"Disciplina dei servizi radiotelevisivi"

Saluto coi presidenti
Siamo qui per un attimo con informazioni proprio di organizzative voi vedete un doppio microfono perché stanno registrando il nostro alla nostra chiacchierata chiedo ai gentili ospiti di portare pazienza perché ogni volta quando io darò la parola do promuovere il microfono per garantire la registrazione
L'ira di radica
Stiamo aspettando un altro i ospite il capo redattore della TGR della testata giornalistica regionale dell'Emilia Romagna e Gian Stefano Spoto che ha avvisato che sta arrivando e a un po'in ritardo
Io presento anche se credo che non ci sia bisogno
Presento i invece gli altri relatori che sono qui con me al tavolo o alla mia destra Marco Taradash che è presidente della commissione di vigilanza della RAI
Anche perché ti vediamo poco qui a Bologna quindi probabilmente l'applauso e poi abbiamo abbiamo attueremo di più forse allora abbiamo il senatore Filippo Berselli di Alleanza nazionale
Pia Luisa Bianco editorialista del tempo che conoscete anziché
Voi abbiamo Carducci o parity che il consigliere regionale il fondatore arcobaleno abbiamo Fausto Frontini che è consigliere regionale dei CCD Centro cristiano democratico
Il dottor Marabini non è seduto qui insieme a noi ma è uno dei relatori perché dare ma la parola a Mosca torna rabbiniche è l'editore della rivista federalismo e società
Uno del gli organizzatori di questa iniziativa siamo qua per parlare
Sofia Ventura si
Dal suo fidanzato perché ci siamo sentite prima sull'East sul la presenza ma non l'intervento allora io a Palazzo sei Sofia Ventura e presidente del Club Pannella
Federalismo regole e a riforme bisogna dirla ha ragione a fare il primo ha rimproverato i fan Taradash
Allora generale vigilare nera niente io vi ringrazio il presente di essere qui di aver accettato le nostre invito siamo qui per parlare di informazioni in particolare di riforma del servizio radiotelevisivo
Stiamo ha una scadenza importante oggi con la riforma del sistema elettorale dalla proporzionale maggioritario il se è accresciuta l'importanza del il ruolo del servizio radiotelevisivo a maggior ragione oggi ci troviamo una scadenza importante che sottolinea l'urgenza di parlare di par condicio sappiamo che il ventitré aprile
Ci saranno le elezioni regionali su questa necessità di garantire pari opportunità a tutti i soggetti politici che concorrono all'elezione si è scatenato diciamo aver scatenato un dibattito nel nostro Paese
Ecco la è stato presentato otto giorni fa un disegno di legge dal dal ministro in carica un disegno di legge che ha ricevuto parecchie critiche e poche diciamo pochi consensi io non mi soffermerei a spiegare di che cosa parla questa detti questo del disegno di legge un disegno di legge che probabilmente non avrà i tempi per l'approvazione per trasformarsi in legge forse soci sono qui più persone maggiormente esperte di me nel settore nel settore ci diranno magari ci dà torneranno su come sta andando la la Coin dibattito probabilmente si arriverà a un
A un decreto in modo da poter arrivare alle elezioni con una condizione di garanzie di di pari opportunità per chi si presenta alle elezioni
Io volevo iniziare a parlare dare subito la parola ai ai presenti parlando appunto di par condicio anche se è un termine che a me non piace particolarmente perché si ha la sensazione per chi fa il giornalista che qualcheduno abbia voluto ridurre anche se è una parola già ho usato da molti per ingabbiare quella che può essere il ruolo delle informazioni il diritto all'informazione e il diritto
Di tutti dei di chi di chi fa questo lavoro e di chi utente della televisione di chi legge i giornali ecco Taradash la tua posizione è stata una posizione così non dura nei confronti mi sembra dalla prima dichiarazione a caldo della
Della disegno di legge
Però visti s'è appellato alla necessità che comunque garantisca hai detto questa legge non si applicati in maniera rigida
Meglio dire ho detto che in un Paese come il nostro in cui non esiste la libertà di stampa e di informazione ma esistono Poteri
Di stampa e di informazione si pone diversamente che in altri Paesi il problema la par condicio in tempo in periodo elettorale
Quindi se c'è la questione aperte perché in effetti l'Italia un Paese che presenta numerose anomalie che dovrebbero essere sanate in altro modo
Detto queste quindi riconosciuto che durante la campagna elettorale necessaria questa formuletta che significa semplicemente pari opportunità per tutti coloro che gareggiano
Alle elezioni io critico il disegno di legge per la sua macchinosità dico che le leggi dovrebbero essere interpretate rigidamente rigorosamente ma che se le leggi sono troppo complicate offrono troppo spazio di interpretazione allora rischia di non essere minimamente applicate nel e soprattutto emesse applicata nelle parti importanti quindi mi auguro che il dibattito parlamentare riesca a semplificare questo provvedimento che oggi come oggi se fosse approvato così come non secondo me non creerebbe soltanto molta confusione molti contenziosi e quindi poco fosse poca possibilità di intervento per il garante
Aggiungo che ci sono delle obiezioni di fondo che faccio riguardano innanzitutto la durata di applicazione di del periodo di par condicio
Che è troppo lungo viene portato a tempi quasi infiniti perché le le elezioni politiche potrebbero per vedere una durata della così detta par condicio quasi fino a settanta giorni se fosse se fossero indette
A regolarmente quindi dato che in Italia poi le elezioni ci sono sono previste nei prossimi mesi e lezioni di ogni genere se avessimo numerose tornata elettorale l'informazione sarebbe completamente ingessata praticamente i giornalisti dovrebbero fare salti mortali per poter riferire su qualsiasi avvenimento quindi io credo che il periodo
Di vigenza delle norme di pari opportunità dovrebbe essere il più breve possibile da una parte e che queste norme dovrebbero essere riviste ad esempio io credo che i telegiornali dovrebbero essere lasciati liberi almeno quanto sono liberi i giornali
E dato che i giornali sono liberi nel senso che possono dire quello che vogliono e pubblicare quello che credo credo che i telegiornali dovrebbe essere applicato lo stesso criterio con fatta questa premessa delle restrizioni ma non viceversa i telegiornali non possono fare niente tranne quello che c'è scritto nella legge
Credo che probabilmente dovrebbe essere vietato anzi sicuramente dovrebbe essere vietato di dare un'esplicita indicazione di voto di fare al loro interno campagna per questo quel partito candidato ma che dovrebbe essere rispettata l'autonomia editoriale per i telegiornali così come per i quotidiani diverso invece per tutte le trasmissione extra te extra TG
è normale ovviamente che nelle tribune elettorali si rispettino criteri di equità ed è credo normale che anche nei talk show su vengano rispettati gli stessi criteri invece di abolire i talk show si possono trasformare in trasmissioni come il decreti il disegno legge fine trasmissioni di informazione elettorale dove però il criterio la pari opportunità
Deve valere però lo ripeto negli ultimi trenta giorni al massimo che la campagna politica e non in per due mesi o due mesi e mezzo questo mi sembra veramente esagerato
Altra questione che non condivido affatto e la ricomparsa
Dalle ceneri dell'araba fenice del dell'ordine dei giornalisti che come tutti sappiamo come sanno soprattutto i giornalisti un ente inutile
E peggio un ente che quando cerca di rendersi utile è dannoso e a questo ente che in pratica una nicchia di piccolo potere locale per giornalistiche generalmente scrivono poco
A questo ente affidata addirittura il compito di fare da garante della deontologia de la correttezza dell'informazione
Dei telegiornali durante e anche dei giornali durante la campagna elettorale francamente nessun giornalista serio prende nessun serio l'ordine giornalisti e quindi e credo che sì ed eliminare la funzione che gli viene attribuita poi ci son tante cosine che non vanno lecito una che non va proprio per ragioni organizzative si pensava che sarebbe stato trasformata radicalmente la struttura del garante
Molto creando autorità di garanzia diverso è invece il garante è rimasto organo monocratico
Si vorrebbe supplire con dei comandi di personale amministrativo che vanno ad aiutare il garante ma abbiamo già visto che la cosa non non funziona bene
E che il Garante da solo non è in grado o no alle strutture hanno la possibilità reale di intervenire
Ora dato che le norme sono molto complesse
Che le liste che partecipano soprattutto alle regionali ma anche alle politiche visto il sistema elettorale bastardo che abbiamo saranno molto numerose
Che le possibilità di contestazione saranno infinite credo che nel giro di due-tre giorni salterà tutta l'impalcatura della legge
Perché non si riuscirà a farla applicare
Ci sono delle cose positive ad esempio fa irruzione all'interno della legge io avevo sollecitato molto foto comunque molta vivacità il ministro a prendere atto della situazione
Fai Luzio nel diritto di rettifica questo è molto positivo perché noi vediamo che in campagna elettorale molto spesso i giornali sono ancora meno ossequiosi al principio del rispetto dell'identità delle persone soprattutto gli avversari politici
E attraverso titoli o nel notizie fasulle o tendenziose usano moltissimo
Della loro Facco facoltà di infangare chi a loro non piace ecco usare aveva una rettifica pronta come dovrebbe essere sulla base di questa legge mi pare una innovazione positiva
Detto questo vorrei ritornare un attimo alla premessa che avevo fatto il problema italiano è quello della anomalia del suo sistema informativo non abbiamo il sistema della carta scritta che nelle mani di quattro cinque gruppi
Industriali finanziari e bancari FIAT Olivetti Mediobanca con tutto il contorno
Di aziende interconnesse che controllano la gran parte della stampa italiana e soprattutto quella che fa opinione
Abbiamo sul versante televisivo due soggetti che si spartiscono le sei televisioni commerciali uno alla RAI che dovrebbe fare servizio pubblico ma fa Sanremo e abbiamo la Fininvest ora in una situazione di questo tipo con la grande stampa italiana
Che è tutta schierata con Prodi con la Fininvest che quasi tutta schierata tendenzialmente schierata con Berlusconi con la RAI
Che oscilla da una parte o dall'altra a seconda delle bande che esistono al suo interno è chiaro che il concetto di libertà di informazione di giornalista indipendente
Di contropotere come esiste in altri Paesi in Italia non esiste e esiste invece a nel nel nel nelle grosse dimensioni ma fino ai ai giornalisti locali con rare eccezioni esiste una sorta di militarizzazione dell'informazione al servizio di questa o quella parte è chiaro che in questa condizione
Ogni tentativo di limitare di di di limitare il danno è un tentativo minimale e che dovremo affrontare i problemi di fondo
Io vorrei abbia una risposta da tutti i presenti
Su questa sulla par condicio Puy parleremo di come invece secondo i presenti deve essere una riforma del servizio radiotelevisivo ecco dare la parola al senatore Berselli scarna
Nuove
Ma intanto mi parliamo di par condicio che è un termine che è stato mutuato il merito fallimentare gli avvocati presenti lo sanno
Che deve essere garantita la par condicio creditorum nel momento in cui sta per essere dichiarato un fallimento bisogna fare in modo che qualcuno venga preferito all'altro
Ecco ed è un termine giustamente applicato alla situazione attuale con lo Stato che ha due milioni di miliardi
Una RAI TV che se non fosse subentrato il nuovo consiglio di amministrazione
Chissà quali ulteriori oneri sarebbero stati caricati sulle spalle del tricot dei contribuenti credo che termine più adatto difficilmente sarebbe stato immaginato
Bene e chi vi parla appartiene ad Alleanza Nazionale che un movimento nuovo e che quindi non ha subito negli affetti positivi o negativi della par condicio
Però in passato io sono stato militante del Movimento sociale italiano
Ebbene vi posso dire che il Movimento Sociale Italiano per quarantacinque anni ha subito la impara condicio della radiotelevisione di Stato edere altre televisioni più o meno commerciali
Una in par condicio che ha colpito in tutti questi anni quanti erano avversari del sistema da un lato l'allora Movimento Sociale Italiano dall'alto il prezzo praticato
Su questo vi sono dubbi sottratte le vittime di una importò Bicio durata per quarantacinque anni
Poi e nessuno ne parlava dalla in par condicio avevamo un primo canale televisivo di Stato dico di Stato quindi pagato Danovi dopo i contribuenti
Assegnato alla democrazia cristiana
Eravamo un secondo canale televisivo consegnato all'allora Partito Socialista Italiano avevamo e mi sia consentito abbiamo un terzo canale televisivo di Stato consegnato all'ora al Partito Comunista e allora e adesso al Partito Democratico dalla sinistra
Quindi questa in par condicio ha funzionato e grazie egregiamente in funzione del loro regime per quarantacinque anni poi è venuto il ventisette ed evolute ventotto marzo
E allora i partiti che avevano gestito di fatto il potere dell'informazione radiotelevisiva si sono accorti che bisognava ristabilire qualche regola di par condicio unicamente perché hanno perso le elezioni
Soltanto dal ventisette ventotto marzo bisogna rendersene conto è sul tappeto la questione della par condicio radiotelevisiva
Prima non se ne parlava nel modo più assoluto avevamo la televisione di Stato ha consegnato al Partito comunista Petro socialista la Democrazia Cristiana avevamo tutti i mezzi di informazione cartacea
Magari anche quelli che attualmente sono schierati a favore della Polo delle Libertà tutti consegnati a favore di quei tre partiti dall'ora e del Partito comunista dei tre partiti e dei partiti minori
Oggi la situazione quale e che noi abbiamo una Fininvest
Con i tre canali televisivi diciamo privati
Che non sono pagati dei contribuenti italiani ve lo ricordate
Che hanno degli orientamenti ondivaghi quanto meno perché abbiamo dei personaggi molto noti
Della Fininvest perché mi sembra che non siano schierati con il Polo delle libertà che conducono dei talk show di grande richiamo
Di opinione pubblica faccio un esempio Funari che non mi sembra che siano proprio schierati a favore del Polo delle Libertà
Che vi sono dove sono dei giornalisti autorevoli come Mentana che non mi sembra che siano portatore di acqua nei confronti di Berlusconi di Fini di Casini
E vi sono delle trasmissioni Fininvest e che vengono condotte giustamente imposto di quelli che sono gli orientamenti politici anche dei loro conduttori
Dall'altra parte che cosa abbiamo
Abbiamo tre reti televisive una che fa politica come la faceva anche prima parlo del terzo canale televisivo
E abbiamo altri due canali che sono stati assegnati a delle direzioni che finalmente dicono non fanno opera politica a favore di questo dell'altro cercano di fare della informazione dipendente
A questo punto che cosa qual è l'atteggiamento mio personale o comunque di Alleanza Nazionale
