Le prospettive occupazionali del settore radiotelevisivo org. dalla CGIL

Hanno intanto buongiorno a tutti chiacchierare raccolta il nostro invito
Noi abbiamo ritenuto opportuno fa che lei sa dov'è un passo Aliani approfondimento rispetto all'anno aumenta le prospettive occupazionali nel settore televisivo e certamente non abbiamo fatto consapevoli dei limiti con cui può essere affrontata la questione rispetto ad una fase
Che tra l'altro noi auspichiamo dovranno essere clienti in trasformazione profonde e quindi una fase in cui difficilmente tutto può essere iscritto
E che non prevede che non copre vedere pianura meccanismi automatici dico questo non lo dico per inciso anche perché se questo è vero per nuovi ma il il vero Perrelli Esperti studiosi seri del settore
Credo dovrebbe esserlo per tutti coloro che per qualche verso anche se pur con interessi diversi approcciano le tematiche occupazionali nel settore della comunicazione e quindi lo dico in particolare da chi già si fa Cassandra dello sfacelo
Occupazionale rispetto a qualsiasi possibile cambiamento che invece è auspicabilmente fondamentale per rilanciare il settore per lo sviluppo e per l'occupazione ripeto rispetto a qualsiasi ipotesi di cambiamento
Sì sì sì prefigura dello status quo d'altra parte non siamo preoccupati siamo molto preoccupati dalle semplificazioni che stanno circolando necessità dunque non vera e propria disinformazione lei Facchi
Sia rispetto agli esiti dell'applicazione
Che dovrà esserci della sentenza della Corte Costituzionale ovviamente mi riferisco alla sentenza non l'ultima sentenza sulla par condicio ma insomma tutti i giornalisti che sono presenti oggi sanno conoscono bene il il le sentenze che hanno interessato il il settore e semplificazioni rispetto ai progetti di legge rappresentativi nel Parlamento semplificazioni rispetto agli stessi referendum sulla Mammì
Semplificazioni che nella sostanza non considerano la complessità ma anche le grandi potenzialità che a certe condizioni sia furono per il settore della della comunicazione
Voglio anche sottolineare che siamo preoccupati rispetto a posizioni talvolta espressi anche da realtà diverse presenti anche non solo in orientamenti politici culturali diversi ma anche per esempio all'interno della RAI neanche presenti all'interno della Fininvest che però nei fatti
Tendono a mantenere la situazione così com'è
E cioè le sei reti generaliste
Concentrata nelle mani di due i due soggetti che da soli tre vengano il novanta per cento delle risorse del mercato del del del settore magari tutte sotto l'ombrello pubblico così come si evince dall'ultima proposta di Berlusconi rispetto alla all'assorbimento della Fininvest o sotto la STET e lo sottolineo di uso toglili
Senza tra l'altro alcuna preoccupazione seria rispetto alla necessità di assicurare un equilibrato sviluppo per l'insieme del sistema dei media mi riferisco alla carta stampata mi riferisco al cinema insomma al settore degli audiovisivi
La questione vera che noi vogliamo sottolineare è che il settore così come è malato e malato il suo trend negativo lo sviluppo si è fermato
Le risorse
Non drena più risorse non ci sono più non sono prevedibili nella sta nell'attuale situazione risorse aggiuntive
Non è capace di attrarre risorse che l'occupazione cala l'occupazione cala ci sono dei dati su cui poi si soffermerà Stucchi
E ma anche dati che non vi abbiamo consegnato sui quali stiamo comunque lavorando mi riferisco in particolare all'impasse che danno in modo inequivocabile questo trend negativo dell'occupazione nel settore
La nostra iniziativa
Non è non nasce oggi non è contingente legata all'attualità politica anche se ovviamente
Non si colloca in una in Pireo astratto fa i conti con quanto sta con quanto sta avvenendo noi abbiamo ho organizzato forse qualcuno di voi lo ricorderà
Nel novembre scorso e poi nell'aprile scorso due importanti convegni che hanno avuto tra l'altro apprezzamenti anche da parte di Esperti di diversi orientamenti politici politici culturali
In cui abbiamo e che sono frutto appunto non di un lavoro contingente ma di un lavoro costruito faticosamente nel tempo in cui abbiamo cercato di indicare di costruire una strategia di sviluppo per il settore radiotelevisivo e per le telecomunicazioni
Per quest'ultimo comparto in una visione unitaria e con una scelta chiara
Esplicita in direzione del processo di liberalizzazione oramai irreversibile a nostro parere dentro ovviamente con un governo forte e con regole e con regole chiare
In particolare per quanto riguarda il riassetto radiotelevisivo noi riteniamo che si sia importante
E anche questo vogliamo sottolinearlo
Una articolazione delle proprietà questo è importante ovviamente sul piano del pluralismo economico oltre che sul piano del pluralismo politico culturale
E crediamo che sia il punto centrale il fondamentale per determinare lo sviluppo del settore e quindi per costruire le condizioni per la difesa e per l'ampliamento dell'occupazione
E per farci stare dentro i Paesi avanzati
Cui noi vogliamo collocarci il problema vero dicevo e la costruzione di un sistema capace di misurarsi con la rivoluzione tecnologica con le innovazioni tecnologiche
Questo significa attivare investimenti pubblici privati ovviamente vado più schermi per non prendere troppo tempo nelle infrastrutture ma questo vuol dire in particolare anche mettere in circolazione in programmazione nuove tipologie di programmi di mi riferisco i programmi di servizi mi riferisco alle tv mirate
Vado avanti appunto per slogan chiedevano intrecci intrecciarsi assommarsi con la tv generalista
In sostanza sì certamente dobbiamo partire dalla situazione attuale e cioè senza cavo che senza sapete dobbiamo arrivare attraverso media misure legislative e normative di sostegno a questo nuovo sistema ora per andare in questa direzione per perseguire queste finalità
è necessario a nostro carico e da oggi superare il duopolio superare il duopolio che né i fatti
Sta diventando un vero e proprio ostacolo impedimento allo sviluppo e nei fatti drena risorse utili invece ad essere impegnate in direzione dell'innovazione che oggi il punto fondamentale per lo sviluppo
Indispensabile per aprire il mercato nuovi soggetti che perché ne hai fatti aumentando la concorrenza si possa aprire un circuito virtuoso per l'insieme delle attività televisive
Mi riferisco a programmi che siano si generalisti ma diversificati
Mi riferisco ad una maggiore attenzione per le imprese alla loro razionalizzazione e all'attivazione in particolare di nuove risorse aggiuntive oggi indispensabili
Questo ovviamente
Sempre andando per accenni in un disegno organico di riassetto del settore che consenta di governare il sistema in cui verso questa nuova fase che abbiamo schematicamente delineato quindi normativa antitrust
Authority un'Authority autorevole ed autonoma questo voglio sottolinearlo quindi superamento del duopolio RAI Fininvest
Il rapporto con i nuovi scenari aperti dalle nuove tecnologie cavo e satellite
