"La radio, informazione e cultura per i non vedenti" org. dall'Unione Italiana dei Ciechi e dal Centro culturale per non vedenti di Catania e Palermo

Io intanto la ringrazio di cuore per la sua presenza significativa la mia presenza vuole essere soltanto una presenza di saluto fa Aldo affettuoso da parte Della chiesa di Catania a questa importantissima assise che tocca un argomento quantomai importante perché radio e non vedenti
Sono due realtà che devono stare imperfetta continua sintonia
Io mi dolgo di dover lasciare questo convegno che ha un programma quanto mai il ricco e variamente interessante mente articolato appunto perché in cattedrale
Ho la grande Messa per l'aviazione la cattedrale sarà pienissima come l'anno scorso perché la Madonna di Loreto veramente alla Madonna Di Loreto e domani ma siccome domani abbiamo prevale un'altra grande assise parla Lucia Mangano
Dichiarata venerabile quindi avviata ormai agli onori degli altari allora abbiamo anticipato la messa dell'aviazione ecco qui si comincia con un po'di ritardo ma insomma solito stavo raccontando all'avvocato Castronovo un aneddoto storico
Trappeto di Palermo non di Catania perché qua le cose vanno diversamente a Trappeto c'era un parroco non so se posso raccontare questo piccolo aneddoto di mia diretta esperienza si chiamava padre Giulio Donato anziano si vestiva ammessa
Sapa Java dalla sacrestia
Vedeva che parrocchiani non ancora non c'erano e si sedeva per riposarsi un poco
I parrocchiani davanti alla porta della chiesa si scambiavano saluti domande come va il l'annata eccetera la mamma le ogni tanto uno sa facciamo dice ancora non è uscito
E continuavano pronta
Lui si affacciava ancora non sono entrate si sedeva un poco
Alla fine o lui sì decideva a uscire o loro si decidevano ad entrare quando si è veramente incavolato
Ha predicato così da domenica prossima
La messa delle nove esce puntualmente alle dieci e non ti aspetta nessuno
Sarebbe stato dicevo che sono molto ma molto contento di portare qui l'umile ma fervido pensiero di adesione di questa chiesa di Catania che ancora vive sull'onda
Mistica
Del passaggio del Santo Padre che è stato come un passaggio di Pentecoste di fede e di amore
Io
Sapevo che il Catania
Era capace
Di sorprese per le grandi potenzialità di bontà e di entusiasmo che possiede ma non pensavo che ci fosse un'eruzione
Così improvvisa così impetuosa così calda di entusiasmo che ha cinto il Santo Padre con un abbraccio veramente di fede e di accoglienza quanto mai commovente mi risulta con estrema sicurezza ma io ho avuto lettere dalla Segreteria di Stato e segnatamente del segretario di Stato estremamente lusinghiere per la nostra città per la nostra diocesi mi risulta che il Santo Padre
Ha detto tornando a Roma ero andato a Catania stanco da Catania sono gente entrato sono ritornato ritempra atto e ringiovanito questo il chi fa veramente
Questo ci fa veramente onore ecco la chiesa di Catania in quest'ondata di gioia di entusiasmo e diciamolo pure
Di grazia evangelica costituita dalla visita del Santo Padre mi dicevano gli alti vertici della nostra questura che in quei giorni niente scippi niente furti niente scassinamento i di apporto di appartamenti
Anche a cosa stranissima nei pronti soccorsi dei vari ospedale sempre a Capri da qualche avvelenato qualche niente di niente
E lui ha la grande Messa con trecento mila persone c'erano tutte le ambulanze della Misericordia o mi dicono
Non ci hanno dato il piacere neppure di dare un bicchiere d'acqua per rimediare a qualche possibile svenimento niente di niente Catania è stata piena di fiori piena di gentilezza piena di bontà e ha dimostrato che la riscossa la rinascita è possibile
Perché le grandi potenzialità di cultura di finezza di intelligenza di managerialità della nostra gente
Le grandi potenzialità di cuore del nostro popolo possono ma possono farcela io auguro che questo convegno sia un passo avanti per quanto riguarda i non vedenti il Santo Padre ha apprezzato moltissimo e c'è una fotografia che l'ho evidenzia
Quanto qui a Catania è stato fatto per la prima volta nel mondo la traduzione tempestiva al massimo delle libro del Santo Padre a varcare le soglie dalla speranza Ibrahim il è stato codificato in due grossi volumi è stato regalato al Santo Padre ed è un fatto molto ma molto bello è importante mi auguro che questo convegno possa segnare un ulteriore passo avanti
Nel settore tanto delicato ed tanto vasto ahimè dei non vedenti terre la rinascita spirituale
Morale ci vive della nostra città e della nostra provincia ma questo è un convegno che certamente allarga
Gli orizzonti a tutta la nostra Sicilia e perché hanno a tutta la nostra Italia le presenze qui della Radio Vaticana della radio
Connazionale della RAI sono quantomai significative di questo interesse che il tema va suscitando
Nell'opinione pubblica della nazione intera queste vie ovuli sono anche accompagnati se mi consentite
Da un grande fare Vito curiamo natalizio
Il Natale sempre festa della pace festa della gioia perché festa della nostra liberazione della nostra redenzione avvenuta però opera di Cristo Gesù Nostro Signore nonno
Siamo di quelli che a Natale fanno festa senza sapere il motivo di fondo della festa la festa è veramente grande
E bisogna sottolinearla in tutti i modi ma perché c'è un motivo di fondo
Il figlio di Dio è venuto a farsi compagno del nostro viaggio e a caricarci
Di speranza e di gioia grazie
Sì nelle nostre collaboratrici volevo
C'è una
Sarà
Solo
Il nostro carissimo sindaco avvocato onorevole Enzo bianca
La stesso
Come dottore Giovanni Ferrera assessore alla solidarietà sociale
Sì sì sì
Sarò siamo
Allora amici io prima di dare Bettino la parola la nostra cara dottoressa Severino la presidente del centro di servizi culturali per non vedenti di Catania desideravo rivolgere un saluto al presidente nazionale professor Tommaso Daniele che come sempre non manca agli appuntamenti importanti
Della Sicilia lo devo ringraziare non solo per la presenza ma per la fattiva collaborazione che gli ha dato per l'organizzazione per la realizzazione di questo convegno con lui ci sono numerosi amici della direzione nazionale
E ci sono numerosi amici del Consiglio nazionale altri amici che provengono dal nord dall'Italia centrale per essere presenti
A questo importante convegno ed io sono grato al Daniele sono grato ai componenti della direzione è componente del Consiglio nazionale
Per questa presenza ripeto per noi tanto care tanto gradita
Io spero che questo convegno anche se comincia con una partecipazione scarsa perché questa albergo e sento un po'periferico
Purtroppo per i nostri non vedenti costituisce un ente cappe notevole
Perché non tutti gli autobus urbani arrivano qui quinta ma bontà dell'albergo non corrisponde la bontà per le nostre esigenze della sua posizione diciamo ma speriamo o più tardi
Debbo salutare la presenza fino a qui dei alcuni prestigiosi relatori avete sentito che abbiamo il condirettore della RAI il caro amico dottor severi abbiamo
Abbiamo l'altro carissimo relatore padre Giorgianni che salutiamo
Ora sta arrivando parlato giornalista nota poi tutti noi mano e la falce e ti arriva alle dieci e un quarto e dice a mezza vero portò a così
Abbiamo la nota giornalista Mario Salvi e il regista termini abbiamo fa anche arrivando padre Borgomeo che il direttore l'abbiamo detto prima il direttore generale della radio vaticana
Questo convegno come si nota da tutto il programma è ricco di prestigiose firme della RAI gli della Radio Vaticana quindi io penso che queste sì sì sì come il sindaco e di famiglia abbiamo detto che con noi c'è il carissimo sindaco avvocato bianco l'assessore alla solidarietà l'Assessore alla Solidarietà Ferrera l'onorevole Sodano l'avevo detto prima il dottor cappellani
