L'importanza della giustizia per la riconciliazione e il peace-building. 31 anni dopo la tragedia di Khojali

Funzione si forse sì perfetto
Buongiorno buongiorno a tutti
è un è un onore dare il benvenuto alle autorità presenti
Al all'ambasciatore Aslan of ambasciatore della Repubblica dell'Azerbaijan
Al in senatore Sallemi ci raggiungerà momenti perché ci stiamo alternando in una sessione di votazioni
In aumento in aria
Un saluto molto cordialmente professor Antonio stanco presidente della Federazione italiana diritti dell'uomo
Ambasciatore Farruggia ministero degli affari esteri ed al consiglio del Centro alti studi difesa del caso e desidero anche salutare cordialmente l'onorevole Rosato grande amico del paese di cui stiamo parlando che ci onora con a questo evento eco alla presenza dell'ambasciatore in particolare
è un
è un momento di memoria di ricordo
Di dolore ma anche di impegno
E di lotta a far ricordare e a far rendere giustizia a quello che è avvenuto trentun anni fa farlo gialle
In
Inoltre in un momento di di crisi di pensioni di guerra
Di distruzioni di fuga di civili
E di persone di Azerbaijan anni che sono fuggiti in quel in quegli anni
Da territori che sono stati occupati con la forza
E ed è un momento di di memoria
Che particolarmente doveroso per gli Europei
Per tutto il mondo ma per gli europei che hanno vissuto quegli anni terribili e che continuano a vivere anni altrettanto speriamo non anni ma sicuramente Mensi
Altrettanto terribili abbiam parlato oggi parliamo di di Caucaso dalla situazione quella regione
Ma
Ieri abbiamo visto le immagini
Del presidente del Consiglio italiano
In visita a buccia everything
E abbiamo visto
Le i volti non soltanto di commozione ma vorrei dire proprio farà la missione italiana
Partirà presente Giorgia Meloni
Di angoscia disperata
Nel vedere le tracce le prove le evidenze le sofferenze delle persone che sono restate dei parenti delle vittime
Di quanti avete presente Melloni e vedere gli orsacchiotti abbandonati dei bambini uccisi o i segni delle atrocità mostruose che queste forze di occupazione russa e di invasione di aggressione russa
Hanno creato negli ultimi mesi
Ecco a me pensando ieri alla celebre alla commemorazione di oggi
Toccato immediatamente un lampo di immagine ho detto ma queste sono le stesse immagini
è l'avrei Lica di stesse cose disperse violenza gli stessi orrori accaduti trent'anni fa
Alfio a Poggiali
E e questo sono accadute cose successe soli in quel in quel momento
In quel momento insuccesso che venticinque ventisei febbraio del novantadue
Il trecento sessantaseiesimo reggimento sovietico
Di occupazione non certo di peacekeeping di aggressione contro la popolazione inerme
Circondarono e occuparono la città riconoscerli in Azerbaijan uccisi tre seicento tredici civili cittadini Azerbaijan
Ora
Sappiamo che
Occorre meno di tre anni fa il dieci novembre due mila venti è stata firmata la dichiarazione trilaterale tra Armenia e Azerbaijan e Russia
Che ha posto finalmente fine al conflitto fra Armenia e Azerbaijan
Anche se
La fine di questo conflitto è stato una fine di operazioni militari di una certa portata di notevole portata
Ma non è un conflitto di disinformazione
La disinformazione regna sovrana anche nel territorio di l'accende la parte dei territori Azerbaijan anni che sono stati giustamente ripresi
Dall'occupante attiene alla sovranità cioè lo stato dell'Azerbaijan
Ripresi in base
A qualsiasi norma vigente nel diritto internazionale sappiamo che sono infinite
Le risoluzioni delle Nazioni Unite dall'Organizzazione per la cooperazione e sicurezza europea delle istanze internazionali delle giurisdizioni internazionali
Che riconoscono come quello che è avvenuto inizio anni novanta ad opera
Di queste forze delle forze russe in sostegno delle forze armene
Era stata una sottrazione un'invasione di illegittima assolutamente sotto senza giustificazioni senza nessuna motivo legalmente valido
Che avevo portato via al territorio serpeggiano il trenta per cento del suo Paese
E che aveva prodotto un milione di rifugiati
Ecco
Questo è il punto che deve essere sempre chiaro quando si dice
Esistono
Deve ancora delle tensioni e purtroppo anche delle vittime né feriti in quelle zone che sono state contese ma che sono serve germe
Si diffondono apro Palano false notizie sempre contro
