Convenzione Nazionale dei Gruppi progressisti di Camera e Senato

E che i signori possiamo dare inizio
A questa convenzione nazionale indetta dai gruppi progressisti della Camera e del Senato
E dedicata come loro sanno
Al problema dei rapporti tra le trasformazioni dell'università e lo sviluppo economico e civile della società italiana in questa seduta mattutina avremmo innanzitutto il saluto dei rappresentanti delle istituzioni accademiche l'Istituto degli studi filosofici
Professore Capaccio vedevo rappresenta che tra l'altro ha il merito di a dirci ospitati in questione sa che poi pregherei naturalmente i rettori delle nostre università di se lo credono ma io spero di sì di portarci il loro saluto
Noi esprimiamo allora innanzitutto la gratitudine per la presenza che ci hanno assicurata
Autorevole e competente così come ringraziamo tutti i colleghi che non colleghi che hanno risposto all'invito e sono interventi poiché siamo già in ritardo sul ruolino di marcia e poi che la densità dei lavori non consente eccessivi spostamenti
Io penso di abbreviare al massimo i preliminari e di dare subito la parola ai rappresentanti delle istituzioni culturali accademiche così come prima o accennato
Pregherei quindi professore capace Oli che per così dire e nostro ospite di se lo ritiene rivolgere le parole
Dico diciamo saluto ai commenti
Grazie senatore autorità colleghi signore e signori mi è stato chiesto nella mia qualità di membro del consiglio scientifico di questo istituto di rappresentare il suo presidente l'avvocato Gerardo Marotta che non è potuto intervenire alla introduzione questo convegno e per me questo è un grande onore ma è anche una grossa responsabilità
Perché non si tratta soltanto di fare gli onori di casa ma anche di presentare ad un pubblico estremamente qualificato
I fini di un istituto privato che svolge il ruolo sia di ricerca che di Dida
Un ruolo nel mondo della cultura che l'istituto incarna nella sua accezione più vasta accezione più vasta del termine cultura in quanto si occupa sia della filosofia e l'accezione tradizionale di questo termine che della filosofia della natura nell'accezione più moderna di questo termine
Forse è superfluo che io Melville lustri le attività di questo istituto perché probabilmente tutti voi le conoscete molto bene
Ma è mio dovere spendere qualche parola per farlo se voi se qualcuno di voi ha speso anche soltanto una giornata e all'Inter all'interno di questo splendido Palazzo di Serra di Cassano si sarà reso conto della molteplicità di manifestazioni e della ricchezza dei temi trattati
Vorrei dire che l'istituto e vivo e vitale
Rivolto alla futuro ma è anche radicato sulla cultura solidissima di questa straordinaria città che Napoli che offre delle opportunità a chi vuole coltivare
Ingegno ci vuole coltivare la scienza vuole coltivare il sapere che altre città non offrono e questo io lo voglio dire proprio perché non sono napoletano
Vorrei dire che un altro pregio dell'istituto è che esso si pone come araldo della cultura basti pensare agli appelli per la filosofia per la ricerca umanistica e voi potrete trovare il in diverse lingue nella programma dell'istituto appelli con i quali l'istituto si è proposto come faro di guida per le coscienze degli uomini colti del mondo
E devo dire che l'istituto è davvero presente grazie anche al dinamismo del suo presidente nelle sedi più prestigiose il Parlamento europeo le Nazioni Unite le università del Nord America
Quello che io sto dicendo e certificato da innumerevoli attestati la firma di somme autorità del mondo della cultura ed al fiorire di iniziative che portano l'etichetta dell'istituto iniziative che coprono l'Italia Napoli in particolare in Italia e l'Europa e talvolta l'intero l'intero globo tra tutte ne voglio citare una sola perché la più recente
Né i venti anni
Dalla nascita del
Del dell'istituto esserlo stanno per l'appunto
Ci sarà a Parigi e verrà inaugurata lunedì prossimo una mostra di seicento pubblicazioni scientifiche alla Chapelle de la Sorbonne
Voluta dal presidente Mitterrand alla presenza del Presidente dell'università parigine
Una occasione prestigiosa nella quale di nuovo si manifesterà l'attività di questo istituto e al medesimo tempo se ne celebrerà
La
Ormai lunga e importante storia come dicevo non è un istituto che guarda esclusivamente alla ricerca umanistica come si potrebbe pensare
Giudicando dal nome la ricerca scientifica è ben presente in questo istituto
Che ha aperto a tutte quelle istanze culturali che a loro volta generano un'apertura verso la la società io credo anche perché porto una testimonianza personale che si esperienza di molti dei presenti in questa sala quella di avere proposto all'avvocato Marotta una qualche iniziativa didattica culturale di ricerca o altro per sentirsi rispondere
Entusiasticamente magnifico facciamola
In questa voglia di fare e in questa voglia di realizzare in questa voglia di proporsi che sta una delle molle delle cariche dei valori che io giudico più importanti di questo istituto non voglio poi dimenticare la grande opera di mecenatismo
Svolta dall'Istituto medesimo molti sono i giovani non pochi meno giovani e numerosi anche gli enti che devono i loro successi nella sopravvivenza di importanti linee di ricerca
Così come il lancio di iniziative affatto nuove alla generosità dell'istituto
Uno dei motivi ricorrenti nelle conversazioni l'avvocato Marotta e di ricordare come questa città abbia avuto decapitata la propria intellighenzia
Nei famigerati moti rivoluzionari famigerati per la repressione naturalmente moti rivoluzionari mille settecentonovantanove
E questo sia stato secondo l'avvocato la conseguenza dei tanti mali di questa terra
Io non sono in grado di dire se questo sia completamente vero o se la storia debba rivedere questa posizione sono sicuro però di una cosa sono assolutamente incerto
Che questo esemplifica questo fatto esemplifica il modo di pensare dell'avvocato e quindi del dell'istituto medesimo la cultura come memoria qui è la cultura come ricerca che devono porsi alla guida di ogni società civile e proprio in questi giorni varrebbe la pena di ricordare che guai a quel popolo che si facesse trascinare per vie diverse
E su questa considerazione che voglio soffermarmi ancora un istante per sottolineare l'importanza di questo convegno che è stato voluto anche dall'istituto un convegno che vede dialetticamente rappresentate nel suo titolo due anime della cultura che cresce l'università intesa in in questo senso come momento di formazione
E gli istituti di ricerca che possono essere o non essere universitari ma che comunque attingono all'università per il reclutamento delle nuove leve
Io sono particolarmente interessato perché mi trovo qui non soltanto come membro del consiglio scientifico ma come docente universitario e anche come direttore di di un ente di ricerca dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte quindi sono particolarmente sensibile a tutti i grandi problemi
Che riguardano e l'università e la ricerca in generale
Potremmo elencarne alcuni
Che riguarda che sottolineano tra l'altro la sperequazione tra le diverse aree geografiche del Paese una sperequazione che dovrebbe primo coi cessare
Alcune domande come insegnare cosa insegnare a quali e per e per quali livelli insegnare come interfacciare il mondo produttivo con quello della ricerca e come non soffocare la ricerca di base perseguendo l'ottica ottusa del solo profitto come rimanere al passo
Delle grandi nazioni senza perdere il gusto per le nostre radici né per la nostra peculiarità culturale queste sono alcune delle domande che io penso questo convegno vorrà e
Vorrà e dovrà porsi
Potrei essere un attimo più preciso andando nello specifico del mio lavoro l'Italia grandi tradizioni astronomiche che risalgono ai primi del Seicento risalgono a Galileo
Oggi dopo un avvio di secolo in sordina l'astronomia italiana e tra le prime del mondo ma a quale prezzo e per quanto tempo e soprattutto perché
Dopo che un'intera generazione di scienziati privi di risorse ha dovuto accontentarsi delle briciole oggi stiamo per inaugurare i primi grandi strumenti nazionali li dobbiamo anche al senatore Roberto
In parte
Ma al medesimo tempo assistiamo all'ennesimo taglio dei finanziamenti
Alla paralisi ed è la seconda dell'Agenzia Spaziale Italiana ad un'assurda ed ingiusta sperequazione nella distribuzione delle risorse tra Nord e Sud
Pensate che l'Osservatorio strabico di Capodimonte e l'unico osservatorio astronomico nel Meridione consiglia continentale d'Italia a fronte di nove osservatori astronomici nel Nord che nel centro dell'Italia
Dovrei anche parlare delle strutture logistiche ed organizzative delle leggi di riordini e perché no per i concorsi
Se ne parla molto in questi giorni questa mostruosa macchina che purtuttavia generato una categoria di addetti ai lavori che molti grandi paesi del mondo ci invidiano
Chiudo quindi ricordando un passo di Niccolò Machiavelli in una lettera a Francesco vettura celebre lettera a Francesco Vettori quando ricorda di togliersi i panni da contadino dimettersi gli abiti regali curiali
Per andare a Paci nel sì di quel cibo che Sollum è mio e che io nacqui per lui spero che in questa giornata mesi possa dibattere di come raggiungere l'ideale
Di un mondo in cui ognuno si è posto in condizioni di pace sì e di poter cucinare il cibo della mente
Ringrazio il professore capace oli
Sia per il suo personale contributo sia perché qui rappresenta l'Istituto italiano di studi filosofici
E passerei la parola
A i colleghi re ai rettori presenti
Nell'ordine che vogliamo se intendono intervenire come dicevo prima io auspicherei
Allora c'è il professore pesanti se vedo lei qui elencato cioè il professore in terra il professore Maggi
Mi permetto di venire prima io non fattivo lontani sono assai chiedere appare rappresentante della conferenza dei rettori
Signor giudice aprendo indegnamente il posto del sindaco Bassolino solo momentaneamente il romeno
Prisco
L'autorità tutte onorevoli parlamentari magnifici Rettori cari colleghi signore e signori la mia presenza qui in occasione dell'inaugurazione di questo convegno su università e ricerca
Nella duplice veste di rappresentanza della conferenza dei rettori delle università italiane
Per delega del suo presidente rettore Blasi
E direttore di una università della Campania
Vuole essere una testimonianza della grande preoccupazione dei rettori
Per i gravi problemi che università italiane sono chiamate ad affrontare in questo particolare momento storico che esige una ponderata e coordinata svolta programmatica innovativa
Del sistema dell'istruzione superiore nel nostro Paese
Pur essendo consapevole che in questa occasione il mio compito e quello di porgere
Un indirizzo di saluto a tutti i convenuti cosa che faccio con molta cordialità per conto della conferenza dei rettori a nome del rettore Paolo Blasi impossibilitata intervenire per un impegno all'estero e per conto della Seconda Università degli studi di Napoli che mi onoro di rappresentare
Non posso esimermi tuttavia dall'esprimere alcune Brady considerazioni che attengono alle condizioni in cui il sistema universitario e costretto attualmente adoperate
Mi sia permesso innanzitutto di manifestare il primo motivo di compiacimento
Per il fatto che in un momento così difficile del nostro paese
Si sia sentita la necessità da parte di alcuni illustri parlamentari di riproporre il problema università
A dimostrazione che tale problema è da considerare fra quelli di grande preminenza
Se si è convinti come si deve essere che è un'adeguata formazione culturale e professionale rappresenta un obiettivo strategico è un impegno prioritario per lo sviluppo sociale ed economico di una nazione
Un secondo motivo di compiacimento deriva dallo stesso programma del convegno
Saranno trattati tutti i principali temi di attualità resse per l'innovazione del sistema universitario nazionale
Quali quelle dalla qualità della sua valutazione dei rapporti con l'Europa
Della rilevanza per il rilancio del Mezzogiorno
Del diritto allo studio dello stato giuridico e del reclutamento dei docenti della ricerca dell'occupazione dei rapporti con il territorio degli studenti dell'autonomia universitaria
Tuttavia mi permetto di rilevare che hanno noto un tema specifico sulle risorse
Senza le quali tutti temi citati rischiano di rappresentare sterili elucubrazioni teoriche mai realizzabile
In questo contesto sento l'obbligo di manifestare la grande preoccupazione dei rettori che a fronte di un'università sempre più ma significa e di disposizioni normative che ampliano sempre più i compiti delle università
Dispongono di risorse sempre più esigue e assolutamente insufficienti che vanificano qualunque sforzo non solo per l'adeguamento del nostro sistema a quello dell'Unione europea ma anche per la sua sopravvivenza
è certamente noto a tutti i presenti che l'aumento rilevante del numero di studenti che con la liberalizzazione degli accessi sia addirittura triplicato stare siamo arrivati ad oggi a superare la cifra di un milione e seicento mila non è stato accompagnato da un adeguato aumento dei finanziamenti statali
Per cui il costo per studente è passato da sette milioni nell'ottantasette a cinque milioni nel novantaquattro
Ed è anche noto a tutti voi che all'aumentato numero di studenti non è conseguito un adeguato aumento del numero di docenti per cui l'apporto studenti sfuggente docenti da tredici del se sessantuno tutto e passato trentatré di oggi il doppio c'è della media europea
In questa situazione grave nel contesto nazionale umiliante nel contesto europeo
è drammatica per le università di nuova istituzione qualsiasi sforzo dell'Università del paese per rispondere alle basilari esigenze attuali e ancor più a quelle innovative risulta vanificata
E questo stato risulta copio aggravato dalla legge cinquecentotrentasette di collegamento alla Finanziaria novantaquattro
Che ha attuato un duro taglio alle risorse dell'Università proprio nel momento in cui si realizza un passo importante per l'autonomia con il passaggio della alla gestione Budget tali né d'altra parte la soluzione può essere trovata solo con l'aumento di tasse e contributi da parte degli studenti
La Gepra questione autonomia con la conseguente responsabilizzazione delle università nell'esercizio delle loro funzioni
E la connessa necessita di una corretta valutazione dell'efficienza dell'efficacia del sistema
Non può assolutamente essere dissociato dall'aspetto finanziario anche a Settala aspetto non esaurisce il problema
L'autonomia richiede infatti anche un impegno coerente del governo ed al Parlamento per rimuovere tutte quelle norme che oggi mi ostacolano reale attuazione
Occorrono quindi provvedimenti urgenti si ma quanto più possibile inseriti in un disegno programmatico globale coordinato ponderale
Che preveda piani finanziari e pluriennale di sviluppo sui quali le università possono contare per programmare i loro continuamente loro sviluppo provvedimenti nei quali facciano la propria parte non solo il ministero dell'Università e della ricerca scientifica ma anche il governo nel suo complesso il Parlamento i sindacati l'opinione pubblica
Qualsiasi disposizione normativa specie in ambito universitario deve assolutamente tener conto non solo dei riflessi che può avere sull'armonia del sistema generale della singola realtà
Ma anche e soprattutto dell'effettiva corretta applicabilità della stessa
Tutto ciò presuppone una conoscenza ampia e profonda dello stato delle cose conoscenza che può avere soltanto chi ha operato attivamente per molti anni con varie responsabilità nel sistema università
In questo contesto la Conferenza dei rettori delle università italiane opportunamente istituzionalizzata dovrebbe essere un punto di riferimento
Quale struttura rappresentativa delle singole università chiamati a svolgere funzione di organo consultivo non solo sui criteri per la predisposizione dei piani di sviluppo
E per la ripartizione delle risorse tra le università ma anche sugli atti grandi temi che interessano l'istruzione superiore
Chiudo questo mio breve intervento con l'auspicio che Governo e Parlamento possano al più presto riprenderà ad operare con la necessaria tranquillità e armonia per risolvere l'attuale difficile situazione del Paese
Vi ringrazio per l'attenzione
Ringrazio
Il rettore Mancino per il suo intervento che non è stato soltanto di rituale saluto ma direi che ha aperto il dibattito ponendo sul tappeto
Alcuni problemi di grande rilievo come quello del finanziamento
Innanzitutto
E anche quello che attiene ad alcune strutture istituzionali quali per esempio la collocazione dalla Conferenza dei rettori quindi già siamo
In messi nel vivo del dibattito lo ringrazio ovviamente anche per la parola che ci porta del professore Blasi presidente della Conferenza dei rettori
Pregherei allora si sono
Presente il professore Rossi
Ma
Serrare siccome prima aveva detto Ferrara ma più opporsi e ora dopo il saluto della mia università all'Istituto universitario Navale
Una università che è unica nel nostro paese e che si caratterizza negli ultimi tempi per la crescita dimensionale che esso ha avuto che saluto abbiamo ora quattro corsi di laurea per la nostra facoltà di economia e tre corsi di laurea per la facoltà di Scienze nautiche di cui uno non ancora attivata
Non ancora attivato cioè scienze dell'informazione corsi di diploma scuola di specializzazione
Faccio qui questo riferimento perché questa crescita che ci ha portato da un migliaio di studenti a circa il venti circa cinque sei anni fa
A oltre sette mila studenti di quest'anno avvenuto anche grazie alla all'inserimento delle nostre richieste nell'ambito dei piani triennali che sono stati svolti negli anni passati e qui presente il l'ex ministro Ruberti e tutto ciò è avvenuto in effetti quando Ruberti era ministro dell'università e anche questo un doveroso riconoscimento a chi ha svolto questa attività
Non è certamente piaggeria perché in questo momento probabilmente sarebbe fuori fuori luogo insomma o comunque non non produttiva e ma ritengo che sia giusto
Dare di di riconoscimenti a chi ha lavorato per la nostra università
Io vorrei soltanto fare riferimento molto rapidamente altri aspetti di problemi dell'università
Il problema delle risorse la finanziaria ne ha parlato già e molto opportunamente con anche con la felice scelta di parametri di per individuare la scarsità delle fonti di finanziamento il nostro vicepresidente della Conferenza dei rettori professore Mancino
Ma io vorrei qui fare una piccola sottolineatura per quanto riguarda le risorse finanziarie
è risaputo che nel bilancio dello Stato vi sono tre fonte di finanziamenti quindi per l'edilizia eleganti apparecchiature quelle del fondo ordinario
E quello per per lo sviluppo devo dire che è triste constatare che la scarsità dei mezzi complessivi destinati all'università molto spesso all'interno di queste luci
Vengono effettuate senza naturalmente volerlo ma sono necessitati a farli Dettori delle università perché molto spesso la scarsità di fondi per lo sviluppo e per l'edilizia costringe ad utilizzare una parte dei fondi per ordinari per queste risorse carenti in particolare se una nostra università
Paga affitti passivi
Perché non ha una adeguata struttura edilizia in relazione a quelle che sono le proprie esigenze e naturalmente questa è una deviazione di fondi che avviene ed è certamente una ulteriore contrazione di fondi per la per del funzionamento ordinario della dell'università
La scarsità di fondi per l'università a ho già posto il problema di quello che necessariamente sarà il nuovo rapporto tra enti pubblici ministero in particolare
Università e utenza universitaria
Cioè la scarsità dei fondi per l'Università in questo momento è stato in qualche modo o si vuole venga risolto attraverso una aumento del contributo delle da degli degli studenti universitario probabilmente si arriverà ad una nuova composizione nel rapporto tra
Ministero diciamo stato in parte in qualche modo le regioni tra università e utenza universitarie rappresentate dagli studenti
Se noi non vogliamo che questa che che questo rapporto a Trento venga in qualche modo
Esaltato in termini negativi e venga scomposto anche che con riflessi notevolmente negativi nel nostro Paese abbiamo avuto già l'occupazione delle nostre università in questo periodo allora dobbiamo renderci conto che vivesse anche diverso il rapporto tra le tre entità qui in discussione
Il sistema di controllo l'urto la un'altra cosa di cui volevo parlare chiaro che deve spostarsi se lo Stato pagherà di meno e allora il sistema di controllo che oggi è passato prevalentemente sul rispetto delle procedure in analogia a quello che è tutto il sistema dei controlli dello Stato
Bene allora bisogna dire che naturalmente sul sistema dei controlli di rende molto di più svolgere un ruolo la componente studentesca
Se la componente studentesca e quelle che maggiormente deve contribuire al mantenimento dell'università nel suo insieme
E io credo che questo contribuirà probabilmente a modificare questo il sistema di controlli passando forse da un controllo di tipo prevalentemente formale
A un controllo di tipo sostanziale e credo che questo sia sarà un fatto positivo comunque è impensabile
Che si possa mantenere un sistema che voglio si possa pervenire ad un sistema di efficienza di efficacia e di economicità nella contorta dell'università in quanto ente pubblico con l'attuale sistema di controllo basato esclusivamente su un controllo formale e nuovo su un controllo di risultati
Mi riferisco all'organizzazione ordinario dell'università questo vale ancora di più sul risultato della ricerca anche risultano per diciamo sempre
Che la ricerca viene valutata nel momento in cui si fa la proposta di ricerca da parte del richiedente fonti al CNR all'università i fondi sessanta per cento quaranta per cento eccetera però francamente dobbiamo anche dire
Che non facciamo molto perché avvenga un sistema di controlli probabilmente nell'ambito del controllo complessivo
Della spesa va anche considerato il controllo di del risultato della di circa un nuovo rapporto sui pugliesi che si deve venire a creare tra l'università e gli enti pubblici tra l'università e il sistema direttamente operativo
Per potere ciò avvenire occorre che parlavo prima del sistema dei controlli che molti dei limiti e dei vincoli in cui opera l'università devono cessare o almeno devono essere
Soltanto ridotti a quelli che sono essenziali e utili
Nel momento in cui l'università deve escogitare dei meccanismi curiosi per partecipare ai consorzi di circa attraverso il conferimento di una mille lire
Nel nel capitale sociale di un consorzio è un éscamotage sappiamo tutti quanti che lo è ma sta a significare come gli affetti l'Università di fatto in un porgere appieno il suo ruolo come azienda Tidei che svolge l'attività di ricerca di formazione in modo coerente con quelle che sono le esigenze oggi della
Produzione della moderna economia del mercato del lavoro grazie
Grazie
Ettore Ferrara per questo suo intervento anch'esso ricco di spunti debbo sottolineare che direttori pur intervenendo soltanto per un saluto donando mancato nonostante caldo di dare come è giusto che sia già alcuni diciamo temi di particolare dolorosi da della vita delle università doverosità anch'essi vivono in prima persona
Ora darei la parola secondo l'ordine alfabetica a meno che non ci sia il professore De Santis
Che era il primo di coloro che per ordine alfabetico erano qui elencati darei la parola al professor Rossi Rettore del Istituto universitario orientale
Son particolarmente lieto riportare qui l'entusiastica adesione sia
Mia personale come è ovvio per la posizione ideale che ha sempre suscitato la mia azione sia cose conta molto di più dell'intero istituto universitario Orientale
Che è sempre stata un'istituzione
Certo senso anche al di là delle proprie intenzioni all'avanguardia delle sperimentazioni normative primate neo italiano di una certa tradizione sia totalmente dipartimentali Xanto cosa che le derivava per la sua storica autonomia primo dovere uno statuto autonomo
Evita di oppio e tradizioni
Autonoma che precedevano suo la sua entrata nel sistema delle università attestato e così via è un'istituzione quindi che più volte avuto i vantaggi e gli svantaggi del precorre delle cose che poi si sono in parte generalizzata in parte non nel sistema con risultati impatti positivi in parte negativi però vorrei anche qui notare con compiacimento il il coraggio e l'ottimismo dei gruppi
Progressisti dell'Istituto di Studi filosofici che hanno voluto in un contesto la cui delicatezza e ovviamente chiara a tutti e che potrebbe finire per assumere addirittura un valore simbolico per il fatto che i lavori di questa la convenzione potrebbe essere presentati a un governo mai quale che esso sia nel primo giorno della sua poi entrata in vigore
E in una città che la città di Napoli è una ricchezza culturale richiamata anche da cavalcioni una nota tutti presenti in questa istituzione e così generosamente ci ospita oggi come ha ospitato mille altre occasioni di raccordo culturale tutti hanno avuto modo di verificare qual è la ricchezza potenziale della città della regione ma anche il potenziale di collegamento con tutte le altre istituzioni culturali
In Italia in Europa che qui si sono incontrate nella città e qui in particolare in questo d'istituto quindi la città di Napoli se è stata scelta secondo me con particolare felicità il coraggio anche tenendo conto del fatto che la città di Napoli per la sua parte universitaria nel mese di ottobre novembre
è tornato ad essere un po'un un oscuro punto uno scuro epicentro di una possibile nuova bufera accademica che ha avuto molti tratti che ci hanno ricordato la pantera nella ottantanove novanta pur avendo avuto invece molti caratteri di differenziazione fortunatamente in positivo ma che comunque hanno riportato la magistratura negli atenei non dimentichiamo e che direi per ora
Appunto hanno dato prodotto una situazione in cui noi oggi possiamo qui produttivamente ma anche incisivamente proprio parlando da qui da questa città tornare a parlare dei temi su cui la convenzione entità
Non l'attenzione quindi le sembra che già ci siano tutti i presupposti perché si possa tornare ricco involgere in qualche modo essere da motori di una di circolazione di idee che deve tornare a investire il sistema la disponibilità della conferenza dei rettori è stata qui ricordata
Da Mancino che parlava a nome del presidente Blasi e tridente Blasi nel suo programma elettorale quando è stato eletto da presidente la conferenza e nei primi atti condizionato per cui alle presidenza ha mostrato di avere una linea che e quella secondo me giusta devi potenziamento del della sistema universitario del sulle capacità di autogoverno quindi questo introduce per esempio un punto che non ho visto né i lavori ma probabilmente implicito
In qualcuna delle sessioni tematiche che è l'auto-governo del sistema il Consiglio universitario nazionale le discussioni infinite che ci sono state tra fusione come organo di autogoverno o come organo di Conso Enzo del ministro e poi a fronte di questa discussione la presentazione ex abrupto di un decreto di cui il sistema universitario non so nulla il cui non è d'accordo la Conferenza dei rettori non sanno che propone delle cose
Che fanno in un senso in un altro e tutti gli altri decreti usciti recentemente in modi più o meno simili sapete a cosa mi riferisco in particolare per la dello stato giuridico dei concorsi e le incredibili vicende di modifiche che questi decreti hanno avuto e quindi legislativamente ci troviamo probabilmente con una serie di materiali che stanno ai limiti vorrei dire quasi della provocazione se volessimo valutarlo obiettivamente dall'interno del sistema e tuttavia ci troviamo pure con una certa quantità di materiali ottenne scorreva alcuni che sono stati consegnati nel dossier che non conoscevo
E uno in particolare che mi pare valga la pena di sottolineare che intitolato norme per incentivare la qualità degli studi universitari e la produttività didattica dagli atenei ecco io credo che su questi punti noi dobbiamo tornare a attirare l'attenzione del sistema oltre che del Parlamento
In connessione ovviamente a tornare l'attenzione attorno ad attirare l'attenzione del parlamento e del governo sulle risorse è come se noi chiedessimo come rappresentante dell'Università al governo solo l'aumento delle risorse a non fare più niente di particolarmente originale
E tuttavia anche qui vorrei ricordare credo ricordare che dei gruppi progressisti derivi l'unico serio rapporto ponderato di costi
Anche perché quando si chiede a un governo bisogna fare un piano frasi sorse aggiuntive bisogna chiedere nel contesto di un piano oltre che di una idealità e quindi questo piano va bene poi posto alla discussione del sistema universitaria nella sua autonomia quindi non ho che da lodare questa inizia diverso molto contento che si svolga nel ritratto in alto
Grazie
Anche lui ha dato altri contributi allora credo che rimanga il professore Tessitore rettore dell'Università Federico secondo di Napoli lo prego di prendere la parola
Anche io leggendo il porgere il saluto
Cordiale beneaugurante nelle università Federico secondo
Agli intervenuti il ringraziamento
Agli organizzatori vorrei in coerenza con la scelta
Opportuna dei miei colleghi
Non
Utilizzare i pochissimi minuti di questo saluto
Era un fatto puramente e semplicemente convenzionale e di occasioni
Ma per sottolinea l'importanza delle iniziative e anche concordo con l'amico rosse
L'opportunità nonostante tutto del momento in cui questa iniziativa incerto programmata
Prima si svolge per la possibilità appunto come rosse dicendo
Di far sentire una proposta nell'ambito delle
Nuove formulazione di un auspicabile nuovo e diverso programma di governo
Tanto più importante questo perché se mi è permesso per un momento accedere al cattivo gusto dall'autocitazione
Io continuo ad essere convinto di qualche possano che vado dicendo da molto tempo dicendo e peggio ancora scrivendo da molto tempo
E cioè che tra tanti discorsi di ingegneria costituzionale di riforma istituzionale è colpevole l'assenza della riconoscimento della centralità in discorsi così fatte
Del
Sistema formativo
Della scuola di ogni ordine e grado e quindi anche dell'università dentro questo sistema
Un'assenza
Mi sia consentito dirlo e anche qui mi rincresce molto ripetere
Cose che vado dicendo da ancora più tempo
Che mi sembra coerente con una scelta perversa
Della legislazione così detto di riforma universitaria al di là delle buone intenzioni dei singoli che hanno dato mano a questi tentativi di riforma
A mio giudizio con poche eccezioni e con pochi tratti
Caratterizzanti
La sostanza di queste cosiddette riforme
A seguito la scelta di non intervenire sulle strutture
Ma
Di considerare le strutture un fatto residuale in relazione all'altro i problemi pur rilevanti
Che bisognava affrontare
E quindi cedendo
Prego di credere che non metto nessuna particolare
Accezione negativa e nessuna enfatizzazione in questo che sto per dire cedendo
Al peggiore corporativismo
E perché non dirlo anche al peggiore sindacalismo si è pensato di dovere affrontare come centrale il problema della sistemazione delle persone
E sulla sistemazione delle persone
Costruire ipotesi
Di riforme strutturale
Questo non può che portare al fallimento del sistema
Di fronte a questi problemi dei miei amici e colleghi hanno sottolineato centrale le risorse problema
Del personale sono soltanto una conseguenza
Che non potrà trovare soluzione
Se la scelta
Legislativa non sarà effettivamente una scelta all'insegna della riforma della riforma strutturale del sistema
Non me ne voglia D'Amico Ruberti perché vi do atto che ha tentato di invertire la tendenza d'altra parte il suo sistema non è stato realizzato forse ricorderà che nella mia intensa attività di penna rullo e gli ho dato più volte atto anche se criticamente del alcune scelte positive
Altre scelte
Ahimè almeno dal mio punto di vista non sono state tanto determinante
David ha la forza di invertire come pure
Credo che si volesse questa scelta antica
E tutto sommato è calcolato
Si persegue non voglio né fare riferimento neppure nella forma diciamo così
Molto in cui librato anche se decisa dell'amico russi ad alcuni recenti provvedimenti che con grande fantasia si susseguono
Cosicché è sempre più difficile diciamo così tenero Belpietro e quindi capire ricordare a quale partito diciamo così alcune system situazioni
In quale sistema alcune parti si inseriscono
Ma voglio fare riferimento per finire per non far perdere tempo
E che mi mi sembra il documento maggiore di questa scelta di intervento surrettizia sulla struttura che quel stato sottolineata da Mancini della Ferrari
Che ha rappresentato per l'università la finanziaria come la legge cinquecentotrentasette famoso oramai legge cinquecentotrentasette dove ancora una volta la manovra come vogliamo dire economico fondata quando si voglia
Auto
Delle conseguenze sulle strutture senza dichiarare programmaticamente quale scelto effettivamente si compì sono perfettamente d'accordo consacrare con Mancini quando hanno sostenuto la possibilità e la necessità che le università si attrezzano
Per fare fronte ad una certa serie di problemi potrei citare i tentativi dei programmi che si stanno compiendo nella mia università e che
Non hanno nessuna volontario o
Possibilità di incidere sulla difesa della dimensione pubblica dell'università della quale io sono un tenace e convinto sostenitore
Ciò nonostante non credo che sia possibile
Agire
In questo modo
Oramai non si sa più neanche quali sono gli organici delle università o per meglio dire si fanno che il sistema degli organici che sono sempre più vuoti diciamo così tra tante discussioni sul tempo pieno e il tempo definito siamo arrivati al tempo vuoto che era forse già diciamo così ipotizzabile c'è una certa serie di scelte
E poi il collega avranno letto certamente come meno recente comunicato in cui si dice che si riattiva
La procedura concorsuale
Per i concorsi per professore associato invitando le università a fare i conti con il proprio bilancio per stabilire quanto e come diciamo così si può interventi ecco
Io sono della tesi per concludere che di fronte alla necessità interventi strutturale tutto si può fare
Di tutto si può discutere ok si abbia la volontà la capacità l'onestà intellettuale di dichiarare qual è il sistema che si vuole costruire
Visto che c'era indiscutibile necessità
Di intervenire sul modo d'essere del sistema universitario a mio giudizio nulla si può fare con serietà nulla si deve fare
Se non si tiene contesto del la idea complessiva di sistema della obiettivo verso il quale si vuole andare in caso contrario a mio giudizio non ci resta che fidare
Sul volontariato sulla buona volontà
Persino direttore che notoriamente sono tra i personaggi peggiori sia possibile diciamo così incontrare ipotizzare una buona volontà dei lettori dei colleghi dei professori degli studenti ma questo non mi sembra il modo migliore per operare
Per queste ragioni io sono convinto che sia più che mai necessario che la comunità università in primo luogo discuta al proprio interno e presenti perché questo va anche detto
C'è una responsabilità anche della comunità universitaria nel non aver fatto sentire adeguatamente la propria voce discuto al proprio interno è presente all'estero alcune impostazione che riguardano il modo d'essere la destinazione del sistema ed è molto opportuno che no situazioni istituzionali responsabili come i gruppi progressisti
Cioè la Camera del Senato come le forze politiche si facciano carico di con discorso relativo al sistema universitario
Del tipo di quello che qui sì inaugura stamattina
Che mi sembra felicemente coniughi i due termini essenziale per definire in modo da essere e destinazione di un sistema universitario università e ricerca
E perciò con questo convincimento con quest'auspicio con questo augurio rinnovo il più cordiale saluto beneaugurante
Nella speranza che per me è una sicurezza della positività e dell'interesse
Delle discussione che saranno acquisito
Ringrazio il rettore
Professore tessitore per il suo intervento
Anch'esso carico ovviamente di riflessioni molto significative e vorrei dire subito a conclusione di questo primo momento del nostro incontro avendo ascoltate le parole dei rettori
Che effettivamente emerge la singolarità della nostra posizione di operatori dell'università
Ed è questa che l'università italiana
Sempre più trascurata
Dalla capacità di una visione complessiva dello sviluppo della società nazionale non è stata forse in grado di esprimere con la dovuta energia e con la dovuta chiarezza
Quelli che sono i suoi doveri che in quanto doveri soggettivi diventano diritti verso la società nazionale perché in fondo gli operatori in università
Proprio per esercitare questo dovere debbono rivendicare i diritti
Della
Università e della ricerca scientifica nei riguardi della società nazionale dobbiamo dire che non è cosa nuova che in Italia la ricerca e l'università oltre che la scuola in generale come bene diceva l'amico tessitore non sono mai stati posti al centro al punto tale che quando si debbono ridurre quando i denari non bastano più
Dove si va a tagliare sulla scuola sull'università sulla ricerca scientifica quasi che si trattasse di Spesal superflue sulle quali si può risparmiare senza rendersi conto che se la Società nazionale è in gravi difficoltà economiche l'unico mezzo per ridarle il respiro che alimenti la sua capacità di riorganizzazione inventiva e quindi organizzativa della produzione quindi mi sembra ecco e mi sembra che l'incontro di questa mattina segni un momento particolarmente importante perché nella diciamo incapacità che tutto sommato noi operatori dell'università abbiamo sempre avuto
A a realizzare fra di noi un dibattito forte che tenesse conto delle componenti complessive dei dati complessivi della realtà in cui l'università e la ricerca si muovono le riuscisse quindi anche a fare delle proposte
Molto importanti e significative
Un altro dato e che l'università e la ricerca non sono mai riuscite ad a vere un rapporto diremmo così paritaria complementare con i titolari dell'azione legislativa
Quindi c'è stato un rapporto tra l'università e la politica che per lo più si è perso nei rivoli delle trattative tra singoli corpi universitari singoli corpi politici partitici e così di seguito oggi mi pare che ci troviamo di fronte forse per la prima volta o ricordo male ad un incontro diretto tra alcuni momenti della vita parlamentare della istituzione parlamentare della istituzione che esprime la sovranità popolare e il corpo universitari tutti coloro che lavorano nell'università
Ecco questo è un incontro nel quale mi sembra che per la prima volta si passa a realizzare un rapporto corretto
Tra l'università come lavoratrice di una politica altrimenti non è veramente l'università politica per l'università per la ricerca e e dall'altro lato quelli che sono le grandi centrali della formazione politica poi della delle norme
Quindi l'incontro Parlamento
Professori universitari studenti universitari tra Parlamento agli operatori dell'università mi pare che si un primo caso che vada sottolineato come probabilmente un caso da prendere ad esempio per future iniziative dove proprio quei problemi e quindi ridi di dolore che giustamente sono stati elevati questa mattina
Dagli elettori possano trasformarsi in dibattito politico costruttivo in dibattito che poi possa tradurre tradursi non per vie indirette camuffate corporative
Ma viceversa per via realmente democratica in una produzione legislativa all'altezza dei nostri drammatici problemi i problemi drammatici dell'università non solo dell'università sono i problemi drammatici dell'intera nazione quindi io credo che questo convegno sia iniziato sotto i migliori auspici proprio per le cose che i rettori ci hanno detto ora
Io non sono l'unico
A presiedere questa seduta questa mattina ma l'altro presidente della mattinata e il collega onorevole de Julio mentre io rappresento il gruppo del Senato di rappresenta il gruppo della Camera in verità non è che sia stato poco cavalleresco
A assumere direttamente la presidenza lasciando silenzioso lui ma è stato semplicemente il fatto che il nostro collega ed amico onorevole De Julio terrà anche adesso una relazione quindi avrebbe dovuto dare la parola a se stesso
Cosa che quanto mai se non è narcisistica e poco corretta e a questo punto proprio perché il professore Berlinguer il l'onorevole Berlinguer per le circostanze che ben conosciamo oggi siamo in una giornata particolarmente critica perché la giornata nella quale qualcosa muore qualcosa nasce della vita politica italiana noi speriamo che nasca qualche cosa di buono così come speriamo che quindi la nascita buona segni anche la bontà della nascita del rapporto
Università Parlamento allora
Può essere del River questa mattina non poteva venire e quindi abbiamo pregato il Professore dell'Ulivo di fare lui una relazione che in qualche modo anticipa anche quello che poi egli avrebbe dovuto presentare
Ai presenti ai ai partecipanti nelle sale nella seduta pomeridiana
Quindi io prego il collega De Julio di prendere la parola dopo di lui poi pregheremo il professore Bodei di tenere la sua relazione poi il professore Rupert
Ma io
Mi guardo bene dal sostituire da sostituire Luigi Berlinguer
Mi limiterò a fare come dire l'azione di stimolo nei confronti degli oratori che mi seguiranno e di introduzione ai lavori poi dei gruppi che si weekend si metteranno
Al lavoro successivamente tutti voi vi rendete conto che nel momento in cui è stato annunciato questo convegno
Eravamo intorno al venti
Di dicembre ci siamo posti il problema se farlo o non fa perché là ho ben consapevoli che questo convegno sarebbe caduto
O nel pieno della crisi o nella fase di costituzione del nuovo governo quindi certamente con un grosso impegno dei gruppi parlamentari e principalmente dei loro vertici
Abbiamo anche ripreso Vanoli scuse al nostro interno alla vigilia comunque di questo della data odierna per diverse confermavamo eventualmente annullato il convegno stesso in entrambi i casi abbiamo deciso di mantenere ferma
Questa nostra iniziativa
A maggior ragione in un momento di chiese e di formazione del nuovo governo per dimostrare il rilievo che i gruppi dei progressisti di Camera e Senato danno ai temi dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica e quindi anche come sede come luogo questo convegno per fare emergere le politiche per un governo dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica
Noi partiamo molti l'hanno ricordato e fa quel fa parte del dibattito di tutti i giorni
E delle lamentele e di tutti i giorni
Partiamo dalla constatazione della scarsa produttività
Del sistema formativo e del sistema della ricerca italiani
Tutti ricordano le cifre un laureato su tre iscritti a Roma dire che durante le riletture rapporto peggiori è una quattro
Cento mila laureati all'anno che sono pochi ad apparire di molti per questo paese una scarsità di offerta formativa nonostante gli interventi legislativi nel periodo in cui era ministro Ruberti i diplomi che stentano a partire nessuna iniziativa su sul posseggono Dario ex da universitario a differenza di tanti fai sinossi vicini un'organizzazione della ricerca universitaria che sostanzialmente e in rimasta immutata dall'inizio di questa Repubblica
Nell'università è difficile riscontrare grandi progetti di ricerca c'è una frammentazione di tante piccole
Iniziative l'organizzazione della ricerca extra universitaria più volte sottolineata come problema importante non ha ricevuto
Iniziative adeguate l'unica iniziativa dell'ultima ora e da quella di un provvedimento collegato alla finanziaria in cui sotto l'etichetta di scioglimento di enti vari dopo di questo genere quindi anche una gaffe dove era collocato l'oggetto stesso veniva proposto una delega al ministro per la costituzione di un sa bene quale polo
Della di circa
I piani i programmi per l'università e la ricerca sembrano o libri di sogni o atti che non vengano di fatto compiuti penso al piano della lì per la della ricerca perché è diventato un grazioso libero del ministero dello Stato e la ricerca scientifica e tecnologica ma non ho trovato nemmeno nessuna sede di dibattito lasciamo perdere l'eventuale attuazione e le risorse in termini reali
Si riducono tutto questo avviene al momento in cui c'è la consapevolezza che la qualità delle risorse umane e la capacità di innovazione giocano devono giocare un ruolo importante nella competitività internazionale dei paesi moderni
E quindi a maggior ragione la sottovalutazione
Della di politiche adeguati per la formazione e per la ricerca sembrano contrastare con con la situazione internazionale che sia determinata negli ultimi
Negli ultimi anni
Una politica di riforme fu avviata nel voi col ricordate nella nella decima nella decima legislatura dall'allora ministro Ruberti
Ricordate l'istituzione del ministero dell'università e della ricerca scientifica
Da molti voluto e da molti ostacolato
Ricordiamo che a differenza e lo lo citava Ruberti ha a a suo tempo della tre otto due l'intervento del mille novecentottanta che era tutto puntato sui professori
Sul personale delle università
Ruberti interne tralascio completamente il settore del personale universitario e affrontò il tema dell'autonomia
Organizzativa dello
La mia di famoso Quadrifoglio se non ricordo male si chiama all'autonomia didattica del diritto allo studio
E dei dottorati
Noi
Al al all'epoca come opposizione
