Il Summit mondiale sul clima di Berlino (28 marzo - 7 aprile)

Radio radicale
Inquinamento aumento delle temperature cambiamento delle stagioni innalzamento del livello dei mari e regressione dei ghiacciai buco dell'ozono questi alcuni degli effetti disastrosi delle attività umane sul clima globale frutto della predazione cui sottoponiamo il pianeta Terra
Proprio sul clima si tiene in questi giorni a Berlino un summit mondiale iniziato il ventotto marzo si concluderà il sette di aprile
Vi partecipano circa centosessanta Paesi e rappresenta l'ideale continuazione del vertice mondiale di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo
Si tratta di un appuntamento politicamente decisivo
A tre anni di distanza è infatti la prima conferenza internazionale organizzata dall'ONU cui prenderanno parte i rappresentanti dei governi che arriveranno ricordiamo a Berlino il quattro aprile prossimo per l'Italia sarà presente il ministro dell'Ambiente Baratta
Dopo Berlino insomma si capiranno le intenzioni dei singoli Stati e si misurerà l'impegno dei Paesi industrializzati il cosiddetto nord del mondo
Nel fissare concretamente obiettivi e scadenze per frenare una tendenza dalle conseguenze altrimenti catastrofiche
Principale responsabile del cambiamento climatico il di ossido di carbonio prodotto dall'uomo
La comunità scientifica ci ha avvertito a riguardo
Se immissioni di CO due nel mondo continueranno allo stesso ritmo attuale nei prossimi venti anni l'aumento sarà del cinquanta per cento i paesi industrializzati sono responsabili oggi del settantacinque per cento delle emissioni di CO due nel mondo
Già nel novantadue arrivò la questione del clima ha svolto un ruolo grandissimo e la convenzione che ne è derivata firmata da circa centosettanta Paesi e ratificate dal centodiciotto più l'unione europea sebbene insoddisfacente ha fissato però degli obiettivi per il contenimento del rischio sottolivelli si dice accettabili
Si legge all'articolo due della convenzione che bisogna mirare alla stabilizzazione delle concentrazioni di gas ad effetto serra nell'atmosfera ad un livello che eviti una pericolosa interferenza dell'uomo nel sistema climatico
Il summit di Berlino oggi serve a passare dalle parole ai fatti l'opportunità di fare un passo in avanti nella lotta contro quella che gli ambientalisti definiscono la catastrofe climatica la bomba clima a tempo
Un eventuale da ospitati nel protocollo di Berlino significherebbe impegni specifici e stringenti anche per governi ed industrie per la salvaguardia del clima
Queste dunque e attese e le aspettative e prima di ascoltare la voce di due ambientalisti ricordiamo che venti attivisti di Greenpeace e si sono arrampicati
A sopra una ciminiera di altezza di centonovanta metri di altezza di un'industria vicino a Colonia e tre di essi rimarranno arrampicati appunto sulla ciminiera sino al termine del sunnite
E appunto ascoltiamo a questo punto Giuseppe un un fiocco di Greenpeace è responsabile del Progetto prima e Fulco Pratesi presidente onorario del WWF
Giuseppe o nucleare il professor contabile del Progetto sul clima di Greenpeace
Allora appena incominciato il commento di Berlino che si concluderà l'abbiamo detto il sette di aprile ma cosa si discute a Berlino che appunto è una riunione che ha una grossa importanza a livello politico
Si tratta della prima riunione sulla questione del prima a livello di ministri dopo rio
A Río più di centosessanta Paesi hanno firmato una convenzione in cui si sono messi d'accordo sul fatto che è necessario riportare le concentrazioni di quei gas a effetto serra al di sotto diciamo di un livello di rischio
Però corrompe un principio molto generale la convenzione di rio dal poi ratificata dal centodiciotto Paesi più dal la comunità europea che ha ratificato in quanto comunità anche oltre che i singoli Paesi europei ovviamente
Adesso si tratta di passare dai principi generali a dei fatti concreti gli unici fatti concreti su che nel frattempo in questi tre anni sono andate avanti sono dei piani che i singoli Paesi hanno assunto volontariamente
Per stabilizzare le emissioni di anidride carbonica che il principale dei gas a effetto serra
