La presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene alla Cerimonia solenne del Giorno del Ricordo presso il Monumento nazionale "Foiba di Basovizza"

Provocazione della legge istitutiva del Giorno del ricordo
Doverosamente e tempo di bilanci e va riconosciuto che quella legge ha senz'altro funzionato e funzionato anche piuttosto venne di anno in anno abbiamo assistito o un crescendo di iniziative i cerimonieri manifestazioni
Se ancora tutto il mondo della scuola che va stimolato ma anche su questo fronte qualcosa comincia a muoversi
Il nostro slogan è sempre stato ricordare per capire ed è sul secondo termine il capire che bisogna ancora lavorare
Se occorre riguardo un altro diversa Mario
Sono trascorsi trentatré anni da quel tre novembre mille novecentonovantuno quando il sacrario di Basovizza ci furono visita del capo dello Stato Francesco Cossiga
Era la prima presenza istituzionale in questo luogo
E già questa circostanza rende meritevole di ricordo
La visita del presidente brevissima del Pontormo Carona si ginocchio per una carriera e dopo qualche secondo si allontana tutto nel silenzio
Ma il giorno dopo rilasciata al Corriere della Sera dichiara dizioni a dir poco esplosiva
Sono parole di piombo e di fuoco quelle di Francesco Cossiga
Merita analizzarle nel loro testo letterario dichiara
Sono venuto a rendere omaggio a questi caduti italiani infoibati dei comunisti Titini che avevano occupato il nostro Paese
Sono parole sue che fanno finalmente piena luce su tutta questa vicenda danno risposta a tutte le domande rimaste oscurate rimossa
Cosa è successo delle persone tante persone sono stata assassinata
Chi sono state le vittime dei cittadini italiani
Chi sono stati gli assassini i comunisti di Tito
Qual è il movente Lupo azione jugoslava di una parte del nostro Paese
Nelle parole del presidente in sella pura e semplice verità tutta la verità nient'altro che la verità
Ma in quelli che reazione Presidente Cossiga è andato ben oltre ritorniamo alle sue parole
Mi sono inginocchiato per chiedere a questi tre miliardi per o no del fatto che la classe politica non avesse avuto fino a quel momento il coraggio di renderò omaggio a questi caduti
è il suo riconoscimento di quella sorta di pena aggiuntiva che è stata inflitta Ireland armati
Una cappa di silenzio e di oblio sul loro dramma una sorta di grande menzogna che continuerà a gravare venne a lungo ci vorrà nel due mila quattro una legge dello Stato per cominciare a sollevare questo veneto
Cossiga aveva cercato di farlo già nel mille novecentonovantuno ma il presidente Cossiga in quell'occasione era andato ancora più a fondo ritorniamo alle sue testuali parole
L'attuale regime italiano e dominato da quella pseudo cultura democratica che è stata propinata per quarant'anni in modo egemonico
Tanto per intenderci quella cultura che mi ha impedito fino a domenica scorsa di andare a Basovizza
E la parte più esclusiva delle sue dichiarazioni
Chi è stato una pseudo cultura democratica una sorta di potere occulto che ha imposto non solo il silenzio omertoso su foibe ed esodo
Ma anche impedito a Francesco Cossiga al Capo dello Stato di andare ad Affori
E chi sono stati questi soggetti così potenti così occulti così manipolatori condizionatori
Richiamo la parole Presidente
L'attuale regime soprattutto nominato non tanto della cultura comunista ma da quella pseudo cultura che ci è stata propinata per quarant'anni come cultura democratica
E conclude con una formazione esplosiva
Altro che Liberazione
Grazie presidente sì aveva indicato la strada per stampare gli autori i registi della Grande menzogna
L'impegno deve essere più che mai quello di proseguire in questa ricerca questo recupero della verità
Magari attivando una commissione parlamentare che faccia luce su questa grande menzogna
