"La riforma previdenziale verso il sistema misto, vincoli ed opportunità"

Signori buongiorno
Credo che possiamo cominciare
Abbiamo carattere
Perché avveniva di aspettare un autorevole
Dobbiamo cominciare i lavori di questa giornata in una maniera molto triste
Infatti ieri sera durante la seduta del consiglio nazionale della nostra federazione R. Quentin avente deceduto il collega ed amico felice Moscariello
L'amico Moscariello era oltre che consigliere nazionale della nostra federazione
Era membro del consiglio di amministrazione dell'INPDAI ed era presidente del sindacato di Taranto
Egli dedicava molto del suo tempo con lo spirito di servizio e con competenza alle attività della nostra organizzazione
Siamo stati molto colpiti da questa sua scomparsa
E lo ricorderemo sempre con rimpianto e con affetto
Credo che il modo migliore di commemorarlo
Sia di riti Carli alcuni momenti di raccogliere
Grazie signor
Allora diamo avvia i lavori di questo nostro convegno
Anche a nome del consiglio direttivo del sindacato dei dirigenti industriale di Napoli e di tutti i suoi scritti
Desidero di dare il mio più cordiale benvenuto agli illustri ospiti a tutti i colleghi qui presenti in rappresentanza della dirigenza italiana
Superato il problema
Icona di
Allora è atteso anche il ministro del lavoro Mastella al quale daremo il benvenuto quando comparirà qui nella nostra Assemblea
L'iniziativa della federazione che ringraziamo per avere scelto Napoli quale sede del suo svolgimento
Si pone l'obiettivo di fornire elementi di riflessione ed indicazioni utili su un tema di grandissima attualità quale quello della previdenza
Invero in quello della previdenza o per meglio dire della riforma previdenziale
è un tema che interessa la gran parte dei cittadini
E sul quale noi dirigenti ci sentiamo particolarmente coinvolti anche per certi suoi aspetti certamente non secondari quale ad esempio quello della privatizzazione dell'integrale
è necessario peraltro rilevare che quello della riforma previdenziale è un obiettivo che va ad inquadrarsi in un momento di particolare delicatezza e per il nostro Paese
Ed è quindi raggiungibile se tutti i soggetti coinvolti governo Parlamento forze sociali cittadini svolgeranno le loro azioni in un contesto di equità e di reciproco rispetto
Infatti il tema che oggi sarà trattato si inquadra in una fase di cambiamento generalizzato ancora lontano dal suo completamento
E che richiede di rompere gli equilibri precedenti
E di cambiare gli usuali punti di riferimento
E che si pone obiettivi ambiziosi
Come equità sviluppo e solidarietà
Raggiungibili solo con il fattivo concorso di tutte le forze valide del Paese
Di quelle forze cioè che hanno le idee e la capacità di esprimerle
E in questo noi dirigenti ci sentiamo certamente in prima linea
Ma non possiamo certamente nasconderci le difficoltà che ci attendono sulla strada di questo rinnovamento
Rappresentate soprattutto da certi vincoli e deficienze che ormai da troppo tempo vanificano attese e creano diseconomie
Dobbiamo quindi chiedere con forza alle istituzioni dal Governo
La definizione di politiche economiche che stimolino gli investimenti e rilanci o l'occupazione
Dobbiamo chiedere politiche industriali che creino certezze per gli imprenditori di tutto il Paese
Chiediamo ancora la modernizzazione e l'efficientamento di tutti quei servizi che interagiscono con l'apparato industriale
E che sono fondamentali per la sua competitività come la pubblica amministrazione i trasporti e le infrastrutture
Chiediamo che la ricerca l'innovazione la formazione siano finalmente considerati fattori critici di successo
Chiediamo maggiore slancio e concretezza del processo delle privatizzazioni al fine di non perdere le opportunità di entrare da protagonisti dello sviluppo dei processi industriali a livello internazionale
Chiediamo infine immediati provvedimenti correttivi al consistente rischio che il Sud rimanga lontano dalla ripresa economica già in atto in altre parti del Paese
Ne risentirebbe l'intera economia nazionale e sarebbe ulteriormente ritardato il processo di integrazione nella comunità europea
Ma chiediamo qualcosa anche agli imprenditori qui autorevolmente rappresentati
Da loro vorremmo maggiore disponibilità ad un dialogo sereno e non episodico sui temi che ci riguardano come categoria
Le relazioni sindacali la previdenza lo sviluppo e la corretta valutazione del ruolo del dirigente
Ma che cosa chiederà la nostra categoria
I dirigenti
Ed in particolare i dirigenti dell'industria
Che sono già stati duramente colpiti dalla crisi
E l'hanno visto in un attimo venir meno quei valori che fino a poco tempo fa nessuno pensava di dover mettere in discussione come il posto di lavoro e appunto alla previdenza
Ciò nondimeno dobbiamo chiederà loro di moltiplicare il loro sforzo professionale e la partecipazione attiva al processo di cambiamento in atto che in definitiva comincia proprio dalle loro aziende
Nella convinzione che ciò sarà pienamente realizzato augura a tutti una giornata di buono e proficuo lavoro grazie
Devo darvi qualche informazione c'è una informazione
Nell'antisala sono installate due postazioni dell'INPDAI Tel
Come voi tutti sapete Linda dai tele quel sistema messe in atto dall'INPDAI subiti hotel che consente a tutti gli iscritti all'INPDAI di verificare la loro posizione
Da da dicembre sarà possibile verificare anche la posizione dei dirigenti in servizio queste sono delle notizie così Bolton Flash
Tutti possono andare lì dall'antisala e avere tutte le informazioni che credo non necessaria
Seguendo la scaletta degli interventi cedo la parola al dottor Bruno Losito presidente della Federazione dirigenti di aziende industriali per la relazione introduttiva
Grazie Carlo grazie a tutti voi per essere presenti
Ai colleghi napoletani che ci han fatto trovare
Il sole è una giornata meravigliosa
Ed ho subito lettura della mia relazione
Legge finanziaria del mille novecentonovantacinque passerà alla storia come quella dello scontro sulle pensioni e sulle modifiche al sistema previdenziale
Tutti quelli che in un modo o nell'altro e con responsabilità diverse hanno partecipato al dibattito sul tema
Con vengono sulla necessità dovere operare cambiamenti anche radicali nel sistema previdenziale
Le diversità i contrasti si fanno evidenti diventano spesso non conciliabili quando si debbono ripartire costi e sacrifici
Ne servono ad attenuare le tensioni seguente rilievi
L'incidenza la spesa pensionistica sul bilancio dello Stato è salita valori oscillanti a seconda delle stime fra il dodici e il tredici virgola cinque per cento del PIL
Le norme al debito accumulato dello Stato non può essere ulteriormente incrementato e necessariamente il processo di risanamento delle finanze pubbliche passa anche attraverso la riforma previdenziale
Di volta in volta i vari interlocutori tenda ad allontanare da sé stessi a scaricare su altri o sul bilancio dello Stato oneri e sacrifici
Appare allora indispensabile
Una innanzitutto un'analisi seria trasparente responsabile delle ragioni del necessario cambiamento
In primo luogo dobbiamo considerare quelli che sono gli andamenti demografici ed economici
Le motivazioni che inducono a ripensare i criteri del sistema previdenziale italiano che si regge in modo pressoché esclusivo sulla sistema a ripartizione
Sono in primo luogo connessi con appunto gli andamenti dei principali indicatori demografici
Consente di mortalità quoziente di mentalità età media vita media indice di vecchiaia tutti questi indicatori
Confermano l'invecchiamento la popolazione italiana che associato al crollo delle nascite nel mille novecentonovantatré per la prima volta il numero degli eccessi ha superato quello delle nascite e credo che siamo il primo Paese al mondo dove ciò avvenuto determina una sempre maggiore incidenza percentuale degli anziani sulla popolazione
Modificando progressivamente in senso sfavorevole il rapporto fra popolazione in attività di lavoro e popolazioni in quiescenza
Se tale modifica aggiungiamo quelle indotte dalle ricorrenti cicliche crisi economiche che pure incidano sul rapporto occupati disoccupati su quello fra lavoratori dipendenti lavoratori autonomi e che in definitiva squilibrato il rapporto fra anni di lavoro e anni di tensione
Se poniamo attenzione a anche al fatto che nelle società industriali avanzate o come si dice postindustriale
Spesso anche le fasi di sviluppo economico indotte da forti innovazioni tecnologiche non si accompagnano lo sviluppo dell'occupazione ma al contrario in alcuni casi creano disoccupazione indotta ci dobbiamo convincere che a causa di questi motivi viene fortemente messa in discussione per ragioni di equilibrio finanziario proprio quella che è la principale prerogativa dei sistemi previdenziali a ripartizione
Cioè la redistribuzione del reddito prodotto dagli occupati a favore dei non occupati o più correttamente bisognerebbe dire degli ex occupati e cioè dai giovani agli anziani
Se la prospettiva principale su cui si reggono e si perpetuano i sistemi previdenziali ripartizione quelle della solidarietà intergenerazionale
è evidente che quanto più alti diventano i costi tanto più difficile sarà l'equilibrio finanziario e tanto più precaria diventa la possibilità di mantenere invariato nel tempo il rapporto costi prestazioni
Questo problema già complicato di per sé in Italia è stato reso ancor più grave poiché al sistema previdenziale
Sono state addossati tutta una serie di compiti di oneri che con la solidarietà previdenziale sopra specificata non hanno attinenza e che hanno indotto profondi squilibri nei sistemi soprattutto in assicurazione generale obbligatoria gestita dall'INPS
Vi sono tutta una serie di interventi assistenziale che uno Stato democratico deve garantire e correttamente organizzare assistenza ai bisognosi agli invalidi un adeguato sostegno la disoccupazione allo sviluppo economico nelle aree geografiche depresse
Ai periodi di formazione lavoro e quant'altro
Ma questi sono obblighi ed impegni di grande valore sociale che gestiti con estremo rigore devono essere sostenuti dall'intera collettività ed essere pertanto finanziati mediante la fiscalità generale e non dal solo i lavoratori dipendenti con contributi
Formalmente previdenziali ma sostanzialmente fiscali gravanti non su tutti i cittadini ma esclusivamente appunto sui lavoratori dipendenti
Esemplificando e previdenza in senso stretto la pensione sociale
E previdenza l'integrazione al minimo di chi ha pochi contributi secondo una recente del sentenza la Corte di Cassazione questa tra l'altro è previdenza
Sono previdenza alcuni ammortizzatori sociali come cassa integrazione indennità di mobilità e previdenza e l'assistenza alle famiglie e previdenza cominciamo prima intervento sul territorio nelle aree depresse e previdenza la fiscalizzazione dei contributi per la formazione e lavoro
Ecco la netta separazione della previdenza dall'assistenza non è un trucco contabile per far sparire magicamente delle spesi ma è qualcuno potrebbe dire una partita di giro queste obblighi lo Stato fatto su Locrati pro sociale Lia
E o in un modo o nell'altro dovrà finanziarle però è la condizione necessaria per far trasparenza e definire con chiarezza come chi deve finanziare gli interventi di politiche sociale che di volta in volta governi e parlamenti intendono attuare
Solo così sarà possibile con rigore scoprire disboscate il parassitismo i privilegi e le ingiustizie e sarà possibile limitare le spese assistenziale inseriti ai soli casi di vera e autentica necessità
Attribuendo i relativi oneri alla fiscalità generale e favorendo anche la lotta all'evasione fiscale
Nostra proposta al governo non da questa Finanziaria Magazine prestata quella di una netta reale e definitiva separazione tra assistenza e previdenza separazione ancora del tutto parziale confuse nonostante la legge numero ottantotto e l'ottantanove
Attribuendo la gestione assistenza lo specifico Inca otto-nove o separato dall'INPS
Che costringa tutti Parlamento governo sindacati intrise d'assumersi le loro responsabilità di fronte a se stessi ai soggetti rappresentati ai contribuenti in materia di di risorse da destinare ai finanziamenti per l'assistenza
Ma non basta c'è anche la giungla dei trattamenti ad aver aggravato il problema nelle venti demografici ed economici come abbiamo visto avrebbero richiesto un maggior controllo della spesa per prestazioni previdenziali
Operando sì con interventi che avrebbero dovuto agire sia sul muro le tensioni fissando criteri più restrittivi in ordine la maturazione del diritto sia sui meccanismi di calcolo della pensione più rigorosamente correlate contributi versati
Al contrario almeno fino al mille novecentonovantadue si operato sostanzialmente nella direzione opposta
Con provvedimenti vari sono state consentite contribuzioni figurative pensionamenti anticipati per interi comparti e settori e formule generose di calcolo della pensione riferita agli ultimi brevi periodi lavorativi se non addirittura in molti fondi per i pubblici dipendenti all'ultimo anno lavorativo
Senza alcuna correlazione è stato possibile cumulare più trattamenti pensionistici
Esultato sotto gli occhi di tutti sì di quello più pensioni del numero dei pensionati le tartine media di ingresso in pensione ben lontana dai limiti dell'età pensionabile per vecchiaia con livelli scandalosi nel pubblico impiego il calcolo della pensione spesso svincolato dei contributi versati
E il risultato è stato quello di dover costantemente innalzare le aliquote contributive
Con gravi ripercussioni sul costo del lavoro e con incidenze negative sul livello degli occupati regolari e comuni inevitabile diffusione del lavoro nero che sottrae importante risorse al fisco e la previdenza
Alterando lo stesso mercato del lavoro e la concorrenza fra l'impresa
Ne è derivato che nonostante l'innalzamento della di questi i principali fondi pensionistici
Compreso il fondo lavoratori dipendenti dell'INPS non hanno potuto raggiungere l'aliquota di equilibrio e lo Stato ha dovuto e deve ripianare i deficit con spaventosi ispezionati esperienziale incrementi del debito pubblico
è doveroso rilevare che tutto ciò è avvenuto per l'incapacità o la non volontà dei governi dei parlamenti di regolare riformare per tempo il sistema
Ma anzi poiché le forze politiche e i sindacati si sono prestati senza distinzioni a sostenere tutte le rivendicazioni dei vari settori delle diverse categorie hanno innescato una perversa e pericolosa rincorsa a trattamenti privilegiati
Negli stessi che pure siamo stati sempre iscritte in un fondo autonomo mai finanziati dallo Stato abbiamo dovuto rincorrere l'INPS quando nel mille novecentottantotto la legge finanziaria dell'epoca dette Mogno l'abolizione del tetto pensionistico INPS
Costringendoci di colpo radicali massimamente dai quale necessaria difesa dell'autonomia del regime previdenziale di categoria la cui sostituti dita
Rispetto all'INPS si basa come è noto sulla condizione di mantenere un rapporto costi-benefici più favorevole del sistema generale
Questa era la situazione almeno fino al mille duecentonovantadue anni in cui prima col governo Amato per col governo Ciampi dovrà col governo Berlusconi sia iniziata un'inversione di tendenza
E si è cercato di cominciare a riportare sotto controllo una situazione che rischiare rischia di non essere più governabile
Queste un'analisi generale il sistema e ci porta allo scontro in atto ancora oggi in Parlamento su questo su questo credo doveroso questo punto fare un qualche riferimento alla nostra specificità
Autonomia previdenziale specificità categoria qualche breve ce ne storico
L'Istituto nazionale dei imprevidenza dei dirigenti di aziende industriali nasce il dieci dicembre del ventinove come forma di previdenza su base mutualistica volontaria ad opera dell'Associazione nazionale dei dirigenti di aziende
Quando nel trentasei si dette avvia la riforma della previdenza sociale obbligatoria gestita dall'INPS i tetti retributivi fissati allora escludevano i dirigenti dall'assicurazione per le invalidità vecchiaia e superstiti per la TBC e la disoccupazione involontaria tant'è che nel trentasette
Tra la Federazione dei dirigenti la Confindustria venne stipulato il primo contratto collettivo di lavoro che istituiva la previdenza obbligatoria dei dirigenti industriali nell'ambito contrattura
La primitiva forma di previdenza obbligatoria per la categoria nasce quindi su base volontaria e privata su impulso dell'organizzazione sindacale rappresentativa della categoria stesse
E può essere anche particolarmente significativo ricordare oggi che i primi accordi prevedevano
Anche la possibilità che aziende dirigenti potessero effettuare versamenti volontari accreditati su conti personali ai cui dirigente poteva accedere per l'accensione di polizia individuare in tal senso vengono già allora costituite convenzioni Collina le Assicurazioni Generali alla Ras
Altrettanto significativo è che fra le prestazioni fosse compresa anche la disoccupazione involontaria continuativa per un periodo massimo di diciotto mesi
Come noto dopo la seconda guerra mondiale nel riassetto generale la previdenza obbligatoria anche l'INPDAI diventò un ente di diritto pubblico con la legge novecentosessantasette del cinquantatré che richiede appunto questa natura i loro
Identificò come eroe regine sostitutivo di quello generale dell'INPS
Ho fatto questi brevi cenni storici per sottolineare come l'autorità mia previdenziale è stata da sempre un elemento caratterizzante la figura e l'identità del dirigente
E come da sempre la categoria abbia costantemente stanno mente difeso il proprio istituto contro tutti i numerosi insidiosi tentativi tuttora in atto di omogeneizzazione confluenza nell'INPS tuttora in atto perché soltanto dell'altro ieri l'approvazione da parte del Parlamento
Dell'articolo quindici della collegato alla finanziaria che prevedeva che prevede l'esclusione dall'omogeneizzato nell'incedere ginnica pretesa era un comma che era stato eliminato a con una azione
Un po'di pirateria nell'ambito della commissione bilancio che il governo ha ripristinato il suo testo originario non avendo posto la fiducia sull'articolo quindici quindi proprio l'altro giorno è stata ripristinata questa in Parlamento nel voto del Parlamento a questa specificità dei regimi autonomo
Se l'autonomia previdenziale di alcune categorie
Di lavoratori del tutto peculiari come l'esempio dirigenti giornalisti magistrati professionisti una condizione indispensabile
Ai fini della loro garanzie di libertà e autonomia professionale e se attraverso il pluralismo previdenziale si riconosce il pluralismo dei valori e dei soggetti che compongono la società
è del tutto evidente che questo non può avvenire a scapito di un valore altrettanto significativo qual è quello rappresentato dalla solidarietà fra tutti i componenti dello staff della società civile
Questo dovere di solidarietà convinta la nostra categoria la sempre adempiuto su vari fronti
In primo luogo sul fronte fiscale laddove la progressività delle aliquote ci pone tra le posizioni di testa nella graduatoria dei contribuenti
Sul fronte più strettamente previdenziale là dove il nostro istituto non solo verso uno specifico contributo di solidarietà all'INPS ma attraverso i cosiddetti oneri impropri che gravano sulle retribuzioni dei dirigenti vengono garantite ulteriori cospicue entrate più di mille miliardi l'anno al sistema generale gestito dallo stesso INPS
E non basta lo Stato non ha mai finanziato come è giusto che sia l'istituto di previdenza dei dirigenti lavoratori di retribuzioni più elevata ma al contrario
E ricorso agli enti autonomi tra i quali l'INPDAI per finanziarsi cospicuamente mediante prelievi forzosi ricorderete tutte le battaglia purtroppo persa nei confronti del governo sul prelievo forzoso del venticinque per cento dei contributi
E pesanti vincoli sul patrimonio mobiliare ed immobiliare
Potrei continuare
Contributi sanitari che gravano su una propria senza ipocrisia assicurate relative prestazioni e che quindi una assumono sostanzialmente la natura di ulteriori oneri tributari impropri ma credo che questo basti a dimostrare come concretamente i dirigenti italiani adempiere da sempre più cospicuamente all'obbligo della solvibilità valore chi più solennemente affermato una carta cos'
E doverosa adesso questo punto parlare un po'la privatizzazione che è un concetto che noi come categoria diamo strettamente correlato a quello dell'autonomia previdenziale
La legge finanziaria nel novantatré da Verdi lega al Governo di privatizzare gli enti pubblici di previdenza che non usufruiscono di finanziamenti pubblici con garanzia di autonomia gestionale organizzativa amministrativa e contabile
Fermo restando le finalità istitutive ed obbligatori iscrizione e contribuzione degli appartenenti alle categorie di personale a favore dei quali esse risultano istituiti
A noi giornalisti sembrava molto chiara la volontà del legislatore
Citerò spesso i giornalisti in questo perché di questi enti che Previti Zahri due indicando più le somiglianze sono vinte dai libici sono giornalisti dirigenti sono entrambi lavoratori dipendenti
Est
E i due fondi sono gli unici del gruppo fondi sostitutivi
Dell'INPS gli altri fondi professionali hanno altre caratteristiche ecco dicevo a noi sembrava chiara lì la volontà del legislatore non così dev'essere stato per il governo Ciampi per alcuni ambienti ministeriali in particolare del ministro
Allora in carica ma anche direi dell'attuale governo delle attuali ambiente che perché poi i funzionari ministeriali nel tempo candele ministri ma i funzionari ministeriali restano sempre gli stessi
Ecco paradossalmente era stata preparata come sapete una bozza di decreto delegato che di fatto connotava in senso ancor più pubblicistico gli enti pubblici da privatizzare
Assimilandolo in tutto e per tutto all'INPS e sottraendole alla gestione dei rappresentanti delle categorie interessate con l'affidamento la gestione medesima esponenti ministeriali
La prima protesta le categorie e tra questi in particolare la nostra pieno periodo elettorale forse questo punto di vista questo c'è stato di aiuto è riuscito a bloccare il tentativo
Ma le resistenze degli ostacoli e un vero proprio ostruzionismo sono continuate anche con il nuovo Parlamento e con il nuovo governo
A causa di tale ostruzionismo l'emanazione del decreto delegato per la privatizzazione ha avuto un iter laboriose contrastato
Con esiti certo non soddisfacenti su alcuni era di Manta spetti che almeno a nostro giudizio si appalesa noi legittimità evidente eccesso se in una rilettura violazione della delega attribuita dal Parlamento
Visse mi riferisco in particolare
A quelle nome del decreto che impongono agli enti privatizzati una riserva legale non inferiore a cinque novità dell'importo delle pensioni in essere
