"Municipalismo, regionalismo, federalismo: sfida ai cattolici o sfida dei cattolici?"

Io chiedo prima di dare inizio ai lavori se il professor Morea e insalata e vuole accomodarsi così anche otto il giovine
L'onorevole Muscardini cioè in rappresentanza dell'onorevole la Russa
Cari amici
Questa giornata di sabato certo
Non è stata una scelta felice di mattina quando le scuole sono chiuse ma era gente via perché iniziale
Il periodo del Carnevale eppure siamo riusciti a fare venire Diversity vuoi attirare la vostra attenzione
Oggi si parla tanto di federalismo
Un po'meno di municipalismo
Un può di più ma male con superficialità di regionalismo
E lo dimostra anche il dibattito in corso sulla legge elettorale regionale in via di approvazione
Una legge infelice starei per dire è tesissima
Perché non agevola affatto un più diretto contatto
Tra il cittadino l'elettore ed eletto non agevola una partecipazione del popolo alla vita pubblica
Come si avrebbe ad esempio con l'elezione del diretta del presidente della Regione o con sistemi elettorali nominali
Eppure il dibattito sulla legge elettorale regionale anche all'interno del mondo cattolico rapidamente si sofferma su ciò
E basti pensare che l'unica critica fatta da un autorevole esponente del mondo cattolico Presidente della Repubblica Scalfaro ha toccato proprio nella giornata di ieri un aspetto marginale
La quota riservata alle donne
I giornali di oggi pubblicano più o meno scandalizzati che Scalfaro ha detto che la legge regionale e disgustosa
Perché riserva una quota alle donne
La frase non mi sconcerta di per sei
Se non per l'aggettivo infelice io stessa ho sempre ironizzato su queste leggi di protezioni delle donne come fossero dei panda
Mi sconcerta piuttosto il fatto che il Presidente della Repubblica se proprio voleva rompere il riserbo su un tema importante come la legge elettorale regionale ben altro avrebbe potuto dire
Avrebbe potuto dire che ad esempio che va contro la tendenza uninominale espressa dal popolo
O che il falso maggioritario in essa previsto
Una legge truffa la rendesse sì una legge truffa ai danni dell'elettore
Ma tant'è e purtroppo il rispetto dell'elettore oggi e molto scarso
E lo dimostra la difficoltà con l'attuale non gli si vuole restituire lo scettro fondamentale
Nella democrazia cioè il diritto di voto
Basti pensare il vero e proprio processo che ogni giorno subisce Berlusconi
Per avere detto che il Parlamento è delegittimato ma cosa ovvia perché se gli elettori hanno mandato determinati deputati
Come parte di un determinato schieramento e poi questi vanno da un'altra parte e allora il Parlamento non è più rappresentativo della volontà dell'elettore
Eppure ogni volta che ciò si dice subito i Soloni della sinistra si scandalizzano si mostrano vi sentiti
Andate a vedere dicono se la vecchia maggioranza c'è ancora in Parlamento ma cari amici la politica non si fa con il pallottoliere si fa coni Rispetto della volontà degli elettori e l'elettore e il vero principe in un sistema democratico
E allora
Solo andando alle elezioni noi potremo verificare
Se chi ad esempio al centro di Milano ha votato Bossi e ancora con noi oppure e contro di noi perciò le continuiamo a chiedere anche a costo di apparire quasi sosti Dionisi nella nostra richiesta
Vediamo una stanchezza popolare
Vediamo via via crescere è una specie di disprezzo per la politica
Vediamo in molti dei nostri elettori
La sensazione di essere stati truffati
E all'epoca
I nostri le nostre richieste i nostri desideri i nostri uffici nascano da qui ritorniamo all'i lettori al Principe tale uniti nella democrazia
Il centro c'è stiano democratico come erede della tradizione storica dei cattolici moderati non vuole assistere impassibile
Di fronte a una politica che gli altri il D'Alema gli Occhetto
Fanno con il pallottoliere
E chiede chiarezza chiede infine delle ambiguità e per porre fine alle ambiguità noi ci siamo costituiti fin dal diciotto gennaio dell'anno passato come partito di ispirazione cristiana che riteneva di dovere collocare i propri valori c'è una tradizione storica augusta
Aveva portato all'attenzione di tutti nel Polo di centro destra perciò anche oggi abbiamo chiesto agli amici che con noi condividono in altri schieramenti politici
Il cammino di questa legislatura di essere qui con noi e perciò dò un particolare saluto
Al onorevole Paolo Cipriani Roberto disposizioni filiale
Rappresenta che il coordinatore regionale della Lombardia di Forza Italia
Al dottor Giovine c'era presente all'Unione federalista
All'onorevole moscardini
Che e qui in rappresentanza dell'onorevole la Russa coordinatore della Lombardia di Alleanza Nazionale so anche che c'è un rappresentante di Marco Taradash ma mi spiace non aver che qui con me il nome esatto
Oggi dicevo noi chiediamo che si torni a discutere con serietà e approfondimento sui grandi temi della politica
E il tema di questa giornata municipalismo regionalismo federalismo e uno dei grandi temi della politica
E non è un caso che sia qui con noi io lo saluto con particolare amicizia e deferenza uno dei costituenti l'onorevole Tommaso Zerbi
Cioè proprio a questi temi insieme allora a Miglio che vi manda il suo saluto proprio a questi temi dedicò le sue riflessioni
Agli albori della nostra democrazia come non ricordare qui in terra di Lombardia il giornale caro Zerbi Cisalpino te lo ricordi che iniziò un cammino poi però bruscamente interrotto forse per la meschinità della politica
Noi vogliamo dedicare questa giornata un argomento che il pensiero cattolico da sempre a caro
Il concetto di autonomia delle articolazioni locali nella comunità politica nazionale l'insistenza presente nei grandi dibattiti del passato sulla riforma burocratica dello Stato come premessa di uno Stato istituzionalmente decentrato
Poggiava allora e oggi deve continuare appoggiare su un più specifico impegno
Che si chiama ci si appella come catodici e cioè ribadire che il decentramento solo amministrativo non è sufficiente è necessario cerchio ma non basta
Esso va completato con il concetto utenti Co di autonomia
Quel concetto che ribalta la tradizionale fisionomia istituzionale in nome del principio che i diritti della persona
Delle sue forme sociali e delle loro esplicazioni istituzionali preesistono Allo stato ecco in questo concetto si staglia netta la differenza tra il pensiero cattolico da un lato e la tradizione vetero liberale dall'altro così come dall'altro ancora la tradizione marxista socialista
I nostri grandi del passato ci hanno insegnato questi concetti e oggi noi qui dalla Lombardia
Sentiamo il dovere di riprendere la spinta da loro lanciata
E di riprenderla con la serietà che deve caratterizzare il dibattito su questo tema chi anzitutto una serietà culturale
Senza cultura cari amici la politica in miseria e lotta di potere
E lotta tra persone ma non porta avanti il cammino della civiltà e allora dobbiamo ricominciare a parlare di federalismo ecco questo concetto
Per ritrovare il quale noi dobbiamo spingersi almeno al mille ottocentoquarantotto il professor Morea che saluto con grande Simpatia come il teorico più importante che il mondo cattolico oggi la del federalismo lo dirà probabilmente devo ricordare amata rettile dal mille ottocentoquarantotto la grande sfida del federalismo venne lanciata e venne lanciata
Da due movimenti o da due correnti o da due istanze a confronto tra di loro
L'istanza liberale repubblicana la teoria di Cattaneo
Ma anche di Ferrari ci dimentichiamo spesso dell'altra figura forse più rivoluzionaria che tendeva alla costituzione di varie che pubblici in Italia quella di Ferrari e la sfida di Cattaneo convinto che l'impero asburgico sarebbe stato conservato
Come eterno dell'equilibrio europeo propugnata
Una lega distanti
Sotto la presidenza dell'imperatore d'Austria era legata alla contingenza del momento ma subito dopo anni dopo in sé coro Cattaneo venne bollato da Gramsci
Il teorico del comunismo italiano che in una lettera del settembre trentuno a distanza dunque fasi di un secolo bollo di Cattaneo come il secondo giacobino italiano dopo Machiavelli
Diceva secondo per giacobino
Ma con troppo chimere perché attraverso l'organizzazione delle gestito vuole organizzare l'egemonia della città sulla campagna e cocco giallo ocra
Con grandissimi il contrasto era forte con la visione liberale che è quella alla quale anche noi ci a fine chiamo in questo momento
Certamente la voce maggiore del federalismo alla quale noi dobbiamo tornare ad abbeverarci è quella di Gioberti neo guelfo con la sua esigenza di conciliare vecchio e nuovo
Di unificare l'Italia allocare inviavamo mille ottocentoquarantotto mettendo insieme le singole parti preunitarie degni Ducati
Sostenendo l'iniziativa politica del Piemonte anni fine conciliando la Chiesa con lo Stato
Facendo leva sulla egemonia morale del Pontefice oggi si potrebbe dire l'egemonia morale del pensiero catodico
Entrambi Cattaneo da un lato il Gioberti dall'altro avevano degli elementi comuni nel loro pensiero volevano un'Italia indipendente dallo straniero è un patto federale dei diversi Stati
Ma allora
Sulla corrente che si chiamava unionisti Ca'prevalse la corrente unitaria si temeva unione federale
Si temeva perché si aveva paura che ci sarebbe una perfetto è stata una tempietto azione dello smembramento dello Stato
E poi la corrente
Un'Italia prevalse anche perché lo dirà professor Morea da storico l'idea federalista infondono ieri della realtà a vita a un efficace il Movimento federativo limitandosi ad emergere
Quando i tentativi unitari fra il Libano e la storia dal mille ottocentoquarantotto al mille ottocentosessantuno e poi anche dopo l'unità d'Italia
Lo dimostra ma dopo l'unità d'Italia l'idea federalistica sta fiducia riguardo delle Autonomie si tradusse nella tendenza al decentramento politico-amministrativo
Movimento federalisti cotto e unitario almeno in un certo senso è la premessa del movimento che giornalista italiano anche se dal punto di vista teoretico sono indifferenti dall'altra
Caratteristica del pensiero cattolico dalla momento preunitaria in poi e quello di vedere nel moto ascensionale del popolo no fatto economico soltanto anche se per esempio Gioberti nel rinnovamento carrellate in me del miglioramento economico ma di vedere soprattutto fatto spirituale e la nuova epoca cioè si dischiude davanti alla coscienza dei cattolici presenti nel Risorgimento
Vede caro mutare i termini dello stato civile
E li vede ammontare proprio per richiesta del pensiero cattolico non più franchigie per il patrizio perizia borghesia
Ma per tutti i ceti la patria si diceva allora ho riletto in questi giorni diverse pagine di Gioberti in modo particolare l'apatia deve essere anche per gli umili
E già allora era netta la differenza con un pensiero che noi vediamo avversario il pensiero socialista come il prodromo del pensiero marxista
Gioberti ad esempio diceva di essere contrario al socialismo allora ancora non si parlava di marxismo perché esso mira non a regolare
E a dividere equilibratamente bensì mira Aspenia che la ricchezza nelle sue fonti pensate quale modernità questo pensiero del mille ottocentoquarantotto atti
Proprio in riferimento a quello che anche noi come cristiani democratici fin dall'inizio della fondazione del nostro partito andiamo dicendo
Ecco perché anche per questo noi guardiamo con attenzione a liberismo ma in un certo senso prendiamo anche le distanze dal liberismo sfrenato
Poi c'è teniamo ci posso assicurare dissolversi in uno sfruttamento dei deboli
Lo Stato deve curare la trasmissione e la distribuzione della ricchezza in modo più conforme al maggior numero
E allora ai tempi ancora di Gioberti mi rifaccio sempre a questo filosofo perché è fonte dirigenza culturale per noi
Si domandava già allora dal mondo cattolico allo Stato per curare la trasmissione la distribuzione della ricchezza di regolare bene la successione e di riformare il sistema tributario
E mi spiace che oggi non possa partecipare qui tra noi per chi ha dovuto partire per l'estero l'onorevole Tremonti ma proprio questa spiegazione è una riforma del sistema tributario
Ci viene da quei tempi e anche se andiamo a vedere la classe politica cattolica posto prossimi Sorgi mentale
Proviamo degli spiriti stimoli
Di cultura e di pensiero tuttora validi penso per esempio al nostro regionalismo settentrionale
Rappresentato dalla grande figura di Jacini e anche questo non ricorderà il professore germi tante volte abbiamo porlo al Paese ha parlato con Luigi di questa figura con l'esigenza del decentramento e di contemperare il governo forte c'era necessario anche al momento unitario con le libertà della nuova società Ariane
Ma penso anche all'autonomismo cattolico meridionale
Nomi che magari a diversi di voi diranno poco ma perché il rischio è che per gli studiosi dicono molto
Enrico c'è inneggia come Roberto Savarese Federico Persico tutti esponenti di una cultura cattolica ci coglie nel periodo post risorgimentale
Nella progressiva concentrazione e centralizzazione del potere una deresponsabilizzazione della società e dell'individuo
E di lì nasce da parte loro la richiesta di un ridimensionamento dell'idea di Stato
Proposta regionalista elabora un vasto progetto di ristrutturazione amministrativa Kenzo interseca sul piano politico come su quello economico
E forse in quegli anni post unitari verso la fine del secolo probabilmente questa proposta non riesce ad avere Presa
Proprio perché si illude di potere realizzare questo progetto di ristrutturazione amministrativa fuori dalla fondamentale industrializzazione del Paese
è una proposta che in un certo senso viene fatta troppo presto non contemporanee a quelle che erano i mutamenti della carta sociale
Ma io credo se vogliamo continuare a ricordare i diamanti del pensiero cattolico sui temi che abbiamo assegnato a questa giornata
Ci dobbiamo fare un riferimento particolare a don Sturzo
A giallo Sturzo del diciannove oggi è di moda parlare solo dello struzzo del cinquantatré certamente importante per le indicazioni che gli fece allora dei mali della partitocrazia ma già nel diciannove
Tra i mali del dopoguerra
Sturzo pone in evidenza a certi concetti
Aprire un discorso opposto liberale non antiliberali e nel quale di questo discorso pone la riforma dello Stato i problemi del decentramento amministrativo delle libertà comunali delle organizzazioni di classi
Sono spiegati anche vissuti allora dal mondo cattolico oggi piuttosto spezzettato quasi inerte quasi indifferente ma allora vengono vissuti come mezzi di vitalità nuova
Le riforme economiche produttrice dice stufo Sturzo fin da allora devono risolvere che le crisi fortissimi del dopoguerra
Ma prima ancora del diciannove nel mille novecentodue Sturzo stende un programma fondamentale il programma municipali
E dai Comuni un compito fondamentale
Che quasi oggi città ci può apparire fuori tempo quasi saggio realizzati comuni dice devono fare opera di salvezza di salvezza della persona deve no liberare la persona
Dalle pastoie della burocrazia
E già però allora Sturzo delinea un organismo sopra unici tante
Che può imprimere alle situazioni locali una direttiva centrale nasce così l'idea della Camera regionale dei comuni per gli interessi economici della regione dico al di là del discorso tecnico finanziario sempre importante
Ma che non bisogna esasperare urgente allora come ora una preoccupazione politica
Occorre rivitalizzare la vita locale
Per impedire che la Società intorpidita per l'atrofia delle sue strutture locali
Sia egemonizzata dalle sinistre è un pensiero di Sturzo queste violento le esatte parole sia egemonizzata e gli dice dal Partito socialista perché da sinistra allora
Veniva così rappresentata che punta a garantirsi l'esclusiva rappresentanza delle forze lavoratrici
è un discorso che allora per Sturzo è il punto di partenza per la fondazione di un partito che fu il Partito Popolare ma insieme era anche il punto di arrivo
Di una tradizione municipalista organicamente raccolte organizzata da una grande figura
Giuseppe Toniolo grande figura del mondo cattolico e il regionalismo struzzi hanno ed a vedere come la germinazione di questioni economiche sociali specificamente meridionali
La riforma agraria in modo particolare ma certamente assume già da quegli anni
Un'ampiezza di respiro c'è abbraccia la problematica nazionali se noi andiamo a vedere cari amici le condizioni del nostro Sud
Le troviamo purtroppo più o meno uguali a quelle che Sturzo vedeva non tanto dal punto di vista della ricchezza ma dal punto di vista nelle condizioni fasi etico-morali tanti anni di assistenzialismo dunque una scelta sbagliata
Non solo farsi a risollevare il Sud e coperti e profeti col pensiero di Sturzo che quell'assistenzialismo
Fin dall'inizio ha condannato i noi come appartenenti a un partito la Democrazia cristiana e dobbiamo fare critica attuò il riparto
Il tema del decentramento è sempre impostato dal mondo cattolico dei grandi esponenti del mondo cattolico come strumento di autonomia e di libertà