Credo che fumo poca opposizione credo che il ministro Ruberti all'epoca spesso dovette
Far ricorso
Al anche al nostro supporto parlamentare per portare avanti alcuni di questi disegni di legge poi naturalmente c'è
Il disegno e c'è l'attuazione credo che tutto sommato poi dal disegno all'attuazione
La delusione è stata grossa molte di queste cose sono rimaste
Sulla carta la capacità di direzione politica dei ministri che si sono succeduti è stata estremamente modesta
E a molte delle norme indicate in questi in queste dieci sono rimaste inattuati
Noi come gruppi progressisti riteniamo di voler proseguire su quella linea tracciata che se posti nel consiglio di come dire trovare uno slogan una sintesi di Indirizzo
E quella di
Puntare a una politica delle sia rivolta principalmente agli studenti e alle loro famiglie nel senso di
Garantire non solo il diritto all'iscrizione all'università ma il diritto al conseguimento di titoli di Stato di qualità questo e l'obiettivo principale che noi ci proponiamo nello sviluppare le politiche dell'per quanto riguarda l'università
Noi riteniamo che alcuni
Paletti per conseguire selettivi sono già stati
Siano già stati messi nella decima legislatura ma qualcosa ancora va fatto
Noi riteniamo che in prospettiva il conseguimento dell'obiettivo della qualità
Degli studi universitari debba essere basata sul trinomio autonomia programmazione e valutazione
Autonomia e valutazione sono due concetti sui quali molto si è discusso rispetto ai quali il PDS primari
Mi riferisco alla sostegno l'approvazione della legge centosessantotto in cui erano inseriti i principi di autonomia e successivamente con la legge finanziaria dello della numero cinquecentotrentasette
E successivamente gruppi parlamentari progressisti hanno fatto una scelta chiara per quanto riguarda autonomia valutazione
Nessun ripensamento grosso
Investimento
Su autonomia e valutazione voi tutti ricordate e anche ogni tanto senza sembra gli echeggiare in alcune affermazioni recenti alcune preoccupazioni sulla questione dell'autonomia io vorrei che noi scontarsi nel campo da queste
Preoccupazioni perché è vero
Alcuni hanno contrabbandato hanno o come dire
In segnalato pericoli che ha urlato in via Po dove si potesse diventare abbandono privatizzazione
Dell'università
E alcuni hanno visto in una riduzione delle risorse
Finali in termini reali delle risorse finanziarie trasferiti all'università un come dire un segnale d'allarme in tal senso anche qui bisogna che ci intendiamo altra cosa e di vendicare risorse adeguate
Altra cosa è l'autonomia non è che se le risorse sono molte non c'è bisogno di una si può fare l'autonomia se le risorse sono poche l'autonomia non si può fare autonomia è un principio in se stesso
Dopodiché dobbiamo anche essere in grado di rivendicare ma questo sia a regime centralistico sia regime autonomistico diciamo la i le risorse finanziarie adeguate molti demoni John autonomia perché paventano che l'attuazione l'autonomia
Possa introdurre grosse disuniformità nel mondo universitario sia di serie A e di serie B di serie C
Anche questo credo che sia mal posta come questione nel senso che una gestione centralistica Luisa non ha garantito
Una una U uniformità di valore delle università e quindi per portare lavoro onde allora di segnalare la propria come pericolo per la la disuniformità uniformità del sistema universitario che dà anche questo sia un falso
Problema la riteniamo dicesse in positivo
Che l'autonomia
La presente innanzitutto il rispetto di una norma costituzionale in cui crediamo
E poi rappresenti anche l'occasione per liberare l'università
Da vincoli
C'entra l'istrice burocratici capo molto spesso sono diventati Ali per i responsabili della il governo dell'università e la positiva di liberare all'interno di università capacità progettuali e di iniziativa che spesso sono compressi Castro mortificati dalla gestione centralistica e anche la possibilità di aderire un controllo come dire dal basso del governo delle università senza gli alibi di decisioni romane naturalmente noi ci rendiamo conto che non basta l'iniziativa legislativa i fatti stanno lì a dimostrarlo
L'autonomia
Che poteva essere goduta dell'università a decorrere
Dal novanta se non sbaglio c'è un anno dopo la dal maggio novanta un anno dopo l'approvazione della legge a tutt'oggi credo che il venti per cento dell'università si è data statuti autonomi e molti di questi saluti ad armi non
Non innovano granché in termini organizzativi nelle università
Quindi c'è una reticenza c'è una timidezza unica volte un'incapacità da parte del quindi diciamo il provvedimento legislativo non basta credo che c'è bisogno di un impegno nelle università e c'è già chi di singoli
Credo che
Uno degli snodi possano venire dal fatto che non esita debbano e possano essere valutati quindi questo è un altro
L'altro elemento su cui noi cerchiamo di puntare
Molto non solo siamo anche gli enti
Di ricerca anche qui ceste c'è e tuttora un dibattito noi abbiamo presentato una proposta di legge in parlamento sulla valutazione dell'Università degli enti di ricerca spesso riceviamo preoccupazioni segnali di preoccupazione perché alcuni affermano che l'automatica e la valutazione interferisce
Con l'autonomia
E spesso si dice che è difficile istituirono ardono che abbia quel lavoro autorevolezza indipendenza per potere fare la valutazione io credo che anche questi siano propri occupazioni non dico mal poste a volte sono anche motivati ma riteniamo che non vi può essere dice è stato la mia senza valutazione
E chiediamo che l'auto nuove che la valutazione esaminati il lavoro di chi realmente si impegna nell'università e metà ricette infatti da chi è realmente impegna una serie di una ricerca non dire nessun segnale di allarme
Per ipotesi di valutazione
Anche qui non basta un'iniziativa legislativa occorre la volontà di sperimentare non non abbiamo tradizioni di valutazione di strutture didattiche
E di ricerca e occorre anche fare un salto culturale che forse il più difficile da compiere
Il salto culturale che ci consente di andare dalla mentalità del controllo preventivo degli atti che ancora quella prevalente nella non sia pubblica miseria ma anche nell'università
Alla valutazione dei risultati questo il salto culturale che ci viene richiesto in questo contesto
I segnali che vengono
Dalla dal governo fortunatamente dimissionario
Ecco assolutamente contrastante rispetto alla questione dell'autonomia e della valutazione
Del Pireo e quale segnale sull'autonomia viene data quando si propone attraverso un decreto legge un un articoletto legge di di introdurre Edisu il controllo e l'Algeria in sostituzione Della Corte dei conti sugli atti dell'università credo sia una cosa esattamente in senso
Antiautonomistico ai nella logica di valutazione preventiva di correttezza degli atti piuttosto di valutazione dei risultati
La permanenza della tesoreria unica anche per fondi non statali che è un'altra delle questioni molto molto assurda
Con la finanziaria
Anche lire sono venuti segnali molto brutti io non so se per disattenzione o per volontà
Quando non si esclusa l'università dalle questioni della definizione dell'orario degli enti pubblici io mi sia ed enti di ricerca quando nonostante la Cina dove da sette opinione si va a lavorare a operare per Baget si mettono dei vincoli sulle assunzioni quando il vincolo è lì nel Budget dell'università che bisogno c'è ed è stata adorate Bellavere con gli enti locali
No non in dissesto per quanto riguarda il vincolo sulla sociale ma non è stata data alle università poi il CNR solo a recuperare gli enti di ricerca hanno recuperato perché avevano già una norma
Molto molto vincolistica quindi e poi certamente viene il segnale di risorse finanziarie
Scarse perché dico questo io dico il come fatto relativo non come fatto assoluto
La proposta del governo per quanto riguarda il bilancio del ministero dell'Università e della Ricerca scientifica proponeva un incremento
Della della dotazione finanziaria del ministero ne sia la ricerca scientifica dell'uno e uno per cento rispetto all'anno precedente
Uno e uno per cento poi l'esito è stato diverso perché attraverso l'accoglimento di alcune di alcuni emendamenti si è arrivati glielo due due due tre per cento di incremento va però se il governo era un incremento dell'uno e uno per cento
Rispetto a un tasso d'inflazione programmata del due e mezzo per cento corrispondeva evidentemente un taglio in termini in termini reali
Ma anche qui se il taglio fosse stato generalizzato per tutti tutti cinque potevano continuare a lamentarci ma potranno essere più comprensivi per una politica in questa direzione
Ma l'incremento di spese finali dello stato proposto al governo era del quattro e sette per cento
Quindi l'uno è uno si andava confrontare rispetto all'inflazione programmata il demente da cento e dispetto comunque a un incremento delle spese finali dello Stato che non era affatto
Di rigore più che tanto perché protoni e un incremento del quattro e sette per cento e le spese viale dello Stato depurate dagli interessi
E quindi le spese al netto degli interessi addirittura impietosito sia del sei e tre per cento quindi uno è uno rispetto al sei e tre per cento quindi chiare né
Separare la graduatoria degli incrementi violazioni finanziarie ministeri vi rendete conto che ai posti più alti c'è il ministero delle Risorse agricole il ministro cioè alcuni ministeri profondamente qualificati per la destra diciamo no sono tutti al di sopra della del della media del quattro e quattro per cento se alcuni arrivano al quaranta per cento cinquanta per cento eccetera quindi certamente disattenzione notevole
Per il bene dell'autonomia e comunque del rilievo dell'università nel contesto complessivo anche della manovra finanziaria
Del Governo
Lei ci rendiamo conto che se questo trinomio autonomia programmazione valutazione funziona
Le norme concusso concorsuali quelle di reclutamento assumono minor rilievo
Perché le università dovrebbero essere incentivate a selezionare personale di qualità non di teniamo che si possa derogare da norme concorsuali del definite in maniera anche bel per legge oppure dal dal governo
Fino a che non sia questa questo T nove non entri non sia in funzione in maniera reale in particolare il binomio autonomia e valutazione
Però siamo meno appassionati voglio dire di questa cosa perché puntiamo molto di più su questo aspetto della questione naturalmente però una revisione dello stato giuridico credo che sia
Sia matura incoerenza con tutte le cose più fin qui diritto perché possiamo anche valutare credo con molta serenità
Che la tutela
Delle libertà individuali che dei docenti che noi dobbiamo mantenere
Credo che abbia a volte prodotto spesso prodotto abbia spesso significato conservazioni di privilegi
Del corpo docente all'interno dell'università
E questa questi privilegi hanno spesso e diffusamente prodotto inefficienza del sistema universitario quindi ferma restando la tutela delle libertà individuali noi dobbiamo se mai vogliamo i diciamo intervenire sullo stato giuridico
Dei docenti dobbiamo intervenire più sul fronte degli obblighi dei docenti
E credo che dobbiamo continuare a riservare a fonti normative unilaterali cioè legge
O governo
I principi di stato giuridico
Ripeto con enfasi sugli obblighi dei docenti
E anche il trattamento economico almeno trattamento economico di base delegando molto all'autonomia per quanto poi riguarda forme contrattuali che rispettino i vincoli di Sato giuridica di trattamento economico di base definiti in maniera
C'è in trance
In tutto questa questione della qualità degli studi
Universitari certamente
La questione studentesca e centrale
E centrale io non credo che noi dobbiamo ritornare
All'esempio di Università del Medioevo penso a Bologna dove il rettore era eletto fra gli dagli studenti fra gli studenti
A pari a Parigi mi sembra di no perché fu era al contrario
Però siamo convinti che gli studenti devono contare di più all'interno delle università credo che sia momento di definire con chiarezza
Una sorta di carta dei diritti degli studenti e le sedi ricco per la tutela di questi diritti nell'università
Il dibattito è molto aperto per come gli studenti debbano contare Rosita ma credo che sia uno degli obiettivi di uno dei gruppi di lavoro entrare molto nel merito di questa questione certa voi oggi registriamo che
Abbiamo sia di massa con tutti i problemi che abbiamo detto però la confusione sociale dei laureati non è cambiata molto nella da quando vestita e non si ha diritto a quanto è diventato università di massa quindi un problema sul diritto allo studio ce l'abbia
E rimane tutto quanto in piedi a parte la qualità
Della vita universitaria la qualità della offerta formativa la qualità della didattica noi dobbiamo intervenire
Sul diritto Allo studio anche sul fronte della condizioni economiche degli studenti che devono accedere
All'università e quindi dobbiamo rendere effettivo di strumenti di Giorgio De molti dei quali sono stati già stati designati disegnati nella nella decima legislatura sull'aumento delle tasse universitaria abbiamo più volte espresso la nostra posizione noi non demonizziamo l'aumento delle tasse serali purché si tenga ben distinte le fasce di reddito e quindi si distinguano veda se ne sta per fasce di reddito e purché incremento Ida secoli all'incredulità se corrisponda un miglioramento dei servizi è un aumento del numero di assenti
Gli studenti esenti all'interno dell'università
Bisogna puntare sul aumento del volume delle borse di studio rendere effettivi i presidi onore che sono anche qui una una bella intuizione un bel disegno ma rimasto tutto sulla carta non sono scattare piani credo da nessuna parte né in Italia
E la qualità degli studi si ottiene anche avendo questo ormai credo che sia matura la situazione
Non avendo qui diciamo situazioni di estrema concessione i cosiddetti mega atenei che
Non sono fatti per funzionare in maniera adeguate quindi e queste contenuta anche in alcune delle nostre proposte
Di puntare a frazionamento no quindi all'apertura di nuove sedi col uno con il miraggio di queste nuove sedi dei concessioni non le sedi esistenti ma al frazionamento dei mega atenei
C'è infine il problema
Del governo della ricerca complessivi o che vorrei limitarmi soltanto lanciare alcune come gli anche provocazioni
Ad Ruberti
Per capire fino a che punto lui li vedrebbe
La legislazione dello stesso promossa per quanto riguarda il governo della ricerca
E anche come dire l'osservatorio privilegiato che ha avuto in questi due anni
Qualità quali a quale con conclusioni Longo ha portato
Quello che certamente e mancato
Ma è forse da sempre in questo Paese
è la sede della individuazione delle priorità
Non c'è una sede in cui vengono individuate netti settori prioritari in quanto intendo prioritari intendo prioritari per lo sviluppo del Paese
Quali sono i settori prioritari di dove investire prioritariamente nel nel per la discesa
Non c'è la sede in cui in cui emerga questa l'in cui vengono dibattute definite le priorità
L'intervento non c'è in Italia una sede in quei vengono individuati gli scenari scientifici e tecnologici dei prossimi anni o del prossimo decennio ad esempio
Tutto questo manca c'è è la sede del ministero dell'Università e della Ricerca scientifica la sede il livello giusto
Ho bisogna ad esempio riferirsi al anche ad altre ad altre esperienze che portano al livello più alto a livello della Presidenza del Consiglio
Il compito dell'individuazione delle strategie o c'è tutto un problema di organizzazione del mondo la ricerca che certamente e all'ordine del giorno ma anche su questo c'è un gruppo di lavoro ed alcune proposte da da esaminare infine abbiamo quest'altra questione di università e metropoli
La città storicamente svolto un ruolo per lo sviluppo dell'università anzi le università si sono le prime università almeno si sono sviluppate nelle città
Importanti Parigi e Bologna sono i primi due né esempi e c'è sempre stata nelle fasi
Nelle storicamente una serrata dialettica palo fin dall'inizio nel nel Medioevo una serrata dialettica tra università e città
All'epoca la dialettica era nella come dire nella contrattazione dei privilegi di studenti e docenti
E l'indipendenza
Dell'Università rispetto rispetto alla città ma c'era una dialettica molto serrata questa terapia nel tempo
Sia andata parzialmente perdendo io credo che sia viceversa necessario trovare gli strumenti per recuperarla io che da mutuo beneficio della città e dell'università
Meriti
Io chiudo con l'augurio che
Il quadro politico cambi che noi avremo un governo anche con maggioranza diversa da quello passato
E mi auguro che nel dibattito per definire le priorità di un intervento di un programma governativo che sia a Brea brevissimo o Breve termine
Oltre al disavanzo e al debito pubblico certamente rappresenta un'emergenza per il Paese oltre alle tensioni che rappresenta anche un impegno
Tra le parti sociali con le parti sociali oltre all'occupazione che è un dramma per il Paese alla legge antitrust in riforme istituzionali venga indicata tra l'emergente anche sale emergenze anche la questione della cultura e della scienza e della formazione in questo Paese e che questa diventi uno delle azioni importanti che il prossimo Governo vorrà adottare per come dire riavviare una marcia che certamente si è interrotta negli ultimi due anni per quanto riguarda l'università e la di circa grazie
Ringrazio l'onorevole De Julio per resta panoramica critica
Della intera complessità dei lavori del nostro convegno e quindi delle tematiche che via via sarà necessario sviluppare con i cenni alle posizioni fondamentali
Dei parlamentari progressisti prima di dare la parola al successivo relatore vorrei soltanto comunicare ai partecipanti che la tavola rotonda del pomeriggio si terrà alle ore diciassette e tre e che adesso parteciperanno Stefano Podestà Sergio Cofferati luci hanno Gallino e se non vi sono impedimenti ancora fortemente cogenti Luigi Berlinguer
Do adesso la parola al professore Remo Bodei che sviluppa il tema Università sapere e cittadinanza democratica in Europa prego grazie
Per comprendere nelle sue adeguate dimensioni i problemi dell'università e della ricerca
Credo che sia necessario inquadrarli preliminarmente in trasformazioni così macroscopiche e imponenti che se non ben osservate si rischia di non vederne l'incidenza su questi temi
E di concentrarsi in modo abbastanza miope su dettagli sparsi e casuali
Vorrei quindi iniziare affrontando la questione con uno sguardo a distanza per poi focalizzarla ha gradualmente
E usare dunque quello che in termini cinematografici si può definire una carrellata lunga su l'evoluzione della rapporto tra sapere e ricerca noi siamo passati fondamentalmente nella lunga durata da una cultura orale
Relativamente statica
Nel Monica meccanica a una cultura scritta che ha permesso l'accumulazione patrimoniale
Stratificata
Abbastanza lenta
Del sapere
Oggi invece siamo dinanzi a causa di fattori ben noti tecnologie informatiche telecomunicazione fenomeni di globalizzazione cioè di interdipendenza di tutte le parti del mondo
A la necessità di rielaborare continuamente con ciò che si chiama prose Singh
E il nostro sapere e le nostre tecniche
Ciò che conosciamo invecchia rapidamente ed è perciò necessario e non solo per la terza età
Trovare dei sistemi di educazione permanente
Che tolgano all'università
Quella funzione è stata sempre caratteristica di rivolgersi quasi esclusivamente ai giovani
Sì sono incentivati i meccanismi di trasmissione del sapere tra le generazioni in quanto tale velocità di processi
Tali cambiamenti non riguardano soltanto e questo è un punto da vere sempre presente
Questioni di cultura ma anche
E in maniera indissolubile rapporti di potere
Una volta si misurava la gerarchia sociale
In maniera lineare cioè
Di
Verticalità gerarchica
Chi stava in alto e chi stava in basso
Per ricchezza per
Potere e in generale per controllo un monopolio di risorse
Oggi come è stato suggerito
Da alcuni studiosi
Dovremmo ragionare più in termini di assi cartesiani cioè tenere insieme per la collocazione
Dei gruppi sociali e degli individui
Il rapporto tra l'asse della ricchezza
In termini di mezzi
Materiali tradizionali danaro
Eccetera e in termini di sapere è una scarsa comprensione di questo rapporto che rende difficile comprendere anche situazioni politiche in atto che vedono sia più sapere
Imposizione
Relativamente isolata rispetto a chi ha più potere obbedirono Chiappino sapere di tipo
Mass mediale in posizione diversa rispetto al sapere di tipo universitario e tradizione
Avvicinandoci alle questioni io vedo soprattutto un grande spreco di intelligenza e di vita si tratta di
Centinaia di migliaia di giovani che sono in Italia e in Europa allo sbando
Si tratta di uno sviluppo civile relativamente basso
E questo in presenza di situazioni che sembrerebbero per certi aspetti favorevoli
La popolazione europea stai invecchiando
Vi sarà una riduzione progressiva di giovani che studiano all'università diciamo dai venti ai ventiquattro anni
Notevole
Se si fissa all'indice del mille novecentottantotto accento
Nel due mila si calcola che l'indice sarà sessantasette e nel due mila e dieci sessantatré prefetto di un decremento delle nascite tuttavia sembra che lo sviluppo futuro per quanto si riesce a ipotizzare produca poca occupazione
E che i tempi di permanenza nell'aria intermedia nel limbo tra studio e lavoro sì allunghino
Da qui la delusione la frustrazione
Di studenti è in parte anche di docenti
I laureati italiani tuttavia e questo è un elemento da tenere in considerazione perché non è vero
Che l'università sia ancora in termini assoluti e quantitativi di massa
Sono soltanto il sette virgola sei per cento rispetto al dodici virgola otto dei tedeschi al quindici virgola nove dei francesi al quattordici virgola otto degli inglesi
Così come la percentuale degli studenti non è tra le più alte in Italia sono il diciannove virgola otto in Francia il ventitré in Spagna
Persino in Spagna venticinque virgola quattro in Germania venticinque virgola nove
Il punto però
E che si è persa spesso di vista la motivazione il fine istituzionale dell'università
E non si considera proprio per questa mancanza di spinta
Vorrei dire per questo scoraggiamento
Quale potrebbe essere l'insieme dei sistemi per una migliore utilizzazione delle risorse
Materiali e insisto umana non dimenticate lo spreco di vite che questa disfunzione dell'università e della ricerca produce
Non dimenticate poi un altro aspetto
E cioè
Che spesso le proposte che vengono dagli studenti che vengono dei docenti che vengono dei ministeri
Sono per lo più dettate
Già dall'influenza nell'ora di scusarmi sono più per lo più dettate da una logica dell'immaginazione e cioè da una logica che non tiene conto della realtà
Ma guarda in situazioni di incertezza a ciò che a partire dai frammenti in maniera quasi delirante riesce a dare la plausibilità a unite nessuno ad esempio ossa
Tra gli economisti quale sarà il mercato del lavoro tra dieci o quindici anni
Cioè si presuppone che vi sarà un aumento di occupazione nel campo delle telecomunicazioni o in generale nel campo della comunicazione
Ma è già un punto importante la pace è nato un altra volta Luigi Berlinguer quello dell'auto in prenditi vita ormai degli studenti
E anche dei professori il che non vuol dire fai da te vuol dire appunto quella capacità di autonomia e di responsabilità che forse e richiesta
Un'altra occasione
Ma le strade sono sempre stretti c'è sempre un collo di bottiglia per questo è difficile passare
è quella data
Dall'integrazione comunitaria
Dalla nascita
Di un mercato del lavoro delle professioni e quindi del Sappe della ricerca a livello europeo
Dal primo gennaio di quest'anno l'Europa comunitaria è formata da quindici Paesi sia giunta l'Austria la Svezia
Italia Danimarca non ha accettato come sapete la Norvegia si va quindi in un'area di trecentosettanta milioni
Di cittadini dal Circolo Polare Artico al Peloponneso dalle Canarie al confine tedesco polacco entro quest'area con tutte le difficoltà legate ai trattati di Maastricht e ad altri
Con tutte le inadempienze dei vari governi compreso il nostro e prevista la libera circolazione di uomini e di merci
La mobilità delle professioni
La circolazione già attiva ma non ancora
Ben utilizzata al massimo di studenti e docenti
La circolazione della forza lavoro con tutti gli annessi problemi del riconoscimento delle qualifiche e della distribuzione diseguale dei bisogni e delle necessità
Ad esempio in Irlanda si sa che mancano i medici da noi ne abbiamo troppi e viceversa sarà difficile pensare a un'integrazione in tempi deboli mai ciò che l'università e la ricerca si deve adeguare
Bisogna sfruttare le potenzialità di crescita di questo mercato
Essere non soltanto concorrenziali il che è giusto è necessario e questo non solo a livello europeo ma anche mondiale perché i nostri cantieri di Monfalcone non producono più navi perché si fanno a metà prezzo a Taiwan
I nostri produttori di vestiti come sapete vanno a farli fabbricare Corea del Sud e ci mettono poi la loro marca ma bisogna essere culturalmente e scientificamente concorrenziali il che vuol dire diventare anche cittadini europei noi abbiamo un passaporto ormai color granata
Siamo tra i pochi in cui c'è scritto Repubblica italiana Comunità europea siamo già dal punto di vista giuridico e formale cittadini di due patrie una piccola e una grande abbiamo una doppia identità purtroppo ed è questo un problema su cui vorrei che si riflettesse
Italiano non è più lingua di cultura come è stato per secoli e come continua a essere in piccole élite europee e nel mondo per cui c'è il problema dell'acquisizione di competenze linguistiche perlomeno di un bilinguismo che dovrebbe essere affermato e che dovrebbe fluidificare i rapporti tra le varie istituzioni europea
Del resto
L'identità europea è sempre stata un'identità non compatta è sempre stata un'identità paradossalmente fatta di molteplicità
Il che costituisce una ricchezza identità del diverso
E del resto ancora
Vi sono per così dire delle isole X culturali come nelle altezze del territorio che non coincidono con i confini degli Stati
E che l'accusa
Rubare senza entrare in quel vicolo cieco che il rapporto diretto tra alla Regione
E la Stato nazionale centralizzato che porta a deformazione e a sprechi anche nel campo dell'università di cui ci stiamo accorgendo un'altra opportunità sempre per restare nei grandi problemi me grandi problemi sono importanti il punto è poi commessi specificano
E quello che finito
Un periodo lungo durato oltre cinquant'anni di una frattura di una specie di faglia politica come quella di San Andrea che ha separato l'Europa in due dopo Yalta e che si sovrappone ad altri confini vecchi ma ancora visibili che partono addirittura dal Guinness germanico-retico
Tra l'Europa romanizzata i paesi germanici a quel dissidio spirituale tra la Germania e l'Europa a cui alludeva nel mille novecentoquarantaquattro anche Benedetto Croce e lo cito neutro
Per motivi di zona
E quindi
C'è il bisogno di riprendere i contatti interrotti
Da
Decenni
Interrotti a livello istituzionale forte a livello di scambio di persone rappresentante qua del collegio dei cinesi
Al fanno hanno queste lingue slavi ma noi abbiamo bisogno di inguardabile ungheresi Napoli un centro ma noi abbiamo bisogno di raccordi molto più forti con questo la Germania si muove il selciato colleghi di Berlino aperto due sue chiamiamo le succursali a Budapest e a Bucarest pensano di aprirne un'altra soffia un'altra mostra con accordi bilaterali
E non a nome di una comunità che può essere quella europea
Io sono un perfettamente d'accordo con quanto diceva il senatore Di Iulio prima Latteria di autonomia programmazione valutazione
Che dovrebbe guardare alla ottimizzazione degli investimenti sul sapere
E dovrebbe stare attenta alla redistribuzione dei rapporti di potere che produce
Bisognerebbe son proposte
Alcune ovvie altre meno ovvie formare reti e nodi di ricerca e di insegnamento flessibili e non spaventiamo ci della parola competitivi
Bisogna che l'università che in Italia ha caratteristiche enciclopedie che copre quasi tutto l'arco del sapere in modo monopolistico relativamente al rispetto ad altre nazioni europee abbiamo più tessuti connettivi rapporti non solo con il CNR e gli altri istituti di ricerca avanzati che ci sono in Italia
Ma ad esempio possa stabilire delle convenzioni con il Max Planck Institut con i fari Max Planck Institut che ci sono in Germania con le forme del CNRS Essex col Consejo Nacional darti SPISAL sette
Eccetera altrove nel mondo iberico occorre che pensi seriamente
Malgrado la scarsità delle risorse utilizzando personale male utilizzato e che soffre di questa sua emarginazione personale docente
Che colleghi se stessa a quelli che nel mondo anglosassone si chiamano istituti di continenti education
Che ripeto non sono rivolti solo alla terza età anche se il pubblico di anziani potrebbe essere perché devono vegetare negli ultimi decenni della loro vita ma con l'obsolescenza del sapere questo riguarda tutti
Sviluppare ci son molto progetti ma non si è fatto niente lo fa soltanto il DS il Dipartimento scuola educazione meritoriamente della RAI ad ore antelucane
La l'educazione a distanza
E questo per esempio in Inghilterra funziona benissimo il problema naturalmente e tutto di tipo legislativo di come ordinario eccetera eccetera occorre e questo secondo me è uno dei punti che non si prendono in considerazione
Un raccordo e un'osmosi tra i vicini che le gli istituti superiori in genere e l'università
Perché la maturità piuttosto che servire da ponte serve da divisione anche per i docenti una volta c'era un travaso
Tra docenti di liceo quelli bravi che poi passavano esita ora la cosa si è interrotta è come dire c'è un'auto generazione spontanea da parte dell'università come è che cura tutto al suo interno
Occorre io credo moltiplicare gli istituti universitari europei come quello che già esiste a Fiesole
Così come lo scopo correrebbe fare per certi licei anche se sa farli come dire di evidenze in maniera
Forse tipo esagerata come quello di Duino cioè bisogna moltiplicare le occasioni di giovani europei che studino insieme perché questo cementa la corsa
Occorre a vere rapporti di ricerca senza farsi spaventare
Con una paura che che a me sembra esagerata con l'industria naturalmente senza fare gli interessi immediati dell'industria
Ma come si fa a non avere una collaborazione più articolata con le grosse industrie che fanno ricerca in Europa ad esempio las la Siemens o altri la Thompson
Labbro
E quindi bisogna che questi rapporti vengano fatti in una situazione di trasparenza e di
Interesse reciproco
Occorre potenziare Ippoliti eccellenza in ciascuna università son d'accordo anche sul frazionamento dei mega atenei ma con certo un limite che tutti condividiamo bisogna evitare secondo me l'ulteriore moltiplicazione dei pani e dei pesci
Delle università e delle facoltà in zone in cui non c'è tradizione e che vivacchiano ha spento
Questo capisco che fa male
A a quelle zone che sono sprovviste di università e che ritengono un diritto
Ma perché ad esempio non potenziare quelle università esistenti
Costruendo per studenti di provincia o di regione ora non ce ne sono più sicché non hanno università delle case dello studente sul modello presente nella città universitaria a Parigi dove c'è la maison di tali la maison detti decidendo
Dei Riba eccetera eccetera e far studiare gli studenti in università diciamo medio-piccole che però abbiano attrezzature
Biblioteche laboratori efficienti
E qui voglio toccare un punto forse impopolare ma dobbiamo credo siamo qui per ragionare non per auto elogia
è stato detto che le borse di studio sono poche
Dunque sì lo studio vengono stanziati circa seicentocinquanta seicento miliardi ma solo che seicentocinquanta vanno per borse di studio nelle proprie le altre sono per mense eccetera
In un sistema di risorse scarse appoggiare slogan che nascono dalla fantasia dell'incertezza come università gratuita per tutti lo trovo un suicidio
Perché
Non bisogna enfatizzare il problema che è importante certo e delicato
Che è quello delle tasse è stato ricordato prima che uno studente costava cinque milioni costava sette milioni l'anno ora costa cinque milioni
Un laureato costa allo Stato quarantacinque milioni
Le tasse coprono un grosso modo il dieci per cento
E son completamente d'accordo che le tasse vanno pagate e le paga chi ha un credito maggiore c'è un sofisma
Chi si può aggirare ho una preoccupazione anche giusta che si può aggirare partiamo però da un altro dato
Per mandare uno studente all'università è stato calcolato
In Italia
Che il costo del mantenimento viene suddiviso tra diciassette famiglie che non
Mandano i figli all'università
Allora la domanda di fronte a problemi di giustizia e vi sembra equo una situazione del genere che già sette famiglie indiane le più popolari e più dei privati come si dice debbono mantenere uno studente
Che
Paga delle tasse molte volte con evasioni di reddito da parte dei familiari
L'obiezione che si fa e che sensata e che non ho stato così scassato come il nostro in cui l'evasione contributiva è così alta
E sarebbe assurdo voler esentare dalle tasse studenti che in realtà sono ricchi ma che ho graduare le tasse in base al reddito
Ora è chiaro che le questioni sono difficili e che la riforma dell'università non è isolata
E che ci sono delle ombre ci sono state delle ombre sulle nostre istituzioni finanziarie e sulle istituzioni di controllo ma credette che costerebbe di più
Lasciare le cose come sono o costituire un nucleo di intervento
Di qualche ente pubblico della finanza per passare e come dire al setaccio le richieste di esenzione o di abbattimento delle tasse e far pagare di più
A quelli che
è chiaro che qua sembra di essere vicini al mondo dei sogni ma è meglio pensarci prima le cose prima che i nodi vengano alpeggi ne certo si può e si deve aiutare
Chi
Essendo in condizioni di svantaggio resta indietro anzi dico di più
Si deve aiutare coloro che stanno indietro
Maggiormente in misura maggiore rispetto a chi sta avanti queste tipico di uno Stato democratico di creare le condizioni progressive di eguaglianza non quelle di partenza
è un altro cavillo è che le condizioni di eguaglianza non devono coincidere
Cioè è giusto e le condizioni di uguaglianza giuste le condizioni di tragitto non è ingiusta che tutti siano allo stesso livello nelle condizioni di arrivo
Perché questa è l'origine
Del clientelismo e dei mali o dei tradimenti tre quattro dieci dell'università cioè non c'è un diritto
Come dire lecito che tutti debbano con cui ho certe cose se non c'è
Una capacità è uno sforzo e naturalmente io qua non mi appello al moralismo perché il moralismo serve ma fino a un certo punto
Mi appello all'idea che sono soltanto le trasformazioni dell'organizzazione
La legislazione l'autonomia dell'università
Che può portare alla o o un miglioramento generale che può stroncare gli illeciti
Che può togliere il degrado all'università che può farne nuovamente una comunità di ricerca cosa che voleva dire universitas
In cui la valutazione degli studenti vada assieme alla valutazione dei professori
Senza che questo incida sulle capacità di ricerca senza ad esempio un un ente fasi troppo esagerata sulla didattica perché si può anche morire
Di didattica ripetitiva professore hanno bisogno di te nella mente sveglia così anche gli studenti
Farli partecipare alla ricerca non separare la ricerca dall'apprendimento
Purtroppo il grande problema tragico
è quello di come motivare ormai
Chissi scrive per un lungo periodo alla facoltà di disoccupazione
Come creare degli sbocchi professionali ma intanto come salvaguardare questo luogo in cui dovrebbe promuovere essi e crearsi issate
Si osservano due paradossi e mi avvio a chiudere
Che l'università di massa
Sembra avere il bisogno di tornare a una variante dell'Università di è lite
Cioè dal seminario chiamiamolo così di tipo un Bolt diano
Del inizio del secolo scorso dell'estate ed esche cioè fatte o di piccoli gruppi che discutono
E questo non è impossibile in molti casi certo che già lezione tre mila studenti come capita certe facoltà di giurisprudenza o capita a Roma questo lavoro non lo può fare
Ma molti credo che queste lo possano fare con una migliore utilizzazione delle ricerche
è come uno svecchiamento del corpo docente perché è vero che si parla di concorsi eccetera ma anche qua credo che si dimentichi l'aspetto più macroscopico
L'aspetto anche biologico i nostri ricercatori hanno cinquant'anni di media
I professori associati cinque più di cinquanta
Un po'meno ricercatori pubblici va gli ordinari sono sui sessanta
Il che non vuol dire intendiamoci che il cervello vada in acqua vuol dire che si è bruciata una generazione due generazioni di ricercatori
E che il ricambio non sta avvenendo
Quindi se non si riapre un reclutamento giusto dell'università questa università la nostra università in particolare non sarà concorrenziale in rapporto all'Europa e poi c'è un secondo paradosso
E cioè che l'università guardata che questa si parlava prima del rapporto università città in termini storici anche questo mi sembra interessante l'università è un'istituzione tradizionale che ormai ha quasi novecento anni
L'anno più anno meno celebrazione brucerebbe Fazio nemmeno
è sopravvissuta al Medioevo al feudalesimo alle crociate a tutta il corso della storia moderna
Si è calcolato che tra le ottantacinque istituzioni di prestigio che esistevano nel Cinquecento nel restano oggi settanta tra cui moltissime sono università
Quindi oltre istituzione tradizionale ma incaricata qua spartana Dosso almeno apparente di promuovere il nuovo sapere è una tradizione che continua ma una tradizione che deve continuare innovando
E questo qualcosa di cui dobbiamo tener conto cioè ed elementi vischiosi della tradizione hanno finora ha prevalso sugli elementi innovativi
Sì fisco si tratta di rendere produttivo il sapere
Il ministero mi anche di educazione al pensare e al sentire civile non solo ovviamente in termini di conoscenze
Perché c'è bisogno
Certo di specialismo oltre che come si chiama ora di generalissimo ma c'è anche bisogno di fronte al lo sviluppo della sottocultura della chiacchiera
Dell'urlo del talk show di tutto che le forme di comunicazione incontrollabile incontrollata
Di una crescita seria del sapere
Maniera chi sia rigoroso di e organico
Gli affliggo per terminare con l'ultima volta l'ultima volta con delle cifre
Il numero dei ricercatori in Italia e di sessantacinque mila forse in quest'ultimo tempi settanta mila unità contro alle cinquecento mila del Giappone e c'è una popolazione di circa trenta milioni supera la nostra e i settecento mila degli USA
Il nostro apporto la tecnologia mondiale del due per cento di fronte al trentasei trentasette per cento di Giappone chiusa al cinque per cento dalla Germania al quattro per cento
Virgola cinque della Francia
Quindi oltre la ricerca pre competitiva ci vorrebbe sviluppo anche del senso critico
E contro i mali e i tradimenti
Molte etnici dell'università io credo che si possa lottare soprattutto per mettere fine a quello spreco di intelligenza e di vita
Di cui hai parlato e quando ci si trova di fronte a
Delle difficoltà bisognerebbe sapere dire come il vero politico secondo Max Weber non importa continuiamo
Grazie
Crescerebbero dai per questa densa il molto criticamente acuta relazione
Che ci ha restituito un quadro di ombre e di luci ma soprattutto di apertura di speranza sulla nostra condizione
Universitaria prima di dare la parola al professor Ruberti
Debbo nella mia qualità di piccolo comunicatore dare un'altra notizia
E cioè che domattina alle undici si svolgerà un seminario dal titolo studenti soggetti deboli proposte forti parteciperanno Rodolfo Zich
Che il rettore del Politecnico di Torino Giovanni Ragone che responsabile nazionale del PDS università Alfredo Galasso
Del noto parlamentare della Rete Umberto marrone presidenza di Aurora Francesco Pierri unione degli universitari e una rappresentanza della Fuci
A questo punto posso dare la parola al professore Antonio Ruberti che svolgerà la relazione sulla dimensione europea nella politica dell'istruzione e del ricerca prego Professor Ruperto
Io prendo la parola quando e con l'orario dovrebbe essere Giardina conclusione gli ultimi momenti dicevo
All'amico De Julio probabilmente mi cancellano l'intervento e quindi penso che possono utilizzare il tempo dei venticinque trenta minuti per svolge relazione prevista
Ma voglio partire da un da un ricordo stando qui a Napoli cioè che quattordici anni fa a Castel dell'Ovo qualcuno se lo ricorda facemmo un convegno sull'università allora era rettore e lo scopo dichiarato ero quello di far colloquiare la politica e l'università
Invitammo allora i responsabili politici anche del Parlamento
Per potere
Uscire dalla trappola
Del discorso tutto interno all'università
Oggi si ripropone questo secondo me è un punto essenziale per tutto lo sforzo che si può fare per riportare nel dibattito politico il problema vero è stata una cosa positiva
Perché proprio questo isolamento e anche una delle cause dell'incancrenirsi dei problemi
Non parlerò
Dei problemi
Di cui ha parlato di Julio
Sulle riforme della decima legislatura e sulle difficoltà della messa in esecuzione per completamente ordine il processo di riforma che è stata avviata perché mi riconosco sostanzialmente nelle cose che sono state
Io tenterò
Di fare un discorso che si avvale anche dell'esperienza
Che ho avuto e che considero per me è straordinaria di due mesi i due anni di lavoro in questo settore
E nell'Unione Europea
Stato un osservatorio eccezionale
E permesso anche di mettere a fuoco esperienza che avevo avuto nei cinque anni di presenza del Governo in cui pure avevo mantenuto relazioni con l'euro quindi cercherò di fare un discorso molto generale e me ne scuso per questo però era anche quello che mi è stato affidato
Intanto la prima convinzione non si può fare un discorso
Sulla dimensione europea se non si guarda il contesto globale
Così come non si può fare un discorso secondo me della situazione italiana senza guardare all'Europa al contesto formale
Cioè io sono veramente convinto che quello che forse
Sfugge in questo momento nel dibattito politico sui problemi della ricerca e dell'istruzione è questa dimensione internazionali europea prima internazionale
Perché diventa
Una una dimensione essenziale per comprendere le cose
Qual è la situazione
Questi discorsi che facevamo quando si costruì il ministero del Ministero della ricerca discorsi fatti quando Salo a cavallo della caduta del muro di Berlino
La caduta del muro di Berlino ha cambiato tutto
In Europa e nel mondo
Ne abbiamo degli esempi in quello che è diventata la fase transitoria politica italiana
Allora mi sia provocatoria domanda è è possibile fare discorsi che non tengono conto di questi mutamenti
Che hanno cambiato il quadro
E io credo che quindi il riproporre il problema del personale
Penso delle cose tutte cose diverse tutte difendibili senza collocarsi in questo contesto
Dice cambiamenti profondi e radicali a mio avviso rischia di isolarci rispetto ai problemi che ci sono perché quali sono le mutazioni
Quando ci fu l'inflazione geopolitica
Degli equilibri nel mondo
E questi hanno influenza diretta sulla vicini perché per esempio ne cito due
Tutto il ridimensionamento della ricerca spaziale
Dei programmi spaziali degli Stati Uniti
E la collaborazione tra Stati Uniti e Russia sulla ricerca spaziale con delle conseguenze su tutti i programmi dell'Unione europea e dei lanciatori francesi
Oppure la cancellazione del super collare
E quindi il ruolo che assume il serio a Ginevra nella ricerca mondiale quindi cambiamenti geopolitici che riportano in discussione le priorità le collaborazioni
La seconda situazione economica
Diciotto milioni di disoccupati in Europa nell'Unione Europea per essere più precisi
Ne parlava vorrei diciotto mila disoccupati tra cui molti giovani
Mettono in evidenza che sta per rompersi così io sono otto
Quello dei camei lineare che si pensava esistesse tra ricerca e innovazione sviluppo crescita occupazione sembra non essere più così
Si può ricostruire un ciclo virtuoso eccome
è un problema fondamentale
E questo ha delle conseguenze
Perché la politica è costretta a confrontarsi con l'emergenza e con l'occupazione
Domanda la ricerca e la formazione di misurarsi con questo problema ci possono essere conseguenze una di Riva
Una deriva che in Europa una deriva utilitaristica nella ricerca e nella formazione che mette in discussione problemi di importante di base sulla ricerca fondamentale sulla circumnavighi stia così divise quindi cambiamento dello scenario socio economico
E poi pezzo di voti cambiamento una moglie o che incomincia a profilarsi nel mondo e che sarà all'ordine del giorno dei prossimi anni in questa fin e secolo e fine mille l'ottantadue per cento delle delle risorse per la ricerca nel mondo sono concentrati gli Stati Uniti Giappone
Unione Europea
Nei Paesi in via di sviluppo è meno dell'uno per cento c'è una concentrazione geografica
Che non può continuare Rispetto ai problemi che ci attende l'equilibrio nord-sud fermo
Accetteranno ancora dei paesi del sud del mondo
Una priorità negli obiettivi di ricerca legata solo alle zone e alle aree industrializzate
C'è il problema profondo della sfida culturale della convivenza con culture diverse
A cultura cristiana la cultura islamica per fare quella più sul tappeto e allora
La Scienza all'istruzione che apporto danno a queste sfide
Quindi a mio avviso siamo in una fase di cambiamenti non ci sono in Italia in tutto il mondo