E che Rick riconoscono gli iscritti agli stessi enti l'opzione per l'iscrizione all'INPS entro un anno dal primo gennaio novantacinque contro asprimento la posizione assicurativa maturata
Laddove l'imposizione di serve che non siano quelle strettamente necessarie già esistenti per fronteggiare eventuali del tutte momentanee situazioni di difficoltà
A regimi previdenziali retti dal sistema a ripartizione un non senso poi quell'equilibrio strutturale di tali regimi deve essere dato dall'equilibrio di Bilancio
Annuale consistente nel pareggio fra entrate e uscite e non illusoriamente garantito da riserve di qualche annualità che giammai possono superire a squilibri strutturale quei capitali e la garanzia del rapporto tra contributi e prestazioni
E non può essere certo una riserva a garantire le prestazioni da questo punto di vista
Viceversa proprio l'obbligo ricostituire queste siffatte illogica Riserve può diventare esso stesso un decisivo fattore di destabilizzazione dell'equilibrio di bilancio dovendosi distrarre cospicue risorse ai fini istituzionali che quello del pagamento le tensioni per immobilizzarlo i in inutili riserva tant'è vero che l'illogicità illogicità e la vitalità manifesterà a disposizione hanno fatto nascere malizioso supposizioni circa la reale intenzione degli autori della disposizione stessa che poi sono quelli che hanno sempre osteggiato il continuo costeggiare la privatizzazione
Di avvelenare quest'ultima con una pillola letale
Le medesime su supposizioni sono giustificate anche dall'opposizione all'iscrizione all'INPS
Tale possibilità di fuga verso l'ignoto vista la situazione e le prospettive dell'INPS oltre che illogica alberi tra arie non siamo sicuri che tra i dirigenti ce ne saranno ben pochi
Che opteranno da questo punto di vista anzi noi sappiamo come i nostri colleghi dirigenti di altri settori che vedo qui anche oggi presenti in sala
Chiedano che di poter confluire in un unico ente la previdenza me ne farò dopo
Questa non la consideriamo una violazione di legge replica quest'ultimo infatti prevedeva espressamente prevede espressamente la conservazione della obbligatorietà di iscrizione agli enti privatizzati
Obbligatorietà che si deve valere per gli scritti futuri a maggior ragione deve valere per dj scritti appare per dunque indispensabile una nuove urgenti iniziative legislative l'attuale governo che riporti logica buonsenso restituisca legittimità un provvedimento adottato dal precedente governo
Spesso con un animo sì sperato ognuno doverosa realizzazione la volontà del Parlamento ed elegante bensì volto lo svuotamento e per alcuni aspetti come quelli appena prospettati al vero e proprio stravolgimento di tale volontà
La nostra battaglia per la privatizzazione si abbia un caro vien chiaro non è il frutto di una scelta una preferenza ideologica
Ma è stata e sarà la battaglia di sempre la categoria per la salvaguardia dell'autonomia del proprio regime di previdenza
Autonomia che non è un privilegio un fattore in favore elargito graziosamente da qualche potente di turno come siamo abituati a pensare di mago che populistica tale autonomia si oppongono tenacemente avvezzi come sono state come sono il privilegio e favori
Ma che al momento una delle espressioni più significative della specialità e piccoli Anita e quindi dalla ragion d'essere della categoria
A questo proposito sin dal settantadue la Corte costituzionale in sede di verifica delle legittimità dell'esclusione dei dirigenti della normativa di tutela sui licenziamenti individuali ed è l'esclusione da altre norme poste a garanzia di operai e impiegati ha costantemente ravvisato quale preminente segno distintivo di tale specialità e peculiarità
Insieme con l'esistenza di un'autonoma e specifica contrattazione collettiva l'esistenza di un'autonoma e specifica forma di previdenza obbligatoria
Dovendosi considerare a questo fine dirigente dell'industria magna pars dell'intera categoria
Bisognerebbe dunque anziché a tentare di modi più disparati continuamente insidiose lamentata l'autonomia porre subito mi intimano in coerenza con la ricordate costante giurisprudenza della Corte costituzionale ma anche dalla Corte di Cassazione
Nonché in attuazione del principio di concentrazione in un unico istituto delle funzioni
In materia di previdenza per categorie omogenee principio contenuto proprio nella legge finanziaria del novantatré quella che diede origine alla privatizzazione a iniziative sul piano legislative atte a realizzare detta concentrazione nell'Inter dai per quanto riguarda tutta la dirigenza questa è una domanda che nasce all'interno di tutta nostra confederazione tutti i nostri colleghi gli altri settori sono concordi abbiamo in questo senso impegnato e stiamo impegnando le forze imprenditoriali da Confindustria Confcommercio
Alle assi credito all'aria perché tutti si spinga nella stessa direzione
Sì fattami Duns misura da realizzarsi secondo una disciplina che faccia salvi gli interessi degli scritti degli scriventi è ormai indifferibile
Così come non solo la Sendai manca appunto la ci dà le maggiori organizzazioni datoriali sostengono se si vuole effettivamente preservare garantire la specialità e l'autonomia di unitarietà della categoria
Localmente intesa e se si vuole effettivamente dominare un grave spesso insormontabile ostacolo alla mobilità intersettoriale della stessa categoria
Mobilità che può risultare determinante per favorire l'occupazione l'interscambio di capacità esperienza e culture professionali ed a cui l'economia nazionale la stessa amministrazione pubblica possono indubbiamente trarre benefici e vantaggi ragguardevoli
Ho sottolineato in precedenza le principali cause della crisi del sistema previdenziale ripartizione
Ma se sull'analisi tali crisi di Air come sostanziale diffuso consenso sulle soluzioni invece si registrano forti contrasti
Spesso però occorre dirlo tali contrasti appaiono più frutto di pregiudiziali difesa a oltranza di principi ideologici o di difesa altrettanto oltranza di interessi a volte di pregiudizi privilegi del tutto particolari ed entra Dicati
E siccome spesso e a sproposito la parola privilegio viene usata per connotare trattamenti medio-alti o che comunque si elevano rispetto a quelli generalmente applicati ritengo necessario ribadire che per privilegiate debbono correttamente intendersi tutte quelle erogazioni che prescinde da loro entità non hanno alcuno hanno scarsa correlazione con requisiti di età
Di anzianità contributiva e soprattutto di donne i versamenti contributivi
E dopo ed è proprio partendo da questa corretta accezione la parola privilegio in assoluta coerenza con le analisi formulate sulle ragioni della crisi del sistema e le partizioni che la Sendai come supporti di autorevoli e indipendenti studiosi ben prima degli odierni provvedimenti legislativi che tanto fanno discutere
Ha messo a punto le linee strategiche di riforma della previdenza obbligatoria con particolare riferimento a quelle di categoria ma con facile estensibilità anche al sistema generale
Queste linee possono essere così riassunte
E l'abbiamo prospettate nella dialogo con lei al Governo a cui abbiamo partecipato come confederazione come CIDA
E sono appunto queste che vado molto rapidamente sinteticamente legge accelerazione dell'aumento dell'età minima per la pensione di vecchiaia fino al sessantacinquesimo anno
Mantenimento della pensione inseguita quale insostenibile strumento di flessibilità del mercato del rapporto di lavoro in specie per la categoria come quella di licenziare
Prive di tutele reale e legale in caso di licenziamento e priva di ammortizzatori sociali come cassa integrazione ordinaria o straordinaria utilità in mobilità
Disincentivo negazione dell'esercizio in età ancora giovane il diritto alla pensione di anzianità delitto conseguibile dopo trentacinque anni mediante coefficienti di abbattimento dell'importo di tale pensione in relazione alla distanza dell'età di percepimento dalle dall'età minima per la pensione di vecchiaia poi efficienti peraltro che interattiva effettiva anzianità contributiva maturata il tema sintesi noi siamo stati tra quelli pochi che hanno sostenuto la necessità di introdurre qualche modifica al sistema della pensione di anzianità con disincentivi e incentivi non ritenevamo per esempio corretto trattare non lo stesso modo
Avendo le stesse età lavoratori che hanno un'anzianità contributiva diversa tra i trentacinque e i quaranta anni quindi questo potere sono sistemi potrebbe essere un sistema che mitiga l'attuale scontro in atto su questo punto
Possibilità di cumulo della pensione di anzianità con redditi di lavoro di assoggettamento di tali eredita una ridotta contribuzioni di solidarietà in favore dell'ente previdenziale che eroga la pensione tra vita questa proposta dal facemmo già lo ricordo perfettamente
Al governo Amato il ministro lavoro da loro Cristofori la loro non se ne fece nulla mi pare che esclude cioè su una proposta che l'attuale governo ha preso
E ha valutato diversamente
E qui valenza fra tetti pensionistici tetti contributive graduale e progressiva riduzione dei coefficienti di rendimento anni stabilendosi per l'Intertoto obiettore attizzato il l'obbligo di ridurre i propri coefficienti qualora più alti rispetto a quelli dell'INPS in maniera proporzionale alla riduzione prevista per il sistema generale
Sapete che non ho nessuna riserva essere franco soprattutto con i colleghi che ho l'onore di rappresentare evidente che anche nel nostro sistema INPDAI che è un sistema a ripartizione esistono problemi di equilibri finanziari
è evidente che dovremo probabilmente ma in autonomia rivedere anche noi i rendimenti se morissi modificheranno quelli del sistema generale potremo modificare anche i nostri tenendo presente che la legge stabilisce questa correlazione
Progressiva elevazione dell'anzianità contributiva minima per operare gratuitamente ricongiungimenti di posizioni assicurative e determinazione di un limite massimo di anni raggiungibili riconducibili gratuitamente
Perequazione automatica annuale delle pensione secondo gli andamenti del corso la vita in base agli indici Istat su questi noi fummo fin dall'inizio come come Cina molto
Insieme a tutti gli altri molto decisi la perequazione automatica al poiché i pensionati non hanno nessun altro elemento non hanno più i rinnovi dei contratti va mantenuta al tasso reale inflazione come sappiamo in molte altri Paesi europei Germania compresa
Esiste addirittura raddoppia dinamica alla tasso d'inflazione e alla dinamica delle retribuzioni evidente che peraltro questo è collegato direttamente alle condizioni economiche del Paese
Vi è poi per i dirigenti l'ormai insostenibile problema degli oneri impropri TBC enormi Gescal assegni familiari che deve trovare la soluzione tutto questi insieme fanno l'undici e trentatré per cento
Di gravame sulla retribuzione del dirigente
Non è ammissibile e sopportabile oltre infatti che come ho già rilevato più di mille miliardi l'anno vengono fatti pesare sul costo del lavoro dirigenti e sottratti alla categoria senza che essi ne tragga alcun beneficio
Gli effetti sono duplici da un lato di avere elevato in maniera rilevante il costo del lavoro come di tutti i lavoratori dipendenti ma in particolare anche del lavoro diligente dirigente questo
Rappresenta un meccanismo che blocca in molti casi soprattutto nella media e piccola impresa la diffusione la presenza di capacità manageriali
Dall'altro è un onere che grava su una categoria senza nessun ritorno in un momento in cui anche il nostro sistema previdenziale ha necessità di adeguare le prestazioni contributive
In altri termini se l'aliquota di versamento all'Inter dai effettiva oggi dell'intorno al venti
Ventitré cinquanta ventiquattro per cento
Quella dell'INPS del ventisette e rotti per cento in realtà al confronto non è omogeneo all'INPS vanno aggiunti il dieci per cento di oneri impropri che in realtà danno vengono usati per il fondo lavoratori dipendenti quindi dall'utilità effettiva in questo momento all'INPS è dell'almeno del trentasette per cento e sappiamo non essere un'aliquota di equilibrio il raffronto tra Inter dai e INPS in termini di quote contributive oggi è
Ventiquattro contro trentasette trentotto per cento
Questa impropria surrettizia imposta sui ventisette se aggiungere imposte vere e proprie lo specifico contributo insolita che pedali versa all'INPS
Con loro fossero istituite almeno in parte alla disponibilità dei soggetti operati consisterebbe presente le istituzioni di una specifica e temporanea in grinta disoccupazione per i dirigenti
Commisurata le controlla retribuzioni contrattuali stesse gestite punta dai in enologia come con quella gestita dall'INPS si per i giornalisti
E infine come pure o prima rilevato
L'esigenza indifferibili trasformare l'Inter Dainelli unitario e unico ente previdenziale per tutti i dirigenti indipendentemente dal settore di appartenenza dell'impresa o dell'ente alle cui dipendenze i dirigenti prestano la propria attività
In materia tra l'altro ci sono c'erano state sentenze della Cassazione a Sezioni Unite
Su quello che era l'inquadramento dei dirigenti coprono il terziario e c'è una recentissima sentenza della Corte nazionale che invita il legislatore ha in rientrare su questo tema e a definire in maniera più precise quello che l'inquadramento delle aziende del terziario
Sono sul assolutamente convinto del fatto che un efficace manovra di contenimento della previdenza obbligatoria ripartizione deve essere attuata in contestualità con misure di sbloccò e di vera ed effettiva incentivazione della previdenza complementare a capitalizzazione
Solo così infatti potranno essere credibili e socialmente accettabili in parte ecco in particolare delle generazioni più giovani i sacrifici che soprattutto queste generazioni dovranno sopportare per il futuro sul versante della previdenza obbligatoria ripartizione
Ciò ha una ragione a maggior ragione per il fatto che le suddette generazioni saranno chiamate per un periodo di tempo non breve dieci quindici anni a farsi necessariamente carico dei maggiori oneri contributivi indispensabili da un lato per finanziare le pensioni a ripartizioni
Delle generazioni più anziani e le proprie e dall'altro per finanziare i trattamenti complementari a capitalizzazione per se stesse dovendo integrare progressivamente prepara lei progressivamente ridotti pensioni obbligatorio a ripartizione
Il passaggio del suo sistema misto evidente non si fanno tutti contabile se bisogna passare da un sistema all'altro ci sarà una generazione di mezzo perché dovrà
In qualche modo finanziare questa questo travaso
Esclusivamente in questo modo sarà possibile dar vita in concreto a quel sistema misto ripartizione capitalizzazione che quasi unanimemente ritenuta l'unica soluzione praticabile
Ecco allora la necessità anche se indifferibile per l'attuale Governo e per il Parlamento
Di porre mano con urgenza una radicale revisione della vigente disciplina normativa della previdenza complementare
Disciplina che tradendo anche in questo caso i principi e i criteri contenuti nella legge di delegazione anziché realizzare incentivi a favore di tali previdenza introdotto penalizzazione a carico della stessa soprattutto sul piano tributario
Cosicché uno strumento legislativo l'incentivazione stato disinvoltamente sciaguratamente trasformato un intervento finalizzato all'incremento del gettito fiscale
Incremento che poi non c'è stato presente c'è motivo che le forme di previdenza complementare esistente sono state bloccate e quelle nuove non sono mai nate là dove ancora una volta ha dimostrato che chi troppo vuole nulla stringe
Si tratta dunque di riprendere al più presto senza meschine poco lungimiranti furberia il cammino interrotto
L'indicazione per questa ripresa sono l'obbligatorietà di iscrizione di contribuzione a forme di previdenza complementare a capitalizzazione
Costituite regolate dalla contrattazione collettiva l'esclusione dei fondi pensione così costituiti regolati da qualsiasi imposte tassa data la loro natura di soggetti non economici alla stessa stregua degli enti previdenziali obbligatori
Regime di sospensione di imposta applicata i contributi dovuti sui latifondi entro un limite massimo percentuale annuo della retribuzione
Assoggettamento delle prestazioni pensionistiche complementari allo stesso regime fiscale previsto per le analoghe prestazioni assicurative
Eventuale utilizzazione affidata alle decisioni alla contrattazione collettiva delle quote in tutto o in parte del Tfr maturande a scelta del lavoratore per il finanziamento in tutto o in parte delle contribuzioni a carico dello stesso lavoratore destinate la previdenza complementare
Eventuale previsione di forme di garanzia dei trattamenti pensionistici comprendente
Volendo concludere
Per tutto quanto sin qui ho esposto appare evidente che i dirigenti d'industria non si sottraggono certo
A mettere in discussione un pilastro storicamente consolidato da proporre i pilastri di tristi tempi sui giornali si parla da riforma sempre parlano dei tre pilastri mi sembra già una scorrettezza
Essendo il terzo pilastro quello dell'assicurazione individuale lo chiamerai pilastrino e forse i pilastri sono due sostanzialmente tenendo presente che ce n'è uno grossissimo è il pilastro della previdenza ripartizione che oggi regola
In maniera esclusiva otto tale la previdenza e c'è un pilastro della previdenza complementare a capitalizzazione che dovrà via via cresce
Ma parlare già oggi in termini omogenei di tra i pilastri mi sembra una forma abbastanza sicure
Naturalmente su un tema così complesso e delicato
Non abbiamo la pretesa di aderire offrire ricette già preconfezionate valida in assoluto siamo pertanto disponibile a nostra volta riceve contributi a confrontarci con tutti
Siamo convinti che come la retribuzione anche la pensione non è una variabile indipendente se è strettamente correlata alle condizioni economiche complessive del Paese
Una riforma previdenziale che si proponga come obiettivo di mantenere le prestazioni pensionistiche complessive commisurate in qualche modo a livello le retribuzioni alla quantità di contribuzioni
Dipenderà in larga misura dello sviluppo economico futuro in particolare dalla situazione complessiva dell'occupazione del tasso di crescita del credito
Ma evidente fin d'ora che bisogna trovare un nuovo modo di adeguare le pensioni alla dinamica delle retribuzioni
Per queste ragioni è altrettanto lecito è ragionevole pensare che la SITA siffatta trasformazione non può che essere graduale nel tempo
Adesso deve accompagnarsi una ridefinizione delle regole che governa le finanze dello Stato sociale
Diventa prioritaria allora la trasformazione del regime fiscale che più equamente ripartisca gli adempimenti impositivi e che si faccia carico di considerare in modo diverso il risparmio previdenziale il reddito pensionistico
Con le previsioni da adeguati incentivi fiscali sul lavoro spostando la tassazione come più volte ha sostenuto e non siamo d'accordo con lui l'attuale ministro delle Finanze Tremonti spostare la tassazione dalla loro e dalle persone sulle cose e sui consumi
Lo attendiamo al varco per la verità su questa riforma della legge fiscale
Per quanto ci riguarda una cosa deve essere certe abbiamo avuto sino ad oggi abbiamo siamo nelle condizioni di avere per il futuro ha tutte le carte in regola per un'autonoma e autosufficiente previdenza di categoria ripartizione a capitalizzazione
Natale naturale riflesso della specialità peculiarità e autonomia della dirigenza nel quadro di una società che pur nel rispetto di giusti e adeguati valori severità voglia essere davvero essere libera aperta pluraliste grazie del
Grazie al dottor Losito per la lucida ed esauriente esposizione
Seguendo l'ordine diamo la parola al professor Daniele Pace il quale ha bisogno dalla
Il giorno io ringrazio innanzitutto va semmai per l'opportunità
Dato svolgerà qualche riflessione con voi
Sui problemi del sistema previdenziale italiano mi scuso in anticipo per gli effetti devastanti deve già nella Finanziaria hanno procurato non soltanto ad alcuni dei funzionari italiani ma anche qualche relatore per produrlo cambiare qua e là
Per aggiornare diciamo qualche valutazione in seguito alle diverse opinioni del Parlamento rispetto al governo
E anche perché la fretta arreso della il terzo che avete pieno di di refusi
Il sistema pensionistico italiano indubbiamente in crisi
Organismi internazionali come l'OCSE e la Banca mondiale
Istituzioni italiane come Limp se la Ragioneria generale dello Stato e in verità anche qualche centro di ricerca privato CER Prometeia
Sono tutti concordi alle nel delineare che l'Italia è attualmente e soprattutto in prospettiva il Paese sviluppato con il maggior debito previdenziale
La crisi dei sistemi previdenziali è un evento che colpisce tutti i Paesi industrializzati
Infatti l'aumento dalla speranza di Vidal pensionamento il restringimento della base contributiva dovuta alla disoccupazione tecnologica sono due ineluttabili inarrestabili fattori dirompente
In Italia questi due fattori producono affetti che sono aggravati dalla non ancora completamente raggiunta maturazione del nostro sistema pensionistico
Dallo spostamento dei contribuenti verso i settori con più bassa a di quella contributiva segnatamente i lavoratori autonomi
E da un elevato numero di pensioni erogate
Il combinato disposto di fattori generali di crescita della spesa della peculiarità del nostro sistema e che la spesa pensionistica italiana è cresciuta più di quella media
Dell'Unione europea nel periodo mille novecentottanta mille novecentonovantadue con riferimento a ogni possibile indicatore significativo se voi guardate la tavola uno che avete
Allegata al mio mio pay per
Vede che ad esempio la spesa percentuali la spesa pensionistica in percentuale della spesa sociale complessiva
In Italia va dal stessa
Cinquantatré settantacinque del mille e novecento novantadue e questo significa che la nostra quota di spesa sociale dedicata alle pensioni cresciuta più della media europea partendo già da livelli sensibilmente più elevati
Lo stesso vale per quanto riguarda le per le percentuali le correnti sono andiamo a vedere di quanto è variata in lire la spesa pensionistica italiana troviamo che soltanto nel mille novecentottantaquattro aumentata meno che nella media cioè e che nei miei novecentonovantadue l'ultimo anno per cui si hanno dati internazionalmente comparabili
A fronte di una media comunitarie del nove trentacinque per cento abbiamo un valore del tredici e trentatré per cento per l'Italia cioè oltre quattro punti percentuali di aumento in più in un solo anno
Ma forse la cosa più più interessante il dato in percentuale del PIL