Raccogliere il messaggio di Francesco Cossiga di quel tre novembre mille novecentonovantuno e un preciso dovere che noi tutti ma in primis della politica
Approfondire quel suo altro che Liberazione deve essere un impegno di giustizia e di verità
Verso i martiri delle Foibe verso i loro cari verso il popolo Giuliano dalmata che ha subito per decenni il peso della Grande menzogna
Ma è anche un obbligo un impegno verso noi tutti cittadini della madrepatria Italia
Indagato a Roma il sindaco di tenta di piazza
Carissimi i familiari delle vittime gentile Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni grazie
Grazie veramente ricorre a nome di tutta la città dei familiari delle vittime degli esuli per essere qua oggi
Sentire vicepresidente erosione mi risentono Tajani grazie bassa presenza e partecipazione in questa giornata
Gentili misti della cultura Gennaro Sangiuliano all'istruzione Giuseppe Valditara allo sport Andrea Abodi
Ai rapporti con il Parlamento Luca Ciriani grazie per tutto ciò che state facendo ebbe l'attenzione e vicinanza sincera che il Governo ha riservato a Trieste riportati cerimonia di oggi in occasione del Giorno del ricordo
Carissimo governatore del professor Giulio ma se mi hanno Federica prefetto Trieste Pietro Signorello gentile Presidente la Regione Piemonte Alberto Cirio vicario generale delle docce di Trieste monsignor televisivi
Rappresentante la stazione del di esuli istriani fiumani e dalmati del comitato per i martiri delle Foibe della Lega nazionale della Federazione grigio verde degli alpini e di tutte le associazioni combattentistiche e d'arma
Carissimi ragazzi delle tante scuole arrivate oggi in questo monumento nazionale grazie per la vostra importantissima presenza
Gentile ufficio del Comune di Trieste mi complimento pre-valutazione di tutto l'incontro
Il calendario degli eventi autorità politica militari e religiose
La retorica del Moro si trovano se non entriamo nel merito noi comprendiamo fondo quello che in queste terre accaduto
Tre settembre quarantatré febbraio quarantasette a guerra finita per mano dei partigiani comunisti di Tito altri hanno lasciato una lunga scia di sangue
Solo vent'anni fa la storia ritrovata l'altra parte della memoria e il trenta marzo del due mila quattro il Parlamento italiano ha istituito il Giorno del ricordo per non rare i martiri delle foibe le vittime delle Todd Uliano dalla nota del nostro confine orientale
Sempre nel due mila quattro
Cause importanti si sta in occasione dei cinquant'anni del ritorno di Trieste all'Italia ho sentito il dovere di far diventare questo luogo della fuori Basovizza il sinodo dei drammi che hanno interessato il confine orientale durante la seconda guerra mondiale
E nel due mila sette monumento nazionale del Senegal valorizza ha ritrovato il suo doloroso onore
Così come ho voluto venisse realizzato negli stessi anni il centro di documentazione gestito dalla Lega Nazionale alcune diciotto sempre dal sindaco ha consegnato l'onorificenza
Della Civica benemerenza del Comune di Trieste per il grande impegno profuso verso le nuove generazioni sia proprio sempre operato applica a Trieste potesse acquisire il ruolo di capitale morale di tutti gli italiani da Adriatico orientale sono ditte sono felice vedendo che ci siamo riusciti
Come ho più volte sollevato pesce consumato lo l'olocausto delle foibe
Dove Stati governi e politici voltando lo sguardo altrove sono stati complice delle mire ammesso mistica del carnefice maresciallo Tito
Dei trattati di pace la ridistribuzione dei confini è una prostituta l'esodo trecentocinquanta mila italiani da Istria Fiume Dalmazia
Braccati dagli assassini comunisti Titini e costretti ad abbandonare tutto per salvarsi la vita questi nostri connazionali erano uno di quegli anni una patria matrigna
E non scordiamoci quello che scrisse il compagno Palmiro Togliatti quanto più parte dell'Italia dell'intera Jugoslavia più parte dell'Italia sarà libera
