La crisi politico economica della Tunisia. Intervista a Bobo Craxi

Radio radicale siamo in collegamento con Bobo Craxi per parlare della della della Tunisia
Noi abbiamo visto constatato che la questo Paese persa in condizioni gravissime economicamente e socialmente anche politicamente lo sappiamo tutti le critiche che sono state mosse all'operato del del presidente Fayette
Ma anche l'allarme che ha lanciato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Prima di partecipare al vertice del Consiglio europeo che è stato anche incentrato da parte dell'Italia su questo tema allora a Bobo Craxi quali rischi corriamo noi con a con la Tunisia
Mi e soprattutto ritieni che il Paese sia per implodere esplodere
Allora perché amo dall'ultima considerazione no il paese non è al Collazzo improbabili paese a un solo punto una doppia crisi che di carattere politico istituzionale ed economica
L'allarme viene lanciato soltanto per mettere le mani avanti rischi e circa il rischio diciamo di un aumento degli sbarchi avviando si diciamo avvicinandosi
Ma la nuova stagione l'anno scorso ci furono circa venti mila immigrati del partirono da quelle coste
Non so da dove desuma la cifra di novecento mila se è per quello sono milioni diciamo gli africani che vorrebbero sbarcare in Europa ma partiamo con ordine
La Tunisia avuto questa lunga transizione democratica
C'è stato diciamo il fallimento del dell'esperimento della
Laicizzazione o della legittimazione dei partiti islamici al potere sono stati appunto rovesciati ha vinto di questo Presidente Sayed
E mano mano ha cercato di di prendere nuovamente in possesso nel senso di di Ri
Rimettere nuovamente l'istituzione del servizio del presidente
Essendo lui direttamente eletto dal popolo
Ma sottostante c'era comunque una crisi economica perché gli anni della degli cosiddetta rivoluzione tunisina dei Gelsomini hanno determinato un aumento esponenziale diciamo del debito pubblico la crisi poi ha fatto il resto la crisi mondiale la crisi
La crisi poi conseguente negli ultimi mesi alla alla guerra alla guerra in atto in Ucraina e quindi c'è un aumento dei dei prezzi queste aumento dei prezzi ha fatto schizzare in alto l'inflazione contestualmente il presidente ha cercato di negoziare anzi sta negoziando
Con il Fondo monetario internazionale un prestito
Di circa un miliardo e mezzo due miliardi di dollari
Da mesi sta andando avanti questa negoziazione poco le condizioni che pone il fondo monetario internazionale sono di duplice portata la prima di carattere economico cioè chiedono che presidentessa Rienzi impegni perdere riforme sostanziali sul piano diciamo delle politiche del lavoro e soprattutto che Abassi colgo
L'arroganza contrario che che alzi diciamo Parenzo sia del della solleva la benzina
E il che
No e che adegui anche diciamo altri degni che lo stato concede in
Con prezzi popolari con prezzi calmierati a partire dal tale perché queste misure diciamo sostenne di sussistenza non non possono essere considerate compatibili con un prestito
Così oneroso da parte del fondo
Sottostante c'è anche una ragione di carattere politico nel senso che per in Parlamento è stato votato solo dall'otto per cento Sayed ha usato il pugno duro nei confronti penso della della classe dirigente di quel Paese
Ha fatto arrestare uomini d'affari
Arrestato fatto restare anche degli uomini politici dei giornalisti rinvia
Avviato una stretta diciamo così securitaria autoritaria no che ha molto indispettito il Fondo monetario e anche l'Unione Europea fatti Parlamento ha votato una risoluzione molto duro nei confronti del Tunisia
Però d'altronde diciamo questa durezza nei confronti dei tunisini a questa durezza e corrisponde anche una certa un certo rischio che è quello che la Tunisia finisca
è sotto l'influenza del blocco di forze di polizia politiche nazionali internazionali che in questo momento sta dominando i nordafricani segnatamente la filiera
Russo turca islamica chiamiamola così
Saliente naturalmente non è di questo avviso nel senso che non si metterà al servizio di questa dicevo in questa filiera e tuttavia però Asturie diciamo così di e di metterlo in un angolo si troverà come l'asino di Buridano cioè che non scegliendo al quale albero da quale albero mangiare alla Siria rimarrà appeso ma soprattutto rimarranno tesi tunisini città che dopo il Ramadan virgola quaranta dice il rischio diciamo così di sommosse abbastanza a sguardi armonico non è c'erano anche cosa ieri ha chiesto a un un altro sostegno economico al Qatar cominciavano cinquecento milioni di dollari credo
