Conversazione con il professor Gian Luigi Gatta sulle pene alternative al carcere

In questo spazio di programmazione che precede la messa in onda di radio carcere vogliamo occuparci di pene alternative misure alternative pene
Sostitutive cioè di tutte
Quelle pene e misure che sono previste che sono alternative al carcere perché vogliamo occuparci di questo argomento per l'importanza che può assumere il in Italia alla alla luce anche del recente rapporto delle CPT il comitato europeo per la prevenzione della tortura sulla sulla condizione della detenzione in Italia nei CPT ha affermato con chiarezza che il sovraffollamento carcerario è una preoccupazione
Di lunga data del CPT e con la conclusione che la detenzione debba essere veramente ed effettivamente la misura di ultima istanza quindi laddove si può evitare si possa evitare la detenzione in carcere bisogna accedere bisogna dare la possibilità di accedere a queste altre pene e misure alternative ne vogliamo parlare con il professor Gianluigi Gatta che ordinario di diritto penale nell'Università degli Studi di Milano
E qui a Milano dal due mila e diciassette anche direttore del dipartimento di Scienze giuridiche Cesare Beccaria
Oltre che direttore e di riviste c'è un sito internet che si chiama sistema penale e che da tantissime informazioni così come la rivista di e diritto penale contemporaneo una rivista trimestrale il professor Gianluigi Gatta è stato anche consigliere della ministra della Giustizia Marta Cartabia allora intanto un saluto è benvenuto a Radio Radicale
Buongiorno alle gli ascoltatori via
Bene allora lo siamo abituati un po'in tutti i convegni in tutti i dibattiti che si fanno di sentir parlare di carcere come estrema ratio
Sicuramente con la riforma Cartabia ci sono state delle novità importanti
Come quella delle pene sostitutive e anche di un ampliamento della possibilità della messa alla prova allora intanto ci può fare professore quasi una divisione fra il carcere e queste questi adulti che si trovano in area penale esterna e che quindi hanno avuto un'alternativa al carcere
E io inizierei dei numeri i numeri ci dicono oggi che in Italia le persone adulte che si trovano in esecuzione penale fuori dal carcere sono settantasette mila
Quelle che invece si trovano in carcere sono cinquantasei mila quindi già oggi i numeri ci sono più persone che stanno espiando la pena fuori dal carcere di quante ce ne sono in carcere
Nonostante questo il carcere sovraffollato perché comunque cinquantasei mila sono i detenuti e i posti regolamentari sono cinquantuno mila
Nipoti meno togliendo le celle inagibile arriviamo a quarantasette mila grossomodo
Almeno questo appunto secondo i dati del ministero che però naturalmente non tengono conto come diceva lei giustamente anche di problemi coi contingenti come sono quelli che l'inagibilità delle delle celle però dal punto di vista culturale c'è questo dato che di qui nell'opinione pubblica mi sembra non si parli ecco che non è ancora finita raso cioè sta succedendo qualcosa i numeri ce lo dicono e cioè che stanno prendendo piede anche in Italia come in altri Paesi
Lei delle forme di pena alternativa al carcere e la riforma KB va proprio in questa direzione c'è un'idea di fondo è quella di fare in modo che ogni Paese è sempre più trovino attuazione modalità di esecuzione della pena diverso dal carcere extra carcerarie e questo perché nella logica del sistema
Ci deve essere appunto l'idea di un carcere corrisponda la Costituzione non l'idea di di un sacrificio della libertà personale che è proprio del del carcere evidentemente che si è limitato a quando è strettamente necessario no quindi ai cali
Più gravi intanto i reati più gravi e poi le situazioni in cui il detenuto è una persona ancora socialmente pericolosa che deve ancora compiere un percorso rieducativo interno anche quindi non può essere lasciato né in in libertà però c'è una grande realtà anche qui i numeri parlano il pene di breve durata in carcere ci sono circa il trenta per cento dei detenuti di quei cinquantasei mila
Il trenta per cento e condannato per una pena da scontare dall'inizio non superiore a quattro anni
Quindi la realtà De la Pena breve è una realtà
