"L'informazione e la cultura nell'Italia che cambia"

è stato incapace di capire quali sarebbero stati gli utenti della nuova legge elettorale sulla struttura istituzionale
Lo sapevano dice Rodotà che ripeto è stato presidente del PDS e quindi non è un cripto fascista
Sapevano che prima delle elezioni bisogna permettere la costituzione in sintonia con la legge maggioritaria riformare i regolamenti parlamentari il CSM la Corte costituzionale del sistema radiotelevisivo
Sapevano che le regole andavano riscritte indipendentemente da chi poi avrebbe vinto le elezioni
Ma il PDS non l'ha fatto dice Rodotà perché le elezioni pensava di vincerle
Dietro questa logica c'è la sottovalutazione del problema costituzionale dice Rodotà subordinato al puro interesse politico
Parole sante direi ma anche parole creando il Copyright giusto noi Copyright di di un leader del PDS
Anche il buon senso ovviamente fa capire perché prima del ventisette marzo il PDS che era padrone della scena politica
Finora non ha fatto una seria Norah Jones sollecitare una severa regolamentazione degli spazi d'accesso alla televisione voi ricordate qual è la situazione del servizio pubblico prima del ventisette marzo no la dottoressa Gardini
Ricordo che una avuto a che fare durante la cappa di natura dello scorso ricordo con una sorta di tribuna elettorale condotta da Lilli Gruber e mi sembra mi sembra di ricordare che ha avuto i suoi problemi diciamo che ha conosciuto
Direttamente il timore di imparzialità e di obiettività di chi
In quella campagna elettorale conduceva tutte le tribune elettorali sulla Rete uno sulla Rete due sulla Rete tre
Tutti i conduttori politicamente di sinistra questo ciò non toglie che siano magari ottimi giornalisti ottimi professionisti però certamente quella campagna elettorale è stata in qualche modo drogata e si capisce quindi perché il PDS
In quel momento non ha sentito il bisogno di regolamentare distanti da certa televisione
Oggi immagina fatte fatte diciamo mente locale alla situazione attuale la situazione attuale diciamo per parlarci fuori dai denti per per per dire le cose come tutti gli Sandro che voi e come tutti pensa lo vediamo quali sono diciamo come possono essere targati
Di spazi giornalistici dentro le tv a carattere nazionale no
La parete la sinistra dice il TG uno alti a capo alla direzione del TG uno e TG due ci sono due uomini che provengono da alla Fininvest da Panorama in effetti atti giudice Carlo Rossella al TG due c'è Clemente Mimun
C'è da dire che la direzione largamente equilibrata da una compagine giornalistica che è per la quasi totalità di estrazione progressista o diciamo Area sinistra democristiana il TG tre con la direttora la Brancati che le divise mi sembra che non sia precisamente di centro destra
Come mi sembra che non sia fatto di centrodestra il TG cinque negli ultimi giorni scorsi è le Pen intervista di Mentana L'Unità dove ha spiegato ha detto per l'ennesima volta dell'uno punto
USA Berlusconi e si vede nella nel modo come fa il telegiornale contro i giornali interessantissimo ma certamente non schierato al centro destra
Ci sono poi il TG quattro e Studio aperto che sono certamente schierati sulle posizioni del Polo delle Libertà che però come audience non non superano non superato diciamo il totale degli ascolti che fa il TG tre insieme non sapevo più di un secolo col col telegiornale di Telemontecarlo che sono entrambi schierati a sinistra
Se poi analizziamo stato detto anche precedente ed è stato scritto mille volte da chi vengono gestiti gli spazi di approfondimento giornalistico dentro le reti pubbliche no
Ricordate Enzo Biagi se qualcuno di voi ha sentito
La sera dopocena probabilmente ha avuto problemi con la digestione
Quindi il sulla ricettazione sulla Rete uno sulla Rete due è c'è stato fino a pochissimo tempo fa Cecchi Paone che non era certamente schierato la rete tre va be Barbato compagnia e quindi non mi sembrano diciamo Lotti
Che possono essere facilmente individuati come di centro destra
Sulla carta stampata i penso del diciamo di giornali schierati contro il Polo leader della libertà e addirittura esagerato preponderante
Quindi il problema della par condicio ha una sola logica che credo tutti voi abbiate capito che è questa impedire che venga fatta campagna elettorale in televisione
Perché impedire che vengono trasmessi spot elettorali nei trenta giorni precedenti la la il giorno delle votazioni capite è come e come costringere il una società una fabbrica che che costruisce i regali di Natale a poter far pubblicità soltanto sotto Ferragosto no
Se poi proibito di potere tonali trenta giorni preside prima delle elezioni beh insomma di quell'unico occasione in cui si fanno gli spot elettorale chi colpisce una norma del genere colpisce i partiti d'opinione
Cioè i partiti che non sono che non verrà diciamo che non raccolgono il consenso sulla base di un radicamento territoriale sulla base del controllo delle categorie sociali succube contro dell'istituzione contro degli enti locali
Sulla base di una struttura di partito ramificata perfezione per federazioni i partiti d'opinione quelli più o meno del Polo delle Libertà
Le proprie libertà del buon governo andò come diciamolo ovvio canale terminale per fa conoscere proprie proposte alla alla gente se do partiti leggeri cento movimenti uscendo appena nati
In atti non sul modello leninista hanno come unico canale per farsi conoscere per far conoscere loro e delle televisioni ovviamente
Chi invece una normativa di questo genere agevola agevole i partiti come il PDS che invece hanno il loro punto di forza
Nell'organizzazione leninista nell'organizzazione che controlla presepi nelle regioni rosse controlla gli enti locali controlla le categorie sociali
è fondata sulla militanza sull'organizzazione percezioni e per federazioni ecco sarebbe stato sarebbe come se una legge come quella che farà per apro e che è stata appena approvata avesse proibito avesse vietato gran parte dei comizi oppure delle attività delle sezioni dei volantinaggi non solo della pubblicazione di giornali cioè tutte quelle forme diciamo di di attività politica che sono più congeniali ai partiti di sinistra eredi del del partito modellata secondo lui diciamo il Progetto leninista invece così non è stato fra l'altro una curiosità
Poi ricorderete
Che una delle anzi l'unica ragione
Con la quale a gennaio scorso dicembre gennaio durante la crisi di governo
Si è impedito ci sia opposti al ricorso all'elezione al ricorso al voto al voto ha riportato alla al responso diciamo degli elettori era questa la sovranità popolare prevista dal primo articolo della Costituzione
Appartiene figlio al popolo ma informa subordinate rispetto agli organi rappresentativi spetta al Parlamento no allora ricorrere innanzitutto per una crisi di governo che scompagina le alleanze vorrà delle torri ricorrere immediatamente subito al popolo significa ricordate quello che veniva detto che veniva scritto ogni giorno significa delegittimare il parlamento significa prospettare uno Stato peronista plebiscitario fascista Attila e praticò eccetera eccetera
Poi guardate che fine ha fatto la dignità del Parlamento negli ultimi due mesi allora è stato varato un governo di tecnici la cui prerogativa fondamentale per farne parte era quella di non essere stati eletti parlamentari no infatti ci sono tecnici che erano stati trombati alle precedenti elezioni che sono stati preferiti invece tecnici che alle elezioni erano passati no
