L'intervista è stata registrata venerdì 24 febbraio 1995 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Mattioli, Pds, Politica, Progressisti, Sinistra, Verdi.
La registrazione audio ha una durata di 16 minuti.
Rubrica
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VERDI
Radio radicale abbiamo in collegamento telefonico Marco Boato ex deputato e membro del consiglio federale dei Verdi vogliamo iniziare con un tuo commento riguardante riguardo l'intervista rilasciata da Mattioli al Corriere della Sera in cui si è dichiarato di essere de Lu USA dall'alleanza venerdì con il PDS e in particolare non ti sembra pure pecche le posizioni dei verdi siano state un po'penalizzate tra le priorità dei progressisti
E io ho letto che intervista di Mattioli lunedì scorso e ci sono alcuni aspetti che condivido anche che non condivido affatto le spiego rapidamente io credo che il vizio di origine non stia tanto nelle nella situazione attuale e nelle proposte attuali che fra il PDS e Martina nell'impostazione che ha avuto la il cartello dei progressisti nelle elezioni del marzo scorso
Sono e sono state rese il il modo in cui è stato il modo in cui se andate alle elezioni del marzo scorso da parte dei Verdi ma anche da parte di altri che è stato radicalmente sbagliato perché si è formato un cartello politico all'insegna sostanzialmente delle unità della sinistra
E demonizzato da una cultura che io ritengo
Assolutamente inaccettabile c'è un cultura di tipo massimalista allora giustizialista populista in Bolivia ovviamente
La la la sconfitta profonda che questa logica del cartello di progressisti ha subito nel Mantovano da quattro ha portato a un forte ripensamento interno e oggi non sono più queste almeno nella loro radicalità
Le posizioni dei progressisti ma se fin da allora i Verdi avessero avuto un ruolo molto diverso arbitro contestato questo tipo di impostazione del cartello elettorale della cultura politica illiberale che gli stava dietro
E fin da allora avessero cercato idea io ed altri un ruolo di raccordo con le altre aree della sinistra e altre aree anche come dire DTT per usare un termine caro ai lati ai radicali di impone di impronta riformatrice
E chi fosse costruito qualcosa che oggi tutti chiamano centro sinistra ma che allora sarebbe stata una terminologia aborrita e considerate inaccettabili e tutto questo non fosse avvenuto in questi termini a marzo e si fosse capito già allora che quell'impostazione era sbagliata non ci troveremmo nella la situazione attuale per cui troppo da una parte giusto dall'altra parte paradossale che Gianni Mattioli filamenti della egemonia del PDS
Trovo giusto che se ne lamenti perché è vero che all'interno di un'impostazione di questo genere lo spazio per i Verdi e non solo per i Verdi per altre formazioni minori
Che non hanno le diciamo un un provenienza dal del movimento operaio d'impronta comunista e e quasi inesistente ma dall'altra parte tutto questo Mattioli lo dice dal come dire dall'alto di un seggio parlamentare
Conquistato con i voti del PDS perché lui come tutti gli altri in particolare è stato eletto a Rimini in Emilia Romagna è stato eletto in un collegio elettorale dove se non avesse avuto il sostegno prevalente del PDS
Non avrebbe mai potuto in questa legislatura estere
Il parlamento per cui io trovo un po'contraddittoria questa corimbi petto Bondi Victory fiuto dell'egemonia del PDS non per disprezzo nei confronti del PDS ma perché è giusto che il PDS faccia la sua strada porta avanti la sua cultura politica ma coloro che hanno una cultura politica diversa devono fare una strada diventa e dall'altra parte però a farlo dall'interno della coalizione dei propri sì perché questa che oggi e tuttora rappresentate in Parlamento lo trovo francamente discutibile io fossi un elettore del PDS di Rimini mi chiederei perché
Allora c'è stata quella candidatura ma questo vale per maggiore come vale per decine di altri parlamentari evidentemente Fini e quindi Khomeini pensate di evidenziare di più le posizioni ambientaliste all'interno dei progressisti prossimamente diciamo
Fellini io non credo che il problema sia ovviamente questa è una mia posizione non so quanti altri io so che molti altri tre che la condivida la mano non lo so dire quanti altri ci sarà l'assemblea federale
A metà marzo il problema non è affatto quello di evidenziare le posizioni ambientali dall'interno dei progressisti dal mio punto di vista si tratta di dichiarare definitivamente chiusa l'esperienza dei progressisti che oggi sopravvive semplicemente perché il Parlamento attuale è stato eletto sulla base delle coalizioni del marzo scorso eterna coalizioni innaturali
Io ho parlato molte volte sia di una falsa destra che di una falsa sinistra che si sono confrontate e scontrate a marzo l'anno scorso
E bisogna che una coalizione di centro sinistra riforme con una piattaforma programmatica di cultura politica di ruolo dei diversi soggetti radicalmente diversa da quello che che è stata caratteristica dei progressisti quindi si tratta proprio di ricostruire da capo ovviamente il il riferimento che oggi c'è se sarà confermato anche nel nel futuro
Alla ipotesi di di di Romano Prodi come un candidato alla leadership di di una qualità emiciclo sinistra rende tutto questo più vivibile
A marzo dell'anno scorso come direi i figure più visibili erano quelle di Orlando della Rete su una posizione di assoluta intolleranza politica di di di Rifondazione comunista e di Occhetto oltretutto ha già allora vivono divieti era sostanzialmente vanificato è scomparso già in partenza oggi si tratta invece di rilanciare una cultura democratica e riformatrice ambientalista i diritti civili che abbia che sia soprattutto una cultura di governo e che abbia la capacità come dire di di rimescolare radicalmente le carte le alleanze rispetto a quelle di un anno fa quindi è un compito molto grosso
Rispetto a cui il Verdi devono per prima cosa accettare la logica del maggioritario perché io credo che nell'intervista
Al Corriere della Sera Mattioli e di sostanzialmente rifiuta la la la logica del sistema maggioritario ed è vero che lui e altri all'interno dei Verdi erano legati ancora il sistema proporzionale non hanno mai digerito
Il passaggio sia pure pasticciato sia pure compromissorio dalla logica proporzionale alla logica maggioritaria accettando la logica maggioritaria è evidente che qualunque forma di legge monismo del PPE all'interno di uno schieramento di centro sinistra non potrebbe che portare questo è più schiera schieramento alla sconfitta ma io credo che poi i Verdi tu giustamente perché ma riconverte Michilli
Delle tematiche dell'ambientalismo che sono la una delle ragioni fondanti dell'esperienza verde ma non bulimica
Io credo che i Verdi quando sono nati sulla scena politica sono nati figlia per Ring per mettere al centro la questione ambientale
Sia per mettere al centro la questione del rinnovamento della politica del rapporto fra cittadini istituzioni e su questo terreno
Io credo che i Verdi avrebbero potuto avvenire e dovrebbero venire ma non lo stanno avendo un ruolo importante per esempio su tutta la tematica delle riformisti
I giornali delle riforme costituzionali per esempio sulle ipotesi di arrivare a un'assemblea costituente per la riforma della seconda parte della Costituzione se non si fosse accelerato
In un modo responsabile la la la l'andata alle elezioni nel marzo scorso sette pur se avesse avuto la capacità l'intelligenza di affrontare già allora con con la scorsa legislatura il compito di riforma dello Stato che avevamo togli suo fulcro all'interno dei lavori della Bicamerale si sarebbe andati alle elezioni magari sei sette mesi dopo ma ci sarebbe più si sarebbe andati già con la riforma costituzionale sulla forma dello Stato sulla forma del del governo sulla questione le garanzie idee essa e tutto questo bailamme che si è verificato negli ultimi impegni di governo delle delle regole governo costituente
Questa lotta per bande che testata all'interno del Parlamento e qui e quindi questa incapacità di qualunque istanza riformatrice all'interno dell'attuale Parlamento non si sarebbe verificato siccome ovviamente piangere sul latte versato serve a poco però bisogna avere memoria storica degli errori che sono stati fatti
Oggi bisogna riprendere il filo non solo della cultura politica di governo all'interno della quale il concetto di sviluppo sostenibile di società sostenibile di rapporto fra ambiente economia e lavoro
è un tema fondamentale ma anche la questione delle riforme istituzionali che è altrettanto fondamentale rispetto a cui i ribelli avrebbero dovuto assumere
Assumere un'iniziativa molto più forte personalmente l'ho proposto già dalla dall'autunno scorso che questa iniziativa venisse assunta che vorrei sull'iniziativa trasversale ai diversi schieramenti politici invece a proposito di sviluppo sostenibile
No perché citato non pensi che la carenza anche di coscienza ambientale in in Italia da parte dei cittadini sia dovuta ultimamente anche ad una scarsa visibilità dei Verdi oppure in un loro a una loro difficoltà quei volgere i cittadini in battaglie importanti che poi non riguardano soltanto l'elettorato di sinistra diciamo riguardano tutti i cittadini
Con quest'ultima affermazione che le questioni ambientali non riguardano soltanto l'elettorato di sinistra e io personalmente sono contrario a definire i leader di una formazione di i Verdi hanno un loro impatto anche con la sinistra ma devono avere la capacità di sottoporre la centralità della questione ambientale a tutte le forze politiche ovviamente poi ripeto nella logica del maggioritario devono avere la capacità di collocata all'interno di uno schieramento ma qualche questo schieramento non schieramento all'insegna dell'unità delle sinistre del massimalismo
Di sinistra la difficoltà di di fare mettere questi temi è legata sicuramente alla scarsa come dire visibilità politica o iniziativa politica dei Verdi
Ed è anche legata al fatto che sull'altro schieramento ce lo schieramento di centrodestra che quello che ha governato nell'ultimo anno le tematiche ambientali sono state sistematicamente calpestate non
Il tipo di ministero dell'ambiente che abbiamo avuto durante il governo Berlusconi
Il rilancio di tutta una logica tradizionale nell'affrontare la questione opere pubbliche appalti e così via ha creato enormi difficoltà proprio ammette a rimettere al centro la questione del rapporto fra ambiente lavoro occupazione e così via
E del resto visto che parla a Radio Radicale su su tematiche come quella del decreto sugli appalti e così via anche i pochi deputati Riformatori Paolo presenti Parlamento sia pure all'interno dello schieramento di governo che io non condivido però questa battaglia hanno cercato di farla sono resi conto di quanto grave era l'arretramento di in termini di cultura politica
Che si stava verificando quindi da una parte bisogna aver la capacità
Di riproporre queste questioni come questioni che riguardano il futuro della del
Il futuro dell'intera collettività e non soltanto il futuro di uno schieramento politico e dall'altra però nel momento in cui ci si presenta alle elezioni ITC presentai un confronto fra diversi schieramenti politici
Bisogna fare in modo che all'interno dello schieramento in cui ci si colloca queste tematiche abbiano la valorizzazione che devono avere che fino ad oggi non hanno avuto inizi punto
O la politica ambientale in Italia e questo non solo nello scorso Governo è spesso basata sull'emergenza oppure comunque da al altre mai Nobel direttive della Comunità europea come pensi che si possa imprimere un cambiamento di rotta e poi un'altra domanda questa fusione tra ministero dell'ambiente e ministero dei lavori pubblici secondo te una un passo verso una gestione integrata dei
Territorio oppure semplicemente un errore visto che sono stati sempre due ministeri molto riverso in una partita di loro non più domande molto difficile dirlo difficile rispondere come dire in pillole però
è una prospettiva di diciamolo futura di riorganizzazione di tutto l'apparato governativo non soltanto di questi ministeri dovrebbe essere una forte semplificazione preti per la costruzione di un unico ministero dell'Economia
I immaginare anche che ci sia un unico ministero del territorio che assommi tutte le competenze che attualmente sono sparse non solo fra i lavori pubblici e Ambiente ma lettera ma anche in altri in altri ministeri sarebbe giusta io ho l'impressione che però che la scelta che è stata fatta che è stata una scelta puramente e semplicemente di riduzione quantitativa del numero di ministri e quindi sia in qualche modo soppresso non tanto il ministero che si può sopprimere soltanto con una legge perché i tweet per legge ma un ministro semplicemente perché era l'anello debole di una catena adesso il sottosegretario attuale all'ambiente è una persona di competenza di capacità per cui mi auguro che in questi pochi mesi di vita di questo governo comunque
Ci sia una ripresa rispetto ai disastri del del ministro precedente Matteoli ma la logica non è tanto quella di sopprimere un ministro limitrofa che allo stato attuale è stato soppresso ministro non ministero ma semmai quello di riorganizzare i un unico ministero tutte le con dente e di darle la gestione a un una persona che abbia una cultura di governo adatta alla logica della società sostenibile dello sviluppo sostenibile fino ad oggi nel confronto fra ambiente e lavori pubblici ha sempre prevalso una logica vecchia importazione di rilancio dei lavori pubblici come tali vedendo tutti i problemi di impatto ambientale di alternative sostenibili e così via come delle degli intralci alla a una logica puramente industrialista improduttività
L'altra questione che proprio riposto forse adesso non la ricordo più la prima domanda era il fatto che la politica ambientale sia in Italia molto spesso basata solo sull'emergenza abitativa emergente ebreo assolutamente
è assolutamente fondata questa tua obiezione però debbo dire che la nascita del Ministero Ambiente a metà degli anni ottanta doveva rappresentare da questo punto di vista una svolta radicale avrebbe dovuto rappresentare una svolta una svolta radicale
Questo è in questo però francamente io responsabilità dei Verdi come tali non non ne vedrei nel senso che l'unica totalità dei guerrieri e tre ancora troppo piccoli
E siccome nella logica del maggioritario ciascuno deve tanto puntare crescere come singolo soggetto politica ma deve far crescere una cultura politica di governo nell'ambito in una schiera mento l'unica risposta ettari di e di e di non essere riusciti a far pesare questo tipo di cultura politica perché da dieci anni ormai forse anche più
Cercato di fare emergere con forza anche dal punto di vista economico finanziario quale dita prossimi ogni volta spendere migliaia di miliardi
Per correre dietro alle emergenze come tu ricordavi giustamente poco fa mentre anche dal punto di vista economico finanziario sarebbe molto diversa la situazione tutto questo forse basato su una cultura di governo ambientalista che a Brancaccio alla radice i problemi problemi dell'inquinamento i problemi dello sviluppo i problemi l'occupazione
E tutto ciò che poi viene fuori soltanto nella i tram la pensiamo tutti i dibattiti televisivi e giornalistici
E ci sono stati dopo l'alluvione di novembre se ne parla per un paio di settimane nell'emergenza perché ci sono i morti ci sono gli allagamenti e ci sono le difficoltà e si capisce allora quali disastri si è fatto nella gestione del territorio ma poi non se ne parla assolutamente più per cui io mi auguro il problema rispetto anche a future elezioni politiche vicine o meno vicine che siano lontane non sono state trasferite
Di capire se sono più o meno vicina di medio o di settimane che anche in in vista di queste delle prossime elezioni politiche comunque anche il rapporto tutte le le attuali tornate elettorali regionali comunali provinciali che ci sono ormai imminenti
Che chi ha la capacità di mettere al centro appunto a queste tematiche nido isolate da tutte le altre questioni dei governo delle delle citate le Province delle Regioni del Governo del dello Stato italiano
Cioè di
Fare di queste tematiche non la riserva indiana ambientaliste ma di fare di queste tema o fare per la prima volta forse
E queste tematiche un volano fondamentale di tutta una cultura di governo bene allora concludiamo con questo uria gran grazie a mo'Marco Boato membro del consiglio federale dei Verdi in grado da
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