Omaggio a Giorgio Napolitano

Questa è radio radicale Bennati trovate l'ascolto della nostra programmazione notturna ancora una volta dedicata in questi giorni alla figura di Giorgio Napolitano siamo poche ore dall'estremo saluto che gli sarà reso nell'aula di Montecitorio con cerimonia laica radio radicale dalla farà ascoltare indiretta
E nelle prossime tre ore e mezza torniamo a sentire la voce di di Napolitano protagonista di tantissimi passaggi momenti della vita politica e situazione del nostro Paese
Ne abbiamo ovviamente selezionato una piccola parte che rappresenta appunto una piccola porzione del tantissimo materiale presente nel nostro archivio che via andiamo via e fosse più di inviti amo a consultare direttamente però dicevamo saranno tre ore e mezza i che ripercorreranno un po'alcuni dei momenti salienti della ita politica di Napolitano e che coincidono generalmente con la vita politica istituzionale del nostro paese a partire dal primo il dibattito parlamentare esuli euromissili
Montecitorio sedici novembre del mille novecentottantatré Napolitano e il capogruppo del Pci alla Camera lo è stato dall'ottantuno all'ottantasei e sul banco del governo per la prima volta c'è da poche settimane giurato ha giurato il quattro agosto dello stesso anno un socialista Bettino Craxi
Alla guida di una coalizione di governo il pentapartito che vede appunto il PC
Fuori dalla dalla dal perimetro del Governo e grazie all'opposizione e Napolitano
Deve motivare la linea di un partito che ha portato in in piazza come per tradizione pochi giorni prima di quel dibattito davvero tantissime tantissime persone che sono contrarie all'installazione di armamenti che però si dirà il mondo libero voleva per difendersi e difendere la propria libertà
Dal mondo che libero non era e che si sarebbe liberato qualche anno dopo con la caduta del muro di Berlino allora andiamo ad ascoltare questo dibattito nell'aula di Montecitorio
Allora levare napoletani
Signor presidente cercherò di tener conto anzi terrò conto della sua raccomandazione anche se forse potremmo invocare un premio di presenza
Nell'uso del tempo della dichiarazione di voto
Onorevoli colleghi
Signor presidente del Consiglio nel tirare le somme di tre giorni a nostro avviso molto importanti
Nel valutare la replica dell'onorevole Craxi non posso non partire ancora
Da un richiamo al preciso scopo politico per cui questo dibattito è stato promosso dal gruppo comunista da quello della Sinistra indipendente
Dai deputati del produttore
Sollecitare un pronunciamento unitario del Parlamento
è una chiara iniziativa del governo per scongiurare una rottura del negoziato di Ginevra e con essa un ulteriore allarmante aggravamento della corsa agli armamenti nucleari e delle pensioni internazionali
Ebbene qual è stata la risposta della maggioranza e del governo
Siamo chiari noi non sottovalutiamo i toni preoccupati i riconoscimenti per le nostre posizioni le manifestazioni di volontà costruttiva presenti in alcuni dei discorsi pronunciati in quest'aula
Ma non possiamo confondere ciò con la sostanza della risposta che ci è stata data sulla questione concreta ed essenziale che avevamo posto di fatto non è stata raccolta
L'esigenza l'opportunità la possibilità di un'iniziativa della natura di quella da noi sollecitato abbiamo invitato ripetutamente ad avanzare proposte anche diverse dalle nostre purché rivolte effettivamente allo stesso scopo abbiamo noi stessi nella fase conclusiva della discussione
Tenendo conto di argomenti portati qui e del punto cui sta aggiungendo la situazione a Ginevra
Avanzato con il discorso di Enrico Berlinguer ancora una proposta di estremo realismo ed equilibrio
Nei giorni scorsi alle nostre mozioni si è solo genericamente opposto
Che qualsiasi rinvio nella installazione dei missili rappresenterebbe come ha detto il collega Battaglia un cedimento sul terreno militare o incline lei ebbe come ha detto l'onorevole Martelli la lealtà e solidarietà dell'Italia con gli altri Paesi dell'Alleanza atlantica
Si è trattato di affermazioni che non reggono
Di fronte a tutto quel che siamo venuti dicendo e proponendo in questo dibattito e infine di fronte all'analisi così cruda e obiettiva e alle proprie alla proposta minima prospettate da Berlinguer
Altro che passo indietro collega martedì
Se non che il Presidente del Consiglio
Ha confermato oggi nel denunciare la rigidità della pregiudiziale sovietica la sua adesione alla pregiudiziale opposta la sua adesione alla pregiudiziale americana non accogliendo l'ipotesi che si possa giungere a una soluzione pare a Ginevra dallo comportare l'installazione di nuovi missili nato onorevole Craxi e ritornato
Alquanto anacronisticamente su quel che sarebbe stato a suo avviso auspicabile sul ciò che avrebbe dovuto dire fare l'Unione Sovietica
Ma nulla ha detto su ciò che noi possiamo proporre Flare
Per sollecitare atteggiamenti nuovi gesti significativi sia da parte dell'Unione Sovietica sia da parte degli Stati Uniti e della NATO
Il restando fermo in questo auspicio su una posizione di a Pisa il Presidente del Consiglio ha vanificato il senso della nostra proposta pur dicendo di volere l'approfondire
Di associare altri paesi dei due blocchi al negoziato di Ginevra
E infine e gli è sembrato raccogliere la proposta enunciata questa mattina da Berlinguer non in termini di iniziativa così come essa era stata formulata ma solo in termini di vaga esplorazione
Non possiamo perciò dichiararci soddisfatti neppure su questo punto
Peraltro noi non mancheremo voglio dirlo di intervenire e di intervenire di premere attivamente per verificare se e al di là dell'esplorazione
Ci sarà davvero una proposta una iniziativa una pressione italiana e anche per lasciare aperta questa verifica onorevoli colleghi noi non abbiamo tradotto la proposta
Introdotta questa mattina nel dibattito dal compagno Berlinguer in un testo da sottoporre già oggi al voto dell'Assemblea
Bisogna intendersi onorevoli colleghi si è detto qui che è in atto nel Paese una discussione su più piani ed è vero
Sul piano ideale culturale sul piano filosofico sul piano religioso si ribattono grandi temi
Il pericolo dello sterminio nucleare la dimensione e la qualità sempre più allucinanti degli arsenali atomici e della corsa agli armamenti l'accumularsi di una folle capacità distruttiva
Il rischio terribile degli automatismi e degli errori nel governo di ordigni micidiali
La crescente in controllabilità ha sottolineato Ingarao di questi processi la necessità suprema di arrestarli e rovesciarlo
E il dibattito in termini di principi e di valori su questi temi si traduce in grandi ondate emotive in angosce e sentimenti diffusi
Si collocano su un altro piano share rotto le scelte politiche da compiere di volta in volta condizionate come sono da tanti elementi storici e di far ma tra questi diversi piani onorevoli colleghi onorevole Martelli si deve pur stabilire un rapporto di feconda comunicazione di concreta
Mediazione se si vuole evitare una fatale scissione
Se si vuole evitare che la politica si riduca circa prosecuzione di moduli del passato
A Prati Khamiss Tina chiusa in una logica sempre più lontana dalle possibilità di comprensione della gente comune e dalle passioni dagli assilli di grandi masse di uomini e donne non si possono riconoscere le ragioni degli interrogativi di fondo che si intrecciano su tanti piani attorno alle questioni della pace e della guerra e poi continuare politicamente come prima
è venuto il momento di cercare strade nuove sul piano politico sul piano della politica internazionale
Strade nuove concretamente per quel che riguarda la strategia della NATO la politica della sicurezza e segnatamente della sicurezza europea
Su questo punto è ormai aperto un confronto in Europa occidentale negli Stati Uniti in seno alle forze politiche democratiche all'opinione pubblica di quei Paesi come potete ignorare onorevoli colleghi della maggioranza e del governo
Che eminenti uomini di Stato americani di parte democratica hanno precisamente sollevato il problema
Di una revisione delle politiche e delle dottrine finora prevalse o di recente formulate in materia di sicurezza di armi e di armamenti nucleari
E hanno contestato proprio la tesi secondo cui l'accettazione da parte degli europei dei nuovi missili rappresenterebbe una sorta di teste della lealtà europea verso l'Alleanza Atlantica
Volete ascoltare queste voci non vincemmo i pacifisti ma di politici sperimentati operano identificare gli Stati Uniti con gli indirizzi politico militari e con le crociate ideologiche del presidente Reagan presidente pro-tempore degli Stati Uniti
E per e perdendo conto di tutto questo mettendo in discussione non l'appartenenza dell'Italia all'Alleanza atlantica gli impegni che ne derivano
Che voi avete voluto sottolineare nell'ordine del giorno della maggioranza ma mettendo in discussione il concezioni e strategie
Sempre più inaccettabile pericolose sviluppate si in seno all'Alleanza atlantica
Che noi abbiamo insistito sull'esigenza di un iniziativa
Che costituisse un primo passo
Verso l'allentamento dei rischi che incombono sull'Europa e sul mondo verso l'effettivo e non retorico passaggio da una pace fondata sul terrore a una pace fondata sul disarmo
E abbiamo voluto dei limitare
Nonostante
La diversità di giudizio e di posizioni tra noi
Delimitare al massimo quel che oggi si potrebbe decidere insieme
Di proporre di fare per evitare una rottura del negoziato di Ginevra con tutte le Guen conseguenze che essa comporterebbe non siamo fautori del disarmo unilaterale
E non è a quella filosofia che si ispirano le nostre proposte non abbiamo chiesto fatali cedimenti Paula da una parte sola
Abbiamo detto con la più grande chiarezza quel che deve essere contestato all'Unione Sovietica e quel che tocca fare all'Unione Sovietica
Voteremo per ciò con piena convinzione nella validità e nella forza persuasiva delle nostre posizioni le mozioni presentate insieme otto DUP e alla sinistra indipendente ci asterremo sulla mozione Gorla perché non le condividiamo la impostazione generale Masci impegnamo a risollevare in Parlamento la questione dei missili a Comiso
Prima che si decida di passare alla fase della loro installazione effettiva
E voteremo non c'è bisogno che io lo dica contro la risoluzione della maggioranza
Siamo persuasi onorevoli colleghi che questo dibattito lascerà una traccia avrà un'eco nel Paese indurrà alla riflessione le forze politiche democratiche saremo presenti ed attivi nel movimento della pace perché non si fermi
Perché si sviluppi nel modo più ampio era aperto continueremo a confrontarci con il governo e con i partiti della maggioranza
Abbiamo colto nei discorsi di alcuni dei rappresentanti della maggioranza accanto a Silenzi forzature tendenziosi TAR nell'analisi delle vicende internazionali qualche maggiore apertura verso i giudizi critici e le posizioni di cui ci siamo fatti portatori
Il riflesso di travagli e divergenze nelle file cattoliche nelle file socialiste la preoccupazione di evitare tra posizioni gravi
Su un terreno cruciale per l'avvenire del Paese ed è la sua vita democratica
Ma diciamo con estrema franchezza che questa preoccupazione oggi contraddetta
Dalla sostanziale chiusura che si è opposta alle nostre proposte e che è sancita nella risoluzione del mio della maggioranza
Quella stessa preoccupazione è stata contraddetta anche dal comportamento dei tanti che hanno disertato questo dibattito hanno continuato fino all'ultimo avviso al tarlo
Fare rendo peraltro prima ancora del corretto rapporto con l'opposizione della dignità del Parlamento la loro stessa dignità la loro stessa qualità
I membri di un'Assemblea
I membri i membri di un'Assemblea che non è una macchina per votare mai chiama
La prima di ogni altra cosa a garantire un impegnato e fecondo confronto
Di posizioni politiche questo confronto noi tuttavia continueremo a ricercarlo a ricercarlo nei prossimi giorni nelle prossime settimane sulla base delle proposte da noi avanzate ancora questa ma continueremo a ricercarlo innanzitutto attorno ai problemi della pace del disarmo della cooperazione ponendo questi problemi come abbiamo mostrato di saper fare al di sopra di ogni calcolo di partito e di politica interna e difendendo il Parlamento ed il suo ruolo nella vita della nazione
Queste Radio Radicale avete appena terminato di ascoltare Giorgio Napolitano capogruppo del Pdci alla Camera intervenire nel dibattito sugli euromissili il sedici novembre del mille novecento ottantatré ancora per ricordare la figura di Giorgio Napolitano
Il proponiamo adesso quanto disse
Sempre alla Camera dei deputati
Nel mille novecento ottantacinque era il venti marzo e da capogruppo del del suo partito interveniva sul nuovo concordato tra Stato e Chiesa sempre portata a termine dal Governo Craxi con l'ascolto
Scritta a parlare per dichiarazione di voto donare Varenna qualità hanno neanche alta
Signor presidente onorevoli colleghi il gruppo comunista voterà a favore della ratifica dell'accordo intervenuto tra la Repubblica italiana e la Santa Sede per la revisione del Concordato
Voteremo a favore essendo stati in ogni fase nel corso di tutti questi anni protagonisti di primo piano
Del dibattito parlamentare sulla così rilevante e significativa questione
E della ricerca di soluzioni valide colossi corrispondenti ai principi della Costituzione repubblicana e alle esigenze della libertà e della pace religiosa
Da questa grande linea che si espresse nel nostro voto favorevole all'articolo sette della Costituzione non ci siamo mai discostati
Sicuri di interpretare sentimenti diffusi nel nostro popolo e interessi fondamentali della democrazia italiana
Chi ha bisogno di un libero sviluppo del confronto tra diverse posizioni politiche sociali culturali e non di divisioni fuorvianti di lacerazioni e contese
Tra cattolici e non cattolici tra stato e Chiesa
Non ci siamo mai discostati da questa grande linea nel corso di decenni
Per quanto potessero variare il clima politico e gli stessi atteggiamenti della gerarchia ecclesiastica prima e dopo la svolta conciliare
Non ci siamo mai discostati da questa Dini a qualunque fosse il governo in carica e la vostra collocazione nei confronti di esso
E ne abbiamo dato prova nel periodo più recente dinanzi all'impegno del governo presieduto dall'onorevole Craxi per la conclusione dell'lungo negoziato
Ciò non significa
Che non abbiamo da esprimere oggi una serie di considerazioni critiche
Lo ha fatto ieri il collega spagnoli soprattutto in riferimento al modo in cui si è svolta l'ultima fase del negoziato tra il governo e la Santa Sede
Siamo critici anche e in particolare ma avremo modo di parlarne più diffusamente nei prossimi giorni sulla forma in cui è stato sottoposto alla rete alla ratifica del Parlamento
Il protocollo relativo alla disciplina della materia degli enti e beni ecclesiastici
Accompagnandolo con un disegno di legge estremamente minuzioso recante disposizioni attuative di quel protocollo ma non allegando Vitti il testo approvato dalla commissione paritetica
Ed essendo sì invece il governo discostato da quel testo attraverso modifiche concordate con la Santa Sede successivamente alle conclusioni unanime della commissione paritetica
Per quel che riguarda il disegno di legge che stiamo per votare oggi
Le nostre considerazioni critiche riguardano in particolare l'articolo tredici
Del nuovo accordo concordatario per la indeterminatezza delle ulteriori materie su cui si fa riserva di nuovi accordi tra le due parti
E per la previsione di intese tra le competenti autorità dello Stato e la Conferenza episcopale italiana
Che potrebbero assumere caratteri amministrativo e dovunque immediatamente esecutivo senza alcun coinvolgimento nel preventivo nel successivo del Parlamento il rischio come ha osservato ieri il collega spagnoli
E quello di estendere le Guaranteed già dell'articolo sette della Costituzione oltre l'ambito che gli è proprio e che quello dei patti
Prendiamo positivamente atto delle assicurazioni forniteci dal Presidente del Consiglio del suo intervento di oggi a questo riguardo
E chiediamo tuttavia garanzie attraverso un ordine del giorno di cui è primo firmatario il collega spagnoli e chi ha ottenuto l'adesione anche di altri gruppi parlamentari garanzia circa una tempestiva consultazione del Parlamento che deve essere chiamato a esprimere precisi indizi ogni volta che si porranno problemi di ulteriori intese specie in materia e che non abbiano connessione diretta con materie regolate nel Concordato quadro e più in generale chiediamo che il Parlamento possa esprimersi anche prima dell'emanazione di norme non legislative di particolare rilievo rivolte ad attuare le intese già raggiunte è sottoposto in questi giorni alla ratifica del Parlamento
Nel merito delle conclusioni cui si è giunti su alcun di tutti dedicati dell'Accordo concordatario abbiamo espresso apprezzamenti periziato l'accoglimento del principio relativo alla facoltatività
Al diritto di scegliere se avvalersi oppure no dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie
E anche per la riaffermazione della sovranità della legge italiana per la tutela dell'intero patrimonio storico e artistico
Pur dovendosi ancora a vigilare per la concreta salvaguardia dell'autonomia degli organi di tutela dei beni culturali
Riserve abbiamo invece manifestato su altri punti come quello relativo alla giurisdizione sulla nullità del matrimonio queste riserve
E le critiche da me prima richiamate sono coerenti
Con preoccupazioni e sollecitazioni da noi espresse in fasi precedenti del confronto io ambedue i rami del Parlamento
Sul negoziato per la revisione del Concordato e abbiamo voluto in questo spirito espressamente ribadirle anche per soddisfare la curiosità manifestata in questo senso dal collega Rodotà
E se inoltre coincidono in varia misura con quelle formulate da altri gruppi parlamentari sia favorevoli sia non favorevoli alla ratifica
Ma non possono oscurare la storica portata delle novità di principio introdotte nel Concordato e inficiare le ragioni di fondo della vostra adesione alla scelta che si è compiuta e all'accordo cui si è giunti queste novità
Che tra l'altro sanciscono solennemente
Un indirizzo di laicità dello Stato e di pluralismo religioso
Sono state a nostro avviso frettolosamente relegate nello sfondo da alcuni colleghi dei quali pur rispettiamo il pregiudiziali orientamento anti concordatario
E ci è sembrata inoltre insostenibile la contrapposizione che è stata istituita concordo con le osservazioni fatte dal relatore onorevole Colombo poco fa a questo proposito tra il principio costituzionale della reciproca indipendenza e sovranità
Dello stato e della Chiesa cattolica e il metodo della ricerca di intese la pratica di forme di collaborazione purché queste si collochino entro la cornice e gli indizi segnati dal Parlamento
In conclusione onorevoli colleghi
Il nostro e dunque un voto meditato e convinto schiettamente accompagnato
Da puntuali obiezioni e riserve e sono le dettato da alcun calcolo politico particolare ma esprime il senso dello Stato e degli interessi nazionali
Proprio del Partito comunista la nostra immutata a volontà
Di ricercare soluzioni fondate sul più ampio consenso per problemi di così alta rilevanza costituzionale così come per tutte le esigenze di riforma istituzionale
Ed esprime oggi il nostro voto anche l'auspicio
Che si rifletta dove opportuno
Sulla necessità che nulla intervenga turbare lo svolgimento nel nostro Paese di un'autonoma corretta dialettica politica democratica
Nella reciproca indipendenza e io vorrei effettivo reciproco rispetto tra Stato e Chiesa capo
Era Giorgio Napolitano il venti marzo del mille novecentottantacinque nell'ambito del dibattito parlamentare alla Camera sul nuovo concordato Stato Chiesa
Così il capogruppo da allora capogruppo del Partito Comunista italiano sui banchi del governo c'era Bettino Craxi
Autore
E di quelle o che meglio politicamente padre di quel nuovo concordato
Bettino Craxi che poi vede il suo governo andare in crisi il tuo primo governo il sei novembre successivo sei novembre del mille novecento ottantacinque
Crisi del primo governo Craxi primo governo guida socialista del Paese
Andiamo a sentire ancora una volta quello che Giorgio Napolitano disse in quella occasione
Era come detto il sei novembre del mille novecento ottantacinque
è iscritto a parlare per dichiarazione di voto non aveva né Napolitano ne ha facoltà
Signor presidente onorevoli colleghi l'insieme del dibattito
Gli interventi così diversi tra loro dei rappresentanti dei partiti della maggioranza le stesse azioni
Compresa quella lapidaria del partito repubblicano alla replica del Presidente del Consiglio
Hanno confermato come la crisi di governo aperta dalle dimissioni dei ministri repubblicani non sia stata in effetti risolta
Come permangano intatte divergenze e tensioni in seno alla coalizione su questioni essenziali come sia necessario esplorare vie nuove
Per la soluzione dei più gravi problemi del Paese e per lo sviluppo del nostro sistema democratico non c'è bisogno onorevoli colleghi che richiami le valutazioni degli argomenti così riccamente sviluppati ieri dal segretario del nostro partito e gli specifici approfondimenti introdotti nel dibattito dal collega Petruccioli
