Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato ventotto gennaio questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi in apertura ci occuperemo della guerra della Russia contro l'Ucraina ma un aspetto particolare le ripercussioni
Economiche sull'unione europea appunto debole
In teoria per la tenuta dei ventisette Stati membri ma le cose stanno andando meglio del previsto e lo sottolinea le mondo nel suo editoriale di oggi
Di fronte alla Russia la resilienza dell'economia europea
Questo ci porterà a uno degli editoriali dell'Economist uscito ieri nelle edicole europea che riguarda l'inflazione la crescita economica politico Nisi o Polito ripresa l'interrogativo
Il problema infrazione per l'economia mondiale si sta allentando ma la recessione e ancora probabile e infine sempre dall'Economist
I proporremo anche un'analisi che riguarda l'Italia i primi cento giorni del governo di Giorgia Meloni navigazione piatta del titolo tutto
Sembra andar bene per ora dopo cento giorni stabili però acque a più agitate attendono il Presidente del Consiglio
Divisioni e mancanza di unità potrebbero colpire l'imbarcazione di Meloni
Cominciamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e le ripercussioni economiche sull'Europa gli scenari di fine due mila ventidue
Erano particolarmente cupi i dati di questo inizio due mila e ventitré raccontano
Un'altra storia e la scommessa di Vladimir Putin di indebolire il sostegno occidentale all'Ucraina proprio per le difficoltà economiche rischia rischia di fallire se ne occupa oggi le monde nel suo editoriale dal titolo di fronte alla Russia la resilienza dell'economia europea scrive il giornale francese
Quasi un anno dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina al di là della di dell'andamento della guerra sul terreno un'altra posta in gioco pesa sull'esito del conflitto quella della resilienza delle economie europea di fronte alle conseguenze della guerra
Per la capacità di assorbire questo sciocche dipendono due cose la solidità del sostegno che i ventisette Stati membri dell'Unione europea porteranno a chi erra
E l'accettabilità degli sforzi richiesti ai loro cittadini
Da alcune settimane le prospettive CUP sulla congiuntura economica europea iniziano a dissi par sì secondo le Monde
La Germania ormai punta su una leggera crescita economica nel primo trimestre mentre fino a poche settimane fa la maggior parte degli economisti scommettevano su una recensione tedesca
L'inflazione si sta calmando le difficoltà di approvvigionamento si riassorbe Ono l'industria ha saputo adattarsi alla crisi energetica
Lo scudo da duecento miliardi di euro brandito dal governo di OLAF Scholz per proteggere le imprese tedesche appare oggi ampiamente sovradimensionato
Dopo una fase delicata di impennata dei prezzi del gas
Che ha portato a un'analoga impennata dei prezzi l'elettricità
L'Europa ha saputo uscire dalla sua dipendenza dalle energie fossili russe in tempi record un inverno caldo l'efficacia delle misure di risparmio energetico
E la diversificazione degli approvvigionamenti hanno permesso di calmare la speculazione e allontanare le minacce di penuria in questo inizio due mila ventitré
I prezzi del gas e dell'elettricità sono inferiori a quelli constatati poco prima dell'inizio del conflitto della Russia contro l'Ucraina
Anche l'occupazione resiste lo shock la zona euro conta tre milioni di occupati in più rispetto a prima della pandemia di colpi diciannove e la disoccupazione
è ai livelli più bassi di sempre la Francia non è un'eccezione malgrado il rallentamento della crescita i fallimenti di impresa e restano contenuti
E il tasso di disoccupazione
In calo del dieci per cento nel due mila e ventidue tornato ai livelli del due mila undici quanto la crescita si annuncia più debole
Ma non ci sarà una contrazione del PIL le un'esplosione della disoccupazione anche se il potere d'acquisto dei francesi sotto tensione
Morale per le Monde queste buone notizie contraddicono la narrazione alimentata dalla propaganda russa e ripresa da alcuni partiti in particolare d'opposizione in Francia e altrove
Le sanzioni occidentali e il sostegno all'Ucraina dovevano precipitare la recessione dell'economia europea
La pressione esercitata dallo scontento delle opinioni pubbliche avrebbe dovuto mandare in pezzi l'unità degli europei di fronte all'aggressione russa