Quindi amici io do la parola alla dottoressa Severino
Che apre ufficialmente i lavori di questo convegno e che lo ripeto
E la presidente del centro dei servizi culturale di Catania c'è anche la dottoressa Costanza Di Carlo che la collega della Severino Presidente del centro di servizi culturali
Di Palermo che io saluto con vivissima cordialità
Prego fallita
Prego e con grande piacere in qualità di presidente del Centro regionale di servizio culturale di Catania
E come dicevo è con grande piacere che oggi l'onore
Mentre
Ma come io mi sentivo cantanti bisogna farli allenare agognata
In qualità di presidente del Centro regionale di servizi culturali non vedenti di Catania ho il piacere di dare ufficialmente l'inizio
Di questi lavori per questo convegno
E do il benvenuto a tutti voi presenti questo convegno la radio informazione cultura per i non vedenti è stato organizzato in collaborazione con il centro di Palermo e con l'UDC nazionale e regionale saluto cioè e provinciale stessi teste saluto e ringrazio le autorità che hanno dato la loro disponibilità l'arcivescovo di Catania monsignore Bommarito che c'è un oratore la sua presenza e che ci ha benedetto
Il sindaco di Catania l'avvocato Enzo Bianco
E il presidente della Provincia che speriamo di avere con noi tra poco
Ma io non lo conoscevo
Lei invece
Sostiene
E quali testimonia no
La loro ospitalità per questa iniziativa che si svolgerebbe una poliziotta sinistri dalla tendenza
Chiedo scusa
Senta Rita
Questi Monia no con la loro presenza last ospitalità per questa iniziativa che si svolge in questa bellissima città di Catania ma soprattutto penso che con la loro adesione vogliono testimoniare l'attenzione di chi rivestendo cariche pubbliche e svolgendo una funzione sociale rivolge ad una realtà dalla nostra società che non vedente
Un ringraziamento banche all'assessore regionale della pubblica istruzione l'onorevole Carmelo Saraceno di cui portò personalmente il saluto
Si è chiesto egregiamente e dotare ugualmente e rappresentato a dottore cappellani il direttore della
Pubblica istruzione dell'assessorato
Insieme
Al saluto porgo anche il suo rammarico per non essere oggi qui con noi per impegni istituzionali che lo portano a Roma
E nel suo messaggio di cui sono messe l'attrice e il suo impegno per la risoluzione delle problematiche che investono i portatori di handicap e in particolare i non vedenti non fosse altro come impegno istituzionale legata alla sua la carica politica e amministrativa specie in questo momento così difficile e travagliato dell'approvazione del bilancio regionale all'esame del nostro Parlamento
Almeno e speriamo che lo faccia per il mantenimento delle risorse finanziarie destinate ai centri regionali di servizio culturale dell'isola
E quelle destinata a tutte le altre istituzioni legate non vedente anche esse sotto la mannaia dei tagli e della sesta menta delle big e le finanze pubbliche
So no
Estremamente narrata di dare questa apertura della voce poiché questo centro
Deve svolgere la funzione istituzionale di fornire servizi e non deve ai non vedenti
E di promuovere iniziative culturali di connessione di conoscenza e approfondimento delle tematiche connesse al mondo dei non vedenti ma rivolte soprattutto ma soprattutto anche all'altra parte dell'interagire sociale che il vedente
Perché sono fortemente convinta che il principio di solidarietà sociale sia applicabile innanzitutto con la reale conoscenza delle problematiche che investono sui portatori di handicap non soltanto legata alle più nobili intenzioni delle sfere intellettuale eccetera ma soprattutto e ne sono convintissima
Nella concettuale consapevolezza del suo difficile vivere quotidiano come può essere anche ai nostri giorni il suo rapporto con la nostra società con i mass media
Ma si
In che sono hanno una funzione così immediata con il non vedente da cui attinge ogni informazione e soprattutto nella maniera
Più immediata Emma Sture in misura maggiore con la radio
Questo convegno l'idea di questo convegno è nata no no
Tante Lanterne infilate Tortona Titone tane mattinata mise la cantante degli Skunk appuntato
Esiste il fa nel corso della diretta qualcuno l'idea di un convegno sulla radio proprio nasce proprio in seno al Comitato di gestione del centro dica di Catania
E in particolare questa l'avvocato non me ne voglia da una brillante in tutti intuizione del professore altri a corrente in Friuli e la maggior parte di Bari secco
Analisi vero
E che ringrazio per essere per il suo impegno costante e dista in Kabila tale idea ancora in embrione venne immediatamente accolta dal presidente
Provinciale
Scusate
Dal presidente
E Bellucci provinciale dall'avvocato Castronovo che se ne fece immediatamente sospeso adesso
Luigi nazionale e il sensibilissimo professione Daniele a accorta immediatamente l'idea e il suo contributo è stato determinante per la riuscita l'organizzazione
E per il fatto che oggi siamo qui insieme un ringraziamento devo darlo anche alla dottoressa Melfi che il presidente del centro di Palermo a Fiumicino Carlo promosso tazza resta Costanza meditarlo affusti
Anche lei a De Rita immediatamente a quest'iniziativa allora dunque il merito di questi due giorni di lavoro i quali mi hanno dato certezza della validità del tema e dell'interesse e dell'interesse che essa avrebbe avuto
Da parte la categoria dei non vedenti voglio rivolgere anche un ringraziamento personale
Alle impiegate al personale del centro
Karl impegna anche negli anziani annunciata
Solare la parte amministrativa e burocratica dell'iniziativa
Ma la riuscita del convegno è certamente legata al lavoro che svolgeranno i relatori che ringrazio per aver accettato l'invito e i moderatori che hanno il compito di lo stracci le porte le molteplici sfaccettature del rapporto che lega la radio al non vedente
Da cui quest'ultimo riceve stimoli intellettuali messaggi informativi e formativi culturalmente ed eticamente
Basta infatti soltanto una rapida lettura del programma dei lavori per farci intendere quanto le relazioni saranno interessante per lo sviluppo delle tematiche legata l'ascolto e la radio
Della funzione sul ceto sociale e culturale che svolge della sua immensa potenzialità affetta non vedente per il superamento del suo è indicata e come strumento di integrazione con la società moderna grazie
Aprendogli le presente l'amministrazione provinciale onorevole sia di venire qui
Come qui col volto ormai vanno
Giudice
Precede sexy
Sì no io penso che un pochettino vogliamo sentire il Presidente Nazionale insiste
Vorrei comunque
Che ci fa
Naturalmente dico innanzitutto buongiorno a tutti
Sono stato ampiamente presentato da Pippo
Ma poi e qui siamo in famiglia credo che siamo tra persone che ci conosciamo da tempo
E quindi anche il mio intervento risentirà di questo di questo clima
Ho detto che siamo in famiglia e che non abbiamo particolari problemi di presentazione io vorrei
Rassicurare Pippo che ho visto piuttosto irrequieto nervoso perché lui abituato alle masse oceaniche delle sue assemblee
E qui invece vede un nucleo di persone non proprio grandissimo
Ma
Direi che questo al lungi dal essere un fattore negativo è un fattore positivo
Perché ci consente dire accoglierci in tranquillità
Senza senza l'interruzione degli applausi
Senza la preoccupazione
Tutte le grandi masse ci consente di raccogliersi intorno a un problema che è di natura culturale come quello che stiamo affrontando oggi
Io noi gradito compito di darmi il saluto dell'Unione Italiana dei Ciechi dei centoventi mila ciechi che ho l'onore
Di rappresentare
