Cavallo Pazzo Mario Appignani. Frammenti di una Vita Underground

Si concluderà il sette maggio a Roma negli spazi espositivi di Guidi il centro culturale della regione Lazio
La mostra di trentatré scatti inediti del giornalista e fotografo Andrea Falcon che celebra Cavallo pazzo al secolo Mario finiani ritraendo lo per tutto il mille novecentonovantaquattro
Figlio di una prostituta che lo affido allo Stato passò la sua infanzia da un orfanotrofio all'altro fino alla maggiore età
Oggetto di sevizie torture come allora spesso accadeva in questi luoghi scrisse il libro autobiografico un ragazzo all'inferno viaggio allucinante in diciannove istituti di rieducazione con la prefazione di Marco Pannella per il quale Franco Ferrarotti
Sul Corriere della Sera scrisse non conosco un atto di accusa più discreto e tremendo nello stesso tempo lasciarlo cadere nel silenzio costituirebbe di per sé mi sembra un'ammissione di colpa straordinariamente grave
A Pigna mi fece parte di quella corrente culturale che si definisce l'ala creativa del movimento del settantasette
Chiamata indiani metropolitani attivista radicale pittore e precursore di quei disturbatori mediatici e sabotatori televisivi che oggi noi conosciamo
La presenza di Appignano i
Sulla stampa fu costante per numerosi anni tanto che il curatore della mostra Valerio trapasso definisce la sua come una performances permanente dove lo scandalo era non solo cercato celebrato ma anche vissuto sulla pelle
Un'esposizione invece qui sta dove l'osservatore amico e fotografo
Cerca di rendere con le immagini la personalità complessa di Cavallo pazzo fuori dalle sue incursioni sul palco di Sanremo quando fu l'incubo e il terrore di Pippo Baudo o dalle invasioni di campo negli Stati
Lo ritrae allora anche durante quel periodo di tregua quando ospite della comunità Saman ma a Borgo Sabotino egli si riscopre il pittore
Dopo che negli anni Ottanta le sue opere entrarono nelle collezioni sia di Andreotti che di Craxi
Tifoso della Roma non è perse mai un incontro se non come confessò
Quando mi hanno recluso a Rebibbia San Vittore e Poggioreale
Lignani morì nel mille novecentonovantasei a quarantuno anni due anni dopo questi scatti morì da solo morì di Arezzo con il Comune di Roma di Francesco Rutelli che si occupò delle spese per il suo funerale perché citando ancora il curatore della mostra
è il riconoscimento che la città catalizzatore naturale di esistenze underground di personalità pubbliche aveva perso uno dei suoi figli più irrequieti
Ma anche il segno della trasversalità di Cavallo pazzo che intercetta la storia d'Italia fin dagli anni Settanta da Pasolini alla Fallaci da Bertolucci a D'Alema da Renato Nicolini a Bettino Craxi