Conferenza Nazionale dei Socialisti Italiani

Dalla Conferenza nazionale dei Socialisti italiani e porgo un saluto a tutti i compagni quei convenuto
Ai compagni agli ospiti ed enunciò una intenzione di programma al fine di farlo procedere con molta rapidità
Vorremmo integrare la presidenza
Come l'apporto dei compagni in Mario Zagari e Paolo Vittorelli qui presente
A questo punto penso che sia ai fini della nostra efficienza organizzativa
Peraltro notai sulla quale intorno alla quale dobbiamo apprendere dollari credo è ai fini della nostra efficienza organizzativa dare subito la parola al segretario dei Socialisti italiani Enrico Boselli e poi far seguito al dibattito Enrico a te la parola
Care compagne cari compagni
La nostra Conferenza nazionale deve rivolgere la sua attenzione innanzitutto alle condizioni in cui vive l'Italia
Dispute e risse avvelenano la politica e creano una pesante atmosfera di incertezza che grava sull'economia italiana
Agli occhi degli osservatori internazionali l'Italia appare nuovamente un Paese alla deriva
Invece di prevalere la moderazione l'equilibrio assai la serenità di giudizio sono esaltati l'estremismo il radicalismo la faziosità
E turbolenze che continuano ad investire la nostra moneta
Sono un segnale che pericoli incombono ancora sull'Italia sulla manovra economica sia ormai dopo il voto della Camera praticamente andata in porto cerca porto era essenziale
Come è stato fatto porre mano ai immediate misure per contenere lo straripamento del deficit dai limiti fissati ma ciò non è sufficiente
Lo spettro di una crisi finanziaria dopo il collasso del Messico aleggia nel mondo e fa paura in una situazione come quella italiana soverchi alta da un immenso debito pubblico
Di fronte a questo stato di cose
Si sarebbe dovuto abbandonare qual sia si interessa che non fosse quello generale del Paese
Quando la casa brucia tutti i suoi abitanti sono chiamati innanzitutto a spegnere l'incendio
Berlusconi e Fini invece hanno condizionato l'appoggio alla manovra finanziaria alla fissazione della data delle elezioni a giugno
E non avendo ottenuto questo risultato dopo un tira e molla da mercanti si sono posti a misure di risanamento che erano e sono assolutamente necessari
Berlusconi si è lanciato in una crociata contro l'approvazione da parte della Camera dei provvedimenti economici con il solo e unico scopo di far cadere il governo Dini
E ottenere per questa via lo scioglimento immediato del Parlamento
Questa offensiva ha rivelato una concezione angusta strumentale e cinica che contrasta con gli interessi generali del Paese
Lo scopo di questa azione
Che se avesse prevalso sarebbe stata devastante era soprattutto rivolta impedire attraverso lo scioglimento delle Camere lo svolgimento dei referendum sulla legge Mammì che potrebbe colpire gli interessi personali e aziendali di Berlusconi Guido
La sconfitta che il leader di Forza Italia subito alla Camera costituisce un grave indebolimento del centrodestra
Poiché a nessuno può essere sfuggito che l'avversione alla manovra ha comportato una radicalizzazione politica del poco finita in un grave il successo tattico
Berlusconi alzato i toni
Si è sganciato in acrobatiche acrobatici esercizi politici è arrivato persino ad affermare che in Italia la democrazia è sospesa
In pochi giorni lo schieramento del centrodestra ha perduto molto del terreno politico che aveva conquistato
Berlusconi aveva forzato onorevole Buttiglione ad addivenire ad un accordo per la creazione di una sorta di super polo di centrodestra
Composto da Forza Italia dal centro dei cristiano democratici dai dissidenti leghisti che avrebbe dovuto controbilanciare la destra di Fini
Questa operazione se fosse riuscita avrebbe dato a Berlusconi un vantaggio tattico straordinario
Ma neppure questa iniziativa ha avuto successo
Qui strettissima misura Buttiglione è stato sconfitto al consiglio nazionale del Partito popolare
E in questo partito
è aperta successivamente si è aperta successivamente una fase drammatica
Buttiglione non ha voluto accettare la sconfitta e ha innescato un processo che sta provocando una crisi gravissima del Partito popolare
Noi socialisti
Ci sentiamo pienamente solidali con quei cattolici democratici che stanno cercando di salvaguardare una grande tradizione politica
E a Gerardo Bianco
Che è stato chiamato alla guida del Partito popolare esprimiamo il nostro augurio più cordiale
Di fronte a questa situazione così grave del Paese
è necessario che tutto lo schieramento democratico sappia assumere iniziative politiche immediate
Infatti se è vero che Berlusconi è in una fase di evidente difficoltà
è anche vero che il centrodestra può riorganizzarsi ripartirà l'offensiva
Ma è soprattutto la condizione del paese che deve preoccuparci al di là di un puro calcolo di parte
La vittoria
Alla Camera dell'altro ieri sulla manovra è stata essenziale
Ma non possiamo coltivare l'illusione che essa possa bastare per ridare fiducia ai mercati per capirlo
Basta osservare l'andamento della nostra moneta e della nostra Borsa in queste ore
Più che i dati fondamentali della nostra economia ciò che affonda la lira e l'andamento della politica italiana
Tutti hanno l'impressione che il nostro Paese non stia vivendo
Una normale dialettica democratica ma che continui la cosiddetta rivoluzione italiana cioè che ancora non si sia formato un nuovo assetto politico e istituzionale
Alla Camera il governo Dini non può contare su una vera e propria maggioranza il voto sulla manovra è stato dato in condizioni eccezionali che non sono facilmente ripetibili
Il rischio che l'Italia cade in un periodo di torbidi e aspri contrasti politici che provochino un collasso finanziario non è purtroppo da escludere dall'orizzonte
Non possiamo far finta di ignorare quale sia il male dei mali che affligge l'Italia e che indubbiamente aggrava la crisi
Il male dei mali dell'Italia a cui si voleva porre rimedio con l'adozione del sistema elettorale maggioritario è indubbiamente l'instabilità politica
Noi abbiamo favorito
E sostenuto il governo Dini
Per consentire di far approvare al Parlamento prima di tornare alle urne alcuni provvedimenti essenziali
La manovra economica
La legge elettorale per le regioni che è stata varata a tempo di record la par condicio che è stata presentata dal governo per la verità con un testo che ha scontentato tutti
L'Antitrust nel campo dell'informazione che non è stato neppure affrontato
Sin dalla caduta del governo Berlusconi abbiamo sostenuto che non era possibile un ribaltone della maggioranza di centrodestra uscita dalle elezioni
E che era necessario un governo fondato su una tregua politica
E siamo ancora dello stesso parere
E sembra avanzare da più parti
Una proposta che ci sembra ragionevole per trovare un accordo su alcune questioni sottoposte a referendum come regime televisivo e il prelievo delle quote associative per il movimento sindacale
E ormai condizione generale convinzione generale che ottobre di quest'anno posso essere considerata la data limite per riandare alle ore si dovrebbe cercare di trovare anche un accordo su alcune modifiche istituzionali che potrebbero essere varate qualunque sia l'esito del voto
Dal nuovo Parlamento per adeguare la nostra carta costituzionale alle condizioni del nuovo sistema maggioritaria
L'ostacolo maggiore
Che mi sembra di vedere alla messa in opera di questo tavolo
è costituito dalla grave diffidenza reciproca che entrambe le parti hanno l'una verso l'alto
E in questo contesto io credo che i raggruppamenti più moderati di entrambi gli schieramenti potrebbero avere un ruolo fondamentale
Come gruppo parlamentare dei Democratici potremo assumere l'iniziativa verificare se è possibile costruire un'agenda di lavoro che sia alla base di questo tavolo
Il problema della fissazione della data delle elezioni potrebbe essere strettamente connesso al varo dei provvedimenti che dovrebbero essere materia dell'eventuale accordo
Si realizzasse un certo grado di concordia i lavori parlamentari potrebbero essere condotti speditamente
Dovrebbe essere chiaro che lo schieramento dei democratici non si propone affatto di distruggere la Fininvest che resta un patrimonio ingente aziendale per tutto il Paese ma di contrastare l'intreccio perverso tra politica e televisioni che si è creato con la trasformazione di Berlusconi in un capo partito
E di allargare il mercato televisivo ad altri soggetti imprenditoriali oltre alla RAI e al gruppo Fininvest
Se queste sono premesse accettate da tutti come pare non dovrebbe essere difficile trovare un accordo
E la definizione di un terreno comune sulle regole dovrebbe consentire a entrambi gli schieramenti di cimentarsi su un confronto su programmi alternativi di governo evitando così la confusione e il marasma politico che non dovrebbe giovare a nessuno
L'adozione del sistema elettorale maggioritario richiede molta puntualità e chiarezza sul terreno dei programmi
Già in occasione del voto regionale si impone di presentare agli elettori alcune scelte di fondo
Da parte di molte forze politiche ad esempio si accetta ormai l'idea che le regioni debbano costituire i cardini di un nuovo assetto federalistico dello Stato
Il modello a cui molti guardano e quello tedesco
Ed in vista di questo obiettivo che richiederà un lungo lavoro di revisione costituzionale e in generale legislativa
Voi socialisti pensiamo che il nuovo Parlamento potrebbe ad esempio attribuire alle regioni ordinarie di poteri che oggi hanno le regioni a statuto speciale questa scelta potrebbe costituire il primo passo in direzione del federalismo dopo un lungo periodo di confusione
Di ipotesi avanzate da tanti e di scelte mai compiute per fare entrare la questione del federalismo in un cammino concreto reale per il Paese
Per quanto ci riguarda noi socialisti insieme al Patto Segni Alleanza democratica presenteremo con una convenzione programmatica ai primi di aprile il programma del Patto dei democratici
Per il voto delle regionali e delle amministrative
Ed è del tutto evidente che iniziative analoghe dovranno essere messe in cantiere su scala locale in ogni regione nella quale si voterà
Nell'opinione pubblica due sono i temi maggiormente sentiti
Le tasse e servizi
E il programma di governo dei democratici si farà carico dell'azione di risanamento che è necessaria per il Paese
Vedete compagni Berlusconi è riuscito a imporsi nelle ultime elezioni con pochi punti programmatici che risentivano fortemente di una impronta demagogica e populistica
Il programma di Prodi dovrà invece misurarsi come del resto già si avverte dai primi interventi del nostro candidato a premier
Su aspetti programmatici precisi e realistici
Alla base del programma ci deve essere innanzitutto una efficace azione di risanamento della finanza pubblica
Solo il perseguimento di questo obiettivo passo dopo passo
Si può evitare che gravi ancora sull'Italia il pericolo di una crisi finanziaria e si può ridando fiducia ai mercati rafforzare la nostra moneta
Dovrà essere affrontato
Anche il problema dei flussi speculativi a livello internazionale che stanno diventando per tutti ma soprattutto per noi un fattore imprevedibile di instabilità
Se la libertà di movimento dei capitali
Allo scopo di cercare impieghi produttivi è un cardine dell'economia di mercato
Altrettanto non lo è lo spostamento di ingenti somme di straordinarie somme di danaro per fini esclusivamente speculativi
E per arginare i fenomeni speculativi
Sì molto si potrebbe mettere una tassa di lieve incidenza percentuale quella che viene chiamata dal nome del suo ideatore la Tobin tax sui movimenti di capitale
Come è stato del resto proposto in questi giorni dal candidato socialista alla presidenza della Repubblica francese il compagno Jospin
Anzi questa proposta di cui si è parlato lungamente anche a Barcellona nel secondo congresso europeo potrebbe diventare azione comune per tutti i socialisti europee
Nella campagna elettorale
Che ormai è diventata quotidiana vengono sollevati alcuni temi di fondo
La questione delle tasse è nuovamente agitata dalla propaganda di Forza Italia
Forza Italia
Seguita a ripetere
Che se vincerà le elezioni non aumenterà la pressione fiscale
Ma si guarda bene dallo spiegare quali saranno i tagli che opererà sulle spese sociali
E per contrastare efficacemente questo approccio parziale del centrodestra è necessario partire dalla capacità di reddito che sono a disposizione dei cittadini
Sia
Se si aumentano le tasse
Sia se si tagliano le spese sociali le tasche degli italiani diventano più leggera
A tal fine bisogna che sia chiaro quanto si vuole prelevare come tetto massimo ai cittadini in termini fiscali e quanto intaglio dispense per i servizi
Solo questa visione d'insieme
Solo con questa visione d'insieme sarà possibile presentare un programma realistico sacrifici
Non devono ricadere solo sul mondo del lavoro che già tassato e tartassato
Ma devono essere Ripa ripartiti con senso di equità su tutti i contribuenti
E la lotta contro l'evasione e l'elusione fiscale rimane un obiettivo primario
è sicuramente necessario rivedere le curve dell'IRPEF che per talune fasce sicuramente disincentiva la produzione del reddito o comunque incentiva l'evasione
E i lavoratori sono tra i primi ad avere interesse ad un nuovo assetto fiscale
Il problema del lavoro costituisce la sfida politica e programmatica che deve essere raccolta dallo schieramento alternativo al centrodestra
La crescita economica come si è visto non comporta più automaticamente un aumento dell'occupazione
Ha necessità di promuovere investimenti nei settori del futuro
Che alla base del libro bianco di Jacques per loro per creare nuova occupazione deve diventare anche in Italia la nostra direttrice politica e programmatica
Questo comporta politiche attive del lavoro
In alternativa al puro assistenzialismo nuovo spazio al mercato e nuove regole per il mercato sburocratizzazione dello stato e federalismo
Il Mezzogiorno costituisce un banco di prova politico e programmatico di grande rilievo
In parte il problema del lavoro e quello del sud coincidono
è nel Mezzogiorno che la questione disoccupazione soprattutto giovanile e femminile è fortemente sentita
E bisogna sgombrare la questione meridionale della tanta retorica che la circonda
In un saggio dal titolo nord e sud Luciano Cafagna individua quello che è il punto critico delle politiche meridionalista eseguite nella storia della nostra Repubblica
I flussi finanziari che sono arrivati al sud
Hanno migliorato indubbiamente le condizioni di vita delle popolazioni meridionali ma non sono riusciti a stimolare localmente nuove capacità di produrre
Il compito essenziale
E quello di dare fiducia alle popolazioni del Sud attraverso politiche che sarà di chi non la Rete di organizzazione mafiosa e clientelare
E creino un clima sociale culturale adatto a mettere in movimento capacità imprenditoriali
Si deve passare in una parola da politiche assistenzialistiche a politiche di promozione produttiva
Lo schieramento democratico
Deve riuscire a legare i principi di solidarietà tra il nord e il sud e tra chi è più forte e chi è più debole
Ai criteri dell'efficienza della competitività e del merito
Deve essere chiaro che la sinistra non ha più niente a che vedere con un atteggiamento ideologicamente ostile
Verso chi cerca nel denaro una misura del proprio successo negli affari e nella professione
Di grande rilevanza
è il tema della sicurezza
Sia in termini di servizi sociali e di previdenza sia in termini di ordine pubblico
Alla lotta contro la grande criminalità organizzata che va ulteriormente sviluppata si deve varare un programma per combattere la microcriminalità che tocca la stragrande parte dei cittadini
E attorno a questo tema cresce la sensibilità dell'opinione pubblica
Sul terreno politico
Oltre a quello programmatico si gioca la partita elettorale
Innanzitutto noi stessi dobbiamo essere convinti che sia possibile sconfiggere il centrodestra io credo che ciò sia possibile
Ma dipende anche dal tipo di alternativa che saremo capaci di offrire ai cittadini
La dico con semplicità e forse anche con un po'di brutalità se l'alternativa
Si riducesse nuovamente
Ad uno schieramento dominato dal partito democratico della sinistra
Le possibilità di vittoria sarebbero ridotte praticamente a zero come ha dimostrato a sufficienza il risultato del ventisette di marzo
E la candidatura di Romano Prodi
