Presentazione della ricerca curata da Nomisma sul tema delle regole ed istituzioni per un mercato efficiente

Ai partecipanti c'è ancora
Stanno nella nell'atrio di accomodarsi
Perché
Incominciamo
Io e il dottor Marco Satta libiamo che qui alla mia destra di Nomisma
Abbiamo il compito di scaldare l'atmosfera in attesa che elimini professori perché io non so
Sarà un problema di e
Pioggia ma o chissà quale altro ecco una un professore riposo Sormani che chiediamo subito
E lì al tavolo della preside
Va no no
Lo so questo complimenti
Il professor Patrizio Bianchi è in arrivo
Avuto qualche problema
Sul trasferimento sta se Roma è stato un po'tribolato comunque è in arrivo
Io farò una breve introduzione e poi in attesa dell'arrivo del professore bianchi Alvaro la parola al dottor Marco Satelle di Nomisma che illustrerà
Le metodologie e i risultati della ricerca e poi Patrizio Bianchi arrivando potrà trarne alcune considerazioni alcuni giudizi
Perché ci siamo da qualche tempo occupati e interessanti di regole e istituzioni
Un mercato efficiente
Questo è il titolo per la della ricerca di Nomisma che presentiamo
Ma per fondamentalmente per due motivi
Un motivo ci derivava dal necessità
Qui
Capire di conoscere rimettere a fuoco
Le prospettive di una impresa come quella cooperativa caratterizzata da sue peculiarità sociali
E le trasformazioni del mercato
E questo è sicuramente una parte della ricerca e che è stata sviluppata
E l'altro l'altro argomento all'altro di interesso di notevole interesse per il movimento cooperativo
è stato e poi una proposta che faremo fra qualche giorno
Alla in occasione del trentaquattresimo congresso della lega nazionale cooperative e mutue
Il discorso di commentare una maggiore trasparenza correttezza in sostanza maggiore efficienza al mercato Attraverso regole credo che la ricerca abbia manifestato puoi una serie anche di limiti che le regole
Possono dare alla funzionamento del mercato non solo di opzioni e di opportunità ma anche dei limiti
Almeno da quello che ho capito leggendo la
Noi però siamo dell'avviso che la ricerca su questo terreno debba continuare questo credo sia un importante importantissimo contributo
Che poi verrà discusso la ricerca debba continuare perché
Le imprese strutturate
Quelle in prese che noi chiamiamo organiche
Chiamiamo organiche ad esempio il settore delle costruzioni che non abbandonano il mercato nei momenti di crisi e di difficoltà
Che si trovano a competere molto spesso sulla base di regole
Non sempre condivise accettate da tutte le imprese concorrenti
Hanno credo con grande interesse
Nello stabilire regole di correttezza regole di comportamento per l'operare dell'agire
Sul mercato e chiedere anche alle istituzioni pubbliche allo Stato ma anche le autorità che opera su una materia così complessa difficile di potere per consentire ai prese alle imprese di poter competere ad armi pari sul mercato
Sulla base di regole accettate conosciute condivise
Faccio un esempio faccio alcuni esempi con operatori economici o come rappresentante di un'organizzazione che associa cooperative quindi operatori economici che si confrontano quotidianamente sul mercato
Che
In voga oggi
Sono in voga oggi le gare al massimo ribasso niente di male per carità
Ma se le gare al massimo ribasso non sono accompagnate dalla capacità del committente o della pubblica amministrazione in generale di controllare la qualità
è evidente che le gare al massimo ribasso non sono sempre il termometro
Lo specchio fedele di una effettiva capacità competitiva delle imprese e quindi tirò in ballo il discorso della qualità che più volte viene ripreso nel corso della ricerca
Un altro esempio potrei fare
Ha messo anche che le condizioni di partenza e i controlli della qualità garantissero pari opportunità alle imprese che operano sul mercato
C'è un'incognita che deriva dal pagamento dai tempi di pagamento della pubblica amministrazione e dall'incidenza degli oneri finanziari sul
Sulle forniture di beni o servizi del confronto la pubblica amministrazione ora come è possibile considerare corretta e trasparente un'offerta relativa ad un prezzo
Che non si sa bene quando e come verrà pagato
è chiaro che tutti questi sono meccanismi che deformano un corretto funzionamento del mercato io ne ho citati alcuni ma tanti altri ancora forse potremmo ricordare
Mi sembra che
Uno Stato che si avvia a diventare sempre meno gestore diretto dell'economia
Che è destinato a ridurre di molto la sua presenza diretto nell'economia debba più preoccuparsi degli di Rizzi delle regole e del controllo
E in questo senso in questa direzione credo che qualche spunto interessante ci venga venga dato da questa ricerca
Un'altra questione riguarda e concludo il
La questione morale l'intreccio perverso tra politiche ed affari
Che Tangentopoli ha messo in luce
Io credo al di là della soluzione politica che in un qualche modo dovrà essere ricercata perché altrimenti in alcuni settori rimarranno cumuli di macerie al posto di impresa
Al di là quindi della soluzione politica che riguarda il passato il problema delle regole
Possa essere una via da percorrere
Se si vuole evitare
Certo l'azione repressiva della magistratura e in un certo qual modo pensiamo tutti abbia comportato un dette una deterrenza di un certo tipo
Ma noi crediamo siamo profondamente convinti che venendo meno il discorso delle regole
O non andando avanti sul piano dell'elaborazione sul piano delle regole venga meno
La possibilità di un corretto rapporto tra il prese e impresa e mercato
Lo studio avete visto chi l'ha potuto esaminare si sofferma in modo particolare sulle normative di qualità e sulla legislazione sugli appalti
Crediamo che il discorso vada esteso guarda
Allargato
C'è un problema infine che ci piace molto ricordare come cooperazione
E cioè legare molto la funzione mutualistica
Alla vantaggio comparativo che il professor Zamagni ci ricorda spesso che consiste nella naturale sembrerebbe vocazione della cooperativa a fare prodotti di qualità per una serie di motivi e qui non sto a riprendere a ricordare
Ma un naturale interesse e propensione impegno della cooperazione nella misura in cui qualifica la sua funzione mutualistica
E la sua funzione sociale sul mercato ad a vere un particolare tipo di rapporto con l'utenza cioè al suo interno la qualificazione del lavoro la politica azione della rapporto partecipativo
Ma avendo sempre come punto di riferimento anche quando si tratta di cooperative che operano in settori diversi
Da quelli della distribuzione
Che sono ad esempio la cooperazione fra consumatori è per la cooperazione di utenti
Il non può valere un interesse per
Di per sé e la parola stesso che lo dice niente essendo cooperative di utenti
Naturalmente vocata alla tutela di quegli interessi ma in genere anche cooperative che abbiano soci operatori con operatori economici o lavoratori quindi caratteristiche appartengono a settori diversi
Il cooperative di produzione e cooperative di che operò nel campo dell'utenza
Ho che opporre dal settore ancora a dire una particolare attenzione
Per
Il consumatore finale per l'utente
è difficile qualificare rapporto con l'utente ad esempio in una cooperativa di costruzione quanto meno con l'utente finale
Non con l'utente diciamo intermedio che molto spesso dello Stato la pubblica amministrazione ma sicuramente occorre sviluppare
L'iniziativa e l'attività per qualificare la proposta cooperativa in quella direzione bene fatte queste premesse
E riservandomi poi di intervenire successivamente in modo anche più qualificato nel corso di discussione
Ricordiamo sempre che abbiamo previsto una tavola rotonda tra circa un'ora
Probabilmente i tempi slitteranno io
Coglierei
Il tempo che intercorre sarà l'arrivo del professor Patrizio Bianchi
E adesso
Per dare la parola al dottor Marco saltelli che di Nomisma
Che per chi ha la coppia della ricerca a collaborato in molte parti e ha lavorato direttamente in molte parti di questa ricerca
Per
Illustrare le metodologie ed anche i risultati credo che sia questo il il compito del per del dottor Sapelli poi quando arriverà professor Bianchi
Magari faremo trarre al professor Bianchi
Le conclusioni le conclusioni e quindi giudizi conclusivi giudizi critici sui risultati di questi ricerca del dottor sessantenne
Se
Non così
Il mio sarà un intervento in qualche modo improvvisato posto che appunto i problemi che più di carattere organizzativo
Che che altro hanno posto alla alla realizzazione di di questa giornata
Se
L'intervento sarà sostanzialmente strutturato
Nel diciamo nell'esposizione di quelli che sono stati i problemi
Il modo di affrontare questo tema il tema della dell'impresa cooperativa in primo luogo e il ruolo dell'impresa cooperativa
In un difficile passaggio di transizione sostanzialmente da un'economia mista in cui il ruolo dello Stato è stato molto forte per molto tempo
Verso un sistema in cui diciamo il mercato potesse aver o possa avere in futuro un un ruolo diciamo
Preponderante
Il tema in sé piuttosto complesso e la ricerca che noi abbiamo sviluppato a al suo interno delle parti veramente molto complesse
Proprio perché non si tratta solo di andare a vedere che cosa può fare che cosa può essere fatto sul mercato affinché le imprese cooperative possono svilupparsi
Ma anche al contrario che cosa possono fare le imprese cooperative per poter dare qualcosa in più
Al mercato e quindi che quale può essere il ruolo effettivo delle imprese cooperative in in questa fase di transizione
Sul piano della ricerca è quindi articolato in due parti
Abbiamo pensato di sviscerare abbastanza approfonditamente le caratteristiche delle imprese cooperative
Le caratteristiche delle imprese cooperative in un sistema di mercato dato quello quello italiano in cui esistono in cui sostanzialmente
Diciamo
Operatori di vario tipo fra cui appunto la pubblica amministrazione che tendono a ridurre sostanzialmente l'uso diciamo la diffusione di un sistema di di regole di mercato in settori molto molto ampi della della vita pubblica
Il il piano del lavoro quindi si è articolato in una prima parte di analisi approfondita della dell'impresa cooperativa in una seconda parte più incentrata su quello che su quelle che sono le
Le regole del le regole del mercato e e quindi
Posto non c'è una certa serie di caratteristiche delle imprese vedere che cosa poteva succedere su di me diciamo su un in un'istituzione come come mercato che
All'interno della quale poi queste queste imprese dovranno muoversi
E per effetto del comportamento di queste imprese il mercato coi avrà modo di di svilupparsi
Il punto di partenza quindi quello è stato quello di fare un
Un punto della situazione sulla diffusione dell'impresa cooperativa nel nel sistema economico italiano
Di andare a vedere
Anche a livello territoriale anche per tipologia di impresa anche per tipologia di di attività qual era qual è stato
Diciamo questo in questo lungo periodo diciamo di sviluppo dell'impresa cooperativa il ruolo che in questo tipo di forma d'impresa ha avuto all'interno del del nostro sistema
Il risultato diciamo
Che
Sì a una diciamo una varietà di di d'impresa una varietà di di attività che vengono svolte attraverso le forme cooperative
Su che c'è sostanzialmente una elevata diffusione a livello territoriale di questa forma d'impresa
E che il contributo poi sostanziale
Siamo alla allo sviluppo delle delle aree in cui l'impresa cooperativa si è Sensi data è stato sufficientemente forte
Soprattutto è stato visto in termini di contributo all'occupazione e e arrestato al contributo all'occupazione si è visto che le imprese cooperative siamo per l'incidenza sul
Sull'economia delle varie delle varie aree territoriali imprese cooperative hanno svolto un ruolo superiore diciamo nel garantire occupazione a
Diciamo a sistemi sociali in cui invece
Spesso ci sono diversi diciamo grosse difficoltà a trovare posto cioè posti di lavoro e quindi s'soluzioni ai ai problemi della disoccupazione abbastanza gravi
L'altro risulta l'altro risultato però di questo tipo di di analisi è stata che sostanzialmente ricco le imprese cooperative sono più forti sono risultati più forti laddove il sistema sociale quindi l'ambiente di riferimento per sei più forte e quindi indicando poi una sostanziale dipendenza
Abbastanza abbastanza evidente fra lo sviluppo delle imprese cooperative diciamo delle forme di impresa cooperativa dei l'ambiente di riferimento quindi un rapporto molto stretto di univoco fra l'impresa e l'ambiente l'ambiente il ferimento laddove sono l'ambiente è più l'ambiente è più debole più incerto in cui ci sono maggiori condizioni di incertezza anche le imprese cooperative si sviluppano in modo in modo minore
Viceversa riescono a svilupparsi di più laddove ci sono elementi sociali molto molto forte
Questo un un dato un dato rilevante
Da questa da questo tipo di di informazione allora s'diciamo il
L'analisi si è sviluppata
A vedere quale diciamo quali sono le le opportunità diciamo di sviluppo dell'impresa
E
Per quale motivo le imprese cooperative
Hanno avuto con un un rapporto diciamo con hanno un rapporto così stretto con l'ambiente a differenza evidentemente di impresa invece che hanno forma capitalistica e rispetto alle quali questo questo risultato è meno è meno evidente
Per fare questo tipo di analisi abbiamo adottato una serie di tecniche econometriche statistiche che ci hanno portato a diciamo ad evidenziare
Alcuni limiti di alcuni limiti strutturali diciamo sullo sviluppo dell'impresa che sono legati spogli sostanzialmente a delle forme di sotto capitalizzazione molto marcate molto evidenti che colgono tutti tutte le imprese cooperative
Sì con
Diciamo impedendo in buona parte la crescita la crescita di questa impresa è questo è legato ovviamente alla forma cooperativa ma
Ne caratterizza cui sostanzialmente una una ulteriore dipendenza rispetto all'ambiente esterno tanto più le imprese sono sono piccole poi naturalmente tanto più le risorse che sono necessarie per farle crescere devono essere ritrovate ritrovata all'esterno
Un altro aspetto che è stato trattato come nella nella ricerca sta è stato l'aspetto relativo alla all'efficienza delle imprese all'efficienza delle imprese cooperative spesso
è stato detto che le imprese cooperative soffrono di problemi di efficienza soffre di problemi reticenza perché
Punto legata al fatto che spesso sono imprese di piccole dimensioni e quindi non riescono ad attivare economie di scala di dimensione che nell'ultimo periodo diciamo di sviluppo dei mercati dal diciamo dalla dall'inizio degli anni Ottanta in fuori hanno determinato poi le Commissioni deficienze di operatività dell'impresa a livello non solo italiano ma anche negli altri paesi industrializzati
Quindi una ridotta dimensione poi tenderebbe ad indicare una relativa scarsa efficienza delle imprese stesso
I risultati dell'analisi econometriche condotte su un campione
Ampio di imprese cooperative ci ha invece dato un risultato in qualche modo in qualche modo sorprendente se letto dal da questo punto di vista e cioè il fatto che le imprese cooperative
Mostrando i livelli di efficienza notevoli diciamo molto vicini alla frontiera alla frontiera poté diciamo del potenziale di di efficienza che
Che è stata costruita diciamo per tipologie di settore per tipologie d'impresa
Questo ulteriore risultato ci ha indotto a a ricercare quali quali potevano essere le cause poi di questa maggiore efficienza nonostante le ridotte dimensioni
E uno dei diciamo dei risultati che
Siamo emergono da questa ulteriore analisi ecco è stato che che comunque le imprese cooperative proprio per la loro forma per il loro raccordo per il raccordo che esiste sostanzialmente fra l'impresa e il i i proprietari dei fattori della produzione che l'impresa occupa tendono a diciamo rendere
Rendere migliore i sia l'efficienza in termini di
Di lavoro e quindi ad aumentare la produttività del lavoro all'interno delle imprese
Sia a rendere più più stabili e più fluidi flussi di informazione che sì
Che si sviluppano all'interno dell'impresa
E questo è un risultato importante perché mostrano mostra che sostanzialmente le cooperative almeno quelle che noi abbiamo analizzato hanno traggono la fonte della loro della loro efficienza interna non tanto da da dotazione dall'adozione di tecniche o tecnologie le borse Ringo anche Capital seri ma piuttosto tendono a trarre l'origine della della propria efficienza da unanimi
Da una minore incidenza delle asimmetrie informative intende e quindi dalla stabilizzazione dei rapporti fra fra l'impresa e i diversi
E diversi fattori della produzione che che l'impresa occupa
Questo questo tipo di di risultato è legato proprio alla forma alla forma del dell'impresa quindi alla sua struttura al suo rapporto al rapporto fra
Le imprese
E i titolari dell'impresa e quindi poi sostanzialmente i lavoratori da un lato se si tratta di cooperative di produzione di produzione e lavoro oppure da migliore rapporto committenza qualora si tratti di
Di cooperative di cooperative di utenti e proprio su questi due
Su queste due grandi categorie d'impresa che l'analisi siamo si è sviluppata attraverso una serie di rilevazioni dirette tramite questionario che ci ha dato modo di verificare le diverse
Tendenze diciamo delle delle imprese nel raccordare cui sostanzialmente diciamo lo sviluppo dell'impresa con la con le tipologie societarie quindi con i titolari dell'impresa stessa eccetera
Ecco il diciamo questo sviluppo questa analisi legata alla all'impresa cooperativa
Non c'era diciamo ci serviva sostanzialmente per capire se poi le imprese cooperative hanno
Opportunità o capacità di incidere all'interno di strutture di strutture di mercato che in parte esiste cioè che esistono sulle quali le imprese cooperative già si collocano e in parte però sono ancora da da costruire noi
Diciamo dal da un dall'analisi complessiva che viene fatta sulla sul sul mercato e sulle diverse forme di dei di mercato che si possono si possono siamo riscontrare nella realtà attuale
Abbiamo comunque tratto la considerazione generale che comunque i mercati stanno via via diventando sempre più sofisticati Complessi e che sostanzialmente
I prodotti non sono non non sono più prodotti singoli banali ma contengono anche connotazioni più di di di servizio e anche connotazioni di carattere reputazionale
In sostanza il
Il lavoro ha voluto vedere se le cooperative potevano essere dei soggetti
Utilizzabili nel nello sviluppare delle relazioni
Che non fossero determinate da ottiche solo di breve periodo come spesso come spesso succede nelle nell'impresa che tendono a sinistra azione il profitto ma si potessero sviluppare invece su are su un arco temporale su un diciamo
Un arco temporale più lungo di più lungo periodo
Da questo punto di vista
è chiaro che
Le le cooperative proprio per la forma che grazie che le quattro che le contraddistingue per le relazioni che diciamo lega Nord impresa ai ai fattori della produzione
Si sono dimostrate soggetti veramente veramente utilizzabile anche preziosi per instaurare forme di di mercato
In cui ci fosse una
Un rapporto diciamo fra utenti e impresa è fra fattori della produzione in prese che sì diciamo impostasse uno su ottiche di di di lungo periodo e poi proprio perché