I quali mio tramite hanno aderito con grande entusiasmo a questa iniziativa e hanno voluto testimoniare questo entusiasmo mandando più a Catania
Una folta rappresentanza dalla direzione nazionale e del consiglio nazionale e diceva Pippo sono poi venuti da ogni parte d'Italia per raccogliere informazioni e diffonderle
Attraverso la nostra stampa attraverso nostri mezzi poveri mezzi di comunicazione
Per ai nostri iscritti che per motivi di mobilità non possono venire non possono presenziare
Ai nostri conventi e poi deciderò associarmi alla dottoressa Severini per il benvenuto che è stato dato fra questi amici presenti qui così che voglio definire non sono sette livelli seminaristi o convegnisti questa poca importanza il benvenuto in questa terra di Sicilia Handley
Tutti gli attori tutti nota per la sua grande generosità per il suo grande cuore e questa terra che riesce a conciliare le nevi di ammette ma i fiori della rete alle degli aranci anche nel mese di dicembre
E questa terra che riesce a conciliare la neve che incerti cuori che noi sappiamo col grande solo che è invece nella moltitudine dalla gente siciliana
Ecco il mio è un intervento non è una relazione la tentazione di fare una relazione completa l'aveva avuta dopo aver letto il libro di Franco Monteleone che ci ha dato tutte le informazioni sulla sull'evoluzione tecnologica dalla radio della della televisione dei sistemi di conti comunicazione quindi la tentazione di fare sfoggio di questa cultura acquisita recentemente è forte ma ho saputo rinunciarvi perché saggiamente ho voluto lasciare il compito a chi queste cose le sa dire meglio di me
Quindi di approfondire queste tematiche e saranno loro a condurci per mano lungo le seduzioni del dette le problematiche della radio e il teatro varati dalla cultura alla radio l'informazione
La radio e il loro e il ruolo ruolo sociale servizio pubblico è non ho bisogno di ripetere ulteriormente perché o avete letto sul programma
E allora rimane da dire il perché
L'Unione italiana dei ciechi ha aderito
A questo convegno a questo
Seminario l'idea non è stata nostra ha fatto bene a ricordarlo la dottoressa Severini è stata del centro dei culturale di Catania
Un'idea però che noi abbiamo
Ho raccolto con grande tempismo e anche con grande entusiasmo anche se per noi era un tema atipico perché siamo abituati
Stretti dalla necessità
A confrontarci sui temi dell'istruzione dei ceti caro Sindaco sui temi del lavoro
Sui temi della mobilità sui temi della riabilitazione c'è penne che dove riteniamo le priorità
Associative e tuttavia abbiamo ritenuto che un bagno culturale
Qual è quello che ci veniva offerto quindi era un'occasione da non sprecare da raccogliere da utilizzare e mettere al servizio della nostra causa anche perché i cechi poi con la radio hanno avuto sempre un rapporto Previti già privilegiato grazie alla radio hanno potuto seguire gli avvenimenti sportivi chi non ricorda
L'entusiasmo di Carosio quando ci descriveva le partite di calcio soprattutto le partite di calcio nazionale quando vedeva il crollo anche quando non c'erano i famosi quasi Grete
E lei a cronache sportive di Nando Martellini quando per parlare di Coppi che era in testa lago alla alla corsa diceva c'è un uomo solo al comando e tutte le occasioni che abbiamo di fruire della radio per informarci per arricchire la nostra cultura
E i vedenti è scolo vanno all'edicola e comprano due tre quattro cinque giornali essi informano e accrescono la propria cultura
Noi purtroppo questo non possiamo farlo nonostante i potenti mezzi della tecnologia oggi ce lo scanner e ci sono altri strumenti ma per leggere un giornale occorre molto tempo è molto faticoso quindi riesce più facile seguire la rassegna stampa di radio radicale o prima pagina
Offerto da radio tre
Ho la Radio Vaticana Chetta notiziari molto importanti e potrei proseguire nell'utilità dei servizi offerti dalla dalla radio
Mi limito a dire che se per tutti la radio uno strumento efficacissimo per vincere la solitudine
In questo momento
Di di civiltà di avanzate tecnologie in cui sistema di comuni sistemi di comunicazione integrata rendono l'uomo sempre più solo questa questo questa funzione alla radio la svolge
In maniera preminente prevalente nei confronti dei non vedenti che più degli altri soffrono la subito la solitudine perché meno degli altri hanno la possibilità quindi muoversi di spostarsi di andare al cinema di andare a teatro anche di andare a fare una passeggiata e così via naturalmente quindi la la la radio è nel cuore dei ciechi più della televisione
Che nonostante i suoi sforzi riesce poco a a essere utile ai non vedenti lui sentiremo la relazione
Qui di Sergio D'Ottavi ci illustrerà la radio a sbattere visione a servizio dei non vedenti ma è ancora una goccia nel mare delle grandi necessità quindi la televisione
Che fonda tutto sulla linguaggio delle immagini sul messaggio dalle immagini finisce con me ma girarci quello che per tutti è uno strumento di civiltà e di progresso per i ciechi diventa uno strumento ti emarginazione
E quindi ecco perché noi privilegiamo la radio ecco perché abbiamo nel cuore varati io e saranno gli altri a spiegarci le ragioni per le quali la radio dovrà sopravvivere all'avvento dalla televisione abbiamo temuto quando quarant'anni fa ci fu l'avvento della televisione tenemmo tutti che sparisse specialmente noi non vedenti ma poi le nuove tecnologie il transistor e le nuove tecnologie che stanno per affacciarsi all'orizzonte la la la
I sistemi digitali sicuramente garantiranno alla radio un futuro un futuro uno spazio proprio in futuro certamente
Positivo il brillante ma questo ce lo diranno gli e Sperti quindi io parlerò
In questa mia introduzione questo mio intervento non tanto da esperto dei sistemi di comunicazione lungi da me questa presunzione questa pretesa ma vi parlerò da presidente nazionale dell'Unione italiana dei ciechi
E quale fruitore dalla radio perché in qua in questa mesta di presidente noi abbiamo bisogno della radio abbiamo bisogno del servizio pubblico
Per farci conoscere per diffondere la nostra realtà come si dice oggi per fare cultura sull'handicap visivo per fare cultura sulle nostre necessità sui nostri bisogni
Nonostante la nostra storia di settantaquattro anni c'è ancora la nostra come unico in Italia Italiana Ciechi intendo dire perché io non ho ancora settantaquattro anni
La nostra storia dicevo di settantaquattro anni c'è ancora tantissima gente che non ci conosce
Che non sarà accordarsi con la realtà dei ciechi non sa come i ciechi studiano non sa come il i ceti lavorano non sa ancora come i ciechi vivono
E non sa ancora come relazionarsi con i cechi non sa come
Rivolgerò la parola un cieco perché molti vedenti vedendo un cieco
Passano oltre perché non sanno come comunicare con lui e non sanno che pasta semplicemente far sentire la voce tanti petardi e non sanno come offrire un caffè al centro perché
C'è la possibilità che si travolta la tazza il piattino non sanno come dargli il braccio per farlo per far per accompagnarlo e non sanno tante piccole cose pratiche ieri ero in aereo eravamo setto otto ciechi abbiamo messo un po'di scompiglio
Presso la l'Italia è una delle hostess è venuta da me ha detto non voleva domandarmi se era Cicero cerco aveva paura dalla parola cieco e mi ha detto se avevo problemi di vista
Io ho risposto che ce l'aveva ed erano anche piuttosto gravi
Tutto questo per dire che abbiamo bisogno della radio per diffondere la conoscenza di noi stessi dalla nostra organizzazione
Del perché noi esistiamo perché abbiamo bisogno di organizzarci in gruppo per far valere le nostre ragioni e ne abbiamo bisogno in modo particolare oggi caro Sindaco
E cari è care autorità presenti oggi che siamo assistendo a un tifoso fenomeno