Gli Stati Uniti e Giappone nell'Unione Europea
In Italia si rimette in discussione il problema
Degli equilibri
Delle priorità delle scelte questo è il problema di fonto che cioè non è più scontato niente
Non è più scontato in ogni
L'inerzia nelle scelte e qualcosa che sarà abbattuta
Dalle dagli condizionamenti internazionali
è questo il punto
Maria e allora si ripropone in termini nuovi problema degli equilibri che è sempre stato il problema delle dei dei dati delle scelte nella ricerca nell'istruzione
Quali politiche pubbliche
Perché quali sono gli equilibri da definire
Beh il primo
Che noi sentiamo in modo confuso che sempre all'ordine del giorno e quello tra ricerca libere finalizzata badate non dico di base e applicata
Parlo di libere finalizzate
Libera quella in cui il ricercatore lo scienziato fissata se gli obiettivi in modo non utilitaristico semplicemente per far crescere la conoscenza
è la ricerca finalizzata per i bisogni della società
Bisogna soci fabbisogni dell'economia bisogni di sicurezza
Ho dieci Monia politica politico-militare
Non pensate che dopo
Prima della caduta di mensili fino
Una gran parte delle scelte di ricerca sono stati condizionati
Dagli obiettivi militari sessanta per cento del finanziamento degli Stati Uniti
O del blocco dell'altro blocco oggi questo è rimesso in discussione
E cosa a parte che cosa fa nella ricerca applicata e nella ricerca di base cioè a medio lungo termine
E in Europa c'è una situazione tragica a mio avviso io l'ho denunciata
E che si ripercuote nei i singoli paesi membri in Francia in Germania in Italia
Problema della deriva utilitaristica il discorso di destinare le risorse per affrontare i problemi della competitività industriale dell'occupazione che è un discorso vero giusto però il Giappone che fa il Giappone che ha vissuto di questi tutti gli anni passati ha deciso per la fine del secolo di raddoppiare l'investimento pubblico nella vicina
Quindi avere una deriva opposto
Con la deriva cioè in cui la forza la ricerca pubblica e sostiene la parte di base come tradizione
E quindi siamo di fronte a questi problemi di equity
Che equilibrio si stabilisce tra cooperazione e concorrenza
è il tema antico
Perché la ricerca la scienza persona dura dovrebbe portare alla cooperazione
è nata così
La repubblica delle lettere dell'inizio
La crescita del sapere scientifico in euro
Poi ci sono stati gli Stati nazionali e poi c'è la competitività industriale
La ricerca con la tecnologia porta avesse vicino al mercato allora c'è il problema della con per della concorrenza della competizione
Al quale equilibrio tra concorrenza e cooperazione
Questo è un altro tema centrale
Che si ripercuote sui per esempio nell'Unione Europea tagli statali politica degli Stati membri e la politica dell'Unione
Oppure
Dell'unione europea rispetto a Giappone e Stati Uniti che cosa si fa a livello mondiale che cosa si fa a livello europeo che cosa si fa a livello nazionale non è più possibile pensare di affrontare i problemi a livello nazionale
In Europa lo saremo membri dell'Unione cosa significa fissare priorità italiane senza confrontarsi con le priorità europee con le priorità mondiale
Che equilibrio tra gli attori della ricerca perché il mondo a circa Complesso
Io parlavo sempre di triangolo è un triangolo
Ci sono le università
Ci sono gli enti di ricerca pubblici c'è il sistema industriale sapete quali sono
Le proporzioni nel in media nell'Unione Europea
Nell'esecuzione della ricerca sessantatré per cento il sistema produttivo diciotto per cento l'università
Diciassette per cento gli enti pubblici di ricerca mediamente
Allora non si può fare un discorso che non tenga conto di questo più o meno quello che c'è negli Stati Uniti Stati Uniti e il venti per cento l'università
L'undici per cento il sistema di ricerche industriali sessantasette per cento il sistema produttivo eppure la necessità americane sono eccellenti ma questo che cosa significa
Che lo lesse l'appello del monopolio della ricerca
Non può vivere pensando che è l'unica a fare ricerca
Ha perduto il monopolio persino dell'istruzione per la diversificazione delle istituzioni di istruzione superiore che e e è presente in Europa perché esistono altri attori nell'istruzione
Allora che cosa bisogna farsi un discorso di quali sono le funzioni di questi tre soggetti che libri trovare e quindi quali sono le specificità dell'università che c'è nata anche l'università
La densità a insieme ricerca istruzione
Ed è l'unica istituzione quindi sono quelle di sull'istituzione di sono dodici
Produce i ricercatori per tutto il sistema dice
Quindi a delle funzioni specifiche è la sede naturale dell'universalità del sapere non solo quello scientifico ma anche quell'umanistico questi un ruolo speciale per la ricerca di però bisogna bisogna essere nell'insieme con con il patrimonio delle proprie specificità dunque riassumendo così per questo breve introduzione
Esistite attualmente viviamo attualmente una fase di accelerazione dei cambiamenti
Nel mondo
In Europa e quindi nei paesi come
Probabilmente i prossimi anni vedranno molti cambiamenti
Si tratterà di definire gli equilibri
Gli equilibri tra
Libere finalizzata tra competizione e cooperazione tra i soggetti Richie
E non si può trattare sulla ricerca per conto suo perché ormai sono tutti d'accordo
Che bisogna considerare anche l'istruzione la formazione professionale Risorse umane
Perché non ci può essere
L'accento solo su un aspetto
Soltanto sulla ricerca sulle nuove conoscenze ma ci deve essere anche quello sulle nuove competenze tutte e due costituiscono il capitale immateriale
Delle società moderne
è un nuovo tipo di capitale
Allora il problema è come si produce questo capitale come si accumula
Come si gestisce come si utilizza
Questa è stata sempre la mia opinione
Che non si può avere
Una politica di un paese di un Parlamento all'Unione europea se non c'è una gestione unitaria
Di questa nuova forma di capitale
E il capitale in materia
Ecco perché io feci la battaglia per il ministero unico chissà della ricerca
Non dissi che ci voleva l'istruzione e ho sempre scritto non perché teoricamente non fosse necessario
Ma perché il sistema di istruzione italiana e antidiluviana e centralizzato
In nessun Paese d'Europa e centralizzato
Pensate alla Germania con il
Allora è chiaro che se centralizzato con un milione di docenti gestiti a Roma non si può caricare uno stesso volo uno stesso ministero ma se no è questa la via
Rapinati gestire il capitale in materia la risposta
Bene io questa via alla portata in Europa
Non so andare a Bruxelles col presidente dello ho trattato il problema dalla gestione unitaria
Abbiamo fatto la gestione unitaria dell'Università del no del della ricerca e dell'istruzione dei programmi europei
E adesso che si è rifatta la commissione pur essendo andato tre Stati membri nuovi quindi essendoci il rischio di divisione di parcellizzazione questi questo fatto è stato mantenuto io ne sono contento
Perché e a Protti la situazione matura ma se c'è una prova importante
è la decisione del governo colto
In Germania
Hanno deciso col nuovo governo dopo l'elezione del di costituire un ministero che hanno chiamato simbolicamente ministero del futuro che si occupa di ricerca
C'è lirica di ricerca tecnologica come ho fatto in Italia e il sistema di istruzione
E questo è
Poi mi dice De Julio a in Inghilterra c'è un dibattito in questo momento la prossima la competizione elettorale che ci sarà in Inghilterra avrà all'ordine del giorno questa scelta anche per l'Inghilterra e così di Svezia e già così Francia e così via di seguito scenici a questo problema di gestione unica
Naturalmente poi gestione unitaria non si e le decisioni possono essere prese a livello del ministro
Perché devono essere fatte proprie dal Governo e discussa dal Parlamento e il Parlamento è il Congresso americano che ha deciso di cancellare il Super Collider o di accettare
è il Congresso americano che fa le scelte sulla fusione nucleare o sugli investimenti nello spazio perché i Parlamenti sono la sede delle scelte democratiche
Però esiste nell'ambito del governo una responsabilità unitario
Quindi questo è la prima mia riflessione
Fase di cambiamento
Problemi di equilibrio gestioni unitarie di questo sì
Passo al secondo
Come affrontiamo questo
Ai diversi livelli
Perché ci sarà un livello di gestione politica delle politiche pubbliche
Regionale non è che non ci sia regionale
In molte regioni d'Europa
Si decide per radici la Germania la Francia probabilmente se aumentar una assetto federalistico anche in Italia in pace
Poiché
Il paese membro
Per l'Unione e poi c'è l'Unione
A livello dell'Unione Europea di cui facciamo parte
Come si affronta il problema della ricerca
Problema della ricerca nell'Unione Europea
Quindi cominciato
Praticamente dopo la guerra
Questi quaranta ricostruzione
Non è stata una scelta una costruzione fasce sia perché la costruzione dell'Europa è legata a ideologiche politiche diverso c'è la concezione federale
La concitazione la concezione degli Stati
Negli stati membri
E questo si riflette
Sulla storia della ricerca io commissionato
A degli storici o un gruppo di storici la storia di questi quarant'anni
La crolla potrebbe lì grazie racconto di ciò che è successo in questi quarant'anni e si dividono chiaramente due linee una linea che quella vera e propria federale comunità che ha portato ai programmi quadro
Cioè a questi programmi gestiti dall'unione è una linea invece intergovernativa
Come il Sir le medie leso eureka cioè queste agenzie in cui gli Stati membri sono come governo out come unione
Queste due linee complessivamente sono a questo punto
Linee che investono il quattro per cento la linea federale diciamo quella del programma guardi
Nella ricerca
Gestita in comune
E l'altra il nove per cento tra spazio fisico delle particelle di complessivamente il tredici per cento
Delle risorse europee consacrate alla ricerca sono gestiti o attraverso i programmi europei
Ho attraverso le agenzie
Bene
Di fronte a questi cambiamenti
Che ci sono stati gli ho parlato all'inizio in questi due anni che abbiamo fatto
Perché sono gli anni in cui andava il nuovo trattato in gioco Trattato di Maastricht in cui c'era la crisi economica quindi ci siamo dovuti confrontare con queste
Quindi anzitutto abbiamo fatto un'analisi delle debolezza dell'euro
Rispetto a Stati Uniti e Giappone nel livello degli investimenti e solo l'Italia ne spende poco e l'Europa d'Europa spende il due per cento nella ricerca del prodotto interno lordo
Rispetto al tre per cento Giappone Stati Uniti e poi certi importa pure le automobili americane giapponesi o gli aerei americani cioè voglio dire è chiaro che c'è un problema di investire nella ricerca a livello europeo sia pubblico che privato poi c'è all'interno dei Paesi membri in diversa misura ci abbiamo
Germania e adesso anche la Svezia che sono in primo posto quasi al due otto due nove per cento c'abbiamo la Grecia con il mezzo per c'è l'Italia sta quarto posto
Anche qui a benedire siamo all'ultimo posto non è costretto insomma non si può dire bisogna dire come stanno le cose
Relativa a me
La seconda è la frammentazione
A frammentazione perché non c'è una politica di ricerca unitaria europea ci sono la somma delle politiche nazionali questo è un grande problema
Perché si se gli Stati Uniti decido di sostenere l'auto elettrica fanno una politica federale
Noi probabilmente abbiamo tre quattro programmi di quattro e quattro paesi membri che vogliono fare l'auto eletti non se ne farà nessun
E così via disse quindi la frammentazione terzo questa ridotta capacità di trasferire l'innovazione
Questa aristocratica posizione della scienza
Rispetto alla tecnologia rispetto al sistema produttivo che è tanto più grande quanto più si va da nord a sud udita subito euro cioè in cui in Effeti non ci si preoccupi trasformare il risultato era sceso in applicazione sono debolezze
Ebbene noi abbiamo fatto un programma quadro
Mi fermo qui
E mi sembra cerchi di rispondere nei limiti in cui può fare un programma il programma sull'azione federale che risponde a questi scopi mette in gioco circa ventitré mila ventiquattro mila miliardi nei prossimi quattro anni a partire da questo perché rivivo globale per la prima volta e cioè i programmi specifici per la prima volta c'è traccia sostegno alla a trasferimento dell'innovazione
C'ha alcuni problemi nuovi come per esempio problemi
Alcune cambi completamente nuovo per quanto riguarda l'Unione europea che la ricerca socioeconomica
è importante su cui mi fermerò un attimo e problematico accresce il capitale umano
La mobilità dei ricercatori euro bene questo in questo programma maggio voglio citarne una cosa che non sono mai riuscito io non sono riuscito nei tre anni di ministro italiano dell'Orissa delle circa fa un istituto di tecnologia un istituto di previsione tecnologica
Nessun Paese nessun Parlamento
Può fare delle scelte se non a una previsione degli scenari futuri
Io avevo messo questo dentro la legge sull'autonomia
Partendo dall'istituto del CNR
Poi le cose sono andate come sono andate ma mi dite come fa il governo il ministro il Parlamento a scegliere le priorità se non c'era qualcuno che lo fa
Al in Europa io ho posto questo problema perché l'Europa è debole anche in queste non ha office of Technology Assessment come lista il Parlamento degli stadi Congresso degli Stati Uniti
E abbiamo stanziate nel Programma Quadro
Programma quadro ottantacinque mila lire centosettanta miliardi per costi dell'Istituto di Siviglia che non c'era funzionale a settembre sulla prospettiva tecnologica e una rete per la previsione del corpo
E l'Italia
Se non fa questo tutti i discorsi sulla priorità saranno discorsi empirici
Per quale ragione un Parlamento o un governo possono dire facciamo questo piuttosto che quello sedici c'è una base tecnico-scientifica per supportare la scelta delle priorità non ha senso
Se non ci adottata questo sistema
Penali per l'istruzione come sapete abbiamo lanciato i programmi Socrates Leonardo
E che giovani
Qual è la novità più forte
Per quanto riguarda l'istruzione
Beh per quando riguarda l'istruzione c'è una novità che in Italia purtroppo e qui mi preparo
Vaiano a fare al terza riflessione sull'Italia che in Italia non è all'ordine del giorno reali
è il problema
Un problema antico di cui si discute da decenni che è il problema della formazione continua lungo tutta la vita ma il hanno fatto importante che oggi c'è un'accelerazione di questo problema
Un'accelerazione straordinaria perché se ci sono una ristrutturazione del tutto il sistema produttivo
C'è l'espulsione dal sistema produttivo di migliaia di persone iniettando all'avanzata e quindi c'è un problema di riconversione non può non ci si può disinteressare di queste a chi lo fa chi la paga
è un problema reale
Pensate che di Germania sono ventisei milioni di cittadini che passò dalla formazione continua questo in Italia qua
Ecco la formazione continua che significa se riflettete la sfida del futuro
Perché significa che si passa dalla formazione iniziale che caratterizza tutta la storia dell'istruzione
A un altro concetto che dominerà in futuro per cui la formazione viene lungo tutta la vita e questo ha delle conseguenze bisogna fare delle previsioni anticipative del vede delle anticipazioni dei bisogni se no si è sempre alla rincorsa
Se deve esserci una formazione continua vuol dire che le frontiere tra istruzione formazione iniziale si indeboliscono
Perché bisogna innescare sul nocciolo della formazione dell'istruzione di iniziare gli ulteriori passi di formazione
E poi c'è il problema dell'accesso a questa formazione continua in Italia c'è una accordo Confindustria
Dei partner sociali organizzazioni industriali sindacati molto positivo ma bisogna tradurlo in realtà come si assicura il diritto durante la vita lavorativa prepararsi all'eventualità di cambiare lavoro e dopo e chiesi e in quali settori
E questo sono problemi centrali e si riflettono sull'università all'università la scuola rimangono assenti da questo o partecipano a questo processo continuano a occuparsi solo della formazione iniziale abbandonano le persone lungo l'arco della vita a questo problema non sarà così
E quindi questo è un problema discute e per questa ragione che abbiamo destinato deciso
Che il novantasei sia l'anno destinata formazione continua in tutta Europa per dibattere questo problema che ha delle rilevanza sociale fondamentali il cosiddetto diritto allo studio di cui parliamo
Divenne il diritto alla formazione continua lungo tutta la vita d'altronde si è spostato non è più dov'era prima
Non era
Pensare di confrontarsi con Stati Uniti e Giappone senza decidere a che livello cooperiamo
Ecco noi io ho concluso il mio mandato con documento che considero la cosa più importante di aver fatto che quello di dire indicare una pista per la cooperazione documento dalla cooperazione verso il coordinamento che sta che cambia un po'la prospettiva non solo programmi europei ma una politica europea della DC
E per questa politica europea della ricerca questo documento è stato assunto dal Parlamento che lo discuterà dalla presidenza francese di questi sei mesi ed al mio successore presso quindi sarà la pista su cui questo anno si discuterà il problema di vedere su quali Grandi Progetti l'Unione Europea lavora insieme e che equilibrio si trova tra la concorrenza interna e la concorrenza esterna con Giappone e Stati Uniti perché lì è il punto di scelte e quindi bene quindi
In Europa abbiamo impostato un dibattito è un lavoro
Vediamo in Italia la prima volta che i dopo questi due anni parlo di questioni italiane ogni due anni
Dico di funzione di commissario sono stato rispettosamente il silenzio oggi forse anche se per qualche giorno ancora sono commissario qualcosa posso dirlo
Beh in Italia io devo dire che abbiamo disegnato un ministero moderno
Purtroppo purtroppo questo ministero
Non funziona
Perché perché in realtà è stato lui è stato liberato dalla gestione come doveva essere perché il desiderio l'idea era di fare un ministero di programmazione di coordinamento di indirizzo non un ministero di gestione perché l'autonomia delle università degli enti lirici
Doveva essere rispettate questo state né ma che cosa doveva fare il ministero liberarsi di questo era acquisire certe funzioni
è quindi rapporto internazionali
Da consolidare l'unico ministero che c'è un dipartimento per i rapporti internazionali
Che era stato trattato con fatica con gli esterni
Per proprio per questa visione di collegamento nel contesto internazionale
Secondo doveva sostenere le ricerche strategie per la ricerca industriale
E non c'è stato più niente per la ricerca etruschi
Si potranno dedicare crisi fin quando si vuole i programmi nazionali
Del ministero senza portafoglio del ministero con portafoglio ma poi non ci sono stati non ci sono
Cioè che politica del sostegno alla ricerca industriale è terzo
Penso il problema del della programmazione non è uscito né un piano programma di circo triennale ormai sono quattro anni nel per l'università dopo il primo piano triennale ne è uscito ma allora se questo ministero la gestione la la il mi rispetta l'autonomia lavanda fra la manda all'estero come giusto come del resto però non si me dotare gli strumenti per fare le cose che erano previste è chiaro che si svuota ma per far questo deve avere un istituto di tecnologia perché se no come fa le scelte di programmazione come fare i programmi
Ecco perché della legge sull'autonomia io ho messo l'istituto no CNR ma del ministero se non si fa questo il ministero non ha gli strumenti per operare
E come fa senza un consiglio della scienza e della tecnologia
Io sono arrivato in Europa non c'era questo Consiglio
Perché è chiaro che c'è una resistenza ad avere un consiglio della cifra record delle strutture burocratiche della politica io ho fatto un'altra cosa di cui sono un po'orgoglioso l'assemblea della scienza
E della tecnologia europea con cento scienziati
E i ricercatori che vengo dal mondo industriale della scienza con sei nove che consigli il commissario sulle politiche dell'Arci
Quindi il primo problema evitare forza a al al governo di questo sistema nello spirito dell'autonomia e poi bisogna fissare i ruoli voli dell'università hanno già un po'parlato rispetto alle nuove sfide
E il ruolo degli enti di ricerca perché gli enti di ricerca devono fare una ricerca strategica
Queste la differenza rispetto all'università
Sì se gli enti di ricerca messa fanno più o meno alcune cose analoghe non serve
Se è che ciascuno faccia la sua le sue cose fisiologiche ricerca di base partecipazione circa applicata all'università su tutti i settori anche umanistico ricerca strategica gli enti di ricerca
La Silene AICE né gli altri amici e terzo sospetta la ricerca industriale quella vicino al mercato quella vicino alle applicazioni alla competizione queste sono cose che devono essere discusse
Perché se non si apposta il disco e poi bisogna per la formazione il grande buco italiano e la formazione professionale la formazione continua perché mi ricordo in quegli otto mesi in cui sono stato al Parlamento
Come deputato
E si discusse il bilancio la delle istruzioni e domandare ma perché non si discute il bilancio e la formazione professionale che va alle Regioni non si capisce bene che cosa viene usato perché poi si parla di febbre di questi risorse della scuola dell'università e le migliaia di miliardi che sono destinate alla formazione professionale veramente che sono un capitolo importante
Perché del del del del dell'impegno pubblico se ne discute veramente poco e non vedo come si possa tenere separato dal problema dell'istruzione visto che le frontiere tra istruzione e formazione si vanno
C'è un grande cammino da sei ma soprattutto c'è c'è un problema più di fondo
O quale vorrei con il problema dei rapporti scienza cultura
Problema porti scienza cultura un problema centrale oggi c'è c'è una resistenza diffusa in Europa
In Giappone anche anche negli Stati Uniti rispetto alla scienza alla tecnologia
Se ne vedono gli aspetti negativi la perdita dell'impiego l'inquinamento i rischi c'è addirittura dell'ostilità certe volte pure viceversa la scienza e anche affidato il superamento delle difficoltà noi siamo destinati a convivere per la scienza per risolvere gli stessi problemi che sono stati crea ma questo si può fare se c'è una conoscenza diffusa l'ascesa della tecnologia se esiste si percepisce che la scienza e parte della cultura
Del bagaglio intellettuale che non si può avere un'aristocratica separatezza dello Sperto di scienze umane dall'esperto scientifico
Questo l'agire tutti devono essere scienziati ma bisogna che sia sia conosciuta la scienza la tecnologia come parte del prodotto dell'attività umana attività culturale e questo è un grande sforzo che dobbiamo fare
Perché se non si fa questo non cresce la partecipazione democratica Nesci
La sensibilità che sulla creazione capitalizza deviare si gioca il futuro dell'Europa e dei singoli Paesi loro capitale immateriale
Sia umani sia di nuove conoscenze
E perché i gas ci attendono delle sfide questo dobbiamo dire ai giovani
Andiamo al nuovo millennio con quali problemi ma due grandi problemi
La convivenza con le culture e le religioni dire e il grande problema bastare quella la pressione che viene sul Mediterraneo dal mondo islamico
Dobbiamo creare un mondo in cui le culture esigono convivente
Dobbiamo trovare un nuovo equilibrio rispetto al Sud del mondo e la scienza deve fare la sua parte
Dobbiamo dare ideali alti dobbiamo recuperare la capacità di fare sognare Giovanni
Ringrazio il professor Roberto I per questa relazione di ampio respiro la quale ci ha posto di fronte al problema complessivo dell'accelerazione dell'aumento della complessità e mi pare ci lascia un grande messaggio che si potrebbe riassumere lo sviluppo della società e suo figlio della Scienza del sapere e quindi per quanto a ciò e dedita all'università e figlia dell'università ma l'università può assumere ancora questa funzione di madre della società se sa essere figlia del futuro e quindi mi pare che il il tema centrale che sia proprio questo dell'attrezzarci per la previsione perché senza previsione non si può programmare nulla di serio a questo punto direi che possiamo considerare conclusa questa fase del nostro convegno si insedieranno subito due delle commissioni tematiche e precisamente quella presieduta dal professore Valentino Castellani su università e metropoli e l'altra presieduta dal dalla professi dal senatore Vigevani e dal senatore
Non riesco a leggere come
No no non vedo campioni scusi
Chi è questo
No perché scritto in questo appunto a mano
ABAP ecco allora il l'onorevole batta faranno che il senatore vigeva
Siedono la tavola rotonda su formazione e occupazione giovanile queste due tavole rotonde dopo qualche minuto ovviamente
Io ero
Inizieranno e
Hanno possibili
Verso le quattordici quattordici e trenta
In giro alle cui
Considerando le altre sessioni tematiche si concluderanno i
Il nipote per lasciare spazio alla tavola rotonda che prima o accennato grazie
Chi vuole seguire i lavori di questo gruppo di prendere posto
Vorremmo incominciare perché mi dicono che dal punto di vista dell'organizzazione
Per i lavori di questo gruppo dovrebbero concludersi alle due e mezzo
E quindi abbiamo poco più qualche minuto in più di un'ora e mezzo a disposizione
Pensiamo di procedere in questo modo intanto l'autopresentazione io sono Vigevani sono un senatore alla mia sinistra il senatore Di Maio e l'onorevole
Batta faranno che farà una credo breve introduzione poi sulla sull'introduzione si apre ora la discussione non c'è oltre a questi indici introduzione nulla dal modo di lavorare tra di noi di precostituito determina predeterminato
Lo si aprirà la discussione verificheremo il rapporto a coloro al numero di coloro che vogliono intervenire di misurare il tempo ove questo fosse necessario al fine appunto di poter concludere
Entro l'ora che è stata previste
La gli elementi che ne emergeranno dalla nostra discussione verranno poi riversati domani comunque relazione nell'assemblea plenaria prima della conclusione dei lavori
Doc quindi la parola all'onorevole batta faranno che farà appunto questa introduzione
Come diceva Vigevani cercherò di parlar poco in modo da stimolare il dibattito io penso che un corretto approccio al tema in discussione non può non partire dal dato che oggi la ricchezza delle nazioni
E basata in misura crescente sulla creazione lo sfruttamento delle conoscenze in linea con un processo di smaterializzazione dell'economia
Come è noto tra gli investimenti materiali possono essere inclusi la formazione la ricerca i servizi
Il libro bianco di Dell'Oro su crescita competitività occupazione invita gli stati membri a far sì che l'investimento in materiale
Possiamo beneficiare in futuro di una priorità almeno uguale a quella segnata all'investimento materiale nelle pratiche dei poteri pubblici
In una società basato sulla produzione
Ben più che sullo scambio di merci la trasmissione e la messa in comune delle conoscenze nonché l'accesso al sapere teorico e pratico
Sono infatti chiamati a svolgerle una funzione di primaria importanza
Ora nell'ambito di questo quadro più generale vediamo qual è la situazione italiana
Prendendo come base alcuni analisti dell'Isfol e del CNEL i problemi emergenti in materia di formazione professionale possiamo così e Nuclear Event
Anzitutto uno scarto che si avverte tra l'entità delle risorse statali e regionali comunitarie che sono cospicue
E l'inadeguatezza dei risultati
Poi il forte divario che si avverte tra le regioni del nord e le regioni meridionali
L'elevato numero di giovani che transitano direttamente dal mondo scolastico al mondo del lavoro senza un perito di qualificazione professionale e quindi diciamo in contraddizione con una indicazione precisa
Quello che dice il piano del loro
Lo scarso coordinamento tra i vari soggetti pubblici e privati interessati alla formazione professionale
La carenza di strumenti di controllo qualitativo la parziale e insoddisfacente attuazione della legge quattrocentonovantadue del mille novecentottantotto che voleva appunto favorire la revisione e l'innovazione dei sistemi formativi regionali e poi l'insufficiente sviluppo della formazione continua che come avete sentito osserva anche richiamato recentemente dalla relazione di Ruberti
Nel campo legislativo poi se prendiamo in considerazione
I contratti formativi che come è noto si sono rivelati negli ultimi anni un approccio o abbastanza diffuso al lavoro noi possiamo ormai notare una vera e propria giungla di contratti formativi
C'è la legge sull'apprendistato la legge venticinque del mille novecentocinquantacinque che ormai abbastanza invecchiata
Vari tipi di contratti di formazione lavoro o di tirocinio fino alla legge recente la quattrocentocinquantuno dell'anno scorso
Ora in base ad uno studio del che nella l'andamento dei contratti di formazione lavoro
Che negli anni passati si era rivelata una via privilegiata per l'accesso dei giovani al lavoro risulta in forte calo dal mille novecentonovanta ai giorni nostri
Infatti si passa da una media mensile di trentacinque quaranta mila assunzioni negli anni mille novecentottantasette novanta
Alle venti mila mensili del novantadue per scendere ad appena quattordici mila nel mille novecentonovantatré cioè lo strumento alla luce dei fatti dell'esperienza ha bisogno quindi di una profonda revisione risulta confermato nel corso del mille novecentonovantatré il trend negativo di questa forma di flessibilità del mercato del lavoro
Il calo registrato nel novantatré rispetto al novantadue e pari al ventiquattro per cento
Ma ben più grave appare l'andamento di questa forma di entrata dei giovani nel mercato del lavoro
Se si considera il trend negativo del novantadue meno diciassette per cento e il crollo registrato nel novantuno in tale anno in termini assoluti sono stati
Centottanta mila il trentanove per cento in meno i giovani immessi con questa forma di impiego nel mondo del lavoro quindi diciamo oltre i problemi generali noi abbiamo un'esigenza immediata quella di andare ad una revisione del contratto di formazione lavoro
Quanto poi al comparto dell'istruzione professionale esso come è noto in Italia è del tutto sottodimensionato a percentuale complessiva e del ventitré per cento che riguarda il diciannove per cento l'istruzione professionale
Il quattro per cento la formazione professionale regionale
Mentre in Europa e suo è compreso tra un minimo del trentacinque per cento ed un massimo del sessantacinque per cento
Da noi in Italia la l'istruzione professionale a un'incerta identità
è considerato di rango inferiore rispetto alle altre offerte ed opportunità
Ora quali indicazioni fornisce per quanto riguarda il comparto dell'istruzione professionale il libro bianco di da loro
Secondo appunto il libro bianco di però l'obiettivo dovrebbe essere di garantire contemporaneamente una solida formazione di base di livello sufficiente e il collegamento tra la formazione scolastica e la vita attiva fondamentale e la capacità di acquisire nuove conoscenze nuove competenze come dice il libro bianco di imparare a imparare per tutto il corso della vita
Dovrebbero essere sviluppate sistematizzata e le formule di apprendistato e tirocinio presso le imprese
Ad integrazione dell'apprendistato dovrebbe essere notevolmente sviluppata la formazione in centri specializzati
I sì se si ferma informativi dovrebbero essere rivisitati in funzione delle necessità crescenti di ricomposizione e ricostruzioni permanenti delle conoscenze del nove
Sta tale flessibilità servirebbe sia le impreviste per avvalersi delle innovazioni tecnologiche sia agli individui
Una parte importanti dei quali rischia di dover cambiare attività professionale quattro o cinque volte nel corso della propria vita attiva per tanti occorre ridurre al minimo la discreta discrepanza tra le competenze richieste oggi dal mercato del lavoro e quelle disponibili
Per quanto riguarda poi il capitolo dei finanziamenti da un lato certo occorre accrescere i fondi pubblici riorganizzare le risorse educative in stretta collaborazione
Con i servizi di ricollocamento dall'altro le imprese dovrebbero maggiormente interessarsi ai sistemi di formazione professionale che andrebbe inserita nei progetti strategici appunto delle imprese
Questo maggior coinvolgimento dovrebbe essere agevolato consiglia il libro bianco con stimoli di natura fiscale e legale
Inoltre andrebbe assicurato un miglior coordinamento tra l'offerta pubblica e l'offerta privata di formazione
C'è poi un altro aspetto importante
Grazie agli aumenti continui di produttività
Si assisterà ad una diminuzione ulteriore del tempo di lavoro e lo sviluppo della formazione su questo aspetto della riduzione del tempo di lavoro cui tornerò più avanti per illustrare le riflessioni su cui siamo impegnati
Come gruppi parlamentari della Camera e del Senato
Si può collegare con questo aspetto il suggerimento del libro bianco di istituire sistemi generalizzati polivalenti di crediti alla formazione
Cioè assegni formazione sotto forma di capitali assegnati a tutti i giovani
E spendibili in condizioni flessibili nel corso della loro vita attiva per l'adeguamento delle competenze
Ora come è noto anche in Italia negli ultimi anni c'è stato un notevole interesse sui temi della formazione professionale anche se con la scarsezza ancora di iniziative di innovazione questo richiamo l'interesse avviene anche attraverso i protocolli di intesa infatti il primo è stato firmato nel gennaio del novantatré come noto tra Confindustria e CGIL CISL e UIL
Nel protocollo vengono analizzati i vari problemi della formazione professionale con particolare riferimento all'utilizzo dei fondi
Si sottolineano la dispersione dei finanziamenti la disparità tra le regioni nell'attuazione degli interventi
I ritardi nell'applicazione della legge quattrocentonovantadue ottantotto che ho già richiamato l'inadeguatezza dei programmi di formazione continua
Partendo da questa analisi le parti sociali si impegnano a promuovere una revisione dell'assetto normativo ed organizzativo del sistema formativo
A sostenere iniziative di riforma utilizzando in particolare lo strumento degli organismi paritetici bilaterali il valore strategico della risorsa formazione poi è ben evidenziato anche dal protocollo di intesa siglato tra la Presidenza del Consiglio e le parti sociali nel luglio del mille novecentonovantatré
Vi si prevede la necessità di realizzare un sistematico coordinamento interistituzionale tra soggetti protagonisti del processo formativo l'istituzione di un Consiglio nazionale
Per la formazione professionale la revisione della legge quadro ottocentoquarantacinque mila novecentosettantotto il potenziamento del ruolo degli osservatori bilaterali sulla Domaine domanda di professionalità
E soprattutto la finalizzazione alla formazione continua delle risorse finanziarie derivanti dal prelievo dello zero trenta per cento a carico delle imprese
Ora quali potrebbero essere le linee di intervento
Come si è notato sia la politica comunitaria sia i protocolli che ho richiamato spingono in direzione di un rinnovamento di un rilancio dei programmi di formazione professionale
Si rende necessario tuttavia definire una ridislocazione del comparto della formazione professionale per sottrarlo allo stato di sostanziale marginalità in cui è esso è rimasto relegato in questi anni
Hanno Sciuto indubbiamente la separazione tra il governo del mercato del lavoro che rimane di competenza dello Stato
E la formazione professionale che è di competenza delle regioni noi pensiamo che questa separazione tra competenze diversi ormai da superate
E in coerenza con una linea di ispirazione federalista
Che si va affermando tra le forze politiche e anche nella coscienza degli italiani noi pensiamo che oggi sia fattibile l'ipotesi di delegare alle Regioni anche il governo del mercato del lavoro
E quindi si potrebbe realizzare una più utile integrazione tra i vari momenti della politica del lavoro e cioè sia l'avviamento
Sì ai programmi di formazione professionale in linea anche con i modelli dei più avanzati Paesi europei per esempio la Germania e la Francia
In questo quadro di riforma di ispirazione federalista o regionali essa si dovrebbe poi finalmente por mano ad un riordino legislativo
Per superare la frammentazione tra apprendistato e contratto di formazione lavoro quindi rivedendo sia la legge venticinque del cinquantacinque che le varie leggi
Sui contratti formativi prevedendo come suggerisce Giorgio Ghezzi un unico contratto con contenuti formativi sia pure con necessari articolazioni interne
Com'è noto il governo uscente con il cosiddetto pacchetto Mastella ha proposto l'introduzione di due contratti di into ingresso a salario ridotto
Relativamente alle aree di cui all'obiettivo uno celle aria ritardato sviluppo e ai lavoratori in cassa integrazione
Queste proposte sono inaccettabili e sono state giustamente respinte dai progressi si e dalle organizzazioni sindacali
Noi però stiamo pensando ad un diverso contratto d'ingresso con rigorosi contenuti formativi che posso incentivare realmente l'occupazione giovanile
Ho parlato di rigorosi contratti contenuti formativi perché la parte formativa non deve rimanere operazione di facciata come purtroppo quasi sempre avviene oggi con i contratti di formazione lavoro
Ma deve svolgersi in modo approfondito con equa ripartizione tra formazione teorica e formazione in azienda
La diffusione di un rinnovato contratto di formazione lavoro
Andrebbe incoraggiato poi anche nella pubblica amministrazione si pensi agli enti locali
Dove compatibilmente con le disponibilità finanziarie andrebbe favorito il reclutamento con adeguata formazione
Di nuovi quadri tecnici del territorio esperti ambientali Esperti di programmazione economica e finanziaria
Operatori dei servizi alla persona
I quali servizi specialmente al suo lo sono ancora fortemente carenti addetti alla manutenzione del verde del patrimonio pubblico e così via
Infine poi sul tema della riduzione dell'orario di lavoro e della modulazione dei tempi di lavoro i parlamentari progressi si sono impegnati con un gruppo di lavoro coordinato da Livia Turco
Noi partiamo dal rovesciamento dalle analisi degli anni settanta
Quando come è noto avveniva una separazione del tempo di formazione rispetto a quello di lavoro e anche la separazione tra pochi specialisti e la grande massa di lavoratori con compiti esecutivi lo sviluppo industriale e tecnologico richiede oggi invece un elevamento del tasso di istruzione è un intreccio formazione lavoro in tutta la vita della persona
E quindi noi siamo o lavorando attraverso anche un confronto con i sindaci con le organizzazioni sociali per avanzare una proposta per la riduzione dell'orario di lavoro
Prendendo in considerazione ipotesi diverse
Ad esempio una riduzione parziale dell'orario di lavoro a favore della formazione con la destinazione di un terzo della riduzione generale generalizzate dell'orario di lavoro a favore della formazione ritrovare un legame stretto tra la riduzione dell'orario di lavoro e appunto l'incremento delle attività formative
Questa scelta sarebbe utile anche per le impresa che nel medio per il periodo potrebbero disporre di manodopera complessivamente più istruite
Si potrebbe inoltre utilizzare istituti contrattuali come le centocinquanta ore che già in passato hanno collegato la riduzione del tempo di lavoro e le scelte individuali di percorsi formativi
In conclusione gli obiettivi di riforma nel settore della formazione professionale specie ai fini di un rilancio dell'occupazione giovanile appaiono sufficientemente definiti
I parlamentari progressisti come si è visto intendono dare un contributo operativo per tradurre tali obiettivi in specifiche proposte di legge
A partire da quella di inchiesta parlamentare sulla formazione professionale che abbiamo già presentato e che è stata però approvata all'unanimità dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati
Su tutta la materia della formazione del lavoro naturalmente intendiamo proseguire il confronto con i rappresentanti delle forze sociali
C'è da augurarsi naturalmente che il nuovo governo possano in questo campo come in altri svolge una funzione positiva di stimolo e di proposta in modo che in Italia finalmente possono crescere sia a livello della formazione sia a livello degli occupa
Bene io non c'entro completamente come vedete mi chiamo Bruno Di Maio sono anch'io un senatore progressista come il collega Vigevani
E non avrò il cattivo gusto di proseguire nel nell'aggiungere altre considerazioni e credo che invece le gli stimoli che essa erano contenuti nella relazione
Del collega nella camera batta Farano siano sufficienti per dare vita ad un dibattito interessante il quale io credo debba collocarsi nella prospettiva del nostro tema
Università e ricerca cioè è chiaro che l'occupazione e la formazione non sono limitati agli studenti universitari ma come avete sentito stamattina che che ha parlato di iscriversi alla facoltà della disoccupazione
è chiaro che il mondo degli universitari è particolarmente stimolato e particolarmente sotto pressione da questo punto di vista e la la tentazione ricorrente a riconsiderare università all'università come aree di parcheggio deve essere chiaramente uno degli obiettivi uno dei dei feticci da abbattere nella nella nostra azione e parlamentare in nell'azione nella quale vogliamo coinvolgere naturalmente le persone che oggi sono qui e anche quelle che sono fuori di qui perché speriamo che i risultati di questo convegno vengano portati fuori valorizzati anche negli incontri che si terranno nelle
Diversità completo anche troppo
Qui c'è un interessante elenco di persone che hanno aderito a questo gruppo di studio
Sarebbe bene adesso prendere la la iscrizioni a parlare c'è qualcuno anzi credo che ci sia già una lista di ecco c'è un un insieme di persone che hanno dichiarato di volere intervenire
Ecco in particolare Borrello
L'abbiamo no
Filata la manca
Ma stiamo no Tom sbagliando completamente basta mi sono sbagliato in pieno carri ecco qui benissimo catalano
De Cristofaro
C'è qualcuno sui
De Cristofaro
Va beh io li ho qui elencati come
Allora chiedo prima
Forza
Forse è meglio venire qui al microfono ma ci si sieda poi c'è anche abbastanza
Perché lui
Sì
Noi oggi
L'ordine
Bisogna Brandolini
Sono
Osservare o precisa
Allora
Va be'
Ecco il terzo
Finisce
In linea in quanto
Io Salvatore
Anche
Il giornale
Vorrei ricordare dalla ancora
Dove sicuramente
Esatto
Prosegue
Largo
Lista chiede
Vero
Dall'altro come dire a
Avvicinarsi dobbiamo
La la
C'era sotto
Ora
L'ordine pubblico
Era
Il relatore di non assoluta
Io risolutiva
Così come rendere risale carta
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Questo dei ma
Comunque il bene
Grave ritardo locale
Relatore
E i dove risiede una parte nuove no no decisione ho affidato
Va bene ma tale
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Conoscenza allora che il documentario o meglio
E risollevarono avvertita
In Africa è avverso va bene allora il cui prego Ancillotto
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Vi utilizzata personale
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Citando avrà molto il terreno dura possibili legislativa a da dall'Arma ancora nato San diciamo
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Proprio Corbelli ascoltando non cinque
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Ore nove io
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Comune di benissimo
Obesità senza diciamo ma io credo che magari
Senza indicare competizione anche inglese nel frattempo e che a cena
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Niente niente allora nessuna sulla null'altro assegnati sassi imposti ma sì
Ecco quindi sia in quanto a costi umani sia anche quanto costa poi materialmente alle aziende allora io penso che e la scuola e la formazione iniziale quella della scuola che possa garantire questo plafond forte su cui poi si vanno a inserire successive ulteriori conoscenze da questo punto di vista io penso che un sistema complessivo in cui si crei una continuità tra scuole università sia indispensabile e il problema di di però dei nostri giorni e che non esistono sedi istituzionali di dibattito su quella su quale debba essere questa cultura della scuola non c'è nessun'idea condivisa a me sembra e soprattutto ecco tre progressisti questo dispiace dirlo su a che cosa serva la scuola che cosa debba servire la scuola ecco io credo che la produttività della scuola
Abbia poi tornerò un attimo sui problemi dell'autonomia che anche a me stanno molto a cuore la produttività della scuola si misuri con parametri proprio diversi
Per rispetto
Dini
L'anno
Notizie catastrofiche l'una sull'altra
Ma dintorni
Va be'riprendendo mi un attimo dicevo che la eh sì misure appunto in quantità di apprendimento che i giovani appunto se nell'apprendimento che i giovani riescono a conquistare nella scuola università in modo da cambiare anche quelli che sono i propri statuti intellettuali da cambiare anche comportamenti comportamenti cognitivi affettivi
La capacità di diventare appunto persone
Di creare persone che abbiano appunto la capacità di avere un'attitudine critica di non essere sempre subalterni voci vuole alla televisione ai messaggi con i risultati
Che tutti quanti abbiamo davanti agli occhi
E credo che proprio il la contemporaneità i problemi della contemporaneità ci pongono una serie di di sfide di di questioni alle quali dobbiamo rispondere
Perciò io ritengo che queste occasioni di dibattito siano molto importanti perché si crei appunto un un sistema complessivo parlava prima
