L'evento è stato organizzato da Forza Italia.
Sono intervenuti: Silvio Berlusconi (FI).
Tra gli argomenti discussi: Berlusconi, Elezioni, Forza Italia, Politica.
La registrazione audio ha una durata di 45 minuti.
Rubrica
Dibattito
15:30
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13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
FI
Regia
Cari
Cari amici
Cari amici penso che possiamo e dobbiamo cominciare vi dico subito che a me competono due cose che faccio con estremo piacere
Una e di cedere prima possibile la parola Silvio Berlusconi naturalmente
Ma un'altra che riveste una qualche importanza e credo anche un qualche significato oggi e cioè leggervi i messaggi
Che a Silvio Berlusconi come leader del Polo delle libertà e del buongoverno hanno indirizzato i responsabili di tutti i nostri gruppi alleati in questa coalizione
Sapete il significato è importante perché leggevo in un giornale di questa mattina
Un'espressione che suonava più o meno così il Paolo virgola questo sogno infranto
Le parole che sto per leggervi solo la migliore e più eloquente testimonianza che il Polo è vino vegeto e sarà vincente
Non voglio rubare tempo a Silvio Berlusconi perché siamo venuti qui percepire Luís e quindi vado subito leggervi i messaggi dei nostri colleghi dicendomi subito che farò anche una operazione leggermente scorretta e cioè i più lunghi veri sintetizzo perché altrimenti diventa troppo come dire chiacchierone la cosa comincio dal messaggio di Gianfranco Fini
Caro Silvio il ventisette marzo non è una data da mettere nella bacheca dei ricordi
Un anno fa l'Italia che lavora e che vuole lavorare premiò il tuo ottimismo nel futuro e punito i colpevoli del dissesto economico finanziario e della insicurezza sociale
Oggi lo spirito di libertà del ventisette marzo
Più vivo termali
Lo sanno
Lo sanno anche i tanti i nostri avversari le cui Bugie e la cui arroganza dimostrando anzitutto il timore di essere nuovamente battuti quando a Scalfaro piacendo e comunque prima possibile
Invita
Gli italiani potranno tornare alle urne per rinnovare il Parlamento
Solo
Sono certo che dal risultato elettorale del ventitré aprile giungerà la conferma della rinnovata fiducia degli italiani nel Polo oggi unito e determinato
La rivoluzione democratica avviata un anno fa non è stata vinta ma solo interrotta ed è pronta a riprendere per sviluppare i suoi positivi effetti per il futuro dell'Italia
Alleanza nazionale e lealmente al fianco tu nuovo e degli amici di Forza Italia in questa
In questa nuova ed impegnativa battaglia di libertà e di autentico progresso un caro saluto con l'amicizia e la stima di sempre tuo Gianfranco Fini
Devo sintetizzare un messaggio un pochettino più lungo quello che quello dell'amico Raffaele Costa
E naturalmente ce lo manda all'Unione a nome dell'Unione di Centro e devo dire anche che costa e oggi assente da Milano soltanto perché impegnato a Padova in una manifestazione proprio del Polo delle Libertà
Raffaele costa finisce con una frase che contiene il senso della sua lettera
E gli dice alla fine viva il ventisette marzo inteso come primo tempo di una partita che resta ancora molta da giocare ed a vincere
In semplicità cercando di capire le ragioni degli altri senza stancarsi di stare sempre dalla parte del signor cittadino
Gremiti Carofiglio i cattolici liberali parte integrante del polo moderato chiedono che si possa andare alle elezioni nel più breve tempo possibile per recuperare al gioco democratico
La regola laurea
Per cui governa chi vince e non si perde
L'amico Furio cubetti presidente dei federalisti liberaldemocratici scrive fra l'altro eravamo convinti mi si riferisce al momento della scissione di questi nostri colleghi dalla lega
Siamo come eravamo convinti che soltanto con il Polo delle libertà potevamo sperare di realizzare una trasformazione dello Stato in senso liberista e federalista
Questa convinzione non è mutata e di federalisti sono oggi nelle liste del Polo per le prossime elezioni regionali perché soltanto unendo le forze senza miopie egoismi di gruppo di bandiera