Il nostro auspicio è che si determini anche in questi giorni anche in questi giorni la volontà di avviare un confronto serio nella commissione della Camera presieduta da Napolitano noi abbiamo guardato con interesse al tentativo anche di uno stralcio purché si trattasse di uno straccio serio non
Scelto unicamente per stoppare l'iniziativa referendaria
Ma uno stralcio che rispondesse sia la sentenza della Corte costituzionale che ai quesiti posti dal dal referendum se invece dovrà permanente da parte di una parte perché voglio sottolineare anche questo aspetto
Del Polo un atteggiamento e un comportamento di sostanziale chiusura rispetto a qualsiasi ipotesi di riforma nei fatti il ricorso al referendum si renderà obbligatorio
In questo caso io voglio esprimere si tratta nati di una valutazione a titolo personale perché come sapete
La CGIL per questo referendum ma come per tutti i referendum tranne quelli prettamente sindacali ha scelto proprio per la sua vocazione autonoma di non dare indicazioni di di divenuto ma questo non vuol dire non fare fu anche una valutazione tra l'altro supportata da dati
Da dati
Noi siamo convinti che con la vittoria del sì
Pur non risolvendosi le grandi ed importanti e complesse questioni che attengono all'insieme del riassetto del sistema televisivo si avrebbe comunque il merito di obbligare perché questo è il punto tutte le forze politiche a misurarsi al più presto e senza incertezze
Con una questione oramai non più rinviabile ma per l'interesse del Paese non solo del settore che è quello del riassetto
Del sistema radiotelevisivo dentro il riassetto della comunicazione nel suo nel suo complesso quindi per noi il problema posto dal referendum va vissuto posto all'interno dell'insieme delle misure in discussione
Il riassetto non può essere isolato del riassetto e dell'applicazione della sentenza della sentenza della Corte costituzionale
Dico questo anche per sottolineare che comunque nella nostra impostazione anche per quanto riguarda i tre referendum sulla Mammì
Non si tratta di intervenire solo sul settore privato ma si tratta appunto di operare trasformazioni anche per quanto riguarda la RAI del servizio il servizio pubblico attraverso un riorientamento
Dello stesso servizio pubblico radiotelevisivo
E tra l'altro è in discussione anche l'ingresso dei privati in un referendum negli assetti societari non la privatizzazione come è stato detto ma l'ingresso la possibilità e l'ingresso dei privati negli assetti societari
Per concludere il cambiamento è necessario per creare le condizioni per difendere l'attuale occupazione volte per che per costruire le condizioni per ampliare per ampliare l'occupazione ora per quanto ci riguarda si pone l'esigenza di governare una fase ineludibile di transizione e riteniamo debba costruirsi una sede un tavolo in cui il sindacato possano svolgere il proprio ruolo appunto per il governo di una fase di transizione
Ma noi appunto per non rientrare tra coloro che fanno affermazioni non supportate solo politiche o volontaristiche
Non supportate quindi da analisi serie otto tra coloro che preannunciano come dicevo all'inizio sfaceli a fronte sul piano occupazionale a fronte di qualsiasi cambiamento che invece non intacchiamo e l'unica conclusione per assicurare sviluppo
Ci siamo rivolti a peso abbiamo costruito un gruppo di lavoro comune con loro risucchia uno degli istituti più qualificati del nostro Paese nel settore della comunicazione
Nel settore della comunicazione abbiamo costruito un gruppo di comunque comunque di lavoro che ovviamente dovrà andare avanti
Ma già in questo primo documento che ci è stato fornito che nasce da questa collaborazione noi crediamo si possano evincere indicazioni sono una conferma di quella che non ritenevamo essere solo una impostazione politica
Ma anche una interessante materiale crediamo quindi interessante anche per tutti coloro che operano che operano nel nel settore proprio perché non è frutto di una scelta politica Priori ma perché invece è il frutto di uno studio di un'analisi seria della situazione così come e non come vorremmo qualcuno vorrebbe che fu adesso passo la parola Gaetano Stucchi che un esperto della materia della comunicazione presente anche in commissioni europee specifica che si occupano appunto di comunicazione e membro della Consulta della CGIL
Che ci hanno rappresentato in questo gruppo di lavoro un resort che sinteticamente riporterà i dati di questo il documento di cui sto primo lavoro vi ringrazio
Grazie
Naturalmente questo lavoro è cominciato da poco quindi non aspettatevi ancora più dati o più numeri quelli che avete già nella cartellina che vi è stata distribuita
Se mai la nostra popolazione quella di darvi informazioni sui criteri che stiamo seguendo e di assumere l'impegno a mantenere questi criteri lungo tutto il lavoro e quindi a confrontarci costantemente senza nessuna paura con i dati che emergeranno da questa ricerca
Il primo presupposto di questa ricerca si può riassumere forse in un piccolo slogan diciamo che tutte le volte nelle nella società moderna in cui emergono tendenze all'innovazione molto forti e credo sarete d'accordo che il settore della televisione dalla comunicazione sta vivendo una sito una fase di questo genere
Come dire le reazioni si dividono in due partiti chi difende il presente chi difende il futuro non sempre questi due partiti corrispondono a schieramenti politici ben codificati
In linea di principio sono due partiti legittimi nella difesa del presente come dire ci sarà forse un eccesso di prudenza non c'è nessun crimine migliori
Tuttavia difendere il presente e qualcosa può essere pericoloso innanzitutto se è una scelta strategicamente non vincente cioè difficile da sostenere e poi se difendendo il presente si rischia di pregiudicare il futuro
Queste sono grosso modo lei ragioni di fondo le reazioni istintive per cui prima la Consulta la CGIL con questo gruppo di lavoro comune con riso sì schiera dichiaratamente per la difesa del settore
I fatti parlare di una possibilità di difesa del presente cioè dello status quo del sistema dalla comunicazione in Italia e quello sì una menzogna
Questo sistema non è difendibile né da un punto di vista giuridico né dal punto di vista il suo funzionamento economico
è un sistema in cui la fase di saturazione cui si avviano più o meno tutti i sistemi comunicativi nazionali europei occidentali e nel caso nostro estremamente vicina questa fase di saturazione cioè abbiamo finito di raccogliere risorse non so chi di voi posso immaginare una ulteriore crescita degli investimenti pubblicitario del canone radiotelevisivo ma credo che sarebbe un un un ottimista forse un po'sconsiderato se se volessi illudersi su questi due punti
D'altro canto altri indici che abbiamo che stiamo cominciando ad esplorare Mecacci hanno già dato dei primi responsi ci dicono chiaramente che questo sistema finito la sua fase espansiva e che anzi ha già inaugurato quella recessiva
Naturalmente come CGIL quel sintomo a cui siamo più sensibili ai gli indici occupazionale il quale in C occupazionale nell'ultimo nell'ultimo periodo a partire per l'esattezza al novantatré manda segnali regressivi assolutamente inequivoci
