Paolo Degli Espinosa nella segreteria nazionale di lega ambiente la parola Leoluca Orlando sindaco di Palermo subito dopo Tana De Zulueta
Direttore di Videomusic
Ma io voglio iniziare dicendo che un sindaco ogni sindaco che sia sindaco
Da chi ha a cuore la democrazia deve deve occuparsi della informazione
Non lasciando soltanto a giornalisti coraggiosi come Maurizio Costanzo e Sandro Curzi la denuncia la proposta la speranza di un'informazione libera voglio iniziare ancora ricordando che ogni sindaco Cassia sindaco e che ha con la democrazia deve occuparsi l'autonomia e indipendenza della magistratura
Non lasciando soltanto al dottor Di Pietro ora procuratore Caselli la denuncia e la richiesta di autonomia e indipendenza
Non lasciando cioè soltanto a dei magistrati la denuncia e la richiesta di poter svolge estremamente il proprio ruolo
In un tempo nel quale
A Palermo come a Milano come in tutta Italia cominciano soltanto adesso avvenire a dibattimento i grandi processi sui grandi casi di corruzione in un tempo nel quale a Palermo come a Milano come in tutta Italia
Cominciano ad evidenziarsi rapporti tra mafia politica e istituzioni
Ed è per questo che è necessario che il governo quello che c'è il governo Berlusconi agisca formalmente nei riguardi degli onorevoli Ferrara e Sgarbi per vilipendio della magistratura
Agisca formalmente nei confronti degli onorevoli Ferrara e Sgarbi per vilipendio della magistratura ed è necessario che il ministro Biondi si dimetta per le sue troppe ambiguità
Per le sue troppe ambiguità che hanno certamente dato un respiro alla mafia e alla corruzione
Ho preparato alcune considerazioni
Come contributo a questo nostro incontro
Alcune considerazioni che riguardano il contesto nel quale si svolge questa iniziativa che riguardano i nostri valori
Che riguardano i limiti della cultura politica di Forza Italia che riguardano i nostri limiti che riguardano anche le nostre risorse
Il contesto nel quale si svolge questa iniziativa dopo lo strappo per la questione morale cosa resta
Quanti abbiamo contribuito a demolire il palazzo del regime di mafia o poli e Tangentopoli abbiamo scoperto che il dopo crollo è caduto nelle mani degli interessi degli occupanti del palazzo abusivo demolito voci
Occorre allora a salvaguardia della democrazia risarcire ricostruire le condizioni di democrazia a partire dallo stesso sistema nazionale la stessa questione meridionale non si può essere più posta come è stata Parenzo a mente posta oggi in un clima nel quale ci si interroga sul federalismo possibile continuare a parlare di mezzogiorno significa incentivare l'Italia delle degli egoismi il federalismo delle tre Italia e al federalismo degli egoismi a federalismo le tre Italie quella ricca quella ricca e quella povera lo vogliamo contrapporre il federalismo previsto dalla Carta costituzionale
Che il pluralismo regionale che prevede la stessa carta costituzionale
La possibilità di essere limitata anziché avvenga diciotto a sedici o a quattordici non è un problema di numero
Ma fa una gran differenza pensare di fare un federalismo tre tra Italia e ho pensato di fare un federalismo che esalta le dimensioni regionali ancorché accorpate e modificate rispetto agli attuali confini
In tale quadro ancora e necessarie va sostenuta la funzione degli organi di garanzia per ricostruire per ricucire un tessuto democratico
Dopo lo strappo è necessario sostenere la funzione di garanzia del Capo dello Stato la funzione di garanzia del Consiglio superiore della magistratura
La funzione di garanzia la Corte costituzionale che c'ha in questi giorni ricordato come la vecchia carta costituzionale del mille novecentoquarantasette
E ancora capaci di dare risposte a problemi attuali come il pluralismo nell'informazione è la legge Mammì dobbiamo per costruire questo quadro di garanzia dobbiamo anche nel prendere atto che in questo quadro e necessario e utile la presenza del sindacato che tornato in recenti ad essere forte e visibile è necessario e utile la presenza di tanti sindaci eletti direttamente dai cittadini
In tale quadro gli stessi partiti
E gli stessi movimenti politici tradizionali Sir rinnovati e depurati possono certamente costituita dalla costituiscono una risorsa
Rispetto al c.t. al Paese
Ed è per questo che mi sembra importante la dichiarazione onorevole D'Alema
Che ci comunica che non esiste l'apparato del PDS ma ci ricorda come è giusto che sia
Che assistono a otto milioni di italiani che si riconoscono in questo partito
Così impostato il problema con coerenza certamente il PDS la risorsa forse la più grande risorsa nella costruzione del movimento democratico del nostro paese se altro è spesso in periferia onorevole D'Alema il PDS è altro se alto sicuramente sarà difficile costruire questo processo di grande unità una considerazione voglio fare sui nostri
Una considerazione l'applauso che viene da una periferia è la conferma che quello che al centro si decide non sempre in periferia diventa vita vissuta
Una considerazione voglio fare sui nostri valori voglio fare con riferimento al tema della soletta ed allo sviluppo credo che le forze democratiche debbano parlare di sviluppo
Ho la sensazione che non lasciamo agli altri
Lo dicevamo proprio ieri con alcuni amici imprenditori no troppe volte lasciamo agli altri il monopolio dello sviluppo quasi che altri portò la sviluppo ahi noi portiamo invece la tristezza e la mestizia nella vita politica del nostro paese in una parola di nostro valore il qualcosa in più
Noi cerchiamo qualcosa in più non ci rassegniamo a credere che la persona umana è soltanto una somma biologica
Che la famiglia è soltanto la somma di quanti sono legati da vincoli di sangue che la scuola è soltanto luogo di trasmissione del sapere e che lavoro e soltanto il corrispettivo di una retribuzione
Per noi sindaci democratici la persona umana qualcosa in più la famiglia e qualcosa in più la scuola è qualcosa in più il lavoro e qualcosa in più è la stessa città e qualcosa in più di una somma di asfalto e di cemento
Vogliamo ancora dire quali sono i limiti della cultura politica di forza Italia l'individualismo quando qualcuno parla dell'individualismo di Forza Italia qualcun altro ricorda Adamo Smith ma credo che il tema sia più profondo dal semplice riferimento Adamo Smith quello che è veramente costituisce il limite nella cultura politica di Forza Italia è il credere che il bene comune e la somma degli interessi individuali
