Presentazione della mostra "Riviste. La cultura in Italia nel primo '900"

Oppure no
La curva
Un altro
Signor presidente
Signor ministro senior governatore
Senatori onorevoli autorità tutte
Le galere uscì il senso molto orgogliosi che oggi
I nominiamo l'importante mostra dedicata alle previste culturali nel primo Novecento una mostra fortemente Hulu già seguita dal
Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano
Una mostra messo in opera insieme dalle grida di Frizzi
E
La Biblioteca nazionale centrale di Firenze colgo l'occasione ringraziare la DG Paolo Passarelli
Doppia PG attivamente sia di tutte le biblioteche anche l'aveva teca nazionale se tale differenza e soprattutto realizzata grazie alle tre curatrice della mostra
Chiara Totti Simona Manna Giovanna Landoni
Che con abnegazione con passione e con
Professionalità hanno messo questa mostra in operai intenti che talvolta naso viviamo in più a quelli della pubblicazioni di una rivista che non quelle ai quali siamo abituati a preparare delle mostre parte
Vi ringrazio e molto
Idoneo che facciamo questa inaugurazione qui nella biblioteca Malia ben chiara nominata e pone in mare D Antoni malleabile che il grande
Bibliotecario fiorentino della fine del sei dell'inizio del Settecento incastrati lo tenta bellissima costruita da Giovanni Battista Foggini all'inizio del Settecento
E e particolarmente idonea di fare la segnalazione qui per due ragioni per la nostra collaborazione della videoteca nazionale centrale di Firenze perché fino alla costruzione del loro edificio dall'Unità italiana in poi
Però proprio qui la sala di lettura della videoteca nazionale
E poi siamo fattivamente onorati dalla presenza del Presidente del Senato sicuramente ha solo cinquanta metri verso il settentrione
Dal mille ottocentosessantacinque al Bill ottocentosettantuno nel vecchio teatro mediceo c'era l'originaria sede del Senato del Regno d'Italia o troppo
O troppo negli anni Ottanta dell'ottocento distrutta e poi sostituita negli anni Cinquanta del Novecento con due volumi
In basso quello del Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi e in alto da architetti come Michelucci Scarpa Gardella dalle sale medievali degli Uffizi
è un grande giorno è una mostra veramente pieni piena di si punti non soltanto una lezione storica ma proprio pieno di spunti per l'attualità
Come vedete fra poco io vi augura vi auguro una buona buona visione una buona lettura anche nel catalogo
E
Cedo la parola al presidente del Senato Ignazio la Russa
Grazie grazie veramente per la grande opportunità
Che mi offrite nel momento della inaugurazione
Di questa di questa mostra questa mostra che è stata perché nasconderlo certamente dopo salutano ringraziano tutti
Quelli che l'anno realizzata concretamente ma che è stata voluta dal ministro San Giuliano melò ve lo anticipo sette mesi fa non tanto tempo fa è in sette mesi grazie a voi soprattutto questa mostra ha preso corpo
E va a colmare un vuoto un modo che durava da troppi anni
Un modo che riguarda quel grande crogiolo che fu all'inizio del Novecento nel momento in cui intelligenze diverse contrapposizioni a volte ha sempre ma tutte accomunate da da un sentimento che era quello di innovare di affrontare il mondo intellettuale anche allora la parola intellettuale fu inventata in quell'occasione prima si chiamavano letterati c'è anche in questo poi c'è stato un decadimento del termine intellettuale ma in quel momento significava anche quella una rottura col passato e il mille novecento tre
Con la coda per quattro e veramente qualcosa di incredibile ma prima di di dire questo sono non voglio dimenticare nessuno voglio ringraziare prima di tutto la dottoressa Paola Passarelli a capo della direzione generale biblioteche diritto d'autore al Consiglio superiore per i Beni culturali oggi
Rappresentato dalla dottoressa Simonetta Bartolini così importante che a far squillare anche Michele con immediatamente
Alla dottoressa Chiara chiara Toti Giovanni l'androne a Simonetta Mammana che hanno curato credo che siano alla mia
Sinistra ogni dettaglio degli allestimenti un saluto e un ringraziamento in particolare desidero rivolgere al professore è che smetto
Non c'era figura avendo luogo migliore di questo di di Firenze ma in particolare questo luogo Firenze della Galleria degli Uffizi per ospitare una esposizione una mostra
Come questa credo che abbiate centrato non solo il tema della mostra ma il luogo
Dove dove svolte dalla insolita cita questi spazi sono stati da sempre il simbolo dell'arte della creatività e soprattutto della bellezza che tutto il mondo ciniglia presidente Giannino assoluto ecco epigoni insieme al rappresentante del sindaco
Che sale romane occupata dai giuristi che vogliono godere della immortalità della l'età delle bellezze di Roma Firenze o di e ancora di più forse bisognerà trovare un modo non per limitare ma per ordinare la occupazione massiccia dei turisti
Delle bellezze uniche al mondo che Firenze offre come un museo a cielo aperto ma come tutti i musei
Forse l'eredità di essere dotato di regole
Ancora più stringenti per evitare
Chi lo visita perda un po'del fascino che Firenze può esprimere parlano del crogiolo di intelligenze ed innovazioni che non solo non aveva nel mille novecentotré
Paura del confronto a volte aspro Marche anzi non ci è mancata
Lo cercava questo confronto perché capiva che dal confronto dalla contrapposizione in Comune c'era l'anti positivismo sostanzialmente dico bene ministro nel mille lei sembra il mio maestro in questo quindi io ne inchino che del anche però nella nel diverso modo di affrontare temi che sotto sotto erano in qualche modo collegati c'era c'era la la volontà di di trovare qualcosa di nuovo è pensate anche la scelta del primo nome cinque il giornali Papini e Prezzolini Leonardo nel mille novecentotré
Anche nella scelta del nome si nascondeva la volontà di direi che la super specializzazione chiara del positivismo andava superato e quale immagine migliore di Leonardo che era stato tutto e il contrario di tutto quindi anche la scelta del nome
Della prima rivista quella che inaugura questa stagione e tesa a scardinare proprio il pensiero dominante che era quello della della specializzazione si è parlato di un ritorno all'Enciclopedia del MoMA forse era qualcosa di più e di diverso e subito dopo o anzi contemporaneamente il regno di Corradini introduce una visione nazionalista forse mo'addirittura moderna forse il più moderno avviare