Noi siamo per la par condicio ci mancherebbe altro
Ma la par condicio come diceva Taras ci deve essere anche sul fronte della stampa cioè da che della della dell'informazione cartacce e che noi abbiamo la grande stampa di informazioni che tutti voi conoscete
Che risponde alla logica dei colli di Parma poteri forti poteri forti che sono in grado di influenzare l'opinione pubblica certamente non meno di quanto possa essere informati ed influenzato l'opinione pubblica da parte dei mezzi d'informazione televisiva
La differenza qual è ecco e concludo che i mezzi d'informazione cartacea sono finalizzati alla logica di favorire il fronte e centro progressista
è l'altro campo quella di informazione radiotelevisiva non è tutta consegnata a fare da supporto a quel medesimo fronte l'unico problema è quello perché soltanto l'entrata in campo dell'onorevole Berlusconi
E la nascita di Forza Italia e del Polo delle Libertà ha creato sconcerto in quanti oggi sono i più strenui sostenitori di una par condicio che fino al ventisette marzo non sapevano neanche cosa fosse
Eco rimaniamo sempre con Pia Luisa Bianco sul tema della par condicio stanno nascendo diversi comitati mi riferisco al qui del ventisette marzo ad esempio che come reazione hanno deciso hanno in programma Dini creare dei comitati di per monitorare il monitorare le varie televisioni spazi gli spazi che verranno messi in onda ecco credi che questo sia un modo giusto per risolvere il problema
Ma io credo che la par condicio non abbia nessuna attinenza con il problema del quale noi stiamo parlando sono radicalmente contrario alla parte mi voglio spiegarlo
Apprezzo molto l'esborso se brillante dell'avvocato Berselli ci ha spiegato la origine dal diritto farla fallimentare di questa espressione e sono anche d'accordo che la par condicio si espressione un fallimento politico editoriale della precedente classe politica
Capisco che Marco Taradash che ha una sua veste istituzionale il presidente della commissione di vigilanza debba occuparsi di vigilare acciocché anche i contenuti di questa normativa limitatamente come lui ha sottolineato alla gestione di una campagna elettorale siano non lesivi di più ampi diritti del telespettatore
Però se ci vogliamo dire le verità noi stiamo raccontandoci tutti una grande burla una burla ce la racconta chi ha proposto con questo termine aulico un qualche cosa che non risolveranno i problemi dell'equità radiotelevisiva sono legati ad altre questioni le vedremo dopo
Ne potrà garantire migliore accesso a parti politiche che in passato sono state marginalizzate e selezionati in negativo come ha ricordato appunto prima il nostro amico citando il caso delle missioni o il caso del Partito Radicale perché tuttalpiù queste norme che cosa possono garantire possono garantire l'uguale accesso delle parti politiche
Che sono in competizione senza discriminazioni ma io penso che oramai questo problema debba essere superato quello che si è voluto mascherare con l'introduzione di questa di questo termine e lite anche bisogna avere una come dice la nostra moderatrice una campagna elettorale
Come dire meno ai ferri corti meno sanguinaria di come si possa immaginare naturalmente queste una pia illusione perché significa credere che sia la televisione che fa la campagna elettorale e non la conflittualità politica reale che accende o smorza i toni di questa stessa campagna elettorale
Dark questo progetto di legge di disegno di legge per cui io o in qualche modo esaminato anche la io riesco a capire che non è andiamo oltre a quelle iniziative che da sempre si sono prese per esempio alla RAI io nell'ottantatré stiamo parlando dunque del di circa dodici anni fa
Tra l'ottantatré ottantasei ho fatto per tre anni una trasmissione alla RAI una trasmissione che altamente incappata in periodi di campagna elettorale era una trasmissione di inchieste economiche era inevitabile che comparissero dei politici e inconscia
Una tragedia non si poteva invitare Tizio perché bisogna invitare Caio una corrente della DC doveva essere equilibrata con l'altra
Un partito di governo con uno di opposizione e via discorrendo anche quella era una forma di par condicio
L'anno scorso prima del ventisette marzo quando non esisteva questa discussione
Così come si è sviluppata ora io conduce una trasmissione in campagna elettorale ed è diventata inguardabile cioè era una trasmissione soporifera in cui io stavo con l'orologio in mano a guardare quanti secondi venivano concessi agli ospiti
Garantendo così un'assoluta disparità di condizioni perché non è il numero di minuti nei quali si parla che rende uguale la posizione naturalmente ma è la capacità di rendere non di non favorire uno degli interlocutori sull'altro se la nostra moderatrice cominciasse a fare dei complimenti a me o a Taradash qualcuno di voi potrebbe pensare che non è imparziale mani sono potrebbe giudicare l'imparzialità di questo dibattito dal fatto che io parlo cinque minuti in meno o cinque minuti in più e invece nella par condicio cioè questa la verità è che la par condicio è stato il sottoprodotto politico
Di una avventura è andata male
L'avventore che avrebbe dovuto andare bene quella che tutti i giornali hanno riportato con la formula del ribaltone dovrà essere quello di ottenere un periodo di interregno dopo l'uscita di scena del governo Berlusconi di da quel momento fino alle elezioni per regolare i conti nella cornice di questo Parlamento con coloro che avevano vinto le elezioni del ventisette marzo
E trenta
Faccende principali erano sul piatto una di queste era quella della regolamentazione alla questione televisiva per la quale o bisognava intendere una possibile legge di riordino generale e questa non avrebbe potuto essere faccenda di poche di pochi giorni o settimane
Oppure una volta che il ribaltone in qualche modo era fallito una volta che si è capito che il mandato del nuovo governo avrebbe dovuto essere limitato a misure meno meno rivoluzionarie e più uno spicciole eccoli che è uscita fuori la coesione e la par condicio per la quale ripeto ma siamo stati tutti oggetto di una piccola truffa cioè ci viene gabellare alcove
Una legge che inonderà che cambierà che porterà soluzioni radicali che renderà più equanime la campagna elettorale televisivo riproponendo cioè ciò che abbiamo sempre avuto
Numero due e ciò che abbiamo sempre voto è una estensione anche alle altre reti cioè a quelle private e non voglio dire qui alla Fininvest che è l'altro polo
Del dell'anomalia italiana come dice Taradash mance Telemontecarlo ma ci sono infinite altre
Do stazioni
Estendere anche a queste emittenti private ciò che era l'applicazione della famosa lottizzazione degli spazi delle reti RAI ora questo nelle reti RAI accadeva perché la RAI ancorché faccio San Remo faccio agli spettacoli
A uno del sabato sera il Giro d'Italia e quant'altro
è un servizio pubblico e noi siamo l'unico paese al mondo in cui il servizio pubblico si comporta come una grossa emittente commerciale con una holding televisiva commerciale
E che farà esattamente nel campo televisivo sciò che lo Stato fa nel suo cioè come noi soffriamo una condizione così troppo liberale in cui abbiamo uno stato che fa l'imprenditore il banchiere la chimica e la siderurgia l'elettricità la telefonia potete estendere questa cosa all'infinito l'ottanta per cento delle banche italiane di proprietà pubblica tuttora i grandi settori dell'economia nazionale sono gestiti dalla mano pubblica
Per non parlare dell'aspetto paternalistico per il quale il nostro Stato si occupa della sanità delle pensioni della scuola e ci accompagna proprio come i grandi Stati protezionistici dalla culla alla tomba
La RAI fra aggiunge tutte queste mega l'attività dello stanco che come tutti possono vedere
Travalicano di molto i limiti di un di uno Stato moderno snello illiberale che deve occuparsi di tre o quattro cose fondamentali i grandi
Nomi del liberalismo internazionale e non parlo dei classici naturalmente ma parlo del dibattito attuale gli entrano a tre o quattro funzioni essenziali quelle di uno Stato moderno che sono battere moneta
Difendere i cittadini all'interno e all'esterno e amministrare la giustizia tutto il resto dovrebbe riaprire e Serse
Competenza della famosa società civile
O dei una scusa un secondo che questa è la più importante oggi gli altri famosi pesi e contrappesi che equilibrio il potere politico in una società moderna
La RAI aggiunge a questo l'ho un po'elenco di attività imprenditoriali dello Stato che quella radiotelevisiva quindi noi abbiamo uno stato che fa il banchiere Chiffre panettoni che Coffin fabbriche le automobili in perdita e che fa televisione in perdita
Questo è il problema che prima o poi dovrà essere affrontato
Non ci sarà possibilità di parlare di antitrust di libero mercato televisivo della speranza che diventiamo
Una bella magnifica Società con trecento canali diciannove milioni di utenti via cavo a proposito sono diciannove milioni di utenti dalla televisione via cavo in Germania in Italia ci sono cinquanta fornitori che tenta un esperimento per la prima volta e voi vi rendete conto che tutto quello di cui stiamo parlando e come se accadesse in un granello dell'universo del rimasta indietro di alcune di alcuni miliardi di anni luce
Tanto
Vorrei rivolgere invece vorrei dare la parola adesso al dottor Marabini che editore della rivista federalismo e società
E per chiedergli questo Luisa Bianco ha parlato di truffa
Ecco questo il tema della par condicio insomma interessa i giornalisti interessa i politici i cittadini al cittadino intere si sente veramente truffato il cittadino secondo lei
Come in che modo interessato a questo problema della par condicio che sembra un tema che poi veramente a volte si sente parlare la gente sembra un tema che riguardi solo le dispute tra giornalisti tra poteri tra teste di direttori come il cittadino
Lei è un editore un uomo di cultura come uomo di cultura come vede questa par condicio
A dir la verità
Voleva approfittare di queste occasioni per dire due paroline sul federalismo
Cose di cui tutti poco parlano e cose di cui pochi sanno che cos'è
Cercava comunque di rispettare l'invito ecco io direi che la par condicio sembra che anche adesso uniti delle tante formule che sembra fare RAI scompiglio è un gran polverone
Un gran polverone voluto per cercare di imbrigliare in qualche modo le voci che possono uscire raccordo che comunque ci debba essere una forma di regolamentazione
In campagna elettorale degli interventi penso questo è ciò che d'altra parte ha detto anche anche Taradash dobbiamo affrontare questo dibattito a questo confronto
Dentro a degli argini cioè ecco stiamo dentro parole diciamo tutto quello che ha fatto non ha fatto
Quindi lei
Penso che l'alternativa la par condicio è sì un certo buon senso nel rispetto di tutti
Per le prime più grave è quello di della lasciato Fitto del sistema televisivi italiana che è veramente un assurdo noi abbiamo e l'ha detto anche dare sin passate in famose
Dibattiti visivo e uccidermi in cui il cittadino italiano paga tipo di Stato ben tre volte
Paga il canone si subisce la pubblicità e paga i ripiani debiti
La RAI perde nelle famiglie le più vive circa seicento miliardi all'anno
Ma non solo ma perde anche Berlusconi cioè quando studio di Turani
Che dice che anche la Fininvest perde
Quindi noi facciamo tanto chiasso attorno alla tv ci siamo un poco ritiri dipendente il furto questa grande produzione di di beni non produce richieste ma ne distrugge
Quindi bisogna ci sono tanti referendum che sono
Che sono in vista sulla tv quelli promossi dalla cosiddetti progressisti e quelle promosse dai radicali
Ecco io spero e piccola richiedere anche in Parlamento
Se c'è una speranza è che si arrivi a un tipo di tv
Avanzata cioè che intanto duri riporti una maggiore competizione
Elimini i soggetti che non producono profitto diciamolo pure una di Enda
Non deve deve prima o poi dare un profitto sia pure con tutte le cautele del carcere
Lo Stato deve produrre cultura e qui siamo disposti anche a subire ad accettare un un investimenti a fondo Polito come succede in Francia in Francia e la Germania hanno costruito una bellissima canale che si chiama carte dove i chi vuole farci cultura chi vuole veramente goderci la tv in alternativa al teatro al cinema impegnato civile questo canale
Si è in tedesco sia che in francese e l'Italia Corretja giunta queste perché si pensi di tenerne c'era abbastanza intelligenti da capire queste tv
Bisogna favorire e la libera la libera competizione quindi penso che la RAI dovrà ridurre qualche canale Berlusconi stesse si può salvare le sue tre televisioni prigione che denuncia almeno uno due perché saranno riesce a mantenere tutte e tre
Piena anche dare sviluppo alla televisione locale lasciare uno spazio per cui Pascal possa nascere delle varie zone del Paese
Forme di leggere cali di centri visione belle cioè non queste cose interne il vediamo programmi infarciti di che si informazioni scadenti e pubblicità scadente quest'età con gli scatti
E così possiamo anche favorire a livello locale la consapevolezza e sì alla televisione vincolate al territorio d'una cultura federalista
E anche questo è un discorso che secante con quello che ha detto bianco cioè uno stato che si alleggerisca non solo non solo non facendo l'imprenditore ma anche rinunciando
A occuparsi di tutto anche nel campo dell'amministrazione lasciamo che l'amministrazione si avvicina i cittadini ci faccio partecipe allo sviluppo del Paese
Sì vorrei fare la stessa domanda è tornato ai relatori che sono già intervenuti alle caporedattore della Rai di Bologna eco come un una relazione regionale
Si prepara ad affrontare la stagione della par condicio un appuntamento che fa vicino anche
Ma noi siamo nella nella condizione più difficile siamo nella condizione più delicata perché siamo sotto tutti i fuochi
Siamo servizio pubblico e nello stesso tempo siamo Rai regionale per cui non dobbiamo neanche a vere la pretesa di fare opinione non ne abbiamo il carisma non ne abbiamo le strutture non ha neanche senso che lo facciamo
Di politica lo scrittore nel piano editoriale non ha molto senso che ci occupiamo quando la politica significa ecco di politica nazionale perché noi siamo una Regione e se un politico locale parlar di problemi locali di problemi che riguardano la gente allora un conto ma se un politico locale deve solo echeggiare quello che ha detto il suo capo
A Roma allora non ha senso che noi riprendiamo all'infinito queste cose questo per quanto riguarda la politica in generale al di fuori
Dalle dagli appuntamenti elettorali
Ora siamo davanti a un appuntamento elettorale che sembra diverso dagli altri mentre uguale a tutti gli altri è un'elezione
è una consultazione tonale in cui però è spuntato questa questo termine che credo sia esecrazione a destra e a sinistra perché questo questo discorso della par condicio sembra quasi ridicolo l'unica cosa buona che ha che aggiunge un un elemento culturale latino pare che non studi più nessuno il latino due parole in più anche per quelli che hanno fatto altri studi ma due parole che sono abbastanza prive di significato nel momento in cui la par condicio viene fuori in questo momento e perché adesso e non se ne è parlato prima