Nel mille novecentottanta la spesa pensionistica italiana contava per l'undici punto trentacinque per cento del PIL in confronto al dieci ottantanove per cento della media europea nel novantadue questi dati sono diventati i seguenti
Sedici punto otto per cento di PIL per l'Italia
E dodici punto ottantasette di PIL per la media europea
Sono dati che credo esprimono al di là di ogni ragionevole dubbio una tendenza alla crescita che non mostra nessun segnale di arresto nella spesa pensionistica italiana e soprattutto nella crescita del differenziale
Dalla spesa pensionistica italiana e la spesa pensionistica dei nostri partners e concorrenti dell'unione europea
La consapevolezza di questa grave crisi immediate soprattutto prospettica come ricordavo il sistema pensionistico italiano è cresciuta nel nostro Paese
E a partire dal mille novecentonovantadue i governi della repubblica hanno intrapreso un cammino di contenimento dei flussi di spesa per pensioni
Qui c'è da dire una cosa si è parlato molto in questi mesi e ne ha accennato anche il presidente Losito e la sua relazione al tema della separazione tra assistenza e previdenza
Ora con un sistema pensionistico che è spurio nel senso che si basa per metà su una logica di tipo assicurativo per cui le pensioni sono più o meno collegate ai contributi versati
E per una parte crescente sì e diventato invece un sistema di sicurezza sociale anglosassone in cui la spesa per pensioni viene finanziato da sempre di più con trasferimenti a carico del bilancio pubblico ecco in un sistema siffatto è molto difficile
Capire con certezza che cosa sia assistenza che cosa sia previdenza e tuttavia operazioni come quelle che qualcuno tenta dicendo che eliminando dalla spesa pensionistica le integrazioni al minimo e quant'altro
L'intesa sarebbe in equilibrio sono secondo me da un punto di vista logico anche da un punto di vista teorico profondamente sbagliata basti ricordare che le stesse compagnie di assicurazione offrono dei rendimenti minimi garantiti alla Accor insomma coloro i quali versano dei premi
E si potrebbe dire che il corrispettivo dell'integrazione al minimo sono tutti quanti soldi che l'INPS Drakken incassa per tutti quelli che non raggiungono il requisito minimo di anzianità contributiva a questi soggetti i soldi non vengono mai restituiti
Insomma andando a fare dei conti abbastanza grossolani viene fuori che anche una separazione rigorosa dall'assistenza e previdenza non mette in discussione la crisi dei sistemi pensionistici ed in particolare di quello italiano d'altro canto darebbe ben strano se così fosse perché la crisi fondamentale di un sistema pensionistico e dato dall'invecchiamento progressivo della popolazione dallo squilibrio tra contributi versati e prestazioni ricevute
E su questo la separazione tra assistenza e previdenza non ha niente a che vedere quindi come dire è difficile sostenere che con la separazione l'assistenza e previdenza che pure va perseguita
Ma per ragioni di democrazia politica nel senso che le spese assistenziali debbono essere approvate o censurare nel momento elettorale e non per ragioni diciamo di di riconquista di equilibrio dei conti previdenziali
Ecco dicevo questo l'operazione che va fatta ma non mi pare assolutamente sufficiente per riequilibrare il sistema previdenziale
Anche qua per rimanendo sulla crisi del sistema previdenziale una l'unica considerazione che svolgerò invece sull'INPDAI
Ne svolgerò solo una di considerazione perché purtroppo i dati che limpida e mette a disposizione sono come dire necessita di un qualche affinamento prima di poter essere utilizzati per fare delle previsioni di lungo termine affidabili
Quello che risulta comunque da queste informazioni e che naturalmente come tutti i sistemi a ripartizione anche l'INPDAI Sigue il percorso di crisi
Del dell'INPS certamente in forma assai meno drammatica e soprattutto diversamente dall'in sé non ha drammatici problemi di cassa
I problemi risulta invece essere problemi di equilibrio intertemporale dei conti e quindi le misure
Che dovrebbero a mio modesto avviso insomma essere adottate per riportare limpida Haynes su un sentiero di equilibrio di lungo periodo sono misure che non dovrebbero tanto essere tese
A ridurre le uscite immediate quanta riequilibrare il rapporto tra contributi dei lavoratori attuali e prestazioni future cioè le prestazioni che lavoratori di oggi dovranno ricevere dall'Inpdap
Quindi il suggerimento a limpida e Dino scopiazzare diciamo le misure che il governo impone all'insetto Geri mento modestissimo per il governo Prodi non imporrà limpida in misura che possono essere adatte per di massima che potrebbero risultare del tutto inadatte invece per
Per l'impresa
Nestore proseguire con abbastanza brevemente insomma un qualche altra considerazione
Come come i governi della repubblica hanno cercato di affrontare la crisi del sistema previdenziale che abbiamo visto esistere essere grave essere prospetticamente aggravante si e soprattutto come non essere minimamente messa in discussione dalla separazione tra assistenza e previdenza c'è quindi la necessità di intervenire come come sono intervenuti i governi della repubblica fino a questo momento
Gli interventi più significativi ma non come dire tutti necessariamente condivisibili sono stati fatti dal governo Amato con la annota riforma Amato del pensione le misure sono state l'innalzamento in verità assai lento
Dell'età pensionabile il calcolo della pensione sull'intera vita lavorativa per i neo assunti e la deindicizzazione dei salari rispetto alle delle pensioni scusate rispetto ai salari
Con la legge finanziaria del novantatré Ciampi ha confermato queste misure ed ha aggiunto la prima penalizzazione delle pensioni di anzianità riservata ai dipendenti pubblici
Con l'obiettivo di contenere il fenomeno delle cosiddette pensioni belli
Con la finanziaria del novantaquattro attualmente in discussione il governo Berlusconi ha esteso la penalizzazione delle pensioni anzianità a tutti i dipendenti pubblici e privati
Ciò è stato fatto correlando la penalizzazione al tre per cento annuo non più alla distanza intercorrente dall'anzianità contributiva maturata e i trentacinque maturato appunto e i trentacinque anni di anzianità contributiva del fondo pensione alle dipendenti ma commisurando la penalizzazione alla distanza intercorrente dall'età anagrafica
All'atto del pensionamento d'anzianità e l'età per il pensionamento di vecchiaia pro-tempore vigente è quella che sarà di sessantacinque anni per gli uomini di sessanta per le donne nel due mila due
Il governo Berlusconi ha poi aveva inasprito a partire dal novantasei
Come dire la deindicizzazione
Sulle la denigrazione delle pensioni rispetto ai prezzi qui Igor insomma il Parlamento ha modificato questa norma quello che succederà al Senato non si sa forse vale la pena di attenersi nell'analisi contabile a quello che il governo ha promesso col collegato perché se corriamo dietro ad ogni singolo emendamento non non ne usciamo più
C'era poi la previsione di abbattere all'uno e settantacinque per cento il tasso di sostituzione il tasso di rendimento per ogni anno di contribuzione a partire dal mille novecentonovantacinque
La ratio di questa norma che ha riservato a tutti coloro che arrivano più di quindici anni di contribuzione al trentuno dicembre novantadue era quella di riequilibrare la posizione relativa tra assicurati giovani e meno giovani all'interno del sistema pensionistico perché una delle conseguenze i provvedimenti Amado che aveva fortemente penalizzato gli assicurati con minore anzianità contributiva rispetta quelli per i quali si era individuato un limite per la definizione di diritto quesito su quale voi Pasquale Sandulli insomma ci rallegra più avanti
Che era appunto quella dei quindici anni di contribuzione
Ora il Parlamento ha rimesso in discussione questa norma però non so la messa in discussione a metà dicendo che poi ogni cinque anni
A partire dall'aprile del novantacinque si faranno le verifiche singolare che le verifiche non possano essere fatte nel novembre novantaquattro insomma poi fare una verifica su un equilibrio che si dipana nell'arco di quaranta sessant'anni può essere fatto a non a me novantaquattro con l'avvio novantacinque questo risulta come di tutta evidenza chiunque no quindi è un problema come dire di tattica politica
Sul quale forse non vale neanche la pena di stare troppo a ragionare io vi presenterò adesso da qualche conto fatto sul fondo pensione lavori dipendenti dell'INPS che l'solo Fondo nel quale si disponga insomma di dati affidabili
Gli andamenti sono significative l'intero comparto nel senso considerando che il fondo pensione dipendenti dell'INPS contate circa il settanta per cento la spesa pensionistica e quindi quello che vale per questo fondo vale in realtà per l'intero sistema pensionistico
Qui cerchiamo di capire quali sono stati gli affetti di queste misure predisposte
Soprattutto di di quelle predisposte dal governo Amato gli effetti sono da un lato di contenimento della spesa e dall'altro di redistribuzione interno
Il grafico uno che provate
Sempre accluso alla relazione
Vita da vedere
Che la lingua di equilibrio
Scende fortemente dal quarantacinque per cento circa il trentasei per cento nel due mila quaranta
Nell'ipotesi di perequazione ai soli prezzi e nell'ipotesi di salari reali che crescono all'uno e mezzo per cento
Ora voi dovete ricordare che quando si fanno queste valutazioni c'è sempre la differenza tra diciamo una un andamento tendenziale della spesa è un andamento come dire della spesa programmatico a legislazione variata ora questa questo abbassamento dell'età contributiva dipende in modo cruciale dall'ipotesi fatta sul tasso di crescita dei salari
Nel senso che se i salari questioni polizza di crescere all'uno e mezzo per cento all'anno in termini reali scusate se noi avessimo supposti salari cresce al quattro per cento reale all'anno all'abbattimento dell'equilibro sarebbe a sua volta o più sostanziale e questo perché perché la misura di tutte quelle prese Damato
Che come dire ha effetti strutturali profondi è la deindicizzazione delle pensioni all'andamento delle retribuzioni
Io dico soltanto che al di là diciamo degli asset degli aspetti che io giudico personalmente iniqui di questa misura da un punto di vista redistributivo
Insomma anche lo stesso governatore della Banca d'Italia che certo non può essere accusato di un atteggiamento lasco nei confronti dell'euro e della finanza pubblica suggeriva che almeno la metà di guadagni produttiva dell'economia fossero riconosciuti anche ai pensionati ma il problema principale è che questo le misura politicamente non sostenibile in Italia per cui noi avremo il ripetersi di leggi per sanare le pensioni d'annata di interventi discrezionale da parte del governo che corrono il rischio di produrre più danni insomma dell'indicizzazione automatica delle pensioni e salari fatta inni su
Ragionevole quindi questo per dire che dal punto di vista degli equilibri futuri del sistema pensionistico italiano le proposte
Meglio le norme emanate dal governo Amato non lasciano impregiudicata la necessità di a di apportare ulteriori interventi correttivi all'andamento della spesa pensionistica
Le stesse considerazioni fatte pedali quell'equilibrio le trovate anche fatte per il prodotto interno lordo
Ma mi sembra che
Non non ci sia bisogno di ulteriori commenti esistono poi degli aspetti di natura redistributiva
Si dice sempre che il sistema pensionistico a ripartizione ma in verità anche quello a capitalizzazione in qualche misura costituiscono il frutto di un patto tra generazioni e tra soggetti diversi all'interno della stessa generazione
Di conseguenza il grado di certezza dei partecipanti al sistema rispetto al sistema sesso e credo di consenso che i partecipanti debbono esprimere rispetto a questo disse ma sono variabili assolutamente cruciale
Un sistema pensionistico esplode ed una società avanzata entra in uno stato di forte e pericolosa fibrillazione se diminuiscono il grado di certezza e soprattutto il grado di consenso
Sul sistema pensionistico sullo di certezza dirò dopo sul gol di consenso è evidente che questo è assolutamente correlato positivamente agli effetti redistributivi va il sistema precedente era un sistema che premiava le carriere veloci per esempio quelle con un tasso di crescita dei salari
Personali più elevato della media e premiava le carriere corte cioè era così un disincentivo alla permanenza all'interno del sistema previdenziale
Io ho dei forti dubbi personalmente che un sistema siffatto Possa determinare un elevato grado di consenso sugli effetti redistributivi comune come Sir Robin Hood rubasse ai poveri per dare ai ricchi insomma per usare un'immagine forse un po'abusata ma ma efficace
E le misure adottate dal governo Amato hanno da questo punto di vista peggiorato la situazione era sono visto qui a tediare con le davo Levanzo nel terzo lo trovare il campo di variazione tra la prestazione tra il tasso di rendimento interno minimo e quello massimo presenti all'interno del sistema pensionistico con per varie tipologie di soggetti liquida si rendimento interno sono sensi Mario è stato accresciuto dal governo Amato
Mentre invece l'obiettivo del sistema pensionistico dovrebbe essere quello di assicurare a soggetti che hanno ad esempio la stessa anzianità contributiva e la Sessa a retribuzione pensionabile prestazioni analoghe questo il Governo il sistema pensionistico ante riforma Amato e a maggior ragione in quello successivo la riforma Amato non lo garantiva e non lo garantisce
In più come abbiamo visto prima il combinato disposto di questi effetti redistributivi io giudico come dire indebolendo i il grado di consenso e la mancata il mancato raggiungimento dell'equilibrio di lungo periodo e il permanere di forti squilibri
Di Brembo io della finanza pubblica ha portato a ripetuti interventi sul sistema pensionistico tesi a ridurre il fabbisogno di cassa del settore statale
Ma naturalmente quando tra tutti noi sappiamo che il compito dei ministri del Tesoro renderà genere genero stato infausto in questo Paese perché devo far quadrare un cerchio che difficilmente difficilmente quadra
Per cui io e te li abbassa il fabbisogno come dire lavorando sugli scarti di emissione anziché sulle cedole insomma no quando si mettono i D dodici rilievi imposto fallare insomma si si spostano solo sotto la linea
Lei nelle ferrovie vanno fuori o dentro ciò però è un compito in grado ma
A un certo punto hanno scoperto però che il bilancio sul bilancio c'era più Poison c'era quasi niente da tagliare se non si aggrediva la sanità e previdenza
E qui sono stati fatti ripetute misure di intervento sul sistema previdenziale io non so più a giudicare siamo assai buone cattive tecnicamente ben fatto malfatte
Dico soltanto che l'effetto netto di questo e che la gente non ha più nessun dodici altezza circa le regole che presiedono ladro partecipazione al sistema previdenziale
Questo è l'aspetto più devastante di tutte quante le misure che sono state fatte non sono i tre o quattro sei o dieci mila miliardi che sono stati tolti ai pensionati
Dal punto di vista della collettività nel suo complesso l'elemento più drammatico e che ad un basso grado di consenso sul sistema pubblico se anche aggiunto una un bassissimo grado di certezza circa la tenuta delle regole
In altre parole si sa che si è obbligati a pagare ma non si sa perché cosa si è obbligati a pagare non si sa che cosa si riceverà al termine di questi di questo lungo periodo diversamente di contributi
Quindi anche qua per non farla troppo lunga insomma qualche proposta no perché poi il compito di Cavarzere Grillini e anche un po'di avanzare qualche erba modesta modesta proposta
Io qui verrà accenno brevemente io ritengo lo ritengono un certo numero di di anni e non sono il solo a ritenerlo per fortuna che l'unica strada percorribile e quella della costruzione di un sistema basato sull'equivalenza attuariale o sulla controprestazione si tratta in realtà di costruire un sistema a capitalizzazione simulata in questo Paese
Non la capitalizzazione vera di cui ci ha parlato il ministro Pagliarini nella scorsa primavera perché lì si pone un problema come dire matematico banale occorre che uno o più generazioni bagna il doppio
E occorre che le imprese anche la nel doppio e non soltanto gli scritti perché devono pagare le pensioni di quelli che sono andati in pensione con la ripartizione e costruire i capitali di copertura per le pensioni di quelli per le loro pensioni
è un'ipotesi questa totalmente de al di fuori della realtà
Nonostante coi della propaganda che la Banca Mondiale fa l'esperienza cilena si dimentica che li questo sistema sarà imposto con i carri armati e che poi questa è la verità vera insomma e mi sembra difficile da praticare in Italia una proposta di questo di questo tipo
E poi c'è da dire
Che anche il perseguimento della politica dei tetti contributivi e pensionistici è una politica che purtroppo non può essere perseguita in questo Paese perché i costi in termini di fabbisogno del settore statale
Di un tetto contributivo sono assolutamente insopportabili per il nostro funestato bilancio pubblico io ho avuto l'occasione di fare dei conti in sede diciamo di formazione della finanziaria qualcuno aveva proposto come dire un tetto contributivo
Anche un tetto contributivo abbastanza elevato e il Nord e la Verdi danza nel bilancio pubblico era in già nell'immediato nell'ordine alcune migliaia di miliardi anche se ci si fosse riferì soltanto ai nuovi assunti cioè non quindi lavorando anche su quelli già su quelli già iscritti accessioni obbligatorio
Quindi questo un sistema pensionistico siffatto cioè come dire che in qualche modo simula un sistema assicurativo privato nel modo di calcolo delle prestazioni ma che rimane invece un sistema a ripartizione nel meccanismo di finanziamento del sistema
Io sto facendo delle simulazioni come sono state fatte insomma poi se un giorno avremo modo di discutere più a fondo di questo riporterò vi porterò le cifre ma esso medico una per tutti
Una per tutte ecco questo è un sistema che consentirebbe due cose fondarsi tre cose secondo me importante la prima è quella di avere un sistema in equilibrio intertemporale è evidente che se uno prende dal sistema pensionistico esattamente quello che ci ha messo dentro il sistema in equilibrio per definizione da un punto di Center temporale
Ma secondo il secondo aspetto e che diminuirebbe la dispersione per le prestazioni più basse le prestazioni più alte ma badate bene in termini tasso di rendimento interno cioè i cui contributi versati da chiunque
Sarebbero capitalizzati al medesimo tasso non conduce da oggi a tassi molto diversi
Questo viene soprattutto da una misura che è l'abbattimento dell'importo medio di pensione in ragione della diversa speranza di vita del soggetto alle tra del pensionamento
Questo consente di avvicinare i tassi di rendimento interni dei contributi per tutti quanti i soggetti
Le prestazioni
Ma io direi su un dato un dato per per tutti un lavoratore che avesse quarant'anni di contribuzione a sessanta anni di anzianità potrebbe andare in pensione con il circa cinquantadue per cento dell'ultima retribuzione
Adottando come tasso di capitalizzazione
Una proxy del della variazione dei salari medi di fatto dei salari medi di fatto per i lavoratori dipendenti dei redditi da lavoro autonomo
Per i lavoratori i lavoratori autonomi non quelli dichiarati ma quelli risultanti dalla contabilità nazionale per evitare ovvie
Oggi comporta forti come dire minimizzati queste anche un sistema che avrebbe il vantaggio di disincentivare l'evasione contributiva totale parziale perché oggi molti lavoratori autonomi fanno il calcolo sul minimo cioè versano esattamente quell'ammontare dei contributi che gli consente
Di raggiungere una pensione integrativa al minimo
Con questo sistema ogni lira che viene messa dentro al sistema a il vanta viene restituita questo è un sistema che ha il vantaggio di non dover più innalzare in via amministrativa l'età età di pensionamento
Scusate perché perché se uno si prende esattamente quello che ha messo dentro al sistema può andare in pensione anche a cinquantacinque anni ho cinquantotto anni
Non non può andare in pensione in un qualunque momento perché ripeto questo sistema di riabilitazione simulata non ha riserve per cui c'è un problema di regolare come un rubinetto i flussi di pensionamento per evitare squilibri macroeconomici diciamo tra lavoratori che versano i contributi e pensionati che percepiscono le prestazioni ma certo un sistema che apre margini di flessibilità enormi per lavoratori e impresa
I prepensionamenti perché avvicina sarebbero più soltanto a carico dello Stato e quindi delle generazioni future ma sembra in larga misura carico ma anche Diliberto in Tione ma sarebbero meno drammatici la gestione la forza lavoro sarebbe una drammatica diventerebbe perfettamente lecito poter sommare reddito da pensione
E reddito da lavoro perché si continui perché la pensione esattamente il corrispettivo di quanto ciascuno avversato dentro dentro al sistema fa esistono vari vantaggi di un sistema di un sistema come questo
Un sistema come questo darebbe a tutti prestazioni intorno al cinquantadue per cento delle dell'ultima retribuzione ora per molti lavoratori questo questo una percentuale più bassa pensiamo soprattutto alle donne del pubblico impiego
Per molti no ad una percentuale più alta da un certo punto di vista quelli che oggi sono penalizzati da tetti no da cartiere contributive particolarmente lunghi perché sono costretti ad andare in pensione
E a sessantacinque anni
Ecco l'ultima parentesi le l'allungamento età pensionabile a sessantacinque anni mentre produce benefici in termini di cassa per l'effetto numero perché si riduce d'Alema di pensionati che ogni anno cioè dalla pensione produce effetti negativi nel lungo periodo perché è una mente queste persone vanno in pensione
Con anzianità contributiva maggiore e quindi percepiscono pensioni di importo unitario maggiore è dimostrato da molti studi che la lunga che l'innalzamento dell'età pensionabile migliora i conti nel breve periodo ma di pregio da fortemente nel lungo periodo
Quindi riguarda equilibrio un andamento a campana molto molto pronunciato si abbassa molto nel periodo in cui si passa da sessanta a sessantacinque anni ha poi aumenta fortemente in virtù delle più alte rate di pensione questo un sistema che non una richiedendo l'innalzamento obbligatorio dell'età pensionabile come dire tende ad eliminare anche questo effetto perverso
Di questa misura
E passiamo la previdenza complementare
Anche qua se noi garantiamo delle prestazioni che in media per i lavoratori italiani sono di circa il cinquanta per cento all'ultimo salario bisogna il sistema complementare sia in grado di poter erogare prestazioni che sono circa il trenta per cento