Non solo i ministri ma anche i sottosegretari no tutta la compagine governativa dovrà rispondere a questo requisito non avere parlamentari
Secondo i due principali provvedimenti qualificanti di questo governo vale a dire la manovra economica e l'Antitrust su due problemi fondamentali su cui il Parlamento cioè ha il diritto e il dovere assoluto di pronunciarsi vale a dire i problemi che toccano e i diritti economici delle persone e i diritti civili sosta di fatti passare in Parlamento via del retto attraverso decreto ditemi se non è se questa non è un'assoluta mortificazione del Parlamento
Il divo un ultimo spunto anzi ancora due cose
Perché io ho l'impressione che ho e che se voi diciamo al tenete presente la parabola diciamo che abbiamo tentato dire scrivere
L'impressione è che ho e che attualmente la magica attuale maggioranza di governo che seppure c'è un po'coperta dietro l'autorevolezza di Dini chiaramente impone i modi i tempi e i contenuti dell'azione di governo abbia una sola preoccupazione
Non quella di non danneggiare l'economia ricordo a proposito fra parentesi che la manovra appena approvate venti mila miliardi famoso un milione al nucleo familiare
Non è il costo del delle malefatte del governo Berlusconi
Ma è il costo del rialzo dei tassi di interesse provocato da chi da settembre in avanti ha destabilizzato il governo ha destabilizzato la situazione politica quindi chiamati questa tassa tassa Bossi o tassa D'Alema
Oppure tanti altri nomi delle che voi volete allora
La preoccupazione che l'attuale maggioranza di governo al governo nonostante che sia stata bocciata dagli elettori a l'unica preoccupazione che secondo me a e quello di punire punire Berlusconi tagliare gli a tagliare le mani appoggia libertà punire possibilmente i gruppi sociali i cittadini che hanno il ventisette marzo scorso eletto il hanno dato la maggioranza appoggia libertà ricorda dell'Unità cosa scrivevano la maggioranza degli italiani o è fatta di assoluti idioti o di fascisti no ecco questa è l'idea che loro hanno di del cosiddetto popolo sovrano no
Ecco questi intento punitivo oltretutto non ha neanche la dignità secondo me di da diciamo di a rispettare alcune regole alcune regole formali e pensate soltanto a questo fatto abbastanza grottesco e giugno ci troveremo a votare un referendum capestro che rischia che potrebbe chiudere praticamente le reti Fininvest e questa è la grande spada di Damocle che si usa come ricatto su Berlusconi per ottenere delle contropartite
Mentre un referendum analogo che è stato fatto era stato proposto che riguardava la RAI è stato invece bocciato dalla Corte costituzionale perché la Corte Costituzionale
Preceduta a suo tempo dal professor Casavola ha ritenuto che gli italiani non erano in grado non so forse un problema di analfabetismo ma i moderni in grado di decifrare i decrittare
Il quesito posto dal referendum per il quale ha fatto raccolte tutte le firme regolarmente necessaria
Secondo un altro piccolo spunto che ho trovato nel giornale sul giornale di ieri
Ma per per capire diciamo l'intento truffaldino di tutta questa operazione
Sulla Stampa di ieri c'è un articolo che sottolineava l'importanza del comma sei dell'articolo tre del famoso decreto
E invece in diciamo si riporta una dichiarazione di un tal Vincenzo vita che l'esperto dell'informazione del PDS
Dice vita grazie a quel codicillo viene vietata la cumulabilità delle campagne elettorali cosa significa
Significa in parole povere aggiunge il dirigente pidiessino che durante il periodo che precede le regionali e cioè per un mese la Fininvest non può mandare in onda gli spot sui referendum
E per il leader di Forza Italia questo è un problema perché rischia molto cioè il congegno è stato l'attacco architettato l'ennesima cavolo insomma è stato architettato non solo per tappare la bocca ai grandi partiti d'opinione nell'imminenza delle elezioni amministrative
Ma innanzitutto per poter arrivare al referendum che dovrebbe negli intenti dei propositori più espropriare Berlusconi delle sue reti televisive impedendo alle reti Fininvest di fare spot su quei referendum
Ecco esso tutto in politica si può far tutto purché si rispettino certe regole purché si dicono le cose chiaramente gli italiani l'unica cosa che non si può fare secondo me
Giocare innanzitutto con gli interessi degli italiani perché oggi al contrario del circolo virtuoso in cui eravamo fino a settembre vale a dire ripresa economica ripresa dell'occupazione e prese la produttività oggi siamo tornati in un circuito vizioso tasse inflazione e compagnia
Quindi da tutto non si può giocare con la pelle con i portafogli degli italiani
Secondariamente secondo me non si può giocare con la democrazia e con le istituzioni che dovrebbero salvaguardarle quel minimo di correttezza che impedisce la decelerazione assoluta
Grazie ad Antonio soci per queste parole importanti come editorialista del giornale come giornalista ha saputo cogliere gli aspetti principali Focardi del nodo che riguardano informazioni odierno soprattutto mette in rilievo
Che accanto alla all'apparenza di tre reti Fininvest vita ritirai se invece è un parco di possibilità un parco di occasioni per chi non sta dalla nostra parte e diciamolo pure
Di esprimersi e di trovare dei punti di di propaganda di proselitismo che invece quest'area appunto non trova grazie ancora dottor soci per il suo intervento
Prima di lasciare la parola dottoressa Gardini è una piccola auto di servizio Sergio poi si vedrà luogo anche un dibattito e quindi chi volesse porre delle domande pregato di iscriversi dal punto di vista clienti della nostra hostess grazie a trovare un turista gli ordini
Incanta buonasera
E ben ritrovati mi piace molto essere qui questa sera al Caffè Pedrocchi ricorda tantissime cose allora
Io per essere proprio sintetica o Messaggio alcune riflessioni perché mi chi mi conosce sa che la tendenza un po'a a guardare avanti tra poco le chiacchiere invece credo sia importante da parte di un piccolo intervento a margine ma credo sia importante aprire un dibattito e caso mai per quello che potrò contribuì l'occhio
Per quello che il il piccolo specifico a a rispondere se sarà necessario
Io devo dire fare una premessa molto semplice a tutto il discorso sull'informazione
Di cui sono profondamente convinta secondo me il problema dell'informazione passa attraverso il riassetto della RAI ossia passa attraverso il riassetto del servizio pubblico
Io parlo da privato cittadino oggi non voglio mettere in campo anche quella che la mia storia personale preferisco questa sera accantonarla l'interno di questa azienda che sicuramente ho privilegiato anche rispetto ad altre scelte
Devo anche dire che al di là di quelli che sono i sondaggi che si stanno bombardando e devo dire li segua anche con grande passione vinculis sempre molto sapere
Quali sono i dati i nuovi che emergono ma devo dire che sull'informazione più spesso emerge una sorta di non dico di disinteresse ma forse è sentito meno sulla pelle delle persone risulta sempre che ci sono altri problemi che prima nel lavoro che adesso la crisi economico-finanziaria
Messi ai primi posti l'informazione viene sempre un po'dopo
Però io sono profondamente convinta che quando si parla di RAI invece tutti noi tutti cittadini italiani sentono che si parla di un patrimonio di tutti
E e credo che in un momento in cui si va a dibattere o si dice che la gente in qualche modo si sta disamorato anche a questa che dovrebbe essere la televisione nostra