Mi si consenta piuttosto di ricordare come non si volle che ci fosse qui un dibattito il diciassette di ottobre
E come l'onorevole De Mita abbia dato ieri di quella scelta una giustificazione speciosa e comporta
Mostrando da un lato di elevare a principio le crisi extraparlamentari e dall'altro di considerare intoccabile l'attuale formula di governo a cinque cinque partiti e non uno di meno e addirittura ciascun ministro fermo dov'era rischiando si altrimenti le elezioni anticipate
Ed è stata probabilmente la minaccia delle elezioni anticipate giocata contro le presumibili convenienze immediate di questo o quel partito l'elemento più persuasivo
Per far rientrare la crisi e per fare accantonare ogni giudizio sul comportamento complessivo compresa dunque la fase finale tenuto dal governo nella vicenda dell'Achille Lauro
Ma allora in realtà si è ricomposto ben poco non voleste colleghi della democrazia cristiana
Il dibattito parlamentare il diciassette ottobre alla vigilia della crisi per evitare un giudizio che lascerà se la maggioranza
Ma quel giudizio la maggioranza sfugge ancora oggi a crisi conclusa
Perché l'ordine del giorno di maggioranza resta così laconico perché non fa esplicito riferimento come la risoluzione da noi presentata a tutto il comportamento del governo in una così drammatica e significativa vicenda
E ci si può più dire
Che si è trattato e si tratta solo di opinioni differenti su un episodio episodio
Termine su cui è tornato più volte l'onorevole De Mita ma che oggi in questo momento appare ancora meno credibile di ieri
Chiunque abbia ascoltato in quest'aula i discorsi del presidente del Consiglio
E poi in particolare gli interventi dei rappresentanti del Partito socialista da un lato e quelli dei rappresentanti del partito repubblicano dall'altro ha potuto Assa
E facilmente constatare come sulle questioni della ricerca di una soluzione pacifica nel Medio Oriente dei diritti e della rappresentanza del popolo palestinese
Delle responsabilità del governo di Israele della nostra politica mediterranea del modo stesso di intendere il nostro impegno nell'Alleanza atlantica i nostri rapporti con gli Stati Uniti
Si siano parlati linguaggi diversi
L'onorevole battaglie giunto ad affermare
Che nelle scorse settimane è stato messo in causa una ancoraggio di quarant'anni nella collocazione internazionale dell'Italia ma non ha detto schiettamente medita chi
Né in che senso sia stato messo in causa e non ha spiegato siano così grave rischio sia stato superato con un fuoco di parole nel comunicato redatto dai segretari dei cinque partiti
L'onorevole un nella Aura ha dichiarato che il Partito repubblicano
Non si riconosce minimamente né la replica del Presidente del Consiglio ma credo che a sua volta il Presidente del Consiglio avrebbe potuto dichiarare di non riconoscersi minimamente nell'intervento dell'onorevole Battaglia
Al di là delle Coop
è stato
Stavo guardi ci sarebbe da dire parecchio se il tempo lo consentisse ma stava per arrivare al punto delle controversie e delle finzioni
Sull'intesa intervenuta tra i cinque partiti finzioni a cui si appigliano oggi di colleghi repubblicani per votare la fiducia la fiducia al governo no onorevoli colleghi hanno preso clamoroso rilievo in questo dibattito dissensi su questioni di Indirizzo
Rispetto a cui si sono variamente atteggiata i i partiti della coalizione e in modo particolarmente elusivo
Il partito della Democrazia Cristiana ma quali prospettive
Muovere un governo così ricomposto esso ha chiesto e otterrà tra poco la fiducia
Ma la crisi resta se non formalmente onorevole Craxi certo sostanzialmente sospese e non sappiamo a questo punto per quanto tempo
Si ripropone perciò onorevoli colleghi con l'oggettiva forza ed urgenza
Il tema della ricerca di vie nuove per dare risposte adeguate ai problemi più gravi del Paese a cominciare da quelli della politica internazionale questa ricerca richiede che non ci si faccia più dominare dall'ossessione di non turbare gli equilibri del pentapartito
Da una logica e da manovre meschine puramente interni e funzionali alla conservazione del pentapartito bisogna innanzitutto nell'interesse della pace della indipendenza e sicurezza dell'Italia
Far prevalere una visione politica ben più larga onorevole De Mita
Se lei davvero crede che nelle settimane scorse il nostro partito
Di fronte al dramma della chi De lauro e al precipitare della situazione del Medioriente e all'insorgere di una crisi acuta con l'amministrazione americana
Si sia fatto guidare nell'esprimere l'apprezzamento il consenso che rinnovo che ripeto anche
Dopo la replica del Presidente del Consiglio si sia fatto guidare dal calcolo strumentare di spaccare la maggioranza allora mi spiace dirlo
E l'ha capito poco del modo in cui intendiamo ed esercitiamo la nostra responsabilità di grande partito nazionale fino a quel momento in quel momento non ci interessava rompere nulla
Ci interessava contribuire ad una manifestazione di larga unità democratica in nome di interessi e valori fondamentali e come nell'autunno del mille novecentosettantasette
Risulta possibile una larga convergenza attorno ad alcuni grandi riferimenti di politica internazionale così ritenevamo che fosse possibile ora nella conferma di quei riferimenti e di quegli impegni sul piano delle alleanze di cui di tali e partecipe
Convergere nell'affermazione di più specifici ma significativi indizi emersi nel comportamento del governo attraverso la vicenda dell'Achille lauro il Partito repubblicano o altri
Avrebbero liberamente riflettuto e deciso
Se contribuire oppure uno a tale nuova convergenza certe quegli indirizzi implicavano e implicano anche la scelta di una presenza non passiva e acquiescente nell'Alleanza atlantica
Di un'azione volta a contestare il metodo
E a discutere la sostanza di decisioni unilaterali
In qualsiasi campo di decisioni inutilità di come è stata anche quella
Dell'avvio del programma di difesa strategica da parte dell'alleato americano e a garantire insieme la sovranità nazionale e l'autonomia di iniziativa dell'Italia ci auguriamo che su queste basi resti possibile una seria intesa aldilà dei confini
Tra maggioranza e opposizione sarebbe grave che prevalesse nel gruppo dirigente democristiano un calcolo di divisione per fini propagandistici e di parte
Una reazione di sospetto di fronte all'avvicinamento che si è registrato su quel terreno tra le posizioni del Partito comunista e del Partito socialista
Una progressiva Agathe caduta di vecchie barriere su questioni di convocazione di politica internazionale dell'Italia
Risponderebbe a un supremo interesse nazionale e e certo potrebbe contribuire a fare uscire la vita democratica la dialettica politica nel nostro Paese dalle secche in cui si sta remando in questo senso
Con grande serietà e obiettività senza annesso tacere Emilia alimentari artificiosamente le divergenze
Che sulla politica estera permangano crediamo che sia giusto lavorare e tutti dovrebbero operare
Perché la vita politica democratica Possa espandersi al di là di Ana coloristici steccati e dovrebbero essere pronti a confrontarsi in campo a te
Vere onorevole De Mita
Lei ci ha fornito ieri la teoria della perfetta alternativa
Invitando tutti a non muoversi
Prima le elezioni anticipate
Fino a quando non si sarà compiutamente definita in tutti i suoi aspetti una proposta di alleanza sostitutiva dell'attuale coalizione
Ma se si accogliesse questo alquanto perentorio invito particolarmente rivolto al Partito socialista perché non ceda pericolose suggestioni e tentazioni che magari non parli troppo e sono una democrazia cristiana non parli troppo con voi
Non si giunge ebbe mai
Quindi all'alternativa mi ad alcuna soluzione capace di sbaraccare e arricchisce il confronto e i rapporti tra le forze politiche democratiche
Ebbene l'affermazione fatta lunedì dal presidente del Consiglio della necessità di una grande collaborazione del Parlamento di un vasto concorso di forze
Per poter affrontare anche grandi questioni economiche sociali istituzionali non ci ha trovato una impreparati né chiusi
Per le ragioni fortemente richiamate dal collega Manhattan per l'impegno nostro cioè a ripartire da i programmi dei progetti dalle cose da fare che debbano tornare ad essere la vera sostanza della politica
Riconosciamo che apprezziamo
La novità che la correttezza politico istituzionale del discorso che l'onorevole Craxi ci ha rivolto nella replica in una riconfermata distinzione di ruoli ci auguriamo che si possa davvero voltar pagina
Nei rapporti tra governo e parlamento nei rapporti tra le forze di sinistra
Nel confronto fra tutte le forze democratiche ci misureremo nel merito dei problemi a partire da quelli della legge finanziaria
Faremo la nostra parte perché si giunga presto a sciogliere i nodi di leggi e questioni essenziali che si trascinano da troppo tempo ci batteremo per quei cambiamenti profondi di Indirizzo che giudichiamo indispensabili
Sapremo essere
Con l'apertura ecco un rigore onorevoli colleghi sapremo essere all'altezza dell'imperiosa esigenza di aprire una fase nuova nella politica italiana
Grazie onorevole Napolitano
Questa è radio radicale prosegue il nostro spazio di approfondimento dedicato a Giorgio Napolitano avete appena terminato di ascoltare il suo intervento dal capogruppo del Partito comunista alla camera in occasione della dibattito sulla crisi di governo il primo della primo governo Craxi il sei novembre del mille novecento ottantacinque al governo Craxi che proseguì la propria esperienza come il primo governo fino al del sette giugno del mille novecentottantasei e poi vide la nascita di un governo successivo nell'agosto dello sport dello stesso anno però
Proprio del governo Craxi o meglio proprio della politica estera del governo Craxi ci occupiamo adesso ancora
Facendogli ascoltare quello che disse Napolitano il quattro giugno del stesso del dello stesso anno poi vide la crisi le dimissioni di del dello stesso governo
Del quattro giugno del mille novecento ottantasei dibattito sulla politica estera del governo nell'aula di Montecitorio che lo ricordiamo gli rende la il l'estremo saluto tra poche ore che radio radicale alle undici e trenta deporrà indiretta la cerimonia laica
Di addio Giorgio Napolitano nen diamo invece sentire adesso quello che disse appunto il quattro giugno ottantasei proprio nell'emiciclo della Camera dei deputati dibattito sulla politica estera del governo Craxi
è iscritto a parlare l'onorevole Napolitano ne ha facoltà
Signor presidente onorevoli colleghi la necessità di questo dibattito era da tempo avvertita anche da noi in rapporto a vicende drammatiche che hanno toccato da vicino l'Italia agli alti e bassi che hanno caratterizzato negli ultimi tempi del lo sviluppo delle relazioni internazionali
Alle pesanti e preoccupanti incognite che si sono venute di nuovo accumulando
Di tutto ciò ha dato conto in varia misura questa mattina l'esposizione dell'onorevole Andreotti che giunto ad abbracciare l'intero arco delle questioni sul tappeto nelle diverse aree e dei compiti di intervento del ministero degli esteri
Non è peraltro facile seguire una traccia così ampia io mi scuso fin dall'inizio per il fatto che non riprenderò temi pure importanti e su cui ho apprezzato le parole del ministro da quello dell'azione per il rispetto di elementari principi di giustizia e di eguaglianza in Sud Africa quello dell'impegno verso le nostre collettività all'estero
Mi muoverò infatti in un ambito più delimitato
Partendo dai temi più specifici e scottanti della crisi nel Mediterraneo
Per giungere a toccare altri aspetti anch'essi acuti e attuali delle relazioni Europa Stati Uniti sta Ovest e dell'indirizzo di politica internazionale che siamo chiamati a definire il nostro allarme onorevole Andreotti e mi pare che da io condivida
Per la situazione venutasi a determinare nel Mediterraneo e motivato da molteplici fattori situazioni di guerra e di tensione nel Medio Oriente dal sempre acceso e cru entro scontro Iran Iraq allo stato di persistente lacerazione ricorrente conflittualità in cui si dibatte in Libano
Diaspora del movimento di liberazione palestinese condizione disperata di quel popolo
Divaricazioni accentuata di posizioni tra i Paesi arabi
Sostanziale immobilismo e chiusura della politica israeliana
Proliferazione di gruppi e progetti terroristici di diverso io opposti orientamenti assunzione da parte degli Stati Uniti di una linea di risposta militare offensiva ai colpi del terrorismo
E questo contesto complessivo che si deve a nostro avviso tenere ben presente
Senza isolarlo e un caso Libia
Quasi che fosse possibile individuare nel Mediterraneo un piccolo impero del male
La cui la di la cui liquidazione con la forza basterebbe a riportare ordine e sicurezza in quest'aria così tormentata
Occorre reagire
A impostazioni semplificate fuorvianti e rischiose
E sforzarsi di identificare le coordinate di un possibile processo
Di superamento dei pro dei principali fattori di attrito e di rischio
Noi crediamo peraltro onorevoli colleghi di operare a nostra volta una indebita semplificazione indicando uno degli elementi che più hanno concorso al deterioramento crescente negli ultimi tempi della situazione del Medioriente nel Mediterraneo nell'oscuramento dell'ipotesi di negoziato per la soluzione della questione palestinese che ruotava attorno al di all'accordo tra il re di Giordania Hussein e il leader dell'otto Arafat tutti coloro che sono intervenuti con ogni mezzo per bruciare quell'ipotesi o che l'hanno comunque lasciata bruciare forse prevalenti in Israele forze prevalenti nell'amministrazione americana determinati Stati arabi e frazioni del movimento palestinese
Portano sulle loro spalle una grave responsabilità abbiamo letto ancora ieri due testimonianze significative
Raccolte da un quotidiano italiano quella del ministro degli esteri della moderata Giordani
Sul condizionamento pesante determinante esercitato dei gruppi dominanti in Israele sugli Stati Uniti
E quella di uno dei principali collaboratori Yara affatto su danno arrecato dal terrorismo alla causa palestinese
E sull'obiettivo perseguito da alcuni attraverso azioni di quella natura di distruggere la credibilità del mondo bisogna perciò e in questo senso
Riportare al centro dell'attenzione dell'Italia e dell'Europa quando si guardi alla crisi del Mediterraneo il problema del superamento degli ostacoli e delle resistenze che hanno impedito l'avvio di un negoziato di pace
Per dare una patria i palestinesi l'esigenza di riaprire questa prospettiva
Il problema problema purtroppo del tutto ignorato
Onorevole ministro degli esteri nelle conclusioni
Almeno pubblica del vertice di Tokio come vogliamo ancora rilevare qui criticamente problema di fatto rimosso
Nell'impostazione assenso unica e ripeto gravemente fuorviante rischiosa data dall'amministrazione Reagan alla questione del terrorismo
Noi rinnoviamo
L'apprezzamento per la scelta del governo italiano di esprimere mantenere fermo il suo dissenso verso gli attacchi militari intrapresi unilateralmente dagli Stati Uniti contro la Libia
E culminati in sanguinosi ingiustificabili bombardamenti contro la popolazione civile
Quel dissenso
Non ha certo significato indifferenza nette elitaria né di altri paesi europei
Per le vittime americane gli atti terroristici
Ma al contrario convinzione che le rappresaglie indiscriminate
Possono solo alimentare una spirale di nuove violenze e determinare nuovi lutti mentre bisogna operare perché non ci siano vittime innocenti netti azioni terroristiche nei di bombardamenti
Sui centri abitati
Apprezziamo anche la Riserva ribadita nei confronti di sanzioni economiche oltretutto facilmente aggirabili anche da parte di operatori americani ma consideriamo pericoloso l'avete sottoscritto riferendo alla per il momento alla Libia ma un escludendoli differirla anche ad altri la definizione di stato chiaramente coinvolto nel favoreggiamento nell'appoggio del terrorismo
Pericoloso l'aveva sottoscritto insieme con gli Stati Uniti nella misura in cui questi possano sentirsi sollevati
Dall'onere di qualsiasi prova specifica
E di qualsiasi appello a un forum internazionale e autorizzati almeno dei propri alleati a punire sulla base di una presunzione di colpevolezza generica un determinato Stato in risposta annulli atti di terrorismo nei confronti di cittadini americani
è necessario affermare con chiarezza una ben diversa impostazione come in Italia non abbiamo combattuto il terrorismo interno venendo meno a principi e norme dello Stato di diritto così il terrorismo che si è diffuso attraverso le frontiere
Non può essere combattuto per i Paesi democratici venendo meno a principi e norme del diritto internazionale abbiamo con soddisfazione sentito affermare questa fondamentale esigenza in modo fermo e convinto
Da rappresentanti qualificati di numerosi Paesi europei ancora pochi giorni fa nell'Assemblea dell'Atlantico del Nord
Si devono invece rafforzare coordinare pazientemente tutte le possibili misure di prevenzione di controllo di sicurezza contro il terrorismo non escludendo quando risultino motivate opportune
Misure restrittive sul piano diplomatico
Il governo libico atterrato su ha attirato su di sé anche per proclamazione irresponsabili il sospetto di un appoggio ad azioni terroristiche
Di ciò l'Italia non può non tener conto ma di fronte a dinieghi e polemiche
Di parte libica la strada migliore diviene quella di saggiare la concreta disponibilità anche del governo di Tripoli a collaborare a uno sforzo comune di dissuasione di intervento nei confronti del terrorismo
O di quello di matrice araba in modo particolare diffusosi in Europa
Il deterioramento prodotto si nelle relazioni tra Italia e Libia non può non preoccupare
Vi ha contribuito in modo determinante la scriteriata incursione missilistica nei confronti di Lampedusa tanto più inammissibile in quanto l'Italia non aveva dato consenso nel supporto alle operazioni militari americane contro la Libia
è stato doveroso reagire a quell'incursione e alle successive minacce
Rafforzando le misure di vigilanza e protezione dell'isola ed è stato anche giusto e opportuno
Come atto di chiarificazione e di assunzione di responsabilità il passaggio sotto comando italiano per quanto il personale resti ancora americano della stazione Lorandi Lampedusa come d'altronde prevedeva il protocollo aggiuntivo del mille novecentosettantadue e si sarebbe dovuto ben prima decidere il passaggio sotto comando italiano col compito tra l'altro di garantire che quella installazione non possa tecnicamente prestare appoggio ad azioni militari non concordate né in sede NATO né specificamente con l'Italia
Questa decisione del governo italiano dovrebbe favorire l'assunzione di un atteggiamento finalmente responsabile e costruttivo ed è quel che ci auguriamo da parte del Governo libico
Ma la questione più generale che si pone a questo punto onorevole ministro e quella di un deciso rilancio dell'iniziativa italiana ed europea per il dialogo e la cooperazione col mondo arabo
E per allontanare dal Mediterraneo ogni rischio di guerra iniziativa da sviluppare in varie direzioni
Tenendo conto del ruolo che può essere svolto innanzitutto da quei Paesi le cui posizioni sono risultate più corrette ed equilibrata
Con questo spirito abbiamo accolto con interesse l'annuncio di una missione del Presidente del Consiglio ad Algeri annunciò a cui peraltro non è seguita finora concreta conferma
Abbiamo seguito attentamente il viaggio del ministro degli esteri in Israele anche per l'ascolto dato alle sollecitazioni dei rappresentanti della comunità palestinese
E abbiamo registrato positivamente la proposta del ministro degli Esteri olandese presidente di turno del Consiglio della Comunità europea
Per un incontro onorevole Andreotti non vi ha fatto cenno ma penso che sia proposto ufficiale per un incontro cui partecipino il suo predecessore il suo successore
Con tre esponenti della Lega araba non c'è da farsi illusioni lo sappiamo bene
Sulla possibilità di risultati sostanziali immediati
Il discorso sulla ricerca di una soluzione negoziata della questione palestinese di un assetto di pace nel Mediterraneo
Per chiudere la piaga del terrorismo e garantire sicurezza e sviluppo deve riaprirsi attraverso una molteplicità di atti politici e nel modo più impegnativo e adesso debbono essere associate
Ambedue le superpotenze come prevedeva la proposta da riprendere anch'essa di una conferenza internazionale per il Medio Oriente
Da questo insieme di dati di fatto e di esigenze e naturale ricavare onorevoli colleghi
Degli interrogativi di fondo in primo luogo sugli sviluppi da dare alla politica mediterranea dell'Italia e dell'Europa e insieme sullo stato dei rapporti tra Europa e Stati Uniti in seno all'alleanza Atlantic quest'ultimo tema va riferito non solo ai contrasti insorti in materia di lotta contro il terrorismo di rapporti compound col movimento palestinese col mondo arabo
