Focus Europa - L'inflation reduction act americano e le possibili risposte europee

Stazione con le istituzioni europee e con la rappresentanza e la Commissione europea in Italia Chen collegamento Adelaide Mozzi consigliere per gli affari economici proprio della Commissione nel nostro Paese buona sera
Voglio essere avessero tutti i radioascoltatori torniamo a parlare di economia la per concentrarci in questa spazio di programmazione su alcuni aspetti che agitano realmente cancellerie europee da una parte inatteso piano importante del rintracciare una rete accennate americano che appunto era in qualche modo inatteso ma anche in qualche contestato
Recepito
Non proprio benissimo da da appunto dall'Europa e delle dai vari governi perché ovviamente sono stiamo parlando di un piano
Di sostanzialmente di aiuti di trecento settanta miliardi di dollari di che cerca di contrastare insomma
Un momento poi biblisti
Di straniamento dell'economia globale una sfida competitiva che lanciata appunto degli Stati Uniti che hanno disegnato appunto questa cifra così importante alle proprie aziende in maniera più o meno legittima ma sicuramente insomma
Un po'distorsiva
In qualche misura questo ma annacqua ancora di più la possibilità che il solo Next Generation è un Possa abbassare in questa fase per far riprendere alcune delle economie europee ovviamente però zone del proprio complesse muovendo anche molto delicato sul piano e l'inflazione in cui la Banca centrale europea
Ora Christine Lagarde annuncia ulteriori aumenti dei tassi che certo non hanno il pregio se da una parte hanno il pregio di poter in qualche modo limare al ribasso l'inflazione non pregio di incoraggiare investimenti e quindi di incoraggiare anche buone a economia più più vivace è un momento un po'così è un momento molto complicato
Di grandi incertezze a cui appunto in cui l'Europa sta cercando di capire quali le altre frecce al proprio al proprio arco mi pare di poter riassumere cosa ne pensa della idee Mozzi
Sì sicuramente è un momento complicato e di incertezza sotto tanti punti distanza e diciamo del Boss è sempre stato un po'incontra insomma di varie parti del mondo nel segno della globalizzazione e vediamo insomma in queste ultime edizioni quanto questa sia stata messa
A dura prova diciamo rimanda la pandemia poi nella guerra adesso dalla dalla crisi energetica
Diciamo che
Il lei che ha di di aiuti che ai ben delineato messi in campo da parte degli Stati Uniti
A in qualche modo un obiettivo comune con quello che vuole fare l'Europa nel senso di investire in maniera importante nelle tecnologie green e quindi da un punto di vista diciamo così di obiettivo è qualcosa che è sicuramente condiviso
Dove ci sono delle problematiche esperto diciamo alle grande ammontare del sussidio pubblico che viene fornito e diciamo alle condizioni che in cui questo viene dato che possono discriminare un paese diciamo non americani e quindi non garantire diciamo una concorrenza
Considerata leale tra tra tra queste due parti del mondo
è in questa logica che l'Europa si sta domandando diciamo come poter mettere in campo degli strumenti per garantire la competitività delle imprese europee e mettere in campo forse per la prima volta in maniera così strattonate una nuova politica industriale sempre con l'obiettivo investire in nuove tecnologie
Ci possano portare aggiunge insomma gli obiettivi climatici ambientali che ci siamo posti in un contesto che ci forza anche molto distratto ovviamente alle conseguenze della della crisi energetica
Ora questa sicuramente non è semplice perché ricordiamo che gli Stati Uniti sono diciamo un governo federale un unico paese da questo punto di vista in Europa ci sono diversi Stati membri con delle condizioni di partenza chiaramente anche molto differenti
L'obiettivo europeo in ancora tanto bene al presidente non l'ancor più in un discorso che ha fatto in questo mi inviti da boss
è diciamo duplice quindi una prima fase cercando di di garantire delle regole sugli aiuti di Stato più flessibili e questo è un po'come è stato fatto durante la pandemia
Chiesto durante la crisi energetica però facendo attenzione perché ovviamente gli Stati membri non diverso capacità distendere quindi se si dà più dice
L'opportunità agli stati d'investire concedere degli aiuti è chiaro che ci sono Paesi che possono spendere di più e Paesi che invece possono spendere di meno
Ed è importante questo bilanciamento perché ne va della tenuta del mercato unico e tra l'altro insomma festeggiamo quest'anno i trent'anni tra l'altro del del del mercato unico e quindi dell'asma della libera circolazione per quell'obiettivo importante accanto a questi in una seconda fase cercare di mettere in campo degli strumenti comuni ed è qui che è stata lanciata l'idea di una cosiddetto fondo sovrano diciamo possiamo chiamarlo per investire
In politiche comuni e quindi avviare effettivamente una politica industriale