Concreta ecco che incide molto sulla vita del calcio possiamo aggiungere una piccola cosa che credo sia importante in realtà poi quelli che scontano Pini così Brellin sono un po'
Coloro che hanno problemi di inserimento nella società nel senso troviamo noi che visitiamo le carceri costantemente Roma Nessuno tocchi Caino
Troviamo persone che hanno problemi di tossicodipendenza problemi di malattia anche di tipo psichiatrico quindi di rapportarsi con gli altri nella società né oltre al fatto che spesso vi troviamo stranieri che probabilmente non sono stati difesi nel modo migliore insomma per cui scontano anche pene e brevissime
La popolazione straniera quindi troviamo e poveri persone veramente povere quella che non hanno nemmeno una casa un tetto sotto cui ripararsi ecco un po'dal punto di vista sociologico è facile trovare queste persone dentro il carcere
Sì questo purtroppo è un quadro fedele molto fedele alla situazione italiana e anche alla situazione di altri
Gli altri paesi per esempio negli Stati Uniti d'America c'è una fiorente letteratura di studi e di denuncia anche vivibili difensore diritti civili proprio su questo su questo profilo cioè il carcere può generare Genova normalmente delle grandi disuguaglianze sociali nel senso che per lo più si finisce in carcere per un novero limitato di reati molti reati di strada parte la criminalità evidentemente quello organizzato e quella violenta
Però poi ci sono tutta una serie una fascia di reati di materie di stupefacenti quesiti droga
Dove parliamo evidentemente non solo dei trafficanti ma anche degli dei piccoli spacciatori e poi i furti rapine c'ha un elevato numero di
Di stranieri coinvolti in questa tipologia di attività come per esempio lo spaccio di stupefacenti circa un detenuto su tre
E straniero c'è un elevato numero di tossicodipendenti c'è un problema come diceva lei anche di di disse problemi di salute
Di salute mentale
Ecco
Questo diciamo è in buona parte il il carcere ed è evidente che quindi bisogna opportunamente lavorare per cercare di ridurre il l'area del carcere il più possibile e collocare
Diciamo fuori dal carcere le persone che hanno bisogno di essere curate compiuti più che più che custodite così soprattutto seguite ne in un percorso che Possa far ritrovare loro un posto più sereno nella società
Ed è stato senta può riassumere per gli ascoltatori di radio radicale
Quali sono queste pene sostitutivi al carcere
E che cioè che differenza hanno il c'è fra queste pene sostitutive e le misure alternative che vengono concesse invece dal magistrato di sorveglianza
E la grande distribuzione e Quetta per per far capire evidentemente anche ai ai non giuristi
Dove abbiamo delle pene sostitutive delle pene detentive che sono applicate
Direttamente dal giudice nel momento in cui pronuncia la sentenza di condanna
Ecco il la possibilità offerta ora dalla riforma che indico pari al trenta dicembre
E quella per il giudice di sostituire una pena infinita fino a quattro anni quindi parliamo di pena concreta inflitta fino a quattro anni con la semilibertà e la detenzione domiciliare al tutto semilibertà è una misura che prevede che la persona sia in carcere per un certo numero di ore normalmente la sera e come rientri la sera per dormire e durante il giorno sulla base di un programma di trattamento concordato con gli assistenti sociali svolga attività lavorative o di studio
Queste la misura più diciamo afflittiva tra le pene sostitutive poi abbiamo la detenzione domiciliare che naturalmente consente di scontare la pena nel proprio domicilio in un luogo di cura e di assistenza
E con la possibilità di uscire dal domicilio addirittura fino a dodici ore quindi una misura che anche in questo caso può essere modulata in modo tale da essere limitata
Sostanzialmente alla fascia serale consentendo alla persona
Durante il giorno di uscire di lavorare
Di andare a studiare di mantenere vivi i legami
Con i familiari con e e con idee con con i colleghi di lavoro con il tessuto sociale che sono legami fondamentali per evitare per combattere la la la recidiva
Oppure diciamo questo è una misura evidentemente che per carattere umanitario per i jeans umanitarie si adatta per il tempio persone che hanno figli ecco siano esse madri o occupa arrivo a persone con problemi di di di salute
