La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 34 minuti.
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giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Gli amici di radio radicale benvenuti a stampa e regime lunedì sei novembre sono le sette trentotto vi parla Alessandro Barbano bizzarro compagnia per questa settimana sono due gli argomenti nel sommario di giornata la guerra di Gaza
Il leader dell'Anp dopo l'incontro con il segretario di Stato Blinken apre al piano USA dateci Gaza dice ci assumeremo le nostre responsabilità ma la sua leadership in discussione come sapete e intanto Israele l'esercito israeliano assedia la striscia pronto all'attacco finale
Sia ha soprattutto contro un ospedale sotto il quale si ritiene possano rifugiarsi
I i vertici strategici dell'organizzazione terroristica la minaccia Dieter Anna cessate il fuoco oppure attaccheremo gli USA e anche un avvertimento all'Italia attenti ai vostri soldati in Libano
E intanto i falchi del governo di Netanyahu evocano la il ricorso all'arma nucleare
E questa minaccia suscita allarme anche in Occidente naturalmente la tragedia umanitaria dieci mila morti ieri
Quarantacinque vittime di un missile e razzi anche su Tel Aviv due
E Putin le tende la mano agli USA Anna è necessario il dialogo per
L'ora di parlarci per stabilizzare l'ordine globale questi i temi della dell'agenda di esteri e invece sul piano nazionale e tiene banco la il disegno di legge sulla riforma costituzionale il premierato forte
Parte la conta dei voti sull'elezione diretta del premier Casellati
Aperti a modifiche il testo non è blindato ma il governo non teme il referendum come vedremo ci sono molte prese di posizioni e molti commenti
Sull'idea di riformare la Costituzione in senso nel senso di rafforzare di rafforzare la premiership questi i due punti del sommario di giornata sostanzialmente sono sono la queste le notizie che campeggiano sulle prime pagine e che poi occupano la maggior parte delle pagine interne dei quotidiani vediamo adesso i titoli di giornata
Partiamo dalla Repubblica Abu Mazen dateci Gaza la guerra in Medio Oriente la stampa Blink Blinken è tratta coi palestinesi Netanyahu l'inno alla tregua
Il Corriere della Sera a Gaza pronto l'assalto finale di RAI dell'accerchiamento bling bling chiedo da Abu Mazen l'Anp per il dopo Hamas libero accendi il PC Putin e ti spia anche russi contro l'Italia il giornale
Licenziamenti e pagine ridicole scandalo CGIL Landini tuona sul salario minimo ma firma accordi ben più bassi il Messaggero Gaza il ritorno di Abu Mazen
E poi il mattino l'Anp pronti a guidare Gaza e la verità e arrivata l'ora di far finire la guerra tra Russia e Ucraina
Il fatto Quotidiano Israele governo di pazzi quello che vuole l'atomica solo sospeso il tempo campagna di fango paese flagellato
Il domani Gazza agli USA scommettono su Abu Mazen
E poi cioè il foglio con una articolo molto interessante il sogno radicale disse vai rizzare il Medio Oriente vedere lo stato ebraico nell'Unione europea un articolo di Sergio
Rovasio Marco Pannella Israele una lunga storia di amore e politica ma c'è anche un reportage sul Medio Oriente capovolto il senso di colpa dell'Occidente genera mostri
Un articolo dissi Simon semmai Montefiore questi i titoli dei principali quotidiani presenti in edicola vediamo adesso
Il punto sulla guerra di Gaza dalle pagine del Corriere della Sera
L'articolo e di Davide Frattini ci racconta un po'lo gli sviluppi della giornata di ieri e in particolare la la trattative i contatti fra il segretario di Stato Blinken è il leader dell'Anp Abu Mazen il sono passati diciotto anni dice Frattini
E Abu Mazen a Gaza non c'è più tornato avrebbe potuto fino al due mila e sette fino a quando i rivali di Hamas gliel'hanno strappata con le armi
Al trentesimo giorno di guerra e Antony Blinken lo ha incontrato in una visita fuori programma al Palazzo della usata per promette agli la Striscia e parte inseparabile della nazione palestinese
Però il
E per ottenere in cambio quello che per Job by the né il Presidente americano e il suo segretario di Stato deve essere il risultato diplomatico della campagna israeliana l'autorità accetta di riprendere la piena responsabilità
Della Striscia
Concorda Abu Mazen
In un una soluzione complessiva per la Cisgiordania e Gerusalemme Est prima bisogna però fare male questa guerra genocida l'obiettivo e tornare ai negoziati congelati nel due mila quattordici
Il premier
Beniamino Behrami in Netanyahu si tiene nella coalizione gli ultrà messianici come amicale Elia in auto che ieri proclama
L'atomica su Gaza una possibilità una affermazione incendiaria che io ovviamente
Getta panico sull'esito di questa crisi drammatica
E squarcia diciamo
Settant'anni scrive Frattini di ambiguità adottata dagli israeliani sul possesso di armi nucleari
Non possiamo fidarci dell'Autorità palestinese
Dice Netanyahu confermando l'atteggiamento diciamo duro della suo governo rispingere ancora una volta qualunque possibilità di cessate il fuoco che non preveda il ritorno degli ostaggi
Sono oltre duecentoquaranta scrive il Corriere della Sera tra loro anche i cittadini stranieri e e bolla haitiani anch'essi in barre il capo di Hamas a Gaza come un piccolo Hitler nascosto in un bunker
Che non si preoccupa della sua gente e attorno a quel bunker
Che si sta stringendo l'assedio delle truppe israeliane scrive il Corriere della Sera l'accerchiamento di Gaza City e completato e presto
Partirà diciamo l'attacco finale la l'intelligenza israeliana è convinta che i vertici della dei del terrorismo palestinese siano si annidino sotto un ospedale alla cifra e il sotto l'edificio
è concentrato il comando di Hamas d'ma il raid e previsto se si presenterà l'opportunità scatterà nelle prossime ore
In totale scrive ancora il Corriere della Sera i palestinesi uccisi sono quasi dieci mila per la maggioranza
Civili la situazione umanitaria catastrofica ci sono due mila due milioni di abitanti la metà è sfollato dalle zone dove sono entrate le truppe israeliane
E poi ancora si segnala nel racconto nel reportage di di Davide Frattini la visita
Del capo di Hamas all'estero Ismail Haniyeh a a in Iran dove ha incontrato l'Ayatollah Khamenei
E poi è volato a Beirut dove dovrebbe valutare assieme agli alleati di Hezbollah un possibile scambio di prigionieri con Israele
Proprio un sul fronte nord cioè sul fronte del Libano un civile israeliano scrive il Corriere della Sera è stato ucciso mentre un missile sganciato da un drone ha colpito l'auto di un giornalista libanese ammazzando tre figlie
La madre
E l'ultima minaccia riguarda l'Italia l'Italia deve preoccuparsi per i suoi soldati dice il al TG uno il ministro degli esteri iraniano riferendosi ai militari nella forza UNIFIL l'area e sempre più instabile quindi questi sono i punti della giornata di ieri la trattativa di Blinken con l'Autorità palestinese per assumere il controllo di Gaza
La l'offensiva pronta a scattare sulla città
Se sull'ospedale che viene ritenuto il covo diciamo
Strategico di Hamas la visita della diplomazia di Hamas in Iran e le minacce dell'Iran all'Occidente e anche all'Italia e da ultimo l'allarme per la suggestione di un attacco nucleare drammatica suggestioni evocata dai falchi del governo di Netanyahu che ovviamente non ha nessuna intenzione
Di cambiare il suo atteggiamento nonostante l'appello della comunità internazionale a non trasformare la rappresaglia in una strage ma vediamo con di concentrarsi sul tema
Della missione diplomatica del segretario di Stato statunitense e sui dubbi che suscita in particolare
La responsabilità dell'Autorità palestinese che come sappiamo e ha perso diciamo da tempo la sua sfida con la massa è stata delegittimante cacciata dalla dalla Striscia
E e anche dentro la Cisgiordania ha perduto il consenso lo smalto che aveva nella stagione Diana fatto ce lo racconta Lorenzo Cremonesi in una analisi dove racconta che Abu Mazen molto debole a casa sua ben pochi scrive in Cisgiordania credono che Mahmoud Abbas
Debba accettare di governare la Gaza del dopo Massa anche i più ottimisti scrive
Non possono dimenticare la guerra civile interna i militanti del Fatah a gettati dai tetti dei palazzi della striscia nel due mila sette il fatto che a Massa approfittò dell'invasione
Di terra israeliana due anni dopo per arrestare assassinare gli oppositori si abbassa accettasse le proposte di Israele
E degli Stati Uniti sarebbe un uomo morto giallo considerano corrotto così
Diventerebbe un traditore questo secondo Lorenzo Cremonesi il parere più diffuso le elezioni studentesche questo è un segnale che ci porta il Corriere della Sera
Che fa riflettere da tempo sono vi sono vinte dalle dalle liste di Hamas nelle università
Della Cisgiordania Abbas non indice più elezioni dal due mila sei quando Gaza a Gaza vinse Hamas perché sa che adesso prima un farebbe anche qui ci dice un giornalista locale che chiede l'anonimato il media center guidato da tassare
Khatib ex ministro dell'autonomia palestinese ha condotto un sondaggio scrive il Corriere della Sera il cinquantatré per cento dei quasi tre milioni