Il catalano ha detto che si prenderà una settimana di tempo per dargli una risposta ma sostanzialmente difficilmente lui potrà accedere a delle a dei prestiti e degli aiuti di Stato senza che privarsi vincoli a dei ventenni con il Fondo monetario internazionale
E questa è la situazione ma nel senso che è una tempesta perfetta una crisi istituzionale e politica è ancora crisi economica questo sullo sfondo dal punto di vista sociale in realtà pur essendo in questo momento inviati a Tunisi uno stato diciamo di tensione relativa però non posso potremmo mai dire che la Tunisia al pari della Libia possa collassare perché è uno Stato soltanto che ha dei pilastri abbastanza e di fondamentale abbastanza solidi ma soprattutto il popolo è molto diverso rispetto a quello libico
E più Risi niente lo diciamo con un con un neologismo sono stati sono abituati nella storia da avere attraversato delle crisi e quindi sostanzialmente non danno segni diciamo di di di in questo momento di volersi rivoltare contro il presidente che va tra l'altro se ne andrà via fra un anno
Però ecco per volevo chiederti che cosa sta succedendo sui migranti che arrivano in Tunisia Amnesty International ha condannato il governo
Tunisino per il comportamento che assunto nei confronti dei migranti neri nell'Africa subsahariana ci sono state pesantissime violenze
E poi naturalmente mai abbiamo notato che il flusso dei migranti dalla Tunisia sta aumentando esponenzialmente
Dunque anche qui partiamo coordina
La Tunisia durante il conflitto libico a colto oltre cento mila profughi che arrivano dalla Libia ha organizzato in campi epoche sospese
Si è comportata con i fratelli dici in modo direi più che magistrale
Saliera usato delle parole
Odiose nei confronti diciamo dell'immigrazione africana utilizzando poi peraltro quella
Quella quella brutta Filosofia diciamo il piano Calergi cioè nella sostituzione tecnica
Quando un diciamo quando uomo politico si sente attaccato incomincia a ad accusare gli agenti Esterni no le forze della reazione in agguato e così ha fatto anche il caso degli africani
Così come sta facendo in questo momento adesso lui sostenendo che c'è della Tunisia e lui sono accerchiati da un complotto prevede l'Europa in prima linea tentare diciamo di colpire integrità l'identità l'unità della nazione tunisina
E quindi fa appello questi sentimenti
Nazionalistici
Che tipico appunto di di delle dittature o due o degli autocrati assediati vero si è però tuttavia che lui
Che Lucy la Tunisia a in questo momento dalle frontiere sud dalle frontiere libiche è ha una penetrazione di immigrazione africana
Non ci sono però dei prigionieri Langer che abbiamo visto in Libia
E soprattutto una parte diciamo di che proviene da dal Niger
Ho alcuni addirittura da da pesi ancora più più in basso dalla Costa d'Avorio
Avevano come approdo la Tunisia perché provenienti da un Paese Betton proveniente da un Paese francofono e quindi sicuri gli accordi essere colti in questo senso peraltro parte della comunità di colore africana
Costituisce una buona parco della comunità cristiana religiosa cristiana frequenta le chiese quelli che ancora resistono in Tunisia
No
E dicevo
Sono c'è una comunità italiana diciamo cospicuo in Tunisia in passato ce n'era una molto diciamo numerosa non so se quanti italiani sono rimasti in quel Paese e soprattutto che ruolo svolgono se ci sono
Da innanzitutto va detto che la comunità italiana in Tunisia data ormai la fine fine dell'Ottocento io peraltro sto proprio scrivendo
Un testo su questa su questa epopea dell'immigrazione italiana in Tunisia innanzitutto perché curiosamente valeva sotto va be ho scritto un bellissimo libro su Garibaldi e comunissimi sbaglia
Sì il suo era un pamphlet sulla profanazione Giuseppe Garibaldi a Tunisi perché effettivamente fu terra di di esilio del dell'errore di diverse nelle diverse guerre di Risorgimento
Tutela di esilio durante la sequela seconda guerra mondiale
Ricordo per esempio latte come ma tutti chi ci sta ascoltando che per esempio il sindaco di Napoli Maurizio Valenzi nacque in Tunisia come altre personalità
Nel mondo sindacale del mondo per il politico figli di immigrati per la prima emigrazione italiana stavo dicendo curiosamente si verificava simmetricamente nello stesso modo con cui immigrati sbarcano nelle nostre cose cioè arrivavano quei barconi
Ed erano povera gente che arrivava dalla Sicilia
Svolgeva non lavori umili utilissime
E tuttavia però contribuì diciamo alla creazione della nuova Tunisia
Lavorando nei campi lavorando nel nella pesca o svolgendo anche confessioni e molti italiani erano medici farmacisti perché ci fu anche più
Un'immigrazione