E perché par condicio in questo momento in modo così arruffato siamo a due giorni dalle elezioni si parla si fanno questi dibattiti stamattina abbiamo avuto un'udienza conoscitiva in in provincia abbiamo parlato dalla par condicio adesso stiamo parlando della par condicio domani sera io sarò al PDS a Borgo Panigale parleremo dalla par condicio come probabilmente succederà la prossima settimana e come è successo la settimana scorsa
Non si parla di altro ogni ogni giornalista in questi giorni ha interpellato esclusivamente su questo argomento ma mi sembra un'affermazione degna di Catalano
Cioè ognuno deve avere pari accesso alle forme informazione sarebbe come dire in una partita di calcio tutte e due le squadre devono cominciare da zero a zero non non è tanto carino che una delle due cominci da tre gol perché l'altra
L'altra sarebbe un po'handicappata ed è tutto vero ma è tutto talmente banale che mi sembra incredibile che improvvisamente dopo tanti anni dalla caduta del fascismo
Si scopre adesso questa cosa o forse si scopre adesso perché prima la par condicio significava che quando la democrazia cristiana aveva avuto la sua grande fetta di potere nella date un po'i socialisti aveva dato un po'ai comunisti la par condicio era già in un i i in un consociativismo che soffocava
Il discorso di par condicio mentre oggi questo consociativismo non c'è più e allora
L'ESA acerba azione della lotta politica porta a a dover avere più regole perciò più garanzie però queste cose si devono dire in tempo bisogna darsi delle regole non si può improvvisamente parlare di questo discorso noi come Rai regionale ci ci prepariamo credo in modo abbastanza sereno anche per i motivi che dicevo prima io credo io personalmente sono ad esempio contrario agli spot televisivi ho detto anche stamattina perché credo che quando che il messaggio politico non si debba ridurre in pillole e non si debba ridurre a un detersivo
Si debba avere uno spazio ben determinato in cui si parla
Questo per il servizio pubblico naturalmente poi per il resto il discorso cambia ma per il servizio pubblico ed è quello che io rappresento
Secondo me ci dovrebbero essere degli spazi molto chiari come quando si parla di pubblicità appare il messaggio promozionale messaggio pubblicitario allora si sa che il tal politico dello Stars del TAR schieramento politico
Parla di un certo argomento ed è chiaro
Non è strisciante non si fa una convegno per parlare di problemi tecnici per poi arrivare a dire questa o quella cosa e questo riferito a politici di qualsiasi schieramento
Perciò no alle furberie cercare di ricavarsi degli spazi perché poi diciamo la verità i politici oggi si raccontano avvicenda un sacco di bugie sapendo di raccontarsi alle ognuno dice
Accusa l'altro della stessa identica cosa che vuole o vorrebbe fare per cui alla fine siamo uno scontro tale che un muro contro muro che non lascia molto spazio per noi estremamente imbarazzante perché la l'applicazione della par condicio chiamiamola così anche se è un termine orrendo
Questa applicazione è affidata al buonsenso e alla deontologia
Se l'ordine dei giornalisti fosse più forte
Non ci sarebbe bisogno di porre delle regole e non ci sarebbe bisogno che le regole le ponesse dei politici se fossimo in una democrazia di tipo anglosassone questo non sarebbe necessario ma siccome purtroppo siamo in una situazione appunto di muro contro muro allora è necessario che il legislatore si sostituisca al giornalista che e o o al o all'organo chi raduna i giornalisti all'ordine dei giornalisti perché l'ordine dei giornalisti non è stato in grado di far sì che il giornalista faccia sempre giornaliste non si sostituisca al politico come spesso è successo
E noi ci atteggiamo con buonsenso cerchiamo di farsi che le furberie non passino cerchiamo di fare in modo che per quanto riguarda tutto il periodo periodo in cui c'è ancora libero accesso fra virgolette al servizio pubblico poi ci sarà la chiusura mi pare cinquantacinque giorni prima l'avvocato Pacchiotti mi mi con mi corregga se sbaglio Patrizio quarantacinque cinquantacinque giorni prima
Della delle elezioni ci sarà l'oscuramento ma anche questo scoramento va gestito in un certo modo perché anche qui se un politico a una carica pubblica
Questo politico accede in quanto depositari di questa carica pubblica e non in quanto rappresentante di un certo Tito e questo avviene sia a livello locale sia a livello nazionale uno parla non perché del PDS ma perché sindaco l'altro palla non perché di Forza Italia
Ma perché è ministro
E questo crea dei dei problemi nell'identificare il tipo di messaggio che questa persona vuole portare perché è evidente che noi non possiamo far sì che il Sindaco cioè impedire a un sindaco di dare alla cittadinanza dell'informazione di servizio solo perché siamo in campagna elettorale e abbiamo il timore che lui voglio usare queste informazioni di servizio per lanciare messaggi trasversi
E la stessa cosa per quanto riguarda un ministro della Repubblica non possiamo certo tappati la bocca perché abbiamo paura che voglia legare il suo messaggio al carro del suo partito politico è estremamente difficile ci vuole buonsenso e onestà intellettuale la par condicio secondo me è questa purtroppo in molti miei colleghi questo non c'è io cercherò per quanto possibile di averne per e spero che i nervi a me e altri non saltino
Visto che ora la parola passa un consigliere regionale Franco Fortini arrivo richiedere che cosa che cosa interessa un consigliere regionale della par condicio qual è l'impegno che su cui voi avete intenzione di nuove
Ma innanzitutto premettere mettetemi alcune brevi riflessioni a seguito di quello che ho ascoltato secondo me
Può essere ampiamente discutibile
Che le trasmissioni radiotelevisive
Siano effettivamente uno di quei servizi pubblici essenziali dotati
Ti carattere
Di preminente interesse generale
Tali da giustificare la riserva originaria di tale servizio allo Stato
In base all'articolo quarantatré della Costituzione
Ma anche ammesso
Che questo carattere di preminente interesse generale sussista
Io credo si debba rilevare che sono mancate fino ad oggi
Una definizione e una delimitazione precise dei contenuti del servizio pubblico
Per dirle in soldoni
Facendo eco ad un esempio che è stato qui riferito anch'io mi unisco a comprendere quale carattere di preminente interesse generale atti alla trasmissione del Festival di Sanremo
E non riesco a considerare Pippo Baudo come un bene demaniale
Ecco per questo ritengo che è il primo punto da affrontare in una riforma della legge Mammì sia quello di definire cosa il servizio pubblico
Perché si è dato per scontato che tutto quello che fa la RAI
Sia servizio pubblico radiotelevisivo
E ciò innesca
Un servizio un circolo illogico
Secondo cui la RAI è concessionaria del servizio pubblico
E il servizio pubblico si identifica con quello che la RAI
Do che determina suo piacimento l'ampiezza del contenuto dalla concessione
Quindi è inutile sottolineare che da tutto questo traspare una cultura di tipo monopolistico che oggi non ha più ragione
A me così interesse come consigliere regionale
Mi interessa ovviamente la questione della diffusione locale
Una delle riforme che alla RAI
Avrebbe dovuto regionalizzare una parte che ha mai mettere in io dico fortunatamente è fallita dico fortunatamente perché se avesse funzionato avrebbe prodotto ancor peggio a livello locale la lottizzazione che era già stato pregata di non
Oggi però ci troviamo di fronte ad una diffusa presenza di emittenti locali
Una presenza che ormai inflazionata
Non è opportuno che la RAI invada il campo delle emittenti locali
Il problema delle informazioni dalla cultura regionale esiste
Ma io credo che vada risolto con altri strumenti e la legge Mammì prevede che vado rapidamente alla conclusione
Forme di collaborazione tra la RAI e l'emittenza locale magari riuniti in corso
Questa dovrebbe essere la via da battere per salvare una delle poche forme di reale anche se grado pluralismo i sistemi nel campo delle
La riforma normativa dovrebbe poi obbligare alla concessionaria pubblica ad occuparsi molto di più di ciò che il privato non può fare
Vale a dire l'innovazione la sperimentazione la ricerca le nuove forme che di fusioni questo sarebbe un senso darebbe un senso preciso all'esistenza di una concessionaria pubblica
Rendendola strumento di una sempre più larga liberalizzazione attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie delle forme di espressione del pensiero attraverso l'emittenza di parole ed immagini e mi si è così su due parole soltanto sull'attacco io ho letto il progetto del ministro Gambino e ne sono rimasto sconvolto
Credo proprio come ha detto Taradash che l'unico aspetto realmente positivo sia le previsioni di un obbligo di rettifica con una reale e Caccia a tutto il resto a metà tra l'assurdo dell'impraticabili il progetto un coacervo di norme manifesto di assai dubbia costituzionalità di difficile fosse inutile applicazione
è una manifestazione di quel moralismo antimercato che è diventata l'ultima spiaggia della relazione partiti
Non scendo l'esame delle singole nove non mi interessa ma io devo notare la totale imprecisione e pericolosissimi margini di discrezionale apprezzamento
Finisce per lasciare le più diverse autorità con in alcuni corsi casi siamo davanti addirittura lo sforzo di definire l'indefinibile teniamo ad esempio il tentativo di fondare una differenza fra propaganda e pubblicità elettorale quindi nel complesso per me
Un esercizio di equilibrismo normativo che se approvato a terra un contenzioso senza fine a cominciare dal contenzioso di costituzionalità
Tra l'altro perché si vanno a limitare gravemente diritti garantiti dalla Costituzione sarebbe indispensabile che i termini cronologici di queste limitazioni fossero di più ristretti possibile invece molti termini del corno di lettura
Dalla data di convocazione dei comizi elettorali
Guardate una data
Credo che giovi ricordarlo nella quale ancora impossibile conoscere quali formazioni politiche parteciperanno effettivamente alla competizione elettorale e quali persone saranno che
Poi aspetto che qualcuno mi spieghi
Come sia possibile tutelare la libertà delle letture
Limitando il diritto di libera espressione del pensiero e dalle opinioni
L'unica spiegazione possibile è che l'elettore sia da considerare alla stregua di una inabilitato che ha bisogno di un contratto
E vorrei anche anche conoscere come mai la par condicio non valga per i quotidiani e qui c'è stato detto il periodici di Stam forse si pensa che il cittadino sì cittadino medio sia analfabeta e come tale suggestionabile dalla parola parlata e dall'immagine non suggestionabile dalla parola
Bisognerebbe essere onesti e a riconoscere fino in fondo che la par condicio è un falso problema
Il vero problema è quello dell'assetto del sistema radiotelevisivo Italia
Un problema che non si affronta e non si risolve con una contorta
Inapplicabile normativa sulle compagne sulle campagne
Parliamo tanto di par condicio ne stiamo parlando troppo e l'ultima domanda applica farò rivolgo ATER Lucio Palizzi poi dibattito
Verterà su altri temi
Più inerenti alle proposte dei miei Renato derivi nostri sulla riforma dei del servizio radiotelevisivo Ferruccio Palizzi c'è stato tempo fa un convegno che ha sempre sull'informazione promossa dalla Regione che ha suscitato polemiche da parte tua
Sembra quasi la frase che ho letto d'altra parte se ne sta dica proprio altro a casa nulla parchi strade della par condicio non conducono sulla Saxa Rubra ci sono delle situazioni di semi monopolio in altre parti d'Italia e tu hai detto questo con un cartello quel giorno
Ha detto la par condicio è Cosa Nostra riferendomi
Governa la Regione
Ma non è è continuata la polemica vedo qua interlocutori fatto di quella polemica ma
La polemica nata del più illustre per una semplice questione che come al solito coi soldi pubblici si organizzano convegni privati nelle quali sono una parte il diritto di parlare
Le altre sono esclusi
Rispetto a questo ci pareva assolutamente improprio che la regione Emilia Romagna nulla giunta ma l'ufficio di presidenza dovrebbe rappresentare tutti andava discutere di sistema radiotelevisivo di par condicio soltanto come alcune parti politiche in una fattispecie il partito popolare il PDS
E va bene
Questo convegno ce ne siamo andati noi coi soldi nostri evitiamo chi chi desideriamo e discutiamo con chi desideriamo questo non è l'altro convegno ma è un modo per dire che delle cose da dire evidentemente rispetto alla questione
Ne avevamo anche perché io credo che sulla questione della par condicio bisogna finalmente dire la verità dire le cose come stanno
Il dibattito non ha niente a che fare con egli ha vita con il diritto ma serve soltanto a neutralizzare qualcun altro diceva regolare i conti con una parte politica
Ecco rispetto a questo molte cose sono state dette ma non vado oltre perché vuole sentire in realtà dibattuto tra i quali siamo stati chiamati e che il dibattito sul set sulla disciplina dei servizi radiotelevisivi ringrazia
Carducci apparizione ribadito una reale incarnando mandataria nasce questa non è con tutti questi problemi c'erano
Utente alza la voce certamente si paga coi nascondere dietro al vetro dibattito
Che è quello credo voglio sentire da voi delle ridimensionamento degli attuali grandi protagonisti della scena radiotelevisiva quella che del servizio pubblico e
Quello grazie
Dove comincia da Sanremo e dalla riserva indiana di Sanremo dal partecipazione di questo gruppo di cantautori come si chiamano alla a Sanremo perché perché credo che quella presenza ci abbia dato il quadro
Letta controluce della situazione italiana
Ne abbiamo alcuni protagonisti come Curzi della storia della RAI
E della sinistra di questo paese insieme ad altri operatori artisti cantanti che hanno lavorato generalmente a RAI tre
In rappresentanza così potevano essere di tutta la cultura della sinistra italiana che oggi ritiene di vivere nel regime di Pino esce o nella Spagna di Franco
Ho nella Grecia e colonnelli soltanto perché Angelo Guglielmi non è più direttore di Rai tre
Perché qualche contratto da seicento milioni e passa sta per arrivare in scadenza
Perché Blob non ha regolarizzato la posizione dei suoi redattori
E di conseguenza rivendica
In termini arroganti che carichi di una forte violenza ricattatoria rivendica il buon diritto a mantenere posizioni di potere di quel genere
Come se ciascuno di noi ciascun cittadino dovesse sentirsi in colpa
Per il fatto che i comunisti vengono a perdere qualche posizione di potere molti miliardaria all'interno del sistema dell'informazione di questo Paese
E quindi la riserva indiana ora io sono sia conto riserve indiane e contro la guerre la corsa
Alla nuova frontiera dei cowboy