Dell'ultimo salario così da arrivare con i due pilastri a circa ottanta per cento e con il terzo pilastro pilastrino uno chiamare presidente a novanta cento centoventi la dipenderà dalle preferenze dei singoli dei singoli soggetti
La legge l'ordinamento italiano prevede già una legge sulla previdenza complementare ma una delle leggi come dire più controverse e contraddittorie della pur gloriosa storia italiana
Su questo terreno i centoventiquattro sa centoventiquattro ore una buona legge per quanto riguarda l'assetto normativo complessivo e per quel poco che ne capisco per quanto riguarda diciamo
I tratti giuslavoristi ci io li francamente non avrei nessun suggerimento da fare per cambiarlo ma mi sembra invece molto mal fatto per quanto riguarda il trattamento fiscale e per quanto riguarda la vigilanza
Sul trattamento fiscale anche qua non vi rileggo quello che ho scritto perché sarebbe troppo lungo ma cerco di sintetizzare sul trattamento fiscale non abbiamo che i contributi vengono da sei tre volte al momento del versamento c'è una tassazione per tutti quanti quelli che hanno aliquota marginale superiore al ventisette per cento
Nel senso che una detrazione d'imposta al ventisette per cento equivale ad una come dire deduzione dall'imponibile al ventisette per cento se un dirigente industriale a un'aliquota marginale del quarantuno per cento paga un'imposta implicito del quattordici per cento su ogni lira che versa alla previdenza complementare questo il primo la prima fonte di tassazione
Nel momento di costituzione
Della R&D eroe del capitale quando i versamenti vengono vengono messi a Meng vengono messi a frutto la intanto si paga l'imposta sostitutiva dodici e mezzo per cento quindici per cento dipende dalla tipologia di attività finanziarie
E su questo si paga anche su tutte sul montante quindi contributi già assoggettati a tassazione rendimenti già soggette a tassazione un'imposta patrimoniale
Al momento dalla prestazione in rendita
Questa prestazione da Stato al cento per cento quindi realtà vengono tassati dei contributi che sono già stati in parte tassati al momento del versamento e tutti tassati al momento della capitalizzazione sembra francamente troppo
E non sembra troppo soltanto a me ma sembra troppo tutti quanti gli operatori che infatti non solo non hanno promosso nuovi fondi pensione ma che hanno addirittura bloccato l'iscrizione ai fondi pensione che già esisteva
In un'economia di mercato il giudizio del mercato è il giudizio che vince quindi mi sembra che come dire il mercato abbia bocciato il trattamento fiscale del centoventiquattro
C'è poi l'imposta del quindici per cento io tecnicamente la reputo come dire un'imposta nulla nel senso che venne restituito con gli interessi quanto lo Stato preleva secondo me il cattivo affare lo fa lo Stato ma anche qua il mercato la ragione e la causa è convinto perché ha scarsa fiducia
Nello Stato che questi soldi non verrebbero mai restituiti e quando il mercato si convince di una cosa come l'insegna dell'economia come se quella cosa fosse vera per cui chi fosse il quindici per cento va anch'essa eliminati
Alla che bisogna capire quanto costa
Tutta questa tutta questa roba
Io ho fatto dei conti anche qua e ho cercato di Cindy ripetere insomma di simulare in Italia quello che è successo in in Inghilterra o in Inghilterra Leganza complementari come circa il quarantasei quarantotto per cento tutti quanti lavoratori
Gli ho fatto i volti di arrivare al sessanta per cento no in Italia lo vi sarete in quarant'anni anzi in sessant'anni al quarantotto per cento io ho fatto i voli di arrivare in vent'anni al sessanta per cento per i dipendenti e al settanta per cento per gli autonomi
Ipotizzando dei contributi sostanziali tali da arrivare al regime
Al dieci per cento più tutto il TFR questa roba costerebbe circa mille miliardi i media danno nei primi dieci anni passando diciamo dei cento miliardi del primo anno
A circa nove dieci mila miliardi del decimo anno
Mille miliardi non sono pochi
Ma non so neanche tanti di voi considerate che la riduzione e non l'eliminazione
Del trattamento contributivo dei lavoratori dei colpevoli diretti e quindi implichi tecnicamente la loro omologazione a quei lavoratori autonomi e non a quello dei lavoratori dipendenti frutterebbe senza battere ciglio oltre mille cinquecento miliardi
E che l'attività politica agostana del governo ce ne ha fatti perdere circa quindici mila interveniva gelida si interessa
Quindi come dire mille miliardi non sono pochi ma rispetto alle cifre a cui siamo abituati non possono certamente spaventare se la previdenza complementare viene considerata un obiettivo
Meritevole di tutela da parte dello Stato
Poi c'è il problema del TFR perché ne abbiamo visto qual è la scarsa convenienza del lavoratore a versare i soldi è un fondo pensioni tant'è che ne risulta da Conti che sono agevolmente si si possa agevolmente fare
Che conviene farsi un giardinetto di titoli pubblici amministrazione per proprio conto alla fine sarebbe un tasso di rendimento interno superiore a quello derivante dalla partecipazione a un fondo pensionistico
Quand'è che il lavoratore ci guadagna quando il datore versa anche lui dentro al fondo pensionistico ma il datore di lavoro che convenienze a versare soldi al fondo pensionistico
La norma dice che il datore può portarsi in deduzione dal reddito imponibile ai fini IRPEG e ILOR soltanto la metà del trattamento di fine rapporto smobilizzato
Questo significa che per avere una contribuzione paritetica con la quella che c'è oggi attualmente per il prenderai occorrerebbe smobilizzare circa il sessantasei per cento del TFR annualmente accantonato dalle impresa
Questa è una cifra cioè i due terzi del TFR quindi il cinque per cento del monte salari e all'incirca questa è una cifra che può essere ragionevole o addirittura aumentar bile per quelle imprese a più alta intensità di capitale che quindi pagano già minori contributi previdenziali obbligatori
Io per quelle imprese che hanno la capacità di sostituire questa forma spuria di autofinanziamento con nuovo capitale di rischio
Ma diventerebbe una norma scorsoio per tutte quante quelle in prese ad alta intensità di lavoro che quindi già pagano relativamente più contributi obbligatori
E per tutte quante quelle imprese che sarebbero costrette a finanziarsi soltanto con debito bancario per sostituire il Tfr che esce qualora non fossero già sottoposto a forma di azionamento d'equilibrio da parte del sistema bancario
Quindi dal punto di vista diciamo della stabilità finanziaria dell'impresa dello smobilizzo del TFR va visto e giudicato con grande cautela
Ma d'altra parte il TFR va eliminato come istituto se ne vogliamo che lo sviluppo evidenza complementare ci sia dunque che insomma qual è come si esce no da questo dilemma
Probabilmente rendendo obbligatorio Obizzo del TFR in un periodo di tempo molto lungo forse un decennio potrebbe essere un arco di riferimento ragionevole e cercando nel frattempo come dire di fare di portare tutto il sistema delle piccole imprese a poter essere a potersi finanziare con capitale di rischio
D'altra parte notate che se non nascono i fondi pensione i fondi chiusi rimangono lettera morta perché non c'è nessun intermediario finanziario che possano azionare mente acquistare le passività dei fondi chiusi per cui chi fa delle piccole imprese non si risolve se noi non facciamo i fondi pensione
L'ultimo problema sul quale voglio intrattenne con la vigilanza
Che se ne abbiamo detto che una riforma che dell'uso del TFR una riforma fiscale fa partire i fondi pensione ma l'assenza di vigilanza devo far morire i fondi pensione
I centoventiquattro da questo punto di vista è particolarmente lacunoso
Io sono contrario a forme di garanzia dei contributivi perché il Pension Benefit garanti Corporation degli serio in America e il fallimento nel senso che si è dimostrato di questo giudice non soltanto la Doria quello che più conta l'esperienza che qualunque forma di tutela o dei depositi bancari o della partecipazione dei soggetti ai fondi pensione
è un sistema che favorisce l'alea morale e quindi un sistema che destinato al fallimento
Meglio sarebbe come succede per ad esempio l'ordinamento bancario un'autorità di vigilanza con la capacità di vigilare seriamente la necessità che c'è e quella di riunificare in una sola entità
Può essere una qualunque in questo Paese
Le auto la capacità di amare normative secondarie e la capacità di fare vigilanza rispettiva cartolare badate bene che non è un problema secondario questo in Inghilterra dopo il caso Mazzola al
Hanno deciso di togliere da un altro da un'altra istituzione la vigilanza sui fondi pensione e di farne una cosa autonoma in Italia esistono alcune Procure della Repubblica che stanno indagando su degli illeciti compiuti da fondi pensionistici italiani
E all'interno dell'amministrazione pubblica diversa dalla magistratura non si sa bene chi è che deve intervenire per controllare quello che sta succedendo all'interno dei fondi pensionistici
Sa quindi ripeto questo è un problema che è rilevante per il sistema italiano ma che è particolarmente rilevante per voi dirigenti industriali che sarete quelli che dovranno più di altri finanziari con i contributi la previdenza complementare perché avete più di altri
La necessità di tutelare un tenore di vita che qualunque sistema pensionistico
Mario economicamente tollerabile dal sistema non sarà in grado di assicurarvi all'atto del pensionamento grazie
Grazie al professor pace
C'è una inversione nell'ordine di precedenza dei relatori in quanto al professor De Angelis ha delle urgenti motivi per allontanarsi e quindi diamo allora la parola
Grazie presidente
Io desidero scusarmi con la platea perché condurrò a differenza degli altri relatori
La mia relazione seduto ma esigenze di carattere tecnico mi impongono di essere vicino allo strumento di proiezione
Anche perché al termine della mia relazione
Presenterò alcuni dati che tra l'altro interessano in particolar modo la vostra categoria
I dati sono già inclusi nella mia relazione che ancora la relazione non definitiva quindi troverete anche da parte mia di refusi eccetera poi sarà sostituita in con un definitivo
Però desideravo de per questo che ho preparato dei lucidi desideravo catturare bene la vostra attenzione
Su alcune simulazioni che ho svolto proprio di riferimento alla vostra categoria
La previdenza sociale ha avuto il suo decisivo sviluppo in questo secolo al maturare tra coscienza che la collettività il dovere di farsi carico dei suoi componenti più deboli
E che d'altra parte certi beni essenziali come la salute e la sicurezza negli anni della vecchiaia debbono essere accessibili a tutti
A tale esigenza delle distrazioni dei vari Paesi hanno risposto con interventi diversificati che sostanzialmente possono ricondursi e due stereotipi
Se ne è già tutto sommato parlato nelle precedenti relazioni ma credo sia opportuno ben identificate
Il modello anglosassone
Detto tra l'altro modello a più pilastri nel quale l'intervento dello Stato relegato a garantire il fabbisogno minimo di sicurezza sociale adeguatamente integrato su base privatistiche aziendale individua l'altro modello modello continentale nel quale il potere organizzato però sia lo stato usato allo scopo di modificare il gioco delle forze di mercato in almeno tre direzioni
Prima di tutto garantendo agli individui alle loro famiglie un reddito minimo in secondo luogo riducendo il grado d'insicurezza cioè mettendo di individui in condizione di far fronte a certe contingenze sociali
In terzo luogo garantendo a tutti i cittadini migliori standard ottenibili relazione ad una gamma convenuta di servizi sociali
La legislazione italiana si è allineata sul modello continentale
Recependo nelle linee essenziali e sotto alcuni aspetti spingendo oltre misura il livello e la qualità delle prestazioni e delle coperture previdenziali
La notevole ampiezza delle prestazioni garantite sentito anche
Prima nel precedente relazione soprattutto del presidente Losito e la coesistenza con l'impiego di un sistema di finanziamento basato sui criteri per la ripartizione ha definito in quest'ultimo decennio una progressiva situazione deficitaria del sistema previdenziale pubblico
Non mi soffermo su alcune indicazioni che sono contenute nella relazione che riguardano il confronto internazionale ed evoluzione della spesa pubblica perché su questo già si Benita tenuto professor pace
Però vorrei fare un'analisi che non è retrospettiva che l'analisi che ha svolto Daniele Pace ma farla invecchiare prospettiva sulla base dei risultati di un'indagine di un'elaborazione effettuata da Lucia Vitali
Nella su quello che è il debito cioè lo stock di debito già maturato
Da parte del sistema previdenziale pubblico italiano sia ovviamente per le Persico rincorso che per quanto riguarda le pensioni future
Quello che si nota e questo con riguardo a questo costo futuro se si confronta la posizione dell'Italia rispetto a quella degli altri Paesi europei più importanti e si attualizza tutta la spesa per future pensioni rispetto al PIL ad altri novanta essa mostra un'incidenza più che doppia rispetto al reddito nazionale anche nel caso in cui si provveda ad elevare l'età di pensionamento di cinque anni il nostro paese in questo caso registra effettivamente un ben triste primato ovvero sia è il paese la coincidenza dello stock di debito
Per pensioni già maturate e per tensioni in corso di maturazione
Venti due volte superiore al prodotto interno lordo tra l'altro è un primato perché come vedete soltanto la Francia ci segue da vicino è noto e sia seguito anche sulla stampa in questi ultimi tempi che i nostri vicini francesi abbiano più o meno istituti stessi nostri problemi dal punto di vista della tenuta del sistema previdenziale tutti
Mentre invece ha ben distanza troviamo Gran Bretagna e Germania che hanno un sistema previdenziale del tutto diverso dal nostro sistema
Anch'io non posso far altro che ovviamente aggiungermi al coro delle indicazioni che sono pervenute da precedenti relazioni nell'esaminare quelli che sono di fattori che tecnicamente hanno contribuito a creare situazioni deficit del sistema previdenziale pubblico italiano
Da un lato la coesistenza di una normativa particolarmente garantista per quanto riguarda l'età pensionabile con un sistema finanziario di gestione fondato sui criteri di ripartizione
Il progressivo invecchiamento della popolazione con immediate conseguenze sul rapporto pensionati attivi
L'elevato coefficiente di sostituzione per anno di contribuzione tra pensione salario e non ultimo in ordine di importanza la miriade di agevolazioni ed esenzioni contributive e l'insistenza della pensione anticipata per raggiunti limiti di anzianità
Sono un tecnico pertanto desidero non entrare nel dibattito politico su quella che è la situazione previdenziale pregressa e soprattutto prospettica
Ma cercherò di dare un contributo all'incontro di questa giornata fornendo alcune considerazioni e riflessioni sugli aspetti tecnici del problema
Sicuramente il uno dei nodi cruciali causa dello stato di squilibrio del sistema previdenziale
Dipende
Dalla scelta del sistema finanziario di gestione che come abbiamo detto è fondato sui criteri della ripartizione
Ma per per collocare questo sistema forse fa bene un attimo ripercorrere assieme
Quello che la letteratura scientifica sull'argomento e soprattutto l'esperienza anche delle realtà previdenziali dei Paesi europei e non europei pone dal punto di vista della indicazione della tipologia dei moderni
Sostanzialmente i modelli finanzieri gestione della previdenza previdenza intesa in senso generale quindi possiamo parlare sia di assicurazioni sociali sia di assicurazioni private
Si distinguono in tre fattispecie abbiamo il sistema finanziario e la capitalizzazione individuale il sistema finanziario che la capitalizzazione collettiva il sistema finanziario che la ripartizione
Con riguardo al primo sistema il rapporto tra contributi e prestazioni regolato da un modello di equilibrio che su base individuale e quindi con chiaro riferimento ad ogni singolo iscritto assicurato
Fissa le condizioni di equivalenza finanziaria tra il valore dei capitale dei contributi versati ed il valore capitale delle prestazioni garantite
Quando parlo di valore capitale un termine che viene adottato da tutti sarà matematica finanziaria ma fa riferimento a lo Stocco
Di un flusso di cassa future quindi alla sua valutazione ad oggi utilizzando lo strumento dello sconto finanziario
Più propriamente si deve parlare di equivalenza intesa in senso demografico finanziario
E di qui il concetto di equivalenza attuariale di cui tanto si discute in questi ultimi tempi a proposito dei coefficienti di abbattimento delle pensioni di anzianità così come nelle proposte contenute nel testo del collegato alla legge Finanziaria novantacinque famoso tre per cento
è stato determinato ovviamente facendo riferimento a quello che è un equilibrio attuariale ovvero sia ponendo in relazioni di equivalenza quello che è il valore capitale della pensione
Di un individuo che va in pensione d'anzianità
E quindi con un'età sicuramente inferiore all'età dei sessantacinque anni
Ed il valore capitale della pensione di un individuo che invece va intenzione per vecchiaia dal punto di vista dei flussi di cassa ed è questo che poi viene considerato nel modello attuariale il fatto c'è una diversa durata di godimento delle tensioni per la differente vita media ovviamente e questo contribuisce a creare quello che è questo squilibrio fra le due posizioni che si è tentato in qualche maniera di ricucire cone l'introduzione di questo coefficiente di abbattimento che non a caso e proprio in funzione della Periodo che manca ancora al pensionato di anzianità per il raggiungimento del sessantacinquesimo anno
Gli aspetti connessi al differimento temporale degli importi monetari in gioco abbiam parliamo di ovviamente di contributi che son pagati anticipatamente e la liquidazione di prestazioni
Vengono opportunamente integrati con gli aspetti demografici per consentire il miglior controllo dell'incertezza correlata agli eventi collegati alla vita umana
Il sistema finanziario legalizzazione individuale presenta notevoli vantaggi di sicurezza tecnica e dici di semplicità
Ma è un modello che non può essere assolutamente utilizzato nell'ambito di un sistema previdenziale Pubblico in quanto è in contrasto con i principi delle assicurazioni sociali ed in particolare
Il passaggio dalla capita di passaggio alla capitalizzazione collettiva quindi provenendo dal concetto di riabilitazioni individuale risulta abbastanza agevole se viene inserito nella capitalizzazione individuale il concetto della solidarietà
E questo quindi significa che il principio dell'equità attuariale enunciato in precedenza per il per la cavitazione individuale viene inserito in un contesto di equilibrio che coinvolge l'intera collettività assicurate pensionata o sotto insiemi significativi di questa
Il passaggio da un equilibrio individuale ad un equilibrio collettivo determina evidentemente una caduta dei requisiti di omogeneità dei rischi assicurati
Ove per collettività assicurata si intende quella costituita da tutte le generazioni che entrano in assicurazione per l'intera durata della gestione ed in questo senso interpretabile il principio della solidarietà intergenerazionale
L'equilibrio finanziario tra valore capitale delle prestazioni e valore capitali dei contributi e accolto con riferimento all'intera collettività e pertanto non già rispetto al singolo individuo
Il contributo che è il costo se vogliamo per il diritto alla prestazione previdenziale
Che soddisfa questa condizione di equilibrio dinamico
Risulta un'opportuna media dei premi assicurativi individuali realizzandosi in questo modo quel processo redistributivo della ricchezza tra generazioni e nell'ambito di ciascuna generazione tre individui appartenenti a categorie diverse
C'è il concetto è questo se la cavitazione individuale
Inserita in un contesto in cui ciascun iscritto assicurato paga quanti ne sospetti si aspetta di prendere in un contesto di capitalizzazione collettiva questo concetto viene molto fortemente se sfumato proprio per l'inserimento del principio della solidarietà
Per cui il premio medio
Che ciascuno si vede obbligato a corrispondere parliamo di pre Amedeo considerando ovviamente in un contesto di regime generale sia il contributo a carico del lavoratore che il contributo a carico delle aziende
Oltre eventualmente a quella che il finanziamento attraverso
La finanza statale
è un contributo che sicuramente è più elevato per alcune categorie e meno elevato Peralta perché media le esigenze in questo senso scatta questo principio di solidarietà
Non v'è dubbio che il principio solidaristico trova la sua più elevata celebrazione nell'ambito del sistema finanziario della ripartizione
Il sistema finanziario ripartizione può attraverso attuarsi attraverso due modalità la ripartizione pura e la ripartizione dei capitali di copertura la ripartizione pura nel caso del sistema adottato per la gestione del regime pubblico italiano
Si attua attraverso un equilibrio che regge sulla condizione di pareggio per ciascun anno della gestione tra entrate contributive e pensioni pagate nell'anno l'onere del mantenimento degli anziani risulta pertanto a completo carico della popolazione attiva la quale a sua volta accollandosi tale spesa accede progressivamente al diritto di un trattamento pensionistico di
Nella ripartizione dei capitali di copertura l'equilibrio attuariale tra entrate ed uscite annuali è realizzato sul fronte delle spese con riferimento al valore capitale delle pensioni ai nuovi pensionati sorti nello stesso anno
L'esame comparato dei diversi regimi Tonini evidenza lo stretto legame tra livello di garanzia ciascun associato ed intensità di accumulazione di fondi il sistema a ripartizione non ha conduce ad accumulazione di riserve tecniche ed è fondato esclusivamente sul principio della solidarietà intergenerazionale
Pertanto livello di garanzia è legato nel tempo alla stabilità del patto sociale tra generazioni
Il sistema di partizione dei capitali di compiti di copertura invece conduce alla formazione di riserve tecniche che sono imputabili alle pensioni in godimento e quindi a loro dice Ignazio mito attraverso la remunerazione per interessi
Attraverso il meccanismo della formazione di riserve tecniche il sistema offre un maggior livello di garanzia per i diritti maturati
Da ultimo il sistema di capitalizzazione soffermò l'attenzione su la cavitazione collettiva che è quella che più interessa
I sistemi previdenziali di tipo pubblico conduce alla formazione di riserve tecniche e questo sia per i diritti maturati che per i diritti in corso di maturazione
