Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale giovedì due febbraio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi apriremo con il tema della guerra della Russia contro l'Ucraina e più in particolare con un commento pubblicato dal New York Times a firma brezze Air France
Dal titolo come verrà ricordato Gio by the non tra cinquant'anni columnist del quotidiano
Liberal di New York che si interno droga sulla reale volontà del presidente americano di fare tutto quanto necessario per arrivare alla vittoria
Dell'Ucraina ma non solo Stephens parla anche di altri potenziali conflitti l'Iran
E la Cina leggeremo poi un editoriale uscito ieri sul Financial Times a proposito delle armi e degli arsenali occidentali che si stanno svuotando poco poco
Gli stock di armi della NATO devono essere urgentemente ripianati
L'attacco della Russia contro l'Ucraina dimostra che gli eserciti occidentali sono male equipaggiati per la guerra poi torneremo ad occuparci di Medioriente delle tensioni e dei morti
In Israele nei territori occupati in Cisgiordania
Il Guardian ieri avevo l'editoriale sul rischio di una terrazza intifada nel quale sottolineava che gli appelli chiede quindi degli Stati Uniti alla calma non sono sufficienti oggi del mondo invece un commento di dice il sparite secondo il quale l'obiettivo di uno Stato palestinese diventato secondario nelle agende degli Stati Uniti e dell'Europa
Il dinamismo in corso e più che mai quello di una unificazione territoriale assortita dei diritti diverso iper le popolazioni palestinese e israeliana scrive tra l'altro Gil pari infine se avremo tempo ci occuperemo anche di Banca centrale europea ieri ci sono stati dati meglio Stimme
Relativamente positive di Eurostat sull'andamento dell'inflazione nel frattempo sempre Eurostat ha ha detto questa settimana che la zona Euro invitato una recezione
Il Financial Times ha pubblicato un commento di Martin Wolf dal titolo quando le buone notizie economiche possono non essere buone perché perché c'è un certo ottimismo oggi sulla situazione economica e questo mette la Banca centrale europea di fronte a un dilemma come come
Tornare all'inflazione al due per cento una crescita come dire
Più positiva del previsto rende più complicato il compito della BCE potrebbe spingerla una stretta più forte sulla politica
Monetaria cominciamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e dal commento di Brett Stephens pubblicato dal New York Times
Il titolo è questo come verrà ricordato Giuba interna tra cinquant'anni
Per mezzo secolo scrive il columnist del quotidiano americano la presidenza di John by del sarà ricordata come gran parte delle presidenze con una Breve frase sommaria
Sarà una frase stile John by del a sconfitto Donal Trump e puntini i pontini secondo Stephens non saranno riempiti dalla legge sulle infrastrutture dal tasso di inflazione o dall'inflation Reduction Act che finché Cina India e Sudafrica continueranno a bruciare carbone probabilmente non porterà a una riduzione significativa delle missioni nel mondo
Non saranno nemmeno le e-mail di Hunter by the né se by indenne avrà asservito come presidente per uno due mandati
Quello che conterà nel due mila e settantatré S. valide in sarà riuscito a invertire
L'onda globale della ritirata democratica che era iniziata prima della sua presidenza ma che ha raggiunto il punto più basso con la vittoria dei talebani in Afghanistan e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia
Se by the non può sarà in grado di invertire questa tendenza sarà un successo storico altrimenti CIA spendono ci aspettano giorni cupi
Vai del ha una possibilità reale di invertire l'onda sul fronte delle cose positive c'è la decisione di fornire carri armati da combattimento Abrams all'Ucraina che ha bloccato anche la fornitura di Leo parte dei rischi
Decisione avvicina l'Ucraina un'eventuale adesione alla NATO che si è più che meritata
Poi c'è l'apparente fine del tentativo americano di resuscitare l'accordo nucleare con l'Iran e una postura visibilmente più dura nei confronti dei tiranni di Teheran e ci sono le ripetute dichiarazioni pubbliche D by del sul fatto che gli Stati Uniti difenderanno Taiwan nel caso di un attacco da parte della Cina
