Intervista a Chiara Ingrao sul suo romanzo sulla guerra "Il resto è silenzio" (Baldini + Castoldi)

Radio radicale
Ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina dall'invasione della Russia ne vogliamo parlare ma da un punto di vista particolare c'è dagli affetti che le guerre hanno sulle persone non solo quelle nei territori dove avviene la guerra ma anche nei nostri territori apparentemente più tranquilli e ce ne occupiamo attraverso un libro l'arresto il silenzio è un romanzo
Dal bar da Baldini e Castoldi e scritto da Chiara Ingrao Chiara Ingrao che c'abbiamo avuto altre volte ai microfoni di Radio Radicale per parlare di altri suoi romanzi
Chiara Ingrao che salutiamo le auguriamo di nuovo benvenuta sulle frequenze di Radio Radicale
Walter pratiche volte del board diventano allora
Chiara questa questo libretto articolare perché abbiamo detto parla di guerra ma non parla della guerra attuale parla dell'altra guerra in Europa che
Insomma abbiamo avuto nella dopo la seconda guerra mondiale la più importante
Guerra guerreggiata che è stata quella dell'ex aiutò Slavia e tu questo romanzo l'avevi già scritto e l'hai voluto riedita are allora iniziamo da qui spiegarci il perché
Proprio perché abbiamo valutato insieme alla casa editrice che questa storia apporre facendo riferimento a una quasi trent'anni fa però purtroppo aveva molte analogie con la vicenda di oggi per l'Ucraina
E che quindi in qualche mondo tornare a riflettere su quella guerra poteva aiutare anche a riflettere sulla guerra Chioggia e comunque i temi di cui tratta il romanzo che riguardano appunto la vita delle persone rapporti tra persone
Diciamo personaggi femminili perché il mio sguardo
Praticamente sempre uno riguardo da donna queste vicende poteva essere un contributo utile
Alla riflessione di oggi capre come portarlo alla letteratura che da un punto di vista umano e delle mozioni no delle valutazioni politiche certo il titolo il resto Silenzio perché
Diversi significati un'ora e letterale nel senso che è una citazione dell'Ambleto che dunque anzi le due protagoniste principali si scambiavano tra loro quando ci sono conosciute tempi ma della guerra nella ex Jugoslavia quando non dolci riceva ex quand'era jugoslavi pasto ci sono conosciute davanti al mare si scambiavano citazioni una l'italiana è l'altra la bosniaca che allora chi diceva ecco continuata definitiva jugoslava
Sale quali e questa frase di l'amuleto repressiva zio
Poi naturalmente c'è anche un secondo significato che nel fatto che questa storia
Indagare però era il silenzio attorno al tanto a tanto dolore della guerra il silenzio o indici di redditività patisce
Incidente di tanti di noi sul sugli aspetti che più ci mettono in difficoltà insomma incidente o anche oggi la guerra fragorosa la guerra sui assortita con rimbombare delle bombe
Però in realtà c'è un silenzio degli innocenti vogliamo indire evocando un'altra citazione che varrebbe la pena di ascoltare che io ho tentato di ascoltare con questa mia storia
Ecco infatti il riferimento a Shakespeare è utile per anche capire come ordine organizzato il testo perché praticamente un susseguirsi di storia attuale e di citazione soprattutto delle opere
Delle tragedie greche in particolare di Sofocle tra cui Antigone Edipo Edipo eccetera perché questa scelta
è una scelta che allora durante la guerra non ho fatto solo io nel senso che il ciclo tebano di Sofocle narra di una guerra fra fratricida
E quella nella ex Jugoslavia è stata anche una guerra fratricida dico anche perché non è stata solo questo perché in realtà i potenti che hanno voluto scatenarla non erano affatto fratelli e l'hanno fatto per motivi di potere
Però questa guerra lacerato famiglia da menzionato famiglie comunità e amici
E quindi la la vicenda dei due fratelli che si uccidono null'altro nella attente e il mento allenate per i Sofocle
