"Mezzogiorno" manifestazione unitaria di CGIL, CISL e UIL

Prima di iniziare questi lavori e ringraziarli per alla loro presenza del contributo che ci offriranno
Il ministro Rainer Masera ministro del Bilancio e del Mezzogiorno
Il ministro Tiziano Treu
Ministro del lavoro
Saluto e ringrazio per la sua presenza il sindaco di Napoli Antonio Bassolino
E nel salutare voi consentitemi di ringraziare Cofferati D'Antoni Larizza perché con questa iniziativa valutabili anarcoide
Stanno ancora una volta dimostrando a tutto il Paese la forte determinazione per un impegno generale nei confronti del Mezzogiorno
Prima di dare la parola a Sergio Cofferati
Consentitemi qualche battuta introduttiva
Che serve per
Esprimere qualche valutazione
E fare il punto della situazione nella realtà del Mezzogiorno
Le prospettive del Mezzogiorno divengano sempre più incompatibili con una normale vita civile e democratico
La ripresa economica in atto non tocca il Mezzogiorno
Anzi
I suoi problemi si vanno aggravando
La disoccupazione che ormai supera il venti per cento per cento ai danni di in alcune regioni tocca anche il ventiquattro per cento
Presentai in alcune realtà punte altissime
Guardando ai dati Istat gli ultimi disponibili riferiti al trentuno dicembre mille novecentonovantatré per la indagine
Che io richiamo alla vostra attenzione
Ne viene fuori un tasso di disoccupazione dei giovani dai quindici ai ventiquattro anni
Pari al cinquantuno per cento
E del venticinque del due per cento nel Centro-Nord
Mentre per quanto riguarda i lavoratori dai venticinque ai trentaquattro anni
Il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno e pari al ventitré per cento contro il tasso di disoccupazione dell'otto per cento nelle realtà del nord
La disoccupazione femminile
è del ventisei e tre per cento contro l'undici e nove
Ovviamente nell'ultimo anno la situazione è notevolmente peggiorata
Le prospettive di impiego appaiono sempre più lontane per questa generazione di lavoratori
Se perdura l'attuale differenziale di sviluppo tra dieci anni il tasso di disoccupazione arriverà cinque sei volte di quello del Centro-Nord
Crescono inoltre nel Mezzogiorno le ore di cassa integrazione
E di lavoratori in mobilità
Per i quali non vi è alcuna speranza di reimpiego
La Banca d'Italia ha segnalato alla fine del mille novecentonovantaquattro una caduta degli investimenti pubblici e privati dal prendi cinque per cento al diciotto per cento del prodotto interno lordo
La stessa politica restrittiva
Viene esercitata anche ai trasferimenti ad enti locali e Regioni
I Comuni dovrebbero provvedere agli investimenti con le loro risorse
Ma l'ottanta per cento dei comuni
Nel Mezzogiorno è in dissesto ed in particolare in Campania ed in Calabria non sia in grado di emettere prestiti ne sia un patrimonio da mettere facilmente e rapidamente sul mercato
A questo si aggiunge un'assoluta mancanza di chiarezza sia sugli stanziamenti dell'intervento ordinario a disposizione delle singole amministrazioni sia per quanto riguarda gli interventi programmati
I tagli o il rinvio negli anni degli stanziamenti della legge finanziaria sono il segnale dell'assenza da parte del governo di una strategia per lo sviluppo
Una politica di sviluppo richiede di continuare con forza l'azione di contrasto alla criminalità organizzata
La scuola il lavoro la formazione rappresentano le precondizioni sulle quali i nostri innestare delle vere e serie politiche di sviluppo
Sappiamo bene che il Mezzogiorno deve fare la sua parte
Ricordiamo la frase di don Sturzo il Sud salvi il Sud
Come tensione all'impegno consapevoli che se vogliamo davvero e modifiche davvero modificare questo stato di cose
Rettificare queste distorsioni interpretare la nuova volontà di riscatto e di crescita democratica e civile della società meridionale dobbiamo continuare il lungo e faticoso lavoro
Verrà il momento diceva Giorgio Bernanos in cui in un mondo organizzato per la disperazione predicare la speranza sarà come gettare un cerino acceso in un barile di polvere
La storia fa giustizia di ogni miope realismo e dà ragione alla forza della speranza e dalla speranza del cuore io vi ringrazio
Ovviamente a voi non sarà sfuggito Weber esigenze di copione di spazi e di tempi sono stato costretto a riconsiderare la durata del mio intervento
Do la parola a Sergio Cofferati per la relazione a nome di CGIL CISL e UIL nazionale
Cari amici e compagni
L'obiettivo politico di questo convegno
Stare nell'indicare
A noi stessi in primo luogo e poi ai nostri cortesi interlocutori di oggi
Il riproporsi con tutta evidenza dal problema del Mezzogiorno come vero e proprio problema nazionale
E contemporaneamente del permanere di una emergenza occupazionale non risolta in molte aree del paese
In prevalenza quelle più deboli e ancora una volta quelle meridionali
Come è noto a tutti voi stiamo vivendo una fase assai complessa e contraddittoria
Questo Paese attraversa un momento davvero schizofrenico
Nel quale agli effetti rilevanti e positivi per alcuni della ripresa che è in atto si sommano il permanere di forti difficoltà per altri legate sostanzialmente alla mancanza di lavoro
E alla flessione che nella strumentazione negli effetti della tutela reddito se determina il tutto è sovrastato da un grave rischio di un vero e proprio crollo finanziario
In una situazione come questa
Serve avere grande senso di responsabilità responsabilità comune
Bisogna certo dare stabilità politica al Paese risolvere le grandi priorità di ordine economico e sociale ma bisogna realizzare questi obiettivi senza strumentalità
Non si possono piegare le grandi esigenze economiche sociale ed obiettivi elettorali
Le priorità istituzionali politiche ed economiche che il Governo si è dato vanno risolte per il bene di tutti
Noi per questa ragione non siamo stati disponibili non lo saremo neanche nelle settimane a venire
A diventare ostaggio di questo o di quella forza politica
Noi abbiamo condiviso l'individuazione di queste priorità abbiamo detto in tempi non sospetti che bisognava lavorare per dare un assetto politico stabile che bisognava evitare il ricorso alle elezioni anticipate non perché consideriamo né impossibile né sbagliato
Far votare gli italiani ma perché in una circostanza come quella che avevamo di fronte che ancora non è risolta le priorità erano altre quelle che abbiamo ripetutamente indicato che abbiamo tentato di affrontare anche nei mesi passati
Quelle istituzionali
Appunto quelle politiche ma soprattutto quelle economiche sociali
Per questo per noi conta in primo luogo l'attuazione integrale dell'intesa del primo dicembre del mille e novecento novantaquattro
Un'intesa ottenuta
Con fatica sulla base di un grande movimento che si è sviluppato nel corso dei mesi autunnali
Vogliamo l'attuazione di quell'intesa
Vogliamo di conseguenza che venga riformato il sistema previdenziale
E noto che questo è un bisogno per milioni di persone oltre che per l'economia nazionale
E non vogliamo che questa esigenza di tantissime persone venga utilizzata strumentalmente per favorire le dinamiche politiche o per fissare la data delle elezioni anticipate
Dove siamo interessati come abbiamo più volte ricordato ad affrontare l'insieme dei temi che erano stati di parzialmente risolti
E spesso almeno sul piano delle procedure del metodo definiti
Sono i temi che riguardano il lavoro
Riguardano contemporaneamente l'esigenza di creare nuova occupazione e di dare una tutela consistenti adeguata al reddito di quelle persone che sono state nel corso di una fase lunga di recessione
Per ragioni oggettive allontanate dal loro posto di lavoro sono i problemi che riguardano il Mezzogiorno l'area più esposta
Del Paese sono i problemi che riguardano incerto anche le tutele sociali
Crediamo sia indispensabile nel confronto con questo governo
Degli approfondimenti che ci saranno anche nei giorni a venire discutere delle politiche economiche e delle politiche sociali noi riteniamo urgente l'adozione di politiche mirate allo sviluppo
In grado cioè di utilizzare la ripresa in corso di estenderla in modo tale che i suoi benefici non riguardi non soltanto i settori che esportano o ad alcune aree geografiche
Ma consentano di superare gli squilibri territoriali che si sono determinati
Siamo in una fase dicevo davvero particolarmente contraddittorio
Per molti cominciano ad essere presenti i problemi anche di natura sindacale che riguardano la piena occupazione e i fenomeni qualche volta distorcente che questa induce pertanto i settori siamo davanti all'espandersi dalla loro capacità produttiva c'è una crescita della domanda rilevante mano domanda che sta fuori da questo Paese alla quale comunque bisogna rispondere
Sapendo però che non risolve integralmente le questioni delicate che abbiamo davanti
Però per molti per i più siamo in presenza di fasi di grande difficoltà addirittura di arretramento della condizione né essere e per questo serve politica per lo sviluppo per questo bisogna riequilibrare il territorio proprio per evitare il rischio di nuovi processi migratori
Il lavoro va portato nel Mezzogiorno va dato a coloro che ancora non hanno avuto la possibilità di entrare nel mondo dell'attività dato produttiva e non possiamo accettare dinamiche rovesciate
Il lavoro laddove non c'è
E non il trasferimento di coloro che aspirano ad un posto di lavoro verso le aree forti che sono già per loro natura e per loro condizione
Sufficientemente esposte ai rischi che ricordavo poc'anzi ecco perché riteniamo la questione meridionale di nuovo una grande questione nazionale
Lo diventa paradossalmente in una fase nella quale l'economia può riprendere anzi segnali
Il rilancio sono di una qualche consistenza
E che il mezzogiorno sia diventato o ridiventato un grande problema nazionale e confermato da tutti gli indicatori da tutti i dati che sono disponibili basta avere la voglia ed interesse politico a leggerli correttamente
Basta guardare a quel che è successo nella fase recessiva
Nel novantatré per la prima volta in diciotto anni il prodotto interno lordo è diminuito ma mentre nel Centro Nord il calo è stato pari allo zero tre per cento al sud è stato dell'uno e sei per cento
Nell'industria di trasformazione il calo al nord è stato di un punto e mezzo nel Sud ha raggiunto quasi il sei per cento
Sono dati aridi ma confermano in una fase recessiva l'allontanamento sensibile che viene oggi accentuato come dicevo paradossalmente
Dalla ripresa sono gli effetti che ci sono scatenati generati nel Mezzogiorno
Nel novantatré si è registrato un calo generalizzato degli investimenti rispetto all'anno precedente
Ma mentre al centro nord è stato pari al dieci per cento al sud è stato di quasi il tredici
E il calo prodotto per abitante e di due punti al Sud contro lo zero cinque del Centro-Nord sono i dati dello Svimez sono dati che confermano come quelli che vi sono già stati ricordati
Poco fa relativi all'occupazione di come quest'Italia non solo sia divisa in due tronconi ma come la distanza tra queste aree tenda progressivamente accrescere
Nel periodo che ricordava il tasso di disoccupazione è passato dal sedici e due al diciotto e otto nel sul dal sei al due al sette otto per cento nel centro nord e mentre nel novantaquattro questa tendenza per il Centro Nord si è rovesciata e il tasso di disoccupazione cominciato a discendere per il Centro Sud è aumentata
Ci sarebbe bisogno di altro no io credo proprio che sia sufficiente questo spaccato
Per rendere chiaro come le questioni
Che dovrebbero riguardare l'attenzione prevalente del sindacato dovrebbero essere la priorità della nostra iniziativa abbiano nel lavoro nell'occupazione nella sua collocazione nel Mezzogiorno
Il suo cardine
Guardate che questa conferma viene anche da altri elementi
Che sono stati forniti alla conoscenza di tutti noi si pensi a quanto e contenuto dalla commissione d'indagine sulla povertà sullo emarginazione
Sulla porta nel mille novecentonovantatré in Italia si rileva che una famiglia su cinque vive in situazioni di disagio materiale nel Mezzogiorno mentre nel Nord questa proporzione scende a poco più di una famiglia su bene
Ne consegue una forte concentrazione delle povertà nelle regioni meridionali e insulari nelle quali risiede oltre sessanta per cento delle famiglie povere a fronte del quattordici per cento nel centro e del ventitré per cento nel Nord
Lo squilibrio ancora più netto se si osserva la distribuzione le persone diverse diventando le quote rispettivamente del sessantasette per il Sud del dodici per il centro del diciannove per il no
Insomma tutti gli indicatori rilevano che la forbice tra nord e sud si allarga a tal punto che è di nuovo a rischio la coesione stessa del Paese
A ciò si può porre rimedio solo con una seria programmazione degli interventi coordinando le politiche per il Mezzogiorno
Affinché si determini un rapidamente le condizioni di uno sviluppo non ha assistito il raggiungimento in pochi anni di standard di civiltà validi per tutti e per tutte le realtà territoriali
Il superamento degli squilibri esistenti diviene la condizione preliminare per realizzare un sistema economico meridionale competitivo e per determinare una crescita generale per tutto il Paese
Nel corso di questi anni l'intervento straordinario prodotto guasti se e nonostante la mole impressionante di risorse finanziarie impegnate negli anni non aiutato il Mezzogiorno ad uscire da una condizione di debolezza strutturale e di dipendenza economica
L'intervento straordinario prodotto due effetti che tra loro combinati sono alla base anche delle attuali difficoltà
Una marcata centralizzazione decisionale con una conseguente deresponsabilizzazione delle diverse amministrazioni centrali e locali
E una polverizzazione della spesa che negando ogni possibilità di programmazione si è rivelata funzionale alla produzione del consenso piuttosto che alla soluzione dei problemi di fondo del sud
La combinazione di questi due elementi ha sedimentato una serie di problemi che risultano oggi oggettivamente di difficile soluzione
Il passaggio ad un regime ordinario significa vere in testa un'idea della politica ordinarie predisporre celermente gli strumenti per attuarla
Su questo il sindacato unitariamente riflettuto avanzato da tempo una serie di proposte che sono finalmente almeno in parte state assunte con l'intesa dell'undici novembre del mille novecentonovantaquattro
All'intesa
Dell'undici novembre ci giunge dopo un confronto non facile che molti di voi ricordano con Confindustria con il governo e nel vivo dello scontro straordinario dell'autunno
Gli obiettivi indicati in premessa erano e rimangono due definire un orientamento comune per predisporre l'avvio dalla strumentazione della politica ordinaria e per la trattativa con la Commissione
Dell'unità europea sul contenzioso aperto sulle modalità di utilizzo dei fondi strutturali
è stata quella per noi un'intesa importante
Diciannove gennaio è stata siglata il giovedì
Scorso definitivamente ratificata dall'Unione Europea
Ciò è stato reso necessario perché delle procedure di infrazione
Che l'Unione europea avviato nel mille novecentottantotto nei confronti dell'Italia rischiava di bloccare l'intero flusso dei finanziamenti comunitari per le aree depresse del nostro Paese
Parliamo di circa trenta mila miliardi
In sostanza l'infrazione era nata dalla permanenza di strumenti di aiuto al funzionamento come sgravi contributivi fiscalizzazione degli oneri sociali che sono stati considerati in palese contraddizione con i principi comunitarie sulla libera concorrenza
Inoltre andava chiusa la partita degli incentivi della ex legge sessantaquattro dovendo far fronte a ritardi nella compilazione delle graduatorie e nella definizione dei conseguenti decreti di concessione
La trattativa ha riguardato
Filoni di intervento relative agli incentivi all'investimento al sostegno all'attività di ricerca gli incentivi alla creazione e lo sviluppo di nuove impresa alla fiscalizzazione degli oneri sociali agli sgravi contributivi ai fondi di garanzia
I contenuti di quell'intesa vi sono noti ne abbiamo discusso più volte con voi durante la trattativa e alla sua conclusione rappresentano oggi un punto di riferimento importante
Senza dubbio per l'attività contrattuale del sindacato
Ma credo in primo luogo anche per l'iniziativa operativa del governo iniziativa operativa che noi solleciteremo a partire dalla discussione di oggi perché una volta definiti gli strumenti gli obiettivi e importante passare rapidamente alla loro attuazione proprio per risolvere l'emergenza occupazionale che ho più volte ricordato
In questa introduzione
L'intesa raggiunta con la Commissione e considerata la situazione a cui eravamo giunti a una soluzione positiva che ci mette nelle condizioni di risolvere il contenzioso aperto
Con l'Unione europea di predisporre alcuni strumenti che rispondendo positivamente alla domanda sulla certezza dell'erogazione e sulla diminuzione del costo del denaro possono risultare particolarmente utili a favorire gli investimenti nel Mezzogiorno
Possiamo dire che un primo passo è stato compiuto anche nella realizzazione alla seconda parte dell'intesa del novembre scorso si tratta ora di agire speditamente per sanare il pregresso e per completare il lavoro sul nuovo regime di aiuti