Immancabile la presenza dannunziana con Ermes che viene in qualche modo valorizzata e poi invece un uno sguardo un po'più altero come lo possiamo chiamare non altero il nostro amico indimenticato
Toscano come voi ma Altero nel senso dei con maggiore distacco rispetto alle altre previste
E quella sembra aver novecentotredici Croce e Gentile la critica che raccoglie un po'le voci e anche contrapposte di tutti poi
Questa fase
Che fatta non so se mi sto dilungando troppo ministro delle Saragosa brevissimo tu quando fai così colpito io capisco al volo interrompo Vallosa identico queste cose siamo appassionati
E perché abbiamo un comune fratello maggiore
Per me il più vicino ma anche perché era un problema ancora più maggiore
Che ci spingeva all'esame dello studio alla conoscenza di questa parte della letteratura e del confronto culturale italiana mi riferisco a Pinuccio Tatarella che era era di queste riviste finito in qualche modo nella sua nella sua modernità dicevo apprezzabilità del mille novecentotré sono
Tutte opera di ragazzi
Oggi a quell'età sono i nostri figli qualche volta ancora mammoni come un termine che si usa l'Olgiata facevano riviste cambiavano il mondo oggi i ragazzi
Ci hanno il tablet per carità non non va mai disprezzata la forma con cui e i tempi si esprimono
Allora però anziché i sociale fondavano riviste
Pensate fondavano riviste che hanno avuto la durata di pochi anni
Tra il novecentotré novecento sei sette tre quattro e che in tre anni hanno lasciato un messaggio un solco ragazzi che hanno fatto riviste da giovanissimi
Riviste che sono durate pochissimo abilitati uscivano non tutte le settimane e di poche pagine ma che sono uno dei fondamenti importanti della cultura e della storia della cultura italiana poi
Poi c'è una frase un po'più adulta e Prezzolini farla voce
Dove capisce che può mettere insieme nella spesa prevista anche soggetti di diversa estrazione e poi addirittura la sdoppia e non la parte letteraria in una parte politica con due diverse
Direttori non mi nascondo che la mia preferita è la rivincita del mille novecentotredici dura due anni soltanto fino al quindici esattamente fino a quando l'Italia entra in guerra
Che l'acerba senza apostrofo tutto pulito la ricerca io da ragazzino quando sentivo l'acerba pensavo L apostrofo acerba ma avevo tredici anni e non lo potete giustificare e la Germania recupera il tono disincantato
Forse del di Leonardo dei primi tempi
E ne sicuramente a volte un tono caustico
Con molto sarcasmo come già c'era stato nei nei primi anni del Novecento
E che con questa rivista la Gervasi dà vita alla stagione fiorentina perché tutto questo poi a Firenze come come luogo dove tutto volle cresce stagione fiorentina del Futurismo
Ed infatti e qui che fanno le esposizioni futuriste Boccioni Carrà alla righe eccetera eccetera e qui che in questa Rivista Palazzeschi
In merita quasi o riprende
Una forma umoristica di affrontare la letteratura e la politica cioè li prendeva in giro lì lì non non non ce la seriosità al contrario
Ed è qui che però avendo vengono ospitati anche versi che
Noi conosciamo quelli di qualche anno dopo di più almeno io coi conoscere danni e quelli di Ungaretti Noemi sono più familiari quelli scritti durante durante la guerra ma anche in questa
Nella rivista che era una rivista interventista che si inserisce in quel crogiolo di iniziative
Di ex socialisti di libertà di nazionalisti di uomini di cultura di futuristi
Che volevano l'intervento italiana tant'è che alla rivista finisce immediatamente quando l'Italia entra in guerra e poi
Facendo un passo indietro
Parlando appunto di Futurismo voi parlerete di poi Vieri dalla rivista poesia L'Italia futurista andiamo a Marinetti
Ai e poi dopo la la guerra ai valori plastici alla ronda ritorno al classicissimo dopo la guerra c'è un ritorno
A forme più classiche si prepara si può dire una un tipo di impostazione culturale che il desiderio considererà importante e poi in questo periodo prima che la stretta della nuovo regime prendesse
Prima difficile o per alcuni impossibile la prosecuzione
Cioè Gobetti c'è Gramsci e giustamente la mostra non solo olio di colza ma ne valorizza il ruolo è il momento politico così come parla di Leo Longanesi
Il quale sarà
In qualche modo l'artefice del ritorno Allo strapaese mi pare che così così si chiama non voglio non voglio togliere spazio ulteriore forza ho parlato già troppo
Voglio solo dire
Che sono veramente emozionante
A sentire
Che questa mostra riprende
Una voglia di conoscenza di approfondimento
Di un periodo che sbaglia chi pensa che sia stato dimenticato ma che era in qualche modo emarginato dalla cultura ufficiale grazie ministro San Giuliano
Tempi posso dare un obiettivo molto lontano forse ci sono delle riviste nell'immediato dopoguerra
Anche quelle un domani una mostra quello che hanno determinato quelle
Filo corrente controcorrente non so se vuol dire anzi non si può dire filo corre quelli del pensiero dominante quelle del pensiero emarginato nella nel dopoguerra
Penso a va be'i titoli non c'è bisogno se lo facciamo polemica penso a tutta l'euro in vista dell'immediato dell'immediato il il dopoguerra
Questa mostra concludo
Fa onore a voi nella Rete
Organizzata coglie l'avete voluta al ministro alla Regione al Comune di Firenze al mio amico Donzelli che è venuto a vederla e c'hanno mai rivolgerle
E io non ho detto Chuck Jones aggiunge Donzelli donne Barone che ha bisogno di senza Donzelli e faccia scherziamo a tutti gli altri amici non li cito tutti uno
Uno per uno anche perché sarebbe troppo cito solo la presenza per me è sempre significativa dei rappresentanti delle forze armate della guardia di finanza che ci fanno che ci fanno onore e allora concludo con un grazie
Grazie a Firenze grazie al ministro grazie a tutti voi grazie per aver fatto capire
Che questa fase della cultura e della politica italiana
Non vuole essere di chiusura ma al contrario
Vuole che tutte le voci possano senza strettoie esprimersi per approfondire per crescere per capire per divulgare grazie veramente
Grazie signor Presidente evoca prende la parola il ministro della cultura Gennaro San Giuliano