E nel ventuno Sturzo a Venezia chiarisce cioè il programma regionalista non è in chiave antinazionale o neo federalista
Questo programma dice non è anti statale mai contro l'invadenza della burocrazia statale
E così continuando ma per cenni sintetici a ricordare il pensiero catodico la sfida dei cattolici su questi temi
Non possiamo dimenticare e qui in Lombardia il programma della dissidi Milano
All'indomani del venticinque luglio del quarantatré
Che rappresenta la confluenza allora tra la componente ex popolari politicamente interpretata da De Gasperi e quella del partito guelfo interpretata allora dalla figura di Piero Malvestiti
Al punto terzo di quel Pagliara Amma è scritto
Vogliamo decentramento autonomia e potenziamento dei comuni e delle regioni
Attribuzione alle Regioni delle funzioni normative specie in materia amministrativa e finanziaria
E dunque gli amici della lega accetta hanno via via poi lungo questi anni riproposto questi temi hanno in un certo senso occupato lo spazio che noi avevamo lasciato libero
E nella stessa linea si pone per chi avesse voglia di andare a vedere una relazione importanti di Guido Gonella al primo congresso nazionale della DC
E il ventiquattro ventisette aprile del quarantasei in un punto dedicato a decentramento autonomia che il giornalismo
Il sempre a Lismore dice
è stato l'arma del dispotismo
è una delle cause della Permanente ostilità contro il potere da parte dell'opponevo ne pubblica oggi non basta più il semplice decentramento amministrativo
Per garantire la libertà vogliamo non solo la riforma della burocrazia ma anche uno stato istituzionalmente decentrato
E prosegue
Le autonomie comunali devono avere il massimo sviluppo elettività degli amministratori eliminazione degli inutili controlli risanamento dei bilanci etc
L'Italia deve ritornare alle sue gloriose tradizioni di libertà comunali
E con l'ultime grandi battaglie
Di un cattolico per un'autonomia anche legislativa della Regione può considerarsi quella fatta da Ambrosini relatore della Commissione dei settantacinque incaricata dall'assemblea di costituente distende ed è una proposta di articoli per la carta costituzionale
Convinto sostenitore delle autonomie locali non è un caso che Ambrosini forse è stato anche consulente della Consulta siciliana e questo io ricordo soprattutto agli amici del sud
Che intendono giustamente dedicare anch'essi attenzione a questo tema
Ambrosini sì martedì perché la Regione avesse piena potestà legislativa e affinché nella Carta costituzionale
Si prevedesse almeno il principio di una finanza coordinata tra Stato e religiose mentre riteneva da sopprimere
La Provincia
Piccoli passi successivi sono notti la tardiva attuazione del sistema regionale per giunta fatta come concessione graziosa del centro alla periferia
Si è consumata ma con quali incongruenze e sotto gli occhi di tutti
Il solo che i giovani che stanno bene sono quelle a statuto speciale e neanche tutte se pensiamo alle difficoltà in cui si imbatte ancora la Sicilia
Il regionalismo però e cosa diversa dal federalismo
Lo Stato liberale prima allo Stato fascista poi lo Stato democratico infine cioè la Prima Repubblica lo hanno ottenuto
Stato liberale e forse perché era troppo fragile quindi teneva che la sua unità si potesse spezzare con un sistema federale
E lo Stato fascista forse perché era troppo statalista famosa frase tutta nello Stato con lo Stato per lo Stato e la nostra Prima Repubblica perché e raccolgo una sottolineatura del professor Morea in una sua opera recente perché è troppo grande era la paura del comunismo per indurre i costituenti a disegnare una struttura federale dello Stato
Oggi le condizioni storici
Sono cangiante
Di federalismo si torna a parlare non ha più paura a nessuno del federalismo
Anche da parte di Alleanza Nazionale
Mi pare di poter ed edile di poter vedere Macedonio che vorremmo spiedini che su questo tema
Parlerà specificamente come su altri dei quali il spessa riterrà opportuno fare partecipe questa Assemblea anche Alleanza nazionale purché il federalismo sia coniugato con un presidenzialismo non mi pare contraria all'epoca noi
Ci siamo politici di ispirazione cristiana
Abbiamo messo nella nostra sigla centro ci stiano democratico e dobbiamo domandarci quale lo spazio in cui noi come cattolici o come il partito di ispirazione cristiana vogliamo con le carceri
Soprattutto dobbiamo domandarci ci limitiamo ai disse che oggetto di sfida o possiamo essere noi gli sfidanti come il grande pensiero cattolico nel passato affatto e allocato progettare il federalismo sì ma a quali livelli a livello politico giuridico a livello economico fiscale a livello culturale e spirituale almeno questi tre livelli io Peuterey
I catodici certamente sono esperti per ognuno dei tre hanno dato forti nel passato
Ad ognuno di questi tre settori oggi penso che abbiano un compito particolare nel terzo livello e cioè il livello culturale e spirituale
Mi ha fatto piacere che al nostro gruppo parlamentare della Camera
Si siano iscritti i due parlamentari ex leghisti cioè oggi sono qui presenti tra noi e c'è poi cederò prendano anch'essi la parola all'onorevole Loviso Oni qui in prima Ida
Di Trieste e l'onorevole Montanari di Verona
La loro presenza nel nostro partito ha un grande significato lo ha almeno per me ma certamente per tutti materialmente a un punto di vista culturale e cioè Sissi non più contenti
Delle bizze di Bossi e dei suoi compagni hanno però ritenuto di dovere continuare a fare politica
Sempre nella linea del rispetto delle Autonomie e hanno scelto di venire nel nostro partito e nel nostro gruppo parlamentare lo hanno fatto perché evidentemente ricordano questa tradizione autonomista del pensiero cattolico e auspicano resteranno che la sfida venga non solo raccolta ma anche posta da lui
Non mancano credo gli stimoli per un dibattito approfondito anche tre con dibattito odierno perché voi mi direte beh hai citato il passato ma non sarà forse un passato tramontato
La storia corre in fretta ancora più in fretta perché invidia
La velocizzano più di quanto voi il decorso delle ore il decorso dei giorni
Io credo che ci siano stimoli anche nella cultura moderna
Per un approfondimento e penso per esempio ne abbiamo parlato anche con lo visioni al federalismo integrare personalista e cristiano di Alexander ma penso al movimento dei comunità rischi americani penso al pensiero di Adriano Olivetti
Sinora usato in modo strumentale e dall'aria socialista gliele abbiamo lasciato fare anche questo
Ma che in realtà si impone su un piano superiore certamente non omologabile nella dialettica chi oggi va tanto di moda destra sinistra
E allora abbiamo passa
Abbiamo un po'di gente
Abbiamo gli stimoli per un dibattito approfondito ripeto e spero soprattutto culturale perché senza cultura la politica è arida ma dove svolgere questo dibattito
Nei luoghi della cultura e noi
Organizzeremo approfondimenti questo non è che il primo dei convegni dedicato a questo tema io
Chiedo al nostro coordinatori nazionali Casini che faccia una manifestazione nazionale su questo tema chi sia non tanto una manifestazione di partito ma a un convegno cultura
Dunque questo dibattito lo vogliamo svolgere in luoghi della politica nei luoghi della cultura ma anche nei luoghi della politica
Entro venti
Voi vedete in questi giorni e ripreso il tema della commissione bicamerale dell'Assemblea costituente
Noi non auspichiamo una nuova Commissioni bicamerali alla quale sottomettere
La riforma dello Stato non la ospitiamo lasciamo che la ospiti l'onorevole D'Alema tanto non ha più grandi idee da potere sottoporre all'attenzione della gente già il fallita la commissione Bozzi per autorevole che fosse ed è fallita anche né poteva essere diversamente perché autorevole proprio non era la commissione De Mita quindi non abbiamo bisogno di un'altra Bicamerale
La precarietà
Voluta da chi ha defenestrato Berlusconi e noi
Non ci consente neanche di avere fiducia in una Commissione bicamerale composta da parlamentari che oggi non si sa bene da chi siano stati eletti Bossi e D'Alema
Hanno spinto per un governo come quello attuale inutile per un Parlamento non più consapevole della volontà degli elettori e leone portino la responsabilità e noi ci tiriamo da parte ma su questi temi non vorremmo comunque una commissione bicamerale anche in un Parlamento rinnovato noi riteniamo che debba esserci una Assemblea costituente
è una sfida che abbiamo lanciato nei giorni scorsi
E una sfida perché noi riteniamo c'è occorra anche qui restituire lo scettro al principe e cioè interpellare il popolo e l'Assemblea costituente
Dovrà essere letta all'indomani delle elezioni che noi auspichiamo le più solleciti possibile dovrà essere lettera e composta dalla gente come su la Assemblea costituente
Del quarantasei il passaggio dalla Prima Repubblica alla Seconda Repubblica non può essere lasciato al Parlamento neppure al Parlamento li legittimato dal voto
Solo un bagno popolari e quale può avere sì nell'Assemblea costituente
La seconda dopo le prima del quarantasei porterà soddisfare il chief sino in fondo ecco perché in questi giorni
Cerchiamo di fare sentire la nostra voce anche su questo tema non sempre leggente riesce a cogliere tutto il contenuto politico-culturale che c'è dei nostri slogan e a pari a uno slogan vuoto oggi speriamo con questa manifestazione di Jon Pirillo di qualche contenuto in più
Più che di riempire di contenuto in più di far comprendere l'intera complessità dei contenuti che noi vogliamo mettere nella nostra azione politica e nelle nostre richiesti
E anche per questo per potere aviere un Parlamento che legittimato che a sua volta elenca un'Assemblea costituente noi chiediamo con insistenza e con forza
Non con petulanza di tornare alle urne
Do la parola al professor Gianfranco Morra cioè io vi ho già presentato come esponente di una cultura federalista cattolica di grandissimo rilievo il federalismo per unire il federalismo che non dimentica la solidarietà
La sala ma come mai i nostri clienti
Nella sono semiotica più efficacemente aveva gli ammalati
Dato che tra anni viene tra me e la mia collega onorevole Fumagalli una corrispondenza d'amorosi sensi che non ha non chiedo seria con incontra poi sia contraccambiato quando ho letto il titolo di questo convegno ho visto che aveva letto nel mio animo
Perché proprio in quelle settimane
Io stavo scrivendo un saggio che uscirà nella rivista di scienza e politica del Mulino intitolata il federalismo stuzzicando tra
Municipalismo e regionalismo vedi caso sono i tre temi che sono stati posti cui oggi
Tra i temi che non sono solo di Sturzo
Sono certo di Sturzo perché i tre momenti dell'attività di Sturzo sono stato il primo regionalista il secondo federalista europea e il terzo regionalista
I tre temi sì in Cardano nel tre momenti ma anche perché unici talismano regionalismo federalismo sono i tre momenti di una sola realtà che io chiamerei Europa quell'Europa cristiana prima e liberali dopo che si fonda sul premiato della persona delle sue forme associative sul rifiuto quindi dello statalismo e del totalitarismo
Ma io non voglio oggi esporre questa tesi struzzi Anna che chi vorrà potrà leggere su quella rivista va svolge le alcune considerazioni di attualità
Considerazioni di attualità perché il tema del federalismo che potremmo chiamare il fattore S e oggi è emerso con forza al punto che è divenuto obbligatorio per ogni progetto politico
Ed è un elemento di ogni programma elettorali con un ovvio pericolo che la parola usata e abusata non significhi più niente
Divenga un appello una decorazione qualcosa che non ha più un significato profondi ecco io credo che di federalismo si debba parlare perché questo progetto a molte ragioni di esistere in primo luogo a una ragione antropologica
Il federalismo realizza la duplice tendenza dell'uomo alla libertà e alla solidarietà come dicevano i federalisti del Risorgimento tutti uniti e tutti liberi
Non tutti uniti con D'Alema come fa il mio collega Prodi perché liberando sarà in nessun modo in quella udienza
Pur Finetti e tutti liberi
Perché il federalismo realizza i due principi supremi del cristianesimo e di liberalismo che sono la sussidiarietà e la solidarietà questi due principi che a guardar bene sono un solo principio il principio di sussidiarietà da sussidi UE aiutare sovvenire favorire nella sussidiarietà c'è già la solitaria sta e come un grande condominio che parte dal piano più basso dove abita l'individuo al piano superiore stava familia superiore ancora il Comune ancora più sulla Provincia ancora più sulla Regione
Lo Stato e nell'attico l'Unione europea orbene il principio di sussidiarietà insegne che l'intervento di ogni potere superiore è fatto per aiutare l'inferiore a realizzare le sue finalità e deve accademie solo quando l'inferiore non è in grado per se stesso di dare una risposta ai suoi problem ecco perché nella solidarietà c'è anche la sussidiarietà che non è in alcun modo lo Stato assistenziale
Questa forma occidentale perversa partitocratiche tangenti sia del socialismo reale
Ma è un'operazione di sostegno in cui lo Stato aiuta sussidi a favorisce mai espropriato mai sostituisce e molto interessante che gli accordi di Maastricht
E una modifica recente della costituzione di Germania
Hanno basato il federalismo proprio sulla sussidiarietà
Forse contrasta questa mia affermazione
Con quanto è stato indicato in quel bellissimo progetto di costituzione che ha enunciato il senatore milioni potrebbe apparire a leggere con attenzione quanto egli scrive
Ma io credo che non sia così il senatore Miglio in questa suo Progetto dice che il federalismo e la sussidiarietà non hanno niente in comune e gli dice questo credo
Perché giustamente parla della sussidiarietà e della solidarietà come sono stati e realizzate nella Prima Repubblica cioè in una forma che era altamente negati ma nella sua forma vere
Parlare di federalismo senza parlare di sussidiarietà e senza parlare di solidarietà non mi sembra in alcun modo possibile da vi sono anche ragioni storico-culturali che pongono in primo piano l'esigenza federalistica di una nazione come la nostra con una geografia così
Strana con tradizioni culturali così diverse
Che solo una soluzione federalista può in qualche modo accordate
Le ragioni politiche non mancano perché il federalismo e tutt'uno colla democrazia si tratta di due frutti dello stesso albero
Non c'è sera democrazia senza federalismo e non a caso il federalismo è in atto nel primo paese democratico e non c'è federalismo al senza democrazia perché tutti i Paesi federalisti che non avevano democrazie non avevano neanche il federalismo la Jugoslavia è l'esempio triste di quanto fatto afferma
Vi sono infine ragioni economiche che così bene Tremonti avrebbe potuto illustrare
La differenza fra il nord e il sud non solo è enorme
Ma aumenta per le decisioni dello statalismo assistenzialistico
Si richiede dunque quel federalismo fiscale di cui parla Tremonti che implica uniti verso la velocità di sviluppo che implica entrate fiscali e spesi pubbliche cistite direttamente dalle regioni nonostante i motivi del federalismo fossero tanti e così presenti purtroppo solo eventi recenti hanno posto in primo piano il discorso federalistico
La prima Repubblica
Che ha provocato l'emergere di cui venti contestativi primo fra tutti al quale riconosciamo onestamente un suo ruolo negli anni novanta novantuno la lega nord
Prima che questo movimento
Esiste per le bizzarrie sincopati che del suo fondatore una occasione per
Ancora la coscienza che il sistema nefasto partitocratico
Tangenti lottizzazione sperpero del denaro pubblico
Provava il suo luogo di realizzazione proprio nello stato occupato colonizzatore e diviso fra i partiti con la conseguente discesa del nostro Paese verso il Terzo Mondo
Con la sua Ca'attardata Europa avveduta realmente non solo avvenuta in termini di ipotesi l'inefficienza dei servizi sociali era totale essi venivano e vengono ancora pagati a livello svedese e ricevuti a livello carta anche la spoliazione fiscale è del tutto
Negativo nella misura in cui riduce i redditi dei cittadini non solo impoveriti i lavoratori ma prima l'economia di risorse produttive e qui allora
Il discorso che è stato già così bene avanzato dall'onorevole Fumagalli
Il passaggio da una prima alla seconda Repubblica norme un semplice passaggio di uomini non è sufficiente è necessario un mutamento della struttura statuale trasformandola da centralista
A
Federalista
Ma già deve avvenire evitando alcuni pericoli che il federalismo a davanti asse
Il primo pericolo è che si faccia un federalismo per difetto
Cioè che il federalismo sia come sostengono i teorici della prima vecchia Repubblica un cosiddetto regionalismo spinto regionalismo spinto che rimarrebbe regionalismo entro la struttura statalista della nazionale sarebbe un'operazione del tutto consona al nostro Paese abituato al trasformismo in cui si cambia tutto per non cambiare niente questo federalismo per difetto non è sufficiente ecco allora