Di abitanti della Cisgiordania oggi non esprime preferenze anche se lui teme che molti non vogliono palesare le simpatie per Hamas sul restante quarantasette il diciotto virgola sette per cento sta con Hamas
Solo il sette con fatta e il due per la lira d'e e tre per le vecchie organizzazioni della guerriglia laica come il Fronte di liberazione della Palestina
E commenta Khatib più Israele bombarda la gazza e più la Cisgiordania sosterrà Hamas sostanzialmente rendendo sempre più problematica la possibilità di dare alla alla leadership dell'Anp una responsabilità nella crisi comunque diciamo la giornata di ieri rimette in pista questo protagonista della storia palestinese
E il il suo profilo ce lo racconta Francesco Semprini sulla stampa a pagina due
Nel mille novecento ottanta Abu Mazen qui ritratto in una fotografia con Arafat a Ramallah nel due mila e tre
E era responsabile degli Esteri dell'organizzazione per la liberazione della Palestina nell'ottantotto ha fatto lo nomina responsabile della lotta nei territori la prima intifada nel novantatré Luís e l'ex presidente Abu Ala sono gli artefici degli accordi di Oslo
E i suoi negoziati con nel novantacinque portano all'accordo
Belin Abu Mazen l'anno successivo diviene presidente del comitato esecutivo dove l'EP e nel due mila e tre
Alla fatto ormai sulla via del tramonto lo nomina primo ministro nel due mila cinque vince le elezioni poi sappiamo quello che è successo la cacciata da parte di Hamas è una leadership sempre
Più diciamo sbiadita che informalmente resta alla guida lei l'Anp ma non rappresenta la maggior parte del popolo palestinese o quanto meno rinuncia a confrontarsi con le elezioni come scrive dal due mila sedici come scrive il Corriere della Sera
Senza mai godere conferma anche Semprini di una vasta popolarità tra la sua gente non è stato mai troppo incisivo e carismatico
E pur mantenendo lì l'inequivocabile e forse proprio per questo e coraggiosa opposizione a tutte le forme di terrorismo e violenza come parte della Resistenza
Nazionale palestinese adesso è questo il riferimento che la diplomazia statunitense
Richiama in campo per cercare di trovare una soluzione alla drammatica crisi della Striscia la seconda visita Scheda Alberto Simoni sulla stampa a pagina due di Brie
Un che nella regione
Dallo scoppio del conflitto ha evidenziato la difficoltà degli USA di bilanciare
Sostegno a Israele e priorità alla protezione dei civili la Washington post citando fonti vicine al governo dice però ora Blinken out a ottenuto risultati modesti e non c'è dubbio poco
Al di là delle intenzioni sul futuro di Gaza
Poco sulla pausa umanitaria
E nulla nemmeno sullo scongelamento dei fondi dall'Anp da parte di Israele che a Washington recente ritengono cruciale per dare più forza Ada bassa
Gli USA cercano
L'appoggio del mondo arabo per evitare l'allargamento del conflitto c'è la minaccia ieri partita dal ministro della difesa israeliana e io iraniano e ventisei RAI delle milizie filo iraniane contro basi
E interessi statunitensi in Siria in Iraq a testimoniare la delicatezza della situazione
E stamane ci racconta ancora la stampa al Senato USA arriverà una risoluzione bipartisan che ribadisce che se l'Iran colpirà o ucciderà americani Washington replicherà duramente
Il legame tra miliziani di Gaza e Teheran è confermato dalla visita di Ismaila manine
Il leader di Hamas pendolare dal due mila diciannove fra Turchia e Qatar e ieri è andato a trovare l'Ayatollah Khamenei l'agenzia ufficiale iraniane ne ha dato notizia
Che dicendo la TV statale che la Guida suprema
Ha elogiato la resistenza del popolo di Gaza dinanzi ai crimini dei sionisti sostenuti da Washington ed ai Paesi occidentali il ruolo dell'Iran è scoperto
Ed è un ruolo di aperto sostegno alla alla causa diciamo del terrorismo palestinese se di causa si può parlare
E poi l'accerchiamento di Gaza e la situazione
Drammatica della popolazione i due mila e cinquecento obiettivi bombardati dall'esercito israeliano nella racconto di Fabiana
Magri a Tel-Aviv sulla stampa a pagina tre
E un milione di sfollati nove mila e settecento vite umane tra cui quattro mila e ottocento minori secondo le stime del ministero della Salute l'ONU denuncia una tragedia umana insopportabile è stato colpito ieri con un raid il campo profughi di Alma Gazi nella parte centrale della striscia di Gaza il bilancio quindi almeno cinquantuno morti e decine di feriti secondo l'agenzia di stampa palestinese One fa ma le teste di Hamas scrive
Fabiana Magri sono nascoste sotto la sabbia sotto terra in un intricato intestino di tunnel che scendono in profondità e si sviluppano su più livelli probabilmente sotto come vi dicevo quell'ospedale ritenuto dagli israeliani la sede del covo strategico
Dell'organizzazione terroristica un altro mondo immerso nel buio dove perdere l'orientamento e il senso del tempo è un attimo disseminato di trappole in questa fase spiega
La giornalista della della stampa l'obiettivo dell'esercito e di individuarne gli accessi con un approccio misto di intelligenza e tecnologia grazie a complessi algoritmi che prendono in considerazione il tipo di terreno la profondità e altri dati ogni tunnel sarà gestito finché è possibile dall'esercito
Date dalle forze speciali e dall'unità mobile addestrate a farlo fin dove due mila quattordici insomma si tratta di stanare la resistenza
E che il
E i vertici di Hamas dai cunicoli dove si annidano controllando il territorio nella Striscia questa la campagna militare che si prepara a partire con l'occupazione della città di Gaza della striscia di Gaza per meglio dire questa zona urbanizzata con una percentuale con una densità di popolazione spaventosa nella quale dicono oltre due milioni di persone
E che vive la crisi umanitaria più grande della sua storia
I commenti sono sono tanti ci sono commenti che riguardano la trattativa per ripristinare un un dialogo tra le parti ci sono commenti che riguardano
L'antisemitismo che purtroppo torna aspirare in Europa vediamo di darne un po'conto nei racconti
Del del dei quotidiani il primo il primo più interessante proprio sul tema dell'antisemitismo e dell'antisionismo viene dalla da Stefano Folli sulla repubblica
A diciamo a valle delle ma della manifestazione
Di Roma
Per cui
Eccolo qui a pagina ventotto manifestazione di Roma i cui e ci sono ancora
Grandi nel dibattito pubblico la sinistra e l'antisionismo scrive Stefano Folli uno degli striscioni esibiti sabato
A Roma nella manifestazione pro Palestina diceva siamo antisionisti non antisemiti riproponeva quindi l'ambiguità scrive
Folli che da sempre lascerà il rapporto tra una parte almeno della sinistra europea
In particolare quella italiana e Israele una lacerazione irrisolta
Che talvolta scivola in forme di antisemitismo che a parole sono legate dichiararsi antisionisti in questo frangente con i terroristi di Hamas è uno Stato l'Iran il cui obiettivo è la distruzione fisica di Israele scrive
Folli
Sostanzialmente significa di fatto condividere l'odio antiebraico fino alle estreme conseguenze e fingendo di dimenticare che e i serene nasce dal movimento ceo Nista nella logica incarnazione qui folli porta il caso diciamo il parallelo invece di quello che accade in un Paese come la Germania
Che pure su di sé alla tutta la responsabilità ovviamente dell'antisemitismo storico perché è stato il teatro della più grande genocidio della storia umana la Shoah
Eppure il la lì leader
Vince vicecancelliere tedesco Robert a Beck un uomo della sinistra e verde in Germania ricorda folli e si esprime compare parole molto diverse da quelle che noi sentiamo sulla bocca della sinistra
Di una parte della sinistra italiana dice a Beckham la sicurezza di Israele essenziale per noi la speciale relazione con Israele deriva da una nostra responsabilità storica
Dopo l'Olocausto la fondazione di Israele conteneva la promessa di protezione per gli ebrei la Germania è obbligata a garantire che tale promessa sia mantenuta nel tempo qui dice Folli arriva il Po al punto cruciale
Si arriva al punto cruciale la responsabilità storica tedesca
Si estenda la vita e alla piena libertà degli ebrei oggi in Germania nessuno di loro dovrebbe temere per l'esercizio dei suoi diritti o per la progressione della sua religione invece quello poi che sta accadendo
Il il nesso subdolo tra antisionismo e antisemitismo
Che altri anche in Italia fanno fatica ad accettare un politico tedesco appartenente alla famiglia della sinistra non esita dice Folli invece a denunciare l'equivoco e a vedere
Il pericolo che avanza e in Italia purtroppo non c'è non si è visto un esponente della politica
Che decida di usare questi toni ultimativi
Come accade in Germania a destra dove esistono le responsabilità storiche a sinistra dove non si esce dall'ambiguità che riguarda il rapporto con Israele e con l'opinione pubblica domestica così
Sulla repubblica
Stefano Folli su questo tema c'è anche
Ci sono anche commenti su la stampa c'è un articolo sulla stampa di garitte Kasparov che presidente della riunione Democracy iniziative cofondatore del Russian ma Action Committee
E la produzione e di Anna Bisanti l'articolo a pagina quattro il titolo è dall'Ucraina al Medioriente i passi falsi di Baj Dent
In politica estera e qui ci racconta invece il la al diciamo la prudenza che la