Di tutti credo che sia riportate per esempio ricordare quella volta quando più di un anno fa ci fu quel famoso o famigerato il famoso diciamo un messaggio a reti unificate del presidente Scalfaro
Ecco all'interno di un programma di tre milioni e mezzo che dava RAI Uno quella sera si sono sintonizzati per sentire il messaggio del presidente sei milioni
Quindi credo che la Rai RAI uno resta ancora sopra tutte le altre un po'la Rete di riferimento la televisione che gli italiani sentono allora credo che questo sia sia un dato importante da ricordare da tenere presente
Ricordava già nel suo intervento il dottor saggi come io veramente un anno fa in pratica mi sono trovata qualche giorno qualche giorno di più perché era la festa delle donne l'otto marzo
Mi sono ritrovata al Teatro delle vittorie ospite di un programma al voto al voto penso che qualcuno lo ricordi
Che programma che su RAI uno la rete che per vocazione e la Rete nazional popolare dimostrava allora che esisteva una destra e che esisteva una sinistra
Io allora mi trovavo nel pieno di una campagna elettorale che era tutta giocata al centro
Cioè mi trovavo nel mezzo di una compagna elettorale che dichiarava di essere contro le connivenze tra le grandi industrie i sindacati contro questa cultura dei privilegi
E contro la dittatura delle Camere scollate completamente dall'elettorato
Sembrava una battaglia persa al centro c'era un'azione non ha senso e mi fa piacere oggi vedere che c'è un certo affollamento invece che a questo centro anche perché vorrei sottolineare che questo centro almeno per me
Non era il centro della politico oppure il centro del mondo ma e non era nemmeno ovviamente un assunto elitario
Ma essere al centro il centro norme era essere al guado anche con belle Times prevista per i fatti questa di questa definizione che mi fa più pacata di estremista di centro mi piacque molto e me la tengo care stretta spero di continuare a rigorosamente a rispettarla onorarla diciamo così ecco uno spartiacque consapevole tra una sinistra pigliatutto parlo di allora e una destra non ancora riconoscibile
Ecco non era una posizione di comodo siamo tutti d'accordo su questo credo piuttosto era un modo d'un modo di antica vocazione in modo moderato e cattolico
E io credo che nessun Paese come l'Italia è cattolico nel senso che contenuti cristiani e identità di popolo non soffrono confine io quando dico cattolico dico italiano e credo ci sia una storia che mi dà ragione su questo
Prendiamo i poeti prediamo gli scrittori prendiamo i pittori è una cultura nostra che ci appartiene e non parlo della religione parlo della cultura e credo che su questo possiamo essere tutti d'accordo io ancora oggi non sono lontana da quell'idea di centralità e con un anno fa l'accettano fu facile perché c'erano i famosi sondaggi che davano a sessanta sessantasei qua per i progressisti presso non ricordo più una cifra esorbitante
E io avevo di fronte quella favolosa serata al voto al voto in una posizione ribaltata Lilli Gruber
L'invadente e pretestuosa che a lecco per Stein Diretta una frase che voglio ricordare oggi disse lo spazio è Dio riferendosi al programma e facciamo quello che foglio
Io credo che sia una cosa da brivido perché era una signora che stava in una televisione di Stato
Stava il conducendo un dibattito che doveva portare ad un voto importante e diceva lo spazio è Dio e faccio quello che voglio
Allora io non ovviamente non avevo contestato solo la verve della giornalista ma proprio il senso la sostanza di questa frase che diceva
Praticamente che l'uso personale e questo mezzo d'informazione di Stato le era consentito l'era lecito e io credo che non le fosse lecito
Allora un anno dopo devo dire che mi inquieta anche se forse non mi sorprende tra le varie proposte per il riassetto della televisione pubblica la proposta di legge del PDS
E in cui confluiscono la tesi le tesi del Patto Segni
E forse qui mi dovrei prendere di più
Quelli della lega e quella di Prodi e dei suoi seguaci democristiani
Allora in sostanza che cosa propongono allora sembrerebbe che proporre avessero almeno così mi sembra leggendo la se qualcuno mi può smentire ne sarei felice lo smantellamento del servizio pubblico almeno così come lo conosciamo
La sicuramente solidissimo ridimensionamento con la vendita di una o più reti
E devo dire che qui purtroppo qui nasce un sospetto sia che questo attuale disegno antitrust
Stesse per diventare già operativo con i professori
Dei quali io non metto in dubbio non voglio per carità mettono in dubbio la buona volontà però leggendo questo disegno di legge e ricordando quello che avveniva allora sotto la direzione dei dei professori io trovo numerose affinità
Allora io sto cercando soltanto di fare chiarezza e pongo anche dei quesiti prego cerchiamo di ratifica di ricapitolare allora c'era un direttore del personale che teorizzava il licenziamento di quattro mila unità
Che sarebbero poi state assorbite dal dall'acquirente dall'eventuale acquirente di una Rete Canale
Poi c'era una tredicesima che non veniva pagata perché evidente dissesto finanziario
E poi un bilancio in perdita di quasi cinquecento miliardi
Un anno dopo come d'incanto il bilancio ci dicono che ha risanato questo buco non c'è più
E non mi pare che il decreto salva RAI sia intervenuto che doveva essere quel decreto senza il quale ci sarebbe stato il crollo la la sparizione del disfacimento della RAI
Allora non solo non non c'è più stato questo bilancio che s'è risanato improvvisamente ma si assumano giornalisti e tecnici e si potenziano le sedi regionali che erano state invece condannate a vivere al nell'inutilità
Allora io mi domando dove sta la verità
La verità sta oggi o un anno fa
Allora ritorniamo del novantaquattro la RAI pareva si stesse preparando proprio alla vendita di una rete naturalmente nell'attesa di questa legge perché senza leggerlo si può vendere frattanto vedevamo Mediobanca e vediamo perché banche che gestisce i travagli di Telemontecarlo
Allora si può e c'è chi lo fa ipotizzare si poteva ipotizzare lo ipotizzavano almeno ufficiosamente non so se anche ufficialmente la nascita di un terzo polo che fosse altamente competitivo pronto ad entrare nel mercato
Ma altamente competitivo perché forte delle risorse e degli uomini dell'azienda di Stato ricordate perché sogno di Costanzo
E di Santoro è come abbiamo visto indiretta alla RAI permettere a un esterno costanza e Amiterno Santoro di lanciare un network alternativo
Allora oggi come oggi il servizio pubblico che diamo continua a soffrire di come ieri d'altronde di grandi anomalie
Soffre sicuramente di forti pressioni da parte di gruppi di interesse che a volte danno anche l'impressione almeno di gestire spazi e denari assolutamente improprio
Allora e concludo proprio per lanciare questo questa sorta di appello io sono convinta che la battaglia sull'informazione non può non passare dalla RAI proprio giudicando l'impurità degli editori della carta stampata
Allora il bene del servizio pubblico io dico va ritrovato gli utenti sono l'editore ce lo voglio ricordare anche loro oggi
Una certa sinistra che ha lanciato quella campagna abbonato alza la voce ma io non credo che sia quello il modo per dire che l'utente l'editore anzi io credo che questa certa sinistra ha anche creato dei dei degli equivoci perché hanno bloccato addirittura la campagna degli abbonamenti almeno così mi dicono con questa loro iniziativa
Io dico però che al di là oltre il problema dell'informazione cui vediamo messe in gioco proprio il discorso della democrazia
