Presentazione del libro "Mediaset e il cinema italiano. Film, personaggi, avventure" di Gianni Canova e Rocco Moccagatta

Allora per una sera grazie di essere intervenuti possiamo cominciare il nostro incontro questa sera presentiamo il libero media sette del cinema italiano a cura di Gianni Canova Rocco Moccagatta
L'evento è organizzato dall'Istituto Bruno Leoni quindi come prima cosa io cedo la parola Franco Debenedetti che dell'Istituto Bruno Leoni e il Presidente che farà un breve intervento introduttivo
Grazie
Guardo poco la televisione
E vado molto di rado al CIPE
Non per snobismo la prima e Popper picchetti degli Enti di cui mi vergogno un po'la seconda rammento che io sono della generazione in cui si andava al cinema senza prenotare essenza assegnazione di posti
La tv la televisione e marginalmente anche il cellulare è stato il mio prima gli oggetto di interesse
Molti anni
Ma interesse politico parzialmente anche economico non culturale
Sono stati gli anni dal Senato
Dal novantaquattro al due mila uno in cui fu in Senato ha sempre con la sinistra
Sono gli anni della competizione politica con il Cavaliere
Gli anni delle grandi privatizzazioni e liberalizzazioni
Il tema è cacche
Dai Monopoli Istat
Breve storia dell'antiberlusconismo avrebbe dovuto chiamarsi mio libro sulla televisione
Che raccoglie non è univoco ha trovato quello situata a quattro mani ma raccoglie due saggi sulla televisione uno milione e uno dal compianto Antonio Pilati
Antonio volle invece insistette perché si chiamasse UE era dei trent'anni
A differenza di me Antonio è uno studioso dei mass media
Forse anche soprattutto sul piano culturale
E si era innamorato della televisione commerciale quand'era ancora un ragazzo del Manifesto
Intuendo
Contro i suoi compagni d'allora
Televisione cattiva maestra ricorda
Il potenziale e manzi portatore anticipatori potenziale e mantici a parte
E ma anticipatore della televisione
L'Inter
Aveva ragione lui
Quella contro la televisione commerciale e i suoi addentellati inclusa la produzione cinematografica
è stata
Una specie di guerra anzi una specie di guerra di religione
A Berlusconi venne rinfacciato di non avere creato il partito liberale di massa ragione
Impacciato
Ma non gli venne riconosciuto invece di questo ha retto l'urto no di avere fatto la sua più importante
La più importante è la più difficile delle liberalizzazioni Adele battuto il monopolio di Stato della televisione
Privatizzare acciaio e Autostrade e agli altri elettricità e telefoni
E nuovamente meno difficile rilevante che abbattere il monopolio dell'informazione ai cittadini rifugio che influenza gli orientamenti politici degli elettori
Da questo punto di vista l'importante del cinema probabilmente ugualmente rilevante ma più indiretta
Mediata dalla cultura e dal gusto
Per cui anche il cinema entra nella Guerra dei trent'anni ma prevalentemente per motivi e profitti antitrust
Come lo sarà più tardi e per legge Casa della telefonia
E quindi molto importante che si parli della produzione cinematografica di Mediaset disperse
Come fatto culturale e industriale
Nonostante la sinergia nella distribuzione
Suole ripetere il ritornello
Per la RAI come la maggiore impresa culturale del Paese
Come per la televisione si tende a dimenticare la rilevanza
Quantitativa e qualitativa soprattutto della produzione cinematografica del imprese di Berlusconi
Come tra poco verrà ulteriormente illustra
Grazie Franco allora prima
Di tutto una comunicazione natura commerciale visto che parliamo di tv commerciale il libro è in vendita quindi c'è il banchetto qui appena usciti dalla sala
Può trarre in inganno la la la Lee formato del libro le fotografie un libro bello da sfogliare ma ancora più bello da leggere
Perché appunto vengono vengono viene viene condensata questa storia storia quarantennale del sostegno di Fininvest Mediaset al cinema italiano attraverso tre marchi tre aziende prima rete Italia poi tenta e e infine Medusa e ed è una storia sì del cinema italiano degli ultimi quarant'anni ma anche una storia del nostro Paese una storia di una impresa di sul sesso ed è anche una storia che racconta come l'intervento di Mediaset abbia influenzato l'immaginario collettivo del nostro Paese quindi un libro che si presta a tanti spunti tanti analisi che è caratterizzato da una grande ricchezza di di contenuti e per parlarne questa sera abbiamo i due Coratti procuratori che sono Gianni Canova
Professore ordinario
Di storia del cinema il film regia e a rettore all'Università Iulm
E Rocco Moccagatta anche l'altro curatore del libro studioso di cinema e televisione e docente all'Università Iulm
Insieme a loro abbiamo alla mia destra parto dalla mia destra Giacomo Manzoni che è professore ordinario di cinema fotografia e televisioni all'Università di Bologna ed è direttore del dipartimento delle arti presso il medesimo ateneo
Paola giacobini critico cinematografico giornalista per varie testate
E Giampaolo letta che è vicepresidente e amministratore delegato di Medusa quindi per cominciare a entrare nei contenuti del libro io cederei la parola ai curatori così ci raccontano un po'questo questo volume
Grazie grazie a a tutti voi e grazie agli ospiti che hanno accettato di essere qui
Introduco brevissimamente io Rocco poi lascio lascio la parola tre per raccontare di una di un esempio mio modo di vedere virtuoso
Di ricerca perché questo libro nasce da una ricerca collettiva che è stata finanziata in parte è stata finanziata da Mediaset ma coinvolto con il coordinamento mio e soprattutto il Rocco Moccagatta
Alcune decine di giovani e meno giovani ricercatori collocati in tutte le aree come dire della cinefilia possibile quindi non sono soltanto il di ricercatori che hanno collaborato al volume
Degli adoratori del cinema trash del ceto popolare ci sono anche dei cinefili duri e puri di quelli che soltanto Lars von Trier portate e però si sono misurati nel cercare di ricostruire una storia
Che finora era stata raccontata in maniera parziale spesso distorta
Il contributo che volevamo dare a prescindere da qualunque elemento valutativo
Era dare a Cesare quel che è di Cesare e quindi riconoscere che negli ultimi quarant'anni il cinema italiano non sarebbe stato quello che se non ci fossero stati questi tre marchi Reteitalia pente Medusa a finanziare distribuire e produrre
Buona parte non solo del cinema commerciale ma anche del grande cinema d'autore
Basta aprire il libro casualmente per scoprire una cosa che un po'si sapeva già ma che il libro ha cercato di sistematizzare cioè che anche i grandi autori che negli anni Novanta presenti erano
Alfieri dell'opposizione politica Berlusconi poi però si facciano produrre loro fin da Berlusconi a cominciare da Nanni Moretti dub Oberto Benigni da Giuseppe Tornatore
Dal Bernardo Bertolucci da Ettore Scola e potremo andare avanti
E quindi c'era davvero questa questa nemmeno italiani siamo fatti così ma eravamo così fin de dei tempi quando alcuni negli anni Quaranta quando alcuni dei degli intellettuali antifascisti più più radicali e più convinti poi però collaboravo ne scrivevano sulle riviste di cinema dirette dal figlio di Mussolini in qualche modo quindi cioè questa contraddizione che traversa star italiana arriva fino ai giorni nostri
E arriva fino ai giorni nostri con un volume che semplicemente vuole riparare un danno vuole
Colmare un vuoto vuole esorcizzare un errore tecnico o una disattenzione più o meno come dire casuale che che finora aveva impedito una lettura come dire articolate e complesse globale della storia del cinema italiano
Quindi c'è stato un lavoro collettivo è un'opera corale ritengo molto sottolineare questo che ha coinvolto tantissimi giovani
In via addestrati anche a fare un lavoro di ricerca
D'archivio a fare un lavoro di ricerca raffinato
Accompagnato anche un lavoro di ricerche iconografiche perché poi l'Ulivo lume come si dice un tempo riccamente illustrato
E quindi ha un repertorio iconografico che dice dice molto appunto della del dei risultati e la ricchezza di queste di queste ricerche io devo essere grato soprattutto Rocco perché Rocco che si è fatto carico della maggior parte del lavoro
Ideando coordinando assegnando i pezzi passando li facciano poco anche un lavoro diedi chiede editing redazionale assieme bisogna riconoscerlo a a Guarnaccia Di Chio che la strana coppia ringrazio veramente vivibile