La ferita affermata ora dall'onorevole Fumagalli che non ci può essere mai federalismo autentico senza un mutamento di almeno alcuni articoli della nostra Costituzione
Dobbiamo con chiarezza affermare
Che il decentramento non va confusa col federalismo
Perché il decentramento è un'operazione antifederalista nella misura in cui parte dal centro e diventa un Toldo grazioso del centralismo alla libertà dei cittadini no i Paesi democratici e federalisti hanno il processo inverso che si traduce pertanto in una Costituzione diverso
Per cui e quell'inaccettabili articolo centodiciassette che andrebbe eliminato e capovolto dalla nostra Costituzione
Quello per cui si stabiliscono quali sono le competenze
Delle regioni mentre le costituzioni federali stabiliscono sempre quali sono le competenze dello Stato essendo del tutto ovvio e del tutto naturale che quanto non è scritto in questo elenco appartenga
Alle Riccio
E dunque un federalismo insufficiente questo per difetto
Dobbiamo evitare questo pericolo e dobbiamo evitare l'altro pericolo di un federalismo per eccesso
Federalismo per eccesso che produrrebbe una eterogenesi dei fini perché attraverso il federalismo si giungerà ebbe alla dissoluzione della unità nazionale sarebbe un federalismo che diventa secessionisti
Ora scusa semplice conoscenza della storia del federalismo mostra che il federalismo è nato per unire non per dividere
Ma è in atto per unire nel rispetto delle diversità e delle autonomia quindi confondere il federalismo con la secessione non mi pare assolutamente adeguato
E ritengo pertanto che questo federalismo per eccesso debba essere limitato
Debba essere evitato proprio perché ciò che il federalismo non mette in alcun modo in discussione
è sia il processo risorgimentale della unificazione italiana che tutti riteniamo qualcosa di positivo anche se non compiutamente realizzato sia quella che L'Unità nazionale ciò che mi pare la formula più adeguata e questa stato federale nella unità della nazione com'è noto
Il federalismo non riguarda affatto la nazione ma riguarda le strutture dello stato che devono essere organizzati in maniera diversa perché il federalismo è una divisione dei poteri in breve e concludo
Proprio i pericoli ai quali ho accettato di un federalismo per difetto di un federalismo per eccesso impongono un altro passo
Il passo mi sembra il seguente
Il federalismo introduce necessariamente nella vita di un popolo delle tendenze eccentriche dal centro alla periferica eh nella logica stessa delle cose per evitare pericoli secessionisti
I Paesi federalisti hanno scelto come soluzione privilegiata quella di una Repubblica presidenziale
In cui il presidenzialismo rappresenta il contrappeso di quello che il federalismo potrebbe produrre come rottura della solidarietà nazionale
Ecco allora la necessità che anche questo mutamento costituzionale sia tenuto presente
Perché la Repubblica federalista per funzionare bene per non dissolversi per non tradursi nel privilegio di alcune regioni fortunate nei confronti di altre meno fortunate ha bisogno anche di un forte potere centrale lo dico da cattolico
Perché perché la Chiesa cattolica è l'esempio migliore di federalismo con un forte potere centrale
E procede credo bene proprio anche per questo I duca ovviamente che non è quello politico ma di altro genere ma la struttura è questa
Nel difficile momento attuale mentre la Prima Repubblica è morta
Ma non ancora sepolta perché al cadavere della Prima Repubblica attaccato spasmodicamente il Bettino che non la seppellisce perché finirebbe seppellito anche Luigi insieme alla Prima Repubblica Marta in questo momento dico coi la Seconda Repubblica stenta a nascere
In cui vi sono molti motivi di perplessità
Noi abbiamo necessità di richiamarsi a questa tradizione federalista perché il richiamo alle radici della condizione democratica del buongoverno della ragionevolezza
è il richiamo ad una unione nazionale che rispetti le differenze
è una un milione quella federale
Che capaci di unire le tendenze
Della vasta operazione cui accennava l'onorevole Fumagalli la tendenza cristiana e la tendenza liberale la tendenza laica e la tendenza cattolica
Noi abbiamo avuto grandi federalisti cattolici come Ventura e Rosmini e grandi federalisti laici come Minghetti e come Cattani
E non è neppure il federalismo come si dice un fenomeno del Nord se qualcuno l'ha inteso così è perché non arrivava per la sua servizi portata a capire il federalista
Il federalismo è un fenomeno che riguarda tutte le regioni italiane perché lei vuole tutte sullo stesso piano
Perché vuole che il Sud cresca veramente non attraverso l'assistenzialismo perverso che dava una cosa per portare via il doppio ma come diceva Sturzo con le sue solo false perché non esiste un problema meridionale ma esiste un problema dei meriti adatti
I quali quindi con le loro forze con le loro capacità con le loro libertà
Debbono essere in grado di portarsi a livello degli altri e infatti abbiamo fra i federalisti dei nordisti e dei sudisti fu federalista Einaudi ma furono federalisti Salvemini e sforzo mi pare che questo federalismo costituisce il collante nel passaggio verso una democrazia compiuta
Che non significa solo una democrazia politica
E ancor meno una democrazia partitica ma significa soprattutto il richiamo ai valori morali e religiosi che hanno animato sia la tradizione cristiana sia per tradizione liberale sosteneva Einaudi
Che il liberismo
Non è sufficiente guardate che è bello che lo dica uno dei più grandi economisti liberisti
Eppure diceva state attenti il liberismo non è sufficiente perché è un sistema economico non si costruisce unità non si costruisse solidarietà solo sull'economia
Ma ci vuole qualcosa di più che richiamano al liberalismo non confondiamo il liberismo con il liberalismo anche se sono entrambi necessari
Perché Sturzo dirà
Non c'è libertà politica dove non c'è libertà economica e la necessità di collegare le due cose in un federalismo nazionale in un federalismo presidenzialista in un federalismo solidaristico che costituisca la base per quella unità di laici e di cattolici in una seconda Repubblica finalmente pulite finalmente libera finalmente liberata tale carogne del passato
Pensiamo al professore monocratico festa appassionata relazione non potevo aspettarmi di diverso a caro Gianfranco da non solo dai colleghi a universitaria mance da
Attento osservatore delle cose politiche diressi qui presenti leggono anche i tuoi articoli sul giornale forse leggono più i tuoi articoli che i tuoi genitori e però anche quello è una comunicazione al pubblico
Ora diamo la parola al collega amico onorevole Sandro Fontana
Non l'ho presentato prima perché voi tutti lo conoscete come uno dei fondatori del Centro cristiano democratico come vicepresidente del pellame
Europeo e come il teorico agli oneri palpita di parlare nel federalismo ed altri affiliati e tanta
Io da otto
Due relazioni così dense e così dotte come quella dell'amica carissima Ombretta e del professor Morra cercherò di dire soltanto alcune cose
Anzitutto voglio fare una premessa di carattere politico e mi rivolgo soprattutto agli amici che sono qui presenti Cipriani
E tutti gli altri direi appartenenti al Polo ma anche e soprattutto l'amico Casini
Stiamo correndo dei rischi chi mortali secondo me perché da un lato le elezioni politiche anticipate
Rischiano di andare alle calende greche per tutta una serie di Muti fitte di emergenze che intervengono o possono intervenire nella situazione economico sociale soprattutto finanziaria del Paese
Dall'altro siamo in presenza di una decisione che già preso delle elezioni
Regionale
Il rischio è ecco la trappola mortale nella quale rischiamo di cadere è che
Nell'attesa messianica
Delle elezioni politiche si trascuri
L'impegno nelle elezioni che sono domani domani mattina
Regionali le quali essendo generalizzate ed essendo nazionali nonché soltanto regionali divento num test fondamentale politico per l'avvenire del Paese
Non vorrei che questa atteso messianica da un lato e questa negligenza in ordine all'impegno delle politiche regionali che io chiamo politiche perché sono teste un test politico dove non si vota soltanto per le amministrative locali
Ma per ampia regione pensate alla Lombardia otto milioni che più grande del Belgio più grande della del doppio dalla Svizzera della del dove c'è un voto popolare universale di questa natura
Hanno un altissimo significato politico essi per caso ecco la trappola mortale non dovessero andar bene al Polo
Temo che sarà il Polo stesso all'indomani a non volere più l'elezione le elezioni politiche generale e quindi questa attesa messianica rischierebbe di diventare un boomerang
Micidiale nei confronti di coloro che vogliono un verifica elettorale come giustamente viene richiesta
Oggi da parte dei cittadini dopo quello che io ritengo il tradimento che è avvenuto all'interno del Polo della libertà festa e la considerazione d'ordine politico per dire anche gli amici
Almeno come Centro cristiano democratico noi dobbiamo fare la consapevolezza poi vorrei sentire anche l'amico Casini nemico Cipriani di questo rischio mortale che noi Corviale
Detto questo io devo anche complimentarmi con Ombretta Fumagalli per non solo per il convegno per questa convention ma anche per il titolo che ha voluto dare a questo nostro incontro
Sfida ai cattolici o sfida dai cattolici
Io direi che l'uno e l'altro
Da un lato il federalismo è una sfida ai cattolici onorevole zero
Questa è sempre stata una grande bandiera le è stato ricordato del movimento cattolico da quando esiste ma dal Medioevo direi da tutta la parte guelfa di questo Paese
Ma una bandiera che è stata ammainata per tutta una serie di condizionamenti storici ma anche di negligenze da parte
Dei cattolici e
Una sfida anche dei cattolici i quali proprio nel momento in cui riprendono in mano questa bandiera
Sfidano gli altri movimenti per riuscire a far prevalere
Una concezione del federalismo che è tipica
Di una grande tradizione che è stata qui ricordata
Io ricordo
Che quando anni fa
Arrivavano nelle elezioni amministrative poi politiche
Con una valanga dalle nostre valli
I risultati elettorali che vedevano la lega
Questo movimento di protesta localistico
In Lombardia io ricordo che allora
Ebbi l'ardire di porre
Al ceto dirigente della democrazia cristiana questo interrogativo
Sono costoro che votano lega che si allontanano
Dalla Democrazia cristiana
Pure la Democrazia Cristiana che si è allontanata dai propri valori
Dalle proprie storia dalla propria identità
Dalla propria cultura
Chi è e non può essere o non essere uno cultura
Autonomistica
Perché vedete al di là di quello che è stato evocato da un Bretto a Fumagalli
E dal professor Morra
Noi non abbiamo avuto come cattolici soltanto dei grandi pensatori poi vi leggerò una pagina ad esempio di un altro grande istituto modo di studiare Gioacchino Ventura tanto per dire coso non diceva ancora nell'ottocentoquarantotto
Per quanto riguarda l'auto la l'autonomia ma non si è trattato soltanto di posizioni teoriche ambito
C'è stato un intreccio
Costante direi strutturale direi quasi antropologico Morra tra insediamento sociale e culturale
Civile dei cattolici nel nostro Paese e rivendicazione autonomistica
E quando in quella fascia pedemontana
E cominciato alla Brianza passa davvero in gommone
Brescia attraversa tutto il Veneto
Dove il movimento cattolico sociale avuto uno sviluppo straordinario
Tra Ottocento e Novecento
Dove ha dato vita ad una fioritura
Di iniziative
Di casse rurali
Di casse mutue
Di associazioni varie sulla Bergamo mille adotterà di un uomo come realizzare
Mille di queste iniziative
Un movimento cattolico che si è identificato con le aspirazioni popolari di tutta questa fascia
E che amici adatto
All'ASP alla Chiesa universale in questo secolo
Qualcosa come cinque Papi
Perché papa Ratti
Ero dalla Brianza
Pio undicesimo
Papa Sarto
Pio decimo era di Treviso
Papa Montini era delle valli bresciane Valtrompia Concesio
Giovanni ventitreesimo
Berton papà Luciano Belluco
Quando c'è stata questa sorta di apostasia
Leghista
Che in questa fascia pedemontana
Ha raggiunto anche il sessanta per cento in certi Paesi di consensi
Allora
Non potevamo non interrogarsi
Sulla
Identificazione tra una presenza
Religiosa sociale
E politica
Dei cattolici
In Italia in particolare per quello che conta il Triveneto anche dal punto di vista economico sociale le grandi trasformazioni che ci sono stati in questi ultimi trenta quarant'anni
Il fatto che ogni quindici persone in queste valli ci si un'attività produttiva che quasi tutte le famiglie sono impresa
O imprese commerciali
O imprese artigiane
O imprese industriali
Dove c'è questo fervore di opere dove abbiamo il più alto tasso di volontariato di questi artigiani che dedicano una notte alla Croce Bianca
Alla settimana
Dove
è stata la culla del cattolicesimo sociale un'opposta sia di massa di queste dimensioni
Non potevamo non interroga
Di fronte a questo fenomeno
Un fenomeno
Di ribellione di massa
Dovuto a che cosa
Non la cose generiche
Ma un atto divaricazione costante che comincia con la cosiddetta sciagurata riforma fiscale del settantatré
Che passa attraverso i decreti Stammati del settantasette governi di solidarietà nazionali che va avanti e che continua anche oggi con le stangate con le manovre con la finanziaria
Presso popolazioni che si richiamano nella loro contro concretezza ad alcuni Totti ma granitici valori elementari
Chi rompe paga
Nelle nostre valli chi arriva in ritardo perde il treno
Chi fa i debiti fallisce
E gli uomini vengono giudicati sulla base di questo metro così distanti così comuni
Di fronte un decreto Stammati del settantasette
Che ripiana tutti i debiti dei comuni
Per cui questi nostri comuni che non hanno mai avuto un benedetto perché prima di tirar fuori una lira
Ci deve essere l'entrata
Prima di spendere
Non solo l'ho visto premiati tutti
Comuni del sud e questo
Per uno sforzo di solidarietà poteva essere anche comprensibile lo capivano
Ma tutti i Comuni comunisti delle miglia a casi
Della Toscana
In previsione di questo decreto che hanno sfondato
Il bilancio per scaricare sullo Stato i loro debiti
Il loro clientelismo che però viene chiamato servizi sociali pensa
E che da allora da allora settantasette per vent'anni
Questa sperequazione di fatto attraverso i trasferimenti dello Stato diventa la norma
Per cui chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto non solo ma tutti gli anni in base alla spesa storica su cui si basa i trasferimenti
Il Comune che allora hanno avuto debiti ricevono chi due chi tre chi quattro chi dieci chi venti volte di più
Del comune
Che invece come capita le nostre parti ha cercato di risparmiare e di tenersi
E allora ritorna
L'interrogativo
Caro Ombretta
Sono questi che hanno abbandonato
Il movimento politico dei cattolici o il movimento politico dei cattolici inseguendo certe seduzioni dossettiani e statalisti che basista è chiamata al come la vita follia
Hanno abbandonato i valori originari della nostra gente da nostre popolazioni
Di coloro che hanno sempre identificato l'appartenenza religiosa con un'appartenenza civile intorno a valori che sono elementare
Ecco perché oggi è importante che il centro stiano democratico
Assieme a tutti gli altri partiti del Polo sottolinea questo aspetto riformistico
Perché ha ragione Morra si è creato una sorta di eterogenesi dei fini nel nostro Paese in questi ultimi anni
Coloro che si dichiarano progressisti
In tutte le loro manifestazioni
Si identificano con la difesa dell'esistente
Dell'accentramento del sistema fiscale attuale del sistema scolastico attuale e coloro che vengono definiti
Conservatori
Dimostrano di avere una carica riformisti Ca'per cambiare questo esistenza di gran lunga superiore
A tutte le chiacchiere perché di questo si tratta dei progressisti allora sì è vero questo io penso
La nostra strada
Appare chiaro nel faremo un congresso
Presenteremo delle tesi su questi
Problemi
Il federalismo europeo certa
Ma se il federalismo è un valore universale
Come noi riteniamo abbiamo sempre ritenuto
è universale perché è indivisibile
Non si può essere anti federalisti Editalia essere federalisti in Europa
O viceversa
Sì sì è e si vuole essere federalisti in Europa
Bisogna essere federalisti
In Italia l'Europa si costruisce qui non soltanto stufa a Bruxelles o a Strasburgo
E quindi ha ragione Morra quando sottolinea il valore nostro originario la sussidiarietà
Che è alla base del concetto
Federalista
Dei cattolici popolari cui noi ci richiamiamo
E che poi consiste nel definire
Che abbiamo zero di un grande studioso di dottrine
Istituzionale
Nel definire istituzionalmente
I ribelli Diversi di competenza
Perché vi sono problemi amici e non lo sappiamo
Che trovano la loro soluzione
Al livello giusto di competenza che si chiama la coscienza dell'individuo
Che non è un partito né un'amministrazione
Poi violate