Che
Gli affermazione
Di una cultura che è e è il contrario
Della solidarietà abbiamo assistito qualche anno fa al fiorire di certe leggi che ci avevano fatto sperare per il futuro la legge quadro sul web di carta tutti avevano detto che era il libro dei sogni
E io avevo salutato questa legge perlomeno come il tentativo di sistemare in maniera organica
Tutto ciò che riguardava la la tesi la legislazione degli invalidi e speravo che dopo qualche anno si trovassero anche i finanziamenti e che i tantissimi posso diventassero anche dei dei dei debbono e avevamo sperato soluti nella legge sul volontariato si pensava che
Che una volta riconosciuto il volontariato gli si dessero anche gli strumenti per agire a favore dei non vedenti invece stiamo avvertendo stiamo assistendo a un'inversione di tendenza culturale e politica l'ho partecipato una tavola rotonda
Proprio due giorni fa
Dove c'erano erano presenti eminenti personalità della politica e dell'economia e ho sentito dire con grande disinvoltura e con grande freddezza il presidente
Del cane del presidente De Rita che è innegabile
Che da tre o quattro anni a questa parte sta montando un'onda sempre più lunga secondo la quale bisogna affermare i principi della competizione
Fra gli Stati fra i continenti quindi la competizione fra gli sta e quindi anche la competizione
Fra persone quindi un individualismo sempre più sfrenato sempre più
E Gori Istica una a Filosofia è una cultura che mette tra parentesi la solidarietà che mette in appartente mette fra parentesi i diritti dei più deboli una sorta di darwinismo
Di vecchio stampo che premia la selezione dei migliori
Naturalmente di fronte a queste prospettive noi siamo spaventati noi invalidi siamo preoccupati ecco perché abbiamo bisogno
Dei mass media abbiamo bisogno dei mezzi di comunicazione per far sentire la nostra voce per far sentire la nostra protesta
La nostra denuncia
E tutto questo accade mentre le Nazioni Unite non più tardi di un anno fa hanno approvato le regole uniforme per per le pari opportunità hanno dettato i principi sacrosanti in base ai quali bisognerebbe garantire
A tutti gli invalidi le pari opportunità
Nei diversi settori della Resistenza e allora ecco dicevo che abbiamo bisogno
Degli operatori della comunicazione abbiamo bisogno di tutti gli strumenti possibili per fare arrivare alta la nostra voce di protesta la nostra denuncia
Contro questa tendenza che si va affermando
Il Presidente del Consiglio che ne hanno dicevo che è un'onda lunga che si espande ma noi dobbiamo fare il nostro dovere per fermare questa onda lunga perché le onde partono male possiamo anche fermare le possiamo anche a frenare soprattutto quando abbiamo dalla nostra parte ragioni morali e ragioni giuridiche grandissime
Da far valere abbiamo dentro una forza morale abbiamo dentro delle ragioni così forti che l'onda lunga dovrà prima o poi fermarsi e quindi noi dobbiamo denunciare questa tendenza dobbiamo pretendere dallo Stato
Dei servizi qualitativamente validi ma qui non sono in discussione non è in discussione ma qualità dei servizi sono in discussione
Gli stessi servizi perché non è garantito ai ceti caro sindaco l'istruzione
Istruzione nei lamentare nel mediante neanche nella scuola dell'obbligo perché ci siamo riempiti la bocca di integrazione sociale ma poi lo Stato è stato incapace
Di dare gli strumenti ai ciechi per essere in maniera positiva della scuola e tantissimi ragazzi sono parcheggiati nella scuola non riescono ad avere i libri non riescono ad avere gli insegnanti non riesco ad non riescono ad avere il materiale didattico non riescono ad avere quegli interventi integrativi necessari per lo sviluppo armonico Tano personalità e così
Dei casi per il lavoro dei ciechi
Noi abbiamo salutato come una benedizione del benedizione la legge di collocamento obbligatorio che hanno consentito a decine di migliaia di ciechi di essere presenti come centralinista in basso peso terapisti
Ma oggi che ci sono nuove possibilità nuovi sbocchi lavorativi consentiti dalle tecnologie incendi a aspirano ad ampliare la griglia delle proprie possibilità lavorative
E io potrei
Andare molto oltre delle semplificare mi limito soltanto a un altro settore quello della riabilitazione dice che rivendicano il diritto a vivere in maniera positiva la socialità vogliono accedere agli spazi agli spazi di Totti quindi ci battiamo per una per rendere accessibile la la
La realtà Ghidella limits la eliminati eliminazione delle barriere
Arteria tonica sensoriale gli spazi devono essere accessibili a tutti non soltanto i ciechi a tutti gli handicappati ma anche alla alle fasce più deboli quello che oggi con termine inglese si
Preferisce chiamarle fasce auto
Si va sempre alla ricerca di nuove parole
Ma non tanto per darle per dare un contenuto ma forse per confondere le idee alla gente allora la radio ci serve
Per affermare questi queste nostre idee per affermare questa nostra volontà di andare avanti la radio ci serve che tempo di dire che i principi morali si devono trasformare in diritti reali
E che la solidarietà non può essere più enunciata ma deve essere praticata
La radio ci serve per affermare che dobbiamo uscire dalla sfera della buona volontà dalla sfera della carità per approdare alla alla giustizia perché chiedere
Chiedere a lavoro chiede l'istruzione
Chiedere
La possibilità di che vivere significa chiedere giustizia e noi la chiediamo come cittadini portatori di difficoltà anche su questa materia si fa molta letteratura ci si accapiglia
Per stabilire se ci dobbiamo chiamare minorati se ci dobbiamo chiamare disabili handicappati portatore di necessità speciali eccetera
Potremmo dire che c'è una classificazione delle Nazioni Unite che noi dobbiamo seguire possiamo seguire ma questo è poco importante
Questo è il nominalismo quello che conta
Che noi dobbiamo approdare dalla stagione delle parole alla stagione dei fatti e per passare per compiere questo passaggio abbiamo bisogno
Dei mezzi di comunicazione di qui nel chiudere questo mio intervento l'appello agli over agli operatori
Sociale agli operatori della comunicazione affinché in queste battaglie questa Baquba taglia e che hanno i tempi lunghi di una guerra senza fine non ci lascino soli noi abbiamo
Un solo obiettivo quello di affermare la nostra pari dignità con tutti quanti gli altri
Noi chiediamo la luna
Chiediamo di essere messi nelle condizioni di studiare nelle condizioni di lavorare nelle condizioni di vivere produttivamente no vogliamo essere un peso per lo Stato oggi si fa un gran parlare
Di lotta all'assistenzialismo dirotta i falsi invalidi solo due temi abusati che servono per mascherare una volontà diversa
Cioè quella di ridurre l'assistenza
Agli invalidi perché qui non si combatte l'assistenzialismo siamo tutti d'accordo a combattere l'assistenzialismo siamo tutti d'accordo a combattere i falsi invalidi ma tutto questo per fornire a a chi veramente ha diritto a questa ha diritto a questi servizi un'assistenza degna di questo nome un sistema di sicurezza sociale degna di questo nome degno di ogni Paese civile
è questo un sogno io mi auguro di no i dei Paesi civili questo non è certamente in sogno in Italia chissà ma comunque dobbiamo adoperarci affinché questo sogno diventi realtà grazie
E allora
Amici ecco chiedo ancora un attimo di pazienza alle autorità presenti ma ho qui il gradito compito de eseguire una volontà del consiglio nazionale dell'Unione Italiana Ciechi che ha deliberato allora limita ti consegnare a Pippo Castronovo presidente regionale della unione siciliana la tesserati socio benemerito una
Un riconoscimento che noi concediamo raramente perché vogliamo che sia una cosa significativa ma su proposta unanime