Diciamo la qualche la qualità certificabile dell'impresa e quindi la sua capacità
La sua la sua capacità di rendersi di rendersi trasparente e monitorabile dall'esterno
Uno degli elementi fondamentali del rapporto fra
Fra il mercato e
E l'impresa
Ecco
Da questo da questo punto di vista e quindi partendo dalle connotazioni reputazionali dell'impresa e quindi dalla dall'idea che una siamo massimizzazione della reputazione potesse poi andare a
A ridurre a rendere più efficiente lo scambio di informazioni all'interno del mercato abbiamo sviluppato l'analisi sul mercato che è stata centrata su alcune al suo alcune tematica alcune problematiche ce l'abbia ritenuto più più rilevanti in particolare
La ricerca si è occupata della dell'attività delle cooperative negli nei servizi nei servizi socio sanitari ed educativi
Più in generale nel
Nel rapporto fra le imprese cooperative e
La produzione privato dei servizi pubblici
E infine sul problema che
Si instaura fra
Il fra il l'impresa e la definizione poi delle regole delle regole di mercato
Questi sono stati i temi diciamo specifici affrontato gente alla ricerca che non avevano ovviamente
Che non avevano ovviamente
L'ambizione di affrontare tutti i temi possibili all'interno di questa tematiche comunque rimane molto complessa ma che comunque servivano per individuare
Alcune alcuni degli aspetti diciamo più rilevanti della
Del ruolo delle imprese cooperative Wola dell'impresa rispetto rispetto al mercato su questi temi coi questo Bianchi
Credo adesso bene e intanto bisogna dare microfono e bisogna parlare vicino molto vicino
Come avete visto
Giunto fino a noi dopo vicende travagliate
Il professore Patrizio Bianchi vicepresidente del comitato scientifico di Nomisma
Io non so a questo punto credo che posso dare un giudizio conclusivo no dopo che il TAR
E scusate algido prende un aereo stamattina
Il
Autostrada bloccata i famosi segnali che servono per dire
è
C'è qualche cosa dicevano tutto bene si vede che ormai così in questo Paese il segnale rispondono più alla realtà allora
Come ha detto se saltelli
Cos'è il contenuto di questa ricerca
Il contenuto di queste ricerche è sostanzialmente questo c'è ancora posto per l'impresa cooperativa in un'economia di mercato sì o no
Risposta non è così ovvio
Non è così ovvia perché è chiaro che tanto più è andiamo verso un'economia di mercato tanto più è forte la spinta a ritenere che tutte le imprese devono essere uguali cioè l'idea che il mercato sia sostanzialmente la situazione in cui alla fine tutte le vacche devono essere nero tutte le vacche devono essere bianchi
Allora un primo risultato di questa ricerca
E quello di a vere in un qualche modo rimesso assieme tutta la letteratura che in questi anni ha lavorato sul concetto di mercato per far vedere che il mercato non è quella stupidaggine che molte volte nel dibattito politico ce ne passa
Il mercato non è nel far West nella comprova che il primo che arriva sempre ragione
Il mercato è una struttura che funziona quanto più è molteplice quanto più è fatto di soggetti diversi e quanto più le regole sono stati questo è un punto fondamentale il mercato e soprattutto il luogo delle regole un mercato senza regole e comunque non solo non produce le situazioni migliori ma rapidamente dà spazio a quelle che si chiami fra i vari perciò i furbi cioè coloro che in un qualche modo immaginano che ci sia spazio essenzialmente per la rapina
Allora il mercato essenzialmente a regole e qua si apre un grande problema
Un tempo i mercati coincidevano con gli Stati nazionali
E allora è chiaro che l'affermazione del mercato era l'affermazione dello Stato nazionale lo Stato nazionale grattare perché riusciva ad imporre delle regole
Cioè vero quello che stiamo un potere di colazione
Ora come abbia un problema vero
Che in un'economia aperta il ruolo dello Stato nazionale diverso di quello di un'economia chiusa
Cioè abbiamo il fatto che lo stesso stato nazionale non è più in grado di imporre delle regole che siano in un qualche modo effettivamente
Tali per essere seguiti da tutti
State attenti che in questa grossa spinta contro lo Stato nazionale
Non dimentichiamo anche un punto importante lo Stato nazionale
Ed è anche il luogo in cui si confrontavano i conflitti
E conflitti conflitti sociali i conflitti fra impresa e venivano in qualche modo intermediati irrisolti
Il far venir meno lo Stato nazionale
Mette a Nuto i conflitti
Mette in evidenza i conflitti
Mi fa venir meno lo Stato nazionale mette in evidenza il fatto che ci sono delle dinamiche che senta un recupero di regole alla fine diventano devastanti
Allora penso che questo non è un punto da poco
Questo non è un punto da poco perché noi tutti abbiamo sempre immaginato che il mercato del sesso è una struttura che da sola potesse in un qualche modo risolve il problema
Il mercato anche luogo di conflitti allora ho questi conflitti vengono messi all'interno di una struttura di regole che possono essere regole scritte o regole morali
Però senza regole queste diventano fortemente esplosi
Allora il problema fondamentale che consente braccato mentale che in tutti i Paesi del mondo dalla California a Shanghai si sta in un qualche modo di prendendo a discutere da una parte di che cosa sia il mercato dall'altra parte
Di quale che sia il luogo in cui gli interessi collettivi trovano il loro momento di rappresentazione ma anche diciamo pure di mediazione dei conflitti
Non è un caso che in tutti i posti del mondo torna fortemente il dibattito sui livelli locale
Torna fortemente il dibattito sul fatto che bisogna trovare un rapporto diretto fra i bisogni dei cittadini e dall'altra parte chi li rappresenta
Il dibattito e violando il tutto deve dappertutto perché in tutto il mondo ci si accorge che il mondo è più complicato di quanto le stilizzazione semplificante non dicono
La esempio faccio sempre caso dalla California californiana più America e tutte le Americhe
Poiché mandate i vostri bambini kolossal del mondo e vi parlano con le immagini della California perché questo quello tentarono per i film è un mondo che ormai è fortemente spaccato al suo interno con gruppi sociali che si oppone telematica che fanno il post industriale e dall'altra parte della strada zone in grado del il fortissimo degrado come in questo Paese noi abbiamo oggi delle zone in fortissima crescita ed esordì a fianco che l'acquisto di un anno tutto
Abbiamo dei gruppi sociali che si pongono un problema del come amministrare uno sviluppo rapidissimo e dei gruppi sociali che in realtà non ce la fanno
Allora cosa vuol dire questo questo vuol dire che proprio perché stiamo andando verso una società di mercato diventa assolutamente necessario a riscoprire quali sono quei valori e quei mobili per tenere insieme le strutture sociali
E qui c'è un grande ragionamento importante
Saltano fuori dei valori che sembravano espulsi dalla finestra e che sembravano antitetici col dibattito del mercato che sono il problema della solidarietà il problema
Della quella che la letteratura chiamava una volta la simpatica
Cioè il fatto che la gente ha dei Comuni legali che oggi si chiama la lealtà che si chiama la reputazione
Che si chiama la fiducia
Ci sono dei valori chiamiamoli con un termine che caro a tutti noi che la mutualità
Che sembrava appartenenti al passato ai mezzi straordinariamente diventa nel cuore del nuovo modo di fare il mercato
Perché sono quelli che traducono delle tensioni che potrebbero essere devastanti in un elemento invece motore Nanni Minto dinamico un elemento positivo
La questo il punto spie salta fuori la nostra riflessione dal presidente che il mercato è contemporaneamente un luogo di concorrenza ma anche di cooperazione
Cooperazione nel senso di comune volontà di stare all'interno delle stesse regole del gioco ma anche di fare essendo delle cose
La specializzazione dipende dalla capacità che ci siano specialità fra di loro complementare e questo implica fiducia tutto il dibattito se vorrete su
Le economie locali sui distretti è stato in qualche modo la riscoperta di questi valori di concorrenza
Basata sulla fiducia locale
Allora la prima domanda c'è ancora posto per un modello di impresa che mette questi elementi di solidarietà di mutualità di fiducia al centro della sua stessa natura della sua stessa specificazione
Risposte sì e si però attenzione
Non più giocato in difesa
Non più giocato in difesa mente è sempre stato giocato in difesa vi è stato giocato quasi con vergogna negli ultimi anni integrazione ascoltiamo la mutualità la solidarietà di Vienna un modo con cui si può stabilire un modello di crescita
Basato sull'idea che un gruppo sociale un'area un paese hanno comunque dei valori stabili
Vi dico il primo paradosso tanto più voi vi muovete a livello internazionale e il mercato avverto tanto più diventa fondamentale mantenere la forte identità
Non sta a requisiti diversi perché altrimenti vi perdette perché c'è sempre uno che può fare porterò per un prezzo più basso
Allora la solidarietà la mutualità è un modo di anche di essa identificati ed è una storia di recuperare un passato
Non sorge spazzando le cooperative non c'è spazio per cooperative che hanno una storia e recupero loro storie il recupero il loro valore specifico
L'altro elemento che però diventa importante
E quali tipi di beni queste imprese possono fare
Dalla seconda riflessione che noi riprendiamo dalla letteratura di questi anni è l'idea che non tutti i beni sono uguali
In un mercato non è vero che tutti belli sono belli inerzia
Non mercato ci sono dei veri il mercato dei beni che non sono dinamica
Ci sono dei dei sono scambiati ci sono dei venti per definizione passano e se ce l'ho io non ce l'ha con lui
Ma ci sono anche dei beni che per definizione non possono essere basata sull'esclusione ci sono dei beni che per definizione non possono essere in un qualche modo appropriati da taluni
Tutto il dibattito sui beni pubblici dice che ci sono dei beni che non possono essere di proprietà di qualcuno
La giustizia non può essere colpita di qualcuno l'ordine pubblico non può essere dato in appalto qualcuno
La difesa dei diritti non può essere dato in appalto a qualcuno
La democrazia non può essere il possesso di qualcuno che dice io sono democratico di voi
Tutti questi sono dei beni che sono pubblici perché appartengono a tutti ma sono tali perché caratterizzano la nostra comunità
Ora la nostra comunità e non è caratterizzata soltanto da tempo abitante dei pubblici è caratterizzata anche da tutta quella vasta quantità di beni che sta nel mezzo
Quella quantità di beni
Che qualificano la nostra struttura sociale qualifica nella nostra società
Ma dall'altra parte noi possiamo in qualche modo ottenerli valutarli
Non perché li conosciamo perché libiamo sperimentati ma sulla base della fiducia
Sul fatto che qualcuno me li garantisce
Solito da Pera bastare di beni che riguardano le persone
Faccio un esempio una zia molto vecchie
Che a questo punto ha bisogno di stare in in una situazione protetta
Perché le questa situazione protetta purché pagata e diverso ad esempio dall'acquisto di una bottiglia di acqua minerale
Perché la bottiglia periorale io la compro non mi piace stavolta dopo ne compro un'altra
Ma se l'oggetto spesso e la mia ditta io non posso dire vado in un posto se va male poi cambio
Perché ci sono io stesso
C'è una quantità di beni che riguardano la salute ed educazione
La vita collettiva che in realtà sono dei beni che una volta erano gestiti dallo Stato che così facendo internalizzando i conflitti
E che probabilmente diventeranno ben vigliacca
Però attenzione
Non possono essere trattati come l'acqua minerale
Non possono essere trattati come l'automobile perché di mezzo c'è la vita delle persone
Allora tutta questa quantità di beni che si chiama beni meritori sono dei beni che possono essere in qualche modo pennuti sulla base della fiducia sulla base della solidarietà
Sono dei veri che in un qualche modo richiedono un soggetto che si faccia lui stesso Chiarante
Di questa stabilità nel tempo
Allora vedete che sia premiare immensa di attività
E proprio il fatto che noi ci spostiamo verso una società di mercato in cui lo Stato centrale ha meno capacità di controllo e di gestione di una gran parte di servizi alla popolazione tanto più questo apre un'immane spazio di attività
Da organizzare quindi di impresa
Che però sia esplicitamente basato sull'idea che il mercato non è soltanto esclusione ma anche capacità di offrire una continuità di offrire dei rapporti di qualità con le persone
E quindi in un qualche modo richiede un soggetto che avendo la reputazione legata a questo principio di solidarietà
Allora il ragionamento che noi facciamo in queste ricerche è questo
Noi crediamo che proprio perché andiamo verso una società di mercato
Bisogna valorizzare mercato come il luogo in cui ci sono delle diversità
Anzi
Più è alto il grado di diversità dei soggetti
Più il mercato funzioni non è una grande novità e dalla metà del Settecento che questa cosa era chiara solo che dopo è stata cancellata ma questa è un'altra storia
Allora la diversità
è un bene che va mantenuto va valorizzato
Ma la diversità funziona se identità voi siete in grado di far valere la vostra diversità sedette pieno senso della identità
Se c'è una piena idea e lo stiamo facendo il mimetismo della impresa americana degli anni Cinquanta
Ma se recuperiamo un carattere originale e attuale per un'impresa che ha una sua caratteristica la solidarietà e la mutualità
C'è spazio per questo sì perché provando più noi andiamo verso un mercato aperto in cui lo Stato centrale non può più e se il luogo in cui tutti i soggetti vengono ricomposti tanto più diventa fondamentale importante dare spazio ad una serie di attività che in studio che rispondano
Alle esigenze dei cittadini garantendogli
Ma d'altra parte anche dando loro un bene che è fondamentale la fiducia di lungo periodo
Questo è un bene è un bene che non può essere dato alla singola impresa e per questo ha senso un movimento
Dall'altra parte però attenzione
Tutto questo funziona se ci sono delle regole chiare cioè un sistema anche caotico cioè anche fatto i soggetti diverso e ridondanti funzione se però in qualche modo nel quadro delle regole etica allora il problema è il quale
Così grande Damiani
In un contesto evolutivo come si fa a domandare a regole fisse e ghiacciate di per sé allora in un contesto evolutivo non è tanto importante fissare delle regole ma chiarire le procedure di cambiamento
Guardi che questo se non altro paradosso
Però
Io non credo
Che non dobbiamo aver paura del cambiamento delle regole
Noi abbiamo paura quante Almiento delle regole autoritario
Cioè il fatto senza risponde a quei principi costituzionali che garantiscono tutti anche coloro che in questo momento non ci sono anche coloro che in questo momento non hanno la forza di far valere le loro ragioni
Ma io credo che ad esempio un dovere di un grande movimento se anche questo
Non aver paura del cambiamento ma chiedere che il cambiamento stia all'interno di procedure che siano assolutamente di tipo costituzionale cioè tale da garantire anche coloro che voce non hanno perché altrimenti il cambiamento che ventitré punto ritardi
Allora tutto questo perché l'inchiesta della importante negli Stati Uniti importante perché io credo che al di là di una ricerca che più o meno descrive lo stato di salute del movimento cooperativo
Io credo che in questa legge sia una serie di riflessioni diciamo proprio sulle senza del cambiamento di un sistema di mercato a farmi così difficile cambiamento quello che io vi invito e cogliere queste leggi cogliere l'idea che si può cambiare però rivendicando fortemente se stessi la propria storia lavorando per rinvigorire i caratteri di identità
E su questo sviluppare nuove attività produttive
In tutto questo c'è spazio però attenzione che lo spazio il seguito
Con grande coerenza
E come tale va comunicato
Ma in un qualche modo fortemente enfatizzato perché questo è oggi l'elemento più forte di contributo che voi potete dare in questo Paese ricordare che il cambiamento c'è cambiamento ci può essere si può andare verso un'economia aperta
Ma attenzione che in un qualche modo il patrimonio di attività
Che viene svolto
Dalla piccola cooperativa di servizi alle grandi cooperative distribuzione deve ritrovare una sua identità
Lo so che questo è paradossale nel momento in cui si continua infatti zar ragionamento imprese impresa ma attenzione a non cadere nelle trappole di crede che l'unica impresa possibile sia quella morte in America trent'anni fa grazie
Viene ringrazio il professor Patrizio Bianchi
Adesso abbiamo la parola in due scarso Hans che son previsti nel programma
Il primo di essi il dottor Lorenzo Sacconi che è direttore del Centro di ricerche genetiche negli affari delle professioni e della politica
Centro di ricerca
Al quale
La lega nazionale delle cooperative
A commissionato insieme alla Suma e che è un istituto chi ricerca interno al movimento cooperativo
La e lavorazione
Chi abbiamo intenzione di riproporre fra qualche giorno alla trentaquattresimo congresso nazionale rallegra un codice etico è un codice di comportamento riprese aderenti
Che avrà le caratteristiche diciamo delle caratteristiche costitutive istituzionali c'entra a far parte insieme allo Statuto e alla carta dei valori dei nostri punti di riferimento
Ideali culturali morali la parola processo
Grazie
Io ho letto attentamente e questo questa ricerca di Nomisma debbo dire che mi trovo particolarmente diciamo mio Maggioni riferimenti culturali scientifici che questa ricerca propone devo dire che sia il riferimento alle recenti sviluppi della teoria dell'impresa
Analisi dei costi di transazione dei problemi informativi sia i riferimenti al rapporto tra etica ed economia nella seconda parte della ricerca sono in gran parte il fondamento concettuale di quel lavoro che proprio la Pasquini ricordare che sta alla base dell'elaborazione di questo Codice quadro di etica per le imprese cooperative
E che a sua volta si fondava su una ricerca già fatta qualche anno fa
In collaborazione con un gruppo di studiosi peraltro anch'essa commissionata dal della lega alla quale partecipano anche i quelli che hanno con me contribuito a fare questo questo prodotto diciamo così su questa proposta diciamo fino al particolare Michele Grillo e diano Prete
Ora poi che ci sono molti punti concettuali culturali scientifici di riferimento comune siamo di la la bibliografia e normalmente comune tra queste
Varie attività di ricerca che contribuiscono diciamo così la riflessione al movimento cooperativo che l'amore della discussione mi sono arrovellato cioè a cercare qualche punto di dissenso altrimenti si dorme tutti quanti diciamo così se non si ha la sensazione che ci sia qualcosa che differenzia dicemmo no la discussione intellettuale occorre ricercare i punti diversità perché altrimenti
Diventa molto noiosa
Allora riflettendo ho trovato sostanzialmente qualche cosa sul quale io potrei costruire un argomento per differenza diciamo
Un po'meno noioso della dichiarazione dei nostri punti di accordo