Evoca va bene una tragedia
Lei avvolta in particolare a Sarajevo in cui io pagherò o quindi immaginato che oltre alla coppia Antigone che si sacrifica per tentare di seppellire Fratello sole sorella che bene che invece non fa e si ritrae di fronte a questo oggetto ci potesse essere una copia moderna farà che così una sorella che perde la vita cercando di seppellire un fratello che però si era schierato con gli aggressori
Per sua sorella che non fa questa scelta che futile
Arriva in Italia arriva a Roma ritrova questa sua amica collega con la quale tanti anni prima citava scenici per durante un festival in cui entrambe lavoravano come interprete e che a sua volta una sorella quindi abbiamo tre coppie di sorelle una Roma una Sarajevo una nella che del Piccio
Ecco volevo affrontare quello che a me sembra poi i un tema centrale
Tenendo conto che appunto il testo scritto dal punto di vista appunto della italiana che ospita la Bosnia che è che insomma una persona che
Vive di interrogativi no anche rispetto a amicizie che sono per esempio su quella guerra più schierate
Che e quindi un interrogarsi continuo e questo interrogarsi
Emerge una riflessione secondo me è molto interessante
E io vorrei leggere un passo da pagina settantatré
Allora che si riferisce a alla alla nostra realtà non alla realtà della in questo caso dell'ex Jugoslavia a un certo punto si dice
Il modo in cui si picchiano diceva Carla ma di che sta parlando pensato di nuovo e perché a muso Mida Allo stadio diceva Carlo pure per strada o in discoteca o persino a scuola il branco il modo in cui fanno sempre agraria diceva
E ha aggiunto non è una gara la guerra ora ci manca pure questo mi sono detta ci mancava Carla a dare pure lei nuovi nomi alla guerra ma chi accidenti succede stasera io a volte ci penso diceva Carla e mousse Mida con quegli occhi così grandi
Che non avevo mai visto e Carla ti sembra assurdo che io me lo chieda che io li guardi assente al vuoto che hanno dentro il bisogno impellente di riempirlo con qualunque cosa quando mi dicono i si dicono sono un gran fisico e non è logico allora che me lo chieda perché non loro se solo qualcuno mettesse loro in mano un fucile e gli dicesse avanti
Fammi vedere quanto settico lo vedi quel bambino che gioca è venuta giù una bella gara chi prende meglio la mira
Poi sul grilletto bassa un dito uno solo
E cioè qui si chiude la citazione
Ecco è questo no poi li questa poi forse la riflessione almeno a me pare però vuole sentiva d'opinione centrale nel nel libro no la legge del branco che vari in diverse situazioni però poi in qualche modo rende protagonisti coloro che che cerca non somma come tutti noi in una vita precaria di aviere no darsi un senso
Questo è sicuramente uno uno dei temi che mi turbava no e che abbiano portato a cercare una forma letteraria Pettinelli più un un percorso politico cioè la sensazione
E bisogno che
Di guardarsi anche negli orti e quindi di fuggire a quel tentativo che ritrovo ho ho sentito tantissimo allora ritrovo anche di fronte alla guerra Ucraina e prendere le distanze attraverso la categoria della barbarie
Chi stava guerra sono barbari nel caso dell'ex Jugoslavia venivano narrati un po'come barbari tutti e quant'che nel caso dell'Ucraina vengono narrati come barbarie Rossi che molto spesso agiscono così così come Ivano come barbari
Tanti del peso degli aggressori
E per gli assassini nella ex Jugoslavia ma anche in una certa misura anche gli ucraini nel senso dei poveri che difendano la nostra democrazia però poi riteniamo un po'a distanza e e io invece ho sentito il bisogno di interrogare nomi c'era questo fenomeno terribile dei cecchini che sparavano appositamente i suicidi Intini lo vediamo anche in Ucraina
La morte dei civile non è accidentale non essi danno collaterale fu uno degli obiettivi della guerra storcere comunista