E deve essere definito entro il trenta giugno di quest'anno intesa di novembre come ricorderete prevedeva l'istituzione presso il ministero del Bilancio di un gruppo di lavoro misto incaricato di definire le procedure a tavola attuative
E ora che quel gruppo venga rapidamente avviato
Non possiamo però a questo punto tacere i nostri timori per l'attuazione di quei punti dell'intesa che attengono alla predisposizione dell'intervento ordinario perché per noi quell'accordo
è un tutt'uno che va realizzato integralmente
Si tratta di dar corso all'ora la prima parte relativa al modello di governo alla definizione cioè degli strumenti atti a coordinare la politica ordinaria per il Mezzogiorno
In questo senso non sono più sopportabili ritardi nella definizione di quella che abbiamo chiamato la cavia dica di regia non solo perché viene meno così il luogo della programmazione indispensabile per questi interventi
Ed è il coordinamento degli interventi spesso ma anche perché il ritardo può determinare nei fatti oggettivamente uno stravolgimento della stessa intesa mi spiego con quell'intesa anche per il forte impulso dato dal nostro documento unitario il ministero del Bilancio assumeva un ruolo reale di coordinamento della politica ordinaria tendente alla coesione e alla definizione della regia
Anche con il concorso delle parti sociali
Era concepita cioè quel luogo come quello nel quale si interveniva per rimuovere gli ostacoli e le inefficienze a supporto e riferimento del CIPE utilizzando eventualmente strumenti integrativi di intervento da prevedere con apposita normativa
Tutto ciò era supportato da tecnici da impiegare quando necessario
Per aiutare le amministrazioni locali che ne avessero bisogno
Questa formulazione che trovammo dopo aver bocciato non senza fatica l'idea di istituire una società che intervenisse anche in forma sostitutiva dell'amministrazioni locali da attuata
L'accordo del primo dicembre del novantaquattro ha recepito molti punti dell'intesa del novembre
E ha individuato con precisione la sede della regia il ruolo di coordinamento quello da rafforzare attraverso appositi provvedimenti
Ora non c'è sfuggito che di ciò nelle dichiarazioni programmatiche
Presentata a Camera e Senato da parte del presidente Dini non vi è traccia
E in questo
E chiaro lo scarto tra l'accordo di dicembre e le intenzioni annunciate del Governo
In quelle dichiarazioni non solo si afferma che il fondo di garanzia serve a tutto il Paese
Ma scompare ogni riferimento alla cabina di regia mentre riappare la società che avevamo bocciato in quella trattativa
Con funzioni di supporto questa società viene immaginata per le amministrazioni pubbliche per l'impresa e nella progettazione e nella realizzazione di programmi cofinanziati dall'Unione Europea con funzioni di monitoraggio
Lo stesso ministro Masera
Nel corso di un'intervista concessa giorni fa affermato che la società nasce per reperire le risorse necessarie il cofinanziamento assenti
Dal fondo
Di rotazione è noto anche l'orientamento di Confindustria in primo luogo critico per l'affidamento ad una società privata di retribuzioni pubbliche che sono peculiare dell'amministrazione
E in secondo luogo critico perché l'esclusiva del mercato dei servizi che si determinerebbe in violazione alla normativa esistente delle regole comunitarie sulla concorrenza
Non viene dalle condivisa in terzo luogo critico perché il ruolo delle banche nell'intervento diventerebbe davvero eccessivo rispetto a quello dei soggetti produttivi ecco noi riteniamo che si sposti dal terreno politico istituzionale dalle sue sedi luogo dalla programmazione
Occorre allora insistere
Perché ci sia certezza del cofinanziamento sul terreno materiale e su quello reale del coordinamento che deve essere assegnato al ministero del Bilancio
In tal senso riprendere la proposta che in sede di predisposizione
Della legge finanziaria il Parlamento era chiamato a discutere in un'apposita sessione della programmazione prevista per il Mezzogiorno è indispensabile e sarebbe un segnale forte anche dal punto di vista politico e istituzionale
Vale la pena di ricordare che Alleanza nazionale non corposo quanto insidiosa documento sul Mezzogiorno rilancia l'idea di Authority per le infrastrutture e propone di tenere in vita per cinque anni una nuova Agensud con oltre mille cinquecento dipendenti
E la riproposizione sotto diverse spoglie
Delle condizioni precedenti che abbiamo combattuto così duramente ora è chiara l'intenzione di questa forza politica si vuole determinare di nuovo le condizioni non solo per il suo rafforzamento ma per il ripristino di un modello di gestione della cosa pubblica che speravano ritenevamo davvero supera occorre invece realizzare l'intesa in tutte le sue parti perché così si determina un indirizzo che chiude la strada alla reintroduzione di modelli centralistici e mirate per responsabilizzare le diverse amministrazioni
A tal proposito è importante il ruolo delle regioni perché io le regioni vengono messe nella condizione di progettare efficacemente oppure tutta la costruzione ordinarie rischia di saltare
Da questo punto di vista i dati sulla spesa denunciati anche dall'Osservatorio dello Svimez sono davvero indicativi di un malessere profondo come vedete siamo in presenza di spinte potenti non soltanto quelle che vengono dal sistema politico ma anche da quelli che vengono da una parte del sistema produttivo che puntano per ragioni diverse comunque a svuotare il senso politico di quell'intesa
C'è uno scontro politico sul come intervenire nel Mezzogiorno che ha valenza generale e al quale dobbiamo porre grande attenzione
Vale la pena di fare a questo punto alcune considerazioni sugli effetti della cessazione degli sgravi della fiscalizzazione
La fine di queste forme di aiuto
Trattandosi come noto di aiuti al funzionamento hanno leso i principi comunitarie sulla libera concorrenza la fine dicevo sta determinando una serie di reazioni che si possono collocare tra lo smarrimenti
Di chi si sente
Privato di certezze perché viene abbandonata una strada da lungo praticata
E la rassegnazione
Tipica di molti soggetti
Che tra l'altro per i lavoratori finirebbe col tradursi nella decurtazione delle loro retribuzioni
Visto che il sistema delle tutele sociali tende in parte anche oggettivamente a diminuire
A questo proposito va fatta una considerazione in via preliminare
Io credo sia indispensabile agire sulle logiche che ispirano gli investimenti
Perché quelle vecchie sono oggi impraticabile per i vincoli comunitari ma si sono anche rivelate inutili
Hanno portato a dei veri e propri insuccessi
Basta guardare le tendenze in atto per rendersene conto
Se c'è questa divaricazione tra le aree forti e le aree deboli e perché tutto sommato l'insieme di quelle norme non ha dato i risultati erano stati preannunciati e che avevano acceso le aspettative di molte persone nel Mezzogiorno
Occorre allora ragionare su come si perfezionò la rete di sostegno per le attività produttive meridionale di natura finanziaria e infrastrutturale
E sul come si attivano sinergie nel territorio in grado di trasformare tante situazioni deboli in realtà capaci di ribaltare la tendenza in atto
Ciò significa ad esempio riuscire ad impiantare nel su tutti i segmenti della produzione non soltanto quella materia
Ho ad esempio potenziare l'infrastrutturazione telematica non solo per le imprese ma anche per l'istruzione e per il vivere civile accorciando anche per questa via i divari crescenti tra il nord e il sud del Paese
è indubbio che la fine degli sgravi producono aumento del costo del lavoro
La consistenza di tale aumento secondo un recentissimo studio della Svimez sarebbe del venti per cento
A noi francamente tale stima pare irreale
E non solo
E dubbia l'attendibilità scientifica di tale studio matto sono disponibili altri da
Predisposti da enti di ricerca
Che porterebbero il valore della crescita
Del costo del lavoro ha dimensioni invero molto più contenuto
Ma senza fare qui la disputa
Sul reale valore della dinamica di incremento del costo del lavoro prendiamo atto che questo cresce
E per questa ragione diventa indispensabile agire per eliminare altri svantaggi
Che determinano costi della produzione più alti tra il sud e il nord ad esempio l'invecchiamento delle infrastrutture oppure le condizioni di forme di accesso al credito
Sul credito occorre intervenire a partire dalle sue inefficiente che portano a concedere prestiti alle imprese con tassi più alti e con richieste di garanzie che al Sud arrivano fino all'ottanta per cento del prestito contro la media del trenta per cento per il resto del Paese
Un primo intervento in tale direzione costituito dal Fondo di garanzia ma occorre un'azione anche dalla Banca centrale e del governo più complessiva per eliminare questa distorsione
Un'altra serie di questo è molto importante per l'impresa è senza dubbio l'assenza di un sistema di servizi di un'adeguata valorizzazione dei prodotti e della loro collocazione sui mercati internazionali l'insufficienza di reti di comunicazione
La domanda di efficacia che manca oggi dei sistemi formativi e di riforma della pubblica amministrazione
La questione di fondo che rende pigro il capitale investito del Mezzogiorno
E il processo di progressiva deindustrializzazione che fa vivere un numero sempre minore di imprese moderne e competitive all'interno di un sistema impresa dalla produzione larga parte superato e con costi crescenti
In questo quadro qualsiasi intervento sul costo del lavoro anche il più drastico non produrrebbe nessun effetto significativo se non una crescente e dura reazione di tutto il sindacato tendente a riconfermare
Il suo no convinto ritorno alle gabbie salariali
La strada da seguire è quella di un processo di difesa e di riqualificazione del tessuto produttivo industriale del Mezzogiorno
Costruendo quindi una nuova relazione tra la grande e la piccola impresa secondo il modello già sperimentato in molti distretti industriali del Paese
A questo fine la metodologia dei patti territoriali ci sembra la strada da perseguire le grandi città del Mezzogiorno a cominciare da Napoli
Devono diventare luogo decisivo di una pratica di questa linea di qualificazione di trasformazione dell'apparato produttivo sostituendo i vecchi lavori nuove moderne attività e non semplicemente un'illusoria rincorsa all'allargamento di segmenti del terziario privato
Ecco io credo davvero
Per concludere che Napoli la città che ci ospita possa essere Presa come un esempio del modello da perseguire
è in corso qui una trasformazione del vecchio apparato produttivo mirata a favorire una nuova industrializzazione
Che abbia come fondamento non soltanto la quota di lavoro ma anche l'uso di tecnologie innovare
L'ipotesi di trasformazione a suo modo emblematica dell'area di Bagnoli risponde a questa logica
Contemporaneamente si cerca quella che gli economisti definiscono la giusta miscela tra la produzione industriale ed attività terziarie e illusorio pensare ad una crescita del terziario se questa non è fondata sulla produzione innovata dei beni materiali
Infine qui come nelle grandi città meridionali la riorganizzazione della città dei centri storici
Può diventare contemporaneamente un'occasione per creare nuovo lavoro e per dare una vivibilità del guarda a milioni di persone contro il degrado in atto che come i fatti hanno dimostrato non è inarrestabile quando esista la volontà politica per affrontarle risolto
Sono questi obiettivi praticabile
Sono gli obiettivi che puntano ad una nuova industrializzazione del Mezzogiorno che sollecitano la costruzione di infrastrutture funzionali a questa industrializzazione
Che richiedono risorse materiali consistenti ma adeguate
Al vivere civile
E che fanno della lotta alla criminalità uno degli aspetti indispensabile per costruire queste condizioni di ambiente economico e sociale che possono favorire la ripresa degli investimenti e la loro redditività
Sono questi che ho cercato di sintetizzare
Obiettivi centrali per il sindacato confederale
Sono obiettivi che dicono verso le popolazioni meridionali della nostra credibilità sono obiettivi che devono trovare risposte compiute
Perché dalle loro fondamenta passa la risposta a bisogni enormi di questi territori e sono gli obiettivi che possono c'è risolti dare una speranza a milioni di donne e di uomini
Grazie a Sergio Cofferati
Sarebbe uscito l'intervento e per il contributo che offre
Per la risoluzione dei problemi del Mezzogiorno
Io do lettura del messaggio che ci ha inviato il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
La manifestazione unitaria promossa da CGIL CISL e UIL
Si pone come momento di qualificata riflessione sul grave problema della occupazione nel Mezzogiorno d'Italia
Oggi più che mai occorre un forte comune impegno di istituzioni forze sociali e cittadini affinché il diritto al lavoro
Valore primario della nostra Repubblica trovi piena effettiva attuazione e tutti possano avere l'opportunità di nobilitare con il lavoro la propria esistenza
Con correndo nel contempo ad accrescere il benessere dell'intero Paese
Il grave problema del lavoro diviene particolarmente urgente e delicato per i giovani che vivono con giusta preoccupazione le prospettive del proprio avvenire e hanno il diritto di vedere di accendere le loro legittime speranze
Nell'esprimere il mio partecipe plauso a questa iniziativa e con l'auspicio che si trovino presto soluzioni atte ad alleviare un problema che è comune a tutto il territorio nazionale
Ma che nel Sud assume dimensioni preoccupanti
Invidio a tutti i presenti il mio cordiale saluto e il mio più fervido augurio io ringrazio a nome dei lavoratori italiani il Presidente Oscar Luigi Scalfaro
Ecco non messaggio
Molto semplice
Ricordo a tutti che il Presidente Oscar Luigi Scalfaro è per i lavoratori italiani il garante della Costituzione ed il garante dell'unità del Paese grazie
Adesso diamo inizio agli interventi e io raccomando agli amici e compagni che interverranno di attenersi ai tempi gli interventi devono contenersi entro i dieci minuti anche perché ci sono esigenze di un programma di interventi abbastanza vasto nutrito è importante
In dando consentitemi di ringraziare e salutare per la loro presenza a Napoli tutte le delegazioni di dirigenti del sindacato italiano venute a Napoli da tutta Italia
Il primo iscritto a parlare Aldo vela Aldo velo dell'Ilva di Bagnoli
Io credo compagni
Dobbiamo cogliere questa manifestazione
Come una grande occasione
Per fare una riflessione profonda
Il rapporto a tutte le questioni che affliggono il nostro territorio il Meridione
Ma con un'articolazione
Che affronti le questioni con grande coraggio
Io credo che noi dobbiamo
Distinguere le cose in tre filoni
Tra le cose che si possono fare subito perché ci sono accorti
Fra le cose che teniamo e non devono a portarle via
E tra le cose che dobbiamo fare
E allora
Anche perché questo diventa necessario
Perché ci muoviamo in una grande fase nella quale
C'è la grande trasformazione del territorio
E dove ce n'è per tutti
E allora se vogliamo seguire la logica di questi due filoni
Partiamo subito da due questioni strategiche
Che sono strategiche
Proprio il già porto alla necessità di pianificare il territorio di costruire grandi arie
Che abbiano al centro la questione del lavoro
Questioni che abbiano come obiettivi
Che una volta erano contrapposti tra di loro
Il lavoro la cultura e l'ambiente
Badate bene i compagni le due questioni strategiche sono li turba
è la quei
Dico
Perché è necessario affrontare gli accordi è partire con la bonifica dei terreni di Bagnoli
Affinché da lui
Dei colli il piano di sviluppo non solo per Bagnoli ma per l'intera città di Napoli
Se è vero che facciamo la scelta di una Napoli non mollo produttiva ma una mano Napoli come diceva il Sindaco in un dibattito che si muove sul più grande
Tra quella che è l'al turismo
La ricerca l'industria l'artigianato andando a utilizzare tutte le questioni che ci interessano
Quindi alla questione di Bagnoli diventa una missione di vitale importanza
Innanzitutto perché bisogna dare risposte a questa cento lavoratori che non hanno prospettive
Dura perché diventa un punto centrale del decollo dello sviluppo a Napoli
E io credo che bisogna far partire
L'accordo di programma
Sapendo che esso non può divenire
La spada di Damocle il rapporto a chi allevamenti di fare grandi speculazioni e di costruire tanti Caltagirone i sul mare di bagliori
La questione della quei noi non siamo in condizioni di poter perdere
Un investimento in Campania
Per cui la Regione deve assumersi le responsabilità il rapporto all'accordo nazionale
Il rapporto all'accordo nazionale sugli investimenti per quanto riguardava della vaccinazione Dell'Acqua ecco e dove la Regione deve decidere in una visione complessiva tralasciando le questioni corporative
Io credo che questi diventano due punti strategici dicevo prima perché anche l'acqua e
Diventa un punto strategico rispetto a tutta la questione del Lario orientale
Se pensiamo che è una delle tre gambe e l'industria che dovrebbe essere dislocata in tutta la zona orientale ma un'industria che risponda alle questioni anche dell'ambiente e della cultura
Ma qui a Napoli c'è anche un un pillole dell'esistente