Leadership americana e ha ha avuto su questa vicenda che si collega secondo
Kasparov Fo alla prudenza avuta in Ucraina il sette ottobre scrive
Garry Kasparov von non è stato soltanto il più grande fallimento dell'Intelligence della storia molto del moderno Israele è stato anche un flop enorme dell'intelligenza americana
Eppure non tutti sono stati presi in contropiede dall'attacco di Hamas il movimento antisionista si è mobilitato subito
E non soltanto nel mondo arabo non appena le prime immagini delle azioni terroristiche hanno iniziato a circolare
Gli attivisti in America si sono organizzati a favore degli aggressori sono scesi mediamente in piazze e nei campus di tutto il Paese hanno intonato il mantra genocida dal fiume al mare molte organizzazioni di sinistra
Gruppi di studenti e professori universitari e addirittura alcuni funzionari eletti hanno salutato l'attacco terroristico come un gesto di resistenza
Evidenziando tutto il loro
Decadimento
Morale e sconvolgendo in modo orrendo gli ebrei americani liberali che gli avevano considerati loro alleati
E poi ovviamente in una manifestazione
A Istanbul o del ventotto ottobre non non c'è da stupirsi il premier
Turco Erdogan ha definito combattenti per la libertà gli uomini di ammassi ha chiamato Israele criminali di guerra questo il clima che secondo Kasparov fa è stato anche diciamo l'Effetto di una
Prudenza dell'amministrazione
E di errori dell'Amministrazione by deve passata da un disastro John politico Ada a all'altro per mano dei di balze Sullivan vecchie hanno gestito la crisi in Afghanistan
Hanno abborracciato il ritiro delle truppe prima abbandonato l'Ucraina e la Russia
Salvato soltanto dall'eroica presa di posizione di Volodymyr Zaleski la guerra Ucraina scrive Kasparov è destinata a un logoramento in cui la rimonta della
Del
Dell'esercito di Zaleski è sempre più difficile e e la prudenza di bus e Sullivan nella gestione di e della crisi purtroppo secondo il
Il presidente della Renew Democracy iniziativa Garri Kasparov fu è
Causa della strategia sbagliata degli americani i quali avrebbero dovuto secondo questa diciamo questa analisi offrire subito all'Ucraina il sistema missilistico degli F sedici carri armati fin dal primo giorno sconfiggendo l'esercito russo prima che la resistenza russa si arroccarsi su posizioni difficilmente sormontabili
Così il l'analista
Della stampa a pagina quattro poiché questo tema dell'antisemitismo ritorna anche in una
Analisi che fa sulla foglio
Simon serba Montefiore
Il senso di colpa dell'Occidente genera mostri il Medioriente capovolto il titolo di questo articolo così per la sinistra delle università americane
E della piazza globale Israele è diventato l'incarnazione dell'Occidente malvagio e imperialista
E i terroristi di Hamas in quanto suoi nemici una forza del bene
Questo l'articolo di Montefiore e poi ancora restiamo sul sulle analisi
Diciamo
Politiche
Di quella che può essere la soluzione della crisi
C'è un'intervista interessante
A Tahar Ben Jalloul sulla stampa a pagina otto che racconta assistiamo la guerra genocida da Israele una vendetta contro i civili
è però parte da un riconoscimento dell'esistenza di un antisemitismo strisciante in Francia e in Germania è un'Europa che dice è sempre esistito non è un problema recente questa la sua lettura del grande scrittore arabo che a fine mese uscirà in Italia con un un libro intitolato l'urlo pubblicato dalla nave di Teseo l'antisemitismo in Francia dice una realtà che non bisogna prendere alla leggera si tratta di un fenomeno grave che è sempre stato incoraggiato dall'estrema destra però e la reazione dell'esercito israeliano è esista producendo secondo Tahar Ben Jelloun in una guerra genocida una vendetta contro le popolazioni civili palestinesi
è vero che Hamas ha compiuto un orrore ma adesso Israele sta punendo tutta una popolazione tutto ciò scrive
Dice beni saloon è indegno per uno Stato che avrebbe potuto fare la pace ma non ha mai voluto realizzarla
Questo è un genocidio totale senza pietà compiuto dal governo di Benjamin Netanyahu che oggi denuncia con la fermezza
L'attacco di Hamas scrive è stato preparato molto tempo prima ma ci sono state anche delle condizioni
Che hanno portato all'aggressione
E Besalú elenca l'embargo su Gaza le umiliazioni subite dai palestinesi i bombardamenti lanciati ad ogni mossa di Hamas la responsabilità di quest'ultimo importante però ci sono anche stati tanti errori
Da parte di Israele ma la cosa più importante che dice
Bensì all'un diciamo e di prospettiva cioè la l'idea la alla i la l'assoluzione che ormai e è un diciamo danni o un mantra nel dibattito pubblico sulla sul tema della crisi
Della striscia cioè l'idea di una di due Stati in uno stesso territorio di due popoli in uno stesso stato e definitivamente compromessa ma e impossibile da realizzare dice Ben Jelloun se si guarda alla ripartizione del territorio
Sembra di vedere una groviera con dei buchi ai palestinesi è stato accordato solo il diciotto per cento non si può creare uno stato in un simile contesto
Queste un tema di prospettiva che ci rimanda
Al futuro ma ci rimanda anche al passato perché ci rimanda al passato perché e sono circa appunto tre decenni forse anche più che il il
L'idea di stabilizzare questa area così instabile del Medioriente attraverso una soluzione che renda possibile la convivenza di due popoli in uno stesso territorio
Ha trovato molte proposte nessuna delle quali però finora che si è sembrata realizzabile ma ce n'è una in particolari che ci ricorda Sergio Rovasio sulla foglio che rimanda a un'idea di Marco Pannella
Un'idea che peraltro è stata per anni promossa dal partito Radicale e dalla sua leadership in tutta il Medioriente e ha trovato anche in quegli anni nel dibattito pubblico
Un grande interesse salvo poi ovviamente come molte cose finire nel dimenticatoio
E oggi drammaticamente riproporsi nella sua attualità Sergio Rovasio la ripropone appunto sul foglio
In un articolo il sogno radicale di Israeli Zare il Medio Oriente e vedere lo Stato ebraico nell'Unione europea
è un un pallino di Marco Pannella in quanto
Parte da una considerazione la considerazione che Israele è l'unico punto di democrazia in un'area dove la democrazia è assente e quindi valorizzare questa esperienza e come dire portarla dentro la cornice europea sarebbe stato e forse
Lo è tuttora
Una interessante strada da percorrere ottobre mille novecentottantadue scrive
Sergio Rovasio sulla sul foglio era un sabato mattina ricordando la genesi di quella proposta quasi alle ore dodici presso la sinagoga di Roma è che cosa accade durante la cerimonia
Per decine di adolescenti mentre si chiede chiudeva la festa di Sukkot s'un con manto di terroristi palestinesi dopo aver chiuso gli accessi e le uscite della sinagoga lancio tre bombe
A mano e sparò con i mitra sulla folla causando la morte di un bambino di due anni e il ferimento di trentasette persone e tipo dimenticare
Quella
L'attentato nel cuore della sinagoga romano
Ed è l'unico politico ricorda Rovasio ad accorrere al Ghetto per abbracciare la comunità ebraica fu Marco Pannella
Nel pieno della tragedia fu accolto dalla comunità ebraica con grande affetto trapianti urla e disperazione poi arrivo anche Spadolini ricordo Rovasio
Bene Pannella nell'ottantasei
Quattro anni dopo si reca a Gerusalemme insieme al premio Nobel Elie Wiesel per sostenere la causa degli ebrei russi rinchiusi nei manicomi e Mikuláš di sovietici e due anni dopo il partito radicale nel pieno della prima intifada decide di là tenere i lavori del suo Consiglio
Federale inizierà e le
E per all'evento acquista su alcune pagine dei quotidiani israeliani degli spazi in cui in inglese in ebraico
Presenta la proposta politica di Marco Pannella e del Partito Radicale
I confini di Israele dice Pannella
Possono diventare i confini degli Stati Uniti d'Europa e dell'area mediterranea i cittadini israeliani possono diventare i cittadini degli Stati Uniti d'Europa nella comunità economica europea una federazione questa l'idea di Pannella
Di Stati democratici con i vicini
Disraeli affinché si allargasse ero i confini dell'Unione
Europea
Cuesta
Idea scrive ancora Rovasio
E sostanzialmente idea di una Israeli Zazie ore del Medioriente per la vita e per la libertà
Di tutte le persone che lo abitano questo noi vogliamo dice Pannella e dichiariamo di volere anche con la nostra battaglia per quattrocento milioni di europei
E dei loro Stati indipendenti
Stasera siamo con voi perché è necessario giusto urgente non mutare la propria politica di vivere per paura della morte e quello detti le organizzazioni che si esprimono
Anche con il terrorismo vorrebbe vorrebbero ottenere che facessimo olocausto del nostro vivere prima ancora di rischiare di perderlo in caso di Lora vittoria
Invece siamo qui nel ricordo nella memoria dei nostri cari assassinati a brindare insieme la nostra amicizia
Alla Letizia alla con vivibilità
In e di Gerusalemme è in e di Israele così Marco Pannella nella suo nel suo messaggio letto
Ha davanti alla stampa i cittadini nel due mila e due ancora in occasione della seconda intifada di
