Ue: lo scontro sulla direttiva casa e sull'auto elettrica. Intervista ad Alessandro Giglio Vigna

Radio radicale siamo con il presidente della commissione Politiche europee lei Alessandro Giglio riga della Lega per parlare con lui della direttiva sulla cassa Green
Che è stato oggetto di parecchie polemiche sia per l'obbligo di diciamo di attenersi
Alla alla diciamo a alla nuova legislazione che impone una classe superiore energetica risparmio che poi impedirebbe anche la compravendita della casa
Ne sappiamo quali effetti potrebbe avere sul mercato immobiliare nel nostro Paese che diciamo un mercato molto cioè italiani sono proprietari di di case al contrario di altri Paesi e quindi ci sarebbe un impatto fortissimo
Però nulla e se stabilito
Ricordiamo che il mio alla fine della scorsa legislatura camere sciolte la Commissione politiche dell'Unione Europea del Senato ha approvato una risoluzione in cui chiedeva fondi ai singoli Paesi per realizzare questa direttiva adesso a che punto siamo mi sembra che nulla si è stabilito sì ancora sì esatto ancora nulla
Stabilito e la direttiva è ancora in fase embrionale infatti a inizio febbraio parte il trito coclea una discussione fra commissione Parlamento europeo e consiglio
Nel consiglio europeo in cui ovviamente
Io dico noi come partito come maggioranza parlamentare a livello di di paese ma mi verrebbe da dire noi come Paese non come come Italia siamo pronti a di inondare questa discussione di emendamenti e cercare di portare un po'di buon senso allora qui siamo di nuovo all'ennesima dimostrazione che Bruxelles è oramai pervasa da una cultura turbo ambientalista alla Tatum barca che evidentemente spinta da lobbying in ovvero le i gruppi industriali che le aziende che ci guadagnano da questo
Settore
Non tengono conto delle esigenze di alcuni Paesi ma tengono conto solo delle esigenze di altri paesi in particolare dei Paesi del Nord Europa perché se è chiaro che in paesi come per esempio la Svezia per citarne una visto che siamo nel semestre di presidenza svedese
L'applicazione di questa direttiva sarà evidentemente più facile per il fatto che gli difficile costruzioni di abitazioni sono di più recente
Costruzioni di Piove cento fa Brescia azione per una certa tipologia strutturale dello abitazioni in Italia questo in Italia questa direttiva avrebbe dei disastri enormi dal punto di vista appunto economico perché
Intanto è costoso ma io vado oltre perché oltre il costo
E
Si può dire d'Europa metta dei finanziamenti paese metta dei finanziamenti ma oltre il costo a mio parere proprio impraticabile per certe tipologie di strutture ma andiamo a pensare a i borghi storici delle nostre città andiamo a pensare a di piccoli Paesi di montagna delle Alpi io dell'Appennino viene chiamo viene chiaro
Idee lampante come oltre a essere molto nervoso per la popolazione
Oltre a creare un evidente problema perché se io poi non posso più vendere sul cittadino poi non può più vendere la casa perché non è della classe
Energetica giusta indicata da
Bruxelles è chiaro che ci sono dei problemi si limita la libertà anche di usufruire di un proprio bene della propria
Proprietà privata espone a disposizione quasi sovietica
Del diciamo che
Va a ledere il diritto effettivamente della proprietà privata poi in una realtà come l'Italia dove l'immobile la casa di proprietà non è solo un e e anche nella cultura e nell'identità del nostro Paese il dell'idea
Della casa di proprietà quindi questo a mio parere a nostro parere
Ma è una posizione abbastanza diffusa è un attacco veramente profondo a quella che è l'identità di alcuni Paesi europei fra cui il nostro e noi
Dobbiamo fare squadra come politica come sistema Paese infatti partirà proprio dalla commissione dalla Commissione che presiedo politica dell'Unione europea già per la prossima settimana farà partire un ciclo di audizioni su quelli che sono gli stakeholder quindi rappresentanti delle associazioni del mondo casa Confedilizia tanto per dirne una è Diversi diversi altri proprio perché vogliamo capire ante la loro Ola l'opinione contestualmente ci stanno scrivendo colleghi parlamentari e non solo da tanti altri Paesi europei soprattutto i paesi del dell'Europa mediterranea creano una situazione più o meno analoga
Alla nostra ed è evidente come questa direttiva sia l'ennesima dimostrazione che oramai la commissione europea forse perché ci avviciniamo al due mila e ventiquattro quindi la data di rinnovo
Del Parlamento europeo e della Commissione europea ha messo veramente il tubo su queste politiche ambientaliste che
Sono
Non non tengono conto dell'esigenza reale e dell'identità di dei dei paesi dell'unione
Europea e io le chiamo veramente politiche tubo ambientaliste
Una filosofia una una ideologia mi mi verrebbe quasi da dire una una specie di una specie di fanatismo ambientalista
Nel quale va tutto bene per aggiungere l'obiettivo della transizione verde ma nel mentre e ci sono dei delle situazioni che vanno a creare dei problemi
L'altro grande tema e quello delle auto elettriche entro il due mila trentacinque uno sbaglio enorme un ma uno sbaglio da tutti i punti di vista da un punto di vista locale perché mi mi permetto scusate non non è molto politichese però sono parlamentare eletto in provincia di Torino ma la direttiva dell'auto elettrica fracassata rossa a tutto quello che il settore del dell'auto tradizionale
Il inibisce adesso son passato a parlare di altro interromperò il Teater no no no però il termine di paragone con quel resa della direttiva Green con la tagliola della data di scadenza analizzato analizziamo le auto
