Presentazione del libro di Miguel Gotor "Generazione Settanta. Storia del decennio piú lungo del secolo breve (1966-1982)" (Einaudi)

Buona sera buonasera a tutti grazie per essere qui
Siete numerosissime questa sera e ci fa veramente un grandissimo piacere ovviamente sia noi che associazioni erranti sia gli amici della libreria Piero Irene stasera
Anche Massimiliano fa la registrazione di questa di questa nostra presentazione quindi in questo luogo splendido
Abbiamo deciso di organizzare questo incontro per la presentazione del libro di dichiari dottor generazione generazione settanta
Vi ha dato non ha bisogno di presentazioni questo libro tra l'altro la cosa coscoperto organizzato questo incontro e che molti della mia generazione lo stavano leggendo mi dice Antonella senz'altro gnaoua perché è un libro bellissimo vogliamo soltanto assolutamente veniva la presentazione negando Torre insegna storia moderna all'Università Tor Vergata di Roma è stato senatore dal due mila tredici al due mila diciotto ora essa assessore alla cultura del Comune di Roma
Marco Damilano Marco Damilano anche Luino necessita di una presentazione ma corneale è stato direttore dell'Espresso
Adesso penso che moltissimi di noi lo seguono su Rai tre tutte le sere quella programma io dico sempre troppo Breve cavallo
E la Torre e scritto diversi libri anche Marco Damilano uno in particolare voglio ricordarlo perché è proprio su un po'punto molto importante degli anni Settanta appunto sulla figura di Aldo Moro di cui sicuramente questa sera anche parliamo
E veniamo al tema e veniamo al libero di questa sera dottor vuole fare memoria dei travagliati anni Settanta di questo periodo sul quale è stato steso un velo di ieri omertà di oblio
Un tempo sofferto della nostra storia e che come l'autore dice è un tempo nel quale si misurò lo scollamento tra le energie di una società civile tumultuoso cambiamento e mondo politico divenuto improvvisamente fiacco e incerto sulla direzione da prendere
La prospettiva del libro è amplissima comincia dal mille novecentosessantasei l'avete visto fin dal mille novecentottantadue ed la cosa che io trovo
Particolarmente eloquente eh quand'è esattamente l'incipit del libro l'incipit del libro e in quello slancio di entusiasmo di impegno civile
Dei ragazzi del mille novecentosessantasei che corsero a Firenze per cercare di salvare una parte del nostro patrimonio artistico librario furono chiamati lo sappiamo tutti gli angeli del del fango
E vi dirò nobili pensiero tutto personale ovviamente che a distanza di quasi sessant'anni da quel tempo da quell'episodio
L'avete scelto quel momento come il momento da cui partire per il mio centosessantasei beh secondo me appunto ha un carattere simbolico molto forte in questo generoso slancio di giovani che con perché in quel momento cominciavano diciamo a rivendicare una una loro spazio Nuoro ruolo all'interno della società
Sul libro qualcuno ha detto che è attraversato da una passione etica per la ricostruzione della verità e della storia questo io l'ho trovato in questo libro mi ha particolarmente appassionato tra l'altro contorni il libro
Ricostruisce con dettaglio con cura tutti gli eventi degli anni settanta questo lo fa in modo opaco rigorosissimo cercando anche di arricchire di darci il senso di quel contesto poveri che qualcuno potrebbe definire aspetti minori
Ci parla delle musiche che si suonavano delle canzoni che si cantavano ben persone che hanno vissuto quel tempo come come me e come tanti di noi che sono in questa sala
Beh risentono delle fortissime emozioni rileggendo quelle pagine e pezzi in quel tempo come per esempio chi vi parla
Stava in quel famoso sedici marzo due mila centosettantotto non aveva ancora compiuto vent'anni e serba un ricordo cristallino di quella giornata
Ecco ritrovare in queste pagine una ricostruzione così puntuale struttura su rende diciamo più solido la il ricordo personale di come si è vissuto quel tempo
Il libro arriva a fine anni ottanta e dai il senso di questo profondo cambiamento dagli anni settanta agli anni Ottanta il tempo di riflusso quello che si è chiamato il trionfo del privato
E questo atteggiamento del disimpegno politico e il libro si chiude con una forse con una considerazione un po'amara con un sorriso un po'amaro da parte dell'autore che che riprende il titolo di un famoso film di Nanni Moretti
La messa è finita ma come dice qualcuno torna forse qualcuno non vice leader l'autore nessuno però se n'è andato in pace
Io però mi fermo su questo lascio se non tolgo altro spazio amica il dottor e a Marco Damilano che ringrazio tantissimo per aver raccolto le nostre Vito con tanta generosità grazie
La buona sera voce da tutto e tutti grazie per questo incontro molto affollato
Per la presentazione di questo libro che
Lo dico subito unito importante un libero che disseminato di
Siti di interpretazione che
La
Parte più alta del mestiere dello storico
Ma anche di tante tanti frammenti
Che che non si conoscono che si conoscono molto poco e che comunque qui vengono inseriti in un contesto
Cercando di ricostruire il Pasolini vanamente
Un filo di di logica là dove sembra regnare l'arbitrio la follia e il mistero e l'articolo di Pasolini romanzo delle stragi
Io vorrei dialogare con Michela quindi
Non faccio una presentazione classica
Proporrei parlare con te di questo libro
E a partire dal titolo generazione settanta
Che un titolo che sembra riguardare la generazioni dei figli dei fidi quella storia che come è stato detto comincia simbolicamente nel sessantotto prima del Sessantotto come si intitola il capitolo iniziale e quindi Firenze l'alluvione e tutte quelle spinte culturali
E e civili che ci sono prima
Del mille novecentosessantotto
Ma è un libro direi anche e direi soprattutto
Sulla generazione dei padri
Che in quegli anni settanta arrivano a esercitare pure un potere un potere dentro un quadro di sovranità limitata
Quindi un quadro in cui l'Italia nel Patto Atlantico
E anche
Alla fine degli anni sessanta e questo viene sempre valutato molto poco nelle ricostruzioni l'unico paese con istituzioni democratiche in tutta l'area del Mediterraneo e cui includo per certi versi anche la stessa Francia che negli anni Sessanta era così da da un punto di riferimento ma con il presidenzialismo per ventotto virgola
Era
Considerata un punto di riferimento quantomeno ambiguo per alcuni
Per alcuni filoni italiani
E quindi è un paese
Come dice Aldo Moro che viene citato un certo punto il ventotto febbraio mille non centosettantotto è un po'alcun Paese
Da lì passionalità intense dalle strutture fragili
Inserito nella quadro della guerra fredda di Yalta
Immerso nel Mediterraneo
Tra le pagine più interessanti e più muove sicuramente segnalerei
Tutte quelle che riguardano i rapporti tra tra l'Italia la questione palestinese
La questione libica