Uno riguarda il microcosmo diciamo l'impresa cooperativa dentro e al suo intorno l'altro riguarda il macrocosmo c'è il riferimento diciamo alle premesse costituzionali e riferimento ai beni pubblici
Ambito nel quale peraltro la ricerca Nomisma dice le cooperative potrebbero avere un importante ruolo nella produzione dell'offerta di questi stessi beni
Ora nell'uno e nell'altro caso io trovo che la ricerca in qualche modo quando fa riferimento a concetti che hanno a che fare con l'interesse generale un interesse pubblico
Tende a considerare questi come dei lavori dei valori che stanno la appesi diciamo in qualche modo nell'iperuranio delle idee
Che non sono frutto dell'accordo della del consenso della contrattazione tra individui e dei loro interessi
Questo mi sembra
Estremi Roma ma volutamente altrimenti ripeto diventa noioso
Mi sembra non è esatto pensando all'impresa cooperativa cioè mi sembra un resoconto non esatto dell'idea di mutualità
Poiché il video l'interesse mutualistico sembra esso un interesse diverso
Dall'interesse dei soci e di quegli altri soggetti con i quali soci dell'impresa cooperativi interagiscono siano essi lavoratori dipendenti consumatori
E che interagiscono in un sistema che anche più ampio della singola impresa cooperativa
E in secondo luogo quando si parla di beni meritori
Si intende tali beni come quei beni che un'autorità politica dette avrebbe come meritevoli di attenzione di tutela sulla base di qualche cosa che si definisce il contratto sociale ma che viene definito come qualcosa che va al di là delle preferenze
Degli individui per così dire in carne ed ossa
Ma questa è anche una provocazione Zamagni perché naturalmente se si vuole dare un senso a questa argomentazione bisogna illuminista pensandoci però io credo che Stefano Zamagni
Potrà dirci qualche cosa ma è lunga la strada terrò elaborare un'idea oggettiva di bene per riuscire a rispondere in questo senso bisognerebbe avere un'idea oggettiva di bene che non sia quello concordato nel microcosmo tra i soci e i loro interlocutori nel macrocosmo tra la società i vari membri della società
Un'altra soluzione per ritrovare questo bene nell'accordo imparziale informato di questi individui date le loro preferenze i loro interessi le loro aspirazioni e loro che era in vita
Nella ricerca si usa questo linguaggio e anche l'altro c'è una concettualmente una certa trovo contraddizione anche se poi su molti punti operativi e pratici
Io mi trovo d'accordo ora vorrei brevemente ripercorre questi due punti per vedere come tutto sommato si possa ottennero risultati altrettanto buoni facendo uso di una definizione diciamo di interesse col generale
Non dipendente appunto da una mozione per così dire lontana dalle persone in carne ed ossa di valore
Ora innanzitutto io direi che la mutualità ne potremmo prenderla di petto diciamo così come nel nel nel significato più ovvio
E che per cioè alla base non dell'impresa cooperativa ma di qualsiasi impresa umana nella quale si realizzi un certo grado di cooperazione Uto le tavole il reciproco vantaggio
Mutuo vantaggio tra alcuni soggetti
Messo in questi termini non c'è nessun tipo l'impresa che posso fare a meno di mutualità
Poiché immaginiamo libri impresa ideale
L'impresa ideale un'impresa nella quale un certo gruppo di apportatori di investimenti di risorse cooperano possibilmente in maniera efficiente per generare
Risultato congiunto della loro azione che sarà efficiente qualora essi effettivamente si impegnino fino al punto in cui diciamo un
Unità aggiuntive all'impegno
Produce non produce più un aumento superiore del benessere o comunque del dei benefici a disposizione di questi cooperatori
E questi potranno essere apportatore di capitali e portatori di lavoro consumatori con investimenti di fiducia eccetera
Naturalmente una volta che si è sulla frontiera dell'efficienza cioè si è prodotto di i più possibile rispetto a alla soluzione alternativa che quella nella quale non si coopera Finis ciascuno se impegnato la maniera più efficiente
Vi è poi il problema che in effetti tutto ciò è possibile solamente se ciascuno di un'aspettativa
Di reciproco vantaggio quindi una ricca remunerazione e qua da questi attività cooperativa
E andare Mulazzo netto a volgere diciamo così una soluzione di mutuo vantaggio accettabile da chiunque allora avete che qualsiasi attività umana che realizzi la cooperazione di diversi fattori richiede mutualità
In questo senso l'impresa cooperativa con la sua idea di mortalità in realtà è e il tipo di impresa concreta più vicino a un ideale astratto d'impresa che riesce a realizzare efficienza e equità
Naturalmente natura diciamo all'idea di un'impresa come il gioco cooperativo tra vari soggetti che producono congiuntamente un Santus naturalmente le imprese concretano qualcosa di differente rispetto a queste ideale
Il ciò che è differente dovuto al fatto che i contratti che regolano il rapporto tra questi soggetti idealmente cooperanti di cui parlavo prima in realtà sono contratti incompleti che ammettono
Comportamenti opportunistici
Gli individui tenderanno a non fare la loro parte se possono venir meno agli impegni impliciti e ciò si genera causa di simmetrie informative soprattutto al fatto che i contratti non esco mai prendere tutto quello che accadrà e quindi consentono ai soggetti più rinegoziare
Per questo nascono le impresa in come forme gerarchiche
Essenzialmente attribuendo il controllo dell'impresa una parte e queste imprese sono efficienti quando scelgono la parte cooperante diciamo così che ad apportare l'investimento più importante alla alla produzione del Sanctus
E qui nasce si individua chiaramente il lo spazio per l'impresa cooperativa efficiente
Tutte le volte che il lavoro
è l'input la risorsa più importante per la produzione del Santos
Allora gli è un necessaria un'impresa cooperativa
E questo può valere indipendentemente dal fatto che la Prussia altamente quali può valere quando il lavoro è altamente qualificato oppure quando il processo produttivo richiede soprattutto lavoro piuttosto che tecnologie quindi può avvalersi in alto più in basso rispetto alla gerarchia dei lavori
Sette a agendo non voglio attribuirmi diciamo così valore morale queste posizioni
E naturalmente male quando è molto importante la fiducia del consumatore questo lo riceve che ora bianchi quando l'investimento di fiducia e importante del da parte del consumatore allora
E e per il successo dell'impresa è molto importante questo investimento di fiducia allora è meglio che sia il consumatore a controllare l'impresa
Poiché il controllo sull'impresa e ciò che protegge maggiormente questo suo investimento
Naturalmente in questa oggi che si può anche trovare il caso
Nel quale e da proteggere maggiormente l'investimento di capitali c'è una tassonomia di casi nei quali è più luogo ora più ora meno efficiente l'un tipo o l'altro di impresa a cagione del tipo di investimento deve essere principalmente protetta ma anche così individuando i tipi concreti di impresa e tra questi individuando
L'impresa cooperativa come l'impresa efficiente quando si tratta di proteggere questi investimenti resta sempre il problema
Del fatto che la protezione di un interesse anche se il più importante non può mai escludere la la collaborazione con gli altri interessi e quindi diciamo un'esigenza di equità verso tutti gli apportatori di risorse all'impresa
E quindi diciamo quando lui un soggetto alla proprietà dell'impresa
Che la controlla apporre un obbligo di responsabilità verso altri soggetti nel garantire una remunerazione di qua anche per i soggetti apportatore di risorse che non sono proprietari
Ora
Tutto questo questo argomento diciamo che ora introdotto apre naturalmente i problemi molti di questi problemi sono citati
Non è citato in verità il problema diciamo così di come si garantisce equamente i cioè mutualistica mente l'interesse tra i soci nella ricerca questo un problema che viene secondo me dato per risolto andrebbe invece trattato poiché non abbiamo un pezzo di letteratura molto importanti da contestare ma molto importante che sostiene che tra soci in un'impresa cooperativa dovrebbe prevalere un comportamento opportunistico
Come mai non prevale andrebbe spiegato
C'è invece nella ricerca la sottolineatura di quel dei problemi relativi al rapporto tra management e soci
Poiché quando un un soggetto controllato impresa
Diciamo si seleziona una tecnostruttura diciamo a controllare l'impresa naturalmente può prevalere comportamento opportunistico di questa struttura manageriale verso i soci che non controllano direttamente
Cioè emerge il problema di abuso di autorità o di discrezionalità dei soggetti che governano questo è sottolineato così come vi sono appunto i problemi dei rapporti con soggetti esterni all'impresa
Anche in questo caso di può essere un abuso di discrezionalità qual è la peculiarità della risposta cooperativa che consente di avere successo nel vincere questi meccanismi opportunistici ora io condivido sostanzialmente non al cento per cento non lenza sei ma al contenuto di quanto lo diceva chi mi ha preceduto e la risposta cooperativa che efficiente a questi problemi cioè che il limite a questi questi costi di transazione che Gennaro metri fallimento dell'impresa essenzialmente nella capacità di assicurare un nucleo di valori e gli standard per così dire e i cinque che sono la base per rapporti di fiducia tra questi soggetti dell'impresa e chi la governa e quindi per la creatura con un'azione di reputazione
Che induce questi stessi soggetti a cooperare con l'impresa a investire le loro risorse loro capacità umane e quindi a garantire il successo dell'impresa
Non le in fasi nel senso che io penso che c'è da costruire oltre che da recuperare
C'è da costruire un'identità oltre che da recuperare un da conservare un'identità
Non si può pensare che ci sia un patrimonio dato di valori da conservare
John definire in qualche modo costruttivamente la carta dei valori il contratto sociale costitutivo dell'impresa cooperativa tra i soci e traino e con i non soci
E intorno a questa carta costituzionale definire degli standard delle regole che diventano il parametro per misurare la reputazione di chi prende una decisione nell'impresa cooperativa verso i soci dei soci verso l'impresa dell'impresa del suo interlocutore Esterni su questa base allora si porre accumulare reputazione
Vorrei esemplificare diciamo il il come funziona questo ragionamento diciamo il punto fondamentale che
Molte relazioni
Non possono basarsi su una fiducia tradizionale poi che la natura dei rapporti è una natura caratterizzata da incompletezza informativa
E quindi diciamo estremamente difficile
Per un soggetto giudicare se il comportamento di un altro soggetto
Il socio verso il socio il socio verso almeno trent'dell'impresa e degno non è degno di fiducia
Su che base può giudicare un soggetto all'interno dell'impresa enti e collaborando con l'impresa
Lo può fare se esistono degli standard
E qui pregiudizialmente di pattuizione di questi standard riconoscibili che diventano quasi l'elemento di misurazione del comportamento
E contemporaneità e se esistono delle autorità degli organi indipendenti che sono in grado di fornire un'informazione rilevante
Per capire se in quella fattispecie lo standard è stato rispettato ecco perché l'elaborazione di questi codici di condotta si pensa dell'autorità indipendenti ha detto vari comitati
In grado di offrirà esproprio servizio informativo a favore diciamo così dell'accumulo di fiducia e della accumulo di reputazione
Altri meccanismi in questo senso sono nell'impresa tendenze edito dalla cooperativa di consumo
Il fatto che l'Inter la cooperativa di consumo anziché chiudersi nel rapporto che questo è del tutto ovvio diciamo così
Nella profferte di servizi assume i soci allarga molto ampiamente i servizi anche ai non soci poiché allargando il numero di coloro che ottengono servizi dall'impresa cooperativa di consumo
Si allarga il numero di coloro che possono verificare la qualità del servizio e quindi eventualmente
Premiare o sanzionare chi offre il servizio anche questo elemento di disciplina
E quindi di creazioni di fiducia di conflitti e di reputazione nei confronti della conduzione della conduzione dell'impresa
Questo diciamo alcune considerazioni intorno alle metà diciamo al microcosmo
Dell'impresa cooperativa quindi condivido che alla che il fattore vincente diciamo così
Un insieme di valori e di standard di qualità di con di correttezza nei comportamenti che consentono di copulare la reputazione nell'assoluzione di quegli stessi problemi che
In linea teorica dovrebbero presentarsi anche potrebbero presentarsi drammaticamente all'interno dei soci nel rapporto tra soci e management nei rapporti tra impresa il suo interlocutore spero brevemente invece sull'aspetto più ampio diciamo così quello che ho chiamato macrocosmo sociale la dimensione dei beni pubblici
Ma qui ho detto diciamo qual è non ho alcuna perplessità circa l'argomentazione della
Della ricerca sul fatto che intuitivamente l'impresa cooperativa dovrebbe essere chiamata ad assolvere un ruolo nella produzione di questi beni meritorie non è nono perplessità anzi condivido la conclusione
Argomentare diversamente nel senso che trovo che il punto di attacco significativo non è tanto l'argomento sui beni pubblici come beni meritori in quanto scelti da un'autorità politica quanto il fatto che ebbe questi beni sono quei beni
Che come dicono gli economisti diciamo così nella produzione quale si generano esternalità
Queste esternalità essenzialmente sul fatto che la struttura di interazione che la produzione di questi beni è tale che
Un soggetto può scaricare su altri dei costi senza che questi siano misurati detenuti in considerazione del rapporto contrattuale
Ad esempio prendiamo la salute o l'informazione e l'educazione
Il contratto che sigla il fornitore di questo bene con l'utente di questo bene è ovviamente un contratto caratterizzato da simmetria informativa perché il medico ne sa di più del malato perché il docente l'insegnante l'amministratore di una scommessa più dello studente
O della famiglia
E da incompletezza poiché estremamente difficile specificare tutte le caratteristiche la prestazione
Ecco perché non tanto perché sono pubblici nel senso che non si esclude di lei ma perché sono caratterizzati da queste simmetrie che occorre porre un garante nella produzione di questi beni
Può essere lo Stato pia giusto l'argomento diciamo in via di principio potrebbe se la decisione politica fosse proiezioni imparziale ma li vediamo precise politiche caricata da costi burocratici spesso da meccanismi opportunistici beh notti con la la la corruzione la concussione tutti questi meccanismi molto noti
Allora diciamo l'idea che emerge anche dalla ricerca maschio potrebbe essere più infatti Zarate che si possono trovare delle forme di impresa privato sociali per così dire che siano degne della fiducia
Dell'utente
Senza essere
Forme di produzione pubblica nel senso di Statale del bene
E senza rete a causa di una particolare congegno dei meccanismi istituzionale che governa questa stessa impresa
Questo è per concludere
Può essere fatto dall'impresa non profit ma può essere fatto forse anche in maniera più interessante da tipi di impresa cooperative
Che hanno a cuore diciamo così la salvaguardia delle competenze professionali di produttori del bene più che l'appropriazione la valorizzazione del capitale e soprattutto da tipi di imprese cooperative di utenti
Che sono essi stessi quindi interessati
A alla qualità del servizio
Qui si tratta di apre un capitolo nuovo perché non fa parte nostra esperienza pensare che l'utenza posso organizzare l'offerta di questo tipo di servizi oggi noi pensiamo a cooperative di consumo in tutt'altro campo
Naturalmente
Rimane il problema di in che modo questi utenti possono garantirsi
La copertura di quella simmetria informativa rispetto coloro che saranno chiamati in ogni modo a offrire il bene e qui ritorniamo alla questione diciamo così dei criteri deontologici
Di coloro che gestiscono effettivamente l'impresa
E che sono precondizione della prosecuzione del rapporto di fiducia con quella base associativa diciamo così di utenti che investì potrebbe investire le proprie sorse per l'offerta lo delle proprie sorsi di fiducia e essenzialmente per l'offerta del bene sociale del venne distruzione del bene sanità eccetera eccetera
E questa mi sembra parti potrebbe essere sviluppati insisto lo sviluppo andrebbe essenzialmente associato alla questione alla al concetto di esternalità o di incompletezza contrattuale che è tipico dell'offerta di questi beni e servizi
Grazie secondo
Adesso il convento a Edwin Morley Fletcher docente di Scienza della politica amministrare Macerata ma che voglio ricordarlo membro della direzione della lega delle cooperative
Grazie per screening dovendo intervenire con questo doppio cappello un po'insolito per vari amici in questa sala frac con quello di carattere tra l'altro un cappello e Starlette precario cappello di carattere accademico e dividere in due parti mio commento
Nella prima parte in quanto collega universitario in qualche modo sarò come spesso avviene fra colleghi collusivo
E quindi Tessaro alcune Lodi del lavoro che sono fatte sarò invece un po'più critico nella parte come come cooperatore
Io devo constatare una grande sintonia culturale con i temi che sono stati posti in questo sono molto d'accordo col taglio generale che dava nel suo primo commento adesso Lorenzo Sacconi
E ho molto apprezzato quella che mi sembra una sorta di frontiera concettuale
Che ci viene presentata con questa ricerca
Il nodo in cui viene definito il mercato
Non come una scatola vuota ma come qualche cosa che dipende dalle istituzioni che lo caratterizzano
Dalle regole che lo definiscono dai soggetti che hanno la capacità di intervenire
Ho apprezzato molto il riferimento costante sotteso tutta la ricerca esplicitato in alcune parti
Al a un certo tipo di letteratura che richiamava anche Lorenzo Sacconi quelle in particolare legata all'esame dei costi di transazione ho delle asimmetrie informative quindi riferimento dottori come erano da una parte come cose dall'altra
E
In questo senso
Il riferimento a cosa mi sembra di grande interesse
La messa a fuoco del contributo che si collega l'isola da quello che viene chiamato il teorema di cose cioè navi la formulazione del concetto che in un universo utopico dove l'informazione fosse perfettamente omogeneamente distribuita
I mercati fossero completi deficienti
E non vi fossero costi di transazione allora le imprese non servirebbero perché basterebbe rapporto continuo fra i soggetti è qualche cosa che a un rilievo perché viene molto più efficacemente evidenziato
Come in realtà
Dice qui viene detto se la realizzazione di un reale sistema di mercato il vero obiettivo del policy maker
Se l'applicazione e la diffusione dei suoi meccanismi allocativi sogni degli obiettivi che si vogliono realizzare
Occorre tendere all'eliminazione dell'asimmetrie informative dei costi di transazione ma questo non si può dare per scontate un obiettivo politico che va perseguita un certo modo di pensare al ruolo dello Stato
E viene citato molto efficacemente lo stesso con il correttivo introdotto dallo stesso così qualche anno fa quando riformulando
