La nota antiproibizionista

Strutture fatiscenti violenze soprusi il sovraffollamento è la situazione delle carceri italiane che emerge dal rapporto del Comitato europeo per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa ha reso noto nei giorni scorsi
Risultato della missione condotto un anno fa
Niente di nuovo verrebbe da dire il nostro sistema penitenziario di nuovo sotto accusa e con esso la politica che continua a non affrontare la questione in maniera strutturale mentre una situazione intollerabile si trascina senza cambiamenti sostanziali
Delle violente dei soprusi dello stato delle carceri hanno detto e scritto altri meglio di me e non da oggi io vorrei soffermarmi ancora una volta sulla questione del sovraffollamento
La causa di esso solo e unicamente la legge sulla droga in vigore dal mille novecentonovanta almeno un terzo dei detenuti è in carcere
A causa del Testo unico sugli stupefacenti oltre il ventotto per cento sono definiti tossicodipendenti il trenta per cento degli ingressi in carcere avviene per detenzione o piccolo spaccio il CPP nel suo rapporto afferma che per affrontare il problema occorre una strategia più ampia per fare in modo che la detenzione sia l'ultima risorsa
Piaccia o no all'attuale Governo e la maggioranza che lo sostiene ma anche buona parte della politica a buona parte dei commentatori di televisioni e giornali
La questione carceri in Italia non può prescindere dalle politiche in materia di droga dunque la via maestra per risolvere il sovraffollamento delle carceri e riportando così gli istituti a condizioni ragionevoli è quella di cambiare la legge sulla droga
La gran parte del mondo politico e dei media continua invece a considerare il consumo di sostanze psicoattive illegali come una questione di sicurezza e di ordine pubblico pure con una devianza una patologia
Ignorando l'evoluzione del fenomeno ignorando le evidenze scientifiche le conoscenze acquisite così come i risvolti sociali e culturali la questione delle droghe è stata spostata dal piano sociale a quello penale
Che nel dibattito culturale e politico sia nell'intervento pubblico danni sia ormai ostaggi della retorica della sicurezza
Bravi dando l'importante concetto del diritto penale liberale espresso da Cesare Beccaria in dei diritti e delle pene il principio della certezza della pena è stato distorto in quello della certezza del carcere
Certezza che ci accompagna all'inasprimento delle condanne all'introduzione di nuove fattispecie di reato
Una risposta d'ordine e di polizia in linea con il paternalismo che continua a caratterizzare la politica della giustizia i reati di droga finiscono così per avere un'incidenza pesante sull'intero sistema giudiziario e carcerario
Di fronte a un sovraffollamento carcerario che non riesce a risolvere perché non si affrontano le cause non si vuole guardare in faccia la realtà
Ecco che il governo per bocca del sottosegretario alla Giustizia da Del Mastro propone di trasferire a discrezione del giudice e a condizioni molto restrittive i detenuti negli Stati come tossicodipendente cioè quasi un terzo del totale
Dal carcere a comunità chiuse vigilate ventiquattro ore su ventiquattro sommando alle sbarre di un carcere al recinto di Nova comunità ma l'orizzonte resta sempre e comunque quello della detenzione
Ora curare le dipendenze in carcere un ossimoro
Le comunità non sono e non possono essere succedanei del carcere o diventare peggio ancora una sorta di carceri private
Riprodurre le logiche e l'organizzazione carceraria strutture private non farà altro che ripetere moltiplicare i fallimenti del carcere in un ambito che è difficile del Complesso
Le comunità devono essere strutture aperti inserite nei territori basate sulla la la professionalità e l'impegno lavoro degli operatori sulle buone prassi sviluppati d'intesa tra i diversi attori in gioco e con il coinvolgimento di dire interessate
Ho nello stesso giorno in cui è stato pubblicato il rapporto del CPT sullo stato delle nostre carceri Fratelli d'Italia ha presentato una proposta di legge per abrogare il reato di tortura introdotto nel codice penale italiano nel due mila diciassette quasi trent'anni dopo che l'Italia aveva ratificato la convenzione dell'ONU
Grazie a questa legge è stato possibile che ha molti limiti è stato però possibile indagare le condotte violente contro persone sottoposte la custodia dello Stato
Penso alla quella che è stata definita la mattanza di Santa Maria Capua Vetere o a quanto avvenuto a San Gimignano o all'inchiesta che in corso sul carcere di Biella
E penso alle persone che sono in galera a causa della legge sulle droghe e non ci dovrebbero stare penso a quelle che sono morte
Stefano Cucchi a Federico Aldrovandi Eraldo piantina Riccardo Boccaletto Stefano rapporti Simone la Penna ai ragazzi allargando il discorso ai ragazzi che si sono suicidati perché finiti nei guai a causa di pochi grammi di fumo penso ai morti per overdose
A tutte le vittime del proibizionismo rimaste senza giustizia le vittime dirette e indirette che hanno pagato quella che Marco Pannella ha definito l'illusione autoritaria del potere che colpisce il colpevole e lo colpisce a morte appunto delusione autoritaria che poi inventa il reato di reparti che criminalizzate ONG che salvano i migranti che vuole impedire riconoscimento dei figli delle coppie Omo genitoriali che vuole dichiarare reato universale la gestazione per altri che vuole togliere la patria potestà alle madri condannate che finiscono in carcere che grida al rischio terrorismo
A causa di qualche decina di anarchici insurrezionalisti insomma la droga l'invasione degli immigrati e il terrorismo per commentare le paure dell'opinione pubblica preparare magari una svolta autoritaria che colpisce i diritti civili