Lo scenario non si è prodotto e ogni giorno apporta la prova che il prezzo da pagare per difendere i nostri interessi non è così esorbitante la determinazione degli europei
Non sta vacillando
Certo nei prossimi mesi prosegue le monde l'economia europea dovrà ancora far fronte a venti contrari con un'inflazione
Elevata e prezzi dell'energia che potrebbero ripartire verso l'alto nel momento in cui la Cina sta portando la pagina della sua politica zero copie d'ma inattesa occorre scenici tassi del fatto che l'Unione Europea sia stato in grado di contenere gli effetti della guerra sulla sua economia quanto alla Russia non è riuscita a evitare la decisione nel due mila e ventidue tuttavia fa comunque meglio del previsto ma questo rischia di non durare perché gli effetti delle sanzioni decise dagli occidentali sono graduali e cumulativi più passa il tempo più loro impatto sì intensificherà
Le conclusioni di le Monde
La guerra in Ucraina non si gioca solo sulla capacità degli europei di sostenere lo sforzo di guerra ucraino dipende anche dal rapporto di forza sul piano economico tra l'Unione europea e la Russia il primo che cadrà perderà una battaglia importante così così nel mondo e nel suo nel suo editoriale di oggi che ci porta un altro editoriale
Questa volta sull'Economist il settimanale britannico delicato alla situazione non tanto europeo quanto globale
Anche qui ci sono segnali positivi ma un po'più di prudenza politiche Risi o Poli ripresa il problema infrazione per l'economia mondiale si sta allentando ma la recessione ancora probabile
Scrive il settimanale dopo tre anni caotici
Investitori hanno diversi motivi per rallegrarsi dello stato dell'economia mondiale
In America l'inflazione sta crollando alimentando le speranze di un atterraggio morbido in cui la crescita dei prezzi sarà riportata sotto controllo senza una recessione
La fortuna sorriso anche all'Europa dove un inverno prevalentemente caldo ha fatto precipitare i prezzi dell'energia
E l'economia cinese liberata dalla distruttiva politica zero copie DC Jinping è pronta a riprendersi i mercati sono euforici l'indice è sentito cinquecento delle azioni americane
è salito del cinque per cento dall'inizio dell'anno i prezzi delle azioni in Europa in i mercati emergenti sono aumentati ancora di più purtroppo però secondo l'Economist è troppo presto per dichiarare la fine dei problemi dell'economia mondiale
In America i prezzi al consumo sono diminuiti a dicembre e l'inflazione annua potrebbe scendere al di sotto del due per cento quest'anno grazie al calo del dei prezzi dell'energia e dei beni più economici tuttavia mentre la crescita dei prezzi si è ridotte in modo significativo
Si sta riducendo anche la crescita del PIL le vendite al dettaglio la produzione industriale sono diminuite a dicembre e gli indicatori anticipatori della produzione sono in netto calo il che di solito indica che una recessione è e vicina la parte più sana dell'economia il mercato del lavoro ma una forte domanda di lavoratori non è una una buona notizia del tutto una buona notizia perché perché per la Federal Reserve la banca centrale americana sarà più difficile
Essere certa che l'inflazione è stata domata insomma c'è il rischio di un continuo aumento dei tassi di interesse
Nonostante i licenziamenti che fanno le prime pagine licenziamenti da parte delle grandi aziende tecnologiche il tasso di disoccupazione americano rimane al tre e mezzo per cento
La crescita annuale dei salari è diminuita ma rimane intorno al cinque per cento
Wall ma tra il ventiquattro gennaio a annunciato che aumenterà al Salario minimo da dodici a quattordici dollari l'ora
Poiché la produttività dei lavoratori cresce solo dell'uno per cento circa l'anno la rapida crescita dei salari fa presagire aumenti dei prezzi che superano di gran lunga l'obiettivo di inflazione del due per cento della fredda
I mercati attualmente si aspettano che la fede di inizia a tagliare i tassi di interessi entro un anno
Per il rallentamento della crescita ma se la faccende seriamente intenzionata
A riportare l'inflazione al due per cento e mantenerla quel livello dovrà mantenere i tassi alti fino a quando la crescita dei salari non si raffredda era anche se ciò dovesse provocare una recessione
Non c'è solo l'America
Se l'America dovesse affrontare una recessione scrive l'Economist è probabile che trascini con sé anche l'Europa