Il ricorso ossessivo al sondaggio sintomo di questa cultura
è espressione della commissione che ogni persona posso essere divisa secondo temi e domande
E allora io mi sento quasi un io diviso interpellato come solo una volta per lo sport una volta per il tempo una volta per la pace una volta per la scelta del governo una volta per la giustizia
Ma anche nella cultura politica di Berlusconi sensibilità per i corpi intermedi
Per la famiglia per i sindacati per associazioni per il volontariato
Per i circoli per la soluzione di categoria
E così il ventisette marzo in presa diretta con una campagna elettorale giocata su tempi rapidissimi Forza Italia ha ottenuto una grande quantità di consensi
Ma adesso la mancanza di sensibilità reale cioè la dimensione familiare fa perdere a Forza Italia consensi di tanti cittadini
La mancanza di sensibilità padron Simone sindacale fa perdere a Forza Italia consensi di tanti lavoratori mi sono chiesto vedendo il milione e mezzo di italiani in piazza Roma come mai
Almeno un terzo dei loro che il ventisette marzo per la singolarmente votato per Forza Italia porsi riconosciuti in un movimento che fosse contro il Governo di forza Italia perché aveva avuto il tempo di comprendere che viene in questo governo in questa maggioranza una mancanza di sensibilità
Per il corpo intermedio del sindacato ecco sia ancora in Forza Italia la mancanza di sensibilità
Per l'organizzazione dei commercianti ed industriali sta facendo perdere a Forza Italia consensi tanti commercianti latitanti industriali il consenso costante insuccesso
Di forza Italia nelle elezioni comunali che a un dato ormai costante il costante insuccesso di Forza Italia nelle elezioni comunali e conferma della insensibilità di questa forza politica per i corpi intermedi
E il Comune è per definizione quasi il simbolo dei corpi intermedi di una società organizzata
Ma veniamo anche ai nostri vini
I nostri limiti sono essenzialmente nella tentazione dell'individualismo che diventa sterile protagonismo fra cinismo il rispetto per le minoranze e per le diversità
Te e fa parte della storia i democratici del nostro Paese deve e spesso non si coniuga con la solidarietà
Non può invece paradossalmente di venire egoismo fra cinismo politico
Altro limite la mancanza d'una missione economica complessiva
Laddove i democratici giocano i diritti della cittadinanza nelle amministrazioni locali la vinciamo
Laddove i democratici sì accingono a dare una risposta di governo all'intero Paese diciamolo francamente siamo privi la proposta economica credibile è visibile per il Governo dell'intero Paese
E questo finisce col dare dei vantaggi enormi Hacking Presadiretta promette ogni volta qualcosa che interessa una moltitudine dei cittadini
Qual è la nostra risorsa quella risorsa dei sindaci eletti direttamente dai cittadini
Soltanto mille seicento sindaci in Italia su otto mila siamo già stati eletti direttamente dai cittadini
Fortissima sarà la nostra risorsa nostra pressione per il cambiamento quando saranno otto mila sotto mira e sindaci scelti direttamente dai cittadini a seguito delle elezioni della primavera del mille novecento novantacinque
I sindaci scelti dai cittadini devono occuparsi di problemi quotidiani ma hanno anche una grande risorsa la stabilità per quattro anni che da ai sindaci una possibilità di cultura politica progettuale
Ma mentre i sindaci penso al Progetto a quattro anni i governi regionali nel governo nazionale vivo la precarietà e stabilità
Vi è uno scarto di cultura politica che va superato completando il processo politico e quello istituzionale avviato con l'elezione diretta dei sindaci
Riportando la politica e le istituzioni in collegamento con i cittadini riformando la politica e le istituzioni e riformando il modo di allearsi è il modo di governare
Quello che è accaduto nelle città deve e può avvenire nel contesto nazionale questo il senso di questa iniziativa il senso di questa proposta e sindaci portoni indotta a questo processo politico istituzionale una cultura di governo finalmente concreta è finalmente progettuale
Però i sindaci non possono dar vita a un partito dei sindaci così come non possiamo consegnare il Paese a un partito dei sindacati
Non può né il partito dei sindaci me il partito dei sindacati dare una risposta politica al governo del nostro Paese perché sindaci e sindacati esprimono in Sempre parzialità di interessi o parzialità
Geografica questa iniziativa allora è uno stimolo è una risorsa è un invito a estendere modalità politiche comportamenti istituzionali
Noi sindaci vogliono fare i sindaci non impartito ma diceva Bassolino in squadra si in squadra o in banda diceva Vaciago correggendo aggiungendo in banda musicale ovviamente vogliamo svolge in squadra questa nostra funzione ma vogliamo fare la nostra parte ma per far bene la nostra parte di sindaci la democrazia deve compiersi
Per questo questa iniziativa per questo la tensione attualismo l'informazione per questo la tensione all'indipendenza e autonomia della magistratura così fortemente insidiata dagli insulti ambiguità di esponenti politici di maggioranza e di governo
Con una preoccupazione
Accanto ad un Di Pietro che si dimette accanto ad un Caselli che denuncia ed esprime preoccupazioni io penso a tanti magistrati che potrebbero non dimettersi non denunciare e arrendersi e rassegnarsi a non far più il proprio dovere
Di fronte a questo quadro i sindaci di questo quadro i sindaci non posso disinteressarsi perché questo riguarda la democrazia e sindaci eletti dai cittadini non posso ignorare le regole da democrazia grazie
Grazie Luca
Grazie ora io vorrei pregare cortesemente coloro i quali stanno in questo momento a ridosso del podio del microfono per cortesia di allontanarsi perché praticamente impossibile parlare col brusio proprio accanto a chi
Accanto a chi parla proprio una cortesia proprio di di la parola
A Tana De Zulueta già corrispondente dell'Economist e adesso direttore del Videomusic
Francesi
Mi mi rendo conto che sono caro