Quello è il livello giusto di competenza
Ve ne sono altri che trovano soluzione al livello giusto e competenza a livello di famiglia
Dove negli sindaco
Nel capo del partito può intervenire nella soluzione di quel problema ve ne sono altri che solo a livello di comune trovano il livello giusto di competenza per cui nell'organo inferiore nell'organo superiore
Può ledere
Questo principio e questa competenza e così via
E poi che esistono problemi ecco l'Europa
Che nessun Paese d'Europa da solo è in grado di risolvere
Esistono problemi che solo a livello comunitario possono essere affrontati e allora emerge quello che il fascismo e la grandezza dopo un secolo che è stato insanguinato come il nostro
Del federalismo europeo
Quando si trovarono
De Gasperi Schumann Adenauer
Si chiese
Che ideali
Dobbiamo dare ad una gioventù tutta gioventù europea
Dopo che la meglio gioventù come dicevano gli alpini è finito sotto terra
Il due terribili guerre mondiali
Se non l'ideale federalista
Che è l'antitesi nei confronti delle malattie mortali che hanno insanguinato
L'Europa
Il nazionalismo da un lato e imperialismo dall'altra
Che sono la deviazioni due esigenze naturali la propria identità
E il bisogno di accorpamento
Ma deviazioni che sono state micidiali per la storia dell'Europa
Ed allora il federalismo
Che cos'è a livello europeo
E la difesa
Sulla base del principio di sussidiarietà
Dell'identità
Della storia
Della cultura di ogni popolo è l'esaltazione della diversità
Delle lingue
Del tessuto civile unico irripetibile
Di ogni regione e di ogni nazione ma è anche la consapevolezza che è necessario rinunciare ad una quota della propria sovranità
Per risolvere ecco il tre quattro cinque ben definiti non di più problemi che nessun Paese da solo
Come quelli della sicurezza con quello della moneta come quello della difesa come quello
Della politica estera sarebbe oggi ingrato di risolvere pena ritornare
Paurosamente ad un passato di morte
E di divisioni
Come quello che ha caratterizzato e insanguinato questo secco ed è qui che io nel terminare avrei avuto piacere
Che ci fosse l'amico Tremonti per quali io condivido tutta l'impostazione
Dalla riforma fiscale
Una riforma
Che i progressisti hanno snobbato
Perché ormai il riformismo non appartiene più il progressismo di questo Paese
Ma che tende
Rimediare direi a tutti gli errori dello statalismo
Che sono stati commessi e che hanno portato l'Italia sull'orlo
Non solo di Tangentopoli ma della bancarotta
Io la condivido con l'impostazione
Su un punto però
Noi del Centro cristiano democratico vorremmo discutere con Tremonti
Ed è
Nel ruolo che deve essere dato il comuni
Non sostitutivo nei confronti dello Stato ma di collaborazione
Con lo Stato
Nella definizione dell'imposta
Sul reddito delle persone fisiche
Qui si divide una certa concezione che in luglio di tipo hegeliano dire
Egli ritiene che questa sia quasi una prerogativa dello Stato etico
Non si tocca solo lo Stato può fare noi che abbiamo un'altra concezione dello Stato
Che quella Cattanei Anna e studi sia
Quando i due
In epoche diverse
Ho incidono in una definizione dello Stato che per me e la più nobile e più alta definizione dello Stato
Cattaneo diceva
Lo Stato e una transazione giuridica
Cioè il momento di equilibrio ed unità
Che una società raggiunge in quel momento
Ma che non pretende mai
Il sostituirsi in nessuna maniera alla Società è una transazione giuridici
Cioè lo Stato non assorbe tutto
Il pluralismo che ne deriva non è soltanto una sorta di Macedonia per cui ci sono tutti contrari di tutti
Ma il pluralismo
In base a questa concezione significa avere un senso
Istituzionale delle distinzioni tra ciò che appartiene allo Stato e va definito con chiarezza e ciò che appartiene alla società civile tra ciò che appartiene alla religione e ciò che appartiene alla politica
Tra l'altro che appartiene al privato delle coscienza delle famiglie e ciò che appartiene ai partiti e ad altre dimensione
Ora se è vero qua e ci sto io ritengo che non si possa dire che l'IRPEF è prerogativa esclusiva dello Stato anche per due ragioni pratiche ho finito amici
La prima perché
Il nostro Paese oggi è caratterizzato da forti tiri fortissime economie locali io vedo Brescia
E quindi la crescita del reddito non solo personale ma anche di una società solo l'ente locale alle Ande non il burocrate che può essere può chiudere gli occhi perché glieli fanno chiudere
E in grado solo l'ente locale in grado di avere le antenne per percepire questa crescita perfetti
E quindi gli enti locali non possono essere tagliati fuori da questo da queste in collaborazione con lo Stato
Ma c'è un'altra ragione
Che è quella del
E noi detti in Europa abbiamo alcuni primati negativi forse uno dei primati più negativo oltre quello del funzionamento la giustizia di cui parla mai nessuno usciamo condannati continuamente in Europa
Per come amministriamo la giustizia per la lungaggine dei processi per la carcerazione per per le nostre carceri questa è la vergogna del nostro presto la vera vergogna del nostro Paese
E io mi vergogno solo con l'amico Casini d'Europa tutte le volte che emergono come stile condanne continua che vengono fatte
Anche qui i progressisti stendono sempre un velo pietoso su queste cose
Perché la civiltà sta qui soprattutto ma anche c'è l'altra il più alto tasso di evasione
E perché c'è l'evasione ma è semplice se voi leggete l'articolo Tremonti di ieri sul Corriere che è bellissimo se la prende con quelli che dicono
Che in Italia dobbiamo fare le imposte volontarie ma la parola imposta
è tutt'altro che volontaria perché già è un'imposizione che viene data e nessun Paese al mondo c'è la gioia di pagare le tasse
E siccome per quanto riguarda il settecentoquaranta abiti diciamocelo qui
Qual è l'italiano che è felice prima di pagare le tasse esse non esistono sanzioni le denuncia nonché con precisione
Io che mi occupo di ricerca popolari
Ho scoperto che proverbio più diffuso in Italia dal Trentino alla Sicilia e quello che dice
Chi non frega al governo finisce all'inferno
Cioè direi nei nostri cromosomi c'è questa tendenza
A camuffare insomma
Io vedo Brescia siamo sempre stati dominati perso ecco o da Milano o da Venezia e quindi quando arrivano questi si cercava di diritti fregare il governo sono vai all'inferno
Io direi quasi un dover essere che veniva nella tradizione popolare nel senso comune popolare eccetera
Orbene qual è il limite perché c'è questa evasione ma è semplice perché lo Stato con tutti i suoi burocrati con tutti riesce ad accertare nella migliore delle ipotesi soltanto
Dall'uno e mezzo al due per cento delle dichiarazioni
Cioè il cittadino che volevate le sacche a novantotto probabilità su cento di farla franca
Anche se raddoppia sono stati invece sessanta mila tra funzionari Guardia di finanza eccetera così
Al massimo si passerebbe al quattro per cento
Se invece c'è una collaborazione tra chi ha le antenne per vedere
E l'amministrazione dello Stato io penso che quell'evasione colossale di cui si parla di duecento mila trecento mila miliardi
Potrebbe essere superata e da lì noi potremmo veramente con maggiore giustizia risolvere tutti i nostri problemi compreso il debito pubblico compreso tutto il resto anche perché vedete
Io sto a ai dati dello novecentottanta se ottantasette
Tutte le dichiarazioni
Che vanno a Romano
Di circa venti milioni
I cittadini pensate dal punto di vista fisico proprio
Hanno inteso globale perché hanno provato calcolare quanto peso di due mila novecento tonnellate
Nel due mila novecento tonnellate
E devono essere raccolte
Ma per raccogliere occorre un furto queste formano messi uno sopra l'altro un volume di due mila quattrocento metri cubi
Voi immaginate lì che per cercare soltanto di metterlo nel computer perché soprattutto col computer ci vollero due o tre quattro anni
Amici insomma qui il federalismo
Diventa anche una questione solo di equità di giustizia anche una questione di funzionamento lo strato
Quello stato centrato dimostrato il proprio fallimento e poi che lo Stato è impotente perché questo per lui dobbiamo di fronte a questo fenomeno
Cosa fa come capita a tutti gli impotenti
Agli eunuchi io dico
Diventa cattivo persecutorio e perverso
E corrompe i cittadini di minacce per poi avere una mancia
E allora noi siamo in un fisco di questa natura ecco perché
Io finisco noi come Centro cristiano democratico al di là dei grandi ideali
Porteremo avanti una battaglia precisa documentata circostanziata con delle proposte di riforma su un tema come questo
Perché Sturzo ci ha insegnato una grande cosa
La più bella costituzione federale
Il più ampio potere i comuni
Senza autonomia finanziaria è una chiacchiera
Perché capitale collettività quello che capita agli individui
Se io sono economicamente dipendente da qualcuno
Questo qualcuno
Mi lascia anche la libertà
Di esprimere le mie fantasie
Ma mi impedirà sempre di trasformare le idee in idea forza perché io sono nelle sue mani
E allora il problema della riforma fiscale rappresenta la base
Del federalismo non solo in Italia ma anche in Europa grazie
Ringraziano a non arrivare Fontana te a queste sue inflessioni
Se il vostro applauso dice di condividere tiene in tutti condividiamo andiamo prevista densa alcuni interventi del Popolo della Libertà
All'inizio gli ha detto a noi chiamo un partito autonomo masse entriamo molta fare tende indiane dell'alleanza e a queste Alleanza crediamo è stata fatta per convinzioni nonché per convenienza e abbiamo chiesto quindi è in Asti e Nuzzi
è presente Tiny del parà della libertà DS che quinte che noi il primo arcane desidera Daniela Paganelli onorevole Roberto Cipriani elementare coordinatore tela non devia di farsi italiana
Ringrazio gli amici del Centro cristiano democratico per l'invito che mi hanno fatto per essere qui con voi
E mi complimento tra la riuscita della manifestazione
Visto la partecipazione
Insana
Ecco io prima di iniziare volevo rispondere all'amico Fontana che ha posto una domanda un quesito importante
Se queste elezioni amministrative questa tornata saranno sottovalutate
Beh io rispondo
Che certamente no certamente no perché certamente queste elezioni amministrative saranno anche come lui ha detto e daranno anche un risvolto politico quindi noi dovremo assolutamente impegnarci
I tempi sono stretti e pochi e io qui ne approfitto
Agli amici del Polo e a tutti voi per dirvi che quanti e coloro che vorranno i saranno anche nelle liste saranno oralmente futuri dirigenti
Del movimento politico del Polo
Ecco l'invito è
I cittadini si aspettano da noi
Una nuova politica
Una politica che la politica delle cose e che la politica del fare
Quindi ognuno di noi
Nel presentarsi e nel dare il proprio prodotto
E chi Dinoi avrà la responsabilità e la grossa responsabilità di selezionare questa grande dirigente
Dovrà guardare assolutamente quello che la gente chiede chiunque andrà in questi posti dovrà pensare di farlo con grande spirito di servizio
La politica è fatica porta via tanto tempo le famiglie
Non ci devono essere i grossi guadagni l'unico scopo e di cambiare e di migliorare le nostre città
Che noi vediamo sempre di più sono quasi al degrado in alcune città io parlo soprattutto per Milano
I giovani
Hanno pochissimo spazio per ritrovarsi e per lo più si ritrovano in varie discoteche o angoli della strada pochi gli spazi sportivi pochi i centri culturali
E credo che con questo metro
Certamente i risultati arriveranno sia tra noi uomini politici sia per quanto riguarda le nostre città
Noi come movimento del Polo chiederemo assolutamente le lezioni a giugno questo è stato tolto
Al popolo tutto ciò è stato cambiato in Parlamento
Lo chiederemo e devo anche dire che dato che il Parlamento dovrà essere sciolto
Intorno ai primi giorni di aprile
Certamente nove non conosceremo quello che sarà il risultato elettorale ma si Atene c'è tu il Polo sarà unito unito su principi questi principi e ci sarà un grande risultato
Ecco
Mi è stato chiesto
Di partecipare a questo convegno e l'ho fatto convinto
Che il tema presentato
Fosse un tema di grande importanza io
Stamattina voglio portare a voi le mie considerazioni
Non sono quindi chiesto che cos'è il federalismo i quali eventualmente un federalismo di Forza Italia
Una domanda semplice fosse quale quella che la By The Sea e Assisi si si pose dicendo che cos'è il Terzo Stato
è piccola cosa
E cosa può diventare tutto ecco in qualunque momento dello scorso anno questa poteva essere la risposta
La parola federalismo
Ritorno di moda
Per merito specifico dalla lega nord
Certo
Mai seppe darle una precisa definizione ma tutto ciò lo stato ugualmente utile perché permise di porre nella giusta tensione un concetti importanti sua origine politico storiche giuridiche ben più remote
Sono stati citati nei precedenti interventi Cattaneo Sturzo
Gioberti
Furono i fondatori della via federalista del Risorgimento italiano ecco un grande pensatore della sinistra Proudhon nel mille ottocentosessantatré affermò
Il ventesimo secolo aprila l'era del federalismo altrimenti la società ricomincerà mille anni di purgatorio
Ecco se volessimo fissare storicamente una data è un luogo certi potremmo affermare che il federalismo nasce negli Stati Uniti d'America nel mille settecento settantanove
Con la Costituzione di Filadelfia
Ecco ci si accorse che la Confederazione intesa come associazione tra Stati sovrani non era sufficiente a garantire la soluzione politica e istituzionale di intesa tra intricati problemi quali ad esempio le contese territoriali la difesa degli Stati e l'unitarietà della politica estera
A questo punto tra i costituenti americani si determinò un folto bipolarismo due schieramenti uno sostenitore di un forte potere centrale e unitario
E l'altro pervicace assertore delle più forte autonomia
Dal compromesso di queste due tendenze nacque il federalismo
Ecco simile
Forse poco in tempi e modi differenti è il modello federalismo
Ha colto in Canada in Germania anch'essi come gli Stati Uniti assecondano il principio dei Pluribus uno solo era presente nel modello federalista classico caratterizzato da un forte dualismo nato dalla compresenza di livello federale ed un livello centrale
Diametralmente opposto ovviamente è il sistema modello francese unitario accentrato ecco lo riteniamo che l'Italia ascessi scelse di stare in mezzo
Inventando un modello regionalista che ammetteva fra forme di autonomia a livello regionale
L'autonomia legislativa se pur sempre va appositi praticamente applicata
Ecco io vorrei a questo punto introdurre il tema di quale federalismo pensabile
Per Forza Italia
Ecco fornendo ora sanare questa situazione
Si deve tornare i motivi ispiratori del federalismo che rimangono universali e chi al di sopra delle conti sono al di sopra delle contingenze
La proposta federalista di Forza Italia quindi può articolarsi essenzialmente su tre direttrici programmatiche
La prima ed evitare il confine evitare configurazioni macro regionali preferendo le attuali regioni fatti salvi necessari accorpamenti per consentire nuovi compiti tipici di una struttura federale
La seconda è la totale autonomia fiscale attribuito a queste nuove strutture
Nel rispetto dei principi di sussidiarietà è di solidarietà
La terza bisogna rafforzare il potere esecutivo in modo per bilanciare le spinte autonomiste ed eventualmente secessionisti che delle nuove strutture
Questo non vuol dire che il federalismo non deve giustificare una frammenti sedazione della sovranità politica ma una più equa e logiche logica redistribuzione nel quadro di una pianta e a riformazione costituzionale
La potestà legislative Giselle attiva attualmente di competenza dello Stato centrale deve essere ed emanata alle nuove potenziale potenziate le strutture regionali
Resta chiaro che alcuni poteri legislativi che per loro natura salvaguardando l'integrità dello Stato devono comunque restare di competenza del governo centrale
Sono i così detti poteri di spada e di toghe di Moretta quindi la difesa nazionale l'ordinamento giudiziario la politica estera e la politica monetaria
In questa prospettiva di accentuato federalismo si pone in modo imprescindibile il problema del rafforzamento dei propri della poteri del governo
Il fulcro della proposta federalista di Forza Italia si basa si basa sulla contrapposizione di due binomi di valore centralismo parlamentarismo espressione del passato
Federalismo presenzi presenti sia lirismo binomio che manifesta l'interazione verso il nuovo
Io per concludere approfitto della presenza di importanti rappresentanti politici
Per fare un'ultima considerazione su cui dobbiamo riflettere
Certamente un'alleanza politica oggi non la si ricerca e non la si giustificano i numeri
Malato dalla condivisione di ideali chi programma di valori di principi quali quello della sussidiarietà
Asse portante anche dalla dottrina della Chiesa
Che esprime un concetto tanto semplice quanto profondo per il quale varie istituzioni sociali si devono aiutare e devono aiutare la persona ma non debbano sostituirsi ad essa non lo svolgimento delle sue attività
