Berlusconi: Leadership, Potere, Popolo

Entrando in questa sala dei baroni questa storica sala dei baroni un tempo tempio della politica napoletana richiamare e direi nazionale
è stato breve un tuffo nel passato una grande emozione
Io ho vissuto tante stagioni politiche
In questa straordinaria sala dei baroni
Guardavo mi guardavo intorno
Osservavo il volto di
Umberto Ranieri come dire siamo i sopravvissuti di un'epoca lontana
In questa sala dei baroni ho conosciuto grandi personalità politiche
Maurizio Valenzi
Gerardo Chiaromonte
Galasso i Donà terrore
Pannella
Giorgio Almirante
Ecco questa era
Negli anni ottanta
Questo era nata nel consiglio comunale di Napoli beh
Lasciamo perdere
Un minuto in onore il ricordo di due grandi italiani lo dovete consentire
Uno stato un grandissimo esponente della prima repubblica
Arnaldo Forlani è uno della secondo
Silvio Berlusconi
Oggi
Si sono svolti i funerali di Forlani
Circa un mese fa quelli di Silvio Berlusconi
Che aveva rapporto speciale con questa città
Vi chiederei
Un minuto di silenzio fino all'una di queste due grandi personalità
Grazie
Molti si sono chiesti ma perché il Polo Sud un'associazione culturale
Promuovere una giornata comunque è stata Imperato dura che era già prevista
Un incontro a Napoli nel Maschio Angioino
Noi non abbiamo voluto fare per una serie tira giù
La prima
La prima è
Un tentativo
Attraverso questo incontro
Per far ripartire
Dalla capitale verso
Da una città che non è stata mai colonia e non vuole essere coloniale
Danzo tutto un grande messaggio di positività
Ma soprattutto perché
Abbiamo l'ambizione di voler farli entrare
La politica
Dal suo esilio
Soprattutto nel Sud Italia
Lo dico con grande dispetto credete che con grande sincerità nei confronti di tutte le formazioni politiche di tutte le esperienze culturali e politiche del Mezzogiorno
C'è un mezzogiorno che non è questo quante c'è un Mezzogiorno che non è Accattone c'è un Mezzogiorno positivo c'è un Mezzogiorno progettuale un Mezzogiorno ricco di intelligenze e di energie
Che non stanno solo da una parte
Stanno attesti la stanno a sinistra stanno al centro
La politica non può essere ridotta ai istrionismo e demagogia
Anche questa città
Nei dieci anni precedenti
Purtroppo
Acconto ha dovuto convivere collezionismo piccola demagogica
Io credo che dobbiamo tornare alla politica
E quale migliore occasione di di unire belle esperienze grandi personalità che hanno fatto la storia politica di questa città di questa Regione il ventre di sinistra
è metterli a confronto io vorrei che stasera nascesse un tavolo di confronto permanente tra tutte le intelligenze le libere intelligenze di destra e di sinistra
Perché dal confronto cavalleresco faccia a faccia possono uscire le soluzioni il sud non è la palla al piede
Del governo nazionale
Il Sud non è un accessorio
Durante la Prima Repubblica il Sud contava nel governo nazionale
Aveva una rappresentanza i ministri autorevoli quindi essi con il quale mi contrastato non condividevo le loro posizioni ma il Sud contava adesso mi sembra che come dire non voglio esagerare
Bisogna rafforzare l'attenzione del Governo rispetto al Sud
La forza
E questo non è un compito che spetta soltanto a chi governa ma spetta anche all'opposizione
Perché quando Andreotti una volta fece una battuta nei confronti di Almirante dicendo il potere logora chi non lo che non c'è la
All'epoca il mio leader politico caro Antonio Bassolino rispose l'opposizione è logorata chi non l'ha fatto allora c'è bisogno di governo e di opposizione al massimo livello
Impatto tristi non sono ammesse
Troppe questioni vanno affrontate tante questioni meritavano appuntati nel concreto con le soluzioni concrete
E noi non abbiamo nessun complesso rispetto al Nord Italia nessun braccio di ferro col nordica ci mancherebbe assolutamente
Non ci sentiamo però figli di un dio minore non è pensabile che gli uomini del Sud debbano fare anticamera
E siamo abituati a parlar chiaro perché si dice che il parlare chiaro al Patto per gli amici oggi in Italia c'è una grande star politica una grande un grande leader politico
Giorgia Meloni scelta dal popolo piglia dal poltiglia del popolo non è nata in una manovra di palazzo
Grazie a Dio
Però
Intorno a questa donna l'iter c'è bisogno di un'alta politica e non riguarda ripeto soltanto il centrodestra ma anche direi soprattutto l'opposizione
E allora agli amici della sinistra che sono qui presenti e che ringrazio
Perché
Io so bene che ogni volta c'è qualche sciocchi no non dico un imbecille che storce il naso quando qualcuno come me io come altri
Ci vedono dialogare con esponenti della Sinistra e l'abbiamo sempre fatto
Anche in tempi lontanissimi ricordo che proprio citando Ranieri
Negli anni ottanta scrissi una lettera Lulli era il segretario provinciale del Partito comunista violenza alla rovescia dell'MSI gli dissi ma noi dobbiamo
Discutere confrontarci e da quella mia proposta nacque l'Inter partitico delle opposizione quindi certi passi insieme li abbiamo fatti
Così come in altre occasioni
Però poiché non voglio togliere spazio a nessuno
Ho il dovere o l'obbligo di
Leggere un messaggio che mi è pervenuto poco fa in mattinata
Io avevo invitato a questo incontro
Anche
Il vicepresidente della Camera onorevole Giorgio Mulé
E quando l'ho invitato
Era ancora in vita Arnaldo Forlani poteva mai immaginare che il Padreterno che ha rubato Alitalia Berlusconi togliersi anche Forlani in questa circostanza
E invece è accaduto la volontà di Dio va rispettato ma solo la volontà di Dio va rispettato
Poi va rispettata la volontà del popolo altre volontà ci interessano poco o no no o no o no o per nulla
Caro Amedeo ti invio queste poche righe per ringraziarti dell'invito a intervenire al contegno dati organizzato
E per soprattutto scusarmi della mia assenza la scomparsa di Arnaldo Forlani e la contemporaneità dei funerali di Stato con il convegno odierno mi costringono essere lontano Dana
Vorrei in ogni modo farti giungere i miei ringraziamenti per un'iniziativa che a meno di un mese dalla scomparsa del presidente Berlusconi
Ne riconosce l'essenzialità chi ha rivestito non solo nel panorama politico italiano ma nella storia d'Italia
Avevano organizzato a Napoli inoltre costituisce un tributo all'uomo che amava ripetere di essere una Politano nato a Milano
Silvio Berlusconi si sentiva autenticamente partenopeo esaltava in ogni occasione il carattere e la genialità dei napoletani al quale era sinceramente e profondamente legato
Si sentiva parte di questo popolo più a questo popolo dedico energie sentimenti durante la sua vita
Si ritrovano oggi intorno alla sua persona personalità
Che gli furono ma amiche testimoni in vari campi della sua azione o che pure essendo avversari non furono mai nemici e lo rispettano
Per Berlusconi
Il discrimine era proprio questo non esistevano nemici ma soltanto a Bersani con cui confrontarsi partendo sempre dal riconoscimento del rispetto del valore della persona
E questo avveniva in contrapposizione al rancore
E perfino all'odio che invece gli riservavano coloro che Sciascia avrebbe definito al più omini chi ma molto più dei quaquaraquà
Non sarà necessario attendere il lavoro degli storici per vedere riconosciuto la validità di una visione che già oggi si riverbera nella quotidianità
Per il crinale parole come libertà garantismo o europeismo non era professione di un credo laico ma precondizione per la sua attività politica
Era la manifestazione di quel patto di lealtà che ha sempre contraddistinto il legame tra Berlusconi Forza Italia e i suoi elettori
Nello scusarmi ancora per la mia assenza concludo queste mie Brevi note con un ricordo molto vicino legato a Napoli a Berlusconi
Successi alla fine del maggio due mila ventidue c'è poco più di un anno fa
Il Cavaliere venne a Napoli per una convention a Creta mattatore qual era ci tenne inchiodati alle sue parole per quasi un'ora e mezzo di discorso a braccio la sera polli amici e collaboratori la scena in un ristorante che guardava Castel dell'Ovo parlò per altre ore tenne la scena come sempre naturalmente sapeva fare a un certo punto probabilmente perché le nostre fasce tradirono la stanchezza accumulata cresce una pausa
Passa in rassegna ognuno di noi e alla fine disse
Ripeto un po'approvati d'altronde c'è da capirlo pista alla vostra età
E il loro che voi vecchietti andate a fare la nanna
Questo era Silvio Berlusconi un uomo che mordeva la vita con l'entusiasmo di un ragazzo e ogni giorno che passa a me manca sempre di più con i migliori saluti un abbraccio Giorgio Mulè
Allora
Per tornare per tornare alla politica
E per guardare avanti
Io credo che il nostro Parlamento debba fare un grandissimo sforzo
In questa fase nuova della vita politica italiana
Debba avere il coraggio
Di portare avanti
Una grande riforma
La riforma della giustizia
Perché fino a quando non rifaremo una giustizia giusta questo Paese non decollerà c'è stato uno squilibrio e gli ultimi trent'anni in questo Paese
La politica a patto troppi passi indietro nell'ordine giudiziario a patto troppi passi in avanti
Non intendo aprire un confronto scontro con l'ordine giudiziario me ne guarderei bene
Però credo che sia giunto il tempo ecco di affrontarlo il tema dalla giustizia Pecchia non riguarda solo i politici ma riguarda soprattutto i cittadini
Che non devono avere paura
Della magistratura noi abbiamo sempre rispettato le istituzioni
E continuino sembra rispettando anche quando mi sono istituzioni che sbagliano e che fanno molto male anche perché sbagliano ma non pagano dazio
L'unica categoria che non paga dazio e quella dei magistrati
Allora per carità nessuno intende crocifiggere i magistrati la maggioranza dei magistrati italiani fantastica lavora benissimo poi c'è una minoranza assatanata che vuole fare politica e determinare
I cambiamenti negli scenari scelte voluti dal popolo
Non mi fascio tirare per i capelli che hanno no nelle ultime vicende che stanno interessando i media nazionale in queste ore assolutamente
Però
Magistrati facciano il loro lavoro con equilibrio ma facciamo presto perché la cosa più importante è che non si può essere inchiodati in un processo a vita assolutamente
Molti di noi hanno conosciuto
Per stagione processuale hanno impiegato qualche tempo per uscirne
Non faccio nessuno sforzo nel riconoscere ad Antonio Bassolino che è stato subito indagato che su quel processo per carità
Non ha detto ma è una parola di polemica è questo gli fa onore ma anche noi a destra abbiamo subito altrettante ingiustificate
Azioni che non voglio definire pure
Ma pesanti si molto pesante
E allora chiudiamo questo capitolo ritorniamo al Mezzogiorno
Mi sono trattenuto qualche minuto in più che le spiego anche le regioni perché il sindaco non prevede mi ha chiesto di intervenire alle ore sedici e quindici sono le sedici e ventitré credo di aver fatto il mio lavoro istruttorio e di apertura ho parlato anche troppo ma vi ho spiegato il motivo
Gli daremo la parola non appena arriverà e allora mi permetto di dare un suggerimento alla mia amica che modera Monica Macchione già ringrazio per iniziare quest'incontro che resta comunque un incontro culturale e politico perché la politica senza la cultura non esiste
A un rappresentante del mondo della del giornalismo dell'informazione allora IGP vicinanza
Che credo da qui ecco che trae origine vicinanza che ho rubato il mestiere ma era solo l'apertura
Di iniziare un ragionamento con voi
Io ho sfondato pesantemente ma da questo momento non parlo più ovviamente voi avete sette minuti a disposizione
Così come a Montecitorio distaccano il microfono se spore di qualche secondo faremo la stessa cosa anche qua la parola a Luigi vicinanza
Sì
Ecco qua grazie buonasera buonasera a tutti quanti voi un saluto i miei colorature autorevolissimi e ad Amedeo Laboccetta che ritrovo dopo molti anni un saluto anche alla collega Monica che ha il compito di di moderare o io voglio iniziare con un ricordo personale
Un ricordo che è legato all'Aquila il capoluogo dell'Abruzzo che fu colpito dal terremoto devastante del due mila nove era il venticinque aprile e Silvio Berlusconi si recò ad Onna frazione dell'Aquila
Una fazione particolarmente devastata fu completamente rasa al suolo e fu la prima volta che Silvio Berlusconi nella sua vita partecipo ad una manifestazione per non ricordare la liberazione dell'Italia dalla dittatura nazifascista
E
I partigiani dell'Anpi di lì presenti un po'tutti quanti avanti negli anni gli donarono un fazzoletto tricolore che lui immediatamente indosso
E esibiti per i giornali e per le televisioni
Mi colpì moltissimo era presente io all'epoca dirigevo il quotidiano abruzzese il Centro un quotidiano all'epoca del gruppo Espresso deludente
Tra tra i giornalisti al suo fianco mi conforta P. moltissimo la sua capacità
Di interpretare quel momento storico era diventato antifascista da Berlusconi
Era diventato immediatamente
Un sostenitore della festa di Liberazione Berlusconi non credo ma credo che con quel suo gesto
Quasi da
Sì l'azionista dare un rivoluzionario situazioni lista lui immediatamente capito qual era la cosa giusta da fare e divenne il presidente proletario
Come allo abbiamo visto poi nel corso del tempo il presidente operaio il presidente calciatore il presidente imprenditore il presidente impresario televisivo
Il giorno dopo anche questa è storia venne proprio qui
Dalle nostre parti a Casoria all'ormai strafavoriti a festa di compleanno di una giovane ragazza che faceva i diciotto anni queste due
Immagini mi hanno accompagnato negli anni perché mi fanno dire
Che Silvio Berlusconi
Il giudizio ha mai alla storia no a me la storia entrato nella storia Silvio Berlusconi è stato o un personaggio in grado di adattarsi alla realtà italiana con
Io una capacità di interpretazione delle situazioni
Inimmaginabili io
Mi piace mi piace definirlo così so che non tutti i presenti sono hanno d'accordo ma è stato tutto e il contrario di tutto
Pressato o un liberale ma è stato anche il primo vero populista della storia italiana anzi anticipato forme di populismo i nostri paesi basta pensare a quello che è successo negli Stati Uniti con Trump lui è stato atlantista e filorusso innovatore sicuramente innovatore e conservatore è stato istituzionale e informale perché ha cambiato il linguaggio della politica
è stato garantista
Ma anche i versi Ivo quando ha scatenato l'attacco alle cosiddette toghe rosse è stato o fatemi dire vittima e carnefice
Sicuramente
Vittima di come dire un un accanimento politico ma ugualmente carnefice quando il potere lo ha esercitato senza senza senza senza compromessi ed è stato familista e concubine o è stato seduttore e traditore bugiardo e e sincero o tutto e il contrario di tutto una cifra complessa che vedeva in lui una straordinaria genialità tutto questo gli ha consentito di interpretare in maniera
In maniera in maniera moderna in maniera moderna la realtà italiana che era profondamente cambiata dagli anni ottanta in poi cioè pensiamo nel ancora oggi parliamo di Seconda Repubblica l'ha inventata lui la Seconda Repubblica ma la riforma costituzionale non c'è mai stata
Anzi tutte le varie riforme costituzionali sono state bocciate ne parliamo di Seconda Repubblica di elezione diretta del premier quando tutto ciò della nostra Costituzione
Non è previsto perché lui da questo punto di vista è stato lo straordinario comunicatore