Ritengo che chi vuole porre noi di fronte a questo ricatto morale al sentirsi in colpa perché i comunisti non hanno più fra i tre non hanno più global non hanno più bar bagnato non hanno più Cursi eccetera eccetera
Ci ponga di fronte a una questione da respingere al mittente
Facciano loro i conti con il loro comunismo
Facciano i conti con le loro premesse ideologiche facciano i conti con i loro comportamenti pratici di partecipazione alla consociazione alla mangiatoia che la consociazione che ha nella RAI con l'emblema l'emblema principale
A sviluppato nel corso degli anni e dei decenni ora al di là del ridicolo che questa riserva indiana ha suscitato del ridicolo di cui ha coperto la sinistra italiana nel suo complesso e io che faccio parte
Nella sinistra italiana non posso che usare toni più duri nei confronti di queste da sinistra che mai maturerà la consapevolezza di una sinistra di governo di una sinistra capace di offrire delle alternative
Costruttive al Paese detto queste presi questi ad emblema di una situazione che poi nella RAI di ogni giorno si trasforma
Nelle iniziative abbonato alza la voce nelle nei contratti segreti
Tra l'Usigrai e l'azienda ci sono armadi armati all'interno della RAI che nascondono tutta la contrattazione aziendale di cui nessuno
Sa niente
E che c'è l'anno la cogestione di fatto aziendale tra Usigrai
E consigli di amministrazione che sia si sono via via succeduti
Al di là di questo che comunque c'è e che rappresenta un peso fortissimo lo stato fortissimo rispetto ad una riforma del sistema televisivo io voglio sintetizzare in sei punti e chiudo poi se avremo tempo ci ritorno quelle che secondo me dovrebbero essere le linee guida di una trasformazione del sistema dell'informazione
Di questo Paese
Uno privatizzare la RAI
La RAI è un'azienda commerciale con alcuni spazi di servizio pubblico sempre più ridotti e sempre più estranee alla logica dell'audience e della pubblicità
Se ne vogliamo una RAI da guardare con i nostri figli perché offre delle trasmissioni educative perché offre delle trasmissioni senza sbocchi di sangue nei telegiornali e nei film di prima serata che offre invece motivi di più di riflessione e di formazione dobbiamo privatizzare la RAI faccio l'esempio della televisione per i bambini e per adolescenti perché credo che se il servizio pubblico ha una funzione in primo luogo ce l'abbia in quella direzione ma poi ne potrei fare dieci mila altri la Rai va privatizzata in secondo luogo va creato nel servizio pubblico un nuovo ente pubblico
Della radio televisione che abbia una dei compiti ben precisi e delimitati e che nasca magari anche da parti della
Ai attualmente esistente ma che essi collochi al di fuori degli spazi di mercato quindi senza pubblicità possibilmente anche senza canone ma con un finanziamento annuale deciso dallo Stato
Terzo luogo abolizione della Commissione di vigilanza la Commissione parlamentare di vigilanza è un organo funzionale alla gestione consociativa della RAI nel momento in cui dalla gestione consociativa
Dovesse passare ad una funzione di garanzia non può essere un organo parlamentare svolgere questo compito quindi io mi auguro di poter svolgere il ruolo che se che che svolse ad esempio Ernesto Rossi nell'immediato dopoguerra quando fu chiamato a gestire lo scioglimento di un ente ecco io spero di essere l'ultimo presidente della commissione di vigilanza che copre dallo scioglimento di questo ente
Al posto la Commissione di vigilanza che risponde a logiche parlamentari e quindi di forza politica di maggioranze politiche va creata una un organo di garanzia un'autorità di garanzia Esterna di nomina parlamentare che abbia effettivamente compiti di vigilanza e li svolga al di fuori delle logiche del del dell'emergenza all'interno all'Acquario Commissione di Prodi parlamentare costretta a dire
Quinto punto una volta bonificato il settore televisivo contemporaneamente se possibile
L'Antitrust per la televisione setto immette sul mercato la RAI da privatizzare chiaro che immediatamente salta il quadro di riferimento del duopolio ed è possibile
Una antitrust televisivo
Che agisca nel senso di ricondurre forse ad una sola rete
Le emittenti nazionali attraverso una serie di incentivi che non penalizzino che nel quadro di regole preesistenti aveva costruito un'azienda ma incentivi va appunto a a tornare al ad una sola rete è possibile farlo confetti progressivi in basso di pubblicità perché abbia più di una rete e nazionale ed è giusto farlo secondo me perché il duopolio deve essere una risultante del mercato così come in tutti i Paesi europei ma non può essere la premessa il duopolio si va a formare il duopolio italiano è troppo costoso perché un duopolio basato su sei reti un dopo è un duopolio come veniva prima ricordato
Anche da nel Marabini un duopolio il deficit un duopolio che sottrae risorse all'investimento in altri settori tra multimedialità il famoso Sapelli per il cavo quando ci sarà e così via
E quindi non regge neppure dal punto di vista economico oltre che a dilatare gli appetiti sul piano politico per quanto riguarda la RAI
Ultima questione antitrust anche per la carta stampata noi non possiamo accettare come una maledizione come una calamita
Naturale il fatto che in Italia diverso diversamente dagli altri Paesi del mondo siano le più grosse aziende bancarie finanziarie e industriali a detenere il controllo dei giornali non è una calamita
è un dato strutturale della vicenda politica italiana nel quadro partitocratico anche qui bisogna intervenire per legge
Perché come succede in altri Paesi a partire dagli Stati Uniti che ha interessi prevalenti in settori extra editoriali debba accontentarsi delle briciole
Del sistema editoriale e non invece abbia primo piatto pietanza e contorno come succede in Italia questo secondo me potrebbe essere un buon quadro
Di insieme ma come abbiamo visto in questi anni in questi mesi la discussione ruota su chi ucciderà prima da avversari piuttosto succhi offrirà prima i cittadini italiani una democrazia liberale anche nel settore dell'informazione
Io alcune domande un'altra domanda da fare sempre Berselli e e a Luisa Bianco se ci sono no in sala dei presenti che vogliono fare delle domande io parroco una domanda a Berselli sulla se crede che
Possa essere era regolamentata l'obiettività la libertà di un giornalista non riscosso più generale della della par condicio
Ma io mi riallaccio a quello che aveva detto prima Taradash qui bisogna distinguere tra giornalisti delle dei telegiornali delle varie emittenti e i giornalisti che svolgono la loro attività
A servizio del mezzo radiotelevisivo al di fuori dei telegiornali
Va da sé che il telegiornale per sua natura deve essere quanto di più imparziale l'obiettivo ci possa essere
Soprattutto quando si parla di telegiornali del servizio pubblico televisivo che prevedono una contributo da parte dei contribuenti
è evidente che il telegiornale deve essere Obiettivo
Un giornalista che viene assunto da una delle reti televisivi di Stato
E che viene dirottato alla nel contesto di un telegiornale deve garantire e garantirsi la più tale imparzialità
Su questo non vi sono dubbi
E diverso il discorso che si fa momenti in cui un giornalista o una operatore gestisce una rubrica al di fuori del telegiornale un talk show tanto per entrare
I giornalisti giustamente hanno protestato violentemente
Nei confronti di regole che vedrebbero sacrificata la loro professionalità non dico cosiddetto la loro professionalità è indubbio io sono stato gentilmente ospite della signora Bianco in una trasmissione della scorsa campagna elettorale ha ragione
Quando ci ha ricordato che era finita per diventare quella trasmissione un po'troppo appiattita e priva di quel interesse per l'opinione pubblica legata al fatto anche dalla dalla possibilità che il conduttore ha di gestire con un minimo di fantasia quella trasmissione mi ricordo che il signor Bianca molto brava ma indubbiamente era legata vincolata a regole
Che finivano per condizionare anche la sua procurarmi sostanza si trovava a gestire una trasmissioni in modo talmente a settico da rendere dopo un po'quella trasmissione scarsamente interessante non vi sono dubbi
Perché le trasmissioni politiche tradizionali di una volta con le le le serate televisive politiche le le tribune politiche erano di una noia spaventosa ce lo ricordiamo tutti io temo che se noi dovessimo rintrodurre
In occasione delle prossime tornate elettorali
E simili paradigmi televisivi alle vie nuove tribune elettorali beh io sono certo che il consumatore finale cioè il telespettatore
Difficilmente si sintonizza darebbe su queste nuove trasmissioni televisive perché non garantiti garantirebbero forse
Una qualche par condicio ma certamente garantirebbero una totale io soddisfazione per il il telespettatore il quale certamente in questi anni
E stata abituato a un diverso mezzo televisivo un diverso servizio televisivo
Quindi
Per quanto riguarda questo genere di televisione io credo che difficilmente un un conduttore televisivo un giornalista televisivo potrebbe e vede essere veramente ingabbiato come difficilmente potrebbe essere ingabbiato un giornalista dalla carta stampata
Quando io parlavo prima dei poteri forti
Che hanno la proprietà dei mezzi dalla carta stampata cioè dei mezzi di informazione carta stampata
è chiaro che io parlo dell'indirizzo politico di questi giornali non parlo di vincolare i giornalisti perché altrimenti finirebbero per introdurre nel mille novecentonovantacinque
Una censura che nessuno di noi vorrebbe introdurre nel mezzo televisivo ben quello della carta stampata un'ultima considerazione mi riallaccio a quello che ha detto Carluccio prezzi prima
E mi rivolgo agli amici che hanno delle responsabilità a livello di Regione Emilia Romagna
è stato fatto un convegno dalla regione Emilia Romagna io prima sono stato intervistato da un giornalista di un'emittente locale perché io dessi un giudizio su quella su quella occasione d'incontro io ho fatto presente che non lo sa finita
E quindi non potevo dare un giudizio su quell'incontro importante organizzato dalla Regione Emilia Romagna per il semplice motivo che Alleanza nazionale che non credo che sia una delle ultime forze di Bologna e dell'Emilia Romagna non è stata invitata a questo proposito il nostro capogruppo in Regione Alessandra Mazzanti ha fatto una nota di vivace e dura protestare i confronti del Presidente proprio per aver organizzato a spese dei contribuenti
Un'occasione di contro il confronto sui problemi del radio televisione opere esistenti oggi in Italia senza la presenza di forze politiche che in questo momento non rappresenta l'accertamento un'infima minoranza in questa regione
Luisa Bianco la mia ultima domanda questa olio un po'introdotto col contratto di obiettivi della obiettività dell'informazione
Si ha la sensazione che visti hanno stiano nascendo in modo sempre più frequente delle vestali
Della democrazia vestali della libertà anche nel nostro settore sembra quasi che il nostro Paese sia diviso fra chi hanno già sono titolari di portare a un messaggio di democrazia e altri che lo devono invece dimostrare di essere democratici
Se l'anche nel nostro settore Nestore dell'informazione
Ma da qui mi proponi mi fa soltanto a venire in mente che anche in questo campo come in tutto il resto il nostro è un Paese che è stato così abituato allo zucchero ideologico che difficilmente se ne può spezzare
Ora noi abbiamo le vestali della democrazia dell'informazione libera e pluralista del
Una volta i giornalisti dovevano fare professione
Di adesione ai valori della Resistenza poi al pluralismo e alla democrazia oggi e sette si chiede l'adesione va lo rivela liberal democrazia ma sono slogan medie etichette che nessuno ha difficoltà ad ammettere nel proprio patrimonio non significano nulla
Però io non mi vorrei come dire un po'infilare in questa questione annosa priva di significato ripeto molto ideologica di come nell'obiettività dell'informazione vorrei anche tranquillizzare
Il senatore Berselli non io non non sono contra la par condicio perché come quasi tutti i giornalisti crede che questo sia lesivo della proprio professionalità e semplicemente che non ci credo perché non c'è per tutelare lo spettatore o comunque l'utente di qualsivoglia tipo di informazione nella sua libertà di scelta non c'è altro mezzo che la libera concorrenza
Più testate ci sono in concorrenza fra loro cioè diverse tra loro non omologate tra loro
Più l'utente a diritto di scegliere quello che più gli sembra
Aderente alle sue opinioni convincente equanime o no e Luís che deve scegliere lo sceglie alla televisione col telecomando in edicola quando decide di comprare una testata piuttosto che un'altra
Immaginare di ingabbiare questo libero gioco fra i lettori spettatori e coloro che forniscono i prodotti dell'informazione è secondo me pazzesco comunque contrario
Alle cose che tutti vorremmo ottenere con il sistema dell'Ing avviamento
La par condicio di cui abbiamo parlato prima e altre normative simili tendono invece al contrario tendono dicevo prima a omologare tutto il prodotto dell'informazione televisiva sullo stile di quello che era
Il vecchio dibattito e le tribune politiche dell'era di Jader Jacobelli che era un grandissimo professionista ma quello era il mandato che aveva
Una televisione che una volta al professor Panebianco è definito come le televisioni in cui si fingere imparzialità
Io mi domando se nel due mila la televisione o la carta stampata debba spingere l'imparzialità o fornire al sul suo lettore o lo spettatore un prodotto chiaro essendo
Lettore o spettatore un adulto consenziente libero cresciuto informato acculturato che ha diretto da sé di giudicare il prodotto che ha tra le mani
Da questo punto di vista è un questa è una piccola parentesi però mi piace ricordarlo perché brevemente se ne parla Angela e abbiamo vissuto tutti in tutte le generazioni dei giornalisti che sono nate venute dopo la faccenda dello quote righetta abbiamo vissuto nel mito del giornalismo americano
Mito del giornalismo americano del quale e certamente una una dimostrazione per tutti noi di come si debba di come si faccia la cronaca di come si rispettino le notizie di come si documentino le cose che vengono pubblicate di come ci si tuteli nei confronti di coloro che vengono colpiti da polemiche campagne o pubblicazioni
Di notizie diciamo riservate lesive di un qualsivoglia loro figura pubblica avvertendo al diretto interessato e chiedendo loro di commentare questa situazione
Ma io no no ma sentito dire non l'ho sentito dire dai direttori dei grandi settimanali che a ogni ogni due parole si appellano appunto alla alla Washington post non l'ho sentito dire dei direttori dei grandi quotidiani
Che l'ho scelto posto non che fosse per carità come accade da noi legato a un partito ma è certamente l'organo di espressione dell'opinione pubblica americana
Democratica cioè di quella parte politica che era a Bersani insomma