Se vai interna non avesse fatto queste dichiarazioni isola oggi sarebbe ancora sarebbe in un in un pericolo ancora più grave ciascuno di questi passi è evocata secondo Stephens
Il Cauto ma efficace approccio che era stato scelto dall'eroe politico di Baj d'vai del Franklin Delano Roosevelt per andare in soccorso il Regno Unito nel mille novecentoquarantuno con il Land
LIS
Programma di fornitura di armi durante la seconda guerra mondiale
Quando gli Stati Uniti non erano ancora impegnati nel quarantuno scrive Stephens Rosenfeld stava preparando l'America alla possibilità di partecipare alla guerra Guerra nel nella quale Washington non era ancora direttamente coinvolta
Queste decisioni arrivano anche dopo altri successi di politica estera nessuno dei quali era scontato un anno fa
L'unità transatlantica di fronte all'aggressione russa ricatto energetico la Finlandia e la Svezia che vogliono entrare nella NATO la decimazione delle forze militari russe in Ucraina in gran parte grazie alle armi all'Intelligence occidentali
Ma by then come Roosevelt non sarà giudicato da come ha gestito queste crisi all'inizio ciò che conta e come finiranno queste crisi per l'Ucraina l'obiettivo americano minimo e negare la Russia qualsiasi conquista territoriale dovuta alla sua aggressione altrimenti Putin sarà in grado di reclamare vittoria congelarli il conflitto e giocare con il tempo contro uno Stato ucraino indebolito e demoralizzato
Per l'Iran l'obiettivo impedire che il regime raggiunga la soglia critica nucleare per Taiwan
è armare l'isola in modo che possa difendersi da sola contro un'invasione cinese preservando un'opzione fattibile per un intervento americano
Su tutto questo però secondo me Brett Stephens l'amministrazione by del rimane molto ambigua
Trentuno carri armati per l'Ucraina sono meglio di niente anche se non arriveranno sul campo di battaglia per mesi e allora perché non annunciarle sessantadue o centoventiquattro
Cosa che porterebbe chi è molto più vicina ai trecento di cui ha bisogno
Il vecchio argomento che questi carrarmati vanno oltre le capacità ucraine di operare ora non vale più così come non vale l'argomento secondo cui bisogna stare attenti a non provocare la Russia Putin a dimostrato che provocato dalla debolezza dei suoi nemici non dalla loro forza
Giunto dunque il momento di armare l'Ucraina con le armi di cui ha bisogno per vincere rapidamente la guerra inclusi ieri F sedici e non solo per sopravvivere a tempo indeterminato
Quanto all'Iran non è chiaro quale sia la politica ora che l'amministrazione sembra riconoscere il fallimento dei negoziati sul nucleare
Finora by the ne è rimasto silente la domanda se c'è un piano B dato che un Iran che superi la soglia nucleare come la Corea del Nord negli anni mille novecentonovanta provocherebbe
Una corsa alla proliferazione nucleare in Medioriente e sicuramente questa non è l'eredità che Baj Derna vuole lasciare
In Cina e Taiwan lo scorso anno l'amministrazione approvato poco più di un miliardo di dollari di vendite di armi a Taipei ma e solo una piccola frazione di ciò di cui l'isola ha bisogno per difendersi contro
Un'invasione
Morale tra cinquant'anni la frase sul buy del potrebbe essere ha sconfitto Trump e poi sconfitto Putin Khamenei e ci Jinping oppure
Ha sconfitto Trump poi c'è andato vicino ma per poco non ce riuscito
Così Brett Stephens sul sul New York Times infame Sontag si era invece un editoriale affrontava un'altra questione che diventa sempre più gente malgrado
Fosse stata sollevata da andando a numerosi osservatori
Già lo scorso maggio è il tema degli arsenali occidentali che si stanno svuotando
Per aiutare l'Ucraina gli stock di armi della NATO devono essere urgentemente ripianati il titolo
Nell'editoriale del quotidiano della City che scrive la quale della Russia contro l'Ucraina è stata un campanello d'allarme per le forze armate occidentali
Tre decenni dopo la caduta del muro di Berlino stanno scoprendo gli occidentali di non essere preparati a un conflitto appieno intensità come quello in Ucraina o quello che la Cina potrebbe scatenare contro Taiwan
L'assalto della Russia si è trasformato in una guerra di logoramento con orribili echi della prima guerra mondiale
