"Fondata sul lavoro?" presentazione del libro di Alberto Orioli e Gino Giugni (Ediesse)

L'anno per la casa editrice tutti quanti per la presenza
Siamo
Siamo qui questa sera
Per presentare
Questo libro
Fondata sul lavoro con un interessante punto interrogativo
Gino Giugni e Alberto Orioli
Un
Io sono stato molto contento quando mi hanno chiesto di presentare che stavano tondo di cercare di come dire moderare la corte darla
Perché
Conosco bene tutte e due giorni Alberto ho ho avuto e ho tuttora la fortuna di lavorare con tutti e due
Tutti e due
Ne ho apprezzato le qualità le le doti umane professionale le conoscete tutti quelle di Gino che grande uomo politico dopo essere stato grande giuslavorista abbinato due livelli così difficile a stare assieme e lo vediamo tutti i giorni
Alberto Orioli giornalista di razza ecco accidenti ragazzi
Cioè il ministro del lavoro e viva
Uomo no erano
D'altronde non solo è servita a salutarlo
Stavolta
Ecco
Tranquillo pubblicitaria
Così foto prendendo
Così vediamo
Indagato
Va
Be'
Ossia
La Piovra basta ragazzi grazie grazie no scusa per piacere
Ho scusate l'interruzione ricorso a dosi combatte si battaglia stava parlando Bay Alberto Orioli e mi hanno interrotto a metà Alessia severi giudizi a cedere
Comunque ne siamo tutti molto contenti della presenza del ministro discutiamo di questo libro il ministro del lavoro Tiziano Treu
Luigi Berlinguer purtroppo non è potuto venire si scusa con con gli autori e con tutti quanti voi il vicepresidente della Confindustria Carlo Callieri
Sergio D'Antoni segretario generale della CISL è il cassa d'eccezione
C'è un un altro signore qua infondato Giuliano Cazzola
è lui è quello che ha inventato questo libro a lui è venuta l'idea quando lavorava ancora alla DSL DS avvenuta l'idea all'unica sciatta a ha messo insieme le persone la cui data l'ha portata fino in fondo un grazie
Da parte tutti di questo questo libro ma pieno di umanità pieno di cose interessanti pieno soprattutto di stimoli per una conversazione che e sarà sicuramente brillante un a me è piaciuto molto legge questo libro perché pieno di spunti Prodi cose importanti quelle che noi che se i galloni del lavoro
Guardi a tutti i giorni ma anche e dei problemi politici problemi umani ruoli sociali con i tempi avvertiamo di giorno in giorno io
Poiché libro mi è preso lo sono sicuro e mi ha stimolato in tante lo sono sicuro che tutti quanti qui presenti hanno qualcosa da dire su questo su come li ha colpiti e come sono stati interessati a questo libro
Io e le proprie questo do la parola subito a Carlo Callieri e tireremo questo che sensazioni ha avuto dalla lettura di questo libro
L'opera prima
Se mi consentite battuta che e in parte rovinata dal dall'arrivo del ministro Treu però nella consento per la sua qualità di tecnico la presentazione di questo libro rischiara
Di sottolineare in assenza del ministro in assenza del professor Berlinguer assenze
Un'avvenuta l'altra rischiata per ragioni assolutamente legittima di sottolineare con una certa evidenza plastica
Una certa solitudine parti sociali del Paese che
Mi preme mettere in risalto
Essendo peraltro la solitudine è una grande opportunità
Quella di far rilevare far risaltare sempre di più la logica dell'autonomia delle parti sociali
Autonomia che è un valore
Che Giugni sottolinea nel suo libro con con grande forza e con grande rigore
E alla quale tendono spesso a sovrapporsi entra mettersi
Orientamenti di giudici che rispondono affini secondi rispetto al fine primo di giustizia al quale sono preposti
Orientamenti del legislatore
Che presume robot ritiene di presumere
Una migliore conoscenza dei problemi interesse responsabilità delle parti sociali
Che non le parti sociali stesse per cui gli apparecchi a delle soluzioni che alle parti sociali
Possono non essere grazie né coerenti alle loro esigenze loro Spini
Questa situazione oggi
Un po'di solitudine parti sociali nel nell'affrontare
Grandi problemi può essere anche una grande opportunità
Se sapremo far risaltare il valore di autonomia
Il valore della responsabilità
Il valore della capacità che deve guidarci nell'astrazione rispetto a una storia in cui
è stata necessaria certamente una legislazione di sostegno che ha promosso
Il progresso nel nei rapporti sociali
A promosso anche il progresso in generale del Paese pur tra tanti eccessi
Che poi giunta un paradigma importante
Sotto
La anche il il contributo alla guida perché giugno ha saputo dare trattativa che si è conclusa con Bruno con l'accordo del luglio del novantatré che sono presupposti importanti di costituzione materiale del Paese
Che devono essere salvaguardati rafforzati sempre di più
Questi sono diciamo così delle votazioni parte di colore parte parte di contenuto che ne divengono dal come la presentazione si si sta svolgendo confido
Che qui il professor Treu come ministro non lo saprà favorire lo sviluppo dell'autonomia saprà difendere l'autonomia delle parti sociali con con vigore
Ce ne credo bisogno e sul contenuto nel libro mi preme mettere in rilievo una cosa che va al di là dei suoi contenuti che sono tecnicamente e politicamente pregevoli perché affronta con molta chiarezza tanti nodi ancora irrisolti
Del dei temi fondamentali del lavoro in Italia
La cosa che più mi ha mi ha colpito che mette induce in modo molto plastico quindi è stata bravura dell'intervistatore ma è stata anche
Come posso dire grandissima apertura di chi si è lasciata intervistare una personalità che insieme candida e ficcante
Che ha delle ingenuità deliziose degli abbandoni deliziosi
E cattiverie di di notevole di notevole capacità di penetrazione sa graffiare attraversa graziare sa picchiare
Come tutte le persone le persone
In un'alta statura ecco per usare un termine corretto politicamente a una una complessità che un po'si nasconde un posso ICE la in questo libro viene viene fuori in modo delizioso veramente
In abbandoni
In piccole intemperanze
E suscettibilità che sono che sono una ricchezza della persona il fatto che su temi così specifici come quelli trattati dal libro questa ricchezza di personalità sia venuto fuori maniera così divertente
Mi pare un pregio di tutti e due
Mi pare un una relazione un modo di di di di porsi tra intervistatore intervistato molto amichevole molto aperto significa anche apertura verso gli altri cioè verso tutti quelli che cacciando il naso in questo libro
Cassano il naso anche nella personalità di Gino Giugni persone di grandissima simpatia evidentissimo rispetto
Le il il il disegno che esce dal libro Air tutto tondo eletti perché i documenti conosce bene giudice e tutto lui là dentro in queste in quelle pagine
Tiziano Treu ministro del lavoro io spero che tu abbia avuto tempo di leggere il libro primo se non ci sei riuscito di trovare tempo delle sarà posso non sarà molto facile per legge perché sapete molto gradevole
Alla base del libro c'è questo grande amore per la contrattazione questa grande fede nella concertazione che ha scandito la vita di Gino Giugni in questi decenni
Il che si aspetta il ministro dal lavoro da questo s'da questo suo compito così difficile cosche anni molti presenti e e come come pensi di poter affrontare questo questo posto proprio così difficile c'hai del dei dei macigni date così il compito difficile doverosa udito spari l'occupazione
Buona parte del del risanamento della finanza pubblica
Esagerata e non è così
Io chiedo scusa Bertoli oli perché anche se avessi letto di corpo più attenzione di quanto potuto fare è inevitabile che io parlando di questo sia come dire polarizzato dalla persona di uno che dall'esito quindi scusami ma parlerò giudici nove giugno del libro su Gino Giugni attraverso alcune alcune cose
Ed è anzi gode il mezzo del giudice un punto in cui allora il metodo Giugni io lo come dire
Introiettato quasi
Lo dico dall'infanzia ma insomma da dalla giovane età sia come metodo ti analitico di di studio
Anzi quello sono sicuro
Adesso dovrei in qualche modo misurarmi è un uomo verificare anche il metodo Giugni
Per quanto ninja riguarda come come in questo momento come ministro del lavoro alla sulla prima parte posso dire facilmente alcune cose nella seconda più complicata tengo la domanda che mi hai fatto fra un attimo in rispondere beh vedete il metodo Juliet un mezzo col metodo analitico investono da giurista