Segnali che riguardano tutto il settore per tutto ciò che riguarda l'occupazione in uno stabile i cosiddetti contratti a tempo determinato o le collaborazioni artistiche
è inutile che vi spieghi quanto questo tipo di forza lavoro e basilare costitutivo in un settore come questo che non è un settore burocratico che non si può misurare solo in posti d'organico bene
Tutte le imprese del settore senza differenze stanno regredendo da questo punto di vista la regressione e poi particolarmente marcata ovviamente di RAI e Fininvest ma per quello che riguarda la RAI e ovviamente il caso di Telemontecarlo sapete tutti che è una regressione anche in termini di posti di organico
Del resto la Rai prevede con un suo piano esplicito e ufficiale entro il novantasei di arrivare ad un calo del ventitré per cento
Vi risparmio i discorsi intanto perché non abbiamo ancora dati esatti ma perché sono sotto gli occhi di tutti i suoi riflessi sempre occupazionali oltre che produttivi ed economici che riguardano l'amplissimo indotto del sistema televisivo e che arrivano quindi fino al cinema italiano
Non ricominciamo naturalmente gli le urla di dolore ma insomma lo sapete tutti quanto male vada l'intero settore nella sua nozione più ampia
Vuole sottolineare che questo punto è una scelta che la CGIL ha fatto da tempo come ricordava prima Francesca Santoro e già da più di un anno che lavoriamo avendo concordemente accettato di assumere come quadro di riferimento questa dimensione complessiva
Per evitare di prenderci in giro per evitare di illuderci sulla buona salute di un'impresa mentre tutte le altre vanno a ramengo o mentre complessivamente il settore precipita
E non pago di dare un contributo negativo la bilancia nazionali pagamenti né da uno anche la bilancia nazionale l'occupazione
Allora in un quadro di questo genere e vi assicuro che faremo il massimo per dare a questo ritratto un'esattezza fotografica entro il più breve tempo possibile ma troverete già alcuni dati che confortano questo
Questo sentimento non positivo che mi sto esprimendo Detroit è già nel fascicolo
Questa sensazione complessiva rende secondo noi ingiustificabile in un atteggiamento di difesa dello stato presente del sistema in Italia
Ora il cuore di questo stato presente ciò che lo ancora al presente ciò che lo rende handicappato verso il futuro e il duopolio televisivo
Quali dubbi ci possono essere a questo punto di vista ma pensate solo una cosa prima parlavamo delle risorse siamo l'unico Paese nel contesto europeo ma anche in altri contesti in tutti i contesti e finanziamento misto per esempio
Voglio dire pubblicitario anche fornito da danaro pubblico in cui la concentrazione di risorse pubblicitarie sul settore televisivo supera tutti i limiti di guardia siamo al cinquantaquattro per cento il Baggio pubblicitario nazionale
Non vorrei essere nei panni di un giornale né di una televisione locale né di un'impresa minore non volesse nei panni di nessuno e forse dal punto di vista della con della responsabilità politica nemmeno in quelli di RAI e Fininvest questo è un sistema estremamente squilibrato
In cui la distribuzione delle risorse risente di questo rapporto di forze patologico che Nesta alla fase ecco un'altra cosa che si non cambia certo non consentirà di cambiare la disposizione dei vari attori nella nel panorama di questo sistema
Volevo cara a questo punto la nozione di mercato non terrà farvi un pistolotto di maniera ma perché ultra difesa del presente il mercato è l'altro grande fantoccio che viene tirato in ballo in queste discussioni per ragioni sostanzialmente di comodo e mistificando né identità
Si parla troppo spesso di mercato di dimenticando di questa parola la schiusa la locuzione più semplice è quella di andare al mercato ecco
E quando sbaglia andare al mercato si parla dei consumatori il punto di partenza del concetto di mercato sono i consumatori un mercato che non fa l'interesse dei consumatori non è un mercato e la gente non ci va
Questo è vero se adottato un ottica rionale cioè di comporta tra cittadini romani ma è vero anche il Macro
Dopodiché l'altra cosa che il mercato dei protegge naturalmente è la vita e l'attività di coloro che si guadagna da vivere a tre sul mercato cioè di coloro che vendono merci in questo mercato ai consumatori e qui siamo agli attori esistenti che formano il mercato
Ma non è finita lì attenzione perché se gli attori che forma il mercato chiudono i recinti impediscono a chiunque di guadagnarsi da vivere facendo quell'attività c'è un'altra malattia di quel mercato che sorge ed è la totali inibizione all'ingresso di nuovi attori un mercato che non si rinnovò mercato in cui non possono nascere nuove imprese è un mercato come il caso da Treviso in Italia che non si espande più e che non può più fare gli interessi dei consumatori perché non essendo teatro di una vera concorrenza non c'è nessuna ragione per cambiare il rapporto qualità prezzo
C'è anzi una condizione in cui si possono imporre dei prodotti al prezzo che si vuole ai consumatori perché non hanno alternative
Questa breve lezioncina sul mercato non è farina del mio sacco mai frutto di un noto rivoluzionario che si chiama Bitetti al presidente la Confindustria
L'ha spiegato con queste efficace per questo mi permetto ogni volta di rubarli di questa questa favoletta perché la trovo semplice molto chiare
Allora chi parla di difesa del mercato instaurazione del mercato eccetera eccetera nella situazione italiana dovrebbe verificare se parliamo della stessa cosa
E sì veramente i protagonisti i beneficiari di questa operazione sono prima di tutto i consumatori italiani poi certamente le imprese italiane ma soprattutto di nuove imprese e qui aggiungo italiane o straniere
Chi volesse occuparsi di questo mercato
Io sono tra quelli che non si è rallegrato anche se già lo sapeva non non come Scalfari for come Scalfari ma coglie lo intuivo anch'io non mi sono rallegrato il fatto di sapere che il mondo che aveva scherzato
Magari fosse stato vero voglio dire che in un quadro così incerto importanti operatori economici gli altri Paesi del mondo consideravano il mercato italiano come un possibile luogo d'investimento
Personalmente io veramente abbandonerei ogni forma di paura rispetto a questo concetto di straniero che anche come parola mi suona sempre più obsoleto
Tutti questi sistemi sono oramai assolutamente impenetrabili nell'epoca in cui la scelta dell'unione europea è una scelta violentemente dichiarata verso la liberalizzazione delle reti e dei servizi di telecomunicazione che includono la televisione
Nell'epoca in cui parliamo di autostrade elettroniche planetaria
Nell'epoca in cui parliamo di Società dell'Informazione beh usare ancora come uno spauracchio i concetti di straniero impresa straniera investimento straniero e segno solo di una cosa dell'unica matrice che può ispirare atteggiamenti paurosi di questo tipo
Cioè della paura del senso di debolezza del senso di insicurezza
Peraltro legittimo per un sistema italiano come quello di oggi che debole per le ragioni che dicevamo prima e che quindi non può essere difeso ma deve essere ricostituito rilanciato irrobustito