Poi abbiamo nella fascia fino a tre anni fino a tre anni si potrà si può applicare il lavoro di pubblica utilità e questa è una riforma straordinaria perché fino a prima del trenta dicembre fino a prima della riforma Carta del lavoro di pubblica utilità era previsto come pena sostitutiva del carcere solo per il reato di guida in stato di ebbrezza
O ancora sotto l'effetto di stupefacenti e comunque i numeri sono sono alti perché
Le persone
I che sono ai lavori di pubblica utilità solo per questi due reati sono quasi dieci mila oggi solo per qui due reati
Dieci mila sulle settanta Milano in esecuzione Sterna quindi pensiamo adesso che impatto può vivere questa riforma che consente di sostituire una pena detentiva fino a tre anni per qualunque reato salve le eccezioni per i reati del quattro bis
Evidentemente può portare a una a una una grande applicazione del lavoro di pubblica utilità che peraltro consente implica ridurre il numero degli appelli
Perché la riforma Cartabia previsto che la inappellabilità delle sentenze di condanna al lavoro di pubblica utilità quindi un effetto positivo anche
Per la riduzione del numero dei dei procedimenti smentisce in appello
E poi abbiamo nella fascia
Più bassa quella fino a un anno la pena pecuniaria sostitutiva e quindi il giudice può sostituire fino a un anno di pena detentiva con una pena pecuniaria
Che viene ragguagliata secondo un criterio che per la prima volta nel nostro ordinamento consente veramente
Il realizzare l'uguaglianza sostanziale tra chi abbiente e chi non è abbiente perché sono un po'allibrate sul re sulle potenzialità di reddito dell'età persone e si prevede una una
Possibilità di a ragguagliare di far pesare diciamo un giorno di pena detentiva da sostituire
Da cinque euro a due mila cinquecento euro evidente che per il ricco un giorno di pena detentiva varrà di più
Per il povero parla di meno mentre la pena detentiva la limitazione della libertà personale in via di principio uguale per il ricco per il povero la pena pecuniaria diverta perché diverso è il patrimonio con cui si può far fronte alla alla pena questo è un principio che e in linea con quanto la Corte costituzionale ha fermato anche di recente quando aveva dichiarato illegittima
Il minimo di duecentocinquanta euro previsto prima della riforma Cartabia l'aveva ridotto a settantacinque euro perché quella era una misura fissa che la corte aveva trovato nell'ordinamento
La riforma carta di andata oltre ha previsto cinque euro come minimo analogamente a quanto avviene in altri in altri Paesi europei per esempio in Portogallo ma ci sono Paesi in cui il minimo addirittura inferiore arriva ad un euro ecco paesi vicino a noi
Anche questa è una svolta importante poi ripeto fino a un anno mentre prima che la riforma era solo fino a a a sei mesi quindi davvero una svolta e qui staremo a vedere adesso le rilevazioni statistiche non sono ancora disponibili sarà importante ruolo degli avvocati dei magistrati pre in un solo anche della del tessuto sociale ecco del del del terzo settore perché è evidente che scontare la pena nella società nella comunità significa che gli enti locali e il terzo settore devono supportare lo stato penso alle convenzioni per il lavoro di pubblica utilità all'ISTUD
Touré ecco che devono essere e costituite per consentire l'esecuzione della pena all'esterno quindi si pensa solo
Per lo più forse non solo ma per lo più a costruire nuove carceri ma questa è una visione
Un pontificale la concessione della della dell'esecuzione penale anche perché ci vogliono talmente tanti anni che costi veramente incredibili per costruire nuove carceri
E poiché riempiranno sempre se noi aumentiamo le carceri avremo sempre carceri piene e il personale già insufficiente oggi
Il segreto sta nel pensare che siamo nel due mila e ventitré
Che il carcere è un'istituzione proprio purtroppo necessaria di fronte a casi di pericolosità sociale
A reati di una particolare gravità
Ma non può essere concepita come l'unica pena ci sono pene che hanno una funzione rieducativa maggiore del carcere sono più idonee dipende dipende dalle persone le persone non sono tutte uguali ecco i caschi non sono tutti uguali