Buongiorno a tutti
E di confesso che questa mostra appartiene ad un programma di azione culturale che mi sono prefisso nel momento in cui ho iniziato a fare il ministro della cultura e voglio ringraziare dal profondo del cuore il mio amico presidente del Senato
Amico da oltre quarant'anni
E rivendico con orgoglio di aver condiviso con lui tantissime battaglie io un passo indietro Luigi per la sua presenza oggi qui che dà lustro il significato profondo la scelta di tenere questa mostra
E voglio aprire ricordando un episodio lo ricordavo prima con dette curatrici che ringrazio per la puntualità e la precisione scientifica con cui hanno lavorato agli inizi del Novecento caro presidente Gianni
Qui a Firenze
Prezzolini Soffici e Papini decidono di organizzare la prima mostra degli impressionisti francesi soffice era stato a Parigi e aveva apprezzato questa espressione di arte e di cultura
Che allora non era non aveva il valore la diffusione che ha oggi vero professoressa Bartolini questo episodio raccontato nel libro di Soffici scoperte e massacri
E si caricano letteralmente sulle spalle fisicamente delle tele di grandi maestri Moni Matisse dei gas Weasley una scultura di Medardo Rosso il primo quando di bando ma è venuto in Italia per uno scontro tra Prezzolini Soffici
Non arriva il primo quadro di Picasso perché a Prezzolini Picasso non piaceva so che ci piaceva tantissimo
Ebbene i giornali del mainstream dell'epoca
Non vi ricordo la testata per evitare polemiche
Vengono a vedere questa mostra e dicono che quella non è l'arte erano degli scarabocchi attori
Perché l'appunto questi episodio perché poi sappiamo come è andata a finire no
Quanto vale oggi un quadro di moniti Matisse caro Presidente un quadro di Van Gogh e quanto vale un quadro dell'Ottocento quello che loro ritenevano essere la vera arte mi pare che non ci siano partite in campo
Perché il racconto questo episodio
Perché molto spesso chi eretti Coggi
è un visionario ed è in grado di guardare di capire che cosa accadrà nel futuro lo dico ai miei colleghi giornalisti c'è chi oggi viene visto come un irrazionale come un eretico non è detto che lo sia poi magari quello che l'uguale da sa e capace di guardare avanti ebbene in quegli anni a Firenze pensate solo nel mille novecentotré nascono
Leonardo e ha fatto bene il presidente la Russa cogliere il significato della scelta del nome Leonardo cioè di una cultura universalista anti positivista e contro la specializzazione
La critica di Croce e di Giovanni Gentile il regno di Enrico Corradini che il giornale di nazionalisti italiani di cui però Papini era il capo redattore e Prezzolini era un collaboratore tutto questo anche in che segno nasce da nasce nel segno della grande filosofia divinità delineata da due grandi filosofi i più grandi filosofi del Novecento italiano Giovanni Gentile e Benedetto Croce che creano l'idealismo italiano in contrapposizione a un certo positivismo retorico
Che in termini politici perché tutto questo dalla filosofia si traspone alla politica significa fuoriuscire dalla B dalla palude della politica italiana del trasformismo
Per andare dove in una politica che invece recuperasse gli alti ideali della patria è una politica che soprattutto rivalutasse il Risorgimento di qui il richiamo che gli autori di queste riviste hanno quel grande scrittore che Alfredo Oriani Autore della rivolta ideale quindi una reazione anti positivista in termini filosofici che in termini politici significa no alla palude alla stagnazione della politica ma significa guardare avanti a rilanciarsi Bari lancia si intensifica in che determi in un segno profondamente conservatore
Quell'affermazione che Prezzolini farà nel Manifesto dei conservatori degli anni settanta il progressista e la persona di domani
Il conservatore la persona di dopodomani perché solo il conservatore e in grado di modernizzare una società salvaguardandone i valori
E già nell'azione nelle avanguardie culturali del primo Novecento perché sono tutti assertore di modernizzazione pensate la voce fa di numeri monografici la questione ferroviaria
E noi siamo ancora con la questione ferroviaria perché andare in treno da Napoli a Potenza è una Cafasso e quindi è una questione ancora la questione meridionale
Il rinnovamento dell'università
Lo raccontavo primo al direttore come fa ecco e bravo direttore per aver organizzato in tempi europei questa questa mostra anche la direttrice Passarelli
Il termine barone universitario nasce nella voce di Giuseppe Prezzolini
A proposito di una triste vicenda che si verifica nella mia città a Napoli c'è un articolo o come la malavita all'università di Napoli perché Giovanni Gentile non vince il concorso a cattedra ma la carte adesso riapre Sofia viene data uno scudo
All'oscuro professore gentile vincerà l'anno dopo
Allora se Albertini si indigna
Per questa per la mancata concessione della cattedra Giovanni Gentile e cognac questa parola che poi entrata nel lessico di tutti quanti noi vero professore Pini la parola Barone universitaria è una parola che adesso tutti quanti conosciamo ma che nasce in quelle riviste quindi la capacità diciamo di guardare avanti
E poi pressioni disse queste avanguardie culturali questo è un altro tratto che costo ha colto molto bene il presidente La Russa
Sono un altro circuito intellettuale cioè quando voi vuol giornalisti volete creare degli steccati no destra sinistra dovreste studiare un po'di più
E presento ricordarmi chi al capezzale di Gobetti c'era Giuseppe Prezzolini chi portava le medicine la notte a Gobetti porre e morente c'era Prezzolini c'è una lettera che io ho chiesto al direttore inserire di Togliatti
A Gramsci che dice guarda nel fare la rivista all'Ordine Nuovo l'ordine nuovo e la rivista di Gramsci e Togliatti fondata a Torino dovete prendere a modello la voce perché quello moderno efficace
E Urso Malaparte
Scrive che la voce è stata la serra calda del fascismo e dell'antifascismo perché nella Voce di Prezzolini si sono incontrati Giovanni Amendola
Il padre Giorgio Amendola Grande esponente liberale Gaetano Salvemini che poi durante il fascismo scarponi gli Stati Uniti d'America andò all'università di Harvard ma anche persone che poi a aderirono all'Accademia
