"Presidenzialismo e federalismo"

Diamo inizio a questa che doveva essere una tavola rotonda dove si dibatte in va il tema delle presidenzialismo e il federalismo tra illustri autorevoli studiosi abbiamo avuto una larga partecipazione da parte dei maggiori esponenti politici del Polo della libertà
E quindi è diventata quasi è diventata una convention liberaldemocratica degli centrodestra
Abbiamo io desidero innanzitutto ringraziare tutti quelli che sono intervenuti ed anche quelli che purtroppo non sono potuti entrare in primo ringraziamento va al senatore Miglio perdonatemi non soltanto
E questo o non soltanto per dovere di ospitalità ma perché quando io gli ho accennato in dicembre a questa tavola rotonda ha risposto con un tale entusiasmo Kenya IPCA invogliato ad andare avanti e evidentemente abbiamo avuto i frutti di questo entusiasmo
Ringrazio l'onorevole Gianfranco Fini dentro Alleanza nazionale
Ringrazia anche se non è presente l'onorevole Pier Ferdinando Casini che purtroppo si è ammalato gli facciamo tanti auguri
Ringrazio l'onorevole Alessandra Mussolini
Ringrazio il dottorale Perez che qui in rappresentanza del gli Stati Uniti
Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti l'onorevole Michelini l'onorevole Del Noce che non l'onorevole Gasparri che si è dovuto assentare materie idratarmi erede
L'onorevole Lo Porto
L'onorevole Martino che non vedo ma che arriverà tra poco l'onorevole Parlato
L'onorevole Savarese l'onorevole Tagliani chi arriverà tra poco io li ringrazio immediatamente comunque l'onorevole Urso l'onorevole e Valensise il senatore Maceratini
No non fermo perché debbo ringraziare tutti gli esponenti politici
E tutti i i giornalisti gli opinionisti
Le televisioni e anche Radio Radicale Tizio Offerta di seguire indiretta queste questo nostro convegno permettetemi anche di sottolineare l'importanza di questo nostro incontro che è il primo dopo il congresso di Fiuggi che ha visto la nascita di alleanza nazionale e che sviluppa il tema delle presidenzialismo e del federalismo che sono mai entrati a far parte del patrimonio politico e culturali di Alleanza Nazionale
Il tema del federalismo solo poco tempo fa divideva gli schieramenti politici
E ve lo dice una che l'ha provato sulla propria pelle oggi grazie ad Alleanza Nazionale questo temo stesso tema viene lanciato come un ponte unificate fra tutte le forze che compongono il Polo della libertà
Come dicevo prima questo dove sta essere una tavola rotonda è una grande incontro del Popolo della Libertà un giorno prima bene che si apra il congresso della lega
Insomma possiamo dire una voce intonata privati si levi una voce stonata
Stiamo assistendo al
Stiamo assistendo al collasso del leghismo e siamo pronti a raccoglierne l'eredità
Nel nostro Paese c'è una forte richiesta di governabilità Hillary vigente Carta costituzionale non riesce a dare una risposta politica
Ora non viene messa in discussione ovviamente la prima parte della carta costituzionale ma la parte relativa disfunzioni delle nostre istituzioni
E Alleanza Nazionale ha lanciato l'ipotesi presidenzialista proprio per rispondere al bisogno degli italiani di essere governati da un esecutivo eletto direttamente dal popolo
Un esecutivo le ipotesi sono due o l'elezione diretta del Presidente della Repubblica le residenze all'elezione diretta del Presidente del Consiglio la sostanza politica e comunque la stessa espressione diretta della sovranità popolare
Io concludo concludo richiamando appunto sulla presenza delle senatore Gianfranco Miglio e dell'onorevole Gianfranco Fini
Mario prese
Sembra quasi simboleggiare direi più materie materializzare la concreta possibilità che presidenzialismo e federalismo possono essere coniugati e possano rappresentare insieme gli elementi propulsivi del futuro sviluppo del nostro Paese alle soglie del Duemila
Grazie ancora ora c'è tra parola all'onorevole Gramazio vi ricordo chi appunto e devo ringraziare il comitato promotore di questo convegno ovvero il CCISS dell'onorevole Gramazio l'Associazione studi costituzione istituzionali la sensazione nuovi spiega scenari diede l'avvocato Sovena grazie
Anche noi al telefono dell'UCIS
Per ringraziare lo ha fatto Maria Ida benissimo ma tanti altri amici che hanno aderito a questo nostro incontro a questa prima questo primo dibattito politico sicuramente detto Marida dopo il congresso UDC
E non abbiamo scelto e poi saluto e ringrazio il professor Colletti
Difatti dovrebbe salute
Ringrazio il professor Armani
L'avvocato Massaro il segretario generale della CISL ammorbidita e tantissimi altri deputati parlamentari e dirigenti di organizzazioni che hanno che hanno aderito a questa nostra iniziativa un'iniziativa che vuole e che cade
Forse proprio perché così abbiamo voluto prima del congresso
Della lega
E oggi bastava leggere l'intervista del professor Miglio sul Messaggero per capire come sicuramente questo congresso che ne che si aprirà domani è un congresso che festeggerà la morte sicuramente di una partito e di un uomo
Che insieme avevano creato
La morte politica sicuramente che avevano creato in Italia tante aspettative e che sono stati che sono riusciti e che sono riusciti a farle cadere ma noi abbiamo dato vita a questo incontro a questo dibattito perché anche
Perché anche
Discutere del federalismo e discutere con chi già due anni fa io lo ricordavo il professor Miglio venne a un nostro dibattito a Milano organizzato dal Movimento Sociale Italiano di Milano dall'amico Ignazio la Russa che saluto che qua
Proprio per discutere quei temi e quegli argomenti allora
Ci fu molto scandalo nella nelle posizioni politiche per questo incontro di un vecchio partito centralista come il Movimento Sociale Italiano con l'artefice con l'uomo che aveva dato vita e di impulso
A nuove scelte sicuramente le scelte del federalismo fu un momento importante oggi a distanza di qualche anno ci ritroviamo qui
Sicuramente supposizioni che sono molto più vicine in un discorso che deve essere quello del rilancio dell'idea della nascita di una seconda Repubblica ecco perché questo incontro e questa iniziativa a questo valore secondo voi
Ha il valore di poter discutere insieme fra qualche minuto saranno qui anche Gustavo Selva e D'Onofrio che sono bloccati
Nella Commissione affari costituzionali e stanno discutendo la necessità o meno il quale tipo di elezioni andremo a fare fra qualche mese in funzione della della scelta delle elezioni amministrative di quindi questo nostro convegno cade in un momento particolare e l'attenzione sicura che c'è intorno a noi è proprio perché potremmo lanciare da questo convegno è sicuramente lo faremo un appello a quanti credendo nel federalismo hanno inteso prendere strade sbagliate strade errate e che possono sicuramente ritrovarsi nelle scelte politiche del Polo della Libertà e diciamo anche nelle scelte sicuramente maggioritarie
E di impegno che Alleanza Nazionale lancerà con la pelle con l'intervento del suo presidente Gianfranco Fini quindi io vi saluto vi ringrazio e cedo la parola al professor Miglio
Allora non spaventate dei sarò veramente conciso
Vedete tutte le repubbliche parlamentari e comparendo in questa anche le monarchie costituzionali che non sono altro che repubbliche con un presidente dinastico tutte le repubbliche parlamentari
Nato che dalla rivoluzione francese dell'ottantanove sono basate su di un equivoco o meglio su di un tradimento
Hanno rovesciato le monarchie dinastiche sostenendo ingiustamente che queste concentravano tutti potere nelle loro mani
E affermando che bisognava creare ordinamenti basati sulla divisione dei poteri
Senonché queste assemblee parlamentari a cominciare dalla Costituente poi la convenzione eccetera
Presi erano in mano tanto il potere politico quello che ci diceva l'esecutivo il controllo del governo
E il potere legislativo e determinarono una confusione tra potere legislativo e potere esecutivo potere di governo questa questo difetto io sono convinto che gli storici di domani o di dopodomani
Riconosceranno che la debolezza del modello uscito dalla rivoluzione per tutte le ragioni che noi siamo in grado di di analizzare di rivelare e lo si vede
Da chi è abbiamo trapiantato
Costituzioni parlamentari nelle x due re sense voi vedete lì
Il problema della confusione dei due poteri anche sei hanno tentato di uscirne commesse per uscirne subito gli Stati Uniti
Separando il potere di governare
Dal potere di rappresentare
Tutti questi poteri nascono da una sola matrice che la matrice popolare ma nascono distintamente
Tra l'ottanta e l'ottantatré con il gruppo di Mila no
Io mi diedi Astra approfondire e approfondimmo tutti insieme anche per merito di un collega che qui in sala Serio Galeotti che fu quello che propose la formula più intelligente più innovatrice
Di risolvere questo problema della confusione dei due poteri allora il problema cruciale era quello di stabilire l'autonomia
Del potere di governare che voi sapete in tutte le repubbliche parlamentari invece dipendente strettamente dal Parlamento vale a dire i sistemi le repubbliche parlamentari
Una sovradimensionamento un sovradimensionamento del potere parlamentare
E lo si vede bene nell'altra Costituzione che a seguito le tracce di quella americana e cioè la costituzione della quinta Repubblica francese
Nella quale
Il perfettamente però il potere di governare è stato separato dal potere di rappresentare
I parlamentari istinto Tejera listing sostengono che
In queste costituzioni il Parlamento conta poco
Ciao conta poco cioè conta di meno di quello che contenne le repubbliche parlamentari come la nostra
Il Parlamento deve essere in grado di controllare il Governo ed eventualmente di deporlo
Ma l'origine la fonte la legittimazione di chi governa deve nascere
Cioè dal popolo direttamente ma separatamente dal Parlamento allora il problema cruciale era quello che ce lo continuiamo a trascinare dietro
Poi c'è la questione
Se questo potere di governare di governare debba restare nelle mani dello stesso presidente della Repubblica
Come negli Stati Uniti come parzialmente nella Costituzione attuale francese oppure debba essere separata
Sotto questo profilo rispetto ai miei amici del gruppo di Mila no io ho operato una modificazione delle mie posizioni anche perché
All'epoca del gruppo di Milano
Io federalista che ero rimasto sopraffatto dai miei colleghi ero il solo federalista nel gruppo
Il gruppo fuorusciti qualificò come
Nazionale statalista
E io dovetti seguire i miei colleghi su quella strada
Così che oggi si intrecciano i due problemi il problema
Del autonomia
Del capo del governo che per me oggi è un presidente di Repubblica governante non garante
E il problema della struttura federale
Che sanno d'accordo non per una coincidenza fortuita della storia caso americano
Ma vanno strettamente collegati perché lo studio delle costituzioni federali fatto con un po'di serietà ha convinto ma è come convinto alcuni specialisti di questo settore
Che una moderata a forma di presidenzialismo
è essenziale per una Costituzione federale
Io ci sono arrivato attraverso lo studio della mia costituzione prediletta lo sanno tutti è quella della Confederazione elvetica
Che è vicina dei cambiamenti è proprio lo studio dei cambiamenti possibili
Della Costituzione elvetica hanno servito a me e per dare un taglio più concreto e più approfondito al mio modello di costituzione federale
Perché dico una forma
Diverso se nuova di presidenzialismo
Perché passati il tempo
Delle presidenze carismatiche
Delle personalità
Saldatrici
Dei temi urgenti
Cioè del riferirsi a un certo punto nel dover do dovendo risolvere dei problemi di alternative
Alla scelta di una singola personalità
Oggi nell'avanzata evoluzione dei sistemi politici europei del tardo Novecento o se volete
Alla vigilia del secolo ventunesimo
Oggi la figura del presidente dei di colui che governa e la figura soprattutto di un persuaso ore
Quando verrà studiato con un po'di attenzione il mio modello
Di costituzione federale
Io però aiuterò con un libro che sto scrivendo
Appassionatamente un un libretto di cento pagine che diventerà il libretto blu
Di tutti federalisti
Quando si studierà a fondo il mio modello si scoprirà che non solo
Il mio modello federale è un modello che compatta il Poteri e costruisce una struttura forte di decisioni e di porterei Chieri soldo nei conflitti molto più forte di quanto non sia quella dell'attuale Repubblica italiana
Ma si scoprirà
Che il ruolo di un presidente federale
Appare molto più moderno di quanto non fossero le vedute che aveva per esempio voi delle generale dei gol
Una rivista italiana ritradotto il famoso discorso di Bayer
Che ha dicono che abbia costituito il
Il la linea di sviluppo della commissione de Bray quindi della Quinta Repubblica
Ecco oggi noi ci accorgiamo
Che quel discorso è vecchio
Che
La commissione De Bree andò oltre quel modello per fortuna dei francesi e che tutti i problemi nuovi stanno nella parte innovativa di questa costituzione
Vale a dire
L'immagine del presidente Salvatore di colui a cui ci si rifà per risolvere i problemi non è più tollerabile
Uno dei punti cruciali del mio modello costituzionale e che parte dalla realtà di oggi
Chi lo guarderà attentamente e fatalmente dovrà guardarlo attentamente inizia Corsera
Che io sono ha mosso proprio da quei fenomeni
Di negoziazione senza fine
Di che la ricerca del consenso ad ogni costo che rappresentano l'essenza della nostra vita politica
Per anni anch'io lo ricordavo collega
Bobbio per anni anch'io boh
Considerato una cosa intollerabile l'idea che non ci fossero più atti di imperio nel nostro ordinamento giuridico e pubblico
Ho considerato una forma degenerativa la ricerca ad ogni costo del consenso e del compromesso poi mi sono accorto che questo era il nuovo che era venuto avanti
E che le costituzioni moderne hanno bisogno di questa prassi
Una prassi che spiega perché tutte più o meno le costituzioni vigenti hanno nel loro seno un sei vedi federalismo
Perché per sua essenza il federalismo
E rispetto della diversità
E ricerca dell'accordo fra i diversi senza adoperare non solo
La regola del decisore
Ma senza neanche ad operare la regola spietata della maggioranza
Nel mio nuovo libro c'è un capitolo critico su questo principio della maggioranza che richiama tutta una letteratura antica ma che va riportata ad oggi
Perché le costituzioni nuove sono Costituzione che rispettano lei minoranze
E anche la maggioranza quando transitoriamente si presenta in un sistema politico non è che una minoranza transitoriamente
Munita di un privilegio
Ecco allora perché presidenzialismo per sua Sivo
La presenza di un Presidente che sappia persuadere e che sappia formare il consenso naturalmente con sistemi che italiano la testa al toro quando il consenso tour a venire
E nella mia costitutivo dello di costituzione c'è un sistema molto duro per favorire il formarsi dell'unanimità su determinati momenti della ditta della comunità politica
Presidenza così costruita
E un federalismo ovvero cioè non tale che possa essere riassorbito
Dal potere centrale come è accaduto in Germania io dedicherò due capitoli del mio libro
Proprio alla critica
Della costituzione tedesca valutata nella sua genesi
E nella sua deformazione secondo quella che è la dottrina corrente che io cerco di essere io con i miei collaboratori abbiamo sempre cercato di essere alla pace
Con a contatto con i costituzionalisti più avanzati
E i costituzionalisti tedeschi negli ambienti che fanno capo alla corte costituzionale tedesca oggi sono in piena azione per recuperare quel tanto di federalismo che ricevettero
Intorno intorno imposto dai vincitori
Alla fine della guerra mondiale
Ma anche gli Stati Uniti