Tutto questo in una difficoltà
Del mondo Miglio di appartenenza la sinistra che invece in quegli stessi anni non ha capito le profonde trasformazioni che la società stava subendo
Non le ha capite non le ha interpretate e dunque avuto difficoltà faccio un riferimento alla ciò che ha detto che l'introduzione Amedeo Laboccetta quando parla di
La riforma della giustizia ebbene fammi dire caro Amedeo in maniera provocatoria che uno dei motivi per cui di giustizia in questo Paese si parla con grande fatica e con grande difficoltà
E proprio legata alla figura di Berlusconi perché per questi trent'anni il paese si è spaccato in due
Da un lato i garantisti pelosi e dall'altro lato
I ma nettari di complemento non potevi criticare la magistratura che pure incerti i suoi aspetti e in certi suoi comportamenti va criticata perché ma sarebbe berlusconiano
Atti coi accettabili in tutto l'operato della magistratura ed accettabili persino gli eccessi
Governi sono caduti governi di centrodestra e governi di centrosinistra solo caduti per effetto della magistratura e non se n'è potuto parlare proprio per questo
Per questo tema cioè è un altro degli affetti del postumi del berlusconismo
Sarà in grado questo governo non lo so
Chi vivrà vedrà ma sicuramente di Berlusconi e noi possiamo dire che ha è come se avesse introdotto nella politica il colore come le sue televisioni hanno introdotto il colore della TV di Stato bianche nera un po'grigia un po'paludata un po'noiosa
Lui sicuramente ha introdotto il colore nella politica
Cambiandone e stravolgendo nei
I linguaggi
Bene male bei adesso noi stiamo vedendo giorno per giorno lo vedremo ancora successivamente sta di fatto che
Io stesso che sono stato
Dal punto di vista giornalistico di rappresento sia chiaro la presento a stento me stesso e le mie idee ma dal punto di vista giornalistico non l'ho risparmiato critiche a Silvio Berlusconi bene
è innegabile e dire che lui oggi e nella storia nel bene e nel male e nella storia di questo Paese e un convegno come questo e sicuramente utile per approfondire ulteriormente questi temi grazie
Allora ringraziamo il direttore Luigi vicinanze diamo la parola un altro collega Alessandro stanzoni
Prova ok
Grazie dunque
Sempre un compito ha complicato diciamo fare interventi introduttivi soprattutto dopo
Un collega bravo come il direttore di DC direttore vicinanza e quindi provo un pochettino come dire a fare un inquadramento storico del personaggio Berlusconi perché poi alla fine possiamo dire con serenità che si tratta di un personaggio che fa parte della storia vera autentica di questo Paese e di tutto l'Europa e il mondo occidentale perché fa parte della storia fa parte della storia perché lascerà un'eredità
Personaggi storici hanno bisogno di lasciare un'eredità politica
E disegnare in qualche modo l'avvenire no
Io credo che sia un personaggio storico perché ha caratterizzato la sua stagione del presente non poteva lasciare
Nulla dopo di lui proprio perché si tratta di una personaggio straordinario che però se è stato un innovatore nel suo ambito imprenditoriale nel suo ambito professionale quello delle televisioni
In politica è stato tutt'altro che innovatore
Cioè Berlusconi dal punto di vista strettamente ideologico prima lo si diceva è un po'complicato capire esattamente che cosa fosse tutto il contrario di tutto
Perché lui esordisce nel mille novecentonovantaquattro dicendo voglio fondare il partito liberale di massa ma Berlusconi era un liberale
Francamente mi sembra difficile definire Berlusconi un liberale allora era perché semplicemente Berlusconi individua una formula che in quel momento può essere vincente ma soprattutto individua uno spazio politico e lo spazio politico che da Sperto di marketing e di pubblicità individua Berlusconi e quello di tutti coloro che non sono di sinistra e quanti sono tutti coloro che non sono di sinistra in Italia la stragrande maggioranza di questo paese almeno sei persone su dieci
Statisticamente parlando e siccome si era frantumata la rappresentanza politica di queste sei persone su dieci Berlusconi decide di occupare quello spazio non poteva dire un'altra volta che era un democratico cristiano non poteva evidentemente dire che era socialista
Dirsi di destra faceva poco come dire era poco alla pace per di più c'era qualcun'altro in quel momento che occupava stabilmente in quella posizione Berlusconi dice io sono un liberale D'Antimi liberali in Italia
Di fatto non esistevano da almeno cinquant'anni insomma c'era un partitino del due per cento lo teneva altissimo non se n'era accorto
Nessuno salvo quei pochi che insomma lo votavano e quindi poteva essere una bombola collocamento
Questo perché perché Berlusconi va in continuità con la storia di questo Paese Berlusconi qualcuno lo dice è l'Arcidiano
Ma che cos'è l'Italia
Per scoprire l'italiano e non dobbiamo vedere a quella periodo storico che poi è il più esaltato da certi media da una certa televisione da un certo mondo culturale bisogna vedere gli anni cinquanta e sessanta
Berlusconi è l'erede dell'Italia degli anni cinquanta e sessanta che poi l'Italia in cui lui si è formato in cui le ha preso la laurea in cui comincia a lavorare e alla quale mi fa sempre riferimento quando fa riferimento ai suoi genitori
Negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta il problema all'Aquila di indossare o meno il fazzoletto tricolore dei partigiani non c'era
Perché il problema dell'antifascismo militante che è elemento di visivo
Nel nostro Paese subentra negli anni settanta tant'è vero che anche la tesi e
Da come dire il costrutto concettuale direi dell'arco costituzionale lo inventa De Mita a metà degli anni settanta
Cioè noi diamo per assodati
Oggi una serie di cose che in questo Paese non è vero non ci sono mai state sono state che prima degli anni settanta
La narrazione degli anni settanta è stata così forte che per noi per esempio la destra è sempre stata un polo escluso
Berlusconi sapeva benissimo ricordandosi gli anni cinquanta e sessanta che prima la destra non era esclusa e in questa città dove da trent'anni governa la sinistra governavano negli anni Cinquanta le maggioranze monarchico missive monarchico omissive perché evidentemente il Polo non era escluso
Berlusconi quindi si rifà tutto questo andrà in continuità e anche per questa ragione poi può essere in qualche modo libero di essere atlantista ma anche filorusso perché perché in fin dei conti Luís interpreta l'italianità e anche in politica estera l'italianità più autentica più ancora che De Gasperi è rappresentata dal Vaticano da Mattei da coloro che si muovono tra Gheddafi in Libia e il Mossad in Israele con grande facilità e con grande serenità che fanno parte della NATO e che però costituiscono Togliatti Grad e le fabbriche di Togliatti Grad in Unione Sovietica queste l'Italia un porto naturale lì nel mezzo del Mediterraneo che Berlusconi vuole andare interpretare ed è per questo che si contraddice ma si contraddice perché supera l'ideologia e vuole essere l'italianità l'italiano e proprio per questa continuità con il senso dell'Italia profonda che ne possiamo definire conservatore se ci piace ma è l'italianità in quanto tale è la più profonda determina anche in perché non avviene e vado a chiudere quella riforma costituzionale che sancirebbe effettivamente la nascita di una seconda Repubblica che è una formula giornalistica che è una forma anche storica storiografica e persino una formula politica ma che non esiste sulla carta cioè quando passiamo dalla Quarta Repubblica la quinta Repubblica in Francia
De Gaulle cambia la Costituzione cambia tutto tutto addirittura dice compenso della Francia metropolitana non è più Francia l'Algeria pensato un poco che cosa è stato il passaggio da una repubblica all'altra in altri Paesi
Il nostro non è che un Paese meno serio un Paese in cui funzionano le cose diversamente i tedeschi hanno fondato una scuola Polito logica
Storica che analizzala Fairfax Sung contrapponendo la la Costituzione che cos'è la Costituzione la carta costituzionale scritta no come quella lì che hanno fatto
I nostri padri costituenti negli anni quaranta l'affaire fa assunti invece la costituzione materiale
Cioè la gente come si autorganizzarsi
Effettivamente attraverso la prassi le consuetudini la storia di quella comunità che in qualche modo deve regolarsi
E lo fa prescindendo dalla lettera della Costituzione ecco l'Italia e la patria della per falso concede il dato di fatto della Costituzione materiale e non letterale è il luogo in cui si può fondare la Seconda Repubblica
Senza cambiare la Costituzione in cui si passa da una democrazia bloccata ad una democrazia dell'alternanza
A prescindere dalla legge elettorale
Ma perché c'è una persona che in qualche modo catalizza l'amore o l'odio degli italiani naturalmente essere una grande persona naturalmente non sappiamo se possiamo giudicarla bene o male ha sicuramente un personaggio storico e questa persona era Berlusconi
Tutto questo coerentemente guarda a farla manco a farlo apposta con quello che è stato per tanti aspetti anche un'elaborazione culturale che proviene proprio da Milano perché in Italia questo tipo di attenzione verso i cambiamenti politici basati sulla Costituzione materiale sono stati elaborati dall'università di Milano attraverso Michelangelo Schipa
Attraverso Miglio che in quegli anni diventa non a caso uno dei più grandi intellettuali di riferimento del sistema politico italiano in trasformazione ideologo della lega ma non era solo questo Gianfranco Miglio
Era molto di più era uno che teorizzava che i poteri di fatto sul territorio chi in qualche modo aveva più birra era in grado poi di determinare dei cambiamenti
E la realtà della politica in un senso o nell'altro che cosa ci manca oggi
Qualcheduno che no alla dei gol prende cambia la Costituzione
Anche perché pure sulla riforma della giustizia insomma
Io credo che oggi il problema non sia più la capacità e la della della magistratura di prevaricare la politica il problema è che anche la magistratura non è più un potere forte in questo Paese secondo me e questo è un altro problema
Oppure riesce attraverso una forma di costituzione materiale a determinare non lo so un'altra democrazia dell'alternanza un'altra formula politica la Terza Repubblica
C'è una persona così grande oggi in questo Paese in grado di determinare tutto questo
E di scavallare nel avventure nel ventunesimo secolo negli anni trenta del negli anni Venti negli anni Trenta del ventunesimo secolo
Questo è l'interrogativo che abbiamo oggi
E vedremo se ci sarà voi qualcheduno che vorrà studiare un personaggio storico come noi proviamo a fare oggi con Berlusconi prescindendo dal bene e dal male ma semplicemente perché oggettivamente talmente tanta roba che non possiamo non in qualche modo focalizzare su di lui la nostra attenzione oggi
E nel futuro grazie
La ringraziamo il direttore Alessandro sanzioni e passiamo la parola Antonio Bassolino già sindaco di Napoli già diciamo governatore di questa regione e già ministro del lavoro governo D'Alema
Sì o
Accolto con molto piacere
L'invito il Polo Sud di Laboccetta a questo incontro
Sia perché si discute di una
Di una personalità come quello di Silvio Berlusconi
Sia per il luogo nel quale noi ci ritroviamo in questa storica sala dei baroni
Che la storia della nostra città
Ed è molto Calamo a molti di noi qui ci sono stati
Per diversi anni
Di giorno e spesso di notte quando la battaglia politica era molto forte
Ricorda ero Sindaco
Un bilancio restammo per tre giorni per tre notti consecutive
E alla terza mattina io vidi lì dove c'era allora il pubblico a mia figlia piccolina che mi facevo con le mani ma voi tornata dal
Tante battaglie
Per il Paese per la nostra città per questo davvero con convinzione
Sono qui e vorrei fare qualche osservazione politica
A partire anche da ricordi personali da esperienze vissute
In primo luogo
Ho saputo in modo singolare della scomparsa di Berlusconi
Stavo correndo come mi capita di fare abbastanza spesso
E d'improvviso si ferma una macchina
Un ragazzo apre il finestrino e mi fa
Vorrei dirle che è morto Berlusconi due minuti fa e prende il cellulare e la notizia sui giornali on line e ci tenevo a a farglielo sapere
è un piccolo segno della enorme popolarità di un personaggio come Berlusconi l'abbraccio dei siti
Enorme popolarità
Di Berlusconi e cioè
Di una personalità di un personaggio di una persona
Che è stata un politico di primo piano
Un imprenditore
Il successo
è un uomo della televisione
E tutte e tre queste cose stanno assieme idee impossibile separarle se si vuole capire qualcosa di Berlusconi
Berlusconi e tutte queste cose assieme
E per questo anche è riuscito a parlare al paese
In tante occasione
Berlusconi poi è stato un protagonista assoluto della vita politica italiana
Uno di due grandi fondatore del bipolarismo italiano
Siamo nel mille novecentonovantaquattro non dimentichiamolo mai
La sinistra ha vinto pochi mesi prima
Come anche a Napoli in molte grandi città
Ma pochi mesi dopo a Berlusconi vince a livello nazionale cambia completamente lo scenario politico
E il
E mille novecentonovantaquattro Berlusconi sana umile
Uno schieramento molto largo e pieno di contraddizioni
Unisce attorno a sé la lega che allora è molto territoriale molto lega nord sono i tempi di Umberto Bossi e Alleanza nazionale chi allora è fondamentalmente meridionale nel Sud Italia
Oltre che Forza Italia
L'altro grande fondatori del bipolarismo è Romano Prodi
Che due anni dopo unisce attorno a sé
Molte parti della sinistra italiane tutta una parte del mondo cattolico così innate
Il bipolarismo senza cambiare la Costituzione ma nasce con i due schieramenti attorno ad alcune grandi personalità
Danno ora io credo noi dobbiamo aver chiaro che è importante sapere distinguere
Tra vicende politiche
E ambito istituzionale
Io l'ho pensata così da sempre
In politica il conflitto è giusto è necessario senza conflitto la politica diventa marmellata indistinta
Che non fa bene al Paese o una città
Conflitto deve essere bello libero limpido entro un certo limite
Perché come insegnò a noi ragazzi un vecchio maestro dell'Ottocento con la barba
Se si supera un certo momento limite c'è la comune rovina delle classi sociali lotta ora comune rovina del libro delle parti politiche dei partiti lotta ma io non sono un certo limite il conflitto è sacrosanto e necessario
Ma tra istituzioni
Non deve esserci conflitto politico
Conflitto ha definito una istituzione tra partiti
Ma tra le istituzione deve esserci collaborazione è quello che molti di noi hanno cercato di fare a sinistra e adesso
Ricordo
Proprio in questi giorni del mille novecentonovantaquattro ci teneva a Napoli il G7
Proprio in queste ore
Domani mattina finiva registrata
Mi telefona a Berlusconi e mi dice
Lo avevo i invitato a pranzo era andato tutto molto bene
E mi dice posso chiederti una cortesia prego gli dico io
Vorrei far venire a Tatarella
A pranzo
Perché queste richieste che può sembrare singolare
Perché nei giorni precedenti diversi esponenti della sinistra europea bussa la si erano rifiutati di stringere la mano a Tatarella naturalmente gli dico non c'è nessun problema facciamo il pranzo ma quando un push vediamo ecco Berlusconi naturalmente Berlusconi aveva organizzato le cose in maniera tale che c'era un numero enorme
