Manifestazione di Radicali Italiani all'Aja, davanti alla Corte Penale Internazionale per chiedere ulteriori incriminazioni per Vladimir Putin nel giorno del suo compleanno e dell'anniversario della morte di Anna Politkovskaja. Intervista a Igor Boni

Iniziativa di radicali italiani oggi sabato sette ottobre dalle quindici alle diciassette di fronte alla Corte penale internazionale all'Aja abbiamo in collegamento telefonico il presidente di radicali italiani Igor Boni ecco ci qua Igor buongiorno
Buongiorno controllate vogliono tutto allora è in occasione tra l'altro del compleanno di Vladimir Putin
Che come ricordate voi coincide anche con l'anniversario dell'assassinio di Anna Politkovskaja
Infatti noi siamo qua non casualmente oggi ma in ottobre perché nel proprio compleanno di Putin e quindi siamo venuti provocatoriamente qui di fronte alla sede della Corte penale internazionale all'Aja
Per fare gli auguri a Putin augurargli un giusto processo quindi di essere arrestato processato e a nostro avviso condannato perché riteniamo e non solo noi che sia il principale responsabile dei crimini di guerra non solo che si stanno compiendo e che si sono compiuti in questo anno e mezzo
Nella guerra
Che ha lanciato la Russia contro l'Ucraina ma da vent'anni di crimini commessi in Cecenia in Georgia in Siria in Libia e poi dal due mila quattro dicendo un bar e in Crimea e come ricordavi oggi è anche l'anniversario della morte di Anna Politkovskaya che è stata uccisa non casualmente il tetto di ottobre del due mila e sei perché quell'omicidio è stato un regalo personale al presidente dittatore del Cremlino Vladimir Putin
E voi Sentinelli perché che venga ancora cioè perché già è stato voglio incriminato dall'Aja no
Sì che ha avuto una prima incriminazione noi tra l'altro nei giorni successivi all'ira all'invasione del ventiquattro febbraio due mila ventidue due lanciamo l'appello Putin all'Aja
Chiedendo proprio che la Corte penale internazionale emettendo mandato di cattura nei confronti di Vladimir Putin cosa che effettivamente poi è accaduta l'abbiamo spedito dieci mila firme alla Corte penale internazionale oltre che avevo e consegnata al nostro governo
E successivamente è arrivata questa incriminazione per un per una fattispecie cioè la deportazione rapimento di migliaia di bambini ucraini
Però le siamo qua a dire che ci sono almeno due aspetti ancora molto importante il primo è che i crimini sono migliaia sono crimini sotto gli occhi di tutti
Distruzione di intere città violente torture nei confronti di delle persone uccisione di civili non come dopo laterale ma come obiettivo principale della guerra che purché sta facendo e quindi quello che è caduto a buccia irpina boro Dian cattolico recentemente a Bacco butterà Mariù Bol e quello che accade giorno per giorno con le stragi di civili e che accadono
Colpendo ristoranti bar mercati luoghi di aggregazione e dall'altra parte chiediamo che la corte
E metta spicchi mandati di cattura nei confronti e di altri perché ovviamente Putin è il primo dei responsabili di quello che sta accadendo ma non è l'unico responsabile cioè l'intera catena di comando che deve essere colpita e che deve essere processata e quindi né pensiamo che la giustizia internazionale dello debba fare il suo corso anche perché come dicemmo
Con il partito radicale quando facemmo la campagna sulla questione di Milosevic della Serbia di Milosevic
E non c'è pace senza giustizia non è semplicemente uno slogan che ripetiamo è proprio così dalla fine di questa guerra che prima o poi finirà sui uscirà veramente con una pace duratura se vi sarà l'intervento della giustizia internazionale per sanzionare chi in barba ad ogni diritto internazionale a invaso un altro Stato provocato la morte di centinaia di migliaia di persone e fatto crimini di guerra e contro l'umanità che non possono essere lasciati impuniti sesto
Certo
E quindi oggi siete qui chi c'è Conte
Sì allora siamo qua con una piccola delegazione di radicali italiani alla quale si sono aggiunti gli amici i federalisti gli amici di volte ci sono presente olandesi adesso