Questo suo pluridecennale sforzo d'elaborazione partita un famoso articolo divenuto famoso solo quasi una quarantina di anni dopo del mille novecentotrentasette
Ci dice che ci vuole una un ammontare ottimale di pianificazione liberale
Ora questo sotto il profilo di chi poi si occupa di scienza della della politica e di estremo interesse crisi di estremo interesse per la filosofia cooperativa perché la filosofia cooperativa una filosofia contrattualistica
Ciò contratto tre Socci
Ebbene tutta l'impostazione tradizionale di vico contrattualistico parte da presupposti che sono diversissimi a qui di corsa
La tradizione contrattuali vista è una tradizione che cerca di far valere il principio del fare emergere attraverso una logica di contratto
Di un terzo super partes pur di creare con la logica di contratto un meccanismo che azzeri RAI interessi e quindi è una logica che porta un grosso ruolo del pubblico
L'andare verso cosa impedisca qui dire che il ex sarebbe è vero che non c'è bisogno di niente di gerarchia se vi fosse un sistema perfetto di mercato
Però il porre la riduzione dei costi di transazione con un obiettivo della politica e significa aprirsi alla considerazione che il pubblico può avere un ruolo molto meno penetrante pervasivo monopolizzano il eccetera se appunto si riesce a ottenere una situazione in cui le transazioni sono rese più facile fra tutti con costi minori
E a questo punto con aggiustamenti di quelle che sono le sperequazioni iniziali allocative e così via che avvengono direttamente
E questo credo che un modo diverso di vedere delle cose che può avere implicazioni profonde e come dire fa ripensare allo stesso strumento cooperativo forse in qualche chiave
L'innovazione tanto più che l'abbiamo avuto invece la cattura del pubblico da parte degli
Di coloro che dovevano essere i preposti alla fornitura stipendi pubblici molto spesso assistiamo a uno dei fenomeni come dire anche politicamente più difficili di questi ultimi anni all'insofferenza ormai buona parte dell'utenza verso un tessuto una struttura burocratica per cui sembra servizio di se stessa
E quindi la formulazione che viene qui posta troppo molto efficacemente della possibilità e necessità di ragionare nell'ottica di un'offerta pubblica di beni di un'offerta privata di beni a rilevanza pubblica
E quindi il concetto molto ben posto di bene meritorio
Delle meritorio
Inteso come quel bene
Non che rientra nella categoria classica del bene pubblico inteso come il bene che comporta la incapacità di
Dare esclusione di quantificare quanto spetta a ciascuno ma invece non c'è il sole molto più larga come quel bene che viene riconosciuto dalla collettività come avente il carattere di essere un bene abilitanti all'esercizio della cittadinanza come qualche cosa che si riconosce come fattori cruciale
Perché in una società civile i cittadini in quanto tali abbiano diritto aveva accesso a questo avendo accesso a questo sia para lo spazio del libero gioco fra i soggetti e quindi come elemento che riduce a monte i costi di transazione quindi come qualcosa che applica in positivo la formulazione di cose
E questo porta un certo modo di vedere il welfare in questa ricerca che mi pare di grande rilievo di grande attualità
Il welfare visto appunto come quel tessuto
Che in passato ha voluto andare all'ampliamento della cittadinanza sociale conforme che erano legate ad un certo ruolo che il pubblico e che oggi deve in qualche modo cambia di spalla il fucile per proseguire nella propria azione se vuole garantire un livello di civiltà un insieme di beni merita ori per farlo in condizioni di crisi fiscale dello Stato deve farlo in forme diverse deve farli in forme che sono di erogazione da parte di soggetti non pubblici di beni che hanno rilevanza pubblica
Viene posto quello che mi sembra un obiettivo forse un pochino utopico in questo senso il tentativo di correggere alcune disfunzioni pubblica attraverso maggiori elementi di partecipazione credo che su questo stretto va sempre tenuto aperto con Moritz oltre ma alcune esperienze sono state anche fatte con risultati non del tutto incoraggianti mi sembra molto stimolante l'accento che qui viene messo su quelle esperienze
E quella linea di ragionamento che parto invece dal presupposto di trasferire all'utente dell'welfare una sorta di credito pubblico come viene chiamata la una capacità di spesa in mano all'utente che gli dà anche una capacità immediata di sanzione
Di
Non solo di far valere il principio della
Della protesta della attraverso la partecipazione ma anche quello di far pesare fortemente la propria defezione eventuale se un servizio non gli piace in quel modo lo trasferisce e trasferisce la propria gratuita capacità di spesa ricevuta dal dal dallo Stato altrove questo innesca dei meccanismi correttivi
Che hanno un'efficacia molto forte nel rompere quello che è il principale forse elemento di difficoltà che la macchina pubblica cioè questa suo fallimento informativo questa incapacità
Di recepire in modo adeguato i segnali di disfunzione legato come un meccanismo di autocorrezione burocratica troppo lento e troppo collusivo invece innescare una segnaletica Esterna
Questo senso lo strumento del voucher indicato per esperienze come mediche negli Stati Uniti come quella sorta di cooperative
E tra professionisti che sono le bellissime interazione
Organization sono temi di cui se qualche volta ci ha parlato all'interno della vita delle delle cooperative
Negli ultimi vent'anni in qualche modo spesso in poi come dire composizioni che sembravano
Delle fughe in avanti degli elementi di novità chiedo che sia molto significativo che autorevolmente Nomisma
Con la presenza di Patrizio Bianchi ci ripropongono una tematica di questo tipo come cruciale nel pensare in modo nuovo Alwaqf
E su questo
Una serie di considerazioni molto importanti
Su come vanno pensate una serie di questioni per esempio alcune cose che proprio dimostrò anche un coraggio ricoprire che apprezzo sotto questo profilo nei confronti del committente da parte di chi ha eseguito questa ricerca che alcune cose non non è che le manda a dire dice anche
Quando si pone la questione
Del delle regole del gioco che devono essere a tal punto chiare da essere perfettamente monitorati dall'esterno
In particolare apprezzabili da soggetti terzi
Cosicché il contratto all'interno dell'impresa che viene stabilito dovesse credibile e ciò che ho fatto valere a costo nullo dalla parte che ne chiede il rispetto dei termini mi sembra che in questo senso quindi viene posto con forza
L'esigenza importante di strumenti come il Codice etico che veniva richiamato prima e anche l'esigenza forse di qualche ulteriore passo in questa direzione vi sono come dire
Varie considerazioni in questo senso l'attenzione che viene posta sulla opportunità per chi per tessuto d'impresa di che veda nell'elemento della reputazione
Il suo cuore nel presentarsi come immagini come identità verso l'esterno di anticipare la legislazione di sapere andare verso un'ottica di marchio di qualità
Delle imprese stesse
E vedendo qui in questo momento storico questa comune opportunità che aperta per il movimento cooperativo ma dicevo anche considerazioni che sono più critiche
E che vanno da come dire elementi di grande finezza
Per cui si dice che
La maggior parte dell'impresa inutili inserimenti conoscitivi standardizzati come la certificazione o la reputazione tra quelle che hanno esaminato ma tendono ad affidarsi a relazioni individuali
In cui l'applicazione del proprio concetto di qualità non sia eccessivamente messo in discussione
Questo ancora un modo molto garbato per capire alcune cose che però hanno un significato preciso che credo mentre qui presenti sanno ben cogliere alcune cose sono anche più esplicite
Quando viene detto che
In qualche modo c'è tutto un esame per esempio della cooperazione di consumo
Molto fine con luci ed ombre
Penso che volevo mettere luce qualche quella che può apparire come ombre per dire che come dire c'è stato alcun coraggio espositivo
Quando si parla che non è tanto con i soci che si riferisce ma qui viene sostenuta la tesi che sempre più si misura con un concetto di miti di consumatore piuttosto che con una fattispecie specifica
Per cui
Si dice che l'organizzazione di cooperative di consumo tende ad accentrare se l'impostazione strategica sia di funzione di controllo di qualità al fine di rendere più vitali o possibile
Gli stili nel comportamento delle singole imprese il che però lascia aperto il dubbio di una gestione in cui l'elemento centralistico potrebbe aver il sopravvento sull'autonomia decentrata
Una serie di altre considerazioni invece positive per cui si dice che sia stato un'impostazione che sempre più atteso ad affermare la superiorità dell'interesse generale rispetto alla contingenza degli interessi particolari singoli consumatori
E in quest'ottica il caso le cooperative di consumo interessante perché identifica una fattispecie reale di un modello che tendenzialmente potrebbe essere applicato ad altre forme di impresa e ad altre tipologie di beni ma canta queste lotti
Compare anche il fatto che c'è un costo implicito che i soci sono costrette a sostenere individualmente per supportare un'attività che ha sempre più finalità di carattere generale
E che mediamente tenderà sempre più a distanziarsi dalla possibilità di influenza diretta dei soci sull'impresa è riferimento
A un meccanismo di perequazione operato in qualche modo fra aree diverse all'interno della stessa grande cooperativa di di consumo
La definizione di questa con una cooperativa di utenza tipica perché l'impresa e governate da utenti associati la rilevanza dei costi di transazione dovrebbe risultare in modo più esplicito
E si dà negazione soci impresa fosse più diretta dall'ipossia rappresenterebbero un elemento indispensabile di valutazione nella scelta di adesione o meno alla cooperativa
Addirittura osservazioni come dire di carattere più grave
Per cui viene detto prima con questo in carattere generale sulle sulle cooperative per cui viene detto che i margini di
Che è sempre possibile che il management pratichi azioni di avverse Election nei confronti di almeno alcune categorie interni che i margini di manovra per immergere rimangono molto elevati
Nel anche nelle cooperative di produzione e lavoro come è sempre possibile manovrare d'informazione rendendo preponderanti gli specchi d'impostazione strategica e dei risultati aziendali piuttosto che la struttura l'organizzazione del lavoro
Il fatto che solo pochi casi d'impresa hanno visto l'iniziativa del mutamento del Meretz quanto nelle mani dei soci e in pochissimi casi questa venuto in contrasto con il management e quindi anche se si rivelano strutture in cui l'avvicendamento del meno incidente avvenuto per iniziativa sociale
Ma la principale causa di avvicendamento è da attribuirsi al ritiro volontario
Una serie di altre cose di questo genere per cui ci viene detto che
C'è un tipo di dinamica più frequente delle imprese di maggiore anzianità rispetto a quelli più giovani da cui emerge che la relazione che lega il sociali imprese
Musa considerevolmente nel tempo e che la non contestualità fra meno eccellente base sociale tende a rafforzare il primo soggetto a scapito del secondo cioè la base sociale cambia più in fretta che non il medesimo in questo senso
Viene anche detto però che le cooperative di consumo mostro atteggiamento nei confronti la base sociale particolarmente attento anche se non si rileva la possibilità di rimozione delle strutture Mele Ceriani i cui avvicendamenti sono sempre stati generalmente volontari
L'iniziativa strategica rimane nelle mani del meno incidenti anche nei casi in cui le modificazioni sono intervenute per iniziativa sociale c'era l'accordo
Con il ménage vent'
Con un giudizio che fine tuttavia con globalmente positivo interessante
E che quello di dire che vi sono in questo quadro anche di luci ed ombre esperienze confortanti esenti confortanti
E che proprio le cooperative di consumo sono in questo senso interessanti perché si sono mosse con decisione verso la problematica della qualità
E per questo hanno registrato notevole espansione la propria base sociale
Allora tutto questo insieme di considerazioni fatto con finezza però come dire ma senza senza trascurare di dire direttamente problemi che c'erano
è io credo interessante per noi interessante per la domanda globale in cui si inserisce e che quella del
Come dire del riferimento al mercato del controllo societario come meccanismo per l'efficienza relativo alle imprese private e di cui viene segnalata la costosità
In quanto un meccanismo che comporta incertezze delle prospettive per la
Di azione che ha un elevato dispendio di risorse di un'attività di verifica controllo e sanzione per cui c'è l'accento messo sotto il profilo del ricercato ed Erin che modo fattori di fiducia possono essere meccanismi più economici
Di garanzia di controllo societario rispetto a quelli attivati altrove con il mercato del controllo società
E
In questo senso
Abbiamo
Molti aspetti interessanti
C'è la considerazione dei ricchi come dire dell'elemento di forza e di asimmetria informativa che è strutturalmente legato al carattere molto specifico dell'impresa quando l'impresa il manufatto le specifico produce qualche cosa all'informazione su questo
Si crea una distorsione marcata che difficilmente
Su superabile questo una considerazione che già veniva fatta molti anni fa ricordo motore
Che non è nella nella bibliografia ma che era un attento osservatore di questioni cooperative francesi che il fatto che analizzava le ragioni del fallimento dell'utopia Cibiana della Repubblica cooperativa
E dove la la speranza che la cooperazione di consumo potesse condizionare a tal punto il mercato da abitare indirettamente l'offerta è risultata allora superata
Battuta proprio per il fatto che invece l'offerta per quanto contro l'asse un piccolo settore una piccola elemento però aveva elementi di specificità così forte da poter condizionare comunque
E in tutto questo in cui spetta questa grande domanda di come o sostituire con fiducia il meccanismo del Consiglio costi del meccanismo del controllo del mercato del controllo son societario nel garantire efficienza per le imprese cooperative
L'esame attento che viene fatto delle interna ditta negative però dall'altra parte il bilanciamento con i beni l'esperienza appunto l'elemento di continuità di fiducia
Io su questo un'unica osservazione vorrei fare e che credo che come dire l'accento viene posto sulle quello che ha chiamato il bellissimo libro di Michelle Alberto sul modello renano sull'esempio giapponese
Mi pare che lo stesso nume tutelare no
Professor Prodi adeguate modo fatto una correzione a un certo punto rispetto né iniziale accentuazione di questa lettura
Perché io vorrei solo citare un caso personale di trovare discutere di questo tipo di impostazione anni fa con un illustre docente era legato a questa a queste esperienza del modello renano il quale allora sosteneva appunto la superiorità intendeva dire che non vi era un problemi il controllo
Sul merito perché all'estero rilevanza perché il controllo era dato dall'elemento dal mercato citava l'esempio luminoso il caso della Philips proprio pochi giorni dopo scoppia un clamoroso caso invece di inefficienza della Philips di insufficiente informazione corretta nei confronti dei propri azionisti che ha che ha tenuto con le prime pagine dei
Dei dei giornali per molti mesi e credo che in questo senso coi vi è un problema complesso ancora da vedere
Ma chiudendo su queste considerazioni che l'insieme molto collusiva
Nel senso di grande apprezzamento del lavoro fatto la parte
Risponde docente se così posso dire per quanto docente precario vorrei aggiungere qualche considerazione della resta invece di operatore mettendovi un po'più una una tuta di lavoro e in questo senso sporcando neanche un po'un poco le mani non per fare una difesa delle cooperative rispetto ad alcune critiche addotte
Ma casomai per accentuare alcuni aspetti che sono carenti e che posso invece portati un fondo e quindi accentuando anche elementi di critica diventare fattore di vera difesa
C'è credo in questa ricerca un principale elemento di debolezza l'elemento di Boezio allora avviso nella parte la parte giuridica come dire è un po'distante da un lavoro molto difficile effettivamente poco ricostruibile semplicemente con la bibliografia
Andava fatto una perlustrazione contenta di quello che si è fatto negli anni passati all'interno della vita le cooperative in nel dialogo con illustri docenti quali osti Minervini Gargano e altri e alcune cose quindi sono proprio improprio insomma c'è una lettura
Di
Mancano alcune considerazioni non so l'articolo sette per esempio della legge di riforma che consente la rivalutazione al tasso di inflazione che la quota del social totalmente ignorato con un fattore non marginale di dibattito però abbia vissuto e di un modo di concepire la cooperativa oggi
Vi sono alcune cose su questo non voglio insistere ma ci sono favorevoli e degli errori di fatto che alcune considerazioni che portano a
Cioè qui
Per cui il proprio discorso da interno posso fare non da esterno a questo riguardo cioè l'accento che viene messo su alcuni fattori visti come cruciali per la l'immagine della cooperativa
Quale il proprio c'è
Quali la politica del ristorno che di fatto sono figure di scuola perché non vengono praticate in misura significativa nella massa delle nostre cooperative solo in qualche caso emblematico ma non è agli atti
E c'è qualche forse qualche contraddizione da una parte si accenna la crucialità della partecipazione all'ERSA tabellino Manners value vuol dire poi senza se parliamo in termini nostrani
La plusvalenza che si determina con l'impresa quindi la necessità se queste cruciale introdurre figura di partecipazione al capitale
E invece questa vengono giudicate un po'come un fattore di contraddizione consideriamo Mutu mutualistico anche questo come dire forse recependo il luogo comune che merita un approfondimento
Più marcato
E in questo senso avrei gradito di più
Dicendo della difficoltà del solito sovente ore si mettesse in luce il carattere non sufficiente della risposta al problema della crucialità dell'assetto dentro perché non consente ignare ancora in modo reale Pierino una un'incorporazione di di capital gain per quell'investitore che acquisisca questa veste possibile tra l'altro c'è una cosa che la dottrina da noi più a buon così più frequentate verificata smentisce
Non è affatto vero che sia impedita la la sommarsi la figura del socio Di Nardo sassoso cantore questo un fattore che può avere mattutini elementi di di interesse ma certamente visito compunto di grande dibattito all'interno stesso della lega delle delle cooperative quindi proprio per questo sarebbe interessante che insomma in una ulteriore sviluppo in sede di discussione centralista cosa venisse vista meglio approfondita di più proprio per poter entrare nel merito più pieno del confronto al nostro interno
E qui c'è un punto al quale accennava Sacconi e quello della coglie del rischio opportunistico della pace sociale c'è una tradizione culturale