Nel del Medioriente e bene la la missione di questa delegazione Colli con l'intervento di Pannella racconta Rovasio al congresso mondiale sionista che si teneva in quei giorni a Gerusalemme
E era sostanzialmente alla prima volta che un non ebreo interveniva in quell'assise dove Pannella fu invitato qui Pannella sollecito la classe dirigente l'opinione pubblica
Sull'obiettivo promosso dal Partito radicale di una piena immediata adesione di Israele nell'Unione europea ai fratelli sionisti Pannella ha rivolto un'esortazione a non considerarsi più come le vittime
Designati di Holocaust i passati al contrario la missione per il popolo ebraico e quella di realizzare lista l'isola in lizza azione di tutto il Medioriente ora
Al netto di questa proposta hanno però di fronte a Colletto del fatto che fu una proposta diciamo datata ma quanto è attuale
C'è da chiedersi quante attuale io credo che in parte lo sia profondamente attuale soprattutto di fronte alla preoccupazione di ricondurre in questo momento la risposta
Di sera è le oggi e per il futuro nella cornice di una risposta della democrazia occidentale
E e e il al il coinvolgimento di Israele dentro la la cornice europea
Informe ovviamente che possono essere e compatibili con i tempi è un'idea da non sottovalutare perché solo uno scatto della Comunità europea può in qualche modo
Creare una discontinuità in questa coazione a ripetere che la crisi mediorientale di Israele presenta ormai da decenni no
Al Parlamento europeo conclude l'articolo Sergio Rovasio i parlamentari radicali sin dal due mila e tre hanno denunciato in diverse occasioni come i finanziamenti dell'Unione Europea per aiutare i palestinesi a andavano a finanziare il il terrorismo sostanzialmente e invece e invece occorrerebbe nello spirito di Pannella scrive Rovasio finanziare il processo di democratizzazione attraverso l'estensione dell'esperienza del modello israeliano
Nell'aria in cui Israele si colloca e questo non può avvenire se non
Con l'inserimento di Israele nella cornice europea nelle forme ovviamente compatibili con i tempi la proposta di Marco Pannella
è una proposta di straordinaria attualità rilanciata dal foglio nell'articolo di Sergio Provasio e ancora c'è
Il tema
Della convivenza fra ebbe ebrei e arabi e del rischio di e evocare il rischio che peraltro in questi giorni
è presente anche nella retorica
Evocare la cosiddetta nazi ficcarsi Oni evocare il nome di Hitler per squalificare gli avversari
L'articolo di Daniela Padoan ha se ne occupa l'analisi a pagina dieci della stampa in questi giorni di orrore scrive sono venute alla luce pericolose equivalenze sillogismi
Tra israeliani ed ebrei tra palestinesi ed Hamas tra entità in guerra quasi si trattasse di due Stati simmetrici quando da una parte c'è un'organizzazione terroristica
Nazionaliste fondamentalista islamica sunnita con la politica e militare dall'altra uno Stato democratico ben tiene la prova maggioranza abbia elementi che chiedono una società mono etnica e suprema Christa
Dotata di uno dotato di uno degli eserciti più potenti del mondo di un arsenale nucleare
In mezzo civili violati massacrati presi in ostaggio nella capricci ante prodromo del setto otto Bre civili dilaniati e chiusi in trappola Gazza
Sotto un diluvio di bombe che dura da quasi un mese civili israeliani condotti alla guerra e alla radicalizzazione ideologica da un governo che fa un uso sconsiderato della ferita insanabile della Shoah e questo il tema il sette ottobre ricorre il diciassette ottobre ricorda Daniela Padovan il ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiamato i i miliziani di Hamas i ruoli nazisti la nazi ficcarsi onde degli oppositori o la reductio avvertito nel rum per usare l'espressione coniata negli anni Cinquanta dal filosofo politico Leo Strauss ebreo tedesco fuggito dalla Germania nazista
Nel trentotto è una strategia simbolica abusata da decenni per squalificare l'avversario ed è come sappiamo anche nella retorica di Putin no la motivazione la giustificazione dell'intervento in Ucraina
E il rischio di uno slittamento della comunità politica e civile israeliana
Presa dalla nella morsa dell'orrore e dalla paura dalla minaccia che il terrorismo rappresenti di uno slittamento verso una logica su primatista di cui in qualche modo il Governo israeliano e non è non sembra a cui non sembra immune è un rischio che deve mobilitare la la coscienza e la responsabilità
Dell'Europa ecco perché diciamo l'Europa può far molto a questa crisi forza assai più in questo momento degli Stati Uniti
La proposta la propensione
Scrive ancora Daniela Padoan a utilizzare la sua come sinonimo di eccidio strage a venderla insulto accusano al tema paradigma che pretende di illuminare conflitti atti di terrorismo e guerre
Indebolisce la consapevolezza del genocidio categoriali sistematico industriale che ha segnato per sempre il precipizio della cultura europea c'è il rischio di annacquare anche l'Olocausto
Come dire utilizzandolo come una categoria a sproposito no e questo rischio e presente anche dentro l'uso che questa retorica
Interessati strumentale fa di questo termine
Se corto cinque sto corto circuito si può comprendere l'Islam Israele dove secondo me il Central Bureau of statistics vivono circa centosessantacinque mila sopravvissuti dell'Olocausto
Di cui cinque mila nella zona ora evacuata vicino a Gaza e dove si sono inevitabilmente ride state le memorie individuali e collettivi delle persecuzioni subite dagli ebrei
Nel corso della storia molto meno si può capire in Italia dove diversi quotidiani da giorni evoca la notte dei cristalli lastre lamento nazifascista del ghetto di Roma per giustificare la necessità della distruzione di Gaza come risposta così Daniela Padoan
Sulla sulla stampa e con questo forse forse dico forse perché ho esaurito
Il tema della
Vediamo ma forse c'è ancora qualcosa che mi sfugge
Ho esaurito il tema della guerra di Gaza
Che ci porta questo ci porta verso un argomento nuovo il secondo argomento di giornata come vi avevo allora ci sono ancora due commenti che voglio segnalarvi
Perché su questo tema si sono espressi anche sul foglio
Giuliano Ferrara e Claudio Cerasa
Il articolo di di Giuliano Ferrara e la sentinella Netanyahu si era addormentata ma non ha tutte le colpe
E a pagina
A pagina l'interno in prima pagina all'interno Netanyahu davvero i indifendibile il dubbio è lecito qui
Spiega Ferrara il la la difficoltà di un premier schiacciato dentro una morsa dalla pressione iraniana l'Iran e scrive
Scrive Ferrara ha in questi anni vinto
La partita decisiva con le sue trame regionali e ha minacciato di diventare è diventato uno Stato fondamentalista primo creare la testa di un fronte islamista
Dedicato alla distruzione dello Stato d'Israele all'annientamento per del suo popolo con Hamas ed Hezbollah yemeniti Witty e siriani alauiti fusi in un masse nuovo del nuovo del rifiuto
Che non ha niente a che vedere con la vecchia inquadratura in cui si vedevano mezzi terroristici al servizio di un progetto politico nazionale cioè non è terrorismo non è il terrorismo di Arafat dice Ferrara
Che era un terrorismo finalizzato alla difesa alla costruzione di un'identità nazionale queste un terrorismo che ha un progetto politico
Strategico regionale che il progetto dell'Iran di distruggere l'identità di Israele è evidente che questa pressione
Definisce purtroppo e incide anche la l'azione della Premiership israeliana
E e in qualche modo anche il la risposta politica di Israele e Netanyahu è un leader prodotto di questa di questo assedio purtroppo ignorato dalla comunità internazionale
E anche forse poco protetta o da un atteggiamento degli Stati Uniti che negli ultimi da Obama in poi è stato un atteggiamento di disimpegno dal Medio Oriente come ben sappiamo poi c'è
Claudio Cerasa che invece dice nel suo articolo la memoria da non perdere con l'aiuto divise le ricorda
La testimonianza che il figlio di Wiesel sta facendo in questi giorni
E e dice ricorda sapete cos'è successo dopo il ritiro
I unilaterale di Israele da Gaza nel due mila e cinque sapete qual è l'obiettivo dichiarato da mass cosa dovrebbe fare Israele per difendere la sua popolazione prendendo atto che Hamas si nasconde dietro i civili
E cosa accadrebbe sei a Israele se domani si ritirasse completamente dalla Cisgiordania come ha fatto con Gaza
Il conflitto tra israeliani e palestinesi conclude Wiesel comporta forti sofferenze da entrambe le parti ma se vogliamo andare avanti è necessario riconoscere la storia di chi ha offerto la pace di chi le ha rifiutate di chi oggi
Dietro formule generiche
Dal fiume al mare non combatte per affermare la presenza di due popoli e due Stati ma combatte per eliminare un Paese dove vive a circa la metà della popolazione ebraica mondiale
Non si chiama resistenza si chiama genocidio e un Occidente che non sostiene con forza la volontà di Israele di difendersi da chi lo vuole spazzare via
E un Occidente che rischia di offrire agli estremisti di tutto il mondo un messaggio preciso essere disposto a perdere la memoria e a passare da Nevada egli è in mai più a non guerra Issei fu nessuno
Nessun luogo e più sicuro
Perciò dice
E dice caldo Cerasa rileggere Elie Wiesel può aiutare a capire per questo sabato prossimo il con il foglio troverete un libro in regalo il mondo sapeva la Shoah e il nuovo millennio Israele siamo noi dice
