La richiesta del Parlamento Europeo di privare l'Ungheria di Orbán del diritto di voto (e di veto) per le violazioni dei valori fondamentali dell'Ue. Collegamento con David Carretta da Bruxelles

Parliamo di Europa alla lo facciamo nostro corrispondente da Bruxelles a David Carretta per parlare della sollecitazione verso il consiglio che arriva dalla maggior parte dei gruppi politici al Parlamento europeo
Per privare l'Ungheria il diritto di voto e parliamo anche dei negoziati per la riforma della patto di stabilità Buongiorno Davide
Sì buongiorno a voi ieri mattina c'è stato un dibattito molto intenso nella plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo in teoria dedicato al così loro però di dicembre e al vertice straordinario che si terrà il primo febbraio due appuntamenti incentrati sull'Ucraina e né in quali Viktor Orban il primo ministro ungherese è stato sarà protagonista a dicembre perché ha messo in merito a un pacchetto da cinquanta miliardi di euro di aiuti finanziari per chi è vero
A febbraio perché occorre uscire da quello stallo e Orban continua a minacciare il suo veto e il dibattito alla fine si è trasformato in un dibattito non tanto sull'Ungheria
Ma su Ursula von der Lion la presidente della Commissione accusata da gran parte del Parlamento europeo di violare il trattato
E di cedere al ricatto di Viktor Orban perché cos'era successo poco prima del Consiglio europeo del quattordici e quindici dicembre la Commissione aveva dato il via libera lo sblocca o di praticamente undici miliardi di euro di fondi che erano stati congelati per le violazioni dello stato di diritto da parte dell'Ungheria di Viktor Orban il tutto era stato giustificato con una riforma della giustizia che molti osservatori ed esperti ritengono cosmetica
Non davvero efficace era stato un modo per fare pressioni in qualche modo per convincere Orban
Che del resto al Consiglio europeo di dicembre uscì dalla sala per consentire il via libera all'accordo alla all'apertura di negoziati di adesione tra l'Unione europea e l'Ucraina ecco quella decisione ha creato non non poco malumore nei confronti di fondarla Jan tanto è vero che in una risoluzione che dovrebbe votare il Parlamento europeo oggi a mezzogiorno
Imputati intendono portare la Commissione davanti alla Corte di giustizia dell'Unione Europea per verificare la validità di quella decisione favorevole a Orban ci vediamo davanti alla Corte è stato uno dei per le espressioni più sentite ieri nel dibattito
A Strasburgo
Ci sono state accuse molto molto pesanti da parte di diversi deputati per esempio la verde time che streak
Cedere al ricatto di Orban costa molto più di undici miliardi di euro intreccio la nostra credo di milita l'europarlamentare olandese sono finte Welt
Ha detto che il problema non è un uomo un paese o urbano l'Ungheria il problema è che la commissione non è di agisce più come guardiano dei Trattati ma come cagnolino al guinzaglio degli stati membri e queste critiche sono venute anche dal partito di Ursula von der Lion il Partito Popolare Europeo
In particolare un deputato il finlandese Petri serba ma che si occupa di stato di diritto ha contestato le modalità di questa decisione presa ha detto in appena ventidue ore
Poco prima del Consiglio europeo di dicembre al contempo la risoluzione che sarà votata oggi dovrebbe chiedere ai governi al consiglio di andare avanti con la procedura dell'articolo sette del Trattato contro l'Ungheria
Siamo alla prima fase della procedura siamo ormai da molti anni in teoria i gli altri governi dovrebbero constatare una violazione grave e persistente dei principi fondamentali la cosa si può fare in consiglio con un voto a maggioranza di quattro quinti degli stati membri ma finora nessuno ha usato passare alla seconda fase della procedura dell'articolo sette che porterebbe la terza fase quella che viene definita opzione nucleare qui a Bruxelles cioè con un voto all'unanimità
Togliere il diritto di voto a un Paese membro che viola in modo sistematico lo Stato di diritto
Come dice il parlamento il caso dell'Ungheria di di tutto per Orban