La questione israeliana
Tutti i soggetti Israele l'UE Lippi
Le fazioni dell'UE Lippi che sono in contrasto con la linea di Arafat
Il colonnello Gheddafi
Tutti i soggetti che esercitano un ruolo negli anni settanta italiani
E i padri i padri qui ci sono due protagonisti di questo libro
Uno uno esplicito quasi è quasi un libro
è il è un'ombra che passa per quasi tutti i capitoli del libro ed è si chiama Giulio Andreotti
C'è questa immagine
Peraltro siamo in un luogo poco distante
C'è l'immagine
Del di Giulio Andreotti che diventa Presidente del Consiglio nel mille novecento
Settantatré Luís lo diventa in realtà per un primo governo molto breve no scusate nel mille duecentosettantadue dopo il fatto un governo molto breve
E poi arriva
Alla guida del governo vero e proprio nel mille novecentosettantadue e c'è questa immagine
Di Andreotti che affacciato alla finestra di casa qui alla fine di corso Vittorio
La sera del ventisei giugno mille nove centosettantadue forse era affacciato in vestaglia da camera un po'come lo raffigura Giorgio de Chirico in un ritratto
Alle finestre nel suo appartamento romano da cui con un solo colpo d'occhio si potevano abbraccia della cupola di San Pietro illuminata lungo filare di luci di via della Conciliazione e la maestosità
Di Castel Sant'Angelo Roma e l'Italia intera finalmente brulicanti e sui piedi dovettero apparirgli di struggente fiero OSCE e ingovernabile bellezza
Chissà se penso a suo padre di cui non aveva fatto in tempo a serbare il ricordo di una sola carezza
Sarebbe stato
Sì ero di Luís
In un'altra pagina Andreotti e viene definito
Secondo la maschera di Belzebù
Viene definito lungo il ciglio di un luogo infernale che è questa Italia ingovernabile in fondo
E l'altro protagonista è il grande antagonista di Giulio Andreotti
Sino Patriot
Ad questo questo lo lascio dire a a qui non siamo nel non si non mica il contorno né in veste di assessore ecco quindi tutto quello che sarà detto che dico è stato esatto
è l'altro protagonista l'altro protagonista di libro è l'antagonista di Giulio Andreotti nello stesso periodo e Aldo Moro
E Aldo Moro che nel mille novecentosettantotto nei cinquantacinque giorni e qui siamo veramente pochissimo distanti da via che da anni e siamo
Nello stesso periodo quarantacinque anni dopo
Conclude un un antagonismo che lo ha diviso la Giulio Andreotti fin dal mille novecentoquarantatré fin dagli anni della Fuci
Anzi quando Moro chiede ad Andreotti di presiedere il governo di solidarietà nazionale nel mille nove centosettantasei Andreotti scrive sul suo diario
Mi ha chiesto di gestire un verbo che mi è piaciuto poco
Questa operazione e dice abbiamo parlato con una franchezza che non avevamo dagli anni della Fuci
Quindi anche nei in un diario Keira Andreotti pubblico
Non solo dal vivo più che da Livorno pubblicò subito lo pubblicò nel mille Nocente ottantuno quindi era candidato qualsiasi carica quindi è un diario pubblico
Anche questo diario si rende conto anche sul versante andreottiano di una lunga competizione per il potere
E di una lunga irrefrenabile ostilità reciproca che però negli anni settanta e qui lo racconti
Addentrandoci negli apparati come come si dice
Degli anni settanta che a loro volta erano espressione di quel quattro della guerra fredda quindi hanno espressioni di Imperia interessi
Molto alti e direi anche molto delicati che poi avevano una ricaduta
Di basso capo targa potati cabotaggio
Di
Terrestri furbizia
Di di collusioni dico
Divisioni molto pericolose
E questa questa lunga rivalità questa lunga ostilità culmina tragicamente drammaticamente nella primavera del mille novecentosettantotto ma
Dovendo scegliere un punto di partenza la nostra conversazione io mi sono fatto guidare anche dal calendario e da questi giorni perché proprio nelle nelle prime pagine nei primi capitoli
Ci sono alcune date
Sedici aprile mille novecentosessantotto anniversario ieri è il viaggio di ordine nuovo e degli uomini di avanguardia nazionale in Grecia
Per
Apprendere
Farsi istruire diciamo pure il termine militare farsi addestrare
Con quella Grecia in cui un colpo di stato militare a soffocato le istituzioni democratiche
Del dopoguerra in Grecia
Quindici aprile mille novecentosessantanove è un anno dopo tu scrivi e il fischio d'inizio
Del mille novecentosessantanove il fischio d'inizio
E di quella che poi il quattordici dicembre dello stesso anno due giorni dopo la strage di piazza Fontana
Di Observer definirà la strategia della tensione il quindici aprile mille Noceto sessantanove c'è la bomba nello studio del rettore dell'università di Padova
E e poi ieri e qui da assessore Zavettieri tirò in ballo da assessore ma come come come dimostra questo libro e dimostrano tutti gli studi di Miguel Gotor
Ai tre presenziato alla cerimonia dei fratelli Martelli sedici aprile mille novecento settantatré a Primavalle Stefano e Virgilio
E ieri era l'anniversario anche di un altro personaggio citato nel libro L'omicidio di Roberto Ruffilli a Forlì e senatore democristiano
Che è l'ultimo uno delle ultime vittime delle Brigate Rosse e poi ci sarà Massimo D'Antona ci sarà Marco Biagi mai l'ultimo e dei cattolici democratici quindi di una fila di
Omicidi Aldo Moro Vittorio Bash le Piersanti Mattarella e Roberto Ruffilli che colpiscono una particolare cultura politica
E poi siamo all'indomani e il libro però ne parla fissato scritto pubbliche stampato e pubblicato prima siamo l'indomani di una importante sentenza cioè quella di Bologna
E che condanna all'ergastolo Paolo Bellini e soprattutto racconta dei mandanti e qui tu scrivi a un certo punto è un Paese curioso quello in cui si invoca continuamente verità giustizia la magistratura deve fare verità deve fare giustizia poi quando questo succede
La reazione e di generale scetticismo
Ma cos'hanno scritto questi ma questi con la sentenza vogliono riscrivere la storia ma come è possibile ecco un altro merito di questo libro che appunto un libro di storia e qui non ci sono sentenze
Non ci sono condanne non ci sono
Però non ci sono neanche se non essendoci condanne
Non ci sono neanche attenuanti non ci sono aggravanti non si fa la storia per fare un tribunale ma proprio perché il libro è stato anche scritto prima dalla s'intende la sentenza
Si può dire che non è vero che non si sa nulla che non si possa arrivare nulla lo si possa arrivare a un brandello di verità a un atto motivi Rita come diceva Aldo Moro
E non è vero neanche che tutto è stato chiarito come dissero all'unisono Valerio Morucci e Francesco Cossiga nel cuore degli anni ottanta per chiudere qualsiasi possibilità di discussione
Allora mi sono fatto guidare da queste date di questi primavere italiane che sono primavere
Traumatiche primavere di sangue
E sono primavere in cui si sono costruite delle ipotesi che farmelo dire così visto che siamo alla vigilia anche qui di un festival dedicato alla Resistenza sono primavere italiano in cui si è cercata di sovvertire