Nazionale di Giovanni Gentile persone come Giovanni Papini come soffici come altri però si incontrano il nome di una comunanza ideale e di una comunanza intellettuale andate a rileggere per esempio sul regno all'articolo l'aristocrazia dei briganti e delizie quanto è attuale quell'articolo rispetto a determinate oligarchie
Io non voglio andare oltre perché stare qui a parlare ore ma non è stato poi ho affidato le mie considerazioni all'introduzione al catalogo e porse
Il dietro e si aspettava la solita paginetta del ministro si è visto recapitare un saggio vere e proprie con con le note e dice per fortuna grazie
Però mi voglio annunciare alcune cose adesso grazie all'intervento degli Intesa San Paolo ed è la Cassa di risparmio di Firenze lunedì faremo qui a Firenze il premio Prezzolini
E io spero che nel Piano Prezzolini ci siamo una medaglia una targa nata dal Senato della Repubblica come ce ne sia una della della regione che potremo dare o del Comune perché potremmo dare a questi giovani studiosi che si sono distinti in queste attività lunedì al Senato lo voglio annunciare avremo un importante convegno sulla figura qui a poco la cui alla cui creazione ha collaborato l'onorevole ammonizioni importantissimo convegno sulla figura di Giuseppe Mazzini grazie
Grazie signor ministro tra i curatori prende la parola prima gialla Totti
Buongiorno a tutti intanto non è facile perché avete già di tutto e quindi comunque incominciamo Bongiorno
Signor Presidente volgeva signor ministro signore
Governatore siamo molto onorati di avverbi qui oggi così come generato prendere parte a questa mostra su un argomento quello delle riviste all'inizio del Novecento che vedo ricco di implicazioni e sfaccettature com'è stato già giustamente sottolineato
Fin dai nostri film incontri con le colleghe della dell'abete grazie la centrale
E Giovanna D'Antoni Simona Mammana
Sì ci siamo trovati d'accordo sul taglio che doveva avere proprio questa mostra ovvero mettere in evidenza quello che è stato il flusso
Delle idee trasversale tra queste riviste così come trasversali erano anche le collaborazioni appunto tra i maggiori intellettuali del tempo che scrivevano su quelle pagine
Entrata all'altro delle dinamiche di confronto e anche di scontro che oggi forse sarebbero impensabili
E questo lungo un arco cronologico che va dal mille novecentotré già stato ricordato anno cruciale perché nascono a Firenze
Leonardo il regno e a Napoli
La critica Cioce
E il mille novecentoventisette al termine ultimo che ci siamo dati che vede la il radicalizzarsi la contrapposizione ideologica tra i poli di destra paese rappresentati dalle riviste di Enter selvaggio di italiano e di sta città invece col Novecento e Solaria niente
In questo arco cronologico di ventitré anni abbiamo selezionato ventisei riviste lungo tutto l'arco della penisola certo con come dire con una Firenze un po'che fa da fare in questo panorama come del resto in mostra alcune riviste sono rappresentati da un solo fascicolo altri invece hanno una sera sale intera dedicata
Ma ne abbiamo la pretesa come dire di aver restituito la globalità del tema ma certo una vasta panoramica si anche perché i pezzi in mostra sono duecentosessantaquattro
Tra queste e i troverete non soltanto le riviste troverete anche tanti libri e troverete anche tanti dipinti e poi sculture disegni
Molte volte sono citazioni dirette cioè quello che vedrete sulle riviste sono col presente durante anche in mostra
Gli originali come nel caso di De Chirico Carrabs Picasso altre volte invece abbiamo voluto giocare su dei relazioni storiche ambientali
Faccio riferimento per esempio ai tanti ritratti che costellano appunto nella mostra
è stata anche l'occasione bisogna dire che scandagliare meglio che collezioni di gallerie degli Uffizi anche sotto un punto di vista un po'diverso ne e dopodiché c'è stato anche il gusto della riscoperta
Di dipinti che magari finora era rimasta un po'defilati e che invece ora sono
Ritornati agli onori della cronaca grazie proprio a questa mostra
Certamente quello che emerge da oggi a questa inaugurazione da questo tema è proprio la vastità degli approfondimenti che emergono chissà vengono sollecitati non solo di ambito artistico ma Gambit o sociale e politico
Storico e come ci ha detto un prestatori che anche un esimio studioso questi sono argomenti che rimangono per tutta la vita e penso che anche il ministro
E il presidio presidente possano testimoniare
Ingegnere permettetemi brevissimi ringraziamenti ringrazio appunto intanto il misto della cultura per aver come dire permesso tutto ciò anche per l'introduzione al catalogo ringrazio il direttore anche insignita
Ringrazio anche gli studiosi che hanno partecipato al catalogo che sono in parte qua interessava Bartolini Anna Nozzoli la dottoressa Manghetti e questo per in ultimo un enorme Ignazia mento poi a i colleghi delle Gallerie degli Uffizi e è quella che è l'ambito internazionale che hanno
Si sono spesi per la realizzazione di questa mostra e devo dire all'interno di una collaborazione che è stata per una volta tanto davvero felice grazie
Prosegue tra le curatrici Giovanna Longoni
Buongiorno buongiorno a tutti mi unisco subito ai ringraziamenti davvero sentiti della dottoressa tolti che voleva estendere permettetemi di fare la bibliotecaria della mostra avete già parlato ampiamente avete citato tutte le riviste mostra avete citato anche idea che sta un po'dietro uno alla mostra quella dei collegamenti di idee dei collegamenti delle redazioni che passano proprio da una rivista all'altra
Quindi permettetemi allora dei ringraziamenti e ai colleghi degli Uffizi ma anche colleghi della biblioteca qualcuno e quindi ma la maggior parte di loro sono appunto in biblioteca per permettere ai nostri utenti di fruire delle nelle sale delle nostre
Nel nostre collezioni un ringraziamento ovviamente esteso anche alla nostra funzionario delegato alla direzione alla
Direttrice generale Passarelli che avvocato anche la direzione della della biblioteca salto tutta la parte sulle riviste perché davvero sono state già citate tutte
E diciamo così vi racconto un po'la la storia e la caratteristica di di questi materiali che abbiamo esposto e che non non spesso sono sono oggetto di una mostra
Abbiamo usato le riviste per raccontare un contesto ovviamente storico culturale intellettuale più ampio quindi le riviste come contenitore di idee e in effetti le pubblicazioni periodiche tutte le riviste e giornali