E conseguendo una chiara vittoria si potrà costringere i difensori della Prima Repubblica a restituire al popolo il più presto possibile la sovranità consentendogli di scegliere nuovamente con elezioni politiche da chi vogliono essere effettivamente governati
A nome dei cristiano democratici Pier Ferdinando Casini scrive caro Silvio
Considera idealmente presente fra voi il Centro cristiano democratico
A questa manifestazione che ricorda il comune impegno del ventisette marzo e chiede a tutte le forze del Polo di rinnovare un reciproco patto di solidarietà e di comunità davanti agli elettori
Un anno fa il tuo impegno politico ha consentito ai moderati di vincere una sfida quasi impossibile con la sinistra
Chi come noi ha sollecitato questa tua decisione e oggi ancor più fortemente impegnato a non disperdere quello spirito comune che ha determinato un vero cambiamento nella politica italiana
L'occupazione del centro politico italiano il rinnovamento della classe dirigente è stata l'arma vincente di Forza Italia sono certo
Sono certo che assieme e sotto la tua guida potremo consolidare nei prossimi mesi un ristoro un risultato e produrre un nuovo ventisette marzo
L'ultimo messaggio come si conviene e anche dell'ultimo arrivato
E dice caro Silvio oggi ricorre il primo anniversario del ventisette marzo mille novecentonovantaquattro il giorno della tua grande vittoria elettorale
Allora allora siamo stati
All'ora siamo stati avversari leali
Anche Chiti è stato avversario da posizioni di centro come me
Non può tuttavia non riconoscersi il grande merito di aver offerto un fondamentale punto di riferimento all'elettorato moderato di gente che lavora e che fa il proprio dovere
Sull'elettorato che è stato frastornato dalla scoperta dalla corruzione di tanta parte del personale politico dei partiti tradizionali e che tuttavia per mille buone ragioni non voleva votare per la sinistra
Senza
Di questo la sinistra con poco più di un terzo degli elettori avrebbe conseguito la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento
A distanza di un anno l'operazione politica nella quale siamo insieme impegnati
Vuole dare una rappresentanza più forte e più organica all'Italia che produce e che lavora
Che vuole la solidarietà ma non il clientelismo e lo spreco è questo il centro che vogliamo unificare e sviluppare soprattutto Ida buon lavoro
Amici io lo voglio aggiungere niente perché credo che sia realmente il momento risentire Silvio Berlusconi volevo solo aggiungere una cosa grazie grazie di cuore per essere così numerosi oggi con noi Silvio Berlusconi
Grazie
Ringrazio implora
Grazie
Vero
Grazie
Vogliamo che questa sia
Una ricorrenza di festa e quindi lasciamo fuori da questa ricorrenza
Ciò che magari ci viene spontaneo nell'impeto della passione politica
Guardiamo indietro ma soprattutto guardiamo avanti
E lasciamo che questo nostro incontro
Sia un incontro valido
A incidere prima ancora che nella storia
Nella nostra mente nel nostro cuore
Quell'avvenimento
Di esattamente un anno fa
Che portò tanti cambiamenti nel nostro Paese
E che ci vide protagonisti
Di un cambiamento grande
Il cambiamento della storia dell'Italia
L'Italia della gente
Quel giorno
Vuole mettere fine
A una politica dei partiti
Che fino allora aveva dominato
E la vittoria che fu la vittoria di Forza Italia degli altri partiti del Polo ma soprattutto della gente
Fu davvero una vittoria che la gente ottenne un contro tutti
Contro
I grandi giornali dei grandi gruppi proletari
Contro la televisione di Stato egemonizzata dalle sinistre
Contro la gioiosa macchina da guerra delle sinistre
Contro la sinistra democristiana al potere con Martinazzoli
Ora
Contro l'establishment finanziario economico alleato con le grandi confederazioni sindacali con la grande burocrazia romana
Contro insomma tutti coloro
Che fino a quel giorno avevano retto
E tenuto saldamente nelle mani
Il potere nel nostro Paese
Fu una vittoria
Contro tutti di tutti noi
Nel della gente
Della gente
Che lavora
Della gente
Che intraprende
Che rischia che si sacrifica
Che allieva dei sacrifici figli che fa il proprio dovere che crede nello Stato che crede nel futuro del suo Paese
Della gente insomma
Che fino a quel momento veniva tenuta lontana
Dalla politica che sembrava appartenere soltanto all'establishment all'élite