E le persone non sono tutti uguali e queste pene sostitutive possono essere comminate dal giudice della cognizione in qualsiasi grado di giudizio
Allora la sede naturalmente la sede naturale è il primo grado
Perché il processo si conclude dopo aver accertato i fatti che sia accertata la responsabilità a quel punto il giudice
Infligge la pena la commisura evidentemente non non sono pene principali sono piene sullo sfondo ne abbiamo sempre la reclusione o l'arresto come pene previste dalla dalla legge per quel reato
Ma se la pena che il giudice applicherebbe sotto il tetto dei quattro anni non ecco che si apre il capitolo della sostituzione e quindi i giudici abita le parti e chiede all'imputato dal difensore se sono interessati alla sostituzione
Della della della pena detentiva con una pena sostitutiva e qui c'è se vogliamo un un dialogo ecco quindi un momento in cui c'è un confronto
E un intervento anche degli assistenti sociali e dell'UE tecnico di ufficio esecuzione penale esterna ma che possono poiché possono proporre un programma di trattamento e quindi una soluzione alternativa
Rispetto al carcere le pene sostitutive si possono applicare solo se c'è il consenso del dell'imputato questo perché vengo alla domanda che mi aveva fatto all'inizio della distinzione con le misure alternative
Perché le misure alternative alla detenzione previsto dalla legge del settantacinque sull'ordinamento penitenziario rimangono non sono state evidentemente abolite possono essere applicate sia nella fase finale delle cuciture della pena per uscire dal carcere magari dopo tanti anni di detenzione
Sia dagli dalla dallo stato di libertà quindi per evitare di entrare in carcere qui mi riferisco al fenomeno di quanti sono condannati con sentenza definitiva una pena detentiva non sostituita
Nel sospesa non superiore a quattro anni beneficiano della sospensione dell'ordine di esecuzione
Quindi ricevo la notifica di un ordine di esecuzione sospeso e hanno la possibilità entro trenta giorni di chiedere una misura alternativa l'affidamento in prova al servizio sociale oppure la semilibertà o la detenzione domiciliare
Allora ecco che viene oggi introdotta una doppia strada un'alternativa quindi per per evitare l'ingresso in carcere o a consentire a una pena sostitutiva
All'esito del giudizio di primo grado in alcuni casi ma sono casi diciamo più Maritati si può fare anche in appello o o addirittura in Cassazione con la norma tra vittoria provi concentrate sul primo grado quindi ho a consentire alla sostituzione della pena oppure provare diciamo a difendersi ancora nei gradi successivi di giudizio sapendo che comunque c'è la possibilità
In sede di esecuzione quindi quando la sentenza parte in giudicato di chiedere una tradizionale misura alternativa identico dovrei pene sostitutive mi perdoni professore queste pene sostitutive
In realtà non prevedono l'affidamento in prova come mai
Ecco purtroppo la legge la legge delega non ha incluso l'affidamento in prova tra le pene sostitutive è un è una mancanza ma purtroppo la legge delega lo sappiamo infatti è stato il frutto di una mediazione
Politica complessa
Ma anche l'affidamento in prova che nei numeri la misura alternativa più assai petita Greppi diffusa perché è quella evidentemente più conveniente perché rispetta la semilibertà e alla detenzione domiciliare
E meno meno meno restrittiva effettivi sempre dei numeri che per quanto riguarda i condannati dalla libertà quindi quelli che beneficio della sospensione dell'ordine di esecuzione
L'affidamento in prova contare sedici mila persone mentre la detenzione domiciliare dalla libertà quattro mila circa e la semilibertà solo cinquanta quindi è chiaro che e l'affidamento in prova ciò che
A cui mira a chi chiede una una misura alternativa guardi tra le misure alternative io ho qui i dati al quindici marzo due mila e ventitré che comprendono sia i maschi che le femmine
L'affidamento in prova
Riguarda venticinque mila persone
La detenzione domiciliare undici mila e seicento con la semilibertà novecentonovantasei quindi per un totale di trentasette mila settecentoquindici quindi l'affidamento