Ma la diversità di percezioni e vedute che sul terreno complessivo delle relazioni Est Ovest e delle prospettive
Della situazione internazionale sono affiorate
E su ambedue i temi va chiarito il senso delle polemiche ricorrenti in seno al governo italiano e alla maggioranza che lo sorregge va precisato seriamente l'orientamento effettivo di ciascuna forza politica
C'è da chiedersi innanzitutto che senso abbia la sufficienza e la pregiudiziale diffidenza
Con cui da parte di alcuni si parla della politica mediterranea dell'Italia quasi che essa fosse fatalmente condannata a oscillare tra piccolo cabotaggio
E velleitarismo inconcludente sortendo il solo effetto di appannare l'immagine del nostro Paese si dice come Paese proteso verso una piena integrazione con l'Europa
Il rapporto con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo e segnatamente con i Paesi arabi lo ha sottolineato questa mattina anche il ministro degli esteri rappresenta un aspetto storicamente così profondo e oggettivo della collocazione internazionale ereditaria
E si è venuto caricando negli ultimi decenni vita di contenuti di interdipendenze collaborazione economica
Suscettibili di ancora maggiori sviluppi che non si comprende come si possa seriamente contestare la necessità di un'intensa ed autonoma politica mostra in quest'aria e stava naturalmente
Inquadrata nella linea complessiva della politica estera italiana di cui nessuno dimentica né l'ancoraggio europeistico nei legame con la partecipazione del nostro Paese alla NATO
Ma è indubbio che la comunità europea nel suo complesso abbia mostrato via via crescente consapevolezza delle sue responsabilità verso i Paesi in via di sviluppo e verso il mondo arabo
Ed il suo dovere di concorrere alla costruzione della pace del Medioriente del Mediterraneo anche più specificamente rispetto all'esigenza di una soluzione politica negoziata è qua
Della questione palestinese la comunità europea ha espresso un esplicito impegno culminato nella dichiarazione di Venezia del mille novecentottanta si può lamentare che ad essa non sia stato dato un sufficiente chiaro svolgimento ma non negare che la dimensione mediterranea sia divenuta un tratto non trascurabile dell'indirizzo di politica internazionale della comunità
E sostenere ridicolmente che all'Italia toccherebbe scegliere tra Europa e Medio Oriente o mediterraneo o Africa
Queste versioni riduttive dell'europeismo sono anacronistiche e devianti postulando un'assurda chiusura dell'Europa occidentale comunitaria in se stessa
Si tratta di un equivoco che va sciolto una volta per tutte nell'orientamento della politica estera italiana affinché posizioni di quel tipo non continuino a condizionarne o ostacolarne una coerente proiezione
Concordata nella massima misura possibile con i nostri partners della Comunità europea in una regione per noi così cruciale
Ho il punto vero è onorevoli colleghi
Per alcuni gruppi politici e per varie forze attive e incidenti nel processo di formazione dell'opinione delle scelte politiche nazionali
Quello di evitare che l'Italia e l'Europa siano presenti con un certo grado di autonomia in situazioni critiche e in sfere di intervento da riservare alle valutazioni e decisioni dell'alleato americano
In tal caso qui che si affaccia e un modo di concepire il rapporto tra Italia Europa e Stati Uniti clamorosamente sbilanciato
A favore di questi ultimi e di un loro diritto esclusivo di iniziativa anche in zone Esterne all'aria della NATO
E di forte contiguità
Di interessi etilisti
Con il nostro e altri paesi europei questa questione si fa poi estremamente acuta quando siffatto diritto di iniziativa degli Stati Uniti si configuri e si eserciti come risposta militare unilaterale a una presunta minaccia
Sono messe a loro in gioco regole essenziali dell'alleanza
Stupisce
Che possa esserci tra gli esponenti della maggioranza sia dato il suo assenso alla linea di condotta seguita dal governo
Nel corso del conflitto Stati Uniti Libia e nello stesso tempo ha riproposto un quadro idilliaco dell'alleanza atlantica e un modello di solidarietà acritica con l'America identificata tout-court col l'America di rigare
La contraddizione e infatti evidente lo era in particolare nella relazione dell'onorevole De Mita al congresso della democrazia cristiana
Perché
La linea di condotta del governo italiano e degli altri governi europei nelle vicende da me richiamate ha messo in luce oltre che approcci diversi come ho già ricordato
Ai problemi della lotta contro il terrorismo delle tensioni del Medioriente del conflitto arabo-israeliano anche un contrasto di principio sul punto delicatissimo delle cosiddette sfide fuori Area
è un punto di tradizionale e ricorrente precisazione ogniqualvolta negli organismi dell'alleanza se ne discutano e li definiscano funzioni e strategia e sarebbe facile citare testi anche recentissimi
Ad esempio del consiglio
Nato o dell'assemblea del Nord Atlantico che sanciscono come non si possa unilateralmente
Da parte di un Paese membro dell'Alleanza invocare l'esistenza di una minaccia al di fuori dell'aria della NATO e rispondervi colazioni di guerra
Ma si debba dar luogo a un'attenuante estiva
E si sottolinea tempestiva e specifica consultazione per verificare
Se si concordi nel giudicare che sono realmente minacciati interessi comuni e vitali
E si aggiunge nell'identificare obiettivi e mezzi di una risposta collettiva dando un'assoluta priorità alla ricerca di soluzioni politiche piuttosto che militari e questo principio e questa regola
Che l'Amministrazione americana nel caso concreto in
Parato dinanzi alla legittima polemica della maggior parte degli alleati europei essa ha successivamente dichiarato di volere vi sia attenti a temere per il futuro
Ma resta lo dico
Schiettamente
Resta la pesante incognita delle decisioni che gli Stati Uniti possono comunque riservarsi di adottare qualora la consultazione in seno all'Alleanza su un'ipotetica minaccia Esterna
Risultassero discorso danze sostanziali sul giudizio da darne e sulle strade da battere
Decisioni che anche in quel caso
E cioè dopo una consultazione non conclusasi con una posizione comune
Venissero assunte dal nostro maggiore alleato nel senso di un'azione militare unilaterale in una zona esterna all'area della NATO è vicinissima ai confini di altri paesi membri dell'Alleanza con tutti i rischi che possono derivarne
Solleverebbe ero ancora questioni estremamente gravi è necessaria perciò su questo punto onorevole ministro la massima accortezze chiarezza da parte del governo italiano il massimo sforzo per contribuire ad evitare che si giunga tanto il massimo sforzo di distinzione delle responsabilità facendo sì che l'Italia non venga in alcun modo coinvolta
In eventuali future operazioni militari offensive non concertate in sede di alleanza
E in rapporto a ciò che si pone acutamente l'esigenza già emersa dallo scorso autunno in rapporto all'episodio di Sigonella
Di garantire nel modo più rigoroso il controllo italiano sulle basi NATO scongiurando né ogni uso improprio e arbitrario verificandone lo status e le condizioni di effettiva gestione bisogna onorevoli colleghi
Guardare in faccia
A questa che è la realtà attuale
Dei problemi e delle tensioni in seno all'Alleanza atlantica ne ho citato un aspetto che c'è interessato e ci interessa più da vicino ma ne richiamerò ora altri di carattere più generale a cui anch'esso d'altronde si legga
Fingere di ignorare la realtà quale viene apertamente discussa in termini critici di reciproca polemica e di seria preoccupazione nelle più diverse sedi politiche e negli organi di informazione in Europa e degli Stati Uniti
E negli stessi organismi rappresentativi e direttivi della NATO che è assurdo
Ma è anche indicativo
O di un atteggiamento Codino è scarsamente responsabile o di un meschino calcolo strumentale
La verità è che fin dai primi anni dell'amministrazione Reagan ha preso corpo una tendenza all'unilateralismo in vari campi nei confronti degli alleati europei messi via via di fronte a fatti compiuti a scelte non sottoposti ad alcuna
Preventiva consultazione secondo una logica di identificazione forzosa dell'Alleanza atlantica con le valutazioni e gli indirizzi dell'amministrazione americana
Il primo rilevante esempio è stato più volte citato dall'ex cancelliere tedesco mittente
Certamente non sospetto di antiamericanismo di atlantismo e anzi sovente ricordato per l'impegno assunto a suo tempo a favore di un riequilibrio nei confronti dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia nel campo degli armamenti nucleari di teatro
Ma poi aspramente polemico verso il comportamento degli Stati Uniti al tavolo
Della trattativa di Ginevra nel periodo precedente l'installazione degli euromissili nato
Per la scarsa coerenza con la comune decisione di seguire anche il binario del negoziato e per il brusco e unilaterale abbandonò dell'ipotesi di compromesso della cosiddetta passeggiata nei posti
L'esempio più clamoroso è stato successivamente quello della sensazionale quanto del tutto inopinato annuncio del programma S.p.A. ai o dello scudo stellare
Tale da mettere radicalmente in causa le strategie e le politiche verso resta fino a quel momento concordate in sede nato
Ma altri elementi si stanno aggiungendo a conferma di questa ormai pervicace tendenza all'unilateralismo da parte del governo degli Stati Uniti
La decisione mascherata da un'ambigua consultazione per la ripresa della produzione di armi chimiche e da ultimo
La decisione di non rispettare nel prossimo futuro neppure di fatto dopo aver lasciato cadere l'impegno a ratificarlo le prescrizioni
Del trattato salta due su questo punto il ministro Andreotti
è espresso preoccupazioni e raccomandazioni che non ci sono sfuggite ma che non danno
Pienamente il senso della gravità della questione e del suo possibile effetto dirompente sui rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica come altri rappresentanti europei tra i quali onorevole Andreotti
Lei non ha potuto parteciparvi il ministro casher hanno denunciato nei giorni scorsi nella riunione di tali fax del consiglio della NATO
Si tratta di orientamenti e di fatti di fronte a cui onorevoli colleghi non possiamo chiudere gli occhi ma dobbiamo far valere le posizioni di principio le valutazioni politiche
Le impostazioni strategiche su cui in notevole misura
Anche se non senza contrasti e divisioni convergono molteplici forze politiche e di governo dei paesi europei membri dell'Alleanza atlantica
Indirizzi e prospettive dell'alleanza sono oggettivamente in discussione da ambedue i lati dell'Atlantico e da punti di vista anche molto diversi
A questo ripensamento a questo confronto non ci si può sottrarre non si può sottrarre l'Italia noi comunisti onorevoli colleghi crediamo alle ragioni dell'impegno politico militare dell'Italia nella NATO
Chi lo mette in dubbio attribuendoci gratuitamente tentazioni o nostalgiche di vecchie io opposte scelte di campo ideologico mostra ben scarso senso di responsabilità
Quel che intendiamo sottolineare e la necessità che l'Italia esplichi il suo impegno
Innanzitutto attraverso la schietta espressione di un proprio autonomo approccio ha problemi di comune interesse e oggi in concreto attraverso un forte richiamo ai principi di alle regole dell'alleanza
Quel che intendiamo sottolineare la necessità che l'Italia di approva sempre di dignità di sensibilità e vigilanza nella tutela della sovranità nazionale di coerente iniziativa perché il pilastro europeo in seno all'Alleanza diventi sotto ogni profilo una realtà concreta e operante
E anche per far sì che ciò si realizzi rinnoviamo il nostro impegno in termini analoghi a quelli indicati qui questa mattina per l'unità europea raccogliendo sia consentito anche a me
Questo commosso e grato richiamo la grande lezione di Altiero Spinelli
Non ci si dica
Onorevoli colleghi
Che tutto ciò significa mettere in causa le relazioni storicamente stabilite si tra Stati Uniti ed Europa quando nel nostro congresso abbiamo affermato nel modo più autorevole che non è questo lo spirito e non è questa la direzione in cui ci muoviamo
Vogliamo che l'Europa e con essa l'Italia
Si assumano le responsabilità e il ruolo che il loro spettano in questa fase cruciale della vita internazionale
Per garantire un effettivo progresso verso la sicurezza la pace e la cooperazione anche attraverso un rapporto critico e una dialettica aperta con le posizioni finora prevalse nell'amministrazione americana
Si tratta di una fase cruciale perché la situazione internazionale presenta tratti assai negativi e rischi assai gravi e tuttavia è sembrata dischiude sì dopo l'incontro Reagan Gorbaciov fa dell'autunno scorso una grande opportunità storica
Per l'avvio di concrete prospettive di avvicinamento tra Est e Ovest distensione di disarmo e di collaborazione internazionale ma successivamente quelle prospettive sono state contraddette io oscurate rispetto a questo quadro non univa poco
Non univoco ma certamente preoccupante in particolare dispetto
All'incerto e finora deludente andamento del negoziato di Ginevra il dovere dell'Italia dell'Europa assumere posizioni chiare
E svolgerà un'intensa sollecitazione in primo luogo verso le due grandi potenze che siedono a quel tavolo è giusto porre il problema
Come ha fatto il ministro degli Esteri questa mattina di una verifica dell'effettiva e concreta traduzione
Degli orientamenti enunciati e delle proposte generali e a lungo termine delineate da Gorbaciov offre dal gruppo dirigente sovietico
In termini di più ravvicinata trattativa e impositivi comportamenti negoziali non indulge amo ad alcuna suggestione propagandistica
Ma il giudizio oppure a un ampio arco di forze politiche in Europa
Che l'atteggiamento sovietico la dichiarata volontà sovietica di negoziato e di intesa rispecchi oggi molteplici necessità oggettive di carattere interno e convinzioni dunque seriamente
Maturate
C'è perciò davvero un'opportunità storica da cogliere ma si può forse considerare infondato
E non pochi
Commentatori autorevoli di parte americana
Non lo considerano infondato il dubbio che da parte degli Stati Uniti si stia oggi piuttosto giocando la carta Zardari fa di una continua Sheva nasce
Di una tecnica di sempre nuove sfide politico-militari verso la controparte per accrescere dicono alcuni osservatori il potere contrattuale degli Stati Uniti al tavolo di Ginevra ma senza che si possa escludere ben altro proposito
Quello di sottoporre l'interlocutore a una tensione prolungata I uno ero USA magari in vista dell'affermazione di una reale o illusoria supremazia di ciò si discute apertamente
Lo accennavo negli stessi Stati Uniti specie in rapporto determinate questioni che sbaglia dunque chi presenta un'immagine monolitica dell'America voglio dire anche in particolare del mondo politico americano
Penso a questioni come quelle dello est Diaye delle armi chimiche oggetto di vivaci contestazioni nel Congresso degli Stati Uniti e anche ad altre quali l'atteggiamento da assumere rispetto alla proposta di accordo di pace per l'America centrale avanzata dal gruppo contato alla su cui addirittura si è divisa l'amministrazione tra Pentagono e Dipartimento di Stato
O la linea da seguire rispetto all'osservanza del trattato
Salta due come non vedere l'impatto negativo
Che il prevalere di posizioni di sfida su questo insieme di questioni e anche rispetto alla situazione del Mediterraneo come ho ampiamente ricordato prima ha già avuto e potrebbe aprire sul corso del negoziato di Ginevra delle relazioni tra Est e Ovest e dell'intera vita internazionale
è dunque necessario per l'Italia e per l'Europa esercitare una forte pressione per un approccio più costruttivo a quelle questioni riferendosi alle posizioni più problematiche e aperte che affiorava nello stesso molto politico americano
A questo proposito senza ritornare sulla bruciante questione
Del rispetto del Trattato sono due e senza intrattenermi su quella dell'accordo proposto dal gruppo Contador anche perché condivido la valutazione data né dal ministro Andreotti non posso tacere
Le nostre critiche e riserve onorevole ministro degli Esteri per quel che riguarda il modo cui anche lei si è riferito che stamattina il modo in cui il governo si è mosso e tende a muoversi rispetto alla richiesta di una partecipazione italiana all'iniziativa di difesa strategica
E alla ripresa della produzione di armi chimiche da parte americana non ci persuade
L'argomentazione ripetuta da lei questa mattina a favore di un impegno politico formale di un atto di adesione del governo italiano perché di questo si tratta a garanzia e sostegno della partecipazione
Non sappiamo poi con quale effettivo profitto da nessun punto di vista di industrie e centri di ricerca all'iniziativa di difesa strategica
Di cui d'altronde il Congresso degli Stati Uniti si sta premura arando di ridurre il finanziamento
Non ci persuade l'implicito convincimento
Della possibilità di delimitare distinguere la sfera della ricerca da quella delle previste finalizzazioni militari ci preoccupa
L'assenza questa mattina ad esempio di ogni riferimento all'impegno da esplicare a favore di un'altra iniziativa di autentica cooperazione tecnologica scopi civili come le orecchie
Ribadiamo perciò la precisa richiesta
Che nessun negoziato per le S.p.A. in venga concluso prima di un'appropriata informazione mi segua un esplicito pronunciamento qui in Parlamento e che non si stipulino accordi segreti per ciò stesso sottratti alla valutazione e al giudizio del Parlamento
Consideriamo egualmente non accettabile la versione che ci è stata data
Dell'atteggiamento assunto dal governo italiano in sede NATO sul problema delle armi chimiche
Chiunque abbia seguito le discussioni congresso americano su tutta la stampa internazionale in varie serie sa che non si è trattato di una semplice Presa d'atto di una decisione autonoma degli Stati Uniti ci sono stati innanzitutto nel rapporto tra l'amministrazione e il Congresso degli Stati Uniti elementi di doppiezza
Che si sono poi specchiati nel rapporto tra i rappresentanti americani e i rappresentanti europei in organismi militari e politici della NATO
Elementi di doppiezza circa la natura e il peso della richiesta rivolta agli alleati europei richiesta non si sa bene se di approvazione o di non contestazione della decisione americana cui era subordinata
La concessione
Tellini
Del finanziamento e il voto del Congresso odi disponibilità al trasferimento in Europa delle nuove armi chimiche nell'ipotesi di una situazione di crisi senza che neppure c'è stato detto da parlamentari americani
Si sia discusso di quel che si debba intendere per situazione di crisi
Ma certo non ci è stata chiesta una semplice presa d'atto per la quale non si sarebbero neppure giustificate riunioni formali di organismi della NATO
E noi depuriamo il fatto che dal governo italiano non sia venuta una netta posizione critica come quella Suta l'altri governi europei tra i quali quello a direzione democristiana dell'alleata
Olanda
Signor Presidente onorevole Ministro non intendo più non posso
Addentrarmi in altri temi toccati nelle comunicazioni di questa mattina e colgo anzi l'occasione per sollecitare uno specifico approfondimento su alcuni di essi quelli che investono il rapporto nord-sud le relazioni economiche internazionali specialmente le relazioni tra i Paesi più industrializzati e i paesi in via di sviluppo
L'impegno per la lotta contro la fame e per la cooperazione innanzitutto con i Paesi più poveri
Approfondimento che si deve accompagnare a una sollecita definizione della riforma della legge trentotto prima della scadenza del provvedimento di carattere straordinario approvato a suo tempo concordemente dal Parlamento mi si è invece considerata qualche brevissima considerazione conclusiva
Ecco un particolare senso di misura e di responsabilità che noi comunisti affrontiamo i problemi della politica internazionale
Nella convinzione che si dovrebbero essere sottratti alle contese strumentali e alle contrapposizioni di schieramento
Per formare oggetto di una seria ricerca di convergenze di intese tra tutte le forze democratiche sentiamo che sono in gioco le sorti non solo del nostro Paese vale la pacifica convivenza e perfino della stessa sopravvivenza umana
In questo mondo sempre più esposto a rischi comuni ed estremi
Tutti gli sforzi possibili debbono essere compiuti ce lo dicono le quattordici guerre l'elenco e di James presto che in questo momento si stanno combattendo
Ce lo dice il disastro di Cernobyl ce lo dicono gli allucinanti sviluppi
Della corsa agli armamenti tutti gli sforzi possibili debbono essere compiuti perché Caronni presunzione di autosufficienza e di supremazia dall'una e dall'altra parte perché si abbandoni ogni gara perversa tra opposti campi ideologici e blocchi militari
Perché si risponda positivamente a incognite potenzialità che obbligano a una fase nuova di effettiva cooperazione internazionale la ricerca di convergenze d'intesa in questo senso tra le forze democratiche italiano ha dato e poi ancor più dare frutti importanti
Purché non prevalgano e ci auguriamo che non prevalgono in alcun partito calcoli faziosi Emilio P.