Hanno proprio questa caratteristica di essere portatori di notizia
Di notizie e anche vivere
Ma diciamo sono la parte della produzione editoriale più veloce
Quella che deve essere prodotta velocemente e che deve essere diffusa e ma qui affidata una diffusione capillare che data anche da un'altra caratteristica fondamentale che è quella della diciamo così dal basso costo
Quindi sono materiali che rispetta leader a lungo iter di produzione del libro sono caratterizzati dall'essere fatti su carte povere e queste carte povere hanno compromesso un po'la loro conservazione anzi
Molto
E sono diciamo così
Caratterizzate noi non supporto così fragile che con cui noi tutti i giorni mi viene da dire combattiamo in realtà che che affrontiamo con forza
Quindi
Così come dire a questo questo breve discorso è solo per ricordare che questi oggetti esposti in mostra
Non sono oggetti da collezione o meglio sono anche oggetti da collezione ma sono per noi oggetti di studio che gli studiosi vengono a consultare ora un po'meno perché grazie alla digitalizzazione la maggior parte di questi titoli sono in effetti stati digitalizzati ma che ancora oggi portano forte in segno dell'usura della
Nella lettura dello studio
Segni che è nel nostro caso nella nostra collezione che vi ricordo la collezione di periodici più grande d'Italia con il suo suoi oltre centosessanta mila titoli portante forte un altro segno
Di un episodio che oggi risuona ancora più tragicamente attuale forte che è quello dell'alluvione quindi abbiamo scelto anzi abbiamo voluto con forza
Mettere in vetrina anche i nostri volumi anche quando erano forse troppo grandi per le vetrine o anche quando nonostante sottoposti a a importanti
Azioni di restauro portano portavano porta ancora forte questo segno
E così mi piaceva concludere con un ultimo ringraziamento al nostro preziosissimo laboratorio di restauro che è stato insomma con novantanove tutto il tempo e ciò ha permesso questa di realizzare questa per l'esposizione grazie
Grazie conseguire la curatrice del Simona Mammana
Buongiorno in questa mostra dedicata alle riviste culturali italiane nel primo quarto del novecento trovano un posto accanto alle moltissime pagine scelte fra le più rappresentative delle riviste
Anche i tanti libri libri che fanno parimenti parte di quello straordinario patrimonio di carta
E che si trovano affiancati alle riviste perché stringono connesse delle relazioni di significato importanti
Si tratta di un patrimonio di carte
Parlanti parlanti perché banalmente le carte e contengono testo scritto contengono spesso immagini e sono aperti di anno che dialogando conversando fra di loro ma anche con il lettore che interroga possono sicuramente generare
Delle quote di significato ulteriori ma anche dei significati di scambio e relazione come abbiamo già già detto
Per lo scorcio d'inizio secolo Renato Serra constatava un me diluvio di carta stampata
La produzione editoriale aumenta il libro diventa cosa di interesse comune entra nelle case di tutti
Il liberi a cui abbiamo dedicato in mostra ampio spazio del resto costituiscono una propaggine significativa dell'attività culturale svolta proprio dalle riviste proprio in un momento storico in
Cui le pagine dei giornali si riempiono di contributi di scrittori di artisti di critici infatti e la stessa rivista che può infondere è una rinnovata vita al libro ed è così
Che molte delle riviste presenti in mostra rinnovano quel rapporto non sarà giornalismo ed editoria libraria
In quanto lo spazio delle riviste si dilata abbastanza presto e subito a quello contiguo dell'editoria libraria e si creano quindi dei Circuiti più capienti per coinvolgere raggiungere un maggior numero di lettori
Giuseppe Prezzolini descrive già nel mille novecentodue a Giovanni Papini il Progetto di adottare il Leonardo di una biblioteca del Leonardo cioè di una collezione editoriale correlata
Una collezione che diverrebbe un secondo seminatori di idee e lascerebbe tracce più stabili che non quelle degli articoli sul giornale
L'intreccio fra riviste e libri prosegue ed è secondo come ad esempio nel caso della voce la voce stabilisce sicuramente un tipo di relazione tra rivista ed editoria il Braglia
Che è estremamente articolata duratura e una durata che va oltre la vita della rivista stessa
E che si articola non soltanto in molte sotto collane serie ma anche nella realizzazione ad esempio di un marchio editoriale proprio autonomo di una
Società Editrice improprio e così molte delle riviste presenti in mostra
Hanno proprio catalogo di libri un catalogo di libri correlato che ovviamente sviluppa
Le finalità delle riviste stesse e che anche una propria identità visiva formati analoghi copertine coerenti le une con le altre e così il caso appunto di l'acerba di polizia de l'Italia futurista
Valori plastici la ronda edizioni di Piero Gobetti Solaria e così via
Sono naturalmente queste esperienze editoriali delle occasioni dei momenti di riflessione sul nuovo ruolo dell'intellettuale e sul suo rapporto con il mondo dell'editoria inevitabilmente così come ti descrive la figura dell'editore ideale è un po'come uomo di biblioteca e di tipografia artista e mercante in una parola l'editore come una creature
La Biblioteca nazionale centrale di Firenze con le sue ricchissime raccolte così cresce naturalmente un uovo privilegiato di studio di osservazione della storia editoriale e nazionale e conseguentemente della storia culturale
Del Paese puri scontrandosi tuttavia delle inevitabili lacune o danneggiamenti lo atlantici
Altro la collega
Dalla collaborazione con altri istituti di conservazione scaturisce quindi una e più completa restituzione di questo momento di storia culturale italiana e in questa occasione espositiva
Sì trovano infatti presenti anche documenti provenienti da altri biblioteche raccolte anche private che hanno portato un contributo importante annullati piena leggibilità del percorso
La collaborazione con le gallerie degli Uffizi rinnova lo anticipava prima il direttore un dialogo che nasce da lontano e nasce da lontano in una comune origine di collezioni oltre che di condivisione degli spazi