Ciò nondimeno il l'inchiesta che fu punibile pubblicata è universalmente riconosciuta come una gravose prestazioni professionali con questo voglio sostenere che non è fingendo di avere opinioni nei nei talk show meno i telegiornali
Naturalmente il telegiornale del servizio pubblico come quello della BBC deve rispettare dei cavalli perché un servizio pubblico però nei paesi civili di democrazia occidentale
Centinaia decine fate un po'voi secondo le dimensioni del Paese di telegiornali competono nella libera informazione tra di loro ed è lo spettatore che sceglie
Quindi fatta salva questa data per cui io sono d'accordissimo con Taradash non solo nell'idea
Che debba essere privatizzata la RAI perché la considero io riformabile e con mia sorpresa ma anche con molto piacere essere fa essendo a cena con amici ho scoperto che qualcosa nel cielo pensava di De Luca
Uno degli amici appunto mi riferiva il fatto che Willy De Luca considerava la RAI già dei suoi tempi De Luca era un mito della RAI che abbiamo conosciuto nei decenni passati al suo nome sono intestate le una una delle principali vie di Saxa Rubra lire è
Un signore che aveva capitoli amministrabile ITA
Della RAI così com'era già allora allora non si può riformare va privatizzata il servizio pubblico va creato ex novo
E mi auguro al punto che abbia una funzione limitata e che non inquiniamo con la funzione del servizio pubblico quello che invece la discussione sulla libera informazione sia televisiva che nella carta stampata
Sottoscrivo tutti e sei i punti che ha esposto Taradash mi vorrei soffermare in particolare sull'ultima quello che riguarda la carta stampata
Dunque è verissimo che nel nostro Paese
Come dire quello che una volta si chiamava l'editore puro tende a scomparire però bisogna domandarsi momento perché succede e in parte il riflesso la situazione delle circostanze che ha esposto Marco Taradash
Ma è anche vero che l'editoria è un genere di imprenditoria che costa più di tutte le altre io me lo ricordo quando qualche anno fa si discuteva
In ogni in ogni circolo salotto dibattito televisivo dei film di qualità e non c'è nessun produttore televisivo al mondo che sia riuscito
A produrre soltanto film di qualità perché dico questo perché se è un produttore non riesce a mettere insieme quel numero di film che fanno cassetta non può permettersi il lusso di pagare miliardi un film di Fellini ne guadagnerà due trecento mila lire al botteghino qualche cosa di analogo accade sempre nell'editoria sia nella carta stampata che
In quella televisiva e questo porta la cosiddetta concentrazione editoriale cioè la vincono alla lunga le grosse
Alle grosse case editrici che i grossi gruppi le holding editoriali
Chi si può permettere l'onere di sopportare una così grossa concentrazione chiamiamola così di software editoriale
è quello che vincente sul mercato questo purtroppo accade io trovo difficile che si possa disperdere questa concentrazione di software perché nel mondo
Di software editoriale perché nel mondo si vincono le partite su questo e non sulla smentire
Sulla struttura industriale che vi sta dietro
Allora come potremo uscire da questa situazione io tanto minore proporre una situazione curiosissima
Non c'è fenomeno editoriale nel mondo della carta stampata che sia quello dei quotidiani o quello dei settimanali che nel nei decenni che abbiamo alle spalle diciamo nell'arco dei cinquant'anni della prima Repubblica
Non sia stato sostenuto da un grosso sommovimento di carattere politico nelle viscere della società
Vi posso citare più di un esempio
Il giorno il quotidiano di Milano o prende il volo sull'onda dell'esperimento del centro sinistra e ha successo per o non sto dicendo che le testate
Non essere dipendenti di una situazione politica dietro che ogni cambiamento cambiamento nell'equilibrio politico generale ingegneri induce al coraggio editoriale cioè a prendere un'iniziativa editoriale a dare voce a uno specchio della società e che per qualche motivo è stato invece fino a quel momento emarginato conculcato o comunque non aveva avuto la possibilità di emergere
Negli anni Settanta i due grandi fenomeni editoriali del nostro paese sono nel campo dei quotidiani Repubblica che nasce sull'ondata
Della cultura cosiddetta sinistra rese e invece versa il quotidiano di Montanelli che nasce da una costola del Corriere della Sera che appunto asseconda
L'ondata sinistre se nel Paese e cerca invece di a versarla
Il panorama di Lamberto Sechi cioè il grande innovatore nel mondo dei settimanali è una o un terzo prodotto nel giornalismo degli anni settanta che legato all'emergere di questo spicchio della cultura e della e della società
Ora noi distanza di circa vent'anni ci troviamo per la prima volta cattiveria un sommovimento politico che non hanno nulla di paragonabile a quelli che ho citato perché quelli erano piccoli spostamenti cioè spostamenti di piccoli numeri percentuali che tutto sostenevano una iniziativa imprenditoriale di promozione
A romanzo fatali che hanno consentito la nascita di un grosso quotidiano repubblica
No io invece per la prima volta abbiamo vissuto un precario verticale il tracollo addirittura di un sistema la nascita sia pure in modo maldestro difficile contrastato lento fate un po'come volete gli orari nuova classe dirigente
Su o schemi politici che nulla ricordano del meccanismo che abbiamo già vissuto
Eppure che cosa è capitato che in questa situazione messo una iniziativa editoriale dello stesso esportata e poi c'è da domandarsi a quel veniva in mente io l'ho vissuta direttamente perché sono
Diventata direttore di un piccolo quotidiano qual era l'indipendente ma un piccolo quotidiano autorevole che era stato prima nell'era Feltri
Un po'il tazebao della rivoluzione italiana poi aveva cercato di prendere la forma di un quotidiano
Do Pignone ma anche di informazione
Con alle spalle un piccolo editore che evidentemente non aveva la forza la struttura per reggere l'impatto con la concorrenza e la concorrenza con i grandi colossi
Nel mondo dei quotidiani quasi contemporaneamente nascono altri piccoli esperimenti
La voce informazione il giorno cambia linea politica la cambiano altri quotidiani
Di minor rilievo nazionale è stata come una stagione dei cento fiori in cui si è mosso molto nel mondo dell'editoria ma nella piccola editoria si è mosso molto in piccoli gruppi editoriali ognuno dei quali aveva un handicap non riusciva a farcela per svoltare e come si dice a Roma cioè per riuscire a inventare il nuovo grande quotidiano
Nei prossimi cinquant'anni
Tuttavia tutto questo si è mosso in un'area di lettori che circa di quattrocento mila lettori lo potete verificare sommando facilmente il numero dei lettori che ognuno di questi mini quotidiani ovvero ora questa primavera infinita molte di queste testate sono sfiorite alcune sono state già chiuse cioè che rinasce sotto altre spoglie chi perde lettori continuamente
Chi non riesce a decollare io ritengo che questo sia stato un segnale che il mondo editoriale
Doveva raccogliere e interpretare restituendo ai lettori un esperimento degno di essere sostituito sostitutivo nel loro cuore del del quotidiano che tuttora comprano
Questo non è accaduto mani fa riflettere sul fatto sul perché non è accaduto perché c'è è scarsa volontà così o perché non ci sono le stalle nel mondo editoriale non ci sono le starlet
Ecco e questo è il vero problema allora sono scettica sulla possibilità anche nel
Naturalmente condivido che ci debba essere una legge antitrust anche per la carta stampata
Ma mi domando come riusciremo a ottenere o a trovare un imprenditore di coraggio che nasca nel mondo dell'editoria e che non abbia invece alle spalle un altro tipo di avventura imprenditoriale o industriale che abbia i mezzi per investire
E per fornire un un una nuova testata un ulteriore voce e allargare il mercato nella libera informazione
Grazie
Ci sono ci sono delle domande se sono delle richieste di intervento senza una lista di di nomi
Sofia Ventura voleva fare una domanda passi prende i
Svolta
No io avevo una domanda che volevo rivolgere in particolare a Marco Taradash che Luisa Bianco che ha diciamo una riflessione in appendice a quanto detto fino adesso
E diciamo con l'espressione e in casa nostra cioè se non altro giorno il fronte non progressista un fronte quindi definite negativo e cioè concordo pienamente con Pia Luisa su su questa burla che la par condicio assolutamente e se proprio dobbiamo sopportarla per le televisioni mi auguro che non dovremo sopportarla per i quotidiani anche se la stragrande maggioranza i quotidiani progressista ma preferisco continuare
A leggermi Feltri se voi da germi Feltri o Paolo Mieli sociopolitica germi Paolo Mieli e quindi
Giorno dei ventidue a casa sono venuti due e quindi detto questo quintetto fatto che la par condicio realtà mi sembra lesiva dei diritti Dinoi lettori Dinoi telespettatori mi meraviglio quasi del fatto che la sinistra l'abbia tanto voluto dal momento che in realtà sia sul piano televisivo sia sul piano della carta stampata
La sinistra ha delle capacità che a me paiono di gran lunga superiori a quelle che l'altro fronte o comunque diciamo gli operatori non omologati nel fronte progressista sono riusciti a manifestare per cui il TG tre
Ma la RAI tra le trasmissioni della RAI tre e faziose e talvolta insopportabili rimangono di alta qualità sinceramente io non rinuncio guardarmi laureato che mi fa venire l'ulcera ma lo sguardo perché credo che comunque meriti
Quando ce la faccio mi guardo il TG tre se proprio sono particolarmente stressata mi guardo fede così mi illudo per un attimo che il mondo si è diviso in buoni e cattivi e non siamo i buoni però se ci riesco mi guardo utilità che è un giornale di ottima qualità
E lo stesso si può dire sul fronte della carta stampata molti giornali che oscillano diciamo tra Fronte progressista il cento altri dichiaratamente progressisti sono però molto spesso giornali
Fatti bene con ottimi sezioni culturali resta gli spettacoli economia eccetera
Quindi quello che mi chiedevo se vero che nei decenni passati coloro che non erano omologati
A sinistra sia nel campo cementando intellettuale in generale quindi sia appunto l'informazione che per esempio anche l'università
Che è un mondo che conosco abbastanza bene e che non non differisce molto rispetto a queste dinamiche quindi se è vero che in qualche modo la parte non omologata a sinistra è stata penalizzata subendo quindi una sorta di di di di selezione in negativo e però mi sembra anche vero che
A destra o comunque il fronte non progressista abbiamo molto poco da proporre
Come e professionisti oppure i professionisti ci sono ma non hanno le gambe per camminare perché come diceva appunto che Luisa adesso
Ci sono dei problemi nel campo dell'editoria ma dei problemi che secondo me riguardano soprattutto noi perché la vicenda L'Indipendente scosse la la la la richiamo un attimo ad Arcene dipendente in questo senso mi sembra molto molto significativa cioè un giornale che stava prima l'indipendente di difende poi l'indipendenza della della bianco un giornale che aveva una forte caratterizzazione politica intelligente che aveva raccolto attorno a sé una serie di di giornalisti e collaboratori di un'area liberaldemocratica agendo punto nonostante stesse raccogliendo buoni risultati in qualche modo sì visto scippare da da dal personaggio conoscete
La direzione poi è andato tutto come è andato ecco perché questa viene forse dobbiamo guardarci l'attimo in casa e riflettere sui nostri errori
Ci sono delle prospettive senso positivo oppure Perani ci porteremo dietro questo questo peso
Sin quasi al meglio accogliamo dopo
Raccogliamo le domande
Poi
Ma no
Nata
Il ritiro sentimenti di essere molto breve
Le domande sono tante
Sì sono Aldo bacche occhi
Io volevo
Fare prima una premessa
Dire che essendo stato tra
Diciamo gli autori del convegno che la Regione Emilia-Romagna impegnato sul sistema dell'informazione
Non ho difficoltà a dire riflettendo diciamo così un po'a mente fredda che probabilmente sono stati commessi errori di burocratismo in quanto in quanto
Se è stato opportuno quando venne impostato il convegno circa due mesi fa
Porsi il problema di riflettere sul sentenza della Corte costituzionale
Quando effettivamente il convegno si è svolto si doveva vedere la prontezza di misurarsi sui temi dei quali si parla a o oggi e cioè i temi appunto di una parità di accesso
Ai mass media e di conseguenza bisognava correggere in qualche modo l'elenco degli interventi degli interventi e creare una situazione di confronto da questo punto di vista Errori sono stati fatti perché tra gli altri non sono stati indicati invitati i sindacati non sono stati invitati quei lavoratori
Del ministero delle Poste che sono quelli che operano nel campo delicatissimo dei Circosta del che invece hanno dovuto manifestare fuori eccetera io penso Estero
Che ci siano altre occasioni anche ravvicinate per fare in modo che su un tema così importante quale quello dell'informazione ci sia la più ampia possibilità di dialogo e di confronto
Il figlio sindaca io no come false come come forse
Come forze politiche che sono nel Parlamento nelle regioni nei Comuni e nelle Province
Per quello che riguarda la problematica della della cosiddetta par condicio io credo che
Che credo spero non sarà lasciata cadere anche nel corso delle prossime campagne elettorali io credo che sulla questione del governo delle regole
E quando si parla della tematica dell'informazione siamo di fronte ad un punto sensibilissimo del governo delle regole
Ci siano le condizioni perché al di là delle collocazioni di governo o di opposizione
Si trovi la possibilità di un patto costituente
E per definire assieme i nuovi i nuovi canoni nuovi criteri volevo fare una domanda per terminare crea Marco Spada nasce perché è stato un accenno del suo delle sue del suo intervento io credo che
Ecco chiedo questo la cosiddetta pax televisiva degli anni ottanta
E la situazione che oggettivamente mi pare di poter dire è un attimo sbilanciata nel nostro Paese
Non ha creato come danno più grande
E che noi dobbiamo recuperare
Anche sulla base degli delle dei materiali che il G7 ci ha fornito
Non ha creato un gravissimo ritardo per quello che riguarda l'utilizzazione delle nuove tecnologie e noi oggi siamo costretti a litigare sull'etere che è un lenzuolo molto stretto e siamo invece spiazzati di fronte a opportunità enormi anche dal punto di vista della libertà
Di informazione che invece sono le grandi questioni che premono
Nel mondo in Europa e che premono anche di fronte al nostro Paese su questo punto io credo
Che ci sono cisti potrebbero essere grandi possibilità positive di confronto a tutto campo perché nessuno ha la verità in tasca e invece dobbiamo assieme e cercare di
Affrontare un passaggio molto delicato e nuovo per quello che riguarda appunto l'uso del mondo della delle grazie il mondo dell'informazione
Va be'
Vede il Comitato del controllo radio televisivo della Regione Emilia-Romagna l'altra domanda darei la parola Cocchetti Ciocchetti
No sono uno studente universitario mi chiamo Francesco Ciocchetti