Io voglio dire rifacendomi anche al discorso di soci che secondo me il problema non è tanto un foglio Ciccio o Rossella c'è il problema mai guardare finalmente nel Palazzo di Vetro tutti devono poter vedere quello che succede dentro questo palazzo
E sapere perché per cosa per come e quanto questo programma perché imposta così chi viene preso e perché viene preso non possiamo continuare a vedere
Concorsi alla maniera italiana no che vengono dove i requisiti sono fatti sui candidati basta cioè tanto poi non lo viene a sapere a nessuno
Allora io dico che la verità è che un dibattito serio ma veramente serio sull'azienda del servizio pubblico non c'è mai stato
Se c'è stato credo non ce ne siamo accorti ci è sfuggito
E secondo me invece è ora di aprirlo anche perché siamo in un momento particolare in cui i divari ideologici e sociali sembrano insormontabili e credo che il ruolo del servizio pubblico vada in questo senso finalmente chiarito
Ecco grazie di cuore anche Elisabetta Gardini e questo contributo che viene da professionista del servizio pubblico con notevole esperienza in positivo e negativo anche quindi a maggior ragione gradito io sono in attesa del la lista con le richieste di intervento mi sia consentito e anzi tutto salutare non l'ho fatto prima a salutare il professor gentile docente di filosofia del diritto
Facoltà di giurisprudenza la cui presenza veramente gratuita volevo salutare anche
Dottor Negri che questo momento uscito
Poi sarà ancora qui con noi
Che possiamo dare inizio al dibattito ecco
Cosa che sto dibattito il primo intervento dottor la torre prego
Io chiedo scusa se prendo la parola subito perché sono convinto che i convegni si facciano per ascoltare non soltanto per parlare però è un momento un po'particolare poi come operatore professionista del video siamo una categoria in condizioni ha discretamente penose come diceva chi aveva introdotto questo dibattito con una battuta
Che era una battuta si parlava di evitare di finire a San Siro ipotizzando un eventuale campo di concentramento B noi quotidianamente facciamo la nostra professione indiretta da San Siro siamo già nel campo di concentramento occorrerebbe fare un Superquark su di noi come specie in via di estinzione ovvero coloro che hanno voglia di fare la propria professione senza che ti vengano sostanzialmente a fare un esame di verginità preventiva nonché quello del sangue quotidiano una serie di persone che hanno una caratteristica oltretutto inconfondibile non ne capiscono assolutamente niente
Se questa è la situazione e consentitemi quindi anche la natura di sfogo del mio intervento io debbo avvertire la platea dei nostri illustri amici che in questo Paese per la prima volta si corrode seri rischi inerenti alla libertà di stampa abbiamo un capo dello Stato che addirittura stabilito l'enfatizzazione spettacolare della firma di un decreto tramite un aereo a rimorchio che lo ha raggiunto fino alla Turchia
Un capo dello Stato che si è dichiarato entusiasta di un provvedimento che alla sua radice contiene fondamentalmente l'in capretto al mento dall'articolo ventuno della Costituzione
Ovvero la libertà di opinione che si esprime in questo paese sì di questa è la caratteristica fondamentale ve lo sottolineo è di una gravità eccezionale quantunque possa capitare Ca'presidente La Repubblica vengano il conforto ogni tanto di attacchi condotti probabilmente fuori dalle linee fuori dalle righe con qualche eccesso verbale in più in questo caso abbiamo una posizione di sostanza gravissima entusiasmo ripeto per un provvedimento di legge che lungi
Dal difendere l'articolo ventuno dalla Costituzione lo conculca alla sua Radice mettendo in redazione un padrone un padrone che non è di marmo ma di carne mettendo il parere preventivo all'organo burocratico prima della pubblicazione delle notizie come orizzonte quotidiano dei giornalisti e del loro lavoro
E si pone virtualmente in ginocchio l'emittenza specialmente quella locale che non ha ulteriori armi di difesa espellendo la comunicazione politica
Dalla campagna elettorale
Caro amico del giornale il problema non è l'espulsione della propaganda elettorale dai palinsesti qui si mira al bersaglio molto più grosso vogliono eliminare alla radice la comunicazione politica non dicono non pubblicate spot nei trenta giorni precedenti
Dicono sei una televisione in quanto tale per questa specie di pericolo genetico che ti porti dentro nonostante tu abbia mostrato in tutto il tuo passato professionale un'indubbia deontologia
Tu come tale come sospetto della Società non sei autorizzato a trattare di politica il che vuol dire conculcare alla radice ed estirpare il principio della libertà di stampa in questo Paese
Questo è il concetto chiunque devi su concetti differenti compie un'opera di edulcorata zone di una realtà più drammatica in realtà Terzo
Io sono liberista lo sono sempre stato
Ultimamente stressato emotivamente da queste situazioni non sono riuscito a rimanere più neanche sulla finestra ho deciso di scendere in campo colpo la libertà pure io il piccolo uno scala uno duecentocinquanta mila rispetto al grande leader però fondamentalmente ritengo che sia venuto il momento di dire basta però come liberista o un'unica contraddizione relativamente al servizio pubblico
Io sono un collettivi trattore perché ritengo che il problema fondamentale il servizio pubblico sia di essere collettività atto perché per adesso è stata proprietà di una quota ristretta di cittadini
Presente un servizio pubblico direi che se fossero proprietari realmente tutti i cittadini questa volta tutti quanti ne guadagneremmo
In questo Paese la grande anomalia dell'informazione televisiva in modo particolare lasciamo perdere anomalia della carta stampata che ancora maggiore anche se nessuno ne parla il servizio pubblico a inaugurato l'anomalia come sistema strutturale perché perché non è cresciuto secondo quote fisiologiche di mercato è cresciuto secondo le fu le quote di appetito famelico che i partiti riponevano in essa noi siamo partiti da una fase monopolistica dell'etere in cui la RAI fino alla storica sentenza della Corte Costituzionale a monopolizzato di fatto lettere con un'unica rete
Siamo passati a una variazione sul tema con due reti siamo arrivati alla terza esclusivamente perché essendo state occupate le prime due da fazioni politiche si creava la necessità aveva porre l'attenzione del Parlamento la necessità di creare la terza mangiatoia per i partiti
A quel punto l'emittenza locale per raggiungere una massa critica di competitività rispetto a questo mostro questo diciamo questo questa mostruosità che l'emittenza pubblica
Ha avuto la necessità di assumere forme ipertrofica anch'essa per cui anche questo lo dobbiamo all'ingordigia dei partiti che hanno il ingigantito quasi come una metastasi l'universo della RAI risultato finale detta in quattro cifre quattordici mila dipendenti io ho seguito all'epoca del decreto salva RAI
La situazione è quella di prima il deficit c'è stato soltanto nascosto e anzi è aumentato
Si diceva non è un servizio pubblico corre pagare il biglietto perché il calore siamo d'accordo chi di voi non paga
Il biglietto sull'autobus ma se non lo paga fa molto male però il concetto che si paghi il biglietto salendo sull'autobus questo è tutto da corte che ne direste di un autobus che avesse però duecentocinquanta conducenti e quarantadue persone che contano il biglietto con cinque spettatori cinque passeggeri in tutto