è stato il metodo che ha informato il diritto del lavoro italiano del dopoguerra
Cioè io quando come dire studiavo il diritto del lavoro avevo davanti un diritto del lavoro
Ancora radicato nel diritto civile e molto come dire limitato era un diritto del lavoro che dire garantistico solo è forse già dire troppo era diciamo limitato ad alcuni punti in modo molto circoscritti che veniva dalla tradizione ora è il metodo Giugni almeno a me ha sempre detto soprattutto questo che il diritto del lavoro e lo studioso di diritto del lavoro parlo ripeto prima di questo
Deve essere è anzitutto
Creativo curioso mai fermarsi a quello che c'è un attimo prima infatti credo che un leit motiv che ore qui e che comunque gli riconoscono la persona ma è curiosità e innovazione no non scevro di una punta di dissacrante avverte così eh applicato come dire alla alla tecnica giuridica questo vuol dire che il diritto del lavoro in questi ahimè
Diversi decenni diventato molte cose quasi tutte queste tappe portano l'impronta ivi giunti c'è passato
Appunto alla tappa del sostegno dello Statuto dei lavoratori io ricordo che la prima volta che sono entrato al ministero del lavoro ero
Così molto Piccolo ancora più piccolo
Di quanto non pensassi era nel l'anno Di Grazia a cavallo tra sessantotto e sessantanove quando li si stava o meno Giugni come capo dell'ufficio legislativo con Brodolini racconta una catena e quella era l'epoca del sostegno da allora
Il diritto del lavoro ha ha fatto due-tre dimostrazione ha dato due tra dimostrazioni di creatività
Stimolate molto da lui con esiti ovviamente non tutti perfetti sembra quasi che il più importante sia il primo nel sostegno Polillo ricordano sempre come il padre dello Statuto dei lavoratori la cosa probabilmente abbia seccante prevede che in realtà non dimenticate che che Chigi Gino Giugni nell'ottanta insieme con anche qualcuno di noi ma modo importo decisivo
Disse dai mercati il diritto al lavoro non solo non è più solo quote Tivo non sono non fa solo sostegno nell'impresa ma si deve occupare della coreano del mercato del lavoro e già allora si parlava di garantismo flessibile di flessibilità in modo diverso da quello che si parla adesso
Questo è stato un intero decennio noi in fondo anche perché abbiamo fatto questo tipo di lavorazione dico a questo punto noi un po'giuristi noi abbiamo preso meno
Come dire passioni
Giovanile abbiamo avuto meno l'ondata di di certe forme di liberismo in altri paesi invece negli anni Ottanta hanno spazzato non solo il diritto del lavoro
Poi
Tornato
Ricordo solo questi tre punti ce ne sarebbero tanti è tornato ad occuparsi di
Già come come come ho politico fattivo superlativo di del diritto del lavoro come strumento di governo del dell'economia perché il metodo concertativo a livello ma CRO
è stato terrorizzato e poi praticato Daloui come come aiuti diverse parti
E quindi ecco questo per dire che il metodo Giugni è un metodo che si applica diverse parti da diverse possibili situazioni e da come figlio
Conduttore quello che il greto del lavoro deve servire a a far fronte a situazioni diverse deve essere creativo si spera anche di lavoro perché lì paradossalmente invece nella tradizione del diritto del lavoro era più un diritto del lavoro in atto ed un diritto stimolatore di lavoro e adesso siamo nel mezzo
Di questo problema come noto più che mai
Mi faccio un'ultima chiosa su questa prima riflessione poi l'altra sarà brevissima
Il diritto di là dei lavori ci ha insegnato Gino Giugni edito collettivo
Mentre noi sempre prima studiavamo il rapporto individuale
Però anche lì il diritto del lavoro collettivo non è necessariamente statico Assad ha creato una delle cose su cui si sta riflettendo da un po'è anche il diritto del lavoro collettivo appunto sempre una possibilità di personalizzazione
Quasi quadratura del cerchio Sergio D'Antoni perché riguarda soprattutto voi però questo c'è negli ultimi scritti anche di Gino Giugni giurista
Secondario seria dei bisogni riguarda invece più le
Il metodo Giugni e quello che può dire per per l'operatore
Io ho fatto un po'l'operatore al calvario vari luoghi adesso mi trovo a fare l'operatore non so per quanto in un posizione che che Gino Giugni ha ricoperto
Recentemente con grande Ficacci benché insomma l'azione di illazione è necessariamente un'azione a pubblica e e e privato collettiva insieme
Le parti sociali vanno rispettate ma il fatto che siano rispettate non significa che siano sole Callieri novità
E allora il problema è come
Fare in modo che il terzo attore che voi e l'attore pubblico
Sia
O
Stimo latore di un
Triangolo
Il tuo oso e nomi invece finiti gli altri triangoli magari no così
Ora io devo se devo molto a Gino Giugni come studioso per il metodo analitico Giugni
Enrico mi trovo ora ad operare in una situazione che
A alla base
Alcune da cui non sono insegnamenti ma azioni
Di di Giugni
è stato già ricordato qui il col la l'accordo del ventitré luglio del novantatré c'è una dimostrazione del fatto che il metodo concertativo fu può funzionare anche in Italia e io non non vorrei sottolineare che non solo cui il furto del novantatré un esempio di come diceva Giugni
Qualche tempo fa di Gotti tentativo di delineare una nuova costituzione del lavoro ma una caratteristica che più molto più di altri tentativi che pur sono stati fatti passati in Italia
Sta funzionando
Almeno sono completamente c'è ancora molto da fare anzi questo uno dei compiti abbiamo davanti ma molto più di il qualunque altro esempio che io ricordi nel dopo l Italia
Cioè e finora Bin due anni ormai no
Anche un po'di più per lui era da considerare luglio novantadue ad essere onesti come inizio ha dato un contributo significativo all'ordine delle relazioni industriali
Perché non c'è dubbio che nostro stemma diventato più ordinato
Certo c'è ancora molto da fare perché la parte come dire
Propulsiva del del del del l'accordo del ventitré luglio cioè lei l'inglese le le attuazioni riguardanti
Il sostegno dell'occupazione
Anche gli strumenti di flessibilità questa tutta una parte ancora da attuare e è sempre stato così che nei nelle tre nelle triangolazioni è più facile far funzionare la parte come dire frenante che la parte stimolante
Comunque è possibile così potrei a un un un nuovo accordo come quello del del luglio novantatré del luglio novantadue del novantadue io non presto presumere un un iter negoziale
Ma non credo che ci sia bisogno di una cosa così io volevo solo sottolineare ma insomma è prevenuto che
Il pacchetto di indicazioni vivi al di un anno e mezzo fa è stato poi sviluppato è specificato in parte degli accordi di fine dell'anno scorso
Ma come dire
Ah attenti attende soprattutto di essere completamente attuato certo quell'attuazione ma è una cosa meccanica ma io non credo io credo che la pratica con ciò che avviene in questo momento è soprattutto di di precisare di approfondire le piste che sono state segnate e che sono molto difficili che devono essere precisate perché non è che sono chiarissime ma più che immaginare un altro ventitré luglio direi che c'era da da battere una una serie di liste che sottolineo non sono di due anni e rotti fa ma sono state poi confermate nonostante la diversità dei governi che in questi questi tre governi confermate come punto di orientamento poi nella pratica più o meno rispetta con in più una piccola cosa che devo dire si è aggiunta piccola si fa per dire capitolo previdenza pubblica e la la la città non perché cito solo per dire che questo è
Un punto enorme che va questo sì che va molto riempito e anche noi come giuristi del lavoro e termino questo ricordo abbiamo sempre avuto come dire una certa difficoltà ad affrontare questo tema della previdenza pubblica ma è stato un tema come dire
Anche scientificamente molto curato e adesso è anche lui che cioè segnato molto su su quegli altri versanti su questo abbiamo su lui dice che se sì non ha non di più Antei ma insomma ostico ecco mettiamola così e queste ostico anche per noi
Però questo non significa che sia la una delle due priorità di di questo periodo e di questi mesi che non sappiamo quanti saranno ormai nel nell'esame di questo problema così importante così coinvolgente per tutto il Paese
Sarà sempre la concertazione a seguire la che seguirà e quindi cercare sempre l'accordo con le parti sociali saremmo Atelli come dire