Questo accenno che abbiamo fatto a come dire il quadro internazionale il quadro forse mondiale in cui l'ha visto il problema dello sviluppo italiano è un accenno importantissimo anche dal punto di vista dell'occupazione
Infatti permette di un altro osservazione su questo punto che ci concedere tessere diciamo il nostro nostro chiodo fisso ovviamente nell'approccio a questi problemi
E quando si parla di occupazione nel settore delle comunicazioni sarebbe bene andare un pochino più in dettaglio perché la produttività in termini posti lavoro non è mica la stessa in tutti i segmenti di questo sistema
Ci sono realtà due soli segmenti nel sistema dalla comunicazione che producono realmente lavoro e quindi a reddito e quindi a loro volta in qualche modo alimentano il consumo potenziale di questo sistema
E sono il settore della produzione di contenuti o dalla produzione di software chiamatelo come volete cioè la produzione di prodotti o servizi programmi firmati o servizi distribuiti attraverso queste reti e settore del rapporto con il cliente il settore della vendita della commercializzazione questi due settori come dicono gli studiosi anglofoni sono lavori intensi cioè hanno molto bisogno di lavoro umano di lavoro individuale gli altri no
Quindi la meccanica espansione di altri segmenti difficilmente avrebbe riflessi occupazionali interessanti positivi è in grado di contribuire ai problemi di una comunità nazionale vuole sapere quale non ce la ma chi ce l'ha tanto quanto la nostra un problema occupazionale
Ho e come si fa a fare in modo che siano quei due segmenti quelli ad essere oggetto di investimento
Il cerchio si chiude perché quegli oggetti perché quei segmenti sono oggetto di investimento bisogna che ci sia competizione e una competizione che si fonda su quei due punti cioè sul rapporto con il consumatore e sul prodotto o servizio che ci offra consumatore
Se non si riesce a ottenere queste due cose non c'è nessuna ragione perché il signor rayon signor Fininvest investa in produzione o investa in commercializzazione e rapporto con il consumatore
Perché perché si trova in una tale posizione di forze non dovendo rispondere a nessuna reale concorrenza che cuori fila di quello che vuole che anche nel modo in cui vuole e come dicevo prima al prezzo che vuole
Per portare la competizione su quei due segmenti che oltre a essere quelli centrali del sistema sono anche quelli che producono più risultati occupazionali ci vuole competizione ma perché ci può perché ci sia competizione bisogna che quel famoso mercatino di dobbiamo parlato l'inizio rispetti alcune regole
E del mercato parlano tutti ma da buon cinquanta per cento di chi ne parla in alta non vuole il mercato vuole una situazione antimercato non vuole regole vuole una competizione già vinta dal più forte
Tutti voi avrete letto e sentito parlare della gli appariva sui rapporti tra l'indulto e Luigi europea e quella americana
Ma guardate al di là di tutto il fumo l'unica cosa che l'industria dosi europea i i i scintille cinematografie di tutti i paesi d'Europa chiedono e quella di essere messi in condizione di competere
Non è quella di azzerare il vantaggio degli altri che sono più bravi esistono da più tempo e c'era ma di arrivare ad un distacco che renda plausibile la competizione
Sì io sono distanziato in una formula uno come del Giro d'Italia di decine di minuti o di giri e giri non si può più parlare di competizione storia sta finendo la mia gara per onore di bandiera ma non sto competendo con nessuno non sto disturbando minimamente lo strapotere di chi è in testa
Lasciatemi avvicinare quel tanto che basta perché chi è in testa abbia un book minimo destrezza e debba nelle sue politiche produttive commerciali tenga conto che io sono dieci metri
E che quindi ebbene che abbassi sui prezzi ebbene che migliori sui servizi presto la sto facendo lunga ma basta che vi geriatri quarantacinque gradi verso i telefonini e vedete una commedia in atto molto esplicita da questo punto di vista in cui termina la questione sono ancora più chiaro
Allora il mercato non è altro come sostengono due o tre premi Nobel in economia degli ultimi anni non è altro che un sistema di regole si parla di mercato e diffida delle regole non vuole il mercato in realtà non è che non vuole le regole
Il mercato una share partire da regole che proteggano i tre tipi di soggetti che dicevamo prima i consumatori prima di tutto gli attori che già sono sul mercato e i nuovi entranti perché senza la posa di nuovi entranti non c'è sviluppo solo nuovi entranti single nuovi investitori
Gente che ha voglia disponibilità di prendersi rischio di mettere dei soldi gente che non fa la finta come signor Burdo ma rimette veramente
In io mi fermo qui perché avete posizioni forse sicuramente più ordinati i contributi più puntuali dentro il fascicolo e sì però ci sono invece alcune provocazioni che hanno suscitato in voi il desiderio di dialogare replicare oppure domande siamo credo tutti a disposizione
Auguri
Siamo in due alla grazie
No
Grazie della esposizione
Assolutamente chiara
Ma il punto avevo letto lo spogliatoio prima e lavoro che state presentando
Viene nella sintesi e poi non ho fatto in tempo ad approfondire questi punti accennati
Si parla per l'appunto dei quello che lei ci ha accennato il duopolio che blocca il mercato quindi l'apertura e si sottolinea la necessità dell'intervento dello Stato
Allora siete a una fase troppo arretrata per poter approfondire questo punto ho già se ne può parlare Che cosa si intende oggi per intervento dello Stato perché da cronisti
Noi pensiamo ovviamente subito a iniziative come quella di Terence sogno o altro che non possono partire se non c'è un supporto anche economico
Mi domandavo se nella ricerca queste queste questioni erano già state analizzate
Ora due domande una
La Santa lo diceva non ci sono
Non ci sono posizioni
Da parte della CGIL di indicare e si le farà gli interessi cioè non si sulla o no sulla privatizzazione della RAI vuole sapere su questo posizioni personali o comunque posizioni
Prevalenti e che cosa significherebbe uno sia la privatizzazione della RAI diciamo del il quarto referendum
In prospettiva in che termini così prezzi privatizzare della RAI se ci sono delle idee in qualche modo vedevo sentivo stupì che parlava a livello europeo
L'altro il discorso grossissimo che a mio parere
Va chiarito perché è quello che sta sotto tutto e che il grande business telecomunicazioni televisione cioè discorso della multimedialità
Cioè dietro al discorso del referendum via dal discorso non toccate Cile televisioni soprattutto all'opera Fininvest
C'è realtà la volontà di mettere le mani su questo a fare l'affare del secolo ma è un affare che esista in tutto il mondo
Occidentale
Su questo vorrei qualcosa di più chiaro cioè se si può dire
Sì o no a un'ipotesi Rai fin per RAI stette sì o no all'ipotesi RAI Fininvest ecco in che termini
E poi il discorso dell'Authority
Scusate se faccio troppi probabilmente ho fatto io sento molto riscopre l'Authority è uscito fuori un procurato Progetto dalla dal Senato mi pare nota la Camera Commissione industria sembra quella su Progetto Claude diciamo del ministro industria