Lei esserne chiunque alieni queste alghe lo snack N italiani per cortesia scusa tana per cortesia se possiamo alzare un attimo il il volume del microfono perché non siete praticamente nulla l'inclusione ecco che
Comunque mi rendo conto che oggi sono l'unica persona che interviene tratti poi che non è italiana
Infatti io ero strano scherzo del destino quello che mi fa tassare da osservatore straniero
Per conto nel per moltissimi anni dei come testate inglesi
A partecipanti impone troppo
Monelli qualche effettivamente una crisi nel settore dell'informazione
L'uomo lanciato un sogno che io vi ricordo che l'Italia è sotto gli occhi del mondo oggi ed amnesie e soprattutto l'informazione per il il fatto
Anomalo pubblico al mondo che il primo operatore televisivo sia diventato presidente del Consiglio
La crisi il problema naturalmente era a monte era nelle recordman
Io sono contenta che il segretario del PDS abbia sottolineato che nell'agenda chiede forme ci deve essere un serio definizione delle regole e dell'informazione
Vorrei spingere molto in alto sull'agenda queste cose
Noi tifo ti al MOSE che anche i colleghi di Telemontecarlo e molti altri hanno già vinto della sentenza della Corte costituzionale
Che ci ha dato ragione
Però vi vorrei ricordare che ci sono state molte altre sentenze almeno otto le altre sentenze della corte
E che queste sono state diciamo asportate
Nei fatti nell'ottantotto la corte sottolineo il pericolo per la libertà di informazione in questo Paese
Dell'esistenza di un duopolio televisiva all'epoca intorno e i due duellanti adoperò sono due reti ciascuno
Nonostante questa indicazione della Corte della legge Mammì
A nei fatti Sancti ficcato in futuro poiché per cui mi rendo conto e mi appello a voi
Che lecco sentenze se non sono appoggiate e in sede legislativa e da una forte a volontà politica prima ancora sulla carta
Quello che noi con io come direttore di questo piccolo il telegiornale che si trova in una posizione molto particolare oggigiorno
Mi auspico di vedere e la nascita di un vero mercato
Voi sapete che la divisione attuale delle risorse pubblicitarie consente
Abbiamo operatori come noi a malapena soffre a vivere
Io credo che c'è stata una grande maturazione una velocissima maturazione in Italia per quanto riguarda il problema dell'informazione
Spero che la molteplicità di convegni che tratterà di quest'argomento sia sintomo di questa maturazione
Sicuramente io mi accorgo che è finita l'età dell'innocenza
In Italia per quanto riguarda l'approccio alla televisione
Oggi si è consapevoli e sono questi avvenimenti politici di questo questi mezzi che hanno creato a questo cambiamento della potenza del mezzo te la necessità e l'urgenza per la tutela dei consumatori
Di regole chiare e responsabilità particolari perché opera col giornalisticamente con questo mezzo vorrei ricordare che negli Stati Uniti le stesse regole di completezza e di correttezza valicano per gli operatori privati televisivi come per quelli pubblici che lei sono
La maturazione che c'è stata in Italia ha fatto sì che sono stati già presentati delle proposte di riforma del settore
Che naturalmente mi auspico state natanti praticamente che coinvolgono idealmente la stessa spettro di forze politiche che rappresentato qui oggi
E queste questa proposta di riforma quella appoggiata Pertile dall'onorevole Segni sì prefigurati creare ovvero mercato nel settore
E questo anche questa essenza Amati maturazione perché non c'è più certamente a sinistra
Una difesa arroccata del servizio pubblico come variabile indipendente
Il servizio per parlare accennare rapidamente al servizio pubblico
Noi senza atti una riforma di tutto il meccanismo ti nominati regolamentazione
Ti garanzia di indipendenza
E
è sotto gli occhi di tutti quotidianamente per esempio oggi c'è sul Corriere della Sera un'intervista con il presidente della commissione di vigilanza RAI del Parlamento che l'ennesimo esempio riaperta conflittualità
Tra i responsabili operativi giornalistici per la Rai e la Commissione stessa questa Commissione sarebbe idealmente l'editore della RAI il problema è uno dei tanti manifestazione di quel che l'onorevole D'Alema ha chiamato il disordine istituzionale
Ma questo disordine per questo episodio si paga un prezzo
Altissimo
Io non ho chiudo qui ascolto con grande interesse i discorsi di oggi mi sembra che per cui noi il futuro dovrebbe promettere bene grazie
Grazie Anna
Allora abbiamo gli ultimi quattro interventi se manteniamo il ritmo serrato riusciamo a chiudere a un orario dignitoso la parola Luigi Berlinguer capogruppo dei progressisti alla Camera dei deputati seguirà il sindaco di Viterbo Fioroni
Mi sono domandato perché in questa difficilissima tormentata fase di tradizione sullo spirito gli elettori italiani in maggioranza fino ai progressisti Valle anzi in cui essi sono determinanti la gestione delle città
Consapevoli della drammaticità del momento della difficoltà di gestire le città in questo quadro politico istituzionale
Io credo che questo significhi soprattutto il fatto che l'elettorato ha fiducia che gli amministratori progressisti Ovo democratici
Abbiamo in mente una diversa idea della città un progetto diverso
Una città nella quale per usare una forma i bambini possono andare da soli a scuola
Una città che offra servizi tanti servizi per vivere comodamente un'alta qualità della vita nelle città
E però questo passa attraverso un importante riforma prima di tutto una grande importante riforma
Perché le amministrazioni locali
Sono e sono viste Como un momento in cui è possibile un intreccio
Fra Società civile le sue espressioni volontariato e istituzioni
E penso che questo significhi anche un altro fatto
Che l'elettorato a compreso che i progressisti sono i primi tutori dello stato sociale
E tuttavia sono anche coloro non so se questo poi è completamente inteso che credono nella conservazione nello sviluppo nella tutela dello stato sociale attraverso l'ha destato coalizzati zione dello stato sociale
Attraverso un intreccio pubblico privato che renda quel la cellula fondamentale delle istituzioni un modo di testa attualizzare ciò che ieri era assistenzialistico e non funzionava
E che oggi può funzionare
Ebbene allora non abbandoniamo
