Di Pietro in politica? La leadership del Polo delle Libertà; Le prossime regionali e amministrative del 23 aprile Il pericolo di un nuovo consociativismo; I rapporti tra i Riformatori e il Polo delle Liberà

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Francesco D'Onofrio del Centro cristiano democratico già ministro della pubblica istruzione che naturalmente salutiamo egli li facciamo immediatamente gli auguri di buone feste l'abbiamo preso infatti mentre si sta cercando di godere le sue la Ca'se Pasquale innanzitutto la ringraziamo moltissimo per averci così cesso questi in servire questa intervista senta senatore donò finanzi tutto Di Pietro e e secondo lei scenderà in politica oppure no
Credo che la cosa migliore ancora un questo momento di lasciarmi in pace nel senso proprio più stretto dalla della parola
E lui ha svolto un ruolo di grande rilievo come tutto il pool Mani pulite e mi sembra che le polemiche durissime delle ultime ventiquattro ore
Debbano indurre a riflettere anche sul rapporto tra l'altro la magistratura gli inquisiti i processi e quant'altro ma nessuno può negare il valore storico di questo pool di Milano e all'interno del pool valore
Certamente politico dico politico tra virgolette di Di Pietro politico nel senso che non è un ruolo e non elettorato attivo come deputati senatori ma certamente loro politico che poi di Pietro decida di svolgere l'attività politica di quelle di tipo tradizionale candidandosi con un partito dando vita ad un movimento politico proprio entrando a far parte di un governo strumento incarichi istituzionali
Questo non lo so lo ritengo possibile continua a vedere che Di Pietro dice che non vuole entrare
In politica e quindi oggi veramente e inviterei chiunque alla Scialpi Pietro in pace ecco
Sembra quasi però che si voglia parte per esempio anche da alcuni suoi colleghi del Centro cristiano democratico anche modi invitare Di Pietro andare in politica non so se per creare una leadership diversa nel Polo è giusto questa
Addirittura vinto l'appalto che posso venire un dubbio del genere come quello che lei mi rappresenta dovrebbe indurre chiunque anche del Cerro vertano democratico ovviamente mi riferisco al capi amico Casini e Mastella me stesso a non consentire un dubbio del genere quindi se la richiesta Di Pietro di sciogliere definitivamente il nodo di svolge un'attività politica
Viene interpretata eccome indirettamente una indicazione di una leadership diverso da quello di Berlusconi sarebbe molto opportuno lasciar Di Pietro in pagella cioè che
Le cose evolvano secondo ciò che Di Pietro ritiene opportuno e non noi sente anche con con con come cosa vede nel prossimo futuro le elezioni quando ci saranno ottobre oppure aggiunge
Allora abbiamo continuato ritenere che le elezioni rapide sono per l'interesse del Paese le elezioni regionali avranno un valore enorme più di quanto probabilmente non sino adesso un mese fa
Le regioni e le quindici regioni centinaia di province e comuni che avranno le loro amministrazioni daranno il senso della stabilità politica per il futuro del Paese
E quindi a risolvono uno dei due grandi problemi dei quali pesa bisogno la stabilità dei governi locali
Che sono stati tradizionalmente nella storia politica italiana
Un punto di instabilità frenetica sindaci cambiati quattro volte nel quadriennio presidenti di regione che duravano sei metri quindi la vita locale è stata caratterizzata da una frenetica instabilità
Che ha concorso dire negli ultimi vent'anni al al degrado del Paese oggi con le nuove leggi elettorali abbiamo la certezza istituzionale della stabilità di governo comunale provinciale e direi ora anche con la nuova leggere regionale anche delle regioni
Questo è un patrimonio preziosissimo
Al quale dobbiamo prestare molta attenzione quindi direi che metà dei problemi della stabilità politica le ritenute la risolviamo con l'elezione del ventitré aprile
E ci sarà l'utilità di completare a giugno il percorso della stabilità nazionale mi sembra utile ho detto in campagna elettorale io sto andando prevalentemente in giro in centri minori non nelle grandi città
Il centrodestra si presentai con una propria