In prova è proprio fa parte del leone Enzo Monteleone i dati che lei ha citato comprendono sia le richieste dalla libertà che quelle dalla detenzione sì
No certa sono tutte sono complessi sono tutte ecco però diciamo che l'affidamento in prova fa la parte del leone anche dallo stato dell'iter anche perché lo chiede allo Stato di libertà
L'affidamento in prova al servizio sociale è una misura alternativa
Che a un senso particolare un significato ecco dal punto di vista della dei principi del sistema quando viene applicato a chi è in carcere perché la persona scontato per alcuni anni
La pena
è stata reclusa e a un certo punto ottiene l'affidamento in prova quindi esce dal carcere e in prova ed è affidato ai servizi sociali che lo aiutano a reinserirsi nella società quando invece affidato dall'esterno senza avere messo piede in carcere
E una persona è veramente bisognosa di assistenza sociale e naturalmente ci sono molti casi in cui lo è Opel siamo le persone con disagi di cui abbiamo parlato prima
Ma che quella persona è una persona perfettamente integrata nella società
Diciamo un Managers no per esempio l'autore di un fatto di corruzione no un funzionario pubblico comunque un manager condannato per evasione fiscale da un po'di una persona che è perfettamente integrata nella società
No ha studiato ha un lavoro a dei mezzi economici no una famiglia
E in questo caso spesso l'affidamento in prova quindi non ha bisogno di essere affidato ai servizi sociali e diventa di fatto una non pena no questo è ciò che non funziona nel nostro nel nostro nel nostro sistema cioè le misure avrebbero modulate effettivamente sulle sulle situazioni devo dire che il lavoro di dicevamo non c'è l'affidamento in prova tra le pene sostitutive ma c'è la detenzione domiciliare che può essere concepita come una sorta di affidamento in prova perché nelle ore in cui la persone fuori dal domicilio e comunque seguita dall'ufficio esecuzione Sternberg collaborare tali può lavorare no e e il lavoro di pubblica utilità a fortiori è una pena che ben si adatta invece a alla figura che dicevo prima no quindi a chi non ha bisogno di un assistente sociale ma deve diciamo se vogliamo pagare il debito che ha con lo Stato per aver commesso il reato e fare un attività che possa essere funzionale alla rieducazione io credo che lavorare i lavori socialmente utili
Siano una pena anche da anche la tutela di percezione sociale e la pena no l'opinione pubblica il cittadino che sa che chi ha commesso un reato
Non particolarmente grave non è in carcere ma fa un lavoro socialmente utile per esempio in una RSA a piuttosto che in un giardino pubblico in una biblioteca e chi più ne ha più ne metta
Io credo che sono sono misure che possono anche della percezione pubblica aiutare questo questo per affascinare una restituzione alla collettività del danno arrecato
Il a una forma di restituzione diciamo no perché si lavora gratuitamente
Esatto detto in altri termini il carcere non piace è un'extrema ratio va limitato benissimo però bisogna che le alternative al carcere siano delle alternative con dei contenuti
Che si funzionale la rieducazione ma anche un minimo afflittività essere percepite come delle pene no altrimenti sono percepite come dei momenti di impunità e insisteva non investirà
Sull'esecuzione esterna invece è lì il la scommessa è investire anche economicamente sull'esecuzione veniamo alla domanda delle domande noi sappiamo
Quanto sia costoso il sistema penitenziario cioè a quello delle carceri non l'amministrazione penitenziaria
Che costa ogni anno al nostro Stato che tre miliardi e duecento milioni tenendo presente per fare un un piccolo paragone che tutta l'amministrazione della giustizia costa quasi sette miliardi quindi solo per le carceri si spendono tre miliardi e due allora la domanda delle domande a cui sta questi misure quest'area penale Esterna richiederebbe maggiori risorse e mi pare che da questo punto di vista anche con l'ingresso di più di mille assistenti sociali
E mi pare che stiamo molto indietro bisognerebbe rafforzarla
Perché poi sia efficace
Indubbiamente siamo ancora indietro qualcosa è stato fatto da alcuni anni le liste