Fu il ventisette di marzo
Una grande vittoria di tutti noi una vittoria
Della gente
è una vittoria elettorale
Ma purtroppo
Le vecchie strutture che reggevano il potere sono rimaste intatte
Sappiamo tutti che cosa sono riusciti a combinare in così poco tempo fa
Eppure
Un anno dopo questa grande svolta
Del ventisette marzo
Io resto sono sicuro che voi lo restate con me
Io resto quello ottimista
Orgoglioso
Positivo
Fattivo lasciatemelo dire
E anche sognatore che credo ormai col voi ben conoscete
Il nostro movimento
Forza Italia sta diventando adulto
Ma senza perdere nulla del suo impeto del suo slancio giovanile
Della sua capacità di costruire un futuro
Che a portata di mano noi ne siamo certi ma che ai Filistei
Sapete chi
Aveva le finestre
Sembra sempre impossibile
Diciamolo non siamo esperti nelle troppe malizie della politica tradizionale
E ogni tanto
Sembra quasi
Che ci perdiamo nel labirinto romano
Ormai in realtà abbiamo creato una nuova politica
E potete star certi che toccherà ad altri fare i conti con questa nuova politica
Fare i conti
Fare i conti con questa nuova Italia
Che noi rappresentiamo senza boria senza alterigia ma anche senza complessi
Il prossimo ventitré aprile che ormai è vicino
Il prossimo ventitré aprile
Suonerà una campana
Il Paese che ha scelto il rinnovamento delle libertà
Farà sentire
Con un rintocco
Il suo amore per la verità e il suo rifiuto della menzogna
I signori della politica romana si sveglierà hanno da questo lungo sogno ad occhi chiusi che ancora carezza no
Il sogno di cancellare dal calendario delle cose avvenute la grande rivoluzione pacifica democratica e popolare
Che il ventisette marzo del novantaquattro ha condannato i vecchi partiti
Le vecchie oligarchie
E gli altri curatori fallimentari della Prima Repubblica
Con un colpo di mano
Con un colpo di mano
Si può mettere in minoranza nel Parlamento quella che la maggioranza del Paese ma non si riesce a spegnere nei cuori e nella testa della gente
La distinzione tra il diritto e il torto tra le cose giuste i soprusi tra quanto ebbene quanto è male nella vita di una grande nazione
Con un colpo di mano
Si può affermare provvisoriamente un paese come il nostro ma è più difficile
Anzi è impossibile indurlo a tornare indietro
Prima o poi gli italiani che lavorano che producono che inventano che rispettano il bene pubblico
Che coltivano i valori della famiglia il senso dello Stato insomma gli italiani che amano il loro Paese e che sperano nel suo avvenire
Sono presi dal desiderio irrefrenabile di rimettersi in cammino
E allora crollano le dighe dell'ipocrisia crollano i contrafforti con cui si cerca di far sorreggere il castello delle manipolazioni delle falsità e allora la verità dilaga come acqua limpida e travolge ogni resistenza
Sento con assoluta certezza e con me lo sento non milioni di italiani che la primavera delle libertà sta per ripartire e che stiamo per riprendere il nostro destino tutto intero nelle nostre mani
Faremo è un altro
Ventisette marzo
Come una grande forza tranquilla
Che non coltiva odio alcuno
Né alcuno spirito di vendetta
Faremo un altro ventisette marzo e questa volta ancora più straordinaria consapevole
Di quello che oggi siamo qui a celebrare
Cari amici
Il diciotto aprile del novantatré due anni fa
L'ottanta per cento dei nostri concittadini decise di cambiare strada
La vecchia Repubblica aveva dato in mezzo secolo tutto quello che poteva dare
E negli ultimi anni la vita dei partiti era profondamente degenerata
Non esistevano più Progetti ma tattiche
Non c'erano più valori ma convenienze
Non c'era più il senso di quella comunità di individui liberi che noi siamo
Al suo posto
Si affermava la logica del gruppo la ricerca continua dell'interesse particolare
Le istituzioni si erano come prosciugata e della loro linfa vitale
Avevano perso autorevolezza e credibilità
Anche agli occhi dell'Europa e del mondo
Scegliemmo di cambiare affrontando la questione alla radice
Con un grande referendum popolare
Dicemmo basta ai cinquanta governi in cinquanta anni ai governi chi di corto respiro e dalla vita convulsa
Basta quelle lezioni in cui sembra che abbiano vinto tutti
Basta alla lottizzazione di tutto anche dell'aria che respiriamo