E invece ancora complicazione nel senso che ovviamente c'è una discussione in corso rispetto alle fonti di finanziamento per per questo fondo
Come andarlo a strutturare e un po'più in dettaglio se avranno inizio febbraio quando la Commissione presenterà la propria proposta ci saranno importanti meeting i capi di Stato e di governo
A febbraio proprio per discutere di queste questioni se li propone pone il tema della pandemia diciamo che se li ricorda mi ha visto proprio l'inizio una flessibilità delle regole fiscali agli aiuti di stato e poi c'è stato
Una grande un grande salto in avanti collazionare Shinjuku quindi con i vari piani nazionali di riprese resilienza
Estremamente Emanuele diciamo delle cose la necessità di mettere una sorta di Aversa Generation dunque
Insomma in lavorazione per i prossimi mesi anche per rispondere a quello che gli viene dall'altra parte della nell'Atlantico o diciamo dobbiamo o semplicemente sperare in magari qualche margine lasciato un po'più a briglia sciolta per i governi nazionali per poter parare botta laddove necessario stimolare dove è necessario va ancora serve
Appunto un ulteriore piano euro un'ulteriore orizzonte europeo e quello che mi allo Speedy no
Sì la necessità di un ulteriore piano europeo penso che sia estremamente condivisa ed è stato lanciato appunto in questo spirito questa sorta di piano industriale insomma all'interno quindi non chiama verde europeo
Ora bisogna capire con che strumento farlo quindi capire se c'è la volontà di fare una sorta di diciamo Next Generation agli U due punto zero come eventualmente finanziarlo e come strutturarlo
Quindi ancora una volta si parte dagli obiettivi e l'obiettivo è comune la necessità che c'è di avere un approccio comune sicuramente riconosciuta
Bisogna però capire quale sarà l'accordo sulla funzionamento dello strumento e sulle modalità di di finanziamento ed è per questo che la salsa commissario sta lavorando anche ad un'analisi bisogni perché molto spesso quando c'è accordo resta tale necessità
Poi più facile trovare un accordo su gli strumenti che che possano essere utilizzati
Diciamo questo richiamo auto sono qualche modo a una economia che deve necessariamente tornare a crescere anche quanto auspicato da Christine Lagarde
Che in qualche modo
Mette il freno in modo importante all'inflazione quindi aumenta i tassi e ha ancora annuncia che sarà sostanze dovrebbe incidere e forse anche il due mila e ventiquattro
In cui appunto
I tassi vicino allo zero va saranno i tassi d'interesse ricevevano lo zero salvo un lontanissimo ricordo e quindi tassi di essere saliranno ancora più di mezzo un punto un punto insomma vedremo ma al tempo stesso ben conscia come del resto lo sono tutti interviene il fatto che appunto questi aumenti inevitabile tassi produrranno degli degli effetti depressivi sull'economia sugli investimenti motivo per cui appunto la risposta naturale a questo comunque
Un'azione quasi novanta e non può che venire appunto per un ulteriore piano di di stimoli di un qualche tipo altrimenti diciamo
è chiaro che ci troveremo nona economia nuovamente stagnante e con un altissimo rischio di D&D de industrializzazione se dall'altra parte dell'Atlantico appunto le cifre
E il forse sono di siffatta natura e dimensione
Sì questo è un po'diciamo il problema poco fondante della nostra unione economica e monetaria nel senso che abbiamo una politica comune fare alcune
Che obiettivo adesso ovviamente tramite la banca centouno europea quello di contenere il più possibile l'inflazione e da qui la scelta diciamo di una politica più aggressiva riscatto all'aumento dei dei tassi di interesse
E dall'altra abbiamo una politica fiscale che ancora non è comune non è
Diciamo coordinata in qualche modo a livello europeo ma spetta agli stati membri abbiamo fatto un passo avanti con con in genere chignon quindi con i diversi piani nazionali di ripeté l'esperienza probabilmente non abbiamo ancora una capacità fiscale comune che possiamo utilizzare nel momento in cui c'è una necessità ci sono delle crisi
Quindi si ripropone un po'il problema anche adesso che di fatto di costruzione del dell'unione economica e monetaria
Però abbiamo visto in passato come diciamo le crisi stesso siamo stati un un acceleratore per delle soluzioni innovative lo è stato il committente è stata in parte la crisi energetica
E adesso questa diciamo forte risposta questo forte diciamo un pacchetto di misure da parte negli Stati Uniti forza un po'rispetto alla necessità di accelerare rispetto a una politica industriale comune quindi le
Remo stese anche questa volta insomma si faranno passi avanti importanti proprio in qualche modo grazie ad un fattore esterno come è stato poi negli ultimi anni
Grazie davvero ad Adelaide Mozzi per questo collegamento questo approfondimento cui su Radio Radicale ovviamente grazie alla commissione europea fin d'Italia alla prossima settimana buon lavoro e buona settimana
Grazie alla prossima