Le prospettive di una soluzione legislativa per evitare i referendum sulla televisione; Il sì di D'Alema alla privatizzazione della RAI

L'onorevole Nappi
Atto di Rifondazione Comunista già responsabile del settore informazione
Nappi si avvicina la data dell'undici giugno giorno nel quale si dovrebbe votare per ora molti referendum compresi quelli sulla legge Mammì quello della lega sulla più esitazione della RAI ma poi molti altri proposti dal mentre per Pannella come quello sul sindacato ecco le chiedo per quanto riguarda la questione radiotelevisiva sembra esservi una gran voglia di arrivare ad una soluzione di tipo legislativo secondo lei è alla portata di questo Parlamento
Lo dica sono
Sono molto scettico sulla possibilità di realizzare da qui all'undici giugno una buona riforma
Una legge
Che posso per questa via
Inutili i referendum sono molto scettico dal punto di vista dei tempi e dal punto di vista delle volontà politica che sono in campo mi sembra che non ci sia stata fino ad ora una reale volontà di affrontare quella riforma che comunque occorrerà fare dive nella mente da quale sarà l'esito del referendum perché vi è una sentenza della Corte costituzionale che impone queste comunque vi è una situazione obiettiva tempo una riforma ecco questa prova fino ad ora non è stata messa in campo ho dei seri dubbi sul fatto che si riesca a concretizzarla nel periodo del che è di fronte a noi vi è stata la volontà chiara di Forza Italia
Di rinviare di lasciar passare a cura e quindi andiamo alla campagna referendaria comma a queste aperture da parte del presidente della Fininvest Confalonieri lei come li giudica è sembrato esservi da parte di Berlusconi invece un atteggiamento di maggiore fermezza
E io credo che sia anche un po'un gioco delle parti
Nel distribuirsi le funzioni e i compiti nell'ambito di uno schieramento che si mantiene abbastanza diciamo che mantiene la debba la dritta su cosa sull'esigenza di il qualsiasi riforma in nome degli interessi di un'unica impresa di un'unica azienda costi quel che costi questo mi sembra il punto aperto del confronto dello scontro ci ovvero gli interessi di Berlusconi e della e della sua impresa contro bastano con gli interessi di un'evoluzione democratica del sistema comunicativo informati da questa affermazione ovviamente non si trae la pongo missione la conseguenza che occorre colpire l'impresa Berlusconi l'impresa Fininvest per aprire questa prospettiva questo no però è tende che occorre delineare un quadro di riforma entro cui la stessa Fininvest deve andare a ricollocarsi nel rispetto
E non al di sopra al di fuori della RAI non è che i promotori dei referendum
Storia del nove cercò dunque una mediazione in Parlamento insisto come le stesse
Diceva una sollecitazione a un'ipotesi di accordo è venuto in primo luogo venuto dalla Fininvest è venuta dal dal suo presidente da Confalonieri poi che il compito del parlamento e fare le leggi noi stessi ci siamo impegnati affinché si potesse avere una buona legge questa possibilità è stato ostacolato ostacolata da Forza Italia Alleanza Nazionale questo il punto si arrese io non ho nessun timore sul referendum l'importante che vi sia un confronto aperto libero
Di pari opportunità per tutti nella campagna referendaria poi deciderà l'intelligenza e il buonsenso degli italiani io ritengo che e per intelligenza e per buonsenso gli italiani decideranno i money la positiva cioè sì all'abrogazione di norme già giudicate incostituzionali dalla Corte costituzionale che sono d'ostacolo a un'evoluzione democratica del sistema informatico un elemento nuovo
Tra virgolette costituito
Pronunciamento del segretario del PDS D'Alema il quale dice sì anche a referendum che chiede la privatizzazione della Rai Rifondazione non è d'accordo con questa posizione neanche io sono da
Anche sempre
Come
Determina la privatizzazione della RAI anche se è improprio definirlo così comunque io ritengo che sia diciamo nell'Orio sono per il no quel referendum perché ritengo fondamentale l'esigenza di una riforma del servizio pubblico ma appunto occorre