Basta alla spartizione fra bande nei conciliaboli segreti dei segretari politici e ha il politichese incomprensibile che l'accompagnano come un rituale
Basta al sistema della rapina fiscale sul reddito di chi lavora e dello spreco istituzionalizzato del danaro di tutti
Basta
A un sistema
Che toglie dalle mani dell'elettore il potere di decidere chi governa e chi sta all'opposizione
Il basta alto forte
Che gridavano allora
Era un atto d'amore per il nostro Paese
Capivamo che la politica degli inganni
Si era trasformata nel tempo
In un grande inganno della politica
Capimmo che il costo di questo dominio delle consorterie era diventato troppo elevato
E che un sistema economico gravato da due milioni di miliardi di debiti doveva cercare il consenso popolare
E in un nuovo sistema
Un sistema pulito e moralizzatori
Le energie per riscattarsi e per rinascere
Per questo volemmo una nuova legge elettorale
è un sistema del maggioritario in cui non si possono avere due parole due verità due tattiche due scopi ma un solo linguaggio quello dell'autenticità e della lealtà verso chi dà il mandato di rappresentare il popolo ha una classe dirigente
Passato
Questo grande momento di democrazia passato il referendum
Arrivò puntuale
Un primo tentativo di restaurazione
Dopo il diciotto aprile del novantatré le vecchie oligarchie hanno scelto le vecchie sinistre per restaurare un qualche metodo consociativo
Per impedire che una politica moderna e pulita fatta nell'interesse della gente e sotto il permanente controllo della gente
Prendesse il posto delle tecniche politiche tradizionali
E per loro sembrava che fosse fatta
Le elezioni del ventisette marzo del novantaquattro
Dopo la prova generale delle elezioni amministrative dell'autunno in cui ricordate benissimo che con il trentaquattro per cento dei consensi ottennero l'ottantacinque per cento dei sindaci
Sembravano destinate
A incoronare gli uomini
Della restaurazione partitocratica
Ma furono un falso allarme
E furono loro
A chiedere elezioni subito sicuri come erano di vincerle
Ottennero di poter votare quando e come volevano per c'è
Perché niente più instabile e volubile della funzione dell'arbitro nel nostro Paese
Come andò a finire
Lo sappiamo tutti
Terzo ero rovinosamente la sfida
Ci avevano incautamente lanciato
In questo anno
Mi sono posto spesso due domande
Mi sono posto tante altre per la verità
Ma queste riguardano le sinistre perché le sinistre hanno perso
E ancora
Miglio
Della carne
La prossima volta
Il discorso me lo scrive lei perché il suo senza senso di sintesi è maggiore del mio
Mi sono chiesto
Perché non hanno saputo accettare la sconfitta
E perché
Invece hanno voluto paralizzare il Paese in omaggio una mia mio per volontà di rivincita
è ovvio che le sinistre hanno perso perché promettevano agli italiani qualcosa che gli italiani non volevano
Un'economia dominata dallo Stato e fondata non già sulla protezione del più debole ma sull'assistenza
Generalizzata
Offrivano una politica non trasparente fondata sulla presunta sapienza degli apparati e non su un contatto diretto con i cittadini
Usavano un linguaggio un gergo per addetti ai lavori fatto per i schiudere intimidire invece che per informare i convincere
Proponevano un modello di società
In cui le grandi libertà di associarsi di comunicare di intraprendere di rischiare di vivere del proprio lavoro e del proprio reddito sono condizionate controllate imbavagliati ingessate censurate umiliante in favore del paterno loro dicono benevolo onnipresente dominio dello Stato
Insomma ancora e sempre
La religione dello statalismo
E del collettivismo come principio assoluto
Quando dico queste cose
Che la maggioranza degli italiani pensa
Mi si obietta che ho una visione della funzione delle sinistre troppo legata al passato del comunismo e dell'anticomunismo
Dovrei cambiare mentalità magari di farmi Lucca
Sedermi in qualcuno di quei salotti in cui la gente comune
Che è il fondamento delle fortune del nostro Paese è disprezzata e il risa
Come un popolo da niente
E dove anche chi ha fondato aziende che ha lavorato chi ha faticato chi ha combattuto mille battaglie le ha vinte chi ha dato prestigio onore al proprio Paese chi ha fondato un partito che ha vinto le elezioni non è neppure considerato