Questo è l'anomalia della RAI
Che la Rai fa con due mila duecentocinquanta giornalisti quello che le reti private fanno con duecento cinquanta giornalisti uno a dieci
Con un ascolto complessivamente leggermente superiori che vuol dire una realtà si nutre di mercato l'altra realtà viaggia con paramediche con il mercato non hanno niente a che vedere uguale anche in sede locale
Stesso discorso
L'emittenza locale
Quella grande fa concorrenza ai TG regionali della RAI raggiungendo quote di ascolto e facendo i telegiornali con dei costi industriali che sono una intesi in un trentesimo un cinquantesimo
Di quelli pubblici che vuol dire smantellare la RAI no naturalmente perché c'è un coacervo di professionalità
Che da garantire occorre fare dimagrire la RAI come premessa fondamentale per fare dimagrire l'intero sistema dell'emittenza radiotelevisiva
è ovvio ecco perché il referendum è una truffa ed è una bufala perché i referendum prevede lo smantellamento del privato non prevede la riconduzione del sistema un'armonia
Ha una quota di mercato giusta perché se la RAI ha due reti pubbliche la Fininvest con due reti pubbliche può fare una concorrenza critica adeguata non ne ha bisogno più di tre e quindi automaticamente non c'è necessità di mantenere la terza rete quindi si possono creare altre opportunità parte di tutti questi discorsi stanno scomparendo perché il satellite
Oramai con un miliardo una volta che avremo riconvertito l'impiantistica sui tetti delle case consentirà a chiunque di trasmettere tutta Europa con costi che una volta erano assolutamente non ipotizzabili tant'è che la sentenza la Corte costituzionale che inibiva lettere ai privati e partiva da questo presupposto perché la diciamo pluralità il pluralismo non era garantito dall'alto costo impiantistico che era necessario per per potersi mettere a fare tv la faccio breve tanto però angosciarmi l'unico problema che resta oggi sul tappeto e il seguente
Esiste ed è in corso una pulizia etnica io la chiamo serbo progressista per arrivare a cacciare la comunicazione politica dalla televisione che il mezzo più moderno e oltretutto e paradossalmente il mezzo più a buon mercato in rapporto agli apparati politici
Noi veniamo da una Prima Repubblica che ha avuto la necessità per mobilitare le masse
In maniera sempre più decrescente
Si spendevano cifre sempre più apocalittiche apparati sempre più elefanti dieci legioni di impiegati
Linee telefoniche sedi spese pazzesche la televisione l'agorà elettronica per eccellenza riduce paradossalmente i costi perché il contatto che tu riesce a ottenere il numero di persone
Con la cifra che spendi è inferiore a quello di fare anche un volantino una lettera a mano
Si vuole uccidere appunto per colpire coloro che nell'opinione come parli gli opinion e non strutturati hanno la possibilità soltanto di accedere a queste semplificazione
Al di là di questo c'è una situazione di l'emittenza locale in cui io vi avverto che ci stanno chiudendo
Ci stanno chiudendo quotidianamente non perché magari ci tolgano le risorse magari ci vorrebbero anche aiutare col cannone così ci ricatta un po'meglio tenendoci mano la vena giugulare
No ci vogliono praticamente chiudere quotidianamente togliendoci una componente fondamentale dell'andare avanti che l'amore per il nostro lavoro
Io
Gli ho detto che cosa voto voto per il Polo delle Libertà bene la mia carriera di enti o me ne sfido qualcuno di essersi accorto Perti votavo
Fino al momento in cui non l'ho detto ufficialmente da quel momento non sono più sul video sfido qualunque persona avvenire a dirmi io capivo che tu votati in un certo modo è impossibile perché non se n'è mai a corto nessuno
Eppure abbiamo un signore che si chiama garante dell'editoria della radio diffusione che viene abilitato da una normativa mostruosa
A possedere le chiavi delle nostre redazioni nel Silenzio Tacito colpevole bestiale degli ordini dei giornalisti nell'assoluta mancanza di solidarietà della carta stampata che ci considera dei pezzi senti non si rende conto che in realtà l'italiano trascorre il trenta per cento del proprio tempo medio televisivo di fronte alle televisioni locali
Ok perché tanto anche questa volta la carta stampata non è stata toccata per questo motivo per non creare delle soglie Rita il tutto si consuma quest'agonia nel silenzio complice o indifferente di coloro che sanno e che dovrebbero denunziare
Tutto questo c'è gente che in questo momento dalle redazioni chiede con un fax un parere preventivo sulla pubblicazione di una notizia un organo che si chiama Co.Re.Rat.
Che sarebbe il comitato regionale radiotelevisivo che sta bene sia e per e maggiore sicurezza un fax al Garante dell'editoria esiste già l'istituto dell'autorizzazione preventiva a mandare delle notizie sotto pena di pesanti sanzioni pecuniarie che potrebbero indurre chiunque alla chiusura
Scusatemi per lo sfogo questa è la vera partita politica dell'informazione in questo momento sull'informazione
Vince o perde la democrazia la massima mobilitazione si referendum è necessaria perché da lì parte praticamente la chiave della e sovietica dazione informativa di questo Paese
Spunti molto interessanti di cui ringraziamo l'amico la tortura
Tocca a me presentare
La persona che oggi sia onorato sulla sua presenza che gradiamo e per la quale lo ringraziamo per quale voglio anche dare il microfono per alcuni minuti la persona
Che presento pur non avendo per lungo tempo condiviso molte delle battaglie che la sua parte ha portato avanti
Eravamo su sponde opposte ai tempi della Bortot del divorzio ma anche del proibizionismo o dell'antiproibizionismo però credo che siamo dalla stessa parte credo delle cose che contano
La visione limpida
Della politica nel servizio che vogliamo dare al futuro dell'Italia perché questa possa crescere e migliorare Giovanni Negri
Giuro che veramente non volevo intervenire comunque lo faccio lo faccio volentieri non voleva intervenire perché queste una manifestazione non ha carattere politiche in questo momento un mio intervento non può che essere inevitabilmente letta con un intervento politico e diretto essendo candidato del Polo delle libertà in in questa città però vorrei fare
Ritenuto molto a intervenire lo faccio come giornalista perché io negli ultimi tre anni ho fatto il giornalista
E diciamo che il paragone fra la mia attività precedente che è stata l'attività politica
La successiva cioè l'attività giornalistica a me è stato molto utile che un paragone che continua a fare intanto devo dire che i primi tempi dei quali facevo il giornalista era molto gratificato è contento perché nell'Italia del novantadue novantatré novantaquattro se erano gli anni del crollo del sistema diciamo così
Essere presentato in manifestazioni pubbliche come l'onorevole Giovanni Negri già solo questa attribuzione di onorevole suscitava un lungo profondo e malcelato mugugno in tutti gli astanti all'improvviso mi sono visto presentato come dottor Giovanni Negri giornalista e come rappresentante della società civile e non più politico e politicante improvvisamente e viceversa guardato con rispetto
Ammirazione e anche capace di raccogliere qualche sguardo volitivo interessati in che senso politico interessato
Molti l'interessato da parte di chi ben sapeva
Che negli ultimi anni della cosiddetta partitocrazia molto spesso un parlamentare onesto si ritrovava a parlare in aula di fronte a cinquecentonovanta o meglio seicentoventinove scranni vuoti eccezion fatti quelli del governo