Anche se con incedere del tempo sono sempre meno le testimonianze dirette il loro vissuto viola sempre la nostra memoria
E quindi non solo ricordare far conoscere sempre e comunque quando caduto per non tradire noi stessi soprattutto gli esuli fiumani istriani e dalmati
Cari ragazzi durante la secondo guerra mondiale dei quaranta giorni di terrore di occupazione della città da parte delle Bestie di Tito migliaia di italiani e non solo venivano gettati questa poi va e in altri voragine Cimolin solo perché hanno la colpa di essere italiani della Venezia Giulia della Dalmazia o servitore delle istituzioni dello Stato come carabiniere o finanziere
Venivano legate al rione gattino il filo di ferro è posizionato sul bordo il baratro
Una scarica di mitra facilitare i primi cadendo nell'oscurità si portano vivi tutti gli atti del per molti la cava la morte non arrivava subito ma dopo lunga agonia causato della zia l'azione della cara delle ferite
Sì il dodici giugno si è quello anche la liberazione delle truppe di Tito che hanno gettato eccitamento ed ora dei quaranta giorni di occupazione
Sono tante troppe le orrende storie scoperte raccontato e documentato questo orrendo periodo
Che purtroppo per tantissimo tempo è stato negato da molti che a loro volta convennero azioniste conniventi diciamo sporcate le mani del sangue di innocenti paga un rigore l'episodio simboliche questa di Roma tragedia
Tra questi la tragica vicenda che qualcuno ha cercato invano di negare sino a pochi anni fa della Pora norma corsetto
Una giovane di ventiquattro anni di Santa Domenica divisi inadatte al venticinque settembre quarantenne prelevata i militari
Per essere poi legato a un tavolo e violentata per ore da diciassette Bester per poi essere gettata nuda in una foiba con le braccia legate con filo di ferro i cenni pugno adatti
Particolarmente toccanti altre parole cantautore Gino Paoli
Parte della famiglia di mia madre morì in poi Bata i miei parenti non erano militanti fascisti erano persone perbene
Pacifiche la caccia all'italiano faceva parte della strategia di Tito i partigiani Titini appoggiati ai partigiani comunisti italiani beh non la prendo di notte un colpo erogare Poggio nelle foibe mia madre mia zia non hanno mai perdonato
Ne ricordano specie i nomi dei loro cari spariti in quel modo se dovesse arrivederci è un corpo una tomba una memoria
La propaganda religiosa depredata del ritorno avuto pietà nemmeno di don Bonifacio
Per moltissimo tempo se cercano di negare questi crimini di testi scolastici di nome se non ha un'opera da parte della storia
Si è cercato di rimuovere il ricordo di questi crimini di genocidio il figlio di negazionismo ricordiamolo sempre
Ma fortunatamente la luce della verità è più forte nel buio dell'oblio e molte cose sono cambiate nel tempo molto è stato fatto si sta facendo suo produttore ancora tanto se vorrà fare
Il perdono tempo del novantuno e presidente Repubblica Cossiga si è inginocchiato davanti a questo monumento nazionale per rendere omaggio a riconoscere le responsabilità italiane nei confronti di Marghera e Forlì
Ma mano a quel tempo trascorre le tantissime testimonianze tenuto sotto silenzio
Hanno almeno avuto la consolazione di vedersi riconoscere grazie al merito di tante persone tra cui il proiettore del Figurella terra rossa che porta all'attenzione dell'opinione pubblica questa parte della storia dell'altra metà della memoria
Sono sempre più i libri che vengono pubblicati
La strada della verità è lunga e tortuosa Monate portando chiesto il riconoscimento è stato fatto nel mio secondo mandato voi non certo nel due mila dieci in piazza Unità dei tre presidenti d Italia con Napolitano della sua vediamo un Thor all'approvazione così Previti
Ora risoluzione due mila diciannove il Parlamento europeo ha equiparato i crimini dei regimi comunisti a quelli del nazismo