Che prima ancora di colpire l'uno o l'altro antagonista mortifica e libero la dignità e comprometterebbero il ruolo dell'Italia sulla scena internazionale
La ringraziano nell'area napoletana
Così Giorgio Napolitano il quattro giugno del mille novecentottantasei
Alla Camera dei deputati nel corso del dibattito sulla politica estera del governo Craxi nei giorni scorsi trae le tante testimonianze
Che hanno o no segnato le pagine dei nostri quotidiani in occasione della scomparsa del Presidente emerito della Repubblica quella dell'ex ambasciatore d'Israele in Italia
Avi Pazner che ha ricordato come con Giorgio Napolitano sia cambiata la posizione della sinistra postcomunista comunista e postcomunista italiana nei confronti di Israele allora andiamo a sentire quello che disse
Il venticinque gennaio del mille novecentottantasette proprio Napolitano nell'ambito del convegno sinistra e cultura ebraica
Eravamo a Milano che andiamo ad ascoltare dunque quello che disse in quell'occasione
Giorgio Napolitano
Io ho trovato molto serio e stimolante questo convegno e sono soltanto spiacente
Di non poter raccogliere perché non sarà in grado di farlo oltre che per limiti di tempo
Tutti gli spunti anche tutti i quesiti che sono scaturiti da questa discussione
Prima di fare qualche considerazione
Nel merito vorrei accennare ad alcuni equivoci e obiezioni
Che ho raccolto in alcuni interventi
Circa la stessa impostazione e denominazione di questo convegno ma il primo equivoco
Questo non è un convegno non è stato non ha voluto essere un convegno sulla questione del Medioriente
Ne è specificamente sulla questione palestinese
Mi sembrava ovvio comunque voglio ribadirlo
Per la verità noi abbiamo preso
Nella nostra storia recente come Partito Comunista Italiano
Ma
Penso che si possa parlare anche di altre forze organizzazioni di sinistra
Numerosissime iniziative
Sulla questione
Nel Medio Oriente
E sulla questione palestinesi
Mi pare che la drammaticità dei problemi
Che in quella regione si pongono la drammaticità della condizione delle popolazioni palestinesi
Delle popolazioni palestinesi nei territori occupati in Israele o nel Libano
Sia tale
Da richiedere un nostro intervento quotidiano
E io per non ripetervi cose note cose che credo siano note
Posso rimandarli poco a una mia dichiarazione che ha pubblicato questa mattina L'Unità precisamente su alcuni dei temi su cui sono stato interrogato dalla signora
Scatto lini per esempio come la pensiamo su la conferenza internazionale noi siamo convintissimi che bisogna mettere in moto un processo di pace creare un comitato preparatorio per una conferenza internazionale
Nel Medio Oriente e così via o posso rimandare anche per una ricapitolazione
Più complessiva delle nostre posizioni e delle nostre proposte sulla questione palestinese sulla questione mediorientale
Alla stessa conferenza
Che ho fatto
Su invito dell'amico Shlomo vinerie del Truman Institut alla Università ebraica di Gerusalemme il ventisette di ottobre e quella conferenza è stata pubblicata su Rinascita
Perché sottolinea il fatto che è stata pubblicata perché l'importante
E che sia
Che si parli ai palestinesi
Sia che si parli a forze israeliane si dicano le stesse cose si parli lo stesso linguaggio si sia schietti e coerenti
E quindi anche gli amici palestinesi hanno potuto leggere su Rinascita quel che io ho detto a Gerusalemme
E avrebbero ben potuto essere presenti anche al mio colloquio con Shimon Peres a Gerusalemme o a Roma
Perché io non ho sotto asciutto alcuna
Delle nostre posizioni critiche delle nostre Riserve abbiamo avuto anche
Dei momenti di animata discussione si trattasse appunto dei territori occupati della loro condizione attuale o per il loro futuro si trattasse dell'Övp del ruolo dell'OPA della necessità di riconoscere una rappresentanza palestinese qualificata
Per un negoziato per la ricerca di un accordo di pace di una soluzione politica giusto
Questo era quindi il primo equivoco che io volevo rimuovere un'altra obiezione
Non è stata un po'riduttiva
La impostazione di questo convegno meno giudicare dal titolo la sinistra e la questione ebraica
Ma io vorrei osservare che in effetti qui si è discusso non solo del rapporto tra sinistra e questione ebraica
E c'era anche il rischio che se ne discutesse in modo un po'strumentale ma in effetti si è discusso dello sforzo da Kohl
Ma a sua portata e la sua attualità la questione ebraica e si è discusso del contributo che a questo sforzo può e deve dare la sinistra
E io vorrei aggiungere
Del contributo
Che così dando la sinistra da anche a se stessa da anche all'arricchimento del suo patrimonio ideale politico
E culturale
Infine ci si è chiesti da parte di
Sì qualche amico o amica
Se non sia stato un approccio un po'edulcorato
Quello del convegno francamente non mi pare non mi pare
E innanzitutto nelle relazioni di Cingoli Di Stefano levi Della Torre si sono indicati mi pare con chiarezza e crudezza
Termini e motivi di un contrasto che con varia intensità si è riprodotto nel tempo tra la sinistra e anche forze progressiste del mondo ebraico
O addirittura tra sinistra e questione ebraica considerata
Storicamente
Contrasto che non può considerarsi superato o in via di facile superamento e ma con cui finalmente ci stiamo cimentando con impegno e credo anche quindi con maggior fiducia nella possibilità di superarlo nel massimo di sincerità e disegni
E vengo al merito
Ma io penso che lo sforzo di ripensamento e approfondimento
Di cui ho parlato deve tendere a soddisfare tre esigenze e adesso le richiamerò abbastanza
Sommariamente scusandomi perciò ma il tempo che mi invita AS stringato la prima esigenza da soddisfare e mi sembra mi sembra anche proprio di poter ricavare questa indicazione dal dibattito
è quella di una comprensione non soltanto politica
Ma storica teorica culturale
Della realtà dello Stato di Israele
Che cosa voglio dire
Non basta prendere atto come per esempio i comunisti italiani abbiamo fatto sin dall'inizio
Dell'esistenza di questo Stato come di un dato irreversibile
Non basta opporsi e Cingoli lo ha ricordato non ci siamo opposti apertamente tenacemente discutendone con tutti i nostri interlocutori palestinesi e arabi
A ogni posizione di volta annegare o minacciare questa realtà no occorre qualcosa di più occorre confrontarsi con la problematica della questione ebraica come questione nazionale
Con il tema dello Stato di Israele come soluzione appunto
Di una questione nazionale di identità
Di output mancipi azione si è detto e di fondazione di uno Stato nazionale
E io non so
Se
Noi abbiamo avuto impaccio a confrontarci con questo tema
Essenzialmente per quella difficoltà intrinseca di cui ha parlato Finzi questa mattina
Difficoltà intrinseca del marxismo a comprendere
Pienamente la questione nazionale
O o se invece e si sia trattato di una
Difficoltà
Aggiuntiva magari
A comprendere le caratteristiche particolari ed eccezionali
Della questione ebraica come questione nazionale
Propria di un popolo che non dei veri
Come altri
Liberarsi dall'oppressione straniera e razziale nella terra in cui vive
Ma deve riunirsi come popolo
E recuperare un territorio
Per fondarvi proprio Stato nazionale
Mi pare che ciò conferisca
Caratteristiche assolutamente eccezionali alla questione ebraica
Anche se la si colloca nel quadro delle questioni nazionali
E messa qualcosa di ben più complesso
Di una questione nazionale
Che si identificasse con la questione coloniale
O che si identifichi con una questione
Di minoranza etnica all'interno di uno Stato nazionale
Democratico ebbene io credo che quindi la prima esigenza da soddisfare
Sì a superare questo limite che è consistito credo non soltanto per il partito comunista nel non confrontarsi questa problematica non si tratta adesso come dire
Di anticipare conclusioni ma di confrontarsi davvero nel merito con grande impegno teorico e culturale con questo tema
La seconda esigenza
Da soddisfare attraverso uno sforzo di ripensamento e approfondimento a mio avviso quella di una più rigorosa e ricca definizione del nostro atteggiamento verso i movimenti e i regimi nazionali gli arabi
E del nostro impegno sulla questione cruciale
Come l'ha chiamata Stefano levi Della Torre dei due diritti
Che confliggono tra loro
In Medio Oriente i diritti all'autodeterminazione nazionale a una patria ha uno stato degli ebrei
E dei palestinesi
Per quel che riguarda
L'aspetto più generale
Ma io
Credo che noi non abbiamo non soltanto quel Partito Comunista Italiano
Ma come
Forse a sinistra occidentale forse la sinistra europea forze democratiche progressiste di questa parte
Del mondo nulla da rinnegare
Della solidarietà che abbiamo espresso verso movimenti
Per l'indipendenza
Per l'affrancamento dall'oppressione coloniale
Per l'emancipazione politica ed economica
Per il recupero e la valorizzazione di tradizioni culturali represse e disprezzata
Io credo che quella solidarietà sia stata giusta
Si tratta magari di vedere se la si è sempre praticata in modo conseguente anche voglio dire da parte di forze di sinistra che hanno magari avuto responsabilità di governo
In certi periodi
In cui
I rispettivi Paesi erano ancora Paesi dominanti per esempio la Francia
Però ecco il tema su cui lavorare
E quello della distinzione
Tra movimenti per l'indipendenza
Per la liberazione e regimi
Che sono scaturiti
Dalla liquidazione del colonialismo
Che sono scaturiti da rivoluzioni o che sono scaturiti da spartizioni
E qui credo che si tratta di giungere effettivamente ad un'analisi realistica identici se Renzi IATA dei caratteri di questi regimi perché non sono tutti la stessa cosa non sono tutti la stessa cosa
L'Algeria e l'Iraq non sono la stessa cosa
Un'analisi non condizionata da considerazioni assai dubbie
Relative alla collocazione internazionale di quel governo
Per cui incerti periodi
Abbiamo anche noi teso a dire
Che
Quel governo
Era progressista o quel regime addirittura attendeva a farsi socialista perché stabiliva un rapporto di alleanza coloniale sovietico entrava nella sfera d'influenza delle sovietica
Così come non credo
Che basti che uno di quei Paesi uno di quei regimi entri nella sfera di influenza degli Stati Uniti per essere considerato moderato e democratico magari all'interno ci sono condizioni spietate di depressione altro che moderazione
O democrazia
Voglio aggiungere
Per essere chiaro anche il giudizio più severo
Sull'uno o l'altro
O sulla maggioranza poniamo di quei regimi
Non può cancellare il segno di un processo storico
Di cui giustamente le forze della sinistra europea
Si sono sentite partecipi
Ma un'analisi obiettiva non può non indurre alla cautela e all'equilibrio
Non può lo spingerci a mettere da parte schematiche contrapposizioni tra mondo arabo e Israele e viscerali demonizzazione
Dello stato
Di Israele
E io qui
Francamente
Non voglio stare a vedere
Ciascuno dei partiti della sinistra della sinistra storica o ove la sinistra non socialista in Italia
Voglio stare a vedere quali posizioni ciascuna di queste componenti ciascuna di queste forze abbia preso nel corso degli anni e chi sia criticabile per un verso e chi sia criticabile
Per un altro quindi ecco francamente lascia anche capire qualche osservazione qualche battuta che è stata fatta specificamente a proposito del PC
Ma in quanto alla questione dei due diritti che confliggono tra loro
Il diritto all'autodeterminazione a uno Stato a una patria degli ebrei e il diritto dei palestinesi ebbene io credo che il riconoscimento fino in fondo
Del diritto dello Stato di Israele all'esistenza e alla sicurezza perché l'autodeterminazione in un certo modo in un certo modo
Dettato anche da circostanze storiche si è realizzata e quindi la questione è diventata quella del diritto dello Stato d'Israele
Alla persistenza e alla sicurezza ebbene il riconoscimento di questo diritto implica la ricerca di un negoziato e di un accordo con Israele per la soluzione della questione palestinese cioè voglio dire
Nel momento in cui mi pare
Sempre di meno
Da parte
Di forze arabe palestinesi sì evoca un obiettivo di distruzione dello Stato d'Israele e di fatto si riconosce lo Stato d'Israele come interlocutore essenziale
Ebbene bisogna poi trarne tutte le conseguenze bisogna aggiungere un riconoscimento esplicito
E bisogna
Per seguire l'obiettivo
Del negoziato comunque l'interlocutore credo che nessuno possa pensare che nessuno possa pensare che una soluzione giusta
Della questione palestinese il riconoscimento effettivo il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione a una pazzia uno stato
Possa verificarsi senza e contro lo Stato di Israele magari per decisione di una conferenza internazionale che passi sopra la testa dello Stato di Israele e in cui non so non so
Perché mi pare si tratti di pura fantapolitica gli Stati Uniti
Concordino con l'Unione Sovietica una soluzione di questo tipo
Naturalmente riconoscimento deve essere reciproco il riconoscimento deve essere reciproco noi abbiamo apprezzato
Il riconoscimento peraltro non può avaro il recente da parte
Di Shimon Peres
Dell'esistenza di un popolo palestinese di un popolo palestinese crediamo che si debba andare oltre
Perché se mancasse questo reciproco riconoscimento e lo diceva anche stamattina Shapiro
Non potrà avviarsi quel dialogo arabo-israeliano e quella pacifica esplicazione del ruolo di Israele nel Medio Oriente che le forze credo
Più avanzate e progressiste del mondo ebraico e di Israele
Considerano giustamente essenziale infine
La terza esigenza da soddisfare e quella di un pieno apprezzamento da parte nostra della dialettica culturale e politica che attraversa il mondo ebraico e lo Stato di Israele e mi pare che su Roma viveri ci abbia dato ieri un contributo lucidissimo a questo proposito
Si tratta cioè di superare realmente e nel complesso
Sentito le cose che hanno detto Luzzatto Mannheimer
E quindi mi riferisco al complesso delle forze della sinistra e in particolare del PC
Non solo a orientamenti di vertice
Certo
Non basta ma comportamenti opinioni diffuse il senso comune del nostro partito di superare realmente e nel complesso sia le equazioni malate
Di cui parlava Rosellina Balbi sionismo uguale nazismo
Sia qualcosa di più sottile che però è stato largamente presente e cioè la identificazione ha parlato mi pare in particolare Luzzatto della questione ebraica
Del sionismo e come dire delle vie d'attualità
Dello stato di Israele con le politiche dei governi israeliani con gli indirizzi di volta in volta prevalsi con le scelte e gli atti in via via compiuti dai governi israeliani
E insomma
Non si deve anche se si è finito per farlo
E caro Giovanni Ferrara consentimi solo questo cento
I percorsi lineari sono quelli che rendono di più che producono di più e invece questo è stato un percorso molto tortuoso ma non soltanto per il nostro partito e ci sono stati vari unilateralismo nella sinistra italiana e tra le forze democratiche italiane comunque per quello che riguarda io voglio dire certo non si può anche se lo si è fatto
Coinvolgere tutto e tutti nella denuncia di responsabilità proprie di questo o quel governo israeliano
Così come aggiungo tra parentesi e non si può giustificare o mostrare di comprendere o essere beni voli verso qualsiasi atto di qualsiasi governo israeliano per difendere il principio
Giusto dell'esistenza dello Stato di Israele e la causa ebraica bisogna avere da tutti i lati la capacità di distinguere la capacità di distinguere
Il punto e che si è avuta la capacità di distinguere questo è molto importante non l'abbiamo valorizzato abbastanza
Si è avuto la capacità di distinguere in Israele in Israele di fronte a Sabra e Chatila
E di fronte alla guerra offensiva in Libano nel mille e novecento
Ottantadue e quindi io credo che noi dobbiamo ma quello è stato il momento più alto ed è strano forse che non sia stato percepito in tutta la sua portata io credo che noi dobbiamo quindi a vere molto chiare
Queste differenziazioni politiche
Che esistono
Nel mondo ebraico tra gli ebrei della diaspora e all'interno di Israele nell'apprezzamento di tanti fatti o nella indicazione delle politiche da portare avanti
E però ecco lo stimolo che c'è venuto in modo particolare da Shlomo a Vigneri io credo che noi dobbiamo anche vedere con un grande per sé Pipita
Le differenziazioni teoriche e culturali teoriche e culturali che esistono in questo mondo
Le due filosofie le due concezioni dell'identità dell'Authority entità ebraica la concezione territoriale propria della destra la concezione sociale propria della sinistra e anche le diverse
Concezioni del sionismo
E e in particolare credo
E che come sinistra italiana ed europea dobbiamo confrontarci anche qui non voglio precipitare o anticipare conclusioni ma dobbiamo confrontarci
Comunque le forze che hanno concepito il sionismo come possibile esperienza originale di socialismo come incarnazione dei principi socialisti di solidarismo e collettivismo in un esso
Per i Enza ispirata ai valori culturali e morali dell'ebraismo a quell'ethos universalistico di cui ci parlava Shlomo a queste mi sembrano le principali esigenze da soddisfare attraverso un serio sforzo di ripensamento di approfondimento da parte della sinistra italiana
E aggiungo della sinistra europea la giungono perché nessuno di noi pretenda qui di parlare a nome della sinistra europea ma perché riteniamo di dovere proporre un compito comune
E di dover contribuire ad assolverlo e sono anch'io convinto che la sinistra europea confrontandosi schiettamente e seriamente con la sinistra ebraica in modo particolare con le forze di sinistra
Dello Stato d'Israele possa posso a dare un aiuto prezioso Possa esplicare un ruolo importante anche per la soluzione
Della tragedia mediorientale uno sforzo
Parlo di uno sforzo di cui siano interlocutrice nostre non solo le forze di sinistra e progressiste in Israele tutte tutte noi
Gli amici del mappamondo sanno non abbiamo rapporti privilegiati
Con nessun partito
Ogni volta che siamo andati anche quando sono andato io
In Israele ci siamo incontrati con i rappresentanti di tutte le forze di sinistra e progressiste
Uno sforzo di cui però siano interlocutrice anche le comunità israelitica in Italia in Europa
Le forze di sinistra presenti e operanti in seno alla diaspora io credo che questi ultimi siano interessate vivamente
E vogliano farsi partecipi del dibattito che qui è stato proposto come dibattito generale politico e culturale come dibattito che deve necessariamente affrontare anche i problemi specifici
Che riguardano le comunità israeliti che e in modo particolare
La comunità israelitica italiana problemi si è detto non solo di libertà religiosa ma di patrimonio culturale problemi che formano d'altronde anche oggetto
Di azione politica e di governo nel nostro Paese e Giorgio Sacerdoti ce ne ha detto le recenti
Conclusioni
Io credo che insieme con queste forze della sinistra ebraica noi forze della sinistra italiana ed europea
Abbiamo in modo particolare degli obblighi e vorrei proprio per concludere citarne due abbiamo l'obbligo di un impegno rinnovato incessante contro il razzismo
Contro ogni risorge Enza antirazzismo contro ogni riso urgenza di antisemitismo specificamente e non voglio dire nulla sulla revisione sulla Pseudo revisione storiografica
In corso in questo momento in Germania se non esprimere la mia
Viva e ammirata solidarietà con Habermas per i suoi interventi e se non per esprimere il mio sconcerto per la
Facilita ma non si tratta soltanto i facilità in alcuni casi si tratta di perversa ambiguità con cui qualcuno in Italia sta raccogliendo questa moda
Impegno ripeto
Rinnovato incessante contro ogni forma di razzismo si è detto giustamente anche da parte di Mannheimer antisemitismo o amanti arabi ISMU e infine io credo che noi dobbiamo anche considerare il nostro come uno sforzo rivolto a conseguire il pieno riconoscimento
Dei diritti civili dei diritti umani
Per gli ebrei che vivono in Unione Sovietica che vivono nei Paesi dell'Europa orientale che vivono in qualsiasi Paese in cui questi diritti gli siano negati e dico francamente che anche se il nostro impegno in questa direzione in questo senso è stato un impegno difficile e molto spesso non è stato un impegno reclamizzato
Io ho provato come dirigente del Partito comunista italiano