Il suo discorso rimaneva lì la RAI TV non lo riprendeva nessuno sostanzialmente se ne accorgeva si predicava nel deserto anche se si dicevano cose sagge
Mentre invece come giornalista venire immediatamente riconosciuto di un determinato titolare di un determinato potere vero
Il potere non del potere ma il potere dell'influenza
Questa mia sensazione piacevole e durata molto pochi mesi per colpe per responsabilità mia piena nel senso che io ho scelto un giornalismo anche l'impegno civile
Non fintamente
Diciamo super partes giacché nessun quotidiano italiano lo è nello potrà mai essere perché io credo che il massimo dell'obiettività tanto perseguita consista nella completezza nell'informazione non in una correttezza che inevitabilmente non ci può essere nel senso che scegliendo di fare il giornalista
Con l'Indipendente di Vittorio Feltri prime di Pia Luisa Bianco poi e poi collaborazione con altri giornali come l'opinione o il giornale immediatamente io mi sono ritrovato a vivere in una sorta di ghetto e di riserva
Indiana né più né meno paragonabile a quella nella quale avevo vissuto primo come politico di minoranza
Per cui così come alcuni colleghi parlamentari di Alleanza Nazionale e i radicali venivano visti come i marziani un pochino straniere da emarginare in un sistema molto compatto i giornalisti dell'Indipendente inizialmente solo dell'Indipendente
Il giornale era ancora il Giornale di Indro Montanelli
E noi venivamo visti come una cosa assolutamente inconcepibile
Noi eravamo i faziosi noi eravamo i diversi noi eravamo le voci che non dovevano avere diritto di cittadinanza nell'ambito dell'informazione italiana
Se voi andate ho già fare un paragone sei andato in un'emeroteca apprendere ciò che scrivevamo noi
In termini di previsione avevamo visto giusto ma anche in termini di molto di trasmettere il messaggio poi troverete sicuramente in tasso faziosità un tasso di partigianeria
Infinitamente superiore in quei giornali sedicenti appunto super partes laici democratici antifascisti queste l'etichetta
Che la corporazione ha sempre adottato per coprire se stesse ai propri privilegi bene sulla stampa sul Corriere della Sera
E non parliamo della lunghissima egemonia della Repubblica di Eugenio Scalfari ogni giorno
Attraverso titoli drogati attraverso l'uso delle foto perché poi credo che soci lo sappia bene un giornale non sono solo gli editoriali ma in termini d'influenza
Contano i titoli e le foto spesso i pezzi non vengono neanche letti il problema è come mi trovo con un personaggio attraverso i titoli le foto ecco la criminalizzazione iniziale di Feltri il giornalista cattivo burbero
Orso rispetti invece a questi passò così
Vennero così buoni democratici aperti
Eugenio Scalfari e anche con buona pace lo dico dei miei personali amici Ezio Mauro Paolo Mieli allungo diciamo che questa pregiudiziale anti
Giornalisti schierati in un certo modo è stata la vera costituzione materiale del giornalismo italiano
E lo è ancora oggi lo è ancora oggi perché se nella televisione il rapporto e squilibrato lo stesso a mio avviso ma esistono equilibrio in termini di stampa scritta la sproporzione e veramente spaventosa
Io non credo che si debba ogni giorno ricordare i conti delle copie tirate per i giornali partigiani dell'uno e partigiani dell'altro
Preferirei che anche in Italia si arrivasse a un modello tipo New York Times e Washington post ognuno notoriamente e dichiaratamente referente politico culturale di uno dei due grandi blocchi politici americani ma dei quali nessuno contesta al collega dell'altra testata la professionalità o la capacità giornalistica si sa come si schierati
Ci si rispetta e si va avanti a lavorare facendo informazione
In Italia veramente no
In Italia all'egemonia di quella forza che mentre altre forze lottizzato hanno ai loro partecipazioni statali aziende municipalizzate
Alcune forze che invece hanno lottizzato consentitemi di dirlo redazioni dei giornali e procure della Repubblica
Hanno messo su una miscela di potere che una miscela di potere che è quanto di più illiberale negli ultimi vent'anni nella nostra società a si è manifestato il mixing anche sulle questioni di giustizia lo voglio dire quando un cittadino e imputato se ho avuto ha mi ha responsabilità amministrative pubbliche nel momento in cui un magistrato interessato
L'interessato politicamente vuole costruire un caso in caso giudiziario dalla ricaduta politica inevitabile bene quel cittadino nel momento in cui è stritolato
Fra l'incudine di un'iniziativa della magistratura e il martello di una stampa comunque disponibile a servire interessi di parte l'identità di quel cittadino e un'identità finita
Da quel momento e un mostro e una persona condannata dalla nostra società
Ecco perché questo mondo il potere dei comitati di redazione da discutere in termini di libertà non è una battaglia né di destra e di sinistra e una battaglia da liberali
Il potere della corporazione
Gli assetti proprietari incominciamo a discuterne perché benissimo l'Antitrust ma anche benissimo l'Antitrust per l'avvocato Agnelli e per l'ingegner De Benedetti è un problema che noi dobbiamo
è un problema non
Il tema mi appassiona troppe quindi io concludo perché altrimenti credo che diventerai logorroico podio solo concludere con un appello
Io l'ho vissuto da studente da studente a Torino dove io dico sempre ho vissuto sotto l'egemonia del buddismo reale da Norberto Bobbio lo respirato per anni e anni sui banchi universitari
Poi l'ho vissuto da politico perché l'unica cultura era la cultura insomma chi non era legato all'establishment politico culturale del Pci e della casa editrice Einaudi era poco più che il sesso o poco meno di un fesso
Ecco l'ho vissuto la politico io ho continuato a viverlo da giornalista mi pare che l'aria sia cambiato
Non appartengo alla famiglia politico culturale di una certa destra
Del quale della quale pure sono alleati in questo momento ma credo che comunque noi liberali dobbiamo incominciare a dall'EIAR
L'università in modo più serio perché riscontro una cosa loro e quando lo io dico loro credo ci intendiamo hanno una capacità straordinaria chi annusa i riconoscersi di mettersi d'accordo di fare sinergia ovunque operino nei giornali nell'università in magistratura dappertutto noi molto spesso un po'per il nostro sanno viva il nostro individualismo non ne siamo capaci
E ora di esserne capaci e ora di dire che anche in termini di cultura e di informazione questo Paese ha voltato pagina e questo Paese non torni indietro
Bene grazie anche al giovane nel quale noi tutti credo auguriamo un ottimo risultato nella prossima
Elezione
Si svolgerà qui di qui a pochi giorni
Professor sentire la invito
La provocazione del Bobby Isma'fatta da Giovanni e troppo forte perché ci si possa sottrarre
Ed intervenire
Io volevo portarvi solo una piccola esperienza che all'inizio sembrava totalmente fuori gioco ma che invece tornerà sul punto della discussione di questa sera
Voi sapete che io ho fatto parte e la prima volta che ha avuto un incarico governativo di quel comitato per le riforme istituzionali e costituzionali che ha lavorato per niente sotto
La direzione del ministro Speroni ma che tuttavia il ventun dicembre dell'anno scorso ha depositato i suoi i documenti del suo lavoro rimasti totalmente nascosti
Credo in qualche maniera tempo perso per noi e qualche buona idea nascosta
Vi dico
La logica
Del disegno era quella di confermare