Quanto già è stato iniziato l'anno scorso con il binomio Ciampi Cassese facciamo affrontiamo fino in fondo una grande riforma che la riforma dell'amministrazione
Che deve partire dal basso e un grande appuntamento è che le amministrazioni progressiste intendano il gestire come un gestire efficace e snello che si liberi dai vincoli burocratici
La riforma federalista e anche questo io sono molto d'accordo con Massimo Cacciari
Sono molto d'accordo con quanto ha affermato il sindaco
Porto parole dei leghisti nella del Fassa nella sua nel suo intervento
Berlusconi ha bloccato un processo di modernizzazione del Paese va bloccato nei comportamenti fiscali lo ha bloccato con l'ideologia del condono lo sta bloccando con le possibili riforme istituzionali
Ma che cosa è per noi Federalismo perché non ne parliamo in concreto
E certamente trasferimento di competenze
E certe e certamente trasferimento dell'allocazione delle risorse nel prelievo e nella Spence ma è prima di tutto dei ministeriali d'azione del Paese
E prima di tutto trasferimento degli apparati
Degli strumenti di gestione
E la fine di uno Stato che ancora è uno Stato ministeriale
Che ancora lo Stato che dopo aver celebrato referendum conserva i mille duecento dipendenti dal ministero che l'agricoltura aumenta i dipendenti dal ministero del Turismo e Spettacolo sotto altro nome
Che continua avere questa concezione dello Stato
Per noi è smontare i ministeri
Smetterla con la precarietà dei trasferimenti e il costante ricatto dei trasferimenti di risorse che annulla la vera autonomia
è una grande riforma è soltanto oggi non ieri ma oggi in un'ottica federalista questa riforma ci può portare importo
Con una eterogeneità di cellule istituzionali la città regione l'area metropolitana i piccoli comuni una differenza fra Comune Provincia diverso nelle diverse aree del Paese l'intreccio con le regioni
La eterogeneità istituzionale è un altro passaggio importante di questa visione il federalismo ormai urgentissima
Per il nostro Paese
Dentro l'ombrello dalla Comunità europea
Anche qui attraverso un depotenziamento complessivo dell'aspetto burocratico
Velocità
La beffa della finanziaria di questo inutile strumento di finale di disciplina del finanziamento pubblico dello Stato il suo arroccamento centralistico deve diventare un altro dagli appuntamenti
Liberarci da questo orpello del passato
Però si invoca per questo una fase costituente che cosa vuol dire si imbocca per questo cinque anni stabilita che cosa vuol dire
Siamo d'accordo che questi due obiettivi sono obiettivi concreti del nostro agire ma in pratica noi abbiamo oltre a questi obiettivi un immediato obiettivo non illudiamoci che sia possibile introdurre uno smantellamento di questo Stato
Berlusconi regnante cari amici e cari compagni finché non resta questa alleanza non passeranno nessuna riforma istituzionale il primo obiettivo è che vada via Berlusconi non solo un ministro ma l'intero gabinetto questo è il vero obiettivo che abbiamo di fronte qualunque fase costituente passa attraverso questo primo risulta
Ad oggi di indire elezioni di una costituente
Concretamente cosa vuol dire questo non siamo in grado oggi di di costituire un nuovo Parlamento costituente
Dobbiamo creare in questo momento un'alleanza che faccia delle regole intese in questo modo il vero obiettivo programmati Correale
Il compagno Bassolino ha detto che non ha visto fino ad ora nessun progetto presentato
Forse io posso smentirlo
Noi abbiamo presentato come progressisti un pacchetto di progetti molto ricco
Che ahimè non riconosciuto
Abbiamo un grave difetto di comunicazione anche all'interno del mondo nostro
Dove c'è qualche disattenzione ho qualche idea diversa di cosa sia Progetto
Abbiamo deciso che il ventuno dicembre l'assemblea di Montecitorio discuterà mozioni dei diversi gruppi per proposta nostra di popolari e con l'appoggio del presidente della Camera
In cui venga individuata l'agenda delle riforme di questo Parlamento
Vengano indicati quali sono i diversi momenti delle grandi riforme istituzionali e poi ci muoveremo in quella direzione è la prima riforma che abbiamo indicato e la riforma del sistema televisivo di comunicazione
Per la quale esistono numerosi progetti fra i quali anche il progetto dei progressisti
Pronti a partire e qui la seconda riforma la seconda iniziativa della Camera si costituita una commissione speciale della Camera per affrontare libera da altri impegni la attività legislativa nel campo del sistema Mario televisivo
Ora per queste ragioni io penso che debba venire più forte la capacità di proposta nonostante ciò che abbiamo presentato perché non dobbiamo trascurare i tuoi i temi economico-sociali perché abbiamo delle incombenze derivanti dalla accordo fra sindacati e Governo sulle pensioni e per questo l'unica proposta presentata è stata presentata dai progressisti una proposta di riforma delle pensioni Inc organica ed integrale
In questo senso una capacità di proposta si esageri ciliegia esercitata ma deve divenire Grande Progetto qui effettivamente riconosco che noi abbiamo i nostri difetti
Deve essere consumato dopo ne pubblica come un grande progetto
E forse per questo occorre cambiare qualcosa nella nostra cultura politica
Io sono d'accordo che oggi abbiamo compiuto un grande passo
Proponendo il termine di democratico
Come base dell'alleanza politica sia per elezioni municipali sia per elezioni generali
Io non sono però così convinto che sia opportuno abbandonare il termine progressista
Perché l'Alleanza democratica si compone di un'eterogeneità interna
Nella quale i popolari sono portatori di valori e di idee di una così forte autonomia che può condurre ad un accordo ad una base programmatica comune
Ad un lavoro nel quale si cimenti sulle cose insieme
Ma la sinistra progressista a un'altra soggettività
E in essa in essa oggi tentano di riemergere le soggettività partitiche
Che costituiscono un passo indietro rispetto alle necessità che la sinistra progressista nel suo complesso non abdichi nella funzione di fare essa una politica verso il centro
Ne è quella di dare legittimazione spazio non soltanto ai grandi partiti ma la e ricchezza est enorme che c'è di piccoli soggetti forse ancora oggi non in grado di diventare un altro soggetto ma capaci di esprimere esigenze cultura e tradizioni ed elettorato di ampio importanza sono per questo ancora convinto della necessità di federare queste forze