Lo Stato non può sostituirsi alla famiglia dell'importanza nell'equazione dei figli
I diritti della famiglia quelli delle associazioni di base come quelle delle Autonomie locali devono essere ribaditi come principio
Il soggetto e fine della società deve essere la persona ecco allora il fondamento del principio di sussidiarietà
Ed il principio di personalità
Questo principio può essere validamente applicato solo se pensato e accompagnato sempre con quello della solidarietà
Per non incorrere nel rischio di commettere il grave errore di accentuare l'individualismo facendoci nostro malgrado sostenitori della legge del più forte
Le persone sono tutte uguali
Sono tutte anche diverse ma sono qualcosa di unico
E se devono avere pari dignità
Pari diritti pari doveri ecco perché quindi noi fungiamo da l'idea di uno Stato assistenziale
Poco attento il principio di sussidiarietà esso erogando sussidi ai cittadini mortifica quanto essi potrebbero fare da soli
Lo Stato deve occuparsi del bene comune prendere in mano per mani più deboli senza che ciò significhi ostacolare il passo di chi può farcela da solo ecco io credo chi è anche con questa conclusione
Noi ci avvicineremo ed andremo alle elezioni con le forze che rappresentano il Polo e credo che al di là dei numeri che sono molto freddi noi dovremo ritrovarci tutti insieme in questi principi
Ringrazio tutti Fossa il Polo perché dobbiamo assolutamente fa c'era
Grazie vivissimo ad hoc Roberto Cipriani conclusione ma non sono esse ci vede pienamente d'accordo
La parola ora all'onorevole Cristiana Muscardini c'è capogruppo al Parlamento europeo per Alleanza nazionale dei parlamentari e anche della nostra zona democristiano
Gentili amici io sono molto contenta che il destino abbia fatto sì che questa mattina sostituendo l'amico Ignazio che ha dovuto partire per Roma per una nostra riunione nazionale
Ha fatto sì destino che io fossi di questa mattina con voi
Anche perché ho ritrovato amici di vecchie battaglie e perché i temi che lo stiamo affrontando sono problemi di importanza storica per il nostro futuro e per il nostro Paese
Io però ritengo di dovere fare una premessa una premessa che riguarda proprio il Centro cristiano democratico credo che don debba sfuggire a nessuno di noi di qualunque e provenienza all'interno del Polo
Che il Centro cristiano democratico ha fatto con grande coraggio in tempi lontani una scelta che allora era difficile e Lazard Attanà era coerente con l'impostazione morale di quei personaggi che questa scelta hanno fatto
Essenze togliere niente a nessuno voglio ricordare l'intervento dell'amico Casini al congresso nazionale di Alleanza Nazionale a Fiuggi che è stato un intervento appassionato
Dimostrando che il vostro partito è un partito di gente che crede in quello che fa
Chi ha ben chiari gli obiettivi politici da raggiungere e che nella chiarezza di questi obiettivi non abbandona proprio anche la passionalità che fa par di chi ha carattere umano e voglia di crescere insieme ai propri cittadini
In questo mio breve intervento il saluto io però non posso oggi prima di parlare del problema che il convegno ci pone esimermi dal fare alcuni breve considerazioni su quello che i giornali riportano oggi
Nonostante la manovra tra virgolette del presidente Dini la lira sta continuando a crollare per la prima volta io credo i mercati internazionali reagiscono in maniera così pesante negativa rispetto a una manovra finanziaria che teoricamente dovrebbe servire secondo loro secondo chi l'ha concepita
A risanare in parte questo nostro disastrato bilancio
La verità è invece che questi signori tecnici hanno dimostrato una incapacità anche nell'applicazione della propria tecnica
Che stanno scaricando sul singolo cittadino italiano e sull'intera collettività il peso della propria insipienza tecnica e politica e ci stupiamo
Che il Presidente della Repubblica continuità di tradire le proprie banalità con aria così sussiego USA
Si permetta di continuare a entrare in Problemi che riguardano il Parlamento le forze politiche i cittadini tutti
Io credo che dobbiamo tornare a ognuno i propri ruoli partendo da questa da Repubblica e partendo dalla Pretty letti che ho visto addirittura si candida da Londra per fare il Presidente di non si sa quale associazione fantomatica
Vedete quando il il ministro Masera dice che la colpa è degli italiani
Perché gli investitori italiani portano i soldi all'estero io vorrei ricordare al caro
Al caro ministro
Che oggi noi siamo in una situazione per cui andare a comprare una stecca di sigarette in Svizzera la paghiamo tre mila lire in più che dal nostro tabaccaio anzi tre mila e cinque visto che la DIA sta scendendo
Che le quote quando io sono arrivato al Parlamento europeo sei anni fa era valutato mille cinquecento lire e oggi è due mila quaranta lire
Che il franco belga e ricordiamoci che in Belgio la situazione economica è anch'essa molto disastrata che invece stanno per affrontare delle lezioni elettorale anticipate a causa degli scandali che addirittura sembrano colpire il commissario belga
Alla comunità alla commissione europea che i belgi con questo grosso problema dalla disoccupazione hanno un franco belga che quando io arrivai al Parlamento europeo valeva trentatré lire che oggi vale cinquantaquattro lire
E allora significa che non è soltanto la disoccupazione o la crisi o il problema
Di avere un debito pubblico vasto oltre o prima di Tangentopoli che c'era buttato in questo marasma ma il fatto che in Italia continua a permanere purtroppo e qualcuno l'ha detto biglietto plastici del passato regime e cioè personaggi che ancora pur non essendo ufficialmente come dire delle vere grandi del potere ancora questo potere lo possono esercitare
Se è vero come è vero che abbiamo appunto un governo che non esprime una linea politica
Sì abbiamo come purtroppo vero
Una situazione in Italia che non riesce a decollare neppure a fronte di una lira che così depauperata nel suo potere d'acquisto dovrebbe fomentare tanto la possibilità di esportazione certo ci dice il ministro
Gli esportatori italiani agevolati da questa vicenda non riportano i denari in Italia
Ma come posso riportare in Italia se noi in Italia siamo l'unico Paese al mondo che ha una borsa collegata al sistema della politica interna della bassa cucina familiare
E l'unica Borsa al mondo che non vale uno dei mercati internazionali per cui non spinge gli investitori ad accedere a questa borsa ed ecco la crisi poi della media impresa ed ecco poi per colpa di certi personaggi la impossibilità di fare decollare
Quelle riforme per la piccola impresa per l'artigianato
Ricordava Fini in questo incontro che abbiamo avuto il quale anche ho partecipato per questi rapporti che avevamo col cui esponenti
Del
Dei partiti
Francesi a Parigi l'altro l'altra settimana come in Italia ed abbiamo un milione e mezzo di imprese familiari a conduzione familiare ma abbiamo circa altri due milioni e mezzo di piccole imprese
è l'asse portante della nostra società se il governo Berlusconi aveva ben chiaro gli obiettivi da raggiungere quando al governo e era andato con i ministri del Popolo della Libertà
Ma dobbiamo ricordare che non si è voluto far lavorare col Governo nella maniera in cui avrebbe potuto dobbiamo ricordare che il signor Bossi che si era presentato come il difensore di una certa categoria sociale è stato il primo ad affossare a impedire al governo di lavorare
E che oggi sostiene un nuovo governo che ci sta opprimendo con delle tassazioni che impediranno al commercianti tener aperto il proprio esercizio fa al Nuovo Piccolo giovani imprenditori che vorrebbe tentare una strada di poterla
A prendere quella strada le assunzioni ma chi oggi assume come si fa ad assumere in un causa di queste dimensioni
E allora io credo importante che lo discutiamo dei temi che Ombretta
Prima di tutti gli altri amici e colleghi cha così ampiamente e direi brillantemente illustrato ma dobbiamo anche porci un problema
Mi consentirete che è un problema culturale
Non basta cambiare le leggi se dal colon cambiamo la mentalità e la cultura perché anche sulle cambiassimo le leggi se poi ci trovassimo di nuovo Formentini sindaco o della o capo della municipalità ma che cosa ci importa
Gli ha dedicato autonomia
Se Formentini diventasse il presidente di una ipotetica regione federale libera non più regioni ma qualche cosa d'altro di più ampio
Se gli uomini sono ancora quelli la mentalità e quella grande Emma castrare definitivamente il nostro Paese allorché abbiamo necessità
Insieme a questi discorsi di riuscire a modificare la mentalità con la quale ognuno di noi si pone di fronte alla cultura della politica
Alla cultura della capacità di interpretare la politica che a sua volta deve interpretare il pensiero e le esigenze dei cittadini giustamente lui detto l'elettore principe io ricordo
In Francia dicevano le tasse moi
Ire della grandeur francese lo dovremmo cominciare a ragionare dicendo lo Stato siamo noi noi singoli cittadini non più lo Stato vessatorie centralista ma lo Stato che rappresenta in effetti ogni singolo cittadino italiano
Ogni Singh di italiano che però deve avere questa cultura
Della sussidiarietà
La cultura
Della partecipazione della tolleranza ma non della persona che accetta qualunque cosa avvenga pur di mantenere il minimo equilibrio necessario alla propria singola sopravvivenza quando il giornale di oggi ci dice che la Consulta
Afferma che non sarà più automatica la cacciata degli spacciatori esteri
E l'altro giorno abbiamo preso prima dal Sole ventiquattro Ore e poi dagli altri giornali che l'Italia è fuori dal prato di Schengen ritagliato
Come la Grecia non avrà i propri cittadini in grado di potere presentarsi alla frontiera dei Paesi comunitari e di passare regolarmente perché ci hanno detto
Voi per la legge Martelli non siete autorizzate ad essere considerati come gli altri voi come Stato non vi siete automatizzate i compiti Rizzati parli contro i documenti per cui non potete essere alla pari degli altri Paesi europei allora sotto un problema
Della lira o del marco o della moneta unica da raggiungere di qui a due o tre o a cinque anni neanche un problema di come si vuole porre
Lo Stato nazionale nell'autonomia e del federalismo verso la cultura nuova che deve nascere né i cittadini italiani
Vedete
Io credo che
Sia importante
Quello che diceva Fontana
Quando diceva non dimentichiamoci chiedendo le elezioni politiche che abbiamo le elezioni regionali qui alle porte
Io sono sicura e voi mi direte non porterà mica sfortuna queste sicurezze mi auguro di no
Ma io sono sicura che il Polo
Ha le capacità e le forze per vincere le regionali e le politiche
Perché al di là dei grandi
Le grandi capacità delle persone che rappresentano i Marsi mi diverto di
I partiti dell'eco che compongono il Polo
Ne abbiamo di fronte l'elettore italiano
Che vuole partecipare finalmente che vuole non essere più subito che vuole essere cittadini interprete di una realtà
Però abbiamo necessità
Di sapere elezioni avvengono poi anche da quello che riusciamo a fare delle piazze il risultato elettorale avviene istinti riesce ad avere un uno risultato di un certo genere anche quando noi siamo in grado di potere in mezzo alla gente nelle strade
Dare le le sensazioni scusate non le sensazioni le certezze che il nostro progetto politico non è il progetto politico di una coalizione ma come
Diceva prima
L'amico di Forza Italia
Quando questo progetto politico non nasce da un fatto di numeri Madone impegno concreto su qualche cosa che è radicato nella società dei proiettato nel futuro
E allora io devo anche dire una parola è bene che qualcuno si decida
Perché a forza di Venere il piede a destra e a sinistra rischia di essere come nei supplizi che usavano un tempo squartato dai cavalli intendo cioè parlare l'amico Buttiglione che è il momento che si renda conto
Se è difficile quello che sta facendo ma il momento delle grandi scelte del coraggio è questo e non vi sono tempi per poter attendere ancora due parole sul federalismo
Io credo che oltre ai grandi pilastri
Di un federalismo che deve lasciare lo Stato unitario sui temi della moneta sui temi della difesa
Ed è la politica estera e della giustizia lo dobbiamo affrontare anche altri aspetti
Non possiamo cioè pensare che eventualmente il cittadino italiano abbia un'assistenza sanitaria diverso da dal fatto che abita al Sud piuttosto che al centro
Io credo cioè che insieme alla battaglia per questo tipo di federalismo vada fatta la battaglia come dicevamo prima di una cultura diversa
Nella quale noi andiamo a incardinare il Nuovo Progetto di un italiano effettivamente responsabile partecipe del proprio futuro
Perché io non farei molti riferimenti con tanti altri paesi perché in altri Paesi si è arrivati alla federazione perché simile a ciò che era diviso
L'Italia è teoricamente saremmo già uniti
E dovremmo pertanto procedere a un fatto diverso a un fatto nuovo questo può avvenire soltanto se faremo un grande salto di qualità un grande salto di qualità che ci insegnerà anche che federalismo è parlare ad esempio
Delle dei grandi territori
Perché Ombretta l'ha vissuta personalmente
Come responsabile del ministero in questa vicenda la tragedia dell'alluvione
Noi dobbiamo ragionare anche in termini nazionali ed europei
Su questi aspetti cioè le nuove aggregazioni federali
Dovranno essere concepite su base territoriale sulle omogeneità dei territori
E allora dovremo affrontare insieme il problema dei fiumi dei dati delle montagne dello sfaldamento del territorio e cioè problemi più vasti e non legati ai confini che machiavellica mente qualcuna concepito sulla carta
Tempo fa per gestire meglio dal centro alla periferia un potere che era legato in maniera eccessiva a quello economico
E allora cari amici grazie di questi incontrò continuiamo
A lavorare insieme con lo stesso entusiasmo e la stessa passione che ha caratterizzato l'inizio di questa grande avventura che l'unica avventura che riscatta l'Italia dal Medioevo della sofferenza di questi ultimi anni e ridà ognuno di noi il coraggio di essere
Nella politica sapendo che rappresentiamo un ideale e degli uomini veri
Pensiamo l'onorevole Muscardini siccome il tempo è ammessa la passione vivacità riconosciamo da tanto cristiana e mi fa piacere essere dalla stessa fare perché l'altra volta
Il partito popolari evocato dalla onorevole emittente Muscardini è presente con il capogruppo Brandirali io non so se ci sia ancora
Ho comporre ecco benissimo io darei la parola all'amico Brandirali
Che salutiamo con grande simpatia perché sta facendo una grande battaglia
Anche al riguardo segretario cittadino del Partito popolare
E sta facendo una grande battaglia proprio anche al riguardo di quella alleanza tra Formentini e i popolari che sembrava in Senegal giunto a macchie io spero abbia una quali chiederemo che in più grazie Aldo Brandirali la parola
Parto subito da quest'ultima cosa perché credo abbiate già visto i giornali
Io credo di aver raggiunto l'obiettivo che mi proponevo ho fatto dichiarare pubblicamente a Formentini che va a sinistra quindi
Altrettanto pubblicamente noi abbiamo dichiarato che non facciamo nessuna alleanza con Lori
Queste
Dopo magari pensate che non vale vale anche la pena diciamo così di fare questo a fondo
Però abbiate pazienza
Noi nel Partito popolare stiamo facendo io credo la battaglia sull'ultimo fronte quello che deve tracciare la linea di demarcazione
Che tenga
L'alternanza nella capacità di scelta una vera presenza
Il tutto
L'impianto culturale di uomini di persone di storie di tradizioni che possono partecipare
Alla comune battaglia dell'area moderata
E di chi vuole lanciare la sfida di alternativa
A una sinistra che ha lungamente continuamente egemonizzato il dominato questo Paese
Una seconda cosa qui volevo dire questa che
Ho ascoltato
In vetta Fumagalli senatore Fontana
Gli ho ascoltato ed è devo dirlo sinceramente avete fatto una scelta giusta che quella di poter finalmente parlare tra di parlare apertamente con una identità culturale perché io sono entrato due anni e mezzo fa a commissariare questo Democrazia Cristiana evidentemente la conoscevate voi meglio di me
Ma
Decisamente il l'altra mischione di culture ai produce continuamente nei convegni che possiamo realizzare noi produce lo zero assoluto
Perché i gli impianti con Tara culturali contrastanti elidono l'un l'altro diciamo e non viene più fuori l'origine non viene più fuori invece voi avete fatto la scelta giusta perché l'origine viene fuori cosa vi devo dire
L'unica
Eravamo Ombretta era lì nel comitato dei commissari che dove commi sarà il ricavammo queste bici per cercare di portarla verso il Partito popolare un anno e poco fa poi non trovi sto più si è andata
E io sono rimasto lì non conoscevo la bestia ma ho continuato
Ho continuato la battaglia
La battaglia che a Milano concretamente io sullo segretario cittadino con una mozione che ha detto