Claudio Cerasa questo il il commento dei due direttore e ed ex direttore ancora in qualche modo riferimento culturale del del foglio Giuliano Ferrara
Mi pare che su questo fronte abbiamo raccontato
Le posizioni più di differenziate
Ce ne sono ovviamente altri sui giornali c'è quella di Carlo
C'è Anne sul sulla verità per Israele sradicare amasse questioni di vita o di morte dice il generale intervistato da Fabrizio Dragoni ci sono anche altre interviste
Però
Questo è il cuore del del dibattito
Presente sui quotidiani oggi e questo ci consente di passare al secondo tema che come vi ho detto e la riforma costituzionale presentata dal governo di Giorgia Meloni sulla quale ieri il ministro per le riforme Casellati ha aperto a una trattativa a delle concessioni
Una un progetto che come abbiamo come sappiamo approvato subito il netto rifiuto da parte del centrosinistra
Ci sono anche delle interviste oggi sui quotidiani ma vediamo prima quale è stata il senso di questa apertura in che cosa diciamo consiste aperta alle modifiche dice Casellati
Che cosa vuol dire vuol dire che un testo non può mai dirsi blindato dice la ministra
Ma le modifiche devono essere coerenti e l'approccio delle opposizioni non pregiudiziali e lo stesso confronto spiega al Corriere della Sera A pagina
Dieci e undici con l'articolo di Adriana logoro Hoshino
è stato in in qualche modo manifestata la stessa disponibilità al confronto dal sottosegretario Mantovano
L'obiettivo però il premier reato realizzare una piena coerenza tra l'espressione del voto la composizione del Parlamento e l'assetto e gli orientamenti del governo dice Mantovano
Il punto chiave e l'elezione diretta del premier su cui sembra che la maggioranza non sia disposta a transigere
Il governo non teme il referendum dice ancora Mantovano se si perde il governo non va a casa e su questo come vedremo però ci sono letture diverse perché
Una riforma così importante e così in qualche modo trasformati in da che impegna nella nella sfida di un premier forte
Il voto prima del Parlamento e poi dei cittadini ebbe è una sconfitta su questo punto
Dicono molti commentatori e difficile pensare che possano non essere una sconfitta anche sulla premiership e quindi una sconfitta politica di cui il governo dovrebbe prendere atto un rischio questo
Che alla luce di quanto è accaduto già in passato a Matteo Renzi
E ancor prima tutti i tentativi di riforma costituzionale Meloni dovrebbe prendere in seria considerazione le aperture della maggioranza scrive ancora logo osceno
A correttivi alla riforma vanno nella direzione di raggiungere una convergenza sufficientemente ampia cioè i due terzi di ciascuna Camera che vuol dire i due terzi alla Camera come sapete ci sono quattrocento deputati
I due terzi sono duecentosessantasette e alla al Senato doveri i i senatori sono duecento i due terzi sono centotrentasei io ovviamente tenendo presente anche le le il i cosiddetti senatori a vita
Il suo disegno di legge
Quindi questa maggioranza dei due terzi consentirebbe di evitare come sapete il referendum diversamente referendum confermativo
Ovviamente una prospettiva scontata
Ma Ignazio la Russa la invocata questa Pasquetta possibilità di scongiurare il referendum nell'intervista al Corriere lavorerò dice per l'approvazione con i due terzi del Parlamento un compromesso tuttavia che sembra molto difficile perché il compromesso sull'elezione diretta del premier
Voluto dalla da Fratelli d'Italia e norma antiribaltone che come sapete consente l'indicazione di un secondo premier in caso di dimissioni
Di questi quello eletto sempre tratto però dalla maggioranza
Di governo questa questa questo compromesso voluto dalla lega e stato raggiunto con troppa fatica scriverò grossi lo per pensare di riaprire la discussione su aspetti fondanti del disegno di legge
Figurarsi per riaprire l'ipotesi tipo modello tedesco o doppio turno cioè il rafforzamento della Premiership senza l'elezione diretta quello che propone sostanzialmente la sinistra
è molto difficile dice la giornalista al Corriere sarà che il Governo su questo possa tornare indietro senza rompere poi ovviamente l'unità che ha faticosamente raggiunto all'interno della sua maggioranza
Quindi trovare quei ventinove voti alla Camera e venti al Senato che consentirebbero di raggiungere la maggioranza dei due terzi e quindi so di sottrarsi al referendum è una sfida molto in salita da dove dove si può giocare questa sfida b si può giocare al centro dice la logora Hoshino si può giocare sul sul su Italia viva e su azione dove però esistono come vedremo posizioni differenziate perché perché va be al netto ovviamente della totale ostilità del PD la Sua in ha detto ieri e la riforma una schifezza con il fare i liquidatori io che diciamo con nota normalmente il il Lessico della leader del partito democratico giù le mani dal presidente La Repubblica allo stesso modo si esprimono però anche criticamente
Azione e Italia viva conto sfumature diverse e più netta la contrarietà di azione più sfumata quella d Italia viva come vedremo nell'intervista di Carlo Calenda al Corriere della Sera ci sono e diciamo le cifre di questa contrarietà in Italia dice Calenda ci sono tre cose che non funzionano
Il ruolo del parlamento cioè il bicameralismo il federalismo e la pubblica amministrazione e questa riforma parla d'altro non riguarda il buon funzionamento dello Stato
E una legge che riscrive le regole di un gioco di società tutto interno alla politica ciò premesso mi sento di dire a Giorgia Meloni perché non lavoriamo piuttosto sul modello tedesco
E come abbiamo visto il rinvio al modello tedesco di fatto riporta la proposta di Calenda la proposta del centrosinistra che mette in crisi la difficile unità raggiunta nel centrodestra
E cioè quello che piace proposizioni infatti gli dice maritare esame lì obiettando a Calenda che questo tipo di diciamo di rilancio e io rilancio della proposta dell'opposizione si tratta di un modello molto consolidato dice Calenda e che dal novanta ha prodotto quattro Cancellieri invece dei nostri quattordici Presidenti del Consiglio e dieci Governi invece dei nostri ventidue esecutivi oggi aggiunge Calenda il Presidente della Repubblica e legittimato dall'azione parlamentare come il premier e ha il potere con la sua moral suasion di evitare originari gli errori compiuti dalla politica inoltre gioca un ruolo di arbitro tutto questo con la riforma non ci sarebbe e sia non si sarebbe più e si aprirebbe la strada a una serie di Contini conflitti ITA la premiership
Eletta dal popolo e quindi dotata di una legittimazione e molto forte la presidenza della repubblica
Che potrebbe evidentemente intaccare il ruolo di garanzia e di terzietà questa la posizione di Calenda posizione peraltro espressa da molti costituzionalisti quindi non priva di fondamento al netto degli schieramenti politici
Perché una riforma costituzionale non può e non deve essere valutata in una logica di parte ma deve essere valutata in una logica di prospettiva pensando
A quello che potrebbe essere il futuro del Paese dove domani a Palazzo Chigi
Perché potrebbero esserci altri protagonisti come ben sappiamo
Difende la riforma Calderoli intervistato dal Corriere della Sera dicendo
Non raggiungeremo i due terzi col suo realismo
Diciamo tattico un grande tattico come Calderoli sa bene che la prospettiva dei due terzi e illusoria però dice vinceremo il referendum questa volta perché i cittadini
Vogliono legittimazione popolare credono nell'indicazione della premiership da parte loro e faremo anche la riforma che a lui sta più a cuore cioè quella sull'autonomia
Ma a vediamo invece che cosa dice
Su questo tema Italia viva Italia viva parla per bocca di Maria Elena Boschi intervistata mi pare dalla stampa
Andiamo a cercare
Eccola qui a pagina quattordici
No alla norma antiribaltone se cambiamo voteremo la riforma così l'ex ministro delle riforme costituzionali il governo Renzi che come sapete fu l'artefice insieme al premier di quella riforma nel due mila sedici battuta proprio al referendum dopo tre approvazioni parlamentari
Riforma che è nata anche insieme con il cosiddetto Patto del Nazareno da cui poi Berlusconi si sfilò dopo la nomina di Mattarella come ben ricordate
Bene dice dice Boschi mette le mani avanti anche perché ovviamente memore di quello che è accaduto al suo governo e alla la leadership di Matteo Renzi dice per me chi perde un referendum si deve dimettere
E quindi di questa riforma però dice mi piace l'elezione diretta del premier e qui c'è una con coincidenze e l'unico partito che si Espresso dell'opposizione che si esprime sul favorevolmente sul tema dell'elezione diretta come sappiamo non mi piace il mancato superamento del bicameralismo
La mancanza del ballottaggio l'assenza del limite dei mandati l'impossibilità per il premier di nominare e revocare i ministri e poi la loro norma antiribaltone non funziona
Scrive su questo tema come vedremo ci sono molti commenti sul tema della norma antiribaltone
Non fare
Mo'alla Meloni una guerra ideologica però che e quella che lei ha fatto Annoni