Cedendo ciascuno ha ragione Massimo D'Alema
Una parte della sua sovranità ma di federare le dentro un'ottica in cui il patto programmatico fra diversità e differenze all'interno dello schieramento democratico
Non passi sopra la necessità e comunque la realtà delle soggettività politiche tradizionali che però devono fare un passo ancora più avanti nell'indirizzo del sistema maggioritario democratico grazie Luigi
La parola
Amico Fioroni sindaco di Viterbo in rappresentanza dei sindaci popolari seguirà Gianni Mattioli
Domani
Designazione
Grazie sono
Nemici due sole considerazioni su questo incontro odierno due riflessioni
Io credevo che sia intanto importante sottolineare che in questi lavori odierni si apprezza sempre più come ripartendo
Dal Governo delle città possiamo contribuire arrivi due costruire in questo nostro paese il senso profondo della comunità sì della comunità cittadina
Dell'appartenere del voler partecipare di ricreare di fatto uno spirito di solidarietà e di vita democratica all'interno di questo Paese ma ripartendo da un forte senso di app pensa alla comunità cittadina è questo credo che lo si debba e lo si possa vedere realizzare e concretamente vivere grazie all'impegno e allo sforzo
Che in questo senso i sindaci italiani possono fare
La seconda considerazione parte dalla condizione che dal Governo delle nostre città possa partire l'aver la riforma dello Stato e della Repubblica soprattutto possa partire da necessità di stabilire un nuovo livello di relazione
Fra i vari momenti di governo dal Comune alla Provincia alla Regione a livello nazionale il che possa stabilirsi una nuova relazione che come diceva anche Rutelli all'inizio di questo nostro incontro riproduca e qui presenti
E si basi surreale principio di sussidiarietà
D'altronde credo che ma non possiamo dimenticare che siamo come dice la nostra Costituzione una Repubblica fondata sulle autonomie locali e quindi se di federalismo dobbiamo partecipare non può esser è un federalismo ascendente che passa dalla bassa dalla base delle Autonomie locali che rappresentano il vero collante di questo nostro Paese d'altronde se leggiamo e leggevo in questi giorni
Anche lo studio che il Censis della Ruhr
Hanno fatto e scopriamo che i nostri cittadini per oltre il settanta per cento riescono ad apprezzare o comunque ad accettare addirittura i principi tariffari e quindi le nuove tasse o soprattasse come vogliamo chiara chiamarla livello locale questo ci dimostra come grossa parte dei cittadini aspetto hanno una reale autonomia in questo nostro Paese che di fatto ancora non un'autonomia locale che di fatto ancora non esiste
L'ultima riflessione concludo rapidamente che oggi si è avviato e avete avviato un modo diverso per costruire una nuova occasione di dialogo e di confronto che superi le precedenti esperienza
è utile ed interessante questo vostro lavoro che credo non può non essere seguito con grande attenzione Cetto va anche sottolineato che ricopre un vuoto politico che per certi versi presentando un nuovo metodo può stimolare anche le forze politiche ma la stessa società civile nel suo complesso ad essere presente in maniera diversa e nel contempo più presente sul territorio
Ritornare a proporre un metodo che sottolinea ed evidenzia rimarchi un rapporto programmatico e progettuale per spiegare che non si può stare insieme o trovare i motivi dello stare insieme soltanto nell'essere contro io credo che questo sia un altro elemento che va sottolineato dobbiamo vedere se esistono i motivi di stare insieme per costruire avendo un comune Progetto in questo caso di città e di comunità che vogliamo realizzare
E questo credo che sia forse il passaggio più significativo dei vostri lavori odierno grazie Fioroni
La parola a Gianni Mattioli del gruppo parlamentare dei verdi
Subito dopo
Parleranno Paolo minuto è una piccolo Bliss chiedo scusa alla riva governerà Salterio chiedo scusa no volevo dire una cosa cose siano tutt'al più chiedo un minuto per dire questo ci chiediamo se vedrà che la sinistra fallisce
Con dispiacere perché credo profondamente a questa iniziativa questo ne è un esempio
C'è la Seconda Repubblica che non si è ancora fusa con la prima a sinistra
Quale partito iniziativa straordinaria dei sindaci a cui riconosco un merito fantasia di povera problema della democrazia dal punto di vista delle città dal punto di vista cioè di esecutivi eletti direttamente dal popolo che hanno direttamente la capacità di governare
C'è stato purtroppo perché abito della sinistra una iniziativa di detti lei in cui si singoli problemi singole forze politiche hanno detto niente quello che potrebbero dire in qualunque altra sede senza aspettare la proposta della città scusi dica che viene fuori dalla democrazia allargate trasversale e quindi dobbiamo capirci io vorrei di una fare un appello ai giornalisti
Non pensate perché non è nello spirito ma è andato così nella pratica che era questa manifestazione esca lecita che con la sinistra Autori flettono su come abbattere Berlusconi
Certo che c'è anche questo povere manda il problema che va impostato dal punto di vista delle città le quali peraltro con il Governo hanno un rapporto positivo la che devono confrontarsi sull'autonomia sulle regole e sui poteri è vero che non dovevano stai facendo un processo Reverso l'abbattimento di questo Stato Marazzina Rai Stefano c'è un turno di per beghe interne no lo dico perché sta andando in via la gente con l'idea che è stato un'autoriflessione della sinistra nei e quello che è accaduto qualcos'detto qualcosa di molto più serio che recita si pongono il problema dal punto di vista delle città di costruire la democrazia temo che il meccanismo con cui i politici che hanno parlato e non verranno delle commissioni di lavoro
Produca l'effetto di dire che è stato un momento di autoriflessione della sinistra cavalcato e Scapellato dai vari soggetti visita sono protagoniste ci tengo come cittadino che mantengano questo livello di protagonismo credo che l'andamento empirico della dall'Assemblea