Una grande soddisfazione nel ricevere dal ministro degli esteri di Israele quando lì mi sono recato l'espressione non da me richiesta del suo apprezzamento e ringraziamento per l'opera svolta dal Partito comunista italiano
E la Giorgio Napolitano il venticinque gennaio del mille novecento ottantasette a Milano
Intervenendo nell'ambito del convegno sinistra e cultura ebraica prosegue il ricordo che come sempre di radicale nutre della diretta voci dei protagonisti
Una selezione dei tantissimi interventi del Presidente emerito della Repubblica morto a Roma venerdì scorso
E
Naturalmente vi invitiamo però anche a bypassare ove possibile la nostra selezione a documentarmi direttamente attraverso il nostro stile non solo ma a partire magari per un anno assertivi
Che continuiamo a quattro curdi per sintesi selezione fatta questa notte dopo la
Dopo il convegno sulla sì sulla sinistra e la cultura ebraica del mila centottantasette venticinque gennaio tenutosi a Milano
Passiamo esso d'ascoltare un altro intervento sempre del mille novecento ottantasette ma su tutt'altro tema politica e questione morale convegno organizzato a Torino
Dal Partito comunista italiano una diciamo una breve premessa
La questione morale
La questione morale e lanciata come come questione politica da Enrico Berlinguer per la prima volta nella settantanove no poi soprattutto in una famosa intervista al direttore fondatore e direttore di Repubblica Eugenio Scalfari il ventotto luglio del mille novecento ottantuno come ha ricordato di recente Mattia Feltri nella sua imperdibile
Nota quotidiana sulla prima pagina della Stampa rispetto a quelle intervista pubblicata su Repubblica il ventotto luglio
Del mille novecentottantuno di Scalfari e Berlinguer Napolitano replica dalle colonne dell'Unità il ventuno agosto dello scorso anno non proprio oggi si direbbe a strettissimo giro ma sicuramente dotava
Mattia Feltri il ventuno settembre scorso il tempo i tempi della della riflessione della meditazione e della e anche della scrittura
Di una risposta che fosse adeguata a alla all'intervista rilasciata da Berlinguer a Scafati
E va detto che Napolitano quando interviene e in questo in questo convegno che andiamo ad ad ascoltare lo ricordiamo ventuno marzo mille novecentottantasette politica e questione morale Berlinguer e morto da sostanzialmente tre anni poco meno di tre anni fatti leader segretario comunista moriva a Padova l'undici giugno del mille novecento ottantaquattro
Quindi Napolitano torna su questo tema davvero centrale nell'agenda politica del PC dei Comunisti italiani
Dei lettori di Repubblica e sicuramente ma non solo
E lo fa però naturalmente in un contesto diciamo che vede non più presente Berlinguer
Che grida poi di lì a pochi anni anche il superamento del PC ma ci verremmo nei prossimi documenti che aveva proporvi adesso politica e questione morale
Torino ventuno marzo mille novecento ottantasette buon ascolto credo che sia mio compito trarre come d'altronde diceva or ora Eugenio Donizetti
Delle conclusioni politiche da questa conferenza programmatica nel senso di mettere in luce il significato dello sforzo che qui si è compiuto e di dare risposte sui problemi di carattere generale che sono stati sollevati
Uno sforzo a mio avviso rilevante problemi di grande penso non può perciò apparire formale il ringraziamento che anch'io dopo Eugenio Donizetti voglio rivolgere accompagna e compagni Amici
Rappresentanti di diverse organizzazioni sociali dirigenti d'azienda tecnici che hanno fatto l'indubbio successo di questa conferenza
Siamo alla vigilia di una prova di vitale importanza per Napoli
E dunque per il Mezzogiorno e per l'intero Paese
Napoli non può correre il rischio
Di perdere ancora degli anni
Senza riuscire a darsi un serio ed efficiente governo democratico
Dopo quelli che ha già perso dal mille novecento ottantatré
Prema uno grandi necessità di trasformazione in questa città e in quest'aria decisive per lo sviluppo della economia e della società italiana
Per lo sviluppo della nostra democrazia
Grandi necessità di trasformazione dinanzi alla cui essi di gravi fenomeni di degrado da un lato e al manifestarsi
Di storiche potenzialità e di nuove energie dall'altro
Occorre una strategia una idea di Piano ha detto Umberto Ranieri nella sua relazione
E debbono farsi
Di ciò portatrici le forze politiche che si candidano a governare la città ecco il senso dell'impegno programmatico del PC lì
Un impegno che non è cominciato
Ieri mattina
Come ha scritto un giornalista parlando di latitanza programmatica del partito comunista
Bisogna credo piuttosto parlare allora di latitanza di qualche giornalista di fronte Allo sviluppo del nostro impegno programmatico
Al convegno
Sulla reindustrializzazione della campagna del mille novecentottantaquattro al recentissimo convegno nazionale sul governo delle aree metropolitane tenutosi qui a Napoli
Dalle battaglie parlamentari per il superamento dei regimi commissariali alle proposte per il risanamento della finanza comunale
Un impegno che con questa conferenza
Ha raggiunto a mio avviso un punto avanzato di articolazione concretezza
Da una parte facendo leva su un'ampia consultazione popular popolare da cui abbiamo tratto indicazioni e sollecitazioni preziose
E dall'altra parte concentrandosi su tre versanti
Essenziali per l'amministrazione e la guida della città
Voglio ancora ricordarvi
Perché questa non ha inteso essere una conferenza programmatica onnicomprensiva che si impegnasse su tutto l'arco delle questioni che si pongono nella nostra città
Tre versanti essenziali primo condizione civile è stato dei servizi e della macchina comunale secondo quello che Ranieri ha chiamato
L'innovazione urbanistica terzo la Napoli produttiva io non ho la pretesa credo che sarebbe assolutamente fuori luogo che tentasse di farlo
Di vagliare e sintetizzare tutte le indicazioni date in proposito nella relazione nelle schede negli interventi
E d'altronde in un certo senso tocca ora ad altre forze politiche
E alle diverse rappresentanze sociali e culturali pronunciarsi su quelle indicazioni
Mi limito perciò solo ad alcune considerazioni il primo gruppo di problemi che qui è stato discusso rappresenta una scelta obbligata
E pone una necessità stringente di trasformazione
Una svolta nella gestione un cambiamento netto
Nello stato della nettezza urbana e del trust
Della scuola e della sanità
Nella drammatica condizione dei minori un'effettiva
Riforma dell'azienda comunale un serio processo di decentramento
Costituiscono condizioni essenziali di vivibilità
Della città e di esercizio da parte del Comune delle sue funzioni primordiali
Costituiscono condizioni elementari
Di una politica volta ad affrontare la più complesso ai complessiva questione del malessere urbano del degrado urbano considerata come diceva Ranieri riferendosi a importanti recenti elaborazioni come nuova chiave
Della questione meridionale
Io
Ritengo che qui si siano fornite
In proposito delle indicazioni abbastanza concrete e puntuale
E siamo ansiosi
Di vedere quali obiezioni o controproposte possono essere avanzate vale indicazioni concrete e puntuali
Anche costi volanti novità
Come ad esempio quelle introdotte nell'intervento di Gustavo Minervini
Circa il modo di configurare le responsabilità pubbliche e il possibile contributo dei privati nella gestione dei servizi
C'è dunque
Un nostro impegno primario e non potrebbe non esserci nostro impegno primario sul terreno della condizione civile di Napoli
Impegno inseparabile
Da quello determinante che dovrebbe appurare non a parole ma nei fatti tutte le forze sane della città d'impegno voglio dire in ogni senso ma innanzitutto in senso etico-politico contro la camorra
Contro la criminalità organizzata
Per l'affermazione
Della legalità
Temi che hanno formato oggetto dell'intervento del compagno rinnovi così impegnato su questo fronte
L'impegno contro l'incombere di una società inciviltà bisogna partire
Compagne e compagni amici penso che ne siamo consapevoli bisogna partire necessariamente
Da quella che per la gente a Napoli la fatica della vita quotidiana
Abbiamo sentito i risultati della inchiesta sondaggio che si è condotto abbiamo anche ascoltato seguito su quello schermo alcune intervenisse
Che parlavano chiaro
In questo senso però ecco che cosa vorrei sottolinea
Che cosa
Mi ha colpito positivamente anche ascoltando
Alcuni di quegli efficacissimo i discorsi raccolti per la strada mi ha colpito questo fatto che il peso
Estremamente grave
Di bisogni elementari più che mai non soddisfa
G esigenze basilari di serenità e sicurezza non impedisce alla gente di guardare più avanti
Di cogliere problemi di fondo
Di sollecitare una strategia di più ampio respiro di ragionare sul futuro
Si diceva in qualche intervento
Si diceva giustamente ma negli ultimi tempi a Napoli
Questo è un dato rilevante si è tornati a discutere sul ruolo della città su un suo possibile nuovo sviluppo si è tornati a discutere su grandi Borletti ecco ma io aggiungo
Ancora più rilevante è il fatto che
Si torna a discutere
Su ciò non solo tra rappresentanze qualificate
Ma in una ben più ampia opinione questo ci dicono le risposte ai quesiti del sondaggio
Le interviste ci dicono anche che alcune idee stanno diventando senso comune e ci dicono anche che si esprime in una parte consistente di questa città
Una carica nonostante tutto di fantasia
E di fiducia
Ebbene compagne e compagni amici a tutto questo ha cercato di rispondere il nostro discorso anche
Gli altri due gruppi di problemi che qui abbiamo affrontato i problemi della innovazione urbanistica e dello sviluppo produttivo
Partendo anche qui certo e non potremmo fare diversamente
Dalla condizione attuale di persistente degrado del tessuto urbano
In tante sue parti e di persistente insufficienza e difficoltà del tessuto industriale e produttivo
Ma mettendo l'accento
Sugli elementi di novità su quegli elementi di novità che richiamava questa mattina Mariano D'Antonio
Sui fattori di dinamismo sulle esperienze più positive che si sono prodotte a Napoli negli ultimi tempi e qui abbiamo sentito
Questa tribuna ad esempio rappresentare efficacemente
Due di queste esperienze quella della nuova Italsider e quella della Nuova Ansaldo
Mettendo l'accento quindi in definitiva
Sulle scelte di sviluppo da compiere in questa fase e non chiudendoci in una rappresentazione angosciata o addirittura catastrofica
Del presente
Nuove scelte in campo urbanistico
Non ripeto
Quel che qui è stato detto in un ampio ampio di interventi
Dalla relazione di Umberto Ranieri all'intervento conclusivo della seduta di ieri pomeriggio di Andria Geri Micca quel che è stato detto ad esempio su come concepire un nuovo piano corredo regolatore e io credo che noi dobbiamo andare avanti anche nel ripensamento di questioni di metodologia della pianificazione urbanistica e non soltanto urbanistica quel che è stato detto sulle direttrici da discutere
Per la zona orientale della zona occidentale per il centro storico per il centro antico per la valorizzazione di risorse ignorante di risorse negate come il mare
E tantomeno
Evidentemente penso di riassumere quel che è stato detto in altre sei e più specificamente idea poi progettato
Attraverso iniziative come quella recente così significativa della facoltà di architettura dell'Università di Napoli
Voglio solo sottolineare
Voglio farlo anche come dire con senso della misura con sobrietà
Come si stia uscendo
Finalmente
Dalle genericità
E anche da fuorvianti contrapposizioni
E saltando il ragionamento sulla necessaria innovazione urbanistica con quello sul nuovo sviluppo produttivo economico sociale e culturale
Della città e dell'Area metropolitana di Napoli
Non c'è dubbio questo è stato detto da parecchi risulta artificiosa e anacronistica
La contrapposizione tra industrializzazione terziarizzazione
Si sta giustamente entrando nel merito di quale sviluppo industriale vada perseguito
Con quale politica delle partecipazioni statali
Con quale spazio per la piccola industria manifatturiera in quale rapporto con la sfida storica della salvaguardia dell'ambiente
In quale combinazione tra produzione servizi industria e opere pubbliche industriale e sviluppo di nuove organiche coraggiose politiche dei beni culturali e del turismo
Voi avete notato sulla base delle risposte date al nostro sondaggio come sia passata nel senso comune
L'idea sacrosanta
Che non ci si può più attendere chissà quali sviluppi dell'occupazione
Dall'industria e in particolare dalla grande industria ma
Noi dobbiamo stare molto attenti dobbiamo trasmettere anche questo
Elemento di riflessione ha un'opinione più larga a non confondere creazione di retta
Di posti di lavoro nell'industria
Il ruolo dell'industria per lo sviluppo complessivo per l'innovazione per il progresso sociale e progresso sociale significa innanzitutto occupazione
Di una società come la nostra
Io sono d'accordo con Mariano D'Antonio ne avevamo discusso anche in qualche occasione
Precedente in sedi più ristrette
Io sono d'accordo che si pone un problema di accento e anche di scelte in questo momento in questa fase innanzitutto nella nostra città nella mostrare rispetto al rischio
Che specie
Sulla base della nuova legislazione per il Mezzogiorno il dinamismo imprenditoriale
Si indirizza in modo prevalente sulla strada delle opere pubbliche e dell'industria delle costruzioni
Piuttosto che sulla strada di un moderno sviluppo complessivo
Che non può non avere qui a Napoli e in tutto il Mezzogiorno a scelta deve valere per tutto il Mezzogiorno un suo asset un suo assai nella qualificazione e non lo sviluppo dell'industria mani fatta
Pensiamo
Compagne e compagni
Di aver dato con questa conferenza
Risposte conclusive di aver già indicato tutte le soluzioni
Il titolo di questa conferenza indicava professo dai problemi alle soluzioni
Senza un impegno non voleva certamente dire che finita questa conferenza ne saremmo usciti Giacomo tutte le soluzioni in tasca
Però noi abbiamo dato io credo anche attraverso questa iniziativa contributi più coerenti e concreti
Di qualsiasi altra forza politica Anna
Penso che questa affermazione si possa fare e Possa reggere qualsiasi confronto direi
Anche e questo non è secondario che abbiamo indicato e confermato un metro
In il metodo del prendere e del danaro
Sul piano delle idee dei Progetti del programma in un rapporto schietto e costruttivo con tutte le forze sociali e culturali valide e intendiamo continuare
La costruzione e intensificazione di questo rapporto anche in vista delle responsabilità che ci toccherà assumere
Nel nuovo consiglio comunale e ci auguriamo nella guida della città
Responsabilità proprie delle forze politiche nelle sedi istituzionali
E io vorrei indicare
Due di queste responsabilità
Primo
La scelta delle priorità
Dei punti di attacco di una nuova azione di governo
Abbiamo qui presentato molte proposte anche tradotte in Schede come dicevo concrete e puntuali
Ebbene dobbiamo anche cominciare a pensare da dove debba partire
Un'azione di governo che voglia in alcuni campi segnare una svolta nella vita della città secondo
E responsabilità propria delle forze politiche nelle sedi istituzionali garantire il momento
Dopo il confronto più aperto con una pluralità di progetti il momento della scelta ed è il passaggio all'esecuzione
Se vogliamo che non restino frustrati
Tanti tentativi tanti contributi tanti apporti propositivi
E che Napoli poi non passi alla storia si fa per dire come capitale dei Progetti mai realizzata
E d'altronde
Se mi è consentita una divagazione
Quando
Quasi un anno fa ormai nel congresso nazionale di Firenze del Partito comunista
Noi sottolineammo una
Caratterizzazione
Del nostro partito come partito programmatico e di governo
Intendendo impegnarci
A diventare sempre di più
Un partito che nel suo insieme si identifichi con determinate impostazioni programmatiche senza limitarsi
A produrre convegni e documenti indispensabili e pregevoli che poi magari rimangano soltanto patrimonio di una ristretta cerchia di dirigenti dei militari
Ci impegniamo a diventare sempre di in più
Un partito che a differenza di altri e
Metto
In prima fila la democrazia cristiana
Non intenda il programma come facciata anche bella facciata
Anche seriamente
Concepita
Per poi cedere
Una volta assolute responsabilità di governo a tutte le vischiosità
In particolare qui a Napoli
Di un apparato amministrativo spero utilizzato e del tradizionale clientelismo politico elettorale
Indi intenderemmo
Con quella scelta del Congresso di Firenze caratterizzarci sempre di più come partito che sappia passare dalla prospettazione di un programma complessivo ha scelto attorno a quello che dicevo momento fa dei punti di partenza
Dei primi atti significativi da compiere dei progetti più maturi e incisività realizzare
Credo che questo sia essenziale compagne e compagni
Per una risposta
Ai problemi che qui sono stati sollevati problemi di carattere generale che qui sono stati sollevati il problema del rapporto tra società civile forze politiche istituzioni è anche il problema
Tra forze politiche di governo e competenze professionalità capacità progettuale
Si è detto da tante parti si è detto giustamente anche nella relazione che in questi anni per Napoli il punto critico più grave pur in presenza di tanti fermenti
Fattori di dinamismo potenzialità e perfino risorse finanziarie disponibili il punto critico più grave
è stato costituito dall'assenza di un governo degno di questo nome e dalla inadeguatezza delle istituzioni e poi si è detto da parte di qualcuno mi pare ad esempio da parte del dottor Giustino
In sostanza c'è un problema di classe dirigente
Io ho preso nota
Di quello che è stato detto dai rappresentanti
Diverse organizzazioni dallo stesso vicepresidente della Confindustria
Qui tra ieri e oggi
Le iniziative
Delle forse
Imprenditoriali
Iniziative che hanno avuto un peso che si sono fatte sentire
Nel periodo più recente qui a Napoli
Non indicano assolutamente sì ha detto
Che si voglia da parte
Dell'imprenditoria o della maggiore imprenditoria privata o delle sue organizzazioni rappresentative assumere un ruolo di supplenza
O addirittura esprimere una d'altronde illusoria pretesa sostitutiva nei confronti dei partiti e addirittura delle istituzioni anzi si è detto si sollecita
Una piena assunzione di responsabilità è anche una garanzia di stabilità da parte delle forze politiche chiamati a governare la città io credo che queste precisazioni siamo state importanti e vadano apprezzate così come credo
Che si debba considerare giusta la esigenza
Di una corretta distinzione di ruoli e di momenti vi è tornato Carlo ferma Aiello che stamattina momento decisionale momento esecutivo momento di controllo nel governo di una grande città come Napoli
Io voglio dire a questo proposito nel modo più semplice
Che da parte
Di qualsiasi forza politica responsabile come certamente la nostra non si deve in questo momento in questa fase a Napoli lasciar cadere nessuna disponibilità
Anche di grandi gruppi privati
L'essenziale però e che si esercitino
Le funzioni proprie di chi rappresenta la sovranità popolare
E di chi governa
Funzioni di verifica della rispondenza di ciascuna proposta a un disegno di sviluppo ispirato all'interesse generale e dunque funzioni di selezione e di indennizzo rispetto a qualsiasi progetto e proposta di interesse
Anche in questo senso certo
Si pone è stato sollevato qui un problema di riforme istituzionali
E in particolare
Un problema di riforma di fronte alla crisi di poteri di e di risorse dell'istituzione comune
Ebbene io qui vorrei dire che proprio non partiamo da zero proprio non siamo ancora all'alba della discussione
Su queste questioni io vorrei ricordare sia in documenti recenti
Della direzione del nostro partito sia in quel convegno sulle grandi città che si è svolto qui a Napoli si sono avanzate delle proposte molto precise discutibili quanto si voglia allora anche da parte di altri si rientri nel merito
Ma ad esempio
Abbiamo detto con molta chiarezza che cosa a nostro avviso si debba intendere per un'autorità metropolitana in fra regionale il super comunale si è detto come noi intendiamo ad esempio
Lo sviluppo di accordi di programma su una linea che è stata anche aperta dalla nuova legge per il Mezzogiorno si è detto cosa interessante cosa interessante come da un lato si vede danno concludere finalmente le gestioni commissariali e dall'altro