Di di di Mediaset che ha avuto l'idea l'ha sostenuta credo abbia convinto l'azienda finanziare questa ricerca e quindi credo che sia sia doveroso davvero con un grazie di cuore a loro due
Va bene grazie a tutti anche da parte mia è sempre complicato parlare no per secondo dopo Gianni Canova perché poi una riva rifà pompo portatore d'acqua insomma però mai ho sviluppato anche delle mie piccole tattiche non avendolo fatto già alcune volte no e quindi sono pronto a aggiungo una cosa anzi parto dall'ultima cosa che ha detto che è giustissimo c'è questo libro
Nasce da una ricerca che è stata voluta dalla materie strategico di media sette alla persona di Federico Di Chio e poi più operativamente di Fabio Guarnaccia
E qui piace proprio riflettere sul fatto che il marketing strategico no che dovrebbe essere qualcosa che guarda non pone l'opinione comune guarda soltanto al futuro no alle cose
Che verranno in questo caso avuto la lungimiranza di guardare invece le cose che ci sono state tra l'altro un patrimonio di conoscenze
E di cose che che anche nella stessa azienda erano mai sconosciute ai più uno perché ho mai cominciavano non esserci più le persone che erano state protagoniste soprattutto delle prime fasi di questa storia e quindi si è trattato anche secondo me di un'opera proprio molto previdente anche qui si in vista del futuro da parte del nel Macrì protesico di media sette per fare quadrato attorno a memoria e che si stava sfaldando che stava perdendo rispetto ripeto addirittura nell'azienda stessa quindi questo mi sembra già un primo punto molto importante no perché si trattava di recuperare una memoria
E aggiungo alcune cose a quelle che ha detto già così bene Gianni
Tanto l'idea che dovesse essere un lavoro storiografico serio quindi proprio non un lavoro può dopo di qualcuno non un lavoro come si può dire rivolto a esaltare
A criticamente questo quel film Marie valutare questa o quella tendenza del cinema italiano
Ma un lavoro che cercasse di fotografare un po'questi quarant'anni di un'altra storia vicina italiano quella è un po'una formula fosse ormai un po'abusata ma di cui abbiamo abusato a nostra volta anche un po'nelle nelle intenzioni del libro nella prefazione anche un po'adesso che lo stiamo un po'raccontando comunicando
C'è tutta un'altra storia del cinema italiano che è sempre stata un po'tenuta da parte è stata nascosta sotto il tappeto è stata un po'sottovalutata in certi casi anche un po'ingiustamente vilipesa
E allora una delle prime intenzione era proprio questa di andare un po'a guardare sotto i tappeti
Il che poi come è facile immaginare anche in una certa promozione del libro si è fissata un po'sulle cose più appetitose nostro coprire che Nanni Moretti all'inizio la sua carriera aveva fatto un film
Qui si è detto con Berlusconi ma indirettamente attraverso Achille Manzotti la beni ma la casa di produzione di di Manzotti Bebeto Berlusconi Manzo fino e insomma poi come racconta Lalla la vedova Manzotti in una delle tante interviste del libro da lì in poi Moretti ha capito che fissi dove a far da solo non doveva più andare come si può dire a bussare a questa quella porta
Per cui ripeto al al alcune cose che il libro ha scoperto sono anche di facilissima divulgazione anche di facili
Sì ma uso una brutta parola strumentalizzazione ma in realtà non è mai stata questa l'intenzione anzi intenzione del libro e della ricerca che sta dietro un libro è sempre stata quella un po'di andare a da aprire veramente questo vaso mi vien da dire di Pandora se poi non avesse una coloritura mitologica sinistra diciamo a guardare un pochettino ad esplorare questa zona oscura del della storia del cinema italiano che peraltro era in piena luce perché sono andiamo a leggere
Quella è un'altra cosa che abbiamo fatto molto nel libro andare un po'a leggere i giornali dell'epoca
Ebbe insomma se ne è parlato tanto o no del cinema fin dei tempi di Rete Italia la prima incarnazione il primo momento in cui è l'allora Fininvest è quella che poi sarebbe diventata media sette entra un po'
A piè fermo nel cinema italiano attraverso rete Italia e i giornali abbondano di titoli dedicati a Berlusconi che scende in campo nel cinema italiano a Berlusconi sono quasi dei titoli col senno di poi riletti oggi a sfottò
Ma sono dei titoli che poi riletti oggi si consentono un po'di vedere come tante di quelle intuizioni che venivano un po'prese in giro soprattutto dal mondo dei cinematografari romani negli anni ottanta si sono dimostrate molto sensate
L'ambizione del della ricerca del libro anche quella un po'di raccontare certi finché sono stati fatti e sono stati tanti molti centinaia attraverso le tre incarnazioni diciamolo subito reti Italia metà anni Ottanta fino
Al alla fine del del decennio penta che la ecco come diceva il vecchio Cecchi Gori fitti fitti cioè fifty-fifty cioè cinquanta e cinquanta Berlusconi da una parte Cecchi Gori dall'altro un'alleanza che poi è un po'come si può dire
Degenerate in una guerra di trincea tra le due parti che poi ha portato come si può dire alla fine di quell'esperienza e poi alla nascita di Medusa che come testimonia la persona qui alla mia destra e ancora una realtà forte e significativa nel cinema italiano contemporaneo ecco attraverso queste tre anime c'era una storia dei film c'è una storia industriale perché poi il libro questo certo un pochettino di documentarlo è stata anche un'intuizione fin da subito diamo a Cesare quel che è di Cesare Carlo Bernasconi che è un peccato non sia come si può dire più qui tra noi e ma che è stato un po'il primo move il sole del dell'impresa berlusconiana nel nel nel cinema italiano
Già partiva con l'idea di provare a costruire una mese o all'italiana un po'secondo i modelli americani quindi un modello che contemplasse non solo la produzione ma anche la distribuzione ma anche l'esercizio
Quindi solo sfruttamento a tutti poi l'homevideo a tutti tutti i livelli tutti i passaggi della filiera
E poi arriviamo appunto a Medusa che ripeto al novantacinque in poi e storia contemplano una storia industriale una storia dei film una storia perché no e qua concludo questo primo giro per non annoiarvi troppo una storia anche cultuale una storia socioculturale perché
Come le ho detto non ci interessava dire guardate che non avete capito niente molte di queste firme erano di capolavori oppure guardate che questi film meritano un posto particolare nastro la decima non è quella
L'intenzione l'ambizione del lavoro che abbiamo fatto e anche come ha detto giustamente Gianni questa
Quello del Quai il tutto l'arco costituzionale perché no anche dal punto di vista delle opinioni politiche abbiamo coinvolto no nelle persone che hanno lavorato a questo libro testimoni un po'questa intenzione di guardare senza i paraocchi ma ecco l'ambizione è anche quella di fare un po'di di di rivedere queste fin dal punto di vista socio culturale e si scoprono tante cose si scoprono che gli anni ottanta italiani sono soprattutto gli anni
Ottanta diretti Italians io adesso vi dico di titoli come sposerò Simon le Bon
No titolo che ho mai diventato quasi leggendario all'epoca era oggetto di sfottò come si può dire e di alzate di spalle di sguardi sconsolati
E oggi è un pezzo dell'immaginario non solo del cinema italiano dire addirittura dell'immaginario della società italiana madri sempre come questi il feeling Finney Libone a tantissimi
Fin dagli anni diretti Italia poi gli anni Penta non dimentichiamoci che ci sono stati due degli Oscar degli ultimi Oscar Cine italiano passano attraverso questi mondi
Mi riferisco a
A Mediterraneo è la grande bellezza mediterraneo con la penta la grande bellezza con con con Medusa insomma e un libro pieno di scoperte ed è una ricerca che noi per primi ha rivelato tante cose che non ricordavamo che non sapevamo
Un'altra cosa che abbiamo voluto fare molto nel libro e che sempre cocci e delizia di queste operazioni perché la si può sempre anche un po'vedere negativamente affidarci molto anche alle memorie ovale le testimonianze di chi c'era perché vi dicevo non li boh
Nasce anche un po'l'intenzione di ricostruire la memoria ed è bello dare la parola alle persone che c'erano che ci che ci sono state e che sono state un po'protagoniste non a tutti siamo riusciti ad arrivare