Vi è un'idea sbagliata via faccio l'appello a capire il protagonismo delle città inviterà i politici che pagano e hanno già parlato a partecipare ai gruppi di lavoro se no di nuovo se subalterni alla politica tout-court caccia gli ha detto che bisogna distinguere fa il potere istituzioni bisogna distinguere iter di questa ma dichiarazione se no diventa l'autocoscienza della sinistra che si può fare qua la in qualunque posto chiedo scusa ma se l'avevo nel cuore
Va bene Stefano grazie
Avrei maggiormente apprezzato questo intervento se fosse stato prima disegni D'Alema se che si è avvenuto proprio nei confronti di una rappresentanza politica che parla ad aula deserta lo trovo di cattivo gusto
Che cosa dire ho trovato molto giusto
E se quelli che sono rimasti ascoltassero ho trovato molto giusto che D'Alema dicesse nel suo intervento
Che i sindaci possono rappresentare quella contenitore di incontro che altre iniziative che Alleanza democratica non fu
Penso però che i sindaci oltre a fare questo farebbero bene a portare molta concretezza nella iniziativa che e si ci propongono intraprendono
Perché quello che io credo manca nel rapporto con i cittadini
Andargli a dire non tanto quello che li aspetta dal punto di vista della correzione delle istituzioni
Quanto quello che li aspetto le risposte che noi vorremmo dare a una drammatica situazione qual è quella concreta del Paese i due milioni e mezzo di disoccupati
D'Alema è soddisfatto perché Segni è venuto qui a dire che bisognava costruire un'alleanza più ampia
Io sarei stato molto più contento se Segni fosse venuto dire a cui dire qui con un po'di riflessione critica se è stato utile
Dire a un Paese
Ero oltre un anno che da riforme elettorali sarebbe venuta una grande trasformazione del Paese senza mai associare
A questa riforma elettorale
Un programma un Indirizzo uno scenario un futuro per questo Paese
Quale democrazia economica a questo Paese quale molto delle città quale occupazione
E poi stupirsi se la gente che si è appesa dalle grandi riforme elettorali il rinnovamento del Paese poi visto che questo non c'era è andata dietro ad altri che sempre
I millantava no gli scenari fantastici del futuro
Io mi aspetto dunque dai sindaci molta più concretezza
Che aiutino quelli che andranno a chiedere i voti che aiuta i aiutino andarci con un programma
Ma più che questo a rendere noto a discutere il programma che sinora è stato costruito dice Orlando che la sinistra non è stata capace di costruire un programma economico
Io non ho paura degli apparati vorrei dire a D'Alema non ho paura degli apparati ma ho paura di una concezione della politica
Per cui le alleanze M la il discorso politico più tradizionale è quello che don Mila con scarsa attenzione appunto ai contenuti programmatici
Finiti i giorni della legge finanziaria
In cui lavoravamo anche di notte ho ricominciato a vedere la televisione e ho visto i miei colleghi in particolare ho visto
Quelli che con molta maggiore notorietà invadono tutti gli spazi televisivi
E ha ragione il mio capogruppo Berlinguer
Abbiamo dovuto vedere l'amarezza che quanti a nome di progressisti parlavano di forze che sono legate a questa alleanza
Non hanno detto niente alla gente di quello che noi avevamo costruito come politica economica come politica dell'occupazione come vera e propria contro finanziaria
Io vorrei divertirmi a chiedere a Orlando ma Orlando ha già dato questa risposta potrei divertirmi a fare un sondaggio qui tra la gente rimasta quanti sanno che cosa i progressisti dicono sull'occupazione qual è l'Aris Posta concreta che noi abbiamo costruito per non per un milione di occupati come promise Berlusconi ma siccome in questo Paese ce ne sono due milioni e mezzo di disoccupati una proposta che grado all'da in grado Vieri assorbirla tutta questa disoccupazione allora io di questo ho paura di un ceto politico che straborda i rubate tutti i mezzi della comunicazione ma è così scarsamente attento ai contenuti ai programmi a quello che andremo a dire alla gente
Io non so Cacciari se la gente si entusiasma era a questa nuova formula l'anno due anni fa la formula era quella delle riforme elettorali quest'anno la
Formula sarà per una costituente non so quanto noi faremo sperare e daremo felicità la gente no Anna al ceto politico e nemmeno alle
Trecento mila persone che seguono di giornali e seguono il dibattito politico non so se noi riusciremo a far capire alla gente quale diverso il futuro che noi proponiamo
Per l'immagine che noi proponiamo appunto di democrazia economica in cui quei diritti di salute di educazione e di giustizia di casa di lavoro di sicurezza sociale noi siamo in grado di al dire io vorrei che si parlasse molto più di questo e mi aspetto dunque che una compagine di sindaci che giorno per giorno ai cittadini non parlano di costituente non parlano di riforme istituzionali ma dicono
Quello che mangiano come viva una città come si governa e si amministra una jihad città io spero che in quello che noi diremo ai cittadini nei prossimi mesi ci sarà molto di questo molto più di questo anche se certo non sono un ingenuo so benissimo
Che regole dovranno essere riformate corrette
Che con un Presidente del Consiglio che governa sei sistemi televisivi certo la competizione è scorretta che dovremo parlare di antitrust tutte queste sono regole di cui questo Paese ha bisogno ma per carità non parliamo solo di regole ma parliamo anche di che cosa programma attiva Mecca mente e come contenuti è fatta la vita quotidiana dei cittadini a cui andiamo a chiedere il voto grazie grazie Gianni
Allora adesso daremo la parola a Chicco Testa che è presidente della Cispel
Ecco dopodiché chiuderà il sindaco di Capo d'Istria
Io vorrei dire che è ancora presente salato s'De Luca capogruppo dei Verdi al Comune
E vorrei infine liriche i lavori riprenderanno alle ore quindici e trenta in punto
Ognuno andrà nella commissione che sceglierà sarà indicato in quali sale si terranno i gruppi di lavoro
Andremo avanti sino alle ore diciannove oggi pomeriggio con i lavori in commissioni e domani mattina riprenderemo alle nove e mezza puntuali per chiudere tendenzialmente moda alle ore tredici in modo da poter ripartire con un documento che sottoporremo alla vostra attenzione