A Berlino bisogna in qualche modo che si apre diciamo la parte del protocollo che dovrà fissare obiettivi e scadenze e dovrà diciamo apriva discussione est sul fatto se impegna attualmente preside Paesi industrializzati sono adeguati alla situazione oppure no ed è questo diciamo dal primo punto di scontro politico
Ecco il problema dei cambiamenti climatici in quella che Greenpeace definisce la Bamba climatica un problema
Dalle mille sfaccettature a Berlino si riscontra invece quello che viene definito il Toronto targhette ci può spiegare di che cosa si tratta diciamo che l'unica proposta sul tappeto che è stata presentata in settembre quindi sei mesi prima
Della conferenza questo era il regolamento la conferenza ma di scultura proposto può essere discussa soltanto se veniva presentata sei mesi prima e una proposta di protocollo presentata dall'Alleanza delle piccole isole Stato stata di una federazione
Di trentasei piccole isole Stato che sono quelle che in caso nel caso in cui l'effetto serra compiva andare come sta andando verrebbero sommerse dall'innalzamento dei vari nuovi soggetti che ai maggiori che corre i maggiori rischi
Il protocollo presenta proposte di protocollo presentata dalla l'Auris questa federazione
Consiste al cosiddetto Toronto Taliercio loro chiedono e noi siamo d'accordo con loro un taglio del venti per cento delle emissioni di anidride carbonica entro il due mila cinque rispetto a quello che sistema al novanta
E questo è un proposta che tende a modificare gli impegni attualmente assunti i paesi industrializzati fino ad oggi hanno assunto Santo l'impegno di stabilizzare le emissioni
Ma come ci dice ci dice anche l'Ipcc cioè la grande commissione di scienziati stabilizzare le emissioni non basta a stabilizzare le concentrazioni insomma questa questo c'è una differenza il concetto che
Che se non sembrano tutto e chi non adottano nuove per potere arrivare a un livello per potere mantenere
Basso il livello di rischio climatico è necessario fare dei passi per ridurre le emissioni la stabilizzazione delle missioni non basterebbe infatti
Ecco bisogna mantenere gli equilibri e questo grazie anche evidentemente alla collaborazioni all'impegno di tutti i paesi ma principalmente inizialmente dei Paesi industrializzati
In che modo si dovrebbero dividere l'impegno e qui veniamo quindi anche il rapporto tra scienza e quello che consigliano diciamo così gli scienziati del mondo scientifico e la politica quindi quello che poi è nella realtà la reazione a prestiti allegri a queste grida d'allarme
Durante diciamo questi tre anni di discussione al comitato di negoziazione ci sono varie ipotesi su come e possibile la cosiddetta Giolitti interamente ai suoi e significa come IP Paesi industrializzati aiutando i paesi in via di sviluppo possono diciamo ridurre le emissioni e come questa riduzione dell'emissione può essere attribuita sia all'uno che all'altro
Però queste sono le questioni diciamo abbastanza
Legate al fatto che intanto ci si metta d'accordo di far qualcosa come posso dire se prima non ci si mette d'accordo su qual è l'obiettivo tutto questo aspetto che riguarda la cooperazione tra Paesi più sviluppati a Paesi in via di sviluppo ed è difficile discussione i Paesi in via di sviluppo infatti l'atteggiamento prevalente ai Paesi come e la Cina e gran parte dei paesi che sono l'inizio del gruppo cosiddetto dei G settantasette sono i paesi in via di sviluppo loro dicono prima i paesi industrializzati facciano qualcosa di serio visto che sono i principali responsabili della situazione
Poi quando hanno dimostrato che a casa loro vogliono far qualcosa poi discutiamo cosa fare invece nei Paesi in via di sviluppo infatti diciamo nella convenzione firmata arrivo
Si accetta il fatto che i Paesi in via di sviluppo cioè quei Paesi le cui emissioni sono legate alla sopravvivenza di persone rinnova sprechi energetici ma sul a sua Eminenza diciamo intere popolazioni
Abbiano in realtà la prossima ricchi di emettere anche detto il futuro visto che devono raggiungere un livello uno standard diciamo al di sopra del livello minimo di povertà stabilito dalla dalle Nazioni Unite
I Paesi industrializzati gli Stati Uniti in Nord America e Nord Europa in primo luogo anche il Giappone
Sono quelli che son chiamati ad assumere intanto anche perché vorrei dire sono i Paesi che sono i principali re responsabili ma so anche Paesi che hanno le soluzioni barocche e tecnologia