La remunerazione per interessi dei fondi accumulati crea un'ulteriore fonte di finanziamento ed il sistema offre più elevati standard di garanzia purché ci si trovi questa è una concezione essenziale in presenza di stabilità monetaria
Quindi
Esaminato dal punto di vista tecnico i vari regimi finanziari e tenuto conto delle sorprese
Abbiamo avuto con la situazione del sistema previdenziale pubblico italiano
Scaturisce naturale una domanda ma quali dei sistemi avrebbe scongiurato il verificarsi dell'attuale situazione del nostro sistema previdenziale
Dall'altro
Va fatta ancora una riflessione la situazioni di squilibrio non è soltanto tipicamente nostra ma è una situazione che ci avvicina molto ad altri paesi
Questa ancora ricorda una volta la Francia
Sembra naturale attribuire ogni responsabilità al sistema finanziario della ripartizione
Ma non a caso autorevoli fonti di governo auspicano processi di rapida trasformazione verso la capitalizzazione ed intendendo da qui in seguito l'ho già detto la capitalizzazione collettiva tenuto conto che la capitalizzazione individuale tipica delle assicurazioni private non si può collocare nell'ambito di un regime previdenziale generale che fonda la sua stessa esistenza sui principi di solidarietà e obbligatorietà ma se le cause dello squilibrio debbono imputarsi al sistema delle ripartizione e praticamente la quasi totalità dei Paesi industriali più evoluti adottato per il regime generale tale sistema
Potremmo essere indotti a ritenere che tutti i Paesi siano incorsi in un grossolano errore sulla scelta del tipo di gestione
Ma questa conclusione ovviamente sarebbe piuttosto affrettata
In un recente studio ripeto condotto da Lucia Vitali che è un economista ed esperto di problemi previdenziali è stata eseguita un'attenta diagnosi del malato sistema previdenziale pubblico italiano
Il portiere ripercorrendo le tappe storiche del processo di di costituzione del nostro sistema di sicurezza sociale
L'origine del nostro sistema previdenziale affonda le sue radici nell'ambito del sistema finanziario della capitalizzazione
Sino agli anni quaranta il calcolo dei contributi era fissato sulla base della rigida regola assicurativa perché correlato a classi omogenee di retribuzione in presenza di detti sia contributivi che retributivi
Agli inizi degli anni Cinquanta la perdita di valore delle riserve accumulate a seguito dell'erosione del potere d'acquisto della moneta in questo senso si parlava prima nella cavitazione di stabilità
Ha favorito la decisione di passare ad una gestione solidaristica
Nessuno si è posto però all'epoca il problema dei possibili effetti macroeconomici di un passaggio la ripartizione né tanto meno furono eseguiti particolari studi su quello che poteva essere l'evoluzione di un sistema di questo tipo
Il problema che si intendeva risolvere in quel momento era quello del mantenimento del valore dei trattamenti dei pensionati già esistente
Le ragioni fondamentali che portarono quindi la decisione di creare un sistema pensionistico senza riserve tecniche furono sostanzialmente due
Da un lato la sfiducia nell'allocazione dei capitali accumulati con i contributi in titoli di Stato dall'altra la necessità di liberare risorse per favorire lo sviluppo economico e la ripresa proprio
Oltretutto il favorevole rapporto tra pensionati relativi permetteva di fissare ancora per qualche anno il contributo di ripartizione ad un livello più basso di quello che si sarebbe dovuto pagare nel sistema capitalizzazione
Per il quale una prevalente parte del contributo viene destinata all'accantonamento delle riserve tecniche
Inoltre la capitalizzazione avrebbe richiesto la continua costituzione rivalutazione delle stesse riserva
La presenza di una consistente ripresa economica estendeva i suoi benefici effetti sull'occupazione e un numero di pensioni in pagamento non rilevante se riferito ad una massa salariale in via di espansione
Ha fatto ritenere per lungo tempo che la scelta del sistema di rito di ripartizione fosse stata la più adeguata e aggiungerei di fatto lo è stata tenuto conto e le condizioni socio economiche del periodo
Tanto più che implicitamente si era data soluzione al problema del finanziamento dell'onere di adeguamento delle pensioni all'andamento delle retribuzioni
Avendo introdotto il meccanismo di prelievo percentuale sulla massa salariale e quindi di per sé già indicizzata all'inflazione
Ma le condizioni di maggior favore rese possibili da una fase congiunturale di espansione economica ben presto cessano di espletare i gli affetti
Benefici e di mutare lo scenario soprattutto sul piano occupazionale compromettere equilibri attuariale su cui fonda il sistema di ripartizione
è già stato messo in evidenza stamane quella congiunturale non è la sola ragione del venir meno delle condizioni al contorno di un tipico problema di equilibrio
L'inversione di alcune tendenze evolutive della popolazione osservabili attraverso lo studio degli usuali indicatori di natalità fecondità immortalità denunciano un progressivo invecchiamento della popolazione
L'elevata e crescente vita residua degli anziani costituisce uno degli elementi che maggiormente contribuiscono al disavanzo i sessantenni odierni hanno una speranza di vita di quasi due virgola cinque anni più a lunga rispetto ai sessanta di del cinquanta
Mentre le donne della stessa età hanno aggiunto altri cinque virgola cinque anni di vita un livello che aumenta ulteriormente il loro vantaggio sugli uomini
Tutto ciò quindi non fa che peggiorare il rapporto tra pensionati attivi
Il quale ha registrato una drastica inversione di tendenza convergendo su valori ormai inesorabilmente sfavorevoli al ripristino di una qualsiasi situazione di equilibrio
Ma
Sì mal comune mezzo gaudio il problema dell'invecchiamento della popolazione non è il problema soltanto nostro ma risulta un fenomeno generalizzato quanto meno all'intera collettività europea
Pertanto rivolgere l'attenzione di nuovo verso il sistema finanziario di gestione della capitalizzazione sembra un passaggio naturale
Per risolvere il problema previdenziale
La strada tuttavia è difficilmente percorribile almeno in tempi brevi perché si porrebbero non pochi problemi di natura finanziaria
Io intendo in questo caso il passaggio immediato per la il sistema di base da un sistema a ripartizione ad un sistema di capitalizzazione
Perché è complicato è già stato detto da paciere del suo intervento
Perché bisognerebbe risolvere immediatamente un problema di ammortamento del debito residuo di competenza delle pensioni in vigore
Non dimentichiamo che il sistema di ripartizione non crea riserve tecniche e quindi ben più elevato dell'attuale contributo dovrebbe risultare il contributo della nuova impostazione ispirata ai criteri della capitalizzazione
Parte del contributo dovrebbe finanziare le spese correnti e la parte a questa residuale andare ad alimentare il processo di costituzione delle riserve degli attuali attivi altra quindi a mio sommesso parere dev'esser la soluzione e in questo senso di aggiungo buon ultimo ai relatori che mi hanno preceduto
La strada di fatto è già stata tracciata i provvedimenti normativi di questi due ultimi anni anticipano i confini di quello che sarà l'assetto futuro del nostro sistema previdenziale
Il modello anglosassone a tre pilastri
Un regime di base ispirato sui criteri della ripartizione e quindi ancora fondato sui principi della obbligatorietà e della solidarietà
Prevalentemente a carico della finanza pubblica e che garantisca prestazioni minimali
Un trattamento previdenziale aziendale ispirato ai criteri della capitalizzazione preferibilmente individuale
Alimentato con un contributo opportunamente ripartito tra aziende e lavoratori
Un trattamento previdenziale da ultimo di tipo individuale volontario costituito con quote di risparmio impiegate in forme assicurative o finanziarie create per assolvere a fini puramente previdenziali
In buona parte dei Paesi europei il modello previdenziale descritto ha superato da lungo tempo la fase prototipale risultando oggi uno standard operativo per gestire il problema previdenziale
Solo nel nostro Paese nonostante siano presenti le premesse per la realizzazione di un siffatto modello l'impianto tarda decollare
E questo essenzialmente per l'assenza di incentivi fiscali alla costituzione dei fondi pensione
Pur in presenza di una riforma del sistema previdenziale pubblico attuata ed attuare è un chiaro riferimento a quanto avverrà con la legge finanziaria novantacinque
Che pone di fronte a non poche incertezze il futuro benessere economico del lavoratore oggi in attività
Le dimensioni quantitative delle misure predisposte con i recenti provvedimenti legislativi
Ricordo uno per tutti il decreto legislativo cinquecentotré del mille novecentonovantadue
Ed il loro profilo temporale conferma che si confermano che si tratta di misure non trascurabili
Che pur privilegiando obiettivi di riduzione della spesa corrente nella loro componente strutturale determineranno infetti solo entro dieci o quindici anni
E quindi con immediati riflessi sul livello del trattamento economico delle future generazioni di pensionati
Per le quali difficilmente si può prevedere un trattamento pensionistico pubblico per vecchiaia superiore al trenta trentacinque per cento dell'ultimo salario
La mia previsione non deve suonare eccessivamente pessimistica se si tiene conto di quei provvedimenti che tecnicamente influiscono direttamente sul livello delle prestazioni
Basta ricordare il graduale innalzamento da i cinque e i dieci anni del periodo di calcolo delle retribuzione pensionabile e questo riferita agli atti con l'anzianità contributiva superiore quindici anni alla data del trentuno dodici novantadue
Per raggiungere poi l'intera vita lavorativa per le future generazioni di occupati
La modifica della curva dei rendimenti per le retribuzioni eccedenti il plafond faccio riferimento sempre al decreto legislativo cinquecentotré di fatto non è accaduto l'abbattimento alunne settantacinque o almeno
Nelle proposte di una battaglia lunga settantacinque il livello del tasso di sostituzione
Argomento che è stato trattato nel collegato alla Finanziaria
Ancora la revisione dei meccanismi di indicizzazione delle retribuzioni pensionabile delle pensioni
D'altra parte
E all'evidenza di ciascuno di noi che alcuni dei provvedimenti presi o in esame sono necessari
L'unica strada percorribile sul piano tecnico e quella di agire sul fronte della riduzione delle prestazioni per ricondurre il sistema verso l'equilibrio
Tuttavia quello che ritengo opportuno soli intendevo sottolineare
E che a tutt'oggi si è fatto poco per rendere possibile lo sviluppo dei fondi pensione tenuto conto che a seguito delle riforme del regime pubblico il fabbisogno potenziale di previdenza integrativa è notevolmente aumentata
Quindi con questo non intendo assolutamente demonizzare il decreto legislativo centoventiquattro del novantatré che ha il pregio di introdurre in Italia dopo lungo dibattimento una regolamentazione puntuale dei fondi pensione
Anzi trovo che il legislatore sul piano tecnico ispirandosi prevalentemente al sistema finanziario tra capitalizzazione intesa in questo ambito come capitalizzazione individuale non già collettiva ed ora intanto la sua preferenza verso il modello gestionale diffonda contributo definito abbia eseguito una felice coniugazione gestionale ai fini della tutela del risparmio previdenziale
A mio giudizio sono norme che garantiscono la solidità dei fondi pensione
Il decreto legislativo individua sotto il profilo giuridico e tecnico gestionali tassi fondamentali per la costituzione di un sistema previdenziale aziendale complementare è già stato ricordato da Daniele Pace alcuni dei passaggi importanti tutte
Autonomia patrimoniale giuridica riforma previdenziale a contribuzione definita con attivazioni di conti individuali per ciascun iscritti
Affidamento della gestione delle risorse finanziarie ad intermediari abilitati
Finanziamento attraverso le quote di accantonamento annuale del TFR
Con riguardo alla particolare scelta effettuata dal legislatore sul modello gestionale voglio solo ricordare
Che dal punto di vista di una classificazione ormai condivisa a le forme previdenziali si distinguono in forme a prestazioni determinata con contributo variabile e forma contribuzione definita
Dei fondi a prestazione predeterminata la prestazione a scadenza è garantita in misura pari ad una prestabilita aliquota del salario finale
Sono previste prestazioni aggiuntive od integrative rispetto a quelle garantite dal regime previdenziale di base
Lo strumento di matematica attuariale di valido supporto nella definizione delle condizioni di equilibrio finanziario tra contributi e prestazioni
Questa fattispecie di fondi ben presente nell'ambito del sistema bancario italiano
Il novanta per cento dei dipendenti bancari ad esempio godono di un trattamento previdenziale di questo tipo che appunto integrativo oltre aggiuntivo
Al trattamento previdenziale pubblico sono fondi a prestazione predeterminata
Ma fondi che in questi ultimi anni hanno creato non pochi problemi
All'imprenditore bancario
Perché perché con il mutare degli scenari previdenziali pubblici
Molto spesso l'imprenditore bancario si è trovato ad un debito che è diventato una sorta di passati mi la similitudine una sorta di fisarmonica che si allarga e si restringe a seconda degli interventi che il legislatore esegue sul sistema previdenziale pubblico e immaginate quanto questo comporti rischi per l'imprenditore nella gestione di forme previdenziali di questo tipo
Infatti tale classe di fondi parlo sempre di fondi a prestazione determinata eh concernente dominata dall'interagire di rischi economici e finanziari riconducibili alle dinamiche inflattive
Il rischio economico indotto dalla correlazione esistente tra il valore della prestazione ed il valore era giunta a termine dal salario
Si configura nello scarto tra l'aspettativa di evoluzione del salario per effetto dei rinnovi contrattuali e della dinamica di carriera implicita nelle previsioni ex-ante
Ed il profilo realizzato ex post
Chiaramente il profilo dei salari risulta instabile suo orizzonti temporali di lungo periodo a causa di fattori normalmente esogeni alla gestione del fondo
Il passaggio da aziende settori e categorie professionali caratterizzati da diversa dinamica salariale induce elevata variabilità nei valori delle prestazioni dei contribuenti
Provocando continui aggiustamenti sul livello di equilibrio del sistema contributi prestazioni
Il rischio finanziario si identifica sostanzialmente con il rischio di tasso implicito nello scarto tra il profilo della struttura termine dei tassi di interesse di mercato ed il tasso atteso di rendimento sugli accantonamenti del fondo pensione
La volatilità del tasso di rendimento suo orizzonti temporali di lungo periodo determina continue revisioni del contributo di equilibrio per compensare gli effetti della diversa elasticità del valore delle prestazioni degli accantonamenti
Nei fondi a contributo definito il livello delle prestazioni non è predeterminato ma dipende esclusivamente dai risultati della gestione finanziaria e dall'entità del contributo sottolineo ittita del contributo perché poi riprenderemo questo concetto successivamente
Ed ha ritirato il contributo annualmente accantonato nel fondo durante il corso dell'intera vita lavorativa tedeschi
Il livello dei contributi non dipende da una particolare applicazione di principi e dei principi deferenza attuariale
Tale classe di fondi risulta immune agli effetti indotti da rischi economici e finanziari
Qualora per quest'ultimi quindi per i rischi finanziari non venga garantito un rendimento minimo sugli accantonamenti questa tra l'altro del rendimento minimo garantito sugli accantonamenti è una delle previsioni contenute del testo del centoventiquattro ed in quel caso laddove ci sia una garanzia di rendimento minimo al momento salvo poi modifiche che si potrebbero produrre dei prossimi tempi la gestione de del diciamo la gestione del patrimonio del fondo pensioni è abilitata soltanto alle compagnie di assicurazione che di fatto in teoria dovrebbero fare questo mestiere questa norma quando è stata introdotta è stata molto criticata perché qualcuno l'ha letta come una norma che consentisse
Alle compagnie di assicurazione di avere un suo mercato privilegiato probabilmente è stato anche così
L'assenza di particolari tipologie di rischio nella gestione di un fondo a contribuzione definita conferisce all'impianto una maggiore stabilità finanziaria e quindi la possibilità di un migliore controllo sull'equilibrio economico la mia opinione credo che emerga con tutta la sua evidenza e che il fondo ha contributo definito e l'unico che si possa proporre oggi in un sistema previdenziale di tipo aggiuntivo di integrativo in cui c'è il concorso milioni di questo fondo sia del lavoratore ma non solo del lavoratore ma anche dell'impresa la quale impresa non può non fare attenzione
A programmare i propri costi
Di per questo vi vi vi ricordo ancora con l'esempio che ho fatto
Dell'impresa bancaria che oggi si trova soprattutto alcune realtà bancarie nell'ambito del sotto sistema delle casse di risparmio
Che forse il settore più colpito da alcuni provvedimenti di questo tipo si trova in condizioni di disagio nel dover affrontare situazioni di disavanzo le proprie gestioni previdenziali derivate non già da un accantonamento
Non eseguito negli anni precedenti ma semplicemente perché oltre al controllo dei rischi che sono il rischio demografico c'è un controllo di un rischio che difficilmente valutabile che il rischio INPS
Per cui le banche si son trovate a dover sconvolgere completamente
E direi con enorme fatica anche sul piano delle relazioni industriali i propri strumenti previdenziali integrati
Vado ormai verso le conclusioni di questo mio intervento ritengo comunque opportuno sottolineare l'attenzione ancora una volta su quella che può ritenersi l'unica soluzione allo stato di indigenza del nostro sistema previdenziale
La mia opinione non fa altro che convergere verso il massimo consenso nei confronti di un sistema previdenziale visto
In cui ciascuno Stato aziende lavoratore
Sia disposto ad assumersi oneri responsabilità per la realizzazione di un modello previdenziale che elimini ingiustificate sperequazioni di trattamento tra categorie professionali e generazioni
E garantisca un adeguato livello economico a ciascun cittadino nel momento del suo passaggio di Stato da unità produttiva ad unità in prodotti si badi bene non intendo la capitalizzazione nel sistema di ripartizione si intende un passaggio graduale con l'introduzione di un sistema che preveda tanto la ripartizione quanto la capitalizzazione
Perché il male del sistema previdenziale italiano abbiam detto in precedenza
Non consiste soltanto nel fatto di aver adottato un sistema finanziario di gestione piuttosto che un altro perché la scelta dipende soltanto dalle esigenze del momento e quindi dalla situazione socio economica del Paese nel momento in cui la scelta stessa dell'Institute però attenzione se la soluzione il sistema misto bisogna essere molto attenti come l'impianto viene
Organizzato
Il raggiungimento di un adeguato livello di trattamento pensionistico al momento del ritiro definitivo dall'attività lavorativa è nell'ambito di un sistema misto
O strettamente connesso alla capacità ma non solo alla capi cita manca la volontà di destinare una buona parte dei risparmi individuale evolva aziendale
Verso impieghi di natura previdenziale
Secondo piani di accumulazione programmati che consentano la realizzazione degli obiettivi pensionistici fissati o auspicati durante il corso della vita lavorativa
Di questo concetto che può apparire in qualche modo ermetico ne ho tentato una rappresentazione quantitativa eseguendo alcune simulazioni sul sistema previdenziale attualmente in essere presso la categoria dei dirigenti delle aziende industriali la configurazione del sistema previdenziale dei dirigenti delle aziende già si colloca nell'ambito di un sistema previdenziale di tipo misto
Ovviamente questo argomento è noto a ciascuno di voi che operate nell'ambito di questa categoria ma ai fini della mia esercitazioni ritengo comunque
Ripetere un po'di sintetizzare quelle che la struttura dell'impianto del sistema previdenziale dei dirigenti di aziende industriali accanto ad un sistema ad un regime previdenziale di base dai gestito con le regole della ripartizione e quindi ispirato ai criteri della piena solidarietà intergenerazionale
Esiste un fondo di previdenza contributo definito quindi si colloca il primo dai nell'attimo di quella fattispecie che abbiamo analizzato in precedenza
Gestito secondo le regole della capitalizzazione assicurativa
Quindi per in dai ragiona in termini di capitalizzazione individuale non collettiva in questo senso è già in perfetta linea con quelle che sono gli orientamenti del decreto legislativo centoventiquattro i contributi versati da aziende dipendente confluiscono in un cortile di rituale le cui disponibilità vengono impiegate in una polizza collettiva di assicurazione a premi unici ricorrenti
E quindi abbia detto si tratta di un fondo ha contribuito testi
Sulla base di dati medi di retribuzioni di anzianità forniti dalla federazione
Su alcuni e posizioni standard di di di dirigenti ho inseguito un'analisi comparata degli effetti prodotti dalle riforme introdotte negli ultimi due anni con uno sguardo anche alle previsioni contenute nella legge finanziaria mille novecentonovantacinque
Ai fini di questa analisi ho utilizzato un indicatore per misurare gli effetti che il coefficiente di sostituzione tra pensione e retribuzione finale
Ed è un indicatore che altro non ci dice che cita il rapporto di scambio tra pensioni dirette iniziale cioè al momento del pensionamento e retribuzione finale
Entrambi gli importi sono stati calcolati a valori attuali in maniera tale da potermi sbarazzare completamente dei noiosi effetti dell'inflazione
Ma esaminiamo le ipotesi sulle quali ho lavorato che consentiranno
Interpretare meglio alcuni dei risultati
Dovendo e seguire la mia valutazione
E dovendo eseguire un tra l'altro l'analisi comparata
Degli affetti
Prodotti dai dalle varie modifiche normative di questi due ultimi anni ho ritenuto opportuno ragionare alla data del trentuno dodici novantadue
E tutto questo proprio per tener conto di di questa data che rappresenta una sorta di spartiacque
Tracciò che
La categoria di attivi che hanno già maturato una determinata anzianità
Ai fini della trattamento previdenziale pubblico
Da l'altra categoria che era presentata da tutti coloro che inclusi pertanto anche le future generazioni questo caso di dirigenti che si vedranno ad essere occupate successivamente a questa