Proprio fuori di della storia a pensare di potere
Fare alcunché di serio di strutturale in materia di pensioni se nove cercando fino in fondo la coda quando ho detto che non c'è bisogno di un accordo il ventitré tipo ventitré luglio volevo dire non c'è bisogno di una cosa di questo formato ma non che il metodo non sia quello beh
Abbiamo recenti esempi peraltro
Per la cosa non mi riguarda
Certo
Bene
Mi sembra molto interessante
No mi sembra molto apprezzati soprattutto è questo questo difficile rapporto
Tra parti sociali e il governo
Dove ci si può spingere quant'è la solitudine riparlare Callieri questo chiedo allora e a Sergio D'Antoni
Che ruolo in questo difficile momento per le parti sociali
Fino a che punto è nel di indispensabile cercare un accordo e dove invece ha già tutto è il governo che deve decidere
Deve scegliere le scelte di fondo
Io però non per mancanza di rispetto di norme sanzionatorie Marengo proprio fuggire perché sono solo che avrebbero dovuto fare un elastico e la reazione della mente o io devo minimi Antonio Dell'Anna poteva non è
Vado a fare le cose che dobbiamo fare
Con loro magari seguire finestra
E direzione porta dietro
Fu il ritornello i criteri
SS SS
Certo
Dal momento che c'aveva un attimo di tregua vero fotografi non ci assillano più come prima sempre qualcuno che ci che ci serve e muto testimone ci lascia Messori no territorio da un attimo la parola assaggiatori per sentirlo più tardi perché
Certo a Giuliano Cazzola invece sentire qualcosa da Giuliano Cazzola generosa ecco
Hai hai aiuto un come dire un'idea molto importante mi sembra perché avuto la per rimettere a a fuoco questa testimonianza così determinante in questo momento insomma tutto Verre il futuro
Un futuro per il presente perché ormai ci siamo a questione di giorni peso negoziale distretti ecco parlaci di questo del dell'idea che è pervenuta come tale istituzione ha senso parlare perché
Ma io innanzitutto chiedo scusa ai partecipanti perché
La mia presenza nonna era prevista da da quella parte del tavolo quindi tra tra il pubblico
E solo che all'inizio c'era qualche vuoto da colmare quindi ho fatto un po'la Riserva improvvisata
Tengo a precisare che non sono la Riserva del alla non sai ritroveremo economico nella se nessuna riserva è o ma soprattutto è una somma nessuno fuori sostituiamo a sufficienza Orsoni sostituto l'onorevole Berlinguer anche perché ecco mi farebbe puramente fatica a farsi rappresentare da me io forse farei fatica a rappresentare lui
Ma detto questo io sono molto convenuto essere qui non solo perché facevo il mio mestiere avevo il mio mestiere a fare lavorare una casa editrice
Non solo perché ho avuto l'idea di di questo libro messo insieme
Il personaggio da intervistare e il
La persona professionalmente preparata per fare questa intervista scusa un attimo Giuliano per cortesia selling fondò i colleghi giornalisti che stanno parlando col ministro potessero fare un attimo di silenzio saremmo per veramente gradito Hackett Ormanni sanatorie ministri lo fra di loro
Grazie scusatemi ma io sono anche contento di fondo di potere commentare questo libro
Non solo perché il libro è bello perché il libro è una lunga cavalcata attraverso la storia alla storia italiana
Di di di parecchi decenni
Ma perché credo di dovere come tutti come tutti quelli che sono qui oggi che hanno parlato stasera
Rendere omaggio a un maestro da tanti punti di vista come Gino Giugni
E io voglio anch'io rendere una testimonianza
A Gino Giugni come un po'hanno fatto tutti quelli che l'hanno proceduto
E poi ecco cercare con una battuta finale di mettere un po'il piede piatto di parlare del libro e di parlare di oggi anche per dare credo qualche stimolo ai giornalisti che sono presenti anche per
Era arrivare un momentino il dibattito di questa sera
Io mi sono innamorato del diritto del lavoro grazie a Gino Giugni di considero indegnamente un suo allievo
Suggerisco forse lo si trova ancora senza dubbio non non da un libraio ma in qualche biblioteca la lettura di un libro del mille novecentosessanta intitolato introduzione lo studio l'autonomia collettiva
Che un libro di Filosofia del Diritto sindacale
Che ha ha la stessa importanza che ha che può vere della fisica non so la scoperta leggeva gravità o ancora prima l'invenzione della ruota
Nel senso che è riuscito a e portare con una giustificazione teorica non soltanto con una valutazione di opportunità è riuscito a portare gli studiosi del diritto sindacale in Italia a studiare il diritto sindacale per come era non per come doveva essere
E a individuarne anche le interconnessione individuarne le basi giuridiche a individuarne anche la filosofia che innamora così
E Gino Giugni immagino nel mille novecentosessanta era poco più che trentenne
Difficile trovare uno studioso poco più di trent'che trentenne che abbia la capacità di vedere così lontano
Perché e anche questo credo vada detto
E Gino Giugni non è sempre stato il giurista per eccellenza di questo Paese
Gino Giugni all'inizio era un giurista minoranza
In forte minoranza
Nel senso che negli anni cinquanta o anche nei primi anni Sessanta
E non solo il diritto sindacale e diritto del lavoro ove erano considerati i fili il figlio anzi i figli di un dio minore del diritto civile come ricordato poco fa Tiziano Treu
Una branca minore del diritto privato abbarbicata sul libro quinto del codice civile del mille novecentoquarantadue
E il diritto sindacale si faceva studiando
I progetti di riforma dell'articolo trentanove la Costituzione
Perché al di fuori di di di come poteva essere attuato il diritto il nell'articolo della parola costituzione i giuristi da loro non ammettevano che ci potesse essere qualche cos'altro di cui interessarsi
Ma i giuristi si dividevano in giuristi chiamiamoli così
Di destra
Filo padronali
E in una piccola pattuglia di giuristi di sinistra abbarbicati tornare visto giuridica del lavoro
Che erano talmente legati ai diritti individuali a a alla carta costituzionale per evidenti ragioni che diffidavo allo di queste teorie pluraliste occidentali chiamiamoli così Lino che Gino Giugni e aveva portato in Italia
E quindi io gli unici trovava d'essere nella scomoda posizione dei riformisti si trovava a vivere a soffrire
La solitudine dei riformisti quello che un grande studioso scomparso ha definito appunto la solitudine dei riformisti io Colosio perché noi esattamente trent'anni fa nel mille novecentosessantacinque l'Università di Bologna
Io ero un giovane sindacalista della FIOM di Bologna che però mi stavo laureando in diritto del lavoro e appunto avevo al visto un orizzonte aprirsi appunto dall'approccio che Gino Giugni aveva dato il diritto del lavoro
Mi trova intervenire ad un convegno
Purtroppo si vede che i peccati originali uno si riporta che tutta la vita imposizione polemica contro la CGIL
E voi usato anche questo porre mente un peccato originale che non si può ritenuta la vita da Gino Giugni delle scuse le conclusioni nelle sue conclusioni contro appunto le posizioni in quella sede vanno sostenuti i dirigenti della CGIL
Quindi vedete che poi ognuno a un destino che si costruisce da piccolo si porta dietro per tutta la vita
Ecco dove vanno Amiata fuoco però CGIL Senna da un po'angelo gli uni ma i fatti poi tutto sommato tutto sommato poi questo dimostra anche che poi in fondo si può essere anche etici e trovare e diventare cardinali no
Ma Gino Giugni oggi è tutti gli riconoscono che aveva ragione
E questo credo che è un tutto sommato un una testimonianza unica un incitamento ad essere ricucire un incitamento a sfidare il buon senso comune di volta in volta vigente
Il libro arriva quando Gino Giugni
Diciamo ha percorso il cursus honorum ma che meritava
Dopo il contributo che ha dato a questo Paese arrivai quando Gino Giugni
Perché ci sono gli avvenimenti politici tutti conosciamo ha chiuso l'esperienza di ministro del lavoro
E purtroppo ministro del lavoro per un periodo molto Breve
Credo anch'io che si possa dire come è stato detto anche qui dopo
Che il Governo Ciampi e il governo Amato è stato aggiunto ha rappresentato per questo Paese un una un'età dell'Oro
E mi fa molto piacere che ci ha messo il Governo Ciampi anche il governo Amato dentro questa età dell'Oro
E punto però anche in questo periodo molto Brehme