Questo abbiamo esattamente scritto si debbano
Sulla base dell'esperienza dei commissari di governo nominati per compiti straordinari raccogliere le norme legislative
Cui è stato necessario derogare e provvede ieri a un loro riordinamento così da eliminare non solo per i casi di emergenza ma in via dei mi tira tutte quelle disposizioni e procedure che in molti campi ostacolano l'efficienza
Della pubblica amministrazione e credo che siano
Formulazioni molto impegnative e serie
Ma detto tutto questo
Non mi hanno persuaso
Francamente certi accenni
Alla necessità di una nuova classe dirigente per Napoli quasi che questa sia una responsabilità esclusiva delle forze politiche no
Questa è una responsabilità comune di tutte le forze che operano e hanno un ruolo nella società napoletana
Sviluppo della democrazia e formazione di una nuova classe dirigente richiedono partecipazioni affermazione dei diritti del cittadino
E richiedono soprattutto riaffermazione e riqualificazione di tutte le presenze organizzate e delle maggiori organizzazioni sociali
Dai sindacati alle associazioni imprenditoriali che ciascuno faccia la sua parte la faccia senza tendenziosi TAC io post considerò senza dubbio
Una cosa
E non sempre è accaduto nel passato
Che ha un valore la partecipazione a questa e ad altre mostre iniziative recenti di rappresentanti ad esempio delle associazioni imprenditoriali
Che dimostrano in questo modo di non voler legare
I loro punti di vista
I loro interessi il loro ruolo a una
Determinata parte politica e nemmeno
Alla coalizione dei partiti che finora ha governato su scala nazionale credo che si debba andare avanti sbarazzare un dossier di ogni pregiudizio ideologico
E valutando ciascun partito a cominciare dal nostro
Per quel che dice e quel che fa per le idee
Che mostra di sapere esprimere per le iniziative che mostra di saper portare avanti
C'è un'altra questione
A cui ho già fatto cenno che pure è stata discussa qui e che e che come dire
E nello sfondo di questo convegno
La questione del rapporto
Tra un partito come il nostro ma io vorrei
Che si dicesse non soltanto tra un partito come il nostro a qualsiasi partito politico serio e le competenze e le professionalità ricatta città progettuale
Io ritengo
Che ci debba essere più autonomia reciproca e reciproca attenzione
Bisogna ascoltarsi di più
E questo vale per gli uni e per gli altri vari per i partiti e vali per le intellettualità
Portatrici
Di sapere di professionalità di competenza
Ci si debba ascoltare di più
Si debba anche essere più liberi nel confrontarsi nel consentire nel dissentire
E qui non contano tanto le tessere di partito questo male all'interno del partito comunista o di altri partiti
E vari in rapporto ad un'area ben più ampia
Di presenze professionali e tecniche qualificate
E difficile e difficile
Stabilire un rapporto giusto il secondo
E non lo si stabilisce mai una volta per tutte
Certo
Noi ci troviamo più di qualsiasi altro partito e quindi se si vuole
Ci esponiamo anche più di qualsiasi altro partito ma non vorrei che nostri avversari o commentatori
Più o meno male i voli non vorrei che sotto valutassero la profondità dei nega
Di considerazione e rispetto politico intellettuale e morale
Che conducono e riconducono
Tanti intellettuali a dialogare e collaborare con il Partito Comunista in modo particolare in questa nostra città che ha bisogno assoluto di questo rapporto e di questi contributi
Noi abbiamo prospettato
Con la relazione del compagno Ranieri
Una soluzione politica
Per i problemi del governo della città
Ma io credo che
Ci sia un aspetto generale del problema da mettere bene a fuoco generale perché
Riguarda tutti riguarda tutti indipendentemente dall'alleanza che si potrà formare nel nuovo consiglio comunale per la guida della città
Ed è questo
Lo ripetiamo
Occorre un elevamento del livello complessivo della rappresentanza e del confronto nel Consiglio comunale di io adesso non voglio fare un discorso che ossa apparire troppo facile e che tuttavia avremmo anche i titoli per fare
Troppo comodo
Mettere tutto nello stesso fascio ma quando io sentivo questa mattina permettetemi poi non ha potuto nemmeno esser presente fino alla fine quindi non lo faro
Non toccherò il suo pudore ma quando si sentiva questa mattina un intervento come quello del compagno Vittorio Silvestrini
E si sentivano richiamare Daloui i progetti le proposte
Di alto livello di cui si è fatto portatore del consiglio regionale della Campania ebbene allora non si può dire
Che tutti i partiti abbiano fatto scelte di basso livello nelle istituzioni eh no
Bisognerebbe aprire la
Il coraggio e l'onestà da parte di qualunque osservatore di sapere pesare quello che ciascun partito poi anche in questi anni così difficili
E dico sì
Mediocrità complessiva ha dato il Partito Comunista ma comunque ora senza fare questa polemica particolare occorre elevare
Il livello complessivo della rappresentanza ed il confronto nel consiglio comunale di Napoli e tocca farlo a tutti i partiti e questo è per noi un terreno fondamentale di sfida
Ma
Non intendiamo questa sfida come speranza che gli altri non reggano alla prova anzi intendiamo questa sfida come stimolo agli altri perché tutti si porti al livello necessario ciascun partito le proprie rappresentanze nelle istituzioni e innanzitutto nel consiglio comunale questo consentirà anche poi
La ricerca
Più feconda
Di un programma di governo
Noi tuttavia proponiamo una precisa alleanza politica una precisa alleanza politica per la vita della città
E lo abbiamo detto e lo ripetiamo noi proponiamo innanzitutto un'alleanza tra le forze della sinistra
Per forza di sinistra non intendiamo questo è ovvio soltanto il partito comunista il partito socialista però noi chiediamo innanzitutto al partito socialista
Di assumere una posizione non equivoca a questo proposito si schieri sì presente al corpo elettorale si presenti al corpo elettorale
Dicendo con chiarezza
Quale alleanza di governo in via prioritaria si impegna a costruire e quale contributo intende dare anche alla creazione di un clima politico nella città che consenta alle forze di sinistra di conquistare la maggioranza
Il Consiglio comunale questa sarebbe
Davvero a maggiore garanzia di stabilità
E anche di affinità nel governo della città che si possano che si possa quindi un'alleanza tra le forze di sinistra
Aperta altri contributi oltre quelli del Partito comunista e del Partito Socialista in un clima di confronto che noi possiamo sperare ancora si svolga ad un più alto livello nel nuovo consiglio comunale che naturalmente noi partiamo
L'avanzare questa proposta anche dall'esperienza lo diceva il compagno Ranieri portfolio ripeterlo
Che insieme comunisti socialisti ed altre forze
Hanno vissuto dal settantacinque all'ottantatré non considerandola una fugace
Parentesi ed essendo per noi in dubbio che la riflessione critica di autocritica su quella fase non può oscurare il significato grande che essa ha rappresentato
Per le forze pro progressiste e della città
Queste elezioni si debbano fare
Non sembri un'ovvietà
Non è un'ovvietà
Non è un'ovvietà
Perché già si comincia a dire che se vi fossero elezioni politiche anticipate
Ebbene allora non potrebbero farsi contestualmente le elezioni a Napoli e ho sentito addirittura usare davvero bizzarro argomento
Che se ci sono le elezioni politiche anticipate
Non si parlerà di Napoli o si parlerà di Napoli come si appunto Napoli fosse chissà quale
Piccolissimo comune sperduto i cui problemi specifici possano restare fuori di una grande competizione politica nazionale e consentitemi di non ripetere perché può apparire ormai un luogo comune
Che Napoli è un grande problema nazionale in effetti noi non sappiamo come potrà concludersi la contesa per tanti aspetti strumentale avvilente ambigua
Politicamente non limpida e anzi carica di ombre della crisi del governo Craxi e della trattativa per la formazione di un nuovo governo vicenda in cui sia ora inserito anche l'allarmante intervento di Linate formazioni terroristiche noi comunisti ci siamo collocati in questa crisi
Attraverso un forte e motivato richiamo ai problemi reali dei problemi di fondo su cui ciascuna forza politica ha il dovere di pronunciarsi in modo in equivoco
E partendo da ciò ci siamo schierati contro l'ipotesi di elezioni anticipate e per la liquidazione della formula così
Visibilmente esaurita del penta partito
Ma tra i problemi di fondo ci sono tutti quelli cui è legato il futuro di Napoli
E noi siamo pronti a dare a questi problemi posto che loro spetta in qualsiasi campagna elettorale si debba condurre nei prossimi mesi fosse la sola campagna elettorale comunale amministrativa o fosse una campagna elettorale congiunta per il Parlamento nazionale e per il consiglio comunale
Dinanzi
Vedete
Compagni
Ripeto le parole dette all'inizio noi siamo alla vigilia di una prova di vitale importanza
E vogliamo più che mai tenere aperte le porte
Del nostro partito anche al di là di questa prova
A contributi come quelli che si sono espressi
Da varie parti d'
In questo convegno in questa conferenza e in altre iniziative vogliamo aprire le nostre liste
A tutte le presenze
Qualificante
Non c'è bisogno di ricordare che
Che il sostantivo presenza il femminile quando si parla di presenze qualificate si parla di apporti anche qui
Grande valore politico intellettuale tecnico che in questa come in altra occasione sono venute
Accompagna di amiche don
Vogliamo aprire la lista a tutte queste presenze a tutte queste forse
Intendiamo fare ogni sforzo per contribuire a cui la riqualificazione delle rappresentanze politiche nel consiglio comunale di Napoli di cui ho parlato
Però ecco mi sia consentito di terminare soltanto
Con qualche parola rivolta dirà io adesso esclusivamente
Ai militanti del nostro partito
Qualche parola sulla responsabilità
Che anche da una iniziativa come questa ci derive
Per la gravità e complessità dei problemi da affrontare
Per la ricchezza delle energie e degli apporti che si indirizzano al nostro partito
Per l'ampiezza delle attese cui più di qualsiasi altra forza politica siamo chiamati a rispondere
Dobbiamo porci all'altezza di questa grande responsabilità e di questa grande occasione senza chiusure
Con spirito unitario con serietà dobbiamo riuscire a dare il meglio nell'interesse di Napoli e del Paese
Queste radio radicale era Giorgio Napolitano il ventuno marzo del mille novecento ottantasette a Torino politica è questione morale adesso l'abbiamo invece
Cambiamo piazza torniamo a Roma il ventisei febbraio del mille novecentottantotto in questo percorso che come dire non può che essere parziale e limitato della davvero
La stipsi una documentazione che sull'archivio di radio radicale ma non solo racconta della centralità dell'importanza comunque la si pensi naturalmente di Napolitano nella vita delle istituzioni della politica italiane
Dicevamo Roma mille novecentottantotto levi forme di Gorbaciov fu un convegno che naturalmente affrontava quello che sarebbe poi diventato lo choc il trauma più importante di quel diciamo per la parte conclusiva della storia dell'Unione Sovietica del Patto di Varsavia del comunismo e del socialismo reale
Gorbaciov fare come come detto
Era nel nel pieno dei suoi poteri e si era nella nel pieno della perestrojka
E della glasnost processi che avevano in in diciamo innescato il superamento di un sistema il tentativo di o quanto meno di miglioramento di un sistema che aveva naturalmente
E tragicamente ampli amplissimi margini di miglioramento quello che sarebbe stato definito era stato definito l'impero del male
E che e che in nel dibattito che andiamo a proporvi devia per una riflessione
Che nelle parole di Napolitano ascolteremo del ventisei febbraio del mille novecento ottantotto le riforme di Gorbaciov buon ascolto
Io vorrei innanzitutto
Ringraziare vivamente il professore all'ex novo
Per il quadro puntuale
Misurato aggiornato che egli ci ha offerto
Dello stato che delle prospettive della riforma economica in Unione Sovietica
E che mi riferirò essenzialmente alla sua relazione in questo Breve intervento
Da quello che ci ha detto il professor nove io di caverei questi elementi primo la straordinaria importanza novità
Dell'impegno e del tentativo di riforma che si è avviato con Gorbaciov fu in Unione sovietica
Secondo la profondità delle incognite e delle incertezze
Che pesa uno sull'esito
Finale
Di questo impegno di riforma
Terzo
E nell'immediato
La complessità e difficoltà della transizione
Dal vecchio al nuovo che si cerca di realizzare
A me sembra che effettivamente sì sia compiuto e si stia ancora compiendo uno sforzo rilevantissimo e direi in sostanza esauriente
Per individuare i vizi strutturali del sistema economico sovietico le contraddizioni e i problemi di fondo da affrontare
Un chiunque abbia letto almeno una parte
Anche solo una piccola parte di ciò che si è pubblicato dei saggi degli studi più significativi che si sono pubblicati in Unione Sovietica non può essere
Non colpito dalla
Con rudezza hanno che di queste analisi di queste hanno
Si è tradotto ad esempio in italiano per iniziativa del giornale l'Unità
Dossier pubblicato cioè in un libretto di grandissima diffusione
Dedicato alle riforme di Gorbaciov fu un saggio dell'economista sovietico scimmie DS
Che inizia
Con l'individuare i due vizi strutturali del sistema economico sovietico
Nel monopolio del produttore in una situazione di scarsità
E nella mancanza di un interesse di impresa all'innovazione
Questo mi pare
Un approccio particolarmente penetrante ma
Io credo che poi ci sono stati anche i contributi più complessivi più organici farò qualche cenno al libero che di recente è stato pubblicato in Francia e scritto appositamente per l'editore francese
Da Abela gambe ghiande
Uno dei maggiori economisti sovietici e attualmente credo si possa dire uno dei principali così ieri del segretario generale del PCUS proprio per quel che riguarda le questioni dell'economia le questioni della della riforma
Direi ecco che queste analisi oltretutto sono una von
The queste analisi da cui come dirò tra un momento si fanno poi discendere delle proposizioni delle e piattaforme programmatiche
Rappresentano un elemento anche di di di grandissimo interesse e stimolo intellettuale per noi per chiunque
Il fatto che poi analisi così crude impietose dello stato dell'economia sovietica e dei vizi strutturali del sistema sovietico appaiano
Su periodici e giornali in Unione Sovietica siano oggetto di pubblicazione e di dibattito ebbene io credo che costituisca un dato assolutamente nuovo di libertà culturale e politica che noi non possiamo che salutare con grande soddisfazione
Dicevo che da queste analisi a mio avviso si sono ormai anche ricavate non so se il professor non condivida questo giudizio ma ormai si sono anche già ricavate
Delle linee sufficientemente chiare di riforma
Parlo di grandi linee per una riforma come subito si aggiunge
Da parte dei sovietici questa volta radicale per una trasformazione radicale del sistema
Sovietico
Naturalmente tutti sta Astoria dell'Unione sovietica
In modo particolare
Vi furono tentativi non trascurabili di riforma economica di riforma economica
Negli anni Sessanta che culminarono appunto attorno alla metà degli anni sessanta e quindi ci si pone la domanda e se la pone a gambe Ian in questo libro quale garanzia
Che
Gli impegni e i tentativi di oggi non facciano la stessa fine di impegni e tentativi precedenti e in modo particolare di quelli della metà degli anni sessanta e e Loi e e lo e qui
Propone alcune risposte ma alcune risposte problematiche
Di cose cioè che possono garantire che non garantiscono già ora perché ancora non sono compiute che possono garantire che non facciano la stessa fine
Questi impegni di altri tentativi di riforma e mette come
Prima risposta ai prima garanzia l'atteggiamento verso il passato
Cioè precisamente la determinazione il coraggio la capacità di analizzare
Senza Riserve senza reticente reticenze intanto quelli che lui chiama i fenomeni di Maras ma di marasma
I fenomeni di marasma che caratterizzano la vita sovietica da dieci quindici anni e poi partendo di di
La capacità di andare molto più a fondo e indietro in questa analisi del sistema sovietico seconda gara ossia
Dice a gambe di anni
E però si tratta di questioni ancora in discussione la programmazione delle tappe della riforma il calendario della riforma e la democratizzazione della società del partito
Terza garanzia che la perestrojka abbia questa volta carattere globale mentre nel passato
Le riforme non sono mai state nei le riforme tentate non sono mai state né globali né complete e quindi intende molto chiaramente
Per carattere globale della perestrojka un impegno di cambiamento che non concerna soltanto l'economia che non riguardi soltanto l'economia ma riguardi tutti gli aspetti della vita sociale e infine quarta quarta garanzia
L'associazione di tutti i lavoratori alla perestrojka un movimento popolare lo sviluppo della democrazia
Ebbene tenendo conto di queste dichiarazioni che sono a mio avviso molto significative io vorrei
Forse è arrivato il messaggio
è tenendo conto di queste dichiarazioni indicazioni molto significative io vorrei fare
Solo due osservazioni ancora
Particolari per così dire sempre seguendo il filo di ragionamento Riale nove e poi porre quelle che mi sembrano le due questioni principali due osservazioni particolari
Uno è questa io ho detto che a mio avviso sono indicate ormai con sufficiente chiarezza le grandi linee della riforma e proprio in questo libro di Agamben Ian esse sono molto efficacemente
Sistemate e sintetizzate non ho tempo nemmeno di richiamarle ma parecchie di queste indicazioni sono state già ricordate tale uno però non c'è dubbio che ancora non ci siano risposte ancora non ci siano soluzioni su tutti Rocha cruciali uno di questi punti è stato indicato tale uno e cioè il punto della necessaria indistinti dispensava bile redistribuzione della forza lavoro
E delle politiche delle misure a cui attraverso cui essa può essere realizzata mettendo o non mettendo in discussione il principio della continuità del rapporto di lavoro il principio della garanzia della garanzia osso assoluta della occupazione per tutti
E i seconda osservazione per così dire particolare che riguarda quello che io ho chiamato la transizione
La complessità della transizione beh noi ci troviamo di fronte ad una difficoltà veramente a ardua
A mettere in moto un diverso meccanismo di pianificazione e di gestione che acquisti una sua coerenza e quindi una sua efficacia
E io trovo assolutamente fondato il rilievo che è stato mosso che è stato mosso credo innanzitutto in Unione Sovietica
E sui limiti insormontabili di una sperimentazione come quella che è iniziata il primo gennaio per
Un nuovo
Sistema di gestione dell'impresa in assenza di una riforma dei prezzi di una riforma dei prezzi che si prevede
Forse forse di definire verso la metà degli anni novanta non esistendo prima le condizioni per arrivare vie dovendosi preparare accuratamente
Ebbene allora se
Queste sono
E tante altre indicate dal nuovo
Le incognite
I problemi le resistenze resistenze che vengono non soltanto da
Da una parte importante degli strati dirigenti del partito e dello Stato ma che vengono anche da sedimentazione di molto complesse e profonde che nel corso dei decenni si sono
Prodotte nella società sovietica a tutti i livelli io credo che le questioni
Fondamentali a cui e legato il destino della riforma in Unione Sovietica sono due
La prima
Lo sviluppo del consenso e della spinta dal basso
è immaginabile che si abbia uno sviluppo di questa natura
Ho la riforma economica e affidata nella sua realizzazione al prevalere nel gruppo dirigente del partito di orientamenti per innovatori
Avendo in sostanza una parte molto importante della società indifferente diffidente resistente al cambiamento
E qui non parlo di
Gruppi sociali dei quali in questo momento e più evidente invece il coinvolgimento positivo il consenso
Credo che si possa senz'altro dire che per effetto di una politica di glasnost di apertura politica e culturale
Oggi ci sia un'adesione e anche un relativamente un relativo impegno di di di forze intellettuali
E consistenti di forze intellettuali che che hanno un peso che possono esercitare un ruolo ma guardando guardando invece al di là di ciò guardando alle grandi masse agli strati più ampi della società sovietica l'interrogativo resta sospese sono
Quello che dice Betti Zanda e cioè il dato vino vita
Il nesso strettissimo che si è introdotto tra riforma economica e liberalizzazione politica e civile o democratizzazione
Esatto è del tutto esatto ma che cosa si intenda per democratizzazione
E come attraverso un processo di democratizzazione sì convinti di coinvolgere e di coinvolgere in una posizione di sostegno al processo riformatore
Gli strati più ampi della società sovietica e ancora questione del tutto aperta
Noi vediamo emergere soltanto alcuni dati un dato su cui si insiste o per lo meno alcuni Indirizzo che si sottolinea e quello dell'autogestione
Cioè partecipazione dei lavoratori alle decisioni dell'impresa poi un po'più genericamente si dice partecipazione dei lavoratori a tutte le decisioni relative alla via economica
Si fa un esplicito riferimento al concetto di autogestione che come tutti sanno invece nel passato
Nel passato è stato escluso da da ogni legittimità
Adesso si si parla si parla ad esempio nel libro di a gambe Indian USA usando
Dei termini che incluso credo comincino tutti e quattro con aule poco ma che la traduzione francese o italiana invece
Suonavo diversamente e e sarebbero la indipendenza della gestione delle intrise
La intera
Copertura
Dei Less pizze
Da parte delle imprese stesse l'autofinanziamento o l'autogestione quindi
Oggi si indica l'autogestione come uno dei principi cardinali di un nuovo sistema di pianificazione e gestione ma naturalmente questo può considerarsi
Soltanto un aspetto di un problema di sviluppo della democrazia di un problema di democratizzazione
E poi l'altro dato che mi pare emergere e quello del riconoscimento
Di un pluralismo di opinioni e di interessi pur nell'ambito di un sistema monopartitico
Un pluralismo di opinioni infatti si valorizza non solo la classe Lost
Lo sviluppo di una aperta discussione libertà di critica dialettica attraverso i mezzi di informazione pur tutti controllati certamente dallo Stato e dal partito però cioè evidentemente una decisione dall'auto di promuovere questo confronto di riconoscere un pluralismo di opinioni
Si insiste su queste trenta mila associazioni informali che si sarebbero costituite in Unione Sovietica
Che si occuperebbero di varie problematiche
Io non mi sento in grado di dare nessun giudizio come dire sulla consistenze significatività di questo fenomeno che tuttavia e nuovo
Pluralismo di interessi ecco di cui pure si parla nel senso nel senso di abbandonare lo schema il mito della società sovietica monolitica
Di riconoscere l'esistenza
Di interessi
Diversi e divergenti e quindi di conflitti di interesse
Che debbono avere la possibilità di esprimersi e che debbono essere regolati in quali forme e ancora tutta la questione da approfondire ecco mi pare che questo sia
Uno dei punti fondamentali l'altro
Problema fondamentale a cui a mio avviso e legato insuccesso
Di questo impegno e tentativo di riforma complessiva non soltanto economica del sistema sovietico e l'evoluzione del quadro internazionale
E io credo che
Che molto dipenda tra l'altro molto dipende anche per quello che riguarda risultati nove ha detto risultati
Ancora non se ne vedono sì avuto un tasso di sviluppo molto modesto nel mille novecentottantasette teniamo conto che in cui lo sforzo di radicale e coraggiosa revisione delle statistiche di cui pure ci ha parlato il nostro relatore ad esempio a gambe gli hanno sostiene che nel mille novecentottantuno mille novecentottantacinque
La crescita è stata di zero
In Unione Sovietica la crescita è stata zero per cui anche un tasso modesto di sviluppo se veritiero rappresenta un progresso ma questo probabilmente non è sufficiente per acquisire consenso
Credo che anche per acquisire consenso sarà molto importante
Che l'economia sovietica che l'Unione Sovietica possa beneficiare nei prossimi anni di un nuovo clima di nelle relazioni internazionali
Di un clima di crescente cooperazione e non più di contrapposizione globale tra Est e Ovest
Questo clima può consentire ovviamente uno spostamento di risorse dalla spesa militare
Questo spostamento implica sia chiaro un abbandono da parte dell'Unione Sovietica
Di disegni e ambizioni
Di carattere espansionistico quindi impegno implica una revisione degli indirizzi di politica internazionale seguiti dall'Unione Sovietica soprattutto nel corso degli anni settanta degli anni settata questa revisione e in atto ma non c'è dubbio che questa revisione
Debba approfondissi però non c'è dubbio che questa possibilità dipende anche dal fatto che si vada avanti sulla via
Della distensione del disarmo e dell'intesa in molteplici campi tra Est e Ovest collaborazione
Con per azione economica non soltanto relazioni commerciali cooperazione tecnologica e così via integrazione
Dell'economia sovietica nel sistema delle relazioni e delle istituzioni economiche internazionali
E qui e ho finito e qui naturalmente
Bisogna vedere che parte
Voglia giocare l'Occidente
Vogliamo giocare gli Stati Uniti
L'Europa
Le forze democratiche all'interno di questi Paesi come intendano muoversi come intenda muoversi io credo che risposte
Molto costruttive molto serie siano state date da parte americana
In un rapporto che a mio avviso rappresenta pur essendo un rapporto sintetico quanto di meglio si è elaborato per esprimere un punto di vista democratico dell'Occidente di fronte a al processo di riforma in Unione Sovietica al nuovo corso di Gorbaciov parlo del rapporto elaborato da una task force
Di di di di trentasei eminenti
Studiosi opinion makers americani che hanno lavorato per sei mesi e poi hanno dato alle stampe hanno presentato in un pubblico convegno dello scorso ottobre ha sempre avuto in Minnesota questo rapporto che significhi attivamente si intitola come rispondere alla sfida
Di Gorbaciov fu poi noi traduciamo sfida in italiano ma pensando
Sempre ad associare questo termine di sfida con quello di minacciano in questo caso sfida significa
Opportunità
Le opportunità che propone il cambiamento in atto in Unione Sovietica che propone l'iniziativa il dinamismo anche di Gorbaciov
Opportunità da saper cogliere opportunità a cui corrispondere con una politica che favorisca il cambiamento in Unione Sovietica perché questo corrisponde ad un interesse generale corrisponde
Ad un interesse anche delle forze democratiche e dei Paesi democratici dell'Occidente ha un interesse anche in termini di grandi valori ma ha un interesse concreto
Della economia mondiale ha un interesse concreto per la soluzione di problemi che oramai hanno una portata tale da esigere uno sforzo comune e in particolare uno sforzo comune dell'Est e dell'Ovest
Era Giorgio Napolitano il ventisei febbraio del mille novecentottantotto a Roma durante il convegno le riforme di Gorbaciov fra e quello che il padre della perestrojka
Rappresentava per per l'Unione Sovietica che sarebbe diventata ex il mondo dell'Europa dell'est che avrebbe visto crollare la cortina di ferro il muro di Berlino
Di di di lì a poco
Anche naturalmente interrogava che in modo drammatico il partito comunista italiano che prima di arrivare alla svolta della Bolognina con il congresso del marzo del novanta celebrò a Roma
Il diciottesimo congresso
Nel un anno prima esattamente del dell'ultimo congresso il diciannovesimo quello che pose fine alla storia del Partito Comunista Italiano
Diciamo un anno prima della Bolognina Roma si riuniva il Partito Comunista congresso del diciottesimo congresso
Con una nuova guida quella di Achille Occhetto con Napolitano proprio Napolitano che qualche settimana prima di quel congresso
Papaleo una discussione in in modo pubblico
E naturalmente in modo drammatico
Sul sul futuro il PC appreso ufficialmente in considerazione due volte la possibilità di cambiare il nome
Diceva Napolitano disse Napolitano la prima nel quarantacinque la seconda nel sessantacinque quando cioè si è parlato di possibile unificazione tra PSI
E PC e allora la cosa sarebbe stata facilmente comprensibile
Io l'ho grandissima importanza alla sostanza del nostro cambiamento decide di cambiare il nome del partito potrebbe dare l'impressione che vogliamo dimenticare nella nostra storia
Noi non la dimentichiamo e credo che per essere credibili dobbiamo fare i conti apertamente con il nostro passato in ogni caso non mi scandalizzerei di un cambiamento del nome ma vorrei che fosse legato a dei fatti politici
Nel senso di una ricomposizione della sinistra in Italia e in Europa del superamento pieno delle divisioni
E di tutto ciò che di storicamente vecchio e non più sostenibile c'è nella sinistra nel suo complesso Giorgio Napolitano
Così il quello che sarebbe poi diventato il presidente della Repubblica nel due mila e sei nel corso di una trasmissione radiofonica Radio anch'io
Il dodici febbraio ottantanove il venti marzo ottantanove dicevamo si riuniva a congresso il Partito Comunista Italiano a Roma in diciottesimo congresso ognuno ascoltare quello che disse
La parola al compagno Giorgio Napolitano
Noi rischiamo
Discutendo in questo congresso compagni e compagni
Di un'esigenza di profondo rinnovamento
Che si pone al nostro partito ma non soltanto adesso
Che scaturisce dalla crisi del sistema politico italiano ma anche da mutamenti intensissimi nelle società europee e nello scenario mondiale
E che investe tanto con la nostra vita nazionale quanto link perciò delle relazioni internazionale
Il quadro drammatico e grandioso vi più assillanti i rischi che problemi comuni del nostro tempo e insieme delle prospettive nuove vede opportunità senza precedenti che si sono venute Verini andò per la causa della pace del disarmo della cooperazione non è una cornice retorica per l'azione politica che siamo chiamati a condurre in Italia non è stato concepito e prospettato accusi nella relazione del compagno ok
Quel quadro
Ci offre forti motivi di speranza e di rinnovata tensione ideale e nello stesso tempo di realistica iniziativa e battaglia politica in modifica condizioni e termini dello stesso confronto fra le forze sociali e politiche all'interno del nostro Paese Strauss-Kahn europea
Così il tema di un'alternativa di governo in Italia si presenta in una luce diversa
In un orizzonte ben più aperto anche rispetto a pochi anni fa stanno accadendo più di quanto fosse mai avvenuto vecchie barriere che si sono allungo frapposte al libero sviluppo di una dialettica politica
Democratici
Per quel che riguarda il nostro partito il Congresso di Firenze sancì di una scelta che fu insieme un punto di arrivo e un punto di partenza quella di considerarci senza alcun residuo impaccio parte integrante della sinistra europea
Fu il punto di arrivo di una travagliata esperienza e ricerca che ci aveva condotto fuori degli schemi del movimento comunista e ci aveva fatto incontrare sempre più da vicino
Con partiti socialisti e socialdemocratici impegnati ad affrontare le stesse difficili prove come forze di sinistra operanti in questa parte dell'Europa
Ma fu in qualche modo che la scelta anche un punto di partenza un nuovo inizio
Per lo sviluppo su basi più ampie coerenti del nostro sforzo di elaborazione e di iniziativa
Inteso come contributo all'arricchimento e al rilancio
Io lo schieramento unitario di sinistra in Europa occidentale nella comunità europea credo si possa dire compagne e compagni
Che si è trattato di una scelta feconda di cui segni erano stati d'altronde gettati da molti anni
Nel parlamento di Strasburgo e per tante altre vie sono stati raccolti dei frutti importanti
Innanzitutto nel senso di ulteriori avvicinamento tra forze altamente rappresentative della sinistra nei nostri Paesi
Non ci nascondiamo certo nelle divergenze tuttora esistenti tra queste forze
Nelle difficoltà dai se non ancora superate
Nel rapporto con società tanto mutate e nello scontro con forze conservatrici e moderate ancora agguerrite
Ma non si pecca di ottimismo
Ricordando il cammino percorso negli ultimi anni i progressi indiscutibilmente compiuti sulla via soprattutto di un comune orientamento europeistico e di un comune impegno di politica internazionale
Gli abbia seguito questo cammino sa quali convergenze
Si siano registrate che si stiano registrando sul terreno programmatico e nell'azione politica inni può ben mettere in luce il valore alla vigilia della battaglia per l'elezione del Parlamento di Strasburgo
La nostra piena e attiva convocazione nell'ambito della sinistra europea ha costituito come osservava ieri Antonio Giolitti un ancoraggio essenziale in termini istituzionali e in termini di valori
Per la dimensione sovranazionale entro cui sempre di più e destinata a svolgersi la nostra strategia e per il ruolo di forza democratica riformatrice che ci caratterizza
Un ancoraggio essenziale
Anche per dare un peso più grande alla nostra iniziativa internazionale sul versante dei rapporti Est Ovest e su quello sempre più decisivo dei rapporti nord-sud
Non ci chiudiamo in alcun modo entro i limiti dell'Europa dei dodici
Sviluppiamo la nostra più ampia iniziativa autonomamente come Partito Comunista Italiano ma anche e sempre più utilmente Dink pesa con le altre forze più rappresentative della sinistra europea e in modo da influire sulla politica internazionale della comunità europea
Crediamo compagne e compagni che tutto ciò sia stato sempre meglio compreso e apprezzato negli ultimi anni da tanti nostri interlocutori tra quanti hanno cercato soluzioni politiche giuste
Hassan Binosi conflitti ad acute crisi regionali lì a situazioni di intollerabile oppressione nel Terzo Mondo
Così come la quanti hanno sollecitato una posizione più attiva e autonoma dell'Europa
Sul terreno ancora così contrastato della riduzione degli armamenti e su quello della cooperazione con l'essere
In risposta alle straordinarie aperture dell'URSS di Gorbaciov alle gravi difficoltà i alle politiche nuove
Di diverso i Paesi a guida comunista sappiamo di avere rilevanti responsabilità come Sinistra europea e per parte nostra intendiamo farvi fronte
E anche sul piano
Più strettamente politico ideale comprendiamo bene il significato dell'essere assunti insieme Comunisti italiani Socialisti europei per le esperienze e i valori
Di qui siamo storicamente portatori come punto di riferimento da parte di forze di varia ispirazione
Che si battono per aprire vie di riforma e di pluralismo democratico né i Paesi dell'ex in questa
Ampia visione
Del ruolo della sinistra europea
Noi Comunisti italiani ci muoviamo a nostro agio
I dirigenti del Partito Socialista Italiano mossa
E qui
E i nostri paesi
E di fronte alle sfide del processo di integrazione
Concediamo questa sinistra e pensiamo sia giusto concepirla
Non come semplice somma di partiti
Membri oppure uno dell'Internazionale socialista
Vecchi e nuovi grandi e piccoli ma come più complesso il fluido campo di forze sociali e culturali da suscitare incoraggiare raccogliere in battaglie comuni di progresso
Non ci stiamo
Avventurando ingenuamente per sentieri scivolosi stiamo dando intendiamo dare il nostro contributo
Anche nei rapporti con personalità
Partiti istanze dell'Internazionale socialista
Senza mai smarrire la consapevolezza del patrimonio originale di esperienze e di idee che rappresentiamo si può Craxi deve saperlo
Provocare con un gesto Stinson uso il rinvio di un incontro ma non cancellare questa lei alta d'altronde
D'altronde l'unità l'Unità il massimo possibile di intesa
Un processo di ricomposizione unitaria tra diverse e disperse
Forze di sinistra in Europa non solo un'esigenza che noi poniamo per un qualche interesse di partito ma un'esigenza come che risponde ha un interesse comune infine
Non è davvero una frase fatta
Quella del considerarci impegnati tanto voi quanto i partiti socialisti e socialdemocratici a dare risposte nuove a problemi nuovi c'è forse qualcuno che possa negare radicale novità
Presentata dalle trasformazioni economiche e tecnologiche dalle mutazioni sociali e culturali
Prodotte si e ancora in via di prodursi nelle nostre società il cambiamento sostanziale intervenuto
Nella dimensione nei caratteri
Del problema dell'occupazione la forza dirompente e innovativa assoluta dalla questione femminile dal movimento delle donne la portata globale e il rilievo decisivo che il tema dell'ambiente è venuto acquisendo
Le risposte sono state finora individuate solo parzialmente
Allora ora approfondite
Restano da collocare entro nuovi quadri di priorità e di compatibilità per lo sviluppo di ciascuno dei nostri Paesi e per lo sviluppo integrato dell'Europa comunitaria
Questa ricerca compagne e compagni dobbiamo condurla
Senza farci più imbrigliare
Da vecchi lacci ideologici e complessi storici
Abbiamo per fortuna commesso già più volte nel passato la felice colpa come la chiamò Togliatti di sottoporre a revisione le nostre posizioni teoriche e pratiche
Mai se non l'avessimo fatto negli ultimi dieci anni guai se non lo facessimo più decisamente oggi
Gorbaciov vengono analisi crude e correzioni coraggiose
Per far riemergere e riconoscere i principi originari
Evita evocati da Occhetto nella sua relazione
Che hanno guidato il movimento socialista occorre liberarlo come noi da tempo abbiamo cominciato a fare dalla sovrapposizione soffocante di concezioni e di modelli di socialismo che sono in sine sfociati in una crisi profonda
Io occorre valorizzare al tre elaborazioni battaglie ed esperienze di matrice socialista
Come quelle sviluppate si in Europa occidentale col contributo tra gli altri del nostro partito
Non si può parlare io credo
Di una generica o indifferenziata identità comunista
Vanno messi in risalto gli elementi distintivi della personalità di questo nostro singolare Partito Comunista quando oggi
Liberandoci noi ogni assillo e togliendo ad altri ogni ABB nominalistico
Parliamo di riformismo iscriviamo al confronto su quali debbano essere in questa fase i contenuti e su quali possano essere le vie concrete di sviluppo di serie strategie riformisti che
Non sposiamo tardivamente qualcosa che ci sia estraneo apportiamo finalmente in piena luce una parte fondamentale della nostra stessa esperienza storica e vi diamo un più netto e coerente svolgimento
Lo svolgimento che richiede il massimo sforzo l'indicazione puntuale non solo dei fini e dei valori da fermare né solo degli indirizzi da perseguire in ogni campo
Ma anche delle politiche dei meccanismi attraverso cui vi si può riuscire dei vincoli oggettivi e delle contraddizioni sociali con cui occorre fare i conti
Più di un compagno ha fatto ieri da questa tribuna esempi calzanti specie in riferimento al nodo cruciale dell'indebitamento e del risanamento della finanza pubblica
Dobbiamo sempre di più sapere entrare nel merito da effettivo governo ombra
Credo visione mai stanchezza nel partito
Contrapposizioni puramente verbali tra formule astratte
Come quella su cui ha insistito Cossutta opponendo autobus Orio progetto riformista una non meglio identificata proposta di riforma sistemica antagonista il alternativa
Non è però con parole come queste che diverrebbe o più competitivi nella sinistra italiana
E che renderemo credibile che faremo avanzare la prospettiva politica di un'alternativa imperniata sulle forze di sinistra e di più e di progresso
Più competitivi né i rapporti col partito socialista italiano siamo diventati e vogliamo diventare
Sbarazzato docili schematismi e difensivista insostenibili producendo analisi e proposte innovative ed efficaci dando questo segno a una nostra combattiva opposizione
La competizione è inevitabile e dobbiamo sa per la reggere
E stavo esclude
Convergenze di intese
Avvicinamenti e perfino prospettive di ricomposizione unitaria
Ma qualche degenerare in uno scontro attraverso ricorrenti spirali di polemiche distruttive come quella innescata dalla segreteria socialista nelle scorse settimane e questo il rischio
A scongiurare con l'accortezza e tenacia
Vale il metodo da voi seguito nervosissimo nei mesi scorsi come ricordava Occhetto
Il metodo serio e stringente della individuazione di temi qualificanti di iniziativa comune e della sollecitazione chiarificatrice sulla scelta dell'alternativa