Di un folto gruppo del Consiglio nazionale
Abbiamo deliberato di concedergli presta tessera questa qualifica per quanto egli ha fatto in Sicilia per le numerosi numerose leggi che gli è riuscito a strappare la la all'avarizia dei dal tempo non mi consente di elencare tutte le iniziative legislative che gli è riuscita a strappare a questa a questo Parlamento siciliano
Ma non solo per quanto ha fatto per la Sicilia ma anche per perché ha fatto al livello per i ciechi italiani perché molte delle leggi siciliani so siciliane sono servite come trampolino di lancio per le leggi nazionali ne cito soltanto due
L'abbuono per i per i lavoratori per ricentrare investirà buono di dieci anni e l'accesso alle carriere direttive
A Pippo Castronovo a nome dei ciechi italiani è questa qualifica adesso consumano me c'è la la motivazione ufficiale l'affidiamo a sua voce che sicuramente migliore della mia e dopo lo dico a beneficio di Meneghino mi vedano abbraccerà ma no vecchia agli italiani l'amico Pippo Castro solo dopo però
All'amico Pippo Castronovo per aver dato impulso all'emancipazione dei ciechi siciliani e per aver contribuito al progresso dell'Unione italiana ciechi a livello nazionale il presidente nazionale processo sordo Cuoso questo
Io desideravo
Desideravo ringraziare il presidente nazionale e il Consiglio nazionale
Del resto onore
Desideravo ringraziare il presidente nazionale del Consiglio nazionale da questo dolore che io oggi così ricevo il ritengo glielo dico con consapevolezza con sincerità
Meritatamente io ho tirato
Daniele stamattina citava un giornalista a proposito del ciclismo
E nel ciclismo c'è quando un ciclista attirerà e quanti prima di noi Tommaso prima di noi cari amici della direzione del Consiglio nazionale hanno tirato per noi
Quanto ha fatto Nicolodi e Bentivoglio per darci il diritto all'istruzione
Per darci il diritto al lavoro per darci il diritto di lavori Arci anche in quelle materie che comportavano scritti quando mi sono laureato io Tommaso e tu
Ancora il ceco non poteva conseguire l'auriga comportassero scritti non avevamo il diritto Lom potevamo avere la dignità di essere laureati in lettere
Sulla legge Baldini che ci consentì questo
E quinti io così come a te operaio dico ho continuato nel mio piccolo attirare come hanno fatto gli altri per i ciechi siciliani e per i ciechi italiani
Sì accetto
Di cuore questa segnalazione che mi viene dall'Unione italiana ciechi io optato me stesso all'Unione italiana ciechi forse anche sottraendo alla mia famiglia ai miei figli
Ma perché convinto sempre che il contributo di ognuno di noi
Fosse indispensabile
Perché questa categoria che
Atta e numerosa ma che poco vede la gente per le strade che pongo la gente ricorda questa categoria avesse l'attività di uomini Verri avesse la pienezza dei propri diritti di cittadini
Diritto affidare come diceva Tommaso Daniele prima come tutti gli altri e per questo tipo Castronovo ha tuonato se stesso alla causa dell'emancipazione della categoria per riscattarsi dal bisogno per riscattarsi dall'ignoranza per essere anche noi cittadini carissimo sì
E piglio Mita Rava salute
Io continuerò ad andare avanti perché ancora per i ciechi rimangono numerosi e gravissimi problemi e noi tutti dobbiamo batterci perché veramente
Prezzi bassi dall'alba al giorno pieno anche per tutti noi grazie Tommaso grazie Consigliere nazionale direzione nazionale grazie a tutti
Agonizzante
Tutti conoscete l'onorevole Enzo Bianco sindaco di Catania ormai gli è sempre presente nelle nostre riunioni
Luisa e gli vogliamo bene
Lo salutiamo con l'aspetto questa sua presenza qui grazie Pippo grazie di cuore
Sono ormai sei anni esatti
Dalla mia prima sindacatura che credo di non avere mai mancato o quasi mai mancato un appuntamento promosso dalla Unione Italiana Ciechi
E questo per ovvie ragioni non è un titolo di merito particolare soltanto un atto dovuto nei confronti di un problema che avverto come un problema essenziale di una società ci se anche qualche volta in qualche momento avesse avuto la tentazione di nonostante affettuosa amicizia e che la grandissima stima che mi lei nega al vostro presidente
Regionale tipo Castronovo avesse avuto per un attimo la tentazione di considerare prioritario un altro impegno tante volte mi sono concomitanza vero nello che ci spingono a questa affanno di anche stamattina come sappiamo perfettamente
Sì anche per un attimo dovesse avere questa intenzione io sono fortemente richiamato all'obbedienza alla priorità da mia moglie che come voi sapete e avendola vista anche attorno sono Adriatico particolarmente per fare particolarmente attenta e sensibile e quindi non potrei
Mancare l'appuntamento in questo caso può rischierei di rompere oggi per lo meno di mettere in difficoltà un rapporto pipa
Mi mi anche Giulia certamente la mia
Il mio primo compiacimento né con banditi poco trovo egli aveva visto giusto
Nel senso che aveva detto che fra poco sarebbero arrivati un po'di partecipanti al convegno perché questo è accaduto rispetto al momento in cui i lavori sulle strade questa mattina effettivamente la difficoltà era quella legata ai trasporti qui siamo fuori e materialmente dal Comune di Catania vi è un solo collegamento di autobus
Siamo urbano questo naturalmente comporta una maggiore difficoltà di presenza mi fa piacere di avere avuto la possibilità di assistere personalmente alla siamo consentitemi dell'ala toccante essenziale cerimonia con cui il presidente nazionale
L'amico Daniele ha consegnato a Pippo Castronovo questa simbolica ma certamente importante importante riconoscimento il fatto che il presidente dell'Unione Siciliana sia stato riconosciuto
Socio benemerito dell'Unione e nazionale oltre che uno dei dirigenti che anima da sempre l'Unione stessa
Io lo dico senza nessuna enfasi e motivo di orgoglio profondo per la città di Catania che grata al presidente nazionale della per avere tributato all'amico Castronovo questo importante riconoscimento grazie di cuore per
Consentitemi
Due sole considerazioni perché non voglio rubare spazio naturalmente al vostro dibattito una riguarda il tema specifico di questo convegno un'altra richiama e riprende una considerazione che l'amico Daniele a svolto nel suo intervento come al solito brillante consentitemi di dire con quella ironica straordinaria che solo i grandi uomini riescono effettivamente ad avere il tema della radio io sono nato
Nel mille novecentocinquantuno quarantatré anni ho vissuto la mia infanzia e tra i ricordi più forti più intensi
Nelle fasi io sono nato e vissuto
Come presidente della Provincia
Nella nell'interno della Sicilia noi veniamo non da Catania
Dall'entroterra siano come moltissimi catanesi Catania Catania per metà almeno è fatta di siciliani che sono arrivati dalla provincia di Catania dalle province vicine di Enna richiamati naturalmente da questo punto di attrazione formidabile che fu la città di Catania
Per i suoi aspetti universitarie per mille ragioni anche economica i ricordi della mia infanzia sono segnate da alcuni momenti essenziali uno lo ricco ricordava il presidente poco fa
Naturalmente io ricordo la domenica tutta la famiglia intera dopo pranzo a seduta attorno al tavolo ad ascoltare la radio
Il la trasmissione si chiamava tutto il calcio minuto per minuto la voce indimenticabile ovviamente era quella straordinaria di Nicolò Carosio di tutti gli altri radiocronista Siro
Di quello che teneva lo studio centrale che era bravissimo mi sfugge il nome in questo momento ma era veramente straordinario
Bortoluzzi ecco esattamente e poi naturalmente di tutti quanti gli altri