Di efficienza e risparmio energetico le tecnologie delle fonti rinnovabili per tutto Peruzza continua vi sono invano
In gran parte dei paesi che hanno impiego ai ai Paesi ricchi quindi stop al loro modificare le politiche energetiche essenzialmente per ridurre le emissioni questo è il grande punto di scontro lo abbiamo visto in questi mesi e in queste vie in questi due anni
Come i paesi produttori di petrolio varate subito e qualche interista abbiano costantemente diciamo fatto o un'opera di freno alla convenzione proprio perché i consumi di petrolio dovrebbero la prospettiva diciamo amica del clima dovrebbero essere ridotti
E quindi è chiaro che gli interessi in gioco sono molto precisi Greenpeace si ritiene che oramai siamo vicini tecnologicamente la possibilità di fare una rivoluzione solare in campo energetico
è di pochi mesi la notizia che la più grossa compagnia del gas di del gas americano era proprio collegata la multinazionale abbocco ha proposto al governo americano la costruzione di una centrale solare nel deserto del Nevada
Proponendo un contratto trentennale di produzione di elettricità chiedendo proponendo di vendere elettricità a un costo inferiore a quello della media americana quindi quello che che si capisce che il solare quando passa da pochi mediate dalla produzione segni artigianale alla produzione di massa e industriale può dare una risposta può essere competitiva carbone a gas e petrolio
Quindi siamo vicini a questa soglia
Questa tecnologia è particolarmente adatta ai paesi in via di sviluppo che in genere hanno molto sole
E quindi sostanzialmente noi quindi fatti dal nostro il nostro documento a Berlino mostra che la cartolina si chiama rivoluzione solare e alla sua proposta è possibile spostare Investimenti
E e K e noi potremmo capire dal comportamento dei Paesi industrializzati in questo settore la loro reale volontà a far qualcosa di serio per il clima
Quindi Berlino servirebbe a capire il termometro per capire qual è la volontà ad impegnarsi in una riduzione dell'emissioni nocive per l'effetto serra quindi dicevo due
Sì perché Berlino tanto se questo protocollo dell'Auser skill unico paese industrializzato che in qualche modo con una lettera di gradimento che ha dato mandato al Segretariato in settembre e la Germania che anche il Paese ospitante
La Germania e i Paesi nordeuropei che sui Paesi che hanno poche risorse però molto l'ecologia
Sono anche per i più interessati ad andare in quella direzione è chiaro che poi sul piano politico il discorso che bisogna affrontare e una diciamo una democrazia di accesso alla risorsa tecnologia è chiaro che bisogna poi e il proprio propri cosa intanto metterla con i paesi industrializzati sull'obiettivo da raggiunge e poi e chiedere che i Paesi industrializzati rendano disponibili le tecnologie ai paesi in via di sviluppo senza passare attraverso meccanismi né ricattatori in quei meccanismi che hanno già creato problemi ai paesi in via di sviluppo con il debito pubblico
E quindi diciamo una sorta diciamo di meccanismi di equità per poter far sì che i Paesi in via di sviluppo non per non vadano non proseguono nel loro dalla loro evoluzione seguendo con la nostra che sarebbe di di disastrosa pensavo se in Cina ci fosse lo sviluppo e la motorizzazione come cioè da noi il clima sarebbe bello che andato sarà dobbiamo in qualche modo evolversi
E consentire non solo ai paesi in via di sviluppo di poter seguire la nostra mozione ma vitali di mezzi per non farlo in maniera disastrosa per loro
Quindi questa diciamo è la critica e la grande questione di fin e secolo che a mio avviso e decisiva per le sorti del clima globale
Ecco ricordiamo incomprensione che appunto l'obiettivo della Conferenza di Berlino è quella di ridurre le emissioni di gas nocivi del venti per cento rispetto al mille novecentonovanta entro il due mila e cinque
Sì questo è l'obiettivo che che si chiede come primo passo verso altri altre riduzioni questo passo diciamo quello perché noi valutiamo tecnologicamente alla portata dei paesi industrializzati
Quindi in sostanza cosa chiediamo chiediamo di definanziare l'industria il ciclo del petrolio del carbone e di cominciare a finanziare le alternative energetiche nel campo dei trasporti