Da tecnico non ho potuto prescinde dal fare delle ipotesi ovviamente sia su quello che è l'incremento reale dei salari e sia sulla evoluzioni di carriera sulla dinamica del plafond e tener conto anche del rendimento reale che può essere spuntato del futuro sui mercati finanziari
Si potrebbe dire che alcune ipotesi sono ottimistiche altre son pessimistiche non c'è problema
Daniele Pace prima ha riferito di alcune ipotesi di lavoro del governo se non vado errato su un punto e mezzo ad esempio del tasso di crescita dei salari
Però vedrete che avendo colto più scenari poi importante che dà i dati emersi emergono dei dati che emergono delle interpretazioni che non si modificano di molto se spostiamo alcune ipotesi
Per esempio per quanto riguarda la carriera ho fatto uno scenario che vada una carriera di tipo stazionario quindi immaginando che il dirigente sostanzialmente dal trentuno dodici novantadue in poi
Abbia soltanto in busta paga il l'aumento reale che è un contenuto nei rinnovi contrattuali da quella che è una carriera normale del due cinque per cento per anno che ho valutato sulla base di alcune tabelle fornite in dalla Federazione
A quella che invece può essere interpretata una carriera accelerata qui per la carriera accelerata o soltanto ipotizzato che fosse il doppio della carriera norma
Per quanto riguarda il rendimento reale ipotesi che ho fatto è un'ipotesi del due cinque per cento per anno che mi sembra un'ipotesi direi sufficientemente prudenziale
Ricordo soltanto con un'analisi che ho eseguito qualche anno fa su un trentennio d'altra parte dobbiamo ragionare su orizzonti temporali medio-lunghi
Quindi un'analisi coi seguito del differenziale fra rendimento di titoli di Stato ed inflazione misurata attraverso l'indice dei prezzi al consumo delle famiglie dovrei impiegati ad esempio sul trentennio
Mille novecentocinquantacinque mille novecentottantacinque ci fate notare un andamento della tasso medio reale
L'interesse che a intorno al due ottantadue novanta per cento dell'anno
Tolte ovviamente le punte relative ai periodi che vanno in tal settantuno settantaquattro e dal settantanove e ottantaquattro dove abbiamo avuto dei tassi reali ovviamente
Negativi
L'ipotesi demografica di uscita ecco ragionato per comodità ma questo anche per cogliere l'altro aspetto che vedere quanto ad esempio incideva la l'abbattimento sulle pensioni di anzianità del coefficiente attuariale del tre per cento
Ho fatto un'ipotesi per tutte le figure di dirigenti di uscita per pensioni densità quindi al conseguimento del trentacinquesimo anno di contribuzione
Nel trentacinquesimo anno ovviamente ho tenuto conto anche dell'anzianità pregressa INPS che viene trasferita non integralmente la per circa due terzi e ho tenuto conto di questa anzianità ai fini della prestazione
Limitandola soltanto agli ultimi ai quattro anni perché questo perché poi le varie anzianità Imp dai e tenendo conto che si arriva ai trentacinque anni danno luogo ad un riconoscimento effettivo dell'anzianità Izzo soltanto per quattro anni perché voi sapete che il vostro trattamento previdenziale
Di base ragiona in termini di trentesimo quindi superato i trent'anni di anzianità contributiva se si fanno anni in più
Questo non migliore ha di fatto la prestazione quindi se ci si porta dietro un'anzianità pregressa INPS questa concorre alla determinazione della prestazione soltanto per la parte che serve a raggiungere i trent'anni gli anziani
Per quanto riguarda dei figure professionali
Questo per cogliere proprio gli aspetti normativi ho fatto riferimento ad un dirigente l'ho chiamato chiamato rispettivamente dirigente uno dirigente due dirigenti e tre
Ho distinto il futuro il futuro è colui che ancora non è dirigente che entra successivamente
E per valutare appunto gli affetti della carriera è stato detto qualcosa dall'altro anche da Daniele Pace su quest'argomento ho considerato un dirigente la cui retribuzione di partenza trentuno dodici novantadue
Notevolmente più elevata rispetto a quella che è la retribuzione media dello stesso dirigente con carriera più bassa
Non mi soffermo io spera quell'uscito sia abbastanza chiaro per vedere gli elementi di età e di anzianità contributiva
A questo punto direi di passare rapidamente calcoli però prima vorrei fare una precisazione per quanto riguarda il trattamento Previtali perché alla fine sono andata a cogliere quello che il trattamento complessivo di questi dirigenti dove per complessivi intendo sia il contributo che arriva dal regime di base sia il contributo che arriva dal fondo aggiunti
Per i PRIN dai
Ho tenuto conto delle disposizioni contenute ovviamente del vigente Statuto Regolamento sottoscritto nel mille novecentonovanta
E ai fini della contribuzione ho ipotizzato di impiegare nella polizza collettiva il contributo stabilito dal Regolamento che se non vado errato attualmente del tre per cento sulla fascia sino a centocinquantacinque milioni
E del sei per cento dal della fascia da centocinquantacinque a duecentoquaranta milioni
Quando parlo di questa riguarda propriamente della somma dell'aliquote azienda dipendente
Però abbattendo questo contributo che un lordo perché poi quello che va investito in effetti in polizia inferiore
Per tener conto di che cosa dell'imposta sui premi assicurativi che del due cinque per cento
Del caricamento del due per cento che nel premio lordo che viene applicato dalla compagnia e devo dire che in questo caso ma d'altra parte tutto scaturisce da un accordo se vogliamo di cartello tra compagnie ed imprenditori e quindi non poteva che esserci un caricamento molto basso oggi come oggi una qualsiasi forma collettiva prevede se non se al di fuori di una convenzione prevede caricamenti non inferiori al cinque per cento quindi tre per cento caricamento senz'altro basso
E ho tenuto conto anche di spesare con il contributo quelli che sono gli oneri di gestione del trading dai che ai dati del bilancio novantatré mi sembra che incidano sul contributo circa all'uno e trenta nove e cinquanta per cento
Tutto questo due conti per dire che sono arrivato ad un contributo netto sulla prima fascia del due ottantadue per cento ad un contributo netto sulla seconda fascia del cinque sessantacinque dal punto di vista della dell'indicatore come ho detto ho fatto semplicemente le tabelle che adesso credettero è inserito soltanto il rapporto di quella che la pensione finale
Sul salario finale avendo immesso nelle valutazioni quell'ipotesi economiche che vi ho già illustrato
Ripeterlo
è un'esercitazione
Che però qualche perplessità poi alla fine
L'ha lasciata
L'esame dei risultati pone non pochi interrogativi
E sebbene l'esercitazione abbia fini puramente illustrativi
Emerge da questi dati una realtà non particolarmente ottimistica
Dalle tavole due tre le tavole due-tre sono sostanzialmente riferibili a quello che il tasso il coefficiente di sostituzione
La calcolato con riferimento alla prestazione hip dai
Io soffermerei l'attenzione per il momento sulla tavola due che riferita alla carriera normale
Come vedete la tabella si compone di tre colonne
Perché per ogni colonna viene interpretato alla situazione che era prima della modifica intervenuta col decreto legislativo cinquecentotré
Nella seconda gli Effetti del decreto legislativo cinquecentotré
E
Nell'ultima ho cercato di sintetizzare gli affetti la legge finanziaria
Quali sono le osservazioni delle leggo sinteticamente anche per cogliere i punti essenziali
La riforma previdenziale attuata negli ultimi due anni riduce di fatto il coefficiente di sostituzione tra pensione e retribuzione del futuro dirigente lo leggo ovviamente in
Riferimento alla ricca futuro
E questa riduzione e di quasi dodici punti percentuali passando da un cinquantadue per cento che è la situazione calcolata ante decreto legislativo cinquecentotré ad un quaranta per cento a seguito degli effetti del citato decreto quindi del Cinquecento tre e della legge finanziaria mille novecentonovantacinque
Questo sta a significare che il futuro dirigente di fatto già parte con un regime di base che sulla base di questa esercitazione
Già si trova e si colloca tutt'al più su un quaranta per cento del suo salario finale
Ovviamente tenuto conto della progressività di applicazione di alcune norme di riforma del sistema previdenziale pubblico
La caduta delle prestazioni per i dirigenti con una pregressa anzianità di servizio al trentuno dodici novantadue è meno forte ma questo era nei contenuti del la legge
E si muove in senso inverso rispetto all'anzianità pregressa maturata la suddetta data
Comunque la cosa impressionante che tuttavia un dirigente con dodici anni di anzianità pregressa INPDAI mi riferisco alla figura del dirigente due
Subisce comunque una riduzione di circa il dodici per cento del trattamento previdenziale originario e questo quindi ante decreto legislativo cinquecentotré
La carriera determina una pesante penalizzazione su questo coefficiente di sostituzione
Un dirigente che segue un percorso veloce di carriera si trova da vere un rapporto pensione finale salario finale
Non superiore al trentacinque per cento quella il caso del dirigente di grado elevato nella situazione posto e legge finanziaria
Mentre un dirigente la cui carriera economica è legata ai soli incrementi reali inseriti nei rinnovi contrattuali si trova ad essere meno penalizzato ovviamente in termini relativi
Lo leggete con i numeri entro parentesi nella riga del dirigente due
Sono i dati come ho detto sotto
Il dato principale
Al momento del suo pensionamento quindi impegni diciamo che il dirigente che fa meno cari era a questo punto è privilegiato ne parliamo sempre in termini relativi perché se poeta siamo gli importi monetari ovviamente il ragionamento modificava io credo che il modo più corretto di affrontare questa analisi non poteva che essere questo
Che da proprio la misura di quello che sarà il livello di benessere economico indotto da regime di base per un qualsiasi individuo che è abituato ovviamente a e che ha quindi programmato il suo livello di vita sulla base delle sue entrate
Questo risultato quindi questa differenziazione tra il dirigente a carriera Zero diciamo e il dirigente a capire a più elevata è coerente con lo spirito solidaristico alla base del regime previdenziale
Ed è infatti Zattoni la dalla presenza dei plafond sulla retribuzione pensionabile
Ma ed è forse questa la la sorpresa che ho avuto anche perché essendo un assertore è un asset un sostenitore del sistema misto dico caspita i dirigenti hanno già un impianto di questo tipo
E però funziona poco e sta proprio quello che ho detto prima funziona poco perché probabilmente c'è qualcosa nella programmazione c'è qualcosa è ma è appena cominciato ma ma c'è questa fase di transizione che non è leggera e adesso lo vedremo
Tra ripetere è un'esercitazione degli prendiamola come tale sul fronte della previdenza complementare le cose non vanno molto meglio e questo non già per motivi tecnici connessi alla inefficienza della gestione
Bensì alla circostanza che si ricollega allo scopo illustrativo di questa di esercitazione che il processo di accumulazione alla base del fondo aggiuntivo sembra non essere basato su un saggio programma di accantonamento
Indipendentemente dallo scenario ipotizzato
Io direi di vedete che le aliquote sostanzialmente non superano la dico di sostituzione non supera il dieci per cento
E in questa sia che faccio ragionamenti su un tasso reale del due virgola cinque per cento verranno che come ho detto è un tasso a mio giudizio coerente
Con una situazione prospettica
E tanto meno anche però con un tasso del quattro due mi son divertito attira sul tasso di remunerazione di questi fondi accumulati
E ho ipotizzato il quattro perché c'è nel regolamento del trading dai in quella norma che poi collegato che poi è collegata quella notte valletta molto bene ovviamente che è collegata
A quella garanzia di rendimento minimo contenuta nella polizza collettiva che prevede appunto che comunque le compagnie erogano una prestazione per la quale il rapporto prestazioni contributi
Sia tale che non sconti un tasso d'interesse inferiore al quattro per cento
Si badi bene quel quattro diviene quattro reale solo se ragioniamo con uno scenario di inflazione zero è chiaro che con uno fra le coronano scenari di inflazione diverso dallo zero i quattro non è un quattro reale però io diciamo volendo dare un range di variazione ho inserito un ipotesi anche al quattro come vedete anche rivolti al quattro non migliora tanto la situazione è senz'altro il problema sta nella nel livello dei contributi infatti nella vita residua da attivo per alcune figure particolari
Dirigenti o per il futuro l'io ho inserito un dato che zero perché vietato sapere che c'è una sospensione di iscrizione dei futuri dirigenti successivamente alla all'aprile del novantatré a questo fondo prendano
Ma andiamo adesso a fare quindi i conti totali cioè cerchiamo di ragionare con quella che sarà
A che saranno le entrate disponibili ai nostri dirigenti attuali quando se ne andranno in pensione
Soffermerei sempre l'attenzione sulla tavola cinque che è quella carriera normale perché il raffronto con la carriera accelerate soltanto di un visibile peggioramento ovviamente del rapporto tra pensione e retribuzione
Indipendentemente dall'azionario ipotizzato sul tasso reale ticket toh il sistema aggiuntivo essendosi avviato nel novanta senza riconoscimenti di azienda pregresse si sente in media non troppo breve periodo di accumulazione
Prova ne è che il tasso di sostituzione tra pensione aggiuntiva e retribuzione finale è tanto più elevato quanto più è alto il residuo periodo di permanenza in servizio
Comunque sulla base dell'attuale programma di accantonamenti il dirigente medio con
Un muro per il quale non sussiste alcun integrazione
Per il dirigente medio quando faccio riferimento dirigente medio leggo sul sentenze apre il dirigente due il trattamento complessivo si attesta su un livello non superiore complessivo quinta dai più Previtali
Non superiore al cinquanta per cento tre per cento della retribuzione finale
Ne sembra francamente un risultato
Di profonda riflessione
Se poi ci si sofferma sulle carriere più veloci il tasso di sostituzione non supera il quaranta per cento il caso del dirigente di grado elevato e quindi ecco che cosa ha inteso esprimere all'inizio di questa mia esercitazione quando sostenuto che nell'ambito di un sistema previdenziale misto diviene essenziale programmare
Nei tempi e nell'entità degli accantonamenti il piano di accumulo al fine di evitare spiacevoli sorprese nel momento in cui si ha bisogno di potere la tranquillità e del meritato riposo di una vita di lavoro ma costituire un programma rigoroso di accantonamento presuppone un maggiore impegno contributivo
Sempre con riferimento al dirigente medio
L'obiettivo di conservazione di un tasso di sostituzione pari a quello previgente al decreto legislativo cinquecentotré
Imporrebbe una maggiore integrazione da parte del Previn dai di poco inferiore ai sei punti percentuali
Per la realizzazione dell'Obiettivo è necessario un contributo medio non inferiore al doppio dell'attuale contributo
Ed ora lancio un un ballon d'essai
Si apre quindi un problema di non lieve entità con riguardo a chi debba competere loro eredità l'integrazione vi ringrazio
Ringraziamo il professor De Angelis
Vi do lettura di è un un telegramma che ci è appena pervenuto
Impossibilitato a partecipare al convegno per lavori alla Camera formula oppure di sostegno per iniziativa la quale comunque partecipò comuni con il mio impegno di parlamentare regionale firmato onorevole Antonio Martusciello
Non lo sapesse ma Martusciello è un parlamentare napoletano di Forza Italia
Diamo adesso la parola al professor Sandulli
Anche io innanzitutto desidero
Oggi nel mio saluto
A tutti voi qui presenti
Ringraziare gli organizzatori per questa
Nuove e ulteriori opportunità di riflettere sui problemi del sistema pensionistico
Duole chieda la concretezza
Elaborata peraltro
Era amico De Angelis
Vi debba portare sulle astratte categorie giuridiche
Cercherò però di rielaborare il documento scritto
In maniera da eliminare eccesso di tecnicismo giuridico
E peraltro facendo alcune brevi considerazioni preliminari
Una delle quali riguarda addirittura il titolo della nostro un contro
Nel quale la espressione sistema misto
Che forse nelle intenzioni
Originarie degli organizzatori
Era finalizzato alla identificazione del doppio o triplo pilastro
Deve essere
Considerato in una
Molteplicità di possibili significati non solo articolazione fra diversi livelli di protezione
Ma anche nella logica di un sistema pluralistico
Articolazione fra soggetti pubblici e soggetti privati visto che l'anno novantaquattro si chiude
Con un processo di privatizzazione gli enti pubblici e il novantacinque si apre quindi con una serie di soggetti privati che potrebbero portare e spero portino
Una ventata di novità
Nel sistema previdenziale
Quindi un concetto di sistema misto
Che intendiamo
Nelle più vaste e possibili articolazione
I riferimenti che svolgerò
Di carattere normativo
Attengono
Direi un po'una logica di spigolatura
A tutta la recente vicenda normativa
Di questo inizio degli anni Novanta
Con una avvertenza
Che direi
Attiene
All'invito a non sorprendersi
Vedi la
Continua
Modificazione del continuo assestamento normativo
Del sistema previdenziale specialmente pensionistico
Dopo
Mai parecchi anni che mi occupo di questi problemi
Ho oramai acquisito questa consapevolezza di una
Mutevolezza
Del quadro di riferimento sottostante
Che comporta inevitabilmente
Un processo di assestamento
Anche normativo
E tanto più questo processo di assestamento normativo si rende via via necessario
Quanto i dati mutevoli
Siano quelli fondamentali
Per la l'impostazione di un sistema fondato sul criterio della ripartizione fondato almeno in parte
Quindi su una diciamo formula intergenerazionale
Che implica inevitabili assestamenti via via che la qualità della composizione delle varie generazioni cambia non solo dal punto di vista democratico no anche dal punto di vista
Della composizione socio economica
Quello che caratterizza la svolta
Di questo scorcio del novantaquattro
Può essere identificato nel mutato contesto culturale in cui questo modificarsi dei dati materiali presupposti
Si verifica un mutato contesto culturale ideologico e politico
Che non è risalente solo all'attuale Governo all'attuale Parlamento all'attuale composizione del Parlamento ma che certamente ha caratterizzato sia pure in misura meno intensa
La fase finale della scorsa legislatura e degli ultimi governi un mutato contesto culturale nel quale
La logica della privatizzazione applicata ai sistemi previdenziali ha inciso in misura determinante
Sia sugli strumenti e neri registriamo
E applicazioni in questi giorni di corsa finale al rispetto sì
Deve rispettarsi come mi sembra inevitabile del termine del trentuno dicembre
Per la privatizzazione istituzionale
Di vari enti di compreso l'ente in preda ai una privatizzazione che incide anche
Sugli obiettivi stessi
Del sistema previdenziale e pensionistico in questa logica di sistema misto
Obiettivi rispetto ai quali sicuramente il processo culturale di affinamento della distinzione
Fra intervento previdenziale intervento assistenziale costituisce uno dei punti centrali del dibattito
Non entro su questo tema sul quale peraltro l'amico e collega Pace si è lungamente diffuso con considerazioni in larga parte condivisibili naturalmente il dibattito sul punto
Estremamente ampio e articolato e quindi le posizioni possono essere per taluni aspetti marginali diverso
Come giurista che si applica alla problematica pensionistica
In una fase di elaborazione del dato normativo
Non credo che ci si possa accontentare Della ruolo ancillare
Della mera elaborazione del dato normativo
In un tentativo di redazione di testi possibilmente chiari che alla fine risultano sempre particolarmente confusi
Questa visione sarebbe sicuramente riduttiva
Non la potrei condividere mi pare indispensabile che
Il giurista in questa fase si preoccupi di identificare quelle che possono essere definite vere e proprie compatibilità giuridiche
Della riforma
Suscettibili di produrre Effetti magari a distanza di tempo attraverso bandi della corte costituzionale
Variazioni e modificazioni che essi non ben preventivamente controllate potrebbero essere sconvolgenti
Dunque il compito è quello di identificare alcune linee guida alcuni principi di rilievo costituzionale
In questo processo nel quale è impensabile
Sul piano operativo pratico
Di assumere la ipotesi della azzeramento totale delle soluzioni
L'ipotesi dell'azzeramento totale delle soluzioni l'ho ascoltata con molto interesse ma anche con un atteggiamento critico in un convegno di un mese fa circa organizzato dall'Associazione Internazionale di Diritto delle assicurazioni sentenza
E sposta da un collega francese
Che immaginava di poter costruire o ricostruire resisteva partendo da zero questo credo che sia assolutamente
Impensabile sul piano operativo concreto potrebbe servire per esercitazioni di laboratorio
Che però in questo momento in cui le cose premono non sarebbe utile effettuare
C'è dunque un retroterra una situazione
Definita di assetto normativo
Dalla quale non si può prescindere
Questo sia ben chiaro non significa assumere una ipotesi di intangibilità delle soluzioni date sarebbe assolutamente inconcepibile significa assumere invece
La identificazione
Di quei vincoli di compatibilità che ho cercato di identificare in tre fondamentali elementi un vincolo di razionalità
A delle scelte normative un vincolo di realizzazione in termini di parità
In un sistema pluralistico misto articolato
E un vincolo ispirato alla linea della certezza giuridica
Questi tre vincoli sono funzionali sia a ipotesi di successivo a distanza di tempo controllo di legittimità costituzionale
Ma sono immediatamente rilevanti in termini di valutazione dell'efficienza delle soluzioni di politica legislativa che vengono a contatto peraltro senza dimenticare la indicazione che viene dalla sentenza della Corte costituzionale la numero due di questo anno con la quale è stato respinta la richiesta di referendum abrogativo del decreto cinquecento prego del novantadue il decreto attuativo
Della riforma Amato in materia di pensioni avendo la Corte costituzionale assunto la tesi per cui provvedimenti di questo genere si collocano sono assimilabili alla tipologia delle leggi di bilancio e quindi come tali sono suscettibili sono insuscettibili di un controllo popolare
In termini di rifiuto
Di ciascuno dei tre criteri e cercando di
Contenere al massimo il tempo visto che l'ora avanza ciascuno di questi tre criteri razionalità parità e certezza cercherò di prospettarvi
In estrema sintesi il significato il contenuto peraltro abbastanza noto
