Ritratto di Giovanni Negri oggi candidato del Polo delle Libertà nel collegio di Padova lasciato libero da Emma Bonino nominata Commissario UE

Il nove aprile a Padova si voterà nel collegio quattordici per scegliere il no parlamentare che subentrerà ad Emma Bonino dimessasi dopo la sua nomina a commissario CEE
Il candidato del Polo delle Libertà sarà Giovanni Negri più volte parlamentare e segretario del partito radicale
Se chiuderemo i suoi compagni chiudere in un grande archi
Ma come dice la bella vita che abbiamo usato
Per il nostro congresso
Ora ognuno è responsabile della sua rosa
E davvero così
E se è difficile terminare dicendo
Dicendogli la leader radicale
Lire con voi viva non è veramente vivano le ragioni del Partito Radicale
Era l'ottobre ottantasei la prima sessione del trentaduesimo congresso del partito radicale quella in cui si parlò di cessazione delle attività se non si fossero raggiunti due risultati
Almeno dieci mila iscrizioni entro la fine di quell'anno è a oltre cinque mila entro la fine di gennaio ottantasette
I due obiettivi vennero conseguiti e nella seconda sessione della trentaduesimo congresso svoltasi nel febbraio dell'ottantasette così il segretario Giovanni Negri
Spiegava il miracolo radicale
Cos'è accaduto
Io credo sia accaduta una cosa semplice
E straordinaria
Accade che siamo speranza speranza viva
E come spesso dice Marco Pannella
La speranza talvolta e crudele
Ed è vero perché esige intelligenza responsabilità e Scelta da ciascuno di noi
Ora che tante speranze si sono riconosciute fatte parte partito
Messe in gioco in causa
Ora che in Italia e nel mondo migliaia di persone con i più incredibili itinerari di vita
Fatti di grandi saggezza de o anche di grandi errori
Hanno scelto di compromettersi con la nostra storia e con il nostro itinerario di radicali
Ora che tutto conferma come non si sia voluto consolare o solidarizzare
Ma investire in fiducia
Ora siamo davvero condannati all'altezza di questa speranza ha un'ambizione adeguata
Ad aprire cioè una nuova fase del Partito Radicale
Di Rifondazione dei contenuti della nostra politica e degli strumenti necessari per affermarla
Anche per questo il congresso è stato investito della proposta statutaria che è stata distribuita
E che prendendo atto della nuova realtà del partito rispecchia questa prospettiva di Rifondazione
è una prospettiva che si gioca in poco più di trenta settimane
Poiché non più di tante
E sono pochissime
Noi tutti abbiamo davanti di qui a novembre quando il congresso ordinario si ritroverà
E io ringrazio il Consiglio federale che ha proposto questa mozione
Che disegna le poche ma chiare ferme regole della vita del partito in questo periodo di trenta settimane
Disegnando però anche scenario e modalità di Rifondazione
E tornando a ciò che accade
C'è una scelta che dobbiamo fare credo prima di ogni altra
E vero ci è stata data tanta forza e siamo forza
Ma quando c'è la forza chiede un prezzo e vuole manifestarsi in una delle tante forme di potere possibile
Che vogliamo fare della nostra forza
La risposta forse non si scrive in una mozione congressuale
Ma ciascuno se la deve dare
Ciascuno di noi ciascuno di voi
Io credo che il potere dei radicali debba essere sempre più il potere della parola e il potere delle idee
Per alcuni questo potere non conta nulla per noi e il potere più alto
Ambiziosi come siamo verremmo meno a noi stessi se imparasse e-mail facessimo nostro
Il peggio degli altri piuttosto che tentare di cambiare tutti gli altri dando ad essi in meglio che noi abbiamo cioè esattamente il potere delle nostre idee e della nostra parola
Questo credo è il vero modo di ringraziare tutti coloro che qui dovrei ringraziare e non lo posso fare perché dovrei leggere un libro
Un albo che peraltro abbiamo stampato con i nomi degli undici mila iscritti del mille novecento ottantasei
Una sorta di albo delle virtù civili
Dove si mescolano nomi noti di grande dignità
O colpevoli di grandi indegnità
Come accade in tutte le battaglie anche in questa che è stata la battaglia non violenta per la vita e la crescita del Partito Radicale
Vi devo un bilancio
E de il bilancio dei poco più di cento giorni trascorsi da novembre a oggi che è fatto di molti nomi
Innanzitutto i nomi dei tanti compagni non conosciuti che annulli mente raccolto e fatto divenire realtà questa forza radicale
Indispensabile per operare in un quadro così deteriorato di democrazia e di diritto che rischiava di vedersi assumere il ruolo dell'alibi
Del fiore all'occhiello ricacciato ai margini della lotta politica
Grazie a voi dunque oltre che ai nomi emblematici e prestigiosi che dai paesi dell'Africa agli Stati Uniti
Da Israele agli Stati del nostro continente che noi vogliamo uniti
Dalle massime onorificenze del Nobel alle celle più bugie
Dalle chiese dalle redazioni dei giornali ai ministeri ai Parlamenti europeo
Nazionale e regionali
Dal mondo dello sport dello spettacolo a quello delle libere professioni e della cultura
Hanno voluto essere il partito radicale questo partito radicale del mille novecentottantasette
E un modesto grazie consentitemelo a questo punto anche alla RAI TV
A parte le lodevoli eccezioni del direttore del TG due dei vani sforzi del suo presidente
E noi ringraziamo Enrico Manca per la sua seconda presenza al nostro congresso perché questo suo atto
Questo suo atto sappiamo essere non di mera cortesia ma di esplicita evoluta attenzione
Questa RAI già conferito il grande onore
Di non apparire Maya la sua televisione per riflettere e dibattere anche per un solo minuto su questo nuovo partito
Sul fenomeno straordinario che sia andato verificando in questi cento giorni uno dei temi dei quali maggiormente la gente l'opinione pubblica ha parlato
E che è un fenomeno che se fosse accaduto anche in dimensione infinitamente più piccola
A qualsiasi partito di potere avrebbe provocato centinaia di caroselli gratuiti per tessere le lodi e di chi si scriveva e del potente al quale l'iscrizione era destinata
La RAI ci ha confermato che siamo proprio altri diverso
Distanti dalle sue logiche ed ai suoi metodi dei quali siamo vittime
Che la sua disinformazione ben lo sappiamo colpisce ogni giorno anche altri partiti