Il messaggio del maggioritario cioè il senso forte del maggioritario e quindi il costruirsi anche attraverso le istituzioni di due poli quello di governo e quello di opposizione
A un certo momento si è parlato anche di parlamento e io ho sostenuto d'altra parte con altri molto decisamente che non era giusto trovare chi governava bisognava anche in termini istituzionale
Consentire l'aggregazione dell'opposizione non lasciare l'opposizione dispersa ma organizzarla tanto che discutendo
Si doveva fare si parlava del più e del meno insomma si parlava come parlano tra di loro dei professori
E l'idea che emersa anzi che io ho portato era quella le televisioni pubbliche una governativa e l'altra dell'opposizione
In altri termini chiarire anche a livello dell'informazione pubblica
Quella che la televisione per il governo e dall'altra parte quella che la televisione dell'opposizione attenzione vedo subito che gli gli esperti di inflessioni informativi dell'informazione soprattutto della televisione sono preoccupati di questo ma perché non si sono preoccupati o perché è giusto preoccuparsi e perché è giusto preoccuparsi di quello che la torre diceva prima relativamente alla nuova legge sulla par condicio
Ma è perché diciamo la verità
Noi siamo tutti gramsciani da questo punto di vista purtroppo siamo tutti gramsciani proprio per quella diffusione sotterranea del buddismo o della cultura cui fa riferimento a Negri quando usa questa parola
Noi il fondo siamo tutti vittime dell'idea che l'intellettuale sia sempre organico
E che il ruolo dell'organo di dell'intellettuale sia quello di essere organico
Non rendendosi conto che in questa maniera si vanifica è l'attività dell'intellettuale
Ciò rispetto a cui l'intellettuale organico
Perché sì la forza politica la forza di potere ha bisogno di un intellettuale che Lindley la pillola vuol dire che la pillola deve essere tanto brutta e siccome la gente non è stupida
Prima o poi nei confronti di pillole troppo in dorate comincia ad avere dei dubbi circa la bontà della pillola stessa non occorre che si la metafora
Da questo punto di vista quindi io credo che devono fare dei passi avanti
Sono convinto che in una certa area in un certo Polo in una certa alleanze in un certo l'ensemble no così evitiamo ogni riferimento
Immediatamente elettorale tra Sanremo francese la venne allora dicevo
Il lavoro a Induno duplice direzione da un lato quello di indicare con chiarezza veline di un certo orientamento che possono essere linee soltanto o di governo o di opposizione perché non si può essere nello stesso tempo forze di governo e forze di opposizione teste proprio una delle cose che dobbiamo metterci via
Politicamente parlando
E siccome in un sistema democraticamente maturo mi dicono gli esperti
Può accadere che di stare al governo
Non è una dico una disgrazia andare all'opposizione dopo essere stati al governo
Io non sono stato al governo quasi mai se non ripeto per qualche mese il resto della mia vita è passata sempre all'opposizione ma si sono stato benissimo non mi ha fatto male alla salute e non ha impedito che virile artisti quando era opportuno divertirsi
Allora dicevo quello che deve essere chiaro è che esiste politicamente parlando deve essere chiara la posizione del governo che deve indirizzare organizzare e dall'altra parte chiara la posizione dell'opposizione
Ma bisogna anche rivalutare l'attività dell'intellettuale
Perché purtroppo anche dal punto di vista diciamo così della letteratura
Di fronte all'intellettuale organico che vuol dire Hilda che del potere di turno
Chi è che chi era la a che cosa si opponeva questo lacchè che cosa la nostra cultura poneva questo la che la vecchia immagine dipenderà dell'intellettuale che è fuori dal mondo perché perché il mondo
Marcio il mondo sporco il mondo
Col mondo non bisogna compromettersi bisogna star fuori l'intellettuale ecco che vive in un limbo dove non si sporca le mani e ammira un mondo un mondo perfetto
Che però ha questo difetto che non esiste
Perché poi quell'intellettuale che pensava di essere un chimerico puro un puro Chierico un angioletto
In questo mondo doveva mettersi
Al servizio del potente di turno e quindi da Chierico diventava presto organico io credo che non viviamo un momento in cui noi possiamo essere intellettuali senza essere lacche e senza essere
Chierici
Ma semplicemente quelli che in qualche modo attirando l'attenzione sui problemi sul perché delle cose sul perché delle scelte contribuiscono a che queste siano più chiaro e più limpide e forse più produttivi
Grazie anche al professor gentile ma riflettendo sulle parole che maggiormente sono ritornate in questo dibattito di questa sera troviamo informazione e Stampa televisioni troviamo par condicio
Troviamo Scalfaro
Che oggi è il vero
Sinonimo di informazione o disinformazione là dove si voglia pensarla in maniera diversa e forse la proposta più opportune
Che a questa figura istituzionale si possa ricostruire intorno un ministro un ministero ad hoc che però a me assomiglierebbe molto al vecchio ministero della cultura popolare detta così ma anche ma anche ma anche una persona che si propone come moderatore di un dibattito politico
Che fa l'intervento l'altro giorno tenuto dal Presidente della Repubblica circolo della la Federazione della stampa
Che è un intervento scagliato contro una parte certamente non è introdurre un principio di moderazione di libri di equilibrio in un dibattito che si preannuncia sempre più aspro spero speriamo che pur vedendo forse l'informazione io
In maniera differente dalla dottoressa Cardine o forse anche dal dottor Sozzi non accomunati da un discorso preconcetto che sa portati a questo tavolo anzi forse anche dalla casualità
Abbiamo contribuito con interventi anche degli illustri amici ed ospiti a dare un chiarimento ad introdurre fosse un principio di moderazione delle idee degli spunti nuovi per guardare all'informazione dei due del due mila
Io su questo vi ringrazio passo la parola ad Andrea De Palo segretario nazionale di giornale Giovanni perché possa chiudere grazie a tutti
Sentiamo tutto alla Torre
C'erano ancora un paio di interventi a dire la verità parafrasando Irene Pivetti potremmo dire che è iscritta a parlare Trivellato Giorgio magari con indicazione della persona cui intendeva già domanda prego
Grazie
L'altra sera sabato mi pare vedevo champagne
La trasmissione credo che tutti voi
O per lo meno la maggior parte di voi Deda perché so che l'audience è parecchio elevata e c'era una scenetta in cui veniva raffigurato viaggi
E mi ha fatto sorridere la scenetta in sé ma non tanto la figura di viaggi perché la figura di Biagi ogni volta che la vedo
MIR Rita profondamente perché l'associo a quegli altri tre grandi cosiddetti grandi vecchi che si chiamano lo uno Pansa che mi pare sia un alto giornalista della dell'Espresso
Un altro che si chiama Montanelli che abbiamo avuto come direttore del Giornale tutti lo conosciamo lo conosciamo purtroppo perché sappiamo dove è andato a parare
Un giorno sì e anche quell'altro si scaglia in maniera forsennata contro Berlusconi e contro il popolo della libertà e quell'altro grande levo via grande lasciamo solo vecchio che si chiama se mi aiutate a nominarlo perché sono quattro ho nominato Biagi Panza Montanelli e c'era un altro
Scalfari ecco questi signori
Sono quelle che fanno opinione qualcuno dice ma che volete sono vecchi sono arteriosclerotica cit no
Non sono sono sì vecchi ma non sono affatto arteriosclerotico magari lo fossero