Degno di essere classe dirigente
Insomma
Mi misi consiglia
Di lasciare al passato questi vecchi fantasmi del comunismo e dell'anticomunismo
Eppure
Non io
Ma la stessa sinistra ha dimostrato
Io reputa vilmente
Una sua vocazione illiberale
Una sua insopprimibile tendenza a sostituire l'organizzazione politica al libero consenso popolare
A sostituire il controllo sociale e l'invadenza dello Stato al primato della società e degli uomini liberi
Infatti di una di queste decisive libertà
Quella di scegliersi con il voto il governo che si desidera
Le sinistre italiane hanno fatto letteralmente strane
E ora
Con l'aiuto di un decreto legge sulla par condicio decreto Pinza
Un decreto che essa di burocrazia
Di censura e di prevaricazione liberticida particolare
Vorrebbero
Vorrebbero spegnere le campagne elettorali
Soprattutto le nostre
E mettere il cittadino al riparo della informazione
Della discussione che sono invece per noi liberali risale della democrazia che noi vogliamo la democrazia liberale
Ma la risposta più importante riguarda la prima domanda
Perché non hanno accettato la sconfitta e non hanno scelto come avviene in tutte le democrazie del mondo di preparare un'alternativa al governo Berlusconi di chiedere agli elettori i voti per realizzarla
Anch'io credo di sapere
Perché coloro
Che si dicono ex comunisti si sono comportati così
Hanno capito che il nuovo sistema politico
Partorito dal ventisette marzo li avrebbe obbligati
Non solo
A cambiarsi dal profondo
Non solo a cambiare pelle
Ma hanno capito che gli italiani non avrebbero mai dato la fiducia a uomini d'apparato a funzionari di partito senza spessore e senza storia
Ed è per questo
Appunto per questo per salvare se stessi
Che il leader della sinistra
Invece di aiutare il Paese ad andare avanti
Stanno cercando di farlo tornare indietro
Non hanno accettato la sfida del futuro e sono ricorsi al trucco del ribaltone parlamentare per fermare il futuro
Ma si può affermare
Si può fermare
Il futuro di un Paese
Crediamo tutti vino
Con voi
Io credo
Che quella che ho
Già molte volte definito come la religione del maggioritario
Si è già diventata
La consapevole coerente scelta della maggioranza assoluta degli italiani
La decisione di approntare un piano di guerra
Il cui scopo fin troppo evidente
E l'eliminazione di Forza Italia e del suo leader dalla scena politica
è stata per le sinistre una decisione incauta no
Alcune sapete che proprio
In questi giorni sognano i tentano di varare leggi e decreti a persona ma parlando di regole
Ma si tratta sempre di divieti di invasioni di campo da parte dello Stato
Di diritti conculcati
Di limitazioni delle libertà piuttosto che di una consapevole organizzazione e garanzia della libertà
Non si sono nemmeno accorti e non vogliono capire
Che in tutti i Paesi civili del mondo la legislazione antitrust è una legislazione che vale sempre e per tutti
Al fine di regolare il principio della concorrenza e della libertà di impresa in ogni settore finanziario industriale dalle automobili al computer dall'azionariato alla comunicazione
Avvocato
Ma il
Filmare l'antitrust
A cui pensano loro è solo un altro nome
Per qualcosa che conosciamo assai bene
L'esproprio dei diritti civili la distruzione e la devastazione vandalica di quanto costruito con il talento il sacrificio il lavoro e la passione degli uomini liberi
Solo un nuovo Parlamento
Solo un nuovo Parlamento
Forte del consenso popolare
Ed espressione davvero della maggioranza del Paese
Può dignitosamente legittimamente legiferare in materia istituzionali tanto gravi e delicate
Compresa quella che riguarda la revisione costituzionale del modo di leggere il Presidente del Consiglio
Ma per fortuna
Invece di riuscire ad eliminare l'avversario
Realizzando il loro sogno mal dissimulato
I protagonisti del ribaltone si sono divisi e dispersi
E oggi per il colmo
Nel ridicolo
Non sapendo più a che santo votarsi
Si attaccano alla faccia larga e pastosa di un dottor Balanzone
Ero indeciso tra il dottor Balanzone Fra Giocondo
Ho deciso poi per il dottor Balanzone
Un vecchio manager delle partecipazioni statali chi si candida al leader