Che dall'epoca delle presidenze imperiali da Roosevelt in poi ci sono gradualmente allontanati dal modello Philadelphia hanno della Costituzione oggi stanno tornando
Alle origini la vittoria dei repubblicani di emigrare ICI non è una vittoria soltanto così
Determinata da un cambiamento di di di di o o meglio da una reazione dell'opinione pubblica accerto Igea in chiesa si sono accorti
Che ormai vive stanno diventando una minoranza che mantiene tutto il resto degli assistiti che costituiscono ormai la politica degli della la popolazione degli Stati Uniti
Ma in fondo c'è il recupero dei diritti degli stati
Perché si sono accorti che la famosa del famoso sofisma del economia delle dimensioni ha prodotto ad un sistema fiscale e dal punto di vista di gestione delle economie molto meno soddisfacente di quanto non esca dal riconoscimento dei diritti degli States
Ecco allora perché si combinano
I due elementi sulla questione della presidenza io ho citato un momento fa la mia Costituzione prediletta quella Svizzera
Nella Costituzione svizzera noi vediamo una cosa che è cruciale
L'importanza del governo diretto rivale
Tutte le costituzioni federali sono potenzialmente direttoriali
Io ricordo quando all'inizio del lavoro costituente
I padri della nostra Costituzione
Decisero
Che le costituzioni modello presidenziale direttoriale dovevano essere messe da parte e optarono subito per il sistema parlamentare che fu integrale parlamentari integrale
Ecco buttavano
Ben più che il bambino con l'acqua sporca
Quando ricevono che il regime presidenziale e oggi tutta la letteratura ha rivelato che non fossero come non fossero affatto convinti
Gran parte dei costituenti che questo gettito del modello presidenziale era una scelte intelligente ma anche quello del Direttorio
Nella Confederazione elvetica
Chi governa è il Direttorio
Un direttorio che ha un presidente nominale
Ed è uno dei membri del direttorio che ruota ogni anno
Ma non c'è solo quello io mi sono dedicato a studiare la cui il funzionamento della Costituzione elvetica soprattutto andando io dicevo sempre
Sotto il tavolo del Direttorio per vedere come funzionavano le cose aiutandomi con dei
Con degli intelligenti e bravi Cancellieri perché loro le il segretario generale della confederazione si chiama cancelliere quando chi va a vedere come governa si governa la Confederazione elvetica certo non è un
Un mostro di quantità di popolazione ma è un fior di uno Stato europeo
Si accorge che assomiglia molto ad un Consiglio comunale ad una giunta comunale
Ma non è così
Il vero presidente un presidente occulto
Che in ognuno dei direttori si afferma di fatto normalmente la cosa
Estranei merita di essere studiata appoggiato da una spalla sono uno più uno che guidano il Direttorio e che trovano le soluzioni e convincono gli altri
Tutto questo però
Induce a risolvere il problema con una investitura diretta e che verrà fuori nella Confederazione elvetica perché il loro direttorio
E poggiato sui partiti politici e c'è una formula che loro chiamo la formula miracolosa la formula d'Oro
Di un direttorio formato dai quattro maggiori partiti nella misura di due due due uno sono sette i consiglieri federali direttori
Bene il cambiamento dell'elettorato
E l'evoluzione del sistema
Porta sempre più la Costituzione elvetica a trovare una soluzione diversa
Non ha potuto passare il direttore io come suggerisco io nel mio modello su di un numero sufficientemente ristretto di Cantoni perché li Cantoni sono più di venti venticinque ventisei cantoni secondo come si calcola
Se non che nel frattempo si stanno formando delle macroregioni anche nell'urna nella Confederazione elvetica vale a dire i Cantoni si stanno raggruppando così come io ho suggerito di raggruppare le regioni vedete
La tecnica costituzionale
E in materia di scienza
Vai soprattutto anche una materia straordinariamente allettante può darsi che ci sia un vizio professionale io mi diverto a studiare questi processi qualcuno dirà ci sono tante altre cose più interessanti da studiare
Ma il bello dell'evoluzione delle istituzioni e che obbediscono
Ha delle regole
Ha delle dei criteri di sviluppo
Che una volta capiti in anticipo
Consentono di individuare fuori da tutti i Los gli schematismi
E le costruzioni ideologiche
Il reale sviluppo delle istituzioni
è essenziale un direttorio che Poggi su poche pochi e grandi Cantoni io ero previsti otto tre continentali e cinque sono le regioni a statuto speciale
E poi all'i governi direttoriali molto ridotti di numero culminò in un direttorio nazionale con un presidente persuaso ore
Nel mio modello il Consiglio dei ministri scompare e ancora una volta ho ripreso un elemento della Confederazione elvetica gli svizzeri non vogliono esautorare il Direttorio
Ma vogliono affiancare i consiglieri federali con dei segretari di Stato
Capi di determinati settori è il modello che io ho scelto e sapete perché l'ho scelto perché io ho vissuto il biennio della commissione bicamerale ci sono stato dentro ciò lavorato poi a un certo punto ho deciso
Che non era più il momento il caso di perdere tempo e ne sono uscito ma abbastanza per portare con me la convinzione che i problemi fondamentali che avevamo davanti nel caso nostro era il superamento del bicameralismo
Urtarono contro una classe parlamentare che a un certo punto io dissi se io vi scoperchia il cervello trovo che qui c'è scritto voglio diventare ministro
E presi
In confidenza i miei colleghi ricevono massaia in fondo ricevono fa una carriera politica all'ombra si guadagna il consenso i voti eccetera per poter arrivare a un certo punto a governare ho capito ho detto
L'automobile blu le segretari
Eccetera tutti i segni del potere ecco nel mio modello federale
Questo scompare
C'è soltanto un direttorio ridotto di numero perché io sono convinto che governare in un Consiglio dei ministri in cui fatalmente compaiono le delegazioni
Che sono dei partiti delle coalizioni che sono necessarie per un Presidente del Consiglio vuol dire tener conto di quel gruppo laggiù di quell'altro là in fondo
Un coacervo di persone che tirano andare ciascuno dalla sua parte i non modello federale condirettori che non superano le quattro cinque sei unità
Guardarsi in faccia
Sapere che cosa pensa il proprio interlocutore diventerà molto più facile
Ecco in questo contesto come una visione moderna
Del presidenzialismo
E una visione altrettanto moderna
Della struttura federale rappresentano il nostro avvenire ci vorrà del tempo
Certamente
Perché perché in questo Paese una cultura costituzionale non è mai esistita
Io ricordo quando ero molto giovane quando è stata fatta la Costituzione vigente è quella che ci troviamo tra i piedi e ancora
Nessuno se ne occupava
L'opinione pubblica se ne stropicciata del lavoro dei costituenti
Quando si sente dire questo la Costituzione creata dal consenso dal popolo italiano tutto poche figuriamoci Fattore
Perché non esiste una cultura costituente voi avete visto che fine hanno fatto quella le copie di quella bellissima edizione che è stata fatta per il quarantesimo della Costituzione in carta pesante certo non si sono più trovati di Emma io mi diverto a immaginare di usi impropri a cui quelle pubblicazioni sono state destinate figuratevi
Si sia facile in seminare nella testa degli italiani
Una Costituzione federale al posto di queste ma credo che arriveremo lì
Inizierei renderemo per forza
Perché questa Repubblica finché avrà le istituzioni della prima non riuscirà mai a risolvere i suoi problemi potrete giacché all'perché stanno prendendo
I problemi di natura economico-finanziaria
Il povero vini incroci
Ma nemmeno le maggioranze che usciranno nell'immediato futuro avvieranno la serie di drammatici sacrifici che consentiranno di sanare le economie soprattutto la finanza di questo Paese
Arriveremo a quello che io ho coniato l'espressione che ho coniato io alla nostra Nigeria
Un'Algeria molto più grave di quella che hanno affrontati francese perché i francesi avevano solo il problema costituzionale noi abbiamo il problema costituzionale il problema finanziario
Quindi due urgenze drammatiche in quel momento sarà fatale adottare una Costituzione che identifichi le responsabilità delle varie parti del Paese che faccia sì che ciascuna parte del Paese
Prenda la sua il suo carico di responsabilità io ho già detto che in questo contesto nel mio libro Italia novantasei molto probabilmente alla Regione e al Cantone a cui idealmente appartengo quello padano toccherà il compito carico maggiore pensate
Che quando io ho avviato la mia carriera di federalista
Eravamo in periodo clandestino nel quarantatré e fonda mo'il gruppo del Cisalpino
La nostra prima preoccupazione fu di calcolare come chi avrebbe pagato i debiti della ricostruzione nazionale
E noi li mettemmo tutti sul carico delle delle popolazioni del Nord
Questo verrà fuori ancora naturalmente in un contesto però in cui non si aprono più le possibilità di ulteriori drammatici
Di ulteriori e drammatici carichi descrittori
Quello sarà il momento della costituzione federale un momento angoscioso che mi fa capire perché non è più tempo di assemblee costituenti
Chiacchierone com'è stata la commissione bicamerale dei sessanta
Dove accanto a pochi costituzionalisti
C'era una quantità reggente che di Costituzione non aveva mai capito sentito parlare niente
Ma piuttosto di gruppi molto ristrette
E io credo che il pubblico a cui io mi rivolgo questa sera
Sia quello più in grado di capire l'importanza del decidere importo
Finché si tratta di fare chiacchiere
è bello stare in tanti ascoltare tutte le frottole di questo mondo ma quando si tratta di decidere bisogna essere in pochi nelle strutture politiche devono essere strutture di pochi
Queste ore arriverà anche per questo Carlo
In quello sarà il momento
Della costituzione ad un tempo federale e presidenziale non è un augurio che io faccio ai miei connazionali lo faccia anche a me stesso
Perché altrimenti se questo non si verifica
La casa dove vivranno mio figlio i miei nipoti eccetera sarà una casa ad abbandonare e sebbene io non mi riempia continuamente la bocca di parole nazionali nazionaliste d'Italia ad ogni passo
Io e mio paese lo amo gli voglio bene e vorrei continuare a starci da cittadino conta su
Grazie al professor meglio la parola al professor
Lucio Colletti
Io non sono un costituzionalista quindi affronterò il proposito di farlo molto succintamente brevemente
Il la questione federalismo presidenzialismo partendo dalla situazione politica di fatto in cui ci troviamo
Noi stiamo vivendo
Una fase di
Disgregazione della prima rete
Non credo che si possa dare ancora per accertato e consolidato l'approdo alla Seconda Repubblica
Sporgere la testa del neonato ma i tentativi di ricatto Ciarlo nel ventre della Prima Repubblica non si contano
Trapela
Come dire con evidenza
La nostalgica del di un ritorno alla legge proporzionale
E tutta la vicenda politica legata alla crisi del governo Berlusconi
Ha messo in chiaro
Come in buona o in cattiva fede adesso accertare quale due quale delle due ipotesi si allarga sia quella giusta non è interessante
Gran parte del ceto politico
A cominciare permettetemi di ricordarlo dal nostro beneamato presidente della Repubblica
Non abbia
Maturato la consapevolezza
Di quali siano le conseguenze implicite nella scelta di un sistema uninominale maggioritario
Sistema che naturalmente noi abbiamo adottato essendo uscito da mani democristiane
E in forma tronca e adulterata ma che avendo alle spalle
Il suffragio potente Espresso nel referendum del diciotto aprile novantatré
è un sistema uninominale che malgrado le sue decurtazioni
Deve poter esprimere tutto il carico politico di cui è portatore questo carico politico si riassume
Hill una trasformazione profonda del rapporto tra legislativo Parlamento da una parte esecutivo il governo dall'altra
Il Presidente della Repubblica ci ricorda e certo vigendo la Costituzione così com'è
Ed essendo essa rimasta intatta sebbene in Italia si parli da quindici anni dalla necessità di passare alle riforme costituzionali
Quella Costituzione è incentrata su un governo parlamentare
Ma il governo parlamentare e adesso spiego subito cosa si debba intendere per governo parlamentare è qualcosa che il sistema elettorale che noi abbiamo scelto scavalca dirimpetto il governo parlamentare quel tipo di reggimento politico in cui l'esecutivo governo non ha una sorgente di autorità propria
La deriva esclusivamente dal Parlamento cioè dalle Camere
Cioè dall'Egitto attivo quindi brilla di luce riflessa am mani e piedi legato alla volontà delle maggioranze che si formano nelle camere è la storia della Prima Repubblica è segnata da una serie di episodi che potremmo anche definire grotteschi se non avessero avuto conseguenze gravissime i franchi tiratori
Il consociativismo sottobanco non dichiarato la paura della maggioranza di governare e quindi la necessità di contrattare sottobanco a volte apertamente tutta con l'opposizione
Per cui l'opposizione pur essendo all'opposizione si trova al governo senza averne la responsabilità essi leggi farà
Essi leggi farà producendo delle leggi bastarde che sono tutti e di tutti e di nessuno quindi eliminazione del principio della responsabilità voli
Ora questo rapporto
Per cui il governo e così è stato per tutti i cinquant'anni dalla prima Repubblica salvo la parentesi in cui la democrazia cristiana e beh la maggioranza assoluta officina alla maggioranza assoluta ed ebbe alla sua vita l'unico statista che abbia avuto l'Italia del dopoguerra che non è né Andreotti né Moro mai Alcide De Gasperi
Ora
Un un governo quindi mani e piedi legato alla volontà del del Parlamento parlamento il quale può modificare costantemente le proprie maggioranze donde lo stupore
Vi Oscar Luigi Scalfaro che bisogna capirlo si è completamente formato
Per cinquant'anni
Dentro quelle istituzioni e dentro quella mentalità lo stupore che
Dopo il trapasso della Lega da uno schieramento all'altro
Il il Popolo della Libertà dico chiedesse dico il controllo della verifica elettorale tutto questo è stato è stato spacciato in questo Paese per molti aspetti farmi
Come un attentato
Con un attentato alla Costituzione accomuna volontà di despoti lirismo come prepotenza e violazione delle regole così comunque
Cerco di essere breve perché altrimenti comunque dobbiamo renderci conto che l'uninominale maggioritario modifica sostanzialmente il rapporto tra governo e parlamento tra esecutivo e legislativo nel senso che il Governo a una fonte di legittimazione propria e indipendente dalle Camere che gli viene direttamente dal bordo con lei perché non intendiamo fare la Comune di Parigi non intendiamo dico il che introdurre il mandato imperativo e la revoca
Del rappresentante da parte dei rappresentati
Ma dobbiamo renderci conto che se si sceglie un sistema elettorale di questo tipo le conseguenze che ne discendono sono queste e sono conosce conseguenze salutari
Se teniamo conto che è uno dei coefficienti della progressiva perdita di significato di senso dello Stato
Per cui le istituzioni sono diventate grottesche quasi quanto i personaggi che ne hanno per lunghi anni incarnato e rappresentate
Tutto questo è derivato dalla intrinseca fragilità dei governi durata media sette otto mesi
è un circolo continuo gli stessi personaggi ma sempre nuovi ministeri
Nessuno che possa come condurre a termine
Un disegno politico perché è un giro di valzer continuo dove le facce non cambiano mai sono sempre le stesse ma cambiano sempre gli incarichi e le destinazioni
Romano di nascita e di varie generazioni sento almeno il fascino della svizzera dalla quale
Poi premiato
Annoiando nei molto
E io Perre scappare dalle dalle minacce del terrorismo all'università di Roma nel settantotto fui chiamato a insegnare a Ginevra