Il governo che era stato aggredito cioè il Paese che era stato aggredito e che oggi si cerca addirittura di ripresentare in alcuni ambiti dell'opinione pubblica
In modo indegno di ripresentare che un Paese che adesso aggredisce
Chi vorrebbe
Utilizzare la carta del dell'andar d'opera si dice dalla vittima si gioca a far la vittima
Perché ci si collega per interessi economici per sfruttamenti di miniere per considerazioni legate al commercio internazionale eccessi collega all'altro campo
Sostenendo le ragioni dell'altro campo e ce ne siamo dovuti occupare anche un po'indignare con l'ambasciatore strano nei mesi scorsi
Si cerca di far ricadere la responsabilità sulla parte sbagliata successi su chi alla piena sovranità e deve essere riconosciuta dove per la piena sovranità su quel territorio ecco ho già Lella tragedie nazionali ci porta a tutto questo e non c'è dubbio che dal punto di vista della giurisdizione internazionale dichiarazioni ricordiamoci quello che ancorarla
La sentenza del ventidue aprile due mila e dice la Corte europea per i diritti dell'uomo proprio a conclusione di un di un processo di una causa concernente l'eccidio depositarli
Ha qualificato quegli atti a te in particolare gravità che possono costituire crimini di guerra o crimini contro l'umanità
E nell'immediatezza di quei fatti la corte europea aveva
Rilevato e cito sembra che rapporti disponibile da fonti indipendenti indichino che al momento l'occupazione dei sorvoli da lì nel notte fra il venticinque ventisei febbraio novantadue
Centinaia di civili di origine etnica serve genera siano stati uccisi feriti presi in ostaggio
Durante l'organizzativo di fuggire dalla città catturata da combattente armeni che attaccava alla città
Ecco
Dicevo partendo anche dei fatti di questi giorni ma ricordando come questi fatti e i fatti di questi giorni la tragedia che stiamo vivendo
è un motivo ancora un motivo fortissimo
Per fare della memoria e del ricordo di Corcelli un impegno di oggi è un tempio dove e in che modo certo le vittime le abbiamo perse
I danni enormi alla sofferenza le condizioni psicologiche il disastro i bambini la sparizione di queste famiglie la separazione tutti gli orrori che le azioni genocida arie che ancora si praticano nel mondo
E che si praticano nel mondo non vengono riconosciute o non determinano delle razioni sufficienti per parte comunità internazionale
Tutte queste cose ci vengono dalla memoria di questo fatto ter terribile
L'ambasciatore oggi ci consente di ricordare che abbiamo l'onore il dovere di ricordare
Ma qual è allora qual è l'impegno qual è la determinazione con la quale dobbiamo procedere e andare avanti dalla memoria e dal ricordo la giustizia internazionale
Le eccellenze signora signori la giustezza internazionale
Qui è un altro c'è un altro elemento che ogni tanto rimane così nel vago teorico non si può poi c'è un capo di Stato che si offende se qualcuno dei suoi viene incriminato poi non si fa più la pace
E poi si può produrre anche un senso di ritorno
La giustizia internazionale è stata sempre l'elemento risolutivo di pacificazione e di stabilizzazione né peggiori conflitti
è arrivata spesso quasi sempre con enorme ritardo ma arriva arriva è un deterrente a termine che si impone non soltanto per le coscienze di chi ha una coscienza ma anche per la deterrenza i timori di chi la coscienza non ce l'ha o se la vuole dimenticare
E allora la giustizia internazionale
è rafforzata si sta rafforzando si sta rafforzando per l'enormità dei crimini che vengono commessi oggi per l'enormità dei crimini che vogliamo ricordare e che continuiamo a ricordare e attirare fuori dal dimenticatoio dal passato
Questo trarne nel serve Gianni
E si sta rafforzando e lo dico in modo molto chiaro ci sono delle richieste di tribunali internazionali speciali che stanno andando avanti rapidamente
C'è una giurisdizione nazionale comportata universale che molti Paesi stanno adottando e continuano a promuovere
E fra queste
Voglio segnalare l'importante opera che sta svolgendo il governo italiano in particolare il ministro Giustizia Carlo Nordio
Per attuare attraverso una modifica parziale dei codici italiani
La la la la facilità rendere più efficace la possibilità di procedure di sostanza di procedere nei tribunali italiani contro gravi crimini internazionali
è un elemento che era già nell'agenda del precedente governo negli ultimi mesi governò traghetto ministro Cartabia