Dove intelligentemente si allarga il discorso da Torriti sulle telecomunicazioni anche a nuovi prodotti ovvero multimediale latte
La televisione in pratica si va a inficiare quello che è il garante per l'editoria
Secondo me questa è la mia visione personale è molto giusta perché non è più un discorso diverso passato a vedere il futuro che su questo settore di antitrust
Cioè l'Authority ad essere su questo settore su tutto il settore della comunicazione
Però vedo che ci sono differenze perché in Commissione Napolitano presente lo stesso Napolitano dicevano
Quindi anche qui ci sono differenze interne alla sinistra liberale sì ho letto una una una dichiarazione una una conferenza un'intervista di Napolitano che su questa diceva di no o meno vorrei capire se anche qui ci sono delle posizioni chiare oppure sono sono delle divergenze e così via mi sembra passaggio importante questo dell'Authority
E l'altro la separazione pubblicità
Informazioni ce ne siamo l'unico Paese che farà oggi con dei colleghi dove la pubblicità sta ancora l'interno della della garante dell'editoria quindi dovrebbe seguire delle regole durissime antitrust
Diciotto zero sono diciotto domande e oltretutto come dire sono un po'più larghi la del dei compiti già giganteschi questo gruppo di lavoro assunto quindi io vorrei tanto cautelarmi dicendo che gran parte delle risposte che posso dare sono ahimè a titolo personale non solo perché ci sono molte più nella sinistra ma perché che io sappia non non su tutto c'è già una presa di posizione diciamo definitiva e netta da parte della CGIL
Anche se magari arriverà
Con
Allora il sul primo punto lo Stato
Come dire io personalmente ma credo che questo non si usano più il personale l'idea che il modo di intervenire dello Stato cerco di mettere mano al portafoglio
E mi sembra veramente passata di moda cioè tutti gli stati in questo caso nemmeno dell'proclama del mondo vivono da alcuni anni che sono poi decenni una cosa che si chiama crisi fiscale
Cioè anteprima di non avere più soldi continuare utilizzare distanti come casse
Significa votarsi presto o tardi a uno scacco
Sì con appendice di questo discorso mischiando un po'la domanda della seconda tornata dal secondo interlocutori
Quando si parla di servizio pubblico non è la stessa cosa che parlare di azienda pubblica voglio dire che in teoria ma è una teoria che potrebbe non restare per sempre tale
Qual è l'aziende Ale che può fornire un servizio pubblico e quella che può fornirlo al miglior prezzo e alla migliore qualità
Che questa azienda sia di un capitale pubblico del capitale privato dal punto di vista l'interesse collettivo mi dispiace ma non fa nessuna differenza
Naturalmente questo non significa che non sia vero per esempio in tutti i Paesi europei
Che la presenza di una forte azienda pubblica non solo di un forte servizio pubblico nel panorama odio visivo sia tutt'oggi fondamentale e che laddove o la sfilati oli dato una botta sulle gambe come in Portogallo si avvicina l'Apocalisse
Questo è un fatto però del sistema dei sistemi europei che per esempio non è tre di Kabila e per il sistema americano
In cui come sapete l'unica funzione di servizio pubblico esistente a compiti molto più limitati marginali non strutturali
Tant'è vero che oggi si può discutere suscitando qualche scandalo nella sinistra liberal ma si può discutere di una eventuali ridimensionamento addirittura di uno stop ai finanziamenti pubblici alla Pbs cioè al sistema di reti pubbliche
Esistente negli Stati Uniti perché non hanno la una funzione strutturale ma in Europa sì
E fino a quando come dire non ci sono fondate ragioni per pensare che possiamo levare questa gamba della sedia e beh io preferirei lasciarci la e anche curare che sia in funzione
Allora quali sono e come intervento dello Stato sono prima di tutto quelle tipiche dello Stato cioè di stabilire le regole che consentano all'iniziativa privata di svilupparsi
Ecco perché per esempio prima dicevo forse non su tutto la CGIL ma per esempio sul tema dell'Authority e non da oggi ma da parecchi mesi ormai la CGIL una posizione chiarissima
Che tutto sommato ci porta a poter condividere in parte l'apprezzamento che è stato fatto sull'intelligenza dalla posizione dico che non è molto diversa dalla nostra cioè quelli dire ci vuole un'Authority globale del settore
Ci vuole un'Authority globale anche per un altro motivo perché il concetto di antitrust non è da riservare alle bottigliette dalla Coca Cola
è un concetto generale legato alla nozione di mercato se non c'è antitrust non c'è un mercato sano e lo sa la patria per eccellenza al mercato cioè gli Stati Uniti d'America in cui l'Antitrust è un organismo di una potenza di una efficienza di una attività di hutu urna
Da cui dipende anche la sanità di quel sistema economici
Allora per esempio sul discorso della dell'Authority sull'estensione della tolti globale sul sistema sia pure attraverso passaggi che temporalmente possono prevedere articolazioni diverse
è chiaro ci possono essere urgenze di costituire Formigli otto ori Peter
Consentire che decollino processi di privatizzazione è il caso concreto di cui stiamo parlando ma è importante sapere che alla fine nel modello finale di assetto del settore e delle forme di intervento dello Stato
Lo Torriti che ci serve noto rating globale che vigili su questo settore sui suoi intrecci e che applichi la nozione di antitrust della nozione di concorrenza al fortissimo intreccio che c'è tra i vari aspetti di questo sistema
Quindi applicarla non in questo modo significherebbe lasciare ampi corridoi aperti a forme di aggiramento
Di una funzione Antitrust garantita dallo Stato infine il discorso tra multimedialità beh qui andrebbe veramente lontanissimo ma è chiaro che una delle ragioni per cui noi siamo difensori
Del futuro e non del presente ed è si lega proprio questo discorso
A propri col apparenze mi dispiace non vorrei che come dire anche la difesa del garante per l'editoria Santaniello diventasse una forma di difesa del presente quindi fossimo costretti diciamo ha moderato la è sicuro che bisogna fare un passo avanti rispetto a difesa della del del garante perché è uno strumento che sappiamo tutti quando è nato sappiamo quali meriti a sappiamo anche qualità e meriti o meglio quali limiti oggettivi a quindi anche lì devo dire una difesa del puro e semplice presente sarebbe un autogol e un danno arrecato la possibilità di un futuro migliore
Però tornando la multimedialità è talmente vero che tutto questo discorso alla fine è uno solo e si decide probabilmente con uno due mosse fondamentali
Che proprio in questi giorni in tutt'Europa e in maniera ahimè come sempre meno trasparente più segrete sotterranee anche nel nostro Paese ci si scontra sul tema di fondo di questa futura settori sistemi della comunicazione
Questo tema di fondo è un oggettino che ha un nome sulla stampa voi avete imparato chiamarlo set-top box o scatola nera quello che vi pare