L'Europa tutto ha riconosciuto l'atresia delle foibe e dell'esodo ha riconosciuto il comunismo e l'altra faccia dovrebbe insomma
Nel luglio del due mila venti dovuto anche alle nove piacere sempre l'azienda in quella città diventerà per la prima volta un lido dell'ex-Jugoslavia nella persona del presidente a Repubblica Slovenia borough Pacoro venire in questo luogo e in mano nella mano
Con il nostro presidente Sergio Mattarella rendono omaggio ai nostri martiri con una preghiera
Nell'agosto dello stesso anno la commissione governativa va bene che indaga sui crimini Titini ha denunciato al mondo lo scorrimento della polpa dei ragazzini fra i resti di duecentocinquanta persone il suo lavoro e continuato sua del Settecento settecentocinquanta fosse
Dove ha riesumato migliaia di vittime passate per le armi delle squadre di minacciano di Tito citata di almeno cento mila otto persone tra italiani sloveni croati e serbi eliminati i nodi una pulizia etnica e politica
Un altro gesto apprezzabile importante arrivavano anche dall'autorità croate col ritrovamento di una polpa del sindaco di piume Riccardo Gigante fatto sparire dalle milizie intinto nel maggio riguarda cinque
Dice le reti sono stati restituiti e traslata al vittoriale al fianco di Gabriele D'Annunzio
Porno seicentocinquanta i pullman in poi vatti da Tito
Oggi con grande soddisfazione delicata Presidente però nel suo governo qui ampiamente rappresentato per aver dato il via alla creazione di un luogo del ricordo nella nostra capitale
Una presenza importante fondamentale per far conoscere il giovane De future generazione quanto successo in queste terre come dichiarato avvilito San Giuliano citate di un dovere storico verso via del ricamo subito dittatura comunista di Tito
Oggi covate tanta soddisfazione orgoglio arringato questo governo per fortemente voluto arredare il treno del ricordo userà itinerante che verrà inaugurato dopo questa cerimonia dal presidente Belloni
Il convoglio che ho promesso ha visitato e racconterà questi tratti infatti partirà da tre
Chieste attraversano tutta l'Italia
In un lungo percorso e ricordo per arrivare fino a tanto si fermerà anche la sua sono di Bologna dove ne potrà infatti gli attivisti di sinistra si rifiutano di tornare utile dell'acqua i nostri errori
Veniamo additati come fascisti quando non solo italiani costretto ad abbandonare tutto passava la propria vita
Più volte da questo luogo sacro ho chiesto di porre rimedio uno del rione dello Stato italiano e nel sessantanove ha insignito il boia Tito con la più alta onorificenza al nostro Paese di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana
Sempre in questo luogo dove Di Pietro lamento e sempre da sindaco orgoglio autentica commozione ringrazio a nome della città è parlamentare del centrodestra di questa Regione
E stanno discutendo e portando avanti una Commissione affari costituzionali tra Camera una proposta di legge per la revoca di questa alta onorificenza carne del gettito al momento purtroppo nonostante tutto
Operatore ha raccolto alcuni deputati della sinistra e centrosinistra ritengono ancora inopportuno togliere l'onnipresenza Tito dico queste persone che lei può ebbe l'esodo sono era tardi ed è il nostro Paese non di una parte chiedo a queste persone e fa parte di questo momento storico
Ricordo a queste persone che continuare a negare questi fatti cercando di rimuovere ricordo dunque rimane o dire promettono di nuovo onore ai martiri delle Foibe o in ore ai nostri esuli viva Trieste viva l'Italia viva la verità
Prende la parola il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Federica
Voglio iniziare ringraziando il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
I ministri a Bodini Ciriani
Il ministro San Giuliano il ministro Valditara e il vicepresidente del Consiglio Tajani