All'onorevole di carico del nome del problema della formazione professionale questo è un problema spinosissimo anche perché tutti quanti sapete che nella legge grassa proposta da da quel bel ministro della pubblica istruzione che ci siamo trovati esisteva appunto l'obbligo e la formazione professionale considerando quello che oggi la formazione professionale le regioni del Mezzogiorno io credo che questo e altro che ingresso del privato lì veramente era la distruzione della scuola dello Stato
Detto questo io sui problemi dell'autonomia io voglio dire sono favorevole all'autonomia so che gli studenti sono mobilitati anche l'anno scorso gli studenti della scuola parla ma anche quelle università
Su parole d'ordine completamente sbagliate tant'è vero che sono andati incontro a una sconfitta madornale l'anno scorso perché oltre a dire incontri con la Jervolino che gli ha fatto parte pacche sulle spalle non è successo letteralmente niente
E quest'anno idem gli studenti sono di nuovo coinvolti mobilitati su parole d'ordine sbagliate cioè sul nulla perché nulla c'era la riforma non c'era c'era questo decreto che ancora in piedi ma non si sa che fine farà
Andando ancora una volta incontra a una sconfitta et però io voglio dire da questo punto di vista ecco l'autonomia
Ma io non credo affatto che vada così demonizzata per me la differenza fra scuole ecco però la cosa vale per l'università tra scuole di serial scuole di serie B esiste oggi
In che senso l'autonomia potrebbe aggravare una nel senso che ci sono regioni meno industrializzate certamente l'anno scorso la mobilitazione era perché si temeva che gli industriali corressero in massa appropriarsi delle scuole Maniglio c'hanno nemmeno nessun'intenzione e apparve chiaro da quegli interventi alla televisione in cui dibattito presidente industriali mostro proprio la distanza che c'era tra queste posizioni
L'industria italiana sia un difetto a e quello di voler investire poco nella ricerca non il contrario
Allora dico qual è la battaglia che va fatta la battaglia che malfatte che gli interventi perequativi siano che ci sia comunque un plafond una un plafond finanziario sufficiente che siamo menti l'investimento nell'istruzione sia della scuola che dell'università e che poi ci siano interventi perequativi significativi
Da questo punto di vista ho sentito parlare stamattina molto di rigore e io credo con con forza che la bandiera del rigore se la debba prendere proprio Isola dei problemi di gruppi progressisti la sinistra del Paese
Che sia una una bandiera nostra in che senso il rigore e rigori tutti sentivo parlare internet presso il De Julio
Di doveri e dei docenti universitari che vanno rivisti vanno certi son d'accordo ci sono facoltà o o singoli professori che che che si comporta in maniera scandalosa però subito dopo mi ha parlato solo di diritti degli studenti allora io credo che noi dovremmo equilibrare doveri e diritti di entrambi cioè doveri dei professori ci sono professori che lavora dalla mattina si io non sono pessimista universitarie quindi no no nessun interesse a dire questo ci sono gli uni e gli altri quindi ai doveri dei docenti universitari corrispondano anche doveri degli studenti io credo che la demagogia non paga quindi non si può da un lato esser d'accordo con l'autonomia
I credo che i progressisti abbiano votato a favore dell'autonomia a suo tempo e poi cavalcare la protesta studentesca in maniera indifferenziata ecco qui bisogna essere molto chiari bisogna cogliere fior da fiore comprendere le cose come stanno
Certo ci saranno stati gli errori diceva la sulle certamente nella distribuzione del reddito ne parlava anche Robert stamattina
Su questo certo bisogna riflettere ma non si può in maniera indifferenziata cavalcare qualunque protesta perché io son convinto che la demagogia non paghi e così anche per la scuola non si può considerare la scuola terra di nessuno per cui le scuole vengono occupate per due mesi
Perché non si sa dopodiché si riprende come se niente fosse con la perdita gravissima di lavoro di intelligenze
E tutto questo nel nel silenzio generale io credo che invece si debba elaborare da parte dei progressisti dei quali naturalmente mi sento di far parte dirigo una sua azione di insegnanti che estremamente impegnata in qualche modo a fronteggiare
Il chiacchiericcio inconsistente di questo ministro che si è inventato le cose più strane gettando la scuola superiore allo sbaraglio e col rischio grave di una dequalificazione
Terribile degli studi non perché dico questo a proposito dell'abolizione di esami di riparazione non perché io sia favorirà gli esami di riparazione il sempre dalla sinistra l'avvenuto un parere contrario ma perché non si può cambiare una sola cosa con allora bisogna ritorni lui discutere il problema degli accessi all'università
Perché certo sarà inevitabile che dei giovani arriveranno con dei crediti negativi voglio dire a questo punto ci sarà il giovane per esempio che dico
Per semplicità ecco pare in maniera rozza per semplicità che avrà avuto trenta fisica e sarà stato comunque promosso perché non lo si può bocciare
Solo per una materia ma che per lo meno questo può non se ne vada a far fisica non lo so che ci siano delle delle questioni delle dei problemi del del ridiscutere la questione un po'degli accessi all'università io penso che comunque un Momma odo di collegare scuole università in maniera più significativa vada ridiscusso vada ripensato
Andiamocene
Paga
Siamo
Campionato
No verso allora intanto
Inserita adesso abbiamo messo io
Stazione
Che
Cosa
Il
Senatore
Rinviamo una tomba dovremmo donne fervido sono uno studente però volo cominciare tracciando quello che secondo me quadro ha detto nel quale si muove il mondo lavoro oggi nei Paesi occidentali
Ed è quello della scomparsa delle figure dopo do dipendente
E dalla comparsa di figure di professionisti che lavoro con contratti di di consulenti o o altre forme go un privati aziende cioè eccetera
Ed è nel campo dei dei servizi che si creano posti di lavoro la fattispecie ad esempio gli Stati Uniti il settanta per cento i posti lavoro esodati tutti gli anni storica del capo d'informatica
E
Per fare questo presso che diciamo che quello un'equazione posti lavoro oggi e si creano un po'di più in futuro bisogna avere diciamo del delle strumentazioni de non sold riconoscente ma che sono sulle tracce materiali computer ufficio eccetera eccetera allora il laureato comprendeva laureato che vola una casa da cinquecento milioni da ipotecare aveva un prestito con il quale accedere a questo tipo di di di lavoro
Ma un titolo di studio
Che capitale immateriale
Che lo Stato ci ha dato quindi diciamo lo Stato stesso e garanzia del fatto che quello è un capitale materiale valido allo stato non dovrebbe crea le condizioni per facilitare l'accesso al credito di me laureato
E quindi diciamo farsi garante nei confronti delle banche
Del fatto che il mio Tito mi permetterà di produrre dico domani
Questa politica di accesso al reddito non andrebbe estesa anche a a diciamo o livello che sta prima dall'altro dell'accesso all'università con il prestito d'onore
Nel quale pare lo stesso discorso
Cioè lo Stato si deve fare garante no del fatto che quel titolo che mi ha consegnato produrrà un domani
E se fai date in questo senso
Facilitando facilitando l'accesso al credito che dopo la laurea mi permetterà di accedere al mondo il lavoro prima della laurea per mi permette di accedere all'università
Con un sistema di finanza intuito lo studio chilometri verso quello che c'è oggi perché mentre oggi assistiamo un finanziamento a pioggia no
O con produttività scarsissime perché voglio Bart de de dei soldi che vengono stanziate in realtà non creo possibilità nuove di accesso di all'università ma sostituirlo come stiamo di pessimo umore e quindi a sinistra la carne diciamo il coraggio di scommettere e molto forte e chiaro
Su su quelle e quindi creare un sistema per il quale si supero tutta una serie problematiche stesso quella determinazione del reddito determinazione del merito
Che ci sono adesso di finanziamento stesso perché a regime è un sistema che si autofinanzia sono tirare un stiamo come per le pensioni a capi di imputazione cioè io studio oggi con i soldi di chi si è laureato che ripaga allo Stato quello dell'appestato e quando sono reato Ribaudo il cioè io finanzio di studi attive dopo di me
Che un sistema che non sonde anticipa l'opportunità a tutti
Ma garantisce anche l'aveva cioè l'accesso reale all'università accesso di oggi negato
Ancora prima cioè ancora prima del di confrontarsi con gli altri
In realtà oggi compirò domanda di per avere la borsa di studio cioè la Borsa insomma o la mensa travestito da terzo mondo
Che già appartiene a una categoria socioculturale no che ti permette di pensare e di prospetta sul futuro del sicario
Il lavoratore lo dice l'operaio
Non non prospettare anche per il futuro del figlio così da questo tipo lo manda anziché mondo ricevono andava come suo tecnico
E quindi venga scartato a priori la possibilità che questo certo accetta e per lavoro si risolve solo e solamente creando un sistema di questi voli
Per cui tutti sanno che chiunque se vuole può studiare no e quindi e vengono superate le condizioni di partenza
Di reddito perché non ci siamo lo stesso livello e più e lo stato dell'arte ceduti
Cioè beh scavo che ha avuto tuttora di problematiche che a tutt'oggi c'è anche nei dibattiti di che facciamo ancora oggi giusto allora non riusciamo a cavare un ragno dal buco perché Ceregnano
Ma ormai in finale
Io volevo e se più concreto
E America chi sono sereno un ricercatore è un contrattista del a finanziare le ricerche se non fisico quindi faccio Attila dice che è un settore che sperimentale e chiedersi ricadute nel settore paghe cronologico
Però volevo visto che il tema di questo di questo seminario è un po'l'attività di ricerca nel Mezzogiorno quindi la programmazione galline cani Mezzogiorno è soprattutto la formazione e l'occupazione nel Mezzogiorno in questo settore del settore la ricerca voleva parlare di cose molto concrete e che a volte sfuggono all'attenzione di molti parlamentari di molti politici ma anche di persone che sono nel settore
Per esempio
Io non opera dove si crede quindi parlerò un pochino così in modo poco curato e quindi contando dando molti dettagli etnicamente romperà non sapevo che mi si presentasse questo occasioni che però poi ghiotta
C'è un'intesa di programma Garanzia serie ricerche e miseria degli interventi nel Mezzogiorno
Che in qualche modo avrebbe contribuito a ridisegnare la geografia della ricerca la politica nella ricerca nel Mezzogiorno questa non è una cosa di cui nessuno parla quindi si fanno interventi sulla formazione professionale varie Canneto giorni ritardare Ravizza però poi non si parla di cose molto concrete che sono già sul tappeto
E che aspetto veramente un minimo in tutto un minimo ingresso per potesse portare a termine
Questa intesa di ricerca
Che il Natale decina d'anni fa
E chiedeva di presupposti molto concreti perché partiva dal fatto che nel Mezzogiorno ore nove diciotto per cento dei ricercatori sul livello nazionale cioè io chiedo scusa e diciotto Miceli interventi della ricerca pubblica in Italia
Quindi da dove c'è Trisolini è spesso solamente a mezzogiorno resta aperta due recenti in specie la notte
Su cento ricercatori italiani solamente otto operano nel Mezzogiorno miscelare realizza proprio che che veramente storica in questo settore chiaramente questo incide sul settore tecnologico la ricaduta industriale milioni parliamo
Ebbene c'era un progetto molto serio inoltrando un progetto per adattare ottantacinque consultando decine di ricercatori professori universitari lo stesso Roberto Ruberti simili che promotore
Qui ho pregato molto illuminato
Cento Investimenti la ricerca pubblica nel Mezzogiorno quindi dovrà concretizzarsi entro il novanta questo questo progetto cosa doveva fare
Va bene c'era l'erogazione di di miliardi decine di centinaia i settecentoquaranta mia diversa che questo PATI questi mali sono stati spesi
Questo progetto questo fa più dettagliato altimetrico da Cosimo I rischi di essere troppo vaghi sì sì sì sì io c'ho potremo voi essere in un incontro successivo eventualmente molto più dettagliati
Intesa di programma che prendeva sto leggendo riprendeva corpo nell'ottantacinque veniva materializzata concretizzare l'ottantasette che prevedeva in tre anni quindi per il novanta tanto sanzioni di settecentoquaranta miliardi
Prevedeva di portare la ricerca nel Mezzogiorno almeno al trenta per cento quindi come obiettivo prima e poi in altri tre anni di portarlo al quaranta per cento
Quindi è un progetto molto ambizioso ma molto articolato e molto dettagliato fatto molto bene devo dire mi onora assistenziale non opera rientrare
Come
Ci chi è che ha svolto a così assai dice che le prime maggiore organo di ricerca nazionale insomma
Prego prevedeva sostanzialmente l'ampliamento dei fra strutture che esistono ci da subito al Mezzogiorno creare nuovi trenta sei centri di ricerca
Formare personale Duemila giovani ricercatori tramite Bossi sull'informazione e poi assumere una parte consistente quindi selezionando i migliori dopo ma se sia già iniziale assumere mille trecento persone da far lavorare il pessimo istituti ed istituti ampliati
Ricordo che che cenere lavorano a mezzogiorno circa mille ricercatori quindi si trattava più che raddoppio di di di una dote del personale bene cosa è successo alla fine del novanta anzi alla fine del novantuno che fa le cose viaggiano con ritardo marciano con Rita
Che gran parte di questi soldi sono stati spesi i trentasei undici che sono stati fatti
Sono stati impartì minima dagli apparecchiature
It Duemila Bossi si sono stati formati e ogni istituto ha speso per formare queste persone non sanno di quelli insomma ha speso per fare del trenta quaranta milioni mandandoli all'estero quindi a studiare all'estero in centri di livello internazionale quindi investendo capitali sulle singole persone quindi aggregato un patrimonio umano e culturale notevolissimo
E poi il silenzio quindi non è seguito il completamento di questa intesa quindi io naturalmente questi istituti sono rimaste usando una frase insomma che come dire e molto e molto così sono rimasti vuoti sono rimasti amano Padano Polesano ancora funzionando per carità funzionano però grazie al lavoro di precari di quei pochi ricercatori contrattisti che sono stati assunti e con contratti a termine e sono rimasti praticamente spopolata quindi sovradimensionati nelle aree insomma mi salutò sospese però di una sospetta d'Italia
Sì ora lo volevo dire questo
Questa è una cosa che volevo cioè di queste mie trecento assunzioni dopo dopo tre anni abbiamo fatto pressioni al Cnr contattato politici abbiamo chiesto che si facesse interpellanza Bastia è stato un promotore di un'interpellanza parlamentare io alle interpellanze parlamentari fatte perché dal governo come mai questi ritardi
Si è arrivati praticamente dopo tre anni
Bandire trecento contratti per il Mezzogiorno quindi dotati di ricercatore a termine e quindi mille trecento e questo questo pacco era un calcolo così fatto ad occhio fatto a spalmare un calcolo preciso che degrado dell'esigenza di vari istituti e Caputo via Val di questa politica programmatica
Sono stati spesi cinghiali viabile vengano avessero fatto una torre acido direzionale che cosa da centotrenta miliardi sempre nell'ambito di queste iniziative del Mezzogiorno
Molte convenzioni perché mai questa convenzione Mezzogiorno fu spezzata per variare di ricerca quella pagare né che è stata firmata però ancora non vede soluzioni quindi prima delle due l'Agensud fu firmata quindi diciamo dovrà esserci la viali disponibili insomma perché le cose tardano ad essere attuate allora io vorrei in qualche modo invitare i presenti anche i parlamentari presenti a scendere sul concreto cioè l'isola inserire con molto concrete che praticamente si danno occupazione giovanile di sviluppare la ricerca nel Mezzogiorno ma questa è una cosa grossissima perché il maggiore ente di Stato
Va bene che raddoppia il numero di ricercatori e quindi offre possibilità di lavoro a mille trecento giovani invece emerge dalla pratica medica mila fuga dei cervelli limitandosi va allora manovrare gli artisti del Nord e quindi ah ho contribuiscono a lamentare questo divario che vengono formati al Sud parlano all'obeso allora perché non ci si muove perché così teneri programma si sblocchi
Sono passati dieci anni che doveva ma i tempi siano maturi e anche per indire questi signori che rimangono vuoti sono caricati altrimenti gettati tra qualche anno significherà aver fa aveva gettato denaro pubblico gettato centinaia di miliardi
Quindi in operazioni inutile come hai fatto la centrale elettrica nel deserto e poi non farla funzionare
Quindi io richiamo l'attenzione su un problema che è molto attuale e che è molto serio per la ricaduta
Della ricerca nel settore tecnologico meridionale
Qualcuno dà una risposta
Io io mi auguro
E ancora
Avvocato mai convegno ammonisce quindi abbiamo possibilità di tra l'altro più parti c'è il
Un altro incontro sulla ricerca cioè sulla politica della ricerca quindi serve
Sì cioè alla prego allora che ha però quelli per l'appunto
Collega se io
Sì io vorrei fare solo rapide considerazioni che mi regolo
Dalla mia esperienza di sindacalista dieci sindacalista più che di quella di parlamentare anche perché in Parlamento
Mi occupo di questioni fiscali
Meno di queste o per nulla di queste questioni che invece mi hanno occupato per un po'del nell'esperienza sindacale come dice però prima di fare queste osservazioni che si rifanno in particolare all'introduzione che ha fatto data grano
Non mi sottraggo a una osservazione che mi veniva ascoltando il primo intervento
Se non voglio fare qui un discussione sul sui problemi dell'autonomia però resto comunque sempre sorpreso non posso non Thatcher la questa mia sorpresa di fronte come dire al rifiuto dell'autonomia
Mi viene subito in pensare cos'è il contrario dell'autonomia
Perché se il rifiuto dell'auto si può discutere sull'autonomia
Concepita in modo corretto o non corretto quali gli affetti può produrre non propriamente desiderati e positivi
Ma che in sé vi sia un rifiuto dell'autonomia dei io lo trovo di un sorpresa sorprendente perché suo contrario alla dipendenza
Il suo il contrario essere dentro un sistema in cui un processo di verticalizzazione di comando lontano
Ha determinato fino a prova contraria le situazione che abbiamo adesso e non ha nascosto e non a come dire mantenuto un sistema in equilibrio tale per cui le posizioni di relativo vantaggio non si è non emergessero non è vero ci sono anche in un sistema privo di autonomia ci sono le realtà di serie A di serie B e di serie C
E questo non sono come dire inibite dal al fatto che non esistendo autonomia quindi chi potrebbe non s'avvale dei vantaggi relativi di un contesto e di un habitat più evoluto più sviluppato
Lo dico perché la a mio modo di vedere tutto si muove
Nel senso di rivendicazioni di autonomia
E magari si aggira andasse in una direzione più rapida in questa direzione scontando certamente in un processo perché la l'autonomia implica una processualità che non metti in conto di superare ostacoli difficoltà
Anche errori ma come dire perché questo il modo per esercitare intanto un fatto di grande democrazia esercitare un controllo che altrimenti in un sistema verticale centralizzato
Non è consentito nemmeno il Parlamento figuriamoci alla gestione diretta poi dei fatti quotidiani della gestione di fatto di fenomeni importanti e rilevanti come la formazione la scuola ma anche altri altri campi io quindi suggerisco ai ai giovani di riflettere su questo su questo elemento di non fermarsi alle prime contro indicazioni che si possono intuire immaginare e recedere dai invece una rivendicazione forte di autonomia che mette in conto un diverso assetto poi dentro il contesto dell'Università Terri fermarci all'università di un ruolo diverso dei protagonisti della scuola
Che in un sistema verticale centralizzato non sarebbe consentito
Ma detto questo
Io vorrei fare room alcune considerazioni relative come l'ho detto al ai problemi che ci si pongono secondo il tema che ci è stato dato la prima è un elemento di quadro
Quando parliamo di formazione in relazione ai problemi dell'occupazione io vorrei che non sì
Scavalca asse una considerazione relativa alla struttura economica e produttiva cui fare facciamo riferimento beh non nello stessa cosa ragionare sui problemi sui modi di organizzare una crescente formazione per avere accesso al mercato del lavoro e avere un lavoro prescindendo dal fatto che l'Italia un'anomalia rispetto ad altri Paesi con i quali ci possiamo confrontare non c'è nessun Paese al mondo che ha un numero così
Enorme di piccole e piccolissime imprese non c'è nessun Paese al mondo che abbia un numero così ridotto di grandi imprese
E uno scarso basso numero di beni dietro linee d'impresa questo non è cosa di poco conto nel momento in cui riflettiamo sull'innovazione tecnologica e scientifica sulla trasferimento dell'innovazione del sistema delle imprese
E ha una sua rilevanza enorme dal punto di vista della formazione della qualità e dei destini della formazione
Quindi queste questioni in genere viene sottovalutata
Io credo che non possiamo invece non prenderla in forte considerazione per vedere i modelli anche istituzionali
Che vogliamo mettere in campo
Da questo punto di vista io vorrei osservare che assolutamente urgente
La realizzazione di un sistema di regionalizzazione integrale
Dei sistemi di formazione
E da questo punto di vista sono assolutamente d'accordo affidando alle Regioni salvo normative quadro
Il governo della formazione e del mercato del lavoro
Perché non si possono tenere separate le due cose
Altrimenti si commette l'errore che lo dico così avendone corresponsabilità in cui pensiamo di essere noi da fuori
Quelli che decidano e da lontano dei bisogni di capacità professionali che il sistema delle imprese richiede
Una autonomia spostata sul livello regionale di governo del mercato del lavoro integrato con il governo della formazione a ridosso del sistema delle imprese per come sono nelle varie realtà
è oggi una cosa indispensabile
In caso diverso continuerà a fiorire a vere dominio la discussione sulla mobilità e sulla flessibilità
Che in Italia una sola vero significa che aveva la domanda che il sistema delle imprese fa per poter licenziare non per peraltro
Ma questo allora bisogna aggiungere il fatto che un trasferimento ripeto in termini di autonomia radicali a livelli territoriali e regionali
Della gestione dell'impostazione del governo del mercato del lavoro e della formazione mette in campo una rivisitazione generale delle forme del mercato del lavoro e della loro gestione
Che al di là di tutte le innovazioni noi abbiamo ancora dei mercati del lavoro verticali non comunicanti
Abbiamo il mercato del lavoro pubblico abbiamo il mercato del lavoro della grande impresa abbiamo il mercato del lavoro agricolo abbiamo il mercato del lavoro della piccola impresa e poi queste frantumate frazionato a seconda dei livelli professionali
E poi se si vuole con innovazioni degli ultimi anni potremmo dire che per alcuni aspetti abbiamo mercati del lavoro quanti sono la gente che viene assunto
Perché di questo si tratta quando abbiamo introdotto le chiamate nominative collegate ad altri non voglio contestare la validità o meno della chiamata nominativo servo che il mercato del lavoro è profondamente alterato
Da queste istituzioni
Occorre un mercato del lavoro unico se è vero come è vero che la tendenza è
Per il futuro
Salvo vedere quanto lavoro disponibile ci sarà
E quello di cambiare molti lavori
E allora o il governo del mercato del lavoro e territoriale regionale è unico oppure se a compartimenti stagni non comunicanti
Non sarà governo possibile e ottimale
Entro questo contesto i Vorrei fare una osservazione a un dato alle interpretazione possibile dei dati che riferiva batta grano a proposito dei contratti di formazione lavoro
Non c'è solo questo c'è anche l'apprendistato
Può essere che sia
Necessaria una rivisitazione di questo istituto tra l'altro dice uno che
A suo tempo era molto critico verso questo forma di ingresso nel mercato del lavoro
Perché nella impostazione sia dell'istituto che molto più vecchio dell'apprendistato che le forme le più recenti formazione e lavoro la ragione prevalente
Se non esclusiva
Che ha fatto di questa forma salvo negli ultimi anni ha dato un successo quantitativo era che costava meno
Sarebbe invece utile una rivisitazione al di là dei dati quantitativi di quanti giovani hanno avuto accesso al lavoro mediante i contratti di formazione lavoro quanta formazione hanno ricevuto
Che poi siano cento mila o cinquanta mila duecento mila capisco la differenza però sarebbe interessante rivisitare dal punto di vista sta della natura dell'istituto e quanta formazione
è entrata in questo attraverso questi istituto perché in caso diverso l'istituto la formazione lavoro avuto quel crollo percentuali di dati come uno dei pezzi e delle partite il crollo dell'occupazione in Italia
Una crisi questa di questa portata trascinato con sé anche il crollo di assunzioni fatte peraltro con un istituto a minor costo
Ma non ha salvato nessuno
Come come no
E tuttavia questo la questione importante
Perché i problemi della formazione sono questioni decisive
Nel senso che c'è in di fronte a una scarsità per non dire assenza di lavoro i fattori anche di competizioni Interna a chi cerca lavoro sono il questioni molto rilevanti al di là del sistema dell'impresa che ha un bisogno crescente se vuol competere di un più alto livello di formazione di scolarità dei delle persone che accedono al al lavoro di cui viene via domande
Da questo punto
Di vista io e poi concludo Vorrei fare un'altra considerazione che riguarda la
La quantità di lavoro
Va be'c'è questo dibattito Oricchio corre ieri sera ho visto dei pezzi poi un po'annoiato confesso questo dibattito che pure c'era anche alla trasmissione che il rosso il nero come che si chiama questa cosa tempo
Sui dati della perdita di posti di lavoro e le responsabilità del
Di di Berlusconi
La questione vera con la quale da
Si deve fare i conti
Era presentato dal fatto che sicuramente una fase di ripresa dal punto di vista dell'occupazionale
Ecco certamente migliore che in una fase di crisi devastante come è stata quella che ha caratterizzato i Paesi industrializzati e in particolare l'Italia negli ultimi anni ma se qualcuno pensa che esista ancora la relazione
Lineare meccaniche automatica sviluppo economica e crescita quantitativa e crescita occupazione questo sogno è fuori dal mondo oppure se ne è consapevole racconta balle come penso abbia raccontato balle
Berlusconi
Esiste quindi sicuramente comunque un problema di crescita di sviluppo ma qui interviene una la grande questione della qualità e
Che è suscettibile qui Gianni Mattioli poi ce lo potrebbe spiegare meglio di di me sicuramente
Tutta la questione ambientale le lo sviluppo compatibile è numero dei fattori sicuramente di crescita occupazionale qualificata
E tuttavia esiste un problema di
Anche se i francesi
Sì incassato sul suo quando si usa questo termine di redistribuzione del lavoro
Perché l'innovazione risparmi e lavoro
Comunque la si metta il cerchio quando si chiude
A meno lavoro necessario
Ora io mi chiedo se dentro i meccanismi di rivisitazione di riforma generale del mercato del lavoro non si debba fare molto di più di quanto non si è mai fatto salvo citare il tema come peraltro faccio anch'io adesso la questione del tempo parziale
Sì in ingresso che in uscita
Dal mercato del lavoro
Naturalmente mi rendo conto che per certi lavori certe attività
Che pretendono un'altissima qualificazione
Che come tale è molto costosa
Difficilmente immaginabile che vi si possano essere lavori parziali
E tuttavia esistono ancora la maggioranza di lavori che possono essere svolti contempo parziale avviando a tempo parziale di giovani come prima esperienza lavorativa
Io credo che sia assolutamente necessario in Europa ma in particolare in Italia la possibilità di poter
In qualche modo rendere obbligando Ute l'ingresso al lavoro mediante tempi parziali
Io però
Al punto invece ha per la mentalità anche dei giovani
Come dire discutibile che i giovani o non entra al lavoro se entra quando è fortunato si fa le sue otto ore per cinque giorni a settimana per quarantotto
Settimane all'anno e non vi si invece uno ingresso morbido dando poi la facoltà ovviamente di passare a tempo pieno
Così come penso anzi che
Formulare ipotesi e progetti di riforma previdenziale in cui si pensa di allungare l'attività lavorativa senza sapere che relazione c'è tra il prolungamento dell'attività lavorative la disoccupazione i problemi del lavoro
Che non vi sia invece una formula e si possono trovare incentivanti per l'uscita morbida per cui una persona anziane
Non debba o restare fino ai sessantacinque anni e morir sì
Ma vere un passaggio un'uscita graduale del lavoro passando da un tempo pieno un prete a un tempo parziale integrando sotto questo profilo con misure parziali di protezione previdenziale cioè costituire e costruire
Le condizioni della quantità di lavoro
L'ultima osservazione chiedo scusa vuole volevo parlare meno
Riguarda la la formazione permanente come si usa dire beh mi ha fatto molto piacere che stamattina nel convegno venisse ripresa da più in interventi io credo che debba diventare un fatto
In qualche modo di obbligatorio
Perché non solo perché si cambia si perde lavoro ci posso andare in altri lavori
Per la semplice ragione che l'innovazione organizzativa e tecnologica e di una rapidità tale che oggi diventano come dire hanno difficoltà ai lavoratori quaranta quarantacinque
E a quell'età e difficile
Aprire la come dire anche l'arma l'adattabilità un nuovo lavoro
E qui interviene a una formazione forte di tipo generale prima in gioventù ma che poi anche durante l'attività di lavoro
è in grado periodicamente di trasferire dosaggi crescenti di formazione e di aggiornamento professionale
Oppure noi tra un po'avremo un mondo in cui sono esuberanti per usare questo termine generazioni sui quaranta cinquantacinque anni non più quelli sui cinquantatré cinquantaquattro cinquantacinque come era fino a qualche tempo fa
E allora a rompere il meccanismo della tripartizione si studia fino a vent'anni dai venti sessanta si lavora nei dei sessanta in poi questo meccanismo
Che deriva anche poi da modelli di consumo di comportamenti modelli culturali che sono alla portata
Evidente davanti a tutti si rompano questi meccanismi di sedimentazione di secoli ma su questo noi dobbiamo essere in grado di produrre un'innovazione coraggiosa anche dal punto di vista della produzione legislativa
Grazie
Allora
è stato chiamato in causa Gianni Mattioli la cui fascinosa parola credo che sia reclamata
Va e viene
Dopodiché così e conservanti e ce ne andiamo a mangiare magari con un po'di anticipo confortati
Va be'richiesta insomma
Ma io non accetto
La gentilissimo invito ma
Più che sottoscrivere la diagnosi che è stata fatta in apertura da pacca faranno e poi questa parte consentito su cui c'è assoluta coincidenza
In particolare su quello che tu hai detto per quello che riguarda l'ingresso e l'uscita morbida queste è una delle cose essenziali che noi dobbiamo portare avanti
Io
Vorrei soltanto richiamare l'attenzione in un convegno come questo
Il legame finora appunto
Il legame tra le discipline universitarie e gli gli sbocchi sul mercato del lavoro
Io notai che questo non c'era nel piano triennale che era stato realizzato da il ministro Colombo e anche oggi nelle relazioni che
Ho sentito
L'ho visto poco infatti Zatta
Nel senso che e corre certamente
Qui questa è la sede opportuna certamente quello che sta avvenendo in tutte le società industriali avanzate questa presa d'atto che un'epoca si chiude
Perché ci sono stati alcuni alcune vicende accelerate in questi quaranta cinquant'anni del dopoguerra e cioè un gigantesca innovazione tecnologica che avrebbe potuto essere finalizzata a tante cose ma siccome nella dinamica economica la voce più robusta era il costo del lavoro è stata finalizzata sostanzialmente aumento della produttività e l'aumento di produttività del lavoro a cui abbiamo assistito è una cosa veramente enorme con un'accelerazione tale
Che forse a farne la storia colpirà come sia stato ma anche negli ultimissimi anni se confrontate il tempo di lavoro per fare l'appunto con il tempo di lavoro per fare la uno
X sono pochi in pochissimi anni questo si è giocato c'è stato dunque questo l'innovazione tecnologica
E c'è stato un orario di lavoro che si è mantenuto sostanzialmente costante e c'è stato nelle nei nostri Paesi un mercato dei beni di consumo di massa che andati in saturazione
Questo oltre ad altri fattori costo del lavoro i nella
Nell'Oriente nei paesi del
L'Oriente e poi la questione ambientale che noi fatichiamo tanto a far entrare in questo nostro paese forse perché questo l'Italia non è un Paese a cultura scientifica diffusa
In generale vi divertirete a vedere che appena si lascia la scuola
Media superiore le quattro operazioni fanno paura e paura a chiunque quindi la delega all'esperto non c'è una cultura tecnico-scientifica diffuse quindi la questione ambientale rimasta cosa da anime belle
Con in tasca una tessera d'associazione ambientalista mentre essa si profila come per l'impianto produttivo esistente si profila come una mannaia drammatica se noi pensiamo a
Il
Danno sanitario le malattie degenerative
Il
Una città come Milano c'era ogni anno due mila tumori al polmone di questi due mila tumori al polmone con delle e tecniche di Epidemiologia molto sofisticate
Ne vengono indicate circa duecento all'inquinamento atmosferico e di questi duecento cento sono di
Traffico urbano
Con i professionalmente esposti principali che sono i vigili e i commercianti propri commercianti quelli che suppongono strenuamente alle chiusure dei centri urbani
Quindi malattie degenerative Bilancio difficilissimo delle risorse in primo luogo della risorsa energetica e poi
I miei colleghi di materie scientifiche sanno che poi il
Che Anita è un sistema termodinamico
Delicatissimo al quale noi stiamo apportando delle perturbazioni che ne stanno mettendo in discussione
Quella stabilità proprio nei termini classici delle teorie della stabilita
E quindi chi pensasse di poter rilanciare l'espansione dei consumi delle produzioni e della occupazione rilanciando espansione è fuori della realtà perché cade anche questa mannaia che è la questione ambientale
Ed è allora da questo quando io sono entrato qui è cominciata la discussione batta faranno citava appunto rapporto dello tutta la prima parte del rapporto però ora sembra scritta
Da un un tesserato della Legambiente perché c'è questo grande affresco di su un'epoca che si chiude la necessità di riallocare occupazione risorse finanziarie
E dalle attività produttive tradizionali
A a questo nuovo
Settore in cui si rilancerà impresa e occupazione vendendo una nuova merce che qualità della vita vuole in questo grande affresco l'Università cosa c'entra
Ecco se c'è
Da questo mi nascono due considerazione da una parte il fatto che noi comunque
Abbiamo a che fare con attività produttive e quelle esistenti su cui nei confronti delle quali noi abbiamo avuto in questi anni urna Presa di coscienza da parte mi riferisco in particolare nell'industria chimica
Però qualche anno in Italia che cosa è successo in Italia è stato molto più furbizia di un genio della comunicazione come porta il presidente di Federchimica che ha riempito di carta patinata di comunicazioni con l'esterno per convincere lavoriamo per voi convincere l'opinione pubblica che l'industria tentava di auto pulirsi rischi Rispetto alla sollecitazione ambientale
E questo in realtà è avvenuto poco
E richiederebbe un uno sforzo di carattere di innovazione tecnologica uno sforzo enorme quindi si dovrebbe spalancare
Il l'approfondimento per questa traduzione di nuove tecnologie laddove si può risanare
La salute della gente con processi produttivi di carattere diverso lasciando poi eliminando poi quindi sono
Ora questo
Avrebbe una potenzialità di attivare percorsi occupazionali questa trasformazione ma se dietro ci fosse una università che sforna idee e questo che alle
Preoccupa come vuoto noi possiamo predisporre nella Società questo trasformazione ma questa trasformazione un po'come prima tu dicevi
A proposito delle ultime indicazioni io li cito ecco su queste grande trasformazione dietro non c'è un mondo intellettuale di ricerca che sta predisponendo soluzioni
Non si può non c'è
Questa sollecitazione che potrebbe aiutarci per esempio una grande trasformazione della chimica verso una chimica dei materiali delle culture appropriate
Io suonai ghiacciato perché Novamont aveva cominciato a fare le produzioni su brevetti italiani
Di ma per vini bio di
E quei settori di Novara vengono chiusi il nella disattenzione assoluta de il ministero della ricerca scientifica vengono chiusi eppure avevano conquistato dei brevetti erano degli spazi che si potevano aprire spalancare le
Produzioni
Così come tutti questi nomi questi discorsi che noi facciamo sulla
Possibilità di
A vere una utilizzazione massiccia della strumentazione informatica
Per avere una grande ottimizzazione delle risorse qui io lo credo veramente che noi avremmo uno strumento forte per una ottimizzazione
Massiva quindi risparmio di risorse questo richiederebbe un'utilizzazione di questi mezzi che su cui arriverà se e sta arrivando celermente la commercializzazione
Ma su cui manca una l'individuazione di una intelligente
Un'intelligente indirizzo della ricerca verso per le utilizzazioni che non saranno quelle che invece scopriamo come risposta del mercato
Dare delle finalizzazioni chi lo deve fare
Una università che si ponga il problema del futuro si ponga il problema di questa grande vitale trasformazione e voglia predisporre degli indirizzi di ricerca che siano coerente appropriati
E chiudo questa un po'la mia amichevoli critica che tentammo di fare a nel novanta
Nel forse ricorderete
Che noi
Facemmo facemmo cadere con un ostruzionismo allora era nel una novanta nella decima legislatura era ancora il regolamento della Camera lo permetteva un po'di più
Noi allora eravamo tredici deputati poi il
Gruppo comunista si convinse di questo e che avremmo anche l'appoggio facciamo capire la legge Ruberti sull'autonomia
Ma non tanto perché la legge Ruberti
Prevedesse l'ingresso dei privati nell'università
Che io troverei assurdo una università che non dialoga con tutta la società quello che trovavamo inaccettabile che come la FIAT non mente l'università in quanto tale dentro il suo consiglio d'amministrazione trovano assumendo che negli organismi permanenti del governo delle università dovessero entrare riferiva
Abbiamo trovato sbagliate le parole d'ordine contro l'autonomia finanziaria che anzi questa nasceva proprio per cioè pare dare delle per tentare di dare delle risposte a una omogeneizzazione della amministrazione universitaria proprio in virtù di questa omogeneizzazione che funzionava da Trento fino a Messina appunto non teneva conto della realtà paese molto di là io mi sono sempre assunto il del fatto che il movimento degli studenti non portasse norme avesse delle parole d'ordine nei confronti della cultura delle tematiche della ricerca non verificaste
Affondò una battaglia e contenuti della ricerca ho partecipato in quegli anni novanta novantuno a tante asse Blair vedevo una immediata politicizzazione del movimento a parole d'ordine di politica complessiva e mi chiedo quindi si sarebbe un'altra volta l'occasione di contestare i anche di una proposta così il voto su la cultura e le tematiche della ricerca un dibattito che però richiede una severissima disciplina
Cioè capire bene come cambia la società quali debbano essere le tematiche che debbono essere inserite certamente rispettando caratteristiche di una educazione universitaria che deve appunto dare formazione professionale formazione alla ricerca ecco questo in modo molto disordinato perché mai noi dovremmo parlare oggi pomeriggio di ricerca sono le suggestioni che mi vengono in mente
Da queste cose certamente il noi oggi non abbiamo una università che ce ne conto della popolosa situazione occupazionale di quest'due milioni e mezzo di disoccupati la universitaria si sta occupando di altre cose siccome la situazione occupazionale noi gli daremo risposta io credo no comunque queste vuote fra il rilancio degli investimenti produttivi
Di terreno sarà possibile un'unica risposta quando noi procederemo a questo grande cambiamento dell'impianto produttivo secondo lei
Linee appunto della Società sostenendo ma chi l'accompagna questo cambiamento che richiederà tante misure di carattere normativo fiscale sociale eccetera già ma che richiede anche e soprattutto quali una molti la formidabile di ricerca e di cultura universitaria che può esserci se la tutti noi l'università sarà consapevole per il baratro verso il quale si può andare o delle risposte
Faticose verso le quali invece si può andare allora l'università che dovrebbe essere non ho mai abbandonata l'idea che l'Università dovesse essere il cervello un Paese e quindi può avere questo fornire questo formidabile dinamismo ma un'università consapevole io vorrei che i progressisti che stanno dentro l'università si sentissero proprio fossero quelli che da dentro l'università danno questa attivazione e anche questo orgoglio perché appunto in una società che deve cambiare e la scuola e l'università sono terreno essenziale
Non è retorica dire o c'è questo ora esso tutte chiacchiere U dentro la scuola c'è un corpo di insegnanti che ha presente questo tra quel cambiamento
E qui diciamo quando noi vediamo un paese invece reagisce in modo acritico rischi che con che ha dato corre a queste dinamiche consenso alle quali noi abbiamo assistito ricordiamoci che dentro le scuole dentro le università dentro le case editrici chi c'era c'era una Seat
E in gran parte e lo sfacelo in questo paese dal punto di vista di un tessuto critico
Beh insomma
Un po'di autocritica io credo che ci dobbiamo fare
Parte questi temi particolare quelle critiche ha ripreso a Gianni Mattioli saranno ripresi alle quindici così faccio propaganda
Lavoro sulla ricerca sul governo della ricerca può andare
Allora
Insomma
Tanto
Io mi presento anzitutto
Sono Maria Rosaria Manieri sono una senatrice il collega De Julio che è un deputato lavoriamo nella commissione Istruzione di Camera e senato per quanto mi riguarda mi sono occupata delle questioni del diritto allo studio ma prima come relatrice al Senato di quella legge che vi è stata appena consegnata ma che abbastanza conosciuta la trecentonovanta del novantuno
Oserei dire l'unico provvedimento
Leggi normativo che è stato prodotto
In maniera organica in in questa materia
Da quando il le la materia del diritto allo studio è stata trasferita dalle opere universitarie alle regioni
E già all'epoca si poneva il problema di una normativa organica per quanto riguarda il diritto allo studio cosa che è avvenuta con tredici anni di ritardo il che naturalmente non è stato indifferente
Sia sotto il profilo normativo perché le regioni hanno dato vita a a soluzioni quanto mai disparate sia in termini di gestione di enti di gestione
Del diritto allo studio sia in termini di partecipazione studentesca sia in termini di individuazione dei beneficiari e delle modalità di accesso e di recessione
Delle dei benefici legati alla al diritto allo studio
Questo ritardo ha ha determinato anche aveva determinato anche una conflittualità di competenze tra regioni università e stato e molte volte dietro questi conflitti di competenze
Aveva preso anche chiedere una forma strisciante di disinteresse in materia di attuazione del diritto allo studio
Questa legge del la trecentonovanta del novantuno
Che a mio avviso resta un una legge che contiene anche delle novità estremamente interessanti che si collegava alla riforma degli ordinamenti didattici
E agli altri riforme che erano state messe in cantiere l'autonomia universitaria il riequilibrio autonomia universitaria riequilibrio diritto allo studio e innovazione degli ordinamenti didattici erano i primi presupposti per uno ammodernamento del sistema universitario del nostro paese ma che doveva puntare hard razionalizzare l'attuazione delle diritto allo studio
Rassegnando le specie di competenza e di responsabilità dei diversi enti interessati
Dettando anche delle linee di uniformità di criteri per quanto riguarda soprattutto l'accesso ai fini della tutela della del pari diritto di cittadinanza di tutti i ragazzi e le ragazze delle del nostro Paese
E dormiva altri si serviva a eliminare la separatezza che noi registriamo Pera didattica e sostegno
E in altri termini è quindi entriamo già nel vivo di del nostro della nostra sessione
Era una legge che in fondo si basava sull'innovazione che la concezione del diritto allo studio ha avuto in questi anni
Una concezione che ha fatto giustizia dell'interpretazione di tipo assistenzialistico
E e che lega la
Lega l'attuazione del diritto allo studio a una domanda sociale di istruzione e più qualificata d'altra parte è un più alto livello di istruzione richiede ed esige e si basa su uno su condizioni ambientali e su un'offerta formativa elevata quindi c'è un forte è uno stretto legame tra innovazione
Didattica terranno miglioramento delle condizioni generali di studio e di frumento dell'istituzione universitaria e materia dei diritto allo studio in altri termini una moderna politica per il diritto allo studio oggi potrebbe essere interpretata come poggiante su due binari uno più di carattere generale