Purtroppo ci scontriamo in questo con ed interessi consolidati e molto forti ma noi siamo convinti che nella medio periodo questa è l'unica strada ed anche la strada che dal punto di vista dello sviluppo economico può garantire
Diciamo una maggiore tasso di occupazione efficienza energetica fonti rinnovabili sistemi alternativi ditte di trasporto sono alla sua portata
è chiaro che lo che Greenpeace insieme alle altre organizzazioni non governative al massimo di pressione perché si proceda in questa direzione
Fulco Pratesi presidente onorario del WWF allora continuiamo a parlare della conferenza di Berlino sul clima un abbiamo detto un appuntamento molto importante un appuntamento politico
Pezzuto buongiorno grazie per la sua disponibilità poi allora cosa si aspetta da questa conferenze da questo su Umit sul clima fatica spetta col tutto
I Paesi sviluppati come il nostro
Comincino a rendersi conto che non si può continuare a scaricare nell'atmosfera tutto quello che stiamo scaricando in termini di piano terra per cui che ci sia una revisione dei programmi di sviluppo dei vari Paesi
Al fine di ridurre quanto è possibile l'emissione di gas pericolosi per il clima
Ecco diciamo che le difficoltà sono a livello politico se non sbaglio la comunità scientifica e abbastanza unità appunto nel lanciare il grido d'allarme oppure il problema del clima in effetti divide anche la comunità
Con qual è il rapporto ecco diciamo guida il messaggio lanciato dalla comunità scientifica e poi il mondo politico ma il rapporto quello spirito di scetticismo da parte e molte volte anche indifferenza
Gli appelli lanciati ma da molti anni basterebbe basterebbe la commessa che la Conferenza di Rio de Janeiro e di tre anni fa
E per dire che per chi votare convintamente andando verso un riscaldamento globale del pianeta con grossissimi rischi soprattutto per le zone costiere
Bene da parte governi ci sta facendo poco sia anche palliativo di ridurre dico o quanto meno degni contenere a un certo livello le emissioni è un palliativo perché questo significa non
Interroga proporre ma mantenerla quello che è già un livello molto pesante ecco de un rischio accettabile si parla di un rischio accettabile per appunto per il pianeta
Ma rispettabile non c'è uno frutto di quando poi la posta in gioco è così alta ossia non è che il rischio di una centrale nucleare che può saltare perché il rischio di un intero tenete che può andare
Per esposto aggredibili cambiamenti di clima a livello di di sommersione di intere interi paesi da Repubblica delle Maldive privato e a questo rischio quindi
Come come come giudica questa conferenza che si trova a sottoposto soltanto un una proposta che riguarda il il C o due se non sbaglio era una riduzione della immissione in atmosfera di C o due al venti sì di anidride carbonica al al venti per cento dei livelli raggiunti nel novanta e questo entro nel due mila e cinque entro il due mila e cinque
è un limitare le possibilità che in fondo a hanno i Paesi che hanno lo ricordiamo ratificato la convenzioni di Río
Un così un porsi degli obiettivi un po'troppo ristretti quasi risicati
E sono obiettivi che Poste compatibili fosse compatibile con i paesi più responsabili recentemente con il nostro franato sicuramente dentro il Tevere grida nel deserto perché non si farà
Praticamente nulla felicità benissimo oggi
Si continua giuridica che mafia continua a vendere automobili rapide più in un paese vicino a maggior densità al mondo di automobili l'automobile sono circa produco circa un terzo dell'inquinamento globale presenti apparente Alitalia per cui per cui ci sarà pertanto i discorsi di ottimi e poiché risultanti risultati minimi
Ancor prima di parlare della posizione dell'Italia
Un ancora una volta i centosessanta sono gli Stati che hanno ratificato la Convenzione dire io centodiciotto quelli appunto che l'hanno proprio ratificata centosessanta correggo quelli che l'hanno firmata centodiciotto quelli che l'hanno ratificata
Qual è il segnale che si aspetta in questo momento segnale politico
Ma alle politico da parte di noi ambientalisti sempre ordinari speranza cioè di avere da parte di questa del diciamo delle motivazioni finali di questo di questo ad agosto costruirono internazionale che ci sia una presa di posizione un po'dura un po'decida soprattutto dei Paesi più avanzati dal punto di vista della conservazione ripeto quelli più indifferenti più lenti