Riflettere su una riforma del servizio pubblico non di un superamento del servizio pubblico
Marco Taradash deputato riformatore presidente la commissione di vigilanza RAI ma così continua ancora a discutere la possibilità di trovare una
Do Ina Parlamento soprattutto sui referendum ma ma mi cosiddetti sull'altro che riguarda la privatizzazione della RAI ma ricordiamo che l'undici giugno si vota anche per i molti altri promossi dalla Lista Pannella
Uno su tutti quello sulle trattenute sindacali ecco attuò diviso sulla Mammì è possibile un accordo
A guardare innanzitutto credo che tutto questo ronzare partitocratico intorno al referendum deve avere termine perché uno modo di operare che speravamo tutti abbandonato con il tracollo dei grandi partiti di massa che invece usava nel referendum come strumento di il negoziato e di compromesso adesso i referendum sono state indette fissato la data credo che la decenza
Da decenza politica impongo di lasciar perdere il negoziato dopo il referendum alle leggi saranno cambiate il Parlamento rispondendo a quella che sarà stato il voto dei cittadini potrà dare loro un nuovo orientamento quindi questa è la prima questione che vale per tutti i referendum e chiedo che innanzitutto il POR lo delle libertà e Forza Italia dovrebbero comprendere che un segno di cambiamento che devono assolutamente trasmette le cittadine proprio l'abbandono delle pratiche più o tipicamente partitocratiche quindi basta con ma i negoziate le trattative le commissioni sprechi ad hoc i comitati e tutto quello che si sta leggendo in queste ore i referendum si devono fare sulla Mammì in particolare sulla questione televisiva in particolare credo che non ci sia assolutamente possibilità di trovare una ma soluzione anche volendo perché le posizioni di partenza sono troppo distanti da una parte c'è chi difende l'esistente ed è in pratica la Fininvest che qualche il gruppo politico settori di gruppi politici non certamente tutta Forza Italia ad esempio che sono vicini alla Fininvest d'altra parte c'è chi vuole restaurare loro sì ne monopolistico della RAI e quindi se eliminare l'avversario della Rai nel regime di duopolio cioè la Fininvest riportare la RAI sotto il controllo dei partiti e di conseguenza
A a vere il servizio pubblico come nello conosciamo l'abbiamo sempre conosciuto al servizio le segreterie dei partiti naturalmente nel mezzo c'è la posizione di chi e desidera che cambi in Italia il la politica sulla alla televisione che si sviluppino le nuove tecnologie che essi dia la possibilità ai cittadini di usufruire di un servizio pubblico vero e non di questa televisione commerciale e politicizzata che all'interno o anche qualche minimo spazi servizio pubblico ma questo risultato che si potrà tenere soltanto se saranno battuti iter referendum sulla Mammì e se si affermerà referendum invece che chiede una eventuale privatizzazione della RAI ed a questo la dà il suo consenso anche il segretario del PDS D'Alema
Sì D'Alema è arrivato tardi e male mi pare a questo sì ben diverso sarebbe stato se D'Alema avesse raccolto il mio invito è di altri ricordo conferenza stampa con Adornato segnava fai che un anno fa disse
Ho il sì diciamo sia tutti i referendum sul sistema televisivo da quello sull'abolizione della pubblicità per la RAI a quelli ma mi allora si creerà sicuramente un fatto nuovo la necessità di un riordino sarà evidente e si potrà procedere più speditamente una legge a una legislazione antitrust allora ma ci furono no netti di tutto il PDS oggi in termini molto strumentale mi sembra d'Alema arriva questo sì benvenuto ma non mi pare che abbia nessun significato politico concreto intermedi
Riformare il sistema televisivo in senso liberale ecco ma i progressisti rimproverano alle forze che sostengono il Polo
Di non aver presentato nessun progetto specifico di antitrust
E io credo che questo sia un improprio ingiusto perché fino a quando il referendum uno se saranno cedeva date non si sconosce dalla volontà degli italiani qualsiasi Progetto di legge secondo me è intempestivo quindi può anche essere giudicato opportuno in questa fase presentare o non presentare un documento ma sicuramente fino all'undici giugno non c'è nessuna ma obbligo politico di presentare