Rivolto nel miglioramento complessivo bella delle funzioni e e del prodotto e della produzione dell'istituzione universitaria e l'altra più di carattere perequativo teso a sostenere le posizioni più deboli nell'ambito dell'università
Bene altri a tre anni di distanza dall'approvazione di questa legge che ripeto ride finiva le competenze
Introduce i va dei criteri di uniformità che poi un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri doveva delineare e che ha un è stato emanato
Soltanto nel maggio mi pare di di quest'anno quindi anche questo con uno enorme ritardo
E inglobava introduceva delle innovazioni anche per quanto riguarda gli strumenti e cioè le borse di studio per il riequilibrio di come prestiti d'onore
Illy part-time mi
Delle innovazioni anche su per quanto riguarda gli organismi si prevedeva si prevede una consulta nazionale per il diritto allo studio importante soprattutto per la rilevanza
Che l'istituzione di una Consulta nazionale fa acquisire alla materia del diritto allo studio come materia di rilevanza nazionale pelle lo stesso sviluppo della
Dell'Università dell'istruzione superiore nel nostro Paese e poi un altro elemento importante la verifica della sprizza e dell'impegno e della politica dello Stato indi in materia di diritto allo studio verifica che doveva trovare un punto centrale
In un Nord rapporto al Parlamento che doveva essere fatto dal Ministro dell'università e della ricerca scientifica ogni tre anni quindi è giunto anche il tempo per un buon rapporto in in questa materia quindi ridefinizione delle competenze
Innovazione in alcuni strumenti quadro di uniformità qual è il bilancio che possiamo fare a tre anni di distanza di questa legge beh io non credo di essere pessimista nel rilevare che siamo al punto di partenza nel senso che non solamente molti degli strumenti e delle novità che sono previste nella legge
Non sono stati attuati alcuni sono stati attuati inni come le borse di studio in modo anche abbastanza ridotto e comunque inadeguato
Ma addirittura rischiamo di perdere
Anche tutto quel dibattito che attorno a questi temi dell'autonomia del diritto allo studio dell'innovazione didattica si erano sviluppati attorno a questi provvedimenti del dell'autonomia
Ebbene la riforma degli ordinamenti didattici e della legge sul diritto allo studio c'è di fatto un nuovo un offuscamento
Sostanziale di questa di questa materia
Il Senato per esempio ha condotto tre anni fa una un'indagine conoscitiva sulla dispersione scolastica sulla analfabetismo funzionale l'analfabetismo di ritorno
E da questa indagine che i cui risultati sono estremamente interessanti ma direi tutto sommato noti perché hanno confermato una realtà che già conoscevamo
Non solo hanno posto in evidenza cioè che oggi il diritto allo studio non è soltanto questione di esonero delle tasse ma è un problema molto più Complesso
Che appunto coinvolge
La finalizzazione della Space alla verifica della Spesal i centri dispensa la la gestione coinvolge la qualità dell'offerta formativa cioè è un conto è una o un concetto molto più complesso ma dimostrato come di fatto in Italia dal sessantanove ad oggi non è di molto cambiata la composizione sociale dei laureati
E cioè l'unica vera ampliamento della base sociale dei laureati nel nostro Paese sia avuta con la liberazione degli accessi negli anni Sessanta poi dal settanta ad oggi a distanza di venti anni la composizione sociale dei laureati resta pressoché invariata
Questo naturalmente determina una
Alcune osserva
Determina uno uno
Un impegno
Deve svilupparsi su alcune questioni che adesso io in maniera molto rapida cercherò di delineare
Cioè la questione delle risorse
La questione della natura degli interventi di attuazione del diritto allo studio
Il problema degli accessi all'università e dei destinatari del degli interventi più di carattere perequativo
Per quanto riguarda le risorse
Anche qui abbastanza noto come le quattro dei dei finanziamento del sistema universitario del nostro Paese e decisamente anomalo nel contesto europeo e hanno mano per due ordini di motivi
Primo perché in Italia si spende di meno per l'istruzione superiore di quanto non spenda la media dei paesi europei ma e anomalo perché in fondo lo stato e cioè la generalità dei contribuenti italiani finiscono col pagare istruzione
Universitaria
Ha una composizione socio alla maggioranza degli studenti alla generalità degli studenti la cui composizione sociale e maggioranza medio alta
Poco invece e riservato
Uno un'attenzione del tutto marginale riservato alla politica di sostegno diretta agli studenti capaci e mi meritevoli ancorché privi di mezzi come recita l'articolo trentaquattro della nostra Costituzione
Al contrario ecco di qui l'anomalia le esperienze internazionali indicano un'attenzione molto forte proprio in tale direzione gli strumenti privilegiati sono le borse di studio e a partire dagli inizi degli anni novanta anche il prestiti
Da noi invece su una spesa complessiva
Di circa dieci miliardi solo il sette virgola cinque per cento sono impiegati per la politica di sostegno Secondo un documento del CNR che molto probabilmente conoscerete
Del maggio novantaquattro che contiene anche gli ultimi dati in materia di attuazione della legge sul diritto allo studio nel novantadue gli assegni e le borse di studio so superano di poco le quaranta mila unità
A fronte di una popolazione studentesca di un milione e cinquecento mila unità in termini percentuali solo il due virgola cinque percento
Molto basso è stato finora anche il livello di dell'erogazione finanziaria
Un milione e trecento mila lire anche poi adesso invece è
Lippi CN a aumentato
E che risultava largamente insufficiente a coprire le spese di mantenimento agli studi
In crescita si di si è dimostrato il numero dei posti letto il cui numero complessivo di ventisei mila unità hanno detto però neppure comprò lontanamente confrontabile con le caratteristiche di altri sistemi di istruzione superiore europei
Come la Francia centoventi mila e la Germania cento quaranta mila
Sono del tutto trascurabile ininfluenti gli altri interventi diretti a favore degli studenti dai buoni libro e sussidi ai primi d'incoraggiamento e ad altro la voce più rilevante
In materia di spesa per il diritto allo studio
Viene assorbita dalla spesa per il personale che oscilla attorno al trentacinque percento per quanto riguarda invece le borse di studio assegnate nel novantatré gli ultimi dati quelli le borse di studio per il riequilibrio
Che era stata una innovazione della legge trecento novanta sono mille cento e undici
E anche sulla base di di questo dato Olmi continua a risultare del tutto anomalo
E direi irrazionale questa questo sistema
In quanto mentre a fronte delle scarse risorse ha disposto che le Regioni hanno a disposizione degli interventi diretti di sostegno e che sono frammentate inni mille e rivoli
E queste risorse sono per lo più utilizzate per alimentare il sistema la la l'aiuto la l'istruzione alla generalità degli studenti mentre EIRE resta completamente secondaria la politica appunto per i destinatari della dell'articolo trentaquattro della Costituzione
Cioè in altri termini lo Stato finanzia la frequenza universitaria tutti anche a coloro che potrebbero permettersi tranquillamente di sostenere l'intero costo
Mentre non trova le risorse per sostenere adeguatamente agli studi chi ne avrebbe diritto per capacità e meriti e per necessità economiche
A nostro avviso a mio avviso va rovesciata con decisione tale logica di funzionamento del sistema
In favore di scelte improntate a maggiore rigore e a maggiore equità sociale
Chi ha i mezzi economici e può deve contribuire in modo più sostanziale alla spesa universitaria
Consentendo di reperire le risorse per fornire a chi invece si trova nelle condizioni di merito e di necessità economica
Un aiuto significativo tale da consentirgli è realmente di frequentare gli studi e di completare gli studi il problema
Dell'abbandono universitario anche qui
è una grande questione che vede l'Italia registrare uno degli indici più alti all'interno del consesso europeo e che non può più ulteriormente essere sottovalutato
Una politica di sostegno degli studenti e quindi una moderna politica per il diritto allo studio
Deve quindi a mio avviso partire da una riqualificazione da uno un riorientamento della Spesal indi materia cercando di porsi i seguenti occhietti
Portare la qualità e la quantità degli interventi a livello degli standard europei e allargare la composizione sociale della totalità dei laureati
Illy DPCM che credo voi conoscete si muove in tale direttiva cercando di individuare in maniera più rigorosa i per quanto riguarda il merito e per quanto riguarda le necessità economiche i beneficiari delle provvidenze
Ma a mio avviso questo non è sufficiente prova ne sia l'intricata discussione abbastanza complessa e tormentata
Che si è sviluppata immense in atto attorno all'ormai famoso e famigerato decreto legge
Avente titolo disposizioni urgenti per l'università
Che è ormai alla sua ottava reiterazione da parte del Governo l'ultima edizione del quattro gennaio il famoso articolo otto che appunto alla generale contestazione
Nell'ambito universitario
Quell'articolo otto che ha fatto saltare Illy tetto che la legge finanziaria aveva in introdotto per quanto riguarda Illy limite massimo di tasse e di contributi che gli studenti dovevano pagare
E che ha determinato una situazione di sconcerto perché mentre le università italiane
Hanno redatto i loro bilanci sulla base delle disposizioni contenute nella prima edizione del decreto legge
E il Parlamento a tutt'oggi non ancora convertito questo provvedimento c'è una è una grande confusione nel nel merito la Commissione Senato aveva posto con chiarezza
L'esigenza di uno stralcio dell'articolo otto e la necessità che il governo andasse ad una ridefinizione di tutta la materia della tassazione e della contribuzione universitaria
Che rispondesse a due esigenze all'esigenza di una maggiore equità attraverso una più stringente individuazione dei beneficiario degli esoneri e quindi anche a un diverso sistema e articolazione degli degli esoneri
E a una più adeguata una finalizzazione dell'erogazione delle provvidenze e dei servizi per il diritto allo studio
L'articolo otto il provvedimento come voi sapete non no venuto in aula al Senato
Si è trovato davanti posizioni e completamente
Conflittuali
Per la verità anche nell'ambito della comunità accademica ci sono posizioni differenziate noi abbiamo avuto l'audizione dei la Conferenza dei rettori e direttori delle maggiori università
E da cui è rilevata è venuto fuori con estrema chiarezza
Il dato che un buon mantenimento del tetto non va certamente nella direzione della di una politica di sostegno che responsabilizzi maggiormente nella Spesal a universitaria le fasce più alte
A favore delle sostegno delle fasce e più deboli in altri termini il mantenimento del tetto che è stato fissato nella finanziaria finisce con non agevolare proprio le fasce più alte con uno il penalizzare le fasce più deboli
Inoltre si è posto il problema dell'autonomia delle università in in questa materia e anche qui è apparsa con chiarezza a la contraddizione i limiti di una concezione dell'autonomia intesa come concezione puramente finanziaria
Nel senso che si dà mandato alle università
Di fissarsi le le le tasse con una a facoltà indiscriminata al di fuori di qualsiasi legge quadro che dei termini non faccia cadere l'intero costo universitario
Sugli studenti quindi che non vada verso una liberalizzazione selvaggia delle tasse che poi configura una sorta di privatizzazione camuffata dell'accesso all'istruzione universitaria e quindi sono posti i problemi delicati di coniugare il tema dell'autunno miglia con il tema ecco dell'equità e della tutela delle fasce più deboli
A questo punto è si è fermato il dibattito in aula non lo riprenderemo la settimana prossima
E sicuramente anche i risultati dico del nostro seminario ci aiuteranno per quanto riguarda la conversione specifica di questo decreto legge
Fermo restando che io ritengo che della questione del diritto allo studio
In termini più generali così come la vivo delineate l'inizio io credo ne dobbiamo fare un elemento strategico per il rilancio delle questioni dell'università
E della e dell'ammodernamento della del nostro sistema universitario che sia in grado di competere con i sistemi europei e dobbiamo fare un elemento strategico della nostra battaglia nei prossimi giorni
Come vogliamo
Io non so se adesso il collega De Julio vuole aggiungere qualche cosa perché io credo di sì forse sarebbe il caso che presenti Luís le proposte che riguardano
Che abbiamo elaborato
Che presenteremo nei prossimi
Nella signor Giorni e per quanto riguarda noi come gruppo
Molto molto rapidamente vi sono state distribuite nella nella cartellina
Se vogliamo fare una logica
Seguire la logica adottata dalla senatrice Manieri
Più di te lo studio non si servì soltanto sui provvedimenti diretti agli studenti di sostegno finanziario
Per
Accedere proseguire negli studi universitari
Noi abbiamo presentato nel due
Proposte che riteniamo
Coerenti con l'obiettivo di migliorare la didattica la didattica universitaria
Una prima proposta che abbiamo davvero intitolato alla qualità degli studi
Universitari
Si basa sostanzialmente su due e infatti impropri crediamo importanti uno il una maggiore il conferimento di una maggiore autonomia didattica all'università anche per quanto attiene alla capacità di sperimentare
Nuovi indizi nuovi corsi di studio
Ed è l'altro è il riequilibrio della destituzione della popolazione studentesca fra gli atenei
Ritenendo che il sovraffollamento degli atenei sia uno dei problemi della qualità degli studi universitarie
Se volete ammonti tutto questo ne dell'idea che ci sia una carenza che vada montata perché vada superata
Una che
La definizione di una strategia per l'università
Cui come sapete l'università operano a livello programmatico attraverso la redazione di piani triennali
Che molto poco avevo di pianificazione è stato detto anche stamattina nella nell'incontro generale perciò non ci ritorno ma anche se avessi avuto la maggiore
Efficienza nella redazione e nell'attuazione dei piani Kennedy riteniamo che un quadro strategico entro cui inserire i piani triennali ero alla cura che va comunque colmate quindi proponiamo che
Che si debba si si rediga un piano decennale per l'università
Che
Assuma tutta l'importanza di un piano presentato al Parlamento
Per quanto possibile vincolante per lei gli strumenti quei attuativi di programmazione
Quali dovrebbero essere le questioni che vengono affrontate dal piano
Decennale prima di tutto
Parliamo sempre di unione europea anche stamattina se ne è parlato tanto
Che venga dichiarato se ne vogliamo meno
Adeguare gli stand Dell'Osso resta a perlomeno alla media degli stand dovete che entrano già su quello non ci sia
E dichiarare
Quindi questi standard che si vogliono perseguire nell'arco di un decennio nessuno si illude che in poco tempo si possano o di Figari questi standard
Definire gli obiettivi di produttività dell'università non lasciarli c'è pur di Pavia come obiettivi del piano e attraverso quali percorsi si possano conseguire tali obiettivi
Per fare una previsione sull'evoluzione della della popolazione studentesca e il per la ripartizione della popolazione delle solite sia tra i vari bacini
Universitari ed infine fare una pianificazione finanziaria scudo strategia ce l'abbiamo più di una nell'arco di un decennio
Poi ovviamente proponiamo a questo c'è già nella legislazione vigente ma lo ribadiamo che occorre ridurre poi i differenziali tra gli standard delle diverse
Università
E in questa logica intervengono i piani triennali che devono puntare a
Ridurre gli sembra tra le varie università
E anche
La programmazione della del dei delle degli accessi all'università nei rari bacini
L'autonomia didattica dicevo meno vincoli sui piani di studio quindi allentare i vincoli nazionali sui piani di studio noi proponiamo che almeno il cinquanta per cento
Di ogni curriculum sia lì lasciato alla libera determinazione delle singole università che non ci sia bisogno di nessuna autorizzazione ministeriale per l'attivazione e la disattivati sativa azioni di corsi
Di studio parlo di disattivazione perché credo che finalmente
Nessuno li vuole saltare la ristrettezza di momento di risorse finanziarie tormento esistente
Ma un fatto positivo va accolto
Che dovendo le le università lavorare per Baget non possono più pensare di svilupparsi per accrescimento successivo c'è ogni volta aggiungere qualcosa a quello che si è stratificato nel passato
Ogni sino sino ad essere capace di fare scelte e quindi per esempio per attivare un nuovo corso di studi potrebbe decido che l'unico modo è farlo eh disattivare un corso di studio che sarebbe solo forse mantenere in vita un gruppo di docenti che non ha più dato più studenti al seguito quindi attivazione disattivazione
Dico sì sul e sperimentazione di nuovi corsi di studio
Naturalmente dando maggiore autonomia didattiche di cui curriculare ne prevediamo che devono essere anche riviste le norme per gli esami di Stato e per l'accesso alle professioni non si è voluto fare ancora il salto per dichiarare come dire
La verifica legale del di titoli di studio ma è c'è un orientamento in quella direzione
Naturalmente riteniamo che l'altro pezzo per aumentare la qualità sia quello di valutare i risultati didattici cioè altrimenti diventano dichiarazione di obiettivi ma senza nessuna verifica grossi obiettivi vengano conseguiti
E quindi proponiamo che ci siano dei servizi di valutazione
Di dei singoli corsi di studio
Naturalmente con rigido aggancio con la valutazione nazionale di cui parlerò tra tra un attimo
Che ci sia Aubry che sia obbligatorio la partecipazione degli studenti alla valido alla valutazione
Dei risultati didattici e ci sia anche la valutazione poi anche dei singoli corsi dice dei singoli corsi di insegnamento
Non so con quanta efficacia richiamiamo per l'ennesima volta il tetto dei quaranta mila che tetto introdotto noleggio dell'ottantadue che non è mai quaranta mila studenti per per ateneo che non è mai stata attuata la novità
Che noi proponiamo e che laddove questo detto venga superato in modo significativo non si proceda come nel passato attraverso apertura di altri atenei attraverso il frazionamento io ricevo stamattina
Dei mega atenei esistenti quindi ripartizione degli studenti dei docenti e delle strutture e non aperture di nuove sedi ma frazionamento delle sedi esistenti
Riproponiamo che le le università per nelle quali sono stati fatti investimenti sia in termini di strutture sia in termini di organici e che siano al di sotto degli standard medi nazionali
Pianificano la crescita della loro popolazione studentesca anche incendi attivando l'accesso l'iscrizione del degli studenti
E proponiamo che gli accordi di programma tra ministero e università che sono uno dei pezzi previsti dalla legge da sette siano stipulati in maniera prioritaria
E il riequilibrio quando l'obiettivo dichiarato sia quello della riequilibrio della popolazione
Universitaria
Per quanto riguarda o viceversa la valutazione adesso valuta la votazione a livello di ateneo o di singolo corso di studio
Noi proponiamo l'istituzione
Più più che proponiamo in effetti è voi avete presente la Cina trentasette decibel André da sette proponeva già un osservatorio ma che è una narrazione diretta del del ministro sostanzialmente noi rivisitiamo questa proposta
Perché abbiamo decisamente risolto il ring e risolto il dibattito che cessato e forse c'è ancora se debba trattarsi di auto-valutazione o di etero e valutazione
Al cesello e il leonessa debbono valutare se stesse non dico singolarmente manda la collettività universitaria deve valutare le singole sedi oppure sia un organismo esterno un organismo terzo che debba valutare come se l'abbiamo sciolto questo
Questo dilemma diciamo nel senso della e che ero valutazione che sia
Un organo un organo che terzo sia rispetto all'università sia rispetto al ministero che sia indipendente sia da destra sia del ministero
Abbiamo cercato di risolvere anche l'altro dilemma se se si dovesse ricorrere all'istituzione di un nuovo organismo al completamente nuovo o appoggiarsi all'organismo di estendere l'abbiamo sotto in questa seconda direzione non perché siamo appassionati alla proposta che ne è venuto fuori semplicemente di appoggiarsi all'Istat
Vediamo che nemmeno sia la migliore del mondo in assoluto ma l'esperienza vissuta sulle autorità e che dove si nuovi organismi che sono stati riesce introdotti recente
Legislatore legislature e che stentano ad andare avanti
E la crisi di rigetto che spesso sia nella pubblica amministrazione per lo ciò che è di nuovo che rende molto difficile
Istituzione di nuove di nuove strutture ci ha fatto optare per appoggiarsi per lo meno come struttura organizzativa non necessariamente
Come voi struttura operativa in quanto tale
Alla di appoggiarsi al distratte che le onde e che è un'istituzione rispetto alla quale certo non ha alcune competenze per quanto riguarda la dose ora acquisita perché non sono io non sono in casa
Però forse io perlomeno personalmente ma che molti di noi non hanno sentito negli anni recenti mai polemiche circa l'indipendenza dell'Istat nessuno ha mai accusato vista di manipolare i dati per esempio sono dati importanti anche per le valutazioni economiche di questo Paese abbiamo i della lavorare nell'Istat
Come dire sufficienti garanzie per
Avviare
La vita di questa di questa nuova struttura quindi presso l'Istat con autonomia tecnica e funzionale indipendenza dei dei di giudizio
La valutazione didattica viene svolta
Da un comitato di sei persone presieduto dal presidente dell'Istat che nominati dal presidente dell'Istat steso sulla base di designazioni di organismi va descrive rapidamente i compiti di questo comitato e chiudo di questo osservatori chiuso da Giotto la raccolta e l'elaborazione di dati dalle università
Compito peraltro che in parte già l'Istat fa e questo rappresenta un servizio per il ministero preso al ministero per unirsi alla ricerca scientifica e tecnologica
E al pubblico cioè la messa a disposizione di questi dati così come sono messi a disposizione tutti gli altri dati che l'Istat
Raccoglie
Poi c'è l'altro compito sulla valutazione dell'efficienza
E della produttività didattica delle università
Questo deve avvenire attraverso la preliminare definizione di standard qualitativi e quantitativi
E
Di procedure di valutazione cioè deve essere dichiarato a priori come questo organismo chiuso rispetto a quali standard e con quali procedure viene fatta la valutazione Molière sia nota a chi deve essere valutato come la procedura di valutazione
La valutazione deve essere complessiva per le intere strutture ci per interi atenei presi nel loro insieme e per singoli corsi di studio
Oltre alla pubblicità delle procedure e degli standard ed è una question time esser presi preliminarmente
Noti devono essere resi noti i risultati delle valutazioni questo sia perché il processo di valutazione delle servire anche come dire di stimolo per le suture sia perché gli utenti sia messo in grado anche di di sapere la qualità
Delle diverse strutture dei diversi corsi di di studio
Naturalmente tutto questo viene diverrebbe esercizio puro seduti i risultati della valutazione non venissero utilizzati sia a scopi di programmazione sia a scopo di assegnazione di risorse finanziarie cerimonie si dà devono sapere
Che per buone performances vedranno incrementare le proprie risorse per basse percorrenze vedranno diminuire le risorse loro assegnato naturalmente questo organismo ai commi di valutare anche gli aspetti della ricerca sia dell'università che degli enti pubblici di ricerca ma su questo non mi soffermo ecco questo è il quadro
Anche delle proposte nonché ovviamente quelle sullo stato giuridico dei docenti eccetera non siano sempre coerenti rispetto al problema della qualità della didattica del diritto allo studio ma quelle più specifiche al tema
Oggetto di questo gruppo di lavoro da quelle che vi ha illustrato i che trovate nella cartellina che è stata distribuite
Bene allora apriamo il dibattito
Io già degli iscritti a parlare ci sono gli interventi previsti io adesso non a parole fece si è prego
Sì a come viene come viene benissimo io mi dimetto e trenta
Perfetto io che da allora
Ecco alzate il ditino Mammana diamo la parola che però io dalle allora rialzata prima lui e poi di volta in volta quindi siamo
Vediamo un po'i nomi però perché se no tu avevi scritto
Santoro
Allora chi lavora delle
E infatti io io gli avevo chiesto iniziare con quelle be va be ovvero invece l'epilogo di una probabile lui aveva difeso dagli interventi previste e e io stava iniziando a degli allora facciamo Santoro e poi seconda corona
Funzione
E sono studente anche se non c'è sono strette di Lisa e sono qui occorre al diritto allo studio per il coordinamento nazionale dell'Unione degli universitari che promette molti di voi non conosceranno ma che esiste
è un organismo nazionale del l'Unione degli universitari che è un progetto di associazione nazionale studentesca di nata novembre
Carattere nazionale va be'comunque poi ne parliamo
Allora io enti ci sono tante cose di cui si potrebbe discutere ovviamente fatto i cani in tanti che poi probabilmente tutti voglio intervenire limiterà molto ambito delle cose che posso dire quindi mi concentrerò sulle questioni diciamo così più stringenti sul diritto allo studio
E io avverto un forte disagio devo dire la verità
Mi sembra che a te volte di svegliarmi la mattina e di vivere un Paese strano perché quando si parla per la questione delle questioni di diritto allo studio delle tasse no cioè delle tasse da quindi la questione più complessiva dell'accesso
E di come rispecchiavano contribuire all'istruzione alla l'università funzionamento dentro
Quando si fanno le discussioni sui giornali quando si fanno le discussioni a livello accademico mi sembra che si balli di università virtuale perché ci cioè si fa il discorso sull'università gratuita
Che è un discorso che ha seste gradito meno se sia giusto o meno discreti pagare mille lire dieci mila lire cento mila lire per fare delle cosche allora io potrei anche essere d'accordo in linea di principio
Che in Italia essendoci una carenza di risorse investire per il diritto allo studio
Si potrebbe dire a tutti gli studenti dalle decine di ciascuno e facciamo borse di studio io potrei anche essere d'accordo facendo violenza il problema è un altro il problema è che non è vero che i soldi
Delle tasse ma il diritto allo studio non ebbe in nessun caso tratto sostanzialmente nel superamento a Pisa figlio del professor dentro e un po'più strana
Due devo prendere atto che l'Università di Pisa probabilmente una delle poche che fa quest'operazione di redistribuzione
In realtà gli aumenti di tasse che ci sono stati non sono serviti a fare in modo che gli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi
Che non potevano andare ora possono andare a studiare diversità no sono stati semplicemente dei modi che gli atenei hanno trovato per reperire risorse che gli sono mancate nel momento in cui l'autonomia intesa in senso finanziario con in realtà è stata gli ha tolto dei finanziamenti punto questo e queste sono i termini del discorso non altri non sulla gratuita virtuale sulla gratuità dell'università sì sulle quindi ritorna discorsi non mi interessa
Il problema in Italia e che da una parte ci sono scarsi da i finanziamenti il problema è stato acuito
Da un processo di autonomia finanziaria che di fatto è stato apportato disimpegno dello Stato lo diceva anche il professor De Julio
Stamattina dal finanziario diversità e di fatto quasi tutti gli atenei hanno trovato lo stratagemma delle tasse per prevenire fondi che hanno utilizzato in maniera diversa
Completamente al di fuori qualche di controllo prima ordine discute quindi quando si parla delle tasse prima di tutto mi si deve dire
Quali strumenti si trovano stringenti per obbligare le università ad investire le risorse reperite in diritto allo studio e al massimo in servizi
E poi Misiti fa il discorso su quanto gli studenti devono contribuire non accetto novanta Giorgio disposta a citare quanto conti il mio parere penso che se opinione diffusa per gli studenti
Più di discutere sul discorso accademico università gratuita università pagata di studenti e quanto di Street questo venire dopo secondo me
Prima bisogna mettersi d'accordo su accordo servono questi soldi
Sul diritto allo studio e nell'altro discorso parallelo
Il contributo suppletivi contributo suppletivo allora quante diversità hanno girato il contributo suppletivo alle Regioni per dare borse di studio quante regioni hanno stabilito importi delle borse di studio che prevedere il DPCM quante lo sappiamo qualcuno lo sa a me lo può dire
Quando gli studenti sono stati i cui rappresentanti gli studenti che fino ad ora è l'unica forma di rappresentanza che siamo oggi riusciamo ad avere sono stati consultati sanguinoso di Pisa credevo di sono stati consultati
Per stabili ma non della Regione Toscana vero sorta di potrebbe stabilire la destinazione dei come si come investire i soldi che vengono evase studenteschi questi sono i reali termini secondo me della questione non è il discorso virtuale deve sul diritto allo studio né la la questione del contributo suppletivo
Il che il contributo suppletivo non non non sta andando al diritto allo studio sta andando a cose diverse quasi tutte le Regioni tra l'altro stanno che hanno la totale diciamo così lo Stato non dà una lira per il diritto allo studio quasi che quasi tutti gli stanziamenti del bozzetto sono le Regioni le regioni adesso stanno sfruttando il fatto che gli arrivano più solo quasi tutte che gli arrivano più soldi dagli studenti
Grande contributo suppletivo per stornare finanziamenti che prima davano diritto allo studio
D'altronde laccio queste la situazione gli aumenti di tasse non stanno servendo ad agevolare altri studenti che non possono stia Sunderland evidentemente ad integri integrare i bilanci questa situazione
Allora l'iter legislativo bisognerebbe andare intervenire in questo senso da una parte trovare degli strumenti che obblighino
Le università Fayette cose e qui mi ricollego discorso generali sull'autonomia io verso degli non sono d'accordo che cioè su quanto lei ha detto riguardo le proposte del ministro Ruberti dall'alto ha fatto una reazione molto molto bella
Non è vero cinque il il concepire l'autonomia come questione soltanto di soggetti che si autonomia insano no senza prevedere contestualmente una salvaguardia di diritti
Che ovviamente uno deve salvare dai diritti delle minoranze discriminate cioè sono fa il povero studente l'indifeso ma è così rivela prevedere contestualmente all'autonomia una serie di provvedimenti che
Facesse in modo che il tutte le strutture sono realizzate non si realizzassero da una parte e dall'altra che coinvolgesse o gli studenti in misura maggiore nella partecipazione all'interno di università specialmente per quanto riguarda la questione d'attribuzione di finanziamenti perché per me
Io sono profondamente dell'opinione che almeno le università devono non non che vi chiede un parere neanche un parere di in Veneto ci andavano negli il vello rappresentanze studentesche ma si debba arrivare aveva letto la contrattazione di Sidi Bou quasi sindacale quando si parla di come spende i soldi che vengono alle basse che ormai da se ci sono accanto sempre rispetto al discorso di prima allora l'autonomia pur tolta tutta tuttora sede altre questioni in Italia è stata fatta
Credendo che comunque bastava dare autonomia statutaria per in qualche modo sburocratizzare il ministero e tutti felici e contenti realtà questa cosa qua se la corporazione accademica si è mangiata sbranato quest'idea che poteva anche essere interessante
Piegando la ai propri alle proprie esigenze di cioè voglio dire non mi si può dire che bisogna imporre il loro programma che bisogna imporre agli studenti andare iscriversi ad università che sono state create soltanto per riprodurre cattedre queste una cosa indegna secondo me
Cioè e qui c'è non so se mi spiego adesso di tutto il grosso casino scusate la parola che è stato fatto negli anni ottanta a livello di e stanziamenti di programmazione di non programmazione l'estetista è universitario
Si dice la situazione è questa voi dovrete adeguarvi
Quindi bisogna porre dei vincoli dalla parte mettere subito all'altro c'è questa cosa è stato provocato da voi e non voi qual è
Sono comunque un certo tipo di gruppo di potere che ha gestito università da da molti anni a questa parte
E mi avvio a concludere sulla questione mi mi preme particolarmente anche il DPCM no questo mette del Presidente del Consiglio dei ministri
Io non non penso hanno pensato molti miei compagni che la causa delle storture dall'aumento delle tasse sono dovuto al DPCM perché quella vorrebbe dovuto alla finanziaria del varo di cinquecentotrentasei tipici ambiti delle cose molto
Il si può fare così si fanno le fasce di reddito come si fa ma non dice niente di particolare la grossa struttura il DPCM secondo me e che era un'altra cosa astratta dal contesto perché in teoria si può dire
Prendiamo gli studenti che vogliono accedere ai requisiti voleva accedere agli interventi per il diritto allo studio da una sola di reddito e di merito tutti quelli che sono idonei mettiamo ordiniamo un iter per merito come avviene adesso però rispetto alla situazione reale che secondo me che ha scritto con la cosa non conosce perché la conoscesse fareste conosciute avrebbe scritto con la cosa lì riduzione reale e che sì sono esposte sono esplosi i criteri di reddito quindi non abbiamo criteri di reddito superiori alle volte a cinque volte e quant'era il criterio di reddito precedente in alcune regioni no quindi abbiamo un numero di giorni Doni enormemente maggiore
Un numero di borse di studio in percentuale rispetto all'idonei molto basso e quindi non abbiamo che quest'anno all'Università di Pisa che nel caso penso parla di un bandito in qualche modo diamo le borse di studio agente proveniente da categorie di lavoro autonomo quindi con potenziale fortissimo cioè fiscale che questa è la realtà
Con un reddito vicino a cinquantacinque milioni con sessanta all'esame di maturità indipendentemente dalla scuola di provenienza
Da Jordan come sa alzato quella mattina a fare le salvezze e questa è la condizione di screening la condizione discriminazione evidente venticello pace mi devo lì cioè io devo pensare che ha scritto quelle cose non conosce la realtà della realtà dei fatti perché a me sembra cioè i pochi interventi che abbiamo gli stiamo dando in maniera che privilegia in maniera terrificante il merito rispetto avvertito
Poi chiudono una cosa che mi è piaciuto molto di dove tutto il suo potere al contrario la consueta sede ha detto cioè poi visto che non possiamo limitarci a a gestire
Diciamo così a considerare cose come già come già sono vogliamo anche cerca di cambiarlo in quanto ci vuol finiamo di sinistra no secondo me poi uno sforzo veramente forte progettuale della sinistra
Sulla questione dritto lo studio deve essere orientata alla considerazione reale di cosa vuol dire in questo bisognava ciò arzilla tutta la questione mercato del lavoro cosa vuol dire in questo momento diritto allo studio in relazione al problema la formazione permanente perché probabilmente non è più vero che la garanzia costituzionale
Per gli studenti che si scriva al primo anno per i ventenni rischia diciamo menisco approva
Sì basta perché per il diritto allo studio avrebbero intesi anche interventi rivolti anche ai lavoratori
Che per ragioni personali perché da un adeguato il mercato del lavoro che tuttora di cose ma comunque cose che ormai sono diventato esigenze primarie un Paese industrializzato
Devono sospendere il lavoro oppure mentre sono in cassa integrazione e andare a studiare quindi anche interventi di questo tipo
Grazie grazie
Ci sono già quindici interventi chi ancora non è iscritto mi scriva un biglietto a me la porti grazie ci sono quindici iscritti a parlare quindi vorrei pregarvi di contenere gli interventi per dare l'opportunità a tutti di intervenire
La parola De Feo
Sinistra universitaria Napoli passi sono consigliere d'amministrazione alle vissuto Napoli uno
Innanzitutto ringrazio io i docenti che sono presenti qui perché
La la la partecipazione docenti che c'è qui è indice anche l'interesse che il corpo accademico a del al diritto sua del come il corpo accademico si interessa del diritto allo studio e vedendo che anche cioè in contemporanea l'altra Commissione che penso diciamo interessi molto più i docenti
Quelli che sono qui sono davvero quasi degli eroi e quindi vi ringrazio
Io ritengo avendo ascoltato alcune cose tratto la relazione
Dell'onorevole De Julio è insieme ad approfondire perché solamente ascoltata forse non siamo stati in grado di recepirla fondo anche se alcuni argomenti diciamo hanno hanno solleticato il il mio interesse comunque cercano di essere più diceva di essere sintetico e ritengo che tra le finalità dell'università fra le tante finalità dell'università vi sono due che almeno a me stava particolarmente a cuore la prima è quella della crescita materiale e culturale della nazione intendendo quindi come l'istruzione superiore non come un servizio rivolto ai singoli che poi diventeranno dottori ingegneri professori eccetera ma come una come dire una risposta delle esigenze della collettività di crescita culturale ma anche e soprattutto materiale
In secondo luogo quindi anche in questo i secondo questo principio analizzare la questione tasse contributi studenteschi
C'è non intendere lo quindi il l'istruzione superiore un servizio al singolo che il singolo quindi deve pagarsi in quanto voi in futuro avrà degli determinati redditi probabilmente più elevati di quelli di un metalmeccanico
Ma come diciamo un una la la risposta a questa esigenza che della collettività che beneficia diciamo l'intero l'INPS anni l'intera società italiana in secondo luogo l'altro principio l'altra finalità che a me preme molto è quella della promozione sociale e qui quindi il diritto allo studio cioè l'università deve avere come obiettivo e come finalità quella di come dire di accrescere la mobilità verso l'alto nella gerarchia sociale delle classi disagiate
E quindi come dire corre vedere anche in questa prospettiva quella che è la situazione esistente e in che senso ne vogliamo vogliamo modificarla la situazione si sente che abbiamo un certo numero di iscritti mi sembra un milione e mezzo nell'università italiane
Produttività bassissima un un terzo solo degli di quelli iscritti arrivano all'aurea sì e i laureati hanno la medesima composizione sociale come giustamente ci ci ricordava lei dei vent'anni fa Cement anni non è cambiato questo di conseguenza ci troviamo di fronte alla a ad una selezione di classe che viene l'università
Una selezioni grasse che all'accesso ma anche anche qui limitata fino a un certo punto cioè non si scrivono
All'università soprattutto cioè si scriva soprattutto ceti medio medio medi medio-alti eccetera
E ma soprattutto questo si verifica nel percorso di studi c'è la mortalità studentesca e una mortalità che selettiva per classe
E questo penso che sia un dato di fatto sul quale dovremo riflettere ma è selettiva per case come un indice di questo è la selezione anche per scuola di provenienza
Cioè la mortalità studentesca incide soprattutto sui studenti provenienti dagli istituti tecnici professionali generalmente è anche questa e selezione di classe
Su o come si interviene quali sono gli strumenti
Che si utilizzano per intervenire su questa situazione cosa fanno e quali sono i compiti degli enti regionali
Ex Opera universitaria sostegno economico borse di studio
Va be'a parte su segnalazioni dal alla generalità degli studenti il gli alloggi anch'essi come dire molto limitati nella nella a Napoli esempio banale centodieci mila studenti as diciamo di competenza delle viso Napoli uno centoventuno posti letto
Centodieci mila studenti serviti due mila borse di studio nove mila domande
Circa presumibilmente otto mila idonei
Quindi l'assunzione che sembra venir fuori dal alcune relazioni del dei vincoli di bilancio come come dire un dato di fatto oggettivo con il quale confrontarsi e da come dire
Difficilmente modificabili mi sembra la prima mi sembra prima
Critica le posso fare ad alcune ad alcune affermazioni anche perché è evidente come l'Italia da questo punto di vista sia forse la più carente mi sembra solo la Spagna la Grecia per l'assistenza al diritto cioè per l'assistenza agli studenti
Sì spenda meno Dino in percentuale sul PIL
Quindi il problema delle risorse limitate anche qui volevo un attimino contestare quello che diceva
Lei senatrice a proposito della relazione tra diciamo la contribuzione dallo Stato pagata dalla generalità degli studenti a favore degli universitari che generalmente appartengono alle classi medio-alte visto che insomma non si pagano per intero il servizio chiamo così che di cui usufruiscono
Questo è risulta essere vero non perché cioè per per una distorsione che vi era un lato del punto di nel sistema fiscale l'evasione dall'altro nell'accesso all'università
In questo senso quindi la fascia azione così predicata e i dissolta diciamo facilmente applicabile in un Paese che purtroppo non è l'Italia
Nelle quale invece le fasce di reddito rischiano hanno rischiato e penso sì sì sì si è verificata che abbiano come dire in certo senso favorito alcuni alcune classi sociali i lavoratori autonomi eccetera che diciamo possono permettersi il lusso di non pagare e di non dichiarare quanto guadagnano
La anche poi l'affermazione relazione trattasse servizi che è stata fatta soprattutto stamane faceva riferimento a un incremento delle tasse per aumentare l'offerta di servizi si è rivelata come diceva
Santoro prima una una chimera sonnolenza solamente così sono salito Vertigo Pd bilance Danzi ad esempio ha in mente la relazione del Della Commissione economica
Dell'Ateneo Federico secondo si è detto che è uno strumento per aumentare le disponibilità finanziarie che sono come dire di cui si può fare non vincolate
Per le università bene vengono proprio dalle tasse universitarie di aumentare le tasse aumenta l'aria di discrezionalità nel bilancio dell'università e non certo destinate agli ai servizi agli studenti
Ora però una cosa che mi preme molto relativamente alla a a cui
Le faccio cioè cioè io cioè il consigliere al all'ente regionale è l'efficacia e l'efficienza di questi enti regionali perché mi chiedo i loro interventi gli interventi di questi enti
Raggiungono perlomeno come dire si avvicinano alle finalità di perequazione di sostegni o AJ agli studenti disagiati mia vi sono soprattutto per alcuni dati di carattere strutturale
Ad esempio il trentacinque per cento spesso in in un personale e appunto di della limitatezza nasca scarsità di risorse
Potesse che essi hanno di conseguenza io ritengo abbastanza inutili
Questi questi enti ritengo che le mense le case dello studente e
E le borse di studio possano essere facilmente gestiti o meglio non dico facilmente pensò possono essere compatibilmente gestiti dal dalle università direttamente senza questi che io considero dei carrozzone
Se e questo quello che devono fare però io ritengo che manca una cosa fondamentale e c'è manca un raccordo tra scuola superiore e e l'università
Cioè non è la stessa cosa che un ragazzo che riprende anche sessanta all'istituto tecnico professionale rispetto ad uno che ad un ragazzo che René anche trentasei un liceo classico liceo scientifico andare all'università allettare visto che c'è la liberalizzazione gli accessi al lettere Ingegneria o quant'altro
Il la soluto mancanza di raccordo se non ne ha in termini minimi di orientamento cioè di far vedere guardate questi sono i corsi di studio questi studia
Qui e questo li studia da un'altra parte mi sembra come dire un elemento fondamentale da considerare tratto sono due modi totalmente diversi di concepire l'istruzione quella della stucco le superiori e quelli universitari
Infine l'ultima cosa sulla didattica le le poche cose sono come dire che mi sono rimaste impresse circa la valutazione della didattica quasi regale con sei valutazione in generale dei nuclei di valutazione centri di spesa eccetera
Quello che manca l'università a mio avviso per fare questo perché l'università il professore che sia si trovano a situazioni monopolista nei confronti dello studente è la la e il deficit di democrazia che c'è l'università e l'autonomia
è ha ha visto aggravare questo deficit di democrazia gli statuti universitari sono almeno quelli di cui o conoscenza sono un esempio di questo allora in casa di razze i deficit del diremo grazie ma con la componente maggioritaria
Del mondo universitario vive in margini degli organi di governo e della gestione e della programmazione dell'università
Mi sembra difficilmente compatibile con le esigenze di valutazione della anche nell'attività didattica della docenza dice della di quando dei servizi all'interno dell'università in secondo luogo la la la l'inciso che ha fatto sull'abolizione del valore legale i titoli di studio io ritengo che questa accanto alla all'assunzione dei vincoli del vincolo di bilancio come qualcosa di quasi ineluttabile siano la premessa per la come dire passi la distruzione del dell'istruzione superiore pubblica
Grazie torna pregarvi di interventi più concisi venti università a distanza