Ma in questo caso voglio far riferimento all'Italia perché ne parleremo dopo
Ecco è un'ultima precisazione queste tematiche in effetti appunto hanno una valenza politica nel senso puro del termine non partitica questo dovrebbe essere appunto anche un un permetterebbe anche a livello politico un un passo in avanti e quindi un un un miglioramento della del della situazione in futuro parliamo del clima ma in effetti
Ci sarà ci sarà un giuramento Abate peggiorare non si poteva ossia ci sarà certamente un miglioramento miglioramento però sarà secondo me molto limitato rispetto a quelli sulle aspettative del mondo degli ecologisti per cui gliene ancora impegnarci molto di più purtroppo l'altra parte quando molti Paesi Molteni gente molti livelli di vita
Devono mettersi d'accordo si esce sempre con delle decisioni poi sono molto che poi ha ripetuto nei panni di chi
Ecco veniamo allora l'Italia mi sembra che il WWF abbia criticato duramente la mancanza di un'iniziativa seria da parte del nostro Paese appunto per quel che riguarda la la protezione e la salvaguardia del del Tina
Ci sono dei ritardi appunto anche nell'applicazione e anche nel nel così nell'inserimento di una nuova mini la creazione di una nuova mentalità su questi temi
Ma è già un miracolo che l'Italia che è presente ripetendoli ricordiamo che la tolgono proprio sopra di esclusi dall'Europa priva di passaporti penoso inadempiente già molto l'Italia che è presente in qualche maniera anche a Cremona massimi livelli l'importante è che adesso però impegni che sono presi a Berlino c'era poi seguiti da operazioni
E dagli incentivi da decisioni politiche precise io quello che chessò prevista inneggiando appuntamento della vendita di automobili mentre mi si fa poco o nulla a parte l'alta velocità
Per un miglioramento del trasporto ferroviario
Di cui siamo gli ultimi
In tutta Europa come come percentuale di trasporto per cui c'è da fare moltissimo a cominciare appunto pari dove e quando è possibile dal porto privato insomma e comincia a dare invece un grosso impulso al trasporto ferroviario che è un trasporto fin qui da poco e anche danneggia poco il paesaggio
E cauto pochi incidenti
Mi viene in mente anche il fatto che poi il controllo delle emissioni di di anidride carbonica nell'atmosfera un controllo può che dovrebbero che dovrebbe essere portato avanti fatto dai dai governi dei singoli stati quindi anche l'impegno dei governi poi non è soltanto nel rettificare convenzioni ma poi nel
Chiaramente ma anche in questo caso siamo veramente ultimi della classe ricordiamoci che ancora a Roma ci sono grandissimi impianti termici che vanno a carbone
Ricordiamoci ancora molto impianti che vanno ma Gallucci è vietata olio pesante
E i ricordiamoci che vanno patto detto recentemente una una specie di esperimento portando una macchina un'automobile cadavere ben il bollino blu contro l'inquinamento
Ecco TIR carichi inquinanti in dieci dodici richiederebbe dieci dodici o crescere dietro al dieci dodici
Risultati evidenti per cui controllo i contorni sono risibili stavolta politiche nulla del controllo sociale
Pato rivali cittadini nei confronti di chi inquina e zero otto paese gli anarchici quindicenne tenertelo sarà Anarchia strutture che incoscienti
Corruzione locale al pianeta ecco l'Italia la delegazione sarà guidata dal ministro Baratta a cosa porterà l'Italia a Berlino ricordiamo appunto che la conferenza si è aperta nei giorni scorsi si concluderà il sette di aprile
è il documento predisposto dal governo conferma che l'Italia non stabilite dalle previsioni dicevo due al due mila e questo non è è è praticamente quello che quello che che chi dice che il documento del welfare sottolineato per cui siamo in una situazione come sempre si ultimi della classe futile lavarsene le direttive europee di ogni tipo maturi soprattutto in quelle direttive regolamenti tipo ecologico il cui siamo un Paese veramente non merita di stare i capelli sviluppati anche il quinto Paese industriale in un Paese che dovrebbe essere allineato da quelli che sono ancora in via di sviluppo
Proseguiamo a parlare della conferenza di Berlino appunto sulla clima lei lo facciamo con il professor Giorgio fiocco professore all'Università la Sapienza di fisica terrestre