Gente Gino ha lasciato il segno negli studi giuridici e nella storia del Paese
Un segno non da meno di quello lasciato con lo studio diritti del lavoratore o con un'altra cosa come la riforma del TFR che Giugni curò per incarico dall'allora ministro Scotti
Nel senso che ci fece una commissione si fece che preceduta da giugno ecco allora senatore la Repubblica se non se non ricordo male comunque magari queste cose le possiamo chiarire successivamente
Ed è stato ricordato l'accordo del ventitré luglio del mille novecentonovantaquattro
Che badate tutte quelle cose che ha detto Treu
Ma è anche qualcosa di più
L'accordo del ventitré luglio almeno centonovantaquattro fratello gemello vedi quello del trentuno luglio del mille novecento novantatré
E il passaporto
Delle ordinanze per le ordinazioni sindacali
Per transitare dalla prima alla seconda Repubblica conservando intatte le prerogative di poteri ruolo la società italiana
è una una specie di tre D trattato internazionale che è rimasto e che tutti i governi successivi pure un sistema politico diverso non si sono azzardati a mettere in discussione pure in mente perché il sindacato ancora
Potere sufficiente per difenderlo ma è una cosa molto importante se ci pensate bene tutto è scomparso
Il sindacato italiano Grassi anche a quell'accordo sottolineo l'anche conserva
In questo nuovo sistema politico in questo nuova organizzazione dei poteri ancora in divenire ancora incasinato come tutti sappiamo conserva però il medesimo ruolo le medesime prerogative e la medesima anche forza politica ma c'è un'altra cosa e Mario rapidamente alle conclusioni credo che vada attribuita a merito di Gino Giugni
Ed è quello quello scorcio quel testo di riforma previdenziale
Che stava nella legge finanziaria mille novecentonovantaquattro la cinquecentotrentasette del governo Ciampi inutili
Badate quella è stata una legge sfortunata
Perché i decreti applicativi si sono trovati un po'a bagno Maria tra un Parlamento che chiudeva bottega è un Parlamento che la priva e quindi sostanzialmente non si è potuta dispiegare tutta la valenza innovativa che quella legge aveva
Però si sono fatte delle cose importanti
Ci si è fatta la riforma dei più importanti enti previdenziali poi premete qualcuno a conti fatti dovrebbe farsi l'autocritica
Perché da lì sono stati cacciati si dà i sindacati
E probabilmente questo è stato un bene però si vediamo come sono composti questi consigli d'amministrazione provvedete qualcuno potrebbe dire e poi andare era meglio quando andava peggio
Visto visto tra l'altro ragione ma è morto
Ed numero non c'è mai limite al peggio visto tra l'altro punto che mi pare che non si siano fatte una serie di operazioni che probabilmente sono abbastanza discutibili e io non voglio aggiungere altro a quello che i giornali hanno pubblicato con grande dovizia con grande vista di particolare in questi giorni
Ma detto questo
Resta pur sempre una riforma dei più importanti enti previdenziali resta pur sempre la Costituzione
Di un pezzo di di di ente gestore la previdenza pubblica resta pur sempre un operazione e significativa come quella della privatizzazione degli enti
Digestione delle di alcune categorie tra cui giornalisti dirigenti e e gli Enti di liberi professionisti
Ecco c'è però una cosa e questo arrivo rapidamente all'attualità
Questa legge
Questa legge di un governo iscritto all'età dell'oro questa legge che avevo un altissimo
Un'altissima carica innovatrice questa legge che poteva rivoltare la struttura la previdenza la struttura dei ministeri assume la pubblica amministrazione come un guanto e che purtroppo è rimasta in larga parte inapplicata perché è stata strangolata dalle vicende politiche
è una legge che a contare le avrà credo trentacinque trentasei trentasette norme di delega
Anche per fare cose importanti così significativi in materia di previdenza
La cosa non cambia se ne sono state fatte meno di quelli che potevano essere fatte
Allora io mi domando
Per quale ragione
La parola dei lega lo chiedo ad Antonio caro amico D'Antoni verso il quale conservo molta stima e affetto nonostante le polemiche
Che ogni tanto faccio del mio piccolo con le posizioni che sindacato sostenuto soprattutto
Nelle radio giornate d'autunno di cui poi prima o poi dovremo anche credo dare un giudizio un pochino pluralistico un profilo moderato ma per quale ragione oggi non si può parlare di delega di norme di delega per affrontare la riforma della previdenza
Quando
Al governo Amato
Giustamente scritto all'età dell'Oro al governo Ciampi anche se giustamente scritto Età dell'Oro questa facoltà è stata ampiamente concessa non sarebbe più facile per tutti visto che esiste in Parlamento una legge delega accantonata e visto che esiste un accordo sindacato governo e di principio
Preghiera di principi su cui fare la riforma previdenziale e visto che le leggi delega solo per loro natura così completiamo il sillogismo no leggi di principi e per quale ragione non si non si completa con la legge delega che sketch che in Parlamento migliorandola
Arricchendola con le norme dell'accordo governo sindacati e si mette in moto un meccanismo virtuoso che può portare rapidamente a riforme la previdenza anche perché finisco
è appartiene alla vecchia concessione di un testo di sindacato cioè di quello che si fa tutelare l'opposizione il pensare che sia il Parlamento che vota le leggi che voti i singoli articoli
è il sindacato che si vide più l'opposizione che di se stesso quello che dice no alla delega nel momento in cui le leggi previdenziali le fa il Parlamento e non si fanno ancora per fortuna con un accordo governo sindacati
E tutti sappiamo lo sappiamo per esperienza oltre che in via di fatto che il sindacato su uno schema di disegno di di di decreto legislativo ha un ruolo che certo non ha andando a tirare la giacca le Commissioni parlamentari singoli parlamentari può avere un ruolo negoziale da esercitare con il governo quando nel momento in cui predispone lo schema di decreto legislativo
Quindi
D'Antoni Saggiatore Georgia civile
Cazzola per far tra domanda specifica sulla previdenza io a questo aggiungo chiedo
Ecco come prevedi
Come a ospiti soprattutto potrà svolgersi il dialogo con il governo e soprattutto su questa materia così difficile la previdenza
Q l'abbiamo letto una serie interviste che che Cofferati Larizza regali in questi settimane questi giorni in cui appunto naturalmente affermate che il sindacato si comporterà nei confronti del suo Governo come qualsiasi altro governo soltanto
Guardando quello che farà è quello di proporre la posizione che assumerà ecco mi chiedo che difficoltà avrete a a a Adams Atac combattere con la stessa forza con cui avete combattuto con quelle desiderose posizioni nei confronti del precedente governo se ci saranno differenze considerando che politicamente
E si tratta a un sostegno la maggioranza molto differente questo indubbiamente non può non avere un peso nel nostro debba
Risponderò alle domande prima di rispondere alle domande
Sembrerebbe utile riprenderà il quanto già hanno detto sì al Callieri che il treno
Soprattutto su questo su quello che
è stato richiamato mettono Giugni e cioè il una concezione del
Delle relazioni sindacali quindi il un rapporto tra contrattazione legge
Che veda nel rapporto fra le parti la contrattazione come fonte primaria
E la legge come fonte di sussidiarietà o come fonte di sostegno come fonte di
O come fonte di aiuto
O come fonte di estensione laddove la contrattazione non non arriva
A me sembra che il merito anche del del libro di questo
Diciamo molto molto simpatica discussione su temi fondamentali ma trattati in maniera molto semplice molto piano amoroso
Tranquilla sia sicuramente dei di Gino della passione che rimette in tutte le cose che fa e quindi anche nel fare questo lavoro e anche di di chi gli ha fatto le domande di chi è riuscito a trarre da questa vicenda come
La
Questa attualità diciamo il senso di questa attualità ora non c'è dubbio che qui c'è
Cioè noi combattiamo con una impostazione che ancora non vince pur avendo fatto grandi passi avanti cioè io sono un sostenitore convinto non mi sento tanto in solitudine al contrario di Callieri cioè io però sono un sostenitore convinto dell'autonomia delle parti sociali e della necessità che queste parti sociali dispieghi no al meglio tutte le loro potenzialità