Per aver deciso con una presenza così importante del governo di essere qui oggi
Ringrazio mente il Sindaco il prefetto e tutte le attività civili e religiose
Ringrazio l'associazione iscritti che tutti i cittadini più presenti
Ho iniziato con questi ringraziamenti che sono nella norma ma qui non sono normali
Dico che qui non sono normali
Perché quanto oggi e nei vent'anni è stato fatto dall'approvazione
Della Giorno del ricordo
Non è normale o non era normale
Non era normale perché le verità i drammi il sangue che ha intriso questa terra era stato sempre negato
E guardate che queste iniziative non servono solamente e ovviamente doverosamente per onorare chi è stato perseguitato ucciso che ha dovuto lasciare la propria terra
Non viene soltanto fatta non solo sostato fatte per ricordare chi ha costruito questa terra
Con la sofferenza
Ma tutte le iniziative che vengono fatte mi auguro vengano fatte sempre di più anche nelle scuole
Sono fatte per costruire il futuro
E lei iniziative ricordate dal sindaco Roberto Di Piazza
E ricordo l'ultima più simbolica la presenza del presidente Mattarella e Parkour proprio in questo luogo
Sono proprio la costruzione del futuro
Ma il futuro non
Di Trieste del Friuli-Venezia Giulia il futuro dell'Europa
Ma il futuro dell'Europa non si può costruire senza verità
E chi vuole continuare a negare
Le sofferenze di queste terre
Le persecuzioni di queste terre le persecuzioni del comunismo ti Tino non soltanto verso gli italiani
Ma verso Slovenia verso croati massacrati uccisi nelle foibe vuole negare il futuro non soltanto mentire sul passato
E questa responsabilità hanno
Invece le persone che sono qui oggi hanno stanno facendo proprio l'esatto opposto
Proprio pro futuro di condivisione nell'Europa un futuro di pace nell'Europa
E noi lo diciamo da una terra di confine
Proprio per questo la verità è indispensabile per costruirlo
E per questo ha voluto iniziare che Fini ovviamente con i ringraziamenti
Perché sono fondamentali iniziative come queste soprattutto se valorizzate da una presenza così in posa del così importante del governo mai fondamentale quello che possiamo costruire ogni giorno facendo conoscere
Dobbiamo ovviamente e penso l'abbiamo fatto con forza le dichiarazioni del sindaco di piazza di poco fare solo testimonianza
Combattere i chi vuole negare combattere le parole di chi vuole negare
Combattere le parole di chi vuole ridurre quanto accaduto ma soprattutto dobbiamo far conoscere
Perché chi oggi magari da per scontato sapere cos'è accaduto
Ma tante ragazze tanti ragazzi del nostro Paese nelle scuole del nostro Paese non conoscono cos'è successo del confine orientale dell'Italia
Non conoscono chi ha dovuto scappare esiliato dalla propria terra ed è arrivato magari anche in Italia abbia ricevuto dei sassi invece che un aiuto perché anche questa caduto
Perché è vero raccontavano che scappavano dal Paradiso dal paradiso comunista ti tiro anche queste accaduto
Non sanno
Che famiglie sono state spezzate uccise fare di perché persone innocente sono state legate col fil di ferro e gettate ancora vive in una fossa chiamata Fois
Quest'oggi
Per onorare chi ha costruito il futuro che oggi stiamo vivendo
Noi dobbiamo fare raccontare la verità e oggi la giornata del ricordo è una testimonianza di verità grazie
Trenta
Prende la parola il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni
In questa loro ringrazio ovviamente il sindaco di piazza al presidente
Federica i ministri le autorità
Ringrazio e saluto il presidente della Lega Nazionale Sandoz Sardos Albertini tutte le associazioni tutti i cittadini presenti
Io sono venuta diverse volte nella mia vita qui
A Basovizza
A rendere omaggio a questo sacrario
E ogni volta che l'ho fatto me ne sono andata con
Con qualcosa di più nel cuore
Perché questo è un luogo
Del cuore
è un luogo che ci dona sempre qualcosa
Ti prezioso un'immagine uno sguardo un'emozione