Una proposta di legge Teodoro Buontempo dopo i risultato delle elezioni regionali lei ha rivolto dure critiche al presidente del suo partito Gianfranco Fini perché ma e infatti io non condivido questi
Bisticci tra caporali e che fine hanno minato al vertice di Alleanza Nazionale capito nella problemi dalla responsabilità di Tizio o di Caio c'è tutta intera la responsabilità dell'onorevole Fini il quale ha sciolto l'antico Movimento Sociale Italiano che era un segno di distinzione come per confluire in una Alleanza Nazionale di cui nessuno più conosceva identità i contorni è il progetto politico clamoroso errore è stato quello di Fini e Berlusconi di politicizzare una campagna amministrative Napoli citazione dalla campagna elettorale di solito la fanno coloro che devono rispondere delle proprie malefatte o della cattiva amministrazione a Roma la sinistra e governo al Comune all'Acea alla Centrale del latte alla attacca alla Scoma e governo nella provincia di Roma Genoa e abbiamo fatto la campagna elettorale senza dire ai romani che la sinistra non può esser rinnovamento in quanto chi governa attualmente pende poi parliamo
La Provincia di Roma e la sinistra i romani questo non lo sapevano così come dovevamo spiegare ai romani che fine hanno fatto i soldi per il turismo l'artigianato l'agricoltura l'industria la sanità quindi noi eravamo gli sfidanti del potere e avremmo dovuto fare una campagna amministrativa perché noi non abbiamo responsabilità sul malgoverno e gli altri Girardi questo è stato il secondo errore il terzo di pensare che con il vento in poppa del successo elettorale si possono mettere tanti cavalli di Caligola sui collegi e sul territorio candida oggi devono avere il gradimento de di degli elettori dei simpatizzante degli scritti in un movimento politico scosso mette sul territorio ai collegi provinciali persone del tutto sconosciute residenti in altra città o in altra già dalla città ecco una serie di superficialità una serie di cose che hanno individuato una politica pressappochista questo già fatto perno cioè la mancanza di un progetto amministrati e poi anche Michè Dini non ecco polemiche linea curva di chi ha messo un candidato che non aveva il segno di distinzione in una città dove l'anti i Comuni vedo sociale ha preso il trentadue per cento dei voti Alleanza Nazionale si doveva presentare col suo distinto un uomo per conquistare la Regione in nome del cambiamento ecco Buontempo ma
Alleanza nazionale ad esempio nel Lazio ha scontato anche la presenza di un movimento sociale di Rauti ma questa la colpa
Essere e non è di chi se ne è andata alla coppia di chi li ha spinti ad andarsene un'altra delle grandi responsabilità che Fini si porta addosso e che lui i nome di Buttiglione ha stimolato la scissione del movimento sociale non ha alzato un dito neppure il dito mignolo per impedire quando io al congresso dalla tribù ho invitato un fine a fare qualcosa per evitare la scissione lui ha risposto con un comunicato arrogante spregiudicato cinico che ha danneggiato la nostra comunità umana e politico quindi lui deve recuperare adesso che cosa ecco io sono rimasti in Alleanza nazionale perché casa mia e però bisogna costruire un partito democratico non è possibile avere un partito a Berlusconi dove conta lui non contare sull'altro dove la classe dirigente viene fatto sul piano dal favoritismo delle amicizie dove si riunisce il consiglio nazionale il primo dal nuovo partito come lei sa e durato un'ora parla Pini Fini fa il comizio e la classe dirigente si dissolve quel sto non è
Il movimento che dovevamo costruire fa nuova repubblica questo sa di vecchio questo sale craxismo lo dico molto serenamente con molto senso di responsabilità perché noi qui abbiamo tanto consenso tanti giovani tanta gente non possiamo hanno Roma dove con l'anticomunista eravamo il primo partito adesso con questa grande democratica coalizione abbiamo regalato al PDS essere primo partito a Roma