Nel caso dell'ex Jugoslavia ma anche in Ucraina in fondo distruggere la possibilità di condividere ci sono popolazioni
A me ucraini che parlavano rosso che adesso si rifiutano di parlare loro distruggere l'idea della mescolanza del vivere in comunità mescolate e invece seminare l'odio che che i serbi hanno ammazzato mio figlio io vorrò ma fare il loro bambino e e invece in questa figura del cecchino che niente no turba tantissimo come fai a metterti colpi rilette ci stavano appostati farei avere piena di scritte per Pasi Sly fare attenzione che ci sono i cecchini appostati apposta per colpire la donna la famiglia chi stava in fila per il pane o per l'acqua i bambini e e in qualche modo però la logica del branco la logica del noi contro loro la logica
Secondo la quale loro sono tutti a ammanta anche il bambino perché da grande farà Tonelli ricco è una logica che non è così lontana da cui dai mali
Che si aggirano nelle nostre città vediamo tante volte negli Stati Uniti le stragi vediamo l'odio etnico veniamo una reazione che c'è in questi giorni di fronte ai bambini morti
Naufragati davanti alle coste di Crotone e Cecchi dice è colpa loro non non dovevano portar cere queste madri e e addirittura costruisce questa figura di una madre papà che disposto a far affogare suo figlio quindi sempre
Questa reazione che cello di incapacità telepatia io ho cercato l'empatia con le vittime anche attraverso in qualche modo non è l'empatia ma il riconoscersi come parte anche di questa nostra cosiddetta civiltà anche anche gli assassini cercare di capire
Come nascono gli attacchini perché se noi pensiamo perché hanno qualcos'altro da noi non riconosciamo nel nostro mondo è una nostra cosiddetta civiltà
Che diventa sempre meno civili pare sempre più barbarie ecco tra l'altro un altro tema che ricorre
Ed è
Insomma interessante che ricorra in un romanzo e non in un saggio è è quello della perdita del l'universalismo no anche di vari Universalis mi a confronto no alle e come si usa dire le grandi narrazioni del Novecento è un altro passo che continua un po'da una dopo un po'di pagine quello che avevo letto prima dice proprio questo dunque tutto si ritrova si si ridurrà cui sto ho pensato solo questo il mondo fatto solo di noi loro e nemmeno più il noi e loro di un tempo della grande politica delle grandi da
Solo idee terribili ma piccole piccole minuscoli e vengo che cercano di ingigantire sino noi mostruoso minaccioso
Mortifero
è insomma descrive molto bene anche appunto la situazione di apparente non guerra del nell'Occidente cosiddette voluto
Vecchie diciamo poi il diciamo apparente non guerra nel senso che si sono nella nostra società e germi della guerra poi ovviamente non viviamo le sofferenze atroci sulla guerra
La patisce davvero
Però che queste sono pensieri che i venivano all'ora che è già balzo Ariatti anni dopo la la guerra ex Jugoslavia e che purtroppo mi sono mi sono tornati sono tornate anche adesso così come la relazione con chi fugge dalla guerra che è un altro dei tendenti però così come il bisogno in qualche modo adesso poi nel come lo raccontiamo
Sembra un discorso teorico io poi nel calarmi nei personaggi ovviamente per levare la dimensione umana emotiva della relazione rispetto alle teorie questi brandelli di riflessione non sono una una che orienta il peritati di non sono un po'pelli
Questi ultimi che mi portavo dentro e che invece di placare in questi trent'anni che sono trascorsi da quella guerra sono tornate ancora più potenti ancora più tormento e in questi giorni in cui addirittura sembra che stiamo correndo a riguardo di gran carriera verso una guerra nucleare in Europa
Che non sembra preoccupare numeriche
Ecco ma non solo cioè appunto in questi trent'anni