Che parte da Pantaleoni perché diceva insomma con soci che son dentro hanno interesse a chiudere attenersi per loro in vantaggio non allarga
Allora su questo c'è un elemento che è la critica principale factotum
Del cooperatore che riguarda il fatto che sono il fisco non compare mai
L'esame fiscale questa vostra ricerca se non per un accenno un po'fugace
Che viene a dire
Che la costruzione regolamentare
Non è finalizzata nelle cooperative ad accertare comportamenti che possono indurre problemi sul fronte della Giosuè fiscali ma piuttosto alla preservazione di un diritto della comunità
Che l'accumulazione di lungo periodo cui impresa capoluogo come se questa fosse in qualche modo osservazione critica pensiamo che vada letta nella sua pregnanza di elemento forze caratterizzante importante da esplorare in più su questo credo che dovreste darci un contributo maggiore
E vorrei indicare brevemente con questo concludo questo tema che mi sembra cruciale
E che si collega l'ha trovato una nostra Couto osservazione dove voi parlate della necessità di emendare il principio mutualistico quindi anche lì forse c'è qualche contraenza interna tra alcuni aspetti dai giuridiche poi questa contrazione economica molto serica che viene fatta con molta finezza e con molta più capacità di disarma e penetrante nel nel corso della delle indagini
Il problema che si è posto e che si è posto in tutto il mondo quello che l'impresa cooperativa normalmente tende ad avere un orizzonte di vita presi
Perché quello dei soci
Pur analizzarli questo fatto vedendo la visita di un orizzonte di vita più lungo
L'orizzonte di vita più lungo si è imposto nell'esperienza cooperativa di questo paese grazie alla lungimiranza di una legislazione fiscale
Che non ha imposto ma che ha reso conveniente fortemente conveniente per l'impresa seguire una ottica che non ebbe il vantaggio mutualistico del socio
Non è far ritornare al soffrono il suo vantaggio ma invece stabilire un incentivo molto marcato a destinare tutto l'utile che si consegue nella gestione ad una riserva indivisibile che però che perpetua alla vita dell'impresa
In questo senso quello che l'elemento di perpetuazione della rete d'impresa che nella società di capite nella S.p.A. avviene con l'elemento della variabilità continuati dei soci ma della permanenza
Del non possedevano ogni possibilità di ritiro del capitale di rischio che ha portato invece cambia divano ma rimane sempre un'impresa nella impresa cooperativa dove l'elemento della variabilità del socio capitale variabile quindi avevo natura tutta diversa sì ottenuto un avvisatore di perpetua mento con la riserva indivisibile chiari carattere nel capitale di rischio per le S.p.A. e qualche cosa che non si sottrae che rimane e anzi si è accentuato con la riforma
Perché in caso di devoluzione va non è che va anche può andare anche va approfondito seriamente ai fondi di promozione che ci sono ordini introdotti con la loro con la con la legge del del novantadue allora su questo fatto del del carattere cruciale di questo elemento fiscali io credo che ci sia una frontiera in avanti che vada posta cioè come dire un video che oggi questa il posto per la per la per la cooperativa o quello di andare ad un'articolazione dei vantaggi per cui allora la cooperativa di carattere sociale magari di tipo B finisce con l'avere come quintetto caratteristiche assolutamente prevalenti e per cui è lì che si concentrano i mezzi perché si dà un'articolazione di funzioni specifiche di risposta a bisogni bisogni particolari
Oppure invece la considerazione che c'è una logica profonda che difende un tipo di accumulazione
Ma che allora per difenderla fino in fondo con insieme gli argomenti che voglia docente questo va fatto accentuando gli aspetti di auto qualificazione di marchio di qualità accentuando gli aspetti regolamentari che impediscono comportamenti opportunistici prendendo chiaro che sì sì concludo subito rendendo chiaro che diventa percorribile una stretta di controllo stringente su Benetton su come gestisce
Il patrimonio di cui viene a disporre anche per un sacrificio della collettività ma in modi che sono produttivi modi che genera occupazione in modi che soddisfano bisogni in modi che costituiscono una forma di Pretoria che altrimenti non ci sarebbe ecco questo aspetto che oggi cruciale nel dibattito che ne abbiamo del dibattito politico anche che sta davanti a noi è una delle cose che sarebbe stato importante sviluppare e ti potrà ancora esserlo affatto in un completamento di questa ricerca e che poi può portare a chiarire anche Maldini insomma cosa che appena accennate l'ultima consenso che faccio cioè quella fund le imprese sociali le la così economia sociale
Se c'è un è aria più larga di impresa che dispongono certe caratteri e sviluppare un'accumulazione sottoposta a regole pregnanti ma allora magari non aver certi tipi di consigli d'amministrazione magari devono avere certi elementi di monitorarli Panisperna come quell'intervallo andrebbero precisati
Ebbene tutto questo può forse definire una aria complessiva che giustifica il permanere l'accrescersi di un ruolo di sostegno un'imprenditoria che altrimenti non sarebbe presente che un valore di questo Paese tenda
Bene facciamo il punto dalla situazione abbiamo ormai con l'arrivo di Sergio Cofferati prima non ho annunciato la rivolta professor Fabio Gobbo prima ancora del dottore Cicala vicepresidente dell'associazione nazionale magistrati che ringrazio accettato il nostro invito abbiamo le condizioni professor Zamagni l'avevo annunciato in precedenza
Abbiamo le condizioni per svolgete la tavola rotonda io darei quindi la proposta di svolgimento lavori questa dare qualche minuto di replica a professor Bianchi perché mi sembra giusto che debba rispondere voi avevamo ipotizzato di annullare il coffee break ritiene c'è il rischio di disperdersi però dicono che il caffè è pronto io non non so e quindi dobbiamo quest'anno inviterei però a non disperdersi a riprendere nel giro terminate alle conclusioni sulla prima parte detti Patrizio Bianchi di riprendere nel giro di dieci minuti al massimo
Non aveva parlare dei scusate scusate il coffee break dopo l'intervento prosodia
Lo straordinario incentivo alla rapidità che mi ha dato cioè la vostra rivolta contro di me
L'imputato l'Apocalisse
Dunque durante sul serio dei commenti viaggiare commenti perché mi pare che i commenti ha raccolto due aspetti
Il primo
Mi pare che l'abbia scelto di impostare questa ricerca
Recuperando
Una continuità fra le vicende della cooperativa e in fondo il fronte più avanzato del dibattito intellettuale in economia oggi nel mondo mi pare sia questo un punto importante mi pare diamo per acquisito
Abbiamo perquisito
Cioè questo importante perché mi pare che nel passato noi avevamo sempre tentato di trattare entrato nelle cooperative come una a sé stante
Ci sono le cooperative che hanno cultura lavoravo e poi da un'altra parte un angolino remoto per una strana vicenda italiana sopra papà di campagna avevamo la storia della cooperativa
Mi pare che un punto importante
Su quei però che dava datata speso molta attenzione è il fatto che parlando di cooperative in attacco siamo utilizzando lo strumentario di riflessione che oggi è tutto sommato davanti nel pensare al modo di fare economia fare mercato fanno impresa che c'è in tutto il mondo
Dalla California in qua dalla California alla California facendo il giro
Quindi attenzione di quando parliamo di cooperative non stiamo parlando di un diverso di un marginale turistico stiamo parlando di un problema importante cruciale che tutti nel mondo si stanno ponendo e che stava puramente risolvendo in maniera diversa
La nostra forma storica è una forma storica che è nata in un paese fatto di mille diversità in un Paese con mille problemi che ripartendo dal basso aveva trovato delle soluzioni
Per le soluzioni che hanno fortemente radicata nel contesto sociale
Anche questo tema del arriva radicare nel contesto sociale la crescita economica credo che sia un punto importante
Cioè il punto importante per considerare come questo diventa esternalità cioè diventa radicazione di una serie comportamenti collettivi che identificano anche la comunità nel suo complesso
E quindi fanno crescere altre cose
In questa epoca la stabilità divento un valore allora una forte da di Castione locale di un forte contesto Tim prese che si identificano nella comunità locale questo è un valore anche perché il più per chi fa altre attività tra chi fa impresa diciamo esplicitamente profitti sui mercati internazionali
Su questo non c'è dubbio
Ma non c'è dubbio neanche che la nuova identità e tanto più forte quanto più è affaticata in questa storia passata quindi io sono assolutamente d'accordo con te che non basta spaventosa
Non basta stare passato già fortemente identificare una identità e l'identità si fa in termini di differenziazione rispetto ad altri e di assimilazione rispetto tra allora non c'è dubbio che il nel momento più importante di identificazione del nuovo ruolo sta proprio in questa scoperta dei nuovi diritti dei cittadini D. qual è il rapporto fra il singolo della comunità del capire se esiste una possibilità di aggregare i singoli di no che non si è il consumatore ma siano proprio i gruppi sociali
Il nuovo referente
A questo punto non c'è dubbio che esista il problema è che inizi dapprima ecco cioè non c'è dubbio che dobbiamo trovare anche un modello organizzativo che permetta di fare della partecipazione un fatto
Vocazionale saltuario di fare invece uno strumento effettivo di governo e di miglioramento della struttura d'impresa questo non c'è dubbio che il punto cardine cioè il fatto del tradurre la parte di economia e di e di filosofia dell'economia in strumentali e giuridico
Non essendo Nomisma una cooperativa comunque piovevano le orecchie non giuristi
Ma questo è un fatto detto questo non c'è dubbio che comunque la chiave di volta di la chiave di volta è nei due livelli di regole che dobbiamo specificare
Cioè nel dare l'idea che l'impresa è un soggetto che si ricompone
Ma all'interno di regole e quindi anche che l'imprenditore non è quel selvaggio che ci avevano detto qualche tempo fa dotato di grandi intuizioni il sulla capacità di comunicazione
L'imprenditore nella nostra visione è un soggetto che ha del una legittimazione perché ha delle responsabilità
Dall'altra parte c'è sicuramente su questo alla fine molte riflessioni anche sulla storia recente delle cooperative dove molte volte invece colui che assume una funzione di manager aveva non citi nazione tutta rivolta al passato
è una capacità di manager tutta rivolta nel tenersi dentro al Luini il più possibile le informazioni
Allora è chiaro che c'è da fare anche in questo caso delle forte considerazioni nel capire come tutto quello che è stato detto diventa poi effettivamente un patrimonio ovvero
Degli imprenditori cooperativi
Perché questa molte volte qui che ci sono molti problemi
Però io credo che tutto sommato il contributo che possiamo dare e anche sull'altro lato non si può immaginare che un'impresa cresca con questa ricerca di legittimità con questa ricerca di direi proprio bisogno di partecipazione basato sulla chiarezza e sulla trasparenza in un contesto macro che invece è confuso e instabile
E allora non c'è dubbio che il rivendicare delle regole chiare a livello nazionale e comunitario e internazionale diventa altrettanto necessari questa rivendicazione diventa tanto più forte quanto poi dall'interno il movimento questo problema della chiarezza delle regole della capacità di anticipare i comportamenti diventa un elemento in qualche modo qualificante
Però non c'è dubbio che gli avete indicare non tanto regole ghiacciate congelate ma procedure di cambiamento del Paese
Diventa un elemento che rinvigorire esce rinforza il ruolo non soltanto economico ma anche morale delle imprese cooperative in questo Paese
Bianchi
Riprendiamo alle all'una e un quarto scusate dove c'è un quarto
Dove si insedia
Allora
Cerchiamo di
Aprire i lavori o continuare i lavori di quest'giornata mezza giornata
Nella prima parte è stato presentato alla ricerca di Nomisma si è la discussione si è molto accentrata
Sul tema della cooperazione e il mercato
E ci ha fatto molto piacere però
Capire dalle parole di Patrizio Bianchi che la cooperazione non è uno strumento vecchio da buttare
Purché sappia uscire da una situazione di difesa e quindi invece passare all'attacco nel momento in cui il mercato aperto comporta anche per l'impresa capitalistica dei valori
E e delle identità questo mi ha fatto molto piacere sentirlo dire e anche vederlo scritto ecco io direi che visto l'autorevolezza dei partecipanti
A questa tavola rotonda
Questa seconda parte dovrebbe essere più invece dedicata alle regole di correttezza trasparenza efficienza del mercato
Io
Mi sono letto anch'io questa questa ricerca tutte le sere prima delle preghiere leggo qualche pagina
è molto molto impegnativa anche concettualmente
Vorrei senza semplificare troppo
Affrontare
La questione delle regole del mercato anche da un angolo di visuale
Come ho cercato stamattina introducendo di affrontare di liberalizzazione del mercato di rendere possibile la convivenza sul mercato di varie forme e dimensione d'impresa di pluralismo dei soggetti economici e imprenditoriali
Ma
E da questo punto di vista ci sono contenute una serie di proposte
La ricerca si concentra in modo particolare sulle norme di qualità sulla difesa del dell'utente del consumatore finale e non solo per le cooperative di consumo ma per tutte le imprese che operano sul mercato
Anche delle imprese di produzione
E si fa riferimento anche in modo particolare esplicito alla normativa della relativa alla legislazione sugli appalti che è stata via è stata congelata per un certo periodo di tempo e che potrebbe essere dovrebbe essere presentata sulla base di contenuti che noi in gran parte abbiamo condiviso nella formulazione iniziale con qualche leggera modifica
Noi crediamo che
Consentire alla pubblica amministrazione attraverso regole leggi e regole
Di potere controllare la qualità dei prodotti dei servizi e dei beni forniti sia e mettere la pubblica amministrazione in condizione di fare questo
E elaborare una legislazione e una regolamentazione che limiti di molto i poteri discrezionali della pubblica amministrazione
Consapevoli che uno da uno Stato gestore stiamo passando a uno stato regolatore o dovremmo passare uno Stato regolatore che gestisce meno interventi diretti in economia ma che stabilisce regole di funzionamento del mercato controlla e applica sanzioni
Noi crediamo che da questo punto di vista questa iniziativa possa rappresentare anche una risposta in termini avanzati
Ho in termini evolutivi
Del problema di Tangentopoli e cioè per il passato noi siamo convinti che occorra una soluzione politica ma per il futuro se vogliamo evitare il ripetersi di un intreccio perverso tra politica ed affari crediamo che sia necessario è indispensabile
Andare alla identificazione alla formulazione di regole di carattere legislativo e di carattere nome quindi di carattere regolamentare
Io ho finito la mia introduzione
Al tavolo di questa tavola rotonda è presente oltre al professor Patrizio Bianchi e la madre alla mia destra il dottor Cicala vicepresidente l'Associazione nazionale magistrati il professor Zamagni che era già presente in precedenza alla mia sinistra Sergio Cofferati segretario generale della CGIL e il professor Fabio Gobbo che membro è Commissario dell'autorità Antitrust cioè dall'autorità
Per la regolamentazione della concorrenza
Ecco io comincerei per motivi logistici
Per motivi logistici non mi ricordo più se vogliamo cominciare
Dal dottor Cicala sito dolci castagne ecco l'input che le ho dato mi sembra quello quello quello che cioè volevo vorrei sapere vorremmo sapere il punto di vista dell'associazione che le rappresenta
Per quanto riguarda la prospettiva futura questo intreccio perverso politiche a fare i come a scompare il vostro punto di vista sulla risposta da dare ama tematiche di questo sì
Ringrazi chiedo scusa se
Dopo che gli offre l'intervento mi dovrò allontanare perché purtroppo un impegno spostato dalle undici all'una nella per essere avere maggiore disponibilità di tempo in quest'incontro si arriverà invece sarebbe stato più felice alle undici lasciando più tempo dopo
Ma le considerazioni dell'associazione ma direi anche duali del magistrato sono di vario genere su questo tema di uscire da Tangentopoli
Che noi vediamo io vedo non tanto come un problema del passato che avrà le soluzioni che avrà ma come un problema del futuro
E come un problema che ha avuto e a oggi per carenze normative legislative il suo fulcro nel processo penale dove non dovrebbe averne in un sistema organizzato razionalmente
è stato qui ricordato il concetto di mutualità di solidarietà
Un concetto che porta alla qualità del prodotto
Specie quando si parla come è stato detto di beni meritori
Di beni dove il controllo della qualità non può essere perfetto del libero mercato degli affitti
E ancor più quando si parla di beni che devono necessariamente essere finanziate dalla mano pubblica come tutta la materia degli appalti che è stata qui molto esattamente richiama
Anche se formalmente l'appalto pubblico non è finanziato nel caso della concessione
Con finanziamenti pubblici lo è sostanzialmente perché al l'appaltatore si concede un bene pubblico in uso
Come fonte di possibile rientra ecco
In questo settore quindi la qualità del prodotto che diventa mutualità e solidarietà
è essenziale
E noi abbiamo assistito in un sistema usciamo consigliamo tuttora in un sistema in cui
Evidentemente il profitto non è sempre uno strumento sufficiente per far funzionare tutto bene
Dunque quanti profitto si traduce in un buon esercizio d'impresa vi sono settori l'appalto pubblico dove non è detto che sia così
E così non è accaduto
Si è creato un sistema dei pubblici appalti dove il centro vado per grandi generalizzazioni
Appare essere donna creazione di un prodotto ma una spesa si spenda una certa cifra dove vada a finire non è importante
Generalizzato
E quindi una gestione dell'appalto che nasce su un progetto vago sul preventivo che non ha corrispondenze con la realtà e che crescerà comunisti e più si allargherà e più travolgerà gli argini e più infatti questa è la realtà cui la legge Merloni ha tentato di dare una e per quanto lavato studiando con tutti i difetti ogni legge è perfettibile mi pare parta da una concezione giù
Anche da un corretta valutazione diciamolo pure dei reali rapporti di forza all'interno del è inutile continuare ad insistere sulla pubblica amministrazione che dovrebbe dovrebbe dovrebbe se non si creano le strutture per la pubblica amministrazione ma anche se non si responsabilizzi in qualche modo l'appaltatore di ciò che si fa
Si è molto discusso del perfetto corruttore che avrebbero certi sistemi elettorali la proporzionale per esempio viene accusato io sono proporzionalista prendo atto che era quasi totalità dei cittadini collega la proporzionale l'immagine della corruzione ma io credo che le varianti in corso d'opera abbiano senza dubbio concorso in maniera ben maggiore dal voto di preferenza al diffuso e questa libera muoversi delle varianti in corso d'opera che ha snaturato completamente l'opera iniziale ha consentito ha favorito certamente questa mancanza di controllo di qualità