Quella primavera del mille novecentoquarantacinque quel venticinque aprile
Che è stato davvero una tata è stata davvero una data fondativa della nostra democrazia e si è cercato di sovvertire lo sia in termini culturali sia in termini
Di abbattere le istituzioni che da quella data sono nate
Sì grazie grazie a Marco Damilano per essere qui
Grazie a idee
Erranti
Che hanno promosso questa iniziativa
E grazie a tutti voi
Siete così tanti
Perché venite alcuni non conosco altri invece sono amici vecchi altri sono amici nuovi insomma fa molto piacere
Ma io domani compirà cinquantadue anni
E
Grazie sì lo credo che devo per questo lo facevo
Il diciotto per altre diciotto aprile che ha una data
Qualsiasi impegnativa no
E perché prendo la domanda di Martone è stata semplicissima diciamo è è articolata diciamo ha cominciato diciamo su una riflessione sul generazione settantanove
Allora e ci stavo pensando proprio in questi giorni abbiamo mi sono almeno chiesto tre volte fino ai cinquantadue anni che comperò domani
Perché
Al dunque nonostante tante esperienze e tanti tentativi
Diversi
Ho deciso di fare lo storico Che dedicarmi a questo mestiere
E
Che è una scelta che viene prima di come vanno le cose le cose possono andare bene posso andare male puoi vincere un concorso Vinci
A questo vale come scegliere il giornalista sceglie il musicista scegliere l'uomo di teatro scegliere certe quando tu capisci che l'ha c'è una cosa che tendenzialmente vicino a un termine molto nobile Tania della vocazione
Ho deciso di farmi prete no so c'è un momento bene e perché
E mi sono dato in questi cinquantadue anni tre diverse risposte
La prima risposta quella che mi soddisfaceva intorno ai venticinque anni
E mi ha soddisfatto per circa Massimo diciamo una decina d'anni diciamo dei venti e trenta è che è quella classica quella che ci insegnano a scuola e che oggi mi sembra abbastanza assurda cioè che che la storia sia maestra di vita
No che s'che bisogna studiare la storia perché il passato non si ripeta
E poi il crescere non dico il maturare mi ha fatto capire che purtroppo non è così
E quindi
Da un certo momento in poi questa risposta diventata veramente soddisfacente cioè io non facevo lo storico non l'ho scelto di fare lo storico tra l'altro in quegli anni erano anni dove
Non c'erano si si rideva vivacchiava di borse di studio di incertezze quindi la vocazione era faticosa da da tenere dentro e
Però poi c'è stato una seconda risposta
Che si è esaurita anche essa nel corso di altri dieci quindici anni
Che è un tipo di risposta manzoniana cioè hai un amore chi ti fa questo mestiere non può chiarire un amore nei riguardi Alessandro Manzoni
Pensare che sia tra il più grande tra i grandi
E e c'era nella nella sua introduzione Noce questa frase dove lui dice
Insomma prendere delle cose morte ritardi di vita ritagli di vita e rischierà Arlen battaglia
Poi lasciamo stare che l'utilizzare il romanzo storico per farlo
E e invece uno che fa di mestiere lo storico utilizza il genere la retorica della storia però c'era in me
Questa convinzione che aveva senso dialogare con i morti e ridargli vita
E rischierà armi in battaglia come diceva Manzoni
E
Ho riassunto diciamo dentro di me questa frase
Con il seguente concetto
E cioè fare storia quando fai storia
Ricordati come precetto
Che devi trattare i vivi come se fossero morti
E i morti come se fossero vivi
E proprio te lo devi dare come
Devi essere impietoso versi vivi e pietoso verso i morti
Allora questa idea oggi mi appartiene sempre di meno fermo restando che però come regola questa di
Trattare i divi come se fossero morti morti come se fossero vivi continuo a subirne il fascino vengo al punto
Generazione settanta
Oggi
L'idea che più mi mi dà senso per questa scelta che ho fatto quella di dedicarmi alla storia e perché significa la domanda di senso cioè a cosa serve la storia già attuato perché stai passando è passato poi guardate per la storia una roba che ti modifica il pensiero il modo con cui di rapporti alle cose
Tutte le cose non le vedi le vedi in verticale e non li vedi in orizzontale
Succede un fatto e ti viene in mente quello che accaduto negli novecentocinquantatré o quello che è accaduto nel mille seicentocinquantatré cioè non è cioè è un tipo di mestiere a rischio grande di dissociazione
Rispetto alla vita c'è un bel saggio Dini ce sulla inutilità della storia per la vita
La storia inutile alla vita io sono d'accordo
E allora mi dico che a cosa serve il rapporto fra le generazioni
Cioè ricucire
Cioè ha una funzione civile la storia
Che non è quella di evitare che il passato si ripeta che forse non è quella di rischiarare i morti in battaglia non si sa per fare cose che invece tenere insieme un nome e un nipote un padre un figlio
In una interpretazione di una cosa che è molto importante l'interpretazione del proprio passato del passato la propria nazione
Va di moda oggi questo termine passato la propria patria il passato della propria comunità
Allora
Non è avvenuto spesso
Perché poi la gente non te lo dice o e timida ma nel corso di queste presentazioni almeno una decina di volte
Io ho raggiunto il massimo godimento possibile cioè che mi mi sono detto assenso quello che fai
Quando ho incontrato delle persone a occhio e croce diciamo in media più o meno della vostra età
Cioè prevalentemente nati negli anni Cinquanta e che quindi oggi hanno più o meno una settantina d'anni
Che hanno vissuto queste vicende che hanno letto questo libro e che come è normale che sia
Alcune parti hanno apprezzate altre discutono altre proprio non le condividono e non lo condivido perché mi dicono ma io c'ero e questa roba qui
Non l'ho vista
Non c'era
Non era così come la racconti questo è del tutto normale che accada però ti dicono
C'ho letto ho apprezzato lo sforzo
Come dire ho apprezzato l'onestà
E la generosità intellettuale dello sforzo
E l'ho fatto leggere
Qui dipende se sono al secondo terzo matrimonio o a a mio figlio Ogno nipote
E spesso poi chiamano diciamo o il nipote ventenne o il fisso è questo allora generazione settanta alla prima sollecitazione che
Che Marco mi ha mi ha agitazione settanta
Vuole dire questo vuole un po'dire
Che tenere unito un tessuto sempre più lacerato per tante ragioni
Tra le lacerazioni di questi nostri tessuti la tecnologia
Che viviamo e con cui conviviamo sta svolgendo un ruolo di cui ce ne accorgeremo
E quindi è veramente un problema del mio tempo
Ricucire dei tessuti lacerati sociali famigliari politici
Umani in senso lato
è il compito di chi fa questo mestiere
Rispondo diciamo alla coda della domanda perché poi mezzo Marco come sempre ammesso delle dense delle densissima eh
Riflessioni
E con Marco siamo
Ma io non voglio abusare del termine