Beh di fotografi televisioni giornalisti perché bisognava metterà insieme a Berlusconi Bassolino e tagliare per fare una cosa molto diversa da quella che era successa
A Bruxelles
E così sempre in questa città
Nel novembre qualche mese dopo il mille novecentonovantaquattro
Si tiene a Roma a Napoli la conferenza ONU sulla criminalità organizzata
Siamo nel palco reale
La sera prima del
Dell'inizio
Entra nel palco reale un collaboratore di Berlusconi gli dice nell'orecchio qualche cosa
Io lo vedo sbiancare lui mi dice scusami
Devo uscire
Passo cinque minuti dieci quindici minuti giungendo pudico ma che cosa sta succedendo esco lo raggiungo
Lui era ancora più bianco in viso aveva ricevuto notizia dell'avviso di garanzia da recapitare a Roma il giorno dopo dopo se
Ed è tutto uscito sul Corriere della Sera e mi dice scusami ma io tra un po'torno a Roma perché implicito
Io dico ma non puoi tornare a Roma
A sinistra
Domani c'è la Conferenza ci guarda il il mondo intero se il Presidente del Consiglio io sono il sindaco ti accordato
Tu amplia conferenza fa il discorso introduttivo e dopo vai a Roma voi rimane un attimo a pensare poi mi dice hai ragione e così fascismo il giorno dopo
Io con la fascia tricolore di sindaco che ho cercato di indossare poche volte e sempre quando bisognava rappresentare gli interessi di tutta la città lo accolgo Rita discorso introduttivo e poi bah a Roma
Per dire come
I rapporti istituzionale debbono essere sempre intesi molto distinti dai rapporti politici
Essendo chiaro che io e Berlusconi poi eravamo siamo stati avversari politici sempre su schieramenti del tutto diverso in appunto
Il conflitto in politica la collaborazione tra le istituzioni e questo io penso sia molto il importante anche in un momento come questo dopo la scomparsa di Berlusconi cambiano davvero tante cose cambino nella destra e nella sinistra tante e tanta cosa che il problema e la capacità di saper parlare al Paese anche di trarre esperienza come già è stato detto dalla storia che alle nostre spalle per cercare di costruire un futuro giusto
Di aprire le riforme necessarie per esempio giustizia
Io ho sempre ritenuto con il mio stile ritengo ancora oggi che un problema fondamentale sia quello dei tempi della giustizia
Tema del quale ancora oggi si parla purtroppo molto poco rispetto ad altri
I tempi della giustizia perché i tempi lunghi sono ingiusti e una seria riforma del più giustizia non può essere fatta facendo in modo che i tempi abbiano un percorso del tutto diverso rispetto a quello che succede oggi ecco perché guardando indietro alle nostre spalle e anche nel bene e nel male emittenti difetti all'esperienza fatta da grandi personaggi noi possiamo cercare di guardare avanti per il bene della nostra città ed il Paese GRA
Sì adesso funziona
Grazie ad Amedeo Laboccetta
Grazie perché
Aiuto
Grande tempestività
Nel organizzare
Fosse penso che tu abbia battuto tutti sul tempo nell'organizzare questo primo convegno diciamo di ricordo
Di Silvio Berlusconi ma inutili ringrazio perché voglio unire anche la mia voce alla due a quella di Antonio Bassolino circa la la solennità di questa sede io vi sono extra ordinem Napolitano ma sono un provinciale e ti ringrazio in maniera particolare per questa occasione che mi hai dato perché io ho ascoltando da radio radicale i consigli comunali diabolico fu eletto consigliere comunale del mio Comune ventiquattro anni
Per il movimento sociale italiano
E ascoltarlo di giorno e a volte anche la notte
I consigli comunali queste quando questa città era capitale una delle capitali politica
Ricordo quella seduta drammatica devo l'approvazione del Bilancio con i voti del Movimento Sociale Italiano determinanti era sindaco Picardi del partito socialdemocratico
Quando avevate il sedere non ve li diamo veline cerchiamo e voi dovete abbassarvi a raccogliere ricordo perfettamente
Questa
Questa seduta del consiglio comunale parlare di Berlusconi e vengo al tema da destra
Significa soprattutto non inciampare in una parola
Questa parola esito veramente
Perché nel momento in cui noi da destra parliamo di Berlusconi allora ci imbattiamo in questo termine che si usa per le merci in verità non vede comunità politica
Però queste la vulgata seguita autobus endorsement pro Fini nel mille novecentonovantatré Berlusconi aveva appena inaugurato un centro commerciale a Casalecchio di Reno
E a domanda dice
Se io vivessi a Roma se io votassi a Roma voterei per Fini
E quindi il giorno dopo la il giornale ove per un sito come sdoganamento del movimento sociale italiano
Ma è un termine ambiguo
Non solo perché si usa per le merci ma anche sotto il profilo storico lo ricordava prima Bassolino
E noi eravamo ballottaggio Roma confini ed eravamo al ballottaggio e Napoli con Alessandra Mussolini
Il leader del partito opposto fasciste la nipote del Duce erano a un passo dalla conquista della capitale d'Italia e della capitale ed un Sud
A conferma
Il Movimento Sociale Italiano era stato così doganali Tosel proprio vogliamo usare questo termine degli elettori dopo con l'Italia
Ma Berlusconi che cosa fa perché qualcosa fa Berlusconi con quella dichiarazione
In realtà Berlusconi fa qualcosa di molto più importante anche strategico
Perché così dicendo Berlusconi sdogana l'anticomunismo perché l'anticomunismo
Era Moneda che circolava solo verdetto missino Cara Medea godono ricorderà la DC non usava più era era volete abbiamo circolava fuori nell'arco costituzionale
La DC l'ultima volta che uso l'anticomunismo fu nel settantasei per paura del sorpasso vi ricordate
La famosa lo famose elezioni dopo che il Pci aveva stravinto le elezioni provinciali e regionali da settantacinque a o da passando dal ventisette al trentaquattro per cento che che che che una una ricorda il titolo dell'Unità
Impetuosa avanzata del partito comunista italiano
E l'idea di Ciccio Cozzuto sboom editori quarantottesimo il bon
Il la la la paura del sorpasso ma Berlusconi fa di più
Perché Berlusconi
Separa o meglio capisce che c'è un contesto mutato lo diceva prima il direttore vicinanza
La caduta del muro di Berlino
Riguarda anche lui quei calcinacci sono caduti anche bossoli perché culture politiche
Che nella Prima Repubblica erano stati insieme costretto in qualche modo da uno stato di necessità imposto dal feroce bipolarismo internazionale esito Ovest tipico della guerra fredda
E si cominciavano a liberare mi riferisco per esempio che esso ai cattolici liberali che erano stati suo compendio minoritari rispetto ai cattolici democratici della Prima Repubblica
Mi riferisco prima parlavo con un socialista al socialismo tricolore rispetto al socialismo frontista mi riferisco alla cultura liberale rispetto alla cultura azionista o alla puntura nazionale alla nostra per noi più di cui noi
Eravamo i depositari di dicevamo che potevamo dicevamo pretendano di essere i depositari era una puntura addirittura bandita della prima rete
Bene
Tutto questo trovo un nuovo ordine e con quelle dorsalmente
Berlusconi fa esattamente questo
Getta le premesse del nuovo bipolarismo
E lo fa recuperando l'anticomunismo come comune denominatore questo è un fatto importante
Perché e come si affiancasse
L'anticomunismo della costituzione materiale della prassi costituzionale rispetto alla pregiudiziale antifascista della Costituzione quale formale quale testo
Ecco allora quale
A mio avviso il vero sdoganamento che opera Silvio Berlusconi e in questo senso lui è il fondatore della Seconda Repubblica guai perché crea una situazione completamente nuova
Il il
La riguarda tanto va il centrodestra che beneficiari in quest'operazione scomposizione e ricomposizione ma riguarda anche la sinistra dall'altro lato
E quindi il dato vero della
Vogliamo dire il tratto
Reale autentico distintivo della leadership berlusconiana sta proprio in questo qual è adesso l'eredità di Berlusconi
Bipolarismo cioè ritengo che sia anche forte il bipolarismo
Noi abbiamo cinque anni fa sei anni fa c'è stata possente spinta
Grillina
E dove l'incunearsi tra i Poli e scompaginare insiste Bonolis
Ma non è accaduto oggi i grillini discutono se entrare nel campo progressista a Napoli mi pare che siano già nel campo progressista Peschiera escludesse alla regione Campania
E la sinistra e i i Cinque Stelle si dovranno alleare in una logica bipolare contro il centrodestra quindi questo è vuol dire che il sistema bipolare ha una sua forza
Ha una sua capacità di resistenza
Che cos'è che non funzioni lo dicevo a Bassolino prima è che è rimasto ancora un bipolarismo primitivo è rimasto un bipolarismo immaturo rimasto un bipolarismo muscolare un bipolarismo che soffre de di propaganda
Soffre di eccessiva inclinazione alle esigenze della comunicazione Paolo quelle della politica
E l'altra parte di eredità che lascia Berlusconi e che
A mio avviso è perfettamente coerente con legni premesse
è il fatto che noi siamo passati da una coalizione di centrodestra ad una coalizione di destra centro
Rimane e rimane lì
A conferma
Che tutte e due le questioni della quale insomma ci siamo occupati in passato sulle quali ci siamo non vincano il cervello i moderati mi i radicali e di essere insistono lealtà sono etichette che lasciano il tempo che trovano
Perché il centrodestra che doveva essere il centro più a destra di dall'altra cosa ma è un'altra cosa perché non era l'alleanza berlusconiana il centro più a destra ma era
La ricomposizione dei culture politiche di filoni culturali che nella Prima Repubblica erano stati soccombenti minoritari o banditi
E che la fine crollo
Del comunismo realizzato crollo del muro di Berlino a in qualche modo liberale mi capitò una volta con
Con Andreotti pare una una presentavamo un francobollo per
Alcide De Gasperi era presente anche Romano a De Gasperi
E
Parlammo dei cosiddetti famosi voti in libera uscita
Battuta di Andreotti quando il movimento sociale italiano settantadue
Prese cinquantasei da imprese circa il nove per cento
Eh io dissi ad Andreotti di in realtà
La storia si è incaricata di dimostrare il contrario che i quei voti non era un libro uscito in realtà quei voti erano stati trattenuti
Nel partito poco della Democrazia Cristiana il nome dell'anticomunismo e in nome Della necessità di fare argine contro quello che veniva definito il pericoloso quindi Berlusconi è un uomo che
Sulla demitizzare queste queste queste pulsioni e il nuovo che restituisce un ordine out Causi italiano seguito auto crollo del muro per questo
Dobbiamo riconoscere e il fatto che sia un
Qui dei destra centro e stilista significa che ha lasciato un segno che segnato un'epoca la Seconda Repubblica e all'epoca di Berlusconi grazie
Ringraziamo l'ex ministro Mario Landolfi diamo la parola al sindaco di Napoli Manfredi
Grazie grazie Amedeo mi scuso che sono arrivato solo in questo momento ma avevo una serie di impegni istituzionali e quindi non sono potuto arrivare prima
Voglio sono particolarmente lieto che questa iniziativa che appresso Amedeo con i tanti amici che sono qui presenti si sia tenuta nella nostra
Sala dei baroni proprio perché da un segno di un di come l'istituzione debbano essere il luogo dove il dibattito politico
E la discussione debba debbano essere diciamo delle discussioni altre non non argomento come di propaganda aveva Mario Landolfi usato questo termine la propaganda Margot mento di riflessione di dibattito
E penso che ragionare oggi
Sulla sul sulla figura di Berlusconi su quello che ha rappresentato per la politica italiana lo si possa fare a un certo punto di vista proprio purtroppo perché per Berlusconi non c'è più
Nel senso che questo libera il dibattito da una
Diciamo da una cappa che latte che ha tenuto bloccato il Paese il Paese per molti anni che è stato questo scontro tra anticomunismo e antiberlusconismo che spesso
E è stato più motivo diciamo di confronto di parte che argomento di dibattito politico profondo cioè che dieci in cui i i temi le posizioni di due bar delle parti politiche fosse l'argomento di discussione vera
è stato una personalizzazione permanente non credo che sia passato perché gli scontri di questi di queste settimane sulla giustizia lo testimoniano che questo è un po'un vizio italiano però senza dubbio
Il il fatto che Berlusconi sia scomparso forse aiuta a fare una riflessione su un periodo storico che è stato un periodo molto importante
La mia esperienza personale di Silvio dell'apporto che ho avuto con Silvio Berlusconi non è stata un'esperienza di tipo politico meglio
Ho avuto diverse volte modo di confrontarmi con lui delle mie attività più tecnica che politica e quindi quando io sono stato responsabile dell'emergenza di una parte dell'emergenza avanti i terremoti L'Aquila
Ho avuto modo di incontrare varie volte
Il Presidente Berlusconi e di discutere con lui di confrontarmi con lui
è una cosa diciamo porto un un contributo personale nell'ambito di questo dibattito e una cosa che mi ha sempre colpito è stata la sua capacità adesso indipendente dalle posizioni politiche io non ho mai votato Forza Italia ne sono stato mai del diciamo possa essere ascritto il mio voto al centro destra
Però in quello che ho sempre
Mi ha colpito di lunedì e la sua capacità di entrare in sintonia con la gente
C'era una persona che quando camminava per strada mi mi capitava spesso
L'idea che andavano a fare dei sopralluoghi delle visite io lo accompagnava dove era mo'in grado di entrare in sintonia con il popolo infatti la si parla leadership potere popolo
Perché il termine popolo è un termine che spesso ha un'accezione negativa nel nostro dibattito politico quando somme il popolo e la gente cioè le persone che la politica dovrebbe rappresentare perché voi c'è grande differenza tra l'essere popolari e l'essere populisti su due cose che sono completamente diciamo distinte tra loro
è il la sua capacità di ascoltare la sua voracità di capire alla sua capacità di entrare in sintonia con quelle che erano delle persone persone anche semplici
Persone che ovviamente portava delle esigenze dei bisogni ma anche ovviamente delle sensibilità che erano delle sensibile alle più varie possibili nella varietà diciamo del nostro paese della nostra della nostra società
Perché faccio questa considerazione perché è indubbio che ci sono due aspetti che io credo vadano sottolineati in una riflessione oggi più sereni più matura della Seconda Repubblica e quindi anche della
Del Periodo che ovviamente ha visto Berlusconi come protagoniste che secondo me debbono essere un po'un punto di riferimento anche del dibattito oggi che ne diciamo che stiamo entrando vogliamo entrare stiamo per entrare nella terza pole per il pubblico in qualcosa del genere
In primo luogo quello che veniva ricordato prima vi richiama i due interventi che ho sentito da
Antonio Bassolino il tema del rapporto istituzionale che non è un tema banale è un tema molto in io penso che in una democrazia compiuta il la il Rispetto nei rapporti istituzionali indipendentemente da quelli che sono gli orientamenti politici rappresenta la base di un buon funzionamento dello Stato
Cioè in un Paese civile in un Paese normale
Le istituzioni si debbono parlare debbano discutere debbono confrontarsi anche in maniera aspra rispetto a quelle che sono le differenti posizioni ma sempre nel rispetto reciproco e guardando all'interesse dei cittadini