Credo che questo farlo poi
E uno delle lingue se vogliamo
Pensare a una soluzione di Tangentopoli che al di là della liquidazione del passato che comunque dovrà avvenire in circostanze tali non dare un messaggio immorale alle amo cinghiale qui ci sono patrimoni costituito attraverso
Ci sono pubblici funzionari che patteggiano e ritornano servire quindi la prospettiva che in un domani non dico il funzionario pubblico che magari se Pattinson mesetto di prigione che chiaramente può essere diverse con lo sbarco delle nostre prigioni
Può essere tale da da fargli preferire di esser stato onesto piuttosto di essersi fatto il mese di ma diciamo i suoi eredi fosse tutto sommato se si va secondo la linea senza alcuni interventi legislativi chiare potranno dire meno male in fondo il nonno Stasi trovato un mese di prigione ma ci ha lasciato la villa al mare il il palazzi in città testo anonimo è stato onesto che ti ha lasciato dieci milioni di botto undici milioni di Bot quindici venti questa è una realtà che quando pensiamo alla soluzione politica di Tangentopoli dobbiamo pensarci
E quando pensiamo al futuro dobbiamo pensare a un sistema di quelle somme qui adesso parlo a titolo strettamente personale concludo perché su quest'ultima osservazione assolutamente non c'è una posizione della stazione magistrati io credo però che certe proposte che sono state attaccate gli ha fatto Pietro oggi ne fanno
Possono essere giuste o sbagliate ma mettono la testa in alto e i piedi basso problema per la collettività per il cittadino è che si crei qualche meccanismo che scoraggi per il futuro questo meccanismo certamente non deve essere solo penale ho parlato di pubblici appalti e purtroppo la legge Merloni mi sembra che stia sfumando sembra ormai chiaro che l'obiettivo sia che l'archiviazione neanche la riforma attraverso i vari progetti Linda Radice che sono comparsi che sono oggi di revisione della Merloni ma che in fondo risultato finale sarà che la Merloni non funziona non verrà mai applicata e si tornerà a questo sistema forse perfetto in un altro Paese in un altro mondo ma certamente in Italia ha dato
E certamente la ricerca di strumenti per il futuro tutte queste proposte ricorrono a un sistema può piacere o non piacere se ne deve trovare allora per un anno
Spezzare la naturale collusione fra corrotto ecco in qualche modo questo nodo ma spezzata perché altrimenti nessuno ha interesse fare affiorare il fenomeno corruttivo
Non piace la proposta di pietra un po'qualche un esponente politico me l'ha definita ti batti scusi avvenuto napoleonica un patto fra magistratura impresa danno dei polipi fino a che verrà non piace la proposta Nordio non puniamo nel consideriamo tutto a corto se ne cerca però per il futuro
Ci deve essere queste fonte di timo
E ci devono essere
Canta gli strumenti contabili amministrativi a mio avviso due punti l'efficienza della pubblica amministrazione anche sotto il profilo disciplinare
Non è possibile che pubblici ufficiali che hanno patteggiato diciotto mesi di per corruzione tornino nei loro uffici perché la pubblica amministrazione lasciate passare i sei mesi entro cui dovrebbe iniziare procedimento disciplinare vengono riarrestato in per i medesimi
Magari
E un problema sul versante della ricchezza
Se possiamo sequestrare e confiscare i beni dell'usuraio
Perché presupponiamo dell'usuraio abbia formato questo patrimonio così ingenti non dà spiegazioni ovviamente la spiegazione dello si restituisce non vedo perché analogo provvedimento non si debba poter prendere nei confronti del casi di condanne per corruzione in questo quadro che dice di creare
Non dare la sensazione che in fondo chi è stato disonesto c'ha guadagnato almeno se è riuscito a sfuggire
Relazione commentarli e allo stesso tempo ma questo mi pareva di fondamentale importanza tutto un sistema chiamiamolo pure a parole oggi in modo virtuoso
Che non può avere il suffisso cardine nel controllo della qualità perbene proprio
E la Merloni come dicono può piacere o non piacere come la Di Pietro da alcuna risposta
Questo controllo di qualità veniva d'altra parte con una responsabilizzazione del soggetto appaltato
Ne vogliamo un'altra sia una vogliamo che si dice no messa la pubblica metà sia la pubblica amministrazione ma allora creiamo le strutture della pubblica amministrazione perché oggi non esistono ed oggi il rapporto fra pubblico amministratore scenario tecnico amministrativo era e appaltatori appunto l'intendo dire grosso appaltatore non è un rapporto nella sostanza a delle forme in cui il funzionario tecnico sia sul piedistallo superiore
Attraverso il quale controllarlo scolare
Piccolo d'impresa quindi queste dati di fatto credo che debbano essere posti con i presupposti vi ringrazio e chiedo scusa punto della mia premura
Grazie
Dottor Cicala voglio prima di dare la parola al professor Zamagni voglio ricordare che da sempre noi siamo favorevoli alla approvazione della legge Merloni
E anche disponibile a ritirare piccolissimi emendamenti di dettaglio Vespetta invece alla portata di un regolamentazione nel campo dei pubblici appalti e pericolante la quale siamo estremamente favorevole grazie ancora dottor Cicala profondamente
Bene grazie molte in questa mio breve intervento intendo
Mette l'accento su un paradosso che a me sembra caratterizzi oggi il mondo della corporate cooperazione nel nostro Paese il paradosso echi
Le imprese cooperative inefficienti vengono tollerata e anzi festeggiate possibilmente aiutati mentre quelli vecchi ma hanno raggiunto livelli di efficienza tali da consentire loro di poter competere sul mercato con le imprese cosiddette private di tipo capitalistico vengono prese in qualche modo di mira
Perché è un paradosso è un paradosso perché noi sappiamo che da sempre sì è sostenuta la tesi in base alla quale la motivazione e la finalità sociale che l'impresa cooperativa persegue in nessun caso doveva fare aggio costituire un impedimento al raggiungimento dei livelli di efficienza e quindi questo argomento è servito a far sì che la ristrutturazione interna dell'impresa da un lato e più in generale ricerca delle condizioni di efficienza servissero
Appunto a migliorare la performance e allora una volta che questo miglioramento ci ha registrato noi vediamo oggi che e da parte di diverse persone o di gruppi eccetera sembra proprio che l'esistenza di imprese cooperative efficienti non tutte sono efficienti sappiamo ma quelli che sono sono arrivate a livello di efficienza vengono in qualche modo viste con con preoccupazione sino ad invocare provvedimenti di vario tipo da quello fiscale o a di altro tipo pendenti in qualche modo a minarne la sopravvivenza come si spiega questo paradosso
E quindi Comi a mio modo di vedere il mondo della cooperazione può affrontarle scioglie prendo lega parto dalla seguente costatazione che è ovvio che nelle nostre economie cosiddette avanzate e le imprese cooperative convivono e competono con le imprese
Non cooperative cioè di tipo capitalistico e questo inevitabilmente crea le condizioni per una progressiva
Evoluzione sia organizzativa sia strategica organizzativo vuol dire la ristrutturazione all'interno dell'impresa strategica vuol dire rapporto che lega la impresa cooperativa con le altre no cooperative ora non sappiamo che ci sono come dire due modi attraverso i quali l'impresa cooperativa può raccogliere questa sfida competitiva da un lato accentuando la propria specificità attraversa il potenziamento delle interazioni a reti come si suol dire con le altre imprese cooperative oppure abbandonando questa specificità attraverso l'adozione di forme di organizzazione che la scelta di strategie che di fatto la omologo no progressivamente all'impresa privata questa tesi è stata recentissimamente aperta da alcuni contributi di dubbiosi in particolare anglo meriti Ranieri Bagger cito paga Powell eccetera e sta andando per la maggiore è ancora in Italia non è arrivata ma arriverà tra un po'vi posso assicurare e la così detta tesi della tendenza alla isomorfismo
Ci sono due scenari quindi evolutivi a questo riguardo da una parte un processo ISO monastico competitivo congruente ci chiama
E fallire un processo che omogeneizzate imprese cooperative
Accentuando le differenze rispetto alle imprese non cooperative Coop dall'altra invece un processo competitivo non congruente che tende a smantellare la specificità delle imprese cooperative
Ebbene da alcuni studi recentissimi non ancora molti dei quali pubblicati emerge che l'opinione comune sembra converge in questa seconda direzione cioè si dice
L'impresa cooperativa che compete sul mercato con l'impresa capitalistica attraverso questa tendenza l'isomorfismo
L'isomorfismo non può che essere di tipo non congruente quindi l'obiettivo dell'impresa non cooperativo non può che essere quello di gestire una transizione
Che debba essere la più soft è la più soffice la più lenta appunto possibile
Ecco che allora di fronte a una una sfida che non è di poco conto come voi capite di questo tipo anche perché sostenuta da diversi e studiosi e anche da diversi operatori mi risulta cooperatori
E come dire si pone il problema di vedere come contrattacca
E soprattutto di vedere se a livello di riflessione teorica scientifica ci sono argomenti che mettono in evidenza la debolezza di quella tesi e bene alcuni lavori che sono in corso di elaborazione da un gruppo di studiosi in Italia eccetera
Su diversi fronti cito ad esempio una ricerca finanziata da certe compagnie portata avanti da Del Bono De Nicolo per quanto riguarda l'impatto occupazionale dell'impresa cooperativa e altri lavori che sono in corso di elaborazione da Luzzati
Subita sì mi permetto ci permettono di arrivare a questa conclusione che quell'impostazione che sembra a Sciacca settica invece molto pericoloso perché è viziata da una un vizio metodologico e cioè la visione pessimistica
Di cui ho fatto riferimento si fonda su un assunto che è bene esplicitare l'assunto cioè che sia possibile mettere a confronto la performance economica della singola impresa cooperativa con la singola impresa di tipo capitalistico e questo è metodologicamente sbagliato perché ma perché mette all'impresa capitalistica può essere concettuali usata come uno operatori individuale l'impresa cooperativa e parte di un sistema e un parte di un sistema di cooperatori quindi se io porto il piano del confronto scegliendo questo strada inevitabilmente arrivo a delle conclusioni di un certo tipo quelle che ho chiamato delle isomorfismo
Non congruente ecco perché e necessario che si alzi un po'il livello del dibattito e del discorso per non accettare passivamente che i termini del confronto vengono stabiliti in maniera che già a priori predeterminati risultato e allora proprio su su questo piano queste ricerche di cui predetto mi portone e questo il motivo per cui sono moderatamente ottimista ad altre marche vero esattamente il contrario
E cioè dire da alcuni lavori recenti risulta che non è affatto vero chi l'esito sia quello dell'isomorfismo non congruente
O meglio sotto alcune condizioni che adesso vado a specificare si può dimostrare che è esattamente vero il contrario e ci vuole dire che l'impresa cooperativa può raccogliere vincere la sfida competitiva sul mercato nei confronti dell'impresa
For profit o di tipo capitalistico proprio sfruttando quelle specificità che sono rappresentate dalle reti di fiducia
Che l'impresa cooperativa in grado di di produrre in altre parole lungi dall'essere un impedimento la dimensione sociale dell'organizzazione cooperativa
Quando venisse però considerata come sistema
Perché ripeto per l'ultima volta se il confronto non lo facciamo sulla singola impresa è chiaro che soccombe
Ma la singola impresa cooperative parte di un sistema e allora se il confronto viene portato in questi termini il risultato in altre parole la dimensione sistemica dell'organizzazione cooperativa
Permette la creazione si può dimostrare di filiere produttive
Che realizzano una integrazione verticale che le rende appunto più vantaggiose rispetto tanto è vero che l'impresa for profit per ottenere lo stesso obiettivo deve sostenere dei costi che non sono solo costi di transazione come spesso si dice
Ma sono costi che serve uno servirà a creare quel patrimonio di reputazione
Ora l'Economist dovrebbero saperle queste cose perché bisogna stare attenti a non confondere reputazione con la fiducia
Perché non mi stancherò mai di dirlo la reputazione è un bene che in quanto tale può essere prodotto dal mercato e quindi a un prezzo ma la fiducia
Non è un bene che può essere prodotto dal mercato il meccanismo o l'istituzione mercato per funzionare ha bisogno di fiducia ma non è esso specie in grado di produrre
Molta confusione viene fatta anche per colpa degli economisti che tendono a far credere che reputazione sia uguale a fiducia niente di più
Mistificatorio perché ripeto la reputazione e un bene un'impresa può investire in reputazione nella maniera che sappiamo e chi ci opera non sa come si fa a investire nel corso ma non altrettanto avviene con la fiducia
Perché la fiducia rispetto la reputazione ha questo di particolare
Che presuppone la reciprocità
La reputazione invece è una investimento unidirezionale
La fiducia presuppone la reciprocità cosa vuol dire questo vuol dire che allora per avere fiducia bisogna produrre beni relazionali
Prima è stato detto passa uniti risate il discorso dei beni meritorio scettici puramente vero però se c'è un punto fondamentale che caratterizza la la presa cooperativa dalle altre e questo l'elemento della relazionalità cioè la produzione dei beni relazionali
Non perché non si possono produrre le imprese cooperative i beni di merito ma lì nella produzione di beni di nel non hanno un vantaggio specifico
Possono fare bene anche loro chiaramente ma non è lui mentre si può dimostrare che nella produzione di beni relazionali l'impresa competitiva non teme rivali dal punto di vista delle condizioni di produzioni dico ed ENEL quali sono allora le condizioni
Che ne so in primo luogo perché deciso morfismo sia congruente e non non congrui la prima condizione e che l'impresa cooperativa riesce a vincere questa sfida a condizione che
In testa nella propria entità cioè rafforzi la propria identità ora quando il modello mi ha dato o ci ha dato questi risultati e io sono stato molto contento
Ed è chiaro che un modello teorico quindi astratto vale ciottoli poi come sanno gli economisti però è fondamentale sapere che almeno a livello concettuale non è vera la crisi della incongruenza
Cioè dire interessante notare che l'impresa cooperativa e in grado intesa come sistema sempre è in grado di esprimere il meglio di sé quando rafforza la propria identità e la di di differenziazione rispetto all'impresa non non cooperativo di tipo appunto capitalisti
Questo il primo punto la secondo condizione
è che occorre rafforzare gli elementi di specificità acquistando una particolare affidabilità soprattutto agli occhi dei consumatori questo discorso che riguardi in primis le imprese il le cooperative di consumo
E questo perché perché si può mostrare che la cooperativa i consumi questo caso gode di un coefficiente di differenziazione maggiore rispetto all'impresa capitalistica
In altre parole l'impresa cooperativa possiede un vantaggio di immagine che le permette di operare una differenziazione che si traduce in un vantaggio competitivo di mercato
La terza Inter condizione e questo è qui di avvio a concludere perché vedo che il mio che porta per finire enti però tutto questo è vero sotto una terza condizione che si raggiunge una massa critica
Sua di ieri il modello mostra che link il sistema cooperativo a questo vantaggio competitivo rispetto alle imprese capitalistiche
Non solo si rafforza la propria identità non solo sì aumenta gli elementi di specificità nei confronti dei consumatori ma terzo se raggiunge una certa massa critica una certa soglia critica perché perché se non si raggiunge la soglia critica come sanno coloro i quali conoscono e i fenomeni collettivi e la relazione funzionale che c'è tra comportamenti attesi comportamenti effettivi la curva è una sorta di logistica che taglia dal basso la la bisettrice come si mostrano i grafici allora se non si raggiunge questa massa critica è chiaro che l'impresa il sistema cooperativo tende ad essere risucchiato ad essere in qualche modo omologato al sistema
Delle imprese
Mi direte voi perché è importante allora questo qual è l'indicazione diciamo se volete non tanto operativa ma politica politica con la P maiuscola implicazione di un discorso di un'analisi di questo tipo è duplice primo bisogna togliere di mezzo l'idea il convincimento che anche in ambito cooperativo di tanto in tanto mi sento mi sento richiamare secondo cui affermare la propria identità sia non dico un disvalore ma qualcosa che deve essere abbandonato niente di più falso o almeno niente di più falso se noi accettiamo le ipotesi da cui il modello e costruito il padre
Quindi bisogna allora chiamo come è stato detto penisola Sacconi la identità Parre inventata su questo ha detto anche prima Bianchi molto dei nostri affermare l'identità non vuol dire e disse Formenti e ripetere il passato
Però da qui a dire allora un po'alla volta cerchiamo di invitare i modelli organizzativi dell'impresa capitalistica in un tentativo di che citata cioè di aggancio altrettanto
Giustificato assecondi implicazione politica è che se è vero come anzi modello ci dice ma anche l'intuizione ci suggerisce
Che è necessario raggiungere la soglia critica vuol diretti e opportuno anzi necessario anzi urgente mettere mano all'assetto istituzionale
Cioè a dire a quell'insieme di norme quindi anche legislative che consentono al sistema delle imprese cooperative di raggiungere quelli massa critica
Perché se questo non avviene allora evidente sì ha buon gioco colui il quale essendo ideologicamente avverso all'impresa cooperativa concluderà dicendo avete visto non ce l'avete fatto e l'ora concludo con questa osservazione
Una società che si vuole essere autenticamente liberali libera nel senso alto del termine è una società che consente una pluralità di forme di impresa
Cioè se noi pensiamo che una società aperta nel senso di Popper o la società liberale viene è una società che nel concreto consente una pluralità di forme di impresa
E se non capiamo che per garantire questo nei fatti è necessario che quella forma d'impresa che si chiami impresa cooperativa raggiungo una massa critica
Noi non possiamo allora se siamo coerenti cadere in contraddizione e mettere in atto un assetto economico legislativo ho finanziario ok di fatto nei di questo per poter poi concludere dicendo e l'impresa cooperativa non ce l'ha fatta perché inefficiente
Questo sarebbe veramente un discorso pericoloso e o dopotutto punto non leale e colora perché il paradosso da cui ho preso le mosse e interessante perché ripeto quando l'impresa cooperativa era o inefficiente otto occupava delle nicchie cioè per essere espliciti non dava fastidio veniva tollerata veniva sostenuta eccetera quando l'impresa cooperativa attraverso un elaborato una evoluzione interna raggiunge livelli di efficienza e quindi va a superare la massa critica e allora dà fastidio e quindi si cerca di allora la corsa