Intuitivamente noto per lo meno
E provando
Ecco quella spigolature di cui parlavo prima a cercare fra le varie esperienze normative di questi ultimi due anni alcune esemplificazioni concrete che valgano a far comprendere il senso di operatività di ciascuno di questi criteri
Criteri peraltro che ancorché abbiano una denominazione
Diversa non sono fra loro incompatibili sotto certi aspetti essi si presentano in una sorta di concentri cita la parità è una applicazione specifica del principio di nazionalità la certezza delle scelte giuridiche un dato che si deve accompagnare con la razionalità
Razionalità eh intesa dalla Corte costituzionale
Nelle varie frequenti applicazioni che essa ha effettuato del principio come coerenza delle scelte legislative all'interno dello stesso corpo normativo nel quale la scelta legislative effettuata e come coerenza esterna nel senso che le scelte legislative devono essere
Coordinate non in contrasto con il complesso delle altre scelte precedenti
Ho detto che cercherò di dargli di ciascuna di queste nozioni delle esemplificazioni
Mi sembra che risponda all'idea della mancata realizzazione di una razionalità in termini di coerenza Interna
La serie delle soluzioni prospettate nell'ambito della legge quattrocentotrentuno del novantadue e cinquecentotré del novantadue il complesso della legge Amato laddove essendosi proposti
Di realizzata
Realizzare un contenimento della spesa previdenziale pensionistica
Attraverso la elevazione dell'ispessimento dei requisiti di accesso alle prestazioni si è curato
Le violazioni l'ispessimento dei requisiti di accesso per il trattamento pensionistico di vecchiaia non lo si è fatto per il trattamento pensionistico di anzianità
Non casualmente abbiamo sentito dal presidente Lotito una indicazione di disponibilità a soluzioni di questo genere proprio perché è nella ragionevolezza delle cose comprendere che non avrebbe senso
Continuare a operare solo in un versante trascurando altri in questa stessa logica per esempio
Ed io ho considerato particolarmente irrazionale un sistema nel quale elevandosi i requisiti di età anagrafica per il conseguimento della pensione di vecchiaia si crei poi il presupposto per una fuga in avanti attraverso una non definita e peraltro sostanzialmente bloccata
Linea di identificazione delle attività usuranti per l'accesso alle prestazioni pensioni
Un altro esempio
E questo è un esempio
Che svolgiamo in casa in casa dell'aria della dirigenza industriale
I problemi che si collegano all'articolo quarantanove della legge
Di riforma dell'INPS
Il presidente Losito ci ha ricordato alcuni passaggi ci ha ricordato l'evoluzione giurisprudenziale attraverso la decisione di quest'anno delle sezioni unite
E ha ricordato anche la recentissima sentenza della Corte
Che ha invitato o forse diffidato il legislatore a porre un termine a questo il ragionevole irrazionale
Sistema transitorio
E ma nel momento in cui si pone dodici dovrà porre mano a questo profilo
Se non si vorrà andare incontro ad una decisione della Corte costituzionale e quindi un'amministrazione giudiziaria che mi sembra particolarmente deprecabile nel campo pensionistico
Bisognerà che si abbia consapevolezza della circostanza che le soluzioni che si prospetterà hanno Perrella
Ridefinizione dell'assetto transitorio dell'articolo quarantanove devono tener conto di un dato normativo oramai importanti costituito nell'ambito del decreto cinquecentonove del novantaquattro leggi decreto di privatizzazione degli enti ivi compreso l'INPDAI
E il riferimento alla categoria per la quale originariamente si è costituito lente
E non può subire un processo di asfissia da una lettura e riscrittura dell'articolo quarantanove che dovesse ulteriormente ridurre gli spazi
Dell'aria professionale interessate a questa vicenda
Da qui si può ovviamente
Sviluppare ulteriori discorso nella logica della espansione
Attraverso provvedimento legislativo non certo come atto autonomo dell'ente privatizzato verso l'intera area della dirigenza questo è un ulteriore discorso ma se si resta nella logica dell'articolo quarantanove
Occorrerà avere consapevolezza della necessità
Di non rendere asfittica la categoria della dirigenza industriale
Ancora nella ricerca di
Passaggi che momenti normativi in
Nei quali si identifica il mancato rispetto della razionalità
Per quanto concerne il decreto ora citato sulla privatizzazione ma credo che
Tutti coloro che in questo momento stanno faticosamente lavorando sulla realizzazione degli impianti amministrativi relativi a queste importante passo evolutivo del sistema
Abbiamo acquisito consapevolezza della approssimatività e irragionevolezza della ricorso a determinati soluzioni
Penso
Non solo ai problemi di eventuale eccesso di delega che già ha ricordato il presidente Losito questa mattina circa il norma sulle riserve circa la norma sulle opzioni ma penso anche alla ripeto approssima Dezza i ah tecnicità dei collegamenti con le norme civilistiche in materia di fondazioni di associazioni
Che fanno
Fortemente preoccupare
Nella fase di elaborazione
Degli atti statutari Inter infine ma è stato già da tutti e due
I colleghi che mi hanno preceduto pace De Angelis la totale incoerenza sanzionata come diceva pace
Dal mercato delle scelte di Bulgaria e sul decreto centoventiquattro del novantatré sulla previdenza complementare
Su questo punto ritornerò in un altro passaggio ma mi pare evidente che il blocco totale delle iniziative non è solo una protesta non è solo una forma di obiezione di coscienza mi pare evidente l'interesse delle categorie ha uno svolgimento e anzi è una dichiarato intento dello stesso legislatore della legge del novantadue e quindi è del tutto incomprensibile ed ecco quel profilo di irrazionalità
Una scelta tributaria della quale in termini numerici D'Amico Pace via così puntualmente indicato le caratteristiche Cetto nella ipotesi di legge delega che
Dovrebbe successivamente la finanziaria avviare il discorso di una riforma
Un'ulteriore riforma pensionistica troviamo alcune indicazioni che sembrano confortare speriamo che vengano concretamente recepite insediative
Secondo criterio parità e il criterio della parità è un criterio pericolosissimo se non si intende nella sua piena accezione il criterio della parità non può mai essere un criterio di parità meramente formale
Questo è stato sempre
Puntualmente
Sottolineato
Da tutti coloro che hanno dovuto confrontarsi con l'applicazione concreta del principio di parità principio di parità è un principio che deve essere inteso nella logica di parità sostanziale
Che si applichi il sia lui
Tenendo conto delle specificità delle singole situazioni nelle quali devono essere salvaguardate non possono essere eliminate il livellate da provvedimenti normativi
Ispirati ad una logica di parità puramente formale credo che qui sia abbastanza evidente il riferimento alle vicende recentissime delle quali registriamo
Risultati per ora approssimativi che non sappiamo qual è si dovranno circa il coinvolgimento indiscriminato delle
Forme di previdenza speciali delle quali per un verso il legislatore ha valorizzato alcuni profili addirittura per venendo alla linea della privatizzazione e per altro verso in vari momenti delle labor dell'iter legislativo si prospetta una appiattimento insieme con tutti quanti gli altri
Enti che non hanno queste stesse caratteristiche
La logica della parità
Che la Corte costituzionale ha utilizzato nella sentenza che ricordavo prima la sentenza trecentosettantotto del novantaquattro che riguarda l'articolo quarantanove riguarda in particolare anche l'impellente
è una logica che dovrà presiedere
In maniera molto puntuale la rielaborazione dei punti critici del decreto sulla previdenza complementare
Rielaborazione della quale si annuncia appunto nel progetto di delega di cui parlavo prima una serie di linee-guida
Mi preoccupo in particolare di richiamare l'attenzione l'ho già fatto in termini più sintetici sabato scorso a Torino lo faccio interni un pochettino più articolati
Quindi
Mi preoccupo in particolare dell'impatto che la nuova normativa che dovesse essere realizzata sulla base della nuova delega potrà vere
Separatamente sulle forme sulle istituzioni gestrice che gestiscono le forme esistenti e sui soggetti destinatari compresi nell'ambito di queste foto
La delega non è chiara la delega Progetto di delega non è chiara sul punto
Del PdL che non è chiaro sul punto se si intende conservare oppure no il regime particolare di regime eccettuato delle forme esistenti quindi in particolare regime
Per stare sempre in casa rispetto alla federazione dei dirigenti industriali il Previn dai
A me sembra che l'idea di un regime distinto per le forme preesistenti non sia
Incoerente con il principio della parità come Fini
Con il principio della parità come intesa dalla Corte costituzionale mentre invece ho preoccupazioni per
La tenuta
Del regime
Differenziato in maniera radicale e direi anche contraddittorio fra vecchi e nuovi scritti meglio un piccolo sacrificio dei vecchi scritti e una soluzione uniforme unitaria in un quadro razionale e coerente sul piano tributaria
Chiudo brevemente con
Due o tre considerazioni relative al profilo della certezza giuridica
è il tema
Più preoccupante
Perché esso involge i profili dell'affidabilità
Esso non è stato ignorato dalla legge dal complesso dei provvedimenti che vanno sotto il nome di legge Amato tutto sommato non viene ignorato nemmeno nell'ambito di questi provvedimenti
Mi limito solamente a osservare che una categoria di diritti quesiti in senso proprio e difficilmente elaborabile
Con riferimento a soggetti diversi da coloro che sono i pensionati
Dunque
La impossibilità della elaborazione di una teoria divisi dei diritti quesiti e dell'applicazione di questa teoria i soggetti attivi
Fa nascere quel grado di preoccupazione di cui parlava puntualmente pace
è vero però
Che le indicazioni che in varie occasioni la Corte costituzionale ha dato sono nel senso che un mutamento brusco e repentino delle regole del gioco specialmente nella corsa fino alla fase finale della corsa
Sono ugualmente sanzionabili in termini di violazione del principio della certezza del diritto che è una delle regole di civiltà giuridica
Quindi non vi è dubbio che una ragionevole gradualità debba presiedere Sempre le scelte del legislatore
E qui segnalo una forte preoccupazione nella prospettiva di una seconda terza
Quarta riforma pensionistica
E il rischio grave dal punto di vista della ragionevole gradualità e delle certezze del diritto è quello della sovrapposizione di tanti regimi transitori via via deteriori
Un ultimo dato che io ho da sempre coltivato quindi voglio con questo sottrarmi alla possibile indicazione di stare al vento del dibattito
Appartiene al profilo della certezza del diritto anche la metodologia legislativa
Lo strumento della legge finanziaria come strumento per la soluzione di problemi di riforma strutturale è il più inadeguata
Non è possibile che tutti gli anni i cittadini lavoratori gli gli attivisti hanno col fiato sospeso per capire se ci saranno non nuove riforme strutturali un conto è interventi sugli indici di perequazione su altri elementi veramente di carattere congiunturale un conto è operare sistematicamente con un meccanismo legislativo tipico del momento congiunturale in termini di riforma strutturale ci possono anche essere due o tre riforme strutturali differenziate nel tempo
Ma devono essere meditate come riforme strutturali per le ragioni che ho detto in apertura del mio intervento ecco e chiudo un equilibrato
Mescolamento di questi tre criteri
E quindi per esempio un rigido rispetto dei principi di razionalità e della parità potrebbe anche indurre ad essere meno severi e rigorosi sul principio della certezza in termini di diritti e attese quesiti e dei diritti quesiti attese
Ma c'è Tonsi razionalità e
E parità non sono rigorosamente rispettate monta evidentemente la
La rivolta diciamo così in termini di rivendicazione degli atti sette dei diritti
Grazie
Grazie al professor Sandulli
Vi leggo un comunicato che c'è appena pervenuto
Comunicato e di Giorgio Santerini dalla Federazione dalla stampa
Un rilevante quanto indifferibile impegno sindacale mi impedisce come avrei voluto di essere a Napoli per portare il saluto dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana del giornalismo italiano
I giornalisti e i dirigenti di azienda sono in questi mesi fortemente e unitariamente impegnate nella difesa dell'autonomia dei rispettivi enti previdenziali
Presidio essenziale e ineludibile a garanzia della loro autonomia professionale
Il positivo risultato raggiunto con la riaffermazione nel corso della discussione in Parlamento per l'approvazione dalla legge finanziaria delle peculiarità dei nostri enti previdenziali contro i tentativi palesi di cancellarne di fatto l'autonomia
Svuotando il processo di privatizzazione in corso frutto di un'azione coraggiosa e comune che le nostre federazioni hanno saputo portare avanti con lungimiranza
Ma è a tutti noi chiaro che la partita non è ancora chiusa
Per queste nel comune interesse anche nel momento in cui si apre per entrambi la stagione dei rinnovi contrattuali proseguire nella strada di una più sempre intensa collaborazione ribatto Giorgio Santerini
Diamo adesso la parola al professor Innocenzo Cipolletta direttore generale della Confindustria per l'ultima relazione dalla mattinata
Signore e signori grazie di questo invito a svolgere qualche considerazione
In un momento particolari io credo che questo convegno era stato immaginato svolgersi in un clima di maggiore certezza per quanto riguardava la riforma del sistema pensionistico d'altra parte le relazioni molto belle e devo dire che sono state svolte questa mattina
Si basavano si basano tutto ad uso dei calcoli sofisticati io ho molto apprezzato di leggeremo
Con ancora maggiore interesse successivamente
Che danno per scontato
Che la riforma che era stata immaginata il trenta di settembre di quest'anno con il Polo rimodificata percorsi di ottobre in una qualche maniera andasse in porto
Credo che chiunque faccia questa previsione oggi fa una previsione che non dura più di ventiquattro ore
E quindi le certezze che Sandulli ha chiesto per i pensionati credo che abbiamo ancora parecchio tempo prima di averli in una qualche maniera io non mi farò una relazione tecnica primo perché i numeri che sono stati presentati sono già coinvolti credo che siano ormai certi le relazioni precedente mi hanno fornite una gamma abbastanza diffuse secondo perché credo che ormai dal punto di vista generale gli ordini di grandezza riconosciamo tutti quanti
Noi possiamo discostarci di qualche cifra di qualche punto anche importante gli angeli se ci ha fatto vedere anche il caso proprio dei dirigenti d'azienda sui quali vale pena riflette insomma molte considerazioni da fare se l'opera però gli ordini grandezza li conosciamo era dobbiamo domandarci ma servono questi ordini di grandezza
A me francamente mi sembra che non serva a questo ordine di grandezza a me non sembra che il dibattito che si sta svolgendo in questo Paese tenga presente delle cifre che sono state presentate tenga presente che questo sistema pensionistico nella migliore delle ipotesi ha un debito di due volte il prodotto interno lordo non sembra proprio perché ci troviamo di fronte a una situazione ancora adesso di forte contrapposizione
Riforma delle pensioni non va avanti
Non è andata avanti con la riforma Amato Amato non ha fatto la riforma delle pensioni qui è stato detto è stato detto non l'ha fatta
Non ha avuto il coraggio ha fatto tante altre cose buone per carità ma che ad una crisi spaventosa che c'avevamo nella settembre del mille novecentonovantadue
E questo questi riesce a fare le cose soltanto quando alle crisi
Accidenti alla ripresa che
Alla fine si prepara soltanto dei guai per il futuro perché qui non si riesce a fare nulla quando c'era una crisi alla fine si è fatto qualcosa ma malgrado questo qui non si è fatta la riforma delle pensioni
Ognuno di noi può trovare diciamo i suoi viali bivio trovo il mio dissi ad Amato che la sua riforma era meglio non farla
Perché comunque la gente sarebbe stato insoddisfatta avrebbe pensato che chissà quali costi pagava e quindi si predisponeva come animo a non fare più una riforma delle pensioni
E questo è quello che sta succedendo adesso la gente pensa di aver già pagato per le riforme che sono state fatte quindi si rifiuta di presentarle e siccome non faranno fatte questa volta le belle perché la riforma delle pensioni
Quando la dovremo riaffrontare l'anno prossimo e fra due anni avremo delle tensioni peggiori di questa attuali perché la gente l'anno prossimo dopo quello che è successo quest'anno che non cambierà nulla a livello delle pensioni
Petrali ha già dato di nuovo per la seconda e per la terza volta mette invece non si è fatto nulla io mi ricordo ancora una battuta di una maestra di scuola di mia figlia molti anni fa molti dei due figli ormai ho finito l'università
Una maestra che diceva ma era all'epoca delle leggi finanziarie la scuola andavo sempre sulla piazza delle leggi finanziarie la maestra di semi figli
La legge finanziaria fanno ancora una legge finanziaria vuol dire qual è l'anno scorso non è servito a niente se questo qui il criterio la cultura la maniera come si affrontano i problemi credo obiettivamente
Che è molto difficile
Arrivare ad avere una soluzione
Quest'anno nel mille novecentonovantaquattro e dell'unica cifra
Che vi do che vi ricordo nel mille novecentonovantaquattro in Italia la percentuale di persone che ha più di sessantacinque anni sarà superiore alla percentuale di persone che ha meno di quindici anni
Siamo il primo Paese industrializzato sarà arrivato a questa situazione
La Francia intesa vicina a noi ci arriverà se le previsioni demografiche valgono quel che valgono nel due mila dieci due mila e quindici noi ci siamo arrivati nel mille nove centonovantaquattro
Ci siamo arrivati nel mille novecentonovantaquattro ed in piazza un milione di persone sono andato a protestare
Per il semplice motivo che una buona parte di esse avendo raggiunto cinquanta cinquantacinque anni
Vogliono andare in pensione con trentacinque anni di contributi e considerano un sopruso gigantesco quello di lavorare tre quattro cinque anni di più
Per raggiungere con quarant'anni di pensione di aver anzianità contributiva l'ottanta per cento della pensione
Questo il motivo che li asportati su piazza
E noi abbiamo una popolazione
In cui il rapporto fra anziani e giovani sia già oggi non è più una previsione demografica sia già oggi invertito a favore della
Io credo consentitemi che stiamo commettendo un errore grandissimo
Il sindacato sta respinge sindacato confederale una riforma delle pensioni che è
E qua
E la minima che potesse essere fatto io non so se sarà respingendo per motivi politici o per una logica intrinseca di chi deve difendere per fatti suoi scritti sulle su quelli che sono i problemi attuali senza pensare a quelli di domani tanto quelle di domani ci sarà qualche d'un altro che ci dovrà pensare
La maggioranza di questo Parlamento si è sfaldata
E ognuno cerca di andare a rincorrere quelli che sono i desideri della gente così come si faceva negli anni passati
Vedere quello che è successo
Hanno votato la fiducia su due articoli e fai appena si è presentata la riduzione del coefficiente di rendimento due per cento che non c'era nessun Paese del mondo
Non c'era nessun Paese del mondo stati introdotto una rettifica all'uno e settantacinque delle cure particolari categorie questa è stata bocciata
L'indicizzazione è stata bocciata qui è stato detto mi ricordo che fare
Che l'ha detta
No no no no no no alla Confindustria non appoggia nessuno e lei e lei dietro di dire una cosa di questo genere la vedo s'è fatta di persone come voi siete fatte di persone e ciascuno vota per chi gli pare perché siamo un Paese libero
Per favore senza di schierare le persone per tappati la bocca questa qualche dura fa un'operazione che venti anni vale il fascismo l'abbiamo conosciuta abbastanza
Quindi la Corte non s'è fatta di persone per favore non facciamo dialoghi dalla sala lasciamo finire poi nel pomeriggio il dibattito
Questa rifiuto della modifica delle indicizzazioni che ha un senso come ha detto il governatore della Banca d'Italia ma solo quando il sistema pensionistico obbligatorio garantisce un minimo per tutti
Questo chi lo ha ricordato se l'ha dimenticato di dirlo
L'indicizzazione obiezione al Salario non può essere fatto quando il sistema pensionistico è differenziato e ciascuno pretende giustamente di andare in pensione con una percentuale del suo stipendio
Non con una pensione minima come in altri Paesi uguale per tutti
Qualsiasi sia il suo stipendio per cui certo se la pensione minima è uguale per tutti qualsiasi dal suo stipendio l'indicizzazione va sui prezzi e sui salari
Ma se uno va in pensione con una pensione obbligatoria che è legata in una qualche maniera la sua retribuzione
E non può pensare di avere anche l'indicizzazione ci sarai in un po'pensare neanche di avere quella sui prezzi non necessariamente deve essere lasciata in un sistema di ripartizione che tutti difendono e che tutti difendiamo per quello obbligatorio perché io sono il primo a dire che un sistema obbligatorio è un sistema che deve essere a ripartizione
Un sistema a ripartizione significa banalmente che ogni anno si decide quando si ripartisce in termini di contributi a prelevare e quanto si ripartisce in termini prestazioni a dare quindi non ci può essere nessuna certezza in un sistema di ripartizione
Se non quella di avere un sistema a solidarietà generale ma la cui equiparazione deriva dalla massa di contributi che si riesce a prelevare certa si può andare un anno con un'integrazione da parte dello Stato e si può andare a un anno accumulando qualche risparmio più per gli altri anni
Ma non ci possono essere garanzia di un sistema a ripartizione
Perché se no non sarebbe un sistema a ripartizione sarebbe al sistema a capitalizzazione che è diverso
Questo governo e diviso di fronte alla riforma delle pensioni
Abbiamo ministro del lavoro che non so se verrà qui
Il quale si dichiara essere il volto sociale del governo
E che diventerà il ministro dei pensionati e dei disoccupati
Il nostro Paese
A venti milioni di posizioni di pensione oggi non domani quando la popolazione sarà invecchiate quindi giustamente ci saranno molti più pensionati che adesso se a questi ci aggiungiamo idioti due milioni di disoccupati
E le altre persone che non lavorano perché non c'è lavoro
E credo che il ministro del lavoro sarà domani ministro dei pensionati e del lavoro contento spero
Le imprese si trovano costrette in questa fase da scioperi
Che non le riguardano direttamente e firmano questo pure un'altra novità
è successo ma vedere sui giornali di oggi