E poi ancora vi preoccupa li chiede se Serena riformato i la possibilità che alla fine del leader l'iter parlamentare il presidente Mattarella debba dimettersi cessa il se viene approvata
Una riforma costituzionale che modifica l'assetto dei poteri e l'equilibrio tra la premiership e la Presidenza della Repubblica
Il Presidente della Repubblica non deve trarne le conseguenze e gli chiede le chiede Serena riformato
E dice la la boschi non vi è alcun motivo per cui il capo dello Stato debba dimettersi
Nel due mila ventinove leggeremo il successore di Mattarella con la stessa attenzione che abbiamo sempre avuto prima scegliendo Mattarella
Nel due mila e quindici poi annullando il rischio di una maggioranza sopranista guida Salvini nel due mila diciannove che avrebbe letto il successore di Mattarella e infine evitando la scorciatoia
Di un nome proveniente dai servizi segreti qui si riferisce
A nome della Belloni come ricordate che emerso durante le trattative
E che poi fu ma sostanzialmente e picconata o proprio da Matteo Renzi ed dette la stura a un secondo mandato presidenziale per Mattarella il provvedimento dice
Serena riformato sulla stampa rischia di depotenziare l'unica figura che non ha mai perso la fiducia degli italiani
E la boschi discutete il capo dello Stato è un arbitro e come tale non deve scendere in campo ma chiede nel rispetto delle regole questa riforma non toglie al Colle un tale compito stiamo attenti quindi questa affermazione è un'affermazione che nella sostanza
è un'affermazione di grandissima apertura come come vedete
Da parte di Italia viva ancorché diciamo ci sono dei punti di ancora di non piena convergenza ma mi pare che l'approccio d'Italia viva su questo punto sia diverso dall'approccio di azione almeno a giudicare dalle parole di di Maria Elena Boschi
Il la la la l'atteggiamento del governo da un punto di vista tattico e analizzato nel retroscena di Francesco Livo sulla stampa che definisce un po'anche la road mappa di questa riforma l'orizzonte
In cui viene fissato il referendum è la primavera del due mila venticinque dice Olivo la linea del Governo e trattare su tutto tranne che sull'elezione
Diretta del Presidente del Consiglio
La fretta della Meloni è dovuta un'esigenza dice adesso c'è la fretta di arrivare a un approvazione parlamentare in tempi rapidi e poterla spendere questa riforma sul piano delle della campagna elettorale per le europee due mila ventiquattro
Una trattativa dice ancora può esserci su temi come il premio di maggioranza la soglia di sbarramento la sfiducia e anche l'eventuale ballottaggio
Un'ipotesi quest'ultima che la lega ha mostrato di non gradire ma il premier si elegge direttamente questo su questo
Non si transige e qui ci sono ovviamente però su questo punto perché è il punto nodale dell'intera vicenda ci sono come sappiamo posizioni molto diverse e critiche
Serrate anche da parte di quelli
Diciamo quindi quei costituzionalisti che non si muovono nella prospettiva di una diciamo di parte e che però segnalano il rischio di questo di questo progetto lo fa per esempio
Angelo Panebianco un intellettuale è un politologo sia a cui cui certamente non possono essere addebitate
Diciamo tentazioni
Progressisti o di parte hanno che segnala l'errore a suo giudizio compiuto da Giorgia Meloni
In questa vicenda se non ti chiami dei gol dice Panebianco se non vuole suicidarsi politicamente e se voi sul serio cambiare la forma di governo devi ottenere il consenso di una parte significativa dell'opposizione
La riforma potrebbe nascere solo grazie a un patto costituzionale tra maggioranza e quanto meno una frazione quantitativamente rilevante degli oppositori parlamentari quindi se Giorgia Meloni avesse voluto davvero
Puntare sulla riforma della nostra forma di governo avrebbe dovuto lasciare perdere l'elezione indiretta e proporre una soluzione diversa
Come ha osservato Antonio Polito cioè per esempio una forma di cancellierato
Cioè la fiducia al capo del governo e non al Governo nel suo insieme da parte di una sola Camera il suo diritto a licenziare i singoli ministri e c'è un rafforzamento della premiership che oggi è come sappiamo in base alla Costituzione un primus inter pares domani sarebbe stato un leader riconosciuto a cui il Parlamento concede una fiducia personale e l'autorità la prerogativa di licenziare i ministri soprattutto avrebbe dovuto mettere nelle mani del capo del governo il vero potere deterrente dice
Panebianco cioè l'arma decisiva per garantire la stabilità dell'esecutivo quale è la facoltà di ottenere se le circostanze lo richiedono lo scioglimento delle Camere proprio come prevede la Costituzione quello che per esempio manco a Matteo Renzi nel due mila sedici quando perduto il referendum che sia Mattarella di sciogliere le Camere di andare al voto forte di quaranta per cento che lui riteneva di avere di consensi sulla riforma
Va sconfitta e Mattarella glielo negò quindi quelle questi Poteri che sono i poteri diciamo di una premiership simile a un cancellierato dice
Panebianco sarebbero stati una una utile e anche una tatticamente intelligente provocazione Offerta della Meloni capace di spaccare il fronte opposto perché di fronte a una proposta di questo tipo accompagnata da una riforma elettorale adeguata di tipo maggioritario per esempio al doppio turno e quindi torniamo ancora sempre se sempre di più vicina al modello tedesco che è un proporzionale a doppio turno ma comunque beh quella tipo di proposta dice Panebianco avrebbe ottenuto uno mediato successo politico ci avrebbe spaccato in due il fronte dell'opposizione perché molti dell'opposizione
E avrebbero dovuto riconoscere che quel quel quell'indicazione andava nella direzione più volte suggerita a sinistra infatti se fosse passata non avrebbe solo ha cresciuto le chance di creare e stabilizzare un grande partito conservatore sulla destra avrebbe anche offerto ai pragmatici di sinistra la possibilità di operare in un habitat istituzionale più favorevole al loro che alla parte più estremista dell'opposizione ci avrebbe rafforzato un modello riformista anche a sinistra e quindi portato la democrazia lontano dalle secche del populismo dice Panebianco
Si sarebbe determinato una convergenza di interessi fra Mellone gli oppositori pragmatici e questa volta gli ideologi sarebbero usciti dallo scontro con le ossa rotte perché la Meloni non ha fatto questo pur avendo pur riconoscendo Panebianco la Meloni
Una accortezza dice capacità politica perché perché perché probabilmente non aveva alternative perché
E questo Progetto dice il punto di equilibrio il solo su cui le forze di maggioranza sono stati in grado di convergere perché quando tu diciamo Semini populismo per decenni e poi quando vai attirare le fila populismo trovi e quindi all'interno della maggioranza il discorso sulla verticalizzazione del potere
è diventato una bandierina ideologica difficile da scalfire è l'idea di convergere su una proposta che veniva da sinistra avrebbe spaccato il fronte meno ogni anno così dice Panebianco l'aspetto negativo e l'altro
Ossia il fatto che stando a questa prima versione cioè e qui attenzione il il politologo raffinato ci racconta una cosa
Che normalmente nel dibattito pubblico completamente misconosciuta si dice questa riforma è una riforma diciamo presidenzialista che mettere ci fa slittare verso una verticalizzazione illiberale e in qualche modo che tradisce la la la dimensione e il primato del parlamentarismo fino a un certo punto dice Panebianco stiamo attenti perché in realtà lei affetto di questa riforma e di indebolire la premiership non di rafforzarla perché perché e il premier con questa riforma rischia di trovarsi in balìa di ricca dei ricatti di questa o quella frazione della maggioranza perché senza la possibilità di teneva in riga minacciando lo scioglimento delle Camere in quanto il premier non può sciogliere le Camere e allora questa riforma dice Panebianco funziona in un sistema politico dove esistono due parti due forze politiche omogenee
E nelle quali il il premier una volta che vince sa di avere la piena legittimazione il pieno controllo ma in coalizioni politiche che sono il frutto di partiti diversi il premier rischia di diventare ostaggi esattamente come fu ostaggio Berlusconi nel due mila otto pur avendo la maggioranza di di trecentosettanta deputati
E non lo sarebbe perché non l'unica vera arma che sottrae la premiership spiega Panebianco al ricatto dei suoi alleati e la possibilità di sciogliere le Camere invece questo premier non può sciogliere le Camere
Perché nel momento in cui lui si dimette la maggioranza può tranquillamente
Beve tranquillamente puntare ad eleggere un altro premier con la stessa maggioranza
O comunque sollecitata a farlo in qualche modo e questo addirittura questa questa norma antiribaltone potrebbe addirittura potrebbe determinare dice Panebianco un patto segreto tenuto nascosta agli elettori stipulato fra i leader della coalizione prima delle elezioni ciò ossia un accordo che preveda una staffetta ti presenti tu come candidato premier e poi perché magari hai più probabilità di vincere fra due anni io ti sfido uso tutti gli metti e viene eletto il compagno