Come democrazia proletaria
Come il movimento sociale italiano come lo stesso Partito Comunista
Un minoranze interni ai partiti è il caso della Democrazia Cristiana
O interi soggetti sociali
Ed è vive invece di fronte a certa tv
Questa Italia dello spettacolo che ben sapendo cosa significhi essere in odor di radicale
Sceglie questo partito
Gigliola credo l'amica Gigliola Cinquetti ne sa qualcosa
E dico queste cose a proposito di tv e mondo dello spettacolo
Certo ricordando ancora Claudio villa
Ma lo dico perché sono fiducioso che possa avvenire il giorno in cui anche noi come Enzo Tortora come Luigi giustamente ho avuto diritto di fare si possano rispetto alla Costituzione
All'informazione alla verità
Rivolgerci anche colui da quel teleschermo della RAI TV
Non più al suddito della partitocrazia ma al cittadino italiano dicendo dunque dove eravamo rimasti
Il nostro saluto va invece a quanti con seria professionalità giornalistica non sono pochi non sono pochi i compagni
Hanno saputo capire spiegare questa bellissima avventura radicale
O a chi da solo oppure al di fuori dell'elemento organizzato Partito Radicale riesce ancora ad alimentare anticonformismo
Cultura e criticabile vive
Come il caso di Leonardo Sciascia
La rispondenza il senso quasi liberatorio
Che hanno accolto le parole di Sciascia nella sua ultima polemica
Hanno certamente qualcosa di simile a riconoscimento che ci è giunto attraverso migliaia di iscrizione
Se in entrambi il segno di un conflitto nel quale attraverso mille forme si contrappongono gente comune e poteri reali
Una domanda diffusa di regole vere non di vecchie falsi diritti nel rapporto fra cittadino è stato
Un altro segno di quel partito del diritto del quale parlavo nella relazione di novembre
Tanto presenti in ogni settore politica e sociale quanto sommerso e frustrato da un sistema che umilia la democrazia e riduce le istituzioni a feticci
Ma se davvero come io credo la questione della certezza del diritto e della necessità di ridare un corpo e un'anima a una democrazia repubblicana che ne è stata spogliata
Viene oggi vissuta da molti come prioritaria centrale
Allora il partito radicale con questa grande mole di energie di capacità di competenze che sono giunte
Ha una precisa responsabilità e dobbiamo sciogliere un altro nodo
Occorre decidere se per noi
Il risultato raggiunto a dicembre e a gennaio
E un traguardo
Un punto di arrivo
O non invece un punto di partenza
Il segno di un nuovo possibile che si annuncia che non riguarda soltanto noi
E che può cercare trovare nella gente in Italia e al di fuori d'Italia
Un miracolo ancora maggiore di quello incontrato che abbiamo trovato in queste settimane
La via della Realpolitik ci spingerebbe a contare e ricontare i nostri beni accumulati con tanta fatica
In questi mesi
La via della nostra storia dell'intelligenza credo ci debba invece spingere
A investirli e rischiarlo in subito tutti in una nuova grande utopia radicale cioè in puntuale proposta Progetto e Obiettivo
Sarebbe del resto sbagliato confondere la nostra maggior rafforza soggettiva con il superamento delle condizioni di non democrazia di non certezza del diritto di inesistenza delle regole del gioco
Che la risoluzione Pannella denunciava al congresso di Firenze
Traendone come conclusioni ipotizzata la chiusura
Della Ventura del partito radicale
Le migliaia e migliaia di iscritti in più al partito radicale di questi mesi che sono evidentemente pochissimi rispetto ai milioni di iscritti agli altri partiti o ai sindacati
Non sono di per loro il segno di una democrazia riconquistata
Dalla Corte costituzionale che straccia referendum
Ai situazioni svuotate di ruolo sino a tutti i luoghi del rapporto cittadino stato penso alle pensioni e alla sanità all'occupazione alla giustizia l'informazione
Al crescere come funghi velenosi di poteri occulti o di strapotere illegittimi sempre all'insegna della non regola
Sempre in balìa di potentati e di mercanti di armi o di altra specie
Davvero non si può parlare di riconquista per democrazia e di certezza del diritto
Le migliaia di nuovi radicali sono invece la risorsa l'Energia la forza di un partito che si deve dare credibilmente un progetto
E qual è questo progetto
Noi oggi vogliamo come partito radicale riformare la democrazia repubblicana
Noi oggi vogliamo tentare in modo rigoroso organizzato non violento
Di ribaltare le tendenze dominanti della politica internazionale
Che sempre più sono tendenze di guerra di miseria di sudditanza politica ed economica
Ecco cosa vogliamo fare di questa bellissima relativa forza radicale
E queste due utopie
Una democrazia rigenerata la vittoria di una politica di vita pace diritti umani in Europa e nel mondo non sono per noi declamazioni
Chi ha seguito l'itinerario dei radicali si attesta che siamo partito dell'hic et nunc
Del qui e ora adesso
E noi prospettare un partito transnazionale dell'unità europea dei diritti umani
è un partito trans partitico che attraversa lo schieramento politico
Un secondo partito della riforma politica democratica
Significa concretamente vivere lavorare capire organizzarci per arrivare già su basi solide alla rifondazione
Un processo che da qui da questo congresso dobbiamo aprire non possiamo pensare di chiuderlo
In questi tre giorni di lavori
Di rifondazione politica che certo non può esaurirsi nella sola pur già ardua Rifondazione statutario organizzativa del partito radicale
Perché si tratta di una rifondazione che ha come suo logico complemento la ridiscussione profonda anche degli altri partiti nonché degli assetti politici e istituzionali delle nostre società e quindi dell'euro
Un partito transnazionale nel solco di Ernesto Rossi e di Altiero Spinelli per dare subito poteri costituenti al Parlamento di Strasburgo
Perché i popoli europei possano votare e far sentire la loro voce a burocrati e governanti che sono mio
Per gli Stati Uniti d'Europa
Per dare risposta a quei grandi problemi del nostro tempo che la politica radicale a tutti individuati e lambiti in questi anni
Si tratta di problemi di governo del mondo
Di fronte alle due superpotenze non possiamo lasciare il vuoto delle piccole potenze europee destinato a diventare un vuoto di responsabilità