Può essere il fattore che come si dice in linguaggio sportivo tagliata parte prodiana
Può essere il fattore che fa la differenza
Tuttavia se il ruolo di Prodi
Fosse ridotto a quello di compagno di strada
L'alternativa
Tornerebbe a essere dominata dal PDS e quindi non riuscirebbe a guadagnare la maggioranza
Qui si apre una grande questione politica che riguarda tutte le formazioni riformiste
Cattoliche socialiste e liberali
In Italia compagni
Come sapete come sanno i nostri concittadini
Non si vota direttamente per scegliere il premier
Deve essere possibile per votare Prodi votare per una nuova forza politica distinta anche se alleata con i postcomunisti
Come per votare Berlusconi
è possibile votare per Forza Italia che un movimento distinto anche se alleato con la nuova destra nata a Fiuggi
Solo se Prodi
Diviene un fattore di attrazione autonomo per gli elettori di centro che decidono nel finale di partita si può battere il centrodestra
E quando mi riferisco agli elettori di centro
Penso innanzitutto ai cittadini che in passato avevano votato per i partiti del centrosinistra e che in parte hanno votato il ventisette di marzo per Forza Italia
Perché rifiutavano uno schieramento largamente dominato dal PDS
Mi riferisco
A cattolici
Socialisti liberali
Che sono rimasti senza casa
E sarebbero disposti a dare fiducia ad un nuovo raggruppamento politico
Se cattolici liberali
Cristiano sociali
Socialisti riformisti
Rimangono divisi in tanti piccoli partiti gruppi o movimenti e si sono inevitabilmente destinati a diventare cespugli sotto la Quercia
E non saranno in grado di essere un polo autonomo di attrazione politica ed elettorale
Grandi tradizioni saranno destinate ad essere assorbite dal PDS
E la sinistra sarà condannata chissà per quanto tempo a rimanere all'opposizione
Occorre
Che accanto all'albero della Quercia
Sì ha piantato un nuovo albero che può essere come ha detto Prodi L'Ulivo
Solo se si crea una nuova forza politica democratica si può giocare con Berlusconi
Si può giocare la partita con Berlusconi con la possibilità di vincere
E io penso ad una forza che abbia caratteristiche federate
Presenti un simbolo comune alle elezioni direzioni comuni ai diversi livelli rappresentanze uniche nelle assemblee elettive
Sia formata
Oltre che da singoli cittadini da soggetti collettivi da partiti che conservino la propria identità ideale cedendo alla forza politica federata solo una parte della propria sovranità
Questa forza deve avere caratteristiche di sinistra di centro per riprendere una bella definizione del leader laburista Tony Blair a cui spesso mi sono riferito noi vogliamo costruire questa nuova forza di centro sinistra a base federativa
La recente costituzione alla Camera dei deputati di un nuovo gruppo parlamentare volte insieme noi
Mario Segni Alleanza democratica esponenti repubblicani liberali e cattolici
E la presentazione della lista comune sotto il simbolo dei Democratici alle prossime elezioni amministrative sono passaggi importanti per definire un primo nucleo per la costruzione di una nuova forza politica federale
Noi sappiamo che sarà la stessa logica inesorabile del maggioritario che porterà ad incontrarci con i popolari che hanno scelto il centro sinistra e credo e spero anche con gli amici della Lega
Questa nuova forza politica deve diventare la casa comune i cattolici liberali sociali di socialisti riformisti i liberali democratici di federalisti e di ambientalisti
La costruzione dei comitati Prodi ai quali in molte realtà locali è stato dato il contributo dei socialisti
Può essere e possono farli diventare centri di associazione politica per tutti i cittadini che sono alla ricerca di nuove forme di partecipazione politica
Ecco consentitemi ancora per qualche istante di chiarire questo punto perché so che su questo sia aperta anche tra noi ma soprattutto per gli altri una discussione molto vivaci
Noi abbiamo condotto in questi quattro mesi dalla nascita del Partito tredici di novembre
Del mille novecentonovantaquattro una iniziativa politica alla cui base c'era una svolta rispetto alle scelte di un passato recente
La nostra politica
E mi preme dirlo
è del tutto coerente con le nostre radici
Non stiamo costruendo confuso ed ambiguo centro
Non stiamo collocando i socialisti al di fuori dell'alveo naturale della loro storia anzi ci richiamiamo ad una stagione a più stagioni molto importanti che forse a drammatica vicenda di questi ultimi tre anni aveva in parte cancellato
Noi
Abbiamo lavorato in questi mesi stiamo lavorando alla costruzione di questo disegno di centro sinistra
Nella consapevolezza di collocarci ancora una volta nell'orizzonte più avanzato che oggi si apre alla grande famiglia del socialismo europeo
Vedete compagni
Del dibattito
Internazionale europeo dei socialisti soprattutto in questi ultimi mesi si dà una interpretazioni in Italia sbagliata
I grandi partiti del socialismo europeo
Cercano di andare oltre i confini della tradizionale socialdemocrazia
E sposano come propri valori cristiani e valori liberali si stanno rimodellando come formazioni di sinistra di centro o di centro sinistra
Il progetto
Al quale lavoriamo e ambizioso
Esso oggi acquista maggiore attualità
Perché è finita l'unità politica dei cattolici
Questo compito
Essenziale il compito che ci siamo assunti non da soli
Per battere assieme al PDS e le altre forze collegate a quel partito il centrodestra e costruire per riprendere un'espressione di Prodi l'Italia che vogliamo
Dall'Assemblea costituente del sì
Noi abbiamo lavorato in mezzo a mille difficoltà per darci una linea politica chiara che funzionasse da bussola per tutta la nostra organizzazione dopo mesi e anni di confusione di disorientamento e di incertezza
Il primo punto da cui sono partito da cui siamo partiti è semplice
La convinzione che non dovevamo arroccarci in un piccolo bunker
Che dovevamo evitare l'isolamento politico come la peste che dovevamo ritrovare un certo grado di influenza nella politica italiana
Ci siamo innanzitutto mossi perché il partito fosse accolto nell'Internazionale
Nel Partito del socialismo europeo
Cosa che abbiamo tenuto immediatamente grazie agli antichi e forti legami che i socialisti italiani avevano avuto con la comunità dei partiti socialisti socialdemocratici e laburisti
La nostra collocazione nella famiglia del socialismo europeo
E in quella internazionale
Costituisce il nostro essenziale fattore di identità politica e ideale
Il nostro ruolo di socialisti se si riuscirà a realizzare un nuovo raggruppamento di centro sinistra e destinato a crescere
Infatti questo nuovo raggruppamento dovrà rivolgersi sicuramente anche ai milioni di elettori che in passato avevano votato per il PSI e per i partiti laici e questo fatto
Potrà comportare nuove adesioni al sì che noi dobbiamo essere in grado di raccogliere la nostra funzione
In un raggruppamento di centro sinistra dovrà essere sempre più visibile e questo dato
Deve spingerci a sviluppare sia le nostre capacità di elaborazione politica e programmatica sia di associazione e di organizzazione politico
Quelle dei compagni su di noi
Ricade l'eredità del movimento socialista italiano
Altri gruppi
Che si sono separati da noi
O sono finiti nell'orbita del PDS
O sono in prospettiva destinati a confluire in una federazione dominata da questo partito
Oppure
Sono andati a confondersi con il Polo di centrodestra con una miriade di gruppi di liste di movimenti
Con la evidente conseguenza di non poter essere più socialisti
Noi non abbiamo perso la speranza ove possibile di ritrovarci insieme a compagni che ci hanno lasciato ma riteniamo che ciò sia possibile solo se non saremo in grado di svolgere appieno il nostro ruolo politico
Il cammino
Che ci attende ancora lungo
Io considero positivamente il messaggio che ci ha inviato a Romano Prodi stamane che Giugni leggerà più tardi
Perché riconosce apertamente il valore della nostra identità di socialisti nel perseguimento di un nuovo raggruppamento sotto il segno dell'Ulivo
Care compagne e cari compagni noi oggi
Ci riuniamo a parlare di politica e del futuro nostro e del Paese
Possiamo dire con soddisfazione che siamo usciti da una condizione di isolamento
E che abbiamo una linea politica che ci dà la possibilità di incidere sulle prospettive dell'Italia
Molto resta da fare
Ma alcune cose sono state fatte
Di fronte alle grandissime difficoltà che abbiamo incontrato che incontreremo che incontrerete ancora ci siamo
Sempre ispirati come ho detto molte volte all'insegnamento di Pietro Nenni che per superare le difficoltà indicava una sola via
Fare politica
Politica e ancora politica
E se abbiamo fatto alcuni passi avanti lo dobbiamo soprattutto alle tante migliaia di compagni di compagni che si sono iscritti al partito
Io come sapete
Non sono stato ha fatto solo in questa azione che mi auguro sia capita e giudicata come azione di rinnovamento
Accanto a me
Ci sono stati tanti cari compagni
Come Gino Ottaviano Del Turco ma anche tutti voi i quadri i dirigenti che hanno retto in condizioni difficilissime in tutto il territorio nazionale la nostra Rete organizzata penso che dovremo lavorare meglio e anche di più
Ma ciò che è stato già fatto ha permesso di ricostituire una piccola parte del grande patrimonio politico e ideale del socialismo italiano
E siamo ai primi passi il primo di questi appuntamenti di grande importanza per l'Italia ma anche per noi e il voto del ventitré aprile
Quando quaranta milioni di elettrici e di elettori voteranno per rinnovare regioni province e comuni
è necessario sostenere con grande impegno i candidati e le liste che abbiamo concorso a formare sotto il simbolo del Patto dei democratici
Avevamo detto
Che i socialisti dovevano tornare a fare politica
Sentiamo che l'Italia ancora bisogno di noi ancora bisogno del nostro contributo grazie
Cari compagni prima di dare inizio al dibattito vorrei dare notizia di alcune presenze
Dopo come ospiti ma come
Compagni di lotta
Voglio dare notizia della presenza di Mario Segni e di Villar portò
E con particolare
Gioia e commozione
Comunico anche la presenza di compagni che
Abbiamo visto più raramente o non avevamo più visto dei nostri dei nostri incontri e dei nostri delle nostre assemblee sono presenti Antonio Ruberti
Dieci Covatta
Chiedo Scevarolli
Antonello Pischedda
Che ha mandato un messaggio da compagnia Fernanda Contri
è presente
Walter Cerfeda della segreteria della CGIL
è presente e gli do la parola il compagno Fabio Fabbri
Care compagne e cari compagni
Ho sentito forte la necessità di essere con voi sta male
Non soltanto per ringraziare ricco Gino tra viale tutti quelli che
Sono riusciti a rimettere in piedi l'organizzazione dei Socialisti italiani
E non soltanto perché questo mi aiuta a rompere il cerchio della emarginazione politica
Quella ghettizzazione che abbiamo sentito tutti in questi mesi
Cui don molte parti si vuole costringere chiunque abbia percorso anche senza ammaccature l'esperienza socialista in Italia sì è per tutti noi la nuova organizzazione del sì fosse soltanto il mezzo per fuggire dall'isolamento personale per riscaldarsi al fiato dei compagni che si trova ancora piaceva io stamattina l'ho trovata
Il nostro impegno avrebbe carattere soltanto consolatorio e registico e guardiamoci bene dal riduzionismo non avrebbe futuro politico
Dobbiamo invece essere consapevoli che il vuoto prodotto sita al Corriere da un frate o della componente socialista ska socialista laica e liberale e liberalsocialista è un vuoto vasto profondo e ben lungi dall'essere colmato
Difendere i valori della tradizione e della cultura riformista
E portarli nel vivo del sistema politico che si riorganizza secondo le regole maggioritaria è un compito che ha una sua alta dignità politica
Risponde alle esigenze di sviluppo della nostra democrazia è un dovere verso chi prima di noi e anche insieme a noi si è battuto all'interno di questo filone del pensiero civile italiano ed europeo
Quando parlo di identità e di tradizione socialista non evoco aspetti meramente sentimentale ma strutturale come si dice
Si tratta infatti di componenti fondanti di e costitutive del tessuto civile e sociale del nostro Paese
Nei mesi scorsi come qualcuno di voi sa
Con viva vasta attività epistolare ho provato invano a convincere chi si allontanava dalla casa comune che si è tentato a fatica di mettere in piedi che stava sbagliando di grosso
Giacché è questo compito di salvaguardia dell'identità socialista e dico io anche laica e liberale
Per questo compito era necessario proprio restare tutti uniti
Non sono stato ascoltato purtroppo
Non è però il caso di recriminare
Meglio prendere atto del chiarimento ormai intervenuto alcuni ex socialisti stracciato ogni velario hanno deciso la loro affiliazione al Polo berlusconiano e finisco malgrado la compagnia dell'apostata Pannella pensate da Ernesto Rossi Air pecora c'è un bel salto da fare
Questi compagni lì questi ex compagna di fuori dall'alveo storico della tradizione socialista non riempiranno certo il vuoto che si è creato confessa hanno soltanto con questa loro scelta che quella mutazione genetica di cui si favoleggiava aspro Porretto in passato per loro questa volta è avvenuta davvero
Altri hanno ritenuto di prendere la scorciatoia comportandosi come ci fossero già create le condizioni per la formazione di quella grande forza socialdemocratica europea che da sempre manca in Italia
I dirigenti del sì se ho ben capito senza rinunciare a questo obiettivo
Hanno ritenuto che in questa fase di transizione verso la democrazia dell'alternanza
Noi possiamo assolvere un compito utile per la vita democratica del Paese e favorire il successo dello schieramento antagonista al blocco di destra
Soprattutto marcando la nostra fisionomia di sinistra non postcomunista
E stipulando un patto elettorale con altre forze destinate a formare la Mezzala
Che manca ancora all'interno della coalizione democratica
è la risposta più convincente a chi chi accusava di neo prontissimo
Vi confesso che mi è stata necessaria una travagliata riflessione ma che alla fine di questa mi sono convinto che questa sia la scelta più coerente e più dignitosa per noi tutti
Ad alcune ad alcune condizioni tuttavia primo proprio perché ci accingiamo a combattere una battaglia politica con altre forze di verze dalla nostra tradizione porta che al quale Vallotton rispettavamo Trust prima abbiamo la necessità di non affievolire neppure di un'oncia amanti di difendere di riaffermare la nostra identità socialista le nostre radici
E la nostra famiglia è la nostra appartenenza alla famiglia del Partito socialista europeo e dell'Internazionale socialista
Per far questo
Dobbiamo anche avere il coraggio di contrastare a viso aperto la lapidazione che hanno che intuì che è ancora in corso e qualche volta diviene criminalizzazione
Senza distinguo del socialismo italiano dedichi comunque
è stato socialista
Di qui la mia proposta di promuovere anche con l'ausilio delle nostre fondazioni una ricerca finalizzata ad un sereno Bilancio storico politico dell'esperienza socialista in Italia
Politicamente siamo mal ridotti lo sappiamo
Ma storicamente abbiamo avuto ragione giacché la profezia di Turati si sta realizzando e prima o poi quando la storia ti dà ragione questo non può restare senza qualche conseguenza politica
Quando il centro sinistra Di Pietro Nenni e di Aldo Moro era da tutti
Vituperato il nostro Gaetano Arfè promosse nella mia città un convegno rigoroso che avviò la rivalutazione di quel periodo alto della storia vitali se vi date una mano vorrei organizzare ancora a Parma una riflessione altrettanto seria
Che ci aiuti a rialzare la testa perché il socialismo italiano ai titoli per sopravvivere al tornato quello ha investito negli ultimi a
Se conto dobbiamo ben chiari che affrontando le elezioni insieme agli amici del Patto Segni e di Alleanza democratica
Noi non rinunciamo affatto a dare il nostro apporto alla costruzione di una moderna e moderata sinistra di governo che superi gli impacci frenanti del fattore K e post K
Un fattore che c'è ancora ed anche i dirigenti del PDS si sono resi conto di questo impaccio e di questo impedimento
Ma alle parole per rimuoverlo non ancora sono seguiti i fatti idonei appunto a liquidarlo
Se si aprirà presto una reale prospettiva neo laburista noi non mancheremo all'appuntamento
E così pure non mancheremo l'appuntamento ove il corso naturale delle cose si prestasse meglio ad essere definito secondo lo schema di un grande comporto Partito Democratico