Diciamo siamo amici intellettuali ecco questo sì da da ormai tanti anni insomma da oltre da oltre dieci anni
Cioè abbiamo una comune sum Palkia
Sì intellettuale insomma rispetto alla storia della nostra italiano strappate alla nostra azione
Da parecchio tempo
E e quindi
Nelle nelle difficoltà delle relazioni dei ruoli del comunque abbiamo un dialogo prova cose interessanti che che io lui lo sa
Quando era direttore dell'Espresso lo ha un po'utilizzato
E ma lo sai glielo dette così cioè come ci sono in questo libro c'erano delle parti che io stavo scrivendo allora
Caro in particolare delle parti che riguardavano la strage di Bologna
è che io ero consapevole che per diversi motivi erano eterodosse
E io non c'ho alcun gusto
All'eterodossia
Allora lo è stato molto generoso con me e editorialmente anche coraggioso allora era il direttore dell'Espresso
Non erano avvenute una serie di cambiamenti
Forti ce l'hanno portato a prendere delle scelte che poi questo Paese sono rare sto però voglio dire lo dico insomma pubblicamente
Ci sono dei cambi di proprietà vengono delle cose sì assumono delle scelte responsabilmente quando ci voltiamo sono sempre in pochi che fanno così ecco Marco lo ha fatto
Bene gli ho chiesto di pubblicare cinque sei quattro cinque pezzi
Sulla questione di Bologna
E restarsene mila sull'estate centottanta sì ma che era il mio l'eterodossia di questa interpretazione ecco legare la strage di Bologna Ustica e Ustica a cosa avviene
A partire dal febbraio in centottanta
E e lui
Beh devo dire sia mi ha messo a disposizione F L'Espresso con grande generosità ho pubblicato quattro cinque puntate
Perché io volevo misurare le le reazioni di questa mia interpretazione
E c'era un ultimo capitolo
E che io non ho pubblicato
Lui lo sa m'era ultimo capitolo dove no e dicevo
è imprudente per una serie di ragioni
Però sono tenuto nella penna
Che pare però questa cosa mi è rimasta dentro no questo atto di mancato coraggio
Perché poi di questo si tratta
E me lo sono tenuto dentro
E va be've lo dico così che e quella quella parte che non c'era perché ho ritenuto imprudente che ci fosse
Io qui l'ho messa c'è
Ma l'ho messa guardate con uno scatto d'orgoglio in una in una notte furibonda
In una notte furibonda perché era già tutta praticamente scritta perché l'articolo era quasi pronto per essere pubblicato perché c'avevo continuato a rimuginare perché dovevo valutarlo
Stavo proprio consegnando il libro mancava proprio niente
Io mi sono messo avevo il corridoio Mario Conde leggero per fortuna che mi ha consentito di finire il libro insomma mi sono messo
Mi sono messo on line ha detto no
Adelante adelante Pedro
Conquisti io ho sin qui si occupa e e l'ho scritta ci sta Bonavera troverete e effettivamente poi la sentenza di cui faceva riferimento
Sono contento perché poi lo studioso non deve mai fare il profeta sono come dire
Nel mio piccolo e mi sta dando ragione nel senso che la matrice neofascista della strage non è riconducibile solo e soltanto in area ma a una galassia neofascista
Molto più complicata che non si esaurisce con Bellini
E non si esaurisce con Bellini ma intanto Bellini
Avuto in primo grado naturalmente aspetteremo tutti i gradi di giudizio ha avuto una sentenza di condanna
E sulle diverse primavere
Da assessore alla cultura di Roma ho la delega sulla memoria
Una delega molto istruttiva
Per uno che fa lo storico come scelta di vita
Perché come se un macellaio avesse la delega
A ai vegetariani cioè la a fare la propaganda però
Per voi dovete essere io capisco che siete invasi siamo invasi dalla memoria dalla memorialistica ruota la memoria ma io non faccio in memoria lista ha di fatto un altro mestiere
Faccio lo storico e tra storia e memoria c'è
Ma non da oggi da millenni
Dai tempi de Erodoto detto uscì dite de de de de Paci top Demi nonno da sempre c'è una relazione che è una relazione in cui il tema dell'autonomia
Della conoscenza storica
Rispetto alla memoria rispetto alla forza del testimone rispetto al dire io c'ero e quindi le cose sono andate così insomma la storia si fonda pastori che critica da testimonianza la storia critica delle fonti
Storie critica dei processi di memoria
E questo se devo dare una definizione
Condanna memoria
Deleghi alla memoria
E e io mi faccio
O almeno una volta a settimana ma ormai due anche una
Delle cerimonie sugli anni Settanta
Tempi dovete immaginare
Molto partecipate come ieri dei fratelli Mattei
Ma ma non è vero che be'perché la destra e quindi io mi sono trovato una mattina faceva freddo
In un parco erano le otto e mezza
Di fronte alla stele di di nella Paolo Di Nella un ragazzo
Fascista ucciso barbaramente non c'era nessuno cioè c'ero io
C'era i due vigili
E difendevo la dignità
Della nostra città la rappresentavo non c'era nessuno
E questo l'anno scorso
Ma nessuno di nessuno cioè tra la scena come gli ho detto uno due e tre
E qui fa il minuto di silenzio quindi a tredici tocchi le la loro
Stai a meditare leggi queste targhe
Nato diciassette anni diciotto anni diciannove anni allora è una volta a settimana
Che siamo da destra sia da sinistra che se la Russia si oneri che segnasse siano
Fascisti neofascisti
Se siano
Rossi quello che volete
Io cerco pessimo e chiudo questa mia cerco in questo libro in ogni pagina
Di dire mi elettori guardate negli anni Settanta non sono stati soltanto questo
Anzi non sono stati
E questo è un po'una condanna di tipo dantesco per me trovargli una volta a settimana di fronte
Dovrebbe
Dove c'è un invito che smentisce questo assunto
Cioè io vorrei che ci fossero delle steli in questa città in questa Italia
Dove la pubblica amministrazione con i suoi rappresentanti si reca
Interrotta
Che ricordi lo Statuto dei lavoratori nei centosettanta
Che ricordi decreti delegati che ricorda il diritto di famiglia che ricordi il diritto al divorzio che ricorda il diritto all'aborto che ricordi la riforma del sistema sanitario nazionale
Che ricordi la chiusura dei manicomi
Che ricordi processi di democratizzazione di polizia carabinieri
Esercito
Vorrei che ci fosse anche la capacità di ricordare di fare memoria
Di un altro tra faccia di questi anni settanta
Che in ogni libro in ogni pagina io cerco di ricordare mi ha detto allora e chiudo il punto è questo come mai
A domanda storica e questa come mai
Il più grande decennio punti modernizzazione
Civilizzazione
Riforme non quelli a chiacchere riforme che si sono effettivamente realizzate
Perché prima c'erano c'era la mutua e poi c'è il sistema sanitario nazionale
Prima che stava in manicomio si faceva l'elettroshock ed era
Ai lacci chiuso
E
Come mai
Il più grande decennio di modernizzazione di civilizzazione di laicizzazione di europeizzazione al dunque
Che l'Italia ha vissuto dal mille ottocentosessantuno ad oggi
Perché secondo me di questo stiamo parlando posso accettare soltanto un paragone sul piano storico con il decennio tra Zanardelli Giolitti mille novecento mila novecentodieci quello