E appropriatissima la scelta della biblioteca ma gli abiti Anna come luogo di incontro oggi perché appunto prima sede anche della nazionale Florentina fino al mille novecentotrentacinque hanno di trasferimento nella sede attuale
Ma anche
Sede in cui si trovavano la raccolta maglia abitiamo la raccolta di Antonio ma gli abeti nonché quella palazzina dei granduchi di Toscana
Originariamente a Palazzo Pitti entrambi nuclei sono oggi e da dall'atto di costituzione della Nazionale centrale di Firenze due nuclei storici
Fondanti la nazionale fiorentina e siamo quindi molto lieti di potere rinnovare nell'oggi e in un Progetto che ci ha visto davvero lavorare proficuamente fianco a fianco
Un dialogo che ha origini lontane
Mi unisco a tutti i ringraziamenti già fatti dalle colleghe e
Ringrazio io a mia volta entrambe le compagnie di di questo percorso che è stato un percorso di condivisione di e di crescita siamo grati in generale via contribuito alla realizzazione dell'iniziativa e anche vorrei spendere una parola e per i restauratori che con le loro capacità e abilità terapeutiche la loro dedizione hanno lavorato su moltissime di queste carte che sono per loro natura fragili e hanno ridato ad esse una nuova vita grazie
Grazie alle tre curatrice ora prende la prova si metta Bartolini del Consiglio superiore dei beni culturali
E paesaggio
Allora mi spettano ovviamente di ringraziamenti rituali e quali che e quali mi associo sono state fatte fino ad ora ma poi non è agli atti e non ricominciare vorrei fare dei ringraziamenti gruppo particolari
Io sono particolarmente felice oggi ve lo devo dire non solo per essere qui in questo luogo meraviglioso
Ma sono felice perché
Si è verificata una alchimia molto bella secondo me importante che il segno della misura di una civiltà
In cui abbiamo visto che le istituzioni
Il ministero il parlamento sale per lamentare in Senato il presidente del Senato
Non solo la Regione non solo sono qui per dovere istituzionale ma sono qui per passione culturale
Ed è una passione culturale che io vi potrei dire credetemi sulla parola perché li conoscono e la passione culturale che avete visto e di cui sono fatti i portavoce
E il Ministro San Giuliano e il è il presidente del Senato La Russa
è una passione culturale
Che è importante
Ed è una passione culturale che nasce proprio da quelli risse da quelle riviste del Novecento proprio perché come è stato detto tutto comincia allora
Che cosa comincia allora
Comincia la cultura moderna
Comincia la modernità si scaglia si fa si trovò una cesura importante con l'ottocento e si comincia col Novecento e il Novecento per quanto siamo ormai nel secolo successivo è ancora da un punto di vista culturale la base fondamentale della nostra cultura le riviste in questo in questo ambito hanno questi importanza fondamentale perché soprattutto le due riviste che sono state ampiamente citate ovverosia la voce e l'acerba
E compiono un'operazione
Di vera ricostituzione verso la modernità dei un tessuto culturale che quello che ancora noi ci portiamo dietro perché da una parte
La voce grazie alla straordinaria intelligenza di Giuseppe Prezzolini che ha la
L'accortezza brillante
Di intercettare le intelligenze innovative i migliori di quei primi anni del Novecento
Raccogliendo le intorno assegni in una rivista come la voce era aveva già cominciato con Leonardo insieme a Papini quello era diciamo così il germe ma poi il il frutto è la voce e la voce proprio perché raccoglie tutti questi intellettuali
Di di di diversa anche natura e che poi saranno intellettuali che daranno vita addirittura posizioni contrapposte
E la voce in questo modo riesce a compiere un'operazione il Riformista
Che era fondamentale perché l'azione riformista della voce fondamentale perché la voce e riesci senza
Compiendo diciamo così questo cambiamento riesce a farlo penetrando in quegli strati ampi di una borghesia
Che quando i futuristi facevano le loro serate andavano a lanciare ortaggi vari
E e che quindi erano come dire reattivi negativamente a alla alla rivoluzione futurista
Quindi ecco la voce fa questa azione riformatrice ma non sarebbe stata sufficiente l'azione risponde matrice della voce se insieme non ci fosse stata l'azione rivoluzionaria di l'acerba
La scelta è una rivoluzione è una rivoluzione che tenta di prendere la forza del Futurismo
Però mediando la facendo in maniera tale che il Futurismo si addomestica di tra virgolette in un discorso culturale e come poi so che gli spiega conosce in basta rimettere a posto le virgole risistemare le cose che un testo futurista
Diventa un testo quasi tradizionale ecco questo è il lavoro che fanno queste riviste ma fanno anche un'altra cosa importa
E e danno
A tutto quel contesto intellettuale ripeto di varia natura
Che poi informerà tanto tanto per dire il fascismo e antifascismo e tutto dentro e tutto dentro la voce
E cosa faranno queste riviste e
Creeranno nella legge nera azioni successive quella che è stata definita un po'la mania rivista ignorati a caratterizzato tutto il Novecento fino alla fine del Novecento
Fino a che poi i sociale internet eccetera non hanno un po'cambiato le cose perché la rivista e cose la rivista il luogo dove si può avere lo spazio ampio della riflessione ma alla velocità la frequenza che è un libro non ti può dare
E un libro e il luogo dell'approfondimento però
E e puntuale è è importante ma che richiede tempo di lettura eccetera una rivista quelle riviste hanno insegnato a fare articoli che fossero
Approfonditi ma nello stesso tempo con quella capacità di sintesi che fanno sì che le idee possano passare rapidamente vi ricordo soltanto una cosa che nel mille novecentoquindici sulla voce di De Robertis Renato Serra punita
Dopo mille insistenze di De Robertis che richiede qualcosa da quel pubblicato dica con noi pubblica con noi a Renato Serra era un po'un po'pigro
Alla fine gli dice va bene ed è ti do questo testo a questo testo era l'esame di coscienza di un letterato ecco l'esame di coscienza di un letterato esce su una rivista dopodiché noi ormai non lo compiamo come il libro ma di questo ci sono tantissimi altri esempi che si potrebbero fare e che ci dicono quale è stata
L'importanza di queste riviste poco fa il ministro San Giuliano ricordava la mostra degli impressionisti che venne fatta qui a Firenze