E che tutte le volte che la legge interviene per
Limitarne il
Dispiegamento per limitarne nella la pure la forza finisce per fare grandi pasticci
Questo si è visto in maniera molto esplicita in tutta la vicenda del rapporto pubblico privato nel nostro Paese
Laddove è un diritto sindacale privato è riuscito a con questa concezione che è stata sostanzialmente difesa anche se ci sono stati vari incursioni a conservare una una diciamo conserva una freschezza
Perché noi abbiamo complessivamente un diritto del lavoro che al paragone di altri
Stati oggi non ha nulla da invidiare secondo me è abbastanza abbastanza diciamo all'avanguardia rispetto a questo dibattito
Tutto quello che invece è stato pubblico diciamo tutto quello che è stato affidato interamente alla legge e quindi poi ai Tampa e quindi poi eccetera i disastri sono sono evidenti
Quindi c'è qualcosa che non va di fondo
Cioè il rapporto tra le parti è un rapporto che va conservato nell'autonomia veneta
E la la pretesa tutte le holding di entrarci invece di di di di mettere
L'Ernani finisce per creare situazioni poi ingestibile
Bolt grande il grande
La grande intuizione dello Statuto e questa lo Statuto è sostanzialmente una legge di sostegno non invade mai
Lo statuto e il forse la la la la legge di sostegno più compiuta che si poteva fare Merano cosa già tutte maturande tutte Jalel corpo del rapporto tra le parti non c'era nulla che veniva si estendeva a chi per
E ora ci si vuol mettere le mani e non a caso ci si mette le mani avanti era sbagliata perché questi due referendum che abbiano in corso sull'articolo diciannove sull'articolo ventisei dello stesso Statuto sono due referendum che nascono su presupposti sbagliati il cui i cui esiti anche legislativi possono essere devastanti
Proprio perché perché non non ci si è messo ora con il percorso
Ora io non sto qui a difendere me stesso non ci sarebbe nulla di male perché cioè uno come il miglior difensore dei di se stesso sicuramente se stesso quindi non ci sarebbe nulla di male però
Cioè i due presupposti se guardiamo all'articolo diciannove alla questione del monopolio il monopolio veramente a visibile perché non c'è mai stato
E non c'è e io sono contento che anche qui Giugni in questo libro confermi questa cosa
Nel senso che determini questa richiamo alla rappresentatività e poi il fatto che ora comunque si voti per le avessero il sindacalismo confederale ottiene risultati che vanno oltre il novanta per cento dimostra che il monopolio non c'è c'è soltanto un grado di rappresentatività effettivo che viene
Ora pensare e e che a questa diciamo ha necessità di una verifica di questa rappresentatività chi rappresenta chi
Lo si possa fare attraverso una legge che che vada oltre l'accordo del ventitré luglio cioè che non recepisca solo le RSU come strumento per verificare questo ma vada oltre
Perché deve capovolgere il comportamento stradale partire come nel non dare la sovranità le parti su materie come queste io lo ritengo un errore da qualunque parte venga
Poi lì si ritrovano infatti il testo che abbiamo davanti un testo unificato
Al Parlamento è un testo che secondo me proprio per questa ragione quindi più che una legge preferisce un andare al referendum vedere no preferisco una una una sostanziale sì accoglimento di quello che c'è scritto nell'accordo del ventitré luglio
Cioè c'è scritto le parti auspica un recepimento in legge di questa cosa
Cioè c'è scritto questo preferirei questua tant'è vero che il testo presentato dall'allora ministro del lavoro Giugni risponde molto di più non a caso l'aveva fermato quindi era quello che che non invece i testi che circolano in questa fase e certa se debbo io spero in un testo tipo quello dei giorni cioè quello che percepiva l'accordo del ventitré luglio masse appunto invece dovessero fare un testo stravolgente certo preferiscono preferisco misurarne non è un mensile non non è il terreno adeguato perché un referendum ma non adeguato non si capisce perché bisogna far esprimere l'intero popolo italiano che altro a cui pensare
Che non sulle rappresentanze sindacali aziendali francamente al proprio sbagliato in quanto tale così come quello sulla trattenuta proprio c'entra proprio nulla che il popolo debba occuparsi di una questione di questa natura quando è visibile a tutti
Che lì è soltanto una garanzia i deboli del mercato del lavoro cioè ai deboli a quelli ai dipendenti delle piccole imprese perché lì il problema
E l'obbligo al datore di lavoro di vaglia la trattenuta non è l'obbligo generale per quelle garantito dalla contrattazione sono allora il nome politici si sono referendum e politici ma appunto per questo perché non si è capita l'evoluzione di questo sindacato non si è capita il Giugni da un contributo di chiarezza per cui bisognerebbe farlo leggere questo libro il giornalista che la compagna sarebbe porta perché da un contributo di chiarezza al fatto che perché non lo che un che appunto siccome non si è capito quale vere modifiche sono in corso ma la vita del sindacato la sua evoluzione
Nel suo rapporto con l'insieme del mondo del lavoro e con l'esterno io credo che questo è uno dei dei motivi dei limiti che portano a queste sfide inutili
Certo se c'è bisognerà farla ma inutili assolutamente impropri proprio perché Mangano
Ora veniamo al punto alla prima domanda la seconda cioè e si ponte avvolto su questo rapporto che chiamiamo di concertazione o di partecipazione come elemento di governabilità
Di queste società moderne
Io penso e Giugni e qui lo chiarisce in questo libro che esempio questa politica di concertazione o nulla a che vedere con la cosiddetta consociazione che la confusione che si fa
E che si continua a fare sempre proprio non consociata mo'nulla perché non scambiamo niente in questi grandi accordi non c'è nulla da scambiare
Noi individuiamo degli obiettivi
E ci impegniamo il governo da una parte e le parti dall'altro lato ad avere comportamenti coerenti per il raggiungimento di quegli obiettivi
Questo è il punto
E questa è una questione che appartiene alla governabilità respinge Pavoni
Cioè nel senso della moderna sono talmente frastagliate talmente frammentate talmente con una scomposizione degli interessi deboli forte che senza sintesi dei grandi soggetti collettivi rischiano di non essere governati
Ma basta guardarsi in giro
Fa non facciamo l'esempio sull'Italia ma basta guardare quello che avviene in Francia quello che avviene in Germania per avere idea di una società coesa che ha un grande ruolo nel sindacalismo e nelle sue regole complessiva la Germania sta facendo un'operazione io credo senza precedenti integrare venti mila tedesche cosa che non sciupare se non riuscite a fare il centravanti
E la Francia invece che non abbia istituzione Esteban de solida e una democrazia dell'alternanza
Ormai consolidate eppure non riesce a fare innovazione non riesce a governare la sosia un tal numero di disoccupati superiore perché perché c'è un sindacato debole diviso che non ha protagonista e ci sono regole legislative che regolano tutto
Che impediscono perché l'unico esempio che portano i referendari che impediscono la trattenuta perché la Francia è così
I referendari che sono di cultura anglosassone usano la Francia che è l'unico esempio negativo
Per perché ciò non sembra di coltura anglo Sator Bonet che già sembra ci vanno una la testa penso l'angolo San e qui invece scopro la Francia Marancia poi proprio perché a questa cultura
Come dire statalista nel senso che impedisce la la l'esplosione delle pale dell'autonomia delle parti sociali
Pensate che il nuovo presidente alla come industria francese dopo ventott'anni ha convocato le organizzazione sindacale dopo ventott'anni non si vedono da ventott'anni cioè e non non è questo ci sarà un motivo
Perché quella legislazione invade tutti i campi dai soldi al sindacato attraverso la formazione professionale è questa specie del modellino che non piace mai la Francia questi anglosassone chissà perché su questo punto gli piace perché appunto c'è un problema
Allora è è bisogna puntare verso un sistema che veda protagonisti le parti sociali e la concertazione è questo
E la concertazione resiste ai governi Ciampi