è saltato l'accordo nazionale internazionale
Per quanto riguarda l'Alenia
Ed è bene qui bisogna dirlo
Il fatto che sia saltato questo accordo internazionale con gli americani non posso a significare non deve significare un ulteriore ridimensionamento dell'Alenia
Perché Napoli già pagato con la siderurgia già appagato con Valeria ma io dico tutto il Meridione rispetto alle crisi delle sopra produzioni molto spesso paga in quando aria più debole
Ma significa non pagare non in una logica ottuso ma in una logica di grande riproposizioni di grande prospettiva rispetto a quella che è la necessità dei mercati
E io credo che questo sia un punto essenziale rispetto alle questioni di estetica
Ma abbiamo altre questioni che dobbiamo affrontare con altro con con grande coraggio
Voi dobbiamo avere la grande capacità
Di far passare questa città
Da un ruolo di assistenza ha un ruolo di soggetto di sviluppo per fare questo saremmo in grande contraddizione sesso portassimo ancora tutto il grande carrozzone della Gepi
Dove sono stati dati due mila miliardi ogni anno è dove non ci sono state risposte in rapporto al loro che aveva quello di costruire alcune società
C'è tutta la questione dei lavoratori dalla duecentoventitré che vivono momenti di grande preoccupazione disposto alla propria auto propria preoccupazione come si affronta questa cosa
La si affronta andando a creare delle sinergie di interessi tra quello che è la necessità del lavoratore tra quella che è la necessità delle istituzioni a partire dai propri bilanci
Ecco tra diciamo la necessità stessa di ricavi vi qualificare questo territorio
E allora significa che i comuni le istituzioni il rapporto ai lavoratori a questi lavoratori
Devono discutere partecipare rispetta la questione del lavoro socialmente utile
Troppo spesso si pensa che lavoro socialmente utile sia un lavoro di del signore che accompagna il vecchietto oppure del signore che scova la strada non è così
Noi dobbiamo avere una visione articolata dei lavoratori dei lavori socialmente utili
Probabilmente questa visione articolata la si deve misurare in rapporto a quella che è la trasformazione del territorio quadrate le grandi trasformazioni le grandi trasformazioni territoriali rispetto pure alle questioni delle grandi aree metropolitane
Dando la possibilità di capitalizzare la professionalità e quindi la grande esperienza faremmo un grande errore
Se utilizzassimo lavoratori per lavori socialmente utili e poi quell'esperienza quella ricchezza a un giorno quando affronteremo le ha le questioni della pianificazione del territorio
Dopo queste ricchezze queste poste professionalità sarebbero diradate noi invece dobbiamo conservarle come
Costruendo ecco dei rapporti dei patti con le istituzioni nelle quali la istituzione compartecipa a livello finanziarie quindi ai propri interessi personali provinciali di bilanci
Ma tutto ciò deve significare questo elemento questa compartecipazione tra istituzioni e lavoratori deve significare un momento di transizione guai se diventa un obiettivo per andare a costruire nuove aziende aziende miste tra pubblico e privato che vanno poi a capitalizzare tutta l'esperienza acquisita di questi lavoratori
Io credo che queste aziende ragionare così significa anche dare delle risposte ai disoccupati mai disoccupati silenziosi ai giovani silenziosi
Ci sono molti disoccupati e molti giovani che in questa città non fanno manifestazioni ma vivono una condizione
Una condizione
Di grande disagio io credo non voglio qui fare polemiche con nessuno ma voglio richiamare proprio poi il livello esiste all'interno di questa città
E io credo che la questione delle società miste così organizzati
è possibile dare risposte
A gli stessi giovani dagli stessi disoccupati
Ma questo significa nei fatti andare a fare una grande scommessa sul territorio una grande scommessa
Urbanistica una grande scommessa sulla capacità nostra di andare a trasformare questo territorio Mai mettendo un elemento
La produttività
Dell'urbanista urbanistica
Nelle fabbriche abbiamo parlato sempre di produttività
Non abbiamo mai parlato di produttività di territorio
Non possiamo rivedere le duecentodiciannove che durano per anni con grandi strisce miceti ecco la perdita di grandi capitali
Oggi i lavori gli obiettivi l'urbanizzazione la pianificazione del territorio deve avere tempi certi e deve avere regole certe
Io credo che solo così si affrontano le questioni ma credo anche che oltre a questa grande scommessa voi dobbiamo fare anche un'altra grande scommessa
La grande scommessa sull'import sulla formazione
Dobbiamo creare le gambe rispetto a quelli che sono i grandi processi
Badate bene
Noi un minuto ancora
Noi nell'informazione sull'informazione
Quando eravamo ragazzi ci selezionava allo perché c'era scritto che non aveva i soldi e c'era il povero che non poteva andare a scuola attenzione oggi c'è un'altra forma di selezione
Questa forma di selezione che facevano allora la fanno attraverso le specializzazioni
Tragedia dei soldi da dieci a specializzarsi in questa società e quindi dare una risposta è carne non ritiene per cui dobbiamo fare una grande battaglia affinché la formazione sia un fatto istituzionalizzato utilizzando i fondi CEE
Mandando laureati giovani nelle grandi del università nell'andare acconsente
La loro specializzazione ma per costruire anche un gruppo dirigente per andare a dirigere quelle che sono le pianificazioni e quelle che saranno le aziende del futuro
Ma dovranno essere gruppi dirigenti che nascono da voi stessi rispetta quella che sono le nostre esigenze
Ma io voglio dire ma esiste solo questo tipo di formazione esiste anche la formazione dei mestieri
Smettiamo di fare corsi che non rispondono alle richieste di mercato che non rispondono a certe esigenze facciamo corsi per l'intrattenimento
Noi dobbiamo fare corsi che rispondono esigente nei mercati ma questo significa car Gambia nel ruolo del collocamento questo significa far decollare le agenzie e gli osservatori ne fanno una lettura di quelle che sono le ricerche nelle risposte a livello di territorio
Ma io credo che il rispetto a queste cose
è sufficiente
Questi diventa anche una grande scommessa io voglio dire una bruttina doloso
Ma qui significa anche che la piccola imprenditoria
Che molto spesso viene frantumato
Dell'arredo la predisposizione di fare una grande scommessa io credo che non è solo un problema organizzativo se si mettono in consorzi o altro è un problema di specializzazione
Doveva noi le piccole e medie aziende devono organizzarsi Linda porta a quelli che sono le richieste di mercato devono avere dei no atto che rispondono anche a richieste personalizzate che li questi richiede rispondono ad una mania esigenza
Se non vogliamo avere i vecchi imprenditori che fanno i propri comodi nella logica usa e getta
Ma io credo che tutto questo è una grande scommessa io credo che il problema di Napoli compagni
Debba diventare un problema nazionale un problema nazionale con tutte le Gole sua articolazione ma non il problema di Napoli il problema del Meridione
Credo che a livello nazionale bisogna andare a vedere lei tratta più drammatiche nell'alta più incerte
Per andare a discutere ma non in una logica di intervento straordinario
Come si faceva una volta Hill una volta chi da che parte dalle nostre prerogative dalla nostra capacità dalla nostra forza dalla nostra propria creatività dalla nostra capacità di poter costruire perché è finito il tempo distende nella mano perché noi a Napoli e nel Meridione verifichiamo questa logica grazie grazie a meno
La parola al ministro del lavoro Tiziano Treu
Il mio non sarà un discorso voglio qui dare una testimonianza
Una testimonianza dell'impegno di questo governo e mio personale
Poi collega Masera dirà più ampiamente
L'impegno
Concreto
Fare qualcosa subito
Per i problemi dello sviluppo e dell'occupazione nel Mezzogiorno
Questo è un governo che ha no obiettivi circoscritti ma importanti
E fino dalla suo insediamento il presidente Dini
Ha messo i problemi dell'occupazione
In generale dell'occupazione nelle aree critiche al primo posto
Non siamo occupati solo nella riforma delle pensioni che pure importante siamo impegnati
Sul versante dei problemi dell'occupazione
Io ci tengo sempre a dire che questo è il ministero del lavoro prima di essere il Ministero della previdenza sociale
Perché solo con lo sviluppo dell'occupazione
Si aiuta a risolvere anche il problema della previdenza
Ora se voi sapete bene che non ci sono ricette magiche per
Creare occupazione non ci sono neanche nelle aree più fortunate più sviluppate e più forti
Del centro nord dell'Europa di altre parti del mondo però non ci sono ricette magiche è sbagliato dare illusioni fare dei numeri però ci sono piste concrete possibili che si possono e si devono attivare subito lo sviluppo può essere spontaneamente attivato ma deve essere indirizzato da un'azione di governo e le politiche del lavoro ancora di più
Devono essere guidate perché l'occupazione none
Un fatto spontaneo un fatto che va ricercato con un impegno convergente di tutti
Io vorrei qui ricordare quattro iniziative
Abbiamo avviato e che vogliamo promuovere nel tempo che ci verrà dato e noi come Governo intendiamo di a vere ancora un ruolo significativo da svolte
La prima iniziativa è già stata avviata nella manovra
Abbiamo approvato per decreto è contenuta una no ma significativa che sblocca rende immediatamente disponibili tre mila miliardi per investimenti nel Mezzogiorno ne parlerà sicuramente Masera
Quindi è importante che questa norma e questa manovra siano approvate subito dal Parlamento
Il senso è che si devono rilanciare investimenti qualificati soprattutto in infrastrutture perché qualunque sia il tipo di sviluppo di mix tra industria terziario si voglia immaginare per il Mezzogiorno
Ci deve essere alla base un nucleo forte
Che si è appunto quello di Investimenti
In punti critici
Di tipo infrastrutturale e di sostegno allo sviluppo
Di un'economia
Più avanzata
Secondo impegno
Il ministero del lavoro
Intende fare sta avviando uno sforzo particolare
Per coordinare ed attivare iniziative nel Mezzogiorno in due direzioni
Una la promozione e lo sviluppo di lavori socialmente utili
Che sono uno strumento non l'unico ma uno strumento che può essere importante
Sia in fase transitoria
Per attivare energie che altrimenti sarebbero disperse e per creare interventi utili socialmente
Nelle città nel territorio e per la popolazione del mezzogiorno in tal senso già preso contatto col sindaco Bassolino conati sindaci di grande siccità del Mezzogiorno perché questo strumento venga diffuso e attivato analogamente
Occorre fare uno sforzo preciso per mobilitare le risorse che sono già disponibili poco utilizzate
Nella formazione professionale
Questo è una questa della formazione lo dicono tutti è stato detto anche un attimo fa
è un dà priorità assoluta ed è una vero
Delitto che restino giacenti miliardi centinaia talora migliaia di miliardi di fondi nazionali ed europei
Che possono invece essere immediatamente utilizzati
Per azioni formative
In generale e in particolare per i giovani nel Mezzogiorno
Terza pista
Il governo il mio ministero in particolare sta preparando
Un pacchetto di di leggi normativo sull'occupazione
Pacchetto che riprende impegna non ancora adempiuti che derivano dai vostri accordi dagli accordi sindacali dove governo del novantatré e del novantaquattro questo pacchetto che è mia intenzione presentare
E al più presto
In Parlamento comprende misure sull'occupazione giovanile
Sulla alcuni strumenti di flessibilità
Io intendo sempre che la flessibilità siano strumento utile purché adeguatamente regolato
Questo ci tengo a sottolinearlo una normativa che stimoli i migliori la presenza degli uffici
Dell'impiego dei servizi dell'impiego nel territorio per renderli uno effettivo strumento
Di opportunità di creazione e di di opportunità di lavoro quarto e ultimo punto permettetemi di sottolineare e di ricordare
Ai sindacati a voi qui presenti che le parti sociali hanno un ruolo importante
In questo momento in generale di ripresa economica anche nel Mezzogiorno
Per migliorare con le relazioni sindacali anche l'efficienza e la produttività del sistema che è una condizione necessaria se non sufficiente anche per l'occupazione
Flessibilità
E produttività delle relazioni sindacali flessibilità anche del costo del lavoro io non mitizzo il problema del costo del lavoro ma ma esiste non credo che la soluzione sia dalle gabbie salariali
O strumenti consimili ma credo che il l'obiettivo ossia di elevare la produttività del sistema in particolare nelle zone come queste dove la produttività e più basso della media
E correlare più strettamente anche le retribuzioni agli incrementi di produttività questa è una strada che non spetta al governo di tracciare spetta alle parti di perseguirla il Governo può aiutarla anche agevolando la contrattazione di retribuzione e di salari di produttività
Termino con un augurio
Un augurio che faccio a tutti noi di questi impegni possono essere attivati con il consenso con un vasto consenso sociale e con un ragionevole tempo di tranquillità politica
Grazie al ministro ce lo auguriamo pure noi
La parola arrocco Procolo
Per i lavoratori in lista di mobilità
Vorremmo ringraziare CGIL CISL e UIL che dà l'opportunità
A tutti quelli che no che non hanno un lavoro nonché il loro la loro mai avuto ma tutti quelli che l'hanno perso
Qui
In un solo i lavoratori della duecentoventitré ma tutti quelli che hanno perso un lavoro e chi voleva che questi che uscissero fuori dalle fabbriche
Non potesse essere più rappresentati dal sindacato noi questa scommessa l'abbiamo tutta quanta accettata e stiamo ancora nel sindacato
L'augurio che faceva il ministro
Ahimè nella cerchiamo di vero cuore
Però le cose ad oggi non stanno così
Ci rendiamo conto capiamo
Le difficoltà che il nostro Paese in termini finanziari sta attraversando
Capiamo anche
Che non si può
A rappresentare il Sud o questa Regione
Andando a chiedere ogni tre mesi a Roma
Un sostegno al reddito per tentare di sopravvivere non dividere ma per tentare di sopravvivere
Sono due anni che noi
Tutti i vari governi e vari ministri
Del lavoro giusto il ministro dice non della previdenza del lavoro
Ci dicono che manca sempre un pezzo dello strumento legislativo affinché questi lavoratori possono essere ricollocati nei cosiddetti lavori socialmente utili
Ogni volta che andiamo a Roma noi poniamo con forza attraverso CGIL CISL e UIL l'impegno per il lavoro non per un sostegno al reddito che può sembrare un'elemosina
Ancora oggi e sono due anni noi martedì dovremmo andare a Roma
A tentare di modificare questa parola non veniamo per la proroga ma per un lavoro
CGIL CISL UIL e convinta come lo siamo anche noi che i lavori socialmente utili possono dare dignità
è una qualità della vita diverso da come la stiamo attraversando adesso
A quei lavoratori che hanno perso il lavoro
Però c'è bisogno che poi che ognuno faccia la sua parte
A partire dei grandi sindaci delle grandi città dei politici e da CGIL CISL e UIL
Noi possiamo soltanto augurarci che ognuno davvero faccia la propria parte perché noi la nostra la stiamo già facendo
Come dice il mio segretario
Bisogna studiare
Pensare e sorridere noi studiamo sapete perché
Perché non ci possiamo permettere un sostegno un maestro di sostegno ai nostri figli quindi ogni sera aiutiamo a fare i compiti ma li facciamo anche noi e studia
Pensiamo
E vi spiego perché perché ogni giorno ci misuriamo con i problemi quindi con le difficoltà e con le esigenze compatibili
E non siamo esasperati siamo passionali mano esasperati il progetto e il la richiesta di lavoro socialmente utile è partita dalla duecentoventitré non dal governo quindi non chiediamo l'assistenza non siamo esasperati fino a questo punto e non siamo mendicanti siamo passionali perché a volte oltre il confronto lo chiediamo in piazza ce l'ha insegnato il sindacato nessun altro perché veniamo dalle fabbriche e abbiamo una cultura sindacale quindi sappiamo che ogni discussione va supportata da un impegno di lotta e meno male che sia ancora così perché qualcuno voleva anche da oggi di questo meno male che nel passato
Per questo pensiamo
Amatissimo segretario ma sorridere proprio no nel Java C imbrogli
E vi posso dire che ce la mettiamo tutta per non va presa per un po'a pesare alle nostre famiglie il nostro grado di
Di inutilità di come soggetti attivi della società però non ci riesce lo stesso
Ci riusciremmo a sorridere se le cose che dicono i politici in prima persona
E specialmente in campagna elettorale e qui se ne avvicina uno
Le illusioni false dei posti questa Regione prima Napoli
E questa Regione si inventava di tutto
Al posteggio al lavoro
Oggi non si può nemmeno inventare più questo non si può inventare più niente la nostra fantasia
è stata cancellata dalla nostra voglia di vivere ieri qui si parlava di qualità della produzione e quindi di qualità della vita
Di predisposizione al cambiamento perché questa società cambia molto velocemente noi siamo già predisposto al camion non siamo giallo il cambiamento perché davano condizione di vita quasi dignitosa stiamo attraversando una situazione di Dini divinità
E abbiamo bisogno di uno strumento per cercare di sorridere