La io farei una proposta vorrei convertire la parola par condicio con la parola equal Time
Non per reintrodurre ulteriori anglicismi o per togliere
Latinismi che sono sono sempre preziosi come qualcuno ha ricordato prima
Ma perché la parola equal Time è direttamente correlata al sistema maggioritario anglosassone a turno unico
L'unico sistema che potrebbe garantire ad avere ricadute indirette anche sul sistema della dell'informazione pubblica o privata che sia perché oggi vediamo il nascere di partitini e parti Ducoli a ritmo di uno al giorno e quindi garantire a tutti questi soggetti la par condicio diventerà sempre più sempre più difficile
Poi mi voleva riallacciare anche a quanto detto poco fa
Pia Luisa Bianco
Perché bisogna tenere in considerazione anche la qualità degli interventi non solo la quantità perché se voi ci fate caso nelle trasmissioni di Santoro in genere invitano sì un non progressista e dieci progressisti ma non solo
Non si limita a questo scelgono tra i non progressisti quelli più antipatici infatti ci ci troviamo sempre Ferrara
Sgarbi che persone che io amo e stimo moltissimo ma che sovente risultano antipatici alle persone quindi ci sono anche altri modi più subdoli di manipolare l'informazione manipolare il consenso
Da ultimo lo sguardo sui monopoli si continua a parlare
Di Monopoli ma si parla solo di un unico monopolio o duopolio quello televisivo degli altri si taccia
Oggi con la scesa in campo di Romano Prodi dovremmo ricordarci tutti che Romano Prodi è stato uno degli artefici principali della creazione ad esempio del monopolio automobilistico in Italia
Esistono Monopoli dei telefoni delle scuole delle università
Di tutto in questo Paese però di quelli non ci si deve occupare ci si occupa solo della televisione e solo oggi perché quando si parlava ancora di riforme elettorali l'unica proposta di legge
E da questo orecchio progressisti comunisti segni non volevano non volevano sentire
L'unica proposta di legge e chiudo che i conteneva norme sul sulla par condicio sull'equal Time era quella del Partito Radicale a prima firma mi sembra Emma Bonino che proponeva appunto una riforma in senso uninominale anglosassone
Ma nostro parentela adesso a fare una domanda
Sì
Vogliamo che domani c'è una un attimino pensando alla bello va be'risponderemo
Ritengo comandante
No
Perché volevo
Orientali o
Peccato che ormai avviato anche un po'di dibattito perché azzera Carmen da niente adottate una piccola riflessione su il su il il discorso del convegno e l'altro sono come quello di un'altra cover un anno fa
è un altro esempio di pluralismo statico tipo la RAI che quando inviti più o meno le stesse campane se è sicuro Di che musica sei suona detto questo mi dispiace aver tempo per poter fare alcune osservazioni stringendo commento la domanda
C'è stata la sentenza della Corte nazionale questa recente
Dove di fatto Casavola rispetto al fatto che dice
Bisogna restringere sono troppe delle le grandi le grandi
Società monopoliste oligopolisti duopolistico allora Stresa o la Fininvest
Allora a parte tante osservazione che saprei chiamerai fare togliamo tutte
La domanda è questa tenuto conto che il giovane di prima parlava di equal than anche da solo non va si chiama equal tante fairness doctrine
Che sono due dei criteri fondamentali dell'informazione americana cioè uno il diritto all'eguaglianza l'altro diritto alla verità
Fare vuol dire verità
Che è qualcosa di diverso di rettifica in campo politico tutti su una roba che riguarda qualcosa che potrebbe anche riguardare a me rivendico allo stesso tempo per mettere a posto la giuste la giustizia la verità la giustezza dalla verità detto questo
Mi aggancio un'altra osservazione che ha fatto dicendo di qual Time uguale sistema maggioritario allora se la corte del Senato podio pesato Casavola
Dice restringiamo il Berlusconi fondamentalmente sentenza fotocopia dell'esistente
E lasciamo la RAI dove allora domanda è
In un'ottica di maggioritario tenuto conto che il pluralismo vero lo si fa solo con la legge antitrust ovvero schiacciando dall'alto la torta s'allarga la taglia in più fette di prima che venivano minori ma molto alte
Allora per fare questo bisogna schiacciare la tutta ecco le ragioni giustificazione teorie che io le so bene ma non c'è vento
Allora e disco sequestro e non e non bipartitismo in un bipolarismo ci dovrebbe essere quindi una frantumazione di verità che messe insieme fanno da un lato la possibilità di ognuno di noi di formarsi la propria verità in uno Stato dove c'è il principio di rappresentanza quindi il voto deve arrivare il più pulito possibile
Allora la domanda è ecco la macchina ti lascia invece un pollo pubblico diviso in tre notizia potremo fare due uno per la maggioranza sono per l'opposizione anche questo non torna anche perché avremmo credo sarebbe il pluralismo Stati o che la lottizzazione della lottizzazione e anche questo non non non fila allora la domanda non è non si può porre in questi termini vorrei una critica
Qui c'è l'onorevole Taradash no di entrambi della composizione elezione dei membri della corte costituzionale che producono sentenze di questo tipo che sembravano tutto sommato una Iason che parte dal Periodo del diciamo più il partito di Isma'e del sistema
E del sistema proporzionale che di fatto rissa scavalcare la boa
Riesce a prendere per la coda ugualmente il maggioritario nel mezzo ci sta una funzione d'un organo allora un organo come la corte ha più senso letta in questi termini
Nell'ottica della giro di boa avvenuto questo si riferisce a questo ma poi varrebbe per un'altra serie di istituzione grazie
Vedo innanzitutto Vigasio brevissimo mi chiamo Giorgio parentele sono consigliere provinciale
Ci conosciamo adesso anche con Cardoso rifinizione sentire telefonicamente
Ecco io ecco colgo l'occasione
Diciamo di questo incontro dibattito che chiaramente sullo stato del tempo poteva andare anche più a lungo perché era molto interessante anche seguito gli interventi che ci sono stati mi sembra che l'otto sporto abbia centrato in pieno il problema qua improvvisamente e se la par condicio dopo il ventisette marzo prima
Non sembra
Cerco a obiettivamente io faccio l'esempio di carattere personale perché sono Conso no cioè servirsi dei perseguire consigliere provinciale
Di libertà e progresso che ci sono state vicende recentissime
Colgo l'occasione visto che c'è anche Rossi abbiamo avuto una riunione congiunta della Commissione Consiliare Comune Provincia
è stato soltanto riportato l'intervento sull'Unità dell'assessore Massa mentre mio che ero presidente della commissione Ambiente sui problemi dell'aeroporto che avevo fatto critica l'Amministrazione unitamente ai CCT
Non è stato riportato nulla quindi quasi volo Bietti vita ha ragione Berselli quando dice che bisogna essere obiettivi
Lo stesso dicasi che sono stata invitata Rete sette successivamente per partecipare e visto il presidente della commissione Ambiente della Provincia che parte determinante anche nel piani regolatori per decidere anche diciamo la seconda pista dell'euro porto era stato invitato ritenevo di essere alla par condicio del presidente dell'era un porto presidente del Comitato
Dei diciamo cittadini che erano controllerò porto il conduttore mi ha detto se comodi la in mezzo allora
Diciamo i a quelli contro e il conduttore detto sono io che decido eccetera per cui io ho abbandonato perché mi sentivo offeso questo è un piccolo esempio che volevo citare che esistono ed è spiacevole questo perché perché io sono all'opposizione adesso
E quindi come tale perché Milito per libertà progresso delle Vito Forza Italia cioè non siamo ascoltati
Ecco ho colto l'occasione di questa serata per dire queste cose perché non non sono assolutamente belle perché ci viene solo sanno una parte del discorso non sanno mai quello che realmente quindi mi è stata data questa possibilità
Ringrazio
Chiedo scusa no ecco mo'che sui sei punti proposti chiaramente mi trovo d'accordo che bisogna marciare su su questa linea
Grazie
Sì un attimino più dovrei leggere ti do la parola a tutti dovrei leggere una no altresì presente Tinelli granché sto cercando una domanda che è arrivata qui al tavolo scritta da un presente come mai le statue che piangono hanno maggiore spazio in TV che l'allontanamento del vice capo della polizia che indaga sui fattacci
E poi bolognesi
Questa è una domanda poi Crespo otto
Ecco è stato breve è stato bravo polizia dovrebbe mi ha chiesto di parlare
Manca
Ma le parole che sono telegrafico come io faccio il giornalista conosce otto lavora Montecitorio vedo tutti i giorni
E conosco un po'i i premi la mia categoria io credo che la par condicio rischia definito televisivi tutto quanto deve partire da un punto fermo
Cioè non abbiamo questa tesserina e si dice siamo professionisti ed è rossa generalmente la vergogna di come faccio nel nostro mestiere questa la verità
Quand'è che cominciamo a fare questo questa par condicio partendo da l'ordine dei giornalisti qui dei giornalisti la gente non lo sa nascono lottizzati
Perché nascono chiedendo un praticantato che non hanno che devono andare a piangere in sette chiese tra vere si devono certe volte prostituire qualche volta non in senso lato per ottenerlo
E allora voglio dire come possiamo pensare che gente che è costretto a fare questo mestiere partendo da questi presupposti qui sia gente libera indipendente
Fortunata forse la gente come me che fa il giornalista in un giornale di partito non ha dovuto piangere con nessuno perché era già inserito nel sistema e quindi non ha pianto con nessuno
Poi un discorso che si faceva prima margini questo convegno e il discorso e fa anche è stato affrontato essenziale ecco da pubblicità più c'è
Accesso alla pubblicità e quindi alle fonti di reddito di giornali isolani sono aziende così anche le televisioni
Se non c'è se non esistono i mezzi per produrre giornali per produrre televisioni e poi chiaro che esistono solo Monopoli queste ne vide evidentissimo e in Italia seriamente una legge antitrust in questo senso ne fa non in odio a Berlusconi non i nodi alla RAI ma a vantaggio di tutti e con un particolare occhio di riguardo per i giornali perché purtroppo in Italia si legge poco questo è un fatto che pochi mettono in risalto quando si parla di questi problemi si legge poco bisogna insegnare a leggere e viene anche aiutare i giornali e non li si aiuta certo aumentandola carta
I costi della carta come stanno mutando in questo periodo i costi delle spedizioni che uccidono i piccoli giornali anche quelli che derivano a casa
Qui piccoli giornaletti fatti da piccoli gruppi culturali o politici che però sono essenziali sono voci della libertà e della democrazia
E poi un'altra cosa e i granchi del lettore
E non puoi rimanere essere solamente il nome
E che uno che un giornale mette nella nella trenta tanto per dire che ci sarebbe una persona cui rivolgersi con loro il lettore si sente
Quanto meno offeso o o viso disfatto l'autista deve essere qualche cosa regolato veramente la legge e utile perché come qualcuno ha scritto in quel biglietto io lo scrive da domani comincerò a parlare di queste cose
E qui presente a Bologna stiamo assistendo a dei veri tratti depistaggi giornalistici
Sui fatti della Uno bianca perché non si possono scrivere non si può scrive come è stato fatto stamattina
Peccato che non è stato dato un documento ai agli inquirenti che è giunto solo due mesi fa quando quel documento un anno e mezzo fa era sulle carte tra le carte del capo della DIGOS ed è il capo della Criminalpol e li hanno tenuti nel cassetto un anno e mezzo fa e cittadini nella contiamo che il documento non era arrivato questi sono i problemi e con chi ce la prendiamo
Certo lo farò domani mattina
O nei prossimi giorni sul Secolo d'Italia trenta mila copie di cui su una parte le che a Bologna e ma chi è che a Bologna può contestare quello che inizia adesso le cariche nessuno perché non esistono nella realtà altrimenti
E quindi anche queste par condicio l'ultima cosa la dica Tarrasch e presidente della Commissione di vigilanza sulla RAI io sono d'accordo con quello che dice il presidente della Fininvest che con molta nobiltà ha detto che
Ha saputo che era stato accettato anche referendum sulla privatizzazione la RAI ha detto beh in queste condizioni mi sembra difficile privatizzare la RAI quantomeno non ha la struttura societaria per far ed è vero
Praticamente andrebbe prima posti il problema di una serie di discussione del della struttura l'assetto anche societari della RAI però una cosa forse si può fare in breve tempo l'abbiamo anche proposto tramite Alessandra Mussolini
E con i Dick Dick ripartire il cannone perché debbo continuare a pagare tutta la RAI io voglio essere messo in condizione di pagare in RAI uno RAI due RAI tre che mi fanno tutte schifo alla stessa maniera ma almeno tra lo schifo sui verbali non e questo si può fare in breve tempo
Basta solamente per mettere i cittadini di non scegliere l'opzione tra estratta stracciare il canone aspettare quello che ti arriva in casa dire mi devi pagare il canone quello di dover pagare tutto a RAI paghiamo né una delle tre quella che meno utile ci ci farebbero tutti i giorni
Cercare
Forse io sono Giovanni Rossi sono presidente dell'Associazione stampa dell'Emilia Romagna che al di là del nome pomposo non è altro che il sindacato regionale dei giornalisti avrai ovviamente moltissime cose da dire ma vedo la follia che beh richiama alla necessità dei sintomi di sintesi che poi i giornalisti dovrebbero sempre sapere dimostrare brevemente la mia opinione rispetto alle questioni della pari condizione è che avremmo dovuto arrivare prima ai referendum e poi riscrivere l'insieme delle regole del sistema
La mia opinione che bisognava andare rapidamente tutti uniti con opinioni diverse da uniti dall'obiettivo
A realizzare i referendum su questi temi per poi riscrivere le regole sulle base dei risultati
Io credo che le regole ci vogliono questo è stato detto credo da tutti tuttavia mi pare che siamo sempre nelle solite condizioni tipiche no del nostro Paese si arriva a scrivere regole difficili da applicare sovrapponendo a regole che esistono già
Penso tutte le regole che riguardano le normative su come si svolge la professione nel rispetto del diritto di rettifica nel rispetto di tutte le opinioni nella rispetto appunto dalla pari condizione
All'ultimo momento e dando strumenti che le sono inutilizzabili stamattina il presidente del comitato regionale radiotelevisivo nel corso di un'udienza conoscitiva in provincia
Ci spiegava come tutto ricada poi sulla Guardia di Finanza che dovrebbe controllare tutto e controllare l'applicazione di queste norme cosa effettivamente impossibile immagino senza mancare di rispetto la Guardia di Finanza che non abbia gli uomini preparati gli strumenti per farlo
Tuttavia la proposta di legge c'è rischiamo che diventi un decreto legge visti i tempi strettissimi occorre che chi ha cose da dire e penso all'associazionismo per esempio radiotelevisivo a livello locale stamattina ho sentito diversi direttori rappresentanti di piccole emittenti