Ciò mediana Ciampi Berlusconi Dini tra poco un altro cioè resistenti perché è l'unico per e l'unico strumento attraverso il quale si può o prevede era una governabilità delle società va be ed è l'unico strumento attraverso il quale si può mettere in piedi è un metodo che ci invidiano
E che ci invidiano negli altri Paesi è che appunto qui rispondono Giuliano nelle giornate Mario sono le giornate di chi non ha capito qual è
Di chi non l'ha capito
Perché quello che noi abbiamo fatto il primo dicembre si poteva fare benissimo
Quindi il il problema è che la Camera ha sfilato è come referendum hanno spesso a tre appresso conto che le cose stessero in maniera diversa non ha capito anche sul nuovo terreno la previdenza non fa parte delle materie normali
Che quello è l'unico metodo
Che il metodo della triangolazioni cioè il metodo dalla concertazione il metodo che può far fare agli avanzamenti seri in questo cambiando perché qui di ogni che diciamo io ringrazio anche perché sul sindacato si esprime in termini positivi ogni tanto
Come dice giustamente Galli riceva graffiata anche fosse indagato deve non è che si è una graffiata di quella benevola uno stimolo in più
Cioè nel senso che dice si fanno parlano tanto l'innovazione poi quando l'innovazione riguardano lo stress hanno qualche problema eminente questo emerge è normale del resto io quale quel mondo di eroi Courier
L'innovazione pur bravissimi quando innovazione dall'altra
E quando il suo che altro non è che il più complicato ora noi sappiamo che l'innovazione noi siamo dentro un processo di grande innovazione e noi sappiamo perfettamente che o cambiavano le stessi io non conserveremo questa e si vede si sta vedendo Sissi si determina questa cosa e non c'è dubbio che la vera innovazione qui Giugni
Giugni lo dice la vera innovazione Lunetta
Il Trapani insomma ringrazio perché darci dice delle cose anche quando criticava le cose molto molto giusta e non poi quando è l'ora da diciamo che che la vera innovazione perché e la vi il vero passo in avanti
Il come dire la vera Lella la vera svolta e oggi non ci sono più le condizioni che impediscono tutto con tutto quello che finora ha impedito e proprio per questo lui attribuisce la responsabilità usa questa e cioè la gran parte agli apparati dice non si fanno le tappe campane anche ora che è vero
Io ricordo a lui come a tutti voi una frase del cardinale belga Sons mi pare che si chiama che durante il Concilio Vaticano secondo disse perché non si fa l'unità delle Chiese
Sostanzialmente ci sono tre motivi per cui non serva uno sono ancora i dogmi in via di superamento tra le chiese ma ancora non del tutto superata
La seconda dice è la prassi di evangelizzazione abbiamo prassi di evangelizzazione diverse cioè concezione del sindacato
Che ancora si dice è una ma ancora diversa Laterza dice sono appunto
Gli apparati nel senso che ci deve essere un Papa solo e ci potranno essere molti vescovi molte Gardena non papà solo è una cosa allora rileggendo queste pagine la Chiesa non me ne vorrà pentito a un processo di unità sindacati e un progetto dettare legge Freccero una qualche differenza riusciamo nel senso che siamo un poco più modeste ma non c'è dubbio che le cose sono tre e non è un fosse solo gli apparati a questi dati sono tre
E siccome sono tre rally l'impegno che dobbiamo mettere a superare il no come la prassi degli apparati cioè sono poi ognuno prende scuse magari più su una cosa ha chiuso l'altra ma sostanzialmente io penso che è arrivata questa è la stagione in questo non so se è una prassi è un dogma io sono d'accordo con Giuliano quando dice che la legge del lo strumento
E lo strumento come dire per fare la riforma delle pensioni lo strumento più seria
Perché se c'è un problema proprio di contenuti di di di di difficoltà avendo linee principio è più semplice
Probabilmente cioè oggi come dire delle liti ideologia da questo punto di vista dovrebbe cedere il campo noi abbiamo un accordo questo accordo se funziona funziona penso che ora vedremo
Come abbiamo sentito il ministro del lavoro e giustamente prudente perché giustamente non non accetta paragoni ma anche prudente sull'impostazione io penso che non è che noi siamo prudenti noi siamo consapevoli di questo passaggio delicato
Perché un passaggio delicato però siamo in grado a mio giudizio prego facendo tesoro di tutto quello che è avvenuto anche qui di svolta
Di fare un'altra conto equivalente perché non c'è bisogno di fare l'accordo del ventitré luglio va applicato va applicato perché ci sono molte parte ancora non applica va applicato il problema è che quel metodo è il metodo per regolare il rapporto tra le parti
Le parti nel terzo cioè il Governo il Parlamento senza evadere autonomie ma nella concitazione appunto bel metodo Giugni del metodo Giugni del metodo giugno e poi Giugni
Dove l'ha messo rioni questa cosa che elmetto a me va benissimo cioè nel senso che accettiamo questo l'autonomia delle parti e fondamentali è è fondamentale come garanzia di democrazia in un Paese più funzione par condicio la democrazia sviluppo
Più si a questa concezione che a me piace tanto se due superare lo Stato e non vuol lasciare al mercato selvaggio ce la terza strada il privato collettivo e la strada dei miei padri e quella la usavano sempre al privato collettivo come strumento oggi si può usare il privato sociale oggi possono usare espressioni equivalenti ma nella concezione che tutti noi dobbiamo avere io credo che questo sia il giusto rapporto legge contratto giusto rapporto Stato organizzazioni degli interessi organizzazione dei valori penso che questo sia poi in queste poche pagine la vera lezione che può servire perché ciascuno continua a fare al meglio il compito che ha scelto di far
In questo caso il sindacalista Callieri
Da Parigi a gara conclusa fragile ha convocato itinerari dopo ventotto anni come come avete questa cosa
Ma discende anche da una situazione molto diversa in cui sapete rapporto sindacale forte nelle aziende e in cui esiste un sistema di partecipazione che alle sue caratteristica le sue peculiarità in cui il Governo è il primo a non credere al sistema triangolazione
In cui il governo riconosce al padrona e ai sindacati soltanto limitati prerogativa di rappresentanza quindi è difficile fare fare paragoni
Mentre se se mi è consentito se se posso io volevo fare un in un considerazioni rafforzativa sul valore dell'autonomia
Volevo fare però o una messa in evidenza dei limiti volevo fare una critica anzi due critiche al ai contenuti
Delle tesi che Gino Giugni prospetta in questo libro anche se è una tesi e molto implicita un'altra invece esplicita
Sull'autonomia non c'è dubbio che è un valore fondamentale non c'è dubbio che il contratto a Lismore un valore di fondo occorre nel libro è detto con con molta chiarezza occorre poca furbizia nel praticare il metodo contrattuale
Occorre cioè saper utilizzare bene il proprio Bargain in paura
Ma occorre anche essere consapevoli consapevoli che quando Bargain Power è limitato
Non si sono alternative scorciatoie furbe o è bene che non ci siano alternative scotch e sulle concezioni furbe cioè sollecitazione nei confronti dello Stato dei poteri politici
Per colmare in maniera troppo evidente la disparità le barche in Padova
Ma soprattutto occorre non eccedere nel bar che paura perché l'eccesso di Barghe Enipower può portare a dei disastri
Rifacendo c'era nostra storia il sistema di sostegno qualche era stato preordinato con la legislazione e degli anni e primi anni settanta
Ha creato delle condizioni che poi hanno generato un sistema regolato ma non ci ha dato un sistema regolato dopo venti anni
In parte anche di disastri
In parte anche Elisa
La consapevolezza del potere che sia in mano in un sistema in cui l'autonomia abbia risalto dev'essere il primo antidoto
Devo dire che sulla vicenda delle pensioni l'ho detto pubblicamente tante volte lo dico una volta di più c'è stato un eccesso di barriere paura
C'è stata una difesa probabilmente certamente provocata anche da una una gestione un po'incipiente del rapporto almeno con presunzioni forti all'origine e di poter saltare qualsiasi confronto
Che ha provocato non c'è dubbio tutta quanta una serie di reazioni ma queste reazioni sono andate al di là io credo di ciò che era giusto e corretto per il Paese