Enrico Ameri il e tutti gli altri una una serie di di di voci che per noi sono qualcosa sono un nome e una voce
Ma producono lì dove una serie di grandi emozioni ricordo alcune grandi trasmissione radiofonica la domenica mattina no quelle trasmissioni di varietà
Che assistevano acqua alle quali che ascoltavamo e che in qualche modo voglio dire era un momento di grandissima vivacità la radio naturalmente
Ha dovuto a un certo punto confrontarsi in questo clima di competizione a cui accennava il presidente ha dovuto confrontarsi con uno strumento molto più forte molto più potente
Che la televisione e per un certo periodo ha rischiato in questo confronto in questa competizione di perdere
E invece la radio non ha perduto
Anzi se voi considerate un solo dato io vedo che il professor va correnti io lo incontra frequentemente al consiglio comunale e gli fa delle straordinaria radiocronache del consiglio comunale già da molti anni
La radio non solo non ha perduto ma vi è un pullulare di iniziativa radiofoniche che abbiamo visto moltiplicare vi è un numero incredibile di radio private in ogni centro praticamente dell'Italia anche nei paesi più sperduti vie radio aggirarli e radio Leonforte non c'è un paese una città che non abbia la sua radio e che quindi non c'è tutto serve a far raggiungere a fare sentire come appartenenti alla collettività coloro i quali fanno parte di questa collettività e che la radio certamente valorizza la radio è discreta
Ciò che non è la televisione
La radio e discreta perché uno può ascoltando la radio e fare altre cose
Io per esempio la l'abitudine maturata di sintonizzare mi sul terzo canale della radio nazionale di ascoltare la musica classica e di scrivere o di lavorare è una cosa che mi ha sempre accompagnato la radio non impone in modo esclusivo e ingombrante la sua presenza
La radio accompagna anche attività accompagna chi viaggia in macchina chi guida un camion per lunghi chilometri chi è costretto a a svolge un'altra attività insomma
Dalla dalla casalinga alla professionista che studia alla radio sua questa straordinaria capacità di accompagnare la vita dell'uomo ripeto in un modo che si caratterizza per la discrezione
Se questa radio assegnato così profondamente la vita
Come io sento che assegna e ha segnato anche quella mia personale la nostra io provo a immaginare per un attimo quanto straordinariamente importante sia per coloro i quali non hanno naturalmente l'alternativa di poter utilizzare appieno lo strumento televisivo
E quindi capisco perfettamente l'importanza di questo convegno e desidero anch'io associarmi a chi ha detto che è un'iniziativa molto importante perché credo che la radio
Che fa molto già in questo campo possa probabilmente contare ancora di più e immagino che si possono anche con la vostra collaborazione suggerire sia alla televisione pubblica sia alle varie televisioni private degli strumenti di collaborazione che possono ulteriormente far crescere questa possibilità di utilizzazione del del della radio grazie quindi per averci dato l'opportunità di sottolineare questo argomento
La relazione introduttiva del vostro presidente nazionale mi sollecita troppo per evitare di raccogliere un invito pressante forte orgoglioso che era contenuto nella relazione dell'amico danni
E mi riferisco a questo tema
Il tema dell'egoismo e della solidarietà
Che un tema decisivo di una società moderna
Non vi è dubbio alcuno
Che in questo momento e consentitemi di dire non soltanto in Italia ma in Europa perché avrete questi fenomeni non sono mai soltanto esclusivamente nazionali vi è un forte una forte esplosione
Dell'egoismo
Probabilmente in parte voglio dire questo è legato anche alla crisi economica che per tre o quattro anni gravemente ha toccato
I paesi più importanti dell'Occidente
E come quando spesso capita nei momenti di ristrettezza
Talvolta non escono fuori i sentimenti migliori dell'uomo ma escono fuori talvolta i sentimenti peggiori dell'uomo e tra questi quello dell'egoismo debba dare naturalmente alla sopravvivenza personale dimenticando
Gli altri
Nel far questo ne fa questo che talvolta anche una certa io la dico miopia ma dire qualcosa di più stupidità nel guardare i dati
Guardate togliere la possibilità di
Destinare risorse finanziarie sufficienti
A un adeguato processo di formazione dei non vedenti
Anche da risolta parlo da ex studios di economia
Anche dal punto vista dell'economia e un un errore incredibile
Perché naturalmente siccome una Società poi non può e non deve dimenticare coloro i quali soffrono di menomazioni
Che li rendono che rendono più difficile rapporto col mondo produttivo
Ed è naturalmente in qualche modo dovrà a un certo punto comunque farsi carico e piuttosto che farsi carico aiutando a inserire nel processo produttivo
Con adeguati processi di formazione coloro i quali partono da questa condizione naturalmente poi dovrà alla fine erogare un intervento che ha caratteri
Sì che esclusivamente di tipo assistenziale e quindi anche dal punto di vista prova del calcolo strettamente economico si tratta di una impostazione clamorosamente sbagliate
Ecco perché
Anch'io re e raccolgo immediatamente d'appello
Del presidente nazionale dell'unione tra Lecce che per quello che riguarda non solo l'ambito delle mie competenze dirette e personali come sindaco di una delle grandi città
Del nostro Paese e in questo momento anche come portavoce della conferenza dei sindaci delle aree metropolitane del nostro paese ma anche come esponente che ha la sua opinione nel campo politico io diciamo raccolgo questo invito e lo faccio mio
Nel senso che anche nei momenti di crisi economica anche nel momento in cui la competizione a cui faceva riferimento il presidente nazionale ce e bisogna attrezzarsi naturalmente per reggere la competizione non è dimenticando e trascurando quel valore fondamentale di una società civile che è la la la solidarietà che naturalmente questo si riesce a portare avanti così come dico con grande franchezza che è un altro dei clamorosi errori e non faccio carico non faccio politica non parlo di questo governo
Che pure sta sbagliando in questo campo come in questo campo hanno sbagliato governi e precedenti continua a destinare troppo poche risorse al campo della formazione
Il campo della formazione e uno di quei settori in cui bisogna investire la gran parte delle nostre risorse per avere nel futuro un mondo in grado di reggere effettivamente la competizione e qualora per la ragione per la quale
La ragione per la quale come dire ho inteso esprimere il mio apprezzamento profondo per questo richiamo a dire alta a quegli egoismi crescenti
Che si diffondono i settori più vasti poi non c'è né destra né sinistra in questi settori vi sono persone che
Naturalmente hanno accentuato i sentimenti di egoismo
Da varie da varie parti
Di recente in questa città non ricordava e l'arcivescovo abbiamo avuto l'opportunità di avere tra noi a Catania Siracusa la visita del Santopadre
Nell'affrontare i temi della nostra città e gli ha dato a Catania una forte parola è un grande messaggio di speranza ha detto alla nostra città alzatevi trova ritrova l'orgoglio e la dignità ecco io
Vorrei chiudere questo intervento anch'io con una parola in qualche misura e di speranza io credo che alla fine se faremo sentire fortemente la vostra voce sapremo tutelare adeguatamente i diritti di una siccità che ha il dovere oltre che il diritto di guardare al suo futuro e non soltanto al suo presidente grazie
Grazie grazie
Grazie a Enzo bianco non volevo interromperà l'applauso ma temevo che fuggisse
Sbiancò desidero ringraziarlo
Per questo intervento che ha completato in qualche modo quello che io per esigenza di tempo o soltanto lasciato intravvede e qui c'è chi vogliono