Grazie io volevo trattare due punti uno più contingente e uno più generale
Quello più contingente riguarda l'esperienza di applicazione che anche personalmente come prorettore la didattico avuto a Pisa dell'applicazione del DPCM fortunatamente come università abbiamo prodotto potuto largamente prescindere anche perché i tempi di pubblicazione sono stati talmente ritardati
Prima approvazione prolungata porta i conti tutta che nel frattempo gli organi avevano trovato le loro via autonoma rispetto a questo quindi non è tanto il problema da tassazione quanto il problema più generale delle del degli enti regionali diritto allo studio cioè delle borse di studio cioè ha dei meriti quel DPCM ovviamente
Quintuplicati borse cioè un ammontare delle borse c'è tutto possa vedere la quantità numerica di quante borse al hanno potuto rientrare il bilancio mantiene però un principio che è quello delle soglie che è un principio assoluto
è un principio assurdo la soglia di reddito peraltro già detto Santoro troppo elevata
Perché se andate a fare poi i conti sul reddito equivalente di cinquantacinque milioni per una famiglia tipo di tre persone
Che è la è la è la è il reddito massimo per il quali sopra il quale non si può più accedere a questi benefici e quindi poi per un reddito netto che non so può essere quarantadue insomma una cosa di questo genere sei milioni e mezzo
Rappresenta diciamo ah sì il quindici per cento
Allora un sistema soglia fatte in questa maniera significa che chi ha cinquantatré milioni di reddito
Equivalente ancora rientra però con la borsa di studio diventa sessantuno
Ma cessati
Quindi non dovrebbe più rientra allora cosa si fa quindi ha più diritto ludico ma più diretto quello che è rimasto fuori cioè sistema le soglie è assolutamente assurdo semmai vorrei provocare invertirei
Perché la Costituzione parla di capaci meritevoli e poi va a vedere allora si facciano delle soglie
Il di di merito
Si faccia piuttosto delle soglie di merito al di sotto delle quali salvo esami d'ammissione quindi si lascia libertà la gente il mostrare
Che i propri meriti sono sufficienti per accedere al sistema non per aver delle provvidenze al di sotto di quaranta nell'università non si entra che tu venga la famiglia ricca che tu venga la famiglia povera
Così non in no sto provocando ovviamente voglio vedere però quando vai a toccare i quaranta
Di certe classi sociali
Però a parte la soglia minima facciamo un altro discorso faccia il discorso delle provvidenze tu stabilisci quarantacinque per esempio come merito
Poiché avvengono la seconda parte sulla ragionevolezza di queste misure di merito
E poi in grado di per reddito
Allora recuperi i problemi che Santoro diceva sia pure solo in parte perché purtroppo c'è una relazione fra re meriti scolastici bassi e provenienza sociale questo è il tipo di problema però se non altro però se non altro mantenendo questo
Diciamo anche artatamente se si vuole mantenendo il discorso della minimo di merito per accedere al sistema delle provvidenze e e cuori spetta ad altri parametri
Poi vai avete a sostenere veramente i più bisognosi
Dal punto di vista i meno abbienti i i i quali più in difficoltà per proseguire nella queste però queste son tutte questioni se volete abbastanza contingenti alle quali certo sei impreparazione io spero contro ogni tanto con Catalano che si occupa di queste cose
Della commissione di Giarda eccetera se ne parla anche perché a portata di mano a Firenze e spero che stiamo preparando qualcosa di se sono ancora coinvolti poi credo di sì nonostante il cambio di ministro
Soprattutto è la costa che seguiva fortemente queste cose ce c'era un gruppo di lavoro c'era un gruppo di lavoro che ha continuato mi pare in sé qualche misurate in fondo il difficile attesa ai storie e e avrebbe dovuto anche monitorare poi la sua applicazione proporre modifiche comunque
Qua siamo ancora in aspetti dico di questioni certo importanti perché poi sulla vita dell'anno per anno se non di tutti i giorni però abbastanza contingenti
Io vorrei riferirmi invece al cuore del problema da questo punto di vista fermo restando che il concetto del diritto allo studio
E quello che è stato qui ribadito e cioè non soltanto gli interventi di sostegno economico ma il buon funzionamento di del sistema in tutti i suoi aspetti
La cui qualità di funzionamento e misurata attraverso la qualità e quantità del prodotto finale
Ok laureato qui da questo punto di vista non si scappa
è ovvio
E ovvio cioè che se noi vogliamo tenere livelli di produttività quantitativa e qualitativa elevati teneri
Finalmente arrivarci perché li abbiamo tenuti dobbiamo avere la certezza che il diciamo il il il sistema a monte e secondo me questa è un'emergenza che non è stata se non si sottolinea abbastanza
Il sistema a monte sia adeguato per fornire chiamiamola maniera brutta la materia prima per da immettere in questo ciclo produttivo cioè la scuola secondaria superiore
E in agro di l'ha ricordato di essere io do i numeri da questo punto di vista arriva in fondo e si laurea il cinquanta per cento di chi proviene dai licei arriva in fondo estiva il venti per cento di chi proviene da altre scuole secondarie super
E lo Stato dice che o uguale
Il il diploma di scuola secondaria assolutamente qua gli si propone come tale si offre
Ci offrono opportunità
Per legge del tutto equivalente
Ebbe al tant'è vero che nella sua proposta del luglio dice allora me ne faccio carico spero transitoriamente Elio siccome non posso che misurare la capacità
Il capaci attraverso il merito scolastico
A meno di non far sistemi di esami d'ammissione generalizzati è perché anche questo sarebbe un altro tipo di possibilità
Allora mi faccio carico del recupero della mancata
Formazione precedente almeno finalizzandola re ad coi famosi corsi di preparazione che una volta si pianta azzeramento no però bisogna mettersi Sergio molto ben d'accordo perché se no qui si che son corsi a meno di sei mesi gratuiti
No tu non puoi dire università facciano
Perché poi non esita li fanno così due settimane e dicono di aver fatto poi fanno i concorsi d'ingresso e e le cose stanno esattamente cioè vai a selezionare esattamente su diseguali così come ti erano arrivati lo spesso anzi nella grande maggioranza dei casi non per colpa loro allora o son corsi di preparazione seri
Dai quali poi puoi recuperare parte del curriculum una volta che abbiano avuto accesso all'università come esami dati o pezzi di esami dati moduli didattici sostenuti allora si andrà Cordoba altri cioè va un po'meglio specificato ed è un essere pure gratuiti per favore perché non puoi fare il pagare allo studente che già perde
Un perché alla fine dire che sono almeno sei mesi vuol dire che il prima hanno è un anno in prova non sei ancora iscritto
E recuperi una mancata formazione scolastica precedente nello specifico quanto meno nelle direzioni specifiche
Che il sistema non ti ha permesso a livello a livello adeguato attraverso un intervento dell'università va benissimo già ti devi mantenere comunque se sei fuori sede
Perché oltretutto non si è ancora iscritto non hai diritto a benefici perché ha di di essere ancora selezionato per l'ammissione a benefici vai a riqualificati come studente per poter aspirare a diventare studenti universitari
Sono un po'pesante come sacrificio che si chiede
Però è una cosa della quale negli USA forse non esita deve farsi carico però speriamo nel tragitto cioè il il grido forte che bisogna lanciare bisogna riqualificare
La scuola seconda superiori e il raccordo tra questi due momenti e
Altrimenti anche la misura della capacità attraverso il merito diventa un fatto vuoto non solo vuoto cioè non scientificamente basato al menu
In diciamo in misura adeguata ma diventa iniquo come lo studente del feto prima ha detto ben questo del punto solo sul palco
Grazie
Galletti Università di Napoli Federico secondo
Ringrazio innanzitutto dagli studenti elenchi definiti eroi
Mi pare un po'eccessivo
Il mio i conti contributo veramente diverge un po'da quindi precedenti c'è mi riallaccio a un discorso che è stato accennato stamattina nella relazione
E rivoli di Julio e che di fatto probabilmente cambierà radicalmente il nostro modo di essere nell'università mi riferisco ai controlli di qualità che finalmente sembrano partire nei nostri atenei
Io faccio parte di un gruppo di delegati direttori italiani la Conferenza dei rettori che ha studiato per diversi anni i criteri di applicazione dei nuclei di valutazione
Finalmente in numerose università nel nostro ateneo sono stati applicati e partono i nuclei di valutazione sulla qualità della dell'INPS del dell'Università qualità che va intesa
Come qualità globale qualità globale significa che vanno valutate le strutture e una delle raccomandazioni bei relegati del rettore che la il nucleo di valutazione prendano in esame le strutture e non si parli di quali di esame dei singoli individui cioè il nucleo di valutazione dovrà valutare le strutture nel loro complesso
E soprattutto in ogni in un'ottica di obiettivi cioè nella nel senso di un discorso tra
Risorse impegnate e obiettivi obiettivi risorse quindi un discorso che permetta di mettere in relazione le risorse impegnate con gli obiettività da raggiungere
La
Le i delegati del rettore quindi la conferenza delle dirette lettore ha stabilito fondamentalmente dei principi
Che fondamentalmente l'approccio quantitativo sia una prima un primo approccio per i nuclei di valutazione
Vanno valutati vanno nascenti dei indicatori indicatori di diverse categorie intende indicatori di contesto il contesto in cui si muove l'ateneo
Anni anzianità dell'ateneo
Numero di studenti strutture quindi indicatori che post possano misurare l'ateneo in termini di risorse e quindi impegno delle risorse come queste risorse distribuite
Infine indicatori che sono che danno o vengono definiti indicatori di prodotto
E che devono valutare quindi quanto l'ateneo incide
Sulla territorio che cosa porta quale la qualità della della un reato che offre al territorio
E fondamentalmente in quest'ottica il il la i delegati del rettore
Hanno stabilito con i sia fondamentale che per quanto attiene alla didattica ci sia la valutazione degli utenti e quindi torniamo alla valutazione degli studenti sul prodotto didattica
Questa è una esperienza che è stata percorsa da numerosi atenei numerosi atenei hanno già da mi faccio riferimento alla Bocconi di Milano dove da anni sono valutati it corsi l'Università di Modena e altre università già hanno Trento per esempio dieci fino a Venezia hanno già
Indicato come sia fondamentale il giudizio degli studenti sull'attività dita
Ora su una base in genere questo viene fatto di questionario sottoposti agli studenti
Questionari che avvengono riempiti maniera aveva chiaramente anonima e che non tendono però ammettere sotto giudizio la qualità diciamo della dei contenuti dell'insegnamento che ovviamente non
Sono col tetto di giudizio da parte degli studenti ma fondamentalmente la chiarezza espositiva tutto quello che il docente
Oppure per a per nel suo corso quindi chiarezza espositiva disponibilità estere in aula
Possibilità di accedere a documenti strumenti didattici carichi di lavoro tutto questo è oggetto di questionari disposte sul
Somministrati agli studenti
E stato osservato è stato Dan molti osservato che spesso il giudizio degli infedeli gli studenti possono essere influenzato dalla ferita o meno del docente ed ENI nessuna delle esperienze finora rilevate
Questo è stato è stato rilevato anzi tutte le tutti gli atenei hanno stabilito di continuare a nell'esperienza
Già iniziata
Ora un altro aspetto da sottolineare che è stato sottolineato più volte dalla Conferenza dei rettori eh eh se il risultati di questi questionari debbano o non debbano essere pubblicità
Nella maggior parte dei casi i questionari restano alla per il di questionari sui singoli docenti diciamo il giudizio dei singoli docenti sono noti alla Presidente del Consiglio di corso di laurea e alla preside e al docente esaminato non mentre vengono resi pubblici i risultati globali di un corso
Quindi mai vengono a tranne in alcuni casi Ray cretino resi pubblici i giudizi o i voti ottenuti dai singoli docenti non mancano tuttavia esperienze in cui invece sono stati pubblicizzati di più sui giornali invece di voti ottenuti dai docenti sia di alcune in alcuni esempi
Fondamentalmente comunque mi pare evidente è opportuno sottolineare che nel processo di valutazione
E il gruppo dei delegati del rettorali se espresso sempre a favore dello strumento giudizio degli studenti sull'attività didattica perché solamente con questa con questo strumento il nucleo di valutazione potrà a avevi una elemento chiave per potere
Esprimere quello quello che nella giudizio qualitativo sulla sull'attività dell'ateneo che prescinde da quello che è puramente quantitativo che è rilevabile attraverso cui settanta indicatori che sono a dispotica e sono stati indicati dalla Conferenza dei rettori e che invece danno una misura della del con dell'ateneo della delle dimensioni che permettono una valutazione dell'ateneo nello spazio e nel tempo
Sì
No parlando di sulla la sulla qualità della un reato finora non è stata finora analizzata la possibilità certamente tra i tra gli indicatori cioè si c'è una serie di indicatori di prodotto che tengono presente la per esempio la spendibilità del laureato
Nel nel in termini di quanti laureati o trovano posto dopo tre anni Calabria e qual è in quale contesto trovano posto un'altra delle valutazioni invece che perenne il da bisogna tener presente che nell'autonomia e nel discorso dell'autonomia il discorso nuclei di valutazione il discorso valutazione è strettamente collegato con il discorso di allocazione delle risorse
E allora questo discorso sia in sede nazionale che in sede locale una distribuzione l'allocazione delle risorse dovrà in un certo modo essere legate ai criteri di qualità
E allora vanno determinati quei Barani dei parametri ben definiti che non diventano a nelle gli strumenti nelle mani di alcuni di alcune persone che a livello nazionale che locale
La la disponibilità disponibilità di allocare risorse in base a parametri poco definiti
Quindi in questo in questi termini va sottolineata la preoccupazione della del del diede legati del rettore direttori per quello che attiene al discorso di indicatori che servano
E l'allocazione delle risorse
Grazie per questa interessante esperienza la parola Gallo Tempi moderni Napoli
Non c'è Carlucci Università di Bari
Allora sono cruccio di Bari un docente coordinatore bloccare di Aurora
Allora io volevo intervenire su alcuni temi partiamo subito dal questione del diritto allo studio e sull'affermazione che è stata fatta oggi varie volte sul fatto che in fondo l'università la pagano le persone che non sono capaci di mandare i figli al l'università
Sono prettamente l'accordo sul tre per nazione d'altra parte questo era già contenuto in un in quel famoso libretto di di Simone ma c'è una una premessa storica ancora più più antica in una lettera di don Milani scritta intorno agli anni Sessanta quello dei ragazzi di Barbiana
Che proprio una una cosa secondo me anche più bella del lavoro di Simone e quale don Milani mette in stretta relazione il l'Università del figlio del proprietario con il ragazzino il contadino che fa le le caciotte io per il padre-padrone no e quindi Patient facendo vedere come in fondo
Gli studi del figlio del proprietario sono pagati direttamente da dal piccolo Pastorello
Molto bella Iozzo questa versione se qualcuno qualche interessato dal posso spedire perché ormai libro introvabile è così questo è un punto di partenza
Ecco o allora se è vero questa situazione se è vero che poi il problema del diritto allo studio si pone all'interno dell'università ma si pone anche prima dell'università forse i gruppi parlamentari dovrebbero porsi il problema è questa una sollecitazione ad affrontare il problema del diritto allo studio una sua blocco località cioè partendo diritto allo studio è un problema che si pone diciamo già a livello di scuola media
E già a livello di scuola media lì avviene la crosta la grande selezione vogliamo non lo vediamo più chiamarla di classe perché sembra aver questo termine non non si è più di moda ma la selezione tra fasce favorite e fasce svantaggiate
Allora perché non lanciare un'idea semplice poi dal articolare in maniera diversa di di borse di studio o contributi Allo studio che partano individuando persone dalla scuola media ragazzi ad esempio uno su cento maniera statistica che siano individuati alla scuola media e siano seguiti dallo Stato in tutti i suoi studi in tutti i loro studi dalla scuola media fino all'università credo che forse come è stato lo potremmo
Lo potremo fare tranquillamente basterebbe ad esempio eliminare quelle risorse sprecate pagando i libri di testo e bambini scuola elementare son dieci quindici mila lire per ciascun bambino che ora addirittura abbiamo esteso
Come segno di Notre democrazie anche alle scuole private e che sicuramente è uno spreco di risorse che non ci possiamo permettere invece potranno concentrarle su il diritto allo studio effettivo che vada a coprire una parte della problema
Non perché questo cambia con Corradi talmente la situazione ma perché è un segno concreto del fatto che noi stiamo lavorando sull'università cioè su una certa crema rispetto al resto delle società e lì dentro bisogna intervento
Ora volevo toccare un altro argomento
Quello o della di come andranno queste università si può poi supportare diritto allo studio ci sono due livelli il primo è stato molto affrontato è quello economico il supporto borse e così via
E il secondo però e viverlo dalla didattica che forse otto meno toccato io non toccano tutto ma alcuni punti sul problema della della supporto economico io penso che dovremmo riprendere questo concetto dei prestiti d'onore e farlo poco rendono molto più attivo molto più reale tra l'altro direi che bisognerebbe lanciare anche l'idea di diciamo di contributi diretti del mondo della della produzione in questa in questo settore
Il termine che mi è venuto in mente prestiti d'impresa può essere impreciso uno
Comunque ad esempio in altre realtà ad esempio il terrore degli Stati Uniti d'America c'è una situazione del genere ci sono delle industrie che pagano gli studi a persone meritevoli e bisognosi poi meccanismo tutto particolare questo si impegna ora restituire i soldi oppure a lavorare presso l'industria
Però in una forma diversa cioè che garantisca quei sempre la libertà individuale un meccanismo del genere potrebbe essere interessato
Quote con quanto di meglio perché ho vinto che interessare l'industria al risultato della all'arrivo alla
Al risultato didattico diciamo in generale dell'Università chiedendogli poi di investire anche dei suoi soldi una parte dei soldi di un su su del personale meritevoli realmente bisogno
Ma ad esempio c'è il problema del del part-time che sicuramente un un elemento fondamentale che può essere fatto non soltanto come era fatto nell'università e mi sembra che tutto sommato il meccanismo si abbastanza farraginoso università bisogna fare graduatorie
Non c'è molta elasticità secondo me invece sul part-time meno dovremmo essere molto più elastici lasciare poche norme tranne diciamo il merito e per il resto lasciare alle alle singole strutture ai Dipartimenti addirittura siamo fondi
Per utilizzare queste cose del part-time non possiamo pensare di fare ogni volta una graduatoria
All'a livello d'Ateneo per cui succede che un uno studenti di libri di giurisprudenza va a finire a alla facoltà di Scienze dello studente di Scienze va a finire fare part-time alla facoltà di giurisprudenza ed economia commetto che la cosa più assurda che si possa fare
Ma ad esempio puntare sul part-time nell'industria proprio stabilendo questo contatto Cepagatti che durante l'estate lavorano in parte che ha aperto il problema dell'orario flessibile tutte queste cose
Ma il punto fondamentale e quello dei migliorare anche la qualità il diritto allo studio anche qualità del servizio fornito
Noi abbiamo tocco un solo argomento quello del tutoraggio abbiamo una legge che prevede il tutoraggio corto
Credo che non ci sia per quanto ricco scorsoio nessuna università che ha fatto il Regolamento sull'applicazione del tutto tra forse Pisa non soffre conquista sembra a qualche altro
Beh in quanto
Ecco
Allora cosa ecco allora ad esempio sulla questione dottorandi tutoraggio io lancio un altra idea perché non si fa ad esempio anche e sollevata a livello parlamentare un problema sotto il punto sta la legge sul tutoraggio
Cordova come viene applicata cos'è si intende per tutoraggio perché la parole molto molto vaga è una bel principio che poi ognuno applica in maniera diversa
Però un tutoraggio fatto bene potrebbe essere utilizzato bene perché c'è un po'un problema nozione spesse volte facciamo belle leggi ma poi spese molte leggi sono talmente belle che non le applichiamo ma il raccordo ricamo me anni per applicarle e così via
Forse leggi meno belle ma subito applicative delle affermazioni semplice forse timo rimangono a regolamenti e cose del genere ma che dicono esplicitamente quello che bisogna fare forse sarebbe la strada più semplice
Poi e c'è una cosa che manca ordinamenti didattici più flessibili peggio
Noi abbiamo la possibilità in questa proposta di leggi di Julio di a fare nuovi corsi di laurea però non abbiamo la possibilità ad esempio di non la l'idea di organizzare in maniera diversa gli stessi corsi di lauree non dico cambiando
Le materia
Ma proprio eventualmente ad esempio cambiando i ricchi i tempi un corso di laurea poter
Che
Riguardo
E allora anche su questo che te ne andare discutere perché non viene curata hanno e hanno detto che non era possibile farlo nemmeno nelle attese entro nel poi nuclei di valutazione come sabato duplicazioni questo un elemento anche Dante fondamentale spesse volte in cui rivalutazione devono valutare l'attività del singolo docente ovviamente non entrando poi vinti nello specifico della libertà di insegnamento ma andando analizzare tutto quello che offerta didattica
E queste cose deve servire può essere riservata non riservata secondo me relativamente riservata però sicuramente bisogna evitare la situazione per cui poi quando la gente che ne ha facoltà il giudizio sull'attività didattica
I giudizi delle facoltà credo tranne qualche eccezione sono accettati al ciclostile tutti quanti sono tutti dello stesso livello tutti bravi tutti tutti che sono impegnate nello stesso modo Cosimo ecco i nuclei di valutazione
Ci sono tra l'altro previsti nonno sicuramente non sono applicati in in quasi tutte le università e si potrebbe chiedere con norme molto semplice che di finanziamenti dallo Stato sono trasferiti all'università
Soltanto quando questi nuclei di valutazione sono stati attivati avevo tentato di chiedo l'onestà di Bari che hill aumento delle tasse fosse legato allatta all'attuazione dei nuclei di valutazione ci hanno risposto lame le tasse si lamentano subito il nucleo di valutazione dei facciamo soltanto quando abbiamo il regolamento sull'autonomia universitaria
Ecco mi fermo qui sui problemi della didattica ma penso che buon diritto allo studio debba passare attraverso anche una diversa ridefinizione della
E la qualità diciamo con cui lo studente sta dentro l'università non possiamo ridurre tutto ha soltanto situazioni economiche ha rapporti economici questi sono fondamentali ma abbiamo capito credo da un po'di tempo che c'è anche il il la qualità della vita come uno vive dentro vista che poi diventa l'elemento più importante rispetto a scegliere fra una scelta la
Grazie la borsa Accademia Belle Arti Bologna
Allora
Io sono venuto siccome prima si parlava di realtà virtuale no
Allora io son venuto a parlare di una università virtuale
Sancita né non proprio nel sita ma comunque Accademia di Belle Arti
Come i istituzione di alta cultura sancita dalla Costituzione articolo trentatré
Virtuale perché
Cinquanta anni di governo democristiano
Poi insomma tutto il resto lo ha fatto sì che questa riforma prevista
Da la Costituzione fattore partigiani somma rimasta inattuata
C'è una proposta di legge progressista
Ce
Un progetto Belle Arti che sarebbe un altro una specie di Regolamento per questa
Progetto di Belle Arti istituzioni di alta cultura sempre
Accademia Clementina ribelle arte del ottantanove moglie mento docenti studenti
E c'è questo progetto anche di Sgarbi che non sto qui a parlare perché
Comunque anche lui ha fatto una legge
Virtuale anch'essa
Bene
Sempre parlando di realtà virtuale volevo chiedere
Sono d'accordo con il discorso della caciotta e sono d'accordo
Volevo chiedere
Qual è la composizione per ceti sociali dei licei classici e scientifici e qual è la composizione per ceti sociali dette scorrere tecniche
Rispecchia comunque anche diciamo l'espulsione di certi ceti dall'università in ogni caso secondo il mio modo di vedere quindi se bisogna essere corretti bisogna anche partire con dei dati corretti
Scusi
Comunque il livello di arrabbiatura e grandissimo tanto è vero che un professore della mia Accademia di Belle Arti
Dopo l'ennesima porcata
Del ministero della Pubblica istruzione sotto la quale sono
In questo momento le accademie di tutta Italia e l'Accademia di Belle Arti
Che praticamente una sentenza del Consiglio di Stato diciamo promosso un attimino dal capo dell'ispettorato
Per l'istruzione artistica del Ministero della Pubblica Istruzione dottor Catanzaro di cui ho anche il documento Lima
Neanche quando lo sto a leggere perché
Quella invece in realtà e non è virtuale prestato tolta la funzione docente a tutta la categoria degli assistenti dell'Accademia di Belle Arti
Questo per proseguire un processo di seconda ripartizione
Questo per farvi capire del perché io sono venuto qui a nome delle Accademie di Belle Arti che c'entrano in questo momento virtualmente col discorso università
Sono venuto qui per dire che anche gli studenti dell'Accademia delle arti per quanto riguarda il diritto allo studio hanno
Aderito alla lotta degli studenti per il diritto allo studio per le borse di studio per avere il posto letto
E si sono trovati con questo di difficile qualche
Cupa perché se ne occupava la commissione diritto allo studio appunto
Che praticamente è stato la scintilla che ha fatto fare in modo che ci fossero l'occupazione a Bologna
L'occupazione degli studentati tutti gli studentati che ci sono nella città occupazione e agitazione che continua tuttora
Noi
Come
Gruppo dell'Accademia di Belle Arti di Bologna abbiamo chiamato per la metà di febbraio un convenzione nazionale degli studenti sulla questione della riforma ecco perché mi interessava coi prendere contatto con i gruppi parlamentari perché ci sembra una questione molto delicata e che sicuramente nella prospettiva di alta formazione che dovrebbe
A vere
Questa Accademia delle arti soprattutto perché stiamo entrando nel vivo del della questione dei titoli
Rilasciati da questa accademie che devono essere equiparati a quelli di altre istituzioni similari in Europa
Il discorso si fa molto rovente
E si fa rovente tanto che abbiamo trovato un'unità di intenti tra studenti assistenti e docenti che sarà sancito probabilmente da questo da questo convegno che faremo a Bologna
Ecco per quanto riguarda
Si battevano questa mattina nell'altra sala
Nel senso che il nodo della
Il nodo annoso questo punto perché
Diciamo che l'Accademia sono rette da una licenza studi registrazione del ventisei quindi siamo nel novantacinque diciamo che la riforma è parecchio ritardo credo fra l'altro che sia una delle prime in calendario
Lì Parlamento insomma
Secondo noi questa riforma
E appunto abbiamo prodotto dei documenti che poi manderemo comunque
Questo nodo della riforma deve essere affrontato in modo globale in modo globale per noi significa che
Dobbiamo cominciare a pensare non in dimensione strettamente italiane perché oramai il sapere
E e quindi poi l'arte
La scienza sono le due branchi secondo me più importanti
Si muove appunto la velocità della luce e mentre noi stiamo qui a discutere probabilmente si stanno muovendo dei saperi che non è neanche immaginiamo in questo momento non solo non possiamo immaginarli ma non possiamo neanche sperimentarne lì perché le strutture sono inadeguate quindi il primo punto
Che deve tenere in considerazione una riforma di tipo strutturale di tipo globale appunto sono i laboratori
Sono la multimedialità comunque del sapere la connessione tra il sapere scientifico e sapere artistico oltre va bene
Alle altre branche del sapere che si esplicano attraverso le varie facoltà che ci sono
Mi mi scusi sono stanchissimo fatto un viaggio Bologna poi ha avuto ieri tre riunioni oggi un altro fatto insomma su un po'stanco mi scuso
Comunque
Sicuramente ci vuole una volontà uno ne sta e una capacità intellettuale in questa cosa qui
E per fare questo l'unico modo che secondo noi l'unica strada percorribile per raggiungere questo obiettivo sicuramente discuterne discuterne però trovare il modo di agire di agire assieme quelli che hanno la volontà di agire nel senso che il movimento degli studenti deve trovare la forza di confrontarsi anche con quella parte del movimento dei docenti dagli assistenti
E con quella parte di società civile
Che è disposto a portare avanti queste riforme
Allora sì che possiamo dire
Di aprire una nuova fase in questa questione delle riforme in questo problema grossissimo della didattica
In questo problema grossissimo di ancoraggio di certi Baroni alla loro poltrona
Per dirla chiaramente
E finalmente si potranno superare certi scogli che secondo noi non si riescono a superare perché non si riesce a trovare questa unità di intenti
Se noi capiremo quale sto potremmo cominciare veramente una
Campagna di promozione di queste riforme di cambiamento dal basso secondo me ecco perché bisogna trovare
Una strada
Una strada io non so quale questa strada
Non lo so
Io personalmente mi sono allontanato
Dalle ex partito comunista molti anni fa
Perché e non ho condiviso certe scelte rispetto al movimento degli studenti che il Partito comunista ho portato avanti
Non mi sento neanche molto vicino alla linea del Pd esso progressisti che sia neanche quella di Rifondazione Comunista però mi sento che se non si faranno queste riforme se non saranno portati avanti
Se non saranno soluzione ha di questi problemi degli studenti avremmo perso la battaglia nel momento in cui dobbiamo tirare fuori
Le unghie e i denti
Perché l'attacco rispetto ai diritti ai diritti degli studenti in questo momento molto forte
Magari non sembra perché c'è una tregua forse però è così hanno chiuso gli studentati hanno chiuso le messe a Bologna hanno aumentato
Il prezzo dei Parti
Hanno aumentato gli affitti delle case
Hanno chiuso il numero di per l'accesso certe facoltà
Adesso non so cosa succederà l'anno prossimo probabilmente aumenteranno ancora le tasse probabilmente spenderanno altri studenti dell'università e probabilmente non staremmo ancora guardare questo che succeda questo
Ma io sono sicuro io sono sicuro che chi vorrà lottare per questo movimento in qualche modo dovrà trovare un modo per unirsi agli altri e questo sarebbe il mio spicci insomma
Grazie io devo dire che su questo tema dell'Accademia di Belle Arti
è stata presentata da parte dei progressisti una proposta di legge sia alla Camera che al Senato ma ritengo che non appena si sia scritto un tantino Illy la situazione politica
Credo che noi dobbiamo prendere un'iniziativa forte a livello nazionale specifica raggruppando tutti gli interessati materie aprendo un dibattito su questo tema cioè matura enti nel nostro calendario una questione di questo genere
Moscati Università di Trieste
Grazie dei io ritengo riprendo il tema del del diritto allo studio dal punto di vista della didattica del migliorate del miglioramento delle misure peraltro già in parte toccati da altri interventi
Da prendere per migliorare la
Per garantire nel maggior numero possibile la presenza di coloro i quali sono già dentro nell'università resta il problema dell'accesso evidentemente ma insomma tocco questo per segni brevità e semplicità
è chiaro che il problema fondamentale legato al primo anno come è stato detto per una percentuale che varia dal venticinque al trenta per cento degli iscritti che abbandonano nel primo anno varia a secondo delle discipline lo sappiamo delle sedi ma questa è più o meno la il dato medio nazionale allora ci sono almeno quattro punti che andrebbero tenuti presenti riassumo alcuni e indico non in ordine di importanza altri il il primo già toccato è quello del raccordo scuola secondaria università
Non sono d'accordo con chi ha ha già detto che questo problema
Un problema assolutamente centrale stante la situazione della secondaria in Italia
Io credo che resterà però così in qualche misura cioè non sarà così ma resterà di attualità anche se interverrà una riforma della secondaria che come dire cercherà di creare dei canali delle filiere come dire se si direbbe in Fendi in Francia tra secondaria e tipi di università cioè coerenze disciplinari è chiaro che se verrà consentito come mi pare ovvio il passaggio da un un indirizzo scelto ad un altro bisognerà pro sic si provvederà a fare delle valutazioni di accessibilità e dunque bisognerebbe provvedere anche in quel caso accorsi di diciamo in ingresso acque al nuovo nuovi indirizzi i corsi di preparazione quindi sono assolutamente cruciali assolutamente indispensabili allo stato attuale è chiaro che non possono durare quindici giorni
Come o cose dei dei tempi così così brevi a meno che non sia una finzione ma insomma se non aveva senso allora c'è un problema che ancora per citare il il caso francese un è stato sperimentato in Francia il primo anno ne è un anno di di intermediazione di passaggio dalla secondaria all'università ed è staccato dal resto degli anni che seguono non ho dato grandissimi risultati ma forse per ragioni anche che hanno a che vedere con il contesto francese adesso sarebbe troppo lungo
Io non avrei neanche la competenza per andare a esaminare nei dettagli però mi sembra assolutamente indispensabile pensare a dei corsi che uguale insomma il segno nella Scienze politiche da un bel po'di anni in in diverse sedi dappertutto emerge con estrema chiarezza che coloro i quali non hanno una base di filosofia hanno delle difficoltà enormi nel al primo anno in di tutti i corsi coloro i quali non ha una base di matematica hanno delle difficoltà molto forte in alcuni corsi dove la matematica richiesta strada statistica metodologia della ricerca eccetera
Ma abbiamo proposto invano a Milano dove ho insegnato fino a quest'anno a Scienze politiche di di fare corsi propedeutici almeno di filosofia e matematica perché mirati alle scienze sociali magari alle scienze politiche non generici fatti così sotto l'etichetta di matematica e filosofia però questa sembrerebbe una diligenza minima per cercare di ridurre né per di azzerare come si diceva un appunto le differenze di partenza
La seconda è il secondo punto probabilmente quello del già detto anche un altro intervento del tutoraggio è chiaro che il tutoraggio dovrebbe essere una forma di assistenza a gli studenti permanente no come si fa adesso di introduttiva per far capire più o meno come orientarsi nel non nei meandri dell'università chi non è preparato a questo tipo di organizzazione
Venendo da un istituto secondario non è questo che conta mi pare certo non è non è male che si faccia ma insomma quello che che conterrebbe la la forma di tutorato permanente e chiaro che il che che molti non e inizialmente molti resisto a dare a utilizzarlo molti molti studenti non sono abituati non si fidano non sanno se serve non capiscono l'utilità va be'ma tutto questo si acquisisce con il tempo non è che che siccome non funziona dei primi tre mesi non si fa più
è una questione che va affrontata e post può essere affidata a rotazione docenti possibilmente non solo ai ai più giovani perché così pagano impegno ma ha fatto attribuita a tutto il corpo docente e anche perché no a studenti degli ultimi anni che hanno delle esperienze da trasmettere
Il terzo punto richiede relativo alla didattica dunque questo problema della del come si fa didattica in è un problema che hanno affrontato a mia conoscenza in molto seriamente in altri Paesi
Paesi anglosassoni in particolare esistono riviste che in che dicono come si insegna las l'attuale disciplina che escono regolarmente esistono comitati misti studenti docenti permanenti che studiano come migliorare la didattica nell'in diverse università ebbene i risultati che io qui che conosco io di questi sforzi di miglioramento vanno tutte nella direzione che ahimè dice devono essere deve essere un rapporto molto alto docente e discente cioè devono esserci piccole classi possibilmente deve esserci una interattività un'interazione molto forte a cioè di aver ci vuole attivi da parte degli studenti deve esserci sostanzialmente la frequenza costante
Mi rendo conto che in via quelle facoltà questo già avviene in altre facoltà riguarda una percentuale ridotta di possibili frequentanti in al però i non frequentanti si dividono certamente almeno in due categorie quelli che lavorano e quelle che non c'è una voglia di frequentare o pensano che non valga la pena non sia utile allora per la prima che del del due sub categorie ovviamente bisognerà pensare a delle flessibilità nella offerta formativa che una volta peraltro si faceva ma che tutto progressivamente abolito son d'accordo che c'è una un progressivo deterioramento del del della del sistema di funzionamento della didattica perché per esempio a Milano Scienze politiche fino a cinque o sei anni fa si facevano i corsi serali dopodiché sono smessi perché si è detto gli studenti lavoratori e non sono più quelli Rieti lavorato in una volta sono dei lavoratori saltuari sono dei lavoratori che fanno lavoretti che prendono e lasciano non sono i lavoratori tradizionali tra i bancari che vogliono Pigalle la laurea per fare il salto di qualità nella professione
Allora basta con il Coni corse strani non so se sia vero lo strano lettura fatta nessuna ricerca peraltro per verificare se questo era vero no ma fatto sta che non ci sono più queste flessibilità che una volta c'erano forse sull'onda di rivendicazione sessantottini non lo so
Comunque questo si lega a il problema degli spazi sostanzialmente un problema di edilizia nell'università italiana che non riguarda solo i mega atenei perché io che da questa anni sino a Trieste ed è molto peggio che a Milano in termini di spazio chiesto piccoli vestita
Perché avrà venti mila studenti i lascia Improta certe politiche avrà due mila e a Milano diciassette mila allora il problema è uguale se no c'era un po'e da tre dunque non riguarda la dimensione negativa dentista italiane soprattutto le grandi città le facoltà che sono state molto utilizzate frequenta che sono giurisprudenza insomma quelle umanistiche in prevalenza dove c'è stata un afflusso maggiore dove non c'è stato un intervento edilizio adeguato
Questo problema non riguarda solamente il numero di classi riguarda gli spazi di biblioteca di lettura
E i stressare il ritrovo per gli studenti soprattutto nelle grandi città si parlava stamattina nel nel nel gruppo di lavoro sulle grandi città in università
Soprattutto le grandi città dove c'è un forte pendolarismo dove c'è una una forte mobilità degli studenti i io appare estremamente importante in termini di diritto allo studio fornire questo tipo di servizi piuttosto che quelli tradizionali
Cioè e io credo forse mi sbaglio forse non tutte le realtà sono uguali ma credo che sia oggi molto importante fornire luoghi dove stare nell'università durante il giorno a chi sta a casa propria a trenta quaranta cinquanta chilometri piuttosto che fornire posti letto in chiave per lo studente cose di questo genere proposto ripeto posso dire la mia impressione questa però comunque con questo tipo di di servizio servirebbe a chiunque a tutti anche quelli che stanno a casa a duecento me trecento metri da perché l'università dovrebbe essere il mi pare chiaro il luogo dove si fa seriamente didattica molto più seriamente molto in maniera molto più cogente forse di quello che non è adesso ma anche si può vivere
In tutte le insomma sta partendo una ricerca europea bellissima secondo me per studiare con come dire gli le funzioni latenti dell'Università cioè quello è che il modo in cui viene utilizzata per per la quale serve l'università al di là della trasmissione la conoscenza insomma va bene XL funzione istituzionale ebbene io credo che questo sia estremamente importante e rilevante da tener presente cioè gli studenti potrebbe vivrebbero volentieri nell'università facendo molte altre cose oltre che studiare apprendere fare ricerca e quant'altro non hanno la possibilità nella stragrande maggioranza dei casi di farlo per ragioni di di e come di di spazi nel quarto e ultimo punto
Il proprio dalla valutazione
Dunque la la il Polo della valutazione legato alla qualità della didattica
No la la è chiaro che la nostra categoria è una categoria che resiste editi dipinta di forti individualisti Casey per qualunque attentato tra virgolette alla propria autonomia di insegnare come crede come vuole ci sono moltissimi equivoci da chiarire a a moltissimi aderenti a appartenenti a questa categoria i docenti per quello che riguarda la valutazione degli studenti peraltro è la valutazione credo che debba riguardare gli studenti ma anche riguardare le task force di cui parlavo dei mutui cioè i gruppi che a alle collegati all'Istat poco quant'altro che in valutano il il complesso delle funzionamento del se della denuncia in università o del singolo dipartimento istituto e quant'altro ma per quello che riguarda gli studenti
E che esperienza mia personale che al le resistenze dei col dei colleghi alle proposte di introdurre questionari di valutazione da parte di studenti possono essere progressivamente ridotte e in parte superate se non per la totalità per una buona percentuale lasciando liberi naturalmente ci vuole chi non vuole sottoporsi a questo tipo di valutazione come alcune garanzie di anonimato dei riservatezza noi a Milano a facciamo da alcuni anni senza politiche questo
Tipo di valutazione né pubblicando distribuendo i risultati complessivi globali e ai singoli docenti risultati del proprio corso facciamo poiché ogni anno uso un seminario pubblico aperto per presentare i risultati e chi ci viene ci viene naturalmente non tutti i colleghi eccetto hanno di sottoporsi a questo tipo di ma bisogna comunque la Bocconi lo fa da molti anni come è stato ricordato ci sono diversi casi diversi esempi
Il il problema è che legato al fatto che
La valutazione è cruciale per vedere se si realizzano le riforme insomma tutto quello che nel si è detto delle riforme me fatte bene quelle su la carta ma non realizzate tutto quello che a che vedere né con la qualità della performances del leader del singolo docente del singolo istituto del sì da singolo ateneo passa attraverso la valutazione se si fa una seria valutazione si riesce realizzano sepolte te lo si può anche abolire il valore legale del titolo di studio
Secondo me
Perché la la la qualità si garantisce così e si entra in una sorta di competizione tra atenei che consente di salvare la qualità complessivamente e consentire specializzazioni specifici specificità di ateneo al di là di questo ombrello che secondo me abbastanza falso perché ormai falsificata dai venne infatti della valore legale e dei titoli di studio garantendo te in teoria l'uguaglianza della qualità della formazione grazie grazie
Vorrei pregarvi di contenere gli interventi altrimenti non riusciamo a far parlare tutti coloro che hanno chiesto di intervenire Rossi Università di Napoli Federico secondo
Però ammette Università di Napoli Federico secondo
Io cercherò di essere super Breve
Intanto non intervengo su questioni tecniche o specifiche perché
Secondo me in una sede come questa bisognerebbe intervenire un po'di più su questioni di carattere generale
La voglio fare un'osservazione di carattere generale che l'università ormai dal mio punto di vista soffre di un problema che la moltiplicazione
Con velocità esponenziale dei provvedimenti legislativi che riguardano l'università io sono preside della facoltà di Scienze
E non sono in grado di controllare la legislazione che ormai si moltiplica in maniera a mio avviso totalmente dissennato moltiplicando organismi enti osservatori commissioni consulte il vocabolario italiano imbuto ricco tutto questo crea in maniera inevitabile confusione contraddittorietà per cui è possibile tutto e molte volte non è possibile niente
Quindi questo è un primo problema l'università necessità a mio avviso di una legge quadro generale non ha alcun senso
Dibattere di diritto allo studio sconnesso dal problema della progressione di carriera sconnesso dal problema della ricerca scientifica sconnesso
Dal problema degli spazi del reperimento non ha alcuni non ha molto senso ecco non esageriamo diciamo no senza una molto allora però presto al tema didattica
Diritto allo studio molto rapidamente
La didattica si fa per esempio in facoltà di Scienze soltanto se ci sono risorse il corso di laurea in Scienze biologiche non ha alcun significato senza i laboratori è un imbroglio per i capaci e meritevoli di incapace non meritevoli gli incapaci e meritevole l'imbroglio per tutti se non ci sono le risorse se non ci sono i laboratori non si può fare una di tali allora problema chi paga
Ecco secondo me intorno a questo nodo
Io credo che questo sia un nudo irrisolto
Perché soltanto scegliendo nudi di principio si possono poi fare leggi quadro generale