Signor ministro noi martedì verremo a Roma
Quando sentiamo parlare di cifre al di là dei miliardi del recinto no sentiamo parlare i lavoratori in mobilità con uscita lavoro quattro
Cinquantasette mila quarantadue mila trentadue mila sette se a fianco a questi numeri
Qualcuno diventerebbe anche qui fantasticando con la mente famiglie
Bisogna solo aggiungere questo non soldi ma famiglie sono convinto che il legislatore
O il politico pre predisposto a fare questo
Avrebbe un sentimento diverso di come trattare
E non sarebbe così selettivo perché la selezione sui numeri viene scontata viene facile ma quando si parla di essere umano
Di individui
E allora qualcuno ci penserebbe due volte
Io non sono convinto che non c'era
Secondo me e non voglio fare il privato deve essere sono convinto di un'altra cosa invece
E c'è bisogno favore
Continua Rocco che c'è bisogno di aggiungere a questa
Capacità d'individuare la classe dirigente lo stimolo il controllo
Perché qualcuno qui un illustre professore
C'era ci ha detto ci ha spiegato che il controllo serve a una democrazia più compiute più corretta ne siamo convinti di questo
Per fare questo però il controllo deve avvenire in tutte le direzioni non può essere più selettivo
Non può essere più uno strumento di una parte
I ricchi sempre più ricchi è sempre di meno i poveri sempre più poveri è sempre di più
Credo che il mio tempo sia scaduto sia finito
Vorrei accogliere l'augurio che il ministro
Dimostrare appassionatamente come tentiamo di fare al governo e CGIL CISL e UIL
E quando parlo della duecentoventitré a fianco di numeri per cortesia scrivere famiglie
Forse riuscire a capire meglio per
Grazie grazie Rocco
Credo credo che l'applauso
Serate nostra azione più evidente che in qualsiasi commento che io possa fare lei come l'intervento l'amico Rocco popolo sia gradito da tutti voi
Grazie a Rocco la parola Beneduce dell'Alenia di Casoria
Buongiorno
Allora comincio dalla traccia di questo convegno il Mezzogiorno
Una parola per molti fastidiosi
Vede e mi auguro che non sia le ennesime chilometrico convegno che dopo la kermesse di giornata
Passi agli archivi della storia come un'occasione di passerelle e basta
Io sono un figlio del sud
Un orgoglioso napoletani
Che non ho mai avuto invidia né per il cittadino di Varese
Né per quello di Brescia però una cosa dobbiamo cominciare a stabilire in questa nazione
Che i confini nazionali sono quelli che vanno da Trieste a Lampedusa
Quest'anno i meridionali non devono proprio venire ce lo ricorda
Perché se volessimo fare un bilancio un consuntivo di che cosa è successo dall'Unità d'Italia d'oggi il Mezzogiorno ha tutti i diritti per chiedere ciò che è stato sottratto
Siamo passati su questa parola
Mezzogiorno sud Meridione d'Italia
è stata l'occasione ottima è ghiotta
Per molti imprenditori
Che dietro l'abito di finti imprenditori si sono scoperti spesso ottimi pirati d'impresa e pochi capitani d'industria e certamente non erano tutti figli di Palermo e di Napoli
Ragion per cui e penso sia venuto veramente il momento che bisogna dare come diceva il compagno Rocco
Un senso alle parole che diciamo un senso alle cose che si dicono in giro per l'Italia
Perché vedete drammatico poi parlare
E confrontarsi con la serenità e l'obiettività di coscienza
Quando qualche mese fa nel governo precedente
Si ascoltavano ministri di questa Repubblica che consigliava di passare per il Mezzogiorno d'Italia a bordo di un aereo guardando Napoli e Palermo dall'oblò perché era più conveniente investire a Zanzibar e non nella camorra napoletana
Questo ci offende maledettamente perché non è così a Napoli
Quelle poche industrie che ci avete lasciato
E ti stanno tentando con tutti i mezzi e in tutti i modi
Di riportarle dietro quella classiche frase che anche economico investire al Sud si sta facendo avanti un concetto quale questa pervadente o il resto della nazione secondo cui investire al Sud è antieconomico
Investire da queste parti significa affidarsi a un qualche cosa dei soggetti che non sono affidabili
Bene io non vorrei che da questa da questa manifestazione si dovesse dire
Benvenuti a Napoli oggi ma se i fatti non saranno conseguenti ai presupposti alle premesse secondo me dovremo dei soci arrivederci nel Maghreb
E Napoli secondo me parte integrante dell'Italia e se l'Italia sfida ad entrare nell'Europa di Maastricht
Non c'è verso chi tenta di bypassare questa parte geografica è senza dubbio un qualche cosa che ci riporta indietro nella storia
Resta la questione industriale in Campania
Non so
Se sono state veramente scelte fatte al di fuori dei confini nazionali
Dicevano i compagni prima ancora di me avevamo una siderurgia e la siderurgia non c'è più
Avevamo un polo agroalimentare e non c'è più
Avevamo un polo aeronautico e sta per finire anche quello
Nonostante si badi bene
Non siamo più nella logica e nella cultura di un assistenzialismo di Stato
Ne parliamo con i nostri lavoratori ai nostri cittadini di Napoli
Di mercato di competitività di costi di costi del lavoro eppure da quattro anni a questa parte almeno nella realtà dove io lavoro una media fabbrica della legna
Dal novanta ad oggi a fronte di ottocento dipendenti circa oggi se ne contano poco più di quattrocento di cui il trenta per cento ancora in cassa integrazione
Un governo sempre più latitante quando si tratta di decidere da queste parti un qualche cosa salvo poi una volta trovato finanziamenti riesco neri spuntano gli avvoltoi che subito portano via quel poco che c'è da portare viva Dio un fenomeno triste è recente della storia dei nostri giorni che ha assunto il nome di Tangentopoli ahimè no magari dico io fosse stato solo un qualche cosa che riguardava da Napoli in giù
Purtroppo all'ombra della Madonnina le cose non è che andavano coi tanto diversamente da come andavano a Napoli a Palermo scusateci
E quindi è una questione nazionale
E se è di questione nazionale bisogna parlare e visto che tanto si parla di par condicio io non capisco perché poi bisognerebbe limitarsi ad una par condicio della informazione punto e basta
Si parla tanto di federalismo geografico fiscale e non si parla mai di federalismo occupazionale di par condicio delle famiglie del Sud
Dei lavoratori che nella migliore delle ipotesi benché in qualche famiglia ci sia se c'è un solo reddito già difficile pensare a come sbarcare il lunario
A questo punto CGIL CISL e UIL in assenza di una vera voce meridionale politica autorevole
Io oggi non c'è non riesco a vederlo non riesco a individuare chi contrasta
I nuovi padroni che vogliono farne del nostro Mezzogiorno ulteriore terra di conquista è un'ennesima transumanza come gli anni sessanta questo non è possibile grazie
Grazie
La parola al sindaco di Napoli Antonio Bassolino
Questa Assemblea di quadri sindacali
Alla quale partecipo
Con grande piacere come sindaco della città
E vecchio amico di movimento sindacale dei lavoratori
Acquista
Un rilievo nazionale
Ancora più grande più forte
Sono infatti ore delicate e difficili per il Paese
E ognuno di noi si augura che possa prevalere
Nei prossimi giorni il necessario senso di responsabilità democratica e nazionale
Io sono stato sempre molto caute molto parco a usare termini come emergenza e salvezza del Paese
Ma oggi siamo davvero questo a un passaggio drammatico e il rischio reale di una crisi finanziaria può accompagnarsi
Alla conseguenza di una crisi istituzionale e democratica
Da Roma partono in queste ore venti di guerra
E da qui invece da Napoli da una grande assemblea sindacale
Viene un messaggio ed un linguaggio di serietà e di concretezza
è un confronto che è doveroso fare
Il mio augurio
E che si possa sospendere nei prossimi giorni
La disputa anche legittima sulle elezione
E su quando chiamare il Paese a votare
Ma il mio augurio perché essa si riprenda un minuto dopo che il Parlamento con atto di responsabilità approvi la manovra economica
Emendata
Magari Secondo anche le indicazioni fornite dai sindacati ma presto e subito
Leggo che bisogna guardare innanzitutto all'interesse dei lavoratori
Mi permetto di dire
Appunto
L'interesse dei lavoratori coincide in questo momento con l'interesse del Paese
E la mia speranza è che ogni parlamentare ogni deputato e ogni senatore
Sappia nelle prossime ore
Fare i conti in primo luogo con la propria coscienza e con il proprio dovere di rappresentante della nazione prima ancora che di una parte politica ritengo questo necessario per poter andare avanti
Sapendo che e quindi il Mezzogiorno
Che si gioca non voglio dire tutta ma che si gioca gran parte della prospettiva italiana
La prospettiva economica in primo luogo e cioè davvero qualcosa di singolare nella storia italiana
Come hanno ricordato un attimo fa alcuni lavoratori intervenuti qualcosa
Di singolare
Nella storia di cinquant'anni che abbiamo alle nostre spalle questa cosa singolare secondo me e questo che il Mezzogiorno non è mai davvero diventato rio Rita della politica economica nazionale mai davvero fino in fondo
Nel quando c'è crisi
Perché quando c'è crisi
Il Mezzogiorno deve aspettare
Nel quando si è ripresa economica perché allora il meccanismo spontaneo
Porta immediatamente nelle aree e nelle zone più fuori
Il qui sì e allora
Il compito importantissimo del governare
E cioè della direzione consapevole
Del governo del Parlamento delle istituzioni locali governare cioè indirizzare sapere indicare
La grande strada la rotta Dima
Ed è questo il bisogno che ci sarà comunque nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Anche facendo i conti con Lodi e difficoltà reali
Costo del lavoro
Anch'io lo considero come il ministro Treu un tema reale si sono fatti dei passi in avanti
Altri dobbiamo fare
Ma assieme a questo nodo sempre di più tutti quanti assieme dobbiamo vedere il grande dramma del costo del non lavoro in un paese come indosso
Quanto costa al bilancio dello Stato
All'economia nazionale io mi permetto di aggiungere quando costa alla produttività generale e alla civiltà dell'Italia lo spreco
Della straordinaria risorsa giovanile dissipata che c'è nel Mezzogiorno
Quando costa i conti pubblici
Alla civiltà dell'Italia l'esercito di disoccupati
Di diverse generazioni ma in gran parte di giovani e di ragazze meridionali io credo che questo sia
La grande priorità del paese
Da portare avanti con serietà senza alcuna Dima Bugia
Perché essa non si realizza questa priorità
Senza fare i conti con un rigore finanziario con il risanamento di bilancio e così devono parlare grandi e irresponsabili forse nazionale
Creare lavoro e il grande obiettivo di prossimi mesi e dei prossimi anni
Crearlo in una nuova industria
Piccole e medie soprattutto nel Mezzogiorno
Ma anche in frontiera nuove
Valorizzando la cultura e il turismo in termini moderni lamenti industriale
Beh lasciando finalmente alle nostre spalle ogni vecchia il falsa contrapposizione tra industria terziario turismo cultura e qualcosa da subito si può fare
Il ministro Treu ho accennato
Ad una cosa che vorremmo portare avanti assi e sperimentare a Napoli
In una grande città
E rivolgendosi molto alle migliaia di lavoratori che sono in cassa integrazione lista di mobilità una grande esperienza di manutenzione urbana e di qualità urbana
A Napoli abbiamo fatto
La straordinaria esperienza del G7 possiamo andare avanti abbiamo adesso il know how i lavoratori le energie la capacità l'efficienza anche per continuare nel centro antico nel centro storico nel migliorare le periferie e per poterlo organizzare lo chiamo in questo modo un esercito del lavoro della manutenzione della qualità urbana grazie ad una collaborazione tra governo istituzioni sindacati lavoratori
Pensare cioè ha una idea della produttività che deve riguardare secondo me sempre di più non solo le merci prodotte dalle fabbriche produttività che deve esserci ancora
Ma pensare anche alla produttività urbana ha come devono funzionare le città i sistemi metropolitani
Perché poi è così anche
Nel Mezzogiorno ecco l'altra partita che si gioca qui la democratica che si combattono mafia e camorra
Si combattono compiuto valori
E con un nuovo senso comune
Si combattono con lo Stato e io uso il termine
E con la necessaria repressione ma consentitemi di dirlo si combattono anche con l'intelligenza della distinzione
Perché una cosa è reprimere il capo mafiosa e camorrista
E un'altra cosa
E il ragazzo di Napoli di Palermo
Magari senza un lavoro e senza una casa
Che a un certo punto della sua vita può anche entrare in ambienti sbagliati perché a quel ragazzo la democrazia italiana ha il dovere di tendere una mano e gli Uffizi la prospettiva di un lavoro e di un'altra di
Perciò sempre assieme
Legalità e giustizia sociale
E infine e l'ultima cosa che voglio dire
Sempre qui nel Mezzogiorno
Ci si gioca secondo me gran parte della prospettiva più generale mi ha colpito molto la settimana scorsa
Essendo stato qualche giorno negli Stati Uniti avendo avuto tanti rapporti con ambienti finanziari industriali e politici
Ha molto colpito
Che intanto incontri
Nessuno mi abbia mai fatto
Quelle classiche domande sul Napoli
Che erano tipiche di una volta
E mi ha colpito invece chi assi linea un generale apprezzamento sento il dovere di dirlo
Che ho sentito sulla persona del presidente Dini mi ha colpito invece che tutte le domande preoccupate
Erano sull'incertezza della situazione italiano
E noi dobbiamo sapere che qui nel Mezzogiorno
Si giocherà una partita fondamentale perché negli anni scorsi nel nord lo scoppio della questione settentrionale
A dominio leghista
Fece correre il rischio di una spaccatura del Paese
Adesso dobbiamo stare attenti
Che non si ripeta
Nel Mezzogiorno più profondo e più interno
Una spinta sbagliata
Una spinta demagogica
Plebea
E spetta all'ora tutte le forze democratiche a ognuno per la sua parte
Senza di me a Bugia con grande senso di responsabilità
Dimostrare che sono le forze democratiche
Il movimento sindacale in primo luogo le forze democratiche di tante istituzioni che assumono come loro principale referente il mondo dei lavoratori il mondo dei deboli e degli ultimi vedremo nelle settimane prossime se posso consentitemi di avanzare una idea e di sottoporla agli amici del sindacato
Il mio augurio è che appena ci saranno le condizioni
Dipenderà dal voto
Bisogna farlo fuori da ogni scadenza elettorale il mio augurio il mio invito e che il movimento sindacale posso organizzare qui a Napoli
Con tutta la mano l'aiuto di cuore che possiamo dare
A Piazza del Plebiscito e contemporaneamente in due tre grandi piazze una grande manifestazione nazionale di milioni di donne e di uomini come quella fatta a Roma nell'autunno scorso
Simbolo dell'unità nazionale
Ed è la consapevolezza che noi dobbiamo avere come era scritto in questa stessa sala nei giorni scorsi nel titolo
Del convegno della CISNAL con la consapevolezza
Di tanti problemi anche giusti i timori ma anche della speranza che necessarie a vere
Perché l'Italia il Mezzogiorno sono ricchi di straordinarie forze ed energie dipende da noi da tutti noi cambiare il mezzogiorno e costruire un'Italia più moderna e più civile auguriamo
Grazie al sindaco di Napoli per il brillante contributo e anche per lei proposta è che ha ritenuto de oppure sui è stato sicuramente un contributo figlio qualificato anche toccando e se mi è consentito
Noi gli auguriamo di continuare il buon lavoro
La parola abbina Labriola delegata di Foggia
Una voce femminile
Ovviamente alla luce buongiorno
Forse in questa manifestazione vorrei seppur brevemente di porre con forza la drammaticità della condizione in cui versa il mercato del lavoro agricolo
In un'area fortemente caratterizzata dal persistere dall'armoniosa piaga del caporalato dalle versione contrattuale contributiva e dalla parte devastante
Infiltrazione malavitosa
Penso sia questa l'operazione per rilanciare un ponte allarme sui pericoli per la democrazia
I diritti sempre più in discussioni dirà dinnanzi all'Elia all'aria di legalità e di evasione in cui le istituzioni gli organi preposti al controllo
E al rispetto delle regole fondamentali all'orientamento al sembrano incapaci di riportare la legalità
Questa manifestazione poiché si pone l'obiettivo di rilanciare il confronto tra le parti e sociale iniziativa politica per lo sviluppo del Mezzogiorno non può prescindere dall'assumere e fare propria
E fare proprie le proposte da tempo elaborate dal sindacato unitario di categoria in Puglia che se attuate potrebbero contribuire non poco a risolvere le condizioni reali in cui versano intere aree del territorio pugliese
L'involuzione in atto delle condizioni di lavoro per migliaia di persone costrette quotidianamente ad ogni sorta di ricatto vittima della negazione dei diritti più elementari a partire da quello della dignità rivendichiamo da tempo proposte concrete per debellare la vergognosa condizione in cui lavoratori in cui gran parte dei lavoratori
In diverse aree e in diverse ore al giorno e per un salario da fame per giunta differenziato oltre che per razza
In un forte in una forte situazione di disagio psicologico e fisico costantemente ricattato e per di più rischiando quotidianamente la propria incolumità
Numerose sono le forze economiche e sociali e politiche ed istituzionali complici del degrado economico morale e civile del Mezzogiorno