Si perderebbe invece la strada dell'alternativa se nell'animo del partito si intreccia se ero illusioni di autosufficienza e posizioni di sfiducia nelle possibilità di far maturare un'alleanza di forze di sinistra e di progresso
Queste possibilità non si riferiscono sia chiaro solo al Partito comunista e al Partito socialista mi ha chiamato in causa un più ricco e vario arco di forze sono legate anche a una visione ampia
Dell'alternativa programmatica e di governo da costruire ha una visione che risponda esigenze diffuse di riforma dello Stato
Di superamento di una situazione senza eguali in Europa di democrazia bloccata
Dico rottura nella continuità di una gestione democristiana che ha prodotto distorsioni profonde e soffocanti immobilismo nella nostra vita pubblica
L'onorevole Forlani
Può lasciare intendere
Che per il PC c'è solo da accodarsi alle scelte già fatte
Dalla Democrazia Cristiana prima del pentapartito e concordo penta partito ma è stato proprio lui a presentare al Congresso che lo ha eletto segretario una diagnosi allarma
Di poderosi processi di ristrutturazione di concentrazione e di internazionalizzazione
Che tendono a sfuggire a ogni indirizzo politico che innescano tentativi e gli ha detto polpi a depotenziare le istituzioni democratiche nel loro ruolo di sintesi di Indirizzo
Ma proprio di fronte a processi di questa natura
Onorevole Forlani
Vengono al pettine i nodi della vostra lunga pratica di gestione dello Stato e dell'intervento pubblico nell'economia sia così gravemente debilitato il nostro sistema istituzionale
E non ci si può fermare alla denuncia dei rischi che corre la nostra democrazia né si può suggerire una difesa arrogante del potere politico quale è stato finora concepito ed esercitato
Si impongono chiare proposte assunzioni di responsabilità per organiche riforme istituzionali e si impone una nuova missione dei rapporti tra economia e politica e dello sviluppo economico e civile del Paese
Tale da esigere un cambiamento di direzione politica una alternativa di governo come si è detto nella relazione alle coalizioni imperniate sulla democrazia cristiana
Non si risponda
Come ha risposto l'onorevole Forlani a un congresso che ciò metterebbe in gioco non il destino particolare della Democrazia Cristiana
Ma l'equilibrio democratico del paese no di questo equilibrio siamo garanti tutti è garante
è garante
Una e garantendo una comunanza di valori e di impegni sul terreno della democrazia tra forze di governo e forze di opposizione
E garantendo una seria conseguenza sulla collocazione internazionale dell'Italia
E nella ricerca di valide risposte ai grandi problemi da affrontare in un orizzonte tanto più aperto a livello europeo
E su scala mondiale
Non si possono più opporre pezzi parrucchiere all'ipotesi di un'alternativa di governo nel nostro Paese e tantomeno dinanzi a un partito comunista che sceglie ancora una volta una via il profondo rinnovamento
Compagne e compagni ne ho ripercorso qui solo alcuni punti no voglio dire che in questa scelta di rinnovamento del nostro bagaglio ideale e programmatico e del nostro modo di essere io mi ritrovo per convinzione non recente
In questa scelta
Quale è stata più chiaramente enunciata nel corso della preparazione del nostro congresso
E quale sia rispecchiato nella relazione del compagno Occhetto io credo possa ritrovarsi largamente unito il nostro partito in modo non artificioso e non trionfalistico
Sa prendo attraverso quale duro lavoro e quali difficili verifiche dovrà passare un nostro nuovo corso e come resti aperta tra noi una discussione su molteplici complesse
E hanno due questioni
Una discussione una dialettica però molto diversa
Da quella impoverita Ibis porta di tante rappresentazioni di comodo sulla base delle quali poi si pretende di a tribù dire luoghi e di prescrivere comportamenti a ciascuno di nuovi
Toccherà a ciascuno di noi
Toccherà a ciascuno di noi
Fare la sua parte secondo coscienza
Limpidamente irresponsabilmente
Dandosi regole che rendano più trasparente il dibattito nei nostri organismi dirigenti
E portando nella discussione con tutto il partito
La passione che ci ha animato perché ci si anima perché ci sostenga nell'indispensabile realistico esercizio della ragione olistica
Si può crescere compagne e compagni un nuovo senso di fiducia
Un nuovo lucido impegno
In questo nostro partito
Che ha saputo raccogliere attorno a sé nella sua storia una straordinaria ricchezza
Di energie popolari di intelligenze e di speranze e ha il dovere di lavorare per esprimerle nel governo del Paese
Così Giorgio Napolitano nel ambito del diciottesimo Congresso il PC a Roma ha riunito sì dal diciotto al ventidue marzo interveniva il venti marzo una fase drammatica della storia del Partito Comunista Italiano una fase drammatica della storia del comunismo una fase di libertà che si arriva per i Paesi che sotto la plumbea Cortina di ferro
Avevano vissuto gli anni dal dopoguerra con la fine della seconda guerra mondiale fino appunto a quei a quel perito perché si stava sgretolando
Il muro di Berlino sarebbe crollato il nove novembre del mille novecento ottantanove e di lì a poco il Partito Comunista Italiano sarebbe tornato a congresso diciannovesimo congresso straordinario
Che vide il PC riunirsi a Bologna nel nel quartiere della Bolognino appunto dal sette all'undici marzo in quel drammatico
Con testo così difficile politicamente interveniva Napolitano
Il nove marzo del mille novecento novanta e e l'ultimo documento che andiamo ad ascoltare di questa selezione parziale
Di alcuni di tantissimo momenti che hanno visto protagonista della vita politica istituzionale del nostro Paese
Il Presidente emerito della Repubblica Napolitano sarebbe diventato capo dello Stato nel due mila e sei e rieletto per il secondo mandato il primo primo comunista sul sul colle del Quirinale il primo presidente essere rieletto nel due mila e tredici
E tra poche ore il saluto estremo che gli renderà la Camera dei deputati della cerimonia laica alle undici e mezzo
Che radio radicale di far ascoltare indirette invece adesso radio radicale fa ascoltare l'intervento che teneva Politano nell'ultimo congresso del Partito Comunista Italiano
Il diciannovesimo congresso straordinario del PC alla Bolognina Bologna nove marzo mille novecentonovanta il congresso che pose fine all'esperienza del partito comunista sentiamo
Compagnie e compagni
Occhetto si è fortemente impegnato nella sua relazione
A raccogliere interrogativi e rilievi e a rispondervi guardando già alla fase costituente che sta per avviare voi mi consentirete tuttavia di ricordare ancora come la proposta Daloui presentata con grande coraggio nel novembre scorso alla direzione e al Comitato centrale fosse partita da un'analisi certamente non provinciale
Da un'analisi già nell'ultimo indi il penultimo congresso
Delle maggiori questioni e contraddizioni della nostra epoca e poi a cominciare dalla scorsa primavera delle travolgenti vicende di crisi e di crollo dei regimi dell'Est e infine delle esigenze e delle nuove opportunità di ricomposizione unitaria e di rilancio della sinistra europea
In una fase di straordinaria accelerazione della storia
Abbiamo ascoltato qui ripetuti richiami alle ambiguità e ai rischi di questa fase
Ne siamo ben consapevoli non ce ne accorgiamo ora non cediamo a Candide ottimistiche attese
Ma facciamo attenzione a non rovesciare il segno della nostra valutazione insieme
Le gravi tensioni che scuotono l'Unione Sovietica i pericoli di deriva nazionalistica e di destra ormai visibili in vari Paesi dell'Europa centrale e orientale
Ci inducono innanzitutto a giudizi ancora più pesanti sulle responsabilità di regimi e partiti che hanno soffocato e non risolto ma ha fatto riesplodere antichi conflitti
Determinato reazioni di ogni sorta a pratiche coercitive e a politiche di stagnazione e regressione economica e sociale
Non possiamo tornare indietro compagne e compagni
Rispetto alla valorizzazione del moto di libertà che dilagato in quei Paesi e delle potenzialità di sviluppo democratico che lì si sono aperte
Per quanto accidentato e incerto appaia ora il cammino
Ne possiamo mettere in ombra
Il quadro generale
Che si è venuto delineando col contributo decisivo dell'elaborazione rinnova Trichet dell'Audace lungimirante iniziativa di politica internazionale di Mikhail Gorbaciov e del gruppo dirigente sovietico
A fronte di tutti i rischi che venne vediamo ci sono fatti e possibilità consistenti come non mai
Di avvicinamento negoziato intesa tra Est e Ovest sul terreno del disarmo e della cooperazione economica e politica si tratta dunque di mettere in campo
Forse sempre più ampie perché quelle possibilità che nascono anche da una crisi oggettiva negli stessi Stati Uniti delle vecchie politiche di corsa agli armamenti di contrapposizione frontale si traducano in sviluppi reali di sempre maggiore portata quel che resta dominante e il dato storico positivo dirompente della fine della guerra fredda e della lunga divisione Simple Giata dal muro di Berlino
Essenziale
E che la sinistra si faccia portatrice di un nuovo Progetto per l'Europa
Incentrato su una forte caratterizzazione politica e sociale e democratica del processo di integrazione nessuna reale apertura della Comunità europea
E insieme su una prospettiva di più ampia unità e cooperazione su una prospettiva di superamento di entrambi i blocchi militari attraverso lo sviluppo del percorso di Helsinki
Sappiamo bene che tra i rischi maggiori vi è quello di un concentrarsi dell'Europa su se stessa tra nuove euforie presunzioni e preoccupazione
Di un'accresciuta emarginazione dei problemi sempre più assillanti delle masse sterminate dei popoli del Sud che pure rappresenta una sfida globale per il mondo degli anni novanta la sola risposta valida sta in una grande concreta battaglia per impegnare l'Europa in uno sforzo di rinnovamento complessivo secondo giustizia delle relazioni economiche e politica internazionale
A delineare un nuovo progetto per l'Europa
Compagne e compagni si è cercato seriamente di contribuire da parte nostra nei mesi passati su tutti i piani
Da quello delle politiche di cooperazione con l'essere a quello delle politiche di cooperazione con Sud da quello del disarmo a quello delle risposte al brusco e anche avventuroso precipitare del problema dell'unificazione tedesca lo abbiamo fatto in Italia e in Europa nel Parlamento europeo
Nei nostri rapporti con partiti come la Spd le cui posizioni vengono talvolta liberamente interpretate e strumentalizzate da qualche compagno
E nei rapporti con quell'Internazionale socialista
Che in qualche intervento si è trattata con molta sufficienza
Salvo a scoprire solo ora che avremmo dovuto aderirvi come PC di ma sulle nostre ma sulle nostre proposte e posizioni relative a questo insieme di problemi io desidero non aggiungere nulla alla relazione del compagno Occhetto che pienamente condivido e che non ha peraltro contraddetto in alcun modo documenti targhe del governo ombra presieduto come è noto sempre dal compagno Occhetto
Compagne e compagni dobbiamo e ancor più dovremo domani
Operare come grande forza politica nazionale
Capace di prospettare soluzioni avanzate per i maggiori problemi di politica estera e di politica interna sulla base di un'attenta considerazione dei dati reali
Delle posizioni delle principali forze in giuoco delle possibilità effettive di spostarle ulteriormente
Questo ci ha insegnato in particolare Enrico Berlinguer in momenti cruciali della vita internazionale
E solo così e solo così ci si può affermare come forza che Conti in Europa come forzati governo in Italia per contare oggi in Europa non possiamo restare prigionieri del passato
Dobbiamo saper trarre perché di questo si tratta come ho detto Bobbio
Le ultime conseguenze da un lungo processo di rinnovamento che ci aveva già da tempo condotto fuori della tradizione del movimento comunista
è necessario trasformarci in una più aperta e dinamica formazione politica senza impacci di sorta nel rapporto con altre fondamentali forze della sinistra europea riproporre un vecchio schema ideologico in sostanza anche se non lo si dice apertamente
Comunismo contro socialdemocrazia significherebbe frapporre ancora un ostacolo al più libero incontro unitario oggi possibile
Su punti critici e problemi nuovi comuni a forze di diversa ispirazione ed esperienza aldilà delle vecchie divisioni e separazioni storiche
Un ostacolo anche Allo sviluppo di un'intensa collaborazione
Gli ha fatto cenno ieri imbelli con le forze di sinistra che si vanno riorganizzando nei Paesi già governati dai partiti comunisti e che si orientano in prevalenza verso l'Internazionale socialista
E questa collaborazione tra sinistra dell'Est e dell'Ovest e decisiva
Per contrastare fenomeni involutive i e anche tendenze a ingenui Occidente chi idonei già menti di un mercato senza regole a est
Nel momento in cui ci si deve più che mai cimentare a Ovest con problemi di regolazione democratica
Dello sviluppo capitalistico di fronte alla crescita e alla concentrazione del potere economico su base nazionale e transnazionale
Non poniamo faccio osservare a Craxi
Sullo stesso piano
Fatti e processi storicamente così diversi come il crollo dei regimi comunisti e le contraddizioni e diseguaglianze che caratterizzano le società ricche e democratiche dell'Occidente
Ma la più cruda riflessione critica su quei regimi non può attenuare l'impegno della sinistra a battersi per il cambiamento in queste società
Ed è per portarsi ed è per portarci ancor meglio all'altezza di questa irrinunciabile prova
Che intendiamo trasformarci in una più larga formazione di sinistra
Capace di svolgere il suo ruolo anche su scala europea in una prospettiva altamente conflittuale di integrazione e di unità europea
Non solo lottando dalla opposizione ma creando le condizioni per un'alternativa di governo nel nostro Paese
Sarà a tal fine molto importante compagne e compagni una fase costituente intesa come laboratorio programmatico come seconda occasione d'incontro tra diverse sensibilità culture e competenze
Sarà molto importante di elaborazione di un programma fondamentale che ci consenta di compiere dopo tante graduali e parziali revisioni da noi operate nel corso degli anni
Un inventario conclusivo di posizioni teoriche politiche proprie della concezione del socialismo
Prevalsa nel movimento comunista e tradotta sin costruzioni statuali e pratiche di potere di cui abbiamo denunciato gli esiti sempre più gravi
Un programma fondamentale che ci permetta di assumere con piena coerenza principi e valori e ben determinati obiettivi strategici
Riconducibili alla visione da noi denunciata nello scorso congresso della democrazia come via del socialismo
Il tema della democrazia nella fase storica attuale dei suoi limiti e delle sue potenzialità
Il tema del rapporto tra pluralismo diritti individuali
E politiche di ingiustizia e di solidarietà che vanno ormai proiettate su scala internazionale in un'ottica globale
Il tema del rapporto tra processo di autoaffermazione delle donne e processo di trasformazione generale della società
Sono solo alcuni dei punti su cui dovremo compagne e compagni cercare di giungere a più mature condivise acquisizioni
E potremo con l'apporto di valide forze non comuniste
Individuare meglio il confine tra un programma fondamentale e più delimitati i programmi di governo
Così da tradurre concretamente in termini nuovi una scelta riformista non ridotta a pura visione storica un'affermazione
Di metodo programmi di governo rispondenti a vincoli di coerenza che combinino il rilancio di orientamenti e impegni propri di una forza di sinistra e socialista
Con l'azione volta a risolvere quelle peculiari questioni italiani di decadimento e corro compimento dello Stato e dell'amministrazione di crisi della legalità e della vita civile che non a caso trovano lavoro più acuta espressione nel Mezzogiorno e da cui nasce un'urgente necessità
Di riforme istituzionali ed elettorali una diffusa esigenza di ricambio nel governo del paese
Non ci sfugge
La funzione insostituibile di un movimento di forze sociali
Il cui sviluppo solleciti spostamenti fra le forze politiche
E non ci sfugge me la persistente complessità
Di un confronto su strategie comportamenti prospettive con un partito socialista da cui ci dividono serie divergenze
Nella necessità di un ancora più ampia tessitura di alleanze politiche
Vorrei limitarmi a rilevare come fatto altamente positivo un più equilibrato comune apprezzamento
è emerso nella preparazione di questo congresso al di là di persistenti diversità di valutazioni e di accenti sull'importanza di un tenace sforzo volto a sbloccare e portare avanti il confronto col Partito socialista
E più in generale
A proposito del ricorrente rilievo di illusione politicista
Rivolto alla proposta su cui stiamo per pronunciarci
Permettetemi di ricordare come una delle più preziose acquisizioni della nostra cultura politica contro gli atti e già con Gramsci sia stata la valorizzazione del concetto di iniziativa politica
Per citare appunto un passo gramsciano un'iniziativa politica appropriata è sempre necessaria per liberare la spinta che matura nella società dalle pastoie della politica tradizionale
Dobbiamo decidere di assumerci la responsabilità di una coraggiosa eccezionale iniziativa politica nessuno di noi
Sottovaluta le difficoltà e i rischi mani sentiamo innanzitutto la necessità
E ne vediamo le possibilità di successo la forza liberatoria ed espansiva
Condivido anch'io non poche preoccupazioni ed esigenze
Espresse da compagne e compagni che non hanno consentito sulla proposta
Ho detto e ribadisco la mia convinzione che nella fase costituente la vostra ricerca e la nostra dialettica interna debbano svolgersi nel modo più aperto e libero abbiamo bisogno dell'apporto di tutti
è vero è vero
Anche tra quanti hanno sostenuto la proposta di Occhetto ci sono diverse posizioni e sensibilità e vanno riconosciuti diversi apporti parlo degli apporti Di Giovanni
Dirigenti e militanti come compagno
Di una generazione anziana
Ho soprattutto il senso dei nostri limiti
I conti col passato ci sono costati
L'orgoglio per tante limpide battaglie e conquiste chiamo dato al pc un posto incancellabile nella storia del movimento operaio della democrazia italiana non ci fa velo nella ricerca di errori e ritardi
Abbiamo ricevuto dalle generazioni che ci hanno preceduto
Ci siamo sforzati di onorare il rinnovare un patrimonio e delle bandiere che ora ci apprestiamo non a svilire
Ma a trasmettere per quel che di più originale secondo hanno rappresentato
A delle forze più giovani e ad una formazione politica cui spetterà a cercare di giungere compagne e compagni la dove noi non siamo giunti
Questa è radio radicale era Giorgio Napolitano
Il nove marzo del mille novecento novanta pochi mesi dalla caduta del muro di Berlino era finito un mondo ed era finito anche il Partito comunista italiano che a quel mondo era legato da Positano interveniva
Nell'ambito del diciannovesimo congresso straordinario si tenne dal
Sette all'undici marzo a Bologna era il nove marzo il giorno in cui Napolitano pronunciò le parole che abbiamo fatto ascoltare e ci fermiamo qui tra poche ore e il saluto
Che gli renderà la Camera dei deputati l'ultimo saluto nella cerimonia laica che vi faremo ascoltare indiretta naturalmente non vi affidate alle nostre chiose
E ma tanto meno la nostra sintesi e ascoltate l'archivio di radio radicale consultate lo integralmente per farvi un'idea
Delle delle delle cose e vi diciamo dei delle delle dei discorsi di intervento delle idee
Che in questi sono contenuti che vi sottoponiamo nell'ascolto che radio radicale consente e che attraverso il suo archivio consente a Romiti di completare
Anche al di là di quello che noi ci tra virgolette permettiamo di selezionare quindi davvero buon ascolto come programmi di radio radicale con l'archivio di radio radicale tanto più quando si parla di una figura come quella di Giorgio Napolitano che lo ripetiamo è morto a Roma a novantotto anni venerdì scorso che tra poche ore verrà salutato dal mondo istituzionale e politico per l'ultima volta nell'aula di Montecitorio prosegue la programmazione per la notte la nostra ente