Allora dopo aver sentito la voce di alcuni rappresentanti del mondo ambientalista sentiamo invece la testimonianza di un uomo di scienza
Ecco come si pone il la comunità degli scienziati di fronte ad un evento politico come questo della Conferenza intergovernativa di Berlino
Prego chiedendogli MP tre tipi quelli che ci fanno a tra esperti e allora chi più chi parla in ambienti più o meno chiusi nei vari cambiano opinione che i medici ci ci si litigava insomma più o meno alla fine ce lo dica alla comprensione del fenomeno architetti contenente il vero sono fatte
Più che altro per totalmente in un messaggio raggiungere il consenso
Tra il mondo diciamo aveva della ricerca e il mondo politico quindi sono secondo su un livello molto molto differente che sono gli elementi sono diminuiti non facilmente curabili comunque ritiene vede anche l'utilità al fine di trasmettere un messaggio comunque variabile pubblicizzare la l'opportunità di scelta dice precedente politica perché si decida molto generalmente critico prete sono una portano prima
Ma una grande chiarificazione grosso o quanto meno un'occasione di incontro vero e proprio spreco di
Lo scetticismo che che sento nelle nelle sue parole deriva dal fatto di non vedere pare alta una volontà politica diciamo ecco dunque oggi vediamo il problema il problema alla mano cioè
Credo che la riduzione dei conti chiuderla oltre è uno dei problemi più più difficile di maggiore utilizzo Maria di difficile risoluzione a tempi brevi proprio per la dipendenza che il mondo diciamo così di quello occidentale contro tutto il mondo crudi di pesce azzurro sui consumi neanche una difficoltà di costituire le fonti tradizionali con con altre di fatto possono coprire fabbisogni molto molto modesta insomma quindi innovativi fatto noi assistiamo a un aumento del dodici ottobre che cammina allegramente nel corso del recente Santa parti per milione vicenza sessanta trecentosessanta del milione insomma contro ripetitive
Chiesto io qualche duecento anni vadano a fare poco più di duecento cose di questo genere almeno centocinquantacinque da ventuno virgola trecentodieci duecentoquindici
In soldi la la nostra cultura non non va molto d'accordo con l'idea che si debba risparmiare sì interpreti Calamo sia dal punto di vista del di cui ci muoviamo dal punto di vista degli oggetti in cui abitiamo e quindi sono i due principali fattori che portano arrivato aumento del costo diciotto
E qual è l'atteggiamento del mondo scientifico dunque chiuderemo docet irremovibile prudente sua frustrare il mio problema
Se lei va in giro a dire tredici accorgerà
Che non c'è una una Rea o quanto meno come dire non è assolutamente insolita
Anticamente fornito ordinamento sulle opinioni circa questo problema del clima del Re Sole la sua dipendenza C o due e tanti altri fatti concorrono a determinare il clima quadro lo sperimentiamo
Dopo il mondo mentalista dopo il mondo scientifico quello politico parliamo del summit di Berlino sul clima con Alexander Langer presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento di Strasburgo nel portiamo lo sguardo dall'Italia comunque dalla comunità internazionale all'Europa l'Unione europea abbiamo sentito ha ratificato
La convenzione di Rio de Janeiro e sappiamo che questa Conferenza di Berlino ha proprio il compito di rendere diciamo così in più concrete le decisioni prese tre anni fa a a Rio de Janeiro
Allora facciamo il punto della situazione del ruolo dell'unione europea appunto con Alex Langer
Ma il ruolo dell'Unione europea a Rio de Janeiro l'Unione europea o allora Comunità europea si era presentata purtroppo a mani vuote
E ricordo che Ripa di Meana allora commissario all'Ambiente infatti rifiutò di andare all'io dicendo che e non posso arrivare con impegni concreti è meglio non andarci
L'Unione Europea ha firmato la Convenzione sul clima e avrebbe quindi accettato di perché l'impegno dice di portare empio l'anno Duemila
E la le imitazioni identità moti CO due al livello del mille novecentonovanta quindi non una grande non un grande passo in avanti ma semplicemente riportare la malattia
Al livello del mille novecentonovanta obiettivi più ambiziosi cioè in particolare di arrivare a una riduzione almeno del venti per cento entro il due mila e i dieci e da questo siamo ancora molto lontani ora l'Unione europea dovrebbe avvenire e potrebbe avere un ruolo guida nella diciamo negli accordi internazionali sulla tutela del clima
