Un testo più rigido di quanto il Governo avrebbe voluto per il contributo apportato dalla destra, necessario per la scarsa maggioranza parlamentare dell'esecutivo all'Assemblea nazionale ma anche per il concorso dell'estrema sinistra di Melenchon, che su una pregiudiziale al Senato ha votato insieme con la destra di Le Pen.
Contro il testo, dunque, hanno adito il Consiglio costituzionale non solo 60 deputati e 60 senatori della sinistra che non avevano votato … la legge, ma anche il Presidente della Repubblica e la Presidente dell'Assemblea nazionale, anch'ella appartenente alla maggioranza.
Giovedì 25 gennaio è arrivata la decisione che, più che ricorrere a censure di merito, per incostituzionalità di varie parti della legge messe in dubbio dagli esperti, ne ha censurato una parte rilevante per estraneità di materia, facendo cadere quegli emendamenti che i francesi chiamano "cavalieri legislativi".
Abbiamo chiesto al professor Stefano Ceccanti, ordinario di Diritto pubblico comparato all'Università La Sapienza di Roma, un approfondimento e una valutazione.
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