E chi è entrata subito tra le priorità di questo governo del ministro della giustizia quindi lo faccio l'esempio perché molti altri Paesi alcuni altri Paesi europei hanno già il principio di giurisdizione universale ma è un principio che
Diventa operativo anche da noi
Quindi questo rafforzamento della giustizia deve essere deve portare sul senso della memoria del ricordo un senso di speranza e di certezza
Che anche i criminali
E non voglio continuare a tracciare paralleli ma purtroppo c'è un brodo di cultura Geno citare Dio nelle forze armate di qualche Paese al mondo che passa di generazione in generazione passare i crimini della seconda guerra mondiale pervenire giù fino ai crimini di ieri corali
Di oggi
E questo brodo di cultura deve essere spazzato via dal senso di giustizia e dell'impegno ad affermare la giustizia grazie
Ho preso lascio la parola vado a prendere posto
Ringrazio il senatore terzi
Anche a nome della Federazione italiana diritti umani che qui rappresento
Che vorrei prima di dare la parola ai nostri illustri ospiti aggiungere qualcosa a quello che il senatore cioè a appena detto forte della sua vastissima esperienza e competenza di diritto internazionale e di relazioni internazionali
Intanto la considerazione di fondo probabilmente operazioni interinali ti umani neutrale rispetto a listati non possiamo essere neutrali rispetto al diritto internazionale
Evidentemente tutto ciò che accadde accorciarli trentuno anni fa onda sarebbe potuto accadere
Se non ci fosse stata la sottrazione di territori che erano e sono dell'Azerbaijan da parte delle truppe armene cioè in primo luogo era stato era stata violata l'integrità territoriale dell'Armenia tutto il resto è una conseguenza di quello che accade compresa la strage Colvin massacro di Coceani
E abbiamo e qui c'è cioè della documentazione che è stata distribuita oggi abbiamo
Una serie di testimonianze già allora
Lo Human Rights War cioè che era presente con degli osservatori avuto della una missione sul campo le arrivò a determinate conclusioni mentre il governo della deroga Gianna parla di oltre seicento
Morti di più di mille invalidi persone rimaste invalide inseguito al al fuoco da parte delle forse armene e di quelle reggimento che è stato citato dal senatore terzi che era un ex reggimento sovietico ufficialmente
Della Comunità di Stati Indipendenti allora ma in realtà si comportava come una banda armata c'erano state anche prove evidente di corruzione per alcuni dei suoi comandanti
Quindi il governo dell'Azerbaijan ha raccolto molti dati molte testimonianze io mare suocero ha calcolato che comunque non meno di duecento civili furono uccisi
In quella notte del ventisei febbraio del mille novecento novantadue e e come si diceva il ricordo di queste tragedie non può essere spento se non si giunge a una forma di giustizia mai
Come in questi casi e come per case che stanno avvenendo in questi giorni come ben sappiamo il motto Non c'è pace senza giustizia e attuale ed è pienamente importante e la giustizia internazionale è la nostra speranza e noi abbiamo voluto come titolo di questo nostro incontro l'importanza della giustizia per la riconciliazione e il PIL subire holding
Trentun anni dopo la tragedia dico Gianni
Ovvero arrivare a forma di giustizia internazionale come base per potersi riconciliare si parla spesso dopo i conflitti di di storia condivisa
Ne abbiamo avuto degli esempi Kim Europa anche per questioni che hanno riguardato l'Italia sui confini le e retaggi dei della seconda guerra mondiale si aggiungerà una storia condivisa è una base per costruire la pace
Ma ci si arriva attraverso la giustizia una giustizia che da da un lato fiducia ai cittadini delle parti che sono stati in conflitto dall'altro assicura che non ci sia una impunità per crimini così gravi
Un'impunità che non può esserci nemmeno per le persone che sono più in alto nella catena di comando e questo è un principio molto importante io ricordo a questo proposito che vado verso la conclusione
Che ad oggi sono centoventitré listati che hanno ha ratificato lo Statuto di Roma della corte penale internazionale entrato in vigore nel due mila e due
Riteniamo nuovi del dell'affido che sarebbe importante che molti altri stati ratifica sarà lo Statuto di Roma e divenissero quindi parse dei meccanismi della Corte penale internazionale