Ci resta al cucciolo aver sentito la campana ricettivo nella vicenda penta ma chissà che prima o poi non meglio convincerlo chissà che prima o poi non si possa fare anche quello là insomma però ognuna delle sezioni in cui è articolato lingua una ricchissima sezione di interviste l'abbiamo costruita un po'qui abbiamo fatto proprio un po'un atto un po'un po'di hybris
Abbiamo un po'di presunzione volevamo un po'fare aggiornare l'avventurosa storia del cinema italiano di Fofi Fal Dini che tutta fatte interviste l'abbiamo fatta in piccolo molto è rimasto fuori perché voi lo vedete come un libro bello corposo ma avrebbe potuto essere due o tre volte tanto no però a quel punto Mondadori sarebbe fatto la fatturazione per fatto trovare una testa di cavallo nel letto e quindi a quel punto avremo fatto un passo indietro però ripeto è un work in progress perfettibile ogni volta che mi addentro fare qualche ricerca scopo anche altri piccoli pezzi che magari ci potevano essere per esempio ve li dico subito uno
Di cui parlavo l'altro ieri con un amico ma la carne di Marco Ferreri con Francesca Dellera è un fine finanziato da Berlusconi o no alcuni dicono di sì altri dicono di no non c'è nel libro ma ripeto
E la speranza di poter continuare la insomma
Ma che era un un aristocratico produttore un'aristocratica o che ha potuto praticamente solo questo film perché poi ci sono tanti film
Dei quali anche leggendo i crediti andando un po'a vedere le storie produttive non riesce a risalire la la più soffrire d'Italia che il mistero del panino maledetto la che non è mai uscito vigente perché quello di mancava insomma da ci sono ancora tante cose da raccontare
E speriamo di come si può dire farvi venire un po'voglia
Di sfogliare il libro e di sfogliare questo album dei ricordi anche di come eravamo di come siamo e di come siamo diventati che passa anche attraverso un po'quest'altra storia del cinema italiano quindi insomma
Chiudo dopo aver sfigurato do come sempre dopo Gianni Canova
Io farei farei proseguire Paola già Copi su un punto che è stato accennato da da Rocco Moccagatta cioè sulla sul prestigio internazionale sulla proiezione internazionale sì sulla salute diciamo americana proprio il periodo penta esatto lenta penta americana c'è molto bella la testimonianza di Enrico Vanzina che c'è
Nel libero
Vanzina viene chiamato riassumo perché non ho ancora letto sulla viene chiamato come una specie di figura super partes rispetto al mondo Berlusconi al mondo Cecchi Gori
Perché Cecchi Gori lo stimavano in quanto sceneggiatore regista e Berlusconi si fidava e quindi hanno pensato che non fosse la persona giusta che potesse fare una specie di direttore artistico di quella situazione sul mondo dei progetti che c'erano e lui racconta
Che per un po'ce l'ha fatta poi passa stufato ed è tornato a fare le sue cose di prima
Una tra le cose che racconta per esempio racconta un po'alla genesi di Mediterraneo no che era che era un film prodotto dal Gianni Minervini se non mi sbaglio
E che a un certo punto aveva avuto tutto una serie di passaggi non lo doveva neanche dirigere Salvatores inizialmente doveva dirigerlo Carlo Mazzacurati ma ce l'ha fatto insomma goduto una serie di liti per cui però alla fine
Vanzina si impunta con Cecchi Gori che non lo vuole produrre
E poi da lei diventa il successo che è stato no che è una cosa che probabilmente Giampaolo letta già visto succedere milioni di volte no cioè dei delle storie di film
Né che letti che poi diventano dei successi e poi improvvisamente questi successi
Hanno un sacco di padre mentre fino a quel momento erano orfani però l'altra cosa che volevo dire che mi aveva riflessione che mi ha fatto venire in mente il discorso sia di Gianni che che Di Rocco
è questo credo che questo libro sia molto interessante al di là dell'analisi appunto diciamo della della della storia
Dell'industria cinematografica italiana dell'importanza che è evidente no che queste società hanno avuto pura appunto nelle mille contraddizioni ma secondo me è proprio come riflessione più in generale sul rapporto tra cinema e televisione il rapporto nel cinema televisione
E è un rapporto che nasce come una grande crisi no molto simile a quello che c'è adesso tra il cinema e lo streaming la televisione lo streaming
Nel negli anni Cinquanta quando nasce la televisione in America improvvisamente i grandi studios cinematografici che avevano fatto la storia il cioè fino a quel momento entrano in grande crisi no perché si trovano con questo incredibile competitore e mi ha sempre fatto riflettere molto il fatto che proprio nel mille novecentocinquantadue
Tra l'altro l'anno della messa in onda indiretta dell'incoronazione della regina Elisabetta
è anche l'anno in cui per la prima volta agli Oscar diventano uno show televisivo
E fa pensare no perché in quel momento la televisione
Diventa un'alleata del cinema e al tempo stesso il cinema diventa un alleato della televisione questo fenomeno
In Italia secondo me si è visto in modo compiuto alcuni anni dopo cioè esattamente nel momento in cui nasce la televisione commerciale perché prima nel mondo Rai tutto questo non accadeva
E invece secondo me quei questo libro è interessante proprio perché fa riflettere su questo su tutte le volte in cui la televisione è stata a un sostegno per il cinema e tutte le volte che il cinema è stato un sostegno per la televisione sia in termini così di travaso di contenuti come si dice oggi con questa brutta parola
Sia in termini strettamente produttivi come poi
Sicuramente Giampaolo ci può spiegare alleerà Lidia perché nel è il suo pane quindi detto detto questo consiglio a tutti di leggere questo libro perché potrebbe farvi cambiare idea su molte cose a me ha fatto riflettere su una frase che si dice sempre
Che il Teatro degli attori il cinema e dei registi e tante volte ci dimentichiamo che il cinema è proprio dei produttori
Prima con con Giacomo Manzoni ricordavamo una presentazione che avevamo fatto all'Istituto Bruno leoni nel due mila diciassette
Di un libro da lui curato insieme a Marco Cucco che stimava il cinema di Stato ecco che secondo me andrebbe letto un po'in parallelo con questo volume perché tanto nel nel nel nel libro il cinema di Stato emergeva un panorama molto uniforme piatto
Da un punto di vista proprio del linguaggio degli stili degli attori coinvolti quanto invece in questo libro qua emerge l'opposto cioè emerge la la pare dieta di generi di stili e e quindi volevo chiedere a al professor Maddoli da un punto di vista proprio estetico
Cosa emerge da questo quarantennio di laboratorio
Ti ringrazio assi
Credo che
Tu abbia fatto giusto riferimento nel senso che
Questo libro rappresenta l'altra metà no del cielo rispetta quello di cui c'eravamo occupati nella ricerca sul finanziamento pubblico al cinema italiano e quindi
Quei film che nascevano direttamente dall'esigenza di intercettare questo tipo di finanziamento
L'altra metà del cielo perché libero racconta
Quaranta quarantacinque anni praticamente di storia del cinema italiano partendo da una cosa che non si era mai verificato cioè tentativo di fare cinema confrontandosi direttamente con un mercato Di Chio giustamente evocato perché
La persona che è uno dei protagonisti del libro visto che la persona che ha preceduto dottor Letta alla guida
Di Medusa e e anche un un ricercatore che ha scritto un libro recentemente sulla a sui capitali del cinema italiano a partire dal dopoguerra in particolare i capitali americani dimostrando che in Italia praticamente il cinema si è sempre fatto utilizzando capitali americani da una parte e
E capitali di Stato dall'altra perché era una strategia di controllo
Gianni Canova prima ricordavano tutte le polemiche quelle che non volevano avere a che fare con ma i soldi erogati direttamente da Andreotti invece andavano benissimo dico Andreotti perché era sottosegretario
Da alla alla Presidenza del Consiglio che aveva in mano la direzione generale per il cinema e quindi il finanziamento al cinema italiano che con quei soldi lì è andato avanti per tutto il periodo della sua golden age questo il
Un turbava nessuno
Gli autori vicini al Partito comunista eccetera insomma di Andreotti riprendevano serenamente senza battere ciglio
Nel momento in cui arriva alla televisione privata questo imprenditore
Silvio Berlusconi ha un problema che i broadcaster americani avevano avuto trent'anni prima cioè riempire il palinsesto e il cinema non è il core business della televisione però è un fattore importante nel riempire il palinsesto bisogna vedere dei cataloghi bisogna avere dei prodotti da inserire lì è chiaro che i più appetibili sono i film americani che in Italia hanno sempre avuto come dire un al percentuale
Maggioritaria ampiamente maggioritaria nella nella vendita dei biglietti ma anche il cinema italiano è assolutamente importante
Ed è soprattutto importante dal punto di vista di chi sta cercando di creare un network nazionale far sì che non vadano alla concorrenza perché già si definiva uno scenario che era quello del duopolio a RAI Mediaset che poi si sarebbe
Come dire concretizzato e cristallizzato negli anni successivi
Per fare questo bisogna intervenire sulla distribuzione bisogna acquistare pacchetti bisogna produrre dei film perché ovviamente da lì in poi finché saranno più appetibili per gli spettatori saranno i film nuovi fin più freschi
Entra nella produzione in maniera se vogliamo anche disordinata perché la produzione cinematografica riferita soprattutto all'esigenza poi di trasmettervi si firma in televisione
Richiede una sperimentazione continua una sperimentazione a trecentosessanta gradi questo giustifica l'ampiezza straordinariamente variegata di questo catalogo che vada i grandi autori dal cinema d'impegno di cui si è detto
A a a una in esatta mutande pazze a golosa regolate
E cose di questo genere
Bizzarri assolute grandi film popolari di grande impatto sul pubblico parliamo è stato citato giustamente Benigni ma parliamo di Troisi parliamo di Verdone parliamo di la
Oggi
Dario Argento Pozzetto Aldo Giovanni e Giacomo è tutto un cinema
Appunto popolare ma in grado di restituire la trasformazione del costume della della Società della politica italiana in maniera molto intelligente molto oculata fino a Checco Zalone
E e quant'altri
Per cui l'unico appunto che mi verrebbe da fare rispetto a questo libro straordinario che racconta in profondità una storia del cinema italiano contemporaneo che ancora non è stata scritta perché
Viene detto giustamente c'è un monumentale Storia del cinema italiano Marsilio
Centro sperimentale di cinematografia di cui Gianni Canova curato un volume che si fermano ottantacinque dopo in chiave storiografica non è stata ancora scritta e questo libro lo fa
Ma ovviamente manca la parte diciamo del cinema RAI uno dei dei di quell'atto lì che comunque o del cinema indipendente certamente che poi spesso e volentieri voglio dire Salvatore sono il primo film di Tornatore sono delle sperimentazioni stranissima e che vengono accolte rilanciate
Creazione di un divismo italiano che non c'era stato un'evoluzione appunto da a un certo punto si cerca veramente di creare una majors italiana con la concentrazione del Tikal e quindi produzione distribuzione esercente Zampa
Il rapporto complicato anche con le con le majors americane che sono presenti massicciamente sul territorio nazionale che controllano gran parte della distribuzione
Il rapporto commedia sette che per molti anni un rapporto esclusivo e poi si divarica perché c'è l'esigenza di mi acquistare anche i film di altri produttori diciamo così e contemporaneamente di vendere il film che Medusa realizza ad altri soggetti che non siano esclusivamente media sette in una
Fase di trasformazioni rapidissime perché
Questa storia si apre con la nascita della televisione commerciale
Prosegue con un cambiamento strutturale delle abitudini di consumo legate per esempio hanno un video che porta negli anni ottanta i minimi storici di vendita dei biglietti in sala che poi risalgono agli anni successivi e c'è la rivoluzione digitale
Che arriva fino a noi e che in questo momento ci propone degli scenari inediti ancora in gran parte da capire quindi una storia dal mio punto di vista di storico del cinema entusiasmante
Che che i due colleghi hanno raccontato assieme a tutti gli altri coinvolti in maniera magistrale è un libro veramente che si legge anche compassione con divertimento non rubo altro tempo perché vorrei lasciare la parola al protagonista di tutta questa storia che da vent'anni ricordavamo prima ha in mano le redini di questa produzione di questa distribuzione
Nel mille novecentonovantacinque infatti nasce Medusa e nel libro punto si parla di Medusa in questi termini il frutto più maturo della politica cinematografica di Mediaset
Che realizza un punto di equilibrio tra cinema di cassette cinema d'autore nel due mila tre e poi come diceva il professor Manzoli diventa amministratore delegato il dottor letta quindi vediamo come sono stati questi vent'anni di alla guida di Medusa
Buonasera a tutti innanzitutto non sono al protagonista ma pezzettino di cui sono orgoglioso e fiero chiaramente di aver dato il mio contributo permettetemi prima di ringraziare lavoro fantastico che hanno fatto Gianni Canova Rocco Moccagatta e il gruppo di lavoro seppur ora ispirato da a una suggestione di Federico Di Chio di Fabio Guarnaccia tutto il
Gruppo che
Giustamente a un certo punto ha chiesto a
Chi
Avrebbe potuto sistematizzare e mettere un po'd'ordine in maniera scientifica e con la legittimazione l'autorità del nome che portate
La storia del cinema italiano all'interno del gruppo Mediaset che come veniva ricordato è fatta di diverse fasi e che io sono grato perché alla fine mette in fila quarant'anni di storia quarant'anni di storia del cinema italiano e non solo perché poi in mezzo c'è tanto cinema internazionale
E i quarant'anni di storia d'Italia anche di costume che viene poi come spesso registrato a volte anticipato dal cinema e in molti casi
è successo anche anche qui
Sono grato e ringrazio per l'invito della presentazione di oggi ringrazio e saluto il presidente De Benedetti per tutti
Anche per la sua introduzione che mi dà lo spleen così mi suggerisce un paio di riflessioni che sono molto importanti devo dire che quando ha iniziato dicendo che guarda non guarda la televisione va poco al cinema han preso un colpo perché parlando di mesi sette del cinema italiano di media segreto ma scherzo perché non avevo dubbi invece che dall'alto della sua
So onestà intellettuale e della sua altezza in tutti i sensi
Invece ha ha ripercorso delle fasi di cui lui è stato protagonista uno dei protagonisti
Anche delle vicende politiche che inevitabilmente in tutta a fa in buona parte della vita di Silvio Berlusconi e delle sue aziende
Sia intrecciata
E molto spesso ha influito
Io dico qualcuno qui
Sa anche
Anche più negativamente che positivamente cioè rispetto a il così la la la la
Il
Dire comune non so come si dica insomma il la sensazione generale
Ha ricevuto più danni che vantaggi e questo libro secondo me e da anche rende un po'giustizia anche su questo
In questo senso
E e sono grato il libro perché appunto è una storia mai raccontata Moro raccontata poco in maniera frammentata che rende giustizia anche di di questo aspetto che è stato ammantato lo diceva del presidente De Benedetti prima anche riconoscendo ma anche da un certo pregiudizio da un certo snobismo di una parte del cinema innanzitutto del nostro settore
E una parte della politica
E del giornalismo sicuramente che spesso deve registrare anche queste
Queste cose
Se ci sono ovviamente varie poi rispondo alla domanda e non ci sono tanti tante cose dentro questo libro
Mi piace ricordarne due che sono state toccate negli interventi di prima
Una
Parlando appunto degli Autori di sinistra che hanno lavorato sto con le aziende di Mediaset e Fininvest o riconducibile a Silvio Berlusconi c'è un un tema che e ci accomuna per esempio con la Mondadori vedo qui Gian Arturo Ferrari che conosce bene il tema che la libertà
Ad anche qui a dispetto del sentito dire e del sentire comune nelle aziende di Berlusconi
Mi permetto di dire anche se non c'è lavoro in televisione ma posso dirlo al mille per mille nel cinema
La libertà e il pluralismo non sente regnato il fatto che autore di sinistra abbiano lavorato con azienda Mondadori con Medusa non è opportunismo o magari in alcuni casi non solo opportunismo ma
Un fattore di libertà e di pluralismo che nelle aziende del gruppo è sempre stata
Garantita a dispetto appunto
Tante
Dicerie
E l'altro aspetto che è stato toccato anche a proposito del rapporto tra cinema e televisione l'intuizione che ebbe alla base di Medusa dopo ma insomma del cinema
Del gruppo Berlusconi prima e poi nel gruppo Mediaset dopo l'intuizione che ebbe Silvio Berlusconi che si aggiunse anzi si inserì tra quelle che ebbe all'inizio della sua carriera professionale nel campo dell'immobiliare
Nel campo dalla televisione nel campo dello sport in particolare del calcio e poi della politica nel campo del cinema si inserisce diciamo tra l'immobiliare e la televisione perché all'inizio della nascita o comunque della crescita del del dei network televisivi Luís intuì
La il valore e la potenza del cinema ma non solo ed esclusivamente come un contenuto per le sue televisioni ma intuendo le potenzialità di un business a sé stante tant'è che la sua intuizione fu quella di appunto veniva ricordato poc'anzi
L'intuizione di creare un gruppo integrato verticalmente c'è un gruppo che si occupasse di produzione distribuzione di esercizio quindi sale cinematografiche e poi tutti i successivi utilizzi dall'homevideo alli sfruttamenti cosiddetti televisivi per finire poi nelle televisioni Canale cinque Italia uno e Retequattro ed è paradossale
Anche se adesso magari seppur tardivamente si riscopre che
Un uomo un imprenditore accusato di avere ucciso o compresso la concorrenza in realtà la creata ha creato la televisione commerciale rompendo il monopolio lo ricordava il presidente De Benedetti correttamente
Alla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta rompendo il monopolio della televisione di Stato peraltro e quindi aprendo la vera e propria concorrenza
E lo ha fatto anche nel cinema perché per esempio e limitandosi appunto alla alla televisione la televisione di Stato prima non produceva non trasmetteva film se non in maniera molto marginale ma faceva gli sceneggiati
Il cinema in televisione lo ha introdotto Berlusconi quando creò la televisione commerciale a cui poi sono seguite le telenovelas e soap opera le serie americane
E quant'altro
Rispondo alla domanda che era quella me la sono dimenticata ovviamente no di prodotto commerciale prodotto la sua esperienza appunto le anni la mia alla mia esperienza per io sono
Grato sono fiero d'orgoglio della mia esperienze Medusa che dura ormai da ventiquattro anni
E quindi posso dire di conoscere una buona fetta di questi quaranta quarantacinque anni mi hanno dato la possibilità di anche di vivere delle aerei molto diverse da quelle della fine degli anni Novanta gli anni gli anni due mila con alti e bassi fino ad oggi che il futuro perché
Purtroppo questo libro prima o poi dovrà essere stampato e quindici finisce alla fine degli anni del due mila ventuno praticamente con due mila venti due mila venti ma fortunatamente
Negli ultimi due anni e mezzo potremmo inserire altre pagine di successo perché negli ultimi anni nonostante tutte le difficoltà del mercato generali
Medusa
A
Ben insomma ben figurato nel nel panorama del mercato soprattutto appunto del cinema italiano
E quindi beh solo per fare adesso non vorrei
Sono anche un po'in imbarazzo però qui si può dire visto che siamo qui per questo ma no per esempio nella negli tra gli ultimi film che abbiamo finanziato coprodotto e distribuito il film di Aldo Giovanni e Giacomo uscito a Natale scorso
è il grande giorno è stato il film che ha incassato sette milioni e mezzo è stato il film d'Italia è il film italiano
Che ha incassato di più da dopo la pandemia prese dall'alto da quando ci fu la chiusura dei cinema all'inizio del due mila venti dove altri due film Medusa furono campioni d'incasso uno è l'ultimo Checco Zalone Tolo Tolotti incasso
Quarantacinque milioni molto meno di quella precedente però quarantacinque no molto meno lo dico tra virgolette perché tutti si stupirono
Adesso per per fare quarantacinque ci vogliono venti film
E l'altro figli Aldo Giovanni Giacomo che era o di onestà
Poi vi ha fatto tanti altri della stranezza di Roberto andò con Ficarra e Picone
Toni Servillo Nostalgia insomma tante
Tante belle avventure che fortunatamente hanno anche ottenuto
Ottimi risultati
Non voglio dilungarmi ulteriormente quindi se non per dire che questi ventiquattro anni
Mi hanno consentito appunto di vivere varie varie stagioni del mondo del cinema dell'audiovisivo tutte molto diverse tutte molto sfidanti e e impegnative sempre pronti nella così nella convinzione nella consapevolezza e nella nello sforzo che condivido con tutta la squadra Medusa i miei collaboratori di cui vado anche di loro siero perché sono persone
Competenti appassionate professionali che non si risparmiano
Si lavora tutti nella stessa direzione questo
è un merito di chi il mi ha preceduto poi ovviamente negli anni
La squadra è stata consolidata ma in un in un contesto che divenuto sempre che è sempre più difficile perché perché le esigenze dello spettatore sono altissime sono cambiati i gusti la
I l'ottava una pandemia accelerato delle tendenze che erano iniziate prima e ha cambiato molto l'anno
Diciamo la morfologia del mondo del cinema e dello spettatore quindi le sfide sono sono tantissime ma c'è il lo stesso entusiasmo e la stessa energia che c'era ventiquattro anni fa
Grazie allora io direi che c'è tempo anche per un secondo giro
Gli interventi a a a partire appunto dai due curatori non mi sembra che siano state sollevate critiche feroci a Libero
Alle quali devono replicare però se c'è qualche spunto ovviamente emerso dalla discussione che vogliono riprendere se no io aggiungo per il professor Canova anche questo aspetto il dottor Letta accennato a Checco Zalone nel libro c'è un un bel saggio su sugli Arci Tagliani Checco Zalone Paolo Sorrentino che da da da diverse prospettive diciamo così raccontano un po'il Paese dico bene
Sì questa era una una provocazione che mi ha suggerito Rocco Moccagatta
Se gli ho scritto poco in nel libro
Lo ispirato sede no sopra do questa questa mi sta molto a cuore questa contaminazione di alto e basso questo
Questo laboratorio anarchico che erano in qualche modo lo dico in senso positivo e non negativo anarchico nel senso che non c'era un una mente che dettava una linea editoriale imponeva da tutti di omologarsi no
C'era lo diceva lo diceva bene Giampaolo letta una libertà di fondo c'è c'è no di assolutamente cioè no questo alto e basso che che che si rispecchia ancora quando Medusa
Farfalla stranezza mettendo assieme Toni Servillo e Ficarra Picone è uno di quegli intuizioni geniali di di di di ibridazione di meticcia amento no fra alto e basso che poi produce anche risultati significativi sul mercato perché appunto la sta nel fatto cinque l'elemento Sky credo
Per un film per un film per un finché sulla carta da pochi su Pirandello cioè ecco non era scontato ha fatto di Roberto andò allora spesso gestione di di di di Rocco Macrì Gatta mi piaceva proprio accostare
Paolo Sorrentino e Checco Zalone come due come dire
Icone di dieci punti di di di del cinema italiano che spesso vengono percepite raccontate narrate come antitetiche lontanissime io velate mentre l'alta abbiam provato metterne assieme all'esercito inviarci italiani del cinema italiano
Perché davvero da punti di vista diversi con linguaggi diversi sono capaci di raccontare l'accaduto nella profondità sono dal l'italianità la nostra identità per come cambiate sta cambiando si sta modificando
Portando entrambi
A Medusa l'uno il grande successo popolare l'altro il Grandes la grande reputazione ottenuta anche attraverso attraverso l'Oscar ma attraverso ricordo che Paolo Sorrentino a parte il primo film
Allora il primo il primo film fino salvo il divo salvo il divo che però vi motivi
E loro e va be per ovvi motivi non può non poteva essere no anche se anche se poi anche se anche se anche se anche se loro deve imparato lungo articolo Alberto Mingardi
Loro perché poi un film come dire
Io credo non lo so non
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensava Berlusconi perché perché perché è un film sul loro non solo lui tra l'altro e però appunto Paolo Sorrentino tranne questi due titoli che però vi motivi hanno avuto distribuzioni percorsi di mercato diversi sempre appoggiato ai marchi
Un attimo e ti per l'uso e quindi e finisco mi piace pensare che abbiamo bisogno di entrambi abbiamo bisogno di Checco Zalone abbiamo bisogno di Paolo Sorrentino abbiamo bisogno di questi sguardi che si incrocino
Perché proprio dall'incrocio di queste di questi percorsi artistici così Diversity veramente il cinema italiano dà il meglio di sé e noi spettatori ci ritroviamo in questo cinema
E abbiamo la possibilità di di di me aver messo informa il mondo in cui c'è l'atto di vivere
Aggiungo su questo tema in realtà Checco Zalone conoscendo di Checco Zalone e Paolo Sorrentino sono molto più vicini a Fini di quello che si può pensare però a parte la battuta che in terra la realtà tra l'altro no mi piace sottolineare una cosa che la caratteristica un po'la la cifra editoriale di Medusa parlando appunto da Sorrentino che cozza alone da la grande commedia italiana non all'italiana ma commedia italiana che è fatta di Vanzina di Boldi e De Sica mandi Paolo Genovese
Fino a il cinema d'autore Bertolucci Scola Tornatore
Fino al punto da arrivare a a Paolo Sorrentino la cifra dicevo editoriale di Medusa è stata sempre quella di lavorare su una varietà né dicevamo anche scherzando a trecentosessanta gradi
E cioè coprendo più generi più tipologie di pubblico provando a offrire
Film per una per i vari pubblici
Nei attraverso i vari generi dalla commedia fin d'Autore con un'attenzione anche che non è mai mancata ai giovani registi e nuovi talenti perché negli anni abbiamo così scoperta da
Dal primo Muccino il primo Ozpetek
Garrone stesso per il secondo film che fece lo fece con noi Crialese esattamente respiro brevissima
è fino ad arrivare a Edoardo De Angelis Roma Francesco Costabile sono diciamo i primi che mi vengono in mente degli ultimi anni sul loro racconto piccolissimo aneddoto
Kansas il permesso accetta cioè
Anche se fino a un certo punto fatta a caccia no sul sul loro ha visto il rapporto che che c'era e che c'è con Paolo Sorrentino
Un giorno lui disse che anzi
Erano diversi anni che lui voleva scrivere un film su Silvio Berlusconi
Poi lo forse lo fece ma non fece mai lo scrisse ma non non fece mai firmato un giorno disse ma anzi non me lo disse ma io venni a sapere che
Sì se forse si sarebbe potuto fare questo e quindi su Berlusconi di Paolo Sorrenti
Girava la voce uscì la notizia e un giorno mi chiama Silvio Berlusconi mi dice ma
Scusa Paolo Sorrentino lavora con noi
Lavorato affatto antiche icone scusa ma è vero che fa un film su di me
E dico ma sì sì è uscita acqua
è uscita la notizia Dachan hanno i giornalisti hanno carpito potrebbe essere
Scusa informati perché
Io pensavo già che lei chissà cosa mi licenzia ci ma scusa ma come fa a fare un fisso dimesse nemmeno mi conosce invitato subito a pranzo portamela pranzo e ci voglio parlare
E quindi telefonai a Paolo Sorrentino il quale disse sì in effetti è vero lo voglio fare lo scritto però fare la e anche lui era un po'timoroso mise ma perché scusami radici no perché Berlusconi divora invitare a pranzo per conoscere materialmente ma stai scherzando e quindi andammo a pranzo da Berlusconi che fu
Come sempre estremamente
Accogliente generoso e
Regalò a Sorrentino tantissimi spunti che poi ci sono nel film perché è vero che più sul loro che su di lui ma
Paolo Sorrentino con la sua
Capacità di captare assorbire registrare
Rifare poi rimettere sui film alcuni particolari colto tantissimi appunto aspetti
Di di Silvio Berlusconi ma fu un pranzo molto divertente dunque non rivelerò mai nei contenuti ma posso assicurare che fu punto divertente piacevole per tutti
E quindi insomma è un bel ricordo
è questo non lo so spesso non solo poi non si sa chiese se è rimasto sulla stessa
No se posso aggiungo una cosa che un po'fa pendant con quello che hanno appena detto sia Gianni che Giampaolo ecco una cosa che stupisce molto
Riguardando questi quarant'anni di altra storiaccia italiano e
L'Energia e le le le forze giovani che ci sono sempre state no perché prima citavamo sposerò Simon le Bon
Ma potremmo raccontarvi del giovane Luca Barbareschi Di Carlo l'alter quelle invenzioni di anche di visti che no cioè che erano qualcosa
Che sono d'accordissimo con quanto detto prima già con Manzoni non si vedevano in quel momento la Rai certo non le poteva fare nessun altro le poteva fare
E e ed erano un modo Italian Fast Food Premoli c'era più la dependance televisiva ragazze a terza circondi nato disposto dei Vanzina variamente articolati la vacanza di Natale alla cantina americano che poi arrivano in televisione sia tra quelli sono ancora poi successivi però
Per dire come
Davvero è sempre stata una storia anche molto giovane quella di queste tre ere del fosse il momento come si può dire un po'piano si in regime quello penta dove a un certo punto lì
Se forte l'impronta dei Cecchi Gori questo libro un polo raccontano c'è molte delle tensioni dalle due parti nascono dal fatto che Cecchi Gori vogliono farlo loro direttamente in Cina e vedono un po'il l'altro socio come il partner finanziario ma è questo dei cinema poi tutta una serie di scaramucce poi oppure avere copia però la storia Rete Italia o sarete Italia soprattutto con questa sua
Selvaggi Reja un po'anarchica e poi tutta la storia Medusa poi Giampaolo ha citato molte delle dei dei dei talenti e dei registi che sono stati scoperti io poi ne potrei aggiungerne anche qua Dagnino per esempio no poi alcune intuizioni non sono state portate avanti no perché guadagno di protagonista era molto diverso da quello che poi è venuto
Minacce entrate no è bravissimo ma anche Morbin insomma tanti nomi cioè non ci sono soltanto ibidem Maccio Capatonda per arrivare esatto perché esatto cioè il teen all'italiana per esempio un una certa idea di genere pensate i premi fin di Carrisi no come a dire che cioè è sempre stata una storia soprattutto nelle due fasi Rete Italia e e Medusa che sono quelle più al cento per cento Fininvest media sette
Che ha sempre un po'per come si può dire tangenza con con la con la televisione perché era la televisione giovane necessariamente no quella dei network privati
In quel momento lì soprattutto è sempre stata anche una storia di talent scouting di ricerca del nuovo poi alcune cose andavano bene alcune cose andavano male
Ma se voi guardate anche quella prima fase penta con delle cose strepitose mamba Ufi con la moglie di Sting e chiuso in un appartamento con un serpente che la minaccia messa lì dal da da un film comico levrieri Moroder e di Mario Orfini produttore regista ma ci sono delle cose strepitose che davvero andrebbero lo dicevamo prima Congia comando lì c'è ancora tanto da indagare da scoprire però ecco questa attitudine verso il nuovo questa ricerca un po'di cogliere quello che stava emergendo negli anni ottanta questa curiosità Brain Maccio Capatonda un altro caso
Una grande intuizione perché al di là di quello che si può pensare di Maccio Capatonda in quel momento lì era veramente il nuovo del come corrente sul comico questa cosa
è sempre stata fatta con molta lungimiranza la Medusa no spesso con l'aiuto di produttori che erano parte in causa come agenti molte volte no perché esempio Aldo Giovanni e Giacomo non sarebbero stati possibili se
Pensa
Paolo Guerra no che era il loro agente ma pay poema storie anche di produttori che emergono grazie a questi marchi poca città Procacci e e l'ha riconosciuto anche quando abbiamo fatto non l'incontro a Roma
è stato un po'un figlio di questa di queste intuizioni Bernasconi Amber Rusconi anni ma anche la Indigo Indigo che dir si vogliano cioè c'è stato anche Lotus esattamente cioè Marco
Velardi ecco adesso non mi mi sfuggiva al cognome cioè è anche una storia di giovani produttori che emergono grazie a Medusa grazie a reti Italia grazie il Marchino Fininvest media sette se oggi c'era italiano neanche così vario
E può affrontare anche magari le tempeste i fortunati come potremmo dire del del di quello che è accaduto forse anche un po'merito di questa lungimiranza nel cercare un nuovo che molte volte magari non era neanche
Vicino culturalmente ideologicamente e politicamente ma questo cancro racconta molto bene Tornatore c'è la testimonianza di Vanzina ma c'è anche quella di Tornatore
Che dice proprio anche dello struggimento nuove appunto far con voi non Leningrado ma anche sempre come si può dire dell'estrema libertà che gli è stata data in tutti i Progetti Baarìa certo
Per cui cioè andrebbe riletta anche in questi termini come una semina che poi magari è stata sfruttata paradossalmente in certi casi più da altri che non da voi direttamente no perché alcune prime o seconde occasioni accade no anche questo però il bello è la forza anche di un'industria che funzione anche quella nord cioè di creare questo è un circolo virtuoso e questo secondo me è un altro aspetto importante della vostra
Volevo aggiungere su questo sono molto d'accordo con Rocco che uno dei contributi che questo libro nel suo piccolo potrebbe dare e anche quello di invitarci a ripensare alla storia del cinema italiano in particolare basta del cinema in generale
Anche una storia di produttori e non soltanto con una storia di autori di sceneggiatore di registi perché vi assicuro soprattutto soprattutto nella nel nostro Paese c'è un pregiudizio atavico
Io negli anni Novanta insegnavo al Centro sperimentale di cinematografia di Roma e facevo parte anche del del della commissione che selezionava e ricordo un anno o il primo anno in cui ha per i cinque Pirlo cinque sei cinque posti di regia c'erano cinquecento domande per i cinque posti di produzione CDR in quattro quattro e tu chiedevi perché e mandamento no io sono un artista sono un creativo solo e quindi mentre nella cultura anglosassone del producer è una figura professionale che unisce capacità manageriali è una sensibilità artistica estetica creativa danno e nell'immaginario nostro
Il produttore ti fa venire in mente faceva venire in mente no un appello gessato col col cipollotto l'attricetta sul sofà e bucatini all'amatriciana che era un po'da
Il solito stronzio però ecco bisogni uscire da questo pregiudizio da questo luogo comune e riconoscere che il cinema certe fatto dagli autori ma forse siamo andati anche un po'oltre nell'idolatria autoriale e forse è il momento di riequilibrare
Lei ragionamento e di riconoscere che il cinema e anche un'arte di produttori e credo che questo libro un piccolo contributo in questo senso di nel corso
Se posso aggiungere il questo
E che ha le cose sono cambiate molto negli ultimi quindici vent'anni è una una delle cose appunto a cui ha assistito dove in cui l'autore e l'autore stesso che non sempre ma molto spesso cerca anche se
Con modi magari non non sempre comprensibili ma
Cerca il confronto cerca l'appoggio e in questo senso si vede il vero produttore il vero produttore bravo che sa dialogare con l'autore che sa lavorare insieme all'autore e l'Autore cogliere i suggerimenti le suggestioni anche le critiche di un di un bravo produttore in questo senso
C'è stata una una grandissima evoluzione alzando molto il livello qualitativo sia dei produttori che degli autori e devo dire anche alla fine della qualità il film la qualità del prodotto brutta parola ma insomma delle opere
Che riflette questo rapporto dialogico noi per esempio ci teniamo molto a lavorare insieme ai produttori in con cui realizziamo il film e agli autori e abbiamo un un are un ufficio editoriale che fa proprio fatta con questo e devo dire che
Gli autori stessi registi di sceneggiatori alla fine
A modo loro Omar
Ricercano un un confronto un dialogo perché qualcuno ti ascolta di più qualcuno che ascolta di meno ma alla fine qualcosa passa e chiaramente la il confronto la discussione sempre positivo poi ognuno prende le sue decisioni ma la la diciamo le discussioni nei confronti dell'elenco anche le contrapposizioni arricchiscono sicuramente quello che poi domani diventerà un'opera cinematografica
No no giacobini
Aggiungere
Sta funzionando sexy nomina mi attaccavo un po'a quello che dicevano copriva sullo star system muovono
Se ci pensate quegli anni ottanta in cui comincia a essere presente sul mercato come produttore cinematografico Reti Italia e poi tutto quello che segue
è e il o un po'al momento in cui il lo star system italiano era abbastanza depresso era un momento in cui il cinema
Aveva avuto un insomma un momento abbastanza DTT di tracollo non non c'era non c'erano grandi autori i grandi autori
Erano anziani era un momento un po'di passaggio generazionale
Il Lilli attori più famoso ma tutta quella laghi la grande onda degli anni Sessanta così era chiaramente è finita c'erano stati gli anni settanta segnati da molte cose nel nostro Paese gli anni di provvisto a raccontare sta di fatto che chi si avvicinava non è un caso che quando appunto
Ci si avvicinava al cinema in quegli anni anche il giovane cinefilo ventenne negli anni ottanta
Andava a vedere i film americani andava a vedere forse qualche film francese andava a vedere forse fa addirittura qualche fin tedesco
Perché il cinema italiano era abbastanza ripiegato su se stesso il cinema di genere era sempre più modesto il cinema d'autore stentava perché comunque era un momento di grande cambiamento generazionale
E quindi l'arrivo di questi nuovi soggetti
Che cominciano a fare un lavoro di scouting come appunto diceva giustamente a Rocco in altri mondi in altri pianeti che potevano essere il cabaret la televisione
Con diciamo un sistema di reclutamento completamente nuovo da mezzi nuovi ha creato bello o brutto che fosse un cinema Nuovo perché per quanto ricito di nuovo Enrico Vanzina che considera una persona molto molto intelligente e per quanto appunto anche i Vanzina fossero figli e anche di sangue di quella perché come sapete sono i figli di di Steno ma fossero figli di sangue e di di somma di DNA di quel vecchio cinema comunque rappresentavano qualcosa di nuovo perché mette insieme si mettevano in gioco
In qualche modo il loro state il loro talento il loro tipo di umorismo con delle facce che non si erano mai viste che non erano mai apparsa televisione
Avete citato caro l'alta Pancaro l'alta anche quella è un'iniezione che viene da un mondo che in quel momento era un mondo nuovo
Che al mondo della moda che non c'era mai stato prima che le modelle avevano messo delle star
Il mondo della moda era una realtà anche lui si scopriva una Milano
Che che non non si era mai vista prima quindi secondo me è stata una sorta di e questo viene dall'intuizione della gente di televisione secondo me
Di uno sguardo sulla realtà
Molto contemporaneo molto
Al passo coi tempi quasi con l'idea di di alcuni di quelli di quei finti quella di quegli anni anche brutti lascia perdere il giurista ma sono quasi Denis tanto movies sulla realtà
è questa cosa qui è stata profondamente innovativa primo perché ha creato un sacco di di lavoro ha creato esperienze ci sono ci sono attori e registi
Direttore della fotografia che hanno iniziato in quegli anni lì e che oggi vincoli da venti dalla etico e tutto quanto ma che hanno iniziato magari con dei film minori Farthen indoor ruoli minori
Ricordiamo che per esempio Elio Germano non forse non era un film vostro però ha debuttato in un film di Vanzina di Carlo Vanzina c'è
C'è stato un un universo che non esisteva
Quindi se se dovessimo cercare la vera definizione del produttore però citare gli ultimi fuochi stavo solo facendo del cinema in realtà creavano un mondo nuovo e questa cosa forte secondo me
E questo libro come avete già detto più volte ripeto anch'io
Rende un po'giustizia alla creazione di questo mondo nuovo che prima non c'era
No sì beh io sono d'accordissimo con quello che che è stato detto fin qui nella mia esperienza personale l'avvento della la televisione commerciale e corrisposto da dire a all'irruzione del colore rispetto al grigiore assoluto della RAI precedente
Il più giovane non lo possono ricordare un'apertura Monti che che che irrompe ebano nel nel tinello di casa mia con un effetto Reba un straordinario sulla stessa RAI costretta a a tenere il passo di una concorrenza che aveva una vitalità
E un'intelligenza perché la la storia che giustamente Canove Moccagatta dicevano prima c'era di produttori cioè quando Berlusconi arriva lì chiede a Bernasconi che uno che non si era mai occupato medicine Malmedy televisione
Di gestire dei capitali che devono andare sul cinema e quindi l'umiltà di dire io questa cosa non la so fare noi non la sappiamo fare
Facciamo la farà quelli che la sanno fare entriamo e relazioni con loro e dopo valorizzare e voglio dire
Dottor Letta parlava del ventiquattro anni
In Medusa non sono più di vent'anni che a capo di questa azienda e quindi è era un bambino quando è stato messo a capo di questa azienda
E di chi ha prima dell'UE giovanissimo è stato messo a insomma è stato dato una responsabilità enorme a figure giovanissime con tutta l'energia
E e la voglia di fare che questo comportava in uno scenario che ripeto è segnato dall'esigenza di fare mercato che vuol dire basso controllo sui creativi perché i creativi devono essere liberi di portare nuove idee
