L'intervista è stata registrata venerdì 31 marzo 1995 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Dini, Economia, Finanza Pubblica, Governo, Impresa, Pensioni, Previdenza, Riforme, Sindacato, Spesa Pubblica.
Rubrica
Convegno
Assemblea
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16:31 - SENATO
9:00 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
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11:30 - Senato della Repubblica
12:30 - Senato della Repubblica
13:00 - Senato della Repubblica
professore
Radio radicale continuiamo ad occuparci di pensioni della proposta del sindacato delle confederazioni sindacali circa la riforma previdenziale stavo con il professore ATO Brunetta economista professore a la seconda Università di Roma l'Università di Tor Vergata professor Brunetta che cosa ne pensa di questa proposta delle confederazioni sindacali va nella direzione di una razionalizzazione in in un miglior sistema previdenziale oppure tende di più ha salvato
Degli interessi e di alcune categorie ma intanto venne a dire che solo il fatto che ci sia un dato positivo tradire regna la disponibilità del sindacato
A ragionare sulla riforma ragionare in termini concreti e puntuale quindi questo primo fatto positivo
E si poteva aspettare che questa proposta
Venisse fuori un anno fa ho otto mesi fa
Devo dire dopo tante trattative con il governo c'è un po'di delusione
Nel merito perché sembra più una piattaforma di inizio di una trattativa che il documento
Di conclusione o di quali conclusione di una trattativa e perché siamo molto distanti dalla quella che dovrebbe essere la riforma distanti sia nelle quantità
Te nelle quantità di ritagli di risanamento di razionalizzazione e che nel metodo è ancora molto lavoro da fare e non credo
Che i tempi che il governo Dini spietato possano essere sufficienti per chiudere Bettini aveva detto chiudere entro quattro cinque di aprile
La trattativa con il sindacato per poi presentare precedente alle Camere ecco questa è impegno più più preoccupante bei tempi sono purtroppo ancora lunghi
Queste sono le posizioni
Ecco chiediamo un po'i nostri ascoltatori perché si è molto lontani sia dal punto di vista quantitativo sia anche dal punto di vista del metodo e del merito insomma
Tre giorni dov'è che sono molto distanti innanzitutto
Occorre fare dei tagli
Il governo nella finanziaria del dello scorso anno aveva ipotizzato tagli per quindici mila miliardi nell'arco di tre anni a partire dal novantacinque la proposta del sindacato praticamente non prevede alcun risparmio difesa per questo triennio questo è un elemento preoccupante perché questi quindici mila miliardi
Sono fondamentali per il risanamento avrebbe della nostra finanza pubblica e non ci sono questi
Dieci mila miliardi e la stabilizzazione del rapporto debito PIL e il rientro del rapporto debito PIL sono né di in in forse sono messi in crisi
Altro elemento i risparmi veri rispetto alla piattaforma sindacale
Sono proiettati oltre il due mila e dieci ecco questo segnale è un segnale non proprio positivo nei confronti delle aspettative di chi guarda al nostro debito con preoccupazione perché noi abbiamo bisogno di una risparmio strutturale sulla nostra riforma previdenziale
Che non può però essere proiettato al due mila dieci o due mila quindici che deve partire da subito i quindici mila miliardi ma poi deve cominciare a esprimersi
Alla fine di questo determina quindi di questo secolo ma per avere i grossi risparmi definita nel primo decennio del prossimo secolo
In quei non attiene con la riforma del sindacato ecco ma per raggiungere questi obiettivi bisogna tagliare molto più drasticamente materiale comunque abbastanza pesantemente le prestazioni pensionistiche in particolare sia le pensioni di cosiddetta anzianità s'i cosiddetti coefficienti di rendimento è possibile attuare un cambiamento di questo genere senza far partire bene subito i fondi pensione e la letteratura tre
In Europa il livello medio i copertura delle pensioni rispetto all'ultimo stipendio di circa il sessanta per cento
Noi attualmente stiamo oltre l'ottanta per cento per il fondo pensioni lavoratori dipendenti e anche a livelli del novanta cento e più per altri fondi Hawthorne o meno del pubblico impiego e così via noi dobbiamo puntare a questo coefficiente e noi dobbiamo puntare ha una copertura
Del settanta per cento quel proiettili ipotesi di riforma che non preveda in tempi relativamente brevi questa copertura e che da mente
Irrealistica altro elemento in Europa mediamente si richiede una pensione
Dopo i settant'anni e dopo aver avuto quarant'anni di contribuzione ricordiamoci questo questo questo binomio tanta anni e più quarant'anni di contribuzione settanta più quaranta per cento è un questi che interpreto
Poi Italia nuovi possiamo andare in pensione
Lati la stragrande maggioranza dei lavoratori state andando in pensione contenente trentacinque anni di contribuzione
E con qualsiasi età quindi trentacinque più minimo quindici quattordici fa quarantacinque quarantanove cinquanta quindi abbiamo un coefficiente ottantacinque
Laddove dovremmo avere quel fetente cento ecco questo è un altro elemento di grave divergenza lo dovremmo arrivare velocissimamente a novanta novantacinque per poi vedere dati ha chiesto settant'anni di attività die pietà come minimo e quaranta anni di contribuzione per poter a chiedere la pensione una pensione che ricordiamolo non dovrebbe e chiedere il settanta per cento dell'ultimo salario
Però in Europa