E cioè quell'oggetto che sarà indispensabile per connettere qualsiasi casa qualsiasi utente a questo fantasmagorico sistema di reti di prodotti di servizi eccetera eccetera
E cosiddetto controllo d'accesso che la valvola cui passerà tutto da cui passeranno le fatture presso la quale si pagherà presso la quale si sceglierà e attraverso la quale il mercato sarà un non sarà un mercato libero e aperto alla concorrenza
Ecco su questo punto posso dirvi che anche se in Italia non è ancora esploso in maniera pubblica questo tipo riscontro ma per esempio lo scontro europeo è durissimo nell'alternativa tra ritenere classificare come legittimi sistemi di accesso di contro d'accesso quindi scatolette proprietarie cioè fabbricate disegnate strutturate da singoli da singoli industria singoli attori del mercato uscito invece sull'ipotesi di rendere obbligatoria la totale trasparenza di questo getto cioè qualunque esso sia in qualunque punto deve consentire il transito di tutte le offerte
Di qualunque fornitore non solo di quelli esistenti oggi ma dico ricorrano arrivare domani
Il che ci riporta al discorso alla concorrenza e facciamo prima sì noi consentissimo cosa apparentemente legittima che oggi qualcuno partisse tre costituendo un'occupazione del mercato con determinati oggetti questo significherebbe scoraggiare qualunque altro competitore
Quindi si vedrebbe non aveva i nuovi investitori non a dire nuova concorrenza nel settore quindi non avere sviluppo quindi non avere occupazione
E lo so ma voglio di non c'è niente di del nord non è così folle come posizione lo so che sembra assurdo periodici ma con i soldi sono miei sono il primo che investe faccio un atto di coraggio ne state pure delle regole sì
Perché l'obiettivo non è la libertà l'obiettivo è l'interesse comune e per l'interesse comune a volte bisogna che qualcuno rallenti perché se si deve correre in due in tre o in cinque sulla parte prima del colpo di pistola non è più una gara regolare
Nessuno si diverte più e forse gli altri non corrono nemmeno
Sono arrivata in ritardo quindi forse l'ha spiegato prima mi sembra aver capito che la CGIL non dà un'indicazione di voto e vorrei sapere perché perché invece mi par di capire
Se siete a favore della sia il referendum
Era già stato detto si può ripetere
Si può ripetere senza problemi peraltro esiste una decisione formale della CGIL come
Probabilmente saprete
La CGIL non ha mai dato indicazioni di voto sui referendum
In questa tornata di consultazione referendaria
Darà indicazione
E peraltro deciso anche la costituzione di comitati appositi
Soltanto su due referendum
Che affrontano le materie
Che affrontano materie che hanno un effetto diretto sulla vita sulla rappresentanza sindacale
Abbiamo deciso di dare indicazioni di voto per il no
Referendum sulla delega
E a quello per l'abrogazione integrale dell'articolo diciannove dello Statuto dei lavoratori
Lasciando su tutti gli altri referendum
Come sempre abbiamo fatto
Ad ogni singolo iscritto
La libertà di esprimere la propria opinione senza indicazione dell'organizzazione la libertà non è mai stata messa in discussione neanche nelle circostanze precedenti non lo è anche in questo caso però come ovvio l'indicazione dell'organizzazione ho fatto politico rilevante
Questo non significa che i singoli dirigenti non abbiano
La possibilità attraverso gli strumenti e le occasioni che sono messe a disposizione di qualsiasi cittadino non soltanto
Di far valere la loro opinione ma di sostenerla nel corso alla campagna referendaria
Il comportamento del singolo dirigente è cosa diversa dall'orientamento che viene assunto invece formalmente da parte dell'organizzazione
A tal punto che non lo specifico come vi dicevo per quanto concerne
I due referendum sul quale l'ordine del giorno esprime un orientamento
Abbiamo deciso di procedere alla costituzione come hanno fatto anche CISL e UIL
Gli appositi comitati per il no che avranno il compito di gestire la campagna referendaria
Per ritornare su una questione che era già stata introdotta macchie
A questo punto pare anche a me importante
A parziale risposta anche dei quesiti che voi ci avete già sollevato poi proseguiremo quello che a noi sembra indispensabile
Per quanto concerne l'emittenza radiotelevisiva
E non circoscrivere o non contribuire involontariamente circoscrivere la discussione
Sull'obiezione che tendono a prevalere in questa fase
Noi siamo convinti che esista un problema serio
Di riorganizzazione del settore
A tal punto che come diceva prima Stucchi il settore da tempo
Mostra Segni di progressiva involuzione
Data la quantità di risorse economiche che il settore genera data dai livelli di occupazione noi abbiamo questo parametro di valutazione
Del tutto naturale per un sindacato ma non irrilevante
E qui
La tendenziale diminuzione va ben al di là dagli effetti naturali delle e l'introduzione di nuove tecnologie
E siccome siamo convinti che si era mai in prossimità di una saturazione del mercato dato o si utilizza questa circostanza nella quale le questioni dell'emittenza radiotelevisiva
In parte per la scadenza referendaria torno ressero argomenti di grande attualità per affrontare complessivamente la regolazione del settore oppure si riduce il tutto ad un tema molto importante ma non sufficiente
Qual è quello dell'articolazione degli assegni proprietario
Peraltro noi non ci limitiamo ad affrontare le questioni relativamente all'emittenza siamo convinti che esistono a connessione strettissima tra gli assetti
Sia quelli di natura produttiva che quelli proprietari del sistema delle telecomunicazioni
Con la parte terminale anche se molto delicata come è ovvio
Che riguarda l'emittenza
Nei convegni ai quali si faceva riferimento prima Francesco ne abbiamo cercato di dare una dimensione
Organica
Complessiva alla materia
Si è detto che quella della privatizzazione del Della stette dell'intervento sulle telecomunicazioni sarà la madre di tutte le privatizzazioni si è detto una cosa che descrive bene
La situazione che ci vede ci troveremo a fronteggiare perché
è evidente
Il peso la connessione che nessun sistema produttivo ed economico e soprattutto su un modello sociale finisce con l'avere
L'ambito non solo dalla produzione materiale ma della gestione di questa
Ai fini della
Comunicazione e non soltanto dell'informazione
Per questa ragione abbiamo valutato con interesse con attenzione anche le decisioni relative l'Authority
Poi ci sarà bisogno di gradualità
Ma è evidente che bisogna puntare
Ad a vere dell'Authority in grado di intervenire su tutta l'area della quale stiamo discutendo
Perché le connessioni e ci sono e sono forti perché
Le regole di mercato vanno definiti
In tutto l'ambito
Della multimedialità
Coprire
Ogni segmento del settore del quale stiamo discutendo è del tutto evidente
Poi avendolo detto tra i primi che bisognava arrivare lì abbiamo qualche ragione
Di soddisfazione ulteriore però
è importante che questo avvenga vorrei aggiungere
Anche una banalissima considerazione le cose molto più
L'interessante dettagliate dette prima da da Stuff io credo che per il futuro correva discutere ragionare
E spero anche operare per questo settore penso la produzione ma anche in genere