Pienamente giustificato pienamente legittimo dal punto di vista di tipo difendeva interessi specifici meno coerente ai fini di interesse generale che era opportuno forse quindi il tema della consapevolezza del proprio potere e dei limiti della propria capacità contrattuale
E della esigenza di non cercare eccessi o scorciatoie vale ma vale per tutti evidentemente vale per il sistema delle imprese vale per il sistema di rappresentanza sindacale ed è un tema di fondo
è un tema di fondo che poi si rispecchia
In un eccesso a mio giudizio
Di purezza della contrattazione della concezione contrattualistica dei rapporti di lavoro individuali e collettivi
E noto a tutti
Che
Gino Giugni la scuola di cui viene
Ma essere portate del portatore portavoce
Con dei colpi di mano per così dire
Che sono a mio giudizio individuabili in un certo momento storico se vogliamo possiamo dire la conferiva il convegno la sentenza dell'Associazione italiana di diritto del lavoro del aprile sessantanove
E
Se messa a sessantanove mila perché ho fatto una rivisitazione un anno e mezzo fa
Ha stroncato
Devo dire in allora con con una certa legittimità
Ma non in via definitiva in termini legittimi da un punto di vista dottrinario la teoria che l'impresa fosse configurabile come comunità di interessi
Che e è il contemperamento necessario alla logica di tipo contrattualistico
Perché se ci si affida contro attualismo puro
E quindi alla risultante della contrapposizione di interessi peraltro legittimi può cadere che l'interesse finale dell'ucciso
Se non si ha coscienza e consapevolezza degli effetti delle propria azione su equilibri generali
E quindi diceva così si utilizza fino in fondo la leva
Del del rapporto di forza seppure nell'ambito di un sistema di regole che oggi abbiamo e che era importantissima vere perché il primo contenimento agli eccessi
Si rischia di lettere gli interessi fino al
E allora è necessario assolutamente necessario ripensare e per altre ragioni che dirò subito dopo ripensare alcuni dei fondamenti
Del nostro diritto del lavoro perché o si riconosce all'impresa la legittimità
Di essere comunità d'interessi
Così come comunità di interesse quella nazionale
In cui le parti agiscono ma non agiscono prescindendo dalla visione dell'interesse generale perché se così facessero dal potrebbero andare al suicidio per eccesso di di di
Di eccesso di spinta eccesso di tensione su obiettivi specifici sarà ben difficile che l'impresa Possa continuare ad essere quell'evento di progresso fondamentale che è stato che deve essere
E questo lo dico anche in relazione a un altro aspetto che trovo criticabile nel libro cioè l'accettazione
I termini fatalista ICI
Condita per carità anche da riflessioni razionali
Che lo sviluppo futuro
Sarà senza crescita del lavoro
Che siamo entrati in un sistema di jobless growth questo non è assolutamente vero questa è una falsa credenza
Che sarà dimostrata del tempo che comincia a vedere delle evidenze empiriche di assoluta non veridicità
Perché il tipo di crescita
Delle imprese delle colonie che
Noi vedremo stiamo vedendo
Passa necessariamente perfetto della globalizzazione della competizione
E perfetto del
Del salto
Nelle tecnologie
Di comunicazione di informatica nel telematica
Su o logiche completamente diverse da quelle che abbiamo sin qui vissuto passa necessariamente attraverso una destrutturazione
E trova una ricomposizione
Dei sistemi competitivi
In modalità completamente diverso da quello che abbiamo conosciuto
L'impresa diventa un sistema sistema a rete
E l'insieme dei rapporti
Che sotteso al sistema impresa farete è completamente diverso da quello che noi conosciamo e siamo abituati a conoscerli
Per cui ci sono fondamentali equivalenza tra il rapporto fornitore cliente
Fornitore di pezzi fisici fornitore di informazioni elaborate
Formatisi fornitore di output informatici che contengono una infinità di cose rispetto a ciò che eravamo abituati a ricevere
O fornitore di servizi venditore di prodotti
Assistenza al prodotto sul mercato e così via
Questi rapporti nel loro insieme non sono diversi rapporti che legano chi all'interno dell'azienda presente ancora ad alcune fasi di trasformazione del prodotto per esempio l'assembramento del prodotto finale
E se non si recupera un valore unificante nel comune interesse
Di tutti questi partecipi
A diverso titolo
A fini e obiettivi
Non si recupera capacità di visione unitaria di un sistema e non si recupera capacità di gestione di un sistema
Essendo evidente che la crescita di complessità credi chiede richiede Montaldi modalità di integrazione molto più sofisticate che non quelle che noi conosciamo
La crescita di lavoro in condizioni di questo tipo
Passa attraverso crescita certamente inizialmente anche di lavoro non altamente qualificato
Precario
Vogliamo definirlo in tanti modi
Ma poi crea
Attraverso il consolidamento di sistemi competitivi
Che fanno otto emergono da questa da questa realtà multiforme e crea grandissime opportunità di sviluppo e di crescita intermedi capaci tra competitive
Interni innovazione in termini di ricaduta di occupazione
Quindi se apparentemente il processo di ristrutturazione porta dei da un cretini a dei a delle apparenti degli apparenti iniziali degradazioni o degrada venti
Poi ne segue inevitabilmente un processo di upgrading
Perché essendo sistema competitivo sempre più esigente le risposte che devono essere date son sempre più sofisticate termini qualitativi e competitivi
E questo è processo devo dire in modo abbastanza banale
Che ha presieduto la prima rivoluzione industriale la seconda rivoluzione industriale e che presenterà anche a queste ulteriori che investono il sistema delle imprese sia manifatturiere che di servizio
E però torno a dire fondamentale a mio giudizio io sono un bracciante su questi problemi ma è fondamentale a mio giudizio e si recuperi
Quella visione e in un certo momento è stata
Opportunamente inopportunamente
Respinta
Del impresa
Come comunità di interessi
Perché se così non è non vedo legami sufficienti ha un rischio che seppure regolata la concezione puramente contrattualistica ritorni a condizioni di anomia cioè condizioni inevitabili di salto delle regole e di gestione un po'caotica un po'disordinata in cui prevale la legge del più forte
Per chiudere questa tavola rotonda credo che sia codice ineluttabile dare la parola all'autore fuori l'autore e quindi Gino Giugni chiediamo due parole e soprattutto rispondere a queste due domande che ti ha fatto Callieri adesso se ci sia o meno una un eccesso di contro attualismo che fa abbandonare interessi generali e se l'occupazione in calo storico oppure no acconto era evidente l'altra giustamente molto rapidamente perché molto rapidamente perché
I presenti non sono convenuti qui per ascoltare il membro ma per ascoltare quattro signori che parlavano di un di un libro che poi e mio soltanto per metà perché per l'altra metà e dell'intervistatore
La domanda che è stata posta ora il tema che è stato proposto ora da Callieri ringrazio caldamente per l'impegno che ha messo in questa discussione
In termini di risposta avrei bisogno di più tempo ma permette la permetteva in modo molto semplice diciamo che prima di tutto io sono molto affezionato
Alla formula contrattualistica e e ho speso parecchi decenni direi quasi una vita a controbattere le tesi istituzione alpinistico cosiddette istituzioni 'sti che cogestite
Di fusione di interessi di collaborazione di classe all'interno dell'impresa e così via
Per cui mi mi troverei un po'spiazzato di fronte all'affermazione di Di Carlo se non fosse che di doppie ne ha ragione su un su un aspetto sul quale ho l'impressione che converga anche D'Antoni e anche
Dal tono in rappresentanza di tutte e tre le confederazioni vogliamo metterla così
Che al termine di un lungo travaglio che ha visto le sue punte più più alte nel periodo dell'autunno caldo quando veramente si lottava in termini di conflitto l'impresa il sindacato per distruggere l'impresa l'impresa per mangiarsi il sindacato
Ci si è accorti che la coesistenza di questi due termini era condizione essenziale affinché si abbia contratto alpinismo guardate sembra una banalissima dal due constatazione logica e ma per aversi un rapporto fra due parti bisogna che le due parti ci sia voi vi siete comportati in certe fasi della storia poi con con con con l'aiuto nostro di noi intellettuali di dal politici e così via o da una parte o dall'altra in una in una maniera divorante finché non vi siete accorti che questo tipo di conflitto portava l'antropofagia all'auto all'Houghton troppo famiglia e all'auto cannibalismo