Una storia da raccontare al ritorno a casa
Sono venuta qui da ragazza quando
Lo facevano in pochi ieri
Farlo significava essere additati accusati isolati
Sono tornata qui da adulta per celebrare finalmente il giorno del ricordo quel giorno quel giorno del ricordo che
Spazzava via una volta per tutte
La Cal la congiura del silenzio
Che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe il dramma delle sodo nell'oblio nell'indifferenza
E torno qui oggi con qualche ruga in più
E con responsabilità sulle spalle che da ragazza
Non avrei mai immaginato che un giorno avrei avuto
E torno per
Assumermi un impegno
Per assumermi un impegno solenne e cioè fare la mia parte
Perché venga trasmesso ai nostri figli
Quel testimone del ricordo che voi con la vostra tenacia con il vostro coraggio con il vostro orgoglio avete consentito che ci venisse consegnato
Perché i nostri figli a loro volta
Lo trasmettano ai nostri nipoti affinché la memoria di ciò che è accaduto
In barba a chi avrebbe voluto nasconderlo per sempre
Non svanisca invece mai
Uno dei padri della nostra nazione Giuseppe Mazzini diceva
Che la patria la famiglia del cuore
E se è così è così
Allora voi
Che quella patria avete difeso e Amato
E così contribuito a costruire sia della nostra famiglia
Siete madri padri sorelle fratelli
Nonni zii cugini e i vostri ricordi sono i nostri ricordi le vostre lacrime sono le nostre lacrime le vostre storie sono le nostre storie è una storia di famiglia
Quella
Quella di monsignor Luca mosso
Ultimo vescovo di Fiume italiana
Lasciando fiume
Per sfuggire ai controlli alle perquisizioni della polizia della polizia Titina
Taglio in tre pezzi il suo Tricolore e lo nascose in tre valigie differenti
Con la parte verde abbozza il calice
Con la parte bianca un vangelo
Con la parte rossa una Bibbia
Arrivato in Italia a ricucire la bandiera
Egli compose la sua Trinità di italiano
Morirà da esule a Pisa
E verrà sepolto con una croce e con la bandiera di fiume sul cuore
è una storia di famiglia la storia di Angelo Adama meccanico ebreo sulla pelle un tatuaggio numero cinque nove zero zero uno con cui nazisti lo avevano marchiato dopo averlo detto deportato a Dachau
Da quell'inferno si era salvato
è una volta tornato a Fiume aveva ripreso la quota e la sua attività sindacale
Qualcuno aveva provato a dirgli che quello che faceva
Poteva dare fastidio però
Lui non aveva ascoltato
Il quattro dicembre quarantacinque Titini lo prelevarono con la forza insieme a sua moglie lui non si seppe più nulla e quando la loro figlia comincio a fare domande spari anche lei e i loro corpi non sono mai stati ritrovati
è una storia di famiglia quella di o da Carboni trentanove anni impiegata prelevata e trascinata dai Titini davanti alla foiba di vicinanza
Sapeva quale fosse il suo destino
Ma non voleva dare ai suoi aguzzini
La soddisfazione di spingerla giù e allora si gettò nella foto impatta sola criticando viva l'Italia
E tanti altri sono morti gridando il loro amore per l'Italia
E
è vero noi oggi siamo qui in terra
Siamo qui per ricordare degli innocenti trucidati cento
Ma siamo qui anche per chiedere ancora una volta perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica
Per il silenzio colpevole
Che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale e siamo qui per rendere omaggio a tutti gli istriani i Giuliani dalmati
Che per rimanere italiani decisero di lasciare tutto
Case beni terreni per restare con l'unica cosa che i comunisti Titini non potevano togliere loro e cioè l'identità così più umani istriani
Dalmati
Pagando un prezzo altissimo hanno deciso di essere italiani due volte
Italiani per nascita
E italiani per scelta
Hanno deciso di seguire i loro cuori di portare con sé oltre a un pugno di terra o qualche piccolo frammento dell'Arena di Pola di di Pola qualcosa che nessuna polizia politica nessuna con sino può strapparti vi via