Nonostante il calo dei prezzi dell'energia alla zona euro a anche un problema di inflazione di fondo e crescita dei salari
Christine Lagarde la presidente della BCE avvertito che contrariamente alle aspettative degli investitori tassi di interesse devono salire ancora in modo significativo un dollaro più forte
Che è probabile sulla Fed continuerà ad alzare i tassi aumenterebbe l'inflazione importata nella zona euro e renderebbe ancor più difficile il lavoro della BCE
La stile della politica zero corride in Cina poi se riduce i Problemi alle catene di approvvigionamento
Portava un rimbalzo della stessa Cina
Che non avrà solo stretti positivi per il resto del mondo
Porterà anche un problema inflazione le importazioni extra
Della Cina
Aggiungeranno più carburante ad economie già sul riscaldate
La ripresa della domanda di gas dalla Cina poi potrebbe portare un nuovo aumento dei prezzi degli idrocarburi il prossimo inverno
Morale solo quando i nemici gemelli il mercato del lavoro sul riscaldato della crisi energetica saranno stati sconfitti solo all'ora l'economia mondiale sarà fuori pericolo
Rimaniamo sull'Economist per parlare anche della politica italiana e dei cento giorni del governo Meloni visti dall'estero
Per ora tutto sembra andare bene navigazione piatta tranquilla il titolo dell'analisi del settimanale britannico
Ma dopo cento giorni stabili acque più agitate attendono Giorgia Meloni andiamo a leggere
Pochino governi si avvicinano ai alla fine dei loro primi cento giorni in una forma tanto buona quanto la qualità né di destra di Giorgia Meloni in Italia
In vista di quel traguardo al trentun gennaio Meloni ha avuto una serie di incontri conviviali sia con Ursula fondarla Allende sia con papa Francesco
Che sono stati letti in Italia come benedizioni da parte della Commissione europea di cui fondarla iene presidente e del Vaticano cioè due organizzazioni che i primi ministri italiani devono sempre tenere dalla loro parte
Poi il sedici gennaio è arrivato un regalo diverso per un governo che vanta una linea dura su legge e ordine
La polizia di Sicilia catturato l'uomo più ricercato d'Italia Matteo Messina Denaro un boss mafioso che era sfuggito alla cattura per trent'anni
Nonostante abbia avuto solo dieci settimane per farlo il governo Meloni anche definito il fatto passare con successo in Parlamento la legge di bilancio due mila ventitré
E dice di aver soddisfatto le condizioni per l'esborso di una terza tranche di sovvenzioni e prestiti per un valore di diciannove miliardi di euro del Recovery Fund post pandemia dell'unione europea
Grazie a tutto questo il partito di Meloni Fratelli d'Italia guadagnato sorprendentemente popolarità passando dal dal ventisei per cento alle elezioni politiche del venticinque settembre ha una media dei sondaggi attorno al trenta per cento
Nello stesso periodo il sostegno al principale partito d'opposizione il partito del
Sceso dal diciannove a un misero sedici per cento
Probabilmente però ciò che è più eloquente non è quel che è successo da quando la destra ha preso il potere ma quel che non è successo
I mercati non hanno praticamente ha reagito all'avvento di un governo guidato da un partito che trae le sue origini dal neo fascismo e che un tempo era sfacciatamente euroscettico Fratelli d'Italia Meloni uscita dall'euro e quant'altro
Lo spread tra i titoli di Stato decennali dell'Italia e quelli della Germania indicatore chiave sulle preoccupazioni per la capacità italiana di onorare i propri debiti lo spread si è ridotto
Da quando il nuovo governo ha prestato giuramento è sceso da duecentotrentatré punti a circa centottanta la questa variazione secondo l'economista riflette un certo apprezzamento per la legge di bilancio di Meloni che prevede il deficit in discesa dal cinque virgola sei al quattro virgola cinque per cento del PIL
Per poi passare al tre virgola sette per cento il prossimo anno quattro cinque quest'anno ma questa variazione riflette anche la percezione che Meloni abbia due forti ragioni motivi per attenersi
A una politica prudente la prima il gigantesco debito pubblico italiano alla fine dello scorso anno il debito lordo si attestava intorno al centoquarantacinque per cento del PIL
Un secondo motivo deriva dal Recovery Fund dell'Unione Europea l'Italia deve ricevere la quota maggiore di aiuti quasi duecento miliardi di euro e quindi nell'interesse del governo