Mi sembra che la constatazione più importante che ci sia da fare in questo periodo che poi è il termine di un secolo me anche al termine di un lungo periodo di evoluzione e che ciascuno ha acquisito profondamente la consapevolezza della necessità dell'esistenza dell'altro
E allora e non è tanto importante parlare di comunità di interessi quanto di capacità di assumersi la responsabilità delle compatibilità
Sul piano micro sul piano macro sul piano macro mi pare che un esempio splendido sia dato dall'accordo del ventitré luglio sul piano micro
Da tanti episodi di una contrattazione aziendale che sta cambiando velocemente profondamente che è sempre più di tipo
Se non partecipativo nel senso banale del termine quasi che Patroni lavoratori se abbracciasse ero in una Progetto dipinti dico gestione comune
Ma per lo meno intrisa della capacità della della consapevolezza del fatto che per esempio se non c'è flessibilità sull'orario non si può tirare avanti che volere ammortizzare gli impianti lavorando anche in certi giorni considerati festivi è un una pretesa giusta perché finisce poi per lui ripercuotersi anche sull'interesse degli altri e così via
In questo direi che se parliamo di comunità d'interessi portando l'estrema conseguenza questa formula così come è stato fatto in passato ne dobbiamo tirar su una conseguenza e allora ci deve essere anche ci deve essere anche comunità di gestione
Ma allora siamo di fronte a quel tipo di sovrapposizioni di responsabilità che credo che faccia orrore a Sergio per il tipo di cultura che si è formato nell'ambito dell'accisa anche per buoni maestri che ci sono stati quindi questa questa vuole fare la mia risposta atti apprende prendo l'occasione come è logico per ringraziare quanti hanno partecipato come pubblico e come parte attiva a questo simposio io devo dire che sono non posso che essere grato e leggermente commosso o profondamente commosso
Ecco per alcune espressioni che ci sono si sono sono stati nei miei confronti non posso neanche dire nei confronti del mio libro perché il libro e e frutto di una collaborazione anzi è stato scritto da Alberto Orioli
Che qui voglio ringraziare in maniera particolarmente calorosa
Mi ha fatto da psicanalista veniva veniva a casa a ore fisse per tutta una sequenza di mattina è e per un'oretta circa Minter locata ecco un'esperienza analoga si fa in genere sul divanetto
Ma quindi non mio libro ma rappresentazione ecco questo lo posso dire mi pare abbastanza riuscita per lo meno visto che sono io ci sono di mezzo io la riconosco tale
Di una biografia ormai di una biografia pensiamo linee di una di una biografia
Di chi insomma orridi un riformista
E se proprio poiché c'è qui Del Turco con Boselli beh diciamo tu socialista parte
E
Vi vi ringrazio anche per due cose per due aspetti uno e che avete parlato poco dello Statuto dei lavoratori
Cioè io non sono vissuto una sola estate ecco mi date questa soddisfazione se l'ho vissuta nell'estate del novantatré esempiò dando una certa collaborazione all'accordo del luglio del luglio novantatré che mi pare veramente un piccolo capolavoro
E rispetto al quale devo constatare e questo mi sembra un punto fermo acquisito qui
Speriamo che duri ma finora
è stato
Questo accordo ce la fa ha retto per qua ormai ci avviamo al secondo al terzo anno da ha letto nelle condizioni più avverse rettore perché dopo le ultime elezioni si era detto anche molti l'avevano detto in ambiente imprenditoriale in ambiente sindacale questa parentesi e chiusa
Altri hanno ritenuto che se non altro occorreva fare la prova di resistenza e vedere se quest'accordo qui nato sotto l'esito del governo Ciampa Amato è perché ormai alla memoria nell'immaginario collettivo questi due governi si stanno congiungendo no e si ricordano come Cazzola ricordato come duo buoni governi quasi uguali tra di loro
Allora
E questo nato sotto lecita di questo doppio governo consecutivo e il in in di fronte dicono dalla maggioranza e un governo completamente diverso aree ha retto alla prova poi certo c'è stato una vicenda quella dell'autunno scorso
Che ha ha sottoposto a
La prova a una a una dura verifica io non so se questa è stata superata perché il sindacato è particolarmente forte o perché il governo Berlusconi era particolarmente debole
Ma comunque sia il rischio che tutto saltasse non si è non si è alterato e l'accordo non è saltato
Ora mi sembra che anche con la garanzia del non fu ministro del lavoro ci sia la certezza che
Sarà fatto il possibile per farlo funzionare
Beh io devo ringraziare Giuliano Cazzola perché se non c'era lui che lo pensava
Lui che e credo di avergli dato soddisfazione no miliardi pare che ci sia dentro anche anche un po'dispetti un po'di sale nei confronti delle parti sociali insomma quello che tu sperati che ci fosse devo ringraziare i i relativi le parti sociali che sono state qui rappresentate nella nella in questo in questo dibattito
Vedete io mi occupo di queste cose da ormai quarant'trenta quarant'anni ne ho perso il conto e lo non sono mai stato sindacalista
Una volta una volta una unico un importante imprenditore
Scrive che si occupa anche di calcio i per una vicenda per una certa vicenda che riguarda che riguardava che riguardava il sindacalismo dei calciatori mi definì sindacalista Giugni io gli risposi che io ero sindacalista come lui era avvocato scusate forse avete grazie
Ma
Ma sono mi sono scelto uno un ruolo di in sostanza di interlocutori e spero di essere riuscito abbastanza a mantenere e a sviluppare il rapporto
In questo ruolo d'interlocutore c'ho avuto anche un altro interlocutore che è stata la stampa
Le Mill Udo di di essere Pierre costruito un buon rapporto anche per via di buoni collaboratori con la stampa che e qui ampiamente rappresentata e e particolarmente rappresentata da Massimo Masci su quale svolgiamo anche imprese comuni ecco non ne parlo per non fare pubblicità fuori fuori fuori ruolo
E non non è presente ma un un un finale pirotecnico diciamo con una il nuovo ministro del lavoro rispetto al quale io vorrei soltanto fare un'osservazione
Molti io credo che all'estero Saddam visto che poi abbiamo molti amici nell'ambiente scientifico accademico all'estero e molti si compiace erano saranno divertiti si stupiranno un po'del fatto che a Gino Giugni sia succeduto Tiziano Treu perché all'estero non avviene questo
è avvenuto da noi e la cosa non può che per conto dal mio punto di vista essere fonte di soddisfazione
Esserlo per una ragione che se c'è una c'è un questa curiosa successione questa insolito successione è una successione culturale
è una successione dovuta comuni radici culturali
Non mi interessa se poi se c'è una sua sì ha caratteristiche politiche oppure no direi che proprio questo è un aspetto secondario che non va non val la pena die a indagare tanto più di fronte a un ministero tecnico io poi ero in un ministero mezzo tecnico quindi non è che il cui siamo molto distanti neanche ne ha neanche da questo dato di realtà
Ma c'è una successione che in cui si è si Espresso una una comune atteggiamento culturale che evidentemente serve al mondo politico
è questo allora che cosa significa che quella constatazione che faceva Tiziano all'inizio che e con questo termino
Che il metodo che lui ha chiamato con un nome con un nome un cognome
è è un metodo che si sforza di collegare Teoria e pratica allora scusate ma se due ministri a poca distanza di tempo uno viene dopo l'altro appartengono grosso modo largamente alla stessa scuola
Intermezzi non conta
Io appartiene alla stessa appartengono alla stessa scuola e significa che un propellente in un metodo di di ricongiungimento il rapporto di di interazione fra teoria e pratica c'era ed ed ha anche funzionato voi e ha dato qualche buon risultato
Beh io Monti solito dimentico che riguarda il ringraziamento devo ringraziare lei DS che mi ha sopportato
E particolarmente Maria Grazia che ha organizzato con tutto tutto questo lavoro e e ed ed e Giampiero Giandomenico che nella qualità di mia segretare è stata vittima del nervosismo degli ultimi giorni
Ringrazio tutti quelli che sono
Qui c'è l'altezza è poco