Spesso esplicitamente impegnate a creare le condizioni del terreno di culture su cui cresce si alimenta l'illegalità il Conte il condizionamento all'assenza di libertà
La colpevole miopia se non connivenza in taluni casi del patronato al piccolo l'incapacità delle istituzioni locali a dotarsi di strumenti adeguati di intervento
La sordità del governo nazionale inadempiente nell'attuare leggi di reale rotta al fenomeno illegale e alla pressione degli abusi
Costituiscono il contesto entro cui cresce e si alimenta il degrado si nutre e si armonizza il caporalato
Si diffonde espandendosi la malavita organizzata
Nella grande rete della lì dell'illegalità come peraltro corvidi al quotidianamente ci informano gli organi di stampa e di mia media restano imbrigliati pezzi assai ampi della società civili delle istituzioni del patronato impossibilitati a liberarsi dal cappio mafioso che soffoca l'innovazione l'avanzamento culturale sociale economica e civile da sempre rivendicati da larga parte della popolazione meridionale
In questo contesto l'allarme si amplifica poi con consapevoli e la forza del movimento sociale dei lavoratori non ha sufficiente da sola ad ostacolare sanarle stanare piaghe così profonde da antiche la cui soluzione richiede il concorso di più soggetti tutti attivi di più strumenti convergenti al medesimo obiettivo scelte tutte manifestata mente efficaci per la contrattazione
Lo sviluppo l'occupazione e la crescita economica e sociale adeguerà adeguati alle sfide dell'Europa
Per questo chiediamo che l'iniziativa di oggi assuma le proposte da tempo formulate dal movimento sindacale dai lavoratori del settore su diversi aspetti della realtà pugliese
Ambientando oggetto di confronto con in tre interlocutori e le controparti interessati si cui registriamo pesante deficit di risposte concrete
Concludendo scusandomi per la genericità consentitemi di sintetizzare gli obiettivi per noi irrinunciabili sì quali intendiamo richiamare alle responsabilità che conterrà problemi uno in modo diverso ed in rapporto al ruolo ai ruoli ricoperti
I lavoratori e le lavoratrici agricoli dipendono irrinunciabili del diritto al contratto nazionale scaduto da oltre un anno su cui gli agrari vanno esplicitando una strategia che di fatto sminuisce ed impoverisce ulteriormente la portata della contrattazione nei confronti del governo e specificatamente dal ministro del lavoro rivendichiamo l'attuazione del tavolo di confronto sul mercato del lavoro e dirotta al caporalato da tempo interrotto
Contestualmente rivediamo l'urgenza dell'attuazione della commissione d'inchiesta proposta da circa un semestre no
è ad oggi ancora inevasa
Le mancate coerente al governo sono sotto otto sono sotto gli occhi di tutti
E di questi giorni infatti la scelta operata dall'esecutivo di rinviare ancora una volta l'applicazione del decreto legge del per sette cinque alle parti dello stesso che riguardano le nostre rivendicazione il regista l'impegno di impresa il salario in busta paga per i lavoratori agricoli la denuncia
Della consistenza aziendale la presentazione del piano culturale insieme è stata prorogata al trentuno marzo la scadenza del condono previdenziale per le imprese
Se consideriamo inoltre la precarietà strutturale legata alla tipologia del lavoro agricolo e la leviamo alle proposte avanzate
In materia previdenziale i rischi concreti di perdere persino il diritto alla pensione potrebbe diventare realtà
Ancora inevasa e l'avere in più la rivendicazione da tempo avanzata nella nostra realtà regionale
In ordine alla cattiva funzioni e di una rete di trasporto pubblico alternativo a quello gestito dal caporale convince le reticenze di un governo regionale dichiaratamente fallimentare
La strumentazione la strumentalizzazione utile al controllo governi accesso democratico dal mercato del lavoro
Modifica del decreto legge che ha introdotto anche nel settore agricolo la chiamata nominativa equiparando il settore a quello industriale ha di fatto vanificato preesistenti strumenti faticosamente conquistati
Mi riferisco all'articolo otto bis alle convinzioni e alle liste di prenotazioni indebolendo ulteriormente la certezza del diritto
Il signor il sindacato unitario agricolo in Puglia assieme ad altri importanti iniziative alla fine di garantire le lavorato io le lavoratrici ed i lavoratori ha intrapreso un confronto con le controparti agricoli incontrando però enormi difficoltà ed indisponibilità manifestata dalla compagnia di coltura
Durante il quadro di incertezza e negazione del diritto veti incrociati lezioni alla Dignity in e alla dignità individuale e collettiva il sindacato nazionale di categoria deve assumersi un ruolo forte
Ed è attivo ridarle centralità lavoro agricolo leva fondamentale dell'agricoltura dell'economia meridionale deve far sentire alta la sua voce per aumentare
Per attuare un sindacato dei diritti e della solidarietà grazie
Le lancio Rainer Masera
Signor presidente signor Sindaco signori segretari generali
è un piacere e un onore parlare oggi in questa sede dove si raccolgono tante forze di un problema drammatico e rilevante come quello del Mezzogiorno
Lo faccio a nome del governo lo faccia nome personale del presidente Dini che se le circostanze romane avessero avuto una diversa evoluzione avrebbe gradito essere presente lui spesso
Ieri in occasione di un incontro in cui il presidente della Commissione europea Santa R. venuto a Roma era la sua prima visita ufficiale
Al di fuori di Brussel
Il presidente gli ha rassegnato la rilevanza della questione regionale e l'importanza che l'Italia Annette all'accordo appena concluso con l'Unione europea
E in quella circostanza purtroppo sono anche giunte le notizie delle difficoltà
Che stava incontrando l'ipotesi di voto sulla manovra e quindi mi ha pregato di rappresentarlo e mi ha anche raccomandato di indicare le azioni che a livello di governo si stanno svolgendo certo le quattro priorità del governo non comprendono il problema del Mezzogiorno
Ma di fatto posso assicurare che stiamo operando in termini fattivi e significativi come cercherò di dimostrare su quella che personalmente ritengo la vera paradossalmente emergenza reale del Paese
Perché consentitemi di dire qualche parola sulla manovra è una manovra dolorosa difficile si parla di oltre venti mila miliardi che vengono che vengono sottratti
Al reddito del paese per destinarli al riequilibrio della finanza pubblica è una manovra che qualcuno giudica inefficace e credo che sbagli profondamente perché è una manovra che di per sé invertirei Vibe
Il la crescita del rapporto fra debito pubblico e il PIL che è passato dal sessanta al centoventi per cento che finisce col condizionare tutte le politiche attive effettive del governo fra cui quelle nei confronti delle aree più deboli
Quindi è una manovra significativa e necessaria ma non sufficiente anche la questione previdenziale a agli occhi interni e internazionali agli occhi di tutti noi in realtà un'importanza preminente
Ma il fatto stesso che nella manovra assi sia indicata una cifra esigua sotto certi profili ma non trascurabile nell'ambito dell'equilibrio della manovra stessa di tre mila miliardi al Mezzogiorno
Deve essere considerato un simbolo
Non trascurabile in sede la rilevanza che il Governo ammette a questo problema
Vorrei ancora ricordare in vista dell'emergenza che si sta approssimando lunedì sui mercati un dato che forse è stato sin qui trascurato è una manovra dura e difficile che vale circa un punto
Del prodotto interno lordo
Ma le i disturbi che si sono sin qui verificati sui mercati finanziari hanno distrutto la ricchezza finanziaria nazionale per un ammontare che probabilmente doppio
Di quello che la manovra si appresterebbe a sottrarre alle risorse ma per destinarle a questo risanamento ricordo ancora che la manovra è significativa è ampia ma nasce dal mancato rispetto dell'evoluzione sostanzialmente dei tassi di interesse rispetto alla manovra preventivata
Quindi in realtà è in circolazione un flusso di reddito certo non lo stesso flusso di reddito che si sottrae ma è in circolazione un flusso di reddito nell'ordine dei quindici mila miliardi aggiuntivi rispetto al quadro macroeconomico che era stato preventivato
Cosa voglio dire voglio dire che in realtà questa manovra e poi la manovra previdenziale
Operano sua montare i chiarimenti i mercati se lasciati in condizioni di incertezza e possono distruggere in poche giornate evidentemente il presidente ha indicato
Che la situazione di emergenza che la situazione è difficile che imbarcati i mercati potrebbero reagire ancor più negativamente di quello che si è fatto quindi non posso che auspicare in questa sede
E non posso che auspicare lo proprio per poter consentire di evitare che attraverso tensioni finanziarie si vengano come sempre avviene a incidere prevalentemente sulle regioni sulle aree sulle famiglie più deboli che si possono trovare in Parlamento la volontà per chiudere questa partita e per avviare quella della riforma previdenziale
Evidentemente conosciamo tutti le difficoltà eppure tutti noi sappiamo che occorre sotto il profilo per previdenziale
Intervenire per evitare che sia messo a repentaglio lo stock e questo il punto sul quale vorrei soffermarmi e che credo non sia compreso rischiamo di mettere a repentaglio gli stock
Per manovre pur doloroso sui flussi ma che tuttavia sono fattibili stai noi fare
Vorrei ancora aggiungere che personalmente nella responsabilità congiunta di ministro del Bilancio che ha un coordinamento per le politiche del mezzogiorno ma anche responsabile dei rapporti con l'Unione europea
Ho dovuto affrontare in questi giorni un'ampia rassegna di queste problematiche che ho portato all'attenzione su richiesta della quinta Commissione bilancio della Camera in un documento più ampio che ho affidato ai gli organizzatori del convegno e che chi voglia potrà avere disponibile
Perché l'ho fatto perché mi sono trovato immediatamente nella dei primi giorni di responsabilità del ministero stretto fra una tenaglia molto complessa
Quella in particolare di due regioni Abruzzo e Molise che ritenevano che si dovesse cercare di a rinviare l'accordo con l'Unione europea e a livello di riunione di Unione europea
Difficoltà interne dei molti che non volevano più assolutamente concedere neanche quei Randy che erano stati concordati dal precedente Governo mi sono trovato in una condizione drammatica perché dare alla Commissione europea l'abito e il sospetto che si volesse rinegoziare tutto avrebbe finito col bloccare tutto l'esercizio di reintegro dei fondi comunitari che fra l'altro si stanno perdendo giorno per giorno ritornerò su questo punto successivamente non l'ho fatto perché sono convinto che nonostante le difficoltà
Che le due regioni incontrano e che cercheremo operativamente di risolvere nell'ambito dei disegni comunitari
Si dovesse procedere lungo questa strada ho fatto per due motivi il primo di carattere fondamentale ritengo che l'Italia e le regioni meridionali possono trovare una risoluzione dei loro problemi soltanto attraverso un ancora solida come Europa sei cd stacchiamo dall'Europa corso corriamo dei rischi molto rilevanti
Ma al di là di questo studiando attentamente e quello che i fondi comunitari ci mettono a disposizione
Emerge
La
Incompletezza di conoscenza di informazione
Di dedizione da parte del governo centrale come c'è stato raccorda come ci è stato ricordato ma anche mi sia consentito di dirlo anche e soprattutto a livello locale nel Mezzogiorno d'Italia
Di quegli strumenti che potrebbero attivare migliaia di miliardi di risorse faccio un flash per dare concretezza
A quel suo mio intervento
L'azione è stata rivolta in particolare da parte dei funzionari del ministero in questo ultimo mese a cercare di recuperare fondi
Che risalgono al premi le novecentottantotto premi le novecentottantotto e che ancora non sono stati di sponda resi disponibile alla Commissione europea nella loro rendicontazione
La Regione Campania perderà duecento e sedici miliardi oggi nonostante gli sforzi attivi che sono stati fatti cento miliardi sono definitivamente perduti
Sul centotredici sto cercando di operare in pieno accordo
Per per la verità adesso ma i ritardi sono stati evidentemente molto gravi nel passato per recuperare centosedici miliardi dove forse la scadenza del trentuno marzo
Può essere evitata in quanto sono in corso provvedimenti giudiziari che li hanno rallentati
Quindi
Il disegno comunitario dell'intervento nelle regioni meno prospere è un disegno che si può dire chiaramente in Italia non è sufficientemente conosciuto e non è conosciuto soprattutto a livello delle regioni meridionali che non ti Lizzano questi fondi
Che non hanno ancora a mio avviso evidentemente compreso che l'approccio del parte variato
Cioè quello nell'ambito del quale i flussi comunitari vengono insieme ai fondi italiani ma nell'ambito di progetti che possano essere verificati considerati validi da parte dall'Unione Europea
E consentitemi di dirlo sono quelli gli unici progetti che consentono veramente di avviare a soluzione il problema dell'occupazione non occupazione effimera non occupazione fuori mercato ma occupazione a radicata nel mercato
Perché non vuole assolutamente dire che siano solo infrastrutture
Il che non vuole solo dire che sia solo investimento industriale fra l'altro si è anche aperta ai però questo fra poco la possibilità di utilizzarla nel settore dei servizi diversi ivi compreso il commercio
E su questo opere avemmo se ci sarà dato di farlo intenti molto brevi
Vorrei ancora sottolineare che concordo con tutti coloro che hanno sottolineato che la forbice negativa fra mezzogiorno e resto d'Italia è una forbice che continua a operare
Posso citare al riguardo i dati che il presidente dell'ENEL mi ha mandato ieri sul consumi di energia elettrica nel territorio nazionale febbraio su febbraio dell'anno scorso Norditalia più cinque virgola due
Centro più tre virgola sette
Regioni meridionali meno uno virgola tre e solo un indice ma un indice a mio avviso estremamente significativo di questa divaricazione che continua e alla quale occorre porre rimedio e mi si dirà fatta questa enunciazione è fatta questa diagnosi che cosa sta facendo il governo
Consentitemi peraltro di ricordare che sono responsabile di questi dicasteri soltanto da un mese mi sono occupato prevalentemente evidentemente della manovra economica criticata da taluno ma a mio avviso come detto fondamentale
Io ho contribuito con l'amico Treu a cercare di definire una posizione che il Governo sta rappresentando alle parti sociali per quello che riguarda l'altra emergenza o priorità che il governo sia assegnato cioè quella delle pensioni però abbiamo lavorato credo molto attivamente e però adesso forse in termini meno eloquenti e meno rilevanti sotto il profilo generale ma io spero più precisi e concreti azioni che sono state poste in essere e che andranno a poste in essere comunque anche intenti molto preso
Allora in primo luogo
Si è fatta una ricognizione contabile sia dei fondi
Connessi ai rapporti con l'Unione europea
Quelli del ex intervento straordinario
Voi mi direte ma non erano già disponibili questi dati paradossalmente no erano disponibili alcuni elementi di questo quadro d'assieme ma il quadro d'assieme non c'era
La possibilità di ricostruire questo quadro d'assieme che evidentemente è il l'elemento essenziale la condizione necessaria per poi provvedere è stata favorita dal fatto che c'è ampia coesione a livello di governo i ministri hanno collaborato attivamente
Le direzioni generali spesso gelose delle loro pratiche prerogative hanno esse stesse contribuito a ricreare questo quadro dopo questa ricognizione abbiamo ritenuto opportuno cercare di avviare a conclusione il decreto legge trentadue
Decreto legge trentadue probabilmente sarà più noto se adesso ci riferiamo come quello Agensud
Trovo vergognoso come cittadino italiano che si fosse arrivati all'undicesima reiterazione di un decreto legge su una materia che incide sul vivere di tante famiglie connesse a questo decreto legge abbiamo ritenuto ho ritenuto che fosse necessario chiudere o avviare a conclusione
Questa partita anche se ci potevano essere degli ritocchi perché i ritocchi la ricerca del meglio avrebbe condizionato la chiusura della trentadue con conseguenze le quali adesso mi riferirò
Chiudere la trentadue significa evidentemente affrontare o poter affrontare una serie di problematiche nell'ambito di un quadro di certezze in particolare per quello che riguarda i rapporti di lavoro dei gli ex dipendenti dell'Agensud
Nell'ambito successivo abbiamo identificato che mancavano risorse per quello che riguarda l'intervento su straordinario e in particolare per la sessantaquattro si è molto parlato di un buco di sette mila miliardi certo è emerso che esiti esistevano delle esigenze finanziarie per sette mila miliardi ma abbiamo anche identificato come a questi sette mila miliardi si può far si può ovviare come possono essere trovate risorse né per consentire l'avvio immediato dell'operatività
In parte contribuiranno i fondi dell'Unione europea perché fortunatamente il primo marzo abbiamo chiuso questo contenzioso
In parte verranno utilizzati i fondi della quattro otto otto che altrimenti sarebbero rimasti inutilizzati