Esistono pochi altri meccanismi cioè la la Corte internazionale di giustizia dell'Aja delle Nazioni Unite
Che non è un organo che può giudicare i crimini che sono responsabilità dell'individui ma che può agire come Corte d'Arbitrato aiutare a stabilire la verità quando due o più Stati si rivolgono ad essa dicendo siamo pronti a a fare quello che la corte
Internazionale il giustiziato raccomanda era su questo per esempio credo che potrebbero esserci delle pronunce naturalmente ci vuole una una volontà delle diverse parti non basta trattando di un meccanismo sostanzialmente di arbitrato con i suoi quindici
Membri della della giuria
C'è bisogno che in questo caso anche l'Armenia accetti di di considerare una eventuale decisione della Corte internazionale di giustizia come vincolante insomma ci sono molti meccanismi che vanno approfondite cella
La Corte europea dei diritti umani che però come sappiamo giudice solo come corte di ultima istanza ma l'ultima cosa che vorrei dire da oltre un anno ci sono stati numerosi incontri del presidente della Georgia ed è il primo ministro dell'Armenia
Questo stato favorito da una serie di piattaforme di di dialogo da meccanismi di mediazione
Per cui credo che si possa lavorare su questo c'è bisogno di superare di superare molte resistenze e e credo che per aiutare a superare queste resistenze da parte di di chi invece vorrebbe proseguire la conflittualità di chi rifiuta di riconoscere
Il ammassati colori dico gialli e quindi i crimini sicuramente di guerra contro l'umanità che vi sono stati commessi
Ecco momenti come questo e agire sul sull'informazione oltre che sulla presa di consapevolezza da parte delle istituzioni in questo caso nazionali e internazionale penso che possono essere davvero d'aiuto
E ci ho detto io chiederei al senatore Salvatore Sallemi d'intervenire
Grazie a lei senatore
Da qui va bene penso sia opportuno gabbato profonda
Grazie grazie per l'invito grazie ambasciatore grazie all'autorità presente
Ai relatori uditori al presidente Giulio Terzi che mi ha consentito di conoscere questo Strand vinto popolo io ho letto la storia di Corcelli io ho letto
Mi sono documentato e trovo dei parallelismi importanti con una storia nostra italiana ne parlavo poco fa con il precedente terzi della storia delle Foibe di Tito egli al tentativo che fu fatto contro il popolo italiano di attaccare
Il popolo di Istria Fiume Dalmazia e mettere in atto quello che fu un tentativo di una pulizia etnica forte mirata contro il popolo italiano notato
Nella storia nel vostro ricordo delle similitudini
Le similitudini importanti sul negazionismo su tentare di sminuire ciò che lo Stato sul tentare di mettere il cappello su quello che fu un tentativo un genocidio reale e concreto che la storia ormai non può più negare e quindi ho trovato questo parallelismo tra quello che ho vissuto noi come popolo italiano pensate che ancora il maresciallo Tito ha una stella una medaglia sul suo petto come riconoscimento la parte la Repubblica italiana e noi faremo in modo che ciò possano avvenire più e quindi capisco quanto sia importante tentare a distanza di anni da quel mille novecentonovantadue ho visto immagini atroci bambini morti
Duecento ma in realtà molti di più quelli che furono uccisi e trucidati
Io penso che lo dico da senatore della Repubblica e importante
La fase del ricordo
Qualunque esso sia e in qualunque luogo venga celebrato soprattutto se viene celebrato in questa sala all'interno del Senato della Repubblica tende forse magari ad avere un effetto di risonanza maggiore
Io posso solo dirvi una cosa e poi purtroppo sono costretto lasciarvi perché devo andare in Commissione perché l'attività parlamentare ingombra io posso dirvi solo questo che nulla e più importante e più forte del ricordo
Io ricordo qua scusate il gioco di parole quando ero ragazzo la prima cosa che mi si diceva a scuole erano mamma le Foibe di Tito non sono mai esistite
è un retaggio della storia così per il popolo
Dell'Azerbaijan e magari molto spesso è stato detto in realtà non è così come dipingete nell'alta quello che fu un genocidio è stato solamente un momento di una guerra nella guerra ci sono morti ci sono vinti ci sono vincitori
La realtà quello che è accaduto al vostro popolo è stato un tentativo di una pulizia etnica tentare di aggredire un popolo confinante