Chiaro ci devono essere le critiche qualcuno può dire quel modello quell'impostazione teorica non l'accetto per questo questo va benissimo si tratta di discutere Calò non bisogna secondo me fare l'errore di accettare passivamente
Degli le conclusioni anche politiche che hanno delle premesse in argomentazioni che sono c'è uno scientifico scendo teoriche perché non sono sostenute dalla più avanzate dalla più come dire elaborazione
In campo teorico economico che ci è dato Bossi dire che il che il il messaggio scenico su invito lanciare al movimento cooperativo in questo momento è quello di rafforzare di investire risorse in in cervelli in capitale umano in quel capitale sociali si dice essere une condizioni indispensabili per lo sviluppo
Perché noi sappiamo che ormai lo sviluppo dei nostri sistemi non dipende più solo dal capitale fisico e neppure solo dal capitale umano occorre investire in capitale sociale e che cos'è il capitale sociale se non la sommatoria l'insieme dei beni relazionali
Ma se allora queste vero e se noi capiamo che il sistema cooperativo è il lo strumento più efficace nella produzione di beni relazionali mi sembra che la conseguenza ne deriva grazie
Ringrazio il professor Zamagni mi diceva prima che poi a una cert'ora pervenuta schiantarsi
Quindi cerchiamo di procedere rapidamente con i lavori della nostra tavola rotonda dando la parola al professor Fabio Gobbo commissario dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Che
Credo abbia molte cose da dire al riguardo nuovi come cooperazione
Non siamo molto spesso interessati direttamente all'attività diciamo la commissione per quante l'autorità per quanto riguarda l'antitrust anche se io in qualche occasione circostanze
Però
L'autorità ha dei compiti non solo in materia
Di
Antitrust a garante della concorrenza del mercato quindi si collega direttamente
Al discorso delle regole di correttezza dei efficienza di trasparenza sulle quali credo Gobbo abbia molte contraddizioni
Io ringrazio signor Presidente sono le sono particolarmente grato di questo invito per molte ragioni una e anche quella di aver avuto l'occasione di rileggere una qualche ricerca di Nomisma di apprezzarne le felice emanati fazioni sassate la mano visibile di Patrizio e quindi sempre la cosa che fa piacere tanto tantissimo ignoravano fece
E poi è anche un'occasione per
Poter testimoniare siccome uscite un poco incidentalmente ma insomma in occasione per poter testimoniare la nostra profonda e qui non parlo solo a titolo personale posta profonda fede e fiducia nella legge Merloni questa legge che pur perfettibile avrebbe certamente potuto migliorare
Il sistema delle competitività del delle nostre imprese migliorare anche la capacità della pubblica amministrazione di sbloccare finanziamenti investimenti produttivi che non si sono potuti fra per ragioni che mi sono in parte oscura in parte chiare questa legge è stata ibernata dove l'abbiamo accompagnata quasi come un nostro figliuolo
Nel senso che questa legge l'uscita in conto di concerto tra l'autorità di tutela della concorrenza dello svolgimento delle sue funzioni previste dalla legge proprio come autorità che deve occuparsi di tutti quei campi in cui c'è problemi ci sono problemi della concorrente anche sul piano normativo attraverso suggerimenti consigli interventi e così via
Abbiamo accompagnato il Pippo concertato tra il ministero dei lavori pubblici che era Merloni e le Commissioni parlamentari che se ne se non rubavano e ci credevamo talmente tanto che eravamo riusciti a convincere sia Merloni che le Commissioni parlamentari che noi non eravamo l'autorità data svolge le funzioni di sorveglianza del settore delle degli appalti pubblici che bisognava creare un nuovo organismo un altro organismo e non so se sarà mai possibile togliere dall'internamento questo ma molto boh trapiantare i geni di questa di questa legge
In qualcosa d'altro che possa funzionare la cosa era perfettibile però anche così avrei potuto funzionare che mi questo un'occasione per spendere appunto
Un un invito semmai essa si è possibile riprendere in mano questo Stiffi così questo disco le parole di Stefano Zamagni sono sempre estremamente stimolante estremamente importanti mi dispiace essere qui a giocare un ruolo diverso
Perché mi sarebbe piaciuto un attimo provare a portare avanti colui questa riflessione sull'isomorfismo congruente o non congruente sotto un altro vincolo
Sì è andata ben spiace perché
Sotto un altro vincolo che era poi comunque precipitava tutti i vincoli non c'è il modello poi ci sono dei parametri modello che ci sono i vincoli del modello porrà fine c'è qualcosa io volevo aggiungere un altro il mercato cioè la domanda
Cioè una qualche mi sembra chiara comunque al di là del congruente incongruente è che ciò il servizio o il prodotto
Di qualsiasi attività economica sia esso viene dato in qualsiasi forma deve poi essere appetito
Deve essere comperato
Quindi il suo discorso alla mi sembra importantissimo credo che su suggerimento proprio del dibattito tra economisti entrato qui dentro siamo in tre dello stesso dipartimento per cui abbiamo un po'potere di mercato molto forte Gabriella potere mercato molto forte abbia allora detto questo dico un contributo importante nel completare il modello era inserire anche l'altra metà non solo quello dell'Offerta
La cultura della domanda
Questo lo dico poi glielo dirò anche dopo il quale piano-carceri diamo sensato sarà proprio
Il ma la mia parte credo sia stata pensata proprio in funzione di questa riflessione sulla domanda di autorità
Che vuol dire che ogni tanto quando non sa cosa fare dice qui ci vuole una autorità
Poi veniamo da Bologna presenti abbiamo discusso devo tanto discusso questa autorità comunali che poi non è accomunata su comunale era regionali non si capiva bene e così via
Questa domanda di autorità è una domanda in parte inconsistente impartì immotivata
Nella misura in poi in cui per esempio sì c'è una domanda di autorità al plurale
Che debbono sospese la pubblica amministrazione perché si pensa che questa pubblica amministrazione non non si no non funzioni la domanda del tutto immotivata bisogna dire che quella pubblica amministrazione lo svolgimento dei suoi compiti deve funzionare o si può poi pensare diventare delle cose nuove
Accantonando comunque la pubblica amministrazione che poi crea molti problemi così accantonando una risiedono qui c'è una pubblica amministrazione nuovo allora esplicitiamo la domanda e in molti casi una domanda in una pubblica amministrazione diversa funziona
Tra l'altro la moltiplicazione della domanda di autorità al plurale sta viene in pari passo col travaso
Di personale dalla pubblica amministrazione che noi stiamo cercando di ghettizzare di eliminare nelle autorità nuove perché se ce n'è una
Ci sono anche le risorse economiche per pagarla due tre quattro cinque ma quando ci sono
Centinaia di autorità che vanno al plurale che vanno a coprire varie competenze e così via che poi magari in molti casi non sono autorità ma sarebbero più giustamente chiamate Agenzia agenzie di regolamentazione regolatori e così via
A un certo punto la poi la prima cosa che ci viene fuori nel disegno di legge comunale Re no alcune hanno regionale nazionale e così via oppure nella legge che esce che comunque il personale della Pubblica militare che prima si occupava di quella cosa
Adesso dentro l'autorità si occupava della stessa cosa allora a questo punto di vista in fondo ha ragione Monorchio quando dice così paghiamo due volte tre volte
Maggio quindi le autorità sono degli arnesi un poco strani
Che vanno a coprire degli spazzini che non sono esattamente quelli della pubblica amministrazione tradizionale e che non sono neanche quelli per esempio del giudice varato prima degli spazi DiVersi delle esigenze diverse non altrimenti organizzativi non altrimenti utilizzabili
All'interno dalla pubblica amministrazione per esempio hanno l'auto queste autorità hanno ragione di esistere autorità agenzie che dir si voglia nella misura in cui sono terzi hanno un Anna soggettività di terzietà sono terze rispetto agli interessi della pubblica amministrazione e agli interessi dei consumatori del mercato o agli interessi dell'impresa che debbono operare sul mercato
La nostra autorità nasce prima di totalizzazione dall'articolo quarantuno dalla Costituzione che all'inizio dice che le che la l'idea economica privata è libera
Quindi prima nasce
Per tutelare la libertà d'impresa la libertà di concorrenza tra l'impresa e attraverso questa tutela del mercato il consumatore eccetera queste la la la la di di Tina de la la ratio tra nazionale
Il mercato non funziona in molti casi
Si chiede regolamentazione
Che può essere anche giusto ci sono tutta una serie di pare che debbono essere fallita e controllati per via questo è il compito della pubblica amministrazione
Se la mandiamo tutti a casa facciamo una pubblica amministrazione nuova non è compito di qualcosa di nuovo che va a sovrapporsi
D'altra parte non è neanche dimostrato sempre che la regolamentazione sia meglio
Del mercato
Perché la regolamentazione in senso stretto e applicabile solamente tutte quelle volte che si fa eliminare il mercato
Cioè applicabile quando si fa sostituire il mercato viene eliminato per resistenza ad esempio di monopoli naturali o comunque di situazioni di concessione
Allora la situazione della concessione richiede la regolamentazione c'è richiede un elemento terzo rappresentato dalle autorità che potranno essere presto io mi auguro questa sull'Energia poi ancora mi auguro a Button tanto presto
Sui servizi sui servizi pubblici sui sui sui sugli sul sui trasporti sui sulle telecomunicazioni per carità una delle prime sulle telecomunicazioni
Che si pongono terze Rispetto Allo stato al governo alla pubblica amministrazione e agli utenti ai consumatori no quindi c'è un momento di decisione ad esempio di attribuzione della concessione e ci sono le regole generali della concessione poi c'è qualcuno che deve farle rispettare
Ed è un elemento quasi di arbitrato che si pone in mezzo tra lo Stato il Governo ministro la pubblica amministrazione e i consumatori e dell'autorità di regolamentazione e questo mi preme molto dirlo per perché in tutte le occasioni e meglio di cercare di chiarirci di cosa stiamo parlando allora è vero che esiste una simmetria di informazione in molti casi tra chi offre dei servizi e chi utilizza usa questi servizi
è vero che molte di queste asimmetrie informative dovrebbero essere risolte da una pubblica amministrazione riforma
è vero che comunque ci possono essere dei casi in cui ciò non è possibile ma allora perché invece di pensare cose
Catapultate dall'alto regolamentazione o su previsioni che poté occultate dall'altro non si pensa a una maggiore attivazione dal basso c'è l'autorità che nascono dal basso sono gli stessi utenti sono gli stessi consumatori che debbono essere in grado di esprimere le loro volontà non solo attraverso il momento dell'acquisto del bene del servizio
Vado in quell'ospedale perché mi trattano bene ci sono dei bravi medici e così via ma in modo collegiale collettivo esprimono il loro gradimento su certi servizi che vengono fatte
No
Allora perché catapultare dall'altro
Perché il capo occultamento dall'altro in dall'alto in molti casi poiché è la necessaria premessa quelle che gli economisti hanno poi chiamata la teoria della cattura perché le autorità o gli organismi di regolamentazione possono sono soggetti ad essere catturati uno dei migliori esempi di catture è stata la storia non recenti vale a dire la storia del Comitato interministeriale prezzi
In cui alla fine tra autorità di regolamentazione di sorveglianza pubblica da fissare i prezzi e in prese esistevano chiarissimi meccanismi di collusione basti per tutto l'esempio del settore degli del settore farmaceutico no
Ma questo perché perché qualcosa che è stato accaduta allora la domanda di nuovo a cui torno è è la regolamentazione migliore del mercato
O non è possibile regolamentare il mercato dal basso e attraverso la domanda dei consumatori a transitoria individuali e attraversa la domanda dei consumatori organizzati
Un eletti nominati
Sorteggiati
I meccanismi possono poi essere infiniti
Perché faccio questo ragionamento
Non perché vogliamo essere mantenere una specie di primogenitura in termini di autorità ma perché la moltiplicazione di queste cose e li li l'Inter relazioni di troppe di queste cose finiscono per creare confusione in fondo
Nell'andare a delimitare i confini con quella che doveva essere competente della futura autorità di
Diritti di regolamentazione dei servizi
Elettrici del gas e così via no e l'autorità di tutela della concorrenza è servito molto potersi mettere a ragionare tra persone
I componenti l'autorità e il nuovo ministro dell'industria che anche in precedenza avevano affinità avevano scambiato dei pareri in questo modo è stato possibile andare a definire uno schema che andava ad accontentare le diverse esigenze e risolveva dei poi speriamo che il Parlamento accetti per questo schema e andava a risolvere i problemi di intersezione che ci sono tra l'esistenza di una molteplicità di istituzione di questo tipo se continuiamo a paracadutare né dopo un po'capita per la storia di quella famosa barzelletta perché non si entra nella nel nel
Nella savana tra le quattro e le cinque perché gli elefanti fanno esercitazioni di paracadutismo le fatiche sono sotto si debba arrivare a dorso degli atenei
Quasi per concludere quindi il fattore vincente e la soddisfazione del consumatore individuale e collettivo il ruolo dell'impresa cooperativa è un ruolo importante però non è un ruolo esclusivo
No ma risulta una forma rilevante almeno a mio parere di autorganizzazione una forma rilevante di autorganizzazione che per la sua stessa natura ah va quasi a sovrapporsi
O ha comunque specchiarsi a rispecchiarsi in quello che io dicevo il ruolo dell'autorganizzazione del consumatore da un lato abbiamo l'autorganizzazione del consumatore che va a validare in modo collettivo il servizio al bene dall'altro abbiamo l'autorganizzazione del produttore che va a offrire un bene o un servizio
Da questa simmetria io trovo e da un lato la validità del di delle proposte che venivano avanzate oggi e comunque la perdita di una proposta più generale e che fa a sottolineare l'importanza e il ruolo della impresa cooperativa
Grazie purtroppo
Adesso diamo la parola Sergio Cofferati segretario generale della CGIL che Insiel bora il punto di vista del sindacato su questa materia
E poi
Daremo la parola Patrizio Bianchi a conclusione quindi non ci sarà un grande spazio per il dibattito anime
Però credo che in vista del congresso avremo avremo avremo tre giorni due diciamo con tre giorni quasi non completi
Per discutere credo che sia molto importante per noi cooperatori avere saputo il punto di vista di
Personalità di dirigenti politici sindacalisti economisti
Che hanno portato il loro il loro punto di vista e credo che abbiano arricchito notevolmente ma adesso non voglio concludere
Se Cofferati
Guardi Presidente dell'istigazione al dibattito e pericolosa poi ti prendono in parole ti fanno soffrire nel congresso
Cabaret in questo che vogliamo noi vogliamo soffrire siamo nati per soffrire al non la vogliamo per avere una concezione sacrificale della cooperazione come qualcuno
Quest'ultima si costruisce il suo destino
No se me lo consentite ora dire due cose
Su argomenti che in verità non toccano direttamente il mio ruolo ma
Specie indirettamente coinvolto il sistema di interesse che il sindacato alla presenza di reclusione problemi
Assai delicati ne ho sentito parlare oggi c'è una traccia esplicita nel lavoro
Che Nomisma ha fatto per voi
Da qui
Mi pare utile una
Una breve sottolineatura prendano come un un punto di vista
Un po'particolare ecco io non sono un economista ma sento come un problema serio che riguarda il sistema delle imprese italiane e di conseguenza anche voi
La mancanza del mercato
Lo dico così
Si parla molto di mercato
Addirittura parte rilevante del dibattito quello politico e quello economico dei mesi passati ruotato intorno ad un'idea di neoliberismo ho accentuato
Erano chiare le conseguenze sociali di quell'idea
Erano meno chiare
Le coordinate economiche nei fatti in sostanza a me è parso che un sistema parzialmente protetto come quello precedente non stia evolvendo verso un sistema libero
E che in verità molte delle regole delle coordinate che dovrebbero definire all'assetto di mercato
Non non sono ancora ne metabolizzate dai soggetti che men che meno predisposto
Da parte
O dello Stato
Vedo un superamento progressivo e positivo dello Stato gestore non detto prender corpo di un assetto di un'idea di Stato regolatore
Il rischio evidente per tutti
Il processo di privatizzazione in corso invece di estendere la platea della proprietà di articolare maggiormente il sistema produttivo e quello economico può finire col favorire
Forme di concentrazione surrettizia
Il rischio di una politica gattopardesca per cui molto apparentemente Carnia perché molto rimanga esattamente come prima e in campo io credo che se questo sia un un problema per tutti
C'è una traccia riferimento specifico credo nell'introduzione al lavoro di Nomisma
Dicevo considerata la come l'opinione di uno che non ha un ruolo non è direttamente coinvolto
Da questo stato di cose ma siccome ne subisce le conseguenze
Così come esisteva da elementi di distorsione nel modello di rapporti tra le imprese sindacato quando una parte consistente dell'attività produttive erano
Protette normalmente protette c'è la stessa distorsione che gli stessi pericoli quando invece la trasformazione non avviene secondo criteri di trasparenza e regole che valgano per tutti
C'è un secondo aspetto che mi preoccupa
Della situazione in essere
Siamo
Di fronte ad una
Anomalie ad un addirittura ad un paradosso
Di un Paese che ha a disposizione un'occasione importante perché ci sono segnali di ripresa molto consistenti
E contemporaneamente in Paesi che va verso una possibile
Deriva drammatica di natura finanziaria
E che non è in grado di utilizzare i segnali forti di ripresa per darsi un assetto economico e un assetto sociale equilibrato
Io vedo con molta preoccupazione lo confesso
Questo
Evolversi spontaneo della situazione
Che porta alcune aree ad essere
Interessate da fenomeni consistenti di ripresa
Con qualche distorsione
Stante il mercato del lavoro dato stante le condizioni di partenza insomma la piena occupazione in alcuni territori comincia ad essere un problema ce lo vogliamo guardare da quella
Paradossalmente un problema ci guardiamo da quel versante per molte aree si perde l'occasione c'è addirittura un allontanamento progressivo
Delle loro condizioni materiali poi quelle che determinò nel modo di vivere e di lavorare della gente
Questa forbice che si sta aprendo è un problema politico e sociale rilevante oggi c'è una questione meridionale dalla quale non si parla