In parte ex fondi dell'Agensud verranno utilizzati in parte ancora quei tre mila miliardi che sono stati identificati nella stessa manovra potranno consentire interventi immediati
Ho convocato per venerdì venerdì della prossima settimana una riunione del CIPE e nell'ambito di questa riunione del CIPE penso potremo definire il quadro per quello che riguarda la sessantaquattro
E senz'altro procedere in tempi molto brevi a sveltire e a pagare fra virgolette il pregresso
L'importanza della chiusura del contenzioso con l'Unione europea si riferisce anche al fatto che possiamo utilizzando fondi dell'Unione europea anche definire il quadro operativo della quattro otto otto ma quattro otto otto come ben sapete doveva sostituire la sessantaquattro in realtà sono tre anni e la quattro otto novantadue sono tre anni che è sostanzialmente bloccata per la carenza d'un Regolamento ma il Regolamento dipendeva dalla chiusura del contenzioso con l'Unione europea
Anche in questo caso io penso che una seconda riunione del CIPE che è previsto entro la fine del mese potrà avviare operativamente i fondi della quattro otto
Più in generale ci stiamo adoperando per definire dopo la chiusura della trentadue un nuovo decreto legge per il mezzo Torno che dovrebbe consentire di identificare molti dei nodi in particolare per quello che riguarda le infrastrutture
Che non consentono l'avvio di opere infrastrutturale che già hanno finanziamenti
E soprattutto la definizione dei rapporti per opere infrastrutturali già avviate ma lasciate a metà o oltre del loro percorso e che oggi stanno deteriorandosi gravemente
Mi avvio alla conclusione del mio intervento perché evidentemente questo tipo di infrastruttura e purtroppo particolarmente rilevante
Per quello che riguarda Napoli e la Campania evidentemente misto anche riferendo a quelle che sono le emergenze che peraltro hanno oltre dieci anni di vita derivanti dalle leggi sul terremoto
Per fare questo decreto legge stiamo identificando anche talune di queste infrastrutture non molte ma che consentano un immediato avvio dell'operatività il sindaco sa che nei rapporti con ministro Baratta l'intervento su Bagnoli è una delle priorità che penso potremmo affrontare forse nella stessa prossima riunione del CIPE alla quale ho già fatto riferimento
Per quello che riguarda Napoli evidentemente gran parte dei problemi sono connessi alla emergenza della duecentodiciannove ma ce ne sono molti altri dai depuratori
Alle abitazioni che vengono gradualmente occupate distrutte e poi il CIPE ha assegnato i fondi perché non si riesce a definire il problema delle graduatorie
E molti altri che voi probabilmente conoscete senz'altro meglio di me io devo dire che guardando le carte
Di questi eccezionali situazioni che richiedono una soluzione ho ritenuto che fosse necessario rinvenire anche al di là delle coincidenze di vario tipo un modo di intervento più efficaci
Ieri si è concordato col presidente del consiglio di affidare al sottosegretario Carzaniga al bilancio che è qui presente che è segretario del CIPE il compito di svolgerà un ruolo di raccordo specifico con la città di Napoli e la Campania
Per intervenire a livello di governo in tutte le circostanze dove per Diversi siti di elementi che si frappongono a una realizzazione delle questioni che ho definito perché si possano livello di governo intervenire direttamente
Quindi il sottosegretario Carzaniga che già al ha avviato uno la ricognizione l'analisi di molti di questi problemi praticamente da lunedì sarà dedicato invia significativa
Per l'adempimento di questo incarico a livello di governo
Da ultimo vorrei con chiudere sottolineando come e si esistere avviso l'esigenza di formare una cultura nuova per quello che riguarda gli aiuti regionali e sostanzialmente inserirli nel Quadro comunitario di sostegno le risorse sono estremamente rilevanti corriamo il rischio di perderne per il primo che è già passato non riusciamo neanche a definire quelle per il secondo che ha avviato da tempo
La Commissione europea a a disposizione fondi significativi ma non ha la minima intenzione di continuare a lasciare ritardi da parte dell'Italia questo perché prendono le regioni dell'Est
Premo non nuove regioni povere Grecia Portogallo Spagna sono in grado di utilizzare al cento per cento queste risorse noi ci avviamo a percentuali di utilizzazione del cinquanta sessanta per cento da questo punto di vista vorrei sottolineare che non c'è la minima contraddizione fra la cabina di regia nazionale le cabine di regia
Regionali che devono essere attuate e qui le regioni devono prendersi la responsabilità di trovare degli strumenti efficaci delle persone in grado di rispondere io posso dire che ho scritto ripetutamente nell'ambito della conferenza stato Regioni per indicarmi i responsabili
Molte regioni non si sono neanche curate di risponda
O altre hanno fatto sapere in via informale che loro non sapevano esattamente questa cabina di regia che cosa doveva fare
Allora qui c'è un problema di cultura generale e forse una riunione tecnica su questi punti che consenta anche di spiegare le altre direttrici dell'azione di governo
Cioè quella di questa società dei servizi e quella della società per l'assicurazione dei debiti come intendiamo farne operare posso nell'ambito del tempo che oggi viene dato non ritengo sia utile entrare nel dettaglio ma l'intento non è assolutamente di creare qualcosa che si frapponga e si determini delle ulteriori società che vanno di fatto a sottrarre risorse e spazi alla cabina di regia nazionale a quelle regionali
Il discorso è completamente diverso il ponte fra gli aiuti italiani e comunitari e le regioni meno prospere richiedono nel concetto di partenariato che è il cardine del l'approccio che la unione europea definito la presenza simultanea di enti centrali forti la cabina di regia nazionale
Le cabine di regia regionali che assumono un ruolo fondamentale e poi società radicate sul mercato che consentano all'una le altre di utilizzare al meglio queste risorse di facilitare non facendo le loro ma di facilitare utilizzando
La più ampia disponibilità di risorse di impresa di iniziative
I progetti da portare al finanziamento comunitario
Su questi temi ne abbiamo parlato con le rappresentanze sindacali peraltro nell'ambito della manovra e in tempi brevissimi ammesso che il Governo possa continuare a operare lungo le linee che si è prefissato
Noi intenderemmo l'abbiamo già anticipato quindi non è fare una riunione proprio con le parti sociali anche per dimostrare la linearità di Indirizzo rispetto alle scelte che sono state precedentemente rito ricordate in particolare da Cofferati
E indicare anche come questi nuovi strumenti vogliono raccordarsi in maniera operativa secondo indirizzi che ci vengono anche dall'unione europea e
Chiudo sottolineando che il presidente Santer ieri concordava pienamente su questa impostazione e quindi abbiamo avuto la fortuna di avere conforto lungo queste linee al massimo livello
Problema dell'occupazione del Mezzogiorno e dunque una priorità rilevante del governo attuale io ritengo che al di là dei problemi finanziari che pure sono di estremo rilievo
è il problema della riassorbimento della disoccupazione nel Mezzogiorno il vero nodo re reale del Paese perché con gli interventi al margine anche se è un margine che può sembrare doloroso le altre emergenze possono essere superate
L'economia italiana è fondamentalmente solida c'è una ripresa forte del centro nord e che può trascinare anche le regioni meno prospere
Perché questo avvenga occorre tuttavia innovare profondamente la politica di aiuto alle regioni stesse nell'ambito degli schemi che ho cercato di delineare
Grazie
Grazie al ministro Masera per il contributo
Per le informazioni che ci ha offerto dò la parola a Sergio D'Antoni
Abbiamo ritenuto necessario
In questa fase della vita del Paese dare continuità alla nostra azione
Alla nostra iniziativa per il problema del lavoro
Noi ci ostiniamo a credere che la politica
è una
Arte difficile ma possibile per risolvere i problemi del Paese
Per affrontare le questioni più urgenti
Per dare un segno tangibile
Della costruzione
Di un'ipotesi di uscita in avanti della crisi
Noi ci ostiniamo a credere che la politica
Il meglio che un Paese può offrire
Per dare a tutti
La forza la necessità di un forte passo in avanti
Noi ci ostiniamo a credere che è possibile superare la crisi finanziaria
Determinare e utilizzare la ripresa come un grande elemento per favorire attraverso interventi selettivi lo sviluppo del Mezzogiorno e del lavoro
Noi ci ostiniamo a credere che con senso di responsabilità tutto questo è possibile altri no
Altri credono che la politica e avventura altri credo no che la politiche riscossione immediata di esigenze
Altri credo no
Che il senso di responsabilità sia un'opzione che si può usare a secondo delle circostanze e delle opportunità
Noi invece siamo convinti e lo abbiamo dimostrato in questi anni che quando c'è da rimboccarsi le maniche quando c'è da fare la nostra parte fino in fondo non la facciamo
Forse è spesso
Alcune scelte sono impopolari forse spessi
Alcune grandi questioni ci riguardano da vicino veramente paradossale quello che sta avvenendo
Da una parte un sindacato che porre
Con alcune notazioni critiche dice la manovra è indispensabile necessarie
Perché un po'distribuisce i pesi diversamente da quanto si è fatto finora ma sa bene
Che dentro c'è un grande apprezzo dei lavoratori dei pensionati della parte debole di questo Paese
Altri invece in maniera demagogica pensano che si possa cavalcare qualunque pigre pur di ottenere risultati di immediata riscossione
Questa la grande differenza
Questo è un grande sindacato che discute di sabato mattina con tanta serietà con tanto impegno per trovare le vie risoluzione per indicare all'intero Paese riflette riflettete tutti
Qui ci sono energie capacità forze in questo Paese
Con una visione nazionale con un grande sindacato che vi offre una disponibilità formidabile per affrontare questioni di questo Paese e voi tutti non mi potete sottrarre non si possono sottrarre non possono fuggire
Non possono pensare di scaricare sul noi sulla parte della società che oggi attraversa maggiori difficoltà il prezzo
Di legittimi non legittime
Giochi politici
Il punto è qui
Per quel che ci riguarda noi non abbiamo mai mai nei quattro mesi di mobilitazione che abbiamo fatto non abbiamo mai ritenuto che tutto questo fosse un modo per sottrarsi noi l'abbiamo messo al centro dalla nostra iniziativa le nostre grandi tre priorità il lavoro l'occupazione il Mezzogiorno
L'equità fiscale per il risanamento di questo Paese una riforma dello Stato sociale a partire dalla riforma delle pensioni
Ritenevamo che queste sono le priorità del Paese su queste si debbono misurare tutti
Per questa ragione ci siamo mobilitati abbiamo dato il meglio di noi stessi abbiamo offerto una visione civile composta di grande dignità questo Paese contemporaneamente poi abbiamo fatto un accordo che per la prima volta poneva la questione del Mezzogiorno al centro dell'iniziativa del governo dopo anni di silenzio dopo anni in cui la stessa questione era stata sostanzialmente rimossa dal dibattito nazionale
Si rimprovera sempre a tutti a noi anche di non fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per queste questioni si rimprovera noi di non essere sempre pronti
Noi probabilmente qualche pecca l'avremmo ma io credo possiamo attribuirci questo merito di avere sottolineato a questo Paese con una funzione è una sintesi nazionale
Che le cose non stavano andando bene che quante ci dicevano la ripresa risolverà tutto risolverà il lavoro e non gli dicevamo guardate nella ripresa crea poco occupazione quel poco che crea la crea nelle zone dove non ci sono disoccupati
Senza interventi selettivi senza un'attenzione forte al centro e periferia senza un grande impegno di tutti istituzioni nazionali e locali imprenditori e sindacato non si è svolta non si determina questo passaggio
Per questa ragione siamo qui
A dimostrare una continuità con quell'impegno per questa ragione siamo qui a determinare la nostra responsabilità per lo sviluppo e a fare in modo
Che le grandi questioni del Paese veda no al centro la nostra iniziativa
Noi abbiamo partecipato ad un disegno
Che poneva al centro l'abbattimento dell'inflazione
L'abbassamento
Dei tassi d'interesse la ripresa dello sviluppo e dell'occupazione
Per questo abbiamo le carte in regola per questa ragione riteniamo oggi di poterci spendere fino in fondo
Perché il meglio che la questa vicenda si è determinato possa continuare in maniera forte a produrre effetti positivi
Sappiamo che non basta
Sappiamo che la questione aperta di finanza pubblica pongono grandi questioni di equità era questione di finanza pubblico riguardano la vita dell'intero paese del Mezzogiorno in particolare
Sappiamo come ci è stato spiegato ma illustri esperto
Che la questione del debito pubblico una questione di tutti ma la questione con cui bisogna fare i conti con grande senso di equilibrio di giustizia ed equità
Nel nostro Paese ogni cittadino italiano a trenta milioni di debiti
Ma ogni cittadino italiano a trenta milioni di crediti
Il problema è che non sono le stesse persone
Altrimenti sarebbe facile
E siccome non sono le stesse persone senza una via rigorosa all'uscita il rischio e che la spirale faccia in modo che i deboli trasferiscono risorse ai forti è una spirale perversa
Da cui dobbiamo uscire
E in cui per quel che ci riguarda spenderemo tutti noi stessi con grande senso di equilibrio e con grande equità per questo abbiamo accettato la manovra non per capriccio
Per questo abbiamo ritenuto che fosse importante dare questo segnale al Paese per questo riteniamo che sia importante continuare Hesperia
Che in Parlamento prevalgano forse coerente
Perché se il problema invece fosse lo scalpo del sindacato attraverso lo scalpo delle pensioni
Se lo sport
In questi giorni abbiamo avuto qualche discussione tra di noi
Circa gli strumenti
Ma diamogli un segnale chiaro possiamo anche discutere fra vino e discuteremo sempre perché un grande sindacato pluralista per esempio discutere
Ma la cosa fondamentale è che su quel tema sulle pensioni sulla grande questione di questo paese questo sindacato è unitario unitario resta unitario sarà sinodo no
Sentenza no che ci sia in tutto questo come dire un gioco delle parti per noi sono problemi seri che riguardano la vita di milioni di persone sono problemi che riguardano l'avvenire alla costruzione di un'ipotesi che liberi risorse
In direzione dello sviluppo in direzione di Investimenti in direzione del lavoro dell'occupazione sta qui il nuovo patto di questo Paese il nuovo patto tra nord e sud tra giovani e anziani tra uomini e donne sta qui in questo passaggio al reale possibile
Sta qui il nostro impegno per determinare non solo una una sintesi vera di questo Paese ma per determinare un possibile disposto a questa crisi come Cofferati qui a indicati un percorso preciso anche per le aree meridionali abbiamo sentito interventi dei ministri
Un po'questa abili noi speriamo che diventino stabili perché gli impegni che hanno preso così potranno rispettarle in questo non dipende solo da loro
Ma per quel che ci riguarda il nostro cammino è un cammino puntuali
E con chiunque
Chiunque avremo davanti
Comunque composto di qualunque colore formato queste sono le nostre priorità quest'resterà per questa ragione a nostro giudizio non solo bisogna riprendere il cammino che mette in moto le risorse agli investimenti non solo bisogna trovare gli strumenti più adeguati come qui è stato detto
Ma c'è un punto fondamentale che riguarda il rapporto tra le comunità locali
Meridionali il loro protagonismo
E l'iniziativa nazionale noi pensiamo
Che la strada da seguire sia la strada dei patti territoriali cioè sia la strada in cui tutte le forze vive
Di questa nostra società meridionale possano misurarsi le istituzioni locali con i loro vita gli imprenditori il sindacato tutti quelli che hanno idee forza coerenza per metterlo in campo li mettano lì
Il Mezzogiorno può superare può affrontare può recuperare può andare più avanti se entra in una logica di carte in regola
Noi non possiamo più rivendicare da nessuno in questo clima il rispetto degli impegni se per primi non rispettiamo noi perché altrimenti non saremo credibili
Tutti debbono entrare in questa nuova logica
C'è una grande partita in corso non si può continuare a scaricarsi lo Stato sulle regioni le ragioni sullo stato noi su qualche altro è arrivato il momento per cui ciascuno non si possa sottrarre non si deve sottrarre
Perché con le carte in regola si ottengono le questioni perché con le carte in regola si spiega che è conveniente investire nel Mezzogiorno
Perché con le carte in regola si può avviare quella via virtuosa possibile coerente di proposte di iniziative di forza che questo sindacato ma le comunità locali meridionali possono free
Nei giorni scorsi un'importante iniziativa dei coordinamenti femminili CGIL CISL UIL ha dato non solo grande prova
Di Fantasia di capacità di creatività basi e misurata con i problemi reali ha fatto proposte concrete
Ha fatto proposte possibile