Tra breve cominceremo una serie di di interventi che accenneremo al microfono alternando sia sigle politiche sia lingue anche perché ci sono esponenti del Belgio dell'Olanda
Francesi e italiani ovviamente e e proveremo ciascuno di noi ciascuno dalla sua prospettiva a a fare del dei ragionamenti a fare delle riflessioni
Che però hanno come filo conduttore quello di aspettare Putin all'Aia e augurali il processo il giusto processo la condanna perché che macchiato
Di crimini indicibili nei confronti di tantissimi popoli non solo non so africani ma a anche di tantissimi crimini nei confronti del proprio popolo del popolo russo che ha subito decine e decine di morti tra giornalisti e diffidenti sparizioni
E una repressione del del dissenso e service ovazione chiaro Venus Williams e nel mondo
Servizio disse subito accesso giorno dopo giorno giorno dopo giorno perché molti molte critiche vengono fatte anche al popolo russo che sono critiche
E possono essere anche giuste io rifletto sempre su quello era il popolo italiano sotto il fascismo
Esisteva ovviamente la dissidente il dissenso era difficile farlo vedere all'interno di un regime che reprime ogni tipo di dissenso ogni tipo di di tentativo di sovvertire il regime stesso esistono anche oggi in Russia
Persone di questo genere
Io ricordo un ibrido di radicali italiani e anche una venga conoscendo del partito radicale Nikolaj gramo che continua ad essere iscritte continua a lottare con noi dalla Russia
Dentro i confini della Russia quindi con un rischio rispetto a quello che corriamo noi che immensamente più grande
E che vari conosciuta rispettato sarà trova tutti noi ricordiamo Nicoletta
Non ce lo ricordiamo bene
Senza farlo tassazioni continua nella sua azione coraggiosa di dissidente all'interno dei confini dei confini russi
E quindi siamo quarti stanno aggiungendo ancora delle persone che sono arrivato proprio proprio in questo momento ci sono anche giornalisti ucraini ci sono gli ucraini tra l'altro stamattina siamo stati a Bruxelles al congresso nazionale degli esuli ceceni europei dove siamo stati invitati sono intervenuto ovviamente
C'è stata grandissima riconoscenza nei nei confronti nostri e che ci occupiamo di Cecenia dalla diciamo dalla prima guerra coi soprattutto dalla seconda guerra lanciata da Putin nel novantanove
E anche loro non possono essere con noi perché hanno in concomitanza quest'evento anche quello non casualmente fatto il sette di ottobre
Però è come se fossero qua con noi perché ebbe come abbiamo detto e come ho detto al loro congresso dalla vittoria dell'Ucraina sul campo passa il futuro democratico dell'Europa e quindi tutti noi e dalla indipendenza di una Cecenia democratica passa la libertà dei popoli che oggi sono oppressi
Servo dei confini della federazione russa frustrata proprio da Vladimir Putin quindi siamo qui anche per loro anche con le bandiere cecena
Certo è adesso parlando di queste cose poi li abbiamo ricordati tante volte però per citarli perché fanno sempre parte di noi ecco volevo ricordare Antonio Russo Andrea Tamburi
è alto Antonio Russo lo abbiamo ricordato proprio questa mattina fino ai ceceni loro stessi ricordano benissimo Antonio Russo e ricordano benissimo
Che cosa è successo quindi le la tortura le torture subite l'omicidio di Antonio perché aveva trovato le prove dell'utilizzo di armi
Proibite da parte dell'esercito di Putin e Andrea Tamburi che è morto prima in circostanze mai magari nelle a Mosca mentre in Russia proprio mentre stava propagandando libertà
Anche rispetto all'obiezione di coscienza militare
Quindi sono due radicali caduti sul campo ai quali aggiungo sempre Umar cambia strada commenta il ministro della sanità
Della Repubblica cecena del governo ceceno democraticamente eletto che ci ha lasciati ormai da qualche anno ma che ricordiamo sempre con affetto
Grazie grazie allora Igor Boni lo ricordiamo presidente di radicali italiani di questa nobile iniziativa
E buon lavoro a tutti
Grazie a te su radicali punto it ci sono tutte le nostre iniziative è andato a vedere firmate le darci una mano grazie a Radio Radicale a voi