Evitare battibecchi con Bruxelles o con i suoi partner nell'Unione Europea
Almeno fino a quando non sarà stato sborsato versato l'ultimo Europ
Il governo inizialmente ha cercato di bloccare le navi dell'ONG che portano i migranti soccorsi in mare nei porti italiani ma quando la Francia ha ha sottolineato che la mossa violava gli impegni assunti dall'Italia nel trattato ben Meloni ha fatto marcia indietro
In altri settori però meno pubblicizzati il pensiero e il comportamento del governo Merloni sono chiaramente in contrasto con i partner europea e i e anche con la Commissione di Bruxelles
Prendete la digitalizzazione con la popolazione più anziana d'Europa l'Italia si colloca ancora in basso diciottesimo posto su ventisette nell'indice dell'economia della società digitale dell'Unione Europea
Ma nei cinque anni precedenti il due mila ventidue l'Italia anche mostrato il miglioramento più rapido in questo settore di qualsiasi altro stato membro con il precedente governo sotto Mario Draghi l'ex amministratore delegato di Vodafone Vittorio Colao guidava un ministero per la transizione digitale con ampi poteri per promuovere integrare l'uso della tecnologia digitale nell'amministrazione pubblica italiana Meloni ha deciso di fare a meno dei suoi servizi e affidato l'incarico a uno dei diciassette dipartimenti della Presidenza del Consiglio
Dipartimento che è presieduto da un funzionario che a suo dire a un inglese elementare
Una simile avversione per il futuro
L'espressione chiave forse di questa analisi una simile avversione per il futuro è emersa nelle prime bozze della legge di bilancio due mila ventitré
Che includeva una disposizione che consentiva ai commercianti ad altri di rifiutare i pagamenti con carta per meno di sessanta euro
La proposta ha sollevato timori a Brussel che potesse ostacolare gli sforzi per combattere l'evasione fiscale e alla fine è stata ritirata dal governo Meloni ma la versione finale della legge di bilancio
Contiene non meno di dodici condoni fiscali e un aumento dal due mila cinque mila euro del limite legale per qualsiasi transazione in contanti
Queste misure ostacolerà hanno la transizione dell'Italia verso una società senza contanti renderanno più facile per gli italiani evadere le tasse in futuro finora spiega l'economista Meloni ha navigato in acque relativamente tranquille ma all'orizzonte si vedono almeno tre nuvole scure la prima in Q ombre
Sulle Coveri Fund resta da dimostrare che tutti e i cinquantacinque tutti e cinquantacinque I targhette in mai visto
Obiettivi e traguardi fissati dalla Commissione per l'ultima tranche delle cover infanga la terza insomma siano stati effettivamente rispettati e la spesa da parte dell'Italia di quanto già ricevuto in forte ritardo
La barca di Meloni potrebbe anche essere scossa dal a disuniti onere all'interno della sua coalizione
Il timore quando entrati in carica era che i suoi due partner lega fra e Forza Italia si sarebbero opposti al sostegno dell'Italia alle sanzioni contro la Russia le forniture di armi all'Ucraina
Matteo Salvini leader della Lega una volta era un fanno di Vladimir Putin e Silvio Berlusconi che guida Forza Italia lo è ancora
Finora nessuno dei due però ha osato sfidare la posizione di Meloni mai nessun problema probabilmente più controverso la riforma costituzionale
Per Fratelli d'Italia e Forza Italia questo significa l'introduzione di un sistema semipresidenziale per la lega significa maggiore autonomia regionale
Una riforma che secondo i critici amplierebbe il divario già preoccupante tra il nord più ricco e il sud più povero
E poi c'è la terza e più spaventosa minaccia che plana sul governo il piano della BCE rialzare i tassi di interesse riducendo al contempo il suo programma di acquisto di titoli
è una politica che Meloni e i suoi ministri hanno ripetutamente deplorato e attaccato
Il debito pubblico dell'Italia
In percentuale al pile è sceso sì dal picco del centocinquantacinque per cento raggiunto durante la pandemia ma è ancora sufficientemente alto da rendere l'Italia vulnerabile
A una fuga nei mercati obbligazionari se gli investitori dovessero spaventarsi per l'instabilità politica o per nuovi Problemi economici
Conclusione Meloni finora si è dimostrata un abile skipper
Ma anche i migliori possono trovarsi in Badia delle intemperie così l'Economist ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale