Presentazione del libro "La giustizia, un cammino da ritrovare. Vie per risolvere i conflitti personali e sociali" di Francesco Occhetta (San Paolo)

Favorevole
Buona sera
E vi ringrazio stasera siamo qua per presentare il libro di padre Francesco Chetta le radici della giustizia
Dire per risolvere i conflitti personali e sociali
Lo ringraziamo perché attraverso questo testo c'ha permesso comunque di porci delle domande può fare delle riflessioni che stasera faremo insieme alla dottoressa
Monica Calì presidente del tribunale di sorveglianza di Brescia
E l'avvocato Corrado Limentani del consiglio giudiziario presso la Corte di appello di Milano avvocato
Ringrazio i partecipanti
E parto subito dicendo un paio di considerazioni che mi hanno colpito
E così vediamo di dialogare proprio su quello che sono stati i suoi punti di riflessione
Sono molto interessanti
E ci pongono sicuramente dei quesiti
Su che cosa vuol dire giustizia che cosa vuol dire essere ingiusti
Quindi
Tema che riguarda un po'tutti un tema che non riguarda solo un certo mondo particolare
Ma riguarda veramente la vita dell'uomo in sede
E quello che mi colpiva subito all'inizio leggendo su testo che le diceva nelle democrazie moderne l'idea di giustizia iscritta nelle costituzioni
E come la vendetta sul ponte di comando di una nave per valutare la qualità della vita della democrazia stessa
Sono l'armonia e l'equilibrio tra i poteri il rispetto del principio di legalità in un paese ad indicare se l'idea di giustizia e condivisa
Quindi la qualità delle leggi il carico di lavoro eccessivo nei tribunali spesso l'arretratezza organizzativa le storture del nostro sistema giudiziario
Abbiamo visto che la durata media di un processo non aiutano di certo a ad avere uno sguardo sereno sulla cultura della della giustizia
Però ci domandiamo tutti che cosa vuol dire giustizia
E coi
Nel mio almeno nella mia cultura io mi rifaccio sembro da una raffigurazione che ho visto citata anche nel nel suo testo che a me sta molto a cuore e che ho ritrovato veramente con piacere
E riguarda l'affresco di Ambrogio Lorenzetti l'allegoria del buongoverno
Dipinto nel Palazzo Pubblico di Siena dove la giustizia comunque è raffigurata molto bene molto molto espressiva anche e la troviamo nel nella nostra fresco come una donna raffigurata come una donna seduta su un trono
Che vive in comunione con altre virtù aderisce alla verità è un ordine istituito dall'alto e a sua volta è la condizione per la vita sociale
L'assistono due angeli che amministrano premi e punizioni
A sinistra e amministrata la giustizia commutativa il cittadino virtuoso è incoronato il malvagio è castigato
A destra la giustizia dispensa attiva premia i mercanti laboriosi
E poi e scende in campo per aiutarli
Nell'armonia del buongoverno la giustizia è una la parte di però di un disegno molto più grande e noi oggi potremmo dire della nostra società del nostro modo di essere del nostro vivere
E
Sempre
E vista come un'azione che genera concordia
E permette alle persone comunque di confrontarsi di rendersi conto che dividere comunque in armonia ma di avere sempre un punto di riferimento
Io la butto come battuta
Fin da bambino quando passavo davanti al carcere di San Vittore
Avevo in mente
Che quel luogo mi richiamava molto questo senso di giustizia in questo senso comunque di inclusione anche nel momento in cui se si commette un errore fanno sbaglio
Se l'intruso nella città non sei scuso sei dentro nel sistema della della della città della vita di tutti i giorni
Quindi io sono rimasto molto colpito innanzitutto da questi due primi punti
E mi sorge veramente spontanea la domanda
Che cosa vuol dire per voi giustizia
Come riuscite specialmente dell'avvocato Limentani la dottoressa Calli a mettere al centro della vostra attività professionale il senso di giustizia
Avvocato io
Intanto grazie dell'invito
Mi fa molto piacere
Non è la prima volta che vengo qua non ci sono
Senta ho trovato molto bene voi su questo argomento che a che fare un molto molto imprese
Direttamente dal con mio lavoro quindici sostanzialmente poi con la con la con la mia vita
La domanda che mi avevi fatto quando mi ha invitato e questa come riesce a mettere al centro della tua attività professionale il senso della giustizia se la domanda impegnativa fa proprio al cuore delle ragioni del della mia professione o del mio lavoro
Non ho provato un po'interrogarli dico ma
Come rispondere a questa domanda io non so se voi
Io spero che sia anzi sono sicuro che mai nessuno di voi Cappato insomma no nelle maglie della giustizia ma per chi ci capita evidentemente una l'esperienza forte traumatica non sia che sia la persona perbene che ha un piccolo problema sia che sia la persona dal Pubblico ministero che ha una una vicenda giudiziaria che lo porta naturalmente poi anche magari agli onori della cronaca sia che sia il pregiudicato che Olanda che che che magari
E citato per l'ennesima volta non
Ma chiunque ricade nelle maglie della giustizia o anche fare con un problema giudiziario si trova in una in una posizione francamente drammatica non opera per lo più ripeto qualsiasi sia a sua comprensione diciamo alla al delitto perché ti trovi a che fare con un meccanismo che
Perfettamente oliato sotto certi punti di vista anche se poi sappiamo tutti i problemi della giustizia
Pochi magistrati pochi poco personale poca polizia quant'altro ma è un meccanismo che ti che in realtà chi Gtt di
Ticciati travolge perché davanti con una ineluttabilità che che che ti lascia Alberto Clò che ti lascia sgomento
E contro le quali non hai nessun tipo di itinerari di difesa no perché Accenture da una parte età all'altra ai e la polizia e la Procura della Repubblica Heil la i giudici
Che evidente solo in un voce in una procedura in un procedimento organizzato portano avanti una accusa nei suoi confronti
E questo ti lascia evidentemente chi ha scientemente sguarnito in non c'è non c'è nulla che mi lascia più più più traumatizzato di quando partecipo magari alle fasi immediatamente successivo un arresto no
Un momento traumatico per la persona colpevole o io innocente che sia misurare consigliere dell'ordine noi andiamo nel quando viene quando viene perquisito lo studio legale
Dobbiamo essere presenti uno di noi però magari Lapo cioè c'è un avvocato che magari perché poi anche essere arrestato e vedi proprio e per perché è brutto della nostra categoria volte
Spesso c'è chi fa chi fa degli errori e comunque vi è proprio la die anche per queste persone che magari sono avvezza alle cose agli aspetti giuridici ce un senso di smarrimento no
A maggior ragione appunto quando
Quando si è arrestato il sei si è portati in carcere
Ho letto per tornare in una subito andare subito sul libro
E Alice della giustizia che siamo qua a a oggi ha commentare a presentare ci sono alcune patite no su questo che che mi hanno molto Cheney dei quali mi sono ritrovato no a pagina novantacinque la giornata in carcere
Il primo momento traumatico
E quello della schedatura una cosa se portati in carcere prima la fotografia poi i documenti da compilare e firmare poi la visita medica il primo con l'organo ufficiale
Vengono requisiti soldi chiavi documenti gioielli è permessa la fede al dito ma sono vietati piercing vengono sequestrati le cinture cellulari tablet
I vestiti vengono persi vengono perquisiti cappucci tagliati mentre ogni detenuto vengono consegnate posati bicchieri di plastica saponette lenzuola un rotolo di carta igienica due coperte di lana
Dalle tensioni di inizio anno in cui del cubicolo una stanza di isolamento in cui sono i detenuti in custodia cautelare che attende dall'interrogatorio del magistrato e sono momenti evidentemente drammatici no che è una persona su che non c'è mai stata ma dico la verità anche perché ci ritorna isolotti evidentemente chi credono all'allarme c'è no di tutta un'organizzazione di tutta una
Con cucitura alla quale tu non poi sottratti perché in questo caso se in vinculis ma se invece si dicono comunque c'è comunque la procedura che ti coinvolge
E poi tutto il senso di frustrazione e senso di frustrazione nei confronti dei dei veicoli congiunti no e le persone che lasci
Podio quando le potrà vedere le potrà vedere di potrà telefonare
E il il lavoro che magari sei
Sei costretto ad abbandonare il l'orrore che che viene calpestato perché perché magari se un pubblico amministratore magari c'è un personaggio pubblico il giorno dopo finisce sui giornali
Ed è ed è una una la testa dati Vampa lei mille pensieri
Qualcuno non ha superato no questi momenti ecco in queste situazioni sia del del detenuto come fa riferimento a lire all'ipossia dei libri
C'è una persona c'è un unico soggetto che tipo che ci sostiene in questo momento alcun tipo rivolgere a cui affidi
Tutta la tua le tue domande tue speranze di venirne fuori e questo avvocato perché era alla fine l'unica persona che poi vedere inizialmente
E il tuo avvocato
Io posso vedere il detenuto arrestato subito se arriva un po'un avviso fuori del procedimento scoprì che turni imputato che se c'è un indagato che seri è un processo a suo carico subito rapporti
Subito porterà l'avvocato e l'unico che ti dà che ci che ci consente che che ci mette nelle condizioni di affrontare questa situazione in quel momento inutili
Se tutti avvocato vivi questa condizione della consapevolezza della partita delle idee che che che sta a che sta avendo la persona che
Oggetto di questa procedura ripeto inarrestabile non viene arrestato c'è tutta quello che c'è scritto lì il giorno dopo
Non sai cosa succederà oddio quando potrò difendermi ci deve essere un interrogatorio in giro di pochi giorni cosa li vado a dire allora guardate me lo sono portato
Me lo sono portato il cioè a volte non sai nemmeno con precisione
Adesso mi rimproveri perché ci ho fuori mio
In casa perché ti offro il mio zaino ma ti venne messo in mano le le tue accuse no che vengono messe in mano le tue accuse questo me l'hanno consegnata oggi di un mio cliente che è stato è stato ieri e gli hanno messo in mano
Le sue accuse sono sei sono ottocento pagine
Fonte retto nel quali lui non riesce nemmeno a a capire no di che cosa credo perché e così voluminoso riguarda trenta persone
Allora voi capite che il ruolo dell'avvocato a questo punto diventa diventate determinante ruolo tecnico ma non è soltanto tecnico
Perché diventa anche un ruolo di di assistenza oltre che giuridica oltre che professione
Alle di già di assistenza morale allora
Per me fare diciamo affermare quindi principio di giustizia
Nella mia professione che paga domanda qui siamo partiti vuol dire consentire a questa persona di di di di difendersi insomma no di di capire che cosa sta succedendo
Di far valere le sue ragioni ripeto innocente o colpevole che sia e di affrontare questa situazione nel nel nel nel rispetto di tutti quelli che sono le i diritti e le facoltà che una persona viene raggiunta appunto dalla giustizia a prevede un codice
Diamo delle regole molto
Molto precise e molto garantista insomma siamo un sistema giudiziario
Estremamente avanzato così come anche il sistema penitenziario quando un detenuto quanto dovuto rischiare lato appena perché la il processo è finito
Politiche a essere condotto in carcere o per essere per per per scontare la pena ci sono tutta una serie di principi
Che che che che che consenta una a questa pena di aveva un significato insomma no ma che tu naturalmente non conosce tutta una serie di diritti
Che ti consentono dividere questa pena e di affrontarla magari anche come un'occasione laddove è possibile ha poi di questo ne parleremo non sulla sulla funzione della pena
Tutto questo tu non lo sai tutto questo
Esiste perché ripeto il nostro non è un sistema Arval molto avanzata la nostra legge per esempio
Dello nostro ordinamento penitenziario è uno dei in DTT migliori se venisse naturalmente poi se fosse possibile applicarlo in maniera come dire compiuta purtroppo non sempre questo è possibile perché
Le strutture le le le le
Non sempre Titerno consenta
Anche questo riaffrontato
Affrontato nel libro purtroppo alle all'età alle carceri no e allora sistema penitenziario nonostante ripeto sia estremamente avanzato per esempio dicono lavoro no è una delle delle
Fu a a una funzione essenziale no nel programma del Polo di cardi di reinserimento
Della del detenuto ma i posti di lavoro si fa fatica a trovare fino oppure il rispetto della salute la garanzie otto due poi la possibilità
Una volta che sei in carcere di uscire di avere dei benefici e delle misure alternative
Degli aveva un'abitazione che aveva un lavoro mi cacciate raccontarvi della di di un caso che scritti soffro tanto adesso dove dove siamo veramente di fronte alla alla alla alla come dire all'impossibilità di di di di affermare di fare e di colore erogare concretezza a questi principi comunque potrebbe poi ve ne parlerò un attimo comunque il mio modo la mia modalità per affermare la giustizia
Come avvocato e quella di coinvolge ed informare di assistere di il da la persona nella conoscenza e nella rispetto di tutte queste di tutti questi garanzie che che ci sono per cui c'è l'interrogatorio per cui c'è idee che deve avvenire un certo numero di giorni bisogna portare avanti
Tutte le come dire cercare di impostare una difesa pari sono poi di del delle dell'esercizio di facoltà anche vini meno il colloquio con i parenti piuttosto che non il il il le il la possibilità poi di incontrare
Il il il giudice che ci deve attacchi deve esaminare le prove che tu li devi dare la facoltà limita che è di nuovo scontro insomma
Il l'accompagnare il il il la persona
Nel in questo suo in questa sua esperienza del modo che tutte le garanzie che gli vengono che che il nostro sistema gli prevede che siano tutelate se non garantite dallo Katrina anche spesso chiamato il patrocinatore cioè il suo nome il patrocinatore legale era i Lele l'origine di questa parola a a come dice la parola parte avrà che se vogliamo può sembrare può sembrare esagerata ma che in realtà dar l'idea insomma di quella che può essere la la la nostra funzione e quindi il mio compito penso per fare una giustizia questo cioè
Ma mettere lo mettono nelle condizioni che tutte le regole di giustizia vengono applicate in odor riconosciute vengano rispettate
Grazie
Dottoressa Calli cosa vuol dire per lei il senso di giustizia dal presidente di un tribunale di sorveglianza e comunque un altro aspetto fondamentale che viene subito nel momento in cui l'avvocato proceduto a a guardare quel dossier molto ampio che aveva nello zaino
Prego
Buonasera a tutti grazie dell'invito soprattutto perché occasioni come queste sono sempre una ragione per darsi le ragioni di quello che faccio
E quindi questo per me è importantissimo momento di riflessione personale
Io parto dalla fine
Per me il senso di giustizia oggi dopo trent'anni di professione sempre giudice di sorveglianza non ho mai voluto cambiare vuol dire essere al servizio della persona
Al servizio dalla persona cercando di
Fare tutto il possibile per dare una risposta
Nel tempo più veloce possibile e se le condizioni lo permettono una risposta che corrisponde più possibile al percorso di quella persona
E adesso faccio un per una un po'in parte indietro
Io ho iniziato trent'anni fa volevo fare il magistrato sono anche stata fortunata perché in concorso l'ho passato ed era proprio quello che volevo fare nella vita
Mai mi sarei aspettata di fare il giudice di sorveglianza
Prima era una materia forse lo è ancora adesso poco studiato in università l'esecuzione penale viene proprio si orata
Veniva data allora pochissima attenzione forse adesso un po'di più ai miei tempi trent'anni fa molto poco non veniva neanche affrontato durante il tirocinio
Quindi io scesi la funzione di giudice di sorveglianza
A Catania perché a Catania era l'ultimo avamposto negli anni delle stragi dove era possibile ogni tanto prendere un aereo e tornare a casa quindi la scelta è stata veramente necessitata
Da necessità familiari
Con tutta l'intenzione
Di dire qua ci sto almeno possibile poi andiamo a fare il giudice di dibattimento che io sono nata per quella cosa lì e quindi l'intenzione era vino rimanerci trent'anni ma due anni basta
Però poi la vita è strana
Fare il giudice vuol dire anche
Oggi per me è meno nella mia esperienza ripeto nella mia esperienza personale
Avere ha anche un grande attaccamento alla realtà e guardare che cosa ti viene messo di fronte giudice di sorveglianza io credo che lo so tutti lo più o meno lo sa bene chi si occupa dell'ultima fase della pena una persona è stata condannata a questo punto la nostra Costituzione all'articolo ventisette comma terzo prevede che la pena debba avere una funzione rieducativa la declinazione di questa bellissima norma è è stato l'ordinamento penitenziario il quale prevede tutta una serie di declinazioni pratiche perché l'appena posso avere una funzione rieducativa
Magistrato di sorveglianza da una figura che arriva tardi nel nostro ordinamento eh
Un giudice della persona non è un giudice del stampando il fatto mai è stato già giudicato
Questa cosa questo essere giudice della persona a me imbarazzata
E che cosa vuol dire che educare mi chiedevo che cosa vuol dire espiare una pena
Vuol dire tutto quello che sia fatto prima il colpa viene cancellata pensavo che un giudice di sorveglianza fosse uno che in qualche modo prêt permettesse il senso di colpa
Però poi l'esperienza dei miei ospiti dei miei detenuti
Inesperienza che stavo io facendo contemporaneamente in quel momento
Di limiti di colpe
Di contraddizioni di fare del male ad altri nonostante non non al punto di finire in prigione o somma capita di fare magari persone nella vita di deluderle
Di vivere le obiezioni della vita con grande senso di vergogna e di scandalo
Mi metteva automaticamente sulla stessa lunghezza d'onda dei miei ospiti
La loro ferita era la mia è un certo punto cominciato a vivere la mia professione come la più grande opportunità che mi veniva data nella vita per fare un lavoro su di me insieme a loro
Da allora oggi si del ratto continuare a fare il giudice di sorveglianza
Perché era un'occasione più unica che rara
Nella vita
Per continuare ad andare a fondo della ferita umana dell'umano
Io mi ricordo un detenuto a un certo punto un giorno mi disse questo dottoressa Marche strani destini che ci uniscono
Perché poi quando si entra in contatto quando si va a colloquio quando si cominciano a sentire loro storie veramente la distanza si avvicina il tuo anche magari dice qualcosa in più
Parli di una queste Rienza
E e riesce ad andare a fondo dell'umano scoprendo insieme agli occhi alla fine il male che il fatto non ti definisce che c'è qualcosa di più
Che quella carta quella strada si può percorrere insieme il giudice di sorveglianza oggi e chi è un pescatore di perle
Fa venire fuori il miglio dite
Aiuta ci aiutiamo
Per chi vive questa professione con grande consapevolezza con grande
Coscienza dello sgomento che ha nelle mani la funzione rieducativa della pena
La funzione educativa è questa cercare di far venire fuori il miglior Dinoi comunque in qualunque condizione ci troviamo perché c'è quel meglio è stampato nel nostro cuore
I nostri detenuti cercano un punto di riferimento CIR con un sei sono persone spesso destrutturate che non hanno neanche più la coscienza di sé e faccio sempre un gioco con loro immaginabili che il mondo sia vuoto
E domani vi svegliate potete fare tutto quello che volete
Tutto quello che volete
Spesso non mi sanno rispondere cosa vorrebbero fare
Ma perché non sanno chi sono loro
Non sanno che magari dietro a quello che è stato fatto spesso sono reati molto brutti molto gravi c'è una meraviglia che deve esplodere che deve esprimersi
Noi abbiamo degli strumenti dove questa meraviglia può essere aiutata a venir fuori diamo opportunità
Opportunità che dimostra di saperle usare in modo maturo in modo responsabile
Ecco per me oggi quindi fare il giudice e mentre la giustizia al centro della mia professione devo dire anche al centro dalla mia vita
Cerca cercare di fare bene cercare di fare bene vuol dire cercare anche di essere una ma la mamma
Una buona moglie
Un un amico all'altezza cioè non è non è separato
E il motivo per cui un anno fa ho deciso di andarmene a Brescia a lavorare o la famiglia in Brianza
A fare il presidente cosa ancora più difficile perché a questo punto non ai soli detenuti anche personale di tutti i magistrati era ferito è sempre quella
C'è una rabbia dentro
Che esprime questa ferita
E quindi è
Essere al servizio non essere in ascolto
Se possibile
Chiedendo la pazienza di averlo perché non è sempre facile
Grazie mille
Quindi veniamo all'autore del nostro Persico che già sicuramente stimolato
E ha riacceso delle domande che magari abbiamo tutti i giorni ma che nella quotidianità e quant'altro nel nella turbolenza della nostra giornata magari ogni tanto si affievoliscono ma una fiammella che è sempre rimasta accesa almeno penso che per noi sia sia così tutti i giorni
Ramo sapere da lei che cosa vuol dire giustizia
Bene grappe scontato
Dei ringraziamenti
Camillo a lei
A lei Presidente revocato sono molto onorato che voi siete qui a voi disco tutto
Sei minuti questa sera per riflettente
Questo retta questo tema che tocca la nostra vita tocca la vita sociale la vita politica è fondamentale volevo ringraziare ventuno c'erano anche gli amici se Francesco questo tutto
Direttore di famiglia Cristiana siamo stati compagni di studi sono molto legati con Stefano Stimamiglio
Dunque per me
E di incide io questo tema lo lo studio da tanto lo sono appassionato logorato molto anche nelle carceri la lo insegno o molti Ajelli
Nella Gregoriana che vivono in Paesi in guerra
E quindi questo ripeto è un po'la sintesi di quello che per me questo mondo
Ma se voi mi chiedereste una definizione di giustizia non ve la saprà evitare saperi Petre le più classe plettri avversità quelle di un piano quella di Aristotele quella di finora voce McIntyre
Ma la giustizia è sempre e comunque l'esperienza seconda perché noi l'esperienza prima non ce l'abbiamo di cos'è l'ingiustizia
Quando veniamo accusati veniamo violentati veniamo accusati veniamo diciamo così traditi
Noi da un dolore e che a volte ingestibile
Che civile attiva ricercare il contrario e a ricostruirlo quindi che cos'è la giustizia per me dove si direi ricostruzione di rapporti che nella vita si rompono
I relativi alla giustizia e questa in Genesi inizia così la storia dell'uomo
Con a Atac Caino chiamati al fratello diurno ogni dalla stessa appena non c'è vendetta non certo in esemplare marce una pena da espiare umanamente che permetterà Caino diventare padre e di generare e di essere costruttori tutta immaginate immaginate
Allora se noi partiamo da qui è chiaro che lo sguardo antropologico non è più quello positivista dico che ci insegnano con la giustizia che solo la spada la donacola spalla le logiche la figlia di mitologica di Giove
Perché c'è un modo di giustizia c'è una dimensione giustizia più mite che io ricostruibile bene parrebbe Lorenzetti l'ha fatto in maniera straordinarie che la giustizia diventa
Un'armonia Palace tra ciò che riceve dalla Sapienza al fatto che permette alle virtù di di andare verso il buon governo beh e il fondamento del dei nostri rapporti sociali per lo stomaco Renzi ha cercato con capolavoro
Poi però la però per me la giustizia e anche l'immagine della della della donna
Che con ago e filo cuce le relazioni e questa la giustizia e l'emission quelle donne le nostre nonne nostre zie che nelle case iniziano ad essere ciò che si rompe le nostre famiglie loro ammenda no e tengono insieme i rapporti tecnici mi rapporti nel Paese tengono i sì rapporti nel mondo politico
Cioè se noi andiamo avanti a non farsi la guerra e perché ci sono persone giuste che cuciono
Cose che cosa relazioni che si rompono
I giapponesi qui lo dico hanno questa perché segugi che quando si rompe una ceramica molto diciamo di valore loro riprendono i pezzi nascondono con loro e restituiscono un'opera date che ancora più preziosa di quella che si è rotta
Capite
Grazie presidente perché ce un solo un lavoro ma anche un c'è una Cece loro vittime insieme le le relazioni che sono state ricostruite quindi prima cosa questa tre cose voglio dire secondo velocemente
Che volevo dire questo io ucciso sempre in una una una diciamo una citazione che per noi giuristi diciamo è è nota e anche e anche vecchi insomma che dice così che la giustizia non costruisce il Paradiso margine all'inferno
Marcianise
è un minimo
Non è molto però argine all'inferno per cui noi tutti siamo chiamati a costruire giustizia non possiamo delegarla la macchina dalla giustizia perché perché la giustizia si compone di di tre diciamo così elementi secondo me cioè la giustizia dei forti
Allora è quella dei codici l'Illuminismo si è sostituito al fatto alla alle vittime per cui è lo Stato che intralcia la giustizia
L'illuminismo ha sottratto che il dolore delle vittime possono entrare nel processo
Ci sono ci sono situazioni io lo lo vedo anche in università in cui lei non democrazie quindi regimi totalitari
Entrano ti condannano cento i capi di imputazione ti fanno fare anni in galera passo ma sono sospetti rate il mondo è veramente
Sotto questo profilo io stato nel finché nelle carceri Bucaramanga con i guerriglieri né cancelli nel deserto del del Cile
Ma gente che non aveva nessun capo di imputazione era lì non si sapeva perché non loro avvocato non ho soldi per difendersi così incredibile incredibili
Quindi la giustizia
Data e costruite dai poteri forti ma giustizia è fatta anche dal potere dei deboli
Nel Vangelo capitolo ottima di Luca sì narra di una povera vedova non aveva cittadinanza in Israele
E che dice a un giudice iniquo nel Vangelo tutte le mattine diceva summit giustizia farmi giustizia e noi non ne voleva sapere perché non la riteneva era un oggetto giuridico non era un soggetto con la donna
Insomma quella con insistenza forza ha portato il giudice a a a farmi giustizia
La sorella di Cucchi per esempio la ce ne sono mille altre che ha tenuto duro ha permesso ha fatto sì che l'Arma dei carabinieri che non ne voleva sapere di quel quel processo che aveva motivazioni miste ci si è costituita parte civile
Perché lei come la povera vedova diceva ma fatemi giustizia fatemi giustizia ed è stata ascoltata con tanta diciamo mitezza e anche Forza
Ma la giustizia e anche un processo nel nostro nella nostra vita nella vita della nella storia del mondo
Paolo l'apostolo per lui era giusto che che la schiavitù fosse che Chailly esistessero non è nella comprensione della giustizia noi oggi siamo arrivati ad avere una compressione della giustizia che può essere riparativa non vendicativa perché è la coscienza sociale volle perché l'esperienza umana così si comprende mi in girata virata meglio suo il suo scusate quindi perché dobbiamo sostituire l'immagine della giustizia ma almeno per tre ragioni quarantatré primo perché l'articolo ventisette che è un capolavoro sembrate leggere anche i gli atti costituenti sono già del dei trentini Moro e dipinti altrettanti per persone illuminate che ci hanno consegnato questo articolo ma l'applicazione di questo articolo genera ancora molta recidiva non abbiamo
Mi sembra Edo sente nessuna vorrei sbagliare un movimento le nostre carceri italiane ogni giorno di mille persone che entrano ed escono liti queste seicentoventi oggi erano seicentonovanta l'altro ieri in tutto quattro tre anni fa
Recidono
Quindi significa che su mille seicento eventi tornano a ripetere il il reato
Allora significa che la realizzazione potrebbe funzionare nei diciamo così potrebbe prima secondo così sentenze anche quando vengono raggiunte intendi
Tra virgolette da perché la macchina giustizia con non solo costa più l'organico è insufficiente per cui non abbiamo né i processi civili a anche un tempio di otto anni immaginate i tempi otto anni costi costo psicologico il dolore otto anni in un processo opulente impazzisce i quasi cinque quasi quattro quattro e mezzo cinque in un processo penale
Capitato
Dunque anche la sentenza non è le sia il dolore e comunque la come dire le dimensioni che c'è tra tra tra parte lesa quindi e autore per non la lega anzi a volte la quindici e che cosa succede se da qui c'è che nella società entra una tensione che sono noi diamo una valvola di sfogo a un certo punto destinata a scoppiare
Perché le nostre parole diventano il fuoco fino a portarci alle violenze le guerre c'è poi un terzo problema
E le vittime sono dimenticato dal nostro ordinamento non non c'è traccia il loro dolore e spesso utilizzato strumentalizzato dalla politica
Che le strumentalizzato unto le fa diventare il vittimismo quello che viene tecnicamente
Definito così marroni diamo la possibilità di come dire o gare di rendere carrabile
Perché questo peso che che noi chiamiamo dolore a volte blocca una vigna morì per sempre dopo Rea dopo avere subito qualche un trauma
Di reato anche l'uscente anche la la l'essere stati citati non per una una vecchietta dopo essere andato a prenderla può dalla la scusa che la tensione questo con calma unico eterno che non esista più nella propria casa
Allora io dicevo cosa possiamo fare a questo punto allora chiudo
Mi sono detto ma dobbiamo promuovere un pre diciamo così un patto culturale diverso dove noi invece delle vendette della pena esemplare dove morì introdurre un modello diverso che nato negli anni settanta in America che è stato usato da Mandela per ricomporre le quel quel disastro che associarci Sudafrica e tante altre parti del mondo che si chiama giustizia
Riparativa che Riba appunto che ricostruisce quello quello che è successo ribalta ieri nel senso che un mediatore permette alla vittima se lo desidera incontrare l'autore del reato ce lo vuole
Queste persone richiamati iniziano la loro la quello che è accaduto
Il vero dovrebbe avere la possibilità di restituire o comunque di fare un gesto che ripari e la vittima dovrebbe apre su un percorso molto lungo ricollocare il proprio dolore
Con questa diciamo procedura la la grafia di Moro ha potuto dopo anni andare a pregare cocchiere mi aveva ammazzato il padre in sulla tomba del padre
Laddove questo modello funziona può fare miracoli o meno qui a San Vittore lo utilizzavo e i detenuti mi dicevano guardi
Perché questo modello non è non nascondere appena ma la umanizza
E mi dicevano adesso io ho una ragione per poter scontare questi giorni per poter uscire nomi nuovi in una maniera migliore perché ho capito non solo duro causato ma anche laddove l'ho commesso quelle qual è stato il punto
Di di rottura anche in me come diceva la Presidente che ha causato quello che ho fatto
Allora noi dobbiamo a mio giudizio scommettere e rilanciare se vogliamo vivere
Furono forma diciamo profonda no i nostri rapporti a livello sociale o politico e anche noi noi stessi una nuova cultura della giustizia che inizia dalle scuole
E fino fino ad arrivare alla politica perché e chiudo con questa immagine perché signor contro la colombiana
La signora con la signora signora colombiana che è stata riempita dal ventiquattro capsule nel proprio corpo
Che la dalla Colombia le porta qui in Europa o in Italia le stelle e li rende e che fa e e magari viene viene presa allora io porto
Quella era vittima di un processo che chiaramente deve essere
Pagata la vidi che paga un processo che che chiaramente riguarda tutto una serie di responsabilità che la politica deve chiaramente gestire quindi la strade canti grandi grandi movimenti nascosta tenga dei narcotrafficanti le alleanze
La la dimentico cosa significa oggi avere diciotto mila detenuti che per la droga sono oggi in in in carcere senza possiamo recuperare nella maniera sono grandi grandi domande
Quindi la politica la scuola la società un grande patto di civiltà può rilanciare uno uno un nuovo modo di stare insieme perché la politica e la la sulla giustizia non è solo il tribunale
Cioè anche quella macchina della giustizia un luogo il carcere
Che è un luogo diciamo di espiazione e su cui possiamo magari col parlare dire qualcosa vivo Born molta esperienza i tanti anni fatti nel appunto nel carcere accompagnano tanti
Ma è soprattutto tiene la qualità delle nostre relazioni
E siccome tutti noi siamo abbiamo un fatturato le nostre relazioni la sfida è quella di accoglierà il nostro chimiche
E nel nostro Linde rilanciare quello che apre la possibilità di appunto di questo modello chiede che e partire dalle persone quando la presidente diceva io
Faccio faccio la il mio impegno per la giustizia e per ricostruire l'uomo e la donna l'impegno era giustizia esattamente per ricostruire l'uomo e la donna
Perché come dicevo appunto Don Bosco a Crispi che era durissimo ora con i carcerati diceva a per membri di rincontrare la società civile perché a tre sulla cultura e l'incontro gli possiamo dare a queste persone uno
Grazie padre offerta
Ci siamo detti all'inizio del nostro incontro che nelle democrazie moderne l'idea di giustizia è come la vendetta sul ponte di comando
Di una nave che valuterà la strada dove essi la strada dunque la navigazione dove si desidera andare
L'orizzonte e in questo scenario la pena Lello citato anche nel suo libro diceva che l'appena sono la conseguenza dell'idea di giustizia presente in ciascuna società che il quindici contraddistingue secondo il nostro modo di concepire la nostra società
Però come sono emersi anche dei nostri tre interventi l'universo della giustizia non è semplicemente fatto da detenuti costituito da un mondo molto Complesso relazioni molto complesse
Che vedo il nuovo tanti soggetti coinvolti gli avvocati l'amministrazione carceraria la polizia
Gli operatori magistrati e e anche una parte della società civile che sono i volontari tutti coloro i quali entrano e entrano in contatto con questo mondo
Che oggi diventa veramente uno spaccato della nostra realtà che non è lontano ma è molto vicino alla alla vita quotidiana di tutti di tutti i giorni
In questa in quest'ottica secondo appunto anche l'esperienza che tanti di noi fanno che facciamo la prigione non dovrebbe essere vista come l'atto conclusivo comunque di una giustizia ma la prima tappa
Molto probabilmente spesso la quella più necessaria quella a volte che per cui non si può fare a meno purtroppo perché è successo un reato successo un crimine e quindi da lì bisogna passare ma assolutamente con l'idea che questa prima tappa possa essere la vera riabilitazione del colpevole
E la sua riammissione comunque nella società
E però questo è un percorso Complesso
E come abbiamo già anche sentito dalle vostre parole
Il momento in cui la persona cerca comunque di riprendere in mano la propria ridare stabilire a quei rapporti che inevitabilmente si sono fratturati
E ricostruire comunque un percorso di speranza
O magari spesso incontrano persone che non avevano mai incontrato niente di diverso rispetto a quello che il mondo
Che li ha portati lì dentro e quindi spesso parliamo di Ri educazione ma delle volte invece pro con la prima scoperta di un'educazione e di una di una strada diversa che magari non sapevano neanche che potesse esistere
E quindi si mettono alla prova e provano a risarcire concretamente i danni causati prima di tutto loro stessi
Ecco però su cui
Miss sorgevano anche delle delle domande anche molto semplici che mi piaceva affrontare insieme a voi facendo un breve giro di tavolo o di sedie il tavolo non ce l'abbiamo e partendo proprio dal fatto che la pena non cancella la dignità umana dell'uomo
E che la pena trasforma la colpa in responsabilità
E come possiamo stare di fronte a quello che incontriamo che vediamo nel nei nostri interventi rispetto alle nostre frequentazioni carcerarie e continuare a credere che anche la vita del colpevole
Ha diritto ad una speranza in un futuro migliore e come eventualmente ci sono dei suggerimenti anche proprio pratici per poter affrontare questo
Parto proprio da lei vissuta mi ha provocato neppure quel sì questa domanda
Dunque il tema sul tema della
Della del fondamento della pena io lo un po'voluto ricostruire della tradizione biblica
La Libia ci consegna almeno quattro principi
Fondamentali per capire come rieducare una una persona che che che sbaglia e tutti noi valiamo dunque il primo è che quando una un fratello una persona ma sia del di sangue il il terreno su cui noi viviamo
La tutti nuovi abbiamo la responsabilità di ricordare quel terreno perché il frutto altrimenti della vita non cresce per nessuno quindi prima la prima c'è un primo insegnamento biblico e quello di una responsabilità di tutti per custodire quello che si fratture di darvi un in futuro perché altrimenti non c'è vita
Secondo
Dio insegna con con la storia di Caino Annoni diciamo così
Giudicare a mettere la la le mani sulla vita dell'altro ma chiede diciamo così delle piene che Esquilino
Nella profondità del del del della della dimensione diciamo umana e io la chiamo anche un po'troppo logica in cui io devo arrivare a un punto sul vivo per distinguere il Bene e male che faccio
Mi spiego meglio ci voi andate in carcere mediamente e così parlate con il con con con gli ospiti che ci sono quei detenuti il principio in genere loro sì auto giustificano sempre sul mare che fanno la e la prima reazione bene e quindici hanno provocato ce l'hanno col giudice chiaramente
Ce l'hanno con cioè civile recapiti ce l'hanno con tutto il mondo eccetto Cocco conserva che non non vedono quello che quello che hanno fatto
Se noi non impedì riportiamo un punto Sorgi Livo di comprensione del bene che si fa e anche del male che non si fa ma non c'è il principe libera libertà e liberalizzazione lei e un punto di di di beh impossibilità di liberarli interiormente perché li teniamo intrappolati in uno schema che e unite in uno schemino notti così immensa
Tant'è che quando avevo la vostra età e io stracci statale ma in Cattolica si studia un libro di Kiran Bedi io cito che è una una dottoressa che aveva atti Arum carcere sotto sotto dice sotto la sua responsabilità che aveva dieci mila detenuti aveva il novantatré per cento di recidiva Unedisa quando le barocco racconta nel suo diario dice quando sono arrivata era un disastro sì sì ammazzavano tra loro si sono già le ha fatto tre cose
Per portare a questo punto sul giro i detenuti per riconoscere e distinguere il bene dal male aggiudica chiamati per nome quando si diventi un numero
Regredisce regredisce perché perdi la tua identità quando non c'è un alterità che ti chiama per nome
Quindi l'evidenza tu chiamami per nome poi ha detto sentite se il carcere delle sono comunità
Ditemi che cosa non funziona matite mi anche la soluzione alternativa per cui non non criticate solo e distrugge appartenente a una una possibilità e ha iniziato con grande una grande scatto scatolone anzi interloquire con i
I detenuti che avevano la risposta giorno dopo nessuno io collocato
Ma la terza cosa che ha fatto mi ha colpito moltissimo lo dico anche da gesuita somma
La persona che ha fatto una scelta che che ne molto a questo questo questa questo livello lei ha fatto ha iniziato a meditare lei conosciuto da tutti ha fatto meditare tutti questa tecnica della della mediazione di Pastrana
Dunque questa questa questa pratica ha fatto sì che i detenuti e rientrassero nel il loro e come diciamo così ma non per magia ma per perché noi siamo fatti così per per per la scorza dell'umano a un certo punto il silenzio l'ascolto di sé Kiri vedere quello che hanno fatto
Lì improvvisamente capiscono che il bene e il bene e lo si chiama bene e e noi lo vediamo perché un appello in coscienza che ci porta al bene
Non puoi iniziamo riconoscere quello che era era stato fatto di male
Insomma analizzato pentirsi la recidiva Carol dal novantatré è scesa al trentadue trenta un miracolo è stato allora io dico ma pervenuta la nostra cultura qual è l'esperienza che ci può portare a a ad arrivare a far fare a chi sbaglia anche voi questa esperienza in cui distinguiamo deve andare perché la videro insegna
Terzo punto e chiudo sulla Bibbia
Lapide ci insegna appunto lei l'ha citato cardinal Martini Meloni disegnato che nella coscienza nella colpa che non c'entrano in coscienza c'è già la nostra la nostra espiazione del dolore
Perché se il dolore non si scompone e non trova una ragione perché lo ha subito
Gli ha rovinato la vita per chi lo ha diciamo dato o come una droga ripete la dose fa come dire perpetua quel male che fa e diciamo si assopisce
O dal momento in cui si ferma la la coscienza Chiappella a un diciamo così a una risposta che tutti ti devi dare nella vita che ad evitare anche davanti gli affetti i tuoi io un contatto molte persone scaturita el me negli Arca stonati mi dicono
Io non so come giustificare il mio male amici intimi
Ai miei figli
Perché sono una parte di me il mio io cui il mio tu
Si confronta diciamo
E e con queste questa dimensione appunto del dell'alterità e del della coscienza cui era appellarci e qualcosa che però il diritto positivo non non giova allora io mi mi sono detto
Perché nelle carceri non possiamo permettere che attraverso la cultura attraverso la società civile che entra attraverso i volontari attraverso molti magistrati che veramente la la dimensione dignità umana ce l'hanno scolpita nel cuore anche nella mente
La riescono a fare riescono a dire perché non possiamo portare anche delle pratiche che facciano e toccare la profondità appunto antropologica dell'industria per il resto può cambiare la vita dei perché oggi e finisco i nostri nei nostri carceri di che dipende da chi amministra e anche dipende dal numero perché Nocioni generation troppo ce ne sono ciò non so solo al suo lato oggi oggi dovremmo cinquanta similari certo detenuti
Gli avevo cinquantasette via tenete conto che qualche anno fa nella sessantasette mila i nostri bilanci vengono cinquantun mila persone quindi a San Vittore ci sono ci sono spazi in cui Figoni noto e non riescono ad alzarsi tutti insieme devono stare sdraiati tua e anche molto duro il credere per anni persone così
Potete immaginare
Il punto qual è che noi stiamo investendo troppo poco la mancata iscrizione costa molto un detenuto costa quasi cento
Centocinquantaquattro e una somma eterno torto tra correggimi al presidente ma insomma costata perché la macchina giustizia costa molto maleducazione
Per ogni detenuto noi investiamo trenta trenta centesimi al giorno proprio poco allora i dobbiamo investire di più perché è possibile perché investendo di più e collegando per io dicevo perché non possiamo in ordine noi portiamo i nostri Breganze che fa giurisprudenza a fare qualche lezione insieme ai nostri detenuti esce perché l'osmosi da ebbe molto di più di cento diciamo che diventino rovine capite
Quindi dobbiamo crederci questo volevo crederci e soprattutto vere l'orizzonte nel dire che i grandi sogni possono trasformare la la nostra realtà
Quando lui gesuiti M Beppo pochi nella livello culturale venticinque anni fa parlavamo di questo ci veniva Monterisi relativo ancora
Gli articoli ero
Queste visite ci facevano già allora non c'era la Rete certa venivamo derisi oggi quel sogno Tatarella no va diciamocelo intatto a me Barbaresco a cui pare su cultura diffusa eccetera poi diventato realtà per cui a voi soprattutto quei ragazzi
Voglio dire di non abbassare la guardia su questo grande tema e perché quello perché si Roccella abbassiamo quello che noi abbiamo tenuto lo possiamo perdere
E se invece lenta e nel siamo è che i sogni che avete possono diventare appunto realtà
Grazie
Dottoressa
Qualche suggerimento perché
Volevo solo fare una breve
Prego chiosa quello che ha detto padre ok
In Italia ci sono attualmente cinque mila detenuti circa ci sono
Sessanta mila persone in misura alternativa sono cento mila le misure alternative idee tenuti i condannati scusatemi con pena sospesa
Che giacciono sulle nostre scrivanie inattesa che si prende una decisione
Questo vuol dire inviperito c'è una scopertura di organico nei tribunali di personale amministrativo drammatica per esempio io nel mio tribunale di sorveglianza e sono a Brescia
Brescia un territorio molto economia che che e Florida quindi il giro degli affari e molto piante organiche borboniche erano state più rinnovate siamo sei magistrati più Presidente
Con un giro di affari di undici mila sopravvenienze annue che sono quadruplicate dal due mila diciannove e siamo sei
Organico amministrativo di trenta persone ne manca la metà
E
Più o meno i colleghi sono messi come me forse sono anche quelle una di quelle meglio messe probabilmente
Non si investe sulla giustizia
E meno si investe più diventiamo un costo
E questo
è quindici anni che si fa un diritto penale del consenso ad esempio non c'è una visione olistica che tenga presente tutti gli elementi in gioco di carcere di giustizia ma io questo convoglio che idea di carcere o chiedeva di pena o retribuzioni sta neo retribuzioni mista tutta alternativa va benissimo però è una visione che tiene conto di tutti gli elementi in gioco
E allora quando hai una visione della giustizia regolamenti rieducazione regolamenti il terzo settore regolamenti tutto quello che arriva attorno così si va avanti a una Costituzione bellissima un ordinamento penitenziario meraviglioso gli altri Paesi europei ce lo invidiano Oltreoceano ce li invidiano io faccio parte anche di progetti di cooperazione internazionale con lo collabora ad esempio
Con è un progetto Reconta euro e di lotta al crimine organizzato in Sudamerica e nel caso particolare
Sviluppo delle misure alternative come anche forma di lotta al crimine organizzato no sostato in Brasile Ecuador Colombia San Salvador cioè
Ci sono situazioni nel mondo veramente drammatiche
E e loro ci chiedono esportate il vostro prodotto
Il problema è che se non si crede nella giustizia se non si investe in questo avremo leggi contraddittorie
Difficili da da mettere in pratica
I con una grande anche presa in giro per i nostri soggetti quali i nostri ospiti quali capiscono benissimo lo strumento che loro viene applicato soprattutto quando è contraddittorio oggi faccio un esempio
Riforma carta ha destato una riforma scusate questo piccolo inciso ma ci tengo ci tengo perché è importante riforma Gasparri è stato una riforma a tutto tondo è forse la prima unica vera riforma
In senso complessivo perché ha toccato tutti gli ambiti della giustizia cercando sicuramente introducendo la giustizia riparativa come è possibile
Non alternativa come possibile percorso parallelo durante tutte le fasi del processo penale no
Di umanizzare
Il percorso
Contemporaneamente abbiamo assistito alla riforma di questo articolo che il quattro bis perché tutti capiscano l'ergastolo ostativo
Cerca solo ostativo perché un tempo avevamo una legislazione che impediva la concessione di misure alternative agli autori di reati particolarmente gravi parliamo di reati di criminalità organizzata e essenzialmente questi più tutta una serie di altre ma insomma così almeno ci capiamo
E
L'Europa ci ha bacchettato corte costituzionale anche ha detto no anche chi ha avuto una condanna molto
Ma anche a che si è si è reso responsabile di un reato molto grave come queste deve avere la possibilità di accedere primo si può porre uno sbarramento all'inizio
Non si può dire se non con la pericolo ha giustizia niente ve la faccio molto semplice perché era avvocato Limentani lo sarà materia è piuttosto complessa comunque in soldoni e questo e quindi si trattava di dare la possibilità a un certo punto anche a chi non collabora con la giustizia ma è autore di un reato molto grave a un certo punto del suo percorso di accedere ai benefici questo ovviamente è stato
Fonte di moltissimi scontri
A livello politico
E siamo approdati dopo
Una gestazione devo dire sofferta
Ha una norma che in sede di decreto legislativo questo quattro bis che prevede tutta una serie di reati per chi non collabora con la giustizia dopo che è trascorso un po'di tempo si può accedere benefici carcerari
Se vengono adempiuti tutto una serie di requisiti osservando i quali diventa praticamente impossibile citare il beneficio carcerario
Gli adempimenti che vengono richiesti sono veramente moltissimi
Aprile applicheremo cercheremo di fare anche questo
A un certo punto
A parte che sono stati introdotti ed estromessi creati corruttivi quindi prima eran dentro tutti perché responsabili corruzione dico che non ho diritto a niente poiché hanno tolti tutti quanti per qui il detenuto il condannato si sente presa in giro di fronte a una legislazione così ballerina non da un anno con l'altro da un mese con l'altro
Ma a un certo punto al magistrato di sorveglianza viene chiesto Mele la verificare che il condannato che chiede una misura alternativa che non ha collaborato con la giustizia autore di reati molto gravi
Crimine organizzato
O o alcuni reati di immigrazione clandestina eccetera tutti i reati a sfondo sessuale bene o male cc entrano viene chiesto di verificare come mai il soggetto non ha intrapreso percorsi attinenti alla giustizia riparativa
In questo modo a mio modesto pari re
Se una Turandot quello che è l'idea della giustizia ribadiva secche è un percorso volontario molto lungo sofferto al quale si approda
Sì però da dopo credo di non di non dire cose sbagliate dopo
Una maturazione interiore particolare perché io mi debba preoccupare perché è un soggetto non ha intrapreso percorsi di giustizieri riparativa quando magari non era nella condizione non lo poteva fare non lo so
Ecco c'è questo è il panorama in cui ci muoviamo adesso
Dopodiché
Però recuperiamo un attimo il positivo se possono io volevo leggervi una testimonianza di un mio detenuto non di trecento anni fa perché ormai detta di la
No in settimana scorsa per me infatti io poi gli ho chiesto se poteva si poteva rilasciarla perché condensa un po'quella che è stata la mia esperienza di tutti questi anni
E
Io mi sono sempre conservata delle tre con loro mi hanno scritto eccetera i detenuti con pene piuttosto importanti che hanno incominciato a fare un percorso nel mio territorio c'è tanto sovraffollamento carcerario
Carceri bresciane sono particolarmente piegate però l'umano si ridesta comunque
Era una giornata dedicata questa cooperativa che opera in carcere da molti anni molto strutturata e questi oggi alcuni detenuti lavoro per questa cooperativa in questa giornata di ringraziamento uno di questi ha rilasciato questa testimonianza Cleme piaciuta molto
La guerra è guerra non è altro che questo figli che muoiono madri e padri che piangono i figli e più facile acquistare un'arma che un pezzo di pane e più facile essere armati che avere lo stomaco pieno
Ci sono guerre guerre quelle che nascono fuori dato che il linguaggio fallisce e quelle che nascono dentro là dove dimentichiamo di lasciare spazio la nostra autenticità
Ma la guerra è guerra madri e padri che piangono e figli che muoiono fuori e dentro
Fuori
Sono libero abbandonato completamente al piacere all'eccesso all'irresponsabilità
Questa è la mia libertà niente limiti niente restrizioni solo ciò che voglio libero di difendere libero di attaccare libero di morire dentro
E la guerra nella guerra madri e padri che piangono fra i tanti anche i miei
Ma la realtà non mi impressiona io credo solo nelle brezza nell'estasi e quando la vita ordinaria in in cantina ma io scappo in un modo o nell'altro nessuno mi può bloccare forse
Dentro
Leggo continuamente soprattutto contee Conte che condivide lo spazio con me o meglio meno occupi le dico commenta pace di guardarmi allo specchio riconoscermi per quello che sono così è un'emozione se non sai gestire emozioni loro gestiscono Ute
Dentro io non abito il tempo lo subisco sono libero ma lo sono mai stato sono sempre stato libero di scegliere mi schiavitù vorrei essere libero libero davvero vorrei essere libero di guardare le stelle di alzare lo sguardo e non trovano un muro di cemento che mi Catherine uscita
Vorrei sentirmi piccolo riscoprire il senso della meraviglia dell'ammirazione
E non c'è droga non c'è arma per rischiarare questa libertà le stelle le stelle stelle sono la mia libertà
O quella che desidero
L'attesa aumenta il desiderio rimpiango di una delle trascorso il tempo con chiamavo non ho pagato chiedevo sempre lì proprio perché era sempre lì
Eppure il dolore me lo ha ricordato nulla resta per sempre ma io lo avevo sottovalutato rimandato oltranza dando la precedenza alla guerra qui devo più importanza la guerra è guerra dentro e fuori
Scusa mamma scusa papà
O non emoziona trovato il suo pensiero che si era trovato le parole loro emozioni diventano vita e per voi che sono per voi che voglio tornare a vivere ora sono fuori
Sono dentro sono libere un lavoro si lavora davvero guardate questa è la mia busta paga non vi sta ingannando ho avuto coraggio per raccogliere qualcosa di bello vero buono riconosciuto come bello vero e buono significa mettersi in gioco
La guerra combattuta una tassa scorciatoia che riparato coinvolgimento personale del conseguente impegno e a volte sembra un rifugio comodo ma alla lunga inaridisce
Ma lo scacco dal mio inferno ci rimango perché proprio lì che voglio far crescere qualcosa di bello lì in mezzo e molto più appassionante
Per me questo si fa vita di tutti i giorni come operaio che lavora il lavoro mi rende libero
Per rendere un uomo felice riempì le sue mani di lavori su quali di affetto la sua mente con uno scopo la sua memoria con conoscenze utili il suo futuro di speranza libero e vivo anche se sono dentro
Per me questo si fa vita tutti i giorni sono responsabile che ascolta
Quando combatti una guerra non dà importanza la vita degli altri ma oggi sono libero di scegliere ho scelto di ascoltare e non è mai facile ascoltare perché ci vuole coraggio e si ascolta anche con gli sguardi
Penso agli amici quelli rimasti a combattere la loro guerra quelli che c'erano Fante grigie non c'erano fatta
Penso agli amici di oggi penso alla cui matita a quella che ho voluto ricostruire a quella che desidero e che altri si potranno ricostruire la guerra è finita piangente ancora mamme e papà sì sì lo so che piangenti ma solo perché ora sono libero dentro e fuori e sono felice
Grazie
Molto bravi molto
Avvocato facevo in tempo si separò una reazione al la domanda che faccio prima capaci di prima
Perché posta perché il lavoro nelle case di possedere la conformità che dicono che dicono che e ogni volta che mi sento ripetere mi commuove perché non è assolutamente scontato anzi non è purtroppo spesso sensibilità comune