Dal mio punto di vista il contributo all'università deve restare come oggi fondamentalmente a carico dello Stato
Prevedendo per gli studenti una tassazione il più possibile uniforme e forti interventi di esenzione per coloro che ne hanno diritto dentro un quadro normativo
Ma non è possibile ma voi sapete che oggi il bilancio Universiadi mille miliardi e le tasse sul sessanta miliardi quindi oggi
In pieno boom dell'autonomia sostanzialmente tutto il finanziamento a carico dello Stato o pensate veramente che il finanziamento non sia a carico dello Stato
Perché dico questo perché guardate l'intervento dello Stato non serve a togliere autonomia serve a garantire dal mio punto di vista equità altrimenti facciamo il caso delle cosiddette cattedrali nel deserto le università creati e qui e lì
E mai
Seriamente fortemente lanciato per responsabilità di tutti dei docenti che pendevano eccetera eccetera ma anche per scarsità di risorse pensiamo alle università nelle aree depresse ci sono c'è un'unica alternativa
Chiuderla oppure finanziarie
Certamente non è pensabile chiedere allo studente che studia nella località x di pagare che magari anche zona depressa
Con una minore quantità di risorse mediche disponibili per le famiglie chiederà lo studente che studia nella località x di pagare di più il doppio perché non ci sono deve pagare il funzionamento ma deve pagare anche il recupero della distanza di qualità tra le strutture di quella università resto tutti altre università
Io sono affezionato all'idea
Non americana del mantenimento del valore legale del titolo di studio perché in qualche maniera obbliga attenere presente questa esigenza di equità pienamente d'accordo con sono contento di questo sono onorato e perché obbliga a tenere presente questa esigenza stiamo attenti che altrimenti in maniera strisciante che almeno lo si faccia con chiarezza
La certe operazioni si facciano con chiarezza perché la certezza del diritto significa chiarezza la gente deve sapere dove si va se nomi non operiamo con chiarezza rischiamo di a vere la privatizzazione in negativo con solo i difetti della della privatizzazione senza i pregi
Noi non ci possiamo consentire noi non possiamo consentire che le università vengono abbandonati a se stesse lentamente
Per cui in determinate zone in determinati rumori hanno ma allora motivava di dati del diritto allo studio è tutta una concezione diciamo e Moore tutto perché sapete
Grazie qua quando si discute di diritto allo studio vediamo chi ha diritto allo studio dove si deve pagare molto i ricchi benestanti certamente
I capaci e meritevoli e qua nessuno è fesso ognuno si chiede gli studenti capaci e i normali chi studia degli studenti normale
E noi dobbiamo per raggiungere livelli di equità dobbiamo tenere presente che non cessa ostile soltanto il problema del costo medio dell'università ma c'è anche il grande problema del riequilibrio dentro un paese con John fortemente squilibrato
Grazie
Bar Nori Albora Napoli
Sono studente dell'associazione universitaria Corano che laureato in giurisprudenza specializzato in diritto commerciale non voglio soffermarmi sui sugli aspetti del discorso su cui mi trovo perfettamente d'accordo innanzitutto sulla sulla valutazione tutorato con uno strumento si attua con bene di superamento delle dischi delle discriminazioni soprattutto a danno gli studenti che provengono da istituti non a a me o meglio insomma che sono non sono qualificati e purtroppo come dovrebbe essere a livello formale cioè gli istituti tecnici e professionali che sono evidentemente con insomma conti dimenticati dallo Stato anche sotto il profilo del delle risorse non che forse anche trascurate dagli stessi insegnanti
Io voglio punto soffermarmi più sulle sulle questioni spinose cercando anche di di arrivare all'elaborazione di alcune proposte seppure a livello soltanto embrionale perché è fondamentale anche il discorso da parte della sinistra da parte appunto della di quella che per ora opposizione
E di un insomma di idee le scelte che devono essere fatte perché scegliere di di non scegliere significa sostanzialmente fa scegliere la la fa deciderà la riforma dell'università romana come avvenuto in passato a forze che sono insomma tendono comunque allo smantellamento ridimensionamento lo stato sociale allora voglio dire questo per quanto riguarda la questione delle tasse a carico degli studenti anche nel momento studentesco insomma cui abbiamo partecipato S. porta il dibattito tra alla fascia unica quindi l'università pro tendenzialmente gratuita cinque e invece la suddivisione degli studenti in fasce di reddito
A questo proposito va detto che la suddivisione distretti in fasce di reddito la parte di di Kimi della sinistra non deve essere vista a priori con sfiducia perché è giusto che lo stato sociale indi a o a livello centrale a livello periferico sia sostenuto dai più a gli Enti sono il Principe la Rancia contributiva e né tanto meno possiamo dire possiamo arrenderci al dato l'evasione fiscale perché appunto se come è stato detto a sinistra il compito non solo di diciamo di dare fare una nave danese profondi dell'esistente e quindi fotografare l'esistente ma anche certe e di mettere in atto insomma di attuare processi di modificazione l'esistente dire che è proprio la lotta all'evasione fiscale a tutti i livelli da livelli insomma di programma livelli meramente applicativi uno dei punti fondamentali di un di un programma di sinistra perché appunto si è detto che servono i fondi allora se non ci sono i fondi per lo stato sociale noi se ci arrendiamo l'evasione fiscale ci arrendiamo a deporre mette l'università pubblica no
La sanità pubblica e di tutti gli altri settori che fanno parte appunto dello stesso stato sociale quindi però bisogna stare attenti perché sì la progressività come sta come è stato fatto notare
E poi diciamo lo strumento per indorare la pillola dell'autonomia allora a questo punto bisogna fare una valutazione critica perché il discorso è questo se lo sta se c'è un disimpegno progressivo dello Stato dal fino se mette l'università è questo disimpegno è vero conosciamo dalle professor Trombetti che ha per ora non si avverte ma perché soltanto dopo Coop sono stati attuati gli strumenti applicativi della legge centosessantotto cioè la legge finanziaria novantatré è relativamente recente così come è relativamente recente insomma il del DPCM dell'aprile novantaquattro però c'è una tendenza al disimpegno fatale nell'università e l'università già sa per esempio faccio solo l'esempio l'Università di Napoli ci sono dei diminuzioni fortissime contributi in conto capitale per la ricerca
Quindi questo fenomeno va contrastato allora se la progressività se l'aumento delle tasse deve servire per insomma per ovviare affondi avrei necessità di bilancio a questo punto dobbiamo dire tutti quanti no e non ci si può e non e non si può nemmeno dire se le tasse se le tasse saranno destinate al miglioramento dei servizi siamo favorevoli perché se si accetta il discorso se non si fa una battaglia a monte cioè contro la diminuzione fondi statali è chiaro che per quanto ci possono essere intenti positivi anche da parte l'autorità accademiche
Questi soldi non andranno mai a strutture a vantaggio degli studenti quindi questo per quanto riguarda il problema dice comunque questo diciamo un aspetto su cui credo che ci si soffermerà domani sul l'aspetto centrale dell'auto mia comunque viene veramente a monte prima tutte le altre questioni ora si deve parlare di si parla di didattica e diritto allo studio io voglio vista la brevità insomma dei tempi dire soltanto due parole sul diritto allo studio anche qui
Ci sono ed Edison vanno fatte delle riforme ma vanno individuati i criteri seri per queste riforme voglio fare solo degli esempi pratici per quanto riguarda la legge sul diritto allo studio dava trecentonovanta novantuno prevede per esempio l'istituto del part-time che dovrebbe essere uno strumento tra quelli non destinati alla generalità degli studenti allora anche qui bisogna avere il coraggio di dire coi dividere queste cose questi strumenti come vengono attuate nella sala che da solo è un attimo ecco io vorrei pregarti di concludere rapidamente perché arrivati il ministero
Stanno iniziando non lo sappiamo è non lo sappiamo
Insomma
Ma dico credo che possiamo riprendere subito dopo la tavola rotonda e ci sono altri otto
Richieste
Cosa vorrei
Ma io ho pregato tutti di contenere voglia dire poi gli altri per il ministro anche appendere leggiamo dove dando un ministro e c'è la campanella tonda giacca riviste
è per le diciassette e trenta unico navi abbiamo pregati di contenere al massimo gli interventi
Bisognava contingentare ma insomma cosa devo fare
Paga
Tutte le volte di più atti più facili Buzzo carisma
Proprio per quelli che sono interessati per vostra informazione
Lamberto Dini ha avuto ufficialmente l'incarico di costituire il nuovo Governo dopo essere stato convocato
Ed approvato poteva dirlo
Rimpiangerlo dopo potrò seguire perché purtroppo il fido consigliere comunale appunto devo andare al corrente filiale
Potrebbe fare
No no
No no ma è sempre così
Va be'magari la mania dell'intervento è una mia grande così non si va sopra lo spazio così formati
Prima o poi pareva
Causa richiede
No
Il
Teste
Fra
Fra
Qui quanto qui quanto quella
Quella
Qui
Qua qui
Qua
L'altro
Qui
Qui
Ma
Quanto
Qua
Qui
Qui qui
Questo
Quindi
Quest'
Qua
Qua
Qui quest'
Qui
Qui
Qui
Quindi per
Tutti
Qui
Qui
Qui
Quindi
Qui quanto
Quanto
Altrimenti
Qui
Qui
Quanto
Qui qui
Qui
Quanto
Quindi
Perché
Qua
Quanto
Mentre
Qui
Qua
Qui
Quanto
Qui
Qui
Qui
Qui
Qua qua
Qui
Quel
Qui
Qui qui
Qui
Quanto
Qui
Questo
Qui
Quanto
Qua
Quanto
Quanto
Quattro
Quella
Qui
Qua qui
Qui
Qua
Qui
Qui
Per
Qui
Quel
Quindi
Qua
Qui
Quella
Queste
Qua
Quindi
Quindi
Qui
Qui
Quindi
Questa intensa giornata di lavoro e di scambio di idee diamo inizio
Alla tavola rotonda prevista su formazione innovazione lavoro
Risorsa umana e competitività del sistema produttivo come si vede in questa tavola rotonda emerge con incisività uno dei temi fondamentali che già erano affiorati nel dibattito di questa mattina
E sono partecipano alla tavola rotonda il professore Luciano Gallino
Il dottor Moretti della CGIL il professore Alberto Silvani
E il nostro ministro per le l'università e la ricerca scientifica Stefano Podestà
Il giornalista Pietro Greco questa è la formula della tavola rotonda
Come consueto
Che si faccia da parte dei giornalisti intelligenti rivolgerà delle domande per così dire provocatorie ai nostri ospiti
E i nostri ospiti in piena libertà o l'uno o l'altro due di loro risponderanno via via alla provocazione
Naturalmente la cosa che si raccomanda anche ai nostri illustri ospiti e la brevità perché dobbiamo calcolare dato anche il numero dei partecipanti che la somma dei minuti a disposizione per ciascuno complessivamente sia di quindici massimo venti minuti
Figlia di risposta potrà essere di tre o quattro minuti sicché ne venga fuori
Un incrocio di idee abbastanza anima ringrazio ancora i partecipanti e invito senz'altro Pietro Greco a iniziare le sue
Domani
Buonasera a tutti innanzitutto io spero che davvero queste domande sia obbedire intelligenti in qualche modo provocatoria a me come giornalista scientifico diciamo sembrano abbastanza cruciale
Ecco io penso che le nuove condizioni dello sviluppo il tema di questo convegno passa passi attraverso probabilmente la soluzione di due grandi paradossi
Quello dello sviluppo senza ricerca è un paradosso tutto italiano
Tra i grandi Paesi industrializzati ovviamente
è un altro paradosso che invece in qualche modo che comune a tutti i Paesi avanzati ed è quello vero un falso che si lo chiederemo ai nostri interlocutori questa sera dello sviluppo senza occupazione
Lancio il primo il primo tema è quello dello sviluppo senza ricerca un paradosso diciamo tutto italiano
Storicamente diciamo lo sviluppo dell'Italia nel dopoguerra ha avuto una forte ma fortissime di Nando una fortissima dinamica
Però è stata tutta concentrata come dire sui prodotti maturi non sulle alte tecnologie
Insomma è stato appunto uno sviluppo senza ricerca
Perché le aziende italiani a differenza delle aziende di altri paesi
Penso alla Germania penso al Giappone che in qualche modo avevano condiviso il nostro destino l'ultima guerra hanno fortemente innovato ma hanno fortemente innovato senza centrare questa innovazione sulla ricerca scientifica e tecnologico
Pochi numeri daranno diciamo
Una sintesi di questo aspetto
In Italia in questo momento di tiene controlla il dodici per cento dall'export mondiale
L'otto per cento della produzione ma concorre per al pena il tre per cento Aldo alla spesa complessiva in ricerca e sviluppo e ottiene soltanto l'un per cento dei brevetti assegnati negli Stati Uniti d'America
Ecco questi sono degli indicatori di sintesi che permettono diciamo di verificare probabilmente quello che ho detto
La situazione in arte italiana è paradossale perché pare che insomma in qualche modo contravvenga a delle consolidate teorie economiche che prevede lo sviluppo dei Paesi avanzati associate allo sviluppo
Della ricerca scientifica e tecnologica tuttavia questo modello ha funzionato l'Italia
Sa benissimo tra i paesi più avanzati
La domanda in qualche modo provocatoria e questa in questo momento ci sono alcuni Paesi quelli dell'Asia dinamica cosiddetti che stanno puntando sugli stessi prodotti probabilmente maturi ma diciamo anche sulle nuove tecnologie per la verità
E però hanno un punto di forza che gli altri nostri concorrenti
Tra i paesi avanzati non hanno che quello del basso costo del lavoro la domanda a questo punto e queste
E possibile per l'Italia perpetuare questo modello che si è rivelato in ogni caso vincente in questi ultimi cinquant'anni
In presenza di una concorrenza di equilibri mondiali gli equilibri economici mondiali che vanno modificate lettere vanno modificandosi cioè e possibili allora con ancora continuare con questo modello di sviluppo senza ricerca
Allora la provocazione partite chi di loro vuole rispondere prima di dare la parola vorrei soltanto per dovere direi presenti che accanto a me c'è l'onorevole De Julio che diciamo e con moderato ore
Lui come esponente della camelia del Senato in questa tavola rotonda allora chi vuole rispondere dei nostri indicati illustri
Professore galline o chi vuole risponde dico lei vuole
Posso posso provare allora parla rompe il ghiaccio a dove mi sembra che ci sia un po'di timidezza iniziale
Alla provocazione per provocazione io la voglio fare accettare innanzitutto fino in fondo
Storicamente
La queste di sviluppo senza ricerca non è
Un paradosso perché non c'è solo l'esempio italiano che certamente l'esempio giapponese
Che
Nei decenni trascorsi a esattamente ottenuto un lo sviluppo molto sostenuto
Tutto sommato senza ricerca non è più così ovviamente ma lo è stato per decenni
Era un cosiddetto sviluppo come dire per imitazione no
Che ha una sua validità neanche dire teorica
Certo il vantaggio competitivo di chi esce di chi prima entra sul mercato e pagato a prezzo di grossi investimenti di ricerca di chi lavora per imitazione allo svantaggio di entrare dopo sul mercato ma non porta
Adottasse il farmaco è stato teorizzato ed è stato un modello di sviluppo tutto sommato due ampiamente giustificabile
Dov'è che veniva meno la questione ricerca Sivori veniva fuori che però il tema ricerca si ricercano
E credo che forse sì era più un tema di carattere politico che non economico cioè il livello di autonomia
Del Paese specialmente in certi settori scientifici e tecnologici considerati strategici la dipendenza dall'estero da questo punto di vista diventava politicamente cruciale
Anche le questioni che sono state più volte sollevata in Italia della bilancia tecnologica deficitaria portata come uno degli elementi
Di gravità
Stiamo parlando comunque di quell'ordine delle centinaia di miliardi dell'ordine delle migliaia di miliardi non certamente di cifre dice ma questo Paese non reca
E in che molto peggio il petrolio voglio dire il disavanzo sull'uso energetico e non quello quello tecnologico una modesta economica certamente non non si giustifica
Credo che oggi le cose forse non possono essere più posto in quel modo
Oggi i mercati si vanno qualificando in modo diverso il mito che poi mito non Edel Time to market è un fatto importante si arriva al tempo giusto sul mercato solo se si ha una capacità di ricerca e di innovazione autonoma
Il problema della qualità spesso fa premio
Anche sulle questioni dei prezzi
Quindi anche questa strategia dei Paesi che stanno puntando i loro sviluppo sul basso costo del lavoro certamente a respiro corto anche struttura riescono così come respiro volto a una ripresa economica
Del nostro Paese è che è basato su tassi di cambio
Con e decreti di una congiuntura favorevole ma che non si può sperare che permangano continuamente
In questa situazione e quindi a maggior ragione se non si capitalizza una situazione i tassi di cambio favorevole cercando di fare in modo che i profitti relativi
Restino in Italia non vadano all'estero e vengono investiti in
In innovazioni dice che l'innovazione credo che questo sviluppo sarà del tutto effimero
Quindi al per raccogliere poi la provocazione dati io credo che questo Paese deve darsi una strategia di ricerca che non ha mai avuto quindi non era questione di diciamo recente ma che se storicamente non ha mai avuto se vorranno mantenere un posto nella competizione internazionale de che sarebbe coerente con la posizione economica che attualmente occupa
Posso posso
Sì sì sì anche Moretti voleva parlare anche il ministro quindi direi che c'è una unanimità di impegno la seconda parte della della quesito posto dal
Dal nostro caro collega lo sviluppo senza occupazione lo sviluppo senza occupazione c'è stato in altri periodi ma occorre dire occorre far fronte con grande chiarezza a questo fatto che per certi aspetti
Nuovo rivoluzionario
Per circa due secoli esistito un circolo virtuoso tra la tecnologia l'occupazione
La tecnologia cresceva la produttività la produttività faceva scendere i prezzi i prezzi minori facevano allargare i mercati e i posti di lavoro soppressi dalla tecnologia
Venivano recuperati attraverso la maggior produzione di quella stessa azienda o di quello stesso settore industriale oppure nel settore industriale che produceva i mezzi tecnologici gli strumenti tecnologici che venivano acquisiti dalla prima azienda che migliorava la propria produttività
C'erano dei dei periodi di di vuoto in cui masse di lavoratori poi pagavano pezzi rilevanti per due cinque allora un certo numero di anni prima che i vari segmenti del circolo si collegassero tra si collegassero tra di loro
Quello che è avvenuto da non molti anni e che a una realtà cui bisogna guardare in faccia e che troppo spesso mi pare sottovalutata sia in campo economico sia in campo sindacale sia in campo politico perché questo circolo virtuoso sia spezzato sulla base di una serie di fattore che posso brevemente nazionale e che nessuno ha idee chiare sulla possibilità di ricostruirlo
Si è sposato diverse ragioni una ragione e la tecnologia stessa ovvero la tecnologia applicata se stesso quella che io chiamo la automazione riconosceva un conto è applicare strumento automatici mezzo automatici alla produzione di veniva anche di servizi del di vario genere ma un salto enorme di produttività sia quando le stesse macchine automatiche sono però molti sono prodotte in modo automatico
è vero che vi sono sempre stati che so locomotive che tiravano locomotive Martelli che forzavano Martelli cariche sui quali si poteva caricare parti di carote qualcosa del genere ma il gli incrementi di produttività che si possono tenere quando computers producono computers quando programmi applicativi quando tipi di software producono automaticamente il milione di copie di milione di copie di software quando macchine a controllo numerico auto producono altre macchine a controllo numerico solo qualcosa di assolutamente inaudito di mai visto nella storia della scienza del tecnologica
Ah sì ma questi vi sono molti altri aspetti connessi in parte dallo sviluppo delle nuove tecnologie l'automazione d'ufficio otto mozioni d'ufficio l'abbiamo appena intravista ma nei prossimi anni esso produca in alcuni settori degli incrementi di produttività tra il venti e il cinquanta per cento dico venti cinquanta per cento hanno il che vuol dire che in molti settori servizi bancari assicurativi pubblica amministrazione dovranno esservi in certi Paesi già si stanno clamorosamente
Avendo delle fortissima riduzione di fortissima riduzione di persona
Ve un altro fattore l'ultimo fattore che vorrei menzionare che ha anche degli aspetti paradossale e quello che si chiama il ridisegno del aziende sia industriale sia di servizio l'attività produttiva viene ripensata alla base l'organizzazione viene interamente ridisegnata Attali concettualizzare tra e il risultato sono fortissimi aumenti di produttività si scopre che si può produrre lo stesso con il venti trenta cinquanta per cento di personale narrative il paradosso qual è il il paradosso è che nel ridisegno del organizzazione produttiva una parte molto importante c'era la partecipazione dei lavoratori
Laboratori prima dovevano operare entro mansioni molto molto strette rigidamente definite dall'altra vengono richiesti di dare la loro intelligenza loro competenza loro capacità in molti casi in base a tutta una serie di condizione che sì la la forniscono ma ahimè ed è
Unanime il pieno di paradossi maggiore intelligenza maggior partecipazione maggiore impegno dei lavoratori significa incrementi prodigioso di produttività
è uno dei fattori per quanto strano possa essere che annoto aiutato a rompere il circolo virtuoso
Ottone se l'ho detto cose in termini di appunto di rapporto tra PIL occupazione significa che alcune famose leggi non tirano fuori il nome che dicevano che ogni tre punti di prodotto industriale lordo in più equivalevano a un punto di occupazione più sono andata a farsi benedire per avere un punto percentuale in più puramente bisogna che il prodotto interno lordo aumenti di cinque punti di sei punti che sono cifre astronomiche che si sono avute nel dopoguerra anche in questo nel Paese per alcuni anni ma che oggi sono praticamente praticamente impensabili
Voi concludo questo intervento dicendo che nessuno ha un'idea precisa di come si può ricomporre ricostituire il circo virtuosi
A sud-ovest necessario farlo per avere ecco una crescita che porti con sé anche occupazione ciò che è importante certo che occorre togliere da oggi mezzo e la enorme sottovalutazione di questo oppure in campo economico sindacale o politico
Io cominciare con una questione che non è solo semantica
C'è stato posto questo problema in termini dico atomici sviluppo senza ricerca sviluppo senza occupazione
Io personalmente con testo la parola sviluppo in questa circostanza
Sono fermamente convinto che noi non ci troviamo di fronte a fenomeni di sviluppo
Ma semplicemente di fronte a fenomeni di crescita
Qual è la differenza tra i due
E che la crescita non presuppone nessun cambiamento qualitativo
Lo sviluppo invece non può non avere alle spalle
Dell'innovazione
Frutto a meno di ricerca normalmente frutto di ricerca
Allora se noi andiamo a cercare
Se c'è in questo momento dell'innovazione
La risposta non può che essere fortemente negativa
E io quindi penso
Che questo giustifichi in larga misura
Il fatto
Che non è più paradossale ci troviamo di fronte ad uno sviluppo senza ricerca uno sviluppo senza occupazione perché in realtà ci troviamo di fronte a dei semplici fenomeni di crescita
In inglese sarebbe il Bronx anziché al livello
In secondo luogo
Per anni questa è una cosa che ho già detto ma mi piace ridirle perché
Repetita iuvant
Si è estremamente insistito sulle innovazioni di processo dimenticando le innovazioni di prodotto
Uno potrebbe dire ma sempre di innovazione senza
Dal punto di vista dei conti economici dell'impresa probabilmente se dal punto di vista del risultato sul profitto probabilmente sei ma dal punto di vista del prodotto no
Perché
O si provoca e poi vedremo come una innovazione Maggio cioè importante oppure mentre e quasi c'è insomma
Che l'innovazione di prodotto allarga un mercato e quindi generare ricchezza questo stesso fenomeno
Se riferito all'innovazione di processo
E se è legato ad un altro problema di cui parlerò subito dopo
Purtroppo
Produce affetti
Perverso
E qui devo sottolineare un altro aspetto
Per quanto io sia notoriamente un liberista che crede nel mercato
Io credo anti
Che l'innovazione semplicemente affidata all'impresa
E condotta come è stata fatta
Con un'ottica di breve periodo anziché con un'ottica di lungo periodo genera una situazione in cui noi ci troviamo cioè ancora una volta genera
Non lo sviluppo ma semplicemente cresce
Questo vuol dire
Ma è già stato detto che occorre una politica della ricerca del rinnovo
Io aggiungerei
Una politica dello sviluppo e della ricerca e della ricerca per l'innovazione
Più orientata all'innovazione quindi alla ricerca applicata e più orientata
A quel tipo di ricerca che produce occupazione
Io passo notti a spesso insonni
E non più di due notti fa o
Visto a
Come si chiama news Euronews alcuni brani di un discorso della Cresson
La quale ha esattamente ha detto occorre andare nella direzione
Della ricerca applicata nella direzione della ricerca che genera occupazione
E qui presente
In sala
Antonio Ruberti che è stato per anni ottimo commissario
Alla ricerca in Europa
E sicuramente ricorderà
Che
Una delle volte in cui ho partecipato al Consiglio dei ministri dalla ricerca ad un certo punto di fronte ad alcune alternative ho detto benissimo ma io riesco a scegliere fra diverse alternative se ho dei parametri allora ditemi la ricerca alla ricerca avvia la ricerca cicche effetti danno in termini di occupazione
Nessuno mi ha saputo rispondere
Non si erano probabilmente posta il problema
Per me questo gravissimo
Cioè se l'occupazione non viene perseguita e non diventa uno dei motivi fondamentali della ricerca l'occupazione di per sé non si genera miracolistica mente
E allora
Io credo che
Dobbiamo avere chiaramente in mente la necessità di ieri
Generare
Il ricerche di dimensioni tali
Che producono innovazioni tali da generare una nuova rivoluzione industriale
Se noi andiamo a vedere i grandi periodi di sviluppo daranno seconda metà dell'ottocento ad oggi questo si è sempre verificato in occasione d'innovazione maggiore
I convertitori per la produzione dell'acciaio
Le ferrovie
Il petrolio
L'elettronica l'elettronica applicata la meccanica quindi lo l'automazione
Domani forse le biotecnologie
Sono solo queste grandi rivoluzioni industriali generati dai
Innovazione maggiore come viene affermato dalla più grande scuola di ricerca sull'innovazione e lo sviluppo che ora scuola di Brighton
In Inghilterra
Tutte le rivoluzioni industriali sì producono soltanto in presenza di questo noi dobbiamo lavorare avendo in mente
Questo grande obiettivo
Allora quello che di di Conte di fronte al quale ci troviamo signori è un fenomeno già visto vecchio questa apparente crescita
è espressa in numeri l'aumento delle esportazioni
La bilancia dei pagamenti questa visione ragionieristica con tutto rispetto per ragionieri
Dell'economia
In realtà dietro
C'è un fenomeno ben preciso la diminuzione del valore del lavoro
Noi stiamo in questo perché l'effetto vero nella svaluta azione dalla moneta è stato fondamentalmente essendo noi Paesi trasformatore quindi la risorsa nostra è una risma fondamentalmente a risorsa lavoro noto sì valutando la moneta svaluta diamo il valore del nostro lavoro
Sono poche sto
E allora e qui concludo secondo me bisogna andare nella direzione opposta
Bisogna lavorare ad aumentare il valore del lavoro
E lavorare ad aumentare il valore del lavoro vuol dire signori investire sul luogo
è investire sull'uomo vuol dire
Formazione
Acculturamento
Ricerca
Investimento sullo sviluppo del Paese non generato semplicemente dalla costruzione dai lavori pubblici od a cosa di questo genere
Ma uno sviluppo del paese che parte da uno sviluppo e da un salto di qualità
Della risorsa umana
Questa signori non si svaluta
Esattamente come succede nell'automazione
L'intelligenza produce altra intelligenza
Questa è la strada che vogliamo e dobbiamo perseguire se vogliamo uscire dalla situazione attuale altrimenti saremo sempre le agli atti al ai fatti che si verificano altrove e ripeto il nostro polmone di compensazione sarà sempre il maggiore o minore valore del nostro lavoro che ancora Unasca posizione situazione direi ottocentesca
Perché stiamo parlando nella sostanza ancora quasi di lavoro manuale
Grazie
Grazie
Come si vede il sasso gettato nello stagno e sta producendo addirittura qualche tempesta
Si sta minando il no no no no no no dico ben fatto positivo
Allora Vincenzo Moretti
Naturalmente raccomanderei ai nastri invitati di non utilizzare tutto d'un fiato il tempo che hanno a disposizione
Io ci proverò ci prova certamente sul io credo che ci sia un nesso forte tra le due anomalie che sono state indicate nella domanda di Greco sviluppo senza ricerca e sviluppo senza occupazione cose vogliamo a cogliere diciamo la precisazione che faceva società per molti versi convincente che faceva adesso il signor ministro insomma da una crescita senza di circa una crescita senza occupazione
E questo francamente mi fa dare con tutti i rischi del caso ma per l'amore di brevità una risposta molto netta la domanda decreto c'ha fatto io credo che no non si possa in seguito quelle che lui ha chiamato i Paesi diciamo asiatici a una certa e serve scienza diciamo così non mi ricorda la parola esatta non si può seguirli su quel terreno diciamo della competizione
Mi sembra che tu ci facevi questa domanda ripeto ridere la tua domanda una risposta molto molto netta non si può seguire perché come Tucci giustamente già indicati
Diciamo ci sta una crescita di livelli produttivi ch'io credo che per i Paesi del Nord Europa non non non si eguagliabile
Non si può diciamo non si può incamminarsi su quel terreno perché tutte le esperienze scusatemi ovviamente io facendo il sindacalista tenta anche di rapportare il senso di questa discussione a quello che come dire lavoro l'esperienza anche concreto sperando in qualche modo di essere utile a una discussione di questo tipo
In tutta l'esperienza alle concrete di conti contrattazione ve ne abbiamo fatto con grandi aziende a livello nazionale ma anche a livello meridionale
Noi diciamo abbiamo vinto sul terreno della efficienza della competitività del ruolo delle ad silente quando diciamo è stato possibile investire nell'innovazione quanto è stato possibile ci possano e più avanti su un terreno
Che magari in alcuni Paesi
Del dell'Asia terreni non ancora raggiunti strade ancora non ancora percorse io faccio un esempio per tutti la più quella che attualmente la più grande fabbrica chimica del Mezzogiorno che sta qui in Campania insomma da punto di vista del produzione di fibre viene l'Enimont ad Acerra come dire quando si trattò di ragionare di confrontarsi con i livelli di competitività restavano nel Sud-Est asiatico quella fabbrica sì di ricette in maniera molto netta verso un processo di progressivo di progressivo riduzione delle quote della quota di mercato la battaglia è stata vinta quando sono stati fatti investimenti sul terreno della diversificazione
Il i nuovi materiali le sete sintetiche cose diciamo da e per la quale delle quali in quei Paesi allora negli anni scorsi insomma sto parlando comunque di qualche anno fa allora diciamo non non c'era non c'era non c'era ancora traccia
Io credo che le due cose
Crescita senza ricerche crescita senza occupazione siano diciamo molto legate anche perché e qui poi io ci vedo diciamo di importanza all'importanza della formazione formazione innovazione al lavoro e quindi collegamenti che ci sono che ci sono tra le due questioni
Perché in particolare dal versante meridionale l'obiettivo di diciamo di riuscire a realizzare piscina fragili uscì e a fare in modo che si diano dei posti di lavoro diciamo competitivi che ci sia una crescita economica che crei posti di lavoro competitive
Si determina quello che gli economisti chiamano lo sviluppo in grado di Autolib dal auto aumentarsi è possibile soltanto diciamo se appunto come indicano tutti i maggiori economisti esperti di queste cose insomma se ci sono due cose delle infrastrutture avanzata è una formazione adeguata ai bisogni diciamo innovazione di trizio industriale dell'innovazione dei risultati della della ricerca da questo punto di vista personalmente io sono convinto che l'innovazione addirittura la chiave attraverso la quale è possibile di pensare in positivo il rapporto tra sviluppo produttivo alle città guardate per un certo periodo senza guida quella che io considero una chimera se si pensava si è pensato che diciamo il mio futuro dello sviluppo uno sviluppo futuro fosse quello lì è stato definito il terziario avanzato
In realtà voi anche qui l'esperienza dei paesi più avanzati dal Giappone agli Stati Uniti ha dimostrato che il terziario per essere avanzata ha bisogno di settori produttivi innovati forti
Di nuove attività produttive nuove industrie sono sicuramente molto diverse dall'esperienza che noi abbiamo per gli anni passati ma che comunque sono in grado di attivare processi nuovi anche di diffusione di diffusione di di terziario produttivo per lunghi anni dico anche giustamente avendo l'idea di un certo tipo di industria chimica di un certo tipo di industria siderurgica
Si è realizzato nella testa nella consapevolezza della della anche della gente comune l'idea sviluppo industriale uguale inquinamento
Io credo che le cose per esempio il signor ministro faceva riferimento alle biotecnologica di nuovi materiali le fibre ottiche
Cioè sono tutte cose attraverso l'eguale possibile io credo realizzare un rapporto tra ricerca innovazioni industrie sviluppo lavoro come dire che sono cose che possono dare un idea diciamo anche di grande su voglio dire possono attivare l'interesse di questo oggetti io penso ripeto per il mio lavoro agli industriali in primo luogo la precetti diverse per certi livelli anche allo Stato che poi possono trasformare queste idee queste diciamo e queste nuove scoperte in in qualcosa in qualcosa di concreto insisto per questo ritengo di straordinaria importanza il tema della formazione ritengo insomma concordo con ci sostiene che la formazione è un aspetto assolutamente decisivo
Io termino qui aggiungendo una piccolissima cosa non tutta diciamo la pacatezza del il posto diciamo l'occasione dici niente
Ride signor ministro poi magari nella nella seconda risposta gli ho apprezzato moltissimo le cose che aveva detto però insomma vorrei dire questo livello con grande semplicità con grande modestia
Insomma se nella prossima Finanziaria non tagliamo i fondi per la ricerca è meglio per fare le cose che lei dice
Ecco perché poi insomma io veramente non ci capisco
Touche
Come vedete molto cavalleresco il due
Seguito essere Silvagni credo che voglia anche lui aggiungere qualcosa
Sì anch'io a mia volta individuo un filo comune tale due domande che Pietro D'Amico ci ha fatto che l'incrocio tra la domanda e l'adozione eletta nella scienza tecnologia raggiunge un equilibrio con grande difficoltà
E io credo che questa ricerca dell'equilibrio ossia un problema importante sia un problema non affidabile al mercato ma ha detto anche il ministro e quindi ribadisco sottolinea questo aspetto
E nella ricerca di questo nuovo equilibrio indubbiamente un ruolo pubblico esiste
E il ruolo pubblico deve andare nella direzione non nel senso tradizionale del termine di copertura di tutti gli spazi
Ma di rafforzamento delle funzioni
E sono stati fatti nella giornata di oggi alcuni esempi efficaci di come questo risultato può essere giunto ma soprattutto debba essere commisurato alla dimensione del momento alla realtà del momento
E allora in cosa si caratterizza in questo momento lo scenario italiano si caratterizza nella nel campo della scienza tecnologia non ho l'ambizione di allargare il ragionamento
Sì e in questo senso c'è un netto collegamento tra le due domande
Nell'ambiziosi caratterizza nella necessità di un allargamento della base scientifica e tecnologica di questo Paese
E questo allargamento non è un'operazione spontanea che casca dal cielo non è un invito attraverso delle dichiarazioni al Consiglio dei ministri
Richiede essere aggiunto la ha messo in campo di azioni specifiche e precise
Badate bene non è una un'affermazione alla alla mia come dire che che poi cade nel vuoto è un'affermazione collegata al fatto che questo Paese
Che ha una base produttiva molto concentrata ha una base tecnologica ancora più concentrata sia in campo settoriale che nell'anno aspetto geografico territoriale
Cioè qualsiasi iniziativa
Che faccia alleva sulla base scientifica e tecnologica sconta oggi
Dei differenziali che sono altissimi e che non possono essere superati semplicemente privilegiando esclusivamente un ruolo di alta tecnologia in tecnologia di punta
Lo dico in altre parole perse per cercare di essere più chiaro
Ne abbiamo un Paese che ha una capacità produttiva di tipo tradizionale che ha una capacità tecnologica parziale limitata a una scarsissima relazione tra la prima e la seconda
E da questo punto di vista il pubblico non può essere spettatore di regole del gioco che altri determinano e che vanno nella direzione esattamente opposta a alle parole che il ministero non chatta oggi qui
Se le imprese hanno tagliato quattro mila posti di lavoro nella ricerca scientifica negli ultimi quattro anni tre anni qualcosa vorrà pur dire
Cioè vorrà dire che e la scelta dell'occupazione ha un significato in termini globali e quello che ci richiamava pittorico all'inizio ma anche un significato diretto all'interno del settore
Però io credo che iniziative coerenti in questa direzione possano essere fatte ne cito una a caso perché credo che visto l'uditorio vista anche la presenza di alcuni autorevoli responsabili della nel passato di questa dall'esperienza della creazione di un sistema scientifico e tecnologico più avanzato da circa cinque anni è pronto una riforma della legge quarantasei
Che va nella direzione di introduzione a fianco di meccanismi selettivi di meccanismi automatici per il rafforzamento della capacità tecnologica per l'impresa
Questa legge è al palo è rimasta al palo e non vorrei esser facile profeta resterà al palo allora da questo punto di vista quali sono le scelte coerenti che concretizzano le giuste affermazioni di principio che qui sono state fatte
Ne cito un'alta e poi concludo questo primo giro di tavolo
Ma è stato detto giustamente a mio avviso che la scelta tra innovazione di prodotto innovazione di processo è una scelta che penalizza il sistema Italia essendosi il sistema Italia collocato sull'innovazione di processo
Intendiamoci questa scelta non è una scelta fatta a caso è una scelta che è coerente con la struttura di questo Paese con la sua organizzazione è coerente con le aspettative che al sistema dell'impresa a dispetto come dire al ritorno dei propri investimenti
Allora io credo che limitasse enunciare la necessità di maggiore innovazione di prodotto senza costruire le condizioni perché questi innovazione di prodotto si realizzino
Significa semplicemente pigliare atto di un fallimento una politica che intendiamoci non è certo il fallimento della politica di sette mesi di governo è un fallimento storico
Di
Come dire del tentativo che questo Paese si è dato di costruire una diversa strategia di sviluppo
E come si ricongiunge il rapporto tra crescita e sviluppo secondo me ragionando seriamente sugli aspetti programmatori della l'intervento nel campo della scienza tecnologia e siccome gli aspetti programmatori non sono anche qui casuali ci sono degli strumenti tecnicamente disponibili uno fra tutti il piano triennale per la ricerca scientifica questo piano triennale finora è stato un esercizio culturale di gruppi di lavoro e hanno diciamo che si è tradotto probabilmente Linda
Pubblicazioni fini a se stessi
Io credo che una verifica ovviamente dietro ampia discussione adattamento di quanto finora prodotto ma una verifica di credibilità del voler voltar pagina passa essenzialmente attraverso la messa in campo di strumenti diversi
Grazie allora adesso possiamo passare alla seconda provocazione magari con l'auspicio che sia una provocazione più leggera della precedente
Non meno provocatoria ma più leggera come ampiezza
Ci proverò grandi mirano non ci giuro dunque io vorrei cogliere diciamo la contro provocazione del ministro quando diceva siamo di fronte ad una crescita non di fronte ad un problema di sviluppo
E ed in effetti io penso che sia vero che talvolta lo strumento di misura più utilizzato per misurare questa crescita il PIL lealtà si riveli come dice un noto economista italiano Pirlo nel senso non è uno strumento un po'pirla ma di uno strumento piuttosto grezzo un prodotto interno rozzo
Ecco
Detto questo io penso che però ci siano diverse le strategie che in questo momento si vanno attuando nel mondo per passare da una fase di crescita ad una fase di sviluppo quanto meno diverse proposte e strategia
La prima è questa l'accennava la professor il ministro Podestà investire sull'uomo cioè la formazione io mi chiedo a questo punto provocatoriamente non lo so come formare perché non è che la formazione porti automaticamente ad un aumento di competitività ritorno degli strumenti estremamente grezzi un po'Pirlo fosse però io voglio dire esattamente questo
L'Europa spende il venticinque per cento delle risorse mondiali in di ricerca e sviluppo
Cioè
Fatto cento la spesa ricerca e sviluppo ha nel mondo l'Europa spende il venticinque per cento però ottiene il trenta per cento delle pubblicazioni scientifiche che cosa significa se non una capacità di forma
Tuttavia la stessa Europa quando si va a brevettare cioè quando sentiva a trasferire il know how acquisito nelle università
Al a livello c'è un po'di produzione tecnologica perde dei colpi sul mercato americano che è quello più significativo l'Europa ottiene soltanto il diciotto per cento dei predetti viceversa il Giappone che forma probabilmente un po'di meno
Spende sedici per cento della ricchezza mondiale della spesa mondiale in ricerca e sviluppo ottiene soltanto il dieci per cento delle pubblicazioni scientifiche ma ben il venticinque per cento dei brevetti
Probabilmente il giusto equilibrio l'ottengono i Paesi del Nord America che spendendo il trentacinque per cento della fetta mondiale destinata alla ricerca ottiene il quarantacinque per cento delle pubblicazioni del cinquantacinque
Per cento dei brevetti probabilmente il modello è quello è tuttavia io registro che negli Stati Uniti aperte da anni formidabile dibattito sulla educazione anche sull'educazione avanzata dei giovani
Prima questione seconda questione passare dalla crescita dallo sviluppo d'accordo molte strategie io vedo questo problema se lo sono posto per esempio anche dei Paesi dell'Asia dinamica di cui accennavamo prima ma loro risposta sembrerà grezza però diciamo piuttosto forte negli ultimi dieci anni hanno aumentato la loro spesa in ricerca e sviluppo passando dallo zero otto all'uno e otto per cento della del prodotto nazionale lordo cioè passando da una situazione di inferiorità rispetto presente
Alla spesa media italiana ad una ad una spesa estremamente maggiore perché la nostra è una e quattro nominale lealtà è uno e due reale secondo passare dalla ricerca di base alla ricerca applicata sembrava indicare il ministro bene io trovo che in questo momento la nazione che probabilmente ha speso di più in ricerca applicata ottenendo anche per risultati ragguardevoli va esattamente in controtendenza il Giappone ha deciso di aumentare le spese in ricerca di base piuttosto che in ricerca applicata Terzo modo di passare dalla crescita allo sviluppo sarà anche minoritaria però io la devo registrare come giornalista né quella proposto al gruppo di della ecologica all'economico sociale dell'ecologia l'economia ecologica
I quali mi dicono di puntare tutto sulla qualità di puntare tutto diciamo verso la crescita dei prodotti immateriali e quindi questo si può verificare anche non so spiegare come ma anche attraverso una riduzione dell'orario di lavoro delle società occidentali ecco questa è un'altra
A fronte di tutte queste proposte io registro invece per l'Italia in questi ultimi quattro anni una diminuzione della spesa in ricerca e sviluppo del tre virgola quattro per cento
Che sale al sei virgola otto per cento scusi scusa che sale al quattro virgola cinque per cento nelle imprese
Di cui il tre meno tre virgola tre per cento delle imprese private e meno sei virgola otto delle imprese pubbliche contemporaneamente un già toccato soltanto di una riduzione di di fondi di finanziamenti ma anche di una riduzione di organici perché quattro mila unità di lavoro di addetti alla ricerca hanno perso il loro posto di questi quattro mila detti
Il novanta per cento erano ricercatori il che significa che non si è trattato di razionalizzazione ma di semplice espulsione ecco tra tutte queste diciamo tutto questo ventaglio di risposte qual è quella giusta per passare dalla crescita allo sviluppo
Credo che abbiamo altro che provocazioni legge se un vero e proprio guanto di sfida il professore regalino mi pare che sia il primo prontuario ecco
Penso che dovremmo
Ragionare con con freddezza ma anche con con intensità compassione su profeti diversi termini di questo questo problema di questa tematica format che significa formazione che significa competitività che cosa significa o può significare sviluppo tecnologico tenendo presente le cose che in concreto stanno succedendo