Solo il futuro vi svelerà le forme della riorganizzazione del sistema politico italiano
Quel che conta è che l'identità del socialismo riformista sia presente attiva e ben visibile non pochi compagni non solo quelli già collaudati avrebbero voglia di uscire dal riserbo e dal disimpegno ma ci chiedono di farti sentire di alzare la voce di farci riconoscere cioè di essere capaci di
Iniziativa politica
Terzo ed ultimo la nostra distinzione rispetto al Partito democratico della sinistra e ai cespugli che stanno con tornando la Quercia
è polemica è autonomia di alleati non ostilità
Noi possiamo anche esercitare una funzione di cerniera di saldatura fra la civiltà è Agrigento bella politica e democratica non di mediazione ma di coesione politico culturale e programmatica il rischio che corre
La nostra profezia e oggi è altissimo
Chi si oppone alla pesca non può permettersi conflittualità intestine
Ci presentiamo agli elettori distinti ma per convincere e per colpire uniti da destra che vuole avanzare vincere
La battaglia sarà durissima
L'esito è molto incerto
La coalizione di centrosinistra è in forte ritardo nella sua preparazione
Mancano idee forza comuni già ben definite per le regionali e per le politiche è un deficit di progettualità da colmare al più presto
Noi possiamo recare un contributo alla elaborazione programmatica ma per farlo dobbiamo saper mobilitare la cultura riformista della nostra area anch'essa come noi tuttora smarrita e senza punti di riferimento sicuri
Può ritornare a destra e feconda questa cultura se saremo in grado di partire i conoscere come referente politico sicuro e stimolante
Un solo esempio la piccola e media impresa è al centro di tutte le adulazioni ma la sinistra non ancora costruito un suo messaggio percepibile e persuasivo
Se nel sistema maggioritario vince chi sa conquistare il centro dobbiamo trovare proposte messaggi accattivanti e comprensibili per quel vasto strato
Di elettorato intermedio che una volta votava sociali solo due parole per finire sul Prodi e su Berlusconi e il suo
Alleato indici di anteprime
Di Romano Prodi mio corregionale anzi reggiamo io ce lo metto reggiano noi siamo leali sostenitori
Per questo gli possiamo amichevolmente raccomandare dimettere bene appunto il suo dialogo con i cittadini lungo il percorso
Trovando gli accenti giusto tono con cui una forte guida politica sa parlare al Paese
Da antagonista del suo competitore ed onda cursore di una gara a cronometro senza avversari
Sia benvenuto il messaggio amichevole di Prodi a questa nostra Assemblea non sarà male se anche in futuro qualche volta e di morte Rabbi ricordarsi che nella sua cordata ci siamo anche noi
Un segno di rispetto
Non per le nostre persone ma per quello che il socialismo italiano riformista e liberale ha rappresentato e rappresenta ancora ora nella storia del nostro Paese
Due parole sul Berlusconi vi prego
Personalmente compagni non ho mai condiviso il luogo comune di chi lamenta un eccesso di critica al magnate della Fininvest
Semmai per me è vero il contrario
è mancata la capacità di far comprendere all'opinione pubblica quanto sia gravido di rischi io ontologicamente lontano dal democrazia il berlusconismo o meglio il Berlusconi ottimismo
Una miscela di invasione aziendale nella sfera politica di autoritarismo devo fare un tale di intreccio fra affari e politica
Il tutto con la protezione e l'uso sfrontato del potere televisivo alla ricerca del potere fine a se stesso per imporre senza idee la dittatura della fazione
Il timore il timore che l'impresa lo stesso credo che assilla anche voi che le nostre energie ed anche le nostre capacità non siano all'altezza dei tempi delle responsabilità e dei compiti che ci attendono
Ma questo dubbio non ci deve paralizzare
Non è scritto compagni da nessuna parte
è con noi finisce una storia una storia politica di uomini e di idee una storia nobile
Con noi
Con i socialisti italiani che non piegano la testa
O anche proseguire una storia antica e cominciarne una nuova grida
è pervenuto alla conferenza dei Socialisti italiani un saluto di Romano Prodi
Fate però le sono realmente dispiaciuto di non poter essere presente alla vostra assemblea che purtroppo si sovrappone ebbi programmi di viaggio ricerca delle radici di un Paese che vi si sta mostrando di Giordo per la sua faccia migliore
Ho incontrato in questi giorni prima Puglia ed ora in Veneto quella che si Polo proprio definire l'Italia che vogliamo
Non solo l'Italia che lavoro va quella che lavora vede e che ha voglia di lavorare per costruire un Paese basato sull'eguaglianza dei diritti e delle opportunità
è un segnale forte di bisogno di politica vera quello che viene da quella gente i dove dalla quale si è tanto parlato dell'ultimo acuto
Parlato e basta perché ebbe poco conto si è perduto del Paese reale anche perché forse varcava la vera conoscenza del suo tessuto delle sue necessità e delle sue istanze così si è finito per inventare una realtà politica virtuale se dopo falsa della quale spesso la televisione a spiegare al cittadino quali sono i suoi bisogni
Toro dare alla politica con la P maiuscola ritengo che in questo convento più che mai ci sia necessità dell'apporto di guardi solo Bossi dalla forte spinta verso la democrazia e verso la giustizia la vostra organizzazione decisamente Cordes a quella corrente di pensiero forte chiavi guardo la socialdemocrazia ed Europa
E che all'Europa ha regalato uomini dico Grecia Galloro costituisce allora pure le vette essenziale della vostra alleanza vi auguro buon lavoro io di successo
L'attento ascolto e l'applauso un alibi di questa Assemblea
Valgono se le fosse stata se vede by ve ne fosse stato bisogno come conferma della piena adesione dei Socialisti italiani ai percorsi dell'Ulivo che ci auguriamo e se era che percorsi vincenti
Ora la parola a Viller bordeaux
E alle altre democratica
Cari amici
Cari compagni
Mi chiedevo
Mentre
Ascoltavo
Rico Boselli
Gino Giugni
Fabbri
Se soltanto pochi mesi fa Ottaviano quando
Decidemmo in un momento politico
Molto difficile
Per entrambe
Le nostre due organizzazioni di stare assieme
Nelle elezioni europee
E quando invece
E lo dico soprattutto Adalberto e agli altri
Amici
E colleghi parlamentari
Non riuscimmo sempre nelle stesse giornate
A costituire allora
Il gruppo assieme
Mi chiedevo
Dicevo se in quei momenti avremmo mai immaginato
Che grazie ad un lavoro e ad una dedizione quotidiana e costante
Difficile
Ma motivata da una forte convinzione che fosse necessario avremmo potuto trovarci Errico soltanto pochi mesi dopo non soltanto con la Costituzione finalmente di un gruppo unitario quello dei democratici al Parlamento ma anche con qualcosa lo voglio dire che è molto di più come giustamente ha ricordato Boselli di un puro e semplice patto elettorale è qualcosa che va oltre perché cerca di costruire in questo Paese quel grande soggetto politico federativo di cui abbiamo assolutamente bisogno
E allora
Io credo che possiamo guardare credo con un altro spirito oggi
A quello che ci attende sapendo però vedete
Che vi sono aperti due problemi
Io
Ho ritenuto molto giusto
Che Boselli aprisse questa vostra conferenza nazionale aprisse la sua relazione affrontando come si deve fare perché noi ovviamente
Giustamente lavoriamo per i nostri interessi di parte
E di organizzazione ma sempre sapendo che l'interesse del Paese vengono al primo posto aprisse dicevo con una riflessione
Su quelli che sono in questo momento i gravi problemi che sta attraversando il nostro Paese io credo che ecco noi dobbiamo fare uno sforzo per cercare di capire cosa non funziona
Lo dicevo poc'anzi a Mario Segni ci interrogavamo
Io non credo vedete che noi ci possiamo sì soltanto limitare a dire
Che
C'è come è stato detto anche ieri sera è sicuramente ci sono
Flussi o bolle speculative che in questo momento indeboliscono sicuramente la nostra moneta sui mercati internazionali
Credo che faremmo un errore
E mi è parso che in questo senso andasse la riflessione di Errico
Se non cercassimo di interrogarci
Su quelli che sono evidentemente altri limiti della situazione presente nel nostro Paese
Certo abbiamo fatto benissimo guai se così non fosse stato ad approvare due giorni fa la manovra finanziaria del governo Dini
Abbiamo fatto benissimo guai se non fosse stato a respingere la tentazione del tanto peggio tanto meglio perché dobbiamo essere consapevoli sia ben chiaro che se quella manovra pure dichiaratamente insufficiente non fosse stata provata probabilmente oggi noi avremmo chiuso la settimana in situazioni ancora peggiori
Ma nello stesso tempo dobbiamo sapere che evidentemente quei provvedimenti non sono stati sufficienti inutile continuare come dire soltanto perché c'è in questo un rischio molto pericoloso a vedere gli errori degli avversari a non comprendere che evidentemente c'è qualcosa che non funziona io credo che dobbiamo prendere atto ed è il dato più preoccupante
Che mi pare sta oggi convincendo tutti gli operatori economici e politici
Che quando i fondamentali dell'economia
Apparentemente sono come sono in una situazione tutt'altro che negativa e pur tuttavia la nostra moneta continua a precipitare c'è qualcosa che va oltre quei fondamentali certo ci sono non ho qui il tempo per sviluppare tutto un ragionamento problemi che oggi attengono alla rapidità con cui i mercati finanziari internazionali coinvolgono i rapporti i rapporti tra le monete i rapporti di scambio ma c'è un problema che evidentemente dobbiamo fare diventare il problema principale anche per noi ed è quello dell'aspettativa evidente io me lo sono chiesto tante volte che per qualsiasi operatore internazionale ma anche per chi come dire si muove nel mercato italiano la situazione politica italiana risulta essere tuttora una situazione politica a forte instabilità una situazione politica fortemente incomprensibile
Io credo che da questo punto di vista ricordo abbia fatto bene a dire prima
Io credo che come gruppo parlamentare dovrebbero prendere in questa direzione una forte iniziativa non possiamo continuare a dire soltanto come dire che da una parte c'è il pericolo e dall'altra parte lo sa bene cosa ci sia io credo che dobbiamo prendere un'iniziativa credo che l'iniziativa che per esempio un mese fa prese Mar Mario Segni che era quella di incominciare a discutere ragionevolmente
Sia sugli altri provvedimenti finanziari che sono assolutamente necessari
Quello delle pensioni quello dell'anticipo che la manovra finanziaria per il mille novecentonovantasei guardate che sarà la manovra finanziaria di tutt'altra entità che quella che abbiamo provato ma anche quella
Di essere convinti che evidentemente occorrerà andare oltre il governo Dini e quindi andare comunque a nuove elezioni certo con le regole che dobbiamo scrivere tutti assieme per garantire che le le le prossime elezioni non soltanto di allo stabilità all'Italia ma non siano non si svolgano in condizione di far west noi non possiamo assolutamente non prendere questa iniziativa io credo che sia assolutamente indispensabile credo che dobbiamo farlo in questi giorni
Perché altrimenti
Noi rischiamo rischiamo moltissimo guardate io
Ieri ho parlato con moltissimi operatori gli imprenditori del nostro Paese per la prima volta ho sentito in alcuni di loro una preoccupazione che va oltre come dire la normale preoccupazione alcuni addirittura del terrore proprio perché come dicevo prima quello che risulta evidente a tutti e che malgrado le classiche manovre i classici interventi la situazione continua a degradare evidentemente si vuole un qualcosa di ben più forte un qualcosa che ridia
Comprensibilità e stabilità al quadro politico non lasciamo queste parole d'ordine soltanto a Silvio Berlusconi sarebbe un errore gravissimo
La seconda riflessione
Con la quale chiudo
E quella della collocazione politica della nostra iniziativa
è evidente
Lo ha detto Boselli
Mi pare evidente oggi a tutti
Che se noi ripetessi mo'
Con qualche leggera modificazione
Lo schema del ventisette venti otto di marzo non si vede francamente perché il risultato dovrebbe essere diverso
Perché riprendo
Un'espressione di Roberto Villetti
Di qualche giorno fa a Catania
Dobbiamo renderci conto che il ventisette venti otto marzo Silvio Berlusconi ha vinto
Anche
Perché aveva i mezzi televisivi a sua disposizione ma non soltanto per questo se non comprendiamo questo continuavamo a ripetere inutilmente gli stessi errori ha vinto anche perché ha saputo interpretare meglio
Della parte che noi rappresentavamo l'interessi e i bisogni di rinnovamento profondo dell'economia e della società politica e ci il italiana se noi non riusciamo quindi oggi ad invertire questa tendenza non è problema solo di collocazione certo è anche un problema di collocazione
Ma è un problema di contenuti
Di risposte che diamo ai bisogni di quella parte dei ceti sociali italiani che hanno ritenuto
Che nelle proposte programmatiche
Di Silvio Berlusconi ma anche Di Martino che in quelle proposte vi fosse evidentemente quel qualcosa di più di cui questa società aveva assolutamente bisogno dobbiamo certamente partire
Dalla considerazione che molte
Delle loro proposte risultavano essere spesso demagogiche e populistiche e che quindi da questo punto di vista non sono riuscito ad incidere efficacemente secondo quelli che erano i loro stessi proponimenti ma dobbiamo nello stesso tempo essere convinti che o noi siamo capaci di interpretare anche questa parte
Della società italiana o non illudiamoci potrò fare qualsiasi nativo di spostamenti di geometrie variabili non cambierebbero i risultati complessivi non saremo capaci cioè di interpretare la volontà della maggioranza del popolo italiano
C'è poi per ultimo
Il problema
Dell'albero che vogliamo costruire
Io fin dall'inizio
Mi pare di essere stato sufficientemente chiaro
Considero molto importante quello che abbiamo costruito patto Segni Socialisti italiani e Alleanza democratica anzi fin dall'inizio sempre ritenuto che
Fosse qualcosa per cui valesse la pena di impegnarci con tutto l'entusiasmo e con tutta l'energia necessaria perché vedete c'è uno stato uno strano fenomeno del nostro Paese
Abbiamo introdotto la maggioritaria i partiti erano dodici o tredici adesso sono ventotto qualcosa di simile
Perché se vi siete resi conto moltissimi di quelli che nascono nascono con buoni propositi buoni intendimenti
Moltissimi si chiamano alleanze unioni convenzioni costituenti hanno cioè l'obiettivo di costruire una casa più grande una casa comune per intanto costruiscono una pacca una casa più piccola oppure separano anche quello che già esiste
Questo è oggi quello che sta avvenendo e allora aver avuto il coraggio invece per queste nostre tre organizzazioni di invertire questa tendenza è stato un fatto
Di grande positività e se volete anche di grande coraggio nel panorama politico italiano perché credetemi
Ci poteva essere
Si poteva essere credente vizi poteva essere la tentazione di coltivare il proprio orticello perché con l'attuale sistema elettorale sia quello comunale sia quello regionale ma anche quello politico tutto sommato qualche piccolo spazio di
Interesse e possibile mantenerlo anche mantenendo i propri orticelli abbiamo avuto coraggio perché io credo che tutti noi fossimo convinti che le nostre tradizioni
Meritassero ben altro che qualche piccolo interesse personale da santificare
E però nello stesso tempo credo che vi fosse in noi vi è la convinzione che quello che abbiamo costruito se fosse soltanto sarebbe già importante già positivo lo ripeto la sommatoria delle nostre tra organizzazioni non sarebbe sufficiente
Sarebbe già qualcosa di continuo insistere non sottovalutiamo quello che abbiamo costruito ma non sarebbe sufficiente
Perché giustamente
Lo ha detto Mario Segni in questi giorni se dall'altra parte appare quello che appare e c'è una risposta più pronta più efficace alla crisi del sistema politico italiano la sua ristrutturazione da questa parte rischia di apparire quello che già abbiamo visto
Un grande albero
E attorno tanti cespugli e io aggiungo e qualche rampicante di più
Noi dobbiamo assolutamente invertire questa tendenza
Lo dobbiamo fare chiedendo
Anche a quella parte che poi la parte che ufficialmente era presente al partito del Partito popolare a quanti altri stanno nel centro moderna della sinistra democratica