Già lo diceva la presidenze cioè sorveglianza
Occorre delle carceri meno affollate no cioè nostre carceri lo diceva anche ad Occhetto e sono
Troppo a affollate ma e non consentono quell'attenzione ai ai detenuti che e alla possibilità di espressione detenuti che
E posso andare della profondità che si diceva
Ma e quindi a mio parere ma non soltanto a mio parere perché è stata autorevoli evidentemente una linea che è stata autorevolmente condivisa adesso vi dico da chi
Occorre meno carcere insomma da e devo dire che anche per risarcire non è
L'unica soluzione
Alla comunicassero punizione che può essere concepita anzi i son sempre sorpreso quando
Mi viene ricordato che nella costituzione non si parla di caccia cioè quindi non è per forza è una
è un qualche cosa che sto costruito dai dalle nostre no di cui poi non si può cioè di qui non si può fare a meno alcuni di noi si addirittura no sappiamo che ci sono
Anche autorevoli commentatori autorevoli anche che dicono che si potrebbe che nel calcio andrebbero tutte chiuse ma questa è utopia
Però
Non è per forza l'unica sanzione
Le carceri sono pieni di detenuti che debbono scontare pene passi una due tre quattro anni fa la maggior parte dei detenuti devono scontare pene basse
E che evidentemente richiedono personale richiede un impegno e richiedono richiedono canali ma su questo grazie al cielo l'aspetto rami per il positivo
Dicevo che qualcuno qualcuna col condivide ha fatto sue questa occupazione ed è stato il nostro ministro precedente quelli a una riforma che forma Cartabia
Che dovrebbe portare nel tempo a risolvere o almeno ad alleviare questo problema da questa riforma cosa previsto tra l'altro ha previsto che per alcuni reati
Perché per alcuni reati c'è acconsentito estinguere no alla larga l'estinzione stessa del reato se non son fatti di particolare lieviti pentita
E ha stabilito la possibilità direttamente al giudice di imporre delle sanzioni quindi non più il carcere il nostro sistema in cui un medico se sbaglia
Viene condannato al carcere
In cui se ci sono i reati col porno che sapete sono quelli nel quale che uno non ha voluto sono che sono ascrivibili alla a una negligenza no della persona viene comminato il carcere no ecco con la riforma Cartabia c'è la possibilità di direttamente comminare delle sanzioni alternative quindi gli arresti domiciliari piuttosto che non la semilibertà una misura semi detentiva piuttosto che i nonni di lavori di pubblica utilità
A che che che sono delle del delle attività socialmente utili che punta né che mirano anche queste no anche questa una funzione se vogliamo come dire ripartiva perché viene chiesto di svolge delle attività anche riparati quindi questo dovrebbe nel tempo evidentemente consentire una diminuzione delle dei dei dei dei detenuti e una maggiore e quindi poi possibilità del delle carceri di lavorare come invece come invece dovrebbero dovrebbero lavorare
E quindi io ho speso che
Sì è vero valorizzare il lavoro nelle carceri Masi a ricordarci che il carcere deve essere l'ultima soluzione era
Quelle antiche che evidentemente alternativa ad ogni altra forma di espiazione della pena voglio solo sottolineare una decisione che abbia colpito che anche questa forse utopistica ma che però potrebbe essere oggetto di una le proprie quindi mai affrontata già anche da Pato che del suo libro di questo magistrato di Firenze
Che che ha sollevato una questione di legittimità costituzionale la il ti che in questo senso era la Ricasoli di una di un nuovo che titolare di un'azienda nella sua azienda un operaio caduto ed è morto ma questo operaio che era suo Sufi
Ho Comit
I cinque cosa che lo ha gettato nella più assoluta postazione
E nel Lazio assoluta disperazione
E e questo magistrato a
Con parole mi pare veramente sementi toccanti ha sottolineato quello che la funzione quella che anche la pena naturali disse siamo nell'ambito dice questo magistrato nessun provvedimento in uno dei casi più importanti fossi più rilevanti di pena
Naturali dovendosi intendere con tale espressione i mali di carattere fisico morale economico che la gente subisca perfetto della sua stessa condotta illecita
Male che gli si auto infligge o che gli viene inflitta da terzi al di fuori della reazione sanzionatoria dell'ordinamento in ragione della sua condotta cioè
La sua prima sofferenza la sua appena appena
Per l'errore che ha fatto per il concordato colposa del dolore che ha subite ha sollevato questione di legittimità costituzionale dicendo perché non si deve tener conto di questi fatti questa appena naturali in Sudan qua laddove per esempio pensiamo ebbe un altro dei dei fatti tipici neoclassici
Di di di questo tipo di di di di di situazioni non la mamma che a lasciare la macchina paragrafi bambine in macchina no muore soffocata no che la la casi di di di autentica disperazione qui siamo forse e quindi solleva presenti razionale che a mio parere forse un po'utopistica sotto certi punti di vista ma che però evidenzia come per forza come
Per forza deve non si debba pensare alla alla sanzione aggiotaggio nel carcere come unica soluzione allora solo se ci sarà una piena consapevolezza di questioni implementazione una piena attuazione di queste diciamo di di di queste novità anche legislative introdotte dalla la legge Cartabia potrà essere poi possibile che nelle carceri si arrivi a a fare quel lavoro con quella profondità ci veniva scritta
Grazie mille bene direi che possiamo chiudere e vorrei ringraziare i nostri ospiti
La dottoressa Monica che lì l'avvocato Corrado Limentani che il padre Francesco che autore di questo libro che ci ha permesso comunque dire i porci delle domande
E provare anche dialogare su questi temi che sono per noi importanti direi che chiudiamo sperando soprattutto avendo la speranza che nessuno sia lasciato indietro né il reo nella vittima e che la giustizia sia veramente una bilancia tarata correttamente
Questa speranza noi vogliamo auspicare una per tutti ma soprattutto vogliamo ricordarci che l'uomo ha dentro di sé un grande desiderio di rialzarsi dopo ogni caduta e di ripartire però ci vuole un punto di luce come diceva anche lei prima a cui guardare
Perché il buio non sia l'ultima parola
Quindi
Veramente ringrazio
Spero molto che questo libero Possa accendere un piccolo lumicino faremo in modo di portarlo anche dentro al carcere per farlo leggere ai detenuti
Perché devo dire che è stato molto molto interessante grazie mille tutti
Grazie pare Francesco Occhetto e grazie a tutti voi che siete intervenuti solo due brevissime comunicazioni anche per chi ci segue con la n che nei prossimi giorni
Questo nostro dialogo rimanere ente rimarrà per sempre per cui qualche stento detto
E poi soprattutto perché siamo spiega questo patto ricerca sociale che ha suggerito pare Rocchetta due comunicazioni una che l'undici maggio presenteremo un altro libro quello che Andrea Tornielli la vita di Gesù Edizioni Piemme
Il tentativo di rispondere a un livello storico il medesimo attivo su la conoscenza della vita di Gesù Cristo
Secondo appuntamento che segnalo e il quindici maggio presentiamo con autorevoli ospiti anche internazionali questo libro tanto atteso di Cormac McCarthy che si intitola il passeggero
Che pubblicare in auto e saremo qui insieme con Luca Doninelli scrittore con Antonio Monda da New York con Gregori Wolf critico letterario americano della sponda del Pacifico che nuova ha fatto anche un podcast molto interessanti su questo articolo mi invito a segnalare ha teneramente la possibilità di donare il cinque per mille
All'attività del Centro culturale di Milano che permette appunto tutte queste occasioni offerte a tutta la cittadinanza tutti quelli che seguono anche sui Sobchak buonasera e grazie anche al fare Romano per la sua conduzione grazie