Essere soggetti attivi vogliono essere o surgelati produttivi e questo è un errore che lo Stato ha commesso fino a oggi nei confronti degli invalidi quando ha inventato la quattrocentottantadue
A imposto in qualche modo alle imprese il collocamento obbligatorio
Per la generalità degli invalidi non è accaduto così per i ceti i ceti annulla una formazione professionale mirata i centralinisti che vanno a fare i centralinisti sanno fare il loro lavoro invaso fisioterapisti che che vanno a fare o che vengono impegnate sanno fare il proprio lavoro
E quindi queste categorie di persone non pesano nessun pubblico de sul privato dobbiamo fare in modo che anche le altre categorie di invalidi siano siano attrezzati per svolgere i compiti che sanno svolgere utilizzando il residuo di attività che hanno il residuo di abilità che hanno cioè utilizzando la parte piena del bicchiere non quella vuota
Mi premeva
Aderire diciamo lo sviluppo di questo che ha fatto Enzo Bianco
Per le mie parole di questo soltanto accennate ma è ora o e gradito compito dei consegnare a questo sindaco da sempre amico dei non vedenti ogni volta che sono venuto a Catania all'Assemblea e non le altre circostanze lo sempre tenuta avuto sempre visto presente e non mai in maniera formale sempre in maniera partecipata quindi ho il gradito compito di consegnargli un dono particolare che il ricordo di questo convegno
Una una una targa che rappresenta la radio un microfono poi Petretto stesso come fatta perché non l'ho ancora toccato grazie sono veramente felicissimo citato
Aveva
Nell'ambito onorevole sui vecchi
Onorevole Musumeci presenta l'amministrazione provinciale
L'onorevole Musumeci chiedo scusa il presidente e il un giovane e dinamico presidente dell'amministrazione provinciale che parlamentare europeo anche lui da poco presidente ha dimostrato di essere vicinissimo all'Unione italiana ciechi
Ecco lo voglio comunicare ha nominato il rappresentante dell'amministrazione provinciale di Catania insieme all'Istituto dei ciechi nella persona di un non vedente che molto modestamente
Sono ire amabili però Strom riconoscimento
Tre sono remorare atto e ringraziare
Al presidente dell'amministrazione provinciale per questo riconoscimento no alla mia persona ma ai cicli siciliani grazie nel è vero
Ed è con questo spirito e con questo con questa predisposizione d'animo caro avvocato Castronovo che io stasera
Stamattina ho voluto dico stasera perché stavo per dire che la mia giornata è quella di ogni amministratore pubblico e caratterizzate scandita dai minuti non dalle ore
Stasera completerò la mia giornata alle ventitré e quindici con l'ultima riunione e spero a mezzanotte di poter riabbracciare i miei tre figlioli e mia moglie
Quindi non poteva il presidente della Provincia questa mattina non ritagliare uno spazio della propria giornata
Non per compiere un atto formale ma per vivere alcuni minuti in un clima certamente diverso rispetto a quello che siamo abituati a vivere
Negli altri ambienti e in altre occasioni perché io sono convinto che stare accanto a voi signore e signori diventa per ciascuno di noi un momento di arricchimento
Momento di conoscenza
Momento di riflessione con se stessi prima che con gli altri
Io ho avuto l'onore perché chiamato dalla consenso popolare
Di e se è stato eletto presidente di una grossa province un milione quattrocento mila abitanti circa e l'altro Nora è quello che proprio questo ente ha avuto affidata dalla Regione Siciliana il compito di occuparsi dei problemi dei non vedenti
E degli audiolesi
Dico questo con grande amarezza
Perché ho trovato in questo settore
Tantissimo
Arretrato
Uno scandaloso arretrato
Frutto di una ingiustificata e ingiustificabile insensibilità da parte di chi a una categoria una fascia sociale così basta così sensibile iper sensibile direi per la sua stessa natura non ha saputo offrire altro che assistenza
Assistenzialismo spesso improntato a criteri clientelari
Spesso con obiettivi diversi da quelli autentici e genuini che ogni amministratore pubblico deve perseguire
E quando alcune sere fa in consiglio provinciale
Abbiamo voluto assieme ai vostri rappresentanti celebrare la giornata mondiale del disabile
Davanti a un congruo numero di Consiglieri provinciali e di assessori
Non ho avuto difficoltà e chiedere scusa Boy per tutto quello che la Provincia al di là delle etichette dei suoi presidenti non ha saputo o non ha voluto fare
E allora un'occasione in più questa mattina
Per ribadire riconfermare un impegno al di là della disponibilità che in questi primi nove mesi di governo abbiamo manifestata e resa concreta
Il non vedente non ha bisogno di essere assistito o se volete non ha solo bisogno di assistenza è stato detto questa mattina lo ha richiamato questo concetto il sindaco
Lo ha espresso il presidente Tommaso Daniele
Il ceco ha bisogno di rendersi attivo perché e e si sente e dar ragione di sentirsi uguale a qualunque altro essere attivo di questa società
Ed io sono contento di poter dire che fra i mille quattrocento dipendenti della Provincia
Uno dei più attivi uno dei più sensibili uno dei più puntuali
E il nostro centraliniste meno bassi naturalmente un non vedente
Ed io lo indico a esempio tutti coloro i quali fra i dipendenti sono soliti a rivendicare diritti senza mai pensare ai doveri
Quella è la testimonianza più vera di come i non vedenti che rappresentano un punto di riferimento per coloro cosiddetti impropriamente normali
E c'era un'occasione in più questa mattina per essere qui per un tema affascinante e suggestivo
E quello della funzione che la radio ha svolto in questi primi settant'anni di vita proprio quest'anno cade il settantesimo anniversario della nascita della radio in Italia
E Dio
Come il Sindaco sono legato da ricordi che risalgono alla mia infanzia la radio con la o con l'occhio magico che si illuminava quello verde
E mio fratello di sette anni più grande di me attaccato appiccicato con l'orecchio alla radio per ascoltare le radiocronache di calcio
Di fronte alla mia inquieta distrazione di fanciullo e poi nel settantacinque quando una sentenza la Corte costituzionale riconobbe il diritto alla emittenza libera
E a Catania prima nell'Italia del Sud
Nell'Italia meridionale sorse radio sud io ebbi l'onore di essere chiamato a dirigere i servizi giornalistici di quella radio che fu antesignana di uno sviluppo che ormai non ha risparmiato neppure i centri più piccoli della Provincia e mi ricordo fra le rubriche più seguite quella condotta da un non vedente che utilizzava la radio con grande perfezione
Con una capacità di comunicazione che sicuramente non poteva essere imitate
Ecco perché signori e concludo
Io parto dalla sedia considerazione
Che è ancora molto c'è da fare in questa società dove spesso impropriamente vengono utilizzati i valori della libertà e della democrazia
A nulla serve la libertà
E a nulla serve la democrazia se su questi due e prioritarie primari valori non si esaltano quelli della solidarietà e della tolleranza
Della tolleranza e della giustizia
Ed è questo l'obiettivo che la mia amministrazione l'ente che ho l'onore di guidare per questi quattro anni
Vuole raggiungere l'obiettivo cioè di essere vicino ai non garantiti di essere vicino agli indifesi
Di essere vicino agli ultimi gli ultimi perché emarginati in una società improntata all'edonismo
E Arrigo Isma'
Vi ringrazio per aver voluto invitare anche il presidente della Provincia a questo vostro convegno mi rammarico e mi dispiace davvero non poter seguire i vostri lavori perché già alle dieci e quindici avrei dovuto assieme al sindaco raggiungere la cattedrale per un'altra manifestazione