Di lasciar perdere le vecchie incertezze e di cominciare a costruire l'altro grande albero del campo democratico italiano L'Ulivo e indispensabile che si faccia presto ed è indispensabile come in segno di buon botanico
Che questo albero se vuole crescere forte e svilupparsi efficacemente cresca adeguatamente lontano dall'altro albero della politica italiana la Quercia perché se così non fosse noi non riusciremo a farlo
Approfondire efficacemente certi toni
Nel quadro bipolare senza tentazioni neo centriste certa o nell'alleanza con l'altro albero del campo democratico per costruire assieme quella grande possibilità di riforma democratica di cui il nostro Paese ha bisogno
E io voglio dirlo
Non credo sia casuale
Permettetemi di chiudere in questa maniera
Che a costruire
E a costituire il primo elemento della costruzione di questo Ulivo
Si trovino Mario Segni per quello che ha rappresentato
Nella politica italiana
Per essere stato l'elemento determinante della rivoluzione democratica
Si trovi
Il movimento
Che io qui rappresento Alleanza democratica
Per aver capitò tra i primi che si poteva andare oltre le vecchie e tradizionali formazioni politiche
Ma che ci sia soprattutto
Il Partito dei Socialisti italiani
Che ritrova
Cari amici e cari compagni in questa scelta l'identità proprio propria
Quella non soltanto della tradizione socialista lo voglio dire perché noi rischiamo negli ultimi tre anni di aver annegato quanto di buono è stato fatto non negli ultimi cento anni ma anche negli ultimi quindici anni che ritrova in questa scelta
Quelle capacità che voi aveste
Al congresso di Rimini al congresso di Torino la scelta cioè e la capacità di comprendere che senza una grande riforma questo Paese non potrà mai diventare un Paese più avanzato e più moderno vi ringrazio
Da da articolare il dibattito io do la parola a Maria Rosaria Valdieri la senatrice Maria Rosaria Manieri seguirà Mario Segni
Care compagne e cari compagni sì ossia intenda usare poche rapide considerazioni
In merito a due aspetti
Uno il percorso che noi abbiamo compiuto in in questi mesi e un'altra sui contenuti della nostra presenza nell'attuale scontro politico
La prima solo quattro mesi fa
Come ricordava Bordone un poco fa
Le difficoltà in cui anche i socialisti siti badavano
Era fonte di grande pessimismo
Non solo l'attenzione nei nostri confronti era pressoché zero
Nell'ambito politico
Ma anche al nostro interno l'opinione prevalente Eva che l'esperienza storica dei socialisti italiani
Si avviasse definitivamente alla conclusione
Alimentava questo scetticismo la costatazione di lacerazioni la diaspora
Alimentata certamente da dallo scontro che si era aperto sulla scelta di fondo che il nuovo sistema elettorale imponeva a tutti
E che faceva di idea Ottaviano Del Turco
Che non ceda paese al mondo che vedesse i socialisti alleati con la destra
E che il socialismo italiano democratico riformista
Che aveva fatto di quel connubio forte inscindibile di liberta ed equità sociale e giustizia sociale la sua sorgente ispiratrice
Quella che ancora oggi Bobbio vede come lo spartiacque tra la destra e la sinistra il socialismo italiano non poteva che essere con chiarezza nella parte che contrastava questa espansione culturale e politica della destra del nostro Paese
Ma accanto a questa la situazione che era imposta tutti dalla scelta di campo
Ci trovavamo con amarezza anche a constatare
Lacerazioni che venivano dettate da quella che quei da quelle che già Turati definiva come le piccole ambizioni
Che sono le più disastrose le più pericolose e che avevano portato il compagno Gino Giugni a con una battuta amara a definire la il miracolo della scomposizione dell'atomo
Accanto a questo c'era soprattutto la l'incertezza determinata dal vuoto della politica
La mancanza di una linea politica che legittimasse la nostra esistenza e la nostra azione perché un partito non vive
Solo della memoria storica per quanto grande e nobile essa sia
Le radici di un partito non producono e non vivi implicano se ci si limita la sfera della Nostalgia ma vivono se producono azioni politiche nel presente
Quindi bisogna dare atto compagne e compagni al compagno Boselli ai compagni che hanno affiancato la la sua azione
Di questo tentativo coraggioso che è stato messo in atto
Che è stato quello non mi io ho perso dire incarnare il PSI in un piccolo partitino azione che forse sarebbe stata più facile ma sicuramente senza futuro
E il cui destino sarebbe stato rapidamente segnato
Ma quello di aver capito che bisognava uscire nel mare aperto della politica
Nel mare delle grandi trasformazioni e delle innovazioni che il quadro politico stava subendo nel nostro Paese
E soprattutto nell'aver capito che i socialisti italiani arrivano ancora un servizio da rendere al Paese dallo schieramento della sinistra
Perché la ridente che finché la sinistra
Non aveva una sua capacità espansiva non saremmo mai riusciti a superare la debolezza che il polo progressista stava dimostrando e abbattere il centro destra
Di aver capito che c'era uno spazio e una funzione importante e che aveva avviato questa nostra avventura insieme con o Segni e Bordon
Per aprire una credibile alternativa di governo ingrato di ridimensionare e vincere il centro destra
La costituzione dei democratici poggia sul presupposto su un'intuizione che io mi sento pienamente di condividere
L'intuizione che la costruzione di uno schieramento alternativo
E i razzisti e stesse invasata solo sull'alleanza PDS Partito popolare era destinata a fallire e ve lo dice il senatore di Gallipoli
Era destinata a fallire perché non reggeva non reggeva l'idea di un centro che fosse equidistante dalla destra e dalla sinistra e quindi tale che un'alleanza di opposizione di alternativa al centrodestra
Boh avvenisse in una logica il brutto e il termine ma nella sostanza è questa cattocomunista di aggregazione
Tra il partito popolare e Illy PDS magari spruzzata da un po'di ambientalismo
Questa ipotesi e Scavolini gente del Partito popolare in in questi giorni perché il maggioritario può continuare a scelte ed è qui l'intuizione
Che dei democratici l'intuizione di dare questa casa comune a cattolici laici e socialisti
In grado di rendere espansiva la costruzione di una sinistra democratica ha ragione Boselli quando dice è una cosa tutt'altro
Che la costruzione di un centro confuso i socialisti sono incoerenza con la loro identità nella scelta che oggi hanno fatto
Adesso però tocca se molto è stato fatto a mio avviso molto ancora c'è da fare
Occorre irrobustire questa prospettiva e occorre anche rendere più feconda l'identità e i contenuti e il patrimonio socialista tra i democratici
Io credo che almeno tre i sono le questioni che sono oggi vive nel dibattito politico
La grande riforma istituzionale
Quella che ricordava poco fa Bordon è stata anche una nostra grande intuizione
Una riforma che è rimasta sostanzialmente in grandissima parte incompiuta
Ci si è limitati alla riforma elettorale peraltro parziale in alcuni aspetti a mio avviso pasticciata occorre fare il punto dopo tanto discorrere di federalismo
Sui Poteri e sui compiti che vogliamo attribuire alle regioni alle Province ai comuni
Il che significa rilanciare e forte il dibattito sul cambiamento e sull'ammodernamento della forma dello Stato
Codesta pletorica ed inerte macchina
Fatta di pezzi staccati tra di loro in comunicabili grande divoratrice di energie di carta uno Stato sovrapposta alla società civile invece di essere ad essa subordinato
Debole con i forti prepotente con i deboli privo di poteri di mezzi attiva e di decisione perché costituito sulla base delle il responsabilità individuali
Uno Stato da dice entrare da democratizzare a tutti i livelli assoggettandoli all'interesse e al controllo pubblico alla quale attualmente si sovrappone compagni sono parole di Nenni del settembre mille novecentosessantacinque quando indicava lucidamente
Nella riforma organica dello Stato il punto decisivo della seconda fase del centro sinistra che come è noto farglieli tra le trame del Sifar e del Piano Solo io ripeto che dobbiamo partire da qua
Il secondo centro sinistra deve riprendere in mano questa analisi Daniela della grande riforma dello Stato la nostra tradizione autonomista
Bene si incontra su questo terreno con quella di ispirazione cattolica democratica e ci deve fare optare
Per uno Stato federale che accompagni il massimo di decentramento dei poteri e delle responsabilità che sia compatibile con L'Unità nazionale seconda questione e quella dell'informazione
Io sto vivendo direttamente in quanto componente della commissione di vigilanza della RAI lo scontro Tecce e su questi temi ebbene compagni in ogni Paese del mondo l'informazione
La questione delle comunicazioni del loro controllo della loro gestione ha una rilevanza è un posto preminente nel dibattito politico
Se da noi
Questo prima si è posto in termini così drammatici e lasci davanti anche all'interno del Parlamento e perché in Italia siamo davanti ad una anomalia a quella che un sociologa americana di ha definito una mostruosità o meglio una situazione incestuosa
Perché il proprietario del polo privato e anche il proprietario del polo pubblico e quando il proprietario del polo privato
E diventato partito
Ed è diventata il leader di quel partito è diventato Presidente del Consiglio è invitata
Dello schieramento di maggioranza evidente che la questione delle informazioni acquisito anche una grande rilevanza democratica una sito in questione democratica che in quanto tale va affrontata e risolta
è stato scritto anche su questo
Che oggi è l'informazione e la forma stessa in cui si manifesta il potere dello Stato
E l'altare ritrovano il podio l'istituzione di un'epoca
In una società basata sull'informazione inviti a non sono più un quarto un quinto potere solo lo spazio spesso nel quale si genera si guadagna o si perde il potere un'alternativa alla video grazia o alla Miglio Grazia per ora non esiste si pone semmai la scelta
Anche se non esaltante però una video Grazia democratica all'americana e un'altra di tipo sudamericano dominata da un caudillo elettronico che dispone del dominio as del dominio sui media
Così Curzio Maltese in un bell'articolo su MicroMega a mio avviso di questo si tratta nel nostro Paese si tratta di capire quale futuro noi vogliamo costruire a partire da questo e infine ho veramente terminato la questione del lavoro e del Mezzogiorno
è compagne e compagni le migliaia di giovani senza lavoro che sono nelle regioni del Mezzogiorno
Sono un costo sociale che non può gravare solo sul quadro di pochi e scollegati investimenti industriali né può essere affrontata con l'assistenzialismo delle opere pubbliche
Occorre rilanciare sì ma del lavoro
Occorre un impegno perché il Mezzogiorno diventi veramente questione preminente dell'interesse nazionale
Prodi ha iniziato il suo cammino dal Mezzogiorno d'Italia dalla mia provincia c'è stato una rispondenza di entusiasmo semplice e immediato
Perché molto è cambiato anche nel Mezzogiorno e il linguaggio semplice che non prometteva un migliaio di posti di lavoro
Ma che si confrontava sulle difficoltà di una questione che complessa che non è solo meridionale ma che va risolta nell'ambito più vasto nazionale e internazionale
Trovava capacità di comprensione io mi auguro che anche questo segnale che Prodi ha che questo viaggio che Prodi ha iniziato dal Mezzogiorno sia anche un segnale del fatto che i contenuti e in particolare il lavoro
E in particolare il Mezzogiorno perché lavoro e Mezzogiorno finiscono ormai con essere identificati
Tornino ad essere il primo obiettivo è il primo punto della nostra lotta ed era nostri del nostro impegno politico grazie
Ma
Ora la parola Ottaviano Del Turco seguirà l'intervento di Mario Segni
Mi è capitato
L'altra sera di
Andare a la Spezia e fare una riunione
Tra le più belle di quelle che ho fatto in quest'ultimo periodo
Una riunione
Fatta di gente consapevole della sfida della scommessa che sta dietro la battaglia dei Socialisti italiani
Una riunione che per la prima volta in una provincia che come tante ha sempre avuto un grado di litigiosità interno insomma quello sopportabile
Visto l'altra sera i compagni partecipare a questa manifestazione di socialisti con una con l'atteggiamento un'attitudine
Che faceva ricordare altri tempi
I tempi nei quali l'associazionismo socialista era anche l'associazionismo di gente che si metteva insieme per stare insieme per costruire assieme
Così importanti
Ho scoperto alla Spezia che c'è un clima nuovo
Nelle strutture che stiamo costruendo
E forse questo clima nuovo privato commesso è delle asprezze delle contraddizioni
Degli antagonismi che hanno caratterizzato una parte non secondaria della storia dei socialisti questo sentimento questo clima può aiutarci ad affrontare quella che io considero
Probabilmente
L'occasione più importante per il nostro radicamento nella politica italiana tra la gente
Le elezioni amministrative
Io so di parlare a gente che ne ha assoluta consapevolezza ma badate che non ci sarà sistema maggioritario capace di mobilitare il partito alle elezioni politiche in tutte le circoscrizioni in tutte le regioni in tutto il Paese
Come in grado di
Mobilitare il partito un'occasione come quella del ventitré aprile nel quale si dalla quale si vota per i sindaci per i comuni per le Province
Per le regioni una circostanza cioè importantissima per il nostro insediamento
Ma l'altra sera
Alla Spezia squadroni mi ha ricordato a ricordare a me e ai compagni segretario della federazione di la Spezia
Ha ricordato una frase bellissima di Tony Blair
La regalò a Enrico Boselli che ormai sta diventando un vero e proprio esegeta di questo leader del laburismo inglese
Toni Blair all'età al congresso di Blackpool attenzione
C'è una lunga tradizione del nostro partito
Fatta in questo modo abbiamo sempre promessa agli inglesi grande cambiamento e ogni volta che ci siamo rivolti al Paese abbiamo detto stiamo cambiando
Ma ogni volta che abbiamo parlato nelle sedi interne di partito abbiamo mandato un messaggio rassicurante state tranquilli non cambiano niente noi continuiamo a essere sempre quelli di prima
Tony Blair ha spiegato all'ultimo congresso che per vincere questa volta bisogna parlare agli inglesi e al partito lo stesso linguaggio
Io parto da questa considerazione per fare due osservazioni
Sulla destra per come essa si presenta in questo periodo
Per farne una sul Partito democratico della sinistra su come sta impostando questa campagna questa battaglia politica e un'altra che riguarda noi i socialisti italiani gli amici del Patto Segni quelli di Alleanza democratica e ciò che accadrà
Dei popolari in questa fase
Ai compagni siamo nati
Questa forza politica qui
è nata
Sulla base di un rifiuto
O di un duplice rifiuto se volete il primo quello importante
Non ci rassegniamo ama l'idea che tutta la vicenda di Tangentopoli si dovesse concludere con la distruzione del Partito dei Socialisti italiani era un destino inaccettabile per uno delle forze più belle più battagliere
Più grandi più importanti nella storia di questo se
La seconda
Ragionamento che ha fatto poco fa la Manieri
Non esiste al mondo ma guardate che non esiste sul serio in nessuna parte del mondo
Un socialista che posso accettare di collocarsi
In uno schieramento nel quale sia presente in forze la destra
Riverniciata più o meno bene
Dalla sua tradizione radicale fascista
Noi siamo stati qualche giorno fa a Barcellona ma ci fosse stato un solo partito
Socialista che parlando alla Tribuna di quel congresso alle setosa Pedenovi per esigenze tattiche elettorali siamo costretti ad allearci non dico con la destra ma con i conservatori
Una frase del genere sarebbe apparsa per tutti una bestemmia in quella sede
E io lo voglio dire compagni perché solo nato alla fine della guerra e sono cresciuto in un partito socialista come quello abruzzese settario
Che imparava a odiare i propri nemici
Perché eravamo come dire messi in un ghetto discriminati
E io ricordo che tra i personaggi politici che ho imparato non voglio dire a odiare è un sentimento che non riesca a provare ma comunque perché consideravo un avversario politico da combattere con tutte le forze era Emilio Colombo che veniva da quelle parti a fare i corsi spesso e per addestrare i giovani democristiani alla campagna elettorale