A parola a Chicco Testa grazie dove intanto io vorrei intervenire ad adiuvandum nella causa di bianco che chiede quattrini informandovi che se entro stasera non pagata la bolletta della luce come presidente dell'Acea ve la stacco quindi versate in quattrini altrimenti la giornata di domani
Non avrà luogo non so se questa minaccia può aiutare
A cacciare qualche dieci mila
No invece io vorrei sommessamente richiamare la vostra attenzione su un comparto importantissimo delle amministrazioni locali che sono le aziende di proprietà degli enti locali
Sono aiutato in questo da alcune cose che già sono state dette alcune cose molto giuste le ha dette Massimo Cacciari
Una cosa giusta la detta Francesco Rutelli quando ha detto noi siamo l'Italia che lavora l'Italia che produce che produce servizi che cerca di costruire occupazione e lavoro
Nelle nostre città in questa realtà voi lo sapete è un ruolo molto importante sia per le attività economiche dei comuni
Sia per la qualità dei servizi che le città sono in grado di erogare costituito da quel vasto mondo delle aziende
Che forniscono i servizi di trasporto di gas e di elettricità talvolta i servizi ambientali eccetera eccetera eccetera
Si è chiesta qui attenzione ai programmi ed ai contenuti io vorrei ricordargli ricordarlo ai sindaci i quali ne hanno consapevolezza che uno dei punti fondamentali dei programmi con cui essi si sono presentati ai cittadini è uno dei punti fondamentali dell'azione che hanno davanti a loro e proprio questa ridare efficienza i servizi delle città attraverso in grande parte l'organizzazione aziendali che hanno a disposizione ci sta lei impegnata oggi in una fase di rinnovamento importante in questo tentativo
Vi sono processi di trasformazione delle aziende pubbliche importantissimi che stanno attraversando tutte le città Torino Genova Milano Venezia Bologna Palermo Catania
Roma
In cui l'obiettivo
Unitario e convergente al di là delle diverse forme che esso assume proprio queste
Dare una dimensione imprenditoriale a questi servizi
Uscire da un'antica concezione che vede il servizio erogato dalle amministrazioni locali come un servizio sociale e quindi di conseguenza quasi necessariamente come un servizio di bassa qualità
Per avere un servizio invece che attraverso un'organizzazione nuova efficiente capace sia in grado da una parte di soddisfare effettivamente il fabbisogno dei cittadini e dall'altra di contribuire a quell'operazione di risanamento dei conti a cui i Comuni aspira
Io vorrei che voi aveste consapevolezza anche dell'importanza e della dimensione economica di questi servizi sono cinquecento seicento aziende in Italia quasi duecento mila occupati un fatturato considerevoli si può in alcuni settori come quello dell'acqua e come quello dei trasporti
Sono quote di maggioranza delle attività economiche del Paese gestite da questi servizi abbiamo bisogno di una politica di alleanza tra di noi abbiamo bisogno che i sindaci no i consiglieri d'amministrazione ai presidenti delle aziende ma i sindaci che rappresentano la proprietà di queste aziende scendano in campo decisamente avete firmato oggi una lettera per esempio indirizzata al ministro Mastella alle organizzazioni sindacali alle organizzate datoriali in cui si chiede cautela nella politica salariale per quanto riguarda il trasporto pubblico sapendo che se non ci sarà questa cautela
Se la differenza ideologica dell'azienda pubblica rispetta l'azienda privata significa solo minore efficienza e maggiori costi bene da questo vicolo cieco non usciremo mai
Cacciari ha detto parole dure ma sono parole che io voglio confermare mi dispiace che qua non ci siano rappresentati sindacali a cui rivolgere questo indirizzo io vi dò quattro numeri
Che mi sono appuntato con l'aiuto del presidente da Fedele trasporti su un pezzettino di carta il costo medio di un dipendente dell'industria metalmeccanica di quarantasette milioni
Il costo medio di un dipendente del settore privato dei trasporti di sessanta milioni il costo medio di un dipendente del settore pubblico dei trasporti di settanta milioni settantaquattro Roma Caro Francesco
Il costo medio di un dipendente dell'azienda che presiedo io l'Acea è di novanta milioni
Il costo medio di un dipendente delle aziende che dipendono da Bassolino particolare quella dell'acqua e di centoquattordici milioni tre volte di più il costo medio di un operaio Met dal meccanico queste politiche salariali sono l'ostacolo lo sviluppo e l'occupazione allo sviluppo dell'occupazione perché chi potrà mai assumere l'acquedotto
Di Palermo quando il costo di un giovane occupato in primo lavoro in un'azienda pubblica si aggira intorno ai sessanta sessantacinque
Milioni di queste politiche salariali sono il limite all'efficienza e allo sviluppo dell'occupazione quando sottoscritto
è toccato proporre le organizzazioni sindacali
Di assumere alcune centinaia di persone nella sua azienda nell'azienda che presiede non nella sua azienda l'azienda che presiede applicando a quei lavoratori il contratto nazionale di lavoro
Gli è stato risposto che sottoscritto voleva introdurre il salario d'ingresso dentro la sua azienda perché non voleva riconoscere a quei lavoratori la massa di privilegi che in forza di un rapporto con sorge attivo e collusivo ho trovato nelle aziende contratti di lavoro non firmati dagli assessori dai scusate non firmati dal presidente o dal direttore dell'azienda ma firmata dagli assessori
Che il giorno prima reali delle elezioni si presentavano nelle aziende a firmare gli accordi integrativi che venivano poi scaricati sui costi del Comune ecco allora io vi prego e ho concluso
Devo dire anche una verità piuttosto amara non abbiamo un grande aiuto dall'ANCI in questo momento in su questo tipo di problema
La concezione che prevale nella legge quella per cui le imprese di pubbliche servizi i pubblici servizi sono un pezzo dell'amministrazione pubblica non delle imprese che devono governare con i criteri di impresa
Naturalmente in settori ad alta utilità sociale quindi con tutte le mediazioni necessarie
Ma non c'è questa concezione prevale una concezione conservatrice una concezione che aiuta poco assai poco queste prese a svilupparsi
Avremo tutte tutti i settori delle imprese pubbliche sono in fase di rinnovamento contrattuale