Ginevra è la città più vivace della Svizzera cioè alla morire di pizzichi vende quindi quando loro mi proposero di darmi la cattedra a condizione che io prendessi l'abitazione a Ginevra
E andai dal
Da Franco Maria Malfatti che era allora il ministro della pubblica istruzione
Per quanto riguarda per quanto ricordo una persona da Bellis io non intendo immigrare
E neppure intendo rientrare subito la fossa dei serpenti
Quindi e il per quanto riguarda
Lo sbocco che si può dare
A questa nuova fonte d'autorità
Da cui l'esecutivo governo viene investito in conseguenza del l'uninominale maggioritario ma la via
Come dire
Più Breve quella che a Breve suscita minori difficoltà l'elezione diretta del premier
Io personalmente
Fin da quando militava nel Partito d'Azione
Sono un antifascista di vecchia data no
Il no scusate dei pastori Pisano quelli di vecchia data equilibrata applicazione
Fin da quando militavo nel Partito d'Azione
Segue seguendo i lavori della Costituente io parteggiavano per quelle che rivendicava nove sosteneva
La repubblica presidenziale in Italia
Calamandrei Valiani lunghe io divinizzato sì questi personaggi sono totalmente privo di illusioni signori non si può arrivare a questa età avendo delle illusioni sia dei Colleoni
Non è questo
La repubblica presidenziale la repubblica presidenziale che può essere di due tipi quella francese o quella americana in sostanza io ho grande rispetto per Gianfranco Miglio oltre che grande simpatia personale
Perché il le personalità luciferina e mi piacciono
Lei e meglio è un cattolico luciferino
Tuttavia quando sento parlare
Di una repubblica
Presidenziale con un presidente
Temperato mitigato persuasione e così via
Mi corre la mano alla tasca dove purtroppo non trovo la rivoltella che vorrei quindi io penso che noi dovremmo orientarci Berzo
Un'operazione forse la meno indolore che è quella del presidenzialismo francese o quella che richiederebbe veramente
Un sovvertimento profondo
Delle nostre istituzioni e forse anche della pasta di cui sono fatti gli italiani che è la soluzione della repubblica presidenziale americana dove certamente si realizza quello che molto bene ha detto Miglio
E cioè la separazione assoluta profonda la vera divisione dei poteri tra il potere di governo il potere di rappresentanza
Ma velocemente qualcosa sul federalismo
E sempre in relazione allo stato attuale delle cose
E cioè la situazione politica in cui ci troviamo perché siamo tra le macerie della Prima Repubblica con molte forze ben organizzate che cercano di farci rientrare nella vecchia casa
Ecco è connesse idee non sempre chiare
Circa la strada da percorrere in avanti
Ora federali
è evidente
Che
L'Unione economica europea questo è un dato storico dal quale bisogna partire
Ha riattivato
Certe identità regionale
Non so se
Cioè il regioni che economicamente si trovano a gravitare sull'Europa centrale
Sono portate a sentire con maggior forza
Ciò che per molto tempo hanno sentito forse soltanto al livello del folklore sia le loro differenze rispetto alle regioni meridionali sia la loro e intolleranza verso i vincoli che allo Stato burocratico centralizzato porle loro
Quindi in linea di principio da parte mia nessuna riserva avverso l'apertura di un discorso sul federalismo
Ma con due considerazioni e mi avvio rapidamente alla finale primo
Che siamo tutti d'accordo ma sul niente
Nel senso che il PDS per il federalismo la lega e per il federalismo sono tutti quanti per il federalismo
E quale federalismo
Di questo finora salvo generosi tentativi da parte di Gianfranco Miglio non si è fatto parola
Secondo il terzo che noi andiamo dobbiamo incamminarci per la via del federalismo rendendoci conto fino in fondo che abbiamo alle spalle l'esperienza fallimentare del regionalismo
L'esperienza belle regionalismo è stata in Italia non temo di dirlo un'esperienza sostanzialmente fallimentare
Che ha moltiplicato
Le burocrazie
Che ha gonfiato ulteriormente
Il personale politico dei partiti e che non ha minimamente garantito
Un rapporto diretto tra cittadini e istituzioni questa è il primo punto una dice quindi pensare il federalismo rendendo sci ben conto che abbiamo alle spalle l'esperienza fallimentare Bernd regionalismo
Secondo punto
Secondo appunto
Pensare il federalismo rendendoci conto che abbiamo alcune regioni di fatto tuttora governate dalla criminalità organizzata
Quindi pensare pensare molto bandire la demagogia a verbale cercare di far funzionare il cervello grazie
Grazie
Colletti la parola al senatore Domenico Fisichella
Buonasera cari amici
Che avete organizzato questa manifestazione grazie a voi grazie a tutti i presenti grazie naturalmente agli eminenti colleghi all'onorevole Gianfranco Fini al senatore Miglio l'onorevole Donofrio
L'onorevole Gramazio in particolare al professor Lucio Colletti
Cattedratico all'università di Roma storico della filosofia e filosofo che partecipa dando un contributo importante a questa a questa nostra riflessione comune
Voglio dire che possiamo affrontare il tema del federalismo e del presidenzialismo sostanzialmente a due livelli un livello più specificamente scientifico
E un livello che ha maggiori implicazioni di tipo politico politico istituzionale con specifico riferimento al nostro Paese
Noi sappiamo speriamo che nel Polo della libertà e del buongoverno del quale siamo parte ci sarà anche una componente federalista e quindi guardiamo con grande attenzione
A questo tipo di suggestione a questo tipo di impostazione dei problemi costituzionali del nostro Paese e in pari tempo a livello scientifico
Ci poniamo alcuni interrogativi di fondo perché e attraverso la individuazione di questi interrogativi che poi possiamo nella maniera più specifica e precisa tradurre a livello politico
Iniziative
Dibattiti confronti e opportunità di costruzione e di lavoro comune
Storicamente noi abbiamo due tipi fondamentali di federalismo come ben sanno tutti quelli che hanno affrontato questi argomenti un federalismo che è stato definito riassuntivamente per aggregazione
E un federalismo che altrettanto riassuntivamente possiamo definire per disse aggregazione
Il federalismo per aggregazione
E quel tipo di movimento istituzionale che tende partendo da premesse sostanzialmente confederali
Ad introdurre elementi unitari nella struttura costituzionale dei singoli paesi
E dobbiamo dire
Che il movimento federalista per aggregazione
Riguarda per esempio gli Stati Uniti riguarda la Germania
Riguarda la stessa Svizzera
Che originariamente erano confederazioni e poi sentono la necessità di diventare federazioni
Aumentando per ciò il peso
Della dell'elemento istituzionale unitario nella vita pubblica dei rispettivi Paesi
Quando noi diciamo polizia federale giustizia federale e così via con riferimento agli Stati Uniti intendiamo esattamente la parte centrale della vita di quei Paesi
Debbo dire che almeno quattro elementi fondamentali hanno operato a favore del federalismo per aggregazione nel ventesimo secolo
In particolare il federalismo per aggregazione
Ha avuto uno sviluppo una crescita con riferimento alle questioni sollevate dalla prima guerra mondiale dalla Grande depressione dalla seconda guerra mondiale e infine dallo stato sociale dall'emergenza e dallo sviluppo dello Stato su
Sale quindi quattro grandi fenomeni attorno ai quali è cresciuta la presenza dello Stato unitario a scapito delle autonomie locali
Il federalismo per disaggregazione viceversa
Un federalismo che si giustifica essenzialmente e si verifica sostanzialmente nelle situazioni nelle quali la società presenta elementi di segmentazione molto importanti
Cosa si intende per Società segmentata si intende per società segmentata una società nella quale esistono linee di frattura molto intense di natura etnica di natura linguistica di natura religiosa
Anche talvolta accompagnate a queste tre di natura economica
Il caso del Belgio che oggi si è rivolto ad una articolazione federale della sua struttura evidenzia questa situazione
Il caso canadese evidenzia questa situazione abbiamo linee di frattura e religiose linee di frattura e linguistiche linee di frattura etniche tra anglofoni e francofoni
Questo dunque ciò che abbiamo poi casi eclatanti nei quali nemmeno il federalismo riesce ad operare la Artic Club disarticolazione della Cecoslovacchia
Dunque
Se noi pensiamo di passare da una struttura sostanzialmente unitaria ad una struttura federale il primo problema che ci dobbiamo porre
Esistono le condizioni sociali e culturali in virtù delle quali si giustifica un una struttura federale
Questo è il primo ordine di problemi che ci dobbiamo porre
è il secondo ordine di problemi che ci dobbiamo porre è il seguente
Come riuscire a introdurre elementi di federalismo all'interno di sistemi politici che hanno un precedente storico sostanzialmente unitario
Io dico subito che
Le situazioni che a più riprese il professor Miglio ha richiamato come per esempio la situazione della Svizzera
E sono situazioni che presentano specificità difficilmente riproducibili in altre esperienze politico istituzionale
La Svizzera è sostanzialmente un Paese che da una una politica estera
Questo è un fatto di grande rilievo
Perché tutti i Paesi che aspirano ad un ruolo istituzionale significativo
Sono Paesi nei quali il ruolo del potere centrale rimane un ruolo costitutivo e infungibile
Solo le realtà nelle quali c'è la rinuncia espressa o tacita ad una politica internazionale autonoma sono Paesi che possono pensare di introdurre
Elementi di federalismo significativo nel proprio assetto istituzionale
Questo naturalmente non significa
Che
Per stare
Alla esperienza italiana e consentitemi sempre per rimanere nel campo della politica estera cos'è che fa la politica estera degli Stati Uniti
La politica estera degli Stati Uniti è fatta essenzialmente dalla presidenza e dal Senato
Cioè le due strutture più concentrate e accentrate del quadro istituzionale di quel grande Paese
Questo dicevo non significa che noi non abbiamo
Una necessità
Di modificare il quadro istituzionale della nostra realtà nazionale
Ma attenzione questo è un altro aspetto che deve essere messo in evidenza
Noi ci troviamo con una condizione della pubblica amministrazione
Che
Costituisce un ostacolo grande di fatto ad ogni sviluppo in senso federale ad ogni articolazione in senso federale del nostro paese
Perché io capisco bene che la risposta potrebbe essere ma proprio perché abbiamo una pubblica amministrazione in queste condizioni noi dobbiamo cercare di arrivare ad una articolazione federale del nostro sistema politico
Però
Poiché questo tipo di pubblica amministrazione
Un impedimento fortissimo
Fallo alla evoluzione in questa direzione del sistema istituzionale del nostro Paese io mi chiedo come possiamo incidere sul sistema della pubblica amministrazione per eventualmente arrivare a quell'esito
E qui la risposta va
Al sistema decisionale politico nel suo complesso
Non riesco a pensare
Che noi possiamo lavorare nei confronti di una pubblica amministrazione
Che da ormai mezzo secolo si è articolata e sviluppata
E cristallizzata in un certo modo se non immaginiamo un potere politico che abbia la capacità la forza la legittimità
La base di consenso
In grado di fare un'operazione di questo genere questo mi pare un aspetto cruciale non credo davvero anche per le ragioni che richiamava prima Colletti
Che dopo l'esperienza delle regioni che è stata una esperienza drammatica
Le Regioni sono una fonte di spesa inesauribile non controllata una fonte di clientelismo inesauribile una fonte di partitocrazia e di burocratismo
Costante dopo
Dopo questa esperienza non credo che noi possiamo immaginare del resto gli otto mesi che abbiamo fatto di di vita ministeriale di una cosa ci hanno convinto
Che le regioni sono uno degli ostacoli
Nel nel lavoro dell'amministrazione
Di questo Paese a livello centrale a livello periferico e allora il problema è quello del potere centrale
Io credo che sciogliere il nodo delle caratteristiche del potere centrale
Sia una condizione sine qua non anche ad effetto di eventuali e esiti di tipo federale nella misura in cui questi esiti di tipo federale si potranno sviluppare ed è questione
Sulla quale possiamo serenamente
Costruttivamente discutere
E allora se questo è
Il punto dal quale noi dobbiamo partire la individuazione
Di maggioranze politicamente significative
Coese
Che dal centro paradossalmente riescano a promuovere quel tanto di federalismo
Che il Paese sarà nelle condizioni di far proprio e che il Paese perciò sarà nelle condizioni di assumere perché noi potremmo disegnare sulla carta tutte le costituzioni federali che vogliamo
E queste costituzioni sarebbero comunque vanificate dalla pubblica amministrazione noi sappiamo vediamo ci sono leggi leggi che impongono alle regioni di fare delle cose
Dicono queste leggi poi nella in azione delle regioni lo Stato deve surrogare assi alle regioni
Le Regioni rimangono inadempienti per anni quando lo Stato si surroga alle regioni e si sostituisce alle regioni
Per compiere ciò che le Regioni dovevano fare non hanno fatto allora e solo allora le regioni si muovono ma non per fare quello che dovevano fare per fare ricorso al TAR nei confronti dello Stato
Questa è la realtà
Sulla quale noi operiamo quindi questo è il quadro da una parte delle regioni dall'altra parte della pubblica amministrazione come incidiamo su questo quadro se non partiamo
Da una maggioranza politica e quindi da un potere politico centrale che si assuma e so che si faccia carico esso delle scelte di liberazione per così dire della realtà italiana dagli innumerevoli lacci e laccioli
Che la limitano che la legano e che la costringono in un assetto come quello che tutti insieme depuriamo perché qui non c'è nessuno statalista
Diciamo facile
Siamo tutti consapevoli che dobbiamo restituire spazio all'autonomia della società civile
Il problema è di sapere se questo spazio che di autonomia che deve essere restituito alla società civile debba essere necessariamente debba giungere necessariamente
Fino all'esito di un federalismo radicale o comunque di un federalismo molto molto esplicito
E allora
Se è vero come io temo che il nodo sia quello del potere politico centrale e a questo livello che noi ci dobbiamo muovere
A me è parso
Di cogliere una piccola contraddizione in quello che ha detto il collega Miglio quando da una parte ha insistito sul consenso ad ogni costo sulla negoziazione senza fine
Sulla prassi del consenso sul ripudio degli atti di imperio che deve caratterizzare il nuovo potere centrale
E dall'altra parte ha detto che le decisioni si prendono in pochi perché se non si prendono in pochi le decisioni non riescono a diventare una realtà ma a prescindere da questo da questo aspetto
Ciò che viceversa importante vedere quale istituto noi dobbiamo prevedere che abbia poi questa capacità di incidenza io credo che
Rimanendo in un sistema
Ovviamente di democrazia rappresentativa penso che l'elezione diretta del primo ministro uno dei temi che lo stesso meglio anni fa una dozzina d'anni fa ricordi la Repubblica migliore per gli italiani la Costituzione eccetera quello possa essere
Un un dato sul quale soffermarsi il sistema americano intendiamoci bene
è vero che presenta una separazione radicale almeno in teoria tra esecutivo e legislativo ma intanto le commistioni sono infinite nella pratica
E poi di fatto il sistema politico americano istituzionale americano presenta più di un elemento di crisi come sappiamo come sanno bene tutti quelli che che studiano che studiano
Diritto pubblico comparato e scienza politica comparata il sistema americano è in grande difficoltà
Non dobbiamo dimenticare questo aspetto non dobbiamo immaginare che il presidenzialismo americano non abbia i suoi problemi se oggi siamo al punto che vota meno del cinquanta per cento degli aventi titolo
Negli Stati Uniti ebbe questo evidenzia una situazione di difficoltà di espressione del consenso
Che non può essere trascurata se sappiamo quali e quanti gli altri a giochi di navetta bisogna fare tra presidenza e Congresso e rami del Congresso per cercare di arrivare
A delle decisioni in quel sistema ed è questa è un aspetto che non può essere trascurato se
Pensiamo a come una sostanziale divisione del lavoro tra da una parte il Senato e dall'altra parte Camera dei Rappresentanti ha finito per
Delegare alla Camera dei Rappresentanti essenzialmente funzioni di politica interna
Al Senato la politica estera ma in un quadro nel quale
Queste due spinte diventano spesso conflittuali
Perché
E i fondi per fare la politica estera al livello di grande potenza mondiale vengono poi rifiutati
Per le le esigenze della politica interna con una insistenza fortissima da parte dalla Camera dei rappresentanti e tutto questo mette in evidenza che
Quel sistema a grossi problemi quindi in questo senso io sono d'accordo con Colletti non si può arrivare alla nostra età
Avendo ancora illusioni forti su questo o su quella formula per la risoluzione dei problemi
Ciò non toglie però che dobbiamo andare alla ricerca dei sistemi che presentano in termini di costi e benefici costi minori non è dunque che noi immaginiamo soluzioni salvifiche e perché
Non c'è nulla in questo senso io anzi debbo fare io non indurlo solitamente nelle enunciazioni eccessivamente generalisti che ma vorrei dire che probabilmente il ventesimo secolo ha consumato tutte le ipotesi
Possibili di soluzioni politico-istituzionali
E quindi la ricerca del nuovo e una ricerca estremamente difficile estremamente complessa e dall'esito dal risultato non sempre agevole detto questo
Anche se non conosciamo ancora
Salvo un indirizzo in Israele e in questo senso
Esperienze di elezione diretta del primo ministro questa forse può essere una soluzione perché attorno a questa figura si può prima formare una maggioranza poi formare un governo con capacità di decisione significativa
Con una autonomia propria questo governo rispetto a quella quella quel sistema parlamentare
Che
Per tanti aspetti oggi non voglio dire
Che costituisca perché non è così io credo che le assemblee rappresentative conservi in un grande ruolo il ruolo del controllo politico
Che è il ruolo ineludibile sine qua non delle assemblee rappresentative ma certo
Detto questo i sistemi parlamentari con le caratteristiche che troppo a lungo abbiamo conosciuto sono sistemi che rendono estremamente difficile la decisione
E lo rendono estremamente difficile l'incidenza sul sistema amministrativo
Questo è un altro aspetto ed è l'aspetto forse più importante nel caso italiano
Che raccomanda
Di arrivare a soluzioni tra virgolette presidenzialiste anche come propedeutica come premessa a esiti di tipo de de di tipo decentrato di tipo al limite federale cioè la mia sensazione per concludere che
Se noi dobbiamo immaginare una procedura
Di riforma paradossalmente ma non troppo la riforma in senso federale o comunque in senso decentrato passa per
La presenza di un potere centrale
Abbastanza le forte e tanto legittimato da potere incidere sulla pubblica amministrazione riconducendo la all'interno di certi limiti
In modo che il processo poi di restituzione all'autonomia della società civile nella molteplicità delle sue articolazioni istituzionali riesca in qualche modo agevole
Al contrario la mia sensazione è che se non si parte da questa direzione
Ogni ipotesi di federalismo si come dire
Naufraghi era o comunque sia renderà nelle paludi di un sistema amministrativo invecchiato e sclerosi tratto ecco queste sono alcune delle cose che volevo dire fermo restando fermo restando che è molto importante cari amici
Che insieme sì posso parlare di queste cose e che insieme si Possa costruire per l'avvenire del nostro Paese quelli che nascono da esperienze federaliste e quelli che nascono come molti di noi lasciamo da esperienze unitarie risorgimentali grazie
Grazie alla al senatore Fisichella per un saluto l'onorevole Taradash Marco Taradash che porta il saluto del gruppo riformatori e poi per un saluto il dottor mobilia che porta il saluto dell'intesa dei sindacati autonomi
Grazie Gramazio un saluto che si è un atto anche di partecipazione a questa iniziativa e soprattutto iniziativa politica che ci vede coinvolti insieme nel tentativo di trasformare in senso democratico e liberale
La struttura e la politica di questo Paese
Ho ascoltato le due ultime relazioni che sono stati grande interesse anche perché ci hanno messo di fronte o alla realtà concreta delle difficoltà che sono davanti a questo tentativo
Credo che il problema posto da professor Fisichella il senatore Fisichella della pubblica amministrazione e dello stato reale che viene frapposto dalla struttura che via via nel corso dei decenni grazie realizzata intorno alla pubblica amministrazione sia un po'il problema il problema probabilmente io ricordo l'orologio
Di Carlo Levi la descrizione di come il Ministero Parre si insediò all'indomani del fascismo nella al governo della Repubblica italiana
E ricordo l'immagine che da in quel libro Carlo levi degli uscieri di palazzo Chigi se non sbaglio era quello il palazzo di governo comunque del palazzo del governo fossero di Minale anzi
Era al Viminale
Che
Guardavano con aria dall'alto in basso con l'aria di chi la sa lunga il primo ministro pare che si insediava dicendo sì entra ma sappiamo che presto uscirà le cose ricominceranno come prima
Questo è il problema di ogni transizione di ogni passaggio di regime riuscire ad operare anche la struttura concreta
Di una cultura e di una cultura giuridica
Ora io credo che noi dobbiamo quindi anche seguire la politica dei piccoli passi del passo dopo passo
Quale federalismo intanto una domanda molto importante perché federalismo è una parola che è stata introdotta e giustamente è stata reintrodotta e giustamente nella dibattito politico in questo Paese
Ma è stata introdotta dal Nord da una situazione di privilegio e con una intonazione separatista per dire noi vogliamo il federalismo perché vogliamo un altro Stato al posto dello Stato che c'è
E vogliamo un altro centro politico economico e giuridico al posto del centro che c'è
Perché si rifiutava il centro romano corrotto di lampi datore sprecone
Questo secondo me non è stato un buon inizio della politica federalista la dobbiamo recuperare invece l'impostazione anche risorgimentale se non quella che poi ha vinto
L'impostazione anche che in larga misura era all'interno del partito d'azione che è stata che è stato citato l'impostazione di chi guarda al federalismo nel quadro unitario e che quindi pensa che l'ispirazione federalista deve partire dal nord dal centro deve partire anche dal Sud di questo Paese
E questo è il modo credo anche per porsi in termini concreti il la domanda di quale federalismo
A partire proprio da una situazione che nel nostro Paese vede ad esempio la preminenza in termini politici e organizzativi giuridici del dato comunale rispetto al dato regionale quindi dobbiamo partire anche dalla realtà che esiste dalla riforma probabilmente delle strutture e organizzazioni e comunali e via via procedere verso una riforma di carattere più generale a partire da quel federalismo fiscale che significa innanzitutto rinascita riscoperta il principio della responsabilità ad ogni livello soprattutto a livello dell'ente locale dove in virtù soprattutto di quel tipo di regionalismo che noi abbiamo la responsabilità da tempo defunto
Allora questo è sicuramente un problema l'altro problema quello del presidenzialismo personalmente ritengo che il sistema americano con tutti i difetti che i si possono riconoscere tuttavia un sistema che ha consentito a quel paese di affrontare delle crisi spaventose pensiamo ad un Paese aperto come sono gli Stati Uniti a un paese d'ad immigrazione costante
E massiccia
Che è riuscito con quel tipo di sistema politico federalista e presidenzialista a superare crisi che avrebbero probabilmente trasformato l'Europa che ha vissuto le crisi che conosciamo in questo secolo in un paese a in assenza di democrazia in assenza di libertà quindi naturalmente anche il le pecche di un meccanismo vanno viste in relazione alle difficoltà che quel meccanismo va ad affrontare ma per chiudere e per arrivare all'Italia
Noi abbiamo innanzitutto oggi da affermare il principio il principio maggioritario le altre cose
Non sono conseguenti ma seguano
Noi dobbiamo affermare il principio maggioritario dobbiamo porre affermarlo nel sistema elettorale nazionale dobbiamo fermarlo nere sistema elettorale ad ogni livello siamo di fronte proprio in queste ore
A una questione a una discussione ancora polemica che riguarda il meccanismo elettorale regionale non possiamo come forze politiche democratiche liberali o che voglia andare in quella direzione non possiamo accedere su nessun punto rispetto all'affermazione del principio maggioritario e quindi credo legando ad una impostazione più generale negando a una necessità che cittadini venga restituita la sovranità alla possibilità di selezione del governo e quindi in questo momento anche la possibilità di andare al voto ma certamente noi dobbiamo riuscire a farsi che non si abbiano costanti arretramenti nelle situazioni specifiche di fronte ad affermazioni che sono unitariamente uniformemente di tipo riformatore magari di tipo presidenzialista uninominali sta eccetera vediamo che ci sono anche tanti tipi
Di maggioritaria in discussione il maggioritario nella proporzionale o maggioritario che nega se stesso e che quindi non può in nessun modo contribuire alla rinascita
Politica liberale di questo Paese ecco io mi auguro che insieme né col Polo delle Libertà nel Polo delle libertà e del buongoverno si possano tenere fermi certi punti e si possa andare verso la costruzione di meccanismi istituzionali che poi consentano politicamente
Di affrontare i dilemmi di fondo della vita pubblica del Paese grazie grazie all'onorevole Taradash
Il saluto e il coordinatore dell'Isa F che dà ragione della Cina non biliare
Ma un saluto ai promotori di questo convegno un saluto ai cortesi ospiti un saluto ai presenti
Io credo che il problema è che oggi qui si sta dibattendo interessi debba interessare moltissimo il sindacato deve interessare non solo per le condizioni di questo Paese ma anche per le possibilità di di sviluppo di questo nostro paese
Si ragionava prima io ascoltavo con estrema attenzione la relazione di cortesia ospiti
Sulla modello di federalismo sul modello di fatalismo aggregante o disaggregando ce lo ricordava il professor Fisichella
E devo dire che se osserviamo la situazione economica di questo Paese Brembo e andare a trovare ma non mi sembra il momento questo le ragioni
Vediamo che questo Paese sostanzialmente diviso non è diviso istituzionalmente noi siamo per l'unità di quest'Italia oggi si ragiona su un nuovo assetto istituzionale ma sicuramente diviso sul piano economico che in conseguenza diviso sul piano sociale
Le responsabilità sono tante ma
Certo in parte sono riconducibili alla in azione delle regioni
Sono state già sottolineate abbondantemente il Mali
Le regioni rami novecentosettantuno hanno comportato per questo Paese attraverso centri partito grandi cilindri di lapidazione del pubblico denaro del consociativismo elevato al sistema
Impianto federale può senz'altro rispondere
A questo stato di cose
Andare a proporre un modello proprio all'insegna di quella responsabilità
Dell'individuazione della responsabilità che oggi si tende a sottolineare perché anche questo è stato detto l'emanazione di una legge a fronte di un sistema purtroppo non consente di ricondurre la responsabilità di un singolo soggetto si perde nella miriade dei soggetti io nella caotici ITA della della situazione ma soprattutto non si può attribuire o non si riesce direttamente da attribuire responsabilità
Agli amministratori per la situazione per la situazione in atto
L'impianto federale
Riesce senz'altro
A ricondurre a ragione questa esigenza ad individuare responsabilità degli amministratori naturalmente sul piano gestionale ma soprattutto sul piano politico all'insegna di un programma
Perché possono essere calato nella realtà del territorio anche lì la diversità
Certo le condizioni economiche ce lo ricorda professor meglio sono certamente diversa dal nord rispetto al Centro e sicuramente al Sud così come sono diverse le potenzialità economica di queste di queste realtà geografiche
Ma perché questo non permanga abbia dell'impianto federale necessariamente ah bisogna un paese soprattutto le nostre condizioni di un
Potere che va al di sopra e che sia aggregante delle realtà diverse di questo Paese perché se da un lato è vero che
C'è bisogno in un impianto federale di una figura che MD tra le diverse esigenze tra diverse pressioni tra le diverse richieste tra le diverse situazioni ai fini di una loro armonizzazione
Sul sull'intero Paese quindi una capacità persuasiva diceva il professor meglio però dall'altro lato
C'è bisogno di un potere di un che deriva da un consenso che al momento opportuno sappia imporre sappia determinare sappia decidere sappia realizzare cioè quindi da un lato sicuramente la capacità di mediazione
Io la ricollego al sindacato confederale questa impostazione edipica del sindacato confederale ma nel momento successivo una capacità di realizzare cioè che gli derivi proprio da un consenso popolare è un po'il concetto lo possiamo dire di libertà
E il concetto di autorità per un viso attento sembrano collidere questi due concetti mentre in realtà si completano cioè le libertà degli individui rispettosamente rispettate scusatemi pasticcio vanno a determinare la libertà vera e concreta di un popolo
Io credo che in Italia soprattutto per questo spinta culturali e politiche sì posso trovare un modello perché quanto più velocemente possibile possano essere affrontati male di questo paese io sono anche convinto che un modello di questo genere trovi le sue ragioni in un impianto federale adatto purché torno a ripetere abbinato ad un impianto presidenziale altrettanto altrettanto adatto
E io credo che come determinati Poteri possano caratterizzare questo sistema io credo che anche le forze sociali compreso il sindacato possano servire
Non soltanto da soggetti mediatori IED interlocutori ma anche da tipico strutturi per Risanamento come dicevamo prima indispensabile per questa nostra amata Italia grazie buon proseguimento dei lavori
Grazie al dottor mobilia la parola all'onorevole Alberto Michelini
Che veramente un saluto di di di pochi minuti
E per i tempi stretti anche perché proprio devo andare alla Camera
Comunque
Io avrei voluto sentire presto mi dispiace anche di tra la folla andar via c'è il professor Serio Galeotti qui presente che è il vero padre dei referendum dico lo dice uno che fin dall'inizio essendo stato fra i primi trenta firmatarie Samantha di cassazione avendo cercato di fare questa battaglia che ha ottenuto un risultato non battono tre Sonate letale perché perlomeno ha inserito il maggioritario in questo nostro Paese
Maggioritario di cui non vengono accettate le inesorabili altro Junior Lucio Colletti le inesorabili conseguenza
Questo è il dramma che stiamo vivendo in una rivoluzione che è cominciata pacifica che hanno capito perfettamente d'italiani hanno capito perfettamente ma al popolo oggi secondo alcuni
Illustri commentatori il popolo non povere quella capacità perché bisogna educarlo bisogna seguito da vicino
Bisogna che Voltaire chiaramente illuministica mente venga orientato da quel dagli dai grandi nominati che poi riescano in qualche modo a condizionarlo cioè oggi il popolo per quello per come si è spesso vedete Maso non conta questa è ciò che cercano di cui cercano di convincerci alcuni illustri commentatori Scalfari per primo per esempio tanto per non fare nomi
Noi nel giornalismo italiano oggi anche se non sono presso i propri sensi ma son dei professori sono illustri commentatori abbiamo delle oasi di libertà
Delle oasi di concretezza e sono qui presenti Lucio Colletti Marcello Pera che sta qui il professor Pera che aveva ascoltato anche molto volentieri
Saverio Vertone che in alcuni grandi giornali italiani riescono a far passare quella che un'idea vera di liberaldemocrazia cosa che spenta a farsi spazio oggi nel nostro Paese quindi ne dobbiamo veramente batterci per questa per questa per questo fine per questo obiettivo
Ma
Non vorrei dire di più se non che certamente l'Italia è una e indivisibile no
E questo mi ricorderò sempre che era Linzi ovvero le prime parole di quel famoso documento che sottoscrivendo assieme a Maroni segni e da altri quando nel il ventiquattro ricordo come se fosse oggi gennaio dello scorso anno ci fu quell'accordo che poi Bossi sconfessò immediatamente naturalmente non nel giro di qualche ora ecco partendo da questo arriviamo a quella che il il superamento autentico del centralismo statalistico anche questa battaglia difficilissima naturalmente come deve essere concretizzata
Per poi arrivare al massimo di auto-governo possibile al massimo di otto governo possibile a livello regionale e comunale a livello di corpi intermedi di associazioni di famiglia di famiglia
Ieri c'è stata una etica
Discussione alla Camera su questo finalmente dopo cinquant'anni se ne è parlato perché era dalla Costituente che non se ne parlava di questo tema in quanto tale quindi io voglio dire quando leggo una Costituzione che lo Stato la Repubblica riconosce la famiglia come società naturale o che lo Stato non articolo cinque riconosce
L'autonomia la possibilità poi di esercitare
Quel potere che gli è proprio
Perché per esistere perché è una realtà che preesistente quindi il il principio della sussidiarietà che deve essere applicato che era ancora non è stato applicato nel nostro Paese quindi questo da una parte l'elezione Diretta
Dell'esecutivo questa è una delle cose che abbiamo chiesto fin dall'inizio con il professor Galeotti che unico un illustre costituzionalista è veramente quello che si dice che sia Segni Segni è stato evidentemente la persona che ha guidato questa battaglia referendaria ma il padre dei referendum è segretario
Non l'aveva capita tanto che non solo non solo non solo non ha non ha diciamo sposato fino in fondo le conseguenze del maggioritario che sono inesorabili come dicevo prima ma addirittura le diceva non ci fermò non ci fermeremo non ci fermeranno vi ricordate il Palais ore dieci ottobre
Serio ti ricordi ma mentre invece non solo non l'hanno fermato ma si è fermato da solo voglio dire ed eque ed ha guardato
Guardata da un'altra parte
Ha guardato definitivamente da quella parte che fosse chiara nel corona la testa forse neanche la sua ma magari di quel del di un altro professore che così che sociologa Bologna che il vero ispiratore di tutte quelle che sono le sue scelte degli ultimi degli ultimi mesi bene io con con queste con questo augurio reciproco di veramente ritrovare la strada molto concreta per arrivare a questa semplice
Semplici
Realizzazioni perché quello della sussidiarietà può essere complicatissima può essere anche semplicissima base ci sia la volontà politica io spero che il nuovo Parlamento che nascerà da nuove lezione
In cui spero che il popolo che si è già manifestata del sette marzo e che adesso è alla ricerca di una rappresentanza politica di quello che ha espresso sul piano del voto che è alla ricerca di una pietanza politica una volta che sarà prestata politica è stata prescelta dal voto popolare poi sia in grado di realizzare quelle poche cose che ci possono mettere in grado di raggiungere veramente
La soglia della seconda rete bene vi ringrazio
All'onorevole Michelini la parola all'onorevole Francesco D'Onofrio
Un saluto allora italiani segretario regionale di Forza Italia
Sono molto rammaricato per il fatto che l'impegno parlamentare al quale fanno riferimento subito dopo quello del lavoro dalla Commissione affari costituzionali
Che discute della nuova legge elettorale regionale mi abbia impedito di essere fin dall'inizio
E quindi ne abbia impedito di ascoltare intanto la relazione del professor Miglio
Più volte lette le sue idee le sue proposte normalmente sconvolgenti
Normalmente considerate tutto sommato frutto di una grande intelligenza ma senza alcuna possibilità di applicazione pratica
E quindi più provocazioni intellettuali che non proposte politiche questo per la verità prima durante e dopo l'esperienza della lega nord e da questo punto di vista il rammarico di non poter mettere anche le cose che avrei ascoltato oggi del professor Miglio
Tra le cose ascoltate e purtroppo non tutte lette prima sono molto rammaricato di aver ascoltato solo la coda dell'intervento del professor Colletti
Perché mi fa molto piacere cercar di capire
Quale convergenza vi possa essere tra un filosofo come Colletti
E l'idea di una di riforma trasformazione dello Stato in senso federale
Che evidentemente ha bisogno ancora oggi e di una sua fondazione culturale per i quali dico in termini collettivi non interventi rituali do per scontato che meglio nona professor meglio lui non ha bisogno di una fondazione culturale ma il dibattito intorno al federalismo stenta per quello che posso percepire
Ad essere vissuto come un dibattito tra
Alternative culturalmente definite nel corso dei decenni sul socialismo sul nazionalismo
Si è discusso in termini e modi tali che la gente sa come si colloca rispetto a questa grande proposte sul federalismo no
E allora la prima la prima domanda che pongo a me stesso rispetto al all'incontro di stasera
Che cosa fa
Oggi ritenere necessario ad un movimento politico nato con idee all'opposto del federalismo ritenere che occorra discutere di federalismo
La prima domanda che mi pongo è questa perché se mi avesse invitato un altro soggetto
Un'altra entità
Diciamo di tradizione culturale politica di Stato non unitario avrei detto partecipa a un dibattito avendo comuni le premesse quello di stasera invece è interessante per il fatto di svolgersi qui ad iniziativa vostra
E io vorrei intervenire da questo punto di vista è poi di oggi alcune considerazioni se c'è un po'di pazienza anche di più stretta attualità ritornando alla prima Commissione della Camera e anche alle prossime scadenze politiche
Che cosa rende
Il dibattito sul federalismo nella cultura
Nella cultura della destra storicamente data in Italia non la destra in genere questa destra che è tale negli ultimi tre-quattro decenni d'Italia
Mi sembra che ci sia stata una accelerazione di attenzione vostra nei confronti del tema del federalismo per due motivi
L'uno quello di ancorare
Intermedi
Non più discutibili dal punto di vista della totale evoluzione democratica il tema del presidenzialismo che invece aveva rappresentato il punto di fondo della proposta istituzionale della destra unitaria
La repubblica presidenziale è stata per decenni la proposta di riforma costituzionale della destra
Non anche ovviamente la proposta del decentramento territoriale forte
La battaglia del movimento sociale contro l'attuazione delle regioni era il nome della unità dello Stato il modo con il quale la presenza delle regioni è stata vissuta è stato un modo per così dire tipicamente da forza politica quasi costretta ad essere presente delle autonomie territoriali ma culturalmente portato a considerare l'autonomia regionale disaggregando e rispetto all'unità nazionale
Da due o tre anni a questa parte la riflessione culturale cambia taglio
E nel processo di fondazione di Alleanza Nazionale non quindi di aggiornamento del movimento sociale nel processo di fondazioni Alleanza Nazionale
Entra il dibattito sul federalismo prima attraverso qualche spiraglio per una sorta di confronto conti del federalismo aveva fatto motivo di iniziativa politica forte penso al movimento della Lega
Penso al quella parte del mondo cattolico che è sempre stata
Pluralista dal punto di vista istituzionale
E quindi del processo fondativo di alleanza nazionale il federalismo viene considerato un termine di confronto
Al quale alleanza nazionale può concorrere portando ciò che di proprio aveva nella lettura della riforma dello Stato ossia presidenzialismo e forma di governo democraticamente fondata ma forti
Poi avviene un passaggio molto significativo il passaggio elettorale del marzo scorso
In questo passaggio l'alleanza indiretta tra lega e Alleanza Nazionale diventa un primo terreno di confronto e se non di osmosi un terreno di confronto le proposte totalmente divergenti
Talmente divergenti che la lega aveva ritenuto di non stipulare neanche un'alleanza alle elettorale con Alleanza Nazionale
Va bene il fatto rilevantissimo del governo insieme
E io credo che qui c'è Mimmo Fisichella che probabilmente su questo poter le cose più di quanto non abbia percepito e io
Che i mesi del governo insieme hanno rappresentando una straordinaria occasione di accelerazione
Della comune riflessione sulla riforma dello Stato della componente leghista dalla componente delle anse nazionale che hanno che non avevano trovato un motivo di alleanza elettorale pochi mesi prima
Che non avevano trovato una comune tradizione culturale che non esisteva e che sono state quasi catapultate governare insieme la trasformazione dello Stato italiano venendo da sponde totalmente lontane
Questi pochi mesi hanno rappresentato nel corso delle riunione del Consiglio dei ministri non so se sta nel fatto riferimento prima
Circostanze che purtroppo non sono registrate
Perché le riunioni del Consiglio dei ministri non hanno neanche il resoconto stenografico come le commissioni parlamentari nel corso delle quali tra Speroni e Maroni da un lato più di quanto non si possa dire per gli altri colleghi leghisti
E Fisichella ma non solo Fisichella direi che la tradizione culturale di provenienza rendeva naturalmente idoneo Fisichella discutere
Come in una sorta di consiglio di facoltà di queste cose ma anche Tatarella che ovviamente veniva da un nipotino talmente diverse il Consiglio dei ministri è diventato un crogiuolo di confronto costruttivo per proposte
Che il governo ha finito con il presentare in quanto governo di coalizione non più come singole componenti parlamentari
E le proposte che hanno trovato sulla revisione della Costituzione in materia regionale l'articolo centoventidue la legge elettorale regionale il rapporto tra il sistema uninominale maggioritario sistema proporzionale cioè la riflessione sullo stato non più necessariamente unitario
Ma sono stato in via di trasformazione federalista e passato da una semplice accettazione tutta intellettuale di Gianfranco Fini della leadership di Alleanza Nazionale progressivamente ad una proposta politica di governo
Ecco io ho assistito devo dire a questo fenomeno di avvicinamento culturale pur nella
Differenza di origine con molta curiosità intellettuale intervenendo molto poco credo che Fisichella lo posso dire su su tutti i temi più tradizionalmente riferibile alla cultura istituzionale normalmente non ho preso la parola perché mi interessava molto di più
Vedere se queste due componenti così lontane riuscivano esse a trovare un dialogo da poter essere protagoniste della nuova proposta di governo rispetto alla quale forza Italia che era stata protagonista decisiva dell'intesa elettorale
è il nostro piccolo contributo che veniva dall'astro democristiano e ce lo avessero democratico doveva assistere aiutare il dialogo favorire l'intesa perché ha prodotto diventasse un prodotto capace di mettere l'avviso del nostro Paese
L'interruzione dell'esperienza di governo poteva far venir meno definitivamente questo dialogo
Perché l'interruzione avvenuta per decisione della leadership della lega nord rispetto all'alleanza di governo e quindi a quella elettorale quindi a quella politica
Riprendendo nel linguaggio di soprattutto di Bossi non soltanto ribassi una sorta di rilancio dello scontro ideologico radicale con il Movimento di Alleanza Nazionale nel momento stesso in cui in Alleanza nazionale il processo costitutivo metteva radici si diffondeva diventava fatto non più destinato soltanto in vista delle elezioni come avveniva nel novantaquattro
Ma diventava un fatto che sta per così dire irrobustendo disse la cultura istituzionale complessiva della destra italiana e poi per il ruolo di governo protesti delle avuto nel governo della repubblica che ragionevolmente a nel governo politico del Paese quale che sia il ruolo occupato di maggioranza e opposizione
Fare il Tevere Alleanza Nazionale per così dire soggetto collettivo importante per la proposta che riguarda la riforma dello Stato in Italia
Quel processo anziché interrompersi andato avanti
Anziché per così dire dimostra di essere posti sorda Consiglio dei ministri
Ha fatto a meno anche della sollecitazione del leader della lega nord era ed è proseguito nell'autonomia nell'autonoma riflessione delle anse nazionale non solo culturale da parte dei Fisichella e gli altri come lui di provenienza universitaria
Ma dire anche progressivamente anche se non ancora in modo totalmente diffuso
Nel gruppo dirigente poi in quello periferico andando man mano fino alle estreme radici
E dovendo superare resistenze non banali
Della cultura di origine diciamo che Alleanza nazionale pure sa Costa sta cercando di decodificare
Che ho trovato anche in alcuni applausi che qualunque assemblea in Italia rivolgerebbe quelli contro l'esperienza negativa delle regioni ma che qui hanno per così dire una autonoma capacità di reazione perché ancora una volta parlano di Regione automaticamente significa parlare di un'esperienza negativa che tale
Mentre e il professor meglio ci dice le sue interventi
Sconvolgenti quasi sempre che invece proprio i dirigenti regionali nella Commissione bicamerale la De Mita Iotti dell'altra legislatura
Sono stati proprio i presidenti delle Regioni consigli regionali quelli che hanno dato i contributi migliori sul tema del regionalismo del federalismo anche rispetto parlamentare più anziani
E allora Alleanza nazionale si sta appropriando di al tema del federalismo anziché vederlo come il tema di un movimento alternativo
Ostile e lontano lo sta progressivamente facendo proprio in una sorta di nuova lettura delle
Funzioni dello Stato nazionale
Di una nuova lettura del processo di integrazione europea
Per così dire riuscendo a diventare sempre meno parte culturale nel dibattito politico del Paese
è sempre più parte capace di rappresentare opinioni e stati d'animo culture diffuse anche al di fuori dei confini tradizionali di Alleanza Nazionale io noto questa questo mutamento significativo Mimosa
Che sono uno dei pochissimi forse il un anno e mezzo fa
In un incontro che abbiamo avuto a luglio del novantatré come uno che si che le firme sono stato tra i pochissimi a ritenere che questa iniziativa di Alleanza Nazionale alla quale non lo fa nessuno forse avrebbe tanto molto affidamento aveva questa capace vedrà ma si ricorda che sul versante presidenzialista
Noi ci incontrammo per poter fare del tema del presidenzialismo un tema di alleanza politica che andava al di là dei rapporti tradizionali tra movimento sociale e partiti di destra perché comprendeva anche esponenti di partiti diversi ecco questa quindi mi sembra
La novità rilevante del fatto dell'incontro del dibattito dell'approfondimento
Della serenità de della diciamo della progressiva normalità del discutere di cose che qualche anno fa sarebbe stato impensabile trovare in questo tipo di incontro in questo tipo di assemblea ecco la ragione per la quale mi faceva piacere essere ascoltar tutto era era questa capire fino a che punto il dialogo stava andando avanti fino a che punto stava diventando per così dire cultura diffusa
E quindi passo al secondo tipo di considerazione la prima e lo considero una enorme novità
Non inferiore sul versante speculare del nostro schieramento politico all'appropriazione della cultura liberale che ancora embrionale dentro il tronco del pensiero socialista di tradizione marxista
Che è stato capace di dare una propria lettura completa della società ma che il giorno in cui diventa permeato fino in fondo di cultura liberale va oltre la storia della marxismo comunista diventa altro da sé questo processo lì forse non è ancora avvenuto
Con la stessa ricchezza di contenuti con la quale sta avvenendo sulla destra per un insieme di ragioni che ovviamente non mi sembrerebbe in proprio affermare cerca di affermare in questo allora passo la seconda considerazione
Stiamo discutendo di federalismo anche stasera e abbiamo sentito gravemente la parola a contenuti molto vari
Abbiamo da chiederci se l'insieme politico che noi chiamiamo il centrodestra
Che è stato modificato nel corso di quest'anno
Ma che è riuscito a trattenere in sé
La parte più significativa della proposta politica del movimento leghista perché se il momento leghista ha una sua autonoma capacità diciamo riproposta oggi di interesse generale non c'è dubbio che il federalismo è il senso del movimento leghista e tutto il resto era già presente in altri movimenti in altri partiti
Nel rilancio del tema federalistico il movimento leghista avuto le caratteristiche della novità del contributo in più rispetto al sistema politico dell'anno preesistente
E nonostante la perdita di un'ala rilevante del momento leghista il tema del federalismo rimasto ed è fondamentale che rimanga
Essenziale che in quelli che hanno e continuano a chiamare Polo della libertà del buongoverno e che forse nelle prossime occasione elettorale potranno anche trovare un nome non più lì è in via di ma qualcosa che rappresenti una una unità più forte
Trattenga in sé la cultura del federalismo l'aria e l'alborella riproponga
E la e la per così dire lei indichi agli italiani come grande proposta di riforma dello Stato perché questo forse è un tema è un modo sul quale ne abbiamo fatto più progressi
In un certo senso del corso di questo mese e mezzo di crisi di governo nella riflessione ma non siamo ancora riusciti a far trasmettere alla grande opinione pubblica esterna un dato che rimane essenziale solo quest'area politica che noi chiamiamo di centrodestra
E
Capace di dare una proposta di riforma complessiva
Dello stato del sistema di governo e K tale da far passare la nostra esperienza costituzionale ad una novità profondamente tale rispetto all'esperienza precedente
Il centrosinistra e da questo punto di vista molto più conservatore
Perché non è riuscito per così Eleonora non ha voluto andare oltre l'esperienza costituente originaria
Il centrosinistra e Dossetti hanno fino in fondo
Annella intangibilità dell'assetto costituzionale originario una sorta di dogma
è una sorta di teologia del patto costituzionale originario che tiene insieme il centrosinistra in una sorta di immodificabilità salvo che con la rivoluzione
Anche le cose che dice il collega leopoldo Elia
La immodificabilità degli assetti costituzionali fondamentali anche con i procedimenti di revisione costituzionale quindi solo i fatti eversivi sono i fatti della violenza che fa nasce il nuovo ordinamento consentirebbe di passare ad una seconda Repubblica vi è questo progressivo rinchiudersi della cultura del centrosinistra nella camicia di forza o o non ha la forza della prima Repubblica tale da far sentire tutto il vincolo che questo schieramento ha rispetto alle novità che il Paese esprime e allora una valutazione che deve essere allo stesso tempo culturale e politica riteniamo che la forma presidenziale
Dobbiamo riproporla per così dire ribadirla come forma di una democrazia è più capace
Di produrre il bene
Per i cittadini perché per le forme politiche non è che sono buone o cattive in assoluto tendiamo a dire che con questa forma istituzionale la gente vive meglio i problemi sono affrontati me
Si risolvono le questioni in modo migliore si amministra mettono lungo non capisco perché si propone una riforma per così dire rispetto all'assetto esistente e la proposta presidenziale il modello presidenzialista è andato mettendo radici anche per il movimento referendario non c'è dubbio
Nel corso degli ultimi tre anni e i comuni delle province le regioni ci siamo fermati ci siamo fermati non è casuale che ci sia per matti l'uninominale maggioritario cioè il sistema sta andando verso forme di investitura popolare diretta
Degli esecutivi diverso da quello che è stato il tradizionale patto tra soggetti collettivi partiti sindacati grande impresa altre strutture la cui invece a il cui accordo determinava i governi cittadini provinciale regionale e nazionale quindi si può dire
Che il la proposta di modello presidenzialista dico
è andata progressivamente acquisendo consenso popolare al di là dei confini dell'aria di appartenenza trasversalmente quindi è diventata una sorta non ancora di valore comune a tutti ma certamente più largo che non della cultura di provenienza
Ma sul modello federalista che diventa da questo punto di vista il pendant Pinuccia Tosi che è stata considerata come il riequilibrio rispetto alla tentazione autoritaria del modello presidenzialista dobbiamo vedere il federalismo ancora prevalentemente in questa logica
Cioè il federalismo come condizionatore come equilibratore come bilancia Torre come freno rispetto la tentazione autorizzare il presidenzialismo certo c'è questo valore
Federalismo in quanto distribuisce il potere sul territorio tra più soggetti impedisce che il Presidente eletto dal popolo possiede assuma rese il potere di governo di amministrazione in senso assoluto quindi o manterrei nel federalismo questo elemento di garanzia pluralistica di libertà che il federalismo kantiano per intenderci
Che il federalismo
Denuncia alto senso stavo per dire quasi a storico ma certamente che non ha una sua lettura storica da tanta in questo in quel Paese è di per sé il principio della distinzione dei poteri del pluralismo dei poteri rispetto al potere di governo questo va bene perché serve anche a vaccinare contro tentazioni autoritarie i sostenitori del modello presidenzialista ma ovviamente non mi basta di più e devo dire non è la ragione del federalismo italiano recente
Il parlare di federalismo nell'Italia degli ultimi quattro cinque sei sette anni non è dovuta ad un bisogno di riequilibrare in termini di garanzie di libertà le tentazioni del potere assoluto presidenziale
Il federalismo che in Italia dell'ultimi anni ha messo radici nasce da altre ragioni
Nasce prevalentemente nello diceva in un passaggio velocissimo professor Colletti prima
Questa è la percezione che ho avuto quando l'ho visto l'emergere al nord il federalismo storicamente presente nel dibattito italiano degli ultimi quattro cinque anni nasce come conseguenza del processo di integrazione europea
E nasce come conseguenza della fine della guerra fredda
Come conseguenza del processo di integrazione europea perché la forza centripeta dell'asse franco tedesco
Della Mitteleuropa abbia la capacità di aggregazione dell'Europa a velocità alta trascina verso questo centro integratore europeo come nuovo soggetto unificante di una statualità ancora ignota
Ma che la sto Torrita del delle banche centrali della banca centrale tedesca la statualità del marco
La statualità minore ma pure se importante del franco francese cioè il tandem Francia Germania dimostra una capacità di trascinamento verso questo binomio dei territori vicini
Il federalismo belga nasce così
Quello cecoslovacco nasce così
Quello poste ti tiro io proclamò nasce così è un federalismo da disaggregazione non è il federalismo dell'aggregazione persona dove anzi è contemporaneamente di disaggregazione dei vecchi Stati nazionali
E di aggregazione verso un potenziale Stato europeo ancora non tradotto in forme istituzionali che il trattato di Maastricht embrionale mente
Cerca di far muovere qualche passo in avanti di più e che la revisione del Trattato di Maastricht dell'anno venturo probabilmente potrebbe
Far camminare con maggiore velocità
Quindi il federalismo e nordico e nordista
Non è un federalismo siciliano campano non a un federalismo culturale intellettuale e non è il federalismo di origine cattolica dall'Ottocento
Che era un federalismo di contenimento della unità statuale laica che stava venendo fuori è un federalismo economico sociale
è un o una proposta di federalismo di diseguaglianza registrata sul territorio che chiede di tradursi in una diseguaglianza istituzionale visibile e che prende la strada del federalismo fiscale la più pericolosa di tutte
Quella che passa così quasi senza grande dibattito la più pericolosa di tutte
E che sta dimostrando di avere una capacità di allontanamento dal governo centrale che il governo di Roma
Perché chi è più capace di correre
Come la pianura padana qui come le le l'industria venete non può essere trattenuto nella velocità di competere
Sui mercati tedeschi francesi e dell'Est europeo dalla fine della guerra fredda dai vincoli del legame di tipo economico finanziario burocratico legislativo del governo centrale questo il federalismo degli anni novanta
Non è federalismo li hanno il tono il federalismo
Di Gioberti la sede è ovvio che culturalmente il federalismo ha una sua continuità anche lessicale ma noi abbiamo il dovere di chiederci questo di cui si parla oggi quello che in Consiglio dei ministri emerso
Anticipando anche dibattiti culturali
In materia fiscale come materia legislativa
Nelle lunghissime sedute tra Sperone Fisichella ripeto con il rammarico di non averle potute ed è del regista anche perché contenute consiglieri quel federalismo lì
E tutto economico sociale nella proposta della lega e tenta di essere mediato in chiave istituzionale culturale da Alleanza Nazionale o dal piccolo CCD con Forza Italia
Inquietante
Con Forza Italia che è assente per un verso la forza trascinante del federalismo lombardo ma che teme di poter essere in qualche misura travolta dalla perdita di unità nazionale che il suo leader Berlusconi vive
Perché in Forza Italia c'è la spinta del presidenzialismo al suo leader mentre la base sente molto fortemente la spinta del federalismo leghista e quindi è inquieta Forza Italia sul rapporto presidenzialismo federalismo e meno federalista della lega
è meno presidenzialista delle anse nazionale ma stenta ad esercitare una funzione di riequilibrio culturale politico rispetto a queste due strade questa è l'esperienza di questi mezzi allora io dico e con questo termino che anche queste
Discussione sulla legge elettorale regionale non è che stiamo perdendo una grande occasione
Io sono molto rammaricato sta passando è in Parlamento la settimana prossima arriverà una legge elettorale regionale
Che prescinde totalmente da queste cose
Che per necessità di dover intervenire perché le elezioni regionali sono previste per aprile in base alla legge vigente con una freddezza burocratica che sto nel governo tecnico può far sentire al Parlamento il governo tecnico governo prive di privo di anima
A cuore e portafoglio ma non anima il governo tecnico mi sembra di poter dire quale portafoglio si perché sono esseri umani anche i nostri colleghi mensile che Cipro animano sono a sesso anti
A storici a temporali a territoriali sono indosso luogo e dovunque e non si sa bene cosa siano eppure ci sono e ciononostante determinano
Sono come il mio collega Giovanni nanna nello mozzo al quale voglio molto bene che io insolenti do costantemente in queste sedute di Commissione affari costituzionali dicendo ma questo governo muto qualcosa vuol dire perché io capivo che nel silenzio c'era una scelta opposta
A quella che ne avremmo gradito il silenzio non era incapacità culturale era la consapevolezza che c'è una maggioranza diversa da quella che ha governato l'Italia sua base con ventisette marzo
E io non siamo stati con serba lo sa
Noi possiamo ancora non far passare una legge elettorale regionale per così dire che
Modesta volutamente di basso profilo politicamente diciamo nulla che vedere né con la tensione regionalistica perché emanò una legge nazionale
E quindi è contraddittoria con i principi del federalismo non è uninominale maggioritaria quindi non rende omogenee le le regioni al Parlamento ma le rende omogenee comuni quindi è e e localistica nella cultura che esprime non è da questo punto di vista una legge elettorale e capace di diventare trascinante come segno di novità della stagione cominciare lo ventisette marzo
Ma una legge elettorale che ci richiama al tran tran della vita quotidiana e allora o non riusciamo a mettere dentro questa campagna elettorale regionale
L'anima forte di una riforma costituzionale alla quale queste regioni che sarà minore elette
Sono chiamate a contribuire o noi riusciamo anche nel dibattito parlamentare della sete la prossima la Camera a far capire che noi possiamo anche far passare questa legge perché se lo facessimo avendo posizione radicale non ci sarebbero i tempi per farla
Ma poi ma ma è un se beh dobbiamo essere dove usa molto attente ovviamente delle cose che che decidiamo di fare oppure corriamo il rischio di perdere la grande occasione oppure dobbiamo dire che questa è veramente una legge per queste elezioni regionali
è una legge volutamente transitoria Gustavo io non
Selva
Io non esclude infatti che tra gli emendamenti e noi dovremmo selezionarne due o tre di grande visibilità io non escludo che io penso di presentarlo un emendamento che renda di dichiaratamente transitoria questa legge regionale per queste elezioni
In modo da far capire che noi non perdiamo una battaglia storica sul sistema elettorale non vogliamo il vecchio proporzionale forse sì che per al quale però potremmo dare la dignità di di sistema per regioni costituenti
O noi abbiamo la forza di dire che i Consigli regionali col proporzionale durato due anni
E nei due anni ma questo l'impressione che sarebbe considerato un fatto
Istituzionalmente pericoloso o dobbiamo rendere visibile questa legge la considerano per queste elezioni regionali in modo da far capire che la prossima elezione deve avere in qualche altro modo cioè dobbiamo fare di questa battaglia sulla legge elettorale regionale
La prova generale della capacità della coalizione non di vivere di rimpianti del governo perduto ma di vivere di proposta per il governo possibile vorrà fare della legge elettorale regionale l'occasione che faccia emergere
La capacità di allargamento culturale che Alleanza nazionale ha avuto nel corso di questi mesi
Passando nei confronti del regionalismo dall'atteggiamento timoroso di avversari a quello invece di discussione libera e serena su questo tema all'atteggiamento di Forza Italia che ci deve far capire
Se il primato per così dire tutto nazionale di Berlusconi lo vive anche recependo fino in fondo questo senso di liberazione che al Nord avverte di quella federalismo fiscale sta dalla parte per far
Queste erano le due diciamo considerazioni come vedete molto più legata all'attualità politica ma mi sembra che dato il tipo di incontro qualche volta
E i colleghi professori possono giustificare l'improprietà di linguaggio perché i colleghi politici sono abituate linguaggio scorretto grazie grazie a Francesco D'Onofrio
Parola al professor Serio Galeotti e poi ancora corre Pietro Armani
Scusate solo un saluto perché sono stato evocato più volte forse
Non dico indegnamente sconta per
Aver dedicato a questi temi e al e al i problemi della rinnovamento istituzionale
Una buona parte insomma dei miei studi e della mia vita
Sono stato membro del gruppo di Milano e occhi presentato all'ora ripresentato quella proposta che già trent'anni fa cioè nel sessanta alla fine del sessantasei presenta l'elezione popolare diretta del premier
Del presidente del Consiglio da farsi
Insieme simultaneamente all'elezione della Camera del parlamento dell'Assemblea parlamentare in modo che esecutivo e legislativo nascano insieme la stessa legittimazione popolare
I vivai no e stiano insieme simul stabunt simul cadent
Stiano insieme cadono insieme per un governo di legislatura altro questo non è che una razionalizzazione del sistema del modello inglese del modello Westminster perché già in Inghilterra un grande il più grande costituzionalista della prima metà del secolo
Lo Jennings scriveva e diceva una elezione generale in Inghilterra è primariamente l'elezione del primo ministro del Presidente del Consiglio del Governo mai ciò che sta avvenendo anche da noi
Perché la logica la logica del maggioritario che noi abbiamo voluto quando abbiamo lanciato il referendum e se non si lanciava se non lanciamo
Non so c'è stata un'ispirazione
Dall'alto che mi ha spinto a dare a quel gruppo che si era accordato attorno a Mario Segni ma nel gruppo c'erano tante e tante figure di tanti di tanti movimenti e vero
Se non avevamo quell'ispirazione di immaginare un referendum abrogativo sulla vecchia legge proporzionale istiga
Signori miei noi saremmo ancora dentro dentro la melma del proporzionalismo e del consociativismo
Dalla quale la classe politica precedente non si sarebbe calata fuori perché perché la capacità di autoriforma di una classe politica non giunge mai per ragioni intrinseche a distruggere se stessa
Infatti abbiamo visto anche la commissione bicamerale della della undicesima legislatura quella che operò nel novantatré fino alle soglie del novantaquattro ed ero riuscì a elaborare una Progetto uno sforzo di di progettazione e di riforma istituzionale ai limiti del federalismo disse però in ordine alla scelta della per il governo al fatto che i cittadini abbiano la possibilità il diritto di scegliere con potere di premio sanzione il Governo e la maggioranza che lo sostiene del Paese
Quella commissione non andò oltre la commissione De Mita la commissione che poi fu presieduta dalla Iotti ad ogni modo io volevo completare questa
La ricostruzione che l'amico D'Onofrio illustre amico e ministro già D'Onofrio ha fatto belli gli avvenimenti degli ultimi negli ultimi mesi in cui le culture di Alleanza Nazionale e della lega si incontravano si incontravano il governo si sono incontrate perché perché anche se questo lavoro è stato è stato soverchi alto e e per così dire e vero soffocato dalle vicende tumultuose dell'ultima crisi di governo c'è stato un comitato il Comitato Speroni i cui io mi onoro di aver fatto parte che ha presentato lavorando
Per quattro cinque mesi intensissimi abbiamo presentato un progetto
In cui il progetto articolato ai propri che sarà pubblicato da poco dalla dall'Istituto Poligrafico dello Stato in cui si incrociano questa esigenza della democrazia
Di investitura con l'elezione popolare o del premier nelle due opzioni presentiamo le due opzioni o del premier l'elezione popolare diretta del Presidente del Consiglio simultaneamente a quella è la camera
Ho il modello un modello semipresidenziale
Che vorrebbe essere ispirato alla francese ma che a mio omesso avviso sommesso avviso finisce con l'essere un semipresidenzialismo debole che cioè non non guarirà
Non ci guarirà dai mali dell'ingovernabilità che è stato presentato dal professor ciò nullo bene qui
E nelle relazioni che ho presentato lo dico io ho dato una copia al professor Fisichella l'amico Fisichella c'è già questo tipo di incontro tra federalismo
Il federalismo possibile che già nel modello del gruppo di Milano avevo e qui correggo mi spiace sia già partito il professor Miglio l'amico illustre amico Milio non l'avevamo sopraffatto noi nel gruppo tinti fanno perché il problema del federalismo allora stia non si era posto sia posto un problema di autonomismo e io nella presentazione del modello di riforma del sistema di governo avendo proposto allora
La riforma del nostro sistema bicamerale paritario
Che come tale è un doppione una camera finisce con l'essere un doppione dell'altra con la presenza di una Camera la Camera delle Regioni il Senato delle Regioni modellato sul il tipo del Bundesrat della Germania federale e questo era già un elemento è un elemento fortissimo di connotazione in senso federalista per rendere il nostro regionalismo che oggi ancora subalterna un regionalismo che non ha funzionato perché il ha funzionato essenzialmente come come un sistema di enti dispensa ed ero per farlo diventare un federalismo cooperativo
Ad ogni modo io
Penso vedo ancora con fede con Muti ministro perché abbiamo iniziato questo processo di avviamento verso la democrazia una democrazia dei cittadini una democrazia autentica noi siamo ancora in mezzo al guado siamo in una fase di transizione ma dobbiamo andare innanzi
Dobbiamo completare concludere il riassetto delle nostre istituzioni in modo che aveva bestie
Presidenzialismo uso la parola in termine improprio democrazia dei cittadini e federalismo possano coniugarsi insieme in una vita e vero comunitaria che sia veramente più soddisfacente che produca per il bene collettivo per il bene comune produca risultati
Che siano positivi e non disastrosi e disse stante come quelli che sono stati prodotti dal consociativismo della Prima che
Grazie al professor Serio Galeotti la parola al professor Pietro Armani salutiamo l'onorevole senatore Giulio Maceratini presidente dei senatori di Alleanza nazionale
Anzitutto io vorrei ringraziare il collega D'Onofrio
Per aver ricordato il processo di evoluzione
Nella cultura di Alleanza Nazionale
Col collega Mimmo Fisichella
Abbiamo ragionato parecchio su questo e su altri punti
Devo dire che è abbastanza strano come ci sia un club nella facoltà di Scienze politiche nella sapienza in questo momento
In parte all'opposizione in parte al Governo perché al Governo abbiamo alcuni colleghi che vengono da quella facoltà quindi una specie di massoneria della facoltà di scienza non li vede
De la Sapienza che hanno dato un contributo sia all'uno che all'altro schieramento
Ma io mi riconosco molto pesantemente devo dire
Nelle considerazioni che ha fatto il professor Colletti e poi il collega Fisichella cioè sono ormai cresciuto e quindi sono profondamente pessimista
Sulla evoluzione sul gli ostacoli che noi avremo sulla strada della modifica della struttura istituzionale ma soprattutto della modifica della struttura amministrativa del nostro Paese
Qualcuno ha ricordato mi pare proprio Mimmo Fisichella ricordato anche Colletti ha ricordato che il nodo di fondo e la struttura dalla pubblica amministrazione
Abbiamo una pubblica amministrazione che è frutto di un'evoluzione
L'Uri decennale ormai pluri secondo più più di un secolo diciamo di unità
Che in molti casi come ha ricordato Fisichella un elemento di rallentamento mi ha colpito molto quando tu hai ricordato gli interventi che poi vengono bloccati con i ricorsi al TAR
Ebbene noi siamo di fronte continuamente acquisti si quindi io penso che anche per quanto riguarda il problema del federalismo fiscale sul quale vediamo continuamente interventi
Lo sviluppo del principio del beneficio rispetto al principio del sacrificio
Passaggio della potestà tributaria dal centro alla periferia
Lo sviluppo del concetto di avvicinare i servizi agli utenti
Vedo di fronte a queste idee una grande confusione
Perché da un lato
Il principio del sacrificio cioè il principio della capacità contributiva il principio del finanziamento collettivo dei beni di consumo collettivo dei servizi indivisibili sono un professore di scienza delle finanze scusate se ho una deformazione professionale ebbene io vedo nella contenimento di questo principio del sacrificio e nella espansione del principio del beneficio rapporto appunto avvicinamento dei servizi agli utenti rapporto
Fra centro e periferia spostamento del potere dal centro alla periferia io vedo un grosso pericolo
Proprio rappresentato dalla struttura e dalla tradizione ed ai nodi della pubblica amministrazione
Io ricordo sono abbastanza anziano me lo ricordo quello che succedeva prima da riforma tributaria del mille novecentosettantatré
Quando i Comuni avevano una potestà tributaria diretta ed erano amministratori della imposta di famiglia o sul valore locativo e delle imposte comunali con sole perché gabelle
Che risalivano a quando le città erano chiuse dalle cinte daziaria e quando durante la notte si chiudevano le porte delle città ebbene io ricordo ero professore a Pisa allora ricordi felici che feci fare diverse tesi sull'imposta di famiglia nei comuni capoluogo della Toscana nel passaggio da una maggioranza politica ad un'altra dama maggioranza di centrosinistra una di sinistra in genere
Ebbene io ricordo che quella era un'imposta voi certamente lo ricorderete l'imposta i caratterizzata dal principio della della dell'accertamento
Induttivo e quindi della valutazione del tenore di vita spero di posta dietro
Esprimeva la massima discrezionalità degli uffici comunali quali erano considerati ricordo un convegno a Pavia proprio su questi problemi erano considerati un centro di inefficienza assoluta
Cosa che gli uffici i contributi dati centrale dello Stato centrale oggi rappresentano mostri di efficienza rispetto a quelli che erano gli uffici tributari comunali nell'epoca in cui i Comuni avevano la potestà tributaria di letta
Quindi noi dobbiamo oggi abbiamo in mano praticamente ai comuni l'imposta comunale sugli immobili bene voi sapete non è non dico una cosa nuova voi sapete che i comuni non sono in grado nemmeno i grandi Comuni metropolitani non sono in grado di controllare le dichiarazioni
E i versamenti che vengono fatti ai fini dell'imposta comunale sugli immobili quindi figuriamoci se dobbiamo allargare ancora di più con questa struttura mi pubblica amministrazione a livello centrale
E a livello locale dove se dobbiamo figuriamoci che cosa succederebbe se dovessimo allargare ancora di più
Restituire spazi ulteriori di potestà tributaria diretta agli enti locali quindi si fa presto a parlare di federalismo fiscale
Federalismo fiscale ha dei grossi limiti rappresentati appunto nella struttura attuale e dalla cultura dell'amministrazione finanziaria sia a livello centrale che periferico
Quindi io penso che il passaggio del federalismo fiscale al di là di certe enunciazioni sia un passaggio difficile centrale nella modifica delle strutture istituzionale di questo Paese
Sul quale si potrà anche non fra che potranno fregare quel federalismo fiscale del federalismo possibile che è stato molto autorevolmente discusso in questa questo consenso quindi io credo che noi dovremo lavorare soprattutto su quest'aspetto sull'aspetto finanziario perché da un lato un elemento di conflitto
Il comuni del nord nelle regioni del nord che si sentono espropriate di una parte del potere d'acquisto a favore di un meccanismo di trasferimenti che dalle regioni dagli enti locali sale al centro e poi ricade attraverso i meccanismi dei trasferimenti statali alle regioni meno e ai Comuni meno avanzati di questo Paese
Da un lato perché questa riforma può coinvolgere praticamente tutto il sistema dei servizi pensate al problema della privatizzazione di alcuni servizi comunali
Che porta alla rottura di un meccanismo di prezzi politici inferiore al costo di produzione che molti di più
Sono l'unico che può accampare un diritto di primogenitura sul federalismo
Perché sono un federalista fino dagli anni quaranta del mille cinquecento quando un mio concittadino illustre
Tanto illustre che poi fu dedicato una piazza principale della città
Di nome Francesco Burlamacchi ebbe la idea di fare uno Stato federale in Toscana contro lo Stato accentratore dei medici l'idea ebbe tanto successo che la cospirazione che bello Burlamacchi fece come tutti sapete fu immediatamente scoperta la repubblica libera Repubblica di Lucca non resiste alle pressioni ter centrali di Roma
C'è sempre qualcosa che non va a Roma vedete anche nel mille cinquecento
E non resiste alle pressioni e consegno il Burlamacchi
Al solito lumbard di turno che gli taglio la testa ecco perché un federalista Lucchese ogni volta che sente parlare un lumbard a il riflesso condizionato di portare la mano al collo
Ciò detto
Vorrei più che fare un intervento vorrei fare alcune domande
Approfitto del fatto di essere il l'ultimo che parla dopo le conclusioni politiche per presidente Selva
La prima è questa perché il tema del federalismo e ancor più il tema del presidenzialismo diventato attuale Occidente
Perché nell'asta nostra storia politica recente questo tema sia pure in maniera minoritaria è stato
Ha citato sollevato da parecchie parti
Io credo che la risposta sia che noi oggi abbiamo introdotto il sistema maggioritario uninominale e io non finirò mai di fare gli elogi di questo sistema di associarmi agli elogi
Che ne faceva l'amico professor Colletti perché questo sistema
Ancor più della consapevolezza politica dei cittadini della voglia del rinnovamento della nausea che aveva provocato la vecchia classe politica questo sistema e certamente ancor più dell'onorevole Segni che per un po'di tempo ne fu il leader incontrastato questo sistema è stato quello che veramente ha fatto crollare semmai definitivamente incollato alla Prima Repubblica
Perché questo sistema ha introdotto una novità istituzionale di grande rilievo
Non si può può più mantenere inalterata la Costituzione italiana in presenza del sistema uninominale maggioritario gli esempi l'abbiamo sotto gli occhi
La il cosiddetto braccio di ferro per la guerra quel che volete tra il Polo delle libertà e la Presidenza della Repubblica si spiega
Volendo nel dare una spiegazione nobile e gentile perché probabilmente neanche una meno nobile e meno gentile ma si spiego col fatto che noi siamo in di fronte ad un conflitto tra il sistema maggioritario nominai da un altro da un lato e il principio parla della del governo parlamentare che è previsto dalla nostra Costituzione dall'altro
Ecco perché allora il presidenzialismo è diventato è diventato e anche il federalismo ancor più il federalismo è diventato fondamentale
Però quando si chiede di presidenza nei test si parla di presidenzialismo e qui un'altra domanda che io rivolta mi chiedo quale presidenzialismo perché ne ho sentito parlare con parecchi aggettivi
Nordico americano kantiano ed altri ed altri e ed altri ancora ma ci sono almeno due modi di concepire il presidenzialismo e questo ce lo dimostra anche la nostra storia recente c'è un presidenzialismo concepito come un soluzione politica problemi politici
E questa è una forma a mio avviso di presidenzialismo autoritario
Che fa parte anche la nostra storia pulita recente perché il presidenzialismo è stato una bandiera per un po'di tempo del Partito socialista di Craxi ed è stato anche una bandiera per lungo tempo del movimento sociale italiano
Oppure c'è un presidenzialismo di tipo democratico il quale viene concepito come il peso di contrappesi già esistenti o se volete il contrappeso dipese esistenti
Detto diversamente noi non possiamo credo permetterci di introdurre nel sistema politico italiano insomma nel nostro Paese il principio uninominale maggioritario
E di difenderlo e di rivendicarlo sei al tempo stesso non mettiamo di fronte a questo peso enorme che a questo principio un contrappeso come la elezione
Diretta è separata del l'esecutivo Presidente da Repubblica olivi dell'esecutivo
Questo che io su cui io vorrei insistere cioè quale presidenzialismo intendiamo il presidenzialismo secondo l'immagine del presidente come solutore di politici Paul di problemi politici contingenti
O il presidenzialismo come il peso o il contrappeso di altri pesi e contrappesi già esistenti nel nostro sistema
Ma poi c'è la la la domanda più che più mi sta a cuore
Perché io sono stato segnato oltre che dalla vita di Francesco Burlamacchi
Anche da una episodio politico recente che mi riguardo sono stato un sostenitore attivo nel mille novecentonovantadue della lista sì referendum quella che si ispirava al professor Massimo Severo Giannini perché assieme ad alcuni altri
Nemmeno me centonovantadue sospettavamo pensavamo che l'onorevole Segni non sarebbe stato in grado di tradurre o di concepire tutte le conseguenze politiche con l'eventuale vittoria del principio un'unità del maggioritario avrebbe comportato infatti fumo profeti perché mai ho ho visto nella mia storia la mia vita il collasso di un leader non come nel caso dell'onorevole Segni ma
Mi richiama quell'esperienza perché quell'esperienza aveva come credo politico tre principi che si chiamavano appunto la lista come sapete non ebbe nessun successo perché come capita spesso a coloro che Pato in anticipo
Le cosa spesso non vanno bene ma aveva tre punti ed era detta il tre slogan elettorale
Si chiamavano uninominale
Si chiamavano presidenzialismo e si chiamano federalismo messi assieme lo slogan lo ricorderete di Massimo Severo Giannini erano le persone al posto dei partiti
Per cui io sono stato così segnato da quell'esperienza che ogni mattina invece di dire Pater avrei Gloria di uninominale presidenziale e federale
Ma ci sarebbe stato il problema del federalismo e del presidenzialismo se non ci fosse stato l'uninominale maggioritario credo proprio di no
Presumibilmente ce ne sarebbe stato un altro quello autoritario a cui facevo riferimento o quelle o che presidenziali regimi presidenziali che erano più o meno
Disegnati come camicie su misura di questo o quel leader ma non ci sarebbe stato questo problema questa rivendicazione di uno stato che abbia un un sistema presidenziale
La preoccupazione così ho finito
Se tutto questo non non ci sarebbe stato
Se è vero che non avremmo potuto concretamente realisticamente anche se nata mente parlare di presidenzialismo e di federalismo senza il sistema uninominale maggioritario io chiedo
Ai colleghi agli amici rappresentanti politici di un particolare di Alleanza Nazionale
Sono messi così convinti sono messi così determinati nel difendere quel sistema uninominale maggioritario anzi nel così convinti non solo da difenderlo ma da sostenerlo The rafforzarlo
Oppure sono essi disposti ad addivenire su questo principio uninominale maggioritario
A compromessi
Tali che di lui Scano quella spinta innovativa che illuminare maggioritario qua
Per cui diventerebbe poi del tutto secondario anche parlare di presidenzialismo o di di federalismo oppure sì lo sono
Oppure in questo Parlamento nelle forze della che si ispirano al Polo delle libertà e del buongoverno c'è una convinzioni netta
Su questo principio
E se c'è una convinzione netta su questo principio io desidererei essere rassicurato ecco perché sono contento di parlare prima del l'onorevole Serra su che cosa sta accadendo nella commissione Affari costituzionali sulla campagna perché la mia impressione è che lì per una serie di circostanze di ragioni che posso anche comprendere si sta mettendo dell'acqua dentro quel buono genuino vino che appunto quel sistema uninominale maggioritario senza del quale anni anche il nostro convegno dedicato al sistema presidenziale col federalismo avrebbe molto senso
Mi piacerebbe vedere tutti quanti coloro che hanno si sono schierati con il Polo della libertà delle con governo essere decisamente e fermamente convinti su quel sistema uninominale maggioritario ad un turno
E se è vero come diceva se l'onorevole D'Onofrio prima che sarebbe anche possibile evitare quel compromesso dico io quell'indecente papocchio che mi sono sentito riferire in questi giorni per cui addirittura si chiamerebbe maggioritario una legge pro col sistema proporzionale e premio di maggioranza se è vero che per papà occhio si può si può ancora fermare io auspico con lo mi mi appello a coloro che lo possono fermare che lo faccia immediatamente grazie grazie al quale lo creerà senatore Fisichella voleva dire due parole ancora una parola
Prego micro
Dentro una risposta almeno per la parte che mi riguarda il mio libro sviluppo democratico e sistemi elettorali con il quale proponevo l'introduzione in Italia
Per il collegio uninominale maggioritario esce in prima edizione nel mille novecento settanta quando in Italia dei uninominali Steel maggioritari non c'è vera nessuno o quasi
O quasi o che si manifestassero no no no ce n'erano pochi nomi e cognomi li vorrei vedere che avessero il coraggio di prendere scrivere un libro proporre un libro su questo quindi per la parte che Vieri guarda oso dire
Che la difesa del collegio uninominale maggioritario sarà esplicito
La parola al grazie
Per le conclusioni del nostro convegno
Caro Domenico
No questa solenne definizione di conclusioni proprio davvero non la voglio assumere sulle mie spalle perché sarebbero inadeguate non fosse altro
Se voglio anche essere presuntuoso non fosse altro perché non ho potuto assistere a alle elezioni sì magistrali sicuramente i Lucio Colletti Domenico Fisichella
E di altri dal professor migliore di tutti quelli che hanno parlato ultimo il professor pigra
Piuttosto così molto più semplicemente cercherò di darvi conto di qualche mia esperienza cominciando da una conversazione che quando ero al Parlamento europeo
Lui contiene con Pier traendone che fu il ultim'primo ministro della o della Quarta Repubblica cioè prima della Repubblica presidenziale
Nel dramma dell'Algeria come sapete la Francia di leva dei momenti assolutamente eccezionalmente pericolosi
E in quel sussulto di interesse nazionale che c'è pure sempre in questo popolo
Sì tentò la strada dell'appello
Alle esule quello che si era auto e insidiato a Colombes ed eseguì Ulisse il generale De Gaulle che aveva una storia personale patriottica di tutto rilievo
E delegato dall'Assemblea nazionale
Di fare un sondaggio sul ruolo che il generale de Gaulle avrebbe potuto svolgere per fare uscire la Francia dal dramma in cui si trovava fu proprio il primo ministro Pierre Tony Blair mi raccontava Piaf né che primo incontro il generale De Gaulle lo guardò dall'alto della sua gigantesca statura non lo fece neanche sedere fra l'altro lo tenne in piedi
E facendo un rapidissimo excursus di quello che si poterebbe chiamare la nostra Prima Repubblica cioè la partitocrazia i governi che cadevano
Ogni quindici giorni il Parlamento inefficiente la legislazione raffazzonata
Il generale De Gaulle di fronte alla domanda del terzo e non è chiese e con te messi al PRA né ministro che scrivo USA vuole fiero d'essere massone chi all'Assemblée nazionali
Che cosa ne volete fare di questa cosucce di questa cosa che l'Assemblea nazionale sulle prime il primo ministro piazza almeno sette che corrispondere ritorno a Parigi
Diede ai suoi colleghi l'impressione che come prima operazione il generale De Gaulle
Presumeva quella di spazzare l'Assemblea nazionale ed assumere i pieni poteri e ritorno conseguentemente
E il generale De Gaulle come sapete fu su questa base qui è chiamato dal chiamato per mettere una pezza come si potrebbe dire nella situazione che gli riprese subito in mano
Ma che cosa fece il generale de Gaulle successivamente Linate col successivamente
Non si avvalse delle strutture degli strumenti delle istituzioni della Quarta Repubblica attraverso una serie di referendum
Cambio radicalmente la Costituzione italiana la Costituzione francese anzi cambio il sistema da Repubblica parlamentare che era
Parlata in ogni sua condizione in repubblica presidenziale
E la conseguenza è per arrivare subito che anche il più feroce avversaria concorrente del generale de Gaulle cioè Mitterrand
Non ha pensato minimamente di cambiare se non in un alcune aspetti secondari
Ne il sistema i sistemi istituzionali nei sistemi politici
Ho detto ho fatto questa premessa forse un po'troppo lunga per dire che noi che abbiamo avuto l'intuizione e qui devo rendere omaggio a Domenico Fisichella veramente
Di essere stato lo studioso che ha pensato al sistema uninominale maggioritario in tempi in cui nessuno ci pensava
E che abbiamo avuto dalla nostra parte la fortuna di creare due nuovi soggetti politici
Uno Forza Italia che è servito è stato ricordato da raccordo fra nord e sud per stabilire un patto elettorale che poi una parte la lega ha smentito e Alleanza Nazionale
Che è nata da impostazioni che qui sono state ricordate
Di forte temperatura nazionalistica
Si sono via via trasformate fino a diventare un soggetto nuovo e vitale credo il soggetto più nuovo e vitale del situazione odierna del nostro Paese
Abbiamo avuto la fortuna
Di a vere e di essere riconosciuti come innovatori dal popolo italiano certo come diceva il professor pair apriva e come ha detto anche l'amico onorevole D'Onofrio
Perché indubbiamente il popolo italiano era stanco era oppresso da una partitocrazia che ha avuto la sua conseguenza finale in Tangentopoli ma perché
Si avvertiva anche che questo nostro sistema politico andava completamente modificato cosa che è ancora tutta da fare
E questa è il dramma in cui si trova il presidente della Commissione affari costituzionali è vero onorevole D'Onofrio quando ci troviamo a fare
Delle costruttrice
Perché diciamocelo francamente la legge elettorale che sta per uscire per il rinnovo dei consigli regionali sarà purtroppo
Lo dico con grande dispiacere sarà purtroppo una a Bortot
Verrà fuori qualche cosa forse che restituisce potere a quella partitocrazia attraverso il proporzionalismo una larga parte di proporzionalismo
Introduce la tentazione Tangentopoli pratica attraverso il voto di preferenza riusciamo cioè esattamente a fare l'inverso
Di quello che il popolo italiano si aspetta ma
Voi mi chiederete ma perché non fate diversamente
Noi non facciamo diversamente non possiamo fare diversamente e anche in questa vicenda la testimonianza ideale di essere noi di Alleanza nazionale uninominali maggioritari la daremo ma perché non abbiamo le forze politiche sufficiente parlamentari sufficienti per fare questa inversione anche perché il micro.Bo del consociativismo a culturalmente e politicamente talmente inciso nella struttura a qualsiasi livello pensate per esempio alla struttura burocratica
Ma voi pensate lo dico in presenza di un ministro di un sottosegretario ma voi pensate che la burocrazia dei ministeri italiani non abbia tirato un sospiro di Diego il giorno in cui il ministro Fisichella il sottosegretario sono andati i sottosegretari nostri sono andati via
Abituati come erano in origine consociativi stinco ad essere i veri padroni del vapore
Ma voi pensate che tutto ciò che nel campo degli enti di Stato è avvenuto dominato anche qui dalla burocrazia
Partitocratica possa rinunciare così facilmente a ai privilegi possano rinunciare al potere che ha e allora
La strada da seguire qual è mi direte la strada da seguire essere più che mai convinti che non ne abbiamo ancora tante
Ita
Tanto percorso da fare per coniugare insieme una forma presidenzialisti Ca'sia sotto forma di elezione diretta del governo sia sotto forma di elezione diretta del Presidente della Repubblica
Sfuggendo e qui voglio dire una parola che può sembrare forte sfuggendo a quel tentativo para presidenzialista che è già in atto ad opera dell'attuale capo dello Stato
Io non so se voi se vi siate accorti ma l'attuale capo dello Stato il quale a predicato in maniera come dire forte e solenne quand'era
Deputato contro le esternazioni di Francesco Cossiga egli non solo ha fatto il numero di esternazioni che superano di gran lunga tutte quelle fatte da Franz
Ma davvero a sua attuato un sistema di presidenzialismo senza voto popolare che gli permette di mettere il veto al ministro x di chiamare di vestire il ministro Y e questa è la cosa più pericolosa che in questo momento possa esistere e che noi dobbiamo ben essere vigili perché non abbia ulteriore avanzamento nella nostra struttura nella nostra struttura di fatto
Voglio dire quindi che ciò che accade nella Commissione affari costituzionali
è ancora troppo poco
Per il bisogno che c'è
Di rinnovamento perché noi abbiamo messo in piedi cioè il popolo italiano ha messo in piedi una struttura elettorale tale ha seguito una struttura elettorale Tare
Ma le strutture istituzionali sono sempre quelle del passato se noi non modifichiamo una serie di capitoli in particolare tutti quelli operativi riguarda riguardanti il rapporto fra poteri centrali e poteri periferici
Riguardante il rapporto fra le due Camere noi siamo il Paese che ha il bicameralismo perfetto più assoluto del mondo
è possibile concepire in uno Stato come il nostro che dovrebbe essere moderno che deve fare fronte a delle sfide in cui il tempo conta la capacità di decisione conta
Il Presidente degli Stati Uniti e il presidente francese o il cancelliere tedesco quando ritornano dalle conferenze internazionali hanno gli strumenti per applicare europee in particolare per applicare subito quello che è stato deciso
Il presidente del Consiglio italiano deve mettersi a mediare deve cercare di trovare la strada che gli permette di aggirare certe difficoltà che ci sono e che incontro sicuramente in Parlamento
Dobbiamo dunque andare e concludo su questo tema su questa annotazione
Verso quel sistema di bipolarismo perfetto che finalmente assegni non soltanto i voti ma anche il potere per realizzare il programma se e per la gruppo di partiti o quel polo come si di cioè oggi ha ottenuto la maggioranza o per fare l'opposizione e prepararsi per andare al potere se non ha ottenuto la maggiora sa questo dualismo che ancora oggi esiste in cui è sia un po'consociativi e si è un po'autoritari nel senso migliore presto fra nel del tradotto oggi in termini nuovi attraverso una riforma istituzionale che non può limitarsi a mettere qualche pezza qua e là ma che
Resterà un disegno globale per farci uscire veramente dalla Prima Repubblica e farci entrare a vele spiegate nella seconda dove anche il federalismo
Potrà trovare la sua attuazione prima attraverso una maggiore autonomia
In cui però non valga quello che ed al suo finora l'inazione delle regioni il consociativismo anche nelle regioni che ha determinato lo spreco io penso sempre lasciate che faccia cenno ancora ad un'esperienza personale e diretta a che cos'è il federalismo in Germania
Una mattina mi ricordo
Mio figlio si sentì mal di pancia
Fu chiamato il pediatra il piede a terra da agnostico che forse si trattava di un'appendicite e fece telefonare la sua segretaria per la preparazione di una sala operatoria
Ebbene io che a Roma magari potrei essere considerato un privilegiato ma che ha bon era un signor nessuno mezz'ora dopo appena arrivammo alla Université cliniche trovammo che la sala operatoria era già pronta
Beh questi sono dei miracoli che in un paese come la Germania Federale succedono tutti i giorni cioè un'organizzazione tale per cui il servizio al cittadino viene dato nel forme che poi permettono consentono al cittadino di pagare volentieri anche le tasse e di fare del regionalismo fiscale vero e reale concreto non quello retorico di cui si parla grazie
Grazie