Ci stop
Che è infatti io sono fra quelli che è un future del confronto tra Giolitti e Moro cioè sono cose che sono
Giolitti ammoniva loro capacità di
Di mettere la gobba al sarto te
E come mai questo decennio ha convissuto compra più grande esplosione di violenza
Politica
Militare anche che ha caratterizzato
Secondo me anche qui
Una democrazia liberale occidentale parlamentare europea che non hai uguali cioè quello che è accaduto di devastante in Italia try
Sessantanove venticinque aprile del sessantanove
Punto Pregnana centottantaquattro una uguali alla questo libro dedica anche una grande analisi alle diverse tipologie di violenza che ci sono state questa è la domanda cerca di dare una risposta
Con un'idea mite dalla ricerca storica
Mite
Quindi ben diversa da quando avevo venticinque anni che invece pensa all'attraverso la storia avrei come dire ripulito le pieghe del mondo no un'idea mite della ricerca storica
Che significa
Dare delle risposte
Oneste e generose
Ma che devono sempre avere la forma di una nuova domanda
Cioè bisogna vedere
C'è qualcosa di Cristiano voglio dire in in nella
In questa forma di storicismo cioè bisogna sempre avere sete di nuove
Di nuove di nuove inquietudini voi domande i nuovi problemi e questo libro
Ci prova ecco
Beh allora sempre seguo seguo il tuo filo è chi rilancio la domanda perché è vero che e il filo del libro è vero che questa è la domanda
C'è da dire che che leggendo questo libro
Io
Ho spesso mi torna spesso l'immagine del vuoto
Ed è è un'immagine che anche alcuni Autori che tutti usciti Pasolini l'articolo sulle lucciole in realtà si intitolava il vuoto di potere oggi in Italia il primo numero di Repubblica il quattordici gennaio mille duecentosettantasei
Eh sì espressi è un editoriale anonimo quindi e si intitola e vuoto il palazzo del potere e pace questa immagine di Italo Calvino inezie una notte d'inverno un viaggiatore
L'invito al lettore a guardare in basso dove l'ombra si addensa in una rete di linee che si allacciano in una rete di linee che si intersecano
Sul tappeto di foglie illuminato dalla luna intorno a una fossa vuota
Da un altro punto di vista il Panorama di generazione settanta degli anni settanta e molto affollato
Sarebbe
Interessante e forse perfino divertente per certi versi leggere quella pagina
Dove elenchi puntigliosamente tutte le formazioni dell'estrema sinistra è la pagina successiva dove elenchi tutte le formazioni di estrema destra
Anche i con una con la parità una fantasia di nomi di di denominazioni
Ma soprattutto è affollato questo panorama da tutti agli attori interni e internazionali e da tutti i collegamenti
Molteplici infiniti le infinite possibilità
Che vengo Lori allacciate con meticolosità da un ricercatore storico da un ricercatore storico che unisce dei frammenti e compone il possibile racconto
E di una realtà e di una vicenda
Ma
Che altrimenti diventa incomprensibile
Allora io otiti vorrei chiedere di portarci dentro questo affollamento è un panorama affollato io ci sono molte cose che potrei citare ma per esempio
Cito quando quando tu racconti
Dell'arresto di Giuliana Conforto e iscrivi in poche righe dopo aver raccontato tutta la vicenda
Scrivi poche righe riassumendo a casa della figlia di Giorgio Conforto il più importante riferimento del KGB in Italia del dopoguerra è stata ritrovata la pistola che ha ucciso Aldo Moro e sono stati arrestati due brigatisti che parteciparono a quell'operazione la stessa persona sempre tramite la figlia che ne conosceva la proprietaria avrebbe potuto agevolmente avrebbe potuto avere agevolmente dei rapporti anche con il covo di via Gradoli
Che dal dicembre mille duecentosettantacinque aveva ospitato Moretti
Ecco prendo queste quattro righe
Solo per dire della naturalmente queste quattro righe alta nelle pagine precedenti tutto viene raccontato viene documentato
E però poi ci sono delle conclusioni dove vi è un vengono riallacciati i figli dove non vengono anneriti i puntini e nel Nannerl annerire i puntini in una storia che nulla di più lontano da Miguel Gotor e da questo libro dal complottismo dai interprete chiamiamolo così senza tanti tanti giri di parole però alla prova della documentazione storica questo panorama e molto affollato e a volte si fatica a a comporre il giro vorticoso delle delle alleanze che si compongono si scompongono
Si cambia la spalla di fucile dici a un certo punto quando dal mille Noceto settantaquattro in poi
Eccome se sparisse un attore quello che era faceva da da sfondo alla strategia della tensione prima maniera delle trame nere ed entra in campo un altro soggetto il soggetto del terrorismo di sinistra del terrorismo rosso
Che peraltro aveva già agito c'era già stato rapimento di Mario Sossi del giudice Sossi a Genova
In un mese il Maggio alcun altro mese di primavera in cui succede insieme il referendum sul divorzio L'Aia appena citato ma anche la strage di Brescia
Quindici giorni dopo il ventotto maggio
Ma anche il rapimento delle Brigate Rosse in corso nelle stesse settimane e ed è questo addensarsi che anche leggendo il tuo libro è evidente per questo e anche
Il decennio più lungo
Perché un decennio e vale un secco no nella suo
Addensarsi di eventi molto molto molti eventi traumatici altri
Di progresso di sviluppo di di maturità della democrazia italiana che poi e quello che tiene insieme tutta questa storia cioè dentro un fondale in cui resistono le istituzioni resistono i soggetti politici ma questo ci può in qualche modo rassicurare ma non è rassicurante per niente invece che dentro questo fondale
Ci sia stata questa ci siamo se questi movimenti e ci sia stato questa lunga Sheila
Tv i morti di di corpi e di morti
Sì
A rispetto
A questa coincidenza nel senso che nel maggio del settantaquattro avvengono una manciata di
Dieci giorni la strage di Brescia il sequestro Sossi da parte delle Brigate Rosse
E il referendum sul divorzio quindi sembra veramente
Un momento dove i fili delle riforme
E delle controriforme
I fili della rivoluzione perché poi in questo Paese essere
Riformisti sul serio significa essere rivoluzionari e quindi di fili della controrivoluzione
Si annidano si si incontrano
Clamorosamente o dimenticato faccio ho scoperto dopo libro uscito
Cioè c'è un'altra cosa che accade in quindici giorni ma proprio in quei dieci giorni
Dalla Chiesa
Era a
Capo delle carceri
E c'è una una una sommossa
Fino ma
In carcere in Piemonte
Dalle sand caccia Alessandria
Dall'assalto
Viene fatto di credere che toppa l'assalto
Viene fatto di credere
E ci sono dei morti mi sembra se vado a memoria nove morti non so se voi vi rendete conto che stiamo parlando
E tanto rimosso una cosa del genere
Che che mi vergogno di doverlo dire pubblicamente