Altrettanto importante per accostarsi al sacramento dell'altare che molto spesso farebbe bene fa bene a noi amministratori e poi ancora una giornata ricca di impegni ma sono contento questa giornata comincia bene per me
Perché stamattina accanto a voi seppur per un'oretta ho potuto arricchire il mio bagaglio di conoscenza personale
E ho potuto ribadire riconfermare a tutti voi l'impegno ad esservi vicini
No nei vostri bisogni interiori personali ma nei bisogni di una società che non può e non deve risparmiare niente nessuno neanche a chi come voi è stato colpito in fronte dal destino auguri
Presidente lo faccio io sento un inciso salutati strumenti silenzioso sì
Ma è un dovere gradito molto l'intervento dell'amico Presidente onorevole Musumeci perché ha fatto un intervento che hanno sentito sincero è convinto concetti legati alla sede di solidarietà e di tolleranza
Bellissimi concetti esteri diamo che questi concetti si rafforzino sempre più né i rappresentanti delle istituzioni e in tutta la gente perché e un momento delicato che possono come diceva Tommaso Daniele presidente nazionale
A vere un pochettino o una pausa un allentamento ma noi dobbiamo fare in modo che come nell'amico Musumeci all'amico bianco siano forti e di di questi sentimenti
All'amico Musumeci così come ha fatto prima il presidente nazionale con il sindaco desidero a nome dell'organizzazione
Consegnare questa targa audio terre a ricordo Otello dove sei Aznar di questa questo seminario è piaciuto Tommasi reincarnato seminario con questi qualificati relatori
Federico basta ventinovesimo Rizzo Giuseppe richiesto omaggio va a tutti i relatori all'arcivescovo azionario rappresentano gratuiti sono della presidenza sono veramente grazie libera pittorico alla provincia grassa dell'impresa soprattutto non solo quando si è famose assieme alla Provincia ricordati Dino come posso non va sacra
Con un segnale
è stanno arrivando al dottore Ciancio non so se
Qualche devi non è in sala il dottore Ciancio
Senza grazie presidente al vertice
Va be'vi ringrazio moltissimo grazie allora la scaletta chi prevede anzi quelli della dottoressa Carlo col dottore
Sì dove il dottore cappella il dottore cappellani moltissimi
Anzi tutta l'Unione italiana ciechi dalla Sicilia ecco no se il dottore Capellani direttore regionale
Più volte il capo di gabinetto di vari assessori questo significa che un bravissimo tecnico
è un uomo assolutamente disponibile e in particolare verso i nostri problemi ma disponibile verso tutti i problemi dei siciliani per essere stato ripeto
Sempre chiamato ad alti livelli
Con nell'assessorato al dirigere a interessarsi
Di settori molto delicate molto importanti questo dimostrano
Che un uomo valido che un uomo utile alla Sicilia io ringrazio della presenza il dottore cappellani che rappresenta l'assessore e compiacere gradiamo il suo saluto
Io innanzitutto la ringrazio
Di queste parole con le quali abbia voluto presentare all'obitorio sono Arezzo
Sono forse al di sopra dei miei meriti
Vedevo le voglio soltanto un saluto sono venuto ma anch'io sono costretto a tornarmene subito a Palermo per problemi di di lavoro come sapete insieme a dicembre occorre procedere a una serie di adempimenti che non ci consentono di seguire tutti i lavori di questo congresso
Non è che vi sia un mai occupato molte volte
Dei problemi dei non vedenti
Ma se ne occupa la nostra amministrazione ricordo
Forse più di vent'anni fa la prima volta che ebbi contatti
Con ritraeva ciechi
Fu a proposito di ispezione presso l'istituzione per ciechi qui di Catania
Bene io allora mi sono a corto che invece io non sono istituto decenni mi sono accorto già da un'ora che i veri scelti non sono fra i non vedenti ma fai vedenti o almeno immediatamente da quelli che al momento erano preposti a quell'istituzione
Da allora la Regione è stata sempre vicino
Ai problemi dei non vedenti
Sarà sempre vicino e a finanziato sostenuto tutte le attività per quanto riguarda la formazione
Che cosa vi posso promettere proprio di recente l'assessore nostro ha proposto di recente nel senso di tre giorni fa
A
Proposto nuovamente un disegno di legge
Con cui veniva ripristinato lo stanziamento di sei miliardi e duecento milioni per l'istituto folle Salomone di Palermo che per lungaggine burocratiche aveva perduto il finanziamento per il riattamento dell'istituzione
Quest'anno nelle pieghe del bilancio della Regione che come sapete ha dei problemi gravissimi
Si sono trovati tutti i finanziamenti necessari per tutte le attività che l'assessorato
Sostiene a favore dei ciechi
E addirittura ci sono stati anche degli incrementi
Questo il merito è
Sia della Regione sia dei non vedenti che hanno saputo prospettare nelle dei posti e nei momenti più opportuno le loro esigenze
Per quanto riguarda la burocrazia regionale
Si stanno risolvendo taluni problemi che c'erano state che avevano rallentato determinata attività dalla Regione
Per il futuro vi possiamo garantire al nostro livello è sicuramente lo saprà anche a livello politico dal nome dall'assessore il pieno appoggio dell'istituzione regionale a tutte le attività di formazione promosse voluto dei ciechi grazie
Grazie dottore cappellani
Allora la dottoressa Di Carlo meno e la possiamo come Di Carlo Valenzi Java meno
Ma non ci riesce veramente
Per tentata vi saluto ma d'altra parte ci conosciamo tutti da un sacco di tempo perché ormai sono diventato un'istituzione di Faenza
E
Di fa molto piacere
Oggi poterli rivedere perché è la quarta volta che i centri servizio culturale di catene di Palermo organizzano manifestazioni insieme con l'Unione italiana ciechi
Questa prescindere dall'argomento del
Venne ecco dei convegni o delle manifestazioni che comunque siamo stati sempre molto interessanti
Significa una cosa molto importante
Almeno per me significa un accordo tra amministrati e amministratori tra braccio pubblico e i cittadini che in effetti usufruiscono di servizi sei come in questo caso i cittadini sono rappresentati da un'associazione talmente importante e basta come l'Unione italiana ciechi che appeso
Sì culturale che associativo che politica in tutta la nazione queste no ma non è non può essere che motivo di Argo io per noi che rappresentiamo i centri e per l'amministrazione regionale
Che li finanzia
Io dico trovo che ci sia una un motivo in questo Congo concordia di intenti tra i centri servizio culturale l'Unione italiana ciechi e cioè che la legge istitutiva dei centri servizio culturale è stata voluta anche dall'Unione italiana ciechi
Quindi che la base insieme con il legislatore ha voluto questa legge ed è per questo che penso che si riesca ad organizzare insieme
Tante cose ma soprattutto questo tipo di manifestazioni che rientrano ritengo nell'attività istituzionale del nostri centri che oltre a fornire servizi servizi non assistenza
Ai non vedenti servizi culturali ha anche il compito di migliorare i propri servizi e di promuovere altri servizi pubblici e di stimolare altri servizi pubblici
Proprio per un migliore un migliore servizio da rendere ai al ai non vedenti che in alcuni campi hanno bisogno di alcune particolari
Sostegni io richiamo sostegni perché non è e né assistenza e neanche altro ma è sostegno non tutte le persone sono in grado di raggiungere la cultura il sapere
Ma tutti noi sappiamo che la distinzione quello che ha portato l'uomo all'incivili vento è la sete di sapere la sete di conoscenza nei non vedenti questa sete di conoscenza è fortissima
E naturalmente lo Stato deve cercare di Poggi di porre a disposizione dei ragazzi degli adulti di tutti quanti che non hanno la possibilità di leggere e di scrivere
O comunque la ne hanno abbastanza limitata anche se adesso le tecnologie più moderne
Sono più consona