In un momento di grandissima difficoltà io credo che in un momento di guerra come quello che stiamo vivendo è compito dalla politica internazionale non solo ricordare
Ciò che è accaduto a qualcuno ha fatto in modo che venisse dipinto in maniera diversa ma fare in modo che certi avvenimenti non accadano più
Ed è sintomatico ed è importante che ciò venga fatto in questo grandissimo momento difficoltà per l'intera Europa e per il mondo io sono orgoglioso
Felice di essere amico del popolo dell'Azerbaijan e ringrazio il presidente terzi per avermi fatto conoscere
Questo grandissimo popolo sono al servizio
Della vostra nazione con amicizia
Spero che questo rapporto di collaborazione possa perdurare nel tempo onore e caduti e alle vittime di quella infame tragedia
Onore a Popolo della Gerda cioè grazie
Grazie senatore Salemi
Non decretare la parola l'ambasciatore Emanuele Farruggia Capo Ufficio quinto cooperazione allo sviluppo presso ministero degli attori e della cooperazione internazionale
Anche che tra l'altro a un'esperienza in zone dell'Africa che sono state molto coinvolte in tragedie
Bene
Naturalmente è difficile aggiungere qualcosa alla perfezione quindi agli interventi precedenti appunto professore
Del del senatore ambasciatore Terzi che contenuto studiato tutta la questione in varie vesti dall'ONU come ministro insomma quindi
Io posso fare riferimento più che le mie esperienze africane al ministeri Henze a Vienna presso lo l'OSCE dove mi sono occupato del conflitto dell'avevano Karabakh seguivo diciamo le vicende delle gruppo di Minsk che è un gruppo negoziale che venne creato negli anni novanta e che tutti noi sapevamo a a Vienna non non sarebbe arrivato mai a nessuna risoluzione del conflitto
Anche perché possiamo dirlo apertamente i tre copresidenti erano i presidenti dei Paesi in cui c'erano i maggiori comunità armene al mondo cioè Francia Russia e Stati Uniti
In devo ricordare anche che il primo presidente del gruppo di Minsk che è stato il senatore Raffaelli italiano
Ma quei posizione era un po'molto molto più equilibrata diciamo anche nel riconoscere la posizione italiana lo è sempre stato la l'aspetto della legalità vi sono quattro risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU che sono abbastanza chiare sul sull'illegalità della annessione del del Nagorno Karabakh e dei distretti circostante organo Karabakh
Derna Gorni Karabakh diciamo secondo il termine russo poi sembra la leggenda dice che sia diventato l'avevano Karabakh proprio perché c'erano di mezzo di italiane no poi questo non so se questa leggenda è fondata comunque Nagorno Karabakh il giardino nero no
E quindi e la la prospettiva all'OSCE era sapevamo diciamo un po'gli addetti ai lavori che la questione nonostante i vari tentativi ve ne sono stati anche molto importanti anche gli accordi di Chivu esiste un tentativo americano non avrebbe fatto passi avanti per una serie di fattori tra cui
L'interesse anche della Federazione Russa mantenere i famosi conflitti congelati completamente congelati ad esempio i vari
Contingenti dei russi di peacekeeping poi abbiamo visto nel caso della tragedia e col gialli non è che fossero poi particolarmente imparziali trecentosessantasei esimo reggimento era totalmente composto da armeni fra l'altro quindi insomma
Considerarlo un'unità della comunità Stati indipendenti è un po'o un un femminismo
Vorrei ricordare a questo punto sotto il profilo storico che il massacro dico gialli di cui neanche incontrovertibile perché è stato accertato vi sono state testimonianze
Famoso reporter occidentale Thomas De vuole inglese che ha fatto scritto un bellissimo libro ruba Garden
A appunto appurato poi intervistato
Anche se la richiesta di Anna è il terzo presente nella armene che rilasciato dichiarazioni agghiaccia agghiacciante c'era riconoscimento anche del del massacro e anzi dell'inevitabilità di questo massacro quindi non non siamo nemmeno in presenza di negazionismo bianco riconoscimento abbastanza disinvolto da parte degli autori del massacro di questo per azione Perozzo che però nel core nell'ambito di un'operazione che scattata proprio fine novantuno inizio novantadue come operazione di pulizia etnica
Perché il massacro dico già lì è stato preceduto da altri massacri in altri villaggi specie nel distretto di Sciuscià ed è proseguito