Al ministero della Giustizia un dipartimento che si chiama di comunità saranno messi insieme giustizia minorile di comunità comunque esiste un dipartimento di comunità che se ne occupa c'è del personale che appunto è ancora in difetto di organico come gli raccontava lei questo organico era di mille persone è stato raddoppiato portandolo a circa due mila all'epoca del governo Draghi sulla portualità Cartabia queste assunzioni devono essere ancora non sono ancora complete ecco devono essere effettuate ci sono anche dei di dei dei dirigenti c'è in questo momento in atto un'attività di formazione di questi dirigenti da parte del del ministero però non basta sicuramente
Un dato impressionante il dato che lei ha citato di bilancio davvero impressionante se si pensa che di fatto quasi un quaranta per cento cinquanta per cento delle spese della giustizia debbano andare sul carcere con tutti i problemi che ha il processo la macchina della giustizia
Che poi è la giustizia che i cittadini chiedono perché non c'è solo quella penale c'è anche quella civile ecco anche qui andrebbe fatta una riflessione su quanto ci costa mantenere il carcere ricostruirne anche di di
I nuovi sicuramente questo è un dato
Dato impressionante Colo Colo del personale perché l'organico della polizia penitenziaria è di circa quaranta mila persone quello dell'UE per ed i due mila neanche tutto in servizio mentre abbiamo detto che le persone in esecuzione esterna sono settantadue mila e quelle in carcere cinquantasei mila quindi come possono due mila persone gestirne settantadue mila
E settantadue mila sono quelli in esecuzione di pena
Perché si va a vedere quelle affidate c'è il totale dei soggetti incarico sono centotrenta mila di cui si deve occupare l'UEPE perché l'UE Théâtre quelli
Diciamo che sono inediti in esecuzione di misura addirittura
Ma parallelamente ai fascicoli di quelli che sta valutando per me per applicare una misura certo tenore le indagini che devono essere fatte le consulenze non esce fa e quindi la scommessa della riforma cartaria che culturalmente lo ripeto è
E centrale deve essere supportata nei prossimi anni in queste nei prossimi anni con investimenti su quelli che e in altri Paesi chiamano i problemi cioè no fissa no
Guardi guardavo le statistiche negli Stati Uniti che sono impressionanti un Paese in cui ci sono due milioni di persone in carcere
Ce ne sono però tre milioni e settecento mila in Protection quindi in esecuzione Sterna quindi anche lì c'è questa
Diciamo nel paese della maxi in carcere action a comunque c'è un ruolo molto forte del del del progression anche numericamente e servono strutture io credo che in futuro un po'una chiave sia questa che del tema del carcere si debbano occupare anche gli enti locali regioni comuni cercando tutto un po'le istituzioni pubbliche anche le stesse università in cui io lavoro no cioè cercare di stimolare convenzioni con il Provveditorato delle dell'esecuzione penitenziaria i con l'UE in modo tale da aumentare il numero di convenzione di opportunità che i condannati possono avere per per per espiare la pena in un luogo diverso dal carcere e poi ci vuole naturalmente una
Un'operazione culturale un impegno enorme anche da parte di avvocati e magistrati ecco ma dal punto di vista del dei soldi degli stanziamenti e si potrebbe attingere a queste pene pecuniarie così come sono state
Riformate affittuari questa appunto è un pallino un po'un'idea che che io fare e devi dire ma perché visto che adesso tanto nei prossimi giorni dovrà essere dovrebbe essere pubblicato il decreto ministeriale
Del ministro Nordio che indica le modalità di pagamento della pena pecuniaria quindi multa Menna no per i reati commessi Attraverso sistemi del tipo pago piazza per capirci non quelli che agevola le modalità di pagamento teniamo presente che fino a prima della riforma cartaria e quindi ad oggi
Solo l'un per cento delle pene pecuniarie viene eseguito un per cento splendidamente praticamente niente
E nessuno chiede di pagare le non solo paga ma non milioni gli viene chiesto di pagare se invece questo sistema c'è una festa per fatto una riforma complessiva delle modalità di pagamento della pena pecuniaria
Che prevede che o la persona paga entro novanta giorni o se non paga non è lo Stato che deve andarlo a inseguire no come per un recupero crediti ma c'è una conversione della pena pecuniaria