La data di scadenza due mila e trentacinque per il cento per cento di auto elettriche a livello locale ho detto un disastro tra la mia Torino per il mio Piemonte poi non non non ne parliamo evidente d'altra parte si sono già espressi tutti i sindacati stanno dicendo dovremmo mettere degli ammortizzatori sotto parete mettere degli ammortizzatori sociali cioè il sindacato sta a dicendo nostra più dicendo dovete fare degli investimenti ma dovette mettere degli ammortizzatori
Per gli ammortizzatori sociali per andare a ovviare i problemi
Che si andranno a creare
Inibisce gli investimenti sull'euro sette
In inibisce gli investimenti su
Il di Isella
è uno sette
Le auto le le grandi company automobilistiche dell'automotive non stanno più investendo sulle uno sette per questa per questa
Per questa data di scadenza e ad oggi non sappiamo realmente se l'euro sette inquina più o meno di un'auto elettrica qui a livello locale a livello di Paese
Bisogna riprendiamo l'esempio socio la questione che lei diceva dell'euro sette per la direttiva sulla casa Green potrebbe essere applicata alle cosiddette seconde case
La la la la cui la questione se sì esatto essa cioè dell'euro sette riferito al settore dell'auto si c'era già in realtà sì sì Ciatto potrebbe essere riferito alle alle seconde case
E poi però io posso anche continuare il ragionamento perché c'è un livello locale forse mio quasi piemontese dell'auto Moccia un livello nazionale
Sindacati che dicono dovette mettere ammortizzatori sociali cioè quindi lo Stato che dice lo metterà molto i dottori sociali e non investimenti ma poi c'è un livello europeo perché noi vogliamo produrre
Auto che vanno a energia elettrica quando abbiamo paese ancora fortemente carbonizzati come la la la Polonia che vanno a che producono settanta per cento dell'energia elettrica dalle centrali a carbone quindi Che cosa stiamo facendo spostiamo l'inquinamento da da da i centri delle città alle periferie o alle campagne dove ci sono le
Delle centrali a carbone e poi cinque maggio un politico enorme c'è un tema geopolitico enorme ci stiamo liberando con difficoltà con sacrificio
Dal legame con il gas russo e ad oggi lecita fatto di del quale le nostre auto elettriche prendono le batteria sono nella Repubblica popolare cinese e anche quando
Risanando le Igica fattori in Europa
Comunque le materie prime per produrre le le batterie sono lavorate
Della Repubblica popolare cinese e quella vocazione lavora è una lavorazione che inquina perché noi non vogliamo noi che i turbo ambientalisti
Di Bruxelles non vogliono sul suolo europeo e le materie prime
Che vengono lavorate vengono estratte in paesi che sono Paesi satelliti della Cina quindi la Commissione Europea sesta affinando ciecamente
Al il nuovo alla globalizzazione e però se ci ha insegnato una cosa la pandemia perché la globalizzazione funzionerà più o meno con più o meno danni ma appunto nona in un momento di pace in un momento di tranquillità a livello mondiale quando c'è un problema a livello mondiale che può essere una guerra che può essere una pandemia il la globalizzazione saltellava cosa facciamo ci affidiamo alla Reppucci svincoliamo dalla Russia e ci affidiamo alla Repubblica popolare cinese per la produzione
Delle nostre auto e se la Repubblica popolare cinese
Un giorno ci chiude io Binetti delle batterie o delle materie prime e cosa succede non non produciamo più alto del nostro il Paese si ferma sì ragionamento Cerro chiare molto lineare
Senta dopo allora è contento di come si è sviluppato questo dibattito sulla casa Green e anche sul diciamo sull'auto sull'auto elettrica allora lei si aspetta ancora dal da altri logo insomma la la possibilità di cambiare le cose
Per poter insomma qui c'è stato un dibattito ne abbiamo parlato ne hanno parlato tanto i giornali si sono mobilitati le associazioni
Ritiene che si possa fare un buon lavoro prima del recepimento ma io penso che allora io vedo che su tutti i duetti mi
Il sistema Paese si starà morendo in modo compatto fosse un po'più su sulla direttiva case Green piuttosto che sulla
Sulla data di scadenza due mila trentacinque per le auto per le auto elettriche
Io per io penso che
Bisogna
Bisogna bisogna muoversi il nostro Paese deve fare assente con gli altri paesi che la pensano come noi su questi temi e ci sono e
Il de bisogna modificare questa direttiva emendarla creare delle enormi eccezioni a questa a questa direttiva mi permetto di dire stravolgerla e dall'altro canto tema auto
Bisogna
Impegnarsi perché queste date due mila e trenta cinquanta per cento auto elettrica due mila cento cinquecento per cento auto elettriche Duemila e cinquanta c'è cento per cento dei grossi mezzi appunto come il camion
Mezzi
Di quel tipo elettrici bisogna impegnarsi perché questi dati diventino assolutamente più flessibili e
Anche di
Bruxelles vada a tenere conto di quelle che sono le specificità anche produttive
Del nostro Paese e di questi Paesi quindi io sono contento che c'è stata una sollevazione da parte del sistema Paese e che in Europa il dibattito e molto caldo e
Siamo determinati assolutamente andare a risolvere questa situazione
Allora io la ringrazio per averci imposti legato quali sono i problemi di fronte dovevamo parla già diretti a casa chi ne abbiamo parlato anche questo dell'auto elettrica cinque quindi collegati eccetto sì è vero è vero ha perfettamente ragione per cinque anni di differenza sono collegate
E grazie al presidente la commissione Politiche dell'Unione Europea Alessandro Giglio vittima della lega grazie