Fare proposte e controproposte proporre modifiche lo faccia rapidamente in questi giorni è necessario che esca il classico uso questa espressione movimento che presenta proposte alternative proposte di modifica delle norme e queste proposte dovrebbero consentire ovviamente il rispetto del pluralismo
E rispetto della pari condizione ma anche la possibilità concreta per le emittenti di lavorare sulla carta stampata ho qualche perplessità e non solo
E non tanto perché sono giornalista carta stampata prima di tutto per le considerazioni che faceva Mazzanti l'effetto sull'opinione pubblica
E lo dico non perché pensi che l'opinione pubblica si è fatto di persone impreparate incompetenti incapaci a cui si racconta quel che si vuole ma c'è un effetto reale dello strumento informativo almeno io lo spiego anche visto che sono un operatore dell'informazione
Che è assai diverso tra lo strumento radiotelevisivo televisivo in modo particolare e la carta stampata prima di tutto perché oramai la carta stampata
Su una popolazione che è credo cinquantasette milioni di abitanti d'Italia band non riesce ad arrivare i sette milioni di copie vendute tutte comprese
E continua a perdere copie c'è qualche giornale che brevemente per poco per qualche frazione percentuale ha invertito questa tendenza ma complessivamente la perdita continua i in più beh ognuno fa le sue considerazioni perdono tutti i giornali di destra di centro o di sinistra
Forse c'è qualche problema anche di qualità dell'informazione di qualità dei giornalisti arrivo anche un'altra cosa che diceva diceva Mazzanti non a caso noi ad esempio Polonia trae sindacato il vituperato di me sempre attaccato da Taradash abbiamo pensato a una scuola e la mia opinione ad esempio che quella deve essere la strada per diventare giornalisti togliendo di mezzo tutti gli strumenti attuali
Cioè il fatto che appunto bisogna essere assunti da un editore prima per poter diventare giornalisti oggi questa la legge almeno formalmente in Italia noi pensiamo io penso a Bologna l'abbiamo anche realizzata quella scuola
Che lo si debba diventare apprendendo la professione le sue regole e la sensibilità anche sociale e politica e democratica permettetemi questa espressione con cui la si deve esercitare i casi denunciati di parzialità sono
Ma
Insomma io credo invece che i giornalisti debbano svolgiamo un ruolo sociale di informazione
Non lo mollo non ha un ruolo moralista non penso a questo penso comunque un giornalismo che ad esempio se fa una cometa di un avvenimento anche se lo fa su un giornale di parte tiene conto di tutto ciò che si è detto nel corso di quel dibattito per cui non deve succedere che
Vignudelli mi pare fosse opera imponente il Pardo
Venga cancellato perché dice cose che con quel giornale Momma sono in sintonia alle avverte l'avvenimento cioè bisogna che la sua espressione deposto posso debba trovare Luca
Posto perché all'informazione c'è completa ovviamente nell'ambito della necessaria sintesi
Per quel che riguarda la domanda visto che
Gli interventi devono anche concludersi con una domanda la mia domanda era Spoto
Io chiedo all'Ulisse è pensabile ad esempio per quel che riguarda la struttura televisiva
E nella nell'ottica di quel che diceva Marabini cioè dalla federalismo anche televisivo a società regionali
Che vedono la partecipazione dalla RAI non sto a dire se RAI privatizzata strutturata per per temi la proposta di Mazzanti esattamente la proposta che fa Alessandro Curzi ad esempio nel suo libro
Quella delle reti autonome organizzate autonomamente
Assieme assieme certo più diventano Società ovviamente autonome
Società che vedono la partecipazione di questa struttura RAI
Con ma assieme all'emittenza locale
Per riuscire a fino al finalmente a realizzare questa questo collegamento tra la struttura informativa del sistema televisivo e la realtà
Regionale e anche per uscire va sentirai che oggi sono pensati come prefettura cioè che sono comunque centralizzate che sono comunque
Quasi uffici di corrispondenza più che espressione dalla Società dalla società locale fosse questa ovviamente ben definita ben pensata potrebbe essere la il potrebbe essere questo il primo passo per andare in quella direzione di averne anche sulle spalle sulla base dell'esperienza già compiuti in Germania strutture di questo genere e riuscire a dare rappresentazione alla Società regionale ovviamente io penso ad emittenti televisive locali coinvolte che siano emittenti reali
Cioè che rispetti i noleggi contratti di lavoro e che siano effettivamente strumenti d'informazione
E dove mi non ogni spazio compreso quello cosiddetto informativo in realtà il frutto di una sponsorizzazione e di un contratto pubblicitario come purtroppo è diffusissimo oggi
Perché
Se non lo fosse stata autorizzata vecchia
Buonasera sono Pino Agnetti faccio televisione scrivo libri però vorrei fare una domanda da extra dette lavori perché mi è capitato anche proprio di occuparmi di questi temi
Fino allo scorso come consulente proprio la regione Emilia Romagna sui temi la comunicazione televisiva
Io vorrei ricordare a tutti noi che ventitré aprile pare che ci siano le elezioni regionali e a questo proposito in Italia ci sono settecento televisioni locali e circa due mila cinquecento emittenti radiofoniche locali allora la domanda che potrebbe sembrare anche retorica perché intatte sicuramente lo è ma non del tutto eh
Con tutti questi soggetti che sono probabilmente soprattutto in alcune regioni pensami Sicilia dove ce ne sono cento le televisioni
Decisivi per le sorti
La competizione elettorale la par condicio chi la fa e come la si applica siccome ha sicuramente la legge Gambino che in realtà tranne quel diritto di rettifica non mi sembra proporre grandi novità rispetto a precedenti schemi legislativi
Che io ritengo anche qui assolutamente carenti
Chiavari nuovi in causa i comitati regionali preservi fra televisivi
Ma forse non tutti sanno anzi molti giornalisti che parlano di queste cose non mi riferisco ai presenti a volte lo mettono volutamente che in alcune regioni italiane i comitati d'altre visite non sono neanche stati istituiti nelle altre dove sono stati istituiti e questo non sono ingeneroso magari nei confronti di quei comitati che qualche cosa non cercate di fare bisogna anche sapere che i comitati non sono altro che e Massimo della vecchia lottizzazione perché non sono altro che la camera di compensazione cassa di risonanza dei partiti che ed ecco no
I componenti del comitati a questo punto torna la domanda le penso al ventitré aprile non al due mila
Che peraltro molto vicino chi la farà la par condicio elezioni regionali questa è una domanda che purtroppo mi rendo conto e retorica ma che per Esaote anche da democrazia era dei nostri giorni
Credo che la cosa è stata organizzata dalla rivista federalista e società meriterebbe di approfondimento e soprattutto per le prossime scadenze perché per queste credo proprio che di par condicio non se ne parla parla grazie
Amerei lire sono nessuno perché non rappresenta nessuno non sono una giornalista non sono una persona che fa politica
Sono una persona che vive quotidianamente che legge i giornali guarda la televisione e cerca di essere interessate le cose quindi le mie opinioni sono le opinioni di una cittadina qualsiasi
Ecco lei due domande sono queste una riguarda il i giornali giornalismo nella stimolata la Pia Luisa Bianco
E che riguarda la correttezza e dei giornalisti la scuola di giornalismo e siccome ha citato il Watergate
E si parla di par condicio io vorrei chiedere se per tale si non è il momento resta in Italia che la pari condizioni sia per tutti anche per i cittadini privati e che i giornalisti prima
Dopo aver sparato delle cose o prima di sparare delle cose
Fossero in grado di documentare le cose che hanno detto e e mi riferisco proprio ai trenta compete a ovest del io al Times ora e del del Watergate delle Washington post cioè gente come loro ha potuto fa cadere inizio ha potuto fare delle cose perché è a le Lalla una scuola e dove la gente i giornalisti
Si documenta no e quindi la pari condizioni e per tutti in questo caso perché io ricordo volto un vecchio film che ho visto oggi lo limoni che riguardava il durante il fascismo quindi questa è la prima domanda la seconda invece la voglio fare al direttore di RAI tre se non erro dell'Emilia Romagna
E mi chiedo se la televisione debba limitarsi soltanto a mostrare continuamente
Gli eletti di chi c'era gente che ci governa Bologna o la donna che cadute che si è fatta male e non è il caso invece di fare una verifica su queste cinque se cita di tutto ciò che sta cambiando
Sta cambiando il modo di far politica ma evidentemente la RAI tre non è fare non ne fa cenno assolutamente Polonia fa politica in maniera diversa e non lo fa in maniera tradizionale ci sono gruppi di cittadini qualificati che si riuniscono e parlo di cose finalmente di parlano di programmi parlano di economia quello che purtroppo i giornalisti e non hanno fatto per molto tempo perché a mio per ed è unica
Uno dei motivi per cui siamo andati allo scontro politico è stato quello che si è sempre detto sì ci si apparenta con chi ma no le cose da fare perché provare sarebbe stata la cosa più corretta
Grazie
Chiamati in causa da Stefano Spoto vorrei dare la parola a lui per voi permettere a la via povertà ad avere questa
Comincio comincio dalla fine dalla signora
Che parla di donne che sono cadute dal bicicletta le metto a disposizione il nostro archivio se vuole non ne troverà nel mio nel mio tra i giornali che sono caporedattore da poco
Ci sono credo spero spesso cose che interessano la gente che stimolano
Che stimolano la la curiosità ma non la curiosità in senso negativo la curiosità e forse anche qualche riflessione se possibile
Noi siamo in una regione che governata da dalle sinistre un po'dovunque le sinistre sono molto più organizzate della destra le sinistre organizzano tutto le le sinistre sono non solo dal punto di vista politico elettoralistico propagandistico ma organizzano tutto ciò quasi tutto ciò che serve a far discutere l'agente per cui un servizio pubblico si limita ad annotare se la sinistra
Organizza un dibattito interessante non ci siamo se lo fa la destra non ci siamo ma se la destra non lo fanno e non ci siamo perché adesso non l'ha fatto e questo è il motivo questo è il senso del servizio pubblico che non deve essere né da una parte e dall'altra deve annotare quello che si fa l'interessante è chiaro che se una manifestazione è pretestuosa allora non ci siamo si è fatta la sinistra ho fatto la destra almeno finché son caporedattore io fino fino a quando mi cacceranno è così
E questo sicuramente comunque non mi occupo di donne che cadono dalla bicicletta mi dispiace per loro dal punto di vista umano ma sicuramente non Edoné anche notizie ci sono cose migliori
Rispondo a Giovanni Rossi che parlava di di una Rai come una specie di ufficio di corrispondenza
Non sono d'accordo con te giovani la Rai non è un ufficio di corrispondenza ma ha una sua autonomia io sto cercando di cambiare il telegiornale
Nel senso di pensare se un se uno spettatore dovesse mettere in una sblocchi cinquecento lire per guardarci non dico cinque mila cinquecento le metterebbe oggi no sicuramente oggi nessuno metterebbe neanche cento lire per qua dalla Rai regionale
Ma un domani io vorrei
Fare in modo di essere un servizio un servizio un servizio dell'utente più di servizio pubblico una televisione di servizio modo che qualcuno cominciasse a pensare da essi cinquecento lire potrebbero essere ben spesi potrei vedere delle cose interessanti potrei sapere delle cose che non so
Per ti faccio un esempio domani
All'altro
Io ho avuto già dal Festival di Sanremo qualche giorno fa abbiamo avuto notizia in in modo anche tumultuoso di una ragazzina anoressica quindici anni io non voglio andare a invadere il privato della sfera la sfera psicologica di questa ragazzina perché noi se noi siamo giornalisti e non siamo degli sciacalli non mi interessa fare notizia ma mi interessa
Che chi ha una situazione del genere in famiglia sappia che ci sono altri che hanno questa situazione altri che l'hanno affrontata e allora ho telefonato al professor Franzoni domani l'altro manderò un collega
Filippo vendemmia atti a occuparsi di questa storia senza andare da questa ragazzina che si chiama Chiara ma dai genitori di Chiara da un'altra Chiara che ha già superato
Ha già superato questa fase perché la gente possa sapere che non è sola e la televisione di servizio deve servire per questo
Per questo tu hai ragione quando dici un po'avulsa dalla realtà
Perché la RAI regionale molto spesso viene percepita come un corpo estraneo in a a Bologna c'è Rete sette che la televisione della città noi abbiamo dimensione bastarda che non è né nazionale
Era è una televisione è una sfida va bene c'è Teresa interno quello che volete zero Rete sette va be'd'accordo quello che volete Rete sette ter e Santerno e altre d'accordo
Va bene è una televisione di voi è è una televisione geograficamente d'accordo
No non mi pare una televisione altre strade è una televisione geograficamente collocata a Bologna e chi occupa un vaccino di utenza
Non regionale ma ma cittadino ora se noi abbiamo questa televisione noi abbiamo questa televisione poi se qualcuno da altre posizioni politiche ne vuole mettere su o acquisire può farlo credo che fra torrette sette si anche messa male se qualcuno vuol comprare credo che che non dicano di no comunque
Noi siamo in una dimensione regionale io credo che questa questo sposalizio che tu che tu proponi con le reti televisive con piccole televisioni Emma
Serie non sempre sia possibile ci sono dei casi credo ad esempio alcune regioni del Sud dove non esistano fisicamente queste emittenti con cui fare queste grigio in venti ore io credo piuttosto che piuttosto che dover fare questi questa sorta di Società non sempre possibile sia meglio che noi ci radi chiamo meglio nella città cercando di farci recepire di e di e di farci capire non credo che già adesso siamo ufficio solo di corrispondenza
Però che dobbiamo essere più accettati come un una affatto emiliano e non come una specie di di enclave romano in terra di Romagna di di Emilia e di Romagna questo credo si che lo do lo dovremmo fare sensato porre dirà che offre cosa mai Fano dei segni terribili per cui non metterà a proposito delle madonne noi non abbiamo ma donne che piangono in Emiliano chiedetelo al mio al mio collega dalla Calabria forse che non entra
Uno
Appare
Comunque
Evidente che il i problemi della gente sono questi di vedere un'insidia avere un informazione di testa di un'informazione vicino l'informazione vera
Ecco cerchiamo di dare una risposta alle domande che manca grafica dunque mi sembra che le preoccupazioni che sono affiorati questa platea sono di due ordini diversi anche se un po'mescolate tra loro buona riguarda la qualità la natura dell'informazione come
Sottolinea la signora alla quale rispondo immediatamente anche perché mi ha citato personalmente