Capacità di coalizione omogenea e quindi è in grado di per rispondere al bisogno di stabilità che per esprimere il centrosinistra si presenta in modo ancora
Sprinter largo disordinato è questa credo sia la ragione per la quale il PDS che del centrosinistra il perno non vuole elezioni a giugno vuole prima organizzare meglio la propria politica sì
Possibile plausibile che se non ci sono subito le elezioni a giugno ci sia un qualche chiamiamo l'intesa accordo fra i diversi schieramenti per arrivare all'elezione a ottobre
Dopo aver approvato alcuni provvedimenti di legge secondo me non so perché sarà un'intesa certamente un governo per durare anche ventiquattro ore ha bisogno di una maggioranza in Parlamento deluso regga
E siccome il governo Dini è nato per svolgere un'attività su quattro punti qualunque aggiunta questi quattro punti deve richiedere una maggioranza politica non solo numerica in Parlamento per andare avanti
Ad oggi non vedo condizioni per un accordo
Sua andare a votare dopo aver fatto alcune cose
E insieme perché non vedo ancora la possibilità di un accordo
Su per svolgere tutti i referendum indetti per l'undici giugno o no basti pensare ai referendum che coinvolgono in pieno il rapporto con i sindacati quello della nuotato indagarne quello delle della democrazia insieme a una sintesi quello del rappresentante quello ittita del referendum che complessivamente riguardano nelle televisioni pubbliche e private dagli spot la proprietà e quant'altro più relatore non fondamentale che riguarda il sistema elettorale dei comuni sopra i quindici mila abitanti che potrebbe avere un valore decisivo per capire se dobbiamo conservare il sistema elettorale come quello maggioritario a un turno quello nazionale ospite deve andare ad una qualche modifica che io sento molto circolare in Parlamento verso una forma sistema rimane uninominale maggioritari si va ai due turni alla francese se invece anziché uninominale maggioritario dovesse ridiventare proporzionale con premio di maggioranza è il modello di quello che abbiamo delle regioni questo è il vero punto dalla questione se non si vota a giugno sia precariamente una questione di una eventuale modifica del sistema elettorale nazionale
E questo problema è è oggi come oggi non mi sentirei di dire che vi sono le condizioni per un'intesa ecco quindi lei dice se non si vota a giugno
Dice bisogna bisogna fare un accordo o comunque c'è bisogno di parlare anche di questa questione della regione tra nazionale se non ho capito male se non si arriva a fare le elezioni a giugno mi sembra che chi non vuole
Sulla giugno per esempio USA Leman non le vuole e i partiti popolari di civiltà non le vogliono la Lega non le vuole
Rifondazione si quindi diciamo l'area dei partiti che ha creato la crisi del governo Berlusconi popolari di sinistra lega e PDS non vogliono le elezioni a giugno e tutti e tre vogliono una modifica della legge elettorale nazionale quel dato politico vero sebbene in modo diverso la lega tende a dire più un una ripristino del proporzionale avendo la lega ha deciso di presentarsi da sola
Non poco vere un uninominale maggioritario della farebbe sparire dal prossimo Parlamento i Popolari di sinistra che vogliono affermare uno ruolo politico vivibile nell'alleanza
Basti vedere come Prodi continua a dire che il PDS avrà il ventidue ventitré ventiquattro per cento e quindi occorre ancora un trenta per cento per vincere
E mi sembra che anche Prodi non sia favorevole all'uninominale maggioritario a un turno ecco quindi l'area che oggi ha la maggioranza in Parlamento quella del ribaltone
Anche se risicatissima è un'area e che non vuole mantenere la legge elettorale nazionale come io di questo ritengo che si debba prendere atto e valutare e siamo in grado di avere dopo il ventitré aprire una maggioranza che vuole andare a votare a giugno e in questo caso si voterebbe certamente con la legge elettorale dello scorso anno
Il cui effetto sarebbe consolidato o se invece noi non riusciamo a vivere ad avere una maggioranza in Parlamento nonostante l'intesa con da diciamo intensa congiunturale ovviamente con Rifondazione scrisse allora la questione della legge elettorale tranne che avrebbe questa è la posta in gioco vera