Proseguito con in modo sistematico con la devastazione di questi villaggi cacciare la popolazione era essenziale per poter liberare la Regione
E quindi la classica pulizia etnica e il l'uccisione con caratteristiche genocidi errate
Quindi violazione ovviamente crimine di guerra violazione convenzione di Ginevra protocollo sulla protezione delle popolazioni civili
E violazione della convenzione sulla mare pre prevenzione e repressione del crimine di genocidio
Delle mille novecentocinquantuno
Questa convenzione sottolineava il presidente israeliano lo viene dal
Suo intervento l'assemblea generale del del al del due mila e quindici in pratica in molti casi può è rimasta lettera morta lui ricordando in questo intervento ricordava Srebrenica ecco gialli
E Foggia linee molto ricordato in Israele abbiamo celebrato la giornata ricorda la Shoah il ventisette gennaio
Abbiamo celebrato il dieci febbraio la giornata del ricordo italiano delle Foibe e oggi celebriamo la giornata del ricordo dico gialli
Perché questo strade questo massacro non è altrettanto conosciuto in Occidente e in altri Paesi degli altri genocidi
Vi è proprio un muro del silenzio che è calato su queste questioni ma non solo
Anche la questione conseguente ai massacri cioè il la cacciata di un milione di Azerbaijan anni dal l'ex alterità i territori dell'ex Oblast Autonomo della cronaca la barca
E dei distretti circostante perché poi ricordiamoci sull'occupazione non si limitò
Anna gonne Karabakh ma anche ai distretti per garantire un ulteriore spazio di manovra quindi e venne in anche anche a Vienna l'OSCE veniva sempre un po'caratterizzata da un certo un atteggiamento un po'quasi equidistante quando la legalità internazionale ovviamente era una parte dell'Azerbaijan
Aggiungo anche che la parte italiana come al solito era sempre accusata velatamente in ambito europeo deve essere un po'troppo filo azera
Mi ricordo il sottoscritto riunioni comunitarie accusa io ero lo share definì l'Unione europea per la serba e Gianna forse aveva un atteggiamento un po'equilibrato e allora venga subito accusato di essere filo a zero al soldo degli Aztechi
Quando proponemmo nostro candidato come capo la missione OSCE a a Baku
Per il fu subito un fuoco di sbarramento che voi venne superato da una netta presa di posizione del presidente Ali F. che disse o arrivare i candidati italiano pure io non accetto proprio nessuno perché ci voleva il gradimento e del Paese
Quindi su questa congiura del silenzio sarebbe ora di finirla perché la convenzione sul genocidio prevede anche la possibilità di istituire un tribunale internazionale ciò è accaduto nell'ex Jugoslavia
La pulizia etnica in massa anche dell'ex Jugoslavia alla fine sono stati riconosciuti sanzionati da un tribunale internazionale sui crimini nella ex Jugoslavia
Quindi gli strumenti legali esistono e la riconciliazione speriamo si arrivi a una riconciliazione farmene Azerbaijan i negoziati in corso le buone notizie da Monaco sono che appunto vi è un processo in corso anche con l'intervento dell'Unione europea che disponibile ad ospitare i negoziati non si possono fermare alla risoluzione del contenzioso territoriale man devono andare oltre nell'andare
Verso finalmente una seria analisi di quello accaduto
Dei crimini commessi e del ristabilimento della giustizia perché come diceva il professore non ci può essere pace senza giustizia questa è una delle in via di che poi sono alla base anche della civilizzazione dell'Europa occidentale e che è stata sempre riconosciuta e che si ispira anche un sommo della BBC grazie
Grazie ambasciatore dovrei ricordare che proprio in questa sala da un anno fa noi avremmo l'opportunità con diversi Esperti raccogliendo molte testimonianze di lanciare quello che abbiamo chiamato il processo di Roma di cui l'evento di oggi è un po'la continuazione e noi siamo decisamente impegnati a continuare su questa strada fare sì che questa sorta di processo di fra Roma serva a fare una progresso dei passi avanti verso quello che noi speriamo essere per la riconciliazione attraverso la giustizia riconoscimento di quello che accade
Che e sono lieto di dare la parola l'ambasciatore Rashad Aslan otto ambasciatore della Repubblica della Gerber Gianna nella Repubblica italiana
Grazie mille grazie mille
Lodo io