Firmano insieme con i sindacati
Proclami contro la Finanziaria perché non gli va di subire gli scioperi per qualche cosa che non li riguarda ciò che pensa di riguarda
Io credo che stiamo vivendo un momento
Abbastanza difficile perché non ci rendiamo conto che questa rifiuto di alcune modifiche
Che sono state proposte e che le cifre che sono state portate oggi lo mostrano abbastanza chiaramente
Pace ha fatto un calcolo che noi dovremmo avere un sistema simulato ripartizione capitalizzazione se l'ho capito bene è un sistema che porterebbe ad avere una copertura nell'ordine del cinquanta per cento
Questo sistema razionale che tiene cinquanta per cento quasi la metà di quello che il sistema attuale
Propone io non so se pace hai coraggio non darlo a proporre a un governo che poi lo dovrebbe presenta io penso che le piazze si rientrerebbero tutte quante
Sì sì ma non non non ha ottenuto il risultato per fortuna per lui non ha responsabilità nella responsabilità di governo
Io credo che se noi blocchiamo questa questa riforma
Noi avremo una serie di conseguenze molto negative
A me tranne i tassi di interesse
Perché intanto vituperati mercati finanziari internazionali
Non è che si preoccupano tanto se nel novantacinque
Ci sarà una riduzione del disavanzo di X ed Y siccome fatta di gente che sa leggere le cifre quelle presentate questa mattina
Vuole sapere se nella legge finanziaria sono state introdotte delle misure che rallentano la crescita della spesa nei prossimi anni
E se noi non faremo questo
E loro ovviamente cominceranno a pensare che nel mille novecentonovantacinque bisognerà fare una nuova legge finanziaria di dimensioni analogo o superiore a quella che abbiamo fatto verso e siccome le resistenze di adesso hanno impedito di farlo nel novantasei ce ne vorrà un'altra ancora più forte
Chi va a investire in un Paese che si sa a priori se era scosso da tensioni continue nessuno se noi non facciamo la riforma adesso noi promettiamo le tensioni per gli anni prossimi allora avere evitato delle tensioni quest'anno per il per riproporlo celle l'anno prossimo io non credo che sia la soluzione migliore
Ma soprattutto voglio ricordare
Che se non si ferma la spesa aumenterà la pressione fiscale e contributiva
Io credo che ci sia una una certa senso di incoscienza nell'immaginare che l'aumento della pressione fiscale e contributiva sia qualche cosa che in definitiva è meglio che evitare la riduzione della spesa
E credo che questo problema sia inficiato dal fatto che ciascuno di noi crede
Che ci sia un'evasione fiscale talmente forte in questo Paese che tanto basta far pagare coloro che non pagano le tasse che paghiamo diciotto tutti i problemi e siccome in coscienza in questa sala a cominciare da me all'ultimo di voi siamo tutti consapevoli che noi non siamo evasori fiscali
Il problema è risolto
E non è vero per niente non è assolutamente vero nel nostro Paese si pagano parecchie tasse è il giorno in cui noi auspichiamo erano fatti pagare le tasse anche degli evasori sarà il momento che ciascuno di noi dovrà pagare qualche cosina di meno
Perché sennò vi ricordo per rimanere nell'ambito le cifre che nel nostro Paese si paga il quarantaquattro per cento delle imposte
Sul nostro reddito il che significa che se c'è una grossa evasione chi paga le tasse siamo noi perché noi qui dentro siamo tutti corretti noi paghiamo il sessanta per cento di tasse
E allora il giovedì faremo pagare tasse gli evasori noi dovremo pagarne di meno
Invece se no no
E portati come la classe da difendere saranno loro che domani pagheranno le tasse perché se il reddito italiano sarà fatto soprattutto da pensioni perché lavora sempre più basso la quanti erano sempre più bassa kit saranno pagate le tasse
E come si comincerà ma banalmente si comincerà permettere pagamento dei contributi sanitari su tutto il sistema dei pensionati e poi si comincerà aumentare le tasse su chi ha reddito
Ed è bello un paese dove con una mano si danno quattro soldi e con l'altra mano se ne avevano quattro se non cinque
è bello arrivare una situazione questo genere vale la pena scendere sulla piazza per avere quattro lire di più che restituiremo domani con gli interessi
Io non credo che se queste qui la vittoria che noi dovremmo nostro paese già oggi
Nel nostro Paese
Ci sta una persona che lavora confronta due
Che non lavorano che non lavorano perché sono pensionati che non lavorano perché sono dei giovani che non sanno in età di lavoro perché sono dei disoccupati o per altri motivi che non lavorano
Questo rapporto uno a due è il rapporto del costo sociale che ciascuno di noi si porta appresso
Perché significa che sul lavoro di quella persona
Devono essere comunque presi redditi per quest'altri due che siano redditi volontari perché mantenendo mio figlio dentro casa ve lo mantengo o che siano redditi involontari perché devo pagare tasse e contributi per il mantenimento di queste persone
O per evitare i danni sociali più persone che non lavorano genera ebbene questo rapporto negli Stati Uniti d'America è di uno a uno e mezzo e in Giappone di uno a uno
Noi in Italia e l'Europa non è dissimile abbia un costo sociale su chi lavora che è pari al cinquanta per cento superiore a quello americano ed è il doppio di quello giapponese
Se noi continuiamo nella strada di caricare chi lavora di costi per mantenere chi non lavora
Si ridurrà sempre di più perché poi quel cittadino che c'ha i soldi quando va a comprare il prodotto giustamente compra il prodotto che gli costa di meno
E compra il prodotto che gli viene dal Giappone e dagli stati d'America
Quindi comprerà il lavoro che viene dal Giappone e dagli Stati Uniti d'America e alla fine quindi il castello di chi lavora si riduce scompare e non ce la fa più neanche a mantenere quelli che non lavora
Allora in questa situazione io credo che noi dobbiamo assolutamente avviare una riforma una riforma
Della della previdenza
La necessità di mantenere la pace sociale in questo Paese
Va coniugata con l'esigenza di riformare il sistema pensionistico
L'accordo che abbiamo avuto con il sindacato del luglio novantatré è stato un accordo che ha avuto come base come premessa essenziale l'eliminazione la scala mobile
Non è stato un accordo che ha avuto anche la scala mobile no prima è stata tolta la scala mobile e poi si è fatto l'accordo e sindacato
Ha capito
Dello scambio è stato produttivo per tutti
Perché
Le imprese hanno avuto un rallentamento della crescita del costo del lavoro e la gente ha avuto un rallentamento dell'inflazione
Il patto è stato mantenuto
Ma io non credo che saremmo riusciti arrivare a quell'accordo se avessimo avuto la scala mobile indigenza noi ci siamo presi l'onere
Anche politico di disdire la scala mobile e ci siamo presi diciamo che ci sono così arrivati di conseguenza
Noi credo che dobbiamo andare avanti questa volta con una riforma delle pensioni e con la concertazione
Non c'è alternativa fra i due dobbiamo fare contemporaneamente tutte e due e la concertazione non significa che bisogna essere d'accordo su tutti a ogni costo perché questo non si chiama concertazione
La concertazione rispetto dell'autonomia delle parti
Significa che ci si consulta che si tiene presente
Ma che si tengono conto delle esigenze di tutti quanti
E fra i tutti quanti ci sta anche il Paese che ha uno squilibrio immenso
E quindi ci sono delle responsabilità che vanno prese perché se non vanno prese queste responsabilità
Il Paese non riesce andare avanti
Ho detto che la riforma che è stata avviata delle pensioni credo al mio invito a mio avviso che era stato la pensi una riforma è qua e minima
Ci può sempre ritoccare qualche cosa per carità ma è qualche cosa da ritoccare
Non è l'impianto da modificare come purtroppo sta avvenendo non già con il voto alla Camera che ha tolto il problema delle indicizzazioni e quello del coefficiente di rendimento
C'è la penalizzazione per l'anzianità la parola è brutta penalizzazione ma pure lo sito l'ha detto non è possibile immaginare che uno abbia diritto alla pensione indipendentemente dall'età anagrafica di quando va in pensione
Per fortuna ciascuno di noi spera di vivere almeno fino all'età media degli italiani
Ma io spero che ciascuno di noi pensi di vivere ancora di più
E chi carica questo costo mi si dice ma ci sono state leve di lavoratori è vero che hanno iniziato a lavorare a quindici anni
E dei questi qua a cinquant'anni hanno fatto trentacinque anni di contributi e siccome gli si augura di vivere fino a ottant'anni
Non è possibile pagare trent'anni di pensione non è possibile tanto più che ci sono anche delle pensioni figurative all'interno di questi trentacinque anni non è possibile arrivare una situazione di questo genere cosa gli si chiede gli si chiede di lavorare eventualmente cinque anni di più nel peggiore dei casi e avere l'ottanta per cento del salario che già queste uno squilibrio perché una proposta di questo genere rappresenta un attentato nei confronti dei diritti acquisiti
Perché non debba essere una
Evitare questa riforma non è un attentato ai diritti acquisiti di chi vive in questo Paese non vuole pagare i debiti degli altri
L'allungamento dell'età della vecchiaia è stato fatto in maniera lenta adesso è stato portato avanti con tutto questo noi arriveremo molto in ritardo a questa età della vecchiaia e ci sarà sempre
Una divisione fra il pensionamento d'anzianità e quello di vecchiaia
Insomma io credo che noi dobbiamo arrivare a queste riforme mi auguro non voglio essere pessimista a tutti i costi ma mi auguro che malgrado le vicende del Parlamento di questa settimana
Nella prossima se ci sarà e ci sarà il confronto fra le parti sociali questi riescano a trovare la soluzione coniugando la riforma con la concertazione se ci sarà una riforma
Ne potremmo avviare
Un sistema su due pilastri
Due pilastri cari a Losito c'è anche un terzo
Pilastrino se vogliamo a quando De Angelis
Pone che i coefficienti che la sostituzione
Per chi ha una carriera rapida e per chi sta in alto è basso M. diciamo che il pilastrino perché c'ha un reddito più alto può diventare una colonnetta guarda certo perché se no non ce la facciamo a questo punto se dobbiamo pretendere di salvaguardare anche la posizione
Di chi ha avuto la fortuna l'intelligenza la capacità di avere una crescita di carriera molto rapida a questa persona gli si può chiedere Brizio dimettersi da parte i soldi e pensare a se stesso perché non credo che lì la solidarietà debba debba giocare al
Un che e quindi non spaventiamo ci se uno che c'ha un altro stipendio si ritrova ad avere il trenta per cento come Artaud perché Ciavatta qualche altra parte qualche cosa e se non c'era da parte da qualche altra cosa se a diversi la morire durante tutta la sua vita e allora viva il pio bene ha fatto c'è bisogno stare a pensare allora
Noi dobbiamo avere o nel sistema di pensioni integrativo
Nel quale soprattutto si è molto parlato qui dentro della deducibilità fiscale
Piccolo avvertimento se non passa la riforma delle pensioni com'è stata immaginata ce la scordiamo la giudice aprirà fiscale della pensione integrativa neanche nella formula come messa lì d'entro perché è ovvio che lo Stato recupererà i soldi che perderà una parte con questa quindi addio pensione integrativa supponiamo che invece ci riusciamo a farla
Quello che io voglio sottolineare l'importanza di eliminare la contribuzione sulla parte che viene messo la lezione integrativa perché questo è un piccolo piccolo piccolo marchingegno italiano
Per cui il sindacato si è messo d'accordo per eliminare le tasse ma non dei contributi perché sui contributi si vuole avere la pensione obbligatoria e quella dei gradiva francamente questo mi sembra veramente fuori dal mondo
Questo mi sembra veramente fuori del mondo e noi abbiamo chiesto e ottenuto nella contrattazione del luglio del novantatré che gli incrementi retributivi legati agli andamenti aziendali che hanno una caratteristica
Di aleatorietà perché sono legati ai risultati questi non siano sottoposti al contributo previdenziale ma possono essere delicati alla pensione integrativa
Mentre invece Paci pagano le tasse sopravvento all'ente
Perché le tasse signori miei serve per pagare i servizi che ci dà allo Stato i contributi sembra pagare le cose che riguardano individualmente deste
Essi allora è la parte contributiva che deve essere eliminata più che la parte fiscale se abbiamo un minimo di senso dello Stato da parte di tutti quanti noi
Dobbiamo anche evitare quelle formule Pseudo perequative regressive che fanno sì che il trattamento Vasco
Oggi fiscale sia agevolato al ventisette per cento che è una sciocchezza che si è inventato in questo Paese per rendere tutti uguali
Partendo dal principio che non lo si è lo si vuole rendere tutti uguali in termini di riduzione del che mi sembra fuori del mondo
Bisogna ragionare sul Tfr Confindustria non ha difficoltà a ragionare sul TFR cioè ha difficoltà ma non ha blocchi a entrare nel ragionamento sul TFR
E se lo volete sapere lo sapete siamo noi che di fatto abbiamo proposto che per i giovani assunti tutto il TFR possa essere utilizzato per pensione integrativa perché il giovane assunto che ha una pensione obbligatoria leggermente va comunque più bassa rispetto ad un altro perché è valutato su tutta la sua vita contributiva non è molto più bar
Sa perché purtroppo per Luini non si trova più con gli anni Cinquanta S. Santino alle spalle in cui si cresceva del cinque sei per cento l'anno e quindi per fortuna o purtroppo non lo so non assisteremo più a persone che vedranno moltiplicare per cinque del sei il proprio la propria remunerazione nell'arco della propria vita quindi la progressione non sarà così drammatica il che significa però
Che non avrà grosse perdite quando avrà una pensione commisurata tutta la sua vita lavorativa bene per questa per questo lavoratore il TFR può essere tutto preso dentro e se partiamo con questo principio
Noi iniziamo un punto per cui queste generazioni man mano che crescono saranno generazioni senza Tfr e ci saremo finalmente liberati di questo problema
Perché questo è un problema non si può sbloccare il passato lo sapete benissimo
Il futuro lo si può trattare il futuro lo si può trattare
Noi abbiamo chiesto che l'utilizzo futuro del Tfr sia
Alla volontà delle parti e perché abbiamo chiesto e banale ma credo che voi non condividete anche se pure in questa sede c'è anche una connotazione sindacale ma siete comunque dirigenti d'azienda
Se si va a fare un calcolo complessivo si sceglie se avere più soldi nel busta paga ossia vere
Più copertura nella previdenza a questo punto
Basta che i conti complessivi tornino dopo di che il risultato può anche essere quello di mettere tutto il Tfr aggiuntivo in busta paga se uno rinunci ad esempio gli aumenti contrattuali e può convenire
E può convenire non vedo perché uno non possa fare dei calcoli di carattere individuale
Piccola polemica con Losito ma lo sapeva che già mi aveva detto individuale perché anche nella pensione integrativa ci sta scritto che l'adesione della persona è volontaria
Questo è un principio che io spero specie in quest'ambiente sia fortemente connaturato
Che si che sia la volontà degli individui non abbiate timore perché se il sistema è valido leva la gente corre a farlo ma è una garanzia
Non solo per l'individuo il fatto che uno possa uscir fuori da un sistema è una garanzia che quel sistema e condotto in maniera corretta perché se non c'è la punizione che la gente se ne va se non c'è la libertà
Il sistema si corrompe
Il sistema si corrompe per forza perché alla fine pur di dare alla piccola per pressione di un gruppo che ha bisogno in quel momento qualche cosa si squilibrio tu è quanto perché tanto poi nessuno può uscire e quindi quando il parco dei buoi sta dentro il recinto poi se uno vivere tosare quali dei marziani
Lo può fare con tutta tranquillità è solo la possibilità di uscire che garantisce che la gestione sarà corretta e quindi da questo punto di vista io credo che noi dobbiamo mantenere questo tipo di di sistema
Vorrei terminare con una nota discutibili positiva io credo che specie nell'ambito della riforma
La privatizzazione l'INPDAI sulla quale noi abbiamo espresso una serie di riserve che manteniamo
Le manteniamo per i banali motivo che un sistema che sia di carattere privato
Ha difficoltà S. un sistema di carattere obbligatorio c'è una contraddizione che presidente Losito ha sanato dicendo obblighiamo tutti e fa cercava di allargare la quota c'è una contraddizione
La legge vuole la privatizzazione non ci tiriamo indietro su questo non ci saranno non ci stanno dubbi dobbiamo cercare di gestire questo sistema in maniera tale che esso dia delle certezze hai lavorato
E alle ai dirigenti da questo punto di vista io credo che le analisi che sono state svolte questa mattina di portarci verso un sistema che simboli della capitalizzazione senza senza costituire la capitalizzazione devono fare tutte sono
Da questo punto di vista credo che possiamo metterci a lavorare per costruire un sistema anche utilizzando i cinque anni di riserva
Non li demonizziamo questi cinque anni di residenza i cinque anni di sempre in un sistema arrivi a capitalizzazione simulata una ripartizione capitalizzati IVA come volete servono per coprire qualche volta degli anni in cui facendo qualche piccolo calcolo si può vedere si è costretti ad andare sotto
Bisogna costituirla bisogna costituirla che lì gli elementi gli strumenti in parte ci stanno
Anche in questo caso ci sta una possibilità di carattere negoziale e io credo che siccome siamo in un Paese libero e siamo persone libere contrattualmente riusciremo a trovare la soluzione che meglio ci aggrada grazie
Grazie al professor Cipolletta diamo la parola al dottor Losito che ha una importante comunicazione da farli a questo punto provate vedermi senza i baffi senza gli occhiali con la foto del ministro Mastella davanti alla mia faccia
No mi è pervenuto un fax dalla segreteria particolare ministro Mastella che rileggo non è un semplice fax che giustifichi la sua assenza ma entra anche nel merito di alcuni problemi quindi parole
Gentile presidente come lei ha certamente noto le votazioni che anche oggi ci impegnano la Camera dei deputati non mi consentono purtroppo di aderire al cortese l'importante invito che la Sendai ha voluto rivolgermi
Sono particolarmente rammaricato perché consapevole la significativa rilevanza del tema da voi scelto che oggi è posto al centro che l'attenzione del Governo del parlamento dell'intero Paese
Certamente il dibattito i risultati del convegno daranno indicazioni alle quali prestano ogni particolare attenzione certo che non torneranno dichiarando che torneranno di gran lusso utilità per le scelte che si impongono in vista di un'equilibrata riformati
Clausole Yara diceva che non riforma del sistema previdenziale nella salvaguardia dell'autonomia propria delle categorie professionali interessate tra le quali certamente la vostra tra gli argomenti più importanti oggi l'attenzione e la federazione nazionale dei dirigenti d'azienda
Come anche del ministero del lavoro vi è certamente la privatizzazione degli istituti previdenziali che rimane il tema prioritario Petri il quale desidero confermarvi la mia piena disponibilità
Ad affrontare e risolvere insieme ogni problema che potrebbe ritardare o rendere difficoltoso il percorso da voi intrapresa
Altro capitolo sul quale si renderà necessaria una riflessione congiunta e quella di individuare idonee iniziative a sostegno nella categoria
Anche attraverso una sostanziale innovazione degli strumenti di intervento nel settore del mercato del lavoro e nelle fasi di mi cattivo andamento occupazionale
L'eventuale utilizzo dei cosiddetti oneri impropri sostenuti dei dirigenti dall'impresa e potrebbe essere un interessante percorso sul quale confrontarsi
Infine accanto all'ipotesi di allargamento dell'INPDAI alle altre categorie dirigenziali ore escluse vi è un ultimo importi
Ultimo importante tema che andrà affrontato
Come giustamente lei Presidente pone in rilievo una sua interessante relazione e l'avvio della capitalizzazione sul quale è mia intenzione ascoltare l'opinione le proposte dei dirigenti d'azienda peraltro ce l'ha tutte sul tavolo da parecchio tempo
Mi consenta ora gentile Presidente di porre accanto ai temi per voi così importanti Fioroni pena accennato il più generale argomento della riforma previdenziale che particolarmente in questi giorni merita grande attenzione un'analisi una riflessione seria e trasparente
Non possiamo prescindere da ciò per capire con senso di responsabilità e chiarezza
Le ragioni del profondo cambiamento che fisiologicamente necessità al sistema pensionistico nel nostro Paese avendo sempre presente l'esigenza di coniugare gli interessi di gruppi e categorie con quelli più generale del Paese
In questo contesto tutte le categorie professionali pur nella loro autonomia storicamente consolidata sono chiamate a dare il loro contributo di analisi da confrontarsi con la realtà che oggi viviamo
Le scelte sulla riforma previdenziale per la loro rilevanza economica e sociale dovranno se non vogliono regredire di decenni
Essere risolta attraverso il coinvolgimento di tutte le parti sociali e politiche del Paese
L'Italia ha lungamente disatteso l'appuntamento con tali scelte che pur con gradualità devono essere però compiute con estrema tempestività nel rispetto dei valori costituzionali delle giovani generazioni se non vogliamo che il sistema arrivi rapidamente al collasso
Su tali argomenti desidero manifestare il mio fermo intendimento
A risolvere i problemi oggi posti all'attenzione di tutti noi nell'interesse del Paese per il futuro le nostre famiglie dell'intera collettività
Mi auguro che il Parlamento possa portare rapidamente a compimento un disegno complessivo di riordino del sistema previdenziale adotti tutte le misure idonee che possono coniugare certezze di oggi
E prospettive per il futuro nella difficile congiuntura economico-finanziaria e di Bilancio che oggi attraversiamo
Con l'occasione mi consente infine caro Presidente di volge lo saluto caloroso né un rituale a tutti i partecipanti al convegno nonché a iscritti e dirigenti dell'azienda i migliori auguri di buon lavoro al ministro del lavoro Clemente Mastella
Va bene credo
Credo che sì vedo delle mani alzarsi ma purtroppo il dibattito ampio che ci tutto il pomeriggio sarà
Va be'è questa una tua responsabilità dedicato a io per primo scusami scusabile io per prima avrei un sacco di interventi al di là di quelle che è stata la mia relazione ufficiale ma credo che dedichiamo a tutto il pomeriggio il dibattito la
No io del caro Tzipi sedò i trentasei con lettere o darli a tutti quelli che lo chiedono e dovrei dal
Ci sarà il momento del dibattito parola risponde la tavola tra l'altro la cucina ci aspetta per il break grazie a tutti e grazie ai relatori