E e questo spiega tutto ciò che che veniva detto sulla libertà che viene data gli autori quindi loro piacere di lavorare in quel contesto alto controllo sulla distribuzione e su tutto ciò che deve avvenire successivamente
Un principio desunto dagli americani che quel mercato lo sapranno fare io avevo due domande
Dottor Letta che riguardavano proprio questi due aspetti uno
Mi il rapporto con gli americani che sono stati più volte avvocati voglio dire da sola dissimili controllare il cinquanta per cento del mercato cinematografico
Sono delle figure ingombranti sul piano produzione distribuzione e lo sono sempre state lo sono a maggior ragione oggi
L'altra domanda e di apertura sul vuoto Next in questo in questo panorama segnato da un lato dalle piattaforme dall'altro da questa disaffezione legato alla pandemia della fruizione in sala e quindi qual è da qui in poi il futuro di quello che chiamiamo cinema e che è stato così importante parlo del cinema in sala anche per il futuro di questi prodotti nel loro sfruttamento televisivo in tutte le finestre successive c'è
Prima di indica il cielo sponde a Jan Palach possa essere anche la conclusione di questo incontro volevo aggiungere una cosa quello che diceva ricordava Giacomo Manzoni perché poi siamo un Paese con la memoria corta a proposito dell'irruzione del colore
Nell'Italia degli anni settanta hanno ricordato come l'Italia degli anni di piombo quindi collegata a un grigiore mentre Tagliani settanta sognare di Fiorucci sono gli anni delle copertine dell'Espresso colori sono gli anni delle copertine dei dipinti floride
Ma sono gli anni in cui non dimentichiamolo
In questo Paese cade un governo non so se il quarto il quinto sesto Andreotti per la questione televisione a colori sì tre vicina Corino perché c'era un tal da alcune forze politiche in particolare alcuni settori maggioritari democrazia cristiana e del Partito comunista che
E del Partito repubblicano la Malfa era era che ritenevano che il passaggio della colori avrebbe in frollini The costumi degli italiani e quindi questa era almeno era una delle motivazioni però questo fece sì che siccome
Tecnologie per produrre tese a colori erano pronte da tempo
E negli altri Paesi europei già la terrina colori era arrivata da noi non si potevano produrre tesoretti quindi alcune aziende conto dove ho incontrato dovete riso in bianco e nero
Col risultato che poi quando gli italiani poi comprava le prigioni svizzere si sintonizzando sorprese in Svizzera
Quando viene liberalizzato il colore quelle aziende erano tecnologicamente obsoleti hanno chiuso abbiamo perso portò stiravo già stati questo Paese e anche costruita da paradossi di questo tipo
Era un aneddoto però che mi piaceva ricordare e adesso le rispose
Molto indicativo e e divertente anche anziane dov'è una testimonianza vera no beh il rapporto con gli americani ma è il cinema tradizionalmente nel mondo è stato dominato ed è tuttora dominato dal cinema americano
Il l'industria cinematografica italiana nel settore
Vede una presenza ancora oggi massiccia seppur negli ultimi anni
A livello globale
Grazie anche a adesso non voglio addentrarmi in discorsi troppo tecnici ma grazie soprattutto alla alle piattaforme globali appunto
L'egemonia che prima era totale del cinema americano
Non dico che sia venuta meno ma è stata incrinata fortemente vediamo film dell'affarista e coreani thailandesi
Prodotti israeliani e le piattaforme
Negli ultimi anni hanno consentito una un'apertura e un pluralismo anche in questo senso ma l'industria cinematografica americana rimane le una delle industrie più importanti nel mondo
Il nostro rapporto per io ho avuto anche qui una fortuna di poter lavorare anche con Federico Di Chio in una fase in cui
Si potevano comprare i grandi film americani e distribuito in Italia perché c'erano dei modelli distributivi che poi sono venuti meno
Per cui alcuni film non tutti ma alcuni film anche prodotti dall'emergere americane in alcuni territori era possibile acquistarli per essere distribuiti noi per esempio facemmo tante operazioni
Signora degli anelli forse la più la più eclatante né la trilogia del Signore degli Anelli che è stato il film straniero più di successo di Medusa tutti film neri Cerchi errore se scappi ti sposo
Scorsese abbiamo fatti nuovi Allen Woody Allen dodici dodici film che l'abbiamo visto comprato e distribuito di Woody Allen uno anche prodotto
Forse il più brutto volo possiamo dire dato non ci sente che era to Rome with love che forse è stato il film più brutto di Woody Allen ma dal punto di vista imprenditoriale
Fu un'operazione una delle più brillanti che facemmo perché
Non solo il film incassò molto bene in Italia e quindi recupero da parte italiana ma lo ben demmo nel mondo riguardano Antonio Sfondrini il nostro vicedirettore generale con cui condividiamo tante avventure
Fu venduto in tutto il mondo perché veniva da dopo Midnight in terris che fu un successo Canato benissimo il film credo dopo Match Point il film più di successo di Woody Allen e quindi ne sulla scia
Mi voleva venire a girare a Roma in Italia anzi un film mélo convincemmo pagine avvenire agitando a Roma
Convincemmo anche Benigni agitare quella parte che fa drammatica ma lasciamo pelle qui potremmo scrivere un altro libro penso
Quindi fu una un'esperienza di di grande successo poi quella fase finita perché le majors
Sì sì e rigidi Rono ancora di più e non consentirono più di vendere alcuni territori liberamente a distributori indipendenti e quindi oggi tutto prodotto tutte le opere americane sono distribuite dall'energia
Alla seconda domanda sono già I Was Next ma
Noi dava ogni giorno lavoriamo su Bot Next was Next
Dico solo una cosa oggi ricordavamo prima
E l'asticella si è alzata sempre più proprio grazie a una concorrenza che sia aperta ancora di più con le piattaforme chiaramente parliamo non di fruizione ma a livello di percezione editoriale e produttiva di storie di produzioni oggi possiamo vedere comodamente a casa nostra serie film di altissimo livello che fino a non venticinque anni fa ma fino a tre quattro cinque anni fa
Non vedevamo non avevamo la possibilità di vedere e quindi lo spettatore
Si aspetta dal dal film che andrà a vedere magari al cinema un altro
Pari livello se non superiore di qualità un'alta motivazione quindi per noi è una sfida quotidiana
E cercare di trovare storie che interessi non lo spettatore che abbiano quella capacità motivazionale di banalmente di farlo alzare dal divano di casa
Prendere la macchina il motorino l'autobus o metropolitana andare al cinema pagare un biglietto e vedersi un film stando due ore possibilmente senza guardare il telefonino una sfida altissima che sente più complicato fare
E che richiede
In una parola
Una cosa sola fondamento non sono una cosa sola ma somala la più importante secondo noi lavorare sulla qualità la qualità innanzitutto della scrittura della CIA delle idee perché della creatività quindi delle idee e della scrittura che il cuore da cui nascono di i progetti quindi se prima lavoravamo ventiquattro ore al giorno sulla qualità oggi lavoriamo trentaquattro del giorno sulla qualità se fosse possibile
Quindi la parola chiave e qualità
Il lavoro
Non ci sono altri interventi e come buono leoni sonno siamo molto orgoglioso del fatto che è stata una bellissima presentazione
Più vivo
Private molto importante
Ecco gli interventi molto stimolante
Personalmente sono imparato molte cose
Girava un con la testa di fonte pur culturali che mi si preparavano di fonte
Prima devo dire
Sono
Molto d'accordo su quello che lei diceva della libertà e in questo senso sono un po'verde giuridica perché io ho scritto per un certo periodo numero di anni qualche anno ha scritto la colonnina su un panorama
E voglio pubblicate per fornire tutte insieme
Con ciascuna con una finendo con una vignetta di Altan e lo invita no intitolato chiazze Silvio ma il l'invito a cena prospetto ancora
Peggio peggio dico e quindi non lo può se lo ricorda certamente Alberto l'UDC a fare una volta che sono andato a trovarlo lui ci ha fatto sfilare di fronte a una lunghissima tavole imbandite
Con gli estremamente elegante parlo sempre appropriata però vittime nessun
Allora io a mamme non rimane che ringraziare tutti ringraziare prima di tutto i nostri relatori per la bella discussione i due curatori per il bel libro che hanno pubblicato e voi tutti per aver assistito quest'incontro grazie