Ed è veramente grave perché io stavo dicendo cioè la tesi di quelle pagine guardate quante cose importanti si addensano
E che mi perdo l'asteroide
Voi pensate no è cosa mi vergogno di dirlo ma è così andata e
C'è una foto bellissima perché poi sto lavorando su questa va lavorato insomma sto cercando di a capire meglio una foto bellissima di di una ragazza che metà giornale fatto con assalto l'Alessandra nove morti e dall'altra parte c'è Sossi ultimato e c'è questa foto di questa ragazza borghese con in tailleur
Immaginati cosa vuol dire per un ventenne di allora
In venti giorni subire una tale bombardamento
Ti cose Brescia tenero dire certamente eccezionali ma anche un po'strane
Ma non è troppo normale che c'è un magistrato che ha rapito per cinquanta giorni cinquantacinque reprobo normale che sta in una piazza boom una bomba muoiano non è proprio normale che vinci contro
Il Vaticano contro la DC conto il movimento sociale il referendum sul divorzio
Aggiunge anche nove morti
Allora seconda questione che mi ha stimolato rispondo in modo provocatorio non l'ho scritto lì lui ha letto questa pagina su Confortola questa sintesi
E io lo non lo scrivo ma pubblicamente mi capita di dirlo perché è un esercizio secondo me di igiene mentale
Sì noi quella stessa frase
Esattamente che lui ha letto
Avessimo potuto dire che
Il ritrovamento della pistola che ucciso Moro
Che il padre della
Persona casa del quale sono stati arrestati Morucci e Faranda eccetera era il responsabile della CIA in Italia
Noi avremmo detto
Ah beh
Stop sette partita incontro il caso è chiuso
Ma e cosa avremmo detto e Moro è stato ammazzato dalla CIA
E lo fa il Moretto perché perché a casa del principale agenti della CIA in Italia è stata trovata la pistola che ucciso Moro
A casa della figlia sono stati arrestati due brigatisti di cui uno era in via Fani è ucciso cinque
Agenti della scorta l'altra ha svolto una funzione logistica importante e questo capo della CIA
Aveva delle relazioni sempre attraverso la figlia che portavano al covo dia Gradoli appunto avremmo detto il caso è chiuso mentre invece nonostante uno mette in evidenza
E questa
Questa presenza
Del KGB in Italia
E
E e anche e anche come dire
Sì abbastanza logico
Che ci possa essere stato un interesse
Da parte
Dell'Unione Sovietica del sistema orientale a stabilire dei rapporti con le Brigate Rosse è abbastanza logico Toma
E
E anche che noi sappiamo che per esempio per quanto riguarda la Raf la Germania
Ormai è dato proprio per acquisito
Non è proprio non è oggetto di discussione
E ormai quantunque ROI si sappia che le Brigate Rosse avevano dei rapporti organici con la Raf
Tutto questo sembra un esercizio di stile
Cioè lo storico che si diverte a mettere insieme finissi
Allora
Invece vengo la risposta allora fermo restando
Fermo restando che che c'è una nostra responsabilità come italiani
Storica
Da questo punto di vista lo dico anche da storico moderno che ha studiato le classi dirigenti fra la metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento come si comportano gli intellettuali insomma
Noi abbiamo veramente
Una
Disponibilità
A metterci al servizio dello straniero
Pur di fregare il nostro vicino di casa
Questo è
è
E questo magari deriverà dal fatto che c'è un sentimento patrio medio
Cioè è qualcosa che secondo me ha delle attitudini maggiori che non in altre gli altri paesi in altre culture europee non voglio fare non voglio parlare dei
Dell'Isola di Pasqua
Cioè mediamente un francese mediamente uno spagnolo mediamente un inglese meglio ammiro questa predisposizione la frase significativa di questo pur di fregare il mio vicino di casa
Questo è il tema di
Se mi aiuta
Quindi a partire che c'erano state responsabilità
Secondo me e questa è una ricostruzione di contesto perché troppo presto sono passati soltanto cinquant'anni dei fatti
Fermo restando che la destabilizzazione che viva l'Italia
In quegli anni settanta è una destabilizzazione che ovviamente
Ecco un dizionario allo chalet della guerra fredda Washington Mosca esiste Ovest questo è ovvio
Anche qui uno rischia di essere banale ma o vaste stragi neofasciste
Inizio del venticinque aprile del sessantanove
Finiscono
E non si sono più ripetute quando finisce
Quando finisco dei blocchi
Poi abbiamo avuto un altro tipo di stragismo quello mafioso ma che non ha un'origine collegata a un contesto geopolitico internazionale tutto quindi sto dicendo
Che è è inevitabile che una grande destabilizzazione come questa approfittando della nostra disponibilità
Di
Di avercela col nostro vice pur di fregare il nostro vicino di casa pensata Padova Mantova città stretta no
No stretta Padova
Pur di fregare il tuo vicino di casa
Diventi feroce
Allora fermo restando che c'è questo scenario geopolitico
Gigantesco cioè dei due giganti
Che personalmente un po'da quello che sto capendo può anche da letture altrui
Avevamo una tendenza alla conservazione del quadro politico
Questo è il punto
Sto parlando di Stati Uniti
E di una sovietica
Perché poi la in realtà stiamo parlando di conforto più di cecoslovacchi
Cioè stiamo parlando di uno Stato saltelli satellite dell'URSS
Allora fermo restando questo
Io
Mi concentrerei di più
Su due questioni
Una il conflitto mediorientale
E lo faccio
è esistito un partito libanese e ribadisce il leader libico in questo Paese
Libico
è esistito un partito israeliano
E
C'è stata una grande conflittualità che ha scelto l'Italia
Come campo di sconto di destabilizzazione per diversi motivi
Questo tipo di conflitto mediorientale conflitto militare e conflitto spionistico è conflitto anche l'energetico
Ed è un tipo di conflitto che anche una grande relazione relativa al traffico d'armi
Quindi a cose che sono molto significative armi petrolio
Paci anche politica ideologia c'è anche la causa palestinese per amor di Dio
Non non è che non non ci sono questi aspetti motivante i però vanno inseriti dentro allora
Questo sotto conflitto mediorientale
è certamente condizionato dal Macro conflitto di sistema ex Ovest Washington Mosca
Però per la destabilizzazione che l'Italia subisce dal venticinque aprile del sessantanove P ottantaquattro è molto importante
Quello proprio
Cioè noi dobbiamo dell'analisi
Approfondire cioè dovremo dare come studiosi tesi di dottorato su questo
Se fossimo interessate capire
Perché le cose sono accadute
Questa la domanda di Erodoto è perché le cose sono accadute non è una domanda originale
Seconda questione anche qui banale ma magari è più importante stare attenti ai nostri vicini no
Esistito partito francese esistito un partito inglese
E ed è importante secondo me è guardare
A Stati europei
Amici
Amici
Amici
Ma anche competitori
Perché siamo nello stesso spazio stretto che lo spazio del Mediterraneo
E anche questo è un altro conflitto più piccolo più sfuggente
Che avviene all'ombra del Macro conflitto Mosca Washington