Proveniente dalla comunità ebraica tanto strano in particolare da Livorno successivamente dopo l'indipendenza no prima col protettorato francese furono costruite naturalizzato sì
Perché l'Italia perdente appunto la suo
Il tentativo di di di di di diventare Mussolini aveva posto la polizia con uno dei suoi quattro obiettivi no Trento Trieste
Tunisi Tripoli
E italiani rimasero anche durante la seconda guerra mondiale in Tunisia
Vivendo però sotto la cappa francese erano cittadini serie di loro i malintesi nel senso che non avevano dal priorità nella nel nell'accesso per esempio non solo gli ordini professionali ma
Nei concorsi pubblici
E se non dopo coloro che erano francesi quinti spinse molti italiani di Tunisia ad attualizzare assi francesi molti rimasero
Nella nell'azione tunisina
E però le dopo cinquantasei Bourguiba nazionalizzò le terre e che quindi costrinse molti a tornarsene a casa
Lasciò però la possibilità di Chiambretti aveva degli immobili all'interno della città della capitale dei delle città di poter continuare a goderne dell'usufrutto e infatti rimase una piccola comunità italiane in Tunisia successivamente diciamo con gli anni più recenti è avvenuto che cita con un interscambio
Quando
Sì è stato un interscambio
Scusami c'è stato un interscambio
Economico molto molto virtuoso
Si trasferì in un certo numero di quadri e ora abbiamo una immigrazione diciamo così
Della crisi italiana nel senso che molti pensionati hanno incominciato ad andare in Tunisia
Dove
E godono del diciamo il privilegio di poter scontare la loro pensione per intera non non non sottoposta diciamo così al al taglione delle tasse italiane quindi circola no diverse città diversi diversi pensionati alcuni si sono trasferite addirittura con le famiglie ma non moltissimi fanno una specie di
Non fanno una specie di stanno sei mesi poi ritornano comunque complessivamente devono rimanere sei mesi
In Tunisia ci sono molte iniziative imprenditoriali diverso aziende manifatturiere qualche azienda industriale c'è stata euro
Clinico per esempio e aveva una importante azienda di di alluminio al nord dalla Tunisia così come alcune aziende vicine di cemento anche gruppi importanti c'è stato l'Iveco ci stato Benetton insomma la Tunisia è un luogo di interscambio commerciale naturale del nostro Paese e quindi quindi per questo c'è una preoccupazione insomma che anche i nostri interessi vengano violati
Cosa più importante concludo diciamo l'operazione più importante
Che ha unito i due i due paesi fu
Il passaggio del gasdotto che dall'Algeria attraverso la Tunisia raggiungere le nostre coste quella fu una scelta politica del primo governo Cossiga negli anni ottanta
Ministro del Commercio estero Enrico Manca
E fu molto diciamo regolette battezzato da dall'amicizia che intercorreva fra sarà France socialisti sono faccia a mio padre
E che il neo de studiano e cioè il partito di Habib Bourguiba che era un partito che aderiva internazionale e questo consentiva Tunisia consentì a Tunisia
Di avere un diritto di passo sul gasolio e quindi di poter approvvigionarsi del gas algerino loro sono produttori ma non hanno autosufficienza e dall'altro danno a per noi fu importante perché la via diciamo di di accesso da dall'Algeria verso l'Italia e molto più diciamo rapida il canale di Sicilia che non altre che in un'altra traiettorie
Questo però uni sul piano politico sul piano economico
Beh consentì alleni di di maturare all'interno dell'Algeria Tunisia e della Libia un rapporto che prezzo iniziato appunto Dante Enrico Mattei
L'ultima questione che potevo corti ma
Si sta facendo realmente il possibile per evitare allora tu hai detto che non ci credi però supponiamo che non fosse così si sta facendo il possibile
Per per evitare il peggioramento della della situazione considerato l'isolamento visto che anche la Banca mondiale a seguito delle violenze sugli immigrati adesso su ha sospeso il suo piano di litigi gelosie di aiuti allora io adesso non voglio girare fuori la citazione di Mussolini che in quel manifesto diceva che la Tunisia una pistola puntata sull'Italia
Ma comunque il rischio ore permane il secondo tempo
Allora parliamoci chiaro il flusso dell'immigrazione che del continente africano
Procederà verso le nostre coste non si arresta
L'influsso inarrestabile
Va bene quindi al di là delle cifre che che vengono poste anche perché qui parliamo di
Più di tre mila chilometri di dico Sellaronda da controllare la conteggiare fra la Tunisia e la Libia
E quindi è un flusso che proviene dal Sud diciamo così dalla dalla dalla dalla fascia subsahariana