Mentre la ragione vorrebbe
Che uno
Prima sia un leader e poi si candidi a qualche carica pubblica
Naturalmente
Naturalmente
Cercano di estendere ai loro penosi giochetti
Coltivando una grottesca illusione anche a quel leader della destra democratica l'amico Gianfranco Fini che è stato e resta compagno reale della grande avventura del ventisette marzo
Ma noi
Ma noi siamo certi
Che il Paese sta con noi
Altri amici
Sono arrivati a rafforzare la nostra straordinaria alleanza
L'alleanza dei popolari
Fucileria lo
Motivi forti
A farsi cui ci legano al di là degli uomini al di là degli uomini
Al di là degli uomini
Principi e valori comuni
Cui ci regalò i principi irrinunciabili della nostra comune tradizione cristiana
A cui ci legano la tensione al bene comune la tensione alla pace alla giustizia
Il sentimento che l'istruzione deve essere libere che libera deve essere la scuola
Il sentimento della fratellanza dell'altruismo
L'aiuto a chi non ce la fa a chi ha più bisogno a chi ha meno anche da questi sentimenti e da questi principi non potranno non scaturire programmi comuni in cui insieme
Crederemo adopereremo
E quindi questa alleanza non è un'alleanza legata soltanto alla congiuntura la convenienza del momento è un'alleanza che nell'elettorato si era già verificata e che forse in ritardo
Sì è oggi solidificata un'alleanza che io sono certo durerà
All'alleanza dei popolari finisce l'altra alleanza dei cattolici dei cattolici liberali
Dei cattolici
Che hanno le loro radici
Non solo nella dottrina sociale della Chiesa ma nell'umanesimo liberale
In quell'umanesimo che anche noi
Abbiamo nelle nostre radici e che dal primo momento
Hanno capito il far parte
Nel grande gruppo dei partiti moderati che dal primo momento sono con noi
L'alleanza
Dei liberali
L'alleanza
Dei federalisti che sono rimasti leali al patto stipulato con gli elettori
E anche
Al di là di qualche scelta
Francamente poco comprensibile del loro leader anche la grande maggioranza dei riformatori
Qui la pianta
Gli altri vogliono seminario piantare
E che ha un nome molto preciso la pianta della zizzania io sono sicuro che non crescerà mai nel campo del Polo della libertà e del buon governo
La verità e sotto gli occhi di tutti
Nei mesi che ci separano dal colpo di mano noi siamo rimasti uniti
E anzi ci siamo rafforzati
Mentre loro si sono frammentati e si riducono proprio ora alla riproduzione della vecchia alleanza Catto comunista fra sinistra di classe sinistra democristiana
Rispolverando un vecchio amore che fu la base del consociativismo della Prima Repubblica quello per intenderci che ha portato al disperante e disperato baratro dei due milioni di miliardi di debiti
Della nostra Italia
Cari amici
Care amiche
Quando intendo amici intendo sempre gli amiche per prime
Nelle quattro settimane che ci separano dalle elezioni regionali
Avremo modo di far capire a tutti
Che è quello del ventitré aprile
è un voto politico tra i più importanti della nostra storia
Hanno voluto a tutti i costi confiscare il diritto degli italiani ad avere tempestive elezioni politiche sicuri come erano che le avrebbero clamorosamente perse
Hanno lasciato che sull'altare del loro interesse particolare
Sì sacrificarsi ero le quotazioni della lire e dei titoli e il tasso di inflazione
Alla rapina politica gli autori del ribaltone
Hanno aggiunto la rapina economica in danno dei risparmiatori
E allora
Allora noi chiederemo agli elettori
Di fare delle elezioni regionali
Un grande pronunciamento democratico a favore della libertà e dei diritti dei cittadini
Governeremmo nelle regioni italiane in nome del buon governo
Della sicurezza e della pace civile
In nome delle idee e dei
Cioè fino in fondo saremo dirigenti nello spiegare città per città
Che cosa significa un governo regionale delle libertà
Che cosa significa riscattare la sanità dallo scempio che se n'è fatto che cosa vuol dire migliorare i servizi
Che cosa vuol dire mettere il cittadino al centro dell'interesse pubblico
Difendendolo dall'inefficienza e dall'arroganza di certi apparati pubblici di certi forte funzionari pubblici di certe usura dimostreremo che le regioni italiane si possono governare in modo diverso