In una pena limitativa della libertà personali in semilibertà o se la persona non può pagare il lavoro di pubblica utilità ecco quindi su questo sistema poco incrementerà
Anzi finalmente consentirà di avere delle allo Stato di avere delle entrate a titolo di multe ammenda no
è stato costituito uno IBAN presso il ministero della Giustizia presso addirittura per testate che non c'era appunto talmente talmente non non non si riesce a arriva di scuotere le multe le ammende che non c'era neanche Libano ora c'è allora da questo Cuper che questo conto corrente dicono questo capitolo di bilancio
Non viene non può non può essere un domani riservato in tutto in parte ad alimentare l'esecuzione penale esterna questo potrebbe essere un'idea basterebbe appunto
Una norma di legge che preveda una destinazione di tutto o di parte di questi proventi all'UE pre e già questo potrebbe aiutare
L'esecuzione esterna quindi diciamo è un sistema giustizia che si autoalimenta contenta Sozzani vedete un'ottima idea acquista senza sottrarre soldi alla sanità per capirci no o alle opere pubbliche ma all'interno del sistema giustizia
Si potrebbero trovare i fondi professore ultima domanda prima di concludere perché è un po'un pallino
Di radio radicale di Radio Carcere
I liberi sospesi queste pene sostitutive che vengono commenta comminate direttamente dalle giudice della cognizione
E possono ridurre il fenomeno dei liberi sospesi che secondo il ministro Nordio che ha risposto
A un'interrogazione del deputato Roberto Giachetti ha detto che in questo momento in Italia sono più di novanta mila
E possono ridurre questo fenomeno che porta poi molte persone magari a scontare la pena a tanti anni di distanza dal fatto reato e anche dalla sentenza
Si possono senz'altro ridurli perché appunto nel momento in cui io come imputato o la possibilità di scegliere unificare il consenso a una pena sostitutiva
Al giudice di primo grado so o la garanzia che evitano il carcere
Perché quella pena quando con la condanna quando diventerà definitiva sarà immediatamente esecutiva qui non c'è una sospensione dell'ordine di esecuzione quindi io poco vale in esecuzione pene quindi inizia a scontare la pena
Da subito no questo dire che quindi evito la situazione delibere sospese io credo che ci sarà una auspicabilmente una diminuzione dei liberi sospendi che rimangono però un enorme problema perché sono novanta mila persone appunto
Inattesa di sapere se e quando saranno chiamate a scontare la loro pena e d'altra parte il sistema non è in grado di eseguire la pena per tutte quelle novanta mila no perché ce ne sono settanta mila settantadue mila oggi in esecuzione esterna
è evidente che aggiungere queste altre novanta mila porterebbe al collasso l'UEPE no quindi è una ragione in più per investire sul web o dall'altra parte il carcere perché se se si decidesse per loro che devono andare in carcere
Cosa che interessano a me sarebbe evidentemente una beffa certo una beffa perché la persona magari ha aspettato due tre quattro cinque sei sette anni e poi
Nel frattempo si è rifatta una vita magari ha ricostruito dei legami ha trovato un lavoro una Moglia ha dei figli e viene chiamata degli si ricorda guarda che tu adesso
Con ritardo anche se me l'hai chiesto sette anni fa adesso degli scontare una pena ecco quindi ci sono una serie diciamo di cosa che non funziona nel sistema della giustizia penale e più di cose che sono abbastanza anche assurde questa è una
Allora noi la ringraziamo professore Poirier sale lei ce lo consentirà continueremo a interrogarla per esempio c'è tutto il capitolo della magistratura di sorveglianza
Che mi piacerebbe indagare con lei nel senso che è una magistratura un po'tenuta in disparte mentre svolge dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale
Certo ma volentieri grazie grazie professore buon lavoro
Grazie a spettacoli del abbiamo ascoltato
In questa parte della programmazione di Radio Radicale che precede la messa in onda di radio carcere il professor Gianluigi Gatta che è ordinario di diritto penale nell'Università degli Studi di Milano
Un saluto da Rita Bernardini agli ascoltatori di radio radicale