Dal mille novecentocinquantadue quest'uomo che allora era sottosegretario all'Agricoltura se non ricordo male per me rappresentava l'emblema del notabile democristiano meridionale da combattere l'aveva fatto un'impressione straordinaria lo voglio dire con un atto di civiltà internet come dire intellettuale
Sentire l'altra sera Emilio Colombo dire un vecchio popolare
Non va con la destra può fare tutto ma non può andarsene con la destra
Non so che cosa non darei Company
Per sentire qualcuno dei socialisti
Che questo giuramento non l'ha fatto
Dire oggi che una cosa del genere non si può fare
Non so quanto l'onda lei
Per sentire qualcuno dei compagni che si scandalizzano allo della vicenda del marzo scorso non senza ragione qualche volta mi piacerebbe tanto che dicessero sentite è vero quella storia non mi è piaciuta ma l'idea di stare con Fini
E con quella gente lirico Storace con Mirko Tremaglia beh è una cosa che ripugna alla mia coscienza alla coscienza dalla mia storia
Noi siamo nati così
Sulla base di questo duplice rifiuto
Però compagnie abituiamoci a fare i conti con i nostri interlocutori i nostri alleati i nostri avversari
Con il rispetto che si meritano sempre
La mia impressione
E che avevamo in qualche misura individuato il carattere nuovo della destra che avevamo di fronte
Quando affrontammo l'ultima battaglia interna al Partito socialista
Quella che vide per l'ultima volta Craxi guidare il tentativo di riprendere il controllo del partito
Stavamo in questo periodo
Quello che stava nascendo in Italia era una destra che aveva caratteristiche assolutamente nuove e originali spetta la storia di questo Paese
Erano a destra che parlava un linguaggio moderno ed era una testa alla quale nessuno di noi poteva affibbiare senza pensarci un appunto
L'appellativo di destra conservatrice perché questa è una destra che non la i caratteri conservatrici delle destre che siamo stati abituati ad affrontare
Non è nemmeno una destra
A cui è possibile attribuire
Paternità o comunque
Riferimenti alla tradizione reazionaria
Perché come avete visto sta facendo rapidamente i conti con tutte queste cose
è una destra che sa usare con intelligenza gli strumenti di comunicazione ed è una destra che sa parlare un linguaggio che il Paese capisce
Qualche volta non lui
Che abbiamo sempre la pretesa di essere il mondo nuovo di questo Paese parliamo un linguaggio antico un linguaggio conservatore che la gente rischia di non capire questo è un problema nostro ma questo è un problema che riguarda
L'intera area della Sinistra democratica di questo Paese
Così come non avevamo visto male al congresso quando dicemmo attenzioni popolari non reggeranno l'urto
Di questo sistema elettorale
Alla lunga Buttiglione dovrà scegliere e se sceglie a destra come noi prevedevamo che facesse
Sarebbe stato inevitabile la reazione di tutta quella componente della storia grande dei cattolici impegnati nella politica in questo Paese che non avrebbe seguito
Buttiglione e così è capitato
E così oggi vediamo anche la cosa veramente un tantino ridicola un tantino grottesca di un segretario del partito che espelle la maggioranza dell'organismo dirigente eletto dal congresso
E probabilmente si abiterà in una guerra legale ettari te più vertenze legali riuscirà a vincere tanto più battaglie politiche venderà agli occhi del Paese perché c'è sempre questo rapporto quando si innescano questi meccanismi
Nella vita interna di un partito
Noi dobbiamo saper guardare però alla crisi dei popolari con grande rispetto
C'è una versione anticlericale
Che fa parte del codice genetico della tradizione socialista che dobbiamo buttare definitivamente nelle ortiche perché non serve più a fare politica in questo Paese
Ed è questa tradizione che ci ha impedito tante volte di capire
I sentimenti che si agitavano in quell'area oggi
Comprendere cosa sta capitando dentro il Partito popolare saper dialogare con Gerardo Bianco con Marini con tutte le forze della sinistra democristiana vuol dire
Costruire le condizioni perché nello schieramento che deve affrontare Berlusconi non ci sia più solo il dramma
Il dramma così lo dico compagni sapendo di usare una parola forte il dramma di una egemonia del PDS all'opposizione che non servirebbe a farci vincere questa battaglia
Una cosa
La voglio dire per quel che riguarda Prodi
Io sono fra coloro che pensa che un vantaggio della Candy che il vantaggio fondamentale della candidatura Prodi
Sta nel fatto che in un Paese in cui tutti si agitano e parlano un linguaggio al di sopra delle righe Prodi e in condizioni di determinare
Un raffreddamento
E chi produce un effetto di questa natura in un Paese così surriscaldato probabilmente guadagna un vantaggio
Poi Prodi è un uomo lo ripetiamo spesso che sa usare molto di più il cervello che non i polmoni e questo è un altro vantaggio rispetto a una tendenza del centro della destra ad alzare sempre i toni della polemica ma deve fare attenzione
Alle cose che fa io per esempio la presentazione della sua candidatura in un'assemblea tenuto in un cinema romano nel corso della quale d'Alema diceva noi siamo la Quercia dunque la Quercia e la lotta e tu sei l'Ulivo dunque tu sei la pace questa divisione del lavoro un po'singolare mi ricordava l'Assemblea dei partigiani della pace degli anni Cinquanta quelle cose non funzionano più in questo Paese e non servono a far prendere
Voti a nessuno
Dunque registrare questo tipo di messaggio elettorale e sapere che questo messaggio elettorale debole deve essere ancorarlo non perché lo dice Mannheimer eppure è un uomo che ci capisce di flussi elettorali e di come si organizza il consenso
Ma questo messaggio deve essere ancorato ad un'area politica e culturale che non può essere fatta di cespugli appunto che vivono sotto l'ombra della Quercia
Questa è un'operazione che non serva a nessuno l'abbiamo già detto tante volte a Massimo D'Alema ma quand'anche la Quercia avesse assorbito tutti questi cespugli che ha di fronte con il meccanismo maggioritario passa dal venti al venticinque per cento
Se vogliamo essere generosi dal venti al trenta per cento con il maggioritario che cosa ci fa e cosa succede quali risultati produce una cosa di questa natura
La mia opinione
E che noi dobbiamo Fabbri proprio perché siamo nello schieramento
Democratica e progressista proprio perché siamo sicuri di non avere nessuna possibilità di sbagliare le alleanze in questa vicenda
Tanto più siamo sicuri di stare dentro questo schieramento tanto più deve essere alta e forte la nostra voce che rivendica non solo visibilità compare ma anche un rapporto che distingue definitivamente il passaggio tra la tradizione postcomunista la tradizione socialdemocratica perché nella tradizione comunista
La platea politica si divide tra avversari e compagni di strada subalterni
Nella tradizione socialdemocratica e laburista ci sono siti avversari ma poi ci sono gli alleati che occorre rispettare per ciò che sono e per ciò che rappresentano non gente che va assorbita che va riportata dentro la cultura egemonica
Di un partito
Questa tendenza c'è ancora
E contro questa tendenza lo dobbiamo levare una polemica che è tanto più efficace
Tanto più siamo bravi a preparare nella periferia del paese
Le liste assieme ai Ral PDS insieme agli altri interlocutori con la capacità che ci ha sempre costa contraddistinto Pisa per tenere alta la bandiera della politica unitaria
Una cosa che riguarda Lori
Io lo voglio dire perché fra poco parla Mario Segni qui a questa Assemblea
Io come tutti i socialisti
Ho maturato con grande fatica
L'idea
Che potessero esserci oltre lo schieramento storico della sinistra degli interlocutori dei compagni non solo go
Con i quali fare un accordo di governo perché l'abbiamo fatti con tutti questi ma con i quali immaginare un disegno un progetto politico
Vi ricordate in questa stessa sala alla prima assemblea dei socialisti dopo la BMW c'era la segreteria e dissi guardate la strada e segni
La strada è quella di ricercare in Mario Segni un interlocutore mentre lo dicevo io sapevo compagni
Che mettevo in discussione dei pregiudizi talvolta in politica si vive più di pregiudizi e di giudizi ma mettevo in discussione dei pregiudizi miei e cercavo di fare breccia nei pregiudizi dei compagni
Io devo dire compagni
Che nel corso di questo periodo lavorando nel gruppo parlamentare con Mario Segni lavorando per costruire le ipotesi politica delle quali stiamo ragionando scoperto
Una persona che cosa importante un uomo politico che lo ancora per chi fa queste ancora di più per chi fa questa battaglia
Ma soprattutto un uomo che ha mostrato una disponibilità capire non solo le sue ragioni ma anche le nostre ragioni
Che è un tratto importante per chi vuole fare un lungo cammino assieme a noi
E vuole costruire assieme a noi le condizioni perché un'area politica e culturale non venga schiacciata
Tra una destra arrogante
E ribalta e una sinistra con inizia antichi della cultura egemonia che ha per dirla come la diceva un sociologo
Che amico di molti sindacalisti che vedo in sala come Bruno ma
Io credo che noi abbiamo fatto nel corso di quest'ultimo mese alcuni passaggi decisivi per restituire ai Socialisti italiani
Agli uomini che hanno seguito segni della loro battaglia agli amici
Di Alleanza democratica quella visibilità politica quella forza dell'iniziativa politica che un gruppo parlamentare Dida in questa fase della vita politica italiana ma soprattutto un disegno che diventa punto di riferimento
E di osservazione per tutte le altre forse
Ecco queste sono le cose che volevo dire perché quando si è totalmente d'accordo con la relazione del segretario forse la cosa migliore sarebbe quella di stare zitte di limitarsi ad applaudire
Io ho applaudito a lungo Enrico Boselli perché questa mattina mi è sembrato che avesse rappresentato con la pacatezza che gli è tradizionale
Lo sforzo importante del quale è stato protagonista nel corso di questi mesi per per costruire questa realtà politica che stiamo vivendo tutti uguali
Il resto compagni lo dobbiamo fare noi
Costruendo le liste
Respingendo i tentativi di metterci in un angolo e di umiliarsi
Aggregando a questa battaglia non solo quelli che ci sono già
E magari chiudere il recinto secondo una logica io mi ricordo
Bordon in Alleanza democratica o al alla in Alleanza democratica c'era sempre qualcuno che arrivava entrava e diceva adesso basta
Adesso non entra più nessuno
Mi ricordo quando arrivo Spini che disse adesso con il mio arrivo c'è tutta quella parte che mancava in Alleanza democratica e non c'è più bisogno di nessuno
Poi lo abbiamo visto a Barcellona con la sigla SDI secondo
Secondo una nuova moda che prevede anche il franchising di sigle che è una vera novità nei congressi internazionali e che è un aspetto penoso della storia voi sapete che io non ho mai un fatto polemiche nei confronti di nessuno e nemmeno in questa circostanza le parole di uno sceglie di fronte alle circostanze della storia la strada che crede la sigla che crede
Resa ragione crede ma per lascia il Partito Socialista Italiano ritenendola una sigla non più spendibile
Riscoprire che si può spendere la Cité Apps di riassemblato veramente una cosa
Dell'altro mondo
Ecco compagni
Voi sapete che un po'per perché ci credo
è un altro po'
Perché lo spero
è un altro po'perché lo sornione
Io ho sempre immaginato che questa crisi del socialismo italiano avesse le caratteristiche del fiume carsico che si inabissa
E che il problema che avevamo noi che non ci dà segnala ma l'idea che spariva questa storia era quella di costruire un nucleo di compagni
Il più forte il più compatto il più coeso possibile di donne e di uomini di giovani e di anziani che stessero lì laddove come dire la corrente carsica porta il film riuscire fuori perché questo fiume dei socialisti potesse riprendere il cammino la mia impressione che abbiamo costruito questa forse in questa fase e che forse le elezioni di aprire possono diventare l'occasione nella quale ritorno al paese
Guardate che noi saremo misurati anche per il seguito delle vicende politiche noi gli amici del Patto Segni gli amici di Alleanza democratica il risultato alle amministrative regionali peserà
Sul corso delle alleanze politiche successive e anche sulle conseguenze che sul piano delle liste elettorali queste cose possono dire ecco io penso un po'perché ci credo un po'perché lo spero un po'perché lo sogno che il ventitré aprile sia l'appuntamento che diamo a tutti i socialisti italiani per ritrovare la loro strada la loro unità la loro compattezza
Ha ora la parola vario seggi che se lo posso salutare come compagno d'appartenenza posso però salutare come compagno di lotta e di portarlo
Ho
E la prima volta dopo molti anni
E io sono invitato a un'assemblea socialista
Gli scontri del passato
Negli anni referendari
Sono un pezzo della nostra vinta della storia italiana
Rimangono
Come tale
Ma quello che son sicuro che voi sapete
E che comunque voglio dirvi qua
E che io non ho mai ho pensato sempre che quegli scontri fossero con uomini
E con gruppi dirigenti
Ma non ho mai pensato che lo scontro vero fosse con le idee e con la tradizione socialista
L'idea e la tradizione socialista era anzi quella che qualche mo'alcuni anni prima
Aveva lanciato in Italia per la prima volta la grande riforma
L'idea che anche l'Italia dovesse incamminarsi sul solco delle grandi democrazie europee
Con un sistema politico più moderno
Più funzionale
Più vicino ai cittadini
L'idea che voi socialisti alla te lanciato dal congresso di Rimini
E che aveva suscitato un grande motto di speranza
E di entusiasmo
E fra gli entusiasti vi ero anch'io
Le vicende successive ci portarono su sponde opposte
Anche se con molti di voi no
Adesso
è arrivato il momento che questo rimanga venga ormai messo tutto dietro le nostre spade
Quelle idee che nacquero a Rimini
Che trovarono voi
Nel movimento referendario la loro espressione
Che riuscirono a trascinare cosa che sembrava impossibile
E sembrava impossibile prima di tutto proprio negli anni del congresso di Rimini la maggior parte dell'Italia a voltare le spalle al vecchio sistema partitocratico
E alla vecchia Italia della proporzionale
Oggi quelle idee devono essere uno dei punti fermi
Della nostra azione comune
E allora di fronte a un un mondo politico che ogni tanto riscopre la Nostalgia Del Vecchio
Di fronte a un mondo politico è un sistema di partiti di Parlamento che come sempre rimane indietro di fronte a una società che invece guarda in avanti e ha visto con favore il nuovo sistema
Questo è il momento in cui tutti noi qui andiamo alle origini noi del movimento referendario e voi del congresso di Rimini
E diciamo che in quelle idee che tutti abbiamo contribuito a creare che in italiano vinto due volte con il referendum negli anni scorsi
Devono essere una delle linee portanti della nostra azione politica comune gli scontri del passato sono ormai un pezzo del passato e il futuro deve vederci insieme
Io ho sentito
Qui riecheggiare l'appello alla politica l'ha fatto fare
L'ha fatto Ottaviano Del Turco adesso
è giusto
Ma la cosa che dobbiamo ricordarci che dobbiamo avere presente soprattutto in questo momento di difficoltà
E le difficoltà anche nostre lo sappiamo
E che non varrebbe la pena di ritornare alla politica
Non varrebbe la pena di fare lo sforzo unitario che stiamo facendo
Se non ci limitassimo a volare basso
Se le cimentarsi mo'ad avere come obiettivo quello di una reciproco aiuto per la salvezza
O quello della conquista di qualche trincea di difesa o di qualche capanna in cui aspettare che passi la tormenta
Dobbiamo invece e ne abbiamo il dovere di pensare ingrato
Perché il progetto che noi abbiamo messo insieme non è un progetto di secondo piano di sopravvivenza
è un progetto che vuole essere ambizione su
Che vuole continuare a scrivere un pezzo di storia e così come tutti l'abbiamo fatto negli anni passati anche se da sponde opposte
Non dobbiamo avere l'obiettivo di rafforzare qualche cespuglio
O di ingrandire qualche rampicante come detto prima a bordo
Dobbiamo avere l'obiettivo di creare un albero un grande ideale
Dobbiamo avere l'obiettivo di essere uno dei pezzi determinanti
Nell'alternativa Poli
Dobbiamo avere l'obiettivo di essere noi tutti assieme con gli altri laici e cattolici che verranno con tutti i cittadini soprattutto comuni
La punta di diamante e diciamo pure la guida perché no la guida dello schieramento politico alternativo che ha l'ambizione di battere Fini e Berlusconi
E il concetto l'Espresso bene Prodi quando ha parlato di ulivi