A fronte di questa come dire sistema di quel picchetti Ettore è una forte previdenza di pensioni integrative che da noi non esiste allora la cosa importante da fare è far partire da subito
Le pensioni complementari e cambiare nel più breve tempo possibile i coefficienti nella misura detta prima astrologo Dinoi potremmo vere arricchire un sistema efficiente
Che non fatta più gare al all'erario
Di e Chieti di questa o di quella categoria e che dia tranquillità e che il teste
E agli attivi come i pensionati purtroppo ripeto
Rispetto alla piattaforma del sindacato siamo ancora molto lontani ecco ma come mai professore vi è questa moto fortissima resistenza perché poi di questo si tratta a introdurre i fondi pensioni le pensioni complementari integrative Rapa quindi viene
Ma è chiaro che è un sistema di di vasi comunicanti
Per la pensione pubblica obbligatoria
E copriva in maniera totalizzante le evidenze di reddito dei lavoratori ma che era assolutamente bisogno di far partire le pensioni complementari
Più comprime la pensione pubblica obbligatoria e più devono essere e incentivati liberalizzate le pensioni complementari e solo due elementi è appunto legati per cui
E e il sindacato
è ancora agganciato verso livelli di copertura lo ha scritto attorno al settanta settantacinque per cento è chiaro che spazio per la pensione complementare non ce ne in e quindi iniziali i chi ha visto non far decollare questa componente chiede che in tutta Europa in tutto il mondo e la componente fondamentale perché e quella che ed esportabile in Italia individuo e la sua famiglia responsabilizza le categorie responsabili dei settori e perché è un settore può avere più capacità di risparmio più volontà di risparmio un settore può aver nemmeno un individuo può comportarsi in una maniera più tra virgolette risparmiosa rispetto al futuro un altro
Almeno perché ha condizioni individuali o di famiglia completamente diverse ormai dobbiamo andare necessariamente verso una copertura limitata dicevo al settanta per cento per la pressione obbligatoria pubblica
E che riguarda tutti e per una pensione complementare che copra le restanti evidente di di di reddito e e questa è e come dire
La sfida che noi abbiamo di fronte e più tempo partiamo a discutere
E meno partite per arrivarci perché ricordiamolo che le pensioni sono dei meccanismi a orologeria
Non è che cambiando
Il meccanismo gli abbia l'effettività del nuovo sistema immediatamente occorrono anni se non decenni
Per farlo rendere effettivo e funzionante
E quindi dovete ritardo rispetto all'Europa sento un'ultimissima domanda è possibile secondo lei utilizzare effettivamente il TFR la cosiddetta indennità di liquidazione dei lavoratori dipendenti per far partire velocemente le pensioni complementari oppure si è dato alla fin fine d'una chimera io direi
Bisogna vincere io ne risente dei lavoratori e viene ritenete soprattutto dell'impresa ormai del trattamento di fine rapporto
è un elemento anacronistico che non serve a nessuno a nessuno serve affine carriera lavorativa avere un gruzzolo più o meno rilevante
La propria esistenza perché ormai le proprie scelte e gli è di investimento sia di pensione
Sono già state effettuate molto meglio far gelare scongelare questo risparmio e utilizzarlo per la pensione integrativa
Si tratta di vedere e questo scongelamento
Può venire in forma individuale o in forma collettiva deve e può avvenire possa venire e in maniera incentivata e come questo scongelamento
Posta a non far proprio male agli equilibri finanziari delle imprese perché l'impresa ovviamente hanno ragionato finora tenendo conto di questa porta di capitale a basso costo che di cui poteva avere la disponibilità possiamo essere d'accordo non d'accordo che questo fosse giusto sta di fatto che non possiamo dall'oggi al domani togliere all'impresa e questa fonte di finanziamento e chiamiamola improprio e se non vogliamo del male le nostre breve quindi bisogna far presto e bene
Cisco interrarlo progressivamente io sarei i per congelarlo in forma contrattuale vale a dire attraverso la contrattazione collettiva al fine di incentivare i fondi di complementari ma ripeto occorre far presto i mercati nazionali ed internazionali che spettano una riforma delle pensioni
Lo strutturale e e via esiti anche nel breve periodo ma che sia in linea con quanto si sta già facendo in Europa
Noi siamo troppo
Fuori convergenza da questo punto di vista e quindi e lo faremo questa riforma nelle prossime settimane e che la riforma non sarà una riforma seria
Beh messo credemmo che dal punto di vista della nostra credibilità e soprattutto dal punto di vista del cambio del tasso di interesse ma bisogna
A eliminare alcune delle nostre anomalie dalle pensioni d'anzianità ai TRL però
Essere sintetici chiede ricordiamolo che ripeto niente Anita erano nati all'origine come un ammortizzatore sociale degli anni sessanta un po'come adesso sono i prepensionamenti
Erano mirate selettive riguardavano solamente alcune categorie persone sostanzialmente poche decine di migliaia di persone oggi o
La maggioranza dei lavoratori va in pensione con le pensioni di anzianità non con le pensioni di vecchiaia con un corto spaventoso per l'equilibrio della nostra finanza pubblica questa quota non ce lo possiamo più permettere bene la ringraziamo lista
Le tappe economista cui abbiamo parlato come avete sentito di riforma pensionistica in particolare del progetto dei sindacati confederali di riforma del sistema previdenziale buon ascolto come sempre da Radio radicale
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