Poi il vero tema storico e vedere come Washington e magari anche Mosca
Hanno gestito regolato
Mosso i fili quando era il caso
Di questi giochi
Sulla scacchiera mediterranea
Il tema di fondo che è il problema storico il secondo il prima e come mero convissuto tanta morte tanta vita nello stesso decennio tante riforme tanto il secondo è
L'Italia aveva perso la guerra e aveva convinto capaci
Ma l'Italia negli anni dal Quaranta
Page cinque
E i vent'anni successivi è una roba che e che che appunto molti di voi se la ricordano è qualcosa che
Che eh vive un un un secondo Rinascimento
Straordinario però dobbiamo ricordarci che un secondo Rinascimento che scaturisce da vent'anni di fascismo sconfitta la seconda guerra mondiale un Paese umiliato
Che si rimette in piedi inizia a correre in un modo eccessivo eccessivo
E c'è un intero sistema internazionale un intero sistema internazionale c'è una convergenza per questo sembra un po'confuso ma non è confuso il problema è che c'è una convergenza e come lo schiaffo del soldato
Cioè c'è un momento
Intorno a fino agli anni Sessanta dove si guardano in giro ma pongo in faccia interessa da uno scappellotto e si scopre che ce l'hanno
Un po'tanti
Magari un po'tutti
Per diverse ragioni
Da questa convergenza di interessi geopolitici internazionali
Scaturisce l'enorme destabilizzazione italiana
Che ripeto però approfitta
Di un dato nostro è dura nostra disponibilità
A stringere
Rapporti legami ma fece così l'aristocrazia lombarda con gli spagnoli e nel nel a cinque seicento no non è che sono degli elementi di novità rispetto a questo modo di
Di di rapportarci
Con gli spagnoli con i francesi perché ci fu un periodo come sapete che
In circa trenta quarant'anni cambiarlo sette otto volte aprivano i francesi coi spagnoli francesi spagnoli
E questo all'aristocrazia lombarda comprensibilmente poneva dei problemi ecco
E
Di poco l'ultima questione che poi Caputo come si diceva prima un impegno siderale quotidiano
E dunque no la la questione
E proprio una generazione settanta
Perché tour dedichi delle delle delle pagine anche delle
Anche delle immagini molto sferzanti su il percorso più grafico di alcuni iper i protagonisti noti o meno noti di quella generazione
Peraltro in continuità con contanti al titolo i lavori anche nel memoriale della Repubblica dedicato al memoriale Moro veri venti trovato il modo di di raccontare di chili
Che fanno scaturire una domanda insomma intanto di quel panorama lì
Tra
Attori esterni che intervengono in base a logiche geopolitiche pezzi di classe dirigente e apparati che sono pronti a collaborare
A proposito di date
Un'altra mi ha colpito è a la strage del treno Italicus e un pugno di ore dopo il rogo purificatore come lo chiama il generale Maletti
A Fiumicino dove vengono bruciati
In modo diciamo Coco come Trullo definisci
Una Hiroshi praticità
Vengono bruciati centoventotto mila dossier
Capace i perché poi era un mondo cartaceo non c'era ecco nel modo migliore sì esatto cioè non c'era una volta annunciano lavori prodotti con supporti digitali che nella reiterazione cancellazione più rapida ma anche molto più rischiosa la loro riconoscibilità
Che toccava fare notte diciamo però la cosa era definitiva noi di quei dossier del sito del Sifar
Del cortei quelle carte sul golpe Borghese non dovremo più niente né i magistrati né i giornalisti degli storici tutte le varie categorie poi
Interessate non non avranno più nulla ma ecco torno torno al punto della generazione cioè perché effettivamente come è stato detto tra gli angeli del fango e la messa è finita dei Mondiali di calcio brevettò mi son dimenticato Veratti ottenuto che nel maggio settantaquattro cioè che lo scudetto della Lazio ma perso lo dico
E così un altro evento straordinario che si produce in quelle settimane chiusa per chiusa chiusa parentesi
E
E c'è questa pagina finale dove tu raccolti i Mondiali del mille novecentottantadue il commento di Mario Soldati
Come come se questo Paese che ha attraversato questo decennio del successo qualsiasi cosa alla fine può in una cena rimozioni non c'era e oblio cancellare il tutto e partire per quegli anni ottanta
Che sono molto fondati sulla rimozione degli anni Settanta da tutti i punti di vista nel bene e nel male
E molto sul fatto che questo un pezzo di questa accelerazione cerca tu c'è una c'è una bellissima cosa che scrivi adesso non non la citazione Barbato memoria
Quelli che sono stati bagnati dalla pioggia e quelli che sono stati miracolosamente rimasti asciutti e quindi sono pronti per nuove avventure sono pronti per
Per i decenni successivi e ce li ritroviamo lì con le loro più grafie e con i loro trascorsi senza che abbiano mai dovuto pagare pegno cioè tu scrivi è la contiguità
Uno dei grandi una delle grandi questioni nascoste della memoria collettiva e ed è questa guerra bassa intensità che si è combattuta una delle immagini più drammatiche dell'incubo dell'incompiutezza della democrazia italiana credo che questi due questi due filoni sono i filoni forti nel tuo libro
Perfetto c'è proporzione tra domanda nel senso
Che poi le cose non è che tu hai un'intenzione che vengano viste così
Io occasioni anche il film c'è uno a delle speranze no tu scegli un'inquadratura scegli
Troppo in ordine come gli pare e ed è bellissimo questo la libertà che c'ha l'osservatore è e il fascino più grande
Di questo mestiere un altro fascino guardate cambiare idea
Cioè adesso io sto scrivendo dovrò scrivere fino adesso faccio sul tempo e fa niente io scriverò Opel scrive una cosa Andreotti no un ritratto di Andreotti
Io e i fatti mi ha letto dei pezzi contraddittori perché o un giudizio che si sta formando che essi
No
Però
So che dovrò spogliarmi dei pregiudizi
So che dovrò spogliarmi dei pregiudizi
E questo anche molto bene di questo mestiere c'è un momento che te ne accorgi riguarda lo specchio di Signori ce la fai
Cioè a Bolzano perché tutta una serie di
Di fili di documenti di ricerche di saperi ti portano a dover accettare che che che quel tuo pregiudizio che senta dove partiamo è che sempre a due partiamo il pregiudizio non regge a questa cosa che una cosa che si chiama prova storica che non è prova giudiziaria non è prova morale non è prova filosofica non è prova religiosa ma l'esistenza di Dio o del diavolo però era prova storica e qualcosina che da circa qualche migliaio di anni
Allora affascina generazione di persone
Allora e
Rispetto
A rispetto alla alla questione alla questione alla questione posta
Il punto è questo che se se si sostiene
Che
Come mai il più grande processo di riforma di civilizzazione e convissuto con il più grande processo di violenza il passaggio successivo che io prima non ho fatto lo faccio ora
Significa provare a riflettere in modo sereno
Per cercare di comprendere che non significa giustificare
Su il valore della violenza nella storia
Cioè sulla funzione della violenza nella storia