Quello che eccetto che è vero è che se si aggiunge pure diciamo così questa è una immigrazione clandestina che proviene inizia e aumenta naturalmente il volume di questa e di immigrazione
Quello che che ho detto all'inizio ribadisco che sono sono due questioni che si intrecciano c'è una questione di fragilità politica istituzionale tunisina
E c'è un problema legato alla a rischio del collasso economico del default sostanzialmente dell'azione Tunisia tunisina
Quello che però e i tunisini rivendicano o almeno il presidente tunisino rivendica
Abbiamo Tunisi teniamoci presente tunisino che ha commesso commette una serie di errori politici abbastanza vistosi
è quello di non chiederei proprio cappio attorno al suo collo
E cioè lui sa bene che in dedicandosi col Fondo monetario finirà per rimanere come tutte quelle nazioni che non hanno più capacità dispensa sostanzialmente vengono commissariate uno da un ente e da un organismo superiore umori questo diciamo lesione a almeno dal punto di vista psicologico e anche dal punto di vista comunque recordman lesione un'identità la sovranità di quel paese quest'anno leggibile se no
E le risultanze oltre al fatto che non so fino a che punto non riesce a reggere misure impopolari come quello dell'aumento della benzina
L'aumento del gasolio quant'altro o l'aumento di beni primari come appunto il grano da cui si si fa il pane questo è il punto diciamo politico per questi Paesi è sempre lo stesso
Cioè fino a che punto loro possono reggere diciamo l'urto di una di una di una protesta popolare d'altronde però Luís incarcerato dove gli oppositori
Che peraltro sono di diverso segno prego incarcerato sia degli islamisti che i democratici chiamiamoli così
E si è e si è alienato una buona fetta del suo elettorato del suo popolo hanno votato la ricordiamo
A fine a fine anno non votato dal Parlamento soltanto l'otto per cento dei tunisini e si capisce e diciamo che la politica istituzionale delegittimato
La soluzione può essere ricorso a urne anticipate
Che legano contestualmente un nuovo Parlamento nuovo presidente del della Repubblica
E quindi lui sta facendo forza su questo su questo terreno Massimo D'Alema che insorgono monetario rilasci la prima tranche cioè dia segno di disponibilità però per fare questo lui deve in qualche modo dare a sua volta dei segnali positivi in direzione dell'Unione europea piuttosto che del Fondo monetario
Lui tra un anno lascia tu prima hai detto lascerà tra un anno ma se le cose stanno così uno che fa queste cose
Non è destinato a lasciare tecnicamente sul piano costituzionale e lui il suo mandato scade fra un anno quindi difficilmente imparino che appunto utilizzi l'uso della forza per rimanere al potere diciamo contro contro la logica costituzionale che è una delle poche cose che la rivoluzione ha prodotto cioè
Una nuova forma democratica
Istituzionale certo è che
Miracoli no non
Va al alle visioni sono cioè il petrolio no non verrà trovato in Tunisia non c'è non ci sono sicura abbia dei buoni fondamentali su alcuni mio alcuni settori ma alle liste non c'è il miracolo economico tunisino
C'è purtroppo il riserbo dalla crisi europea e internazionale che morde molto di più in modo molto più aggressivo in paesi che sono più poveri
Io certo
Che ringrazia il fatto veramente un quadro esauriente della situazione anche storico io Lagos naturalmente come dicono loro insomma diciamo al cioè che c'è anche un certo fatalismo adesso vivono questo mese di Ramadan
Faranno i conti con con l'aumento dei consumi però per quanto io posso diciamo presagire come riconoscono totalmente perché parlava tunisine vorrei parlare
Dei quartieri dove vivo
Doc dove ho vissuto che ho frequentato per mezzo secolo
Percome riconosco i tunisini hanno una forza diciamo di di resistenza da il problema è
Non chiedere a loro e non fare a loro e non utilizzare diciamo e su questo hanno gioco forza e non tenta pare di trattarli in modo violento perché l'Unione europea è quella che ha dato miliardi a Erdoğan per fronteggiare l'immigrazione e non è che Erdogan non ha imprigionato i suoi dissidenti politici cioè non si può usare un doppio standard
Quello che loro replicano d'altronde però sono fragili e quindi vanno aiutati vanno accompagnati
Certamente vanno sollecitati strattonati quando escono diciamo così dai binari è però sono articolazione e per giunta
Per quanto ci riguarda è una piccola nazione amica ed è sono vicini di casa e che gli altri vicini di casa dobbiamo avere un atteggiamento più diciamo così non voglio dire accomodante ma certamente di più
Tollerante
Grazie veramente chiarissimo come sempre grazie a Bobo Craxi danza ignoranza