Puntata di "Traslimen 5 minuti" di sabato 28 gennaio 2023 condotta da Giorgio Pagano .
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Decessi, Era, Esperanto, Lingua.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 5 minuti.
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Caro saluto agli ascoltatori tra BMW e qui sulle onde di Radio radicale da Giorgio Cadmo pagano che quest'oggi ai nuovi a da esordire con una brutta notizia una brutta notizia perché nostro presidente dolore Andrea Chiti battelli
è deceduto a poche ore della trasmissione di domenica scorsa la mattina quindi del ventidue dicembre
A centodue anni due mesi e tredici giorni ricorderete come avevamo festeggiato il nostro presidente d'onore il tredici novembre avendo compiuto
Il dieci novembre i suoi centodue anni noi appunto andavamo in onda il tredici e Andrea fa parte di quegli uomini quelli grandi personaggi insieme a Marco Pannella Altiero Spinelli e diversi altri che ho avuto la fortuna di conoscere e di frequentare della grandezza di avere chi di battelli sono sempre stato convinto fin dalla giovane età quando ci siamo incontrati nel momento federalista europeo e devo dire che anche con i figli in particolare con costa è solo che la seguita amorevolmente in tutti questi ultimi anni in particolare avevo discusso dal fatto che meritasse una fondazione che si occupasse della grande lascito culturale di Andrea Chiti Batelli perché perché c'è una corrispondenza immensa di Andrea oltre ovviamente
Alle decine e decine di libri che aria ha pubblicato purtroppo non è andata a buon fine il presupposto che
Io pensavo
Potesse essere doveroso realizzare quello di una fondazione a suo nome
E da questo punto di vista anche per questo rammarico Andrea ci ha lasciato ha lasciato all'era l'eredità dei diritti per quanto riguarda i suoi scritti
Chi Batelli certamente è stato un filone oratore e quante volte lo avete sentito dei nostri convegni come anche quelli organizzati dal Partito Radicale peraltro
Ha scritto come ricordavo numerosi saggi e non mancherà occasione di ricordarlo me certamente alcuni soprattutto e il focus
Era quello del federalismo europeo
Comprendendo però in esso la questione della biodiversità linguistica in Europa e la necessità di una lingua comune federale appunto come l'esperanto
Argomento sul quale si è speso davvero molto e a lui si deve anche la ripresa di quello che lui stesso ha chiamato metodo di Pat bollo sia l'utilizzo dell'esperanto in chiave propedeutica glottodidattica per l'apprendimento
Di altre lingue straniere peraltro utilizzo da questo punto di vista dimenticato dagli stessi esperantisti ma abbiamo ben capito qual è il fine degli esperantisti ossia quello di continuare la specie degli esperanto o fuori
Far passare in cavalleria quella che era l'idea di Zama e la fa ossia che il mondo intero avesse avesse necessità politica oltre che umana di avere una lingua internazionale comune e per comune intendendo davvero nel vero senso della parola ossia di tutti questa del sogno che noi cerchiamo di portare avanti perché senza questo sogno che si realizza in realtà come abbiamo visto Paolo per motivi nazionalisti che hanno contrapposto proprio Rousseau foni in Ucraina ci siamo ritrovati con una Guerra a poche centinaia
Di chilometri dall'Italia ma certamente ai confini dell'Unione Europea mi corre l'obbligo di ricordare proprio in questa dimensione
Di attenzione alla biodiversità linguistica e culturale del unione europea come del mondo il fatto che andrà chi di battelli sapeva perfettamente quattro lingue e questo certamente aveva il suo peso lo aveva proprio dei suoi saggi dove la bibliografia
Era molteplice là dove oggi assistiamo a saggi che hanno un'unica bibliografia che è quella monolingue anglofona ma voglio anche cogliere l'occasione per dire qual era la grande differenza tra le nostre visioni parlo ovviamente della mia rispetto a quella di Andretti Patelli laddove invece come ho già avuto modo di dire altre volte Altiero Spinelli era completamente disinteressato alla questione non capendo le invece la fondamentale valenza politica
Ebbene su questa valenza politica appunto c'era una differenza sostanziale perché andrà chi di battelli riteneva che l'unica europea fosse propedeutica all'utilizzo della lingua internazionale ossia prima lui europea poi la lingua comune e io invece che rispondeva così come peraltro anche argomentato con lo stesso Altiero Spinelli che in realtà senza lingua comune europea senza lingua federale europea non si sarebbe mai stata
L'Europa avremo modo di continuare questo discorso attrattivi inverno a mezzanotte e mezza vi aspetto un saluto da Giorgio Cadmo pagano
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