Collegamento da Bruxelles sul prossimo Consiglio Europeo sulle politiche immigratorie

Giovedì prossimo i ministri dell'interno dell'Unione europea si riuniranno per un consiglio dedicato alle politiche migratorie dopo il naufragio di Cutro la commissione ieri ha dichiarato di aver ricevuto la lettera della Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni e risponderà a allora ne parliamo con il nostro corrispondente da a Bruxelles
Sì buongiorno giovedì i ministri dell'Interno dell'Unione europea si troveranno qui a Bruxelles per discutere dall'ennesima volta delle politiche migratorie e la presidenza di turno Venezia ha deciso di mettere due punti all'ordine del giorno
La dimensione Esterna con una specifica menzione di quanto accaduto all'interno e attorno al Mediterraneo negli ultimi giorni si parla ovviamente del naufragio in Italia e poi il secondo punto riguarda invece la dimensione interna in particolare i negoziati sul nuovo Patto su migrazione e arrivo ma cosa ci si attende da questo dibattito fondamentalmente sulla falsariga di quanto era già stato deciso dal Consiglio europeo
Di di febbraio riprendere vecchie ricette che erano già state puntate ma mai realizzate la ma io non sono mai state efficaci la la la collaborazione con i Paesi di origine transito con la minaccia di sanzioni nei confronti dei Paesi École copriranno particolare sui visti o attraverso l'introduzione di tattici il rafforzamento dei controlli alla frontiera esterna e poi e poi il vero bersaglio di questa riunione dei i ministri dell'Interno rischiano di diventare le le ali delle organizzazioni non governative che operano salvataggi in mare lo dimostra un documento che è stato adottato sottoscritto dai ministri dell'Interno dei cinque Paesi del Mediterraneo che si sono trovati a Malta
Questo fine settimana oltre a Malta Italia la Spagna Cipro e la vere c'era il quarto punto di questo documento dice
Dice che l'immigrazione irregolare è una sfida europea e internazionale
Per questa ragione dobbiamo rafforzare la cooperazione con i paesi d'origine e di transito per smantellare
Le reti di trafficanti e migliorare il nostro dialogo con io operatori di trasporto rilevanti
Che attraverso un loro modus operandi stanno facilitando in lavoro dei trafficanti fondamentalmente ancora una volta da questi cinque Paesi tra cui l'Italia viene l'accusa alle ONG essere fondamentalmente uno strumento del traffico di esseri umani e migranti e corretta visione condivisa da sempre più paesi solo la Germania sta facendo un po'di resistenza a questo principio va ricordato che nell'accordo di coalizione
Nell'attuale governo tra socialdemocratici verdi liberali addirittura previsto il lancio di una missione di salvataggio che l'Unione europea
Cosa che invece è però esclusa da tutti gli altri paesi morale morale anche la commissione sta cedendo su questo interrogata più volte ieri durante il punto stampa quotidiana canoni di radio radicale ma anche da altri giornalisti una portavoce della Commissione ha spiegato che sulla navi delle ONG la questione è complessa problematica che occorre cooperare con tutti gli attori in sostanza le ONG rischiano di diventare il capro espiatorio
Dell'incapacità dei Paesi europei di affrontare governare
Il il fenomeno migratorio salvo con slogan da Europa fortezza che tuttavia non funzionano e il fatto che non funzionano lo dimostrano proprio i flussi
Che si spostano ogni volta che si chiude una rotta nel due mila e quindici due mila sedici ma ancora oggi per esempio la rotta per le isole greche dalla Turchia
I flussi si sono spostati via terra attraverso la stessa Grecia ma anche la Bulgaria sempre della Turchia o via mare come abbiamo visto con il naufragio di Cutro e quando ci sono stati problemi non tanto legati a blocchi diciamo lavaggi o quant'altro ma problemi di sicurezza per esempio in Libia i flussi si sono spostati in Marocco o o addirittura verso le Isole Canarie
Attraverso l'Africa subsahariana passando presentando verso la Spagna
L'Europa è alla ricerca di una bacchetta magica ma la realtà è che una bacchetta magica l'Europa fortezza su questo tema non c'è altre novità che vi segnaliamo ma riguarda la settimana prossima potremmo ad occuparcene di è un accordo che è stato raggiunto a livello tecnico da certa dei ministri delle Finanze
Dell'unione europea sul nuovo Patto di stabilità e crescita il principio abbastanza semplice più sintetizziamo in due parole più tempo anche i Paesi indebitati come l'Italia per ridurre il debito se questi paesi si impegnano con piani fiscali pluriennali
Che prevedono riforme Investimenti neon Investimenti qualsiasi ma Investimenti nella tradizione verde della transizione
Digitale e anche per rafforzare le capacità
Di difesa nella nuova situazione che si è creata ma appunto avremo occasione prima dell'Ecofin della prossima settimana ritornare ad occuparcene per ora è tutto ti restituisco la linea