A giugno dell'anno scorso con chiarezza noi scegliamo l'area moderata abbiamo preso il settanta per cento dei voti siamo quindi e abbiamo ripristinato la rappresentanza di una naturale per studenti convinzione moderata del di un della nostra base del nostro popolo
L'unica cosa che sono stato richiamato
Recentemente autorevolmente diciamo in sede extra politica
Non non non non portare alla rottura il nostro popolo
Perché vedi
Con il PDS sappiamo di che morte moriamo
Con la sull'impianto su sociale siamo d'accordo
Sui valori invece non siamo d'accordo va bene
Almeno sappiamo di cosa moriamo mentre dall'altra parte
Rischiamo tutto
Il problema è proprio questo
Siccome
Cioè
Certo
Io che non vengo dalla tradizione democristiana
Conosco bene il pollo diciamo così nel senso che a me proprio non viene da dire dal momento in cui sono diventato cattolico e sono entrato in una Weltanschauung una concezione del mondo che modifica strutturalmente il rapporto con la realtà
E che niente che oggi vivo convinto che proprio è dentro questo questa concezione del mondo questa visione della centralità della persona e della famiglia l'impianto costruttivo dalla società io vi dico che
Non è vero che siamo garantiti a sinistra sul sociale
Non è assurdo non non il sociale della sinistra quello dei centri di prima accoglienza degli extracomunitari a Milano cioè la miseria uguale per tutti la morte nello schifo e nel degrado abbiamo combattuto settimana scorsa in consiglio comunale perché il l'acquisizione di cinquecento settecento miliardi dalla Regione per l'edilizia popolare
Ancora una volta è stata impostata proposte sviluppata nel senso di costruire i getti delle case popolari separati dal resto della civiltà
E non è passata neanche morire una una battaglia nostra continua per riuscire a apportare a un i deliziosi mista
A una possibilità che la presenza del delle persone meno abbienti sia insieme con gli altri centri sociali che la società sia composita di non di tenere con l'eguaglianza della miseria
E quindi non siamo affatto garantiti in una patto vero che abbiamo questa comunanza del sociale o della solidarietà il sociale la solidarietà la capacità di rispondere al bisogno è la capacità di rispondere al bisogno di uno perché ognuno ha un bisogno e non ci sono i bisogni delle categorie sociologiche esiste la persona e la sua irriducibilità
Noi dobbiamo innestare una solidarietà che riconosce il singolo
E cioè al bisogno concreto reale del singolo dà risposta e non altri bisogni l'astratto delle categorie dentro le quali si nasconde sempre
Un elemento di potere politico disse di divisione della del proprio privilegio
Quindi
Ci stiamo battendo per portare all'ultima linea di demarcazione
L'alternatività che vogliamo consegnare ai cittadini italiani come possibilità di scelta finalmente finalmente questa alternatività questa polarizzazione dovrebbe dare agli italiani la possibilità di distinguere c'è una cultura e ce n'è un altro
C'è un modo di vedere le cose c'è un altro modo di vedere le cose
Ma finalmente ma finalmente perché questo è un Paese che dove per anni siamo andati a votare senza sapere che differenza c'era tra gli interlocutori
Forse ce n'era uno solo
Che aveva diritto di rivendicare la differenza quelli che hanno osato chiamarsi di destra perché è davanti a un Paese che ha continuato a dire che essere destra voleva dire essere criminali ed estranei alla società ha continuato la sua battaglia io levo tanto di cappello non solo di destra ma oggi è un fatto di democrazia dire che uno ai perché il coraggio di dire che una delle opinioni che si offre ai cittadini un'opinione di destra grazie
Grazie vivissimo Aldo Bandirali venne chieda a quei tempi ci siamo poi ritrovati e auspichiamo proprio che ci sia un cammino insieme devo anzi direi chiedono che vuole Formigoni è dispiaciuto di non essere qui poi che a Roma e Brandirali parlava anche in rappresentanza dell'onorevole Formigoni
Prima di dare la parola a giovinezza che il rappresentante il segretario anzi dell'Unione federalista vorrei dare un saluto finora non lo ha fatto perché sono persone tutte note
Ma desidero fare l'almeno in questo momento ai parlamentari che sono presenti abbiamo il senatore la Russa qui davanti il senatore Jay
Per il bresciano l'onorevole Baresi siamo i due Lombardia alla Camera in piedi perché veneti
Dell'onorevole Lo visioni e dell'onorevole Montanari io ho già detto nella mia introduzione e si è aggiunta agli altri l'onorevole Valentina Aprea nel fare facendo una battaglia per la scuola non statale
Che mi vede senz'altro al suo fianco la parola ora al segretario dell'Unione federalista dottor Umberto Giovine chi paga in rappresentanza anche del senatore Miglio
Il convegni resero fatto contando successo oggi quam Milano come è stato detto da deve essere intervenuti rappresenta una grande prova di coraggio
Ma forse non si è abbastanza insistito sul perché questo coraggio da parte di una componente così importante del mondo cattolico nella politica oggi il coraggio deriva essenzialmente dal fatto che nel dopoguerra malgrado le voci quali cordate oggi
In senso federalista che sono sorte nel mondo cattolico a cominciare da quella di Sturzo fondatore dello stesso partito popolare da cui la Democrazia cristiana era sorta malgrado questo l'ideologia dominante nella Democrazia cristiana è stata per decenni quella centralista
In qualche modo l'identificazione che si è avuta frate partito di maggioranza relativa democristiana e lo stato italiano che cattolici avevano addirittura combattuto per decenni dopo la unificazione di Roma l'Italia ha portato a far sì che i più accaniti anti federalisti
In Italia si trovassero non come era logico trovarne come c'erano nell'ambito della sinistra ma proprio nell'ambito di quel partito la Democrazia Cristiana che avrebbe dovuto essere viceversa il portabandiera del federalismo avendo nei suoi cromosomi federalisti di primo ordine e questo lo avete visto nella fase finale
Della Prima Repubblica che peraltro è ancora viva decida come tutti sappiamo i le dichiarazioni antifederaliste più puntuali
E direi quasi accanita e sono venute da Martinazzoli sono venute da Segni sono venute cioè da quei democristiani che ritenevano di interpretare non si sa bene quale ideologia centralista
Che nell'ambito cattolico non c'è mai stata è venuto quindi il momento
Con questo convegno di oggi di riportare di rimettere le cose a posto il mondo cattolico italiano è certamente più federalista che non centralista alla cultura cattolica è all'avanguardia nel federalismo e non certamente alla retroguardia
E certo come ricordato Cristiana Muscardini ci possiamo anche attirare qualche critica oggi però essendo qua perché come ha detto il presidente del Consiglio la nave la casa brucia
I titoli dei giornali li vedete tutti
La lira va a picco gli accenti usati da moscardini sono stati molto suggestivi e comunque sappiamo bene come stanno le cose anche non ripeto cosa su cui concordiamo totalmente circa l'analisi politica la fare su questo ma si potrebbe chiedere qualcuno stiamo qui a parlare di federalismo
Cioè
Di massimi sistemi mentre appunto la casa brucia mentre la lira cade eccetera
Bene se andiamo a vedere quando e come si è parlato di federalismo in Italia si è parlato di federalismo soprattutto se non soltanto quando la casa bruciava
La prima volta che se ne parla in un consesso di qualche rilievo cioè nella Roma del mille ottocentoquarantotto era all'indomani della sconfitta di Custoza quando i piemontesi mandano Rosmini a Roma
Con l'intento di far rientrare il Papa in qualche modo in una qualche collega anti austriaca ma dandogli anche delle lettere di credito Rosmini come sapete è stato il primo forse federalista cattolico italiano
Dando apertura il re Carlo Alberto alla possibilità di andare verso una dieta federale che la politica di Rosmini che anche se chiamava confederazione questo nuovo organizzazioni dei principi italiani stabiliva una fiera una dieta federale che altro non è se non il federalismo visto che dava alla Dieta federale poteri sulla politica estera la moneta eccetera quelli che noi sappiamo oggi sole poteri federale e fu Gioberti a chiamare Rosmini ecco un altro grande nome che è bene ritirare fuori dai libri di scuola altro cattolico
E non fu per dire la verità malgrado la storia l'Abba con Donato per altre cose non fu il Papa Pio Nono a bloccare questo questo inizio
Di di scudi discorso sul federalismo fu lo stesso re Carlo Alberto il quale non aveva nessuna intenzione di sia pure nella sconfitta contro l'Aussa rinunciare alla tradizionale politica egemonica dei Savoia in nome di un federalismo se non nella misura in cui potesse convenienti ad avere qualche truppa in più da a usare contro gli austriaci e infatti fu proprio lo stesso re Carlo Alberto che non fece avere poi a Rosmini
Le successive approvazione per arrivare a qualcosa di più
Che non fosse una semplice dichiarazioni di principio federalista alla quale peraltro partecipano anche i toscani infatti abbiamo da una puntuale relazione di Gino Capponi il la migliore notizia storica su questi avvenimenti cosa c'entra tutto questo c'entra perché passa questa idea che in effetti si parla di federalismo quando ne momenti supremi nei momenti difficili quando realmente bisogna mettere mano a cambiare lo stato perché federalismo eh cambiare lo Stato anzi andiamo oltre
La Prima Repubblica ha avuto una sua costituzione che alcuni si accaniscono a difendere oltre ogni ragionevolezza la Seconda Repubblica ci sarà soltanto con una nuova costituzione
Una costruzione che ne proponiamo federale che il progetto presentato da noi Progetto vedi Gianfranco Miglio nel dicembre scorso da un primo modello di cambiamento radicale della Costituzione guardate che proprio quando i tempi sono difficili e bene affrontare senza veli la realtà il cambiamento deve essere radicale
Pensate che nel cinquantanove mille novecento cinquantanove del gol che era stata appena aveva fondato la quinta Repubblica francese naturalmente con la nuova costituzione come si fanno delle pubbliche
Viene a visitare i campi di battaglia di Solferino e San Martino era il centenario di quelle battaglie e a presiedere il Consiglio che erano la Fanfani dice l'Italia è alla Quarta Repubblica come dire siamo alla vigilia di un grande rivolgimento nel cinquantanove
Cioè pensata quanti anni sono passati
Durante i quali era già evidente che si dovrà cambiare qualcosa di molto importante fondamentale bene rimandare oltre non è più possibile la casa brucia sì bisogna rifare le fondamenta della casa
Che sono la costituzione cioè la legge fondamentale dello Stato quindi il federalismo eh per i tempi di crisi e quando ne parla Cattaneo quando c'erano le ossia alle porte
E anche lì di nuovo conti piemontesi perché allora il centralismo era piemontese una Romano ancorché Carlo Alberto dicesse una frase profetica
Da Roma comunque non può venire fuori niente di buono e con questo bocciò tutto però anche da Milano a quanto pare nove diremo alla Bridget Paolo Cattaneo
Fu liquidato senza molti complimenti e oggi il fatto che sia cambiato un po'la latitudine non cambia la sostanza del discorso vi sono sempre forte centraliste
Che per interessi o dinastici allora
Ho molto meno confessabili ma ancora più radicati oggi perché il potere centrale enorme si è radicato attraverso una dittatura fascista e l'eredità di questa dittatura non metabolizzata dalla democrazia dalla prima rete della Prima Repubblica B
Questo centralismo oggi è il nemico da battere e per quanto alcuni lo facciano in buona fede i difensori della Costituzione del quarantotto non possono altro che essere visti come difensori del centralismo e quindi il nemico da abbattere la battaglia quindi non è soltanto che è già molto
Quella per ottenere e vincere le elezioni politiche con il Polo delle libertà la battaglia andare oltre e vincere il fronte conservatore anche se si chiama progressista naturalmente dei difensori della Prima Repubblica e duole dirlo questi difensori trovano la loro bandiera sul colle del Quirinale
Attorno al petto del presidente La Repubblica il quale senza che nessuno glielo avesse chiesto si è preso questo incarico in più fra i tanti che si è arrogato ultimamente quello di difensore della trincea
Della Costituzione del quarantotto che oramai nessuno veramente può ritenere valida bene
Ancora in tempi di crisi si parla di federalismo quando ne parla Salvemini per esempio ecco isterismo della sinistra quel che si collega al Ferrari giustamente ricordato oggi
Ma quand'è che Einaudi scrive il suo fondamentale articolo via il prefetto nel quarantaquattro cioè in nella crisi più crisi di tutte
Via prefetto cioè via le Province via il prefetto si vada al federalismo questo grande federalista italiano ed europeo che è stato illiberale giura in auge quand'è che Ernesto Rossi e Altiero Spinelli scrivono il Manifesto di Ventotene quarantadue quando dice Spinelli dice Altero l'Europa è ormai un grande carcere
Silvio Trentin
Del quale speriamo che il figlio ricorda insegnamenti ora che ha diciamo intrapreso un'evoluzione dalla sinistra verso altri lidi sicure descrive le suoi quaderni federalisti ancora una quarantaquattro
E non dico diamo Sturzo quando completamente emarginato dalla Democrazia cristiana proprio a loro sviluppa le sue pagine migliori
Insomma il federalismo essendo una dottrina che impone di rivedere radicalmente la legge dello Stato e quindi anche il modo di vivere cittadini di ristabilire il rapporto fra cittadino e comunità eh
La dottrina dei tempi di crisi e dunque legittimamente se ne parla ora qui e oggi e qui perché perché i cattolici dicevo all'inizio hanno una fortissima legittimità federalista
Ma in Europa è impensabile che l'ambito cattolico sia considerato centralista perché in tutt'Europa quindi anche in Italia
Il mondo cattolico è sempre stato giro un vino federalista autonomista municipalista e da quando in qua
Alcuni personaggi dell'ormai defunta democrazie cristiane sono abrogati in qualche modo la rappresentanza di uno Stato centralista che non era certamente ripeto nei cromosomi dell'ambiente cattolico che culturalmente politicamente e si volevo rappresentare quindi torniamo alle origini torniamo all'origine federaliste giustamente è stato oggi ricordate il federalismo di Arezzo Ancona perché il federalismo e Sandonà che è poi il nostro maestro il federalismo integrale
è quello che si collega al personalismo comunitario di nascita del gruppo di spread immuni semplicemente cambia nome
Laddove il personalismo di Maritain continua sulla sua elaborazione sociale
Si distacca il gruppo di otto nuovo di don diede di Mark e chiama questo federalismo entrando nelle istituzioni quindi il federalismo nell'ambito cattolico non è altro che la traduzione istituzionale del personalismo comunitario del comunitarismo che oggi guarda caso nel luogo d'Europa dove la sinistra è più in ebollizione cioè l'Inghilterra ecco militare la dottrina che la sinistra moderna quella di Blair
De laburisti riprende per totale difetto della sinistra tradizionale marxista che la come in Italia ha provveduto negli ultimi decenni a schiacciare eliminare enucleare ogni traccia peraltro ricchissima di federalismo nella tradizione culturale della sinistra italiana quindi abbiamo un recupero da parte del mondo cattolico delle vere radici autonomiste e federaliste e un recupero da parte della sinistra di quello che era prima della grande invasione marxista
La radice federalista libertaria del pensiero di sinistra ma qua veniamo alla vera grande novità quella che riguarda la destra
La destra italiana che stata orientata e non soltanto quella che faceva capo a monito sociale ma anche quella più diffusa verso il presidenzialismo proprio sull'onda del gollismo francese
Che molto ha torto lo vediamo oggi fu condannato da tutto l'ambiente non solo di sinistra ma anche di centro quando andò al potere si trattò per esempio l'asse e De Gaulle Adenauer come se fosse una specie di patto Molotov frittate Ribbentrop era appena trentadue anni fa bene questa destra che allora si riconosceva in alcune frange del dell'MSI in Pacciardi nel movimento nuvole pubblicato assente sostenuto tesi presidenzialiste
Questo progetto presidenziali ma fatto perché ebbe fatto poi proprio da Almirante
è arrivato ad un massimo in cui ha influenzato anche la classe dominante della cosiddetta Prima Repubblica fino ad arrivare alle soglie di un qualche dibattito parlamentare dopodiché come disse chi aveva proposto questo dibattito non si può continuare ad abbaiare alla luna più a lungo e quindi la cosa finì lì cosa vediamo di molto interessante e il congresso di Alleanza Nazionale ce lo ha dato in modo plastico che il progetto presidenzialista ripreso oggi nella situazione di crisi italiana e di totale cambiamento delle forze politiche è per forza
Condono dei forti poteri che chiamerei locali se non fosse in realtà federali