Ecco la vorrei aggiungere a quello che diceva il ministro San Giuliano e il fatto che e la importanza di quella rivoluzione cioè di portare con sé nuove a in Italia in questo caso gli impressionisti ma poi Soffici porterà Rambo perché sarà il primo appare una monografia su attua Bovo e poi il cubismo e via discorrendo
Ma qual era l'importanza rivoluzionaria
Di quegli uomini di quei giovani che non avevano trent'anni vorrei ricordarvelo l'importanza era quella di segnalare il fatto che c'era qualunque cosa di nuovo
Ma non era la novità fine a se stessa
Era la novità gravida di valori quello che ci hanno portato quello che ci hanno lasciato e quello che ci continuano a dire prima il ministro San Giuliano ha ricordato una serie di articoli che avrei voluto ricordare anch'io ma che hai fatto te quindi basta non importa viene che effettivamente è a leggerli oggi ci continuano a parlare e ci continuano a insegnare qualcosa
Allora
Le già rileggiamo di queste riviste io faccio un un appello al ministro ricordando che esempio la voce tutta digitalizzata sul sul sito del Gabinetto Vieusseux e fino all'altro ieri diretto da Gloria Manghetti che peraltro
E qui è che ha fatto ha partecipato al catalogo e quindi forse questo dovremmo farlo anche per le altre altre per le altre le altre riviste digitalizzare questo patrimonio di riviste che come giustamente dicevano sono fragili sono preziose di alcuni sono state fatte le ristampa anastatica come della della cerca però insomma
Ecco poter portare anche i nostri studenti che sono a me è un pochino pigri questo va detto ma non è colpa loro
Portare i nostri studenti a dire guarda anche su internet e ti puoi andare a leggere un grandioso l'articolo di Prezzolini più capi Soffici più che di Papini più che di San ricche di Salvemini più che di Amendola
Batterà leggeri ci vuole ci vuole un attimo pochi click ecco questo io credo faccio questo appello al ministro ma so che ed è sicuramente d'accordo e sensibile
L'ultima cosa che vorrei dire ricordare in questo in questo contesto Giorgio Luti Giorgio Luti è stato il primo a a studiare le riviste
E il catalogo è stato
Gran parte del catalogo
Di coloro che lo scrittore catalano sono stati i suoi allievi ricordo la professoressa Anna Nozzoli ricordo Gloria Manghetti e che Giorgio Luti e stato un po'il nostro maestro e
Ha avuto il pregio già alla fine degli anni sessanta di ricco di studiare queste riviste quando i tempi non erano certo favorevoli Allo studio
Di riviste come come queste e quindi mi piaceva ricordare anche Giorgio Luti ringrazio ringrazio tutti voi
Grazie direttore
Grazie
Tracce Simonetta Bartolini prende la parola la direttrice generale Pilote che e diritti d'autore direttrice avoca ante della Biblioteca centrale da di Firenze
Grazie buongiorno a tutti
Ringrazio e saluto il presidente al Senato ringrazio il ministro grazie presidente la ragione Ignazio tutte le vostre autorità presenti
In realtà ringrazio anche il ministro San Giuliano perché ci ha chiesto di superare qualunque regola della fisica spettatori ci ha chiesto di fare una mostra
Con patrimoni a parete mente distanti in un tempo veramente
Apparentemente irrisorio invece aveva ragione lui insomma quindi realtà era una cosa fattibile e infatti siamo qui proprio oggi per presentarla quindi Gasparo voglio ringraziare personalmente
A questa spinta che
L'Opus si va anche a inverso di carta io dovesse sincera ieri pensando
Di essere qui oggi le volevo essere anche molto diligente quindi non scritta una serie di consenso ma volevo raccontare parlare delle riviste ma giunta a questo come ultima quindi a concludere i lavori dopo che in realtà somma tutti voi sicuramente meglio di me e avete rappresentato i contenuti delle riviste poco insomma che ho ascoltato chiaramente anche le curatrici
In realtà quello che invece voglio subito a rappresentare e che una visione mia romantica quando in realtà alle
Le istituzioni culturali si mettono insieme
Anche nella distanza del martire hanno inoltre siamo dinanzi a risorse Ciro iconografiche con le risorse documentarie
Nella mia visione realtà invece queste risorse nella compresenza negli stessi luoghi si potenziano
E quindi effettivamente la coesistenza di più diverse diciamo immateriali rendono il la nostra missione ancora più incisiva notevole l'ammissione del ministero appunto quello di promuovere valorizzare conservare il patrimonio quindi carta
Cercare di arrivare sempre di più anni persone
E e quindi questa collaborazione che è stata fatta appunto con il direttore smetta insomma veramente mi ha riempito di entusiasmò e quindi sono fiduciosa insomma che è l'inizio ma di una grande collaborazione sicuramente faremo altre cose con cioè istituti di cultura dobbiamo fare mente sempre cioè io ritengo che veramente una delle carte vincenti appunto è la Rete quindi Pubblico privato non è importante la cultura e unica
Colgo usufruite invece in realtà quello che ha detto appunto la la la la professoressa perché quando noi abbiamo già fatto quello che ne esce ha chiesto nel senso che il ministro ha chiaramente con l'avallo del ministro
Nella determinazione della scelta di un filone del PNR re quindi noi abbiamo deciso che tutte le riviste dall'unità nazionale o dopo sono saranno tutte digitalizzate
E quindi perché in realtà e quando sono sessantacinque milioni di record che dobbiamo digitalizzare in laboratorio
Il ministro lo sa abbiamo costituito a livello nazionale più laboratori digitalizzazione quindici ci sarà Milano Firenze Napoli dove carta verranno digitalizzate tutte le riviste tutti i quotidiani tutti i giornali
E quando in realtà mi hanno chiesto perché questa scelta perché chiaramente è stata una scelta fatta dalla Direzione Generale chiaramente con l'avallo del ministero
Io che non sono invece una bibliotecaria
Quindi io ho dato una definizione spiegate di praticare mi spiegavano che io era un problema di materiali di carta che chiaramente se una una carta molto fragile no quindi si perde quello appunto che c'erano c'avete detto tutto noi in realtà un momento storico importantissimo di grande dibattito culturale
Quindi sarebbe insomma
Perdere una parte così importante no sarebbe impossibile era soltanto concepirlo quindi quando metto ma perché allora andiamo su questo metilico denari diciamo come dicevano questi ma prima lo scrive detto perché io che non sono una diciamo un'esperta del settore chiosa l'abbiam detto
Ma io le riviste le vedo un po'come l'antenato di internet
Perché effettuaste alta oggi l'ho sentito quindi questa questo mio pensiero voi oggi invece ho sentito da professionisti del settore senso che effettivamente la rivista è stato il mezzo comunicativo veloce
C'è quindi in realtà perché poi si scriveva sulle riviste a parte perché in realtà erano loro mezzi veloci di comunicazione perché quindi in realtà gli si potevano raccontare le e farli arrivare in maniera veloce rispetto chiaramente al patrimonio libraio
Quindi questo insomma voglio dire è un progetto che porteremo avanti due mila venticinque sessantaquattro milioni tutte le riviste digitalizzate e quindi del grande Claudia della cultura e niente io adesso mi taccio perché insomma sicuramente penso che ci sarà la presentazione nove un della mostra
Un altro intervento e quindi grazie veramente grazie al ministro che ci ha indirizzato su questa strada grazie
Grazie direttrice generale i ora si chiede un Breve saluto al come relatore della Toscana che Eugenio Giani
Grazie che grazie di cuore per questa iniziativa a il presidente del Senato naturalmente la russa dimostrato come in questa veste
Qui presente come appassionato cultore
Mi fa molto piacere perché questo dà il senso di un'iniziativa che poi il mondo diciamo della politica il governo sviluppa con quella passione che riconosco anche al ministro San Giuliano e che ci ha portato stamani prima a casa di Giovanni Spadolini coi qui con una diciamo attribuzione di sensibilità verso la cultura che Firenze e la Toscana esprimono
E ne parlavamo con Giovanni Donzelli oggi davvero una gran bella giornata perché sulle riviste
Firenze e la Toscana su le avanguardie hanno visto fra la all'inizio del Novecento
Ritornare questa terra ad essere protagonista come lo era stata nell'umanesimo nel Rinascimento
Dini si attiva e culturali di grande e lungimiranza evidente che la Firenze della fine dell'Ottocento dell'inizio del Novecento una Firenze
Che vive una serie di spinte fortissime a mio giudizio date dalle periodo in cui quasi senza accorgermene
Ma la scelta era stata capitale d'Italia
E indubbiamente se ne va via la capitale d'Italia nel mille ottocentosettantuno
Senza che abbia prodotto quegli affetti che in qualche modo si rincorrono dopo e si rincorrono con iniziative che portano il sa il Duomo e Santa Croce ad avere la nuova facciata che porta nel mille ottocentottantotto a costruire la prima
Società dantesca che diventerà la Società Dantesca Italiana nel Palazzo dell'Arte della lana e se da un lato nella grande platea
Che offre il Palazzo dell'Arte della lana noi vediamo che arrivano Pascoli
Carducci
Pirandello a fare le letture dantesche dall'altro c'è un gruppo di giovani che esprime il protagonismo della lavora generazione quindi ecco nel mille novecentotré mille novecentoquattro il Leonardo
Considerate che Papini e Prezzolini protagonisti del Leonardo sono nati nel mille ottocentottantuno nel mille ottocentottantadue ovvero si tratta di ragazzi ventun'anni
E io stavo pensando oggi cosa significa nell'esprimere ciò che la rassegna degli interventi ha offerto nel significato che poi le riviste portano alla cultura italiana
Il ventunenne il ventiduenne che si mettono a un tavolino discutono e generano quella rivoluzione attraverso le riviste che è una rivoluzione culturale ma anche di costume sociale magari viene veniva citato Lincoln incontro all'incrocio con l'arte la letteratura Prezzolini e Papini sono questi ha del resto Firenze in qualche modo in quegli anni c'aveva già abituato pensate che a villa Demidoff
Voi sostanzialmente distrutta
Abbiamo il
L'autore del
Di Pinocchio il Carlo Lorenzini chi afferma in note Gaia nell'ultimo dei suoi libri di aver visto per la prima volta quell'impresa quegli impressionisti francesi e non a caso
I nostri Macchiaioli lo associano nelle famose immagini delle Caffé Michelangelo e conseguentemente viene
Una rivoluzione un'affermazione generazionale che passa esprimere anche in termini politici perché negli stessi anni in cui viene pubblicata la voce mille novecentootto abbiamo messo
Qualche anno fa anche la lapide del luogo
Dove l'otto di dicembre del mille novecentootto pubblicato il primo nome arriva la Giunta Sangiorgi la prima giunta di un radicale di sinistra che dà il senso della rottura con quello che era un punto di vista politico era l'età giolittiana riviste significano quindi una grande rivoluzione non uniforme perché se voi andate a vedere la serata futurista
Delle mille novecentododici se le danno di santa ragione Marinetti arriva qui ma Papini e Prezzolini lo inseguono fino alla stazione sapendo che anche la forza fisica delle rissa in campo nelle caffè le Giubbe rosse che poi è il luogo dove i camper Michelangelo in cui si discutere animatamente e si rivendica da parte di Prezzolini
Di Papini e di Soffici un'identità propria del futurismo fiorentino rispetto a quello milanese
Di Marinetti ma è la vivacità e la cultura e la forza di una cultura che emerge viene e che poi consentirà di lasciare il suo segno anche quando poi la rileggeremo e la vedremo alla luce di quello che avverrà nel nostro Paese devo dire quindi che la mostra di oggi e particolarmente importante anche perché poi segna quel patrimonio straordinario che viene dalla biblioteca nazionale
Dove i sette i milioni tra volumi ministri e manifesti sono un patrimonio unico in Italia ecco ascoltandovi e concludo sento che davvero nel nome per cui vediamo queste esperienze nel momento in cui ci rendiamo conto che la presenza di questi giacimenti culturali la nostra città capitale d'Italia è stata solo sei anni
Ma forse capitale della cultura
è qualcosa che ha mantenuto e chi ha potuto valorizzare fino ai nostri giorni
Grazie
Grazie a tutti l'Inter intervenuti grazie a tutti i presenti ora chiedere ai alle tre in curatrici prima di rimettersi al lavoro oggi pomeriggio ero prepara la mostra sulle riviste del dopoguerra che naturalmente faremo agire recarsi
Di recarsi attraverso questa porta e anche tutte le massime autorità della prima fila più e senatori della Repubblica di recarsi a presso casa porta per arrivare nella mostra e poi dopo pochi minuti tutto i altre altri presenti e ci vediamo nella mostra
Otto
Non
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