Quello ringraziare al senatore primaria Terzi di Sant'Angelo Presidente Commissione politiche dell'Unione Europea del Senato della Repubblica italiana per questa iniziativa
E in questa sala anche a MOI
Cinica significativa
Dedicata al caduti dell'Asia
A
Io
Sono rappresentante dell'Azerbaijan sempre
A stava
A favore
Di parlare dell'aria di dati a favore di parlare deve realizzati Demi paese
A anche oggi noi vogliamo parlare delle realizzati tra te
Un massacri ed è un genocidio che a occorre tenta Azerbaijan in Cara bassi e la città del sociale
Come ha detto il ambasciatore Emanuela Farrugia sulla storia
Del conflitto che abbiamo avuto con l'Armenia durante trent'anni
A
Il genocidio sociale fu è una pagina più oscuro
Con
A
Tantissimi vittime civile innocenti
Incluso bambini anziani le donne che avevano su vede
I io sono una persona che ho passato di tutti questi tre dei tragedia ieri ogni anno febbraio per noi per la selvaggia non hanno speciale perché
Dobbiamo ti vogliamo ricordare
E questa Massacre che abbiamo avuto purtroppo nostra di storia moderna
Il genocidio dico oggi all'avvenuto il ventisei di febbraio mille novecentonovantadue
Rimane una delle venti più tragici
I più doloroso della storia della serva diciamo
Durante il conflitto tra Armenia e Azerbaijan le forze armene con il supporto dei feci niente trecentosessantasei Tex Minion sovietica
Attaccarono e occuparono le città di Foggia al e la noce
Quando i civili innocente
Dormivano
Nonostante il passare del tempo
Il genocidio di Foggia aveva rimane una creazione profondamente doloroso per la serva e Gian
Il per le più ampie comunità internazionale
E in questa notte
Noi a abbiamo persi più di seicento civili innocenti
Che
Non
Erano parte del conflitto solo erano
Parte del vittime del conflitto
Loro hanno ucciso perché erano solamente a Servais Gianni
E questa
Sì possiamo vedere diritto internazionale un genocidio perché hanno uccisi perse o estera serva e Gianni e in questa poco
Distretto
Noi quando parliamo sul sociale non stiamo cercando devono e Benedetta noi stiamo cercando
A aggravare o
Parlare sulla dolore solo noi stiamo cercando e parlare sulla giustizia
Perché fumo
Già detto il
Egregio senatore che giustizia verrà
Perché noi comma selvaggia no questo sappiamo
E noi strette erra giustizia sta arrivando ed è arrivato tu anni fa chiariamo liberati nostre territorio dopo venti otto anni de occupazione armena
Io ora abbiamo più di un milione rifugiati sfollati che stanno aspettando quando possono entrare a su terra natale
Però ancora abbiamo tanti lavori di fare
Uno di questi è sull'amianto
Che tutti questi territorio
Un territorio possiamo dire
Dimensioni ecco quelle mano
Ne è nato totalmente
Purtroppo Azerbaijan oggi
Uno di Top dieci Paesi più minato nel mondo
Posso dire che alcuni città del Azerbaijan
Cioè a dire arato accade cinquantatré Santina e trovo una mina
E questo sfida che Azerbaijan
Sta attraversando
Oltre a sfide distruzione
Del le città
Anche città di Foggia
Che noi dobbiamo ricostruire
Noi possiamo ricostruire questa solo noi terzo avere questa futuro per nostre cittadine sfollati che possono ritornare Assocasa
Però non possiamo ricostruire la giustizia per le vittime del sociale
Che dobbiamo ricostruire insieme Como comunità internazionale
Per cui siamo a avere decido al Parlamento italiano
A tutti nostra amici che
Entrare capiscono questa tre dei tragedia capiscono che noi insieme possiamo avere
Più veloce la giustizia che la giustizia aiuta molto aiuta molto anche per la dicono selezione tipo
Fischietti OPC prudente
Perché la giustizia
Non per niente che e in futuro oppure e crimine
Stessi o in crimine simile
E in altre parti del mondo
Perché l'impunità
Un elemento che noi dobbiamo eliminare
è nostra
Bocca Bellaria internazionale perché
Così noi possiamo sentire più sicuro noi possiamo sentire più tra anche lo i noi possiamo
Costruire un futuro e nostra parte del mondo
Io anche voglio
Fare una città
Dal confessione dell'ex presidente dell'Armenia sovrapporci al
Che l'ambasciatore manovale Farrugia già fatto nere che elemento
Che se essa perché siamo ex presidente dell'Armenia ha detto al giornalista britannico Thomas statuali
Solo faceva parte
Prima di codici alla ghazal valigia ne pensavano
Di
Scherzare con noi pensavano anche le armeni e non avrebbe oppure tuttora alzare un Tito contra la popolazione civile
Sì amo stati in grado di di fra in Francia infrangere quello questo confezione sufficiente