E con Luino in cinque un tre hanno subito
Martedì
Ed è anche un'occasione per invitare
Martedì a letto nel pomeriggio di martedì all'Hotel Hilton
Non incontreremo Romano Prodi
In un incontro che ha come titolo quello di costruire l'Ulivo
Di dare vita
Con Grant
Di dare vita organizzativa
Di dare vita politica ha un grande disegno
Per questo abbiamo creato tutti assieme un gruppo parlamentare
Per questo ci presentiamo uniti
Sotto il simbolo che nella
Cosa avete voluto metterle più in basso si vedeva anche meglio ma comunque avremo occasione dimostrarlo del Patto dei democratici
Per questo ieri siamo andati a Piazza del Gesù
A dire a quelli che non condividono la linea di Buttiglione
Che tutte le idee di rimanere nel maggioritario nella nuova Italia e di fronte a nuove Strafford più organizzata e compatta separate sono idee del passato
E come è organizzata e compatta la destra altrimenti altrettanto dobbiamo essere organizzati compatti noi
E di fronte al processo di aggregazione dall'altra parte noi dobbiamo porre un processo di aggregazione altrettanto forte altrettanto energico altrettanto decisi e continuiamo dirlo lo diede
E non sappiamo quali saranno i tempi di questo processo di muovere perché purtroppo tante volte dovremo re Nostalgia incomprensione dei quello che capita della velocità con cui capita fanno mancare tanti appuntamenti
Ma comunque vadano le cose e quali che siano intanto i gli alleati e gli amici che ci ritroveremo sotto quel simbolo io vi chiedo
Di andare con tutta la nostra energia a fare la campagna il ventitré aprile per il Patto dei democratici
Perché i voti dati al patto il successo dato a quel simbolo sono uno strumento è un passaggio necessario per poi fare tutti assieme nel tempo più breve possibile un grande pulivo e un grande partito
E in questi giorni ci aspettano
Convinti difficili
Perché è vero quello che hanno detto Boselli Bordon
Non c'è solo da costruire i partiti
C'è da pensare a quello che in questi giorni capita all'Italia
Qualche settimana fa siamo stati proprio noi del Patto dei democratici
A far lanciare a tutti un appello alla responsabilità
A dire che la data delle elezioni era secondaria rispetto ai problemi e ai drammi a cui l'Italia poteva andare incontro
Ad avvertire che se non ci si fosse messi d'accordo su alcune misure che
In qualunque modo dovevano essere fatta chiunque avesse vinto le prossime elezioni rischiano di salire sulla tolda di una nave che era ormai in sé
La intransigenza della destra sulla manovra economica del governo Dini ha interrotto ogni possibilità DDA
E purtroppo i prezzi di appagati vitali
Adesso che la manovra è passata e che un problema e quindi è stato tolto
Dall'agenda dei calendario del delle questioni
E in cui purtroppo ci accorgiamo che quello che è stato fatto
Era necessario indispensabile ma era ancor più forse di quanto noi stessi pensassimo insufficiente
è il momento di riprendere il discorso delle responsabilità
Di dire a tutti con molta franchezza che non ci si può più assumere il terribile compito di far naufragare questo Paese
E che dobbiamo avere un momento di concordia tutti assieme quale che poi sia la data delle elezioni che è secondaria
Per fare le due tre cose di cui ha bisogno l'Italia e per arrivare al momento del confronto elettorale
Non con un paese in ginocchio ma con un Paese che si confronta civilmente e può guardare serenamente al futuro caro Boselli e caro Bordone cari amici tutti
Questo è il compito che ci aspetta nelle prossime ore e nei prossimi giorni
E per questo ordine
Io vi ringrazio
Dell'invito
Ringrazio di essere tutti qua assieme
E mi lasciò con una speranza
E noi riusciamo perché solo nove possiamo riuscirci
A dare all'alternativa alla destra
Quel carattere di modernità
Di novità
Di apertura al futuro
è stato l'arma vincente di Berlusconi nelle ultime campagne elettorali
Che è stata la la palla al piede
Che è un anno fa ha fatto di perdere il fronte dei progressisti e il centro
E che nessun il rinnovato cattocomunismo nessun accordo di vertice fra due partiti uno dei quali tra l'altro non si sa se ci sia può dare all'Italia
Ma alla quale soltanto uno
Con la tradizione il peso dei nostri valori per la nostra cultura e della nostra storia possiamo dare a questa parte dell'Italia e a tutto il Paese
Colpa di qui dobbiamo prendere una decisione di grande responsabilità
Tatò l'ora tarda quello e biciclette che accade in tutti i quartieri congressi ma dato l'incidente che ve centotré
Così frequente della concomitanza con puro sciopero dei trasporti ferrovie mi sembra si affaccia l'esigenza di liberare Coppa di che provengono da altre sedi da dal problema dall'impellenza di afferrare il mezzo di trasporto più conveniente o l'unico disponibile
Per questa ragione
Credo che sarebbe opportuno per la proposta che faccio alla conferenza articolare i nostri lavori bandiera che si concludano dove oltre alle quattordici e trenta il che comporta
Se accettato
Curate ricordo certe votazioni per acclamazione
Dopo Lettieri quindi quindi ecco vorrei essere cerco vuole esser certo che l'applauso significa significa significa effettiva adesione alla proposta
Nel qual caso la proclamò anche
Nuove conclusione alle quattordici e trenta il che comporta dei confronti di quanti interverranno loader di parlare dove oltre sarebbe otto minuti ad calcoli fatti si sono iscritti a parlare infatti
Pia Locatelli
Vecchi delli la volpe zitta Zardari Villetti io stesso ora
Gli epilettici autorevole Remo ci divideremo il tempo sembra
Gli altri compagni posso dopo vogliamo già iniziare allora
Scorrendo su questa lista ecco prima di tutto la Coppa di Appiah Locatelli
Acqua passata
Ci ritroviamo ad affrontare le elezioni amministrative con due elementi di novità che possono apparire in contrasto fra di loro
Il sì ha solo qualche mese di intanto e tutti noi sappiamo quale fatica sia stato a farlo nascere
E appena nato questo nostro sì ci siamo lanciati in questa avventura della Federazione democratica che sicuramente rende meno visibile il segno
E le due cose possono apparire in contraddizione
Questo si sia costato tanto e la scelta della Federazione può sembrare una rinuncia adesso
Però la politica è fatta di razionalità oltre che di emozioni e noi non possiamo prescindere da due fatti
Il nostro scarso speso elettorale ovviamente speriamo tutti che diventi meno scarso e il nuovo sistema elettorale che non consente quasi ruolo alle piccole formazioni se sono isolate
E allora si pone il problema di come superare l'isolamento senza perdere identità
Da questa doppia esigenza viene la proposta della Federazione democratica cioè di un insieme di forze socialiste riformiste liberaldemocratico
Che vedono nella moderazione e per moderazione intendo la non demagogia Lennon posizioni settarie il non scritte schierarsi a priori
E nella prudenza dell'agire politico lo stile adatto per mettere insieme la tradizione laica e cattolica con il riformismo sociale
Socialisti riformisti liberaldemocratici si mettono insieme ci mettiamo insieme ma non facciamo un unico partito
Scegliamo il modello federativo perché consente di a vere e dimostrare unità di intenti nella distinzione di soggetti che hanno memorie storiche diverse sensibilità programmatiche diverse ma che si sentono parte di un medesimo Progetto democratico
E che lavorando insieme su singoli temi riescono a fare emergere ciò che li unisce lasciando perdere il patriottismo ideologico
Dobbiamo maturare far crescere tutti insieme una cultura di governo che consenta a tutti di scegliere sulla base dei programmi e non degli schieramenti elettorali
E a proposito di programmi sempre per citare a questo punto il solito Toni Blair
Toni Blair dice che destra e sinistra hanno perso oggi gran parte del loro significato
Ma alcune differenze mantengono il loro valore o il loro valore per distinguere chi privilegia l'individualismo esasperato e l'assolutezza del libero mercato
Da chi invece immagina una società più equa a difesa dei più deboli ma attenta anche a sostenere l'iniziativa individuale che vede nello stato sociale occasione di promozione oltre che di protezione
Questi sono i due grandi ambiti programmatici che si contrappongono ai quali corrispondono devono corrispondere il Polo il polarizzata sì dei diversi soggetti politici attorno a due poli
Il polo di centro destra che ormai è fatto da un po'
E poi impone una coalizione di centro sinistra che risulta invece più faticose da costruire un po'perché a destra sono più obbedienti e quindi più facilmente si mettano in sì me un po'perché le nostre caratteristiche di vivacità culturali fanno emergere le personalità che non sempre sono disponibili poi a fare un tutt'uno
è un poco per le tendenze egemoniche del PDS che non aiutano a mettersi insieme con pari dignità
Allora due process si devono svolgere all'interno di quest'area il costituirsi di un'area di centro che sappia guardare a destra senza perdere la propria identità a sinistra senza perdere la propria identità di centro
E il processo che sta conducendo alla Sinistra democratica a ripulirsi del nazionalismo dell'integralismo quindi nessuna certezza e nessuna verità in tasca
Certamente questo non significa una sinistra che si traveste da centro ma una sinistra che restando resta fedele ai propri principi di giustizia di solidarietà ma che capisce che il rigore è un elemento essenziale e solo il riformismo temperato ragionato può aiutarci ad uscire da questa situazione in cui ci troviamo come Paese
Ma che cosa vuol dire riformismo temperato in una fase in cui tutti tentano di negare le differenze e tutti dichiarano di voler andare verso il centro e tutti dicono che ci vuole competenza
Ma il governo non è solo questione di competenza ma per condurre il Paese ci vogliono idee e visioni chiare e poi la competenza perché non esiste competenza settica
E allora mi chiedo qual è il ruolo che noi vogliamo avere per costruire l'Italia che vogliamo
E noi possiamo estere o dei dei regolatori o dei livellatori oppure degli investitori
E cerco di spiegarmi
I regolatori iter regolatori sono questo che voglio una situazione in cui di ad esempio gli imprenditori grandi o piccoli non importa pieni di dinamismo che non hanno grande interesse per le responsabilità sociali
Creano nuove iniziative aprono nuovi mercati nei quali non c'è limite nel verso l'alto né verso il basso per salari e stipendi
Nel quale il mercato ampia in continuazione la sua presenza
è un futuro di estremi dove i ricchi diventano più ricchi e i poveri sempre più poveri dove la competizione si fa sempre più dura sempre più accesa e dove si conta sempre più sulla riduzione della spesa dei servizi pubblici
Chiaro che non ci va bene
E poi ci sono i livellatori che sono quelle che si preoccupano Più della distribuzione delle risorse della ricchezza
Che della loro produzione sono quelle che sviluppano politiche sociali giustizia sociale indipendentemente dall'economia
Sono quelli che sentono il giusto dovere di proteggere le classi più deboli
E però prima di distribuire o di redistribuire le risorse bisogna preoccuparsi di crearle e livellatori non hanno questa grande preoccupazione ed è chiaro che anche questo ruolo non ci va bene
E poi ci sono gli investitori che sono quelle che combinano un impegno un impegno etico per l'uguaglianza delle opportunità con le dinamiche di un'economia di mercato
è il cuore della strategia degli investitori è la convenzione la convinzione che l'ampio diari moltiplicare le opportunità economiche non è solo fonte di prosperità economica ma è anche la base per realizzare la giustizia sociale
L'innovazione continua alla ricerca della migliore qualità in ogni senso richiede inevitabilmente la messa a disposizione di opportunità diciamo e allo stesso tempo l'impegno di ogni singola persona e non soltanto di un'élite di persone perché l'obiettivo venga raggiunto
E questo a sua volta richiede anche forti istituzioni sociali richiede famiglie serene richiede comunità solide che mettere in grado le persone ed anche le società e i vari enti ed istituzioni di crescere e di adattarsi di avere successo
Diversamente da idee regolatori che utilizzano l'incertezza e l'insicurezza come stimolo per crescere gli investitori insistono sulla sicurezza e mi viene in mente la serenità di Prodi usa spesso questa parola
Come base su cui costruire il cambiamento
Ma gli investitori diversamente dei livellatori tentano di raggiungere di arrivare alla sicurezza distribuendo opportunità e non sussidi lo so so che ho fatto un discorso molto molto generale forse un poco pago il problema è che essendo questa la necessità di individuare una direzione
Una bussola prima di entrare nei singoli aspetti programmatici cosa che è stata fatta Rapposelli allora quando noi abbiamo la bussola allora possiamo parlare di scuola di previdenza di sanità di emigranti di immigrati di tutto quanto ma sempre con questa bussola noi dobbiamo vogliamo essere degli investitori
Un'ultima breve cosa a proposito di investitori che coniugano le dinamiche del mercato con impegno per l'uguaglianza delle opportunità
Ecco quel danza di opportunità per tra uomini uomini tra donne e donne e tra uomini e donne
E noi donne abbiamo sempre parlato di pari opportunità e anche in questi mesi si è parlato spesso di par condicio
Ed in pochi hanno pensato che questo chiedere la par condicio altro non era che chiedere limitatamente al settore radiotelevisivo quello che noi come donne abbiamo chiesto per tutti i settori le pari opportunità
Ecco noi l'abbiamo sempre chiesto adesso qualcuno scopre la par condicio
Ecco proprio perché siamo in fase elettorale allora noi come donne chiediamo la par condicio cioè chiediamo un impegno serio del partito e della Federazione dei democratici per un forte investimento sulle candidature femminili grazie
Sarebbe ecco sarebbe altamente auspicabile che i compagni che stanno dei lipidi torbide rifluisce ero della sala
Perché credo che chi sia designato a parlare in questo momento credo che sia molto gratificato tant'è vero che la presidenza do dal coraggio di pronunciare il dopo il prossimo intervento del prossimo interventore salvo disponibilità salvo disponibilità volontarie riguarda il d'orgoglio
Sperato che qualcuno vi tolga le castagne dal fuoco ce l'ho chiuso il congresso
Torna indietro in
Sì con la conferenza la si può chiudere qualunque lo vedo
E invece lei possiamo
Sentiamo il segretario Albelo segretario mai
Va bene
Una pausa dopo Valdonica per il tempo di sentire un po'l'organizzazione della Conferenza che valuti l'opportunità di proseguire ovvero e se sì copre
Prego
Riprendiamo i lavori a condizione che ci sia un richiamo
E la parola è al vaglio Bettinelli
Io do muore mai visto pregati di rifluire nella sala parlar propaga Bettinelli
Biocompatibili fra critico volentieri
Per non ridurre questo riunione di incontro questa conferenza
A una apertura della campagna elettorale punto e basta
D'altra parte la relazione che ci ha svolto il segretario del partito
Merita
Per lo meno un un avvio di valutazione considerati da parte di tutti
Voi naturalmente un impegno della campagna elettorale
E uno sviluppo successivo dopo le elezioni
Questa relazione a mio parere merita
Lo abbiamo di fronte due fatti nuovi
Nella scena politica del nostro Paese
Due fatti nuovi che hanno avuto
Una lunga incubazione
Un'educazione di anni
Lo due fatti importanti
Il primo
Lo scardinamento ormai definitivo del centrismo come
Perlomeno autonomo
Autosufficiente per governare
La crisi del Partito popolare italiano
Il suo ruolo l'ultimo atto
Di questo scardinamento
Che è ritirato però molti anni fa
Il processo è stato lungo
è iniziato prima ancora della cosiddetta caduta del muro di Berlino
Era già in atto
Questo processo
Nelle riflessioni di Moro
E semmai è sopravvissuto artificiosamente
Per manovre internazionali
E anche ce lo dobbiamo riconoscere
Per il l'inclusione
I soggetti unire il centrismo democristiano
Con un altro tipo di centrismo
Magari nordico abbiamo riconosciuto
Ora comunque è finito
E non sono state le leggi elettorali
Ad ucciderlo
Anche se le leggi elettorali ne hanno decretato la sepoltura
In correlazione
Ha lo sguardo scardinamento del
Centro autosufficiente per governare
E pervenuta a completa maturazione
Un altro processo
Anche quello di lunga incubazione
Riguardante la sinistra
Ed è quello della nomi idoneità
Delle formule di fronte
O di blocco
Per esprimere un potenziale politico alternativo alle leggi
Se l'unità delle sinistre
Era una formula anche efficaci
Per reggere alla egemonia del centro auto-governo Nante
Quando questo imperava
E macinava
Oltre le sue fasce laterali
Si era già accertato che quella formula non era in grado di sconfiggere
Il centro e sostituirlo nel governo del paese
L'unità delle sinistre può produrre infatti solo piccole espressioni
A macchia d'olio della sua influenza ma nulla più
Per costituire una vera alternativa
Ormai si è accertato
E necessario invece uno schieramento articolato
Compiuto
Autonomi laboratori di produzione politica
Capaci di esaltare
Oltre il limite della macchia d'olio
E produrre risultati
Nelle aree prima dominate dall'astenia azione centrista
Perciò abbiamo fatto bene
A dare il nostro coraggioso contributo
Alla articolazione dello schieramento
Delle sinistre andando oltre la formula dei progressisti
Abbiamo fatto bene nell'interesse di tutti
Ed infatti anche altre ormai
Sono pervenuti a questa conclusione
Vede
I verdi
Che hanno preso questa decisione due giorni fa
Vedi le affermazioni anche del segretario del PDS D'Alema
Vedi l'entrata in campo di Prodi
Meticolosamente studiata
Nella esclusione di formule di blocco
Ma una necessaria articolazione
Non significa
Una
Articolazione qualsiasi anche artificioso
Si riferisce qui a questo punto
La funzione ulteriore dei socialisti
è stato giusto è utile
Lavorare per l'articolazione dello schieramento
Ma non esiste anche una specifica funzione ora
Una funzione socialista
Per arricchire lo schieramento alternativo
A mio parere dobbiamo dare
Una risposta e gli obietta fermati IVA a questa domanda
Lo schieramento articolato delle sinistre può funzionare bene
Sì e operai in esso
Oltre alla forza del PDS
Anche una forza di ispirazione cattolica
Si opera una forza originale e autonoma
Ambientalista come quella dei Verdi
Ma anche se opera in esso
Una forza autonoma socialista ben vivibile
La forza socialista ancora una ragione di esistere nell'interesse di tutti non dei socialisti soltanto nell'interesse di tutti
A metterla in ombra non serve a
Dobbiamo esserne convinti
Perché è così
Senza la presenza socialista attiva tutto lo schieramento alternativo in maggiore difficoltà
Sono in maggiore difficoltà anche gli amici più vicini
Quelli con cui possiamo stabilire dei rapporti preferenziali
Oltre che in quelli più lontani
La fonte da cui noi socialisti tradiamo la nostra ispirazione politica
Non è una piccola cosa una cosa passeggera
L'umanesimo socialista è una cosa enorme
Ed operano i denari nell'animo dell'uomo moderno come il cui numero moderno
Un albero non basta
Ma non bastano a mio parere neppure due
Del resto la creatività
Della natura non si ferma di fronte agli artifici dell'ingegneria
Genetica dobbiamo dare sfogo alla natura
Dobbiamo dare sfogo
Alle iniziative che partono dalla realtà e dare fuoco significa dare forza
Dare
Il gruppo
All'idea socialista di fronte a questo non ci dobbiamo fermare
Ora abbiamo di fronte la campagna elettorale
Impegniamoci perché i risultati siano consistenti
Ci risentiremo dopo perché su queste cose
In cui il peso di un essere solo
Ragionare si ragioni tutti insieme
E si possa poi dare sviluppo a questo schieramento che ha bisogno di tanti alberi
Allora Coppa di per rispettare le richieste di intervento che vi sono state io credo ora lettura e che venga ti becca esiliato indicato ha naturalmente titolo per intervenire
Coppa Della Volpe
E a chi ha sete però
Beh lo ripetiamo alla figlia cupa di Özil da
Sia chiaro che chi abbia interventi preparati per iscritto li può depositare presso la presidenza ove ritenga di dover pronunciarli ora
Prego sì no io potrei anche farne a meno o ma credo che sia doveroso in questa Assise
Dietro è il richiamo fatto anche dalla relazione del segretario
Segnalare la drammaticità e non è rituale del Mezzogiorno io la vivo tra l'altro anche ad amministratore
E vi posso assicurare che siamo al limite di guardia Reva
Credo quindi che nella convenzione democratica della convenzione programmatica che andiamo a fare bisogna dare adeguato
Ha da adeguato spazio a questa tematica quindi ho soltanto la Indigo dicendo che ci sono tre scenari che oggi si pongono nel soggiorno
Il primo scenario
è quello di una soluzione di ordine pubblico
Perché si può arrivare a dei movimenti incontrollabile di tipo Vandea
Potrei dire abbiamo avuto un dibattito con Tinebra l'altro giorno
Che la mafia sornione
Aspetta l'intensificarsi anzi riprende ancor di più l'offensiva
Se
Viene ad esplodere la drammaticità della situazione sociale
Mi pare che Gino si dicesse negli anni Trenta che il ventitré per cento disoccupati ha fatto parare la grande crisi qui siamo ormai a situazione che vanno al di là del trenta per cento
Nei nei le nei paesi una volta vedevamo i braccianti che era un'inattesa dell'avviamento al lavoro ora vede dei giovani
Dove disperati e non si sa a quale reclutamento possono andare perché di questo si tratta
Ora noi dobbiamo evitare
Che dalla assistenza si va dalla disperazione perché credo che questo sia un fatto molto importante
Quindi
Un allarme che questo non vuol dire che la mafia è uguale a giudizio occupazione o che disoccupazione porta mafia ma indubbiamente c'è un allarme molto preoccupante e io non so nei prossimi giorni cosa può succedere determinati Paesi
Perché di questo si tratta
Perché quando ormai tutto sicura nel territorio e nella stanza anche di un sindaco dove ad ogni caso di si esercita violenza per inchieste di interventi sociali a qualsiasi titolo
Ora certamente il risanamento dello Stato va bene del Bilancio però stiamo attenti perché se ritornello nostro
è soltanto questo qui io credo che non ce la facciamo a reggere nel soggiorno
Perché nel Mezzogiorno ormai stamattina lo dice solo ventiquattro ore sia alla ricerca di nuovi protettori politici
E già questi produttore politici a queste secondo scenario che c'è nel Mezzogiorno è quella di una ripresa in grande stile
Di una promessa di assistenzialismo perché di questo si può esserci perché se l'economia tira a questo punto tu una soluzione la devi dare a queste aree e poi riprendere stranamente stranamente diciamo l'assistenzialismo e in fondo si sposa come dire un gesto dose di neoliberismo
Video liberista dal punto di vista economico anche con la manovra assistenziale nelle zone e più debole e quindi voi capite che cosa significa questo significa che già Alleanza Nazionale si candida per esempio
A eventualmente erogare questi vivono assistenziale attraverso la pubblica amministrazione
Da un lato e dall'altro lato le organizzazione cattolica in particolare o quelli che danno il consenso a questo modello si Canton loro
Ad erogare eventualmente questi criteri assistenziali se non a caso l'operazione di Berlusconi di Formigoni credo nella versione appunto che già di tipo di tipo democristiana anche se è impossibile però non è detto che certamente se non si può arrivare alla prima soluzione
Della questione di ordine pubblico può esserci questa l'altra è quella dei democratici e dei socialisti è quella di coniugare uno sviluppo produttivo con nomi una soletta socia un minimo una rete protettiva è solita sociale io credo che su questa questione dobbiamo lavorarci bene
E soprattutto lanciare la convenzione programmatica una nuova società fra nord e sud in cui ognuno faccia la sua arte certamente per la difesa democrazia dello sviluppo equilibrato del nostro paese qui mi pare che l'assetto per la lista come diceva Boselli resterà al punto essenziale perché c'è un problema di responsabilizzazione dei centri di spesa e di qualità della pesa ingresso e produttiva in questo stiamo facendo delle esperienze interessante per esempio per i fondi comunitari inutili e dei territori utilizzando
Certamente UNI deleghe sinergia fra Comune impresa per questa capacità progettuale però l'inghippo qual è che il modello centralista
Non c'è acconsentito come dire di essere attrezzati nel territorio per le politiche della DC eco per la politica industriale perché in fondo le procedure comunitarie per esempio sola imposta alla Germania c'è sono imposte Edipo federalista e li hanno questi queste cose queste politiche a livello del territorio quindi capite che allora importante anche per il Mezzogiorno riacquisire questi poteri dal territorio però oggi perché la politica parte appunto del territorio
Quindi io che volevo soltanto dare questo segnale cioè di questi tre scenari e su questo terzo scenario come noi ci possiamo giocare la partita perché in questo momento siamo perdenti nel Mezzogiorno
Siamo perdenti c'è la disperazione dicevo dall'assistenza siamo parlate
Alla disperazione dall'attenzione alla politica fatta come scambio siamo passati all'interferenza e quindi le è successo Jole berlusconiani ed una democrazia plebiscitaria certamente hanno maggiore suggestione io penso che qui stiamo lavorando in Sicilia per un'assise delle autonomie locali i cinquecento sintesi perché gran parte sono amministrazioni democratiche assieme all'organizzazione sociale
Per far vedere la vitalità dei corpi intermedi perché questo credo che sia fondamentale perché esercente serto
Del nel territorio se c'è il deserto della società è chiaro che il messaggio berlusconiano la destra
Quindi populista a Mantegna sarà molto forte dalle nostre parti
Quindi io credo che attenzionare questo problema importante io capisco che si provo un certo fastidio venire a parlare
Del problema e soggiorno quando il problema dell'Italia però io penso che mai come questa volta perché non abbiamo le ammortizzatore sociale non c'è più la valvola dell'emigrazione perché ha l'avallo alla migrazione di dava la possibilità perché io a volte dico quadratica duecento mila trecento mila sigillate mandare via Maloja dando questi dove vanno quindi stanno lì oggi appunto in una situazione certamente che dall'oggi al domani può diventare invadono l'anno e quindi io credo che una forza delle radice la socialità e poi della Popolare nella popolo come sono la componente cattolica la componente socialista che io terrò questa scelta del Patto democratico
Del Patto dei democratici sita trovando una certa adesione noi dobbiamo recuperare quell'ampiezza elettorato al centrosinistra e penso che da soli non riusciremo noi a captare mentre riandando questo soggetto democratico sempre più largo siamo e le condizione di rispondere a questa tesi
Quindi credo allora compagni che noi dobbiamo votarci tutta la con la nostra cultura e con la nostra passione su proposte specifiche sul proposte programmatiche estiva però in grado certamente di essere capite alla gente e questo è un problema che scotta della socialità del Mezzogiorno non solo in quei territori ma credo a livello nazionale grazie
Sono iscritti a parlare il compagno Mario Zagari
Sì
E ci fa sempre piacere ascoltati
E altri compagni presenti mi pare che abbiano particolare attenzione
Ha la parola al compagno Mario Zagari
Compagnia sarà per un'altra volta dice oggi mi limito a dei tempi stretti tipici del parlamento europeo
Per dire alcune cose che mi sembrano assolutamente importanti
Io credo che molti compagni come ha detto Ottaviano Del Turco
Oggi sono un po'come quei fiumi del Carso crescono fuori da parte di Stati nel buio
Ma se noi non facciamo un giorno il discorso sul perché sono venute certe determinate cose noi non riusciremo mai più a trovare il figlio praticamente della redenzione politica
Noi ci domandiamo e si domanda la gente come ha potuto improvvisamente un partito che era stato guidasse
Della situazione politica italiana
Che lei aveva determinato tutti gi sbocchi sul piano democratico tra l'altro
Sparire improvvisamente travolto
Da un misterioso evento probabilmente ad Aspen Enrico
Si parlerà della scomparsa a un certo momento del Partito socialista
Come si parla della scomparsa di certi misteriosi animali una volta vivevano e che poi sono circa spariti
Dalla superficie terrestre senza sapere come
Questo per dire che noi dobbiamo fare il processo hanno gli stessi
Siamo ridotti in pochi vuol dire lei siamo ipocriti effettivamente hanno interesse a vedere fino in fondo quale può essere la nostra identità
Ritrovando e ha ragione fondamentale del nostro prevale
Io approvo questa relazione
Del nostro segretario
Perché giusto che noi ci troviamo in una linea democratica
Mi ore dall'idea del centro sinistra frutto tutto la storia a cui l'ho anche partecipato eccetera che dovrebbe essere meglio pad
Ma il discorso dell'Unità Democratica è il discorso fondamentale
Perché la crisi che sta attraversando il Paese al di là di ogni altra valutazione è una crisi della democrazia italiana
E la crisi del nostro distacco dalla democrazia europea
E la crisi dei Type praticamente democratico a parole
Come noi siamo europeisti a parole
Ma non lo siamo alla sostanza
Non abbiamo tempo di parlare di queste cose ne parleremo un'altra volta
Ma quando io penso che la totalità dei deputati italiani ha votato per il trattato di Mestre cioè senza neppure lontanamente sapere che cosa questo trattato contenesse
Questo dimostra la nostra Roma immensa tragica
Incapacità culturale politica nell'affrontare i grandi problemi che è stata tenace
Ebbene se noi non facciamo
Considerazioni di questo tipo
E non parliamo di noi stessi
Mettendoci se necessario in croce non riusciremmo mai
Chi oggi è coerente con una certa linea socialista che noi abbiamo condotto per parecchi anni
Sono quei compagni chiamiamoli ancora così che stanno oggi dietro Berlusconi
Sono loro coerente
Intini coerente e persino coerente mancati oppure era
Direi addirittura il teologo della sinistra al governo
è coerente
O di altro compagno che sta da quella parte perché la linea che veniva condotta era fatalmente questo Gallina profondamente sbagliata che viene da lontano
Ecco perché noi dobbiamo ricco tale impartito a se stesso
Per questo abbiamo deciso di vedere un convegno
Subire trova Nanni
Un convegno su Pio torna nel verbale delle devoluzioni si sono stati della nostra politica
I drammatici ordini Complessi avrei generatori la creazione infine
Di una posizione fondamentale
Che era democratica sul piano interno
E che portava il mondo cattolico a un chiarimento cioè solo drammaticamente si compie in questi giorni
Io compagni e ricordo quando
Appena finita la guerra
Recavo allora in Germania per parlare con il partito tedesco Haller
E in una Norimberga distrutto dal novanta per cento il nulla short capannone
Parlava
Uno dei grandi uomini del socialismo italiano cui nome Schumacher che naturalmente scrive l'uomo che usciva dai campi di concentramento scienza abbraccio
Distrutta una larga no unanime incandescente
Che mi diceva ricordati
Ci sono tre K che stanno dinanzi all'Europa che ne costituiscono un pericolo fondamentale
E diceva
Capitalismo OSCE Larry gallese morti e cartelle
Se ha dei problemi
Che abbiamo avuto ancora oggi sotto gli occhi
Abbiamo visto solo danno degli altri grandi signori della chiesa e questo filosofo degli Lichtenstein
Che improvvisamente si era impadronito del movimento
Popolare tutti avevano dimenticato che era uno dei capi di Comunione e Liberazione un movimento che in Italia c'è l'assemblea collocato alla stregua Emma destra dello stesso Bonivento canta Olindo e che ancora oggi pretende probabilmente avendo lo spirito democratico di Phantom Mauro di Sant'Agostino
Di poter cacciare la maggioranza stessa del suo partito in virtù probabilmente
Di una legge divina che noi non possiamo ascoltare
Ma oggi le cose stanno cambiando
E noi speriamo che cambiano rapidamente
L'idea della democrazia e chiuda unità democratiche fondamentale perché è questo il problema fondamentale il parricidio dalla Costituzione italiana dei suoi valori fondamentale
L'idea che si debba riformare dove può essere riformata senza toccarla senza parlava di false nuova il costituente
Lo dice uno che
è stato costituente allora e ha capito perché nell'articolo centotrentotto dove avevamo posto degli elementi superabili per una trasformazione sapendo che il Paese non era ancora maturo e non sarebbe stato prematuro per una per la vita democratica
è questo il nostro compito principale tutelare la democrazia del nostro Paese
Fare in modo che la democrazia non sia un dato formale vogliono barili svoltosi un dato formale ma essere noi parte della grande società democratica socialista europea nuova tu puoi dare ad Europa un grande show filo di vitalità e aiutare il mondo uscire