Sì è proprio perché è un esempio di correttezza dell'informazione che avevo citato il caso della Washington post lo voglio sottolineare in un altro modo questo giornale che infisso il Presidente degli Stati Uniti lo costrinse le dimissioni il giorno in cui Nixon si dimise pubblicò un enorme foto dell'ex presidente in lacrime tra le braccia della fine sotto c'era scritto Nixon si dimette non c'era commenta
Non c'era nessun modo di infierire sul cadavere presidenziale nel la nella nostra tradizione vittime esattamente il contrario i potenti zio Zandano finché sono al potere e quando cadono sono
Sì guardate il caso di De Lorenzo quando era ministro ed era in auge non si poteva non dico criticare l'operato del ministro come di qualsiasi altro ministro non si poteva
Assolutamente sollevare e c'era una grande uno unanimità di consenso attorno alla sua figura nel momento in cui è caduto è diventato un capro espiatorio
Giorni fa un grande quotidiano di nuova a l'ho ritenuto opportuno fare un'enorme titolo deriso olio sul fatto che De Lorenzo sarà permesso di frequentare un ristorante della capitale che si chiama I due ladroni fa anche a ridere
Voglio dire farà anche ridere ma era nel suo pieno diritto a
Benissimo
La seconda questione invece riguarda la il la gestione politica di questa difficile transizione verso non quella cosa imprecisata che chiamiamo Seconda Repubblica ma ci auguriamo verso una migliore liberalizzazione del nostro sistema politico e di conseguenza di tutto il resto
In questa società rientra e la questione degli organi di garanzia sollevata da quel signore indossa un gessato ma di cui non ricordo il nome
Che secondo me è sacrosanta ed è verissimo che un organo di garanzia partorito da un da un certo sistema istituzionale e politico che oramai non risponde più a quello che stiamo vivendo ed è certamente uno di quegli spezzoni
Di regole che corsi cerco gli altri che sono entrati in campo abbiamo un sistema elettorale maggioritario e quelli che invece sono organi eletti secondo un criterio che rifletteva anche nella nomina dei consiglieri dei giudici costituzionali che squisitamente politica
La dipendenza da un sistema di partiti che era garantito dalla sistema elettorale proporzionale quindi fuori discussione che l'insieme di questi organi ma ne cito altri il Quirinale e la presidenza della Camera e del Senato
Ecco è fatale che subiscano una investitura di natura diversa e anche per tornare a un'obiezione fatta credo da un dopo giovane studente non forse lei ecco dunque il sistema maggioritario non implica che ogni telegiornale come prima seguiva il sistema proporzionale e la presenza cronometrata di tutte qual si voglia le voci del grande specchio della politica nazionale oggi invece debba contemplare
Magari suddiviso fra due diverse emittenti questi o gli avversari sistema maggioritario implica che gli organi di controllo pubblico quale potrebbe essere un nascituro servizio pubblico televisivo nei limiti
Consentiti che sono quelli che ha esposto meglio di me Marco Taradash
E evidente che questi organi come del resto accade la BBC solo sotto il controllo della parte politica che ha vinto
Attualmente la BBC produce anche in cassetta si può vendere si può comprare in qualsiasi negozio
Di Londra un documentario su il decennio della signora Thatcher
Una cosa perfetta informatissimo ma certamente si si sente da lontano il profumo politico di chi l'ha prodotta
Una bellissima storia un pessimo resoconto questa cosa è andata anche in onda sulla BBC l'ascolto è stato pressoché pari a zero
Perché tutte queste cose sono destinate a un ascolto ristretto l'importante che ci possono essere delle alternative così vengo anche l'ultimo punto sollevato da molti compreso
Dall'anonimo signore che ha inviato il bigliettino perché sì vedono più lacrime della Madonna meno non ricordo quale fosse la questione ma insomma diciamo questioni di maggiore rilevanza
Io non credo che questo problema possa essere risolto calmi arando il tipo di informazione o televisiva o giornalistica anche nella carta stampata
Perché il pubblico che segue le emittenti televisive o che compra i giornali e molto vario c'è gente che compra un quotidiano per leggere l'oroscopo e le previsioni del tempo un altro perché interessato la cronaca locale un'altra ancora perché invece è un appassionato della politica interna
Un altro perché invece vuol sapere soltanto quello che accade oltre frontiera altre ancora comprano normale quotidiano per risparmiare sul fatto che poi dovrebbe compra un quotidiano sportivo è uno di un altro genere e vol leggere soltanto lo sport questo spiega perché i quotidiani o i telegiornali o le trasmissioni di informazione attribuzione debbano essere dei prodotti più possibile completi perché il lettore che poi deve decidere che cosa che ci interessa
Voglio dire di più forse in un futuro non tanto remoto riusciremo ad avere un quotidiano personalizzato tutti avete sentito parlare nelle ultime settimane di internet inter mette a queste grandiosa Rete telematica che collega ogni angolo del mondo al prezzo di una telefonata urbana
Quando i quotidiani riuscirà no quasi tutti entrare in un sistema di questo genere potranno adattare la loro offerta la richiesta del singolo individuo e dunque offrire al signore che vuole la politica antisociale una pagina no ma lavorando lei ha ragione guardi è statisticamente dimostrato non ci sono perfino delle cose che vengono considerate di disastrose socialmente perverse cioè che hanno una loro audience ora un libero mercato offre tutto per il mercato stesso che seleziona
Che stringe o allarga allora e possente che prima o poi avremo una specie di quotidiano personalizzato sulle esigenze delle Torre del signor X del signor Rizzo ancora non ci siamo viviamo ancora in una formula stereotipata
Che ha sulle stalle secoli e che è quella di fornire un po'di tutto
Ecco perché come
Il quale deve essere la gerarchia lordi André notizia anche perché in Italia a differenza degli altri paesi ma noi siamo stati in ritardo non possiamo recuperare oggi
Ogni quotidiano è un mix di quotidiano popolare cioè fatto di molta cronaca molto sport cruciverba oroscopi
Moda e quant'altro e di quotidiano
Doping ore autorevole politica con menti
Dibattiti interviste ai grandi personaggi eccetera queste la nostra formula non siamo in tempo ripararla perché nei paesi in cui i quotidiani popolari
Indi sferra gli Stati Uniti hanno preso piede questi contiene hanno preso piede in un'epoca in cui la televisione non esisteva
Se noi volessimo oggi recuperare il tempo perduto e inventare dei quotidiani popolari che affiancano quelli di opinione di informazione
Nel senso più tradizionale fuori un buco nell'acqua nessuno li comprerebbe perché nessuno aveva spendere mille quattrocento lire al giorno per trovare sul suo giornale quello che ha visto gratis la televisione il giorno prima
Insomma
Dicevo
Qualcuno
Parole stupro capisco
Carlo
Parola perlomeno parole sempre venti giorni fa la
Va bene Berno entriamo abbiamo nei nei particolari ho visto Prodi alla mensa della RAI mi domando se la mensa Rai sei libero accesso a tutti i cittadini perché maggiore costi poco e quindi bisogna liberalizzare anche
La mensa del
Istituzione allora
Rispondo dopo un po'in ordine forse anche in disordine a a Sofia Ventura che era fosse una domanda un po'così provocatoria ma i giornalisti bravi sono sola sinistra non ci sono anche a destra innanzitutto vorrei dire
Che rifiuto l'alternativa di questo tipo destra sinistra perché non tutto ciò che appartiene a questa sinistra è destra francamente c'è bisogna sempre ricordarsi perché se se gli altri vincono anche sul piano del Lessico se io accetto che Prodi
è il leader della sinistra in Italia francamente mi guardo allo specchio io cosa ho detto scusa e sono io che ha detto che allora diciamo che i giornali i giornalisti che non appartengono a questa sinistra che oggi significa i postcomunisti più i post democristiani sostanzialmente e la parte di post socialisti che hanno scelto ha fatto la scelta progressista probabilmente hanno avuto anche meno occasioni di formarsi hanno avuto meno occasioni di entrare nel grande circuito dell'informazione
E televisiva tant'è vero che poi infine avesse ci sono anche dei bravi giornalisti che hanno scelto un altro canale un altro percorso ma hanno Renato loro sì controcorrente per cui Costanzo voi Funari
Lo altri del gene che non sono giornalisti col timbro probabilmente Funari in particolare e così via hanno inventato una nuova forma di giornalismo che non era invece ben accetta dalle corporazioni tradizionali certo è che molti giornalisti che non ero missini ad esempio destra effettivamente e che non era lì tutto quell'altro percorso sono rimasti e margine dobbiamo dare tempo anche per formarsi
Una professionalità tant'è vero che alcuni dei leader giornalistici della cosiddetta destra prendo
Faccio esempio Bruno Vespa o Piero Vigorelli non li conoscevamo come democristiani deve Chiani o socialisti craxiani ora sono destra ma voglio dire c'è una certa confusione lessicale in questo momento e e non credo che si debba accettarla nemmeno per farsi comprendere sulla problema squali giornalismo quindi mi collego sin da questo io non ci credo anzi io non credo forse combattuta dovrei dire ci sono e cuore dove sono i maestri ma al di là della battuta noi ci credo alla formazione del giornalista nelle scuole se questo significa che solo quelli che escono dalle scuole hanno diritto di essere assunti perché l'editore è un elemento un fattore di disturbo no io credo che sia il l'editore che deve assumere i giornalisti come è il tuo precaria della Camera che assume l'operaio l'impiegato il funzionario così nella carta stampata nell'editoria è l'editore che alla responsabilità istituzionale
Di assumere il giornalista di farlo giornalista queste il mercato
Il mercato può dispiacere si preferisce l'ente regionale o locale la corporazione dei giornalisti c'era la soluzione corporativa fascista rivisitata a sinistra
Che fa il giornalista che gli mette il timbro come fa l'ordine giornalisti Milano ad esempio che si inventa un giornale che nessuno legge
Ma attraverso quel giornale fabbrica i professionisti per cui questi diventa subito dopo disoccupati doveva essere assunti perché sono giornalisti disoccupati questo è un sistema di cooptazione di tipo burocratico
E di tipo tre liberale io credo alla libertà di mercato e quindi voglio che sia l'editore a fare il giornalista selezionare i giornalisti a formarle secondo criteri professionali intrinseci esclusivamente alla funzione che il giornalismo svolge all'interno di un sistema di mercato quindi ma che poi intervento sociale non sociale non è quel che senso CEO di antisociale il giornalista deve saper scrivere
E saper vendere la sua merce che sono le notizie e forse allora se avremo del mercato i giornali venderanno un po'di più delle copie miserevole che vengo dono oggi giustamente perché sono funzionali agli interessi che vanno oltre il consumatore lettore sono interessi funzionali ai alle proprietà
Che si servono i giornali per i loro contatti col mondo politico col mondo delle banche e così via
L'altro problema che è stato posto e si ritorna alla o a all'aberrante par condicio il governo delle regole io per una volta mi son trovato d'accordo con D'Alema quando ha proposto l'Assemblea costituente
Fatto sta che D'Alema come gli capita soltanto quando ha ragione ha fatto marcia indietro e quindi ha detto no l'Assemblea costituente non si deve fare e ci vuole la commissione speciale parlamentare per intonare il canto della futura Costituzione si sa che quel canto è stato più volte intonato ma se ci si si se ci affidiamo a commissione di parlamentari di Parlamenti che durano
Meno della durata prevista dalla Commissione evidentemente non è possibile arrivare da nessuna parte certo che questo Paese ha bisogno di regole spero in questa associazione dei riformatori che ne è intitolata federalismo regole riforme se ne preoccupi ma le regole devono trovare delle sedi appropriate sicuramente oggi
Non può essere una commissione parlamentare di questo Parlamento agli sgoccioli
Sulla in ritardo se ho posto anche un problema diciamo di prospettiva il ritardo che ha comportato la pax televisiva rispetto all'inserimento nelle nuove tecnologie credo che ci sia stata sicuramente una responsabilità diciamo Agnès Confalonieri
Sulla vere Stream sterilizzato il sistema televisivo all'interno dell'etere c'è una responsabilità ancora maggiore credo dei governi che via via si sono succeduti che non hanno offerto una prospettiva di altro genere sulle autostrade telematiche non va sicuramente soltanto la televisione ma certamente c'è bisogno della televisione per far funzionare il meccanismo quindi mi auguro che una volta per il fatto il sistema non interni punitivi perché altrimenti non ci sarebbe nemmeno da di che spendere per entrare in altri sistemi ci sia la possibilità davvero di avere televisione via satellite un domani la televisione via cavo
Però appunto la riforma deve guardare a ai grandi sistemi e non è piccoli interessi per i dati di questo Paese io
Sì nascerà un comitato per il no ai referendum sulla Mammì sarò il primo ad iscrivermi a quel comitato perché ritengo che referendum che come la sentenza Corte costituzionale
Pongo soltanto il problema della televisione commerciale lasciano intatta la RAI
E pretendono di avviare in questo modo la soluzione dei problemi sono referendum fasulli
Sono le foto referendum del gioco delle tre carte
E impediscono in realtà qualsiasi sviluppo costruzione di regole diverse del sistema quindi io mi auguro che questi referendum verranno persi perché li ha promossi anche se so che la vittoria della Fininvest perché così sarà interpretata e di Berlusconi
In questi referendum
Renderà un attimo più difficile il passaggio alla fase successiva quella che l'Antitrust ma certamente un'eventuale vittoria di questi referendum significherebbe la scomparsa della televisione commerciale in quanto tale il ritorno alla centralità della RAI e quindi la rinascita degli appetiti giganteschi di tutte le forze politiche per il controllo della RAI e sarebbe una un ritardo non di qualche mese ma di qualche decennio probabilmente nella ridefinizione delle regole ecco mi pare che queste fossero le cose che che cui dovrà rispondere dal dibattito son contenta abbiamo partecipato anche alcuni fra i promotori dell'altro dibattito anch'io francamente come presidente la commissione
Di vigilanza sulla RAI TV era rimasto abbastanza sorpreso nel vedere l'esclusione di questo organismo o meglio la preferenza accordata magari un vicepresidente
Della commissione soltanto perché apparteneva allo schieramento complessivo di coloro nei quali la Regione Emilia Romagna ritiene evidentemente poter cogliere al collo qualche barlume di intelligenza di prospettiva grazie
Ringrazio
Ringraziamo accaparrasse Pia Luisa Bianco da Stefano Spoto e tutti coloro che hanno partecipato
Tre
Peggio
Tra
Chi
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