Senta Marco Pannella ieri nel corso di una dichiarazione ha detto Rovedil pericolo di un nuovo consociativismo vedo all'orizzonte un nuovo accordo tra i diversi schieramenti e
C'è questa possibilità questa prospettiva ma io sono stato diciamo prima della della votazione di Padova che ha fatto
Serve Negri avevo detto che vedevo vedevo imminente un usato un'espressione dura una rotta di collisione
Tra Pannella e il Polo ho visto dichiarazioni più garbate più cauta di Berlusconi di Pannella dopo la sconfitta dei Negri a Padova
Io mantengo questa mia contro convinzione il il il ruolo politico di Marco Pannella del suo movimento nell'area liberaldemocratica alternativo alla sinistra è stato un ruolo fondamentale ed è stato un ruolo decisivo per consentire a quest'area complessiva di vincere le elezioni del marzo scorso di un anno fa e di presentarsi in questa congiuntura italiana come un'area complessivamente liberale non c'è dubbio che la decisione di Buttiglione di portare la parte prevalente della tradizione cattolica liberale in quest'area aperto ed apre una questione seria
Non una questione di rivalità personali non una questione di di ripicche ma una questione seria cioè il l'aria diciamo moderata e riformatrice
Espressione che io preferirei rispetto a quella di centrodestra ma non ho problemi di lingua
Per l'area moderata e riformatrice deve avere il segno prevalente della cultura cattolica liberale o se debba avere il nel segno prevalente della cultura liberale libertaria questa è la questione che si è aperta nel centrodestra
Se l'impegno prevalente come io ritengo deve essere quello cattolico liberale
E allora occorreva trovare per Marco per il movimento dei riformatori per il movimento referendario parlava liberale libertaria che Pannella rappresenta in modo sensibilissimo da solo dire negli ultimi venti anni
Si deve trovare un modo nuovo e diverso di raccordo da quello del passato questa questione mi sembrano ed abbiamo per ora messa sotto traccia ieri presenterà il ventiquattro aprile
E occorre una intelligenza straordinaria di Fini di Berlusconi di Buttiglione di Marco Pannella perché questa questione diciamo non si traduca in una rottura politica che io consiglierei complessivamente dannoso mi permetto di dire sì il piccolissimo contributo del cielo cristiano democratico potare
Per risolvere questo problema in termini
Non di rottura
Ma di una prima può diventare un contributo importante senta ma lei ha detto appunto ruolo e funzione della cultura il cattolico liberale anzi il Polo si dovrebbe se non ho capito male definire insomma con questo tipo di cultura ma questa non è una risorgere dalle proprie ceneri della vecchia democrazia vi sono
No no no no significa invece ha definitivamente prendere atto che è finita la centralità democristiana nella quale convivevano cattolici liberali che eravamo minoranza esigua cattolici chiamiamoli Falco partitocratico
Il centro e cattolici democratici quella che oggi è la sinistra che va a sinistra la divisione tra i cattolici democratici che vanno a sinistra in orbita Pd e cioè i cattolici liberali che vanno nel centrodestra qui il problema è in orbita di qualcuno o diventando detto il perno del nuovo equilibrio questa è la questione centrale
La la diciamo la facilità di Buttiglione l'ambizione Buttiglione e di diventare Noè un perno dell'alleanza di centrodestra e di non essere attratte né dall'orbita di Fini
Diciamo ed è un punto chiaro la ragione per cui il centro distinto dalla destra ma il problema vero è dentro l'area di centro dentro Forza Italia o con Forza Italia perché diventa parte di una federazione di eguali
Modello ci scambiano francese dove liberali libertari e liberali cattolici convivono in forma federativa
Ed è una ipotesi che ho considero molto seria molto bella poiché vive in modo tale che una delle due culture domina sull'altra e lo fa in termini dei valori di fondo lo fanno i termini
Della del delle candidature l'OPA nel programma che io considererei probabilmente un fatto negativo