Ma il rischio è che questo ruolo guida in realtà non venga assunto anche perché all'interno della stessa unione molti non sono d'accordo quale potrebbe essere un ruolo guida potrebbe per intanto una politica diciamo capire vale con alcune misure per la limitazione delle emissioni nocive questo riguarda innanzitutto il traffico quindi misure diciamo di limitazione del traffico in particolari cubano
E di spostamento del traffico dalla strada per esempio su rotaia o in particolari anche sul traffico combinato con traffico su acqua
I i su rotaia
Poi una seconda cosa che e si potrebbe abbastanza facilmente fare una politica soprattutto dei Paesi più industrializzati di isolamento molto migliore quindi dispersione termica molto minore
Nel per quanto riguarda gli edifici visto che l'acquisto del riscaldamento in uno dei grandi inquinatori e poi evidentemente anche una una un forte impegno per la per la riduzione delle emissioni nocive industriali collettivo oggi noi assistiamo invece a Berlino questo si è visto da nel primo turno della conferenza che i veri diciamo il vero gruppo di avanguardia
In questa conferenza per il clima è un po'strano che un gruppo di trentasei gli Stati insulari c'è un gruppo di infatti che sono il dove a volte anche molto piccole
E questo è stato il solo ovviamente i più sensibili in un certo senso alla prevedibile catastrofe climatica perché sanno che se salta il livello degli oceani
E una parte molto grande che il loro territorio reitera sott'acqua anche iniziata sono di due metri
E nel giro di un secolo e quindi sono oggi il loro in qualche modo l'avanguardia nella battaglia per il clima a cui all'Unione Europea dovrebbe sostanzialmente appoggiare le richieste di questi tre Stati e dovrebbe anche poter fare un'altra cosa importante dovrebbe accettare
Una sorta di come dire di virtuoso ottimi a otto e cioè oggi non tutti gli stati dell'Unione Europea sono pronti ad accettare per esempio una imposizione fiscale che incoraggi il risparmio
Ed estetico e quindi in particolare la diminuzione di C o due e che non tutti gli Stati sono pronti dovrebbe accettare che alcuni cominciano a farlo e che gli altri compensino con altre misure invece oggi da questo punto di vista siamo molto indietro e anche se si guardano gli obiettivi di riduzione vediamo che oggi diciamo fosse il più più avanti fosse oggi e la Danimarca e probabilmente il peggio che ha ottenuto una riduzione e anche la Germania
Una riduzione comunque significativa
Di emissioni nocive ma siamo molto lontani dall'idea di anche solo di poter arrivare nel Duemila livello del mille novecentonovanta ecco quali sono invece gli Stati che sono indietro tra questi c'è l'Italia in che posizione sta per esempio
Purtroppo l'Italia fino a oggi non da valori significativi di diminuzione
Così come peraltro è vero anche per la Gran Bretagna e per la Francia
E peraltro anche per gli Stati Uniti e per il Giappone ce ne abbiamo di questa situazione un po'paradossale che alcuni statisti diciamo industrializzati oggi pensano già a una nuova forma
Di tutela del clima che consiste nel fatto che per non dover ridurre il livello di missione in casa propria
Credo non degli impegni anche gravosi per ridurre le emissioni in casa altrui per esempio una grande un grande complesso americano
Da oggi ritorna ritornando nella Repubblica Ceca mi pare che si chiama That Thing se non ricordo male il nome della città pari sanando una zona qua forte inquinamento carbonifero
Intendo che con questo contribuisce diciamo a un miglioramento del clima che però risparmiati di prendere simili misure in casa o chiamo noi abbiamo oggi sull'inquinamento questa situazione pericolosa che siete delineata dal vertice di io gli Stati del terzo mondo in particolare quelli sulla soglia dell'industrializzazione da alcuni di loro sono stati molto grandi pensiamo alla Cina pensiamo all'India pensiamo alla Corea
Testati mettiamo a quelli diciamo che oggi quindi si trovano in una condizione in cui dicono
E la nostra popolazione oggi richiede per esempio motorizzazione
La nostra popolazione oggi richiede un forte aumento di industrializzazione allora noi non vogliamo legarci le mani