De e questo che sembra una cosa banale in realtà non lo è perché poi se ne vuol facciamo un'osservazione di quella che la realtà del nostro Paese ci accorgiamo che spesso questo non avviene
è io debbo dire insomma se ne facciamo un'analisi di quella che è stata la stagione per esempio del rapporto tra Berlusconi e le istituzioni
Politiche diciamo campane o napoletane diciamo il il rispetto istituzionale non è mai venuto meno e questo secondo me è un è un tema che è alla base voi di un giusto equilibrio politico istituzionale nella quotidianità ma anche in una visione prospettica
Poi c'è un secondo punto che ritengo importante da sottolineare il tema del contributo che ha dato Berlusconi
A un diciamo alla nascita di un si parlava di un bipolarismo
L'ora io credo che il bipolarismo italiano sia molto anche frutto della legge elettorale cioè sia un bipolarismo come diciamo
Più che ideologico sia un biro diciamo un bipolarismo diciamo di convenienza nel senso che le distanze spesso all'interno dei poli sono più grandi delle distanze tra i colli quindi e questo sicuramente non aiuta
Nella stabilità politica del Paese
Ne la possibilità poi di avere quella forza riformatrice di cui il Paese aver dovrebbe aver bisogno
Però è indubbio che il che con il contro la discesa in campo di Berlusconi
Si è da un certo punto di vista costruito un bipolarismo di fatto tra un fronte progressista è un fronte di centro destra e di destra centro e di destra un fronte conservatore un fronte diciamo
Progressista insomma adesso possiamo utilizzare tutte le le
Le etichette possibili ma sento diciamo dal mio punto di vista è chiaro che la presenza di una personalità forte come quella di Berlusconi
è stata praticamente la l'occasione la la possibilità diciamo più che di sdoganare di far nascere un una un fronte di centrodestra che per l'ha presentato insieme
Ovviamente al centrosinistra i due grandi poli italiani due poli io ripeto secondo me fortemente condizionati dalla legge elettorale meno da una visione identitaria comune condivisa
Però senza dubbio questo è quello che ne abbiamo vissuto in questi anni di un di una possibile alternanza laddove c'è stato una vittoria delle lezioni ferma restando poi tutte le varie fasi di governi tecnici
Di difficoltà soprattutto degli ultimi degli ultimi anni
Ecco queste considerazioni ci dovrebbero diciamo spingere davanti diciamo a una valutazione un poco più serena e credo anche un poco più
Diciamo matura di quelle che sono state le stagioni che ne abbiamo vissuto e che debbono sicuramente sono state giusta Gioni complicate stagioni difficili sono affrontati fasi difficili del Paese ma senza dubbio il Paese
Insomma è andato avanti e ha cercato di fare quelle diciamo di fare di fare quel percorso di cui aveva estremamente bisogno
Quale diciamo il limite dell'esperienza di Berlusconi perché lo penso come dobbiamo parlare dei lati positivi dobbiamo parlare anche di limiti di queste schede io penso che la limiti limite dell'esperienza di Berlusconi sia stata l'eccessiva diciamo commistione di quelle che erano le sue questioni chiamiamole personali dal punto di vista delle aziende delle sue delle sue esperienze personali e quella che era poi la sua azione politica
Questo perché perché benché io non abbia mai votato quella parte politica io ritengo che l'Italia a avesse e abbiamo ancora bisogno di una profonda stagione riformatrice c'è l'Italia ha bisogno di riforme i tante riforme è chiaro che non sono state fatte che si dice sempre che si faranno e non sono si sono mai realizzate
Che possono essere delle riforme più liberali per alcuni in alcuni settori delle riforme dal mio vivo punto di vista più sociali in altre ma sicuramente ha bisogno di riforme
E purtroppo anche quando Berlusconi e la sua parte diciamo la il suo la il suo polo politico ha avuto una grande maggioranza queste riforme in fondo non sono state fatte
Quindi se ne dobbiamo fare un'analisi di quell'epoca
è che dobbiamo dire che benché ci sia stato un grande consenso popolare adesso indipendentemente da quello che della valutazione della persona
Dal punto di vista dell'azione politica si sarebbero potute fare delle riforme molti più incisive per il Paese che nei fatti non ci sono dei
E questo è un po'la maledizione che ne abbiamo sempre vissuto e la mia dizione che viviamo anche adesso cioè di un Paese che parla litiga fa conflitti permanenti ma alla fine poi quando deve mettere mani a quelle che sono le cose fondamentali per il Paese queste cose per un motivo o per l'altro si fanno male
Ora io credo che se ne dobbiamo prendere un rinunciamo
Un insegnamento un'esperienza da quello che è successo in passato anche se insomma il quadro politico nazionale mi sembra che stia andando sempre nella stessa direzione e che il quando bisogna fare grandi riforme
Queste difforme debbono essere fatte Dom partendo dal conflitto ma partendo dal confronto perché c'è una grande distanza tra conflitto e confronti
Da un confronto che può essere anche serrato duro complicato ma che alla fine se viene fatto su una base diciamo politica sicuramente guardare di fu
Italia ha grande bisogno grande bisogno di riforme credo che analizzando l'esperienza del Ventennio diciamo berlusconiano finalmente riesce e di quello che è stato fatto di quello che si poteva fare di quello che non si è fatto la considerazione pronti forse che più ci può venire almeno che a me più viene in mente
E che ci sono state tante occasioni che poi in fondo sono state sprecate
E questo è una considerazione che ci deve spingere ad avere una politica più fattiva meno conflittuale meno personale e più costruttiva nei confronti del bene comune
Ringraziamo il sindaco di Napoli Manfred diamo la parola all'ex governatore della Regione Campania Stefano Caldoro
Tanto meteo grazie grazie per questa occasione grazie al Polo Sud dalla tua attività animatore culturale
In questa città
Allorché dire
Mi aggiungo
Alle cose dette con pochissime considerazioni tenendo presente che sia il direttore vicinanza che Alessandro notato un inquadramento non dire tanto storico ma quanto istituzionale della figura di Berlusconi inquadrandolo nel momento sto
E invece gli interventi politici che ci sono stati dopo
A danno una lettura
E parlo della leadership di Berlusconi la capacità politica di Berlusconi di rappresentare il Paese
Come il padre del bipolarismo italiano
Berlusconi e il padre Boban bipolarismo non di un bipolarismo che lui ha costruito ma che ha interpretato e quando si è ricordato alla scelta di Gianfranco Fini
E lo ricordiamo bene la fase nella quale noi qui eravamo impegnati in una battaglia dove c'era Alessandra Mussolini
Io ne facevo parte avevamo diritto un altro Paolo ti ricordi quindi non è che eravamo tutti sulla stessa posizione
Però non c'è dubbio che si Alessandra che Gianfranco Fini ebbero un successo per alcuni aspetti non prevedibile
Dai politologi gravami sondaggi di allora nessuno aveva capito niente cioè c'erano in pochi ad avete e devo dire anche i politici della Prima Repubblica non avevano capito cosa stava succedendo
Tant'è vero che possono statista travolti oltre il dato giudiziario oltre il dato giudiziario da un cambiamento che ormai era né i fatti quindi Berlusconi quando disse
Io quando posso raccontare alcune cose mi sono state dette perché chiaramente fanno parte della vita privata di Berlusconi dei suoi amici ma non c'è dubbio che e questo posso dire che Berlusconi già da tempo negli incontri che aveva con il suo gruppo
Una grande impresa e qui aveva anche con i Rizzo interlocutori politici in sé ma dire guardate qua non vi state rendendo conto che è cambiato qualche cosa quindi Lula aveva avvertito prima
Aveva un po'interpretato in comitato e per alcuni aspetti rappresentato successivamente questa necessità
Del bipolarismo italiano e aggiungo alle considerazioni del voto che faceva Mario anche Antonio che l'elemento nel quale Berlusconi sensi
Tutto non è solo quello dello schema lo capisco dal punto di vista di dell'uomo di destra
Dello schema semplice no della un pezzo del mondo dell'elettorato no italiano che era costretto a sulla logica dell'anticomunismo stare con la democrazia cristiana no era un penso che per i guarda ma sicuramente un pezzo della solo dalla densità Viana ma era soprattutto il mondo cattolico l'italiano cattolico
Che amena in Italia dopo il dopoguerra una straordinaria forza elettorale che fu interpretata da democrazia cristiana che allora con lo Scudocrociato vinceva le campagna elettorale un doveva spiega troppe cose
Quindi c'era questa matrice cattolica che sta che è propria del leader Berlusconi Pablo scolla interpretato alla maniera sua le sorelle suore no le le zie suore in maniera popolare non è che per lui doveva rappresentare le gerarchie ecclesiastiche che avevo un'opinione diversa usa per la Chiesa e molto complicate molto diverso insomma ma l'elettorato e era quel richiamo alla pancia del Paese quindi Berlusconi questo bipolarismo la interpretato per queste un leader è un leader è un leader e di una parte non c'è dubbio Pacolli bipolarismo s'se una parte e quindi non può rappresentare tutti i veri leader sono di parte difficile trovare un leader che sia rappresentativo di tutta un'altra roba no è diverso
E quindi questo aspetto credo che sia un elemento da considerare nella
Nella vita di Berlusconi
E quindi per questi aspetti sospetto ci mancherà la leadership di Berlusconi qualcuno dice no ma Forza Italia il partito ma non non è tanto
Popola libertario abbiamo vissuto tante cose insieme no avevano abbiamo vissute tante parti del quaranta per cento non è quello ma chiara quella guidata Ambra quella leadership
Che è insostituibile proprio per come è nata
E insostituibile oggi ci saranno altre leadership tant'è vero che oggi ha preso la leader dell'area moderata e di destra del centrodestra un capo una una donna
Che è un cambio generazionale di di di tre generazioni rispetto a Berlusconi quante sono state bruciate di generazione per arrivare
A una giovane quarantenne che sempre si ma nel Paese in maniera assolutamente convincente sia dal punto di vista del risultato elettorale perché la e il popolo che ha deciso e devo dire e vengono anche da sinistra dall'opposizione dei giudizi di grandi attenzione di grande rispetto al presidente del Consiglio oggi quindi come vedete c'è anche una forma di riconoscimento di una guida del Paese o si può non condividere ma c'è il riconoscimento quindi questo il picco già dimostra che l'intuizione di Berlusconi non era legata solo la persona Berlusconi
Concludo con un o un altro considerazione anche di carattere personale
Guardo un po'a Sala insomma
Balli secondo Amedeo ma io forse sono quello che per una serie di motivi ha frequentato di più personalmente Berlusconi
In particolare quando sono stato ministro del suo governo proprio perché la tipologia di quel dicastero io ero una derivazione dalla Presidenza del Consiglio quindi ho passato quasi un anno diciamo almeno per tre giorni a settimana piene con luglio a lavorare
Quindi conosco anche la persona dal punto di vista al di là di quella che per la rappresentazione di Berlusconi uomo pubblico
Allora io sono come noto craxiano voto tra i miei punti di riferimento Bettino Craxi conosciuto bene ho lavorato anche insieme avuto modi conosce tra la prima e la seconda Repubblica tanti leader politici
Allora Berlusconi aveva delle doti straordinarie
Ordinari di leadership e di e e dissenso diciamo del bene comune voglio dire Novella e parole correttori te senso istituzionale dello Stato
L'aveva anche molto praticamente era un uomo è un grandissimo lavoratore o devo dire per una serie di di motivi di scontro politico no se ci sia molta attardati ampio sulle distrazioni di Berlusconi
Che non sulla qualità dell'uomo di Governo e del politico era uno straordinario lavoratore molto efficace
Lui lavorava dalla mattina alla sera tardi mare una grande capacità di produrre lavoro ma tra l'altro non si costruisce un'azienda come quella che ha costruito lui al di là della politica aveva questa grande capacità e vi dico la verità io qua nel momento in cui ho visto Berlusconi più in difficoltà
In alcune decisioni Paesi sempre molta votando sull'intuito muscolo certo mondo era intuitivo e anche quelli che lo conoscevano meglio si fermavano pur non condividendo i più questo il momento che deve decidere Luca
Perché aveva il genio no e quindi cui si affidava molto a questa sua capacità di in tutto ma al di là di questo lui è è aveva questa di timore presente sempre Toniolo che bisogna fare una scelta
Che era non dico un ministro un sottosegretario ma molte volte anche alla gestione di grandi enti dello Stato in tutta la materia così delicata dei della parte militare dei servizi dove il Presidente Consiglio quando prendi una decisione Exxon ma ahi ahi timore di sbagliare e quelle nuove di cui Berlusconi era più in dubbio nel senso che lui non privilegiamo considerava il rapporto umano
Perché era una persona che voleva conoscere le persone quindi si fidava molto del suo intuito mettiamola così
Ma nello stesso tempo rendeva invece un po'meno meno rilevante l'aspetto della politica cioè della sua parte politica un po'come invece i suoi partiti alleati gli chiedevano perciò i partiti alleati giustamente chiedevo delle risposte più su la propria squadra ecco non su quello non faceva deroghe riflettevo ciò parlare tutti perché era uno che il conto per convesso quindi non è che si metteva mai contro lo voleva discutere palatine decide sempre nuove e mi ricordo la lottato e nelle quali lui diceva
Devo scegliere una persona ciò questi curricola con parte di loro li conosco
Il mio problema ma questa persona sarà in grado in quel posto e risolvere i problemi
Guardate questo è un elemento importante di garanzia per un uomo di governo perché si ai questa testa
A rischi molto meno e però alcuni aspetti fa il bene comune su questo Berlusconi ce l'aveva in ogni scelta che faceva poi evidente che si può sbagliare nella scelta delle persone sei pare inevitabile però questa è la sua punto di partenza e quindi gli aspetti politici sono stati sviscerati credo che il Paese avrà la serenità
Di inquadrare politicamente Berlusconi come è giusto e merita di essere
Inquadrato a sia da chi lo ha criticato da chi l'assiste un po'perché è bello anche questo aspetto intorno ricordavamo al liceo anche lì Gaetano il sindaco prima nel senso che questa dinamica ci devi sempre stare in un riconoscimento per oggettivo
Che poi l'assenso dalla nostra nazione nel nostro Paese il riconoscimento delle parti politiche che si confronterà
E quindi concludo veramente dicendo che quello che ci mancherà almeno le beghe poi e leadership veramente vengono sostituite quello che ci manca la cima gravo Berlusconi e la sua capacità di leadership e di guardare gli interessi del Paese
Ringraziamo il governatore Stefano Caldoro all'ex governatore diamo la parola Umberto Ranieri già viceministro degli Esteri attualmente direttore della rivista Civiltà sociali
Bene grazie io vorrei prima di tutto ringraziare Amedeo Laboccetta per
L'invito a partecipare a questa discussione
In coerenza con il convincimento che ispira le scelte il lavoro politico di Amedeo
Che
Sia importante che pur partendo da posizioni politico-culturali diverse si possa dialogare discutere sui nodi di fondo della vicenda politica del Paese
Ma il Berlusconi politico e il suo movimento nacquero dal profondo della crisi in cui versava l'Italia
Agli inizi degli anni novanta
Quando si dissolse ciò che c'era prima un intero sistema politico
E non compariva ancora nulla in grado di sostituirlo
Il berlusconismo è stato quindi un fenomeno storico-politico una vicenda complessa
Il suo affermarsi il suo declino si spiegano riflettendo su alcune cause di fondo
Il successo si realizza
Negli anni in cui si produce una rottura nel sistema di valori riconosciuti condivisi e accettati
Che avevano retto la Prima Repubblica
Ciò accadde in parte per i mutamenti che si erano prodotte nella struttura del mondo con il crollo
Del comunismo in parte perché molti degli elementi costitutivi di quel sistema di valori
Non reggevano più
Occorre ricordare che la conquista della scena al movimento di Berlusconi
Fu in qualche misura favorita anche dal venire meno dalle debolezze di una sinistra che
Fatico
A fare i conti con le conseguenze della rottura storica che si era prodotta nel mille novecentottantanove a fare i conti con la nuova geografia sociale del Paese
Con l'irrompere di una nuova classe media e con la domanda di modernizzazione diffusa nell'Italia di quegli anni
Il Cavaliere comparve all'orizzonte per riempire un vuoto
Il vuoto che si era determinato al centro della società italiana con il crollo di partiti che erano stati il pilastro della Prima Repubblica
Gli eventi dei primi anni novanta apriranno infatti nello spazio pubblico italiano
Un vuoto politico enorme che il Cavaliere fa PRA occupare
Credo sia indiscutibile è stato ricordato in quel momento l'abilità politica della operazione condotta da Berlusconi
Ricondurre in una logica di governo due forze che per ragioni storico politiche
Diverso è erano fuori dal quadro costituzionale
La destra che proveniva dal Movimento sociale la durezza barbarica della lega di Bossi
In quel preciso momento
Las la proposta di Berlusconi apparve ragionevole estinzione
Fu un momento chiave della vicenda politica del Paese perché è stato detto prendeva corpo lo schieramento alternativo alla sinistra
Il fattore essenziale per l'avvio di una democrazia dell'alternanza
Sarà Berlusconi stesso a rivendicarlo nel due mila e cinque in suo intervento affermando che il principale risultato della sua storia politica sarà ricordato
Come l'avvio del bipolarismo un bipolarismo certo ostentato
Qualcuno volò definita sgangherato
Ma comunque un passo decisivo in quella direzione era stato compiuto la verità è che Berlusconi non fu mai sensibile a alla tematica delle istituzioni del loro cambiamento
Della costruzione delle condizioni istituzionali dell'alternativa
Per Berlusconi il problema di fondo
Chi comanda non come controllare chiunque comandi cuore del pensiero liberale
Con il trascorrere degli anni io credo
Emerga la debolezza dell'azione di governo del centrodestra di Berlusconi
E la impossibilità di corrispondere alle speranze di cambiamento che si erano orientate verso le coalizioni guidate da Berlusconi
Berlusconi non c'è più
C'è da riflettere sulla sua eredità
Si può parlare di impatto diseducativo di Berlusconi
Si pensi alla retorica anti tasse che se non si congiunge con un reale consistenti abbattimento della pressione fiscale
Può finire per trasformarsi in un Apologia della evasione
Si dimostrerà vitale l'eredità di pipe il Cavaliere
E ancora tutto da vedere
L'esaurimento delle berlusconismo sbaglierò ma mi chiedo se
Non abbia lasciato gli italiani ancora più scettici e delusi
Forse ha confermato la convinzione degli italiani una convinzione secolare che per difendersi dallo Stato in Italia sia necessario battere vie private e non pubbliche ho concluso la ricerca per intendere il fenomeno Berlusconi proseguirà ci si interrogherà ancora sul perché i milioni di italiani malgrado le polemiche e le gaffe i processi lo sostennero
Ci si interrogherà su quale il freddo da quale fragilità della storia italiana sia scaturito il fenomeno Berlusconi
Si si interrogherà su un rapporto instaurato con gli italiani per Berlusconi gli italiani non erano un popolo da raddrizzare ed educare
Come sostennero
Fondi forze di ispirazione azionista è di sinistra
Per Berlusconi così sostenne italiani vanno benissimo così come sono
Noi continueremo e Amedeo tornerà a invitarci a discutere continueremo a riflettere sulla vive esperienza di Berlusconi sul berlusconismo sulla storia politica italiana degli anni in cui Berlusconi ha
Soltanto volo cruciale nella sua vicenda politica continueremo a farlo e mi auguro che si possa continuare a farlo tra anche tra forze che muovono da ispirazione convincimenti politici e culturali diversi ma sempre disponibile aperti a intendere a comprendere e a dialogare grazie Amedeo grazie
Graziano Umberto Ranieri diamo ora la parola a Sergio Silvestris già europarlamentare del PdL e ideatore di un festival del libro bellissimo su Bisceglie
L'abbiamo fatta grazie grazie di cuore ad Amedeo Laboccetta per avermi invitato a questo incontro anche per averlo promosso grazie al Sindaco d'aver concesso questa meravigliosa passava in cui lo teniamo porterò un piccolo contributo ad una riflessione che non si esaurisce stasera l'ha detto Amedeo e ha fatto bene a chiarirlo
Che è fatto di ricordi e di riflessioni
Ma che parte da una premessa non eravamo pronti alla porta di Berlusconi non era nessuno non solo per le sue battute sui cento vent'anni che don Verzè gli aveva garantito ma anche perché il suo stile che era fatto di continuo apparire e scomparire
Scomparire dalla scena mediatica per coevi ricomparire alla vigilia di ogni vicenda elettorale con un suo presenzialismo televisivo ritirare sui sondaggi del suo movimento e della coalizione
Vedeva anche queste sue
Continue frequentazione del San Raffaele quasi come un momento in continuità con quella sua strategia di comunicazione ricordiamo che qualche anno fa lo ricorderà Mario Landolfi
Insomma c'era un uveite che compariva contestualmente ad alcuni processi giudiziari non si capiva quanto reale fosse questa vicenda e nessuno di noi probabilmente era pronto ad immaginare la morte di Berlusconi ed era pronto quindi a come dire compiere un ragionamento di ricordo o di commemorazione
Che cosa è successo a partire dal suo funerale quello che è successo in tutta la sua vicenda politica cioè almeno tre categorie di riflessioni quella dell'auto a Torres è quella dei detrattori
è quella diciamo di chi era al centro e dava giudizi un po'più tranquilli
Sul funerale come su tutta la vicenda politica di Berlusconi i lauda Torres pronti ad esaltare un funerale di Stato tanto partecipato
I detrattori essa conta i detrattori a contestare quella quel momento di ricordo è chi era al centro a narrare lo ma un po'tutta la vita di Berlusconi la vita politica di Berlusconi la sua esperienza è stata segnata da queste tre categorie di commenti e di commentatori un dato però oggi inizia ad emergere e del merito
Di Amedeo quello di aver come dire promosso la prima occasione in cui emerge l'eccezionalità di una figura che ha saputo interpretare un momento della storia d'Italia portando che accusa una grandissima una fortissima carica di innovazione
Non a se stesso non al proprio movimento ma l'intero settore di cui si è interessato Berlusconi imprenditore
Non ha cambiato con Milano due con un uomo dello di città con una nuova organizzazione del modello edilizio e anche del modo di costruire
La sua esperienza ha cambiato il sistema imprenditoriale italiano ha cambiato il modo di fare impresa
Perché e andato a oltre quelle che erano le grandi famiglie imprenditoriali d'Italia che erano quelle gli Agnelli e dei De Benedetti
Dei Della Valle ha fatto capire che è un modo dinamico nuovo diverso do la parola
Innovazione nell'impresa italiana e nel modo di concepire imprese italiano non c'era prima di Berlusconi start-up
La prima start-up d'Italia è stato Berlusconi che ha fatto capire al mondo dell'impresa al sistema imprenditoriale finanziario
Che è un'idea nuova poteva diventare un'idea stabile solido e di successo sfidando anche quella che quelle che erano le famiglie storiche che facevano impresa e finanza in Italia va fatto nello sport non ha innovato la storia del Milan ha cambiato la storia dello sport calcistico italiano e lo ha fatto portando il modello Milano con Sacchi nella nazionale lo ha fatto nella editoria dove non ha inventato un nuovo modello di televisione di comunicazione ma trasformato tutta la televisione la comunicazione italiana Laraia cambiata con l'avvento delle reti Mediaset non è stata una novità Mediaset ha determinato un cambiamento nel palinsesto nella programmazione nell'Iliade trasmissioni della RAI e nell'emittenza privata
Cioè il cambiamento Berlusconi non ha portato nel suo settore
Nel suo mondo nel suo prodotto ma trasformato interamente tutti i settori della società di cui si è occupato ed è stato così anche nella politica due Berlusconi non ha portato un nuovo modello di partito ma cambiato la storia dei partiti il modello organizzativo ma la modalità di ricerca del consenso
L'idea di strutturare un polo Mario Landolfi ha fatto un ragionamento eccezionale
Su come il bipolarismo abbia tenuto
Ma un dato è certo Berlusconi il primo chiamo introdotto un'idea nuova
Quella cioè che non fosse necessario costruire un consenso ma fosse necessario costruire un'alleanza che una cosa ben diversa l'elezioni del novantaquattro non le ha vinte immaginando un partito che avesse la maggioranza assoluta
Ma costruendo un consenso o costruendo un'alleanza prima di d'un partito alle abili eppure costruendo alleanza qualche mese prima qualche settimana prima di quel marzo novantaquattro impensabile che fosse maggioritaria
Chi dette questi suggerimenti fu Giuliano Urbani che si studiò la legge elettorale e andò a spiegare prima Bossi poi a Martinazzoli
Che non bisognava prendere la maggioranza dei voti ma bisognava prendere una maggioranza alternativa alla sinistra nella maggioranza dei collegi e quindi tolta l'Emilia Romagna l'Umbria e la Toscana e una parte delle Marche
Bisogna mettere insieme tutte le forze non comuniste nel resto dei collegi e che lo faceva diventava il Presidente del Consiglio
Berlusconi
Non te lo ricordi Mario Berlusconi non andò subito a fondare un partito ma tentò di mettere insieme quelle forze moderate che all'epoca esistevano vi ricordate che a novembre del novantatré ci fu l'accordo tra Bossi e Martinazzoli con Maroni che uscì l se il documento l'Italia e una e indivisibile poi Bossi giro subito retromarcia di Berlusconi capì che ho facevano il qualcosa in prima persona o non si usciva nel suo giro di pellegrinaggio tra i leader imprese tra gli imprenditori moderati italiani urbani prima di andare da Berlusconi andò Danielli
E Agnelli disse
E un ottimo ragionamento mani ha parlato con Berlusconi perché anche lo stesso Agnelli capì che se il ragionamento teneva ci voleva un imprenditore che non poteva essere uno libero dinamico spregiudicato forte foriero di grande cambiamento che si assumesse la paternità dell'iniziativa mettendoci la faccia e anche le vecchie famiglie del capitalismo italiano capivano
Che l'unico che poteva farlo era Berlusconi
Lui che cosa fece mise insieme la lega e il movimento sociale italiano che nel novantaquattro non era ancora Leanza razionale non ci presentiamo con simbolo di AN ma il congresso fondativo fu a dicembre del novantacinque quello di Fiuggi a gennaio scusami del novantacinque
Quello di fiducia
Lui mise insieme la lega il momento sociale c'è una forza antistatalisti meridionale dura secessionista all'epoca è una forza patriottarda statalista
Posso dirlo forse anche un po'rétro fascista le riuscì a mettere insieme con un'alleanza variabile
Perché lui fece l'alleanza con la lega al Nord e l'alleanza con con Alleanza Nazionale al sud cioè Alleanza nazionale nei collegi del Nord aveva candidato i alternativi a quelli dell'alleanza c'è una roba che solo Berlusconi poteva immaginare e allora la eccezionalità di questa persona sta in questo fatto
Ne era il prodotto grandi cambiamenti non acciocché Luís ha portato ma l'intero settore di cui si è occupato di aver cambiato la storia del calcio la storia dell'impresa che era legata all'impresa e la finanza poche famiglie oggi è vitalità energia innovazione è saltato di aver cambiato la storia del calcio quella dell'editoria quella della comunicazione è quella della politica non so se sono sistemi ultima concludo
A questo
A questo
A questo elemento di forte capacità di improntare un cambiamento a tutto ciò di cui si occupava anche a quello che là fuori Daloui oggi dobbiamo rispondere leggendo la storia
E leggendo chi è stato protagonista della storia di questo Paese nelle diverse stagioni
Chi sono stati Mario i tre più grandi protagonisti della storia d'Italia tra le due guerre Mussolini
Il re Gramsci e nel dopoguerra lo sono stati sicuramente in auto il primo presidente e con lui lo sono stati De Gasperi e Togliatti che ha con con l'indulto con la legge sulla sulla sull'amnistia ha rimesso un po'insieme i pezzi di un Paese scambiarvi sgangherato
Nella prima Repubblica i tre grandi protagonisti la storia politica e istituzionale del Paese che sono stati Moro Andreotti Craxi
Nella seconda Repubblica dal novantaquattro in poi i tre più grandi protagonisti da lastre del paese gli sono stati Berlusconi è
Berlusconi e Berlusconi è un dato di fatto
Possiamo immaginare di associare qualcuno alla storia che dal novantaquattro ad oggi ha visto la politica del Paese animarsi possiamo pensare che qualcuno diversamente da Berlusconi non sia stato Berlusconi dal novantaquattro al due mila diciassette al due mila ventidue escluso il apriva diciotto via
è stato l'unico sempre candidato alla presidenza del Consiglio
Qualcuno ricorda i nomi di tutti quelli che sono stati candidati nel campo sua verso si è candidato Veltroni si è candidato Rutelli si è candidato giù Prodi prodotto solo Prodi saltare degli altri ci siamo scortati scordati
Certo dal novantaquattro al due mila diciotto Berlusconi è sempre stato candida vincendo e perdendo ma è sembrato determinante nella vita politica esiziale il Paese allora concludo
Ha portato una grande novazione a tutto ciò di cui si è occupato cambiandone la storia cambiando così la storia di un Paese la storia del giornalismo
La storia della emittenza della comunicazione della politica dello sport del calcio del fare impresa e lo ha fatto di ciò beneficiando sia i suoi
Amici che i suoi avversario
Tanti che dal bipolarismo notato un vantaggio elettorale politico anche dall'altra parte non ho fatto grazie all'intuizione di Berlusconi e tanti nel giornalismo pensate cosa sarebbero stati Santoro travaglio e Gomez senza Berlusconi
C'è Santoro stava condurre Linea Notte Travaglio al meteo o a non lo so a al TG cinque Gomez o o o o qualcun altro dei suoi detrattori storici a uomini e donne che non non ci sarebbe neanche stata senza Berlusconi ha dato un'impronta di cambiamento
Che ha aperto una stagione di cui hanno beneficiato tutti i sostenitori
E detrattori allora all'UE questo grande merito e a chi come me ha avuto il piacere di incrociarlo anche se non come Stefano solo per poche e brevi occasioni il piacere della consapevolezza di aver incrociato un pezzo il pezzo più importante della storia politica istituzionale degli ultimi trent'anni di questo nostro Paese grazie a voi per l'attenzione
Ringraziamo Sergio Silvestris diamo la parola Claudio Velardi fondatore del primo riformista
Sì io quando fondando il Riformista di Antonio Polito
Al secondo piano di Palazzo Grazioli
Io e il il mio ufficio cioè l'arrivo al quinto piano di Palazzo Grazioli una bella terrazza eccomi lavoravano tante belle ragazze questo me lo diceva Berlusconi quando ci incontravamo l'ascensore si fermava al secondo piano
Lui mi diceva sempre Velardi ma come è possibile lei che è comunista con tutte queste belle ragazze geografica che vuole fare una volta riusciti a trascinarmi lo al quinto piano di Palazzo Grazioli dissi le devo fare vedere una cosa che feci vedere un enorme gigantografia di Lenin
Il giorno diciamo dell'assalto della dell'ottobre e riguardo con un certo interesse ma insomma era molto più interessato invece a tutte le ragazze che lavoravano con me e in tante circostanze l'abbiamo visto fa questo è un episodio già raccontato perché non ho da dire grandi cose diciamo
Più sistemiche come hanno fatto quelli che hanno parlato prima di me a proposito della fondazione del Riformista quando andammo con Antonio
A trovarlo al secondo piano per raccontargli di questa nuova iniziativa editoriale luci trascinò
Nel lungo tutto quanto l'appartamento del secondo piano prima ci fece vedere il lettone di Putin e i lettori punisce lo fece vedere perché volle portarci nella stanza da bagno del suo appartamento dove dietro la porta luce aveva incollato attaccato il famoso contratto con gli italiani fatto da Bruno Vespa fatto cioè più numeri di varietà diciamo che solo con lui era possibile realizzare e che facevano la straordinarietà di quest'uomo che permette per per il vestire che IGT che faccio è sempre stato prima di tutto un grandissimo comunicatore presto diciamo mi interessava in misura minore
Due o tre considerazioni davvero spero sintetica sulle cose che sono state dette molto interessanti la prima riguarda l'arrivo di Berlusconi permette la sintesi è quella che diceva in partenza Gigi vicinanza
E cioè Berlusconi ha rappresentato la tv a colori versus la tv bianche nero poi naturalmente ci sono tutti quanti tutte le ragioni politiche e strategie che facevano capo alla crisi della prima repubblicana la Tangentopoli e tutto quanto il resto appresso ma al fondo
Berlusconi chi rappresentava un'Italia contemporanea contrapposta ad hoc Unitalia antica conservatrici che era rappresentata dalla sinistra
Questa è proprio le senza anche tutte quante le operazioni politiche dite che riuscirono a Berlusconi mettere insieme baro Leanza nazionale lì riuscirono per questo perché al fondo gli italiani non intendevano
Affidarsi alla sinistra che non era maggioranza allora così come non è maggioranza oggi e aveva un'impostazione una visione
E l'Italia che era profondamente vecchia profondamente datata quindi per me la Regione fondamentale Stal di Berlusconi ha dato rappresentanza ad un'Italia che non una celati assiste l'atto un'Italia moderna contemporanea che il sistema politico non voleva vedere
E io e io che al all'epoca io dentro quella sinistra esistano certo tanti mal di pancia eccetera
Ma voi non avete idea qualcuno quanti amico resa se lo ricorda perché anche lui poi a mezza bocca lo diceva quante volte noi dicevamo certo Berlusconi su queste su quell'altro c'ha ragione
Però poco o non si può dire un po'altrimenti il nostro popolo chi lo sa che cosa come protesta ma a mezza bocca tante volte ogni tanto per ora ce lo dicevamo diciamo la verità
Secondo punto che vorrei mettere in evidenza questa mattina
Forse era il caso di citarla
Latella il Corriere della Sera di stamattina c'è un editoriale di Paolo Mieli un'intervista Violante che sono tutte e due molto belle chi missili e Violante erano considerati sono stati questo può poi vedremo diciamo sarebbe bisogno di un'analisi più attenta i due protagonisti del golpe mediatico giudiziario contro cui Berlusconi si è rivolto
Questa è la la la la la sostanza no cioè che erano loro pur Mieli certissimamente perché il Corriere della Sera l'alfiere
I tutta quanta la campagna di mani pulite e poi dopo le è stato della casta eccetera
Anche Violante che poi nel cuore nel in questi anni ha maturato e ha maturato profondamente delle posizioni diverse fino all'intervista di oggi che a me è sembrata molto molto
E molto significativa
Però appunto i due protagonisti dell'offensiva di Mani pulite va bene che portò poi all'arrivo di Berlusconi oggi in buona sostanza dicono beh
L'abbiamo fatta grossa insomma e bisogna cambiare strada e bisogna fare la riforma della giustizia
Qui veniamo al terzo punto che volevo mettere un attimino evidenza
E che vede la grandezza di Berlusconi è inutile che stiamo a dire sì insomma ebbe è del tutto evidente che il problema e che delle tre paroline che Amedeo mette lì
In testa alla nella nella della corsa nell'invito cioè leadership potere popolo quello che è mancato a Berlusconi il punto del putiniani perché sul potere parlo del potere pubblico e sul potere pubblico che Berlusconi non ce la fa
Perché quando vado non parliamo della prima stagione novantaquattro novantacinque insomma hanno esperienze da neofita ma quando viva con una solidissima maggioranza Stefano due mila e uno due mila e sei e non riesce a cavare un ragno dal buco
Non riesce a fare una riforma che sia una e non riesce a fare la riforma della giustizia sì
Fa ordina d'accordo va bene e poi il giorno dopo c'è Noemi ma quella legislatura per scontri interni alla la coalizione e così via non ci dà niente sul fronte quelle la grande occasione perduta di Berlusconi
Perché Berlusconi in realtà poi sul piano della gestione del potere e non non non ce l'ha fatta
Non ce l'ha fatta Luís così come non ce l'hanno fatta alcuni altri che hanno intenso riformare questo questo Paese non fatelo dire a me io sono tifoso di uno che moscia e lo lo zero treno zero quattro non lo so quanto Cia
Ma anche lui ha tentato con un referendum e poi nel due mila e sedici è andato è andato maluccio ha tentato di riformare il Paese allora
Il punto e vengo proprio alla conclusione del ragionamento acquisto del convegno che Amedeo ha promosso il punto non è tanto dire che cosa è stato Berlusconi queste chiacchiere
Neppure a mio parere interrogarsi sull'eredità perché non esista eredità di Berlusconi
Non esiste al di là di quella di cui avremmo voluto essere immagino tutti quanti partecipino neppure per un fatto è capita città così non eredità politica di Berlusconi non c'è con la morte di Berlusconi si chiude appunto una stagione che la Seconda Repubblica di questo trentennio
Restano irrisolti inutile Latini alle riforme di struttura da fare in questo Paese a partire da quello della Giustizia tutte quante le altre
La riforma della giustizia in campo perché è in campo è ragione Paolo miti stamattina direbbe Nordio ma gli aspetti
Che aspetti a mettere il piede sull'acceleratore le altre riforme sono sempre necessarie e abbiamo oggi una leadership taglia i ponti
Il consenso per mandarla avanti perché non c'è niente da fare in questa situazione in cui dal punto di vista istituzionale le cose sono messe male perché
Sì esiste un bipolarismo di facciata ma in realtà il bipolarismo si fonda su un conflitto interno ai politici che mette sempre in discussione gli assetti dall'interno e non diciamo nel non è mai lo schieramento contrapposto
Diciamo a mettere in discussione gli assetti di governo in questa condizione o una leadership forte riesce ad aggregare quanti più forte possibile per fare una
Uno in qualche straccio di riforma in questo Paese oppure staremo punto e daccapo i dati tra qualche anno temo purtroppo dovremo dire beh anche Giorgia Meloni non ce la fa
Perché non ce la fanno i leader e concludo perché non ce la fanno i leader a fare le riforme per che i tifo Ussi
Le curve
Dei loro schieramenti glielo impediscono io sono certissimo che oggi Giorgia Meloni vorrebbe liberarsi di tutti quanti i condizionamenti dette Giorgia Meloni oggi sta lì e statista questo è il mestiere che fa è capo del governo quindi vuole fare lo statista quindi capisce che deve fare le riforme che deve realizzare deve portare a casa dei risultati perché non li realizza ancora e speriamo che invece questo avvenga perché i tifosi glielo impediscono
Le curve organizzate coloro che stanno lì semplicemente per aspettare che faccia qualche passo falso
E certo non sarà la la la come si chiama Shoah indiciamo farglieli fast passi falsi ma solo dall'interno
La Meloni potrà appare per commettere degli errori a fare dei passi falsi e solo dall'interno che quindi il sì impedirà io spero di no di fare le riforme allora
Amedeo il compito nostro che stiamo qua discutere che le vorremmo se riforme a partire da quelle la giustizia sarebbe quella di premere
Su tutte quante le curve di questo muro non dico per togliergli la per togliere una cittadina per impedirgli andare allo stadio non esageriamo a diciamo di
Attenuare il tifo
E di fare in modo che chiunque governi possano fare delle cose senza condizionamenti queste tutto questo è il compito che ti affidiamo nelle
Ringrazia ma Claudio Velardi abbiamo adesso la parola Severino Nappi capogruppo della lega in consiglio regionale
Beh innanzitutto grazie ad Amedeo per aver organizzato questa iniziativa davvero importante e credo che si possa dire come sempre Amedeo coglie il momento straordinario
Perché l'occasione di discutere della figura di Berlusconi credo che mi permetto di immaginare che non l'abbia voluta solo come commemorazione
Come il percorso di ricordo di una figura straordinaria che ha segnato la Seconda Repubblica di questo Paese ma credo che sia stata anche l'occasione per riflettere sul percorso della politica io dal mio piccolo prefata la mia parte di campo
Che quel centro destra partendo dalla considerazione che credo proprio il realismo la concretezza di Berlusconi anche di pionieri Berlusconi sarebbe consegnato cioè il dato di fatto che oggi
E accompagnato il Paese
S'accompagnano il paese questo governo c'è un'occasione irripetibile anche dal punto di vista finanziario insomma il centrodestra in questo momento in questo Paese a un'occasione significative importante però io voglio guardare a casa mia perché ho visto che più volte anche nella sua introduzione Amedeo coglieva il problema della politica campana del centrodestra campano
E vorrei dire che quest'occasione straordinaria che sta vivendo il centrodestra a livello nazionale io non riesco a ritrovare in Campania non riesco a ritrovare qui
Quello slancio perché dopo che abbiamo consegnato la regione a vincere sul look e poi non siamo più riusciti a presentare
Percorsi autorevoli sicure autorevoli nelle elezioni che si sono succedute abbiamo assistito e stiamo assistendo ad una progressiva trasmigrazione di una classe dirigente di donne e uomini che non si sono riconosciuti non si stanno più riconoscendo nel centrodestra campano
Nelle realtà territoriali che non sono stati più inter Petrali non riesco più a Intel per trarre il senso di appartenenza e in questa dimensione scelgono soluzioni di comodo o a volte si rifugiò nel civismo che in un così consesso così autorevole come questo ovviamente
Se ne cogli anche la dimensione non particolarmente positiva rispetta lo slancio che questa Regione dovrebbe dare e allora l'occasione e questa è anche dirsi io non credo che ne possiamo colpevolizzare
Coloro che non si sono ritrovati in questo centrodestra non possiamo dire
Che e tutta colpa loro credo che dobbiamo avere il coraggio di partire da una considerazione di carattere generale
Abbiamo probabilmente sbagliato perché non riusciamo più a parlare non soltanto a larghe fette del nato popolazione del nostro territorio ma non riusciamo a parlare anche alla classe dirigente di questo esodo alla classe politica
Che
Parla nel paradosso di questo tempo guarda con sospetto a dir poco rispetto a un governatore che bugiardo incompetente
Però non riesce a vedere l'alternativa per la quale scegliere convintamente quello che ha scelto nelle elezioni politiche del due mila ventidue quello che aveva scelto nel due mila diciannove quello che ha scelto in ogni volta che si spezie immaginato un percorso diverso
Dunque la scommessa
Proprio partendo dall'insegnamento di Berlusconi
Che è stata quella di guardare alla concretezza della politica nel senso che della politica come capo come strumento che deve intercettare il consenso in senso positivo di cittadini sta per essere rappresentanza
Di quello che i cittadini si aspettano che sia il derivato dell'azione istituzionale di governo la capacità di Berlusconi di mandare quei messaggi pratici e concreti quella che noi dobbiamo recuperare non è più un problema di spot ma un problema anche di visione strategie di parlare a a un sistema produttivo alle parti sociali al mondo dell'impresa delle professioni immaginando un percorso con un'altra
Opzione che è importante è che dietro l'angolo il rischio vero che noi abbiamo dalla nostra parte di campo che continuando così
Rischiamo ancora di perpetrare un immagine di vassallaggio del centrodestra campano rispetto al teste ma nazionale con risultato drammatico
Che si rischiamo di aspettare soluzioni miracolistiche che ci vengano fornite all'ultimo minuto
In una condizione nella quale manca completamente la capacità di percepire i desideri bisogni autentici di questo territorio la scommessa che credo che si debba mettere in campo è questa
Se non siamo capaci di immaginare che cosa vogliamo per il Governo del nostro territorio se non sappiamo immaginare che cosa può essere attrattivo
E aspettiamo che ci venga detto rischieremmo di restare inermi rischiamo di perpetrare quest'operazione di arretramento
Che non è soltanto un arretramento per il quale ne possiamo sentirci colpiti nella nostra dimensione intellettuale o magari del nostro orgoglio ma l'arretramento che poi pagherà questo territorio ancora di più
E quindi rischiamo
Di fronte a quanto ha staccato avendo di consegnare un dato ineludibile ecco perché la scommessa
Di questo momento che nasce con la scomparsa di Silvio Berlusconi è una scommessa significative importante perché qui in Campania più che altrove c'è bisogno di cambiar passo
Dal nostro nato e di immaginare una visione strategica da consegnare noi al resto del Paese ai leader nazionali del centrodestra chi governa e al governo
Anche perché se non tra via questa direzione e non indichiamo al Governo la strada che serve a questo territorio
Rischieremmo di continuare a fare arrivare dente ritmi che non conoscono autenticamente ciò che qui davvero necessario
Dei segnali che poi vengono in qualche modo poi male utilizzati nel nostro contesto e allora penso che questa riflessione di oggi debba servire a dire che come Berlusconi fu capace di mettere in piedi una rivoluzione liberale culturale straordinaria immaginando di saper parlare agli italiani credo che il centrodestra campano debba essere capace di parlare ai campani per parlare al resto del Paese parlare la politica nazionale
Facendo senza più pensare di
Scusa accontentarsi di strappo
In individuali che danneggiano il mortificano una grande regione come questa la principale capitale del Mezzogiorno
Ma di immaginare finalmente di recuperare quel ruolo che ho sentito raccontare oggi di una Campania che era motore non soltanto del proprio territorio ma motore del paese e che ha avuto straordinari interpreti ci sono anche in questa sala
Di governo di immagino al di là dei colori politici di questa terra e credo sia giusto immaginare che chi ancora oggi crede nella politica lo debba fare grazie
Ringraziamo il capogruppo una vediamo ora la parola al senatore Rastrelli
Sì
Io vi ringrazio perché considero la vostra presenza nelle condizioni date una sorta di atto di eroismo
Un atto di eroismo però che anche probabilmente è un atto dovuto per il quale dobbiamo essere grati a polo sud e ad Amedeo Laboccetta perché a trenta giorni dalla scomparsa fisica dell'uomo Berlusconi
Era per noi tutti un dovere morale quello di operare una prima riflessione
Ed è chiaro che questa non è la sede di un panegirico della riscrittura di un epitaffio o una semplice
Laudatio funebre is è chiaro che questo è e vuole essere un momento di alta politica e lo è stato in funzione delle caratteristiche individuali di tutti i relatori dello spessore gli interventi che hanno tutti insieme dato profondo il senso di quanto complessa
E strategica sia stata la persona fisica e la caratura politica di Silvio Berlusconi
Che un uomo che ha attraversato trent'anni della vita politica del nostro Paese
E che ha una caratteristica per la quale ha fatto la storia
Badate è stato il Presidente del Consiglio più longevo immediatamente dopo Benito Mussolini e Giovanni Giolitti ma parliamo dell'Italia post risorgimentali l'Italia monarchica
E questa la misura della immedesimazione fisica che è riuscita a determinare Silvio Berlusconi tra Italia e popolo
E allora è vero è troppo presto per un consuntivo che in qualche modo dia la misura della sua statura politica
Però a mio avviso non è corretto dire che non vi è un'eredità e certo Berlusconi
Non ha lasciato eredi politici strettamente intesi perché non li ha creati e perché in parte li ha fagocitati
E non è vero e non è corretto ridurre una grandissima forza
Dell'identità di Forza Italia a una sorta di dimensione dinastica per cui c'era da attendersi una successione al trono
Ma se non vi è stata l'indicazione di eredi politici
Silvio Berlusconi ha lasciato una profonda eredità politica
Che paradossalmente ancora in non c'è nel senso che sarà ancora in grado di produrre degli sviluppi perché l'uomo che prima di ogni altro in un momento difficilissimo della storia repubblicana
è stato in grado di comprendere che andassero rappresentati in termini di identità di coalizione tutta una serie dissensi bili ITA politiche che fossero alternative ad una sinistra che peraltro aveva smarrito ogni forma di identità
Allora l'azzardo e la misura dell'uomo è stata già ricordata
Quando si genera il meccanismo del mille novecentonovantaquattro la cosa che più denota la grandissima intuizione politica
Non fu soltanto federare una forza secessionista con una forza chi faceva della vocazione nazionale la sua ragion d'essere ma full ha capacità dell'alleanza variabile
Con
Una determinata forza politica al nord ed un'altra il movimento sociale insisto non ancora Alleanza Nazionale al sud
Che erano forse e Berlusconi lo capì prima di chiunque altro che erano già mature per la prova di governo soprattutto considerando che la stagione del movimento sociale senza risalire ai tempi in cui già interpretava le funzioni del governo
Aveva nelle immediate precedenze nel mille novecentonovantatré già mietuto i primi successi amministrativi vincendo
Le battaglie elettorali a Benevento a Latina a Chieti conquistando grandi città
L'idea che dei Berlusconi che quella ormai fosse già una destra pronta alla forza di governo e che andassero in qualche modo coinvolte le forze liberali determinate forze riformiste quel fortissimo elettorato cattolico ormai privo del riferimento della Balena democristiana che andassero federate in una opposizione che l'Italia avrebbe determinato essere vincente
E che e qui si compie il miracolo a trent'anni data e ancora la intuizione vincente
Perché l'eredità politica
Che è quella che in questo momento vede per la prima volta una donna
Orgogliosamente
Identitaria per la provenienza politica
Interpretare un segnali di modernità
Nella gestione della sfida di governo che non ha precedenti nella storia
E allora la politica si è già in qualche modo come sollecitava Amedeo Laboccetta re impadronita del suo ruolo se è vero che finalmente dopo la squallida parentesi tecnica
O la vergognosa parentesi anti-sistema c'è un fortissimo voto popolare che legittima un consenso che indica una strada che dovrà sicuramente passare attraverso una fortissima connotazione riformatrice
E io più avuto il privilegio di vivere l'esperienza di Berlusconi non come Mario Landolfi Umberto Ranieri Claudio Velardi
Stefano Caldoro all'attrice del potere
Ma nella fase della regressione alla misura di un uomo
Perché io ho condiviso con lui questi ultimi mesi di legislatura al Senato che sono stati gli ultimi mesi della sua vita in cui era tornato
Lui che sembrava come ha scritto veneziani essere incompatibile con la morte era tornato a Rossi ad ha una sua dimensione umana
E si era reso conto nel dramma di questa dimensione umana che politicamente il suo tempo era già trascorso che quello spazio che Luís aveva individuato addirittura vaticinato nel mille novecentonovantaquattro
Era di fatto diventato realtà ed era già in altre mani
Era nelle mani di Giorgia Meloni era nelle mani non più di una coalizione di centrodestra neppure di una coalizione di destra centro chiedo scusa è l'enfasi presidente neppure
Nella prospettiva di una destra che fagociti i propri alleati ma semplicemente nella opposizione di un fronte conservatore sempre più trasversale sempre più capace di riunire e sintetizzare le diverse sensibilità che sarà alla misura attraverso la quale avrà la possibilità di porre in essere lei mi le riforme di cui l'Italia ha bisogno ma se questa è la sintesi della mia riflessione del mio contributo a questa splendida serata questo evento che ha arricchito ciascuno di noi
Vuol dire che la vera eredità di Berlusconi e ancora in fieri
E questa stagione di legislatura che probabilmente io ne sono convinto e una stagione fondativa Ray fondativa
Che vedrà stabilizzare la stagione di governo che la vedrà addirittura progettare questa stagione di governo a livello europeo se riusciremo da destra coronare il vecchio sogno di solare un socialismo perdenti a livello europeo perché incapace di dare risposte alla sfida della complessità
Il riusciremo assiste a sintetizzare le anime popolare e conservatrice anche al Parlamento europeo allora avremo finalmente un Italian matura un'Italia pronta
A raccogliere le sfide della modernità un'Italia degna delle vita di Silvio Berlusconi grazie
Ringraziamo il senatore Rastrelli e diamo ora la parola al direttore Augusto Minzolini è stato prima la stampa poi grande direttore del TG uno dell'epoca berlusconiana e oggi direttore del giornale
Sono arrivato qui dopo un'odissea che non vi dico un po'ti dà l'idea diciamo che il Paese tempo è rimasto fermo però sono contento di essere arrivato perché purtroppo non ho sentito il dibattito precedente proprio dire due cose
Perché si è molto parlato in questo mese la scomparsa di Berlusconi e ci sono due aspetti che un po'mi hanno colpito che
Più rivolti al passato petto che al futuro però che per secondo me sono un po'il seme della dell'insegnamento di Berlusconi
Il primo ho sentito dire molto spesso nei dibattiti che ci sono stati innumerevoli che Berlusconi o non è un po'non era un politico o era un politico sui generis
Ora altro io credo invece che Berlusconi sia stato politico un grande politico ma per tanti motivi e non solo perché ha cambiato e ha modernizzato
Diciamo l'interpretazione delle leadership resta punto di vista lessicale dal punto di vista del costume dal punto di vista dell'immagine
Ma perché ha avuto il coraggio di interpretare fino in fondo
La sua epoca è un leader quello che riesce a interpretare l'epoca in cui vive perché dico questo perché l'unico scende in campo malvolentieri io c'ero all'epoca posso testimoniarlo
Quando di fatto c'è la fine chiamiamola così di una politica ideologica
Cade il muro di Berlino e quindi entriamo in una fase Postel ideologica e quello che lui riporta dalle esperienze che aveva avuto già in passato come imprenditore e come uomo di sport come inventore della tv commerciale è una forte dose di pragmatismo una forte dose di pragmatismo che Luís
Coniuga con dei valori che aveva nel senso che erano di fatto parte della sua vita cioè il liberale Cristiano europeista garantista
Queste cose questi aspetti qua cosa fanno creano un personaggio che ha la possibilità in un mondo che ancora chiuso qui immaginati il il dibattito con Occhetto nel novantaquattro rigido rispetto alle proprie prese di posizione alle prossime a anche giustamente diciamo al proprio credo perché poi queste cose contano in politica
Le ha una maggiore elasticità
E quindi crea delle cose fa delle cose che sulla carta erano impossibili
Immaginate
Che l'UE in un momento così complicato riesce a mettere insieme tutti gli eredi a quel punto erano gli esuli di quelli partiti che avevano governato durante la Prima Repubblica e non era semplice perché uno dei motivi per cui cadde la Prima Repubblica e per l'olio che c'era non so tra socialisti e democristiani andate a vedere diciamo l'elezione di Scalfaro lo testimoniano
E
Secondo passaggio riesce a fare un'operazione che sulla carta era impossibile c'è prendere due forse tipo la lega e tipo gli eredi dell'MSI di allora che erano antagoniste che era un a me una posizione estremamente diverse e a metterli insieme in un meccanismo estremamente pragmatico con delle alleanze territoriali cioè alleanza annota con la lega alleanza al Sud con Alleanza Nazionale
Allora è chiaro che se tu riesci a fare un'operazione di questo tipo
Tu crei già un modo diverso di vedere la politica un modo diverso che ti porta a superare delle barriere delle barriere che avevano fatto creato quel meccanismo che aveva regolato la politica italiana da una parte e dall'altra durante diciamo la Prima Repubblica e che avevano di fatto creato le condizioni per cui soltanto un segmento dell'input
Ero arco politico del paese era gli era stato possibile data la possibilità di governare
In questa operazione io credo
Che l'UE a di fatto creato un atteggiamento e un approccio alla politica che poi ritroviamo anche ai nostri giorni perché quando si parla del pragmatismo di Draghi o quando si parla del pragmatismo dalla Merloni
Nel senso è un modo perché se tu non hai questo atteggiamento aperto disponibile alla novità alla modernizzazione e anche la capacità di rimettersi in discussione
Pensi anche dato identità è chiaro che da questo punto di vista tu sei fermi e non riesce a interpretare il mondo che cambia
In più cosa che secondo me è è fondamentale nel capire Berlusconi quel pragmatismo
Ovviamente si sposa in una logica per cui il governo il fare diventa più importante addirittura delle posizioni di partito nella schema di Berlusconi il Governo era la cosa principale
Era il punto su cui al di quando molto spesso ma covava di teatrino della politica di dicendo quello che l'UE non comprendeva ecco molto spesso che invece di vedere quello che tu dovevi fare non so sul fisco sulla giustizia dicendo era sostituito da dispute ideologiche che però non facevano parte della della sua personalità di di quello che era questo porta dirmi però un'altra cosa che secondo me è un e quando tu parli del pragmatismo quando tu parli del Governo
è chiaro che una
Posizione di questo tipo un approccio di questo tipo la politica fa venir meno quello che io credo sia stata la critica più ingiuste più generosa nei suoi confronti quello di essere stato divisivo
Berlusconi non è stato decisivo o meglio
è stato divisivo quanto lo sono stati tutti i leader delle coalizioni che si sono succedute
C'è stato division lui come potreste divisivo Prodi come poteva essere Veltroni come poteva esserlo altri
E probabilmente quello che è mancato a questa classe dirigente la capacità di riconoscersi di legittimarsi se si fossero legittimati probabilmente non avremmo già ora
Oh avremmo avuto prima un bipolarismo maturo questo tipo di dibattito l'avremmo fatto dieci anni fa e probabilmente con maggiore obiettività
Allora quindi c'è e perché non è stato divisivo perché io dico quello perché poi noi andiamo a vedere le cose diciamo del personaggio i personaggi e uno che in questi trent'anni molto spesso ha garantito il governo anche non essendoci magica te cioè nel novantaquattro una persona che
Scende in campo
Di fatto viene fatta fuori da dal punto di vista giudiziario ma contemporaneamente il momento che di si crea una cosa che avrebbe fatto incassare un po'tutti scusate l'espressione accetta l'idea che un altro il suo ministro degli Esteri ministro del tutto adesso non mi ricordo Dini faccia il Presidente del Consiglio e lo accetta e serate soltanto quando coi scaltro voi ricordate comincia a giocare col calendario su quando fare lezione o meno
Ma vado soprattutto negli ultimi dieci anni beh io voglio vedere chi è quel politico
Che il momento in cui viene messo in discussione viene messo di fatto passi perseguitato nel due mila undici cacciato da Palazzo Chigi in quella maniera quando il problema era un po'di tutti ed era un problema in una crisi economica generale beh accetta di dare la possibilità al Paese in un momento difficile di non andare alle elezioni media il vedi prendersi e quindi sui anche lui sul subire per alcuni versi il Governo Monti
E Celli se lo fai deve aver qualcosa dentro che è diverso dal siamo da qui che ha una qualunque leader di partito la seconda cosa secondo passaggio ci sono le elezioni
E che cosa abbiamo abbia non vince nessuno e Luís accetta il governo Letta di far parte del governo Letta
Sempre per garantire la governabilità
Subito dopo malgrado sia spacciato via dal parlo dal dal Senato per una cosa poi ne parlerò senso tempo per una condanna secondo me fuori dal mondo ma a parte questo lui accetta a quel punto di andare avanti nella legislatura e comincia a dialogare con quello successivo cioè con chi Cornel forensi il patto della Zara in
Ecco
Andiamo avanti mica finita qui probabilmente il governo di Gentiloni non avrebbe neanche a un avuto più di tre mesi quattro mesi di vita se non ci fosse stato un atteggiamento chiamavano benevolo da parte di Berlusconi ma non è finita ancora sempre per parlare di personaggio di visivo ci sono le elezioni non esce nessuno dei due poli tradizionali vince e lui accetta che uno dei suoi alleati cioè Salvini faccia il Governo con quelli che erano i suoi avversari più agguerriti c'è l'altra gli altri quelli che erano i nemici in quel caso perché loro si comportano come nemici c'è con i grillini
Sempre per Gore garantire la governabilità ancora chi è che apre la strada al governo Draghi
Berlusconi aveva quando io sento parlare di Berlusconi come un personaggio di visivo beh io penso che ci metto tutto quel frutto io penso ormai stiamo parlando in sede storica però c'è un elemento disonestà intellettuale
Perché c'è non vedere queste cose soprattutto perché non è che quando tu hai prendo una linea politica di questo tipo non ti costa nulla
è il motivo per cui Forza Italia era partita non so da quando e adesso sta al sette otto per cento nasce dal fatto che il momento in cui tu
Di fatto accetti di tenere in piedi un governo che non è il tuo il Po consenso OSCE ma e naturali
Allora
Quindi tutto quello che è stato detto cose su di lui e soprattutto le è stato detto nell'ultimo anno poi sulla vicenda del Quirinale dicendo
Beh io l'ho trovato ingiusto e ingeneroso perché tu puoi dire non mi piaci non mi fido ma non puoi dire che divisivo perché è una cosa che veramente va contro la storia
Torniamo sul divisivo no dico l'ultima cosa sulla giustizia non so se avete affrontato avete affrontato però io dico da questo punto di vista noi possiamo dire quello che vogliamo ma voglio vedere quel politico che passa trent'anni della sua vita a doversi difendere nei tribunali
Del Paese
E non è che questa elemento questo è determinato da una RAI da una ragione e diciamo che non ha una spiegazione politica lui è sempre stato convinto e me lo ricordo
Me lo ricordo ormai ma detto pochi pochi giorni prima di morire che questa persecuzione nasce dal fatto che ci fu un risentimento ma non tanto dalla politica ma da pezzi di società
Che subirono la sconfitta del novantaquattro quando pensavano di aver in mano il paese come una sorta di sgarbo di ingiustizia
E da lì nasce una sorta di risentimento che va avanti per trent'anni
E è uno l'ho avuta perché poi Belvedere il novantaquattro dai novantaquattro c'è quella spedisci quando vedo che c'è qualche magistrato che se la prende quando dice che ci sono delle iniziative che poi hanno condizionato la storia di questo Paese nel novantaquattro cioè un avviso di garanzia chiarire esattamente in questa città durante la conferenza durante la conferenza sulla criminalità c'è quindi una una un palco internazionale un palco internazionale tutti ritrovi così per un
Ah con un'accusa che poi francamente finisce nelle cronache perché quella fine non si sa neanche più come è finita però quello la vicenda crea e innesca il meccanismo che ha portato alla fine del Governo del primo governo Berlusconi
Altra vicenda
Non so quanti sono stati tutti i processi lo diceva ma io non me lo ricordo riavuto nell'alta una sulla condanna andiamo per quella condanna bandane per frode fiscale va bene
Diciamo che su cinquantasei milioni di tasse pagate cinque una ragazza è come se per caso di pagare tre mi tre mila euro di di tasse e non li paghi trecento e quindi ma io su questo non entro però la cosa che mi colpisce
è che in questo Paese in cui tutti dovrebbe essere uguali via dicendo
Per la stessa vicenda per cui Berlusconi è condannato e di fatto viene dedicate da senatori quindi di fatto è messo a davanti al pubblico ludibrio diciamoci la verità
Lui che era suo l'azionista di quella sanità viene condannato chi aveva invece incarichi all'interno di quella società incarichi sociali c'è il Presidente e l'amministratore delegato nella persona degli Fedele Confalonieri e del figlio Piersilvio vengono assolti allora comprendete che se una persona normale che viene qui un extraterrestre che scende sulla terra dice io non capisco di che stiamo parlando no eppure l'unica differenza che c'era tra Berlusconi gli amministratori di quella società e che Berlusconi era in politica e gli altri no
Questo ti dà l'idea di siamo di quanto posso dirlo perché poi di fatto non è ha sofferto quel personaggio
Perché è un personaggio che nella sua testa quando parlava di concavo e convesso lo diceva seriamente c'è
L'idea di avere che ti posso dire un rancore o comunque di essere odiato e di non essere amato è una cosa che però non comprendeva tanto per dire immaginati di trent'anni fatti in questa maniera
E io credo che alla fine ci ha lasciato due cose primo il pragmatismo che non lo vediamo perché se vuoi fare il partito conservatore mettendo insieme popolari e conservatori devi essere molto pragmatico e deve avere il pure il coraggio di dire
Su questa cosa ci ripenso o comunque diciamo attualizzo il mio pensiero ma da parte dall'altro lato esser chiari e l'asse è un'altra cosa perché lo vediamo in questi giorni e la giustizia
Io ne possiamo dire quello che puliamo ma chiunque in questo Paese ha tentato di riformare
La giustizia in un modo o nell'altro avuti sul Golan tutti nessuno escluso le ammissibile Mastella quando faceva il era nel governo Prodi tanto per essere chiari quindi poi ed è un problema grosso perché purtroppo ed è
Quando nasce Berlusconi Berlusconi nasce esattamente quando finisce la Prima Repubblica
Però nel meccanismo della prima repubblica si creando grosso vulnus c'è viene messo in discussione l'equilibrio tra i poteri c'è un potere che si allarga mantiene molto spesso quando si sente forte e un altro che si restringe
Finché non torneremo ad avere un equilibrio vero noi creeremo le condizioni per cui nessun governo riuscirà a fare la politica che vuole sia di destra o di sinistra
Forse sono stato abbastanza chiare e diretto però parto dal presupposto che quando un personaggio come Berlusconi ormai tu lo giudichi in sede storica
Meglio parlare il linguaggio della verità che non quello dell'ipocrisia grazie
Allora ringraziamo Augusto Minzolini prima di passare la parola Lina Lucci volevo anche ringraziare Amedeo Laboccetta per avermi consentito di moderare questo dibattito io sono particolarmente grato a Silvio Berlusconi
Di aver riconcesso di seguire cinque ministri e tre capigruppo per cui la diciamo la figura di Berlusconi si associa dal mio punto di vista a una figura molto pragmatica che guardava al merito alla competenza ed era totalmente distante da qualsiasi ideologia Isma'per cui mi sono particolarmente grata
Passo la parola Lina Lucci esperto di problematiche del lavoro e tematiche sindacali
Buona sera grazie grazie ovviamente al Presidente di Polo Sud per avermi imitata questa bella iniziativa voglio ringraziare quanti di voi ancora resiste solo in sala e voglio ringraziare anche quelli che ci stanno guardando in diretta streaming da remoto
Che dire di questa iniziativa intanto l'onere di chiudere non è un onere da poco ma io plaudo a questa iniziativa di Polo Sud e vi dico subito il perché io non parlerò di Silvio Berlusconi
Non solo perché lo hanno fatto meglio di me autorevoli relatori gli autorevoli relatori che mi hanno preceduto ma perché credo che il fatto che negli ultimi trent'anni ci sia stata una figura polarizzante della politica che si chiami Silvio Berlusconi è un fatto piaccia o no bisogna prenderne atto e che abbia avuto un peso come è stato già detto come leader politico come imprenditore come uno dello spettacolo è un fatto punto
Io sono invece interessata
Alle due provocazioni che ha fatto nella sua introduzione il Presidente Laboccetta quando nell'introdurre i lavori di questa giornata dice io mi auguro che da questo momento in avanti che da queste iniziativa si torni a parlare con una maggiore autorevolezza del Mezzogiorno d'Italia e sono interessata all'altra provocazione
Che non è questione di poco conto e tra un po'ci arrivo che mette sul sul tavolo il rientro dall'esilio della politica con la P maiuscola
Due ciclisti ogni
Molto molto complesse e che ci fanno capire che in realtà come veniva ricordato proprio davano qualche intervento che ha preceduto il mio che qui il punto nodale della questione non è se c'è nel Paese una figura che abbia la capacità di ereditare
Politicamente di quella soggettività perché io resto convinta del fatto che non esiste un'altra figura sia donna sia un uomo non esiste
Così come credo che la cosa più importante
Al punto in cui siamo alle condizioni date se è vero che vogliamo
Rispondere a quelle due provocazioni che faceva il Presidente Laboccetta cioè come facciamo a rientra a far rientrare la politica dall'esilio e come facciamo a rendere più autorevole la discussione su un Mezzogiorno che fa fatica arrancando
Ora nello scenario politico nazionale ad esigere il rispetto che merita
Io credo che la discussione ed è da invece spostarsi su un altro fronte fronte che io provo a sintetizzare così spero di diciamo di aver capito bene dove voleva andare a parare il presidente di Polo Sud
Ma alle condizioni date prima domanda siamo sicuri che questo modello
Di personalizzazione della politica che attenzione va riconosciuto a Berlusconi di essere stato il precursore di quel modello innovativo ma poi questo modello ha conosciuto una sua estremizzazione penso alla rottamazione
Di Renzi e ha conosciuto anche un momento di gel degenerazione se penso allora leader del Movimento cinque Stelle
Allora siamo sicuri che alle condizioni date quel modello di personalizzazione della politica abbia veramente funzionato e sia veramente quello che serve al Paese prima domanda
Seconda questione che non è di poco conto per far tornare la politica dall'esilio ma siamo proprio sicuri che in questo Paese ci sia una classe dirigente attenzione ho detto classe dirigente non ho detto classe politica
Una classe dirigente ai vari livelli che sia in grado di archiviare quel modello e di invece provare ad esercitare un ruolo di responsabilità che in questo fino a questo momento
Lo dico con dispiacere è un mancato al Paese e perché altrimenti quello che stiamo vivendo ovviamente non avrebbe una accorcia una spiegazione
Ed è capace di questa classe politica di arrestare la crisi della democrazia rappresentativa che ha ridotto la politica
A me era merce di scambio sono queste le domande che a mio avviso Laboccetta lanciato alla collettività politica e alla classe dirigente di questo Paese
E vedete prima di me forse in maniera più soft io resto pur sempre una sindacalista di fondo Antonio Bassolino ha fatto riferimento a che cosa ha detto che il problema di questo modello politico resta il conflitto che ha soppiantato la collaborazione tra forse del che guidano il paese e poi dello stesso
Claudio Velardi ha parlato di tifoserie che dando fermate perché remano contro anziché remare insieme Manfredi ha parlato di conflitti persistenti
Landolfi ha parlato di bipolarismo di propaganda ma dico addio se c'è un problema che ha riguardato questo modello politico che a mio modesto avviso non è più non è più perseguibile perché perché bisogna dire ha ha fatto male a paesi e perché ha fatto male al Paese io non ce l'ho con non sono un antiberlusconiana
Anzi o o o molto dati c'era un patto ho molta simpatia per un leader che è stato riconosciuto da tutta la comunità politica internazionale
E che tra l'altro a suo tempo aveva avuto sulla scrivania ho avuto il privilegio di avere sulla sua scrivania il mio curriculum quando si discuteva di un ipotetico sindaco di questa città
Quindi non sono antiberlusconiana ma io voglio partire dai numeri per spiegare che questo modello non ha funzionato
E vediamo se ti convinco se alle ultime politiche diciassette milioni di italiani non hanno votato sul cinquantuno aventi aventi diritto ci sarà una motivazione
E se a Napoli alle ultime politiche del mondo amministrative del due mila ventuno non hanno votato più di quattrocento mila cittadini napoletani ci sarà un motivo
Per questo diciamo quel per questa disaffezione dalla politica bisogna andare a capire quali sono le motivazioni che hanno allontanato l'elettorato dalla politica e se non li ho ancora convinti vi do un altro dato
In questi ultimi trent'anni infatti cinque gli anni di legislatura abbiamo avuto diciassette capi di governo di cui sei non sono stati nemmeno eletti dal popolo quindi hanno guidato il paese senza il mandato elettorale
è o non è una questione rispetto alla quale non possiamo più tergiversare e dobbiamo prendere atto che dobbiamo archiviare questo modello Keira Desi intermediato il rapporto della politica con l'elettorato perché ha spazzato via con un colpo di spugna tutto ciò che c'era tra l'elettorato e la politica
è vero o no che hanno ridotto la politica ad una perenne campagna elettorale
Dove il dove la questione nodale
Non era come facciamo a comunicare le difficoltà reali che dobbiamo affrontare il Paese ma era la velocità con la quale i leader facevamo la corsa a comunicare prima nelle televisioni e poi sui sociali la propria opinione
Noi abbiamo dei sfruttò l'idea di partito di luogo del confronto dei tempi della discussione noi dobbiamo
Adele il coraggio di dire che questo modello chiama Dese intermediato i partiti come istituzione i corpi interventi ha fatto male al Paese e attenzione quando dico questo
Perché lungi da me l'idea di avere un'idea nostalgica dei partiti di com'erano concepiti ieri o dei corpi intermedi di come sono concepite ancora oggi
Devono avere la capacità di rinnovarsi e quindi Amedeo per rispondere al tuo interrogativo leadership si abbiamo bisogno di più leadership nel Paese perché il partito del leader non ha funzionato
Abbiamo bisogno di corpi intermedi di partiti che si confrontino che abbiamo i tempi tecnici di per sviluppare le decisioni le discussioni la partita la politica non è propaganda e quindi più potere se pensiamo alla politica come mera gestione del potere no Amedeo io non ci sto noi abbiamo bisogno invece di ricadere di di di recuperare una funzione vitale e che è stata esautorata al nostro Parlamento e cioè penso alla funzione di indirizzo e controllo delle camere che hanno
Sull'operato del governo il dibattito ma anche questa funzione abbiamo cancellato e l'abbiamo cancellata urite vite il nome di una velocità che serviva per sburocratizzare il sistema l'abbiamo cancellata in nome di una rottamazione che serviva per svecchiare il sistema e l'abbiamo cancellata in nome del Vaffa di Beppe Grillo perché dovevamo ridurre il numero dei parlamentari e dovevamo rendere il partito più il quale Parlamento più pulito un disastro
Allora chiudo Amedeo perché sono stanchi e perché credo che da questo momento in avanti noi dobbiamo recuperare un sano popolarismo la dico alla maniera di Sturzo visto che io vengo da quella
La è espressione a
Politica e dobbiamo recuperare quindi un sano popolarismo che contrasti questa forma di populismo perché solo in questo modo la politica recupera una credibilità istituzionale
Recupera il coraggio di riformarsi e terzo probabilmente potremmo dire che è tornata alla all'esilio grazie e buon lavoro
A ringrazio Lina Lucci e adesso siamo in chiusura ricordo a tutti che nelle sale qui a fianco promossa da Arte reale dal Polo Sud ed altre associazioni c'è una bellissima mostra sulla pace sulla guerra in Ucraina e invito tutti a vederla
Do la parola da Amedeo Laboccetta
Un minuto per ringraziare tutti voi per la pazienza
Ma soprattutto ringrazio anche di cure veramente i relatori credo che abbiamo aperto un grande contributo al dibattito nazionale si è andati ben oltre le aspettative sono soddisfatto ma è un primo appuntamento adesso mi permetterò di dare delle date ma non vi dirò non vi dirò venitemi
Il relatore del prossimo in cui mi aspetto il quindici di settembre Annapolis
Per un grande convegno di carattere culturale
Nel Teatro di San Carlo
E il prossimo appuntamento ne seguiranno perché abbiamo già programmati per i prossimi otto mesi saluteremo soltanto dicembre poi chi è più bravo
Lo deve dimostrare ci farà piacere perché vuol dire che abbiamo scosso qualcosa in una città addormentata
E allora ci rivedremo le cui in settembre auguri andate a vedere la mostra buon lavoro è buona estate