Dalle verrà pregressi data prebende in cui si trova pericolanti problemi e duramente sono apparsi ancora più duri aggravi da quando è caduto il Muro di Berlino e ci ha creato la nuova situazione
Cerchiamo un giorno
Compagni di approfondirle questi problemi di trovare al nostro la linea profonda e servirà anche per lui tessere un legame con quel partito
Della democrazia avanzata
Era una volta che il partito del post comunismo perché noi non possiamo abbandonare
Al vociferare della destra
A destra non c'è nulla di democratico in questo momento quando se pensa che si possa creare qualche cosa del democratico a destra si è a Forlì
Non c'è il berlusconismo cioè al Berlusconi finissimo sono insieme uniti dista chiavi di perché hanno una comune matrice fascista
E non accetteranno mai
La sconfitta e continueranno questa da far merenda Kroll verrà dai quei miglia che fa crollare praticamente la sostanza finanziaria economica del nostro Paese
Essi sono quelli che vogliono creare una situazione di disperazione per gettare il Paese
Nello squallore di una situazione adatta a una loro precisa di dominio
Dobbiamo noi
Combatterle sapendo che non può essere democratico un uomo che contro il capo dello Stato che contro il Parlamento che contro la Corte costituzionale che contro tolto che ha dichiarato in modo aperto al completo che non accetta nulla di quella che
L'elemento fondamentale della Costituzione italiana un uomo che sembra prestito dal diavolo e che ci è stato portato qui semplicemente perché noi avevamo sbagliato la nostra strada
Ripigliamo la grande strada
Dei nostri democratici veri dei nostri veri socialisti questa grande strada per cui il socialismo è ancora la più grande speranza che ci sia in questa Europa e in questo mondo
Posso
Sono iscritti ancora parlare Coppa di Introna Villetti capibile per una comunicazione che può essere anche fatta dalla presidenza
Poi
Introna
Di leggi poi sul gruppo fuori se voleva parlare veniva dentro
Il
Questo ricordi care compagne e cari compagni
Questo nostro appuntamento
Ha un valore che tutti hanno ben compreso
Nella relazione del segretario è stato esposto
L'itinerario
Politico e programmatico
Che ci eravamo dati all'Assemblea Costituente
I punti che erano presenti alla nostra
Riflessione allora
Nascevano da una considerazione delle modificazioni che erano avvenute
Nel sistema politico italiano
Dell'esperienza drammatica che avevamo vissuto
E del modo in cui dovevamo riprendere le fila
Per ricomporre una presenza dei socialisti nella realtà italiana
Il problema
Che noi avevamo e che ancora abbiamo
E di fare i conti con una situazione nella quale sempre più sotto la spinta della legge elettorale maggioritaria
Avvengono una serie di fenomeni dischi negativi nelle forze politiche
E si debbono porre le basi
Per una diversa riorganizzazione dell'agiografia
Politica in Italia questo è il punto sul quale ci siamo trovati d'accordo nell'Assemblea costituente
E che è stato in qualche modo il propellente
Che ci ha guidato e ci ha condotto in questi mesi
Il problema che è presente a tutti
E che non riguarda soltanto i socialisti
E di come conciliare
Due esigenze
L'una del mantenimento della nostra identità politica ideale e organizzativa
L'altro è quello
Di
Sapere che per partecipare alla competizione alle competizioni elettorali
E necessario essere componenti di raggruppamenti più vasti
Questi due aspetti
Possono presentarsi come contraddittori
Perché l'identità
Richiede un'accentuazione delle proprie posizioni politiche
Programmatiche
Del proprio rapporto con i cittadini
I raggruppamenti
Invece richiedono
Uno spirito di conciliazione
Di mediazione
E di sintesi
Questi sono stati i due aspetti con i quali non ci siamo confrontati
Ora se questi due aspetti vengono presi in modo statico
Cioè fermo restando il panorama politico che ci circonda
è evidente che molto difficile
Poter arrivare
A conciliare insieme identità
E il raggruppamento politico più vasto
Ma se invece consideriamo le dinamiche che si sono innestate nella situazione politica del Paese
Allora è possibile
Trovare in modi e forme
Per a vere insieme la tutela della nostra identità
Il la partecipazione a un raggruppamento più vasto
Questi elementi dinamici
Hanno avuto negli ultimi tempi una fortissima accelerazione
La bipolarità azione del sistema politico
Che è altra cosa dalla bipartitismo stazione
A
Sostanzialmente introdotto in tutte le formazioni politiche
Divisioni
Che portavano sostanzialmente che hanno portato a delle vere e proprie spaccatura
Quando nell'ultimo congresso del Partito socialista
Ottaviano Del Turco e lo ha ricordato anche nel suo intervento
Prefigurata la partecipazione del Partito socialista o comunque del nuovo soggetto politico socialista che andavamo a costruire
A un raggruppamento più vasto
Egli telini Amba già una scomposizione delle altre formazioni politiche
E soprattutto collocata
La linea politica dei socialisti
Nell'ambito di una eredità storica che noi dovevamo portare a compimento
Voi sapete
E comunque ce lo ricordano sempre
I nostri compagni
Più anziani più autorevoli che si rifanno alla storia del partito
Che quando nacque a Genova nel mille novecentonovantadue il partito dei lavoratori italiani
Esso non aveva al suo interno componenti democratiche importantissime
Mi riferisco alle componenti democratiche radicali mazziniane
Mi riferisco alle componenti del grande mondo cattolico e del mondo del lavoro cattolico
Che per le vicende stesse dell'Unità d'Italia
Tendevano a essere separate dal contesto delle altre forze politiche
Allora
I nostri avi
I nostri antenati
Avevano in mente un partito dei lavoratori
Che una volta rotto con gli anarchici
Potesse in qualche modo rappresentare tutto il mondo del lavoro
E prestarono fin da allora
Una grande attenzione alla questione cattolica
Questa questione si è ripresentata più volte nella storia d'Italia
Ed è stata una costante del nostro orientamento politico
Di fronte all'avanzare del fascismo
I riformisti socialisti
Turati
Cercarono di intessere con i popolari in particolare con onorevole Meda
Che dei popolari era il più aperto all'incontro con i socialisti
Una prospettiva che bloccasse l'avanzata della destra
Quell'incontro
Non fu possibile
E certamente è stato uno degli elementi che ha reso gracile dello Stato liberale di fronte all'attacco del fascismo
Queste idea
Della questione cattolica
Era ritornata nell'ambito del dibattito del partito socialista con molta forza
Allorché dopo un'esperienza frontista
I socialisti cercavano una nuova bussola perse
E per i Paesi
E nel congresso di Torino del mille novecentocinquantacinque
Fu un Morandi
E Nenni
Che riproposero la questione cattolica cioè l'incontro tra socialisti e cattolici
Come l'unica prospettiva che poteva dare uno sbocco a un centrismo che già dall'ora faceva acqua da tutte le parti
E all'interno della Democrazia Cristiana
Si era sviluppato fin dal congresso del mille novecentocinquantaquattro
Che vide l'alternanza di di una generazione nuova alla guida della democrazia cristiana
Via via correnti e uomini che guardavano al Partito socialista
All'apertura a sinistra come si diceva allora per trovare uno sbocco
Alla crisi del Paese
Quando noi abbiamo pensato
Ad una linea politica che si proponesse un raggruppamento più vasto
Noi abbiamo riproposto
La questione cattolica
Qual è l'elemento che ha impedito
Nella storia d'Italia che si formasse un grande partito democratico e del lavoro
Che comprendesse sia i socialisti
Sia i cattolici sia le formazioni più avanzate del mondo liberale
E stato il fatto
Che con il sistema proporzionale
La Democrazia Cristiana riusciva a rappresentare all'interno un po'tutte le sfaccettature del Paese
Il centro la destra e la sinistra
C'è un bel libro
Di Giorgio Galli Giorgio Galli è riconosciuto soprattutto per aver scritto un saggio importante sul bipolarismo imperfetto
Bipartitismo imperfetto
Ma c'è un altro libro di Giorgio Galli
Che si intitola alla sinistra democristiana in quel libro
Galli delinea molto prima che si sviluppasse un'analisi di questa fatta
Una coincidenza di fatto tra la Democrazia cristiana e lo Stato
Lui diceva chi in qualche modo vuole partecipare alla conduzione dello Stato
E democratico e antifascista e anticomunista
Non anche la via di entrare nella Democrazia cristiana sia sia posizioni progressiste avanzate sia se è un conservatore dentro la Democrazia Cristiana
Che si risolvono i conflitti politici
La grande mediazione
La capacità quindi di esprimere una direzione dello Stato
Guardate lo ha ricordato Mario Segni noi al congresso di Torino
E successivamente nel mille non alla fine del mille novecentosettantanove
Quando lanciammo la grande riforma
Avvalevamo chiaro
Che un meccanismo
Che per noi non doveva essere quello
Del maggioritario perché pensavamo a una proporzionale con lo sbarramento del cinque per cento e l'elezione diretta del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio
Che è un meccanismo di alternanza
Avrebbe comportato una chiarificazione all'interno della Democrazia Cristiana
E avrebbe comportato una spaccatura de L'Unità politica dei Cantoni
Ebbene
Io credo che se c'è un modo per tutelare la nostra identità oltre quello di stare insieme di organizzarci insieme
è quello di stabilire un rapporto di continuità con le elaborazioni politiche che abbiamo sviluppato nel corso degli anni
Ebbene noi siamo arrivati
All'appuntamento che avevamo prefigurato
Siamo arrivati al punto in cui l'unità politica dei cattolici
è stata superata
Siamo di fronte anzi a un processo più accelerato di quanto noi stessi pensavamo
Sulle
Di riuscire in qualche modo
Ha da venire due componenti una dislocazione di due componenti del mondo cattolico nel versante progressista democratico di centrosinistra e in quello invece opposto del centrodestra
Adesso si pone la questione che noi avevamo in qualche modo prefigurato
L'appuntamento con il mondo cattolico democratico
Con il mondo liberale con le componenti più avanzate
Ecco
Come quindi si concilia
Identità e raggruppamento
Il raggruppamento di tipo federativo di cui ha parlato Boselli
è un obiettivo che corrisponda una lunga marcia della Storia del socialismo italiano
Non è qualche cosa che si distacca dalla nostra linea politica di Fo
E allora noi dobbiamo sapere che alle prossime regionali noi abbiamo già creato un primo nucleo
Il Patto dei democratici
Con Alleanza democratica e il Patto Segni ma che questo è solo un primo nucleo
E che dobbiamo con altre forze comprese quelle dei popolari e probabilmente anche con forze che sono presenti nel variegato mondo della Lega
Andare a un grande raggruppamento federalista
L'occasione il catalizzatore di questo processo può essere la candidatura di Romano Prodi
E soltanto se Romano Prodi sarà l'elemento di riferimento di questo raggruppamento
Cioè l'elettore che vuole l'alternativa al centrodestra non dominata dal PDS posto a votare questo raggruppamento che noi potremmo sconfiggere Berlusconi e Fini
Ecco quindi concludendo compagni
Come
Noi abbiamo cercato di ricostruire una lignea
Una linea chiara
Precisa
E una linea che ha elementi che vengono da lontano
Dalla nostra storia
Io non ho mai pensato che la nostra storia debba essere solo oggetto di studi e di ricerche per le fondazioni
La nostra storia devi diventare in materia vivente
Per la nostra iniziativa politica
Solo se faremo così
E lo faremo tutti insieme
Il ruolo dei socialisti
La loro identità
Continuerà a vivere
Per uno scopo che è quello che deve sempre in qualche modo guidarci
Non di tenere aperto una bottega come diceva Riccardo Lombardi
Ma di essere sente al servizio dell'Italia e questo con il messaggio che ha dato Enrico Boselli a questo nostro congresso è il nostro compito servire la democrazia servire d'Italia
Una comunicazione dico guardi che fanno parte del coordinamento dazio dalle per la scuola
Dovrebbero tra spot sono invitati a trattenersi dopo dopo la chiusura che avrà luogo quasi immediatamente Berruti controllare il biotech organizzata dei responsabili
Ripeto chi ha preparato un intervento scritto e pregato vivamente sollecita dovrà consegnarlo alla presidenza finora però non è pervenuto sulla dico Pagliuca Bebe deve dare lettura di un comunicato della commissione nazionale dei garanti di cui il presidente
Leggo documento prese la commissione nazionale dei garanti del sì
Approva la partecipazione del partito alle liste elettorali del Patto dei democratici nel quadro della intesa per la costituzione di un impegno federativo più ampio secondo le decisioni assunte dalla direzione ed il mandato operato dal segretario del partito ravvisa
In tali decisioni la conformità alle norme statutarie del sì
E alle linee politiche approvate dal Congresso e dal Consiglio nazionale che hanno indicato sia la necessità di assicurare l'esistenza oggi e nella prospettiva del Partito dei Socialisti italiani sia di partecipare a intese con altri movimenti che tengano conto della nuova realtà politica emersa nel Paese e delle condizioni del sistema elettorale
Nel quadro e visto di una scelta di centrosinistra Cevoli la commissione dei garanti ritiene
Che la partecipazione del partito in un ambito che raccoglie forze ideali diverse cattoliche laiche liberali democratiche che auspica possa divenire sempre più ampio
Richieda a maggior ragione in piena lealtà di rafforzare anche l'impegno per mantenere sviluppare i caratteri politici e ideali propri dei Socialisti italiani
La commissione dei garanti impegna gli organi del partito a garantire l'esistenza prima l'esigenza primaria dell'esistenza cultura del sì come autonomo partito politico in conformità con i principi fondamentali con i diritti e doveri previsti dallo statuto
Anche sottoscrivendo con gli altri movimenti
Con i quali si stabiliscono intese norme precise che definiscano gli impegni comuni e la legittimità per ciascuno della possibilità di autonome iniziative politiche indispensabili per continuare a essere un partito
La commissione dei garanti ricorda che l'adesione al sì è avvenuta ed avviene nella condivisione di una tradizione di una prospettiva ideale socialista
Indicata dello Statuto che accomuna gli scritti che proprio per questo si associano nel Partito dei Socialisti italiani
Questo impegno per il socialismo nel futuro deve essere compendiato con le scelte l'azione politica elettorale di questa fase storica
Ma resta l'obiettivo primario dell'esistenza del partito il motivo della nostra adesione l'eredità ricevuta dalle generazioni di socialisti che ci hanno preceduto delle dita che dobbiamo preservare per le nuove generazioni
La commissione dei garanti rivolge un appello
A tutti i militanti e agli elettori perché oggi più che mai assicurino il massimo impegno elettorale leale nelle liste comuni e il massimo impegno per rafforzare il sì sviluppare la sua organizzazione la sua azione politica ideale caratterizzare la sua immagine pubblica legata alle esigenze sociali garantirne l'esistenza ed il futuro per un impegno socialista in Italia in Europa ed internazionale aggiungo
Che la relazione questa mattina del sei compagno Boselli segretario del partito raccoglie e comprende bene tutte queste esigenze propongo l'acquisizione di questo documento da parte de la conferenza
La presidenza acquisisce il documento ed essendosi esauriti gli interventi
Vorrei ringraziare i compagni che hanno partecipato anche quelli che sono fuori perché solo fuori a ha un titolo di partecipazione che Rossi che che dopo dotandosi sviluppo dentro questa sala
E sapete che cosa mi riferisco è ora siamo di fronte ad una prova elettorale la prima che affrontiamo come socialisti Italia di e la prima che affronti a Bogotà Sokol dopo simbolo e dell'abito della nuova alleanza che è stata testimoniata degli efficaci interventi dei nostri alleati questa partita ringraziavo Coppa ed Enrico Boselli
Per avere definito la Lidia della sua relazione che si intende come definite Lidia l'idea del partito perché ebbe sullo mi pare che abbia avuto obiezioni da svolgere su di essa
Vol Trouble entravo volti li rivedrò e ci rivedremo e ci rivedremo tutti del in occasione della campagna elettorale con l'ad Ostra presenza che sarà circolare a rotazione è garantita dei limiti delle nostre possibilità Obama e arrivederci potremmo dire la speranza che il ventiquattro aprile qualche sorriso ci possa si possa dipingere sui nostri volti stanchi grazie
Premesso