Ora questo è un indebolimento della Premiership non è un rafforzamento spiega Panebianco e questo ragionamento è molto vero in un contesto politico dove come abbiamo visto le maggioranze granitiche sono andati incontro a fratture
Molto molto forti nella nella storia della Seconda Repubblica un aggiornamento che meriterebbe qualche riflessione a destra
Ovviamente ci sono altre prese di posizione c'è quella di Massimo Cacciari altrettanto critica e di Alessandro De Angelis sulla sulla sulla stampa vediamola vediamo la subito Cacciari dice
Come è possibile non vedere la formidabile contraddizioni che si introduce nel nostro assetto istituzionale tra un presidente capo dello Stato eletto dal Parlamento
E un premier eletto direttamente dal popolo sovrano un presidente che mantiene sostanzialmente tutti gli straordinari poteri
Che la Costituzione gli attribuisce
Da quello di capo delle forze armate a quello di garante dell'autonomia della magistratura in quanto presidente del CSM nonché quello di potersi appellare alle Camere ma è un sono tornato da ogni possibilità di influenzare
L'azione legislativa un pasticcio trasteverino bruttissimo
Il peccato mortale dice ancora Cacciari di questo di serve un disegno di riforma
Sita nel credere o nel fingere di credere che il problema chiavi che impedisce il funzionamento del nostro Stato sia nel suo cuore politico dentro i palazzi di regime tra Quirinale Palazzo Chigi
è invece e la macchina amministrativa dice nel senso generale in senso lato che va sbloccata semplificando delle G Ferrando costruendo testi unici e forse non solo la macchina sta amministrativa è la crisi della politica la crisi dei partiti
La crisi della forma dei partiti
Che probabilmente merita un'attenzione maggiore di quanto non sia risolutiva invece la verticalizzazione del potere attraverso la legittimazione popolare della premiership
Per come l'ha impostata dice da parte sua invece Angers Alessandro De Angelis sempre sulla stampa
Il governo di un capo che cerca di imporre la democrazia di un capo chiamando al plebiscito su un capo
E piuttosto ardito pensare che su questo schema si posta se Perale e su cui siamo tutti d'accordo l'esito dell'eventuale referendum dal destino del governo dice De Angelis e cioè fai una riforma di questo tipo è ovvio che se la vinci Italia attua ma se la perdi te ne devi andare
Sarà un voto politico su di lei punto in una specie di remake del due mila sedici fatale per Matteo Renzi
Giorgia Meloni ha scelto la clava nella perenne ricerca di un nemico va be questa convinzione che diede Angeles ma è anche di Ezio Mauro sulla stampa
Sulla Repubblica scusate
Ma Mauro diciamo l'articolato addirittura la riconduce a a a un disegno ideologico più ampio però leggiamo
Stralci di questo interessante articolo la verticale del potere la prima parte di quest'articolo spiega
Che questo questa tentazione di Giorgia Meloni risponde a una uno stimolo che è stato per più volte diciamo coltivato o dalla politica in questi decenni
E Meloni si muove partendo dice Mauro da una crisi della rappresentanza testimoniata dalle urne vuote dalla disaffezione crescente per la politica crede che dare ai cittadini una figura istituzionale di riferimento investita direttamente
Dall'alto della loro fiducia col voto Possa piscina sì di più alla cosa pubblica
Ciò che conta è trasmette l'idea che la sovranità non si parla già c'è Lizza più nel concorso di soggetti istituzionali diversi attraverso il libero gioco tra decisione e controlli
Ma si raccoglie e si potenzia concentrandosi in un dominus
Elevato in una posizione di primate consacrato dal voto popolare
E qui entra in gioco la seconda motivazione di questa riforma la semplificazione ossessioni di ogni populismo di qualsiasi regno liberiamo leader scelto col suffragio popolare
Dal guscio dello stato di diritto lasciamogli esprimere integrale la sua potestà poi lo giudicheremo al termine del suo mandato la democrazia liberale andava bene negli anni del benessere oggi è un impaccio novecentesco
E qui francamente ci sentiamo di condividere questo al netto della riforma che non non giudichiamo però questa idea che la decisività delle delle delle scelte del governo e l'effettività diciamo della politica dell'azione politica di in modificare la democrazia di produrre riformismo di porle processi trasformati si realizzi attraverso una verticalizzazione del potere e non invece attraverso una rivalorizzazione dei corpi intermedi
Delle forme della politica novecentesca è un dubbio che personalmente mi sento di condividere
Perché
Diciamo l'idea
Questa idea io penso che sia figlia
Di un populismo strisciante che seppure ha fallito nella sua esperienza di governo a palazzo ha infiltrato l'opinione pubblica la culture politiche ed è rimasto come un tratto della nostra democrazia
Oggi nel tempo che viviamo
Abbiamo una costruito anch'e e manteniamo una un'abiura per tutte le categorie della cultura democratica novecentesca
E questo non è effettuo di unire di un loro invecchiamento naturale e quindi del fatto che la storia le avrei messe nella cantina e non possono essere più ripristinate perché altrove la politica funziona
Altrove con tutte le crisi
Che pure ci sono in altre democrazie ma i partiti giocano un ruolo ancora di intermediatori sociali il loro radicamento è molto più forte
La diciamo il contatto lo fa le forme partito le forme della partecipazione civile dell'associazionismo e più e e più intenso invece noi
Rinunciando
A riformare la cultura politica a rivalorizzare e le categorie gli istituti della cultura politica penso all'idea del compromesso che ancora diceva nel dibattito pubblico nella percezione collettiva una una sorta di disegnata ripulsa come se il compromesso fosse qualcosa di da cui di cui vergognarsi e non invece l'essenza stessa della democrazia
E quindi questa tentazione di verticalizzare
Per risolvere una crisi evidentemente
Di governabilità una crisi di efficienza della una crisi di risposta della politica i bisogni dei cittadini è un è una tentazione che attraversa la politica dagli anni ottanta dalla fine degli anni ottanta in coincidenza con la crisi
Politica della Prima Repubblica e che è poi a e proseguite in tutta la seconda ed è giunta alla terza ma siamo certi che la soluzione sia legittimare questa forma nuova della politica
E il rischio non è invece quello poi di costruire un apparente
Forza che però sì scontra inevitabilmente con le fratture presenti all'interno poi
Del quadro politico stesso come racconta Panebianco puoi fare il premier più forte del mondo farlo leggere dai cittadini e poi il premier andare in Parlamento e scoprire che i suoi non lo seguono più perché perché fra le cinque coalizioni che compongono la sua maggioranza c'è un raccordo a a a toglierle il posto e questo il tema allora il tema forse non è solo quello di una riforma di verticalizzazione mai quello di Ri ridare ruolo e penso alla democrazia dei corpi intermedi come
Disperatamente in beata solitudine un grande pensatore del Novecento
Ma tuttora diciamo attivo come Giuseppe De Rita in bocca da anni sulle pagine del Corriere della Sera stiamo attenti ad archiviare
Le le forme novecenteschi e perché non è che quelle sono semplicemente forme
Di un tempo che è passato
Solo le forme della democrazia la democrazia è una si esprime attraverso la mediazione la regolazione dei conflitti la divisione del potere il compromesso gli accordi non attraverso la verticalizzazione
Questo è l'appello di chi diciamo non ha posizioni di parte
Ma valuta e e lo o meglio l'unica parte da cui sta e la parte della difesa del primato della democrazia occidentale
Però le posizioni sono diverse di giusto confrontarsi anche con le posizioni invece che difendono la prospettiva del cambiamento come quella di
Alessandro Campi sul
Sul Messaggero che dice stiamo attenti c'è si dice che non si può fare questa riforma perché nessuna My Father sullo Maya ha ha ha ha fatto la la l'elezione diretta della Premiership ma chi vuol dire se
Se di Celli lei ha diciamo addio all'inventiva giuridica e al genio creativo politologico B lo stesso costituzionalismo moderno non avrebbe avuto senza cioè è evidente che è una cosa che non si è mai fatta si può sempre fare
Questa questa diciamo be azioni in premessa la possiamo riconoscere anche come valida
Poi se ragiona campi nel merito della proposta la difesa ad oltranza del parlamentarismo di Marta ottocentesca
Di modelli di partito che ormai esistono solo sulla carta di forme di partecipazione politica nate nell'era pre digitale e diverse liturgie repubblicane che ancora richiamano le monarchie d'Ancien Régime
E solo una forma di pigrizia intellettuale dice il contrario di quello che ho detto io leggiamolo perché giusto anche confrontarsi con chi la pensa diversamente da noi
Come la presenta una coazione a ripetere dice Campi
Tutta ideologica l'allarmismo sulla deriva autoritaria che questa riforma sia approvata rappresenterebbe
Da anni opera in Italia un'alleanza oggettiva tra il conservatorismo di Marco corporativa di un pezzo del costituzionalismo accademico è una sinistra convinta di poter sopravvivere alla sua crisi di idee e strategie invocando ogni passo