Ma perché oggi la spinta verso una migliore amministrazione della cosa pubblica deve per forza partire dal federalismo
E quindi il federalismo oggi è in realtà l'unico progetto presidenzialista che esiste in Italia non a caso i colloqui fra Gianfranco Miglio
E Fini Ylenia elaborazioni comuni che speriamo continuino perché oggi non esiste in realtà un presidenzialismo che non sia quello di una Costituzione federale
Che in tutto il mondo ha un forte potere presidenziale e concludo con questo non deve certamente spaventare il fatto che si possa fare appello parlando di federalismo a correnti di pensiero così diverse come la sinistra sta a destra anche estrema fino a qualche tempo fa e il centro
Cattolico cristiano questo non deve spaventare perché il federalismo precede la divisione in destra e sinistra
Il federalismo e dottrina che pre rivoluzione francese è stato ricordato giustamente anche prima da Cipriani
L'origine nella convenzione di Filadelfia di questo federalismo dalla perché dovremmo essere prigionieri della divisione destra centro sinistra laddove proponiamo federalismo che precede queste divisioni
Che quindi non è coinvolto nel fallimento del giacobinismo e di tutte le sue conseguenze incarnazioni oggi dobbiamo avere il coraggio di chiamarci federalisti senza dover pensare per forza di aggiungere qualche aggettivo a questo termine
Non perché non sia mai non sia bene parlare di federalismo fiscale ma perché questo vorrei far pensare che il primo fiscale possa esistere indipendentemente dal federalismo istituzionale
Cioè
Ancora dal cambiamento delle istituzioni cioè dal cambiamento della Costituzione e questo sicuramente il punto fondamentale è stato detto ed è molto giusto che bisogna cambiare la mentalità oltre che cambiare le leggi e pensiamo a quale enorme cambiamento di mentalità provochi il riportare nella giusta sede
Le decisioni la fiscalità
L'amministrazione il vedere in faccia chi amministra il dare ai cittadini un senso della loro appartenenza anti delle loro appartenenze come è stato ricordato questa mattina da Ombretta Fumagalli ed altri cioè delle diverse appartenenze di ciascuno senza illudersi che questo significhi eliminazione dei conflitti anzi la sottolineatura delle diversità e in qualche modo far venir fuori l'origine del conflitto non fingere che non esista
E regolarla in base ad una Costituzione la diversità deve essere riconosciuta
E deve essere difesa
Perché è la base della libertà e quindi conflitti ci devono essere e siccome ci sono perché è umano che ci siano e siccome l'uomo e alla base di tutto quindi la legge deve regolare dei confidi che ci saranno non pretendere che non ci siano mettere sotto il tappeto quelli che sono realmente problemi che vanno messi sopra il tappeto
Ecco perché dicevo all'inizio
E ribadisco qui
Che non vi può essere ormai una secondo Repubblica se non una Repubblica federale ecco perché dobbiamo combattere tutti insieme per questa nuova realtà perché i nemici sono molti e bisogna essere molto attenti e cercare di soprattutto guardarsi da quelli che Machiavelli chiamò i tiepidi difensori cioè quelli che pretendendo all'ultimo momento di essere federalisti in realtà giocano per impedire che si arriva al federalismo ci vogliono occhi aperti e ci vuole l'astuzia e l'abilità ma anche la forza quello infatti le federalismo
Altro non è se non un nuovo patto è un nuovo appello ai liberi forti
Grazie anche dottor Giovine
All'auspicio che gli ha fatto a Lecce tutti noi condividiamo avrei dato la parola a questo punto all'onorevole lo visoni e l'onorevole Mantovano danari io non so allora è un po'tardi per sentiamo uno almeno dei due una almeno un saluto ancora calda almeno allo visoni l'onorevole don Minzoni Parlamentarie del CCD di Trieste
Grazie di Gorizia cercherò di essere breve perché loro veramente impone questo e innanzitutto direi che vorrei aspre affrontare l'aspetto del federalismo dal punto di vista culturale ma capisco che loro era sede rende quasi impossibile un'impresa di questo genere
Ma prima di parlare di questo aspetto devo fare un po'una piccola storia e mi scuso perché è una storia personale ma è anche una storia politica è la storia di un federalista cattolico
Che si è vista tradito da una forza politica ed è stato costretto a prende una decisione politica è una decisione politica che ha comportato anche devo dire scusate il termine un dramma personale perché si è poi si passa amicizia di molte persone
Eppure quel ventuno dicembre quando Umberto Bossi ha reciso il proprio legame in modo definitivo con il Polo della libertà
Molti leghisti come me si sono sentiti in una situazione drammatica perché l'impegno che avevamo preso con gli elettori era un impegno preciso per quanto mi riguarda io avevo aderito al Polo della Libertà credendo e continuando a credere in questa prospettiva
Ricordo la campagna elettorale è stato la campagna elettorale la prima nella mia vita perché non avevo mai fatto politica faccio parte del movimento pane Europa sono un federalista convinto che aveva sempre affrontato il problema federalismo europeo sono entrato nella lega perché credevo che nella Lega si potesse portare avanti un progetto di questo genere
Ebbene quel giorno quando io ho visto alzarsi tutti deputati da Rifondazione si comunista
Fino alla lega si sono alzati in piedi per applaudire uno smacco politico era era di più poche settimane prima io a quel punto non mi sono sentito di appartenere a quella compagine
Feroce un cattolico
Non può secondo me per radici appartenere ad un'area culturale
Che è radicalmente diversa
E da una profonda e diversa concezione dell'uomo e in secondo luogo è un discorso politico perché noi dobbiamo pensare a una Scheda e io e la presenta in modo schematico ma parlatene di questo la gente una scheda che avrà due pallini uno blu e uno rosso
Ebbene noi e credo tutti quanti in questa sede abbiamo scelto chiaramente con chiarezza di essere dalla parte del pallino blu
E giungo al tema cerco di risolverlo velocemente c'è nella proposta federalista un aspetto economico il federalismo fiscale ed è giusto che l'affrontiamo c'è un aspetto giuridico politico ed è stato sviscerato anche oggi in modo approfondito ma c'è un aspetto culturale del federalismo perché non si cambia la società con i partiti si cambia con gli uomini
E quando diciamo culturale dobbiamo dire culturale e spirituale una spiritualità che c'è nell'Europa cristiana come dice il Santo Padre dal Portogallo al Baltico
Ed è su questo modello di civiltà che noi dobbiamo tentare di costruire e progettare idee forza idee che ci spingano verso il futuro
E quindi quando nella dottrina sociale della Chiesa si accenna tre principi
Quello che non si vuole uno stato che sia utilitarista cioè fondato soltanto sul regime economico quando la dottrina sociale cristiana dice che non vuole uno Stato totalitari sta quindi fondato sul predominio del potere politico
E quando si dice che non si vuole uno stato fondamentalista cioè fondato come nelle repubbliche islamiche sul predominio di una classe religiosa si dicono delle cose ben precise che devono influenzare il progetto federale
Perché noi sappiamo che quando l'economia prevarica la società esce un modello di società consumista che disgregante lontano dei valori cui noi vorremmo affidare la società futura i nostri giovani e quando si dice che la politica non deve prevaricare la Società abbiamo di fronte la disfatta e la distruzione di mezza Europa che con il modello comunista aveva un partito politico che programmava con i piani quinquennali la vita economica e ha distrutto la vita economica di alcuni Paesi
Che per ricomporsi comicamente avranno bisogno di più generazioni di persone e così vale per il fondamentalismo islamico e noi non siamo integralisti noi accettiamo qualsiasi proposta culturale religiosa però abbiamo un riferimento certo ecco questi tre punti che io spero che in un dibattito come stato avanzato
La dall'onorevole Fumagalli Carulli possano essere all'attenzione del nostro progetto
E quindi la sfida perché il nostro deve essere il rilancio fa parte del mondo cattolico l'idea federalista ma di un federalismo che tenga conto di un aspetto dell'uomo e concludo dicendo che se tra idee sono uscite dalla rivoluzione francese
Ed erano quelli di libertà divo Alianza e di fraternità
Forse il sistema liberista a privilegiato la libertà è il sistema socialista attentato di privilegiare la giustizia spettano ai cattolici privilegiare la cosa più importante è che la fraternità grazie
Io chiedo anche all'onorevole Montanari di aggiungere sia pure brevemente è una sua parola dai grazie
Sarò brevissimo anche data l'ora tarda e anche perché la mia storia politica e culturale è molto simile a quello che l'onorevole rosoni per cui non sarà opportuno ripetere cose già dette durante volevo passare alla seconda fase sfida ai cattolici che certamente non non è una sfida a nuovi quello del federalismo ho sfugga dei cattolici
E vedere immediatamente un rischio operativo il rischio operativo e che il federalismo il regionalismo le Autonomie sono viste oggi con uno slogan
In altre parole
Parte politica da cui provengo la lega nord asportato unicamente come slogan dei concetti che non conosce minimamente
Il nostro
La nostra opera e molto più difficile perché il ragionamento molto più complicato da inculcare rispetto allo slogan
Convegni come questo iniziative tese a chiarire che cosa si intende per federalismo fiscale consentendo il pluralismo politico debbono anzitutto eliminare ogni polemica che ci può essere fra di noi del Polo cattolici laici ex missino e quant'altro che dobbiamo avere la capacità politica di mettere in chiaro la totale inadeguatezza di chi parla di federalismo solamente come slogan per sopravvivere politicamente grazie
Grazie al collega Montanari anche per la brevità la parola evoca il coordinatore nazionale del Centro cristiano democratico onorevole Pier Ferdinando Casini
Cari amici o credo che
La vostra cortesia è anche l'intensità del dibattito di questa mattina richieda un segno di comprensione da parte di chi chiude i lavori e cioè di brevità sostanzialmente
Debbo dire che partendo che che Ombretta fatto molto bene a promuovere questa iniziativa e la voglio ringraziare perché noi abbiamo il rischio che la politica sia la ripetizione tante volte di cose già note e non trova il tempo di approfondire sotto il profilo ideologico e culturale le tematiche che sono in discussione
Non voglio ripetere Montanari ma quello che lui ha detto adesso e esattamente la realtà
Partecipando a tante iniziative con l'onorevole Bossi a tanti incontri di vertice a tante
Occasioni di incontro sui problemi la sensazione vera è che il tema del federalismo sia stato un paravento uno specchietto per le allodole non ci sia stata in realtà la consapevolezza di far maturare un processo di questo tipo è così vero quello che noi diciamo
Che l'unico provvedimento in senso federalista che fu in un certo senso presentato dal ministro Speroni ed è in aula il voto contrario della lega
Creando da parte di Speroni che l'aveva presentato un'irritazione fortissima
Però devo dire anche che proprio perché il professor Morra
Che ringrazio particolarmente Ombretta prima di luglio e la relazione introduttiva e Sandro Fontana con molta più competenza di me hanno sviluppato i temi dal punto di vista ideologico e culturale io non aggiungo niente semmai aggiungo una provocazione che è un impegno a rifare un convegno magari qui a Milano sul tema del federalismo fiscale ne parlavamo adesso con l'onorevole Fumagalli credo che su questo tema forse bisognerebbe fare un po'una riflessione un po'più approfondita perché vedo che c'è un po'di confusione e anche la stessa proposta di Tremonti andrebbe chiarita per alcuni aspetti che sono ancora spetti
Discutibili e diciamo così
Oltre tutto questo si salda con un'iniziativa politica che c'è dove siamo democratico deve prendere qui in Lombardia
Dove noi abbiamo le carte in regola per sostenere qualsiasi polemica qualsiasi diciamo così battaglia
Io ho letto ieri sul tempo
Ad esempio una intervista dell'onorevole Fumagalli e che ricorda come lei nell'incomprensione della vecchia Democrazia Cristiana fu la prima denunciare l'intreccio tra affari politiche in questa città
Creando grandi incomprensioni che io credo
Che questo è il segno di un percorso che non è stato inventato di sana pianta Marchia
Che ha delle radici non vogliamo non lo voglia fare dell'Ulivo nella Quercia ma insomma qualche radice l'abbiamo anche noi e qualche cosa seria
Su cui riflettere anche in vista di questo cambio amministrativo cui ha fatto riferimento la Muscardini Cipriani eccetera credo che effettivamente noi l'abbiamo da portare nel dibattito politico
Mi hanno chiesto di fare alcune considerazioni squisitamente politica
E io le faccio con grande brevità
Noi siamo entrati in una democrazia compiuta
Siamo nella fase del bipolarismo
E si sono liquidate le tre grandi questioni che sono state l'anomalia dell'Italia del dopoguerra
La questione democristiana a questione fascista e la questione comunista siamo finalmente in una democrazia chi ha legittimato tutti
La questione democristiana è archiviata sarà la storia già dare un giudizio sulla DC
Chi ha fatto la scelta che noi abbiamo fatto non ha fatto una plastica facciale non ha fatto un'abiura nulla inteso rinnegare un proprio passato ha inteso semplicemente affermare
In una fase politica diversa che è quella del bipolarismo della democrazia compiuta l'identità e i valori dei cattolici nel grande polo popolare moderato che si è creato
Ma non c'è dubbio che esaurita la questione democristiana
Buttiglione nei giorni scorsi si è chiesto e io apprezzo Buttiglione e soprattutto credo che oggi noi dobbiamo dargli non ultimatum ma solidarietà perché
Sta cercando davvero di portare nel polo moderato il Partito Popolare
Ma Buttiglione ha detto forse per risuscitare un po'di orgoglio di partito io voglio rifare la DC
Io credo davvero che il problema non sia quello di rifare la DC perché la DC e nata e vissuta si è caratterizzata in una fase politica che non esiste più
La fase del muro di Berlino la fase del bipolarismo la fase in cui in Italia da un lato c'era la questione fascista aperta dall'altra c'era
Un partito comunista che dieci anni fa andava a Mosca quando in Germania c'era Banti in Inghilterra c'erano i laburisti in Francia c'ero già a metà
La questione democratica italiana la mancanza di un'alternativa alla DC e naturalmente a questo punto la incapacità di un altro di Paul poter produrre
Un'alternanza nella nostra fisiologia democratica è nata sul terreno della sinistra
Non è che Andreotti è stato al potere cinquant'anni
Per c'è stato per demerito soprattutto altrui perché non c'è stata una fisiologia democratica che ha portato nella sinistra ad avere quello che c'era in tutto un'OPA un'alternativa democratica affidabile
Socialista democratica come poi si è prodotto ma oggi questa questione non esiste più
Ora io non parlerò del perché non esiste più la questione fascista perché io sfido chiunque a ritenere che l'onorevole Muscardini che l'onorevole Poli Bortone che l'onorevole Fini siano espressione
Di una ideologia che è profondamente è stata oggettivamente archiviata questi amici sono espressione di una destra pulita democratica e moderna che decollata con l'alleanza nazionale con cui con cui guardate noi possiamo a vere e andiamo elementi di diversità
Ma cui certamente non possiamo porre problemi e discriminazioni di carattere politico ideologico
E sono contento che Buttiglione si sia convinto di questo perché lui è stato il teorico del non sanno e Del Noce ha spiegato che l'unità antifascista cinquant'anni dalla fine del fascismo era solo funzionale a tenere una rendita di posizione per la sinistra
Ma direi che si è esaurita anche la questione comunista dobbiamo essere obiettivi
Il mio amico Prodi se competerà
Completeranno necessariamente anche coi voti di Rifondazione comunista se vuole vincere
E io dico che chi oggi nella sinistra vuole resuscitare discriminazioni ideologiche nei confronti di Rifondazione
Be'a questi amici io credo che noi dobbiamo dire che preferiamo la coerenza di Cossutta al camaleonti Isma'il D'Alema
Allora amici cui discriminazioni ideologiche non ce ne sono più siamo in una democrazia compiuta alla Seconda Repubblica si caratterizza per una competizione a trecentosessanta gradi
C'è un deficit di centro nella Seconda Repubblica ma
Sempre nel centro si intende cultura di governo valori della moderazione della solidarietà può darsi che ci sia se per centro s'intende
Nostalgie sia del centro perduto
Senta il centro si intende Nostalgia di un centro che occhieggia oggi ad Alena domani affini che decide in base a convenienze non ha convinzioni di questo centro
La gente non ha affatto Nostalgia perché ritiene che questo centro ossia il peggiore prodotto della vecchia politica
Noi siamo centro
E il centro destra vincerà si occupa il centro e Berlusconi non ha vinto perché sapeva andare a bere la televisione