All'attività vera e propria di comunicazione come si fa di norma per i settori che hanno un peso rilevante nell'economia di un Paese
Cioè guardare i processi di internazionalizzazione
Come processi naturali
Anche se in un settore così delicato è del tutto ovvio
Che si debba mantenere un ruolo preminente e una funzione rilevante
Per alcune attività le aziende nazionali e per altre al controllo del Parlamento
Per questa ragione pensando alla RAI
Una cosa è immaginare una presenza del capitale pubblico insieme a quello privato in Rai
Altro è pensare
Alla privatizzazione
Nel senso letterale del termine cioè di cessione
Fa il controllo dei privati
Della RAI noi siamo per la prima ipotesi ed escludiamo secondo
Ma ci sembra francamente una ragione
Ovvia
Di evoluzione dell'assetto attuale verso la dimensione che sia governata da regole di mercato
E che mantenga però una funzione importante
Come in ogni società europea
E in genere in ogni società evoluta
A ruolo e alla presenza pubblica
L'una cosa non esclude l'altra
Sul piano degli assetti proprietari
Ovviamente
La privatizzazione nel senso letterale del termine
E cosa che non abbiamo mai considerato come
Coerente con l'assetto
Per il quale ci siamo schierati da te
Ti ho fatto un breve riassunto
Stucchi ha detto cose molto più interessante
E subito conto che son presidente del Comitato promotore dei referendum sulla legge Mammì volevo chiedere
Dal
Da queste notte fabbricava ricavare una una indicazione molto significativa
Che ai fini dello sviluppo del settore quindi Fini dello sviluppo dell'occupazione delle prospettive di occupazione nel settore
Diventa determinante la possibilità di uno sblocco dalla situazione attuale
Vorrei chiedere se
Nel rispetto dalla posizione della CGIL che è stata qui ricordata credo
Che non prevede indicazioni
Di voto
Per il referendum
Vorrei chiedere se il nella situazione data oggi uno sblocco della situazione di settore
Così come
Come traspare dalle nostre fatto in collaborazione con l'uso per ritenuto più
Più vicino
Con una vittoria dei sì occupa vittoria dei no sulla faranno questo questo mi sembra poi un dato fondato di grande rilevanza voglio dire non ai fini di realizzare ma per sbloccare la situazione al riguardo per sbloccare questa situazione
è più utile
Una una ricerca riassetti riversi che parta non voltiamo pagina
Oppure un affidarsi a a un'evoluzione interna assiste questa la domanda
L'inquisito del posto
Ma come abbiamo detto in premessa
Noi
Abbiamo auspicato
Una soluzione per via legislativa delle questioni che sono state sollevate con i referendum
Questo vale per i referendum che riguardano i problemi dell'emittenza così come
Vale per i referendum stessi che intervengono sulle materie sindacali
Se vuoi per quanto concerne la parte di nostra più diretta competenza abbiamo anche operato attivamente perché prima il Senato e poi la Camera
Fossero messi in condizioni di varare
Delle soluzioni legislative
Relative sia alla rappresentanza
Che alla delega sindacale
Avendo in mente ma sta un po'dalla nostra tradizione
Non il mantenimento delle condizioni date
Ma una riorganizzazione delle questioni che sono state indicate con intensità e referendarie come
Problemi da risolvere o assetti da mutare
Proprio con lo spirito di fuori di chi vuole riformare
Riformato la rappresentanza con una legge riformare i meccanismi di adesione al sindacato con una legge
Non considerando le soluzioni contrattuali come
Sufficienti o risolutivo
A tal punto che abbiamo prodotto noi stessi
Ipotesi che abbiamo indicato alla al legislatore come ipotesi sulle quali si poteva
Rapidamente lavorare con profitto
La stessa cosa vale almeno dal punto di vista dell'ispirazione come ovvio per quanto concerne
I problemi che riguardano più direttamente
Il settore della comunicazione nello specifico l'emittenza
Poiché non credo che la questione
Sia risolvibile
Se non c'è una volontà politica molto forte
Ed è evidente che si ci si oppone ad una soluzione
Legislativa oggi
Lo si fa in ragione di una
Volontà di conservazione evidente del tutto trasparente
Per questa ragione
Io credo che sia più semplice arrivare ad un assetto che ha il carattere
Dell'articolazione di mercato che noi indichiamo
Se si supera questa resistenza
Cioè se nella consultazione referendaria
Prevarranno i sì rispettino
Ma per il motivo che dicevo prima
Che fa diverse questi matti ieri ad esempio da quelle per le quali noi cura abbiamo lavorato e che riguardano direttamente il sindacato
Nel caso specifico del sindacato
Che la coerenza secondo me
Nel nostro possibile orientamento sta lì
Sta nel fatto che il no
Che abbiamo indicato come orientamento dell'organizzazione
E accompagnato da proposte di merito
Precise
Sulle materie
E no è utile a far sì che le nostre proposte di legge
Che poi non sono più soltanto nostra perché siamo di fronte a dei testi sia sulla delega che sulla rappresentanza che sono stati votati da un ramo del Parlamento e che sono in discussione all'altro ramo del Parlamento e quelle proposte non solo vivano ma possono essere tradotto in dispositivo di legge
Immediatamente a valle della consultazione referendaria nel caso specifico dell'emittenza siamo una situazione rovesciata
Non c'è la volontà dimostrata in nessun ramo del Parlamento
Di affrontare per via legislativa
E sulla base di un orientamento comune tra le forze politiche le questioni che sono state sollevate
Per questa ragione ma questa è una posizione personale come è ovvio
Avendo per quanto concerne l'organizzazione deciso
Il comportamento che
Vi ricordavo che io ritengo sia
Più utile un'affermazione del sì
Rispetto ad una diversa
Ad un diverso risultato referendario che finirebbe col mantenere esattamente le condizioni come stanno
E temo rafforzerebbe le posizioni di conservazione rispetto invece
Alle esigenze
Che abbiamo più volte anche voi prospettato non sono precipitati in un quesito referendario ma hanno il carattere il profilo che qui vi è stato abbondantemente descritto
Bisogna fare le due cose insieme
Con questo vi anticipato qual è la mia opinione relativamente a referendum
Che l'opinione del segretario alla CGIL non è
Come è ovvio l'indicazione dell'organizzazione i suoi scritti
Gigliola Barbieri
Mila trecento dipendenti avevano aderii
Comitato per il no nome della difesa del posto di lavoro ieri sul Corriere il c'era una serie di chiara azione anche di di persone iscritte alla CGIL nella Fininvest che dicevano che in nome della difesa del posto di lavoro
Gli avevano sceglievano no ecco c'è anche questa preoccupazione da parte vostra voi in questo
Se pagine di testo stanza non si può valutare l'impatto sull'occupazione che avrebbe l'affermazione dell'uno o dell'altro fronte
Sì poi tutti ci può dire meglio di quanto non sia in grado di farlo io ma
Io vi dico massimo rispetto per la preoccupazione
Di chi si sente in qualche modo messo in discussione il suo posto di
Considero questa preoccupazione però è infondata non c'è nessuna ragione con
Perché ci sia questo ti
E se un problema esiste relativamente all'occupazione è un problema di ordine generale
Che coinvolge
