I Riformatori e la Finanziaria lettura dell'articolo di Marco Pannella che sarà pubblicato sul quotidiano "L'Opinione" il 16/12/94

Mi auguro che i senatori della maggioranza in particolare quelli eletti come Riformatori poche alle nostre posizioni intendono richiamarsi non votino la finanziaria al Senato almeno nei casi in cui il governo ritenga di dover porre la questione di fiducia
è stato imposto al Parlamento dopo che il governo aveva dovuto inchinarsi alla selvaggia campagna di menzogne d'inganno scatenata dal fronte economico sociale politico che fu sconfitto il ventisette e ventotto marzo il diktat Pseudo sindacale
Ma è stata imposta al Paese da parte dello stesso e della lega una tale valanga dei stabilizzatrice anche dopo l'accordo che alla collettività è costata finora oltre cinquanta e il miliardi di perdite finanziarie sicché l'essenziale dovrà essere perseguito con manovre aggiuntive sulle quali peseranno gli stessi handicap ricatti edicola
Noi riformatori abbiamo inutilmente tentato di suscitare una disobbedienza costruttiva a favore della riforma liberale e liberista a favore del mercato sia nella maggioranza sia nell'opposizione
Abbiamo dichiarato di accettare di sostenere le proposte di Nino Andreatta il Partito Popolare ha fatto in modo che se non giungessero al Parlamento se non letteralmente a chiazze
Abbiamo provocato un anche adesione all'appello di Franco Modigliani di Sylos Labini che avrebbe potuto benissimo tradursi in un ordine del giorno al Senato l'appello è scomparso e le adesioni sono
Fate sequestrate da coloro cui sono giunte avevamo lucidamente previsto che il Paese avrebbe potuto avere bisogno di una grande prova d'appello democratico e popolare un anno dopo l'inizio dell'attuale legislatura
Per questo abbiamo promosso il prescelto organizzato i tredici referendum
Dal mondo progressista anche qui viene nulla la pavidità politica di tanti il prevalere delle grandi manovre partitocratiche un altro centro l'impresentabile riferimento a Umberto Bossi e dalla DC
L'unica conseguenza visibile e l'ostracismo del quale la prestigiosa Stampa di Torino con ripubblica il manifesto esemplare incarnazione
Alleanza in nome della tolleranza e la sua bandiera ma purtroppo anche la sola forza della quale armata la conservazione di destra di centro di sinistra di comunisti di laici di trasformisti di ogni potere reale della nostra società
Berlusconi sbaglia a tollerare intricato insito in queste posizioni tu lasciaci intascare la finanziaria vuoti accuseremmo di distruggere l'economia del Paese ma anche preparati ad andar via per il combinato disposto della Borsa e del partito dei giudici
Non si dalla finanziaria in mano ai bancarottieri agli intolleranti agli sfasci Stich si vada all'esercizio provvisorio e ci si prepari a conquistare il diritto ai referendum
Poi lorsignori potranno scegliere o una rinnovata sconfitta elettorale o i loro definitivo pensionamento nel quadro della riforma referendaria e liberale
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