Sulle città sull'orario di lavoro su dei lavori possibili sull'articolazione del tutto questo cioè in campo una forza reale che se utilizzata fino in fondo se messa al servizio un'ipotesi forte sempre messa nei termini come deve essere messa cioè nei termini in cui è possibile costruire noi insieme
Ad altri questi passaggi noi saremo in grado di offrire non solo un esempio ma qualcosa di più un impegno una forte una determinazione
Per questo pensiamo che la nostra iniziativa debba accompagnarsi
Sempre e comunque
Con un'iniziativa di accordi che creino fattore di convenienza
Noi dobbiamo spingere tutti ad investire qui in queste zone offrendo non solo una assetto territoriale adeguato ma iniziative forza creatività
Da qui tutta l'importanza del settore formativo da qui tutta l'importanza delle quote di quelle infrastrutture indispensabili a garantire i fattori di convenienza da qui la possibilità coerente di spendere risorse di offrire progetti lo abbiamo dimostrato lo ricordava il Sindaco lo abbiamo dimostrato in questa città si può dimostrare dovunque in tre mesi sono fatte opere che non si facevano da vent'anni
In tre mesi nella trasparenza si sono spesi cinquanta miliardi senza camorra mafia 'ndrangheta con la trasparenza la possibilità cuore d'ordine ai lavoratori qui in tre mesi se fatto quello che i altrimenti sembrava un miracolo perché non ripetere questo miracolo dopo ovunque
Il G7 val bene lo sviluppo di queste terre
E non è un modello una possibilità perché quelle regole e quelle responsabilità
Perché quelle preoccupazioni non diamo fondi al Mezzogiorno se no vanno alla camorra alla mafia ma se non diamo fondi al Mezzogiorno perché vanno alla camorra alla mafia il rischio è chiedo brodo di coltura per camorra mafia continuerà
Perché non avremo invertito la tendenza
Per questo non possiamo abbassare la guardia guardate che la criminalità organizzata ha ricevuto colpi seri dalla riorganizzazione dello Stato
Ma è lì è pronto
Si veda dal risveglio
In città come Palermo si vedrà una ripresa feroce di una lotta tra di loro ma è sempre stato così quando comincia a lottare fra di loro vuol dire che si stanno riorganizzando prima o dopo saranno pronti ad un'offensiva ulteriori nei confronti dello Stato
Quindi mai assumere l'atteggiamento qualche volta
Anche noi potremmo assuma tanto si uccidono tra di loro
Perché se si uccidono tra di loro vuol dire che è in corso una quando aveva visto di sopra
Fazione che porta al dominio delle stazioni e quella fazione che vince pronta vestita
E se è così abbasserà la guardia
Non capire che c'è un compito per i magistrati per gli organi della polizia di tutti
I settori ma c'è un compito nostro dalla società civile
C'è un compito di chi si ostina a credere che questa società energie forze che li può mettere al servizio che ha superato la cultura l'assistenza del clientelismo
C'è questa insidia dobbiamo dircelo cioè queste insidia che si ripropone
Queste forze cosiddette del nuovissimo si ripropongono come le nuove forze che possono offrire assistenza clientela che la gente possa ritornare alla propria tranquillità
Dobbiamo dimostrare che questo non solo è sbagliato ma dobbiamo dimostrare alla gente che non ci sarà più né assistenza alla clientela perché non ci sono più margini è un'illusione Lillo sono che dobbiamo dirglielo in maniera forte adeguata credibile
Tale da dimostrare che è possibile una nuova via per lo sviluppo del nostro impegno tale da dimostrare che è possibile una nuova via per lo sviluppo di questo Paese
Allora
Se il sindacato è questo e la sintassi nord-sud e la sintesi deboli è forte se il sindacato è la prova
Di una grande capacità di tenere insieme tutti di mettere al servizio questa grande maturazione oggi
Di ipotesi di sviluppo di questa città dell'intero Mezzogiorno dei problemi aperti occupazionali della soluzione di essi ma di offrire all'insieme di questo Paese la sua possibilità di entrata in euro
E illusorio e illudersi
Sognare io penso che tutto questo alla nostra porta
Io penso che se non abbassiamo la guardia se determiniamo questa responsabilità se ritroviamo il clima dei quattro mesi passati se siamo in grado sempre di selezionare obiettivi
Di renderli visibili di dare a tutti la certezza che se vengono con noi noi risolveremo i loro problemi
In questo bisogna sperare
In questo bisogna avere più speranza che stimo in questo bisogna determinare proprio qui in questa terra
La terra di grande amarezze con personaggi di grande livello come Edoardo che era sicuramente uno che aveva grandi amarezze e non aveva una grande aveva grandi visioni pessimistiche ma aveva grandi sussulti
Di speranza aveva grandi sussulti di creazione di questo tessuto
E noi non possiamo offrire dello
E noi non possiamo offrire a tutti questi a tutti i cittadini meridionali
E a tutti i cittadini di questo Paese una sede un luogo in cui impegnarsi mobilitarsi
E noi non li possiamo offrire una nuova grande casa sindacale
Che superi le nostre differenza le nostre dimissioni
E noi non possiamo fare un nuovo atto di speranza
Perché la politica torna ad essere questa grande speranza per tutti noi quella con la P maiuscola
Quella che dà il segno che questo Paese si può governare può affrontare e risolvere i suoi problemi io dico di sì questo sindacato glielo porti questo sindacato ce la può fare questo sindacato qui questa mattina di sabato
E qui ad impegnarsi seriamente mentre altri Sacha noi costruita
Essenzialmente grazie
E se siamo in grado
Di offrire questo rapporto a tutti se comincia tanti tanti ce ne sono tanti che cercano una nuova ancora
Ce ne sono tante
Il ritengono che è giusto rio impegnarsi
Io la fase che attraversa il nostro Paese una fase di grande transizione di grande difficoltà ma di grandi potenzialità
Ecco noi li dobbiamo offrire questa casa questi impegni
Questo grande risultato
E se glielo scrive ma con serietà se glielo si è ma con un grande sindacato in grado di fare non solo promesse ma poi di mantenerne ne faremo un servizio noi stessi ma faremo un grande servizio e questo
Lo abbiamo dimostrato
Siamo in grado di dimostrarlo di nuovo siamo in grado cioè di rimettere in moto questo processo siamo in grado di dare a tutti un percorso vero per uscire da queste condizioni
Per questo io credo che sia opportuno
Al di là dell'amarezza del lavoratore
Usare il press sperare studiare e sorridere perché se si usano maîtresse anche per chi è più in difficoltà di Totti si affronta una questione con visione positiva la Seveso
Ripiegarsi in noi stessi non serve a niente fare il gioco solo dall'avversario
Offrire una prospettiva positiva significa dare a tutti la sensazione la forza la vitalità l'assetto di valori che portano in avanti
Questo è un grande sindacato
Noi siamo un grande sindacato di undici milioni di iscritti
Siamo un grande sindacati in grado sebbene se sa bene usare la sua forza
Di condizionare la vita le scelte di Totti e non abbiamo paura di ti perdo di chi vince perché con noi devono fare i conti con la nostra politica con i nostri obiettivi con la nostra capacità di selezione per questo da cui da Napoli proprio nel momento in cui la vita politica italiana attraversa questa fase così confusa così incredibile
Così sprezzante dell'interesse generale noi dobbiamo dire guardate a noi
E questo è un sindacato con cui si possono fare affrontare le grandi questioni di questo Paese si può sperare per avere un'uscita dalla crisi per ricreare un assetto che crei lavoro occupazione nel Mezzogiorno per dare quello che risveglio delle coscienze indispensabile superare mettere da parte tutti quelli che
Invece remano contro
E abbiamo scoperto Telemaco
Dobbiamo persuadere tutti
Dobbiamo persuadere tutti chi rema contro Peppino De Marco
E siccome c'è un problema
Perché anche se ce la facesse
Anche se vincesse anche se le loro capacità persuasive anche nel Mezzogiorno
Qui promettendo assistenze cliente
Che non torneranno più ma se la gente cadesse in tutto questo poi non ce la farà
Può vincere poi non sono in grado anche se vincessero poi dovrebbero dare in appalto l'attività di governo perché non è cosa loro
E allora evitiamo questo rischia
Allora vediamo questo rischio rimettiamoci son cammino serio e impegnativo di contenuti di scelte di autonomia di autonomia di autonomia così saremo contenti tutti grazie grazie a segnare
Grazie giocare contributo Grande a fare il messaggio di speranza
Allora allora io ho l'ultimo intervento che riguarda un delegato di Taranto
Palombella dopo le conclusioni di Pietro Larizza
Diventa complicato a questo punto del del dibattito
Intervenire
E dopo lo splendido intervento di di D'Antoni
Ma sicuramente io in pochissimi minuti
Cercherò anche qui di offrire alcune preoccupazioni dei lavoratori dell'Ilva di Taranto in modo particolare e dei cittadini dare Antimi che in questo momento stanno vivendo
Il sindacato complessivamente ha assunto un impegno nei mesi scorsi
Che è stato quello di offrire al governo
Il come si ridisegnava all'interno del territorio nazionale il problema della siderurgia pubblica
E da Genova amore a Taranto praticamente Assad ha assunto un impegno
Quello di chiudere alcuni siti
è far diventare Taranto
Il cuore della siderurgia pubblica
Di un settore che non riteniamo strategico
E che in questa città in modo particolare a Napoli il primo intervento lo ha ribadito
è stata fatta un'operazione quella di decidere che tanto doveva essere
Il cuore della siderurgia pubblica
Questo è costato centinaia e centinaia
Di disoccupati nelle aree in chiusura
E anche nell'aria dove il centro siderurgico
Chiamiamo l'opificio perché è vero c'è solo il sito
Perché dice
Mi decisionali è durante la gestione pubblica
Durante la gestione del di durante la gestione delle partecipazioni statali
I centri decisionali sono rimasti sempre allocati al nord
E quindi l'ingente risorse in termini di Investimenti
Basta pensare il rifacimento di un altoforno
è costato trecento miliardi l'anno mille novecentonovantaquattro con ricadute sicuramente non a Taranto e non in una società non in una città del sud allocata al nord
Uno stabilimento che scorporato
Da acquisizioni fatti in modo sbagliato senza nessun controllo
Finalmente continua ad avere il suo decorso industriale normale
Cioè l'anno mille novecentonovantaquattro lo stabilimento produce attivo terra settecento miliardi quest'anno continuerà a fare utili per settecento miliardi a fronte di queste il governo aveva assunto impegni sulla reindustrializzazione che a Napoli
è stata chiamata il piano Utopia Napoli e gelo vasi di chiusura che a Taranto è stato chiamato Piano di reindustrializzazione
Assistiamo puntualmente a dismissioni a chiusura Progetti che non sono mai decollati
Per quanto riguarda invece lo stabilimento proprio in questi giorni dice vuole profumazioni
Abbiamo saputo che è lo stabilimento è stato svenduto stato venduto dicono i vertici dell'iter stato venduto
Con una somma pari a due mila e duecento miliardi
Questo stabilimento si pagherà da solo cioè linfa pagherà lesiva cioè in poche parole abbiamo regalato uno stabilimento
Per poter costruire lo stabilimento di Taranto stime fatte dal ministero
Cioè ci vogliono circa cinquanta mila miliardi questa è la dimensione io non voglio compagni e di Hardy su questo problema però siccome questo convegno che non è sicura sulle che sicuramente non è incentrato sulle privatizzazioni che è però uno stabilimento dove sicuramente poteva e può offrire a fronte degli utili che sicuramente ha prodotto e sta per produrre e questi utili potevano essere riversati nel Sud nel pezzo giorno nelle aree sicuramente
Che hanno bisogno in questo momento a nord di assistenza ma hanno bisogno invece di sviluppo lo stabilimento di Taranto è uno stabilimento utile a uno stabilimento che non serve al sud
Cerca la lezione serve a difendersi non solo dagli attacchi nazionali ma anche dagli attacchi internazionali
Con alleanze che non può essere né gestito da una famiglia nei gestito da un'organizzazione questi uno stabilimento che per poter funzionare ha bisogno di grosse alleanze noi chiediamo e concludo il mio intervento che è per quanto riguarda la parola fine
Per la gestione e per il futuro di questo stabilimento ebbe migliaia di lavoratori delle partecipazioni statali che al governo che la CGIL CISL e UIL intervenga e vede chiaro su quello che si sta per combinare grazie
Grazie
La parola Pietro Larizza nell'intervento conclusivo
Non vi preoccupate troppo cercherò
E spero di riuscirci di essere breve perché chi e destinata alle conclusioni si trova in perenne conflitto tra il ragionamento il pranzo ed esofago si perde
Allora
Io credo innanzitutto
E dobbiamo ringraziare
Tutti lavoratori delegati i dirigenti
E come ricordava Sergio oggi sabato
Hanno ritenuto di esprimere ancora questo impegno
Di lavoro politico sul tema del Mezzogiorno
Ringrazio naturalmente
Il ministro del lavoro Treu
E il ministro del Bilancio
Ma seria
Pesca anche se son dovuto andare via
Il quale tra l'altro ha dimostrato con lei cifre con le cifre
Quindi con atti indubitabile
Qual è la situazione politica del Mezzogiorno e quali sono gli errori politici commesse nel Mezzogiorno
Consentirebbe ragione anche un po'personali di rivolge un saluto particolare al sindaco di Napoli Bassolino
Credo dall'altro che abbia dimostrato di essere un esperto non lo sport molto diffuso nel Mezzogiorno
Soprattutto per gli amministratori che quello di scalare le montagne a piedi nudi
Cioè senza strumenti e senza mezzi
Noi abbiamo da indetto un convegno nazionale
Sono mezzogiorno
Quando in Italia in tutta Italia
Per tutti i soggetti economici e politici
Si parla d'altro
Se voi trovato un solo giornale una sola trasmissione una sola dichiarazione in quei cita del Mezzogiorno
Probabilmente è come vincere un terno all'otto
Si discute di tutto
Anzi per la verità si litiga su tutto
Non esiste nel vocabolario politico italiano attuare la parola Mezzogiorno
Ma vogliamo parlare
Parlare solo di un problema solo di questo problema
E cercheremo anche abbiamo cercato di ragionare
Penso che tutti
Gridano soprattutto gridano
E domandano e pongono domande
Anche non appena arrivati qua già ma da ieri sera ad esempio ci chiedevano
L'hanno chiesto sicuramente Sergio Cofferati Sergio D'Antoni con me l'hanno chiesta a me
Che cosa pensate dell'annuncio del voto contrario del Polo alla manovra Dini
Cosa farete sulle pensioni
C'è la classica domanda che si fanno uso un tamburo a cui si risponde con una parola un aggettivo
Io vorrei poter dire e possibilmente dovremo avere le condizioni di il tutti il Paese che il nostro scopo non è quello di essere più o meno capaci di fornire una battuta non la risposta
L'abbiamo data con l'accordo del dicembre mille novecentonovantaquattro
Noto che il ministro del Tesoro Dini attuale Presidenza del Consiglio abbiamo fatto un accordo che non era solo di contenuti
è un accordo che diceva
Per convinzione comune e per quanto ci riguarda anche per interesse del mondo che rappresentiamo
C'era l'impegno a concludere la riforma del sistema previdenziale italiano
Entro il trenta giugno novantacinque
Realizzare
Quella riforma
Realizzarla con legge dello Stato
Perché se manca una legge dello Stato non è né un accordo e ne è una riforma e un'altra cosa sono atti a futura memoria
Da delegare e da conferire non si sa
Realizzare quella corda enti termina il trenta giugno molti che vogliono dire alcune cose molto semplici semplicissime
Avere un governo nella pienezza delle sue funzioni
Compiere un negoziato
Tra i due soggetti
Direttamente immediatamente interessate all'argomento cioè il governo quale proponente l'organizzazione sindacale
A vere immediatamente dopo un Governo endo un Parlamento
Nella pienezza delle sue funzioni
Per poter realizzare entro i termini per noi essenziale del trenta giugno la riforma dalla previdenza
Punto non c'è altro non c'è bisogno di usare parole viticola da aggettivi
E questo lo schema
Di un interesse comune
Nazionale
Ed internazionale visto che e così di moda parlare anche di paese vicenda non lontane
Bene per realizzare questo schema
C'è bisogno che ci sia un governo parlamento se c'è una crisi
Del governo che non sceglie mentre il Parlamento non c'è la riforma delle pensioni
Non è che una invenzione perfida di qualcuno
Sono condizioni oggettive che anche un ragazzino sa che esistono ed allora ed ha per quanto ci riguarda e se ne del problema debbono essere ricondotti all'essenziale
Escludendo
Escludendo
Imbrogli anche di tipo parolaio
Io credo che sia legittimo che ci sia qualcuno che dica io di fronte al valore prima
Ario dell'elezione non mi interessa nulla
E qualcun altro che dica noi siamo fra questi
Che siccome nel nostro Paese il problema politico
E era e resta il problema economico e sociale la riforma della previdenza
è prevalente
Su tutto il resto compreso
I nobili contrasti politici che si possono determinare quello che nessuno può dire nessuno
Che si possa fare l'uno all'altro
Ecco questo non lo può dire nessuno perché questo implica non solo depistare ma imbrogliare l'uno e l'altro non si possono fare
Noi siamo fra coloro e non per spirito di parte per le ragioni che ho detto che risalgono al dicembre novantaquattro quando c'era un altro governo