Cioè tu devi fare un secondo salto
Allora qui l'argomento diventa delicato
Nel senso che ci sono una serie di risposte stereotipate che in realtà io ammetto che questo libro corrode
Qual è la risposta principale stereotipata la prima stereotipata non è un'offesa cioè che hanno largo Successo pressoché Repubblica
è che quel processo di riforme a quel processo di cambiamento quel processo di è stato bloccato dalla violenza
Era funzionale la violenza a bloccare
Questo libro sta cercando di dire qualcosa di un pochino diverso lo ammetto
Guardate è un pochino diverso che posso dire qui adesso
Ma anche non sarebbe facile dire tra mezz'ora nella sua trasmissione in questi termini
Anche con lui
Letto provocatori
Non sarebbe facile perché
Perché i luoghi dove si dicono le cose sono importanti
Allora
E veniamo al tema della continuità
Se io sto dicendo che gli anni settanta sono una sola Luna
Che ha due facce che hanno convissuto
Stop ipso facto ponendo il tema della continuità
Che invece io
Nascondo sotto il tappeto o non mi pongo se invece aderisco alla prima interpretazione che vi sto dicendo e cioè
Ente per azione della della gioventù eravamo belli eravamo buoni eravamo innocenti
Eravamo puri e poi da un giorno all'altro sono sbarcati dei marziani
Che hanno sporcato l'acqua con la loro violenza
E quindi c'è un Paese mancato
Cioè un paese mancato che il solito paese di quello che saremmo stati se se se
Come si dice a Roma sembrano adesso è
Si è sempre un se
E invece no
C'è un solo satellite ci sono due facce che convivono c'è il tema dalla contiguità
Non c'era una meglio gioventù e vengo al punto che rispondere non sono sbarcati X Oss
Una seconda volta in Italia
Cioè questo libro se fa qualcosa contesta un po'
Wilma interpretativo della storia d'Italia che è sempre il solito
Attraverso i secoli
Cioè Benedetto Croce per spiegare il fascismo
Sostenne che erano Ipsos cioè dei barbari che erano a un certo punto parla nati sulla Placidia Italia liberale
E al
Questo modo di interpretare
è autoassolutorio
è autogestiti cattivo
Ed è responsabilizzare ante
E produce sempre un effetto
Che chi difende la storia contesta
E qual è perfetto questo Paese non è capace di fare i conti col proprio passato
Questo Paese non è stato capace di fare i conti col fascismo questo Paese non è stato capace di fare i conti over settanta sino a Germania il voto a favore così
Ma quante volte
Sì invece la Germania
Ma perché non siamo capaci di fare i conti al nostro passato ci sarà un motivo non siamo capaci di fare i conti col nostro passato perché abbiamo bisogno di Ipsos
Ho i marziani
E invece fare storia significa mettere il bisturi dentro delle ferite
E naturalmente c'è il tema dalla contiguità e naturalmente guardate mi è piaciuto l'altro giorno che stava a Rovigo
C'è uno che preparino mente non capisco mai perché vado nei prossimi cioè dico perché sto a Rovigo poi di sole appoggio contro i giorni prima ho scritto un articolo
Sulla piazza su su Bologna sulla strage di Bologna dove come dire
So Bisaglia
L'aria più insomma senza accorciano interamente senza accorgervene trovino Prada come questa e a a Rovigo anche Rovigo hanno Vigo ai c'è ordine nuovo di Rovigo ha
Chi ciò davanti
Cioè son venuto a parlare
A casa dell'impiccato della
Come si diceva caldo insomma
Quindi queste cose capitano
E e nessuno se ne vuole raccontare e c'è uno che m'ha detto certo punto auto in in un non ha
Cioè c'ha tanta paura anche
Se ne ha paura augura
Ha paura
La paura di parlare la paura di dire la paura di denuncia cioè noi quando facciamo storiacce piace trovarci sempre tutti eroi sempre tutti la parte buona se tutta la parte badate che la paura è un sentimento fondamentale
Che che che ci conduce
La paura il timore
Cioè se c'è un compagno di las ketchup pistola sotto
Sotto il tavolino
Sì magari c'è un po'
Sei contiguo lui e magari anche o di timore che tu non ce l'hai
è un esempio che faccio
Allora c'è questo tema
E finisco
Il modo con il quale la generazione degli anni settanta
Che è un modo nostalgico
Furbesco
Un po'ipocrita
Un po'sempre con il ditino alzato
Un po'un po'
Auto indulgente
Un po'
Dentro una grande rimozione
Ciò è apparso degli amici di vedo le di recente c'è un amico lì che lavorava negli anni settanta
All'Unità Torino
Ma Bluey si ricorda cioè
Non è che non abbiamo vissuto
Non è che non abbiamo vissuto sappiamo cioè cosa vuol dire avere paura ho ho trovati in un ambiente di lavoro dove dove il tuo vicino di banco può essere quello che
Che fa una relazione che fa una spia che ti indica come
Cioè questo Paese sempre un Paese stretto
Fatto di tanti Paesi stretti tante città strette di tante relazioni strette
Allora il modo con il quale questa generazione uscita dagli anni Settanta e molto simile al modo con il quale
I padri di questa generazione sono usciti dal fascismo
Questo è il punto uno dei punti di questo libro cioè c'è un'analogia Marco
Cioè tra tra Norberto Bobbio e Luigi Bobbio
C'è un'analogia
Questo è il punto
è una logica che si impara in famiglia
Che la Bindi praticata
Dai tuoi genitori
E che diventa un'attitudine
Che ti fa sempre sopravvivere qualunque sia la stagione
E questa è un'attitudine che ha un carattere di tipo trasforma mistico che secondo me lasciatemi diciamo ricordare in conclusione miei maestri insomma perché qualcuno
Caro
C'è c'è una casa editrice Einaudi che fece tanti tanti anni fa negli anni settanta una storia d'Italia non c'era un capitolo che si chiamava i caratteri originari
Del della storia italiana ce ne sono un qualcuno di questi io secondo me qui li ho so proprio dei caratteri che sono nostri nostri come italiani
Nelle varie declinazioni regionali e ma sono nostri
E poi l'effetto e che non si fanno i conti con il passato la conseguenza interamente chiudo è che tu ci hai soltanto memorie memorie memorie memorie memoria memoria corone corone corone corone corone corone da un lato
E dall'altro magistratura magistratura magistratura magistratura magistratura cioè guardate chiudete questo libro
E venti degli anni Settanta dove a distanza di oltre cinquant'anni non ci sta ancora la magistratura che sta indagando sono pochi pochi
Pasolini magistratura Moro magistratura Brescia magistratura
Bologna magistratura
Queste mani della memoria e queste mani della magistratura sulla storia
è la ragione per cui non lo facciano i conti al nostro passato bisogna liberare la storia serve laicità per farlo naturalmente per liberare la storia non puoi ancora vera lenti della pena l'iniziazione
A distanza di sessant'anni ai fatti centosessanta che devo fa
Da un lato e dall'altro appunto
Meno memorie più storia come indicazione purtroppo io la delega ci vuole memoria e non ce l'ho alla storia grazie
Che Rossi allora voglio continuare gli occhi Cascione domanda io devo andare auguri auguri
Volete io sono voleva