Per avere giustizia contro questi gente che hanno perpetrato
Questo genocidio
E non solo giovani
Io anche al fino qualora graziare il professore stanco per lenza ci va che un anno fa hanno cominciato in Italia c'è il processo Roma
Che noi possiamo parlare anche esperti
Sulla giustizia
Possiamo parlare
Sul meccanismo di giustizia
Che aiuta molto
Per prendere alla giustizia
E questi
Criminale che hanno comitive è questa
Genocidio contro polio osserva che c'erano
Io
Como anche il
Rappresentante della comunità serba e Giano
Voglio dire che il genocidio via foce al
Hanno accettato riconosciuto come un genocidio in varie paese del mondo dall'America Latina Filas sia
I voglio avere questa fiducia in questa serie esperienza
Che anche il Parlamento d'Italia può dare su
Considerazione
Ho solo e valutazione sul questa tragedia che abbiamo avuto è accorciata
Per noi è importante il Pace per noi è importante costruire il futuro però senza giustizia come ha detto il egregio senatore noi non possiamo fare questa perché e politico si può fare Accord è però la comunità la gente
Omini hanno bisogno alla giustizia
Grazie mille grazie mille da Toro per amore spietato questi tanto
Grazie ambasciatore
Sua credo che il professor Daniel con miele voleva aggiungere qualcosa pochissimo
Gli interventi sono stati figlio altissimo livello
Quindi veramente voleva aggiungere
Proprio un'annotazione
Sì ha perfettamente ragione
L'ambasciatore Farruggia sulla comparazione tra Srebrenica che così tardi perché sono stati tutti e due due azioni di pulizia etnica nel senso proprio tecnico come codificato dalle Nazioni Unite la pulizia etnica non è uno sterminio indistinto
è un atto di terrorismo politico in cui si colpisce una parte della popolazione sterminando la in modo che un terrore diciamo per la propria incolumità
Fisica si diffonda nel resto della popolazione che a questo punto è spinta ad abbandonare quindi a ripulire tra virgolette dalla sua indesiderata presenza il territorio che si vuole conquistare che si che si sta contendendo infatti
La popolazione Azerbaijan avevano Karabakh e dei sette distretti cento occupati mano mano che le truppe armene occupavano questo territorio fuggiva e quindi si è prodotto il più grande
Rapporto diciamo demografico di riterrei displaced people a dispetto lavorazioni che esiste attualmente al mondo oggi ne parliamo molto di rifugiati
Ma sono beh i gli intagli spesso tipologie sono più del doppio dei rifugiati internazionale sono circa sessanta milioni e il Paese o tra i Paesi che ha diciamo forse adesso ce la Siria però e che fino a pochi anni fa aveva il rapporto più alto era l'Azerbaijan e quindi questo è qualcosa che dobbiamo considerare in questa in questo percorso di memoria secondo ultimo Fletcher già oggi accennato da stanco accennato dal mini no ministro bastonato dal senatore
Terzi c'è l'Unione europea per la prima volta l'Unione Europea sta mediando come Unione europea un conflitto internazionali al di fuori di essa e è un'occasione che parlando gli stessi prima ancora che all'Azerbaijan allarme nelle popolazioni del Caucaso perché pone l'Unione europea su un nuovo livello politico che permette di superare anche gli egoismi e e gli interessi contrapposti dei membri che M abbiamo visto provocare per esempio il disastro in Libia
E in tanti altri contesti dove l'Unione europea è andata in ordine sparso o non è comparsa fatto quindi io credo che la strada verso la memoria passi anche attraverso l'europeizzazione del processo
Di pace perché vedo che non c'è pace senza giustizia ma non c'è giustizia senza memoria e l'Unione europea tutte le caratteristiche politiche sociali intellettuali per poter coordinare questo processo e quindi europeizzazione vuol dire pace a mio parere grazie
Grazie
Daniele io credo che siamo in in chiusura senatore Terzi ha già richiamato al voto quello che capisco
E quindi io ringrazio confermo il nostro impegno quello della Federazione italiana diritti umani e di tanti come abbiamo visto anche
Oggi che hanno a cuore l'esigenza di andare verso la giustizia ricordo proprio in modo che noi avremmo nella dichiarazione di quando qui abbiamo iniziato questo processo di Roma
Che riconoscere per riconciliare quindi partire dal riconoscimento di quello che accaduto verso la riconciliazione grazie che continuiamo a lavorare su