Ecco quindi lei dice appunto il problema sta lì nell'area di centro dei rapporti tra queste queste due culture però lei dice in questo non risorge per nulla la vecchia democrazia Romano comunque è una una ipotesi democratico che no
Bene e non risorgerà anche la tentazione che Pannella vede di un nuovo consociativismo perché nove noi a ovviamente anche Buttiglione certamente Berlusconi
Non è la scelta fondamentale del bipolarismo l'abbiam fatta
Il bipolarismo per sua natura non è contro Giampaolo è l'antitesi del consociativismo ovviamente anche nei sistemi bipolari vi sono temi di unità nazionale ma questo non è che consociativismo pensiamo alla politica negli Stati Uniti e in parte anche l'Inghilterra pensiamo a taluni valori di fondo che fanno che rendono uniti i partiti anche opposti in Germania quindi questo mi sembra il terreno vero nuovo ecco e mi permetterei di dire
è il terreno sul quale la cultura delle garanzie di Marco Pannella dovrebbe dare potrebbe dare il contributo maggiore
E posso dire in in termini più precisi il sistema bipolare non consociativo richiede una nuova diversa cultura dei poteri neutri
Dei poteri neutri della giustizia dei poteri neutri dalla burocrazia dei poteri neutri delle forze armate
Dei poteri neutri della della diplomazia interdetto uteri neutri dalla Banca d'Italia intendo dire quella cultura liberale e garantista che dalla nostra costituzione per la verità cioè quella che prevede la non iscrizione ai partiti di coloro i quali esercitano funzioni neutre e sulla quale vertebra che Marco abbia battuto fortemente per molti anni beh questa cultura note ancora tradotta in vita ordinaria in Italia
Quindi sembra che una cultura liberale e libertaria posso asserire finalmente diventare protagonista di questa fase
Noi invece dovremmo tenere sui valori costitutivi dell'identità cristiana
Il la vita che punto centrale quindi le questioni della Bortone questione dell'eutanasia le questioni manipolazioni genetiche è la questione anche della della parità delle culture dovremmo trovare invece una nostra espressione più evidente
Bene un ultimato ma le volevo fare il governo Dini il specialmente quanto durerà questo governo Dini
Ma in quattro punti di programma tre sono stati già approvati in quanto delle pensioni quattro approvato vediamo in questi giorni se il governo riesce avrà ad approvare un disegno di legge capace di essere e votato in Parlamento in tempo utile la novità è che Dini ha affrontato la questione meridionale almeno è più che l'anticipo della Finanziaria novantasei che si può fare con un documento programmatico entro metà maggio mi sembra la vera novità strutturale per l'idea di una quindi un intervento sul Mezzogiorno che vivono stagione di critiche occupazione gravissima
Forse non previsto negli anni diciamo all'inizio dalla vita divisi io no no da obiettare nulla direi da Zanda meridionale ritengo che questa ripresa di centralità della politica meridionalistica è un fatto importante in sé
Cioè dovettero democratico ha tentato in queste settimane di riportare l'attenzione sul Mezzogiorno
Io non avrei alcuna obiezione ad un governo Dini che volesse andare oltre quattro punti se il la questione meridionale diventasse la questione centrale del suo impegno
Dini lo vedrebbe bene faccio quest'ultimissima domande sul serio l'ultima come presidente del Consiglio del centrodestra
Rinforzi credo io non avrei nessuna difficoltà del programma che il governo Dini portare a termine un programma nel quale non ci possiamo riconoscere non non ho nessuna
Ragione di non vedere in divi anche il capo di un governo di un'alleanza di centrodestra al termine di questa fase chiamano transitoria ad una condizione
Che nel programma per il Mezzogiorno che sta lanciando Dini ponga al primo interventi per la scuola al primo posto questo sarebbe la svolta rispetto alle cose agli ultimi trent'anni lo posso fare lo ha chiesto ieri procederemo nell'incontro che
Grave continui la settimana prossima gli interventi per la scuola del Mezzogiorno devono diventare il segno che la novità bene la ringraziamo ringraziamo Francesco D'Onofrio costituzionalista del Centro cristiano democratico buon ascolto come sempre da Radio radicale