La spazzatura i trasporti pubblici d'elettricità eccetera eccetera il potere contrattuale delle forze sindacali in questo campo è fortissimo perché bastano due giorni di spazzatura non raccolta per avere tutta la cittadinanza contro ma se ma noi dobbiamo dire al sindacato che ciò che intendiamo fare non è una politica padronale o di repressione nei confronti dei lavoratori ma una politica di giustizia
Rendere il settore pubblico e lavoratore pubblico uguale al settore privato lavoratore privato crescere tutti insieme meglio e poter fare di queste aziende come lo sono stato nel passato come lo possono eleggere
Un pezzo del motore dell'economia del Paese e vi ringrazio
Grazie Chicco
La parola per l'ultimo intervento che assume un particolare significato nato a mente questo è il premio perché ha avuto la pazienza di restare sino alle ore quattordici avalla possiamo ascoltare il nostro amico Sindaco di Capodistria
Cari colleghi stimati colleghi brevemente una scheda di presentazione di Capodistria perché i non la conoscesse è un comune di quarantasei mila abitanti subito oltre il confine vicino a Trieste diciassette chilometri cui vive anche una comunità nazionale ossia autoctona di minoranza italiana
De solo tre per cento io ne sono uno degli appartenenti
E quindi è un comune che ha fatto della del discorso della convivenza del buon vicinato anche un punto della sua politica
Ho accettato con piacere l'invito a partecipare alla vostra convenzione e a portare il saluto dei Comuni governati dai sindaci e dalle giunte pesa giunte democratiche progressiste della Slovenia
Che rappresentano peraltro la fetta più grossa dell'Associazione dei Comuni sloveni di cui mi onoro di essere il vicepresidente
Un'occasione come tante ce ne vorrebbero in tempi come questi per conoscerci meglio per capirci meglio
Per Kamil capire soprattutto meglio i i perché talune cose accadono
La Slovenia è una realtà di neo indipendenza uscita relativamente indenne dalla dissoluzione della Federazione jugoslava
E data sì subito un sistema politico economico e sociale nuovo pluralista democratico
Con un'economia in trasformazione sulle regole del mercato con un processo di smaterializzazione privatizzazione in corso
Con una riforma anche dei comuni ispirata alla carta europea sulle autonomie locali pur esterna alla tragedia della Bosnia Erzegovina né buon e attento osservatore
E avamposto di assistenza e solidarietà alle vittime dell'aggressione dei nazionalisti serbi non parlo di guerra civile parlo di aggressione
Del nazionalismo serbo che per quanto questa tragedia tanti nazionalismi abbia prodotto sia stata causata da tanti nazionalismi dobbiamo convenire che c'è un responsabile primo ecco sono trenta mila di profughi soprattutto musulmani ma anche croati serbi e di altre etnie ospitati e assistiti in Slovenia un migliaio solo a Capodistria
Con cioè paragonando la popolazione siamo su ventitré profughi per mille abitanti e che significa un onere non indifferente anche per il Comune
E come buon sarà osservatore del dramma balcanico la Slovenia guarda con preoccupazione crescente ai più recenti forfait del istituzioni della comunità internazionale
Non ne viene nulla di buono né per la Bosnia Erzegovina né per le realtà vicine sottratte essi al massacro né per l'Europa stessa c'è un rischio reale che il conflitto ora si estenda a macchia d'olio
Né si inserisce bene in questo generale quadro di crisi il contenzioso fra Italia e Slovenia sull'Istria sui beni degli esuli sulle minoranze nazionali slovena e italiana nei rispettivi Paesi
Sull'avvio del processo di associazione della Slovenia all'unione europea
Ecco saluto nell'invito rivoltomi una delle occasioni da cogliere per spiegare e capire meglio le ragioni anche di questo contenzioso
Che già risolto col trattato di Osimo si ripropone lo ricordo all'indomani del voto politico nel vostro paese e dell'ascesa al governo di una forza che mai aveva accettato l'intesa
Ovvero l'aveva apertamente sempre contestata disconosciuta
Siamo in corso abbiamo in corso in Slovenia la riforma come dicevo dei comuni da sessantadue grandi comuni si passa a centoquarantasette comuni
è una riforma di nata male partita peggio perché dettata da un'ottica centra Rizzante
Ma comunque deve andare avanti vedremo di Correggio la strada facendo ci sono le elezioni dei sindaci e dei consigli comunali per i sindaci c'è il sistema maggioritario quindi elezione diretta in due turni
Il primo è avvenuto il quattro di questo mese il secondo il diciotto
I risultati per i consigli comunali danno in crescita la sinistra
Ma anche la destra mentre c'è un calo del centro nelle grandi città relativamente grandi ovviamente per la Slovenia
Prevalgono le forze democratiche progressiste nei piccoli comuni le forze conservatrici e di destra
Ecco direi che comunque c'è comune intento una comune battaglia di tutte le municipalità per rivendicare più soggettività politica dei comuni soprattutto di frontiera anche in materia di politica estera di cooperazione transfrontaliera ed integrazioni
Una volontà comune emersa negli incontri fra i sindaci dell'Istria sul versante croato sloveno
Fra quelli dei Comuni lungo il confine Italo sloveno
E ieri ad Aquileia arrivo d'Aquileia all'incontro primo incontro dei sindaci del Friuli-Venezia Giulia della Carinzia austriaca della Slovenia e dell'Istria e delle isole del Quarnero
Che ha definito tra l'altro la costituzione di una Consulta permanente fra i sindaci medesimi nello spirito della ottima cooperazione che fu della Comunità di lavoro albe Adriano ecco volevo dirvi questo e vi auguro infine anche per lo auguro per voi lo auguro anche per noi che le riforme il rinnovamento per cui vi battete abbiano a prender forma quanto prima grazie
Allora i lavori riprenderanno alle ore quindici e trenta chi lo desidera ci qui nello stessa Fiera di Roma un ristorante vi è un trasportato qui all'uscita sul lato che alla nostra alla vostra sinistra c'è un ristorante si può quindi restare in zona ritornare
Alle quindici e trenta i sei gruppi di lavoro avranno ognuno una sala quindi chi desidera può andare direttamente anche chi non si fosse scritto a partecipare ai gruppi di lavoro riprenderemo poi in seduta plenaria domattina alle nove e trenta
Preferisco non parlare