Che sarebbe un modo anche per in qualche modo disattivare la minaccia costante di un detto ungherese su tutti i principali dossier nell'Unione europea il fatto è che c'è molto poco appetito per andare uno scontro diretto con Orban tra i governi dell'Unione
Europea da un lato ci sono alcuni governi che hanno una vicinanza naturale per esempio quello italiano di Giorgia Meloni c'è poi c'è poi una alleanza che si sta ricreando tra Robert sfizio al premier slovacco e Viktor Orban senso proprio questa settimana ha detto
Che difenderà l'Ungheria e Orban e nel caso di passi avanti sull'articolo sette il che significa che potrebbe mettere il veto all'opzione finale togliere il diritto di voto all'Ungheria
E poi c'è soprattutto la priorità Ucraina con questo Consiglio europeo che si avvicina appena due settimane per trovare una soluzione
E la soluzione verso cui ci si dirige è fare un'ulteriore concessione Viktor Orban per ottenere il pacchetto da cinquanta miliardi di euro di aiuti finanziari per chi ha perso quale concessione fondamentalmente concedergli un altro letto
Ogni anno
Ogni volta che si deve andare avanti negli esborsi per sostenere l'economia Ucraina al pacchetto da cinquanta miliardi dovrebbe valere per per quattro anni tuttavia tuttavia al dibattito di ieri ha una sua importanza
Perché perché mostra i malumori che ci sono nei confronti di Ursula von der Lion Ursula von der Laini che tende a fare molti favori agli stati membri Italia né netta un esempio abbastanza evidente da quando Giorgia Meloni diventata Presidente del Consiglio
C'è stato c'è stato come dire un occhio di riguardo nella modifica di molti obiettivi del PNR R. da parte della Commissione con interventi anche a livello politico
Da parte di underline sui servizi della commissione che è stato il viaggio doppio viaggio a Tunisi la firma di un memorandum molto controverso con critiche che sono venute l'altro rappresentante USA Borra e il ma anche dalla Germania il ministro degli Esteri
Tedesco Annalena verbo occhi c'è stato un altro viaggio doppio viaggio anche in questo caso in Emilia Romagna alluvioni con fondarla agli Enti e corsa in Italia
Nella scorsa primavera e poi che tornata ieri per annunciare uno virgola due miliardi di euro
Di aiuti per prevenire le catastrofi naturali nell'ambito proprio della revisione del Pnr per come definito fondarla in questo incontro con Meloni un incontro molto costruttivo
E non vedo l'ora di continuare a lavorare insieme
Perché questa storia d'amore chiamiamola così perché underline deve essere confermata non l'ho ancora detto che vuole essere confermata presidente della Commissione ma il punto è che dopo le elezioni europee
Il sei nove giugno in Iraq si riuniranno per decidere se tenerla la testa della commissione
E dunque Van der Lainati più bisogno almeno nella fase iniziale
Dei capi di Stato e di governo
Per essere inizialmente confermata estati distribuendo favori non sull'Alitalia anche ad altri paesi più conservatori che altro ma sta distribuendo favori un po'ovunque ai governi europei per costruirsi quella che è la sua base elettorale tra i grandi elettori che si riuniranno al Consiglio europeo di fine giugno
Qual è il problema del dibattito di ieri è che poi ci dovrebbe essere una conferma da parte del parlamento europeo e i dati i malumori che ci sono proprio sulla questione dello stato di diritto ma non solo tuttavia questa una questione dirimente per la diversi parlamentari beh non è detto che poi fondarla Jenna riesca a trovare il il sostegno necessario per essere confermato nella plenaria sono speculazioni queste ovviamente ma la caso Ungheria caso Stato di diritto è importante e gli ascoltatori di radio radicale forse se lo ricorderanno perché qualche anno fa al Parlamento europeo c'era un deputato che seduto io nelle ultime file nei suoi interventi ricordava sempre l'importanza dello stato di diritto all'epoca sul cosiddetto caso Italia e veniva guardato un po'come un pazzo parlava di testi italiana che si sarebbe diffuso in Europa magari non è proprio la testa italiana che si è diffusa ma la peste delle violazioni dello stato di diritto sì quel deputato era Marco Pannella però è tutto Simone domande ti restituisco la linea