Che l'amore per ciò che sei
Per la Terra nella quale affondano le tue radici per la famiglia che ti ha generato per le tradizioni che ci hanno accompagnato
Perché ovunque ti troverai quella sarà la tua casa
Non qualcosa che ti circonda ma quello che ti porti dentro
L'Italia allungo non ha ricambiato quell'amore
Certo non lo fece sempre con quegli esuli che scappavano
Per ricongiungersi alla loro comunità
è stato citato torna alla mente il treno
Partito
Da Ancona nel febbraio del quarantasette che conduceva gli esuli partiti da Pola nei vari campi profughi
Quando quel treno si fermò nella stazione di Bologna venne preso a sassate
Il latte che era destinato ai bambini che erano ciascun stato di disidratazione
Venne buttato sulla rotaia
Gli esuli vengano insultati fu impedito loro di scendere
Da chi aveva come padre un'ideologia
E considerava un tradimento preferire la propria appartenenza nazionale a quella ideologia
Quel treno è stato rinominato il treno da vergogna
Ma quando sarà finita questa cerimonia
Noi ci recheremo nella stazione di Trieste per inaugurare un altro treno un treno storico simile a quello che all'epoca porto gli esuli nei vari campi profughi in Italia che compirà un viaggio da nord a sud
Non per riaprire
Ferite del passato non per dividere ancora ma per chiudere un cerchio
E sanare quella vergogna
Per accompagnare idealmente quegli esuli in un'Italia che oggi con
Conosce la loro storia e riconoscenti il loro sacrificio
E ricucire quel sentimento di solidarietà
Sul quale qualsiasi nazione degna di questo nome si fonda
è una solidarietà di insegnate la verità storica che per noi è un patrimonio da condividere anche con i popoli
Delle Repubblica di che Slovenia Croazia con lo stesso spirito di pacificazione che ha portato le città di Gorizia e Nova Gorica condividerà la candidatura poi ottenere insieme l'assegnazione a titolo di capitale europea della cultura nel due mila venticinque
Con la come l'orazione di oggi e con l'inaugurazione del treno noi celebriamo il ventesimo anniversario della legge novantadue del due mila quattro esibisce il giorno del ricordo
Una legge spartiacque che ha permesso di scrivere pagine di storia che non erano mai state scritte
E ha consentito in questi vent'anni
Di compiere tanti passi in avanti
E grazie a quella legge alla tenacia di chi l'ha portata avanti se oggi è normale parlare di foibe a scuola
E grazie a quella legge se oggi artisti cinema del cinema e della tv rendono omaggio la vicende anche in prima serata certamente sul servizio pubblico
E grazie a quella legge se la storia delle foibe e dell'esodo è entrata nei libri di storia oggetto di ricerche documentazioni approfondimenti
E voglio anche ringraziare il Parlamento italiano che proprio in questi giorni lavora per rafforzare implementare quella legge perché cento si può sempre fare di più
è grazie a quella legge
Insomma se
Il fiume carsico del ricordo emerso in superficie
Ha intercettato affluenti è diventato forte impetuoso
E oggi risplende in tutta la sua bellezza alla luce del sole una luce che nessun tentativo riduzioni sta negazionista o giustificazioni sta di quella tragedia che spesso ancora riemerge potrà mai oscurare
Una storia tutta italiana che noi vogliamo contribuire a perpetuare nel tempo anche con la nascita del Museo Nazionale del ricordo
Insegnò che sorgerà a Roma
Nella Capitale d'Italia
Perché questa è una storia che non appartiene a una piccola porzione di confine o di quel che resta dell'esodo del popolo Giuliano Dalmata
Ma è una storia che appartiene all'Italia intera e l'Italia intera deve avere la possibilità e l'occasione di dirvi Grazia grazie
I gonfaloni la città di Trieste decorato di Medaglia d'Oro al Valor militare e della città di Muggia decorato di medaglia d'argento al valor militare lasciano il sacrario
Abbiamo la petizione