Che è la nostra priorità economica e sociale ed è la riforma previdenziale molto e basta lo abbiamo fatto a dicembre novantaquattro lo diciamo ve lo diremo fra un mese non è cambiato nulla perché questi sono gli interessi delle persone che noi rappresentiamo
Abbiamo
Abbiamo cominciato a parlare nel mezzogiorno alcuni non ne hanno cominciato a parlare
E io fra questi
Quando eravamo giovani
E ne parliamo ancora e purtroppo spesso addirittura usiamo le stesse parole gli stessi problemi
Le stesse proteste qualche volta anche le stesse lamentele
L'unica cosa deve cambiare idea
Anche le mie personali esperienze
E la platea
Cioè si affacciano alle nuove generazioni
Ad accostare spesso stesse parole e stessi problema
C'è del Mezzogiorno di quella parte del Paese dove ci sono energie grande energie Energia dal lavoro che non si possano esprimere
Ci stanno forse sangue esperienze energie intellettuali
Che non hanno sbocchi non avevano e continuano ad avere sbocchi
Le imprese vecchie e le pochissime purtroppo pochissime imprese nuove
Non debbono essere solo capace di fare un buon prodotto
Ma debbono avere una capacità superiore
Cioè quella di saltare
Un ostacolo fortissimo dal momento la Costituzione
E considerare una corsa a ostacoli nella loro attività produttiva e basta citarne uno solo
Uno più quell'immenso uno
E quello del costo del denaro
Uno che c'è un'impresa nel Mezzogiorno la stessa impresa con le stesse persone
Con la stessa produzione con la stessa qualità usando un paradosso
Un'impresa localizzata Napoli d'un'impresa localizzata Mons
L'impresa localizzata a Napoli al messo che fossi lei litiga con l'altra deve scontare un costo del danaro di tre quattro punti in più
Ma deve scontare un'altra cosa
Che è la vera questione
Un deficit terrificante crescente di infrastrutture e di servizi alla produzione oltre che dei fascisti terrificante crescenti di infrastrutture civili di servizio alla vita civile
Dico questo guardate perché ogni giorno
C'avevamo qualcuno le imprese la Confindustria i governi
Qualche volta pure noi
Spinti dal bisogno dall'emergenza
Ripercorriamo un modulo che conosciamo a memoria che quello degli incentivi
Della fiscalizzazione degli oneri sociali
Ogni tanto spunta anche qualche buontempone quanti imprenditore buontempone che pensato nel mille novecentonovantacinque scopre l'ipotesi rivoluzionaria delle gabbie salariali
Questi sono i percorsi tradizionali
Che ancora resta né che si seguono per parlare della questione del Mezzogiorno
Non sappiamo che noi stessi
Viviamo in un'emergenza continua
Emergenza di produzione per Gencer lavora quale dobbiamo rispondere
Ma io vi faccio una domanda mi faccio una domanda
Che anche una proposta
Noi sappiamo perfettamente perfettamente
E tutti i dirigenti sindacali che opera nel Mezzogiorno tutti dirigenti sindacali che opera nel centro
Proprio per le condizione produttive particolare
Di questa parte del nostro Paese
Non passa giorno
In cui non siano sollecitati a fare il loro lavoro sindacale
Andando in una fabbrica discutendo di una cassa integrazione
Di una chiusura minacciata di una chiusura non realizzata
Di una io ho una mobilità prevedibile
Eccetera eccetera eccetera
Noi lo sappiamo perfettamente ma la domanda che mi faccio e che faccio anche a me stesso che faceva tutti noi
Proprio cercando di costruire le cose
Ma quando arriva
Anche per noi
Il momento di dire
Cambiamo strada
Cambiamo strada
Quando arriva anche per noi il momento di dire con grande tranquillità
E cercando naturalmente di rendere compatibile fra loro le emergenze ed il futuro ovvero
Una cosa
Che può essere sconvolgente per qualcuno
Non vogliamo soldi per il Mezzogiorno
Non vogliamo soldi per il Mezzogiorno non c'è più il corteo dei protestanti
Per chiedere intervento a sostegno di Giovanni Vittorio Ugo questa produzione o quell'altro
Quand'è
Che ne avremo la volontà la forza e la coerenza
Per dire che l'unica risorsa vera
Che noi chiediamo per il Mezzogiorno tutti tutti noi tutto il sindacato dal Piemonte alla Sicilia l'unica cosa vera che chiede
E quella di creare le condizioni di pari opportunità
Lei è pari opportunità
Le pari opportunità
Non sono
Un concetto politico neutrale
Non sono nemmeno un concetto economico neutrale
Le pari opportunità
Sono la più drastica
Onesta
Leale scelta che il Paese può fare
Verso il Mezzogiorno
Lei pari opportunità vogliono dire innanzitutto conoscere così il Mezzogiorno
E conoscendolo rispondere
A questi problemi perché alle condizioni di pari opportunità
Pari opportunità vuol dire sapere
Che nelle prime cento banche italiane
Solo cinque hanno sede nel Mezzogiorno e quattro sono le ultime quattro
Si deve sapere
Che il sistema di trasporti l'intensità e la capacità e i tempi di percorrenza di trasporto fra il Mezzogiorno al resto del Paese al secondo si tratta viaria
Sul su gomma aerea o
Ferroviaria
Ha un rapporto di una quattro uno e cinque per intensità e di una donazione per tempi
Si deve sapere
Che le disponibilità un sistema
Telefonico che condiziona sviluppi informatici e te lo benefici e di una due virgola cinque per mezzogiorno e il resto del Paese
Si deve sapere
Che la risorsa primaria per uso produttivo dall'industriale al turista che per uso civile che quella idrica
Ormai apportate il Mezzogiorno nel silenzio generale
In una condizione in cui dal degrado produttivo si è scivolato e alcune volte col rischio di essere diversi bile in un degrado civile
Per cui questa risorsa Messier in nessuna parte del mondo nessuna attività è possibile se non c'è male nessuno
Questa risorsa
Di cui nessuno parla
Ormai ha realizzato il piano condizione per cui intere comunità di cittadini italiani come noi non parliamo da quarto mondo intere comunità dei cittadini
Danni dispongono di questo bene primario a casa un'ora al giorno
Oppure intere comunità e parlo di una città medio-alta
Come a Reggio Calabria
Non hanno più le risorse idriche del vecchio acquedotto perché tutto Salizzato
Oppure
Intere regioni come la Sicilia
Non dispongono le autorità locali Nendo dispongono della potestà sulla risorsa idrica per uso agricolo perché ufficialmente e governata dalla mafia
Guardate che non avete capito male ufficialmente le risorse idriche dalla Sicilia per uso agricolo sono di proprietà disponibilità e governo della mafia
Allora se non vogliamo prendere in giro e prenderci in giro a fare una svolta
Parli analizziamo la realtà
E vediamo che cosa vuol dire pari opportunità
Con un ragionamento accade qui semplicissimo semplicissimo
Vedete perché chi vi parla assieme ai colleghi ai compagni si è girato tutte le sagrestie posta tutti gli stessi problemi
E abbiamo avuto sempre le stesse risposte tutte cose positive
Prima domanda
L'Italia interessa prosegue gommino verso l'Europa in una posizione forte
Forte
Forte produttivamente
è inutile dirvi
Vanta sta domanda qualcuno ci appelli ma semmai una scelta che ci mancherebbe altro è un coro di sì bene
Voi pensate che l'Italia possa accedere autorevolmente in Europa con un forte sistema produttivo con un Paese
Radicalmente dico radicalmente perché le differenze sono profonde si sta allestendo diviso in due
Dice Max sarebbe una follia non è possibile bene
Voi pensate che ci sia un interesse nazionale che possiamo considerare primario
Nell'unificazione economica sociale e civile dell'azienda Italia o del Paese Italia
Ci hanno detto naturalmente tutti si
Ed allora
Se siamo d'accordo nell'unificazione economica e sociale del civile del Paese se siamo d'accordo militare divise in due
In Italia zoppa se siamo d'accordo che l'Italia deve essere forte e sana per esercitare un ruolo produttivo oltre che politiche in Europa se siamo d'accordo su tutto questo
Perché non si traggono mai le conseguenze
La cosa da mani come queste che siamo d'accordo sulle premesse essenziali
Ma non c'è alcuna possibilità di trarre le conseguenze
E le conseguenze per Nocione elementari
Se si dice
Che Cuesta e unificazione
Ha il carattere del primario interesse nazionale
E se si conoscono le ragioni per cui Cuesta questo divario ce e si accentua
Io ho citato alcuni esempi
Quello dei trasporti e tanti altri
E allora c'è da fare una sola scelta
Che nessuno ha fatto
E non so se mai riusciremo a fargliela fare
E cioè la finanza pubblica
La finanza pubblica
E in accordo per i privati per tutte le parti possibile
Per fare progetti ti hanno la denominazione
Oltre che la qualità di progetti di primario interesse nazionale
Progetti per il Mezzogiorno destinando solo a questi progetti
Le disponibilità pubbliche
E riservando solo alle mani Manzione piccolo giustamente le visite le disponibilità residue dell'altra parte del paese
Questo dicono le cose
I fatti
Senza bisogno che ci sia
Scienziati
Dell'economia
Questi sono i fatti
Le conseguenze
Sono le mancate scelte politiche
Ecco allora noi dobbiamo saperlo
Dobbiamo sapere
Che or Luciano
A fare il nostro mestiere nel senso più alto
Rispondendo ai bisogni immediati
Ma puntando tutto sulle strategie future
Oppure ho parlato
Dimmi esperienze giovanile quando dicevo le stesse parole che uso oggi fra vent'anni ci sarà qualcuno al posto mio che dirà alle parole che io uso oggi
Perché guardate la FIAT a Melfi e sicuramente così importante è bella
Anche sul piano dalla qualità produttiva
Dell'organizzazione del lavoro degli strumenti lavoro cioè cosa importantissima
Ma è un decentramento produttivo
è un decentramento produttivo
Ed è lo stesso sistema che a un privato fa come hanno fatto allora le partecipazione statale nei momenti di crisi dalle parti decentrati si cominci a mettere il freno
Io sono fra quelli che apprezza moltissimo insediamenti come quelle della FIAT ma personalmente apprezzerei assai di più
Se si facesse o più scuole università centri di ricerca
Cell essi le se li decisionali in ogni attività possono localizzate nel Mezzogiorno
E questo può avvenire solo motivando
Incentivando valorizzando
Le energie locali dal lavoro al sapere alla tecnologia le impresa i soldi valorizzando ed incentivando ma per fare questo
Se non si creano le infrastrutture di servizio ne parleremo ancora per trent'anni Berthe trent'anni ne parleremo
Era allora il sindacato
Il sindacato
Questa scelta Asafa io credo siamo arrivati al punto
E qui non solo abbiamo la necessità di Paloma abbiamo la cosa più importante la convinzione
Di doverla fare
Sapendo
Di un percorso di lunga lena
Sa che dove un percorso via degli ostacoli politici formidabili
Sapendo che stiamo usciti ora in una sua audizione parlamentare in cui per ragioni esclusivamente politici o di concorrenza politica per tre anni nel Parlamento italiano non è stato usato la parola mezzogiorno per tre anni nel Parlamento italiano
Bene io credo che un sindacato come il nostro
Come giustamente lo ricordavano
Non solo Sergio D'Antoni e Sergio Cofferati ma anche i ministri presenti un sindacato come il nostro un sindacato
Dalle grandi ambizioni e dalla grande capacità un sindacato che riesce a pensare
Un sindacato soggetto politico
Autonomo perché la nostra devo autonomia non si discuta al di là delle parole che usiamo
Un sindacato che ha dimostrato sul campo
Di riuscire a correggere
Atti atti di governo
Sbagliati pesanti iniqui e li ha corretti con la lotta e la lotta prodotti risultati che lavoratori si attendevano
Un sindacato come questo
In un momento in cui troppi stanno perdendo la bussola
E perdendo la bussola stanno perdendo anche l'orientamento sul senso degli interessi comuni bene
Un sindacato come questo
All'Energia la volontà e la possibilità di dire lo stesso cambiamo rotta
Io credo che sia arrivato il momento di farlo
E se lo faremo
E se lo faremo con
La chiarezza la trasparenza e la determinazione che sempre ci distingue
Allora io forse non avrò la preoccupazione che fra vent'anni qualche giovane così alle parole che sto usando io ora vi ringrazio
Un momento divenendo un momento
Lei non è già nel documento conclusivo della manifestazione di oggi
Ne do lettura rapidamente
La situazione del Mezzogiorno rimane gravissimo
Il profondo divario tra nord e sud del Paese aggravato dalle caratteristiche di una ripresa economica che essendo tutta legata all'esportazione premia quasi esclusivamente alcune aree del Centro-Nord
E dalla non soluzione dei grandi problemi lasciati irrisolti dall'intervento straordinario
Che ci ha consegnato una situazione di debolezza strutturale dell'apparato produttivo meridionale
E di ulteriore aggravamento della disoccupazione
La gravità della situazione segnalata anche dalla ripresa del terrorismo mafioso
Dal permanere di una presenza della criminalità organizzata nell'economia dalle aggressioni e dalle intimidazione ad amministratori locali che vogliono affermare legalità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica
La coesione economica e sociale del Paese si rivela sempre più come un problema per per questo CGIL CISL e UIL con l'odierna assemblea delle delegate dei delegati
Come già in quella di Bari del cinque novembre novantaquattro intendono confermare la rilevanza nazionale della questione dello sviluppo del Mezzogiorno
Il passaggio dal vecchio intervento straordinario ad una nuova politica di riequilibrio dello sviluppo richiede oggi una nuova strumentazione istituzionale
L'attivazione di congrue risorse finanziarie ed una mobilitazione della società meridionale
Così come definito nell'intesa dell'undici novembre novantaquattro occorre rendere operativo il ruolo di coordinamento delle politiche ordinarie ed europea affidate al ministero del Bilancio
Esercitando le sue prerogative in un primo luogo sui fattori di sviluppo
Infrastrutture formazione del capitale umano ricerca scientifica e tecnologica sviluppo dell'imprenditorialità risanamento ambientale del territorio
In una tua in attuazione di tale coordinamento se vede si tratta di tre minuti se vi sedete facciamo prima
In attuazione di tale coordinamento Varese stabilmente operativa la cabina di regia nazionale
L'organismo concepito per fornire un supporto concreto per il superamento delle difficoltà dell'intervento ordinario che possono insorgere del miglioramento della gestione dei fondi strutturali
Composto anche dalle parti sociali analoghe strutture devono nascere a livello regionale
Quello dell'assetto istituzionale del modello di governo della politica ordinaria e per CGIL CISL e UIL una questione prioritaria per determinare le condizioni di un intervento non assistito
In grado di valorizzare tutte le risorse locali mortificate negli anni passati dalle pratiche straordinari
Per questo va sviluppata l'esperienza dei Patti territoriali per lo sviluppo
CGIL CISL e UIL esprimono soddisfazione per i risultati ottenuti dall'Italia nel negoziato con la unione europea sul nuovo regime di aiuti alle imprese innanzitutto perché viene risolto positivamente il contenzioso aperto che bloccava i trenta mila miliardi destinati all'Europa al Mezzogiorno nell'ambito delle politiche comunitarie di coesione
Occorre procedere con urgenza al varo di provvedimenti attuativi entro i tempi stabiliti per consentire così di sanare definitivamente la situazione pregressi incentivi ex legge sessantaquattro
E avviare speditamente i nuovi aiuti che agendo sulle condizioni che favoriscono gli investimenti possono concorrere a determinare una situazione di convenienza entro cui rilanciare sviluppo e occupazione
In particolare urgente varare il regolamento attuativo della legge quattro otto otto novantadue garantire con certezza la copertura finanziaria e della quota di cofinanziamento italiano dei fondi strutturali europei
è essenziale per CGIL CISL e UIL la mobilitazione di tutte le risorse disponibili per lo sviluppo della base produttiva dando concreta attuazione ai piani di reindustrializzazione delle aree di crisi e a nuovi progetti di sviluppo
Deborah strutture moderne funzionali di intervento di bonifica e recupero ambientale a cominciare dalle grandi città di nuovi modelli di riorganizzazione dei tempi di vita e di lavoro perché rare più occasioni di impiego e migliori condizioni di vivibilità
Tali azioni vanno integrate da politiche attive del lavoro che colleghino in modo efficace le necessarie misure di sostegno al reddito con progetti di lavoro socialmente utili
Di incontro positivo e non è e sistema esistenziale dei giovani con il lavoro
Di formazione mirata nuove opportunità di occupazione
Il Mezzogiorno potrà risollevarsi a condizione che le sue forze ritornano in campo e che la questione del suo sviluppo e del lavoro non sisma rischia come problema politico di tutto il Paese
Perciò decidere di dedicare una sessione del Parlamento ogni anno in a caso in occasione del dibattito sulla Finanziaria per discutere quanto si stanzia
E con quali obiettivi si programmi la spesa per il Mezzogiorno può rivelare all'intero Paese che è cambiata una epoca il movimento sindacale impegnato a dare il suo necessario contributo alla realizzazione di tale politica
Finalizzando la sua azione di orientamento culturale
Di mobilitazione sociale di contrattazione collettiva agli obiettivo dello sviluppo e del lavoro del sub a parere del presidente a me pare che non ci siano interventi ci sono interventi in assenza di interventi lo metto in votazione ritenendo che sia approvato all'unanimità vi ringrazio per l'applauso la manifestazione conclusa grazie
L'anomala dove servono
Sì grazie
Sai
Vengo io
Tutto ciò