Né come cittadini possiamo riconoscerci solo in quei simulacri vuoti
Delle internazionali dei partiti
Mi diceva Lorenzo Street leader
Solo la prima Internazionale operaia riuscì
Per un attimo nella storia ad essere transnazionale
Infatti ad essa direttamente ci si scriveva non al partito nazionale dello stato nel quale si vive e si lavora
Solo la prima internazionale operaio prima che le internazionale dei partiti diventassero o pericolosi strumenti di egemonia come la terza internazionale o semplice momento di confronto delle opinioni dei diversi partiti nazionali come ora accade
Ma fu sufficiente quell'esperienza della Prima Internazionale operaia per anticipare di decenni le esplosioni della questione operaia come appunto questione dell'epoca
Della rivoluzione industriale che attraversava le frontiere ed esigeva risposte al di là delle frontiere
E oggi molto più di allora le questioni decisive per la nostra vita e le nostre società esigono
Partiti transnazionali e soprattutto un diritto positivo e istituzioni internazionale
Lo Stato nazionale oggi un contenitore del passato
Pace e sicurezza diritto alla vita nel Terzo e Quarto mondo dove a colpi di sterminio di uso criminale dell'Arma alimentare si giocano partite di dominio
Minacce forse irreversibili all'equilibrio ecologico del pianeta
Diritti e garanzie di libertà da conquistare riscrivere dinanzi a un'incessante rivoluzione tecnologica
Sono tutte questioni cruciali che non possono trovare alcuna risposta nella dimensione dello Stato nazionale
Ora per tentare di gettare le basi del partito transnazionale di un nuovo umanesimo della non violenza del diritto
Occorre una riflessione e una decisione del Congresso
Obiettivi precisi di iscrizioni
E di apertura di insediamento di fronti di lotta politica al di fuori del nostro Paese
Senza che ciò ovviamente in dunque in un errore
Essere partito transnazionale non significa esportare un partitino in questo o in quel Paese
Per ciascuno può significare dare centralità dove vive e lavora a questi grandi temi che riguardano direttamente la nostra vita pagando magari ancora una volta il prezzo delle sale presi per matti
Perché anziché parlare di consigli comunali di banche e di usura
Parleremo ancora di sterminio per fame di affermazione di coscienza e Olivier Dupuis del buco nell'ozono di desertificazione di difesa dei mari o condurremo la campagna per la vita e la libertà
Di coloro che sono vittime
Dei regimi totalità
Stati Uniti d'Europa iniziativa straordinaria di vita verso il sud del mondo e affermazione dei diritti umani
Compongono il trittico di una non violenza che non è una categoria dello spirito o della morale o quanto meno non soltanto ma che può e deve divenire politica attiva a misura di cittadino e a misura di Stato
E consentitemi su questo tema dell'affermazione dei diritti umani
A oriente come a occidente
Quell'Occidente dove il caso di paura Cooper
Sta diventando l'emblema dell'obbrobrio della pena di morte che deve essere spazzato via se l'Occidente come noi speriamo vuole essere davvero simbolo di civiltà e di tolleranza
Consentitemi alcune precisazioni sulla nostra lotta
Contro l'antisemitismo e contro il sistema sovietico che sono stati ragione di tanti iniziativa in questo ultimo pendio
Io credo che senza confondere due fenomeni diversi come l'antisemitismo e l'antisionismo che però poi spesso fruttano effetti simili
Noi dobbiamo ancor più impegnarci nella difesa degli ebrei ovunque perseguitati
Nonché dello Stato di Israele
Da quegli attacchi che non costituiscono critiche legittime e doverose per chi ne giudica responsabilità e scelte politiche
Ma per quegli attacchi derivanti da ostilità preconcette e solidarietà meccaniche con i suoi nemici
Perché due fatti sono sicuramente c'è
Il primo in un s'e in altri Paesi del sistema sovietico
Nel Medio Oriente e in particolare in Siria in Iraq in Iran
In Paesi africani mussulmani e noi
Gli ebrei sono perseguitati in quanto tali per motivi razzisti ICI ideologici religiosi politici
Secondo per quanto errata e odiosa appaia all'azione di guerra di Israele nei territori occupati amministrata
Israele non costituisce la causa prima più grave più intollerabile delle tragedie delle popolazioni arabe e di altri gruppi etnici e religiosi del Medioriente
Purtroppo dico purtroppo
Occorre riconoscere che in nessun altro Paese del Medio Oriente
Le condizioni di libertà
Di diritto al dissenso sono maggiori che nei paesi della Cisgiordania e di Israele
Per quanto riguarda i cittadini arabi
In Israele Territori occupati questi diritti sono minimi e in pericolo
Ma ci sono
In Siria in Libano in Yemen del Nord e del Sud negli Emirati in Arabia Saudita in Giordania spessa le dittature sono feroci verso i cittadini sudditi arabi
Lì
Li diritti della persona del popolo sono altrettanto ignorati dai sovrani dai dittatori
Quanto dall'insieme della sinistra internazionale
Affetta da una sorta di razzismo ideologico
Persona e popolo sembrano esistere solo se vittime di Israele o presentate come tale
Ci si fa carico unicamente della liberazione e dell'indipendenza della Palestina
Se questa dovesse avvenire secondo la cultura e l'ideologia delle classi dirigenti arabe e dei loro sostenitori occidentali di sinistra e di destra
Sarebbe facilissimo prive vera è che entro pochi anni
In Israele dovrebbero essere accolti come rifugiati gli Arafat
E i loro avversari a seconda della vittoria dell'una o dell'altra fazione
Per noi Israele deve essere sempre di più testa di ponte storica della democrazia politica per tutti che deve essere affermate riconosciuta a tutti i cittadini del Medioriente
E nella visione che noi abbiamo degli Stati Uniti d'Europa Israele deve trovare il suo posto pieno di membro con tutti gli oneri e gli onori che questo comporta
Chi conosce
Chi conosce le posizioni di Elie Wiesel del nostro compagno Herbert Pagani di mare caute
Quindi hanno il nostro saluto affettuosa e riconoscente per la fiducia che ha espresso al partito
Iscrivendosi per la prima volta nella sua già lunga vita di militante di ebreo e di sioniste intransigente mente democratico o chi conosce le posizioni di Bruno Zevi
Di Rita levi Montalcini di Raffaello Fellah UDC sulla mi talloni del suo partito
Non può nemmeno per un istante mettere in dubbio che noi tutti intendiamo fermamente creare le condizioni in tempi brevi politiche
Per aprire il fronte di una nuova lotta per promuovere la difesa dei diritti del più lontano del più ignoto fra tutti i cittadini le donne e gli uomini palestinesi arabi iraniani e iracheni
Nessuno può mettere in dubbio che se Israele va amata e difesa dai radicali dai democratici con una propria patria lo sarà sempre di più da ciascuno di noi cittadino radicale iscritto israeliano francesi italiano africano americano
Con tutto il rigore e la passione civile che abbiamo in Italia contro quel che ci appare essere errore o delitto da parte di chi ci governa
Sia ben chiaro che altre interpretazioni generali del problema sono ugualmente lecite e forse presenti nel nostro partito
Quel che deve unirci sia pure solamente sul piano dell'indirizzo comune sono le azioni puntuali che possono essere volute da noi tutti anche per altre ragioni e non per queste che vi dicevo
Anche al di fuori del giudizio di carattere generale
Io penso ad esempio al estenderà gravare la nostra azione militante di azioni dirette non violente oltre a quelli istituzionali e politiche classiche
Per ottenere dall'Europa e dall'Italia un rapporto privilegiato di alleanza istituzionalizzata con Israele
E per ottenere che il maggior numero di refusi di nicchia dell'Unione Sovietica e di ovunque
Possano salutarsi fra di loro con il saluto di sempre l'anno prossimo a Gerusalemme perché questo deve divenire letteralmente vero
Ma dobbiamo operare fare davvero tutto il possibile perché insieme a Joseph Begu di cui salutiamo la liberazione
Anche
Grigory Land Verga Alexei magari che Marathon Ennis Dora Costantino Scaglia
Dirigo Jena tali rosa che sta in c'erano ad Old Orte Ida nude siano quest'anno a Gerusalemme
E certo molti compagni si chiedono come fare con il carico enorme che abbiamo su tanti fronti di lotta internazionale e interni da quello dello sterminio per fame a quello per la vita del diritto e la giustizia
Per questo noi dobbiamo rivolgere un appello non solo e non tanto agli ebrei ma chi ebreo non è perché si scriva ci dia la forza e l'energia per condurre vincere in questa iniziativa
Noi abbiamo terminato il mille novecentottantasei con le manifestazioni di Roma Gerusalemme Bruxelles e Parigi dinnanzi alle ambasciate sovietiche chiedendo la libertà per i dieci refusi
Da noi prescelti dopo la visita della delegazione del Parlamento europeo alla Knesset
E abbiamo deciso di esprimere la nostra posizione non violenta formulando i migliori auguri per il mille novecentottantasette al popolo e dirigenti sovietici
Perché quest'anno si proseguisse quella via che sembrava già definitivamente scelta e in bocca
Siccome qualche equivoco e qualche incomprensione si sono manifestati pura all'interno di un giudizio che credo positivo da parte di tutto il partito sull'iniziativa
E necessario anche su questo
Essere chiari una volta per tutte
Noi riteniamo che solo un organizzazione Candiana non violenta di militanza politica coraggiosa
Può compiere quell'efficace lotta per i diritti umani e civili politici e religiosi in due parole per la democrazia e per lo Stato di diritto
Che oggi è non solo un dovere urgente ma la sola arma adeguata in uno scontro che è scontro fra due sistemi e due ispirazioni ideali assolutamente contrappone
Io credo che il partito radicale debba divenire sempre più in Europa occidentale ma anche nell'Europa ad oppressione sovietica del comunismo reale
Questa organizzazione e a questo dobbiamo attrezzarci adeguatamente
Dobbiamo cioè violare l'illegittima legalità di quegli Stati
Violare la deliberatamente in modo organizzato per affermare i diritti umani fondamentali garantiti dalla Carta dei diritti dell'uomo e dagli accordi di Jesi
Occorre operare perché i nostri governi occidentali mutino politica sia quello italiano che gli altri
Possiamo farla partire dalla nostra presenza nel Parlamento europeo
In quell'italiano in quello delle sedi dei colleghi parlamentari del Parlamentarians for Gold od che ci auguriamo numerosi vogliano iscriversi anche al nostro partito
Ma dobbiamo operare esigendo che la destabilizzazione dei governi e dei sistemi dittatoriali
Diventi la strategia ufficiale non violenta dei Paesi di democrazia politica
Questa destabilizzazione deve effettuarsi con tutta la forza delle nuove tecnologie
Con un'informazione sempre più forte leale di quei popoli
In primo luogo sui crimini contro i diritti umani che nei confronti di quei popoli sono compiti
E noi siamo convinti che senza tutto questo le nuove linee Maginot si chiamino Pershing occluso o alleanze strategiche
Sono destinate ad essere scelte pericolose e grottesca
Inefficace
Noi siamo tutti con Bukowski quando ricorda all'Occidente che le armi che a Mosca si temono non sono quelle nucleari ma quelle delle idee di giustizia di libertà di democrazia e che questi anni occorre che siano usate fino in fondo
Noi siamo con il nostro compagno Leon in più
Che ammonisce giustamente che Gorbaciov
Può andare certo ancora molto oltre nella fase di liberalizzazione dell'impero
Ma non fino all'auto emenda
Non fino all'auto dell'opera tipizzazione alla creazione di uno Stato di diritto e di una democrazia politica rispetto dei diritti umani e civili
Però dobbiamo cogliere questo momento di contraddizione positiva
Anche se attenti a non cessare di chiederci per esempio se non stia di già accadendo
Che si liberino con clamore centinaia di persone e nel contempo lo Stato sovietico non ne stia in carcere Händel perseguitando altre migliaia
Come partito potremmo anche pensare
Potremmo anche pensare
Di cominciare a lavorare affinché in due o tre anni si mette in piedi questa politica militante che porti non più decine come abbiamo fatto negli anni passati ma centinaia di non violenti radicali
Non per ore di arresto ma forse per mesi di arresto a diffondere a decine di migliaia di copie opuscoli volantini stampa informazioni e diciamo davvero in due o in tre anni i nomi illustri
Certo questo potremmo farlo se questo secondo partito diverrà tale anche per migliaia di esuli
I dissidenti in Europa in America
Con la dura regola delle effettive iscrizioni e del pagamento delle quote di queste iscrizioni
Perché giunga presto il giorno in cui sia magari un dissidente un democratico un libertario russo-polacca ungherese
A confermare il programma di lotta e le responsabilità istituzionali del Partito Radicale
Consentitemi però fa parte del bilancio di questi cento giorni di ringraziare qui a nome penso di tutti i radicali i circa due mila esuli profughi polacchi dimenticati nei nostri campi di raccolta di Latina
Che il giorno della manifestazione da noi promossa contro Jaruzelski
Ci strappavano di dosso i cartelli sandwich radicali
Per indossarli loro
In quel momento e per un istante
Il popolo radicale
è stato quello che noi sappiamo di poter e dovere
Erano lì in due mila con noi
Con uno strano sindacato che faceva manifestazioni di tipo vecchio radicale in cinque o sei con i cartelli
Ed erano lì in due mila
Abbandonati traditi a dire anche noi siamo radicali e noi anche noi stiamo polacchi siamo di solida
E anche questi amici lo ripeto con lo stesso rigore di quel giorno
La dura regola dell'iscrizione e la cruna dell'ago attraverso cui dobbiamo far passare la crescita di questo popolo e di questo partito
Per poter gridare insieme finalmente diva democrazia russa viva la democrazia polacca viva la democrazia nei paesi del
Partito transnazionale quindi
Partito transnazionale
Una scelta che sarà dibattute approfondita nelle commissioni congressuali ciascuna delle quali rappresenta un vero e proprio prestigioso convegno a sé stante per il tipo di intervento che sono brevi
Ed è una scelta da meditare
Perché destinata a marcare in profondità la vita del partito
Almeno quanto quella del partito trans partitico del partito che vuole porsi come secondo partito
Per essere da subito e non a parole partito della riforma del sistema politico
Io credo che questo obiettivi infatti non coincide
Con il volersi gonfiare i nuovi
A tutti i costi
E ci obbliga anche a rigettare a maggior ragione se siamo indietro in venti mila
Qualsiasi logica di piccola bottega partitocratica
Il Partito della Riforma della democrazia e del diritto può essere partito di fecondo e diffuso associazionismo
Ma io non credo possa essere partito apparato partito parastato partito territoriale di insediamento di occupazione
Si prenda l'esempio degli enti locali e il rapporto che il partito della riforma del sistema politico deve avere connesse su questo ha ragione Mauro Meli
In luogo dell'autonomia si è instaurato una contrattazione nello e negoziazione permanente fra Stato Regioni e comuni con un va e vieni ribelle che competenze e così e l'asse della contrattazione eh la partitocrazia
Che occorre ammetterlo diventa chiave di volta di un apparato istituzionale che altrimenti andrebbe in frantumi e non potrebbe funzionare
Con i suoi vertici lottizzazioni intese spartizioni organigrammi e persino con le sue tangenti la partitocrazia assicura
Un minimo di razionalità sia pure brutale ladrone esca
Ad un caos istituzionale altrimenti inestricabile
In questo sistema le forze politiche autonomiste presenti in varie regioni sono sostanzialmente tagliate fuori da ogni potere anche le più nobile le più grandi
Anche quando sono assai consistenti presiedono giunte come il Partito sardo d'azione
Questa è la parodia tragica dell'autonomia
E del resto non ci possono essere autonomia e se non si è stato di diritto certezza del diritto obbedienza alla legge
Sei Inaudi diceva via il prefetto io credo che il Partito della riforma del sistema politico oggi debba dire via o riforma profonda di questi enti locali
E il nostro problema non è dunque quello di occupare regioni province comuni ma di battersi per rifare
Ed è evidente che provocare riforma vuol dire essere partito che attraversa e si fa attraversare dalle più diverse esperienze politiche
Cercare di essere primo partito per i radicali
Ma sempre più secondo necessario partito del cittadino che oltre al proprio credo e alla propria eventuale tessera vuole garantirsi garantire speranza di riforma attraverso l'esistenza di questo Partito Radicale
Un partito quindi che vede necessariamente far deperire ancora di più la sua caratteristica
Di autonoma presenza elettorale
Andando oltre quello che già abbiamo scelto con comuni province e regioni
Perché vedete io credo che grazie a Marco Pannella la risoluzione con la quale oltre un anno fa sì obbligo a guardare in faccia la realtà
E grazie alla sua intuizione al suo aiuto anche difficile
Perché il rapporto con Marco proprio perché molto creativo e sicuramente anche molto difficile
Oggi ci ritroviamo con un patrimonio di credibilità e di forza molto accresciuto
Ed è responsabilità nostra non disperde
E non disperdere o significa fare del partito radicale il luogo della politica
Dove coloro che provengono dai più diversi orizzonti ideologici e partitici possono confrontarsi liberi da ogni ipoteca partitocratica di corrente o di gruppo
Per noi ha quindi un grande valore la scelta della doppia tessera di centinaia e centinaia di compagni socialisti
Di amici laici ma anche di esponenti cattolici o iscritti al Pci oltre che praticamente a tutti gli altri partiti in quantità sicuramente non grandi ma comunque di già significativi
L'annuncio di un nuovo possibile
E per la prima volta un elemento teorico fondamentale del nostro Statuto federativo libertario ha preso davvero poco
E dobbiamo farlo cresce
Un sistema politico asfittico bloccato paludoso ha più che mai necessità di fenomeni di questo tipo
Almeno fino a quando un nuovo assetto istituzionale
Di modello anglosassone non obbligherà tutti i partiti a multare
Creando finalmente partiti parlamentari e non partiti parastatali
Dando finalmente respira il nuovo ossigeno
Alla società civile e al suo libero associazionismo che può riprendere solo in questo schema di diverso assetto politico istituzionale del nostro Paese non con i partiti parastatali e partito graticci
Che tutto occupano
E agli amici ai compagni che oggi hanno la doppia tessera e speriamo ai tanti che vorranno prende la nelle prossime settimane
Giungerà da noi sempre e solo una richiesta di dialogo
Mai altro men che mai divieti
Ordini discipline che non esistono nemmeno in caso di elezioni di formazione delle liste e di candidatura
Iscritto radicale con la sua sola tessera o con doppia tessera e pienamente libero cioè pienamente responsabile
La nostra sola disciplina è la responsabilità
E certo la vocazione la scelta di essere secondo partito
Ben più Società Fabiana capace di irradiare cambiamento piuttosto che apparato ci pone nella felice condizione di guardare agli altri
A quanto di positivo e negativo si sta muovendo
E di poterlo fare con serenità e con rigo
Io non intendo qui analizzare compiutamente le posizioni dei vari partiti
Nemmeno di quelli amici
In generale mi preme ribadire alcune cose ancor più che nella prima sessione del trentaduesimo congresso
C'è l'acquisizione di un'amicizia sempre più salda pur nelle tante divergenze e divergenti risposte a domande comuni con il Partito Socialista
Dal nostro congresso lo inviamo sin d'ora un saluto fraterno
Al congresso di Rimini
Del PSI
Ci sono i citiamo che nel documento precongressuale i socialisti
Abbiano fatto un passo in una direzione ancora una volta comuni
La proposta di elezione diretta del Presidente della Repubblica era certamente volta cercare di ottenere con un'idea di grande valore emblematico anche se di modesto rilievo costituzionale
Il consenso tecnicamente necessario per una proposta di modifica costituzionale
Del partito comunista e della democrazia cristiana
E comprendiamo perfettamente che in queste ipotesi il sistema uninominale secco non venisse ritenuto necessario e opportuno che fosse dunque non contemplato nel documento
Dei compagni socialisti
La risposta però che questa proposta ha ottenuto
La proposta di elezione diretta del Presidente della Repubblica
Speriamo conduca una nuova altra grande e comune acquisizione
E cioè si punti definitivamente sull'elezione diretta del capo dell'esecutivo come riforma costituzionale
E intanto di conseguenza si scelga in questa prospettiva la via della riforma uninominale anglosassone del sistema elettorale
Se questa nostra speranza venisse a realizzarsi al massimo fra quaranta giorni la vita politica italiana grazie ai radicali socialisti agli altri che saranno d'accordo su questa proposta e sappiamo che possono essere in molti al massimo fra quaranta giorni la vita politica italiana registrerebbe l'avvio della più importante riforma democratica del sistema politico Repubblica
E quel che vale per e con i compagni socialisti Bali per noi
Anche per gli amici liberali
Non intendiamo discostarci di un millimetro dalla scelte dalla volontà di non tollerare nei loro confronti
Alcune discriminazioni alcun sospetto gratuito e ingiusto
Noi siamo anche liberali diceva Bruno Zevi amici liberal radicali compagni radical socialisti noi siamo anche liberali
E lo sono mi si perdoni l'apparente banalità anche i liberali del primo
Ma questa precisazione in parte dovuta alla qualità delle polemiche che spesso si scatenano nei confronti del Partito liberale
Ai compagni del Partito nazional democratico dopo le sprezzanti sortite del compagno Nicolazzi
E dandogli atto della sua simpatica e positiva attenzione amicizia nei nostri confronti
Diciamo che comunque noi resteremo senza complessi nei confronti di nessuno
Attivamente solidali contro quella sorta di stupido razzismo anti socialdemocratico che in Italia si nutre di Ali di meschini
E di ragioni spesso anche accordi
Ci rammarichiamo del mancato impegno referendario dei compagni del PPI
Cifre ricitiamo della disponibilità piena liste comuni al Senato anche se per noi non sono concepibili senza la presenza liberale se proprio dovessimo rassegnarci non intendiamo farlo a rinunciare a quella Repubblica
Per i Verdi è presto detto
Noi vogliamo le liste Verdi alle elezioni politiche le sosterremo e se sarà opportuno dovremmo farci carico di garantire loro la certezza del raggiungimento del quorum richiesti
Non dubitiamo che questo ci varrà ancora una volta una solida inimicizia provvisoria da parte dirigenti ed eletti
Ma è un prezzo che all'amicizia alla comunanza ideale e civile si potrà ancora una volta paga
L'esigenza di profonda riforma del sistema politico e di conquiste riforma democratica vorremmo fosse invece più e meglio valutata dai compagni del Partito comunista italiana con i quali in questi ultimi tempi soprattutto a livello parlamentare
Le convergenze a volte anche le iniziative comuni va detto sono notevolmente aumentati
Partito Comunista al quale chiediamo attenzione e confronto e col quale non vogliamo polemiche gratuite e pretestuoso
Il Partito comunista sembra in perenne oscillazione
Tra le ipotesi di governi di programma
E lei non c'è azione dell'alternativa
A me pare che ci sia qualcosa che non funziona qualcosa di bloccato forse qualcosa di malato
In tutto quel che obbliga poi il vertice del PC continuamente oscillante fra queste due posizioni
A trasformarsi o ad assumere l'immagine in ogni occasione davvero importante che conta di difensore dello status quo della conservazione dell'esistenza
E come può il Partito comunista non comprendere che uno schieramento laico di governo alternativo alla Democrazia Cristiana certo problematico difficile da costruire forse ci vorrà del tempo ma di questo sempre più si va di fatto ragionando se si realizzasse sarebbe l'interlocutore primo
E più utile per una politica di vero cambiamento
Certo vi sarebbe in questo caso un'alleanza e un dialogo fra pari
Un dialogo un'alleanza eventuale democratici come è giusto che sia
In luogo del disegno che purtroppo il Partito comunista continua a inseguire
Puntando a scegliersi di volta in volta agli interlocutori
Fra partiti piccoli subalterni divisi egemonizzare
E io credo che per sciogliere alcuni loro nodi cruciali i compagni comunisti debbano sciogliere innanzitutto questo nodo non dando più l'impressione che tutto il dibattito interno ed esterno sulle del Partito comunista sia delegato alle Colonne di tango e al pool simpatico Bobo
Del resto le potenzialità di un progetto di riforma della democrazia repubblicana oggi ci sono tutti
Oltre duecento parlamentari dei più diversi partiti sindaci di grandi città i consiglieri regionali
Prestigiose personalità hanno non a caso dato vita su impulso radicale alla lega per la riforma del sistema elettorale puntando sull'uninominale e sullo schema anglosassone
E uno schieramento che dimostra quanta insofferenza vi sia verso un pluralismo che è diventato solo spartizione e verso una lotta politica che è stata ridotta a una dimensione libanese
Dobbiamo nelle prossime settimane andare avanti su questa strada
E contemporaneamente contemporaneamente a questa strada sulla strada del rafforzamento di tutte le nostre lotte perché di questo dobbiamo essere capaci
Prendiamo la battaglia sulla giustizia
Cosa può significare un partito radicale più forte se già due mila radicali sono riusciti a portare al centro della politica tutte le piaghe della giustizia italiana
E cosa significa
Cosa significa un congresso che ospita cui salutando gli con affetto e non violenza gli iscritti compagni che dalle celle di Rebibbia si sono rivolti con belle profonde incisive parole di non violenza agli assassini che hanno insanguinato Roma nei giorni scorsi
Assassini
Assassini che si sono imposti come il più sicuri e funzionali alleati
Di chi non vuole che vi siano nei grandi né piccole riforme ne è uscita dall'emergenza né soluzioni finalmente giuste ha vergogna come quella del caso sette aprile
Il cui processo d'appello e ora in corso e che per noi è il vero banco di prova della volontà di cambiare una prassi giudiziaria pericolosa e violenti
Ecco giustizia penale e civile
Maxi processi e pentitismo
Bilanci dello Stato e riforma degli agenti di custodia degli agenti di pubblica sicurezza dei carabinieri
Carcere tribunali sono già tutti i temi che anche e soprattutto grazie all'iniziativa radicale hanno investito la classe politica
Il nostro impegno deve crescere così come crescerà inno a un progetto Rognoni sulla responsabilità civile del giudice che anziché a rispondere alla domanda referendaria peggiorerebbe solo l'attuale normativa
Sull'energia e sull'ambiente Corte costituzionale o meno
Occorre che prima o poi una stragrande maggioranza di opinione pubblica che esiste
Possa esprimersi a votare sulla caccia e lo diciamo prima di tutto per una ragione di democrazia prima ancora che per il merito di questa battaglia
E spero che questa battaglia le associazioni radicali vogliono continuare a condurre affiancando anche quelle contro la vivisezione
Gli inquinamenti dell'aria e delle acque
Le chiusure dei centri storici e per Città a misura d'uomo lavorando in quel movimento verde che abbiamo animato e del quale siamo tanta parte
Il nucleare
Beh io credo che tanta acqua purtroppo sempre più inquinata
E passata sotto i ponti da quel mille novecentosettantotto quando Forattini disegniamo un Pannella con un cartello in bocca con scritto referendum antinucleare
Assoldato e frustrato da uno sceicco petroliere del quale era il portantino
Oggi a quasi dieci anni di distanza e dopo Chernobyl il vedete come il tempo e galantuomo
Ed oggi da qui deve andare alla conferenza energetica che è in corso un pensiero di Pia solidarietà perché quella conferenza e tanto divertente e non conta proprio niente
La sola conferenza energetica che conta e quella che è stata convocata per il quattordici giugno
E che rappresenta un'occasione unica straordinaria di dibattito politico e scientifico
Da affrontare con grande serenità e senza preconcetti
Ecco queste nostre battaglie sono già di per loro
Uno strumento straordinario per riconquistare i cittadini politica
E democrazia
Per svecchiare un sistema logorato e paralizzato
Vedete una ben strana avventura quella radicale
Quando in un pomeriggio uggioso di gennaio di oltre un anno fa
Con Adelaide Aglietta Peppino Calderisi Emilio Vesce Mario De Stefano concepì ma a tavolino guardando un Codice
I tre referendum sulla giustizia
E quando in una mattinata un po'più serena lanciamo i tre referendum sul nucleare e non fu facile credette mi convincerà farli con noi molti di coloro che oggi si proclamano verdi che più verdi non si può
Ebbene davvero non pensavamo
Di poter fare esplodere con tanta forza questi grandi temi né di dare così tanti gli incubi a molti palazzi della politica a Botteghe ripartito a potentati
Economici a corporazioni che toccati nel nervo giusto ora reagiscono in modo scomposte arrogante come quel fisico se non erro purtroppo ex senatore e parlamentare del partito comunista che ha esclamato
Dobbiamo imparare dalla Federcaccia perché la Federcaccia sì che sa far fuori referenti
E nemmeno pensavamo quando con tutta la nostra intransigente passione di democratici chiedemmo ai cittadini lo sciopero del voto
E adottando il codice di comportamento del non voto parlamentare
Per denunciare il sistematico stravolgimento delle regole del gioco nelle istituzioni
Non pensavamo di risultare poi a distanza di alcuni anni come il gruppo parlamentare che grazie anche alla capacità del presidente del gruppo parlamentare
Può vantare uno oggi forse il più efficace è significativo bilancio di Vittori
Loro votano ma qui stanno la creazione della vicenda Andreotti Sindona e i fondi neri IRI
E gli scandali con scoppiati sulle tangenti per le armi all'Iraq che per le armi all'Iran gli stanziamenti aggiuntivi che hanno consentito di varare il nuovo codice di procedura penale
E di ammodernare strutture e strumenti del bilancio la giustizia
E udite udite il partito delle iscrizioni scandaloso vergognose con i deputati radicali ringraziati dal SIULP
Perché sono stati i deputati che hanno procurato centinaia di miliardi in più per gli agenti di pubblica sicurezza in Campania in Calabria esigibile
Vedete in dieci deputati del non voto
Accusati di aventi diviso uno o di servilismo
In due mila cittadini tanti in quanti allora eravamo folcloristici buffoni eccetera
Credo abbiamo saputo essere partito
Di vere buongoverno dei temi cruciali di questi anni e di vera efficace opposizione che scompiglia i giochi divide ricompone nuovi altri schieramenti
E siamo riusciti forse essere anche
Secondo uno schema classico il partito di opposizione più efficace di qualsiasi altro grosso o piccolo partito di opposizione
Ora
Dobbiamo puntare più in alto
Perché la posta in gioco e la riforma della democrazia Repubblica
E anche per questo pur essendovi per noi tutte le migliori e più propizia delle condizioni
Per affrontarle
Noi diciamo no alle elezioni anticipate
A maggior ragione nel momento in cui si dà per imminente è questione di ore addirittura
Se non di giorni o comunque di giorni l'apertura della crisi di governo e io so che è un inno che va di moda questo no alle elezioni anticipate il problema è che noi lo diciamo per davvero
Per quella prudenza e quella responsabilità che sono sempre stati di lettura di canali
E un triplice no non perché non si possono usare arbitrariamente le elezioni per impedire referendum che ormai debbono tenersi
Il Parlamento ha avuto prime interi lustri e poi in mesi e mesi per legiferare ora non potrebbe che produrre i consueti già visti e sperimentati pasticci dell'ultima né può essere invocato strumentalmente sui referendum come mi pare alcuni facciano il rischio della rottura della maggioranza
In diverse altre consultazioni referendarie i partiti della coalizione si trovarono su posizioni contrapposte non per questo vi furono crisi di governo e scioglimento delle Camere
Settantaquattro il divorzio settantotto sulla legge Reale la DC e il Partito comunista sulla posizione ed sì che concede lascia la libertà di coscienza ottantuno di nuovo su l'aborto i partiti della coalizione di governo erano supposizioni divelse e non vi fu né crisi di governo ne scioglie mento delle carte
Ed è per questo che noi chiediamo che questo iter costituzionale dei referendum
Sia tenuto fuori dall'oggetto del contendere di questi giorni perché chi afferma che i problemi del pentapartito si identificano con lite lo svolgimento dei referendum afferma il falso
Diciamo no alle elezioni anticipate perché salterebbero decine e decine di leggi decisive sia per la generalità dei cittadini che per importanti categorie
E questo comporterebbe un costo altissimo basti pensare alle riforme del processo civile e amministrativo delle unità sanitarie locali delle pensioni e degli agenti
Custodita alle leggi sul traffico d'armi sulle minoranze linguistiche sul risparmio energetico e non sono che alcuni esempi
No infine perché non possiamo accettare che ormai da vent'anni vide una costituzione materiale di fatto che assegna al Parlamento una vita di quattro anni e non di cinque come quella che prestabilito
Né possiamo accettare che ciò accade nel momento in cui l'anno che abbiamo di fronte può essere decisivo per alcune puntuali i riformisti ali e per un processo di riflessione presente in diverse forze politiche che potrebbe trasformare l'appuntamento naturale delle elezioni del mille novecentottantotto dall'ultima sta anche a ripetitiva occasioni in cui tutti vanno a raschiare il fondo del barile del sistema partitocratico nella prima effettivo occasione data al Paese per scegliere nuove istituzioni
Nuove regole forse nuovi e inediti schieramento
Se ci imporranno le elezioni anticipate noi valuteremo il da farsi
Ma non saranno certo queste elezioni con i loro i risultati i loro effetti contingenti risibili
A dove c'è distogliere sia dalle campagne internazionali che occorre subito animare
Sia dall'obiettivo della riforma del sistema politico
Le elezioni semmai andrebbero utilizzate a questo scopo tentando di dare vita a quanto meno attraverso l'elezione le liste per il se ne nato se non anche attraverso quelle della Camera a uno schieramento un fronte della riforma federalista e Rep Bilica Ana in grado di proporre al Paese un profondo mutamento degli assetti istituzionali e politici
Come vedete compagne e compagni l'aver vinto la prima parte della sfida radicale
Comporta molta riflessione
Molto dibattito e molta responsabilità su diversi temi che schematicamente ho tentato di elencare e di sottoporli e di indirizzi possibili
Ma le ragioni e le speranze in nome delle quali abbiamo posto drammaticamente in discussione la vita del partito si chiamano ed esigono una sfida ancora più difficile
Non credo sia un sogno ad occhi aperti anche se sognare ad occhi aperti a volte
A voi il compito di ragionare di decidere di trust in realtà questo Progetto e questa sfida con tutta l'intelligenza l'anno violenza la tenacia che i radicali sanno bene sanno bene
A novembre finivo la mia relazione dicendo se chiudere uno chiuderemo un grande partito
Al termine del mio compito oggi
Credo di poter dire che non solo non abbiamo chiuso
Ma che abbiamo aperto un partito che può essere molto grande è molto bello buon lavoro compagni buon trentaduesimo fa
Era Giovanni Negri nel il febbraio ottantasette quando da segretario del partito radicale con la sua relazione di apertura della seconda sessione della trentaduesimo congresso spiegava l'ragioni del successo della campagna iscrizione al partito radicale illustrava le linee generali che poi hanno caratterizzato l'azione radicale fino ad oggi quello congresso fu tra l'altro significativo anche perché è segno il ritorno accanto dopo
La dura malattia che aveva colpito di Domenico Modugno che proprio in quel periodo aveva voluto dare il suo concreto contributo per la salvezza del partito radicale ora dobbiamo
Alla votazione approvazione per alzata di cartellino e per e per applauso della
Presidenza
Proposta da Marco Pannella
Presidenza che nella formulazione proposta da Marco
è composta da Marco medesimo
Da Bruno Zevi che accettato
Mimmo Modugno
Momento applaudite ma consente
A meno di a cui chiedo a nome del congresso se accetta la presidenza conservi con Pannella del nostro partito Mimmo ai la parola
Pronto si sente Scenes io sono felice e onorato
E siccome non so parlare sobrio cantare rispondo con un ragazzo
Un sogno così
Poi
Dall'stornabili
Con le ricordo di questo storico evento termina qui questo spazio di informazione dedicato al il ritorno da protagonista della vita politica di Giovanni Negri candidato dal Polo delle Libertà alle prossime elezioni suppletive che si svolgeranno nel collegio quattordici di Padova il nove aprile prossimo