Anche per alleggerire un po'la la discussione il dibattito vorrei proporre all'attrazione dei presenti te casi che contengono degli interrogativi che propongono editore time sui nessi tra tecnologia o sviluppo tecnologico e quindi anche sviluppo economico formazione competitività un primo caso piccolissimo tratto dalla mia esperienza di sociologo che cerca altri spiegare a quattro facoltà umanistiche l'importanza culturale e professionale delle tecnologie informatiche telematiche
Qualche tempo fa avevo un problema con un programma che non perché non voleva girare a una convoco uno le nostre gioco
In tal modo possono dedicarsi ad altre cose alla famiglia al camminato quel parchi nazionali gli alleati che suo figlio i giapponesi lavorano tuttora più di due mila ore all'anno
I giapponesi si sottopongono mediamente i lavoratori giapponesi a quattro i pendolari tal giorno in Italia aprendo la vita inferiore al due ore l'abitazione lavoratori giapponesi di trenta metri quadrati perché le norme pressione della rendite finanziarie
Fossi che sia impossibile pur avendo anche solare assai più elevati di quelli europei paga abitazione di maggiore ampiezza l'abitazione media dall'avvocato italiano ottantotto più di ottanta metri gli ottanta metri quadrati
Allora occorre che sia nel calcoli che noi facciamo condizioni al contorno di questo tipo vengono introdotte e probabilmente occorre perché nel commercio internazionale nelle trattative si è tossico l'azienda sia tra Paesi in qualche modo siano introdotto delle clausole che permettono di giocare a mi pare questi clan sul sono già state ventilate più molte sono le cosiddette clausole clausole sociali che hanno appunto la funzione di portare a ragionare sulla competitività in termini meno astratti perché tutto sommato assolutamente imprecisi di quanto non si faccia ucciso
Dinacci chi vuole intervenire
Ministro interviene
Prima ho abusato del tempo della pazienza e quindi questa volta ci Saro fibre
Io tre tipi di argomenti che sono entrato risposte in parte ancora domande in un processo no
E comunque sono sono altrettanti problemi
Qui è stato sollevato molto opportunamente il discorso del processo formativo
Professor Gallino adesso ha detto per cose molto interessanti che io condivido perfettamente
E che portano a un processo formativo diverso che va nella direzione della minore eccellente perché lo la specializzazione diventa rapidamente azione
Vorrei solo aggiungere su questo punto un così uno spunto sul quale vale la pena nel riso di fare una meditazione
Noi in un mondo che cambia rapidamente dobbiamo abituarci a cambiar rapidamente
Quindi il concetto di informazione
Che è il diciotto venticinque ora trent'anni a seconda dei paesi e del livello che
Si vuol conseguire a mio avviso deve essere supera noi dobbiamo passare assolutamente a un concetto di formazione permanente
Pongo un concetto di formazione permanente a mio avviso per essere vissuto positivamente richiede due cose prima di tutto un salto culturale
Da parte dei formatori e da parte dei dicendo
In secondo luogo deve essere visto come un momento
Di una fase continua ma di un processo unitario cioè deve diventare praticamente indifferenti
Partecipare ad un momento formativo o ad un momento lavorativo
Quindi questo vuol dire in sostanza osmosi maggior che oggi non esiste diciamolo con grande chiarezza al mondo della formazione e mondo del lavoro
Tant'è vero che laddove questo esistenti parte chiamiamo as pareggia attivamente queste scuole scuole professionali
Tutto le scuole sa una cosa
è guai se non lo so
Oppure guai se non lo diventi
Secondo punto
Io credo che
Proprio per il tipo di ricerca che abbiamo sviluppato per le modalità con cui abbiamo sviluppate
La ricaduta sull'impresa nel nostro Paese è estremamente basso
E non credo che la nostra ricerca sia qualitativamente
Nella stragrande maggioranza dei casi riversa
Nel senso di peggiore veramente
Rispetto a quella di altri Paesi
E perché
Nel nostro Paese ancora una volta c'è la mentalità spesso non sempre ovviamente che la ricerca è fine a se stesse che si conclude
Con la pubblicazione
Qualche volta col brevetto ma finisce lì
Quanti sono in realtà è ricercatori che si sentono parte di una filiera produttiva che parte dalla ricerca
E finisce nel prodotto finito che va sul mercato
Quanti hanno una concezione
Del proprio ruolo del proprio lavoro di questo genere
Quanti sono quelli che non pensano che il loro lavoro un lavoro nobile ciò che invece viene svolta in fabbrica è un lavoro non nobile
è la parte a applicativa ma annualmente dello
Ecco sotto questo profilo io una grande invidia poi contadino apre del contadino
Sa benissimo che si parte dal seme si arriva la pianta forse non ha questa lacerazione interiore Cluj
Pianta il seme poi dice qualcun altro verrà vede
C'è una continuità sociale
Una continuità umana ricercatore
L'operaio il tecnico all'interno dalla fame
E queste o è
Un salto qualitativo dalla nostra cultura che dobbiamo fare in fretta
Perché noi abbiamo una società troppo divisa
Troppe cultura
Culturale che non si incontrano non si vogliono incontrare
Terza ed ultima riflessione
è stato giustamente detto che il Giappone sta aumentando la spesa di Ricci in ricerca di base
è vero però mi permetto di riandare alla storia dello sviluppo economico del Giappone
Loro non sono partiti dalla ricerca fuori per poi arrivare alla tecnologia per prelevare il prodotto eccetera eccetera loro son partiti dal prodotto vi ricordate quando pensavamo che il Giappone i giapponesi copiavano
Son partiti dal prodotto
Impadroniti sì del prodotto hanno studiato la tecnologia relativa quel prodotto
Tecnologia che prima o poi diventata matura
Quando una tecnologia diventa matura
Non genera più sviluppo ma al limite solo che scritte
Crescita che sempre presuppone la ricerca di un fattore produttivo a basso costo ed è in genere fattore produttivo meno più debole quindi è in genere il fattore produttivo lavorò
Tanto è vero che l'invenzione dell'espulsione della produzione
Dal proprio territorio no non è né americana né europea ma i giapponesi
è questa una catena perversa
Ecco perché in questo momento dovendo andare alla ricerca di nuovi prodotti stanno studiando nuove tecnologie quindi debbono per forza andare alla ricerca di base
Pongo solo una domanda
Può questo Paese questo Paese che si chiama Italia
Seguire un modello analogo
Io credo di no
Per un motivo estremamente S
Che in qualunque settore che abbia una natura economica e anche la ricerca è un settore che ha natura economica
Sì c'è sempre un problema di massa critica
Si riescono a fare certe cose soltanto se si supera questa massacri
Noi non riusciamo e non riusciremo mai a superare da soli
La massa critica a livello di massa critica nella stragrande maggioranza dei settori
Che possono realmente portare all'innovazione di puro
E allora io credo che tutto ciò che riguarda la ricerca di base il nostro Paese dovrebbe svolgerlo fondamentalmente in ambito europeo
Se l'Europa qualcosa deve servire serva a generare super avendo la massa critica disponibile
Nuove idee
Nuovi frutti della ricerca di base
L'epoca dell'autarchia
Del due io al surf
Nel campo della ricerca di base io credo che sia superata
E soprattutto più provincia di Istica mente velleitarie
Esiste l'Europa sfruttiamo le opportunità
Voglio dire che noi dovremmo concentrare
No io voglio dire che dovremmo
Puntare per quanto riguarda la ricerca di base soprattutto su programmi europea
Sono fuori prego
No
Il processo consentivano
A quanto pare la vera provocazione non è nella domanda ma nella risposta dalle reazioni che si sono di rispondi se vuoi sei
Io so che
Molti ritengo l'anno
Che la ricerca di base sia estremamente più nobile rispetto alla ricerca applicata
Io francamente questo non lo penso
E mi dà ragione la storia mi danno ragione risultati
Ma vi rendete conto che l'ultima grande innovazione derivante dalla ricerca di base è quella di nata di circa trentacinque anni fa
Va be
Vede vede
Va bene non dopo la provocazione no no la
A mio avviso no
Un grave errore di tali pro quello di considerare ma l'ho già detto ma lo ripeto perché mi piace devo ripeterlo separati i mondi della scienza economia mentre fanno parte
Di una stessa unità
Perché la scienza ha dei versanti economici estremamente importante
è la scienza fine a se stessa come ci ha insegnato Galileo o Copernico cioè i grandi scienziati quelli che veramente hanno generato dalle cose
Miravano a dei risultati concreti
Scusi mi dispiace d'se no si trasforma in un vocio confuso quello che dovrebbe essere un dialogo illuminante quindi lasciamo finire il ministro perché credo che
I ministri ormai non abbia un altro diritto che quello di esprimere la propria opinione quindi lasciamogliela
Di
Ma
A
Comunque io ribadisco
Ribadisco la mia opinione
Perché mi fa piacere
Che possano rimanere agli atti di questo convegno la mia opinione è che i grandi progetti di ricerca debbono è essere sviluppati sul piano internazionale
Gli altri possiamo anche per me
Basta
Vuole aprire un dibattito su quello che è stato detto guardi
Guardi nell'economia di questa tavola rotonda non era previsto il dibattito ed io sono responsabile ovviamente dell'applicazione del progetto
Però a questo punto sarei anche disposto ad aprire il dibattito a due condizioni privo chi non intervengano più di tre persone e non intervengano per più di pochissimi minuti per ciascun su questo punto che è venuto che è emerso dalla risposta del ministro perché se si ritiene un punto importante e lo hai
Allora si può anche fare una parentesi nella tavola rotonda ma tale da non far saltare il carattere della tavola rotonda quindi tre persone cinque minuti
No non
No no sentite
Non non vera inviamo come si dice in gergo ferroviario loro chi sono in quelle tre persone che eventualmente vogliono parlare
Chi sono
Venga a parlare
Sono due
Tre
Come si dice nelle aste aggiudicato
Signorina però due tre minuti per cortesia grazie
Signorini saranno ad attraversare il sette Sanavia Cesarevič leggi riccamente attacco ai temi a suonare nei telegiornali chiamata signori
Federica secondario voglia chiedere molto francamente al ministero al Ministero dell'Università
Ed era ricerca scientifica
Sì Luini conseguenze panta detta ritiene di chiudere nel facoltà di scienza dismettere lettere filosofia
E anni dovremmo sette anche perché Kremnica vinciana chiamare diciamo esperto il nuovo medio meno ringrazia
Grazie
Se l'olio mi pare lei no spetta perché rispondo subito
Dunque aspettare declinò ma io non credo affatto che si debbano chiudere anche il sì che si debbano potenziare qui forse c'è un equivoco di fondo
Inviterei la Gentili il interlocutore il tre ad approfondire
Così le differenze tra ricerca di base ricerche impropri applicata ricerca mirata alla tecnologia eccetera eccetera che tutta la letteratura sulla ricerca sull'innovazione ahimè letteratura economica no
Per vedere le differenze come le cose possono coesistere come sicuramente non possono esistere ricerca applicata senza avere a monte una ricerca di base
Questo è altrettanto pacifico no ma come a mio avviso una ricerca di base che non abbia poi delle ricadute su qualche cos'altro è una cosa come dire e estremamente interessante estremamente meritoria ma con scarse ricadute sociali io sono partito nella mia argomentazioni avendo in mente le domande che il nostro gentile provocatore già posto che erano lui non può senza del sporcate sviluppo senza occupazione questi occupazione lavoriamo o no
Dove c'era ancora quel signore prevalso il suo nome scusi per Francesco Saverio Gaeta ma io non ero il procuratore del prisma glielo soluzione una sarabanda l'economia ha bisogno di parlare davanti a un ministro davanti a un commissario di FI senza vendere aggravata ma non era mia intenzione veniva per l'altro mi sento tirato un po'per migliore per i capelli a intervenire sorge un problema
Diciamocelo fronti in una è una delle glorie milaniste è una delle cose che a me non riesce mai di essere tirato Alberini amica mia comunque il mio intervento riguarda le cose molto interessanti ha detto dal professor Galdino prima non viene a nessuno di voi il sospetto che la rapida decadenza degli addetti alla ricerca
In molti casi sia provocata
Dal fatto che è difficilissimo nelle nostre società potersi Licitra io ce l'ho uno di quelli che ha fatto sempre circa fondamentali più diverse mi conoscono e oggi Preservation titolari condite con dei colleghi eseguita ben tre brevetti d'invenzione
Perché noi non abbiamo potuto non non voluto abbiamo potuto mai passare
L'applicazione per due ragioni fondamentali
Una che in Italia non c'è quel meccanismo virtuoso che esiste per esempio negli Stati Uniti d'America in California
Intorno a Boston come sapete anche per cui uno che ha un'idea valida dalla a realizzare Farmindustria mette su una piccola industria pilota se industria va bene dopo la rende e ritorno avrebbero nelle strade non si può ci si toglie il sedere assediano uccisi ritorna più Secondo non c'è mobilità il commissario Roberto si ricorderà forse di un mio umile articolo le uscite quando ero alla commissione scende ex articolo trentanove
Del CNR e saluto l'avvento del ministero da lei voluto io mettendo l'accento forse si ricorda sulla esigenza della mobilità dei ricercatori ricercatore dal università deve poter passare dal CNR e viceversa e ricercatore che ha finito di fare ricerca non parlo per meglio ormai settant'anni sono in pensione faccio il consulente abbiamo consulente della lega il consulente dell'ESA
Sto perfettamente bene questo non credo mi fa niente altro ma se io avessi potuto passa dall'insegnamento universitario può fatto al ricerca del CNR dove è stato direttore per di ricerca per tanto tempo e viceversa ha realizzato molto meglio la mia vita e sarei stato più utile credo anche per la società ultima cosa avere il sedere attaccato a una setta perché la carriera e la Carriero C maiuscola e se la si interrompe tutto è finito questione guai principali società italiana scusate per l'intervento senza cravatta e per il tempo fa dove un terzo intervento Aldo rispondere
Una risposta brevissima soprattutto sul penultimo problema estremamente interessante sono perfettamente d'accordo con lei nel nell'ultima versione del progetto di legge sulla docenza è previsto che si possa tranquillamente passare da ente di ricerca tipo il CNR o le neo quelli che sono all'università e poi tornare indietro oggi si può fare il si può comprare il biglietto di andata ma non si può comprare il biglietto di territori invece
Se questa legge almeno questa ammenda presto al comma dovesse passare questo è assolutamente consentito perché io trovo giusto che ci sia un'osmosi tra gli istituti di ricerca e centri di ricerca e il e l'università
Il terzo prego
Scusi
Campanella dell'Università di Perugia
Io mi sono laureato alla Sapienza gli ho fatto anche la specializzazione ho cominciato ho lavorato per anni su un Progetto di ricerca applicata abbiamo sviluppato un tomografo a risonanza magnetica all'epoca il
Il nostro lettore il professor Ruberti acqua presenta molto
Spinto aveva sponsorizzato questo Progetto noi abbiamo lavorato per anni in prima con un progetto finalizzato al CNR quindi assieme all'Ansaldo
Il Progetto ha portato alla realizzazione di un prodotto commerciale che poi è entrato in funzione di ospedale quindi un progetto di ricerca applicata innaffiare va io devo dire in tutti questi anni mi sono trovato sempre nella situazione di dover affrontare problemi di ricerca di base per arrivare al prodotto applicato applicabile commerciabile
E
Viceversa la spinta per arrivare a quel prodotto forniva anche i nuovi elementi che poi potere potevano portare ad altri risultati di ricerca di base o ricerca libera come l'ha chiamata stamattina il professor Bertagna per cui io mi trovo sinceramente molto in difficoltà quando sento parlare di ricerca applicata buona ricerca di base cattiva secondo me le cose vanno avanti di pari passo e un carro che viene trainato da due cavalli ora tira un'ora tira l'altro a volte vanno avanti assieme
Per finire un'ultima una considerazione che sicuramente signor ministro è già stata fatta
L'energia elettrica non è nata da un progetto finalizzato doveva migliorare la qualità delle dell'acceso delle candele è nato per lavori teorici di fare opera in
Quindi no no
Vale
No non voleva essere una battuta di spirito volesse semplicemente un modo per dire che il risultato applicabile il risultato concreto molte volte viene fuori dopo anni che è stato ottenuto invece il risultato di base e quindi secondo me bisogna avere anche la fantasia per vedere per capire cosa accadrà nel futuro grazie
Sei parla per i sicuramente
Continuo a pensare che le mie parole siano state interpretate episodicamente e mi auguro che non siano state e interpretazione equivoca mentre per posizioni pre concettuale
Intanto io credo che il buono e cattivo no
Non siano termini categorie
Che si applicano alla ricerca sia essa di base sia essa applicata sono categoria dello spirito
No non
Non esiste la ricerca buona la ricerca non può esistono le ricerche che dando risultati e quelle che disgraziatamente risultati non letale
Prima
Secondariamente io non mi sogno neanche di dire che la ricerca di base non va fatta
Perché so perfettamente che senza ricerca di base non ci può essere ricerca
Applicata e poi sviluppo tecnologico eccetera eccetera
Ma questo è pacifico
Veniamo proprio al soldo della
Io ho semplicemente proposto vista la scarsità delle risorse di cui dispone non solo al nostro Paese ma tutta l'Europa no certa di cose dei farle a livello europeo e certe cosa di farlo a livello nazionale punto Evans
Siccome la maggior parte dei progetti di ricerca di base sono estremamente costosi io credo che il nostro Paese se li possa difficilmente permettere mentre potrebbero essere no facilmente realizzabili sul piano europeo non per niente prima quando si è sono citate le percentuali si è parlato degli Stati Uniti che sono una singola nazione del Giappone che una singola nazione e poi per arrivare a delle cifre significative no sotto il profilo quantitativo sia dovuto dire l'Europa cioè sedici Paesi
Quindi per carità di Dio io non ho assolutamente nulla contro la ricerca di base sto cercando soltanto con la mia rosa dura però determinata mentalità da economista di allocare bene alla risorse perché noi stiamo sprecando veramente tanta Risorse punto e basta
Poi decide al Paese quello che vuol fare ma per carità di di
Allora adesso dobbiamo chiudere
Questa apparente si dimetta provocazione perché mi pare che si ci sia una provocazione al secondo livello vorrei soltanto se mi è consentito fare un'osservazione ho l'impressione che dietro queste a polemica che ha indubbiamente la rabbia di tutti noi che operiamo dell'università e nella ricerca e che ci vediamo tolte le risorse ma credo che ci sia poi in questo dibattito ricerca di base ricerca applicata poi ovviamente è uscito fuori anche a proposito della ricerca disinteressata valore si vogliono chiudere le facoltà di Scienze alle Facoltà di lettere vi sia poi una specie di sfondo culturale di sospetto nel senso che ancora oggi noi non ci siamo riusciti a convincere che la cultura è una non c'è né cultura applicate né cultura di base dei cultura umanistica né cultura scientifica c'è cultura
E per dire questo basta ricordare quello che diceva un uomo certamente non cronologicamente vicino andò a voi io voglio dire l'utero il quale parlando di un umanista di cui non aveva nessuna stima diceva che in fondo ci sono tre tipi di persone che perseguono il sapere
C'è Melantone Melantone e uomo di grande valore ha introdotto la conoscenza del greco in Italia molto più di quanto non ci fosse privata perché perché Melantone era interessato alla medicina
E tutti i grandi testi dell'epoca erano scritte in greco
Quindi era al tempo stesso Melantone luogo in cui si trova il vero boom e la messa
La cosa concreta e la parola
Poi c'è lui l'utero il quale ritiene coinvolta civetteria ma con qualche verità anche di essere un uomo letterariamente rozzo
Però lui cercava delle cose concrete perché trasformare le coscienze da cosa molto concreta
E diceva
Io sono un uomo a cui appartiene LaPresse anche se difetta il DAR Bobo poi c'è un umanista da strapazzo di cui fa anche il nome il quale dice lui non ha né Verbund
Ecco in fondo la differenza tra cultura umanistica e cultura scientifica cultura di base cultura tecnologica è soltanto una differenza non di utilità o meno
Ma di complessità dei rimedi della mediazione tra la ricerca e la sua utilizzazione perché tutte le grandi scoperte scientifiche nel senso naturalistico lungo non sempre hanno avuto una esito immediato applica possono averlo avuto artista quindi dobbiamo dire che dovunque viene vera scienza vi è utilità sociale via utilità per l'umanità
E a questo punto quindi io credo che cadono tutti questi queste false divisione noi dobbiamo lavorare tutti e questo chiediamo con forza anche ai governi futuri dobbiamo lavorare con forza perché vengono date le risorse istituzionali e finanziarie a chi vuole veramente la ricerca chi vuole veramente il sapere
Ed è utile fare poi tutte queste suddivisioni che possono anche essere fatte sul piano dell'organizzazione ma che non possono nascondersi dietro di sé un fondo di residuo culturale sostanzialmente superato
Allora credo che possiamo chiedere
A chi altri vuole intervenire io
Ribatto sul sul chiodo precedente francamente perché insomma anche perché insomma forse la la mia voce per ovvi motivi diciamo invoca la voce più ostinata su questo punto
Formazione innovazione lavoro
Ora credo nel secondo giro ci chiede investire sull'uomo quindi la formazione che tipo di formazione
Io personalmente diciamo così per essere insomma estremamente sintetici quindi con un eccesso di anche qui di personalizzazione ma comunque personalmente io condivido molto il pensiero di chi sostiene che ormai pensare allo sviluppo e possibile pensarlo soltanto in termini di diciamo di tipo per così dire sistemico l'idea dei distretti produttivi idea diciamo di uno sviluppo di uno sviluppato niente
Ora è evidente che dentro un ragionamento di questo tipo io credo che io qui ci vedo anche le cose che condivido molte le ha detto il professor Gallino insomma del tipo di professionalità di cui c'è bisogno anche qui probabilmente anche la mia opinione molto orientata diciamo dalla mia esperienza però insomma noi abbiamo bisogno credo sicuramente
Dini nuove professionalità che siano utili diciamo a questo tipo di sviluppo di tipo nuovo divo sistemi Patrizia ma abbiamo bisogno anche di quadri intermedi e quindi al credo che ci chiede quale tipo di formazione io dico anche una formazione per i quadri intermedi io dico anche una formazione per un management che oggi in generale del Paese ma anche soprattutto nel Mezzogiorno non è adeguato ai bisogni e ci sono insomma io in questa maniera che vedo poi diciamo un rapporto proficuo tra formazione e innovazione lavoro ora un'ultima cosa molto breve voglio dire che questa guardate quando si ammette a me la parola innovazione piace molto ma io credo che l'innovazione di cui abbiamo bisogno diciamo è un'innovazione che ha diverse e molteplici facce
Io credo che si debba rinnovare anche diciamo la vostra discussione di pochi minuti fa me ne convince molto si debbono rinnovare anche diciamo molte cose dei soggetti istituzionali sociali e politici che discutono di innovazione
Io dico che sicuramente si deve innovare sindacato per esempio ci dobbiamo innovare noi da questo punto di vista io credo che si debba innovare si debba rinnovare le istituzioni
Io credo che si debba innovare il sistema delle imprese ritorno a un esempio in Canada che è uno dei sette grandi come l'Italia se la o novella a problemi di diciamo di crisi di tipo industriale ripeto fatti concreti
Non è che la prima cosa ne pensa è di espellere tutti lavoratore di mette la cassa integrazione a zero euro attua un drastico processo di riduzione dell'orario di lavoro
E attua un impegnativo processo di riqualificazione professionale dei lavoratori ora ammette il tipo diciamo quel tipo di modello quel tipo di idea ripete in un paese capitalistico in un paese dei più avanzati non in un Paese strane in un Paese curioso insomma in un Paese tipo il nostro mi sembra un modo vero è significativo diciamo di dare un senso alla a investire sull'uomo alla parola fare formazione come investimento sull'uomo considerare l'uomo una risorsa
Perché insomma se posso concludere questo mio secondo intervento anche io non con una preoccupazione però sì perché se no giustamente il professor ma sul gruppo
Non mi richiamo insomma con una breve considerazione insomma io mi sento di diranno di tutti anche di essere sempre molto attenta di sulla il rapporto che c'è poi insomma ricerca di base ricerca applicata
Possibilità che queste cose diciamo vengono utilizzati in maniera tale da migliorare concretamente la condizione di vita e di lavoro della gente in carne e ossa e le possibilità che tutte queste cose come e detto nel titolo della tavola rotonda diciamo voi sia un'occasione concreta un'occasione concreta di sviluppo sennò come dire
Insomma l'Accademia che anche un una cosa per molti versi diciamo per tantissimi versi straordinari però insomma non è che ci aiuta molto da sola a fare io credo che passi avanti sul terreno di cui noi abbiamo bisogno
Grazie chi altri vuole rispondere su questo nessuno
Vuoi dire qualcosa
Sì allora il professore Silvana
Non volevo semplicemente una con una considerazione che ha nella dello spirito iniziale del dibattito che ha avuto un una deviazione giusta di ma un clima un'apertura all'allargamento di discussione
Io credo che sia importante distinguere tra l'esigenza di una ricomposizione della filiera formazione ricerca innovazione
E l'avvenuto superamento della linearità ricerca tecnologia questa distinzione non è nominalistica una distinzione di fatto sempre di più per garantire un successo sul versante innovativo bisogna fare investimenti in formazione sempre meno per garantire un successo tecnologico bisogna garantire il rispetto della linearità tra ricerca e tecnologia
Ovviamente con l'arto rinunciando a una forzatura però trasmette una sensazione diversa che è la seguente
Se noi vogliamo come Paese stare al passo degli altri dobbiamo evitare interventi parziali
Che di volta in volta Sannino il problema del personale di una struttura il problema della crescita fisica di una determinata realtà territoriale
Il problema della copertura di un determinato settore nella sua competizione internazionale dobbiamo ricostruire una visione unitaria dei problemi
E come si concretizza questa affermazione si concretizza su un passaggio sul discorso che veniva richiamato nella domanda iniziale un'ora fa
La domanda è le risorse umane nel settore della scienza tecnologia sono importanti più che altro in termini di potenziale non tanto interni potenziale applicato quindi si tratta di fa un investimento complessivo del paese sulla risorsa umana
Che riguarda ripeto l'insieme della risorsa umana in tutti i suoi aspetti
E in questo investimento complessivo bisogna a come dire garantire pro dare delle prospettive a coloro che investe una parte della propria formazione della proprio sviluppo professionale nel campo dalla scienza tecnologia se il tutto è collegato a una forte gradualità incertezza sul futuro se i meccanismi di avvicinamento al mondo la scienza tecnologia sono volontari o sono solo per coloro che possono sostenere il rischio e il costo di una come dire di un avvio molto non non sostenuto sicuramente questo mondo spreca delle potenzialità delle possibilità e quindi l'invito è che l'intervento di tipo governativo qualsiasi sia il governo voglio ribadire qualsiasi sia il governo sia un intervento di tipo integrato rispetto a questa filiera formazione ricerca innovazione grazie allora vogliamo a vivere
A chiusura un'ultima domanda tale che ad essa si possa dare da parte di chi lo vuole una risposta semplice e bere
Sì specie riprova è una mia incapacità a fare questo mi sembra totale
O perlomeno abbreviata e semplificare ecco visto che siamo a Napoli mi preme e chiudere in un certo modo di questo sforzo complessivo del Paese deve essere fatto per la ricerca
Voi quanto pensata debba essere fatto
Debba coinvolge nel Mezzogiorno visto che in quest'aria ad altissima disoccupazione ad altissima disoccupazione giovanile e ad altissima disoccupazione giovanile qualificata
Si registra una percentuale di investimenti in ricerca e sviluppo da parte dello Stato che non supera l'otto per cento e da parte le imprese che non supera un minimo quattro per cento ecco mi sembra che questo sia uno dei problemi di fondo della nostra tavola rotonda la ringrazio certa di una domanda circoscritta ma tutt'altro che semplice che voi allora il ministro Podestà
Beh la risposta è scontata e io credo che siccome la ricerca si può sviluppare ovunque non è legata all'esistenza alla preesistenza di risorse materiali
Un tempo le fabbriche tessili venivano fatte vicino ai fiumi le fabbriche le acciaierie venivano fatte vicino alle miniere
Ranieri Carbone perché o le miniere di ferro eccetera eccetera
La ricerca in realtà può essere fatta anche su un'isola sperduta più o meno teoricamente
Quindi sotto questo profilo io credo che il Sud passa aveva un ruolo importante e debba avere un ruolo importante
C'è però un ma
E il mai seguente a mio avviso bisogna che le università del Sud facciano un salto qualitativo importante
E credo che l'occasione per questo salto qualitativo sia il prossimo sessennio scusate Nava
Nel prossimo sessennio
Riusciremo a siamo riusciti ad a vere nel prossimo sessennio per le sono le università del sud d'Italia
Una somma pari a mille cinquecento miliardi
Soldi della CEI soldi della comunità ecco no
Per essere più precisi
Ci sono due interventi
Approvati dalla Commissione europea
Appunto uno di mille cinquecento miliardi che riguarda solo il sud tutto il Mezzogiorno chiamiamolo come vogliamo no
è un secondo
Che
Riguarda invece solo la cosiddetta alta formazione e quindi se debbo pensare a qualcosa e dottorati di ricerca in sostanza che riguarda tutta l'Italia sempre con fondi c'è
Di seicento a Ventimiglia
Questi sono è una massa di quattrini di cui da anni il nostro Paese non dispone soprattutto al Sud danni
Forse non ha mai di avuto a disposizione di tutti questi soldi ecco allora io credo che si ci sia un'occasione
Storica importante perché con mille cinquecento miliardi io credo che molte situazioni si possono mettere a posto
L'università del Sud può fare veramente finalmente quel salto qualitativo che a mio avviso necessario per la realizzazione dell'obiettivo vero diciamo così grazie
Chi altri
Lasciamo spazio Mario formare una cosa veloce va insomma su questo punto la insomma la dico intimidire questa
Vediamo anche le grandi risorse che ci sono diciamo credo che oggi comunque presentare di mezzogiorno una risorsa
Diciamo sono sicuramente le risorse finanziarie adesso il ministro diceva alcune cose io credo che una risorsa grande
Diciamo sì anche la grande tradizione insomma la grande qualità della diversità del presenze dell'università l'università meridionale
Io credo che una grande risorsa possa essere anche il fatto nel sud diciamo ci sono ci sono due cose
Che francamente devono visti insomma mettono sempre al centro c'è una teoria diciamolo del che ci intatto le dice che quando un Paese parte da più indietro
Nell'innovazione tecnologica ha poi alla possibilità di innestare percorsi virtuosi per il quale diciamo pure imparare se viene attivata una la politica giusta diciamo pure di operare in breve tempo il terreno perso e può mettersi hanno una posizione diciamo di avanguardia rispetto a quello che oggi al mondo insomma il mercato il mercato globale
Io credo che il Mezzogiorno oggi significa anche diciamo nuovi dove è possibile immaginare lo sviluppo dove è possibile anche applicare i risultati della ricerca della ricerca applicata e dove possibile diciamo
Pensare a un nuovo a un nuovo tipo di sviluppo la qualità urbana la qualità della vita urbana del Mezzogiorno all'inizio parlavo per esempio del delle fibre ottiche io
Creditorie proprio nel settore delle telecomunicazioni proprio le nuove applicazioni le ci saranno diciamo in questo settore dalla scoperta che rinvio questo tipo in questo ambito sono state fatte diciamo possono rappresentare
Se c'è la formazione se le aree dentro stria Rizzato che oggi sono dei cimiteri industriale diventano delle aree attrezzate che richiamano
La Loggia diciamo di un'industria di venire qui a fare un investimento oppure di venire a fare qui insieme all'università abbiamo parlato poco di questo insomma dalle delle cose positive le posso nel fuori da un rapporto tra strutture di di circa o struttura diciamo sistema industriale possibilità diciamo anche di un intreccio nel rapporto tra queste tra queste due cose
Io credo diciamo che il Mezzogiorno ecco da questo punto di vista per il mondo
No all'interno del ragionamento diciamo dell'economia globale possa rappresentare un'opportunità
Francamente è valido anche come una cosa molto complicata devo dire anche che sinceramente io non ci vedo tante alternative cioè non immagino diciamo una via una via parallela lo
Questa sera abbiamo abbiamo abbiamo rappresentato perché tutto questo avvenga ovviamente la metto come punto di domanda io credo che a mezzogiorno ha bisogno di risolvere quella che secondo me diciamo è non è l'altra forse la più ante questione che oggi avverte che quella lite la formazione di una classe dirigente che il terreno sul quale diciamo come come meridionali più abbiamo da riflettere sugli stessi e più come dire abbiamo anche diciamo lavorare perché senza una vera classe dirigente io penso che poi insomma le possibilità di di guidare o di favorire o di partecipare a un processo di sviluppo sono estremamente estremamente ridotto
Grazie chi il nostro dei veicoli hanno
Grazie
Per grazie flash o flash talora collegate a proposito di quest'ultima di quest'ultima domanda
Uno dei sentieri da percorre per cercare di ricostituire
Circolo virtuoso Technology occupazione che significa anche il circolo virtuoso ricerca tecnologica occupazione consiste sicuramente nel cercare di promuovere la creazione del un maggior numero di posti da ricercatore o meglio dato che il posto fisso diventa anche organizzativamente non più realistico attività da ricercatore
La ricerca a il grosso vantaggio di nessuna attività ad alta tecnologia
Ma anche ad alta intensità di lavoro in tutte le sue fasi perché tutto il personale anche il personale
Ti aiuto o di supporto Oltralpe al vertice di un centro di ricerca
Svolgo una volta tecnicamente velocemente qualificato che però e ad alta intensità di lavoro perché uno dei problemi che hanno portato a due fattori che hanno portato alla rottura del
Circolo virtuoso consiste nel fatto che la tecnologia
Sopprime imposti ad alta intensità di di lavoro attraverso la ricerca e cioè la possibilità di ricostituire quindi per il sud è sicuramente un dal sentiero da cercare ripercorre con la massima energia
Secondo se si vuole accrescere il peso della ricerca del Sud per il peso dell'attività globale del lavoro di ricerca nel sud non si può contare soltanto sulla ricerca pubblica occorre creare incentivi spazi per per la ricerca scientifica dell'industria per la ricerca di taglio scientifico che si fa
Nell'industria perché una parte molto rilevante e nel mondo contemporaneo sempre più rilevante di ricerca scientifica si fa i laboratori industriale e come ho detto conto morire ridire prima della tavola
Rotonda
Che si è svolta prima su su temi abbastanza abbastanza vicini uno dei problemi nazionali e la emigrazione o la scomparsa di grandi centri di ricerca scientifica industriale che ho spariscono letteralmente o vanno in altri paesi perché non considero più attraente il sistema il sistema Capitalia
Terzo argomento strettamente collegato al secondo al primo se si può attirare anche la ricerca industriale perché la ricerca pubblica comunque non basterà
Non basta per generare attorno altri posti di lavoro occorre probabilmente aveva una visione più realistica dei rapporti attuale non quelle del cinquecento e del settecento dei rapporti attuale che esistono tra ricerca pura innovazione ricerca applicata tecnologica una visione più realistica di quanto non sia emersa in una parte del del pubblico che intervenuto prima oggi nell'analisi che si fanno dal punto di vista della sociologia della scienza in pratica non si parla quasi mai più più senza scienza pura si guardi tecno-scienza perché la i rapporti tra la scienza e tecnologia sono talmente stretti certamente implicati da essere praticamente da rendere praticamente indistinguibile i segmenti
Che si possono definire pure applicati di sviluppo certo quello che è certo è che vi sono problemi beatamente tecnici grezza mente tecnici che sollecitano la ricerca pura vi sono innovazione tecniche di grandissima utilità industriale economica che nascono direttamente dalla ricerca natura
Non sono più se mai lo sono stati dei comparti dei comparti separati il tenere separati significa creare maggiori ostacoli all'insediamento di centri di ricerca scientifica industriale
Cioè non sono grazie allora collegate
Ma molto rapidamente
Qualche rapidissima osservazione sulla base dell'esperienza di chi ha vissuto
Gran parte della sua vita nel Mezzogiorno per valutare lo sforzo finanziaria che non è stato modesto fatto da parte dello Stato
Per lo sviluppo della
Dell'università e della ricerca scientifica nel Mezzogiorno io che do io un primo difetto
Notevole che si è registrato negli anni
Socialmente attraverso la costituzione di nuove sedi universitarie potrebbero dei centri di ricerca sia stato quello di non aver fatto nessuno sforzo
Da parte di chi aveva la responsabilità politica
Per l'istituzione lo sviluppo di nuove sedi universitarie di pretendere la qualificazione i di centri di eccellenza
Di questi università senza averne necessariamente come si è avuto un accrescimento continuo con numeri di corsi di laurea per avere tutto
L'unica possibilità per un università un centro ricerca sarà di quelli nuovi non parlo di Napoli che c'è una vecchia tradizione non su cui questi ragionamenti non si possono applicare per potersi sviluppare per poter attrarre ricercatori validi da tutto il mondo è la dico ritirarsi naturalmente non in tutti i settori ma in pochi singoli settori questa operazione di stimolo e di certi da dice per la creazione di centri d'eccellenza e mancata assolutamente cessata viceversa uno sforzo è stato vice sullo sforzo di questo senso nella creazione di centri di ricerca collegati con l'università nel Mezzogiorno
è mancata tuttavia un'operazione di stimoli sinergia tra questi centri che texano chiedesse Daria e le università stesse
Che questi centri si potessero sviluppare nel Mezzogiorno io ne ho avuto esperienza diretta sono centri ricerca che hanno avuto anche una risonanza internazionale
Cosa vedo mancare quali sono delle occasioni di Los
Se che vedo viceversa del Mezzogiorno vedo mancare la no due cose una volontà di valutare l'esistente io credo che tutte tutto ciò che si fa di nuovo anche oggi nel Mezzogiorno così faccia come se si partisse ogni volta da zero senza tener conto degli investimenti prese come valorizza valutare e valorizzare gli di
Di investimenti pregressi
Secondo una estrema lentezza tra l'idea il Progetto ed il finanziamento del progetto
Stiamo vivendo l'esperienza presente dei parchi scientifici e tecnologici che a mio avviso sta durando troppo tempo i progetti stessi che erano stati presentati a suo tempo corre il rischio di non essere più attuale il momento in cui vengono finanziati anche se è un certo grado di non attività nel modo di gestire io ho avuto modo di riscontrare l'occasione secondo me non so quanto va valutato a forse qui esperienze come quella di Gandino sarebbero state più forse efficaci del Migliara se io penso all'insediamento di meno al fine
Che viene citato in questo insediamento FIAT che alcuni e Sperti del settore giudicano che si sia insediato in quella località della Basilicata un
No non prevalentemente per il miraggio del finanziamento pubblico dei mille settecento miliardi peraltro la FIAT non mis mi risulta non avere ancora avuto ma Collina a del cosiddetto prato verde cioè di andare in un'area
Dovendo realizzare un un impianto industriale due caratterizzato da forti novità innovatività Rispetto alleati agli si figli di produzione precedenti
Nella FIAT e anche in altre in altre fabbriche la scelta sarà fatta iper un luogo dove non ci fossero vicenza tradizione industriale dove tutto il personale veniva preparato da zero a differenza di altri insediamenti della FIAT dove tutti i quadri medio-alti venivano trasferiti da Torino da Torino è andato via lì quasi nessuno quasi tutti giù giovani manager formati quasi ex novo
Il che significa che i più forti i punti e di innovazione spesso trovano ostacoli in realtà troppo consolidate e forse creando infrastrutture anche di di ricerche di trasferimento del Mezzogiorno può essere possono essere incentivate anche sviluppi di nuova impresa specialmente a forte carattere innovativo
Credo che queste iniziative di sviluppo della ricerca e Mezzogiorno devono essere però aiutate qui anche lo stimolo deve venire forte in una logica di Rete e ma e e i inimmaginabile pensare che il Mezzogiorno possa essere come lamentato sul Gentile alcuni settori del ma pensare che queste università questi centri ricerca possono costituire non udì qualificati di una rete
Non nazionale ma internazionale e introdurre questo requisito per lo sviluppo di questi centri dove si è un'altra delle caratteristiche vincenti
Viceversa guarda con estrema preoccupazione i finanziamenti dell'Unione Europea che passano attraverso le Regioni questa per esperienza personale
Perché corriamo il rischio di Avvenire finanziamenti facili per la ricerca io ho visto alcuni interventi regionali di finanziamento per la ricerca all'unità
Sita che sono stati fatti su basi assolutamente assurde e quando si abbassa il ritmo visito della qualità dei progetti
Chiunque di noi cerca anche il finanziamento più facile è portato a fare un progetto laddove rifinanziamento arriva più facilmente questo abbassa la qualità della DC che io credo che un pericolo grosso di questo finanziamento facevamo è un sia un attacco al il Po di qualità che nel Mezzogiorno CEE che viceversa andrebbe qualificato quai a se noi pensiamo a un regionalismo
Della ricerca scientifica cioè ogni regione che si dividono le sue strategie di ricerca scientifica
Quello è un rischio che ne siamo in qualche modo correndo e credo che che spero che siamo in grado di evitare grazie
Silvana istituti di diritto no nessun'altro
Prego
Questo avviso ad Odessa sono parecchi i presenti che vogliono rivolgere domande vada adesso scendo nei non vorrei che si creasse un precedente che poi non si potrebbe
Lasciar seguire dalle altre dagli altri interventi grazie
Senta io tanto da propaga ecco appena chiusa la tavola rotonda Borghi potete parlare col ministro direttamente
Sì non è una questione attinente alla tavola rotonda voglio dire no quindi va
Sì sì sì
No adesioni
Allora io credo che noi possiamo considerare conclusa la tavola rotonda ringrazio il giornalista Pietro Greco che hanno funzionato egregiamente da provocatore
E ringrazio Luciano Gallino Vincenzo Moretti Stefano Podestà di Alberto Silvani che si sono impegnati nelle difficili risposte io vorrei soltanto conclusivamente fare un'osservazione
Credo che emerga dal dibattito non solo della tavola rotonda ma complessivamente dal dibattito di questa giornata ma ancor più dal dibattito in corso fra di noi fra tutti coloro che lavoro nell'università negli enti di perché in generale nell'attività di carattere intellettuale
Credo che emerga una raccomandazione fondamentale da fare hanno gli stessi
Certamente dobbiamo rinvia in i care da parte della struttura politica della nostra società quell'attenzione quei mezzi che abbiamo sempre rivendicati per la vita dell'università dobbiamo però anche ricordare sempre agli stessi che l'università in genere tutte le istituzioni della ricerca devono assumere su di sé interamente la fondamentale responsabilità della ricerca il problema della distinzione tra sviluppo e crescita il problema di quale sia in effetti l'obiettivo del nostro lavoro credo che tutto questo come anche per sempre il problema della rapidissima obsolescenza della formazione rispetto alla lunghezza della formazione stessa pongano in gioco il valore fondamentale di quale sia il tipo e la qualità dell'esistenza che noi abbiamo assicurare hanno gli stessi ai nostri figli questo è un punto fondamentale e se è vero che il sapere è potere io credo che noi abbiamo la gravissima responsabilità visto che ci riteniamo coloro che dispongo do di più di potere di avere una grande maggiore responsabilità di ogni altro credo che questo sia anche i significa topolino Tito della ricerca e in genere delle attività culturale quindi noi chiediamo
Al Paese più politica più politica attenta all'università ma per fare una società più civile di lui
Del cui destino la ricerca scientifica la formazione universitaria sono in qualche modo i motori fondamentali
Ecco su questo senso della responsabilità io credo che noi possiamo questa sera congedare PCI dal nostro lavoro grazie
Diciamo
Sì
Ho capito da essi
Sì
Allora
Ciascun
Cioè
Scrive insomma
Certo certo
E
Tutto
Vicinanza
Insomma Vincenzo
La
Basta
Invece
Rendersi Speroni
Ma
C'è
A
No no allora
Fu