Perché e così non potrebbero combinare e quei guai che combinano contro il Polo della libertà ma non tanto il Polo della di età contro l'intelligenza di tutti coloro che sono abituati a leggere con con acume i giornali
Non vogliamo imbonitori di nessun genere
Quando mi ricordo che Montanelli uscì con quella in prima pagina con quelli in mangimi presentando un minimo ma Rossella e tutti gli altri giornalisti come capo sguardi annidi Lager o cose di questo genere ben Montanelli mi pare che si sia qualificato benissimo allora io ho visto che ci sono tanti giovani che fanno parte di giornale giovani io li inviterei costantemente a sollecitare a far sì che l'opinione pubblica sia consapevole dico quello do che il reale la realtà della della carta stampata
Una carta stampata che sappiamo non mi di non non occorre che lo ripeta ma che è nelle mani di due grandi famiglie sostanzialmente che si chiamano Agnelli e che si chiamano Debenedetti ricordatevi che tante persone
Diciamo di di cultura medio medio-bassa non è che si interessino molto di queste cose però se cominciamo a spiegarglielo può darsi che anche loro siano in grado di capire grazie
Graziani questo contributo il turno del signor Ignazio Conte prego
Signor conte sparito
Acqua se vuole prego
Tanto più
Allora io volevo brevemente fare una piccola riflessione ad alta voce cercando di adattare al tema di oggi
Quello che è stato un un argomento di studio liti attenta analisi da parte Mina e di alcuni miei collaboratori io sono un economista di riferisco
A una visione dell'economia che ha un pensiero o diciamo che vuole un'economia partecipativa in la sostituzione di quel che una economia conflittuale che ha caratterizzato fino ad oggi questa i rapporti umani
In questa visione noi abbiamo studiato una e ipotesi che partendo da un convegno di ben dieci anni fa
Si intitolava un nuovo strumento di democrazia la partecipazione finanziaria
Abbiamo studiato l'ipotesi di coniugare il consenso del cittadino
Con la fiducia del risparmiatore il nostro modello si riferiva a cercare di dare una risposta fin da allora parlo di dieci anni fa a quello che era il problema del debito pubblico e a quello che era il problema del prelievo
Prelievo fiscale cioè noi ipotizzavamo soprattutto a livello territoriale una sorta di federalismo finanziario cioè la possibilità di raccogliere il risparmio dei cittadini per finanziare quei progetti che a livello territoriale potessero avere una importanza non solo sociale non solo di tempestività nelle realizzazione dello
L'opera ma anche un ritorno di carattere economico cioè un profitto che fosse non l'obiettivo ma la prova che il meccanismo funziona vattene
Allora io mi chiedo fatta questa premessa e così
Chiedo anche un po'a tutti noi di riflettere sull'ipotesi di considerare il discorso dell'informazione in particolare quella televisiva come una ipotesi di applicazione di questa partecipazione finanziaria del cittadino cioè in sostanza è possibile immaginare una sorta di azionariato diffuso di quelli che sono gli strumenti di informazione visto che sono così importanti io ho fatto così alcuni ricca il Colli molto brevi spero che di non aver sbagliato gli zeri ma lo escludo che tutto sommato se noi parliamo di un mercato finanziario di alcune migliaia di miliardi poniamo sei mila miliardi si tratterebbe di investire cinque lire ogni mille dire Tito che ogni cittadino mediamente cioè non è un grosso investimento non è una grossa richiede ma non è un grosso sacrificio che noi chiederemmo a ciascuno a a ciascun cittadino a ciascun urgente però potrebbe e qui concludo
Rappresentare un un doppio investimento una prima volta sulla libertà è una seconda volta su un capitale che può anche dare un profitto grazie
Scarsa proprio non intervento treno
Sarò brevissimo
Loro lo spunto per intervenire venuto dagli ultimi discorsi relativi all'informazione ritorno alla tema principale
Il cosiddetta par condicio di cui si parla adesso effettivamente è stato trattato a fondo dagli esperti del settore io non sono un esperto e voglio andare un attimo al la nocciolo del problema cosa c'è indietro a questo tentativo di uniformare l'informazione se l'idea teoriche e profondamente sbagliata che per legge per Regolamento si possono riguardare l'informazione e renderlo su informazione obiettiva informazione obiettiva per regolamento non esiste ma non esiste l'informazione obiettiva
E quindi vorrei che anche noi non cade e si fa la trappola di inseguire e di questo questo falso mito e di qualificarci come più obiettivi degli altri io leggo il giornale da sempre e quando il giornale aveva per sul mordente dopo l'ultima alle diciamo gestione monta belli ero stufo del giornale adesso io mi ritrovo nel giornale perché giustamente fazioso della mia stazione e questo è il punto fondamentale la par condicio di cui si parla oggi mi fa venire in mente la in qualche modo lecco Cannone applicata d'informazione
Io credo che a questo punto
Il nostro dibattito abbia
Avuto lo spazio che meritava giornale giovani in conclusione intende nuovamente ringraziare tutti partecipi di oggi dal punto del professore universitario a ripetere gli esponenti del mondo dell'informazione
Naturalmente nega stretto particolare a Bators Cardini al dottor soci per questo contributo catapultato
E in conclusione stagionale giovani vuole ricordare naturalmente dando appuntamento lo dimenticato l'appuntamento alla al prossimo articolo ventotto soci soggiornare nel prossimo programma
Che retta Gardini glielo auguriamo di tutto cuore farà e Kamel pubblici o in altre emittenti televisive benissimo ecco sabato l'appuntamento condizionata Gardini
E conclusione di questa importante manifestazione che appunto la società regionale Giovani ha voluto dedicarmi io sono dell'obbligo di fare con i ringraziamenti ecumenica sementi molto sentiti
E non di circostanza non è circostanza perché chissà
Cosa sta dietro a questa manifestazione queste conferenze
Sa che ci vuole un duro lavoro ci vuole tenacia sì con l'applicazione per poter arrivare poi a questa appuntamenti pubblici ai quali in qualche modo si raccoglie in poche ore in poco tempo quello che invece nei giorni nelle settimane in questo caso nei mesi precedenti si è seminato io a costo tediarvi un minuto però alcuni ringraziamenti nominali che voglio fare e voglio fare parte o da Manuela con l'ottetto a Gianni Pase Alessandro Ferretti che con il suo circolo letta nuova collaborato in modo determinante come da gli amici collega alzare Alessandro porranno ringraziare Mario Bortoluzzi Francesca Dolcini Barbara fortunata tutti gli amici tratto da la facoltà di giurisprudenza che sono stati ben lieti di avere come ospiti in prima fila professori i loro professori universitari tra l'altro professor Cavallari scusa se lo saluto ma ringrazio anche lui della presenza importante può ringraziare quell'amico dare il Foro Romano il vescovi le gentili hostess che hanno fatto un lavoro insostituibile anche l'indicazione dei posti eccetera e in ultimo voglio ringraziare le ditte che hanno contribuito anche in questo caso in modo determinante alle organizzazioni di questa conferenza in particolare la ditta Porcaro essi network del dottore Errico Ferretti la ditta San Benedetto prestigiosa acque minerali di scorse
E la Banca Antoniana di Pato e quindi il dottor Bianchi che purtroppo agitarmi ha potuto intervenire con questi ultimi ringraziamenti veramente sentiti
Io vi auguro una buona serata livido appuntamento alla prossima iniziativa di giornale giovani buonasera a tutti