Lo spettro del fascismo che ritorna sì su questo cambia ragione però qui il punto non è questo il punto è quello che dice Panebianco quando dice stiamo attenti perché poi questo premier questa verticalizzazione
Non è esente
Da impasse perché si misura in concreto col consenso
E con Lara perché il problema e rafforzare la rappresentanza per rafforzare la decisività delle decisioni non ha non verticalizzare il potere quindi non è un problema qui di e di di difesa di bandierine ideologiche ma di trovare una soluzione effettivamente e che produca gli effetti voluti
Ciò detto dice ancora tuttavia campi veniamo sul piano generale a a alla alla proposta
Che ha due obiettivi
A sud a suo dire condivisibili entrambi restituire il potere al popolo garantire la stabilità durata dell'azione di governo il primo punto è soddisfatto dall'elezione diretta del premier
Che poi non è altro che la razionalizzazione legittimazione di una dinamica nel senso di una crescente personalizzazione del comando che in realtà e diciamo opera del nostro sistema
Secondo campi questo è un'evoluzione e non l'involuzione della democrazia
Senza contare che il premier eletto sarebbe il miglior antidoto al populismo che tanto preoccupa danni analistico più osservatori populismo che non è nato come si dice dall'alto cioè dalla Sotheby's lamento demagogico di leader irresponsabili che giocano con le paure della gente ma dal basso cioè dalla percezione della crescente deriva oligarchica delle democrazie
Il popolo convinto di contare sempre meno si è rivoltato contro i rappresentanti che non lo rappresentavano e lo ha fatto votando per i partiti di protesta
Restaurare il ruolo sovrano dell'elettore dice Campi in una chiave di democrazia reale ed effettuale aiuterebbe a contrastare l'onda dell'antipolitica dell'apatia
Secondo lui e così ma eleggendo il premier non si finisce di intaccare il ruolo di garanzia del capo dello Stato secondo obiezioni che campi si pone ma esclude in realtà quel ruolo dice verrebbe restaurato negli ultimi tre decenni il Quirinale infatti si è trasformato sempre più ben oltre le intenzioni dei costituenti nel centro motore del nostro sistema politico
In un attore istituzionale assai più forte delle forze politiche che lo scelgono se avesse dinanzi un capo di governo dotato di un ampio mandato politico su base popolare e di una stabile autonoma maggioranza politica si vedrebbe probabilmente restituito ad un ruolo più neutrale
Rappresentativo super partes arbitrale notarile in senso alto
Questo il il la posizione
Di campi che tuttavia riconosce
Nella cosiddetta norma antiribaltone più avanti riconosce il rischio di un leader eletto prigioniero della sua stessa maggioranza ma è chiaro perché da una parte tu la norma antiribaltone
La devi anche mettere perché è un elemento di contrappeso dall'altra però indebolisce
La premiership assai più di quanto non si pensi insomma e e il tema è capire se il nuovo assetto
Produca effettività e capacità trasformati Ima dell'azione del governo e non invece rischi di creare le condizioni
Di un nuovo pantano politico ancorché con un disegno istituzionale completamente diverso
Su questo
Ovviamente ci sarà tempo per discuterne c'è anche un altro costituzionalista che
Blinda la riforma lo fa per
Dalle pagine della verità
E intervistato
Da
Eccolo qui da Carlo Cambi a pagina otto si chiama Tommaso Frosini un docente della facoltà di giurisprudenza dell'università solo Orsola Benincasa di Napoli
E dice col terminato il popolo finalmente ritorna sovrano la riforma valorizza l'articolo uno della carta che dice
La sovranità appartiene al popolo non lo ricordo ma poi dice anche una seconda cosa professor Frosini dice
Che la esercita nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione e le forme e i limiti sono tutti quei contrappesi
Dei corpi intermedi dei Poteri non elettivi dei saperi degli aggregatori degli interessi in cui si articola
Una democrazia perché la democrazia e tensione dialettica tra legittimazione popolare
è ovviamente costruzione stratificazione di dei poteri e dei saperi
Ed ecco non tener conto di questo equilibrio e leggere l'articolo uno solo nella chiave della prima parte
Fermandosi alla virgola forse
Può essere anche un modo di ritagliare la Costituzione alla pace come avviene in questa stagione da più parti rinunciando a vederne
Tutta la sua ricchezza e anche le sue contraddizioni che pure non mancano credo su questo punto
Che abbiamo più o meno
Arato anche questo campo vorrei parlarvi di altre cose ma ovviamente siamo alla fine della nostra rassegna stampa vi segnalo però perché come sapete i temi della giustizia mi sono mi sono oltremodo cari un articolo interessante del giornale che riporta due recenti sentenze della Cassazione lo ha scritto felice Manti A pagina cinque
Sul limite alle intercettazioni in una stagione in cui le intercettazioni sono diventate la lingua della democrazia il Lessico della democrazia
Qualche cautele qualche limite non guastano con due sentenze gemelle
La della sesta sezione
La tassazione cancella due richieste di custodia cautelare scrive felice Manti pianta paletti precisi sull'acquisizione di intercettazioni e messaggistica criptata
Sky e CC la più usata dai narcotrafficanti internazionali ma soprattutto sancisce che le chat non solo documenti e dati informatici acquisibili senza l'ok del giudice che cosa vuol dire vuol dire che come sapete
Per ai sensi dell'articolo quindici della Costituzione per prelevare
La coro la la corrispondenza riservata e quindi le diciamo per entrare
E la sfera di riservatezza tutelata dal cittadino e occorre l'autorizzazione del giudice cioè per intercettare un cittadino lo occorre l'autorizzazione del giudice non si può fare senza l'autorizzazione del giudice
Però il PM può sequestrare invece i telefonini perché finora i telefonini
E erano considerati appunto documenti e dati informatici e non corrispondenza privata e invece non è così
E sulla base di questo potere siccome oggi la comunicazione avviene soprattutto attraverso le chat
In Italia ma non solo un problema europeo anche in Francia
In un'inchiesta sull'arco traffico sono stati sequestrati sette mila telefoni sono state diciamo acquisite la alla i messaggi di sette mila telefonini pensate un intero Paese
No
E allora tutto questo rischia di essere una forma di sorveglianza e e di controllo sulla libera comunicazione dei cittadini garantita
Dalla Costituzione e allora ci ricorda bene il il la cassazione che questi dati
Non sono o come dire dei dati che possono essere acquisiti senza l'autorizzazione del giudice ecco sono due pronunce
Destinate affare giurisprudenza commenta con il giornale Gioacchino Genchi l'ex poliziotto esperto di internet certe azioni ne ha fatte tante nella stagione negli anni Novanta aveva le valigie di intercettazioni
De del pm Woodcock di altri magistrati
Negli anni novanta agenti che nella sola fase veste di legale sta di fatto iscrivendo la normativa su cui lavora anche il Guardasigilli è lordo poi nella vita si cambia così come
Ingroia da teorico della trattativa Stato-mafia e e poi è diventato avvocato critico su sull'antimafia anche Genchi ha cambiato lavoro e oggi si muove in una prospettiva un po'diversa da quella chi ha ha svolto negli anni novanta e nel dal primo decennio degli anni Duemila
La prima sentenza sbucciato dato il riesame di Milano il Gip rimettendo in libertà Bruno Iaia calabrese accusato di associazione per delinquere va be i casi singoli non ci interessano qui ci interessa però il fatto che la i messaggini telefonici sono corrispondenza e quindi inviolabili e questo è un punto di garanzia la vicenda si lega anche ai casi ottenne che ha visto coinvolta la Corte Costituzionale Matteo Renzi cioè i messaggi sequestrati sui telefonini degli amici di Renzi che come sappiamo la Corte costituzionale ha detto no non si possono sequestrare perché solo comunicazione che intercetta in maniera non occasionale un parlamentare dopodiché si espresse in senso diverso come sappiamo nelle sulle intercettazioni dell'hotel champagne utilizzabili
Sì dal dal CSM nel procedimento disciplinare contro l'ex
Non l'ex il magistrato Cosimo Maria Ferri ex parlamentare
Del PD
Ma come sappiamo queste due sentenze della Corte costituzionale dissonanti l'una dall'altra hanno prodotto una serie di di polemiche ma l'orientamento della giurisprudenza in questa direzione va verso il riconoscimento che la messaggistica
Dei telefonini che la forma attuale della comunicazione
E corrispondenze con molta e come tale soggiace ai limiti previsti dalla Costituzione a garanzia della riservatezza del diritto alla riservatezza dei cittadini e quel che alla libera manifestazione del pensiero senza controlli che non siano come dire
Dovuti a esigenze investigative confermate da un giudice terzo in ragione del necessario perseguimento
Di reati di cui si abbia contezza questa la sente le due sentenze della Cassazione sentenze che ci sentiamo di segnalare e anche di benedire e con questo quest'ultimo articolo io
Di saluto sono le nove dodici di lunedì sei novembre vi rinvio però a domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime D'Alessandro Barbano una buona giornata a tutti
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