Da come avviene in quelle regioni rosse in cui da molti decenni non si muove foglia che il partito non voglia in cui gli apparati di consenso
Soffocano la società civile mortificano le diversità
Le individualità lo spirito di intrapresa e di autorealizzazione che sono il meglio della cultura italiana
Ma il ventitré aprile
Ci collegheremo soprattutto con quel sentimento di rivolta
Che induce la maggioranza dei nostri concittadini
A opporsi al ritorno del professionismo politico
Il ventitré aprile milioni di italiani eleggeranno i consigli regionali e chiederanno al tempo stesso un nuovo Parlamento repubblicano
Chiederanno la verifica generale di un voto politico che è stato tradito e vilipeso dalla logica sleale del sabotaggio e del voltafaccia
Il simbolo di Forza Italia
Ed è il nuovo centro popolare
è lì anche per questo
E la possibilità di un voto utile per governare meglio le nostre regioni le nostre Province le nostre città
Ma è anche la bandiera elettorale a disposizione di tutti gli italiani per bene che non vogliono il prevalere dell'inganno
La nostra
A proposito del voto non è una posizione rigida
Questa è la caricatura che della nostra posizione fanno gli avversari
La nostra è una posizione di responsabilità
Aperta e ragionevole
Siamo un movimento di laici e di cattolici uniti dal platino patriottismo repubblicano
E dall'attaccamento alla cultura della vita
Che si riflette anche nel più recente magistero di Giovanni Paolo secondo
Siamo
Al servizio di questo Paese
Ne vogliamo esprimere i sentimenti più profondi e le emozioni più vere
Siamo contro i palliativi e siamo invece per le grandi riforme
Siamo contro le piccole manovre di bilancio contro le tasse senza senso ne misura e siamo invece a favore di una vera riforma fiscale che avevamo già messo in cantiere
Siamo contro i segnali di un nuovo patto consociativo tra governo e sindacati sulla materia delle pensioni
Perché abbiamo il convincimento che uno dei compiti decisivi di chi governerà l'Italia è quello di garantire una pensione a chi ne ha diritto e anche un avvenire i nostri figli minacciati dalla calamità del debito pubblico
Siamo ben fermi
Nel nostro proposito di garantire un governo di legislatura che sia espressione della maggioranza democratica del Paese
Che sappia mettere fine allo spreco del denaro pubblico risanando il debito pubblico
Che sappia ridare slancio all'economia privata
Che sappia risolvere il problema della disoccupazione della disoccupazione giovanile della disoccupazione del sud mantenendo confermando l'impegno a dare almeno ma più
Di un milione di posti di lavoro basta che ci lascino lavorare
Siamo
Ben fermi
Nel garantire un governo
Negarne garantire un governo che attui tutte le grandi riforme necessarie all'ammodernamento del Paese
Un governo che dia ordine e sicurezza
Che combatta la criminalità
Non solo la criminalità organizzata ma anche la criminalità comune
Un governo che sappia guardare al benessere per potere una volta conquistato il benessere essere generoso con chi non ce la fa
Siamo soprattutto
Fermamente intenzionati
A fare quell'operazione che i classici latini chiamavano
Re Peuterey
Libertate
Vogliamo riprenderci la libertà la nostra libertà
Quella legalità che con le nostre mani ci siamo costruiti il ventisette marzo del mille novecento novantaquattro
Nella
Allora
Allora
A
Quanti quindi
Qui qui quest'quindi quanto quanto quindi quindi quanto qui qui qui quella quindi quindi quanto qui qui qui qua quindi qui quindi quindi qui qui quindi qui qui qui qui qui quest'qui qui qui quindi qua quindi qui questo quindi quanto quindi quanto quanto qui quindi quindi quindi qui quindi quindi qualche qui qui qui quanto qui quindi quanto qui quindi qui qui qui questo
Qui qui quindi qui qui qua questo qui quindi quest'quindi qui quella qui
Quindi qui quindi quindi questo qua quindi quindi quindi qui quest'quest'qui quindi qui qui quindi questo quindi quindi qui quando qui qui quindi questo quindi quindi qui il tutto qui quindi quindi quindi questo qualche quanto quindi qui quindi qui quindi qui qua quanto qualche quindi qui quello qua quindi quanto quattro qui qui questo qui qui quindi
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