Le aziende che operano in questo settore stante i dati
Esposto prima Stucchi che sono contenuti nelle note che degli accordi c'è un problema di riassetto complesso
Se non c'è un rilancio una riorganizzazione un rilancio del settore i problemi occupazionali
Densa Justin negativi possono diventare
Assai più difficili da gestire di quanto non sia stato fin qui
Ma la ragione non so dire
Poi è evidente che in questa fa
Ci sarà un uso anche strumentale
Per i problemi di assetto e di occupazione
Ed è abbastanza naturale che chi è più direttamente coinvolto
Ma la stessa cosa si può chiedere i dipendenti RAI
Pari pari
Senta con tanta
Preoccupazione la questione
Però mi pare davvero
Strumentale fuori luogo e di nessuna utilità neanche per quel che capiterà dopo
Agitare
Il problema dell'occupazione come un problema indotto requisiti referendari
Il problema è l'occupazione esiste riguarda tutti e più profondo di quanto non appare ad una prima lettura e sta nelle difficoltà che nella crisi che il settore oramai imboccato
E che andrebbero risolte
Prescindendo requisiti referendari lo dicevo prima io di questo sono molto convinto
E sono se volete anche discretamente preoccupate che ci sia in questa fase un uso tattico strumentale delle preoccupazioni delle persone che lavorano nel settore che poi dovrebbe scomparire automaticamente a valle di un risultato in questo caso si che il signor no sono abbastanza irrilevanti se non si interviene direttamente
Sull'assetto strutturale del del settore
Poi personalmente credo che esista un problema anche di altra natura ma se ne può parlare
Quando si ragiona
Dell'assetto cioè del contenitore non bisogna mai dimenticare
Perché anche da lì possono venire contributi
Oppure si può accentuare la crisi non si può mai dimenticarla cose che ricordava prima stupide insomma la carenza sta proprio dalla qualità dei prodotti
Qualche ragionamento
Sul livello qualitativo
Del settore pure va tenuto sempre
In parallelo con le questioni che riguardano sulla sua struttura economica
Il suo assetto occupazionale
E ci sono due ambiti nei quali spesso le questioni di diritti
Di architettura tendono a prevalere sui problemi della qualità
E dei contenuti sono quello dalla comunicazione quello della della dell'istruzione
L'accostamento forse meno casuale di quanto posso apparire in una prima fase abbiamo attenzione grande per i problemi che riguardano
La struttura perché hanno delle ricadute economiche rilevanti hanno ricadute addirittura in questi casi anche sulla qualità della democrazia di una società
Però guardate che la stessa qualità della democrazia
Il livello di vivere vivere
Civile sta nella qualità dei messaggi che passano attraverso la lotta
Scindere i due momenti sempre oltre che arbitrario forse un po'rischioso
Capisco che un problema in più cos'è questa la sede non era l'oggetto dalla conferenza stampa però
Qualche riflessione andrebbe fatta anche questo propone
Aggiungo solo una due piccole così una volevo riprendere dalla domanda di Tito Cortese
Il fatto che io abbia parlato evidentemente rappresentando diciamo così
La posizione e l'atteggiamento di altri interlocutori del dibattito abbia parlato di trauma
Ecco in due almeno in due sistemi audiovisivi nazionali europei la Francia e la il Regno Unito
Si sono prodotti due traumi che non hanno nulla da invidiare Ail alla nostra scadenza referendaria
In Francia quando è stata chiusa l'Ortese cioè servizio pubblico monopolista
Sono stati licenziati con un procedimento formale tutti i dipendenti dal primo all'ultimo operazione si chiamare class mano e si è a rinegoziarlo con tutti costoro l'eventuale riassunzione nelle nuove società che nasce
Sono voglio fare lo spiritoso ma credo che non ci siano stati molti casi di suicidio
Credo che tutto sommato la cosa non abbia creato un tracollo occupazionale credo che quel sistema non sia tra i peggiori oggi in Europa anzi che questa che questo trauma gli abbia fatto bene sostanzialmente
E quindi credo che i traumi non sempre c'è da guardare con il terrore nel fondo della mente
Negli nel nel Regno Unito la decisione thatcheriana peraltro anche qui non è un personaggio rivoluzionario
Di passare alla messa all'asta delle frequenze delle licenze televisive B e qualcosa immaginate Trenitalia non so se può capirmi idea di cosa succederebbe
Bene questa cosa è stata fatta
Il sistema non solo non è crollato ma ne ha avuto un impulso estremamente benefico e tutto sommato questi due Paesi di cui stiamo parlando sono quelli che funzionano meglio
Nella generale crisi europea e che meglio rispondono alle sfide di natura mondiale in particolare alle sfide dell'industria americana
Quindi come dire bisogna un po'diffidare della della minaccia implicita che c'è nel concetto di trauma di spaccatura di rottura
Perché a volte naturalmente se il Paese un Paese responsabile con una classe dirigente e parlamentare responsabile a volte invece la spaccatura è proprio in modo esatto di dare avvio a un processo
Che resta il processo più importante della spaccatura ecco ma che però ha bisogno di una scintilla di un punto di partenza l'altro punto che riguarda la la la si bea del Polo come come è stata evocata e io penso che
Il ventitré per cento dei dipendenti RAI né entro il sessantasei avrà il cuore spezzato dal fatto di dover abbandonare un'azienda in cui ha lavorato forse per tutta la sua vita
Qualcuno lo farà a ragion veduta e trasmette senza perderci con una scelta razionale normale non drammatica di vita qualchedun altro lo farà perché si apriranno altri prospettiva UDC sono già aperti
Non c'è nessuna differenza sei tre mila dipendenti Fininvest che è un dato che come dire io spero che avremo un dato che da usare nella nostra ricerca perché per ora ci risulta sulla parola diciamo questo dato
Allora se i tre mila dipendenti Finest hanno un problema peraltro legittimo di affetto di legame di con sostanzialità con l'impresa in cui ho lavorato fino ad oggi beh questo può darsi che sarà turbato
Ma questo non significa automaticamente che la loro possibilità di trovare occupazione lavoro facendo il mestiere che amo fatto sino a oggi diminuirà
Per avere un sintomo di quel genere noi dovremmo assistere ha proposto a posizioni che si propongono di sottrarre investimenti e risorse da questo settore
Ma tranne qualche folle provocazione di qualche peraltro componente di questo schieramento che stiamo evocando poi smentita da personaggi più saggi
Nessuno si propone qui l'abolizione o la riduzione del canone la stroncatura di investimento pubblicitario altro operazioni di questo genere allora sì se non sapessimo che c'è un'eventualità di sottrarre dal settore risorse per purtroppo quando risorse se ne vanno si un anno che posti lavoro inevitabile ma non è questo comunque la conseguenza una ricaduta dell'operazione di cui stiamo parlando nella sua prima fase virgolette traumatica nei soprattutto del processo che dovrà farmi seguito immediatamente
Quindi io ritengo che sia più un atteggiamento psicologico legato forse a questa comprensibile affezione verso un'azienda in cui si è dato parecchio lavoro e pare che a parte la propria vita