Contro l'inquinamento e non vogliamo che a noi venga impedito qualcosa che cui per esempio europei e nordamericani avete fatto nell'Ottocento che è una rapida crescita industriale
Questa logica che ha qualcosa di i convincente dal punto di vista della giustizia ha però anche qualcosa di suicida dal punto di vista ambientale
E quindi mi pare che oggi lo scopo per lei grandi conferenze ambientali internazionali come io novantadue e come Perrino novantacinque dovrebbe essere quello diciamo di definire una misura di crescita ancora accettabile
Da parte dei Paesi del Sud del mondo che oggi sono raggruppati nel cosiddetto gruppo settantasette guidato dalla Cina te dai dagli stati diciamo così del terzo mondo
Ma perché loro possano diciamo avere una crescita per esempio dei loro consumi energetici qualcuno di dovrà ridurre e dovrà ridurre i chili oggi e al sopra consumo quindi la parte di Stato industriali sono anche quelli che hanno le maggiori risorse per sviluppare in tempi rapidi
Assai più grevi di altri come viene viene diamine inquinante
Quindi del l'Unione europea potrebbe assumere una funzione di leadership scippi e dando l'esempio di una diminuzione appunto di una modifica dei leader quello che la mente a metano Tel l'Unione europea oggi è in questa posizione Tana che
Supporti questo mite perché c'è anche un dato lusinghiero certo in molti campi
Da quello ambientale a quello sociale
Il mondo si aspetta una posizioni qui da una posizione di avanguardia non ovviamente un apposito dei rivoluzionaria ma una posizione diciamo dista detta possibile
Ora noi come Unione europea in questo tempo avremo anche oggi una come dire delle opinioni pubbliche
Fosse meglio preparate ad accettare
Per esempio una rivolta verso un sistema fiscale nel quale non venga colpito in primo luogo diciamo il reddito purché stia ma in cui venga colpito l'inquinamento venga penalizzato l'inquinamento e venga ripeta premiato il risparmio energetico i risparmi di ambiente
Ecco e in ultima battuta corazzati a spenti da da Berlino novantacinque in realtà ti aspetto molto poco perché ho l'impressione che etica e pieghe in larga misura di un fallimento annunciato
Il fatto stesso che il governo tedesco che ospita la conferenza e che ha a Rio
Aveva aveva tenuto molto a portarla Berlino da portare la propria politica nazionale anche come un fiore all'occhiello ma che oggi sostanzialmente posta diciamo esibire una diminuzione dell'inquinamento che solo in minima parte e dovuto a misure diciamo politiche per esempio ha un forte incoraggiamento della coibentazione Trecate questo è senz'altro vero
E ha diminuito l'inquinamento da riscaldamento ma per il resto e la Germania oggi ha diminuito di un quarto le proprie emissioni nel corso degli ultimi cinque anni questo è dovuto più al collasso industriale dell'ex Germania orientale che non ha misure politiche quindi l'aspetta il ministro tedesco alla signora Merkel a il richiamo parlato di un di una di una conferente che rischia di non portare hanno smesso un impegno concreto e che fosse solo alla fine una diagnosi sarebbe tetto troppo poco
Un'Europa dunque ancora divisa e quindi in meno potente con un'immagine meno incisiva all'estero a lei è un parte quindi meno affidabile perché o l'Unione europea e
Ricavo in campo ambientale mostrati fare dei partiti impropria e quindi anche di autolimitazione propria può e pietre questo anche da altri poi Peter e questo per esempio oppure poi mettere e diciamo una condizionalità ambientale negli organismi internazionali penso per esempio al Fondo monetario e la Banca mondiale oggi molti dei loro protetti sono ambientalmente nocivi
E producono un aumento di inquinamento o per esempio producono soprattutto le grandi dighe producono siccità e deforestazione elementi che contribuiscono alla alla catastrofe climatica ed Unione Europea poste virtuosa come potrebbe potete con ben altro peso
Inviterei queste politiche dagli organismi internazionali
Ringraziamo Alex Langer presidente del gruppo dei Verdi all'Europarlamento mi con questa intervista concludiamo questo servizio incentrato sulla Conferenza internazionale di Berlino
Abbiamo parlato di clima e torneremo a farlo al termine nel summit per commentare i risultati e gli obiettivi raggiunti