Si è sviluppato appunto poi con la perdita di insomma orizzonti di cambiamento della società e lo schiacciarsi
Della politica solo sul presente beh insomma si avuta come reazione invece il ritornare indietro no alla politica della sangue della terra quindi anche appunto in un Occidente che sembra tra virgolette cioè in pace appunto è è nato questo
Questa forte rancore è questa
Quello che appunto viene chiamato contermine il sovrano Isma'che appunto un ritornare a una
A alla la piccola patria alla gruppo alla tribù uno conto e gli altri un noi che in realtà è solo un'estensione del proprio io a livello diciamo collettivo e non è un noi che abbraccia appunto universalmente tutti forse solo il Papa continua stavolta a a proporre un noi diciamo universalistico
Eh ma non c'è una bracciata ottima o noi fondato sull'olio dell'altro non costruisce nemmeno una pure fra di noi perché perché talmente chi fa ammalare fanno un partito ore fa parlare la o che se tu
Scientemente politicamente distrugge l'empatia distribuite la capacità di ascoltare il dolore dell'altro
E poi non è che se tu distrugge la capacità di di ascoltare il dolore dell'altro Ultore affoga davanti alle coste di Crotone
Poi dopo molti della capacità di ascoltare il dolore dell'altro o dell'altra
Il mio amico mio parente mio vicino di casa perché ai chi c'hai strappato dal cuore qualcosa che a questo punto è strappato anche dalla vita delle comunità
E questo la cosa più terribile è che noi sono tre anni fa due anni fa avevamo proprio riscoperto che le con i covi d'che invece bisogno di riconoscerci gli uni degli altri bisogno di fare comunità sulla parte che la solidarietà sulla base dell'ascolto reciproco sulla base della costruzione di relazioni quotidiane era l'unico modo per sopravvivere per non essere distrutti tutti i piloti
Anch'che la piccola comunità che ti esce no neanche dal porta niente e di nessuno la piccola comunità del perché a marzo vertice tutti gli altri sono stranieri cacciamo Livia poi morisse non riesce a costruire una capacità invece di relazione quindi questo questo fondare la propria forza sull'olio per l'altro non costruisce forza costruisce debolezza costruisce per gli esseri umani sempre più impauriti sempre più incapaci clienti e affrontare le sfide della vita di Gestielle di superarle che che è possibile soltanto insieme senzatetto poi sono teoria noi appunto stiamo parlando di un romanzo poi queste cose sono filtrate attraverso storie personali l'azione qui anche poi chi cerca di praticare come passare alla mia protagonista la solidarietà nel centro che accoglie intanto la propria la la collega fuggita da Sarajevo
Poi non è che un'esperienza facile anch'io ho cercato di raccontare il disagio e difficoltà l'insofferenza perché perché l'empatia scettico osava perché perché infine accanto aveva accanto qualcuno che ci porta dentro una sofferenza profonda ti può dare fastidio chi mette in discussione e però in qualche modo in questo mettersi in discussione e poi scoprire qualcosa di perché tocca al cliente non scoprisse rimane chiuso
Cercando solo di alzare barriere contro tutto il resto del mondo e pensando di salvarsi così non ti salti e
Infatti mi pare che abbiamo dato un'idea ma certamente come dicevi te noi adesso abbiamo parlato
Anche se non abbiamo affrontato un tema politico specifico e su quello modo potessero anche avere idee di verze sulla guerra sia in societario o sulla guerra appunto in Ucraina ma
Naturalmente la lettura di un romanzo e altra cosa è quindi ovviamente noi consigliamo insomma di
Di leggerlo questo libro di Chiara Ingrao il resto è Silenzio questo romanzo edito da Baldini e Castoldi se tu non hai altro da aggiungere io Chiara ti ringrazierei di questa conversazione
Sono io che vi ringrazio di questo spazio di questo interesse per il mio lavoro e di tutto il vostro lavoro