E
Se
Lo Stato
Con i governi che sono possibili
Non si dota di strumenti di politiche in grado di trasformare
La ripresa in vero e proprio sviluppo
E di avviare un processo di riequilibrio tra i vari territori io temo che l'assetto produttivo che varrà per tutti
Potrebbe essere corrotto disarticolato che molti degli elementi positivi che si intravedono cambieranno di segno o comunque non saranno realizzati
Si fa un gran parlare di federalismo
Ma senza una soluzione consistente
Destinato a durare nel tempo del problema meridionale
Io temo
Che qualsiasi assetto federalista non possa che portare ad una rottura
A una separazione forme più o meno esplicite
Di di divaricazione non solo tra gli interessi ma anche tra le forme preparco e questi interessi vengono rappresentate vale per le istituzioni vale per la rappresentanza politica secondo me vale anche per la rappresentanza sociale
Mi sono permesso di perdere
Di farvi perdere qualche minuto su su questi due aspetti della discussione che sono stati introdotti questa mattina che trovo nel
Gli stessi lavori di Nomisma perché a me paiono davvero molto molto rilevante
Discutere di regole senza che ci sia una risposta coerente compiuta
A questi problemi di ordine generale può essere oltre che faticoso in parte anche poi certo c'è c'è la questione delle regole valide
A sottovalutare questa esigenza
Bisogna
Insomma lavorare progressivamente perché ci siano pari condizioni in un sistema che cambia sistema economico
Che è un sistema è un sistema sociale
Le pari condizioni sono quelli che possono determinare
Il segno del cambiamento il segno positivo
Il cambiamento di per sé non è mai neutro e non è scontato che si vada avanti anzi
I fatti di questi ultimi mesi dimostrano come con la volontà degli uomini con le scelte politiche si può anche sensibilmente arretrare
Ecco in questo processo di trasformazione io trovo del tutto convincente una cosa che diceva prima Patrizio Bianchi
Perché bisognosi ragionare di regole ma bisognerebbe definire con precisione
Una sorta di premessa
Che lui ricordava
Il vostro sistema
Le cooperative devono essere considerate
E voi dovete considerare se mi se mi permettete questo Consiglio
Esattamente alla stregua di tutti gli altri voi siete una parte del sistema economico e produttivo nazionale
Che decadere
Sempre di più al di là della vostra storia
Gloriosa
La vocazione ad essere come gli altri
Voi non potete rappresentare un'anomalia
Dovete essere a pieno titolo
Una parte
Spero crescente di un sistema
Questo importante per voi in qualche misura lo è anche per noi
Perché adesso parla delle
Delle cose che mi riguarda più direttamente
Io
Trovo indispensabile per il sindacato avviene con il sistema delle cooperative
Modelli di relazioni che siano esattamente identici agli altri
Appiano gli stessi connotati
Che ci sia una sintonia un modo di rapportarci non difforme da quello che abbiamo con la grande impresa quella piccola impresa
Con quel che resta progressivamente declinante del sistema pubblico e quello che invece cresce del sistema privato
Questo vuol dire che noi dobbiamo considerarli interlocutori come gli altri non possiamo pretendere da voi le cose che non possono fare gli altri le cooperative non possono essere interpretate dal sindacato come un sistema produttivo
Comunque ho con un sistema economico più complessivamente inteso per il quale devono valere regole diverse poi nel caso specifico quando si pensa a regole diverse si pensa ad un appesantimento delle disponibilità dei comportamenti del sistema delle cooperative
Mentre invece con voi dobbiamo tentare di sperimentare cose nuove
Cioè l'interlocuzione il vostro carattere sociale la vostra storia dovrebbero consentire di fare qualche passo in avanti
Nel lungo e tortuoso sentiero Della democrazia economica e della democrazia industriale almeno per una parte
Degli interessi che ha rappresentato il nuovo che ci deve coinvolgere questo
L'anomalia nei rapporti un'interlocuzione privilegiata perché in fondo siamo figli dello stesso ceppo culturale è un errore tragico non non deve non deve rappresentare il carattere predominante del delle relazioni dei rapporti tra di noi ovviamente questo lo deve fare il sindacato lo dovete fare anche voi in parallelo voi non potete e non dovete chiedere al sindacato
Comportamenti diversi da quelli che il sindacato ha di norma con i settori con la dimensione di impresa
Che sono simili a voi nell'ambito
Dell'intrapresa privata
Bisogna sperimentare queste forme nuove dovremmo avere la voglia e il coraggio di provare ad affrontare assieme in ambiti precisi penso ad esempio l'economia sociale
Che è un ambito straordinario di crescita per voi e di sviluppo anche di una parte non tradizionale dell'occupazione
Se vogliamo uscire da modelle industrialista che mostra
Crepe limiti evidenti che vogliamo pensare ad un sistema più articolato più ricco indubbiamente l'economia sociale un terreno consistente interessante e importante li possiamo sperimentare cose nuove e possiamo sperimentare in genere con voi
L'attuazione di un modello di relazioni tre quarti in avanti noi possiamo e dobbiamo pretendere da voi maggior coinvolgimento
Conoscenza preventiva
Discussione
Anche più stringente vincolante con diritti e doveri che poi si esercitano
Di tutte le condizioni che portano a voi a vivere a cambiare ma questo è un terreno di confronto vero
Non segnato dei vizi tradizionali
Ecco io credo che
Non so quanto
Di questo aspetto
Nel vostro dibattito congressuale
A quanto questo aspetto da questo dibattito congressuale verrà dato spazio
Siccome so che in passato abbiamo avuto elementi di sofferenza reciproco
Sul come ci si ci si rapporta
Penso che se questo terreno verrà offerto da voi troverete degli interlocutori nel sindacato non soltanto dalla CGIL ma anche nelle altre considerazioni e c'è un interesse a sperimentare in questa direzione non ce ne andiamo
Bisogno uscire da una routine che non produce
Forse in parte l'abbiamo anche fatto senza dirlo
Che molte delle cose che non si teorizza ma poi ci fanno concretamente producono anche dei risultati apprezzabili è arrivato anche il momento forte però di dare un po'di sistematicità al carattere al carattere dei rapporti gli elementi di novità che riguardano il vostro
Il vostro universo le cose nuove e diverse che si possono fare possono essere ricondotte anche in questo caso Arcole
Sono regole meno ambiziose di quelle di cui avete discusso questa mattina ma sono regole discretamente importante perché in fondo determinano anche la quantità e la qualità dell'interlocuzione che eccetera un'impresa che rappresentanti dei lavoratori di quell'impresa se volete provarci noi siamo interessati e disponibile questo non basta per essere d'accordo però pratiche individuare un ambito terreno nel quale discutere insieme e determinare le nostre piccole e meno eclatanti regole possono essere non solo di comune interesse ma
Forse anche il segno di novità che può venire
Nella stagione che abbiamo davanti nei rapporti tra voi e noi
Superiamo il passato così
Diamoci l'impegno di sperimentare in campo aperto poi cosa volete come sempre le cose si fanno anche in forma empirica se ci proviamo troveremo dov'è facile fare dove è più difficile invece realizzare importante secondo me
E avere il coraggio della sfida visto che avete un congresso alle porte ve lo faremo un po'più avanti insomma
Ma se nel vostro congresso questo può diventare per quanto riguarda i rapporti tra voi e il sindacato
La dimensione
Nuova del confronto
Siamo disponibili
Dello renderemo esplicito non soltanto Lima successivamente perché poi come sempre le parole valgono ma contano i fatti
Bisogna dare prova concreta di coerenza da quel che si dice quel che si fa sul però siamo interessati a tentare questa avventura
E consentitemi di fare come in considerazione e poi dar la parola a Patrizio Bianchi per a sua volta per alcune considerazioni
Ma io trovo molti punti di accordo
Con la sfida che ci proponeva Cofferati
Non abbiamo mai pensato credo recentemente ad un modello di relazioni industriali relazioni sindacali
Diverse dalle impresa privata
Soprattutto per quanto riguarda i dipendenti delle cooperative c'è una problematica
Che dovremo affrontare al congresso che bene faccio grazia in questo momento perché altrimenti dovremmo parlare
Un po'può più a lungo
Che riguarda il socio lavoratore
E c'è una problematica generale di come coinvolgere in questo caso in accordo col sindacato sicuramente
Il lavoratore alla partecipazione
Intendendo per partecipazione
Anche i benefici nella gestione Galgano ci ha sempre insegnato che la partecipazione non vuol dire
Tanto solo
Discutere il bilancio preventivo le scelte di investimento il bilancio consuntivo o la elezione degli amministratori ma vuol dire anche un concreto vantaggio Economic
Ecco sul piano contrattuale quindi credo che noi non dobbiamo prima
Sfruttare come non ma non è stato fatto
Una posizione che dica ove né riproporla
Una posizione che richiama veniamo dalla stessa matrice storiche politique ideale
Non è questo son d'accordo con Cofferati
Però io credo che vi sia la necessità di distinguere una sfera contrattuale da una sua sfera che non possiamo dire di alleanza perché non possiamo essere alleati col sindacato
Saremo alleati a fianco del sindacato di fronte delle grandi battaglie politiche sociali questo sì
Di volta in volta
Ogni ognuno ha il suo ruolo la sua funzione la sua strategia
Io credo invece che col sindacato vadano al di là degli aspetti contrattuali per i quali ribadisco e cose che dicevo prima un modello avanzato relazioni industriali e sindacali
Dobbiamo insieme sviluppare i problemi scusate il bisticcio di parole dello sviluppo dalla promozione
Allora qui
Anticipo qualche cosa che ho già detto tante volte nelle assemblee congressuali c'è il problema del del soggiorno che ricordava Cofferati
Di una disoccupazione giovanile che raggiunge nel Mezzogiorno punte del cinquanta per cento
Se intendiamo reprimere la criminalità organizzata attraverso la polizia o se invece intendiamo prevenire la femminilità organizzato offrendo ai giovani di tutte le regioni italiane e in particolare al Mezzogiorno delle occasioni di lavoro delle opportunità di lavoro
C'è un grande problema che riguarda e quindi la promozione dello sviluppo e c'è un problema che riguarda le opportunità
Ecco la solidarietà va bene credo che Bianchi questo buddisti si espresse in qualche altra occasione e noi siamo per la sua la mutualità alla solidarietà
Che parte dal pero quantomeno
Deve rivendicare nella Società delle posizioni di uguaglianza almeno uguaglianza
Delle pulizie di partenza
Tra giovani donne soggetti più deboli i soggetti soggetti soprattutto in un momento in cui debbono entrare nel mercato del lavoro
Credo che la cooperazione sia un interessante terreno di sperimentazione e credo che si potrebbe collegare molto questo discorso anche con una diversa organizzò nel lavoro i problemi della vista dell'orario di lavoro
In una società in cui in una realtà in cui l'innovazione
A differenza per passato almeno così ci dicono gli economisti gli studiosi distrugge più posti di quelli che crea
Ecco quindi un comune impegno in direzione dello sviluppo
La metodologia che noi intendiamo proporre intanto noi abbiamo per la prima volta degli strumenti finanziari
In parte alimentati con risorse interne del movimento cooperativo il tre per cento degli utili
Abbiamo oltre la Compagnia Finanziaria Industriale che già opera da tempo
E
Abbiamo
Quindi del degli strumenti nuovi e delle disponibilità che vogliamo ribadire abbiamo delle possibilità nuove
Cioè
Noi abbiamo la cooperazione
Di consumo ma più in generale la grande distribuzione
Che si sta ci sono dei programmi molto
Impegnativi molto qualificati
Di sviluppo della cooperazione Mezzogiorno con un insediamento che non sarà sedimento transitorio
Non sarà insediamento permanente che affonderà le sue rivincite il tessuto economica e sociale e allora io dico che se attorno a una cooperazione di consumo io non so non voglio riprendere la concessione di termine Ninì
Noto studioso dirigente cooperativo che proponevano sul cooperazione a macchia d'olio pensando partendo dalla cooperazione di consumo e pensando a un'Italia cooperativa ma certamente se in una regione meridionale riusciamo a fare funzionare una sessione soci attorno a una cooperativa di consumo
è probabile che nella testa della gente affermiamo principi valori che aggregazione sociale conto di elementi di disgregazione
Di deresponsabilizzazione di individualismo di deriva neo corporativo che stanno affiorando
Che posso stanno affiorando sono molto evidenti che possono rappresentare sicuramente è un trampolino di lancio per un grande sviluppo cooperativo
E da questo punto di vista però abbiamo bisogno il concorso di tutte le forze sociali ed economiche e e delle istituzioni quindi mi sembra che riprendere il discorso dei patti territoriali proposti da alcune o meno
Un tavolo di confronto attorno al quale a livello locale siedono pubbliche istituzioni forze politiche ordina il sergente economiche prima fra tutte l'ordinazione dei lavoratori sindacati dei lavoratori attorno a progetti di sviluppo
Significhi creare quell'ambiente tra virgolette che ha reso possibile tanti anni fa
In qualche area del Paese
La risposta ai problemi del sottosviluppo e della disoccupazione facendo comparazione
Una cooperazione che fosse
Come missione prioritaria privilegiasse la pure e semplice razionalizzazione salvaguardia anche rafforzamento se vogliamo dell'esistente senza farsi carico con la dovuta forza e prende la promozione dello sviluppo credo che sia destinata a una leggero inesorabile declino perché viene meno alla sua funzione alla sua alla sua ai suoi valori e la sua cultura la sua missione
Quindi io accolgo volentieri queste
Quello che diceva Cofferati aver il coraggio di lanciare e di raccogliere delle sfide io credo che ognuno nell'ambito delle rispettive organizzazioni debba dare un contributo a proprio per fare un salto di qualità della sale nel raccogliere le sfide Chierici a fare questo credo che potrà essere protagonista del futuro e le ordinazioni che riusciranno a fare questo sicuramente potranno aprire nuove frontiere dello sviluppo economico e sociale
Bene detto questo perché per me era presente o le conclusioni quindi risparmio dopo però su alcuni aspetti
Do la parola Patrizio Bianchi
Allora fate le conclusioni del Presidente io faccio il posto scritto perché queste sono sostanzialmente già fatte le conclusioni cosa e concludo no altri rotto poi questa cosa qui no le mie considerazioni sono questi giusto un attimo di sintesi del dibattito di in questa seconda parte dall'ordinata mi pare che sia nel Semenya molto chiare che
Bisogna di uscire da questa dibattito sul mercato liberismo fatto un tanto al chilo e capire come il mercato non è una cosa che c'è mercato una cosa che si costruisce e si costruisce facendo partecipare al gioco il maggior numero di Gente possibile compare tale condizione di entrata e d'altra parte mettendo un contesto istituzionale che favorisca al massimo il decentramento delle decisioni
Questo mi pare il nostro della questione il naso e la questione noi siamo estesa il mercato quando ripartiamo dal basso
Allora in questo senso che questo ragionamento delle regole trova la sua sostanza
Noi sostanzialmente possiamo ripartire dal basso per avere una struttura che porto perché è fortemente radicata può in un qualche modo aumentare il grado di concorrenza del sistema
Evitare inique le concentrazioni che sono in qualche modo è chiaro un elemento comunque di riduzione delle capacità di decisione
E dall'altra parte però questo funziona se non soltanto le imprese si moltiplicano ma sente qualche modo dal basso ci sono delle istituzioni che riescono a far funzionare
Questa molteplicità
Qui richiamo di Fabio dopo è molto chiaro molto importante direi cruciale per tutto il nostro ragionamento
State attenti a non confondere le istituzioni con le vecchie pubbliche amministrazioni o con delle nuove amministrazioni che semplicemente surrogano quelle precedenti
Adesso è che quando ne parliamo di mercato
Noi stiamo in realtà creando un nuovo contesto istituzionale che si deve basare sulla molteplicità e suo decentramento questo vuol dire che c'è una questa sì è la vera rivoluzione istituzionale che non di fronte perché se noi ripartiamo dal basso ma le strutture vengono quelli prima i modi di ragione manopole di prima ma soprattutto di fronte a dei problemi invochiamo sempre qualcuno che dall'altro decida tutto sommato teniamo sempre in una società e non di mercato
Allora mi pare che la sintesi di questa giornate di oggi sia questa
La costruzione di una società di mercato cioè la costruzione di una Società aperta
Richiede da una parte una maggiore capacità di tenere uniti i ragionamenti economici sociali istituzionale non è più possibile ragionare per pezzi staccati
Non è che si vogliono regole perché prima qualcuno era fuori delle regole
Ma sia molto chiaramente anche la costruzione di una società di mercato implica dei codici di comportamento questi dodici Bologna il cui comportamento possono essere il primo Carrino porta via tutto
E alla fine avremo una società monopolizzata autoritarie
O altrimenti avremo una principio Carla chiaro chiarissimo che invece no attenzione una società funzione quanto più è molteplice quindi quanto più si garantiscono le entrate
Si garantisce che nessuno sia ad una funzione di tipo autoritario e dall'altra parte si creano opportunità di crescita qui c'è un importante discorso che faceva Cofferati prima che mi sembra cruciale state attenti che tutto questo nostro discorso calato nella società italiana oggi non ha senso se in questo Paese non riprendiamo a ragionare di sviluppo
Si dice ma come è possibile ha ragione di sviluppo quando abbiamo questa storia deficit pubblico che ci strangola
No signori qua la Ventura l'avventura vera e cogliere il nocciolo delle privatizzazioni delle dei razionalizzazioni della destabilizzazione dell'economia
Per inventare cammini di sviluppo in cui la crescita non sia più una funzione dipendente del deficit pubblico
Queste no sulla questione
Il vero della sfida che questo Paese deve avere è l'immaginare che noi tutto sommato possiamo far nasce dal basso un modello di autorganizzazione in cui gli asili di una parte della scuola una parte dei servizi sanitari hanno bisogno di un livello amministrativo che detti le regole
Che vuol dire trasformare le strutture sanitarie vuol dire cambiare struttura sanitaria Cudia informare gente nuova strutture sanitarie livelli di tutela anche nei confronti di questi livelli amministrativi ma vuol dire però Farnace dei soggetti che ha una capacità di organizzare i servizi riorganizzare la produzione di organizzare la distribuzione allora un invito semplicemente in chiusura sentite le presta il tutto questo cambiamento e quindi nel vostro convegno nel vostro congresso non riducete il dibattito della trasformazione a un fatto semplicemente di ingegneri della sopravvivenza questo non farebbe nel bene a voi né bene a tutti noi
Bianchi concludiamo con un po'di ritardo non occupavano tonda