Berlusconi ha vinto perché ha detto delle parole d'ordine che la vecchia Democrazia cristiana danni non aveva più il coraggio di dire perché era soggiogato da una cultura di complesso di inferiorità verso la sinistra comunista
Alcuni concetti molto semplici alcuni concetti molto semplici e chiari
Uno di questi è che uno Stato che non produce ricchezza non può distribuire solidarietà e che è illusorio ritenere che l'assistenzialismo
Che in questi ultimi anni si è manifestato a pieni mani verso i grandi come versi piccoli significa proteggere i deboli perché l'assistenzialismo
Che non riesce a selezionare i bisogni finisce a dare più a ad Agnelli chi agli invalidi
Finisce per dare più alla grande impresa che alle famiglie italiane finisce per essere la distorsione di uno stato sociale moderno Berlusconi ha detto queste cose ha convinto gli elettori del centro
E noi abbiamo vinto perché abbiamo convinto questa fase direttori e non è un caso che il bersaglio politico sia oggi Berlusconi perché Berlusconi è quello che ha rotto le uova nel paniere che è quello che ha e quello che ha
Rotto ciò che oggi puntualmente si ripropone
Ciampi
Dini Prodi
La saldatura tra gli interessi della grande impresa e della grande finanza e l'ammortizzatore sociale il ideale la sinistra
Il sindacato il PDS
La grande impresa non garantita da lui il miracolo italiano è quello di chi riesce a mettere assieme il proprietario della FIAT e gli operai della FIAT e la nostra vera funzione politica e spiegare non al padrone della figlia perché i suoi interessi non ha bisogno che di rispediamo ma all'operaio della FIAT che da questa parte c'è la tutela d'un ceto medio che si è fortemente cresciuto in questi anni e che oggi rischia di pagare la crisi economica perché la grande impresa interesse a fare garantire
Nella sua diciamo opposizione ai danni di quello che può essere un ceto medio che in Italia si è fortemente consolidato guardate
Questo è il tema della nostra campagna elettorale questa congiunzione
è quello che noi dobbiamo denunciare Prodi è l'espressione e politico ideologica del Dossetti Isma'a cui l'ombretto ha fatto riferimento
Cioè di quella concezione che da Raniero la Valle a Carniti a Gorrieri oggi la Bindi ritiene che a sinistra ci sia la difesa dei poveri per cui in questo senso c'è una fetta del mondo della Chiesa che pensa questo
D'altronde l'unità politica dei capi dei cattolici era giustificata in presenza d'una proporzionale e di una mancanza di alternativa democratica ma nel momento in cui c'è il bipolarismo i cattolici per forza si dividono tra cattolici progressisti e cattolici moderati con la differenza che a sinistra sono specchietti per le allodole Daloui sono protagonisti perché quando noi
La Muscardini e testimone nel Parlamento europeo
Quando noi come Ombretta sa perché è stata una delle gestrice dell'operazione diciamo parlamentare andiamo discutere sui valori
Beh sui valori nel centrodestra tra il mondo cattolico il centrodestra c'è un comune sentire un minimo comune denominatore
E dall'altra parte c'è l'antitesi a questi valori e ha un bel da dire la mia amica ex amica Jervolino che che
La mozione che Rifondazione Comunista il Partito Popolare hanno messo assieme concede l'aumento degli assegni familiari perché la domanda che noi di dobbiamo spie dobbiamo fare è molto semplice noi siamo contenti e l'abbiamo votata anche noi la mozione che chiede l'aumento degli assegni familiari
Ma questi assegni familiari sono indirizzati conviventi dello stesso sesso alle famiglie regolari che ci sono nel nostro Paese perché se non si mettiamo d'accordo
Sulla concessione di famiglia rischiamo di porre dei problemi giusti senza aver risolto i grandi quesiti che sono quesiti politici
Che sono problemi di valore che solo riferimenti ideali solidi che debbono necessariamente portare un chiarimento in sede politica
Allora io credo
Che
Noi abbiamo feat questo aspetto ideologico del Prodi politico espresso ma abbiamo un proiezione di carattere economico sociale molto più precisa è il connotato cui prima facevo riferimento
Berlusconi non è l'espressione della grande impresa
Berlusconi è uno che è arrivato nel salotto buono coi gomiti sul tavolo
è espressione di chi sfruttando abilmente come un imprenditore deve necessariamente fare ha avuto una opportunità
Nulla una famiglia
Alle spalle ha avuto un'opportunità imprenditoriale quella opportunità nel piccolo e del grande che noi dobbiamo dare a tutti i cittadini di questo Paese a quel ceto medio che vuol crescere a quel piccolo imprenditore che è vessato a colui che necessariamente chiede
Alcune cose elementari una fisiologica crescita quantitativa che poi l'unica cosa che posso spegnere anche qualitativamente
Una qualità un consolidamento della qualità della vita loro amici noi su questo terreno dobbiamo fare la nostra campagna elettorale
Una campagna elettorale che necessariamente deve far decollare quello che noi in questi mesi ci siamo sforzati di costruire un centro destra moderato moderno e popolari
Se siamo però in una democrazia compiuta se siamo nella Seconda Repubblica
Io mi riaggancio quanto è stato detto sull'Assemblea costituente
Perché qualcuno pone il tema dell'Assemblea costituente
Perché un patto va fatto
Ed è tra tutti i due i contendenti che magari si daranno anche qualche colpo basso in campagna elettorale ed è la fisiologia democratica lo scandalizziamo ci troppo
Ma deve sapere chi perdesse siamo luglio sono loro
Che sarà coinvolto sul piano della definizione delle regole
Perché le regole vanno ridisegnate se non vogliamo rimanere in mezzo a un guado con un bipolarismo imperfetto con una democrazia che non è ancora del tutto compiuta con una Seconda Repubblica che ha le strutture le distorsioni della prima
Ecco perché noi poniamo oggi il tema del federalismo perché il tema del federalismo al di là di Bossi
Ma il tema del federalismo è una delle grandi questioni istituzionali che dobbiamo risolvere
Basta anche questo tabù di carattere costituzionale nessuno vuole mettere in discussione i principi fondamentali della nostra Costituzione
Ma nessuno può nemmeno urlare allo scandalo ogni volta che che c'è nel dibattito politico chi pone dei problemi in ogni poniamo anche in termini molto
Molto Cosimo molto franchi molto pacati oggi abbiamo posto il tema del federalismo
E non è un caso non so se lo visoni o qualche d'un altro degli ultimi intervenuti
Ha posto il tema de il presidenzialismo collegato al federalismo è giusto è ovvio perché il federalismo fatto coniugato con qualcosa che può essere il presidenzialismo
Tre ma visto in modo disinibito
Perché amici ma se non altro perché questo è quello che già sta capitando e ve lo spiego molto francamente molto pacatamente senza polemica con Scalfaro in questo caso perché quando facciamo la polemica o Scalfaro la facciamo
Modo chiaro in questo caso non c'entra Scalfaro persone
Io ricordo che Cossiga fu messo sotto accusa
Dalla sinistra
Richiesto l'impeachment eccetera perché si diceva che surrettiziamente
Trasformava la repubblica parlamentare in Repubblica presidenziale si parlò di presidenzialismo strisciante chi non mise sotto accusa
Come in più forza di tutti gli altri nella Democrazia Cristiana fu Scalfaro di cui noi ricordiamo gli interventi parlamentari
Scalfaro difensore della centralità del Parlamento contro Cossiga presidenziale
Fu talmente vero che in nome della difesa del Parlamento il Parlamento al S. Scalfaro contro Cossiga
E infatti vi ricordate i giornali di quei giorni l'incomunicabilità personale che fu che tra Scalfaro e così
Oggi Scalfaro e più presidenziale di Cossiga ma perché è questo capita perché c'è stata nella costituzione reale una sorta di trasformazione dei ruoli finché c'era solo la Democrazia Cristiana
Democrazia Cristiana che apriva un giorno giustamente ai liberali centrismo il giorno dopo col centrosinistra i socialisti poi magari anche nella politica Morotti ha delle grandi intese coinvolgeva il PDS
Tutto votato no alla Democrazia cristiana ma il presidente a Repubblica
Erano regolatore del traffico tra i leader della Democrazia Cristiana che dovevano alternativamente andare al Governo fare presente Consiglio nel momento in cui questua equilibrio politico entrato in crisi
E già Craxi
Ha contribuito a farla entrare in crisi e non a caso già Pertini fu il primo ad essere accusato di essere presidenzialista
Cioè troppo interventista nel momento in cui questo equilibrio politico entrò in crisi entrato in crisi una concezione del Presidente della Repubblica come notaio
Allora vogliamo continuare a ostinarci hanno parlare di presidenzialismo quando tutto già sul piano pratico
Contribuisce a cambiare il ruolo di notaio e di super partes del presidente della Repubblica ma questo diventa un grandissimo inganno
Fatto i danni della gente è più leale più franco e più trasparente Undead battito ovvero che ponga il problema del presidenzialismo mi sta bene il presidenzialismo
Ma allora poi questi presidenti della Repubblica eletti o questi Presidenti del Consiglio che dovranno essere a suffragio popolare ben rispondano pure la gente
E non è che queste sono suggestioni plebiscitarie e noi ci siamo anche già un po'stancato e ogni volta che le cose le dice la sinistra
Sono legittime corrette quando lo diciamo noi solo pericolosi intenti plebiscitario D'Alema e Occhetto un anno fa chiedevano le lezioni e nessun urlava lo scandalo anzi furono fatte lezioni
Noi chiediamo oggi le elezioni siamo pericolosi plebiscitaria siamo sovversivi ma amici non è possibile questa è la polemica
E le chiavi di accesso alle elezioni le abbia un solo partito il PDS perché allora vuol dire che l'arbitro non è imparziale allora vuol dire che i falli vengono fischiati a senso unico con molta serenità ne abbiamo sempre difeso il ruolo del presidente a Repubblica
Ha fatto bene Ombretta gli hanno chiesto prima dice ma la Pivetti
Si propone di fare il leader del centro e ragione di più perché ormai questo segno un esaurimento del suo ruolo super partes di presidente della Camera si deve andare a lezioni così ciascuno
Dopo dopo Berlusconi dopo Prodi avremo anche Jack legittimamente la Pivetti che si candiderà
Per la guida del Paese ora amici su queste cose noi vogliamo un dibattito serio per arrivare a un a una definizione complessiva e finale delle regole
Vogliamo le elezioni riteniamo che un anno di campagna elettorale permanente sia autolesionismo allo stato puro per il nostro Paese e chiediamo anche trasparenza rispetto a fenomeni che stanno capitando
Io credo che le persone le mani che in queste ore speculano speculano sulla lira
In gran parte coincidono con le stesse mani che vogliono comprare per quattro lire di nostro Paese col processo di privatizzazione allora io dico che hanno fatto bene i gruppi parlamentari del Centro cristiano democratico a chiedere un dibattito sulle privatizzazioni in Parlamento intendiamoci qui non ci possiamo fa intendere per privati la FIOM vanno fatte e le vogliamo fare
Nessuno di noi teorizza quello che sarebbe il contrario di ciò che in tutta Europa si fa
Ma le privatizzazioni vanno fatte bene perché a svendere si fa sempre in tempo a dilapidare il patrimonio pubblico si fa sempre a tempo abbiamo i fondi di investimento pensionistici che devono partire
E decollare davvero possono essere inventivi scrittori istituzionali
Riferimenti importanti per il processo di privatizzazione queste sono cose che vanno dette perché il senso di responsabilità
Ci deve indurre a evitare che questa stagione all'insegna della debolezza della politica finisca per consegnare solo ai grandi poteri forti
L'arbitrio rispetto al futuro del nostro Paese io termino dicendo un'ultima cosa
Il Centro cristiano democratico noi il diciotto gennaio del mille novecentonovantaquattro
Abbiamo scelto e forse molti di voi hanno scelto più per amicizia personale
Nei confronti Dinoi fondatori penso a Milano
Forse per amicizia verso Ombretta Bologna per amicizia verso me a Brescia verso Sandro Fontana e così via per gli altri amici
Che sono stati imbarcati con noi in questa cosa da Mastella D'Onofrio eccetera
Beh devo dire che forse questa è stata la molla d'altronde la politica è un impasto anche di sentimenti gli è un'avventura che lega persone caratteri diversi crea magari incomprensioni può creare fratture
Ma tutto sommato proprio per questo c'è un fascino di un'irripetibilità
Di una vicenda umana e politica ebbene io credo che in questo anno
Noi siamo riusciti
Trasformare una cosa che era una scommessa in un movimento reale io sono grato gli amici
Lo visoni Montanari sono qui ma anche altri che non sono qui che hanno fatto anche loro un piccolo investimento su questa nostra scommessa nel momento in cui con un grande dramma personale perché
Noi abbiamo provato quello che significa lasciare le insegne tradizionali di un partito a cui io non credo che per Sandro Fontana che è stato vice segretario nazionale della DC o per tutti noi
Sia stato poco anche quando siamo andati a votare non votare il nostro tradizionale scudo crociato ecco perché sarebbe importante una ragione in più
Per dare una mano in questo momento a Buttiglione Necci che cerca di portare questo scudo crociato nell'area popolare moderata che noi abbiamo creato però Amici proprio perché noi adesso abbiamo la necessità di passare da una fase diciamo così spontanea una fase più definita noi abbiamo dato vita questo nostro congresso nazionale lo faremo come possiamo però lo faremo soprattutto tenendo presente che il nostro movimento diventa
Nel centro destra che in Italia si è creato un riferimento importante per i cattolici di Berardi per i cattolici moderato
E per quanti anche dagli altri partiti di centro perché amici nessuno è venuto dalla luna tutti eravamo qui c'eravamo noi c'erano anche gli altri
Oggi ritenga di darci una mano a costruire questo ceto che siamo democratici
Voglio chiarire una cosa nessuno di noi pensa di fare il partitino tra il Partito comunista
Perché perché noi crediamo al bipolarismo
Perché noi crediamo che in Italia ci debba essere un superamento dei partiti tradizionali e già c'è stato questo superamento perché Forza Italia non è un partito tradizionale perché Alleanza Nazionale avuto un mutamento serio perché noi siamo un movimento che se non altro per il fatto che non abbiamo
Siamo sorti in tutt'Italia con centinaia di sezioni senza aver dato una lira in periferia se non altro questo è già un fatto eccezionale distintivo
Rispetto agli altri movimenti alle ebbene noi
Crediamo a questa fase bipolare crediamo ad una sorta di rassemblement generali che unisca non più i vecchi partiti apparati non esistono più i vecchi patti apatici stesso il PDS come vecchio partito apparato tutti gli altri sono partiti che hanno già avuto mutazioni genetiche ora noi vogliamo fino al momento in cui questo processo si caratterizzava
Essere capaci di portare alcuni dati distintivi
E qui sorge il problema del Partito popolare
Perché qualcuno ci ha chiesto se noi siamo gelosi voi vi ricordate
La parabola del figliol prodigo quando il fratello de di quel figliolo che torna dice ma insomma io son qua tutti dentro sì
Lavoro dal mattino alla sera e arriva a mio fratello che ha fatto i comodi suoi ha fatto la Bellaviti in giro per il mondo e qui
E tu ammazzi subito il vitello grasso mentre io quando arrivo con i miei amici
Noi non faremo la parte del figlio del fratello del figliol prodigo noi siamo convinti
Di aver avuto un qualche successo o perlomeno successo o insuccesso noi siamo credo considerato una forza politica seria
Affidabile che lo fa giochi Serena e concreta tenete noi siamo stati considerati così perché la gente ha avvertito che abbiamo creduto a un disegno politico e proprio perché a questo disegno politico crediamo
Noi siamo tra coloro che insistono perché il Partito Popolare Zenga in questa alleanza
Perché sapremo essere più forti assieme nel portare in questa alleanza Kuwait valori
Certo io non so se sarà facile o difficile ogni tanto sembra che sia facile forse in queste ore sembra che sia più difficile
Ma noi comunque saremo riferimento anche per quei cattolici ancora nel Partito popolare stamattina abbiamo sentito il segretario cittadino che è stato assai eloquente
Che con grande chiarezza non accettano di dissipare un patrimonio ideologico e culturale sulla sinistra
Questo è molto importante perché questo è il dato distintivo del nostro movimento che assieme agli amici del Polo della libertà
Intende lavorare per portare un contributo di serietà nella vita politica italiana il ventisette marzo abbiamo fatto accordi che ci sono stati scippati al vertice proprio per questo per un'esigenza di moralità della politica noi chiediamo non qualcosa di eversivo ma di ridare la parola a tutti voi grazie
A tutti per la partecipazione si chiese e ci dispiace di avere fatto così tardi evidenzia la Casina nei sei settimane Edina essendo accerchiano democratica
E piena aggiungo vive al palo della libertà
Ma