Anche se con armi più moderne gli Stati Uniti loro alleati europei hanno lodevolmente Donato armi e munizioni per aiutare l'Ucraina difendersi
Le armi anticarro portatili fornite dall'Occidente i missili di precisione l'artiglieria standard della NATO si sono rivelati fondamentali per arrestare le forze di invasione della Russia
Tuttavia le le le insaziabili necessita di Kiel stanno svuotando gli arsenali occidentali un ritmo allarmante e superando le capacità di rifornire l'Ucraina
Grazie ai dividendi della pace post guerra fredda e con il passaggio conflitti più agili
I governi occidentali hanno lasciato votarsi
Visto che nonostante nato avesse fissato nel due mila e quattordici l'obiettivo di accumulare munizioni per un mese di combattimenti a ad alta intensità
Alcuni come la Germania hanno rifornimenti al massimo per pochi giorni
Questo ha ridotto la capacità dell'industria della difesa occidentale di aumentare la produzione in caso d'emergenza
Come dimostra un'analisi dello stesso Fraktion Times sofisticati sistemi d'armamento come i missili anticarro Javelin coi razzi guidati Aimar possono richiedere almeno un anno per essere prodotti e coinvolgono complesse catene di approvvigionamento con diversi fornitori ognuno dei quali rappresenta un potenziale collo di bottiglia
La situazione particolarmente grave per le munizioni d'artiglieria la scorsa estate l'esercito ucraino Strabace circa sette mila proiettili al giorno
L'equivalente di due settimane della produzione massima americana
Anche la Russia soffre di problemi di fornitura di di di proiettili ma a una vasta industria dalla difesa che può mettere sul piede di guerra la guerra in Ucraina proseguano sciolta in c'è una guerra anche di risorse
Come lo sarebbe qualsiasi conflitto con la Cina i governi NATO sono stati lenti a rispondere
Era ovvio ad esempio che una volta che forse russo fossero state respinte da chi lo scorso marzo l'Ucraina avrebbe avuto bisogno di difesa R. avanzate per proteggere le sue città e le sue truppe
Gli Stati Uniti almeno hanno iniziato firmare dei contratti ci sono impegnati espandere la produzione di artiglieria
Di cinque volte entro due anni il rischio di dover combattere una guerra per difendere Taiwan difendendo al contempo l'Europa dall'aggressione russa
Fa sì che l'America dovrà fare di più per rafforzare la capacità di produzione la resilienza
Le potenze europee sono ancora più indietro recuperare il ritardo sarà costoso la Germania dice che costruire scorte di munizioni per trenta giorni potrebbe costare venti miliardi di euro
Al di fuori della Re una ottiche dei missili l'industria della difesa europea frammentata produce poco
Eppure
Tanto più importanti
Oggi di quanto lo sia mai stata negli ultimi negli ultimi decenni la capacità industriale della difesa è una componente vitale della sicurezza alla base dell'ordine internazionale del sistema commerciale globale
Mantenere uno mantenere questa capacità industriale nel settore della difesa e anche un modo per scoraggiare le aggressioni
Deve diventare un messaggio a moschea Pechino sul fatto che gli alleati dell'Ucraina sono impegnati nel lungo periodo così tra l'altro il Fano sciolta INPS nel suo editoriale di ieri
Vogliamo
Cupa c'è oggi anche di Medioriente
Dei tragici eventi degli ultimi giorni in Israele e nei territori occupati
Raid israeliano in Cisgiordania con dieci palestinesi morti attentato contro una sigla in Goga
In Israele il Guardian ha ieri avevo un editoriale dal titolo il rischio di una terza intifada gli appelli tiepidi degli Stati Uniti alla calma non sono sufficienti
La questione non è più la domanda non è più se una terza intifada Possa cadere ma cosa possono essere fatto per evitarla
In un recente sondaggio il sessantuno per cento dei palestinesi e il sessantacinque per cento degli ebrei israeliani hanno del predetto ritenere che una terza intifada sia all'orizzonte con l'escalation de la violenza la crisi in termini di leadership politica interna sia in Israele sia nell'Autorità palestinese
Dimostra che altri devono farsi avanti ma Anthony Blinken ha dimostrato che nessuno deve aspettarsi un'iniziativa degli Stati Uniti
Il segretario di Stato americano è volato in Medioriente questa settimana per colloqui con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il premier il primo ministro
E il presidente del primo ministro palestinese Mahmoud a basse Mohammad sta ieri
Ma Blinken si è limitato lanciare vaghi appelli alla calma che non porranno fine alla crisi
Alcuni sostengono che una terza intifada è già in corso l'anno scorso è stato il più sanguinoso mai registrato in Israele Cisgiordania e Gerusalemme dalla fine della Seconda intifada nel due mila e cinque con circa centocinquanta palle palestinesi e trenta israeliani uccisi e altri quarantanove palestinesi uccisi da attacchi ieri israeliani nella striscia di Gaza ad agosto
Poi giovedì scorso c'è stato raid più mortale dell'esercito israeliano in Cisgiordania da decenni che ha ucciso dieci palestinesi
Il giorno dopo un uomo armato palestinese ucciso sette israeliani fuori da una sinagoga nel peggior attacco terroristico degli ultimi anni
La questione di fondo per il Guardian è la prospettiva sempre più remota di una soluzione a due Stati che gli Stati Uniti sostengono ma senza far nulla per farla avanzare
Il sostegno alla soluzione dei due Stati si è ridotto drasticamente sia tra i palestinesi sia tra gli ebrei israeliani senza alcuna via percorribile verso un proprio Stato
I palestinesi vedono gli insediamenti consumare sempre più in terra
E poche prospettive di cambiamento delle loro condizioni di vita che alcuni paragonano a una forma di apartheid anche se diverso da quello del Sudafrica
Due sviluppi aumentano i pericoli attuali il primo è che le armi da fuoco illegali circolano molto più ampiamente in Cisgiordania e il secondo la politica
Israele al Governo più di estrema destra e anti arabo della sua storia
L'impopolare otto unità palestinese non tiene lezioni da sedici anni ed è vista da molti come il subappaltatore della sicurezza di Israele Dubai del ha fornito un sostegno incondizionato Israele per tutta la sua carriera politica
Come vicepresidente ha visto fallire il timido tentativo di Barack Obama di rilanciare i negoziati trattare con l'Iran e mantenere la pressione su Mosca sono le sue priorità
Gli Stati arabi non democratici si sono avvicinati costantemente Israele l'escalation della violenza però non è inevitabile
Ma ogni segnale punta nella direzione sbagliata senza che nessuno sia disposto a intraprendere azioni concrete per fare un passo indietro dal baratro così
Tra l'altro il Guardian
Nel suo editoriale che ci porta sia sulla questione apartheid come viene definita nel testo sia in generale sulla sulla priorità dei negoziati soluzione dei due Stati
A un commento pubblicato oggi da le Monde di Gil pari l'obiettivo di uno Stato palestinese e di contatto secondario nelle agende di Stati Uniti e Europa qual è il punto centrale non abbiamo molto tempo ma ma
E che
La dinamica in corso
è quella di una unificazione territoriale unificazione territoriale significa fondamentalmente l'annessione
Di una parte
Della Cisgiordania di tutta la Cisgiordania a Israele e questo sarebbe assortito
Da diritti DiVersi per i palestinesi e gli ebrei israeliani per le due popolazioni quanto meno popolazione palestinese e popolazione israeliana questo scrive Gil pari il che almeno chi cura questa rubrica
A chi cura far questa rubrica fa venire in mente ciò che diceva Marco Pannella che il problema centrale non era tanto la soluzione dei dei due Stati
Il problema centrale era quello della Democrazia e dei diritti
E preservarli curarli alimentarli
Dentro Israele perché perché con la deriva attuale ben il rischio è proprio quella quello dei dell'apartheid come è stato definito dalla dal Guardian per il momento non è ancora totali d'ma ma il pericolo effettivamente
Effettivamente c'è venti secondi invece per la Banca centrale europea vi segnaliamo un commento cucito sul feroce un Times sulle buone notizie economiche che in realtà potrebbero non essere buone Martin Wolf spiega che la crescita migliore del previsto infrazione
Dato che scende più del previsto ma non l'inflazione di base
Beh tutto questo mette la bici di fronte a un dilemma oggi ci sarà una riunione del consiglio dei governatori e il dilemma è come tornare all'inflazione al due per cento il pericolo di una stretta monetaria
Molto più significativa ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale