Tra gli argomenti discussi: Cinema, Critica, Cultura, Esteri, Film, Guerra, Informazione, Politica, Putin, Rai, Rifugiati, Russia, Televisione, Ucraina, Unione Europea, Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
16:00
15:00
9:31 - CAMERA
10:00 - SENATO
8:00 - Parlamento
8:15 - Senato della Repubblica
8:45 - Senato della Repubblica
9:00 - Senato della Repubblica
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale come sarebbe più opportuno al cinema rappresentare l'orrore
è meglio ricorrere a una descrizione dirette affrontare senza privazioni che sia essa stessa orripilante unendo invece evocare suggerire l'orrore senza impiegare immagini scioccanti
Non credo che esista una risposta unica e definitiva tali questioni
Una variabile forse determinante e se quegli orrori sono fantastici solo quelli cioè di cui si occupa di solito il cinema horror o se sono tratti invece dalla vita reale
Una possibilità un rischio che un autore dovrebbe comunque tenere presente perché potrebbe prodursi in luglio dello spettatore un'attrazione un fascino un voyeurismo dell'orrore
Nel caso del documentario che barbare cupi stia realizzato sulla guerra in Ucraina si intitola Wartime low cost appunti di guerra
Gli orrori di cui racconta sono sciaguratamente del tutto reali e la forma il mezzo attraverso i quali l'autrice descrive era culturale fatto da testimoni diretti un diretti di certe atrofica
Questo modo pudico di raccontare l'orrore evitando cioè lo spettatore l'impatto con le immagini cosiddetti forti non ha però un effetto di attenuazione un po'perché quei testimoni ripresi in primo piano
Per proseguire i loro racconti a volte devono visibilmente trattenere la commozione e lo sgomento e ci trasmettono la loro emozione
Un po'perché il loro stesso racconto e a volte così vivido che ci fa calare immaginaria niente delle situazioni descritte per esempio in un rifugio sotterraneo dai bombardamenti aerei
Dove l'odore che domina gli odori più di una volta sul revocati gli racconti
è quello della rumba Cha Ōta del sangue della putrefazione dei cadaveri e degli escrementi perché in alcuni rifugi non si può uscire neanche per andare in bagno perché si rischierebbe altrimenti di essere uccisi
Il documentario di Barbara cubisti potrebbe idealmente essere diviso in due parti un racconto appunto morale di fatti e di scene infernali
Per un racconto intrecciato al primo soprattutto visivo di azioni iniziative che reagiscono all'orrore e lo combattono con gli strumenti della civiltà
Si va dalle manifestazioni organizzate in Polonia contro invasione russa dell'Ucraina alla paziente raccolta di testimonianze dei profughi ucraini sui crimini di guerra cui hanno su assistito nell'auspicio naturalmente di un processo contro Putin i fautori di un'invasione militare
Dalla rete di accoglienza all'interno della stessa Ucraina per le persone che fuggono dalle città invasi verso altre città
Fino a quell'espressione suprema di civiltà che l'arte in questo caso la musica sia conto allora di un giovane direttore dell'orchestra di viva segnato dalla morte dei genitori durante la guerra
Che anche sotto la minaccia dei bombardamenti che possono sempre interrompere gli spettacoli continua a offrire agli spettatori la possibilità di assistere a concerti le rappresentazioni di opere liriche
Questa seconda parte del documentario culmina nella cerimonia del conferimento del premio Nobel per la pace al centro ucraino per le libertà civili
Si tratta di un documentario che per tutta la sua durata Tarchi è nell'interesse dello spettatore che presenta aspetti poco conosciuti tanto dell'orrore della guerra quanto della Resistenza quell'orrore
Ma ecco la sua caratteristica principale è proprio che lo spirito della Resistenza prevale sul cedimento sullo sconforto di fronte all'orrore
Il documentario è stato trasmesso da RAI Trade la settimana scorsa ed è ora disponibile sulla piattaforma RAI per lei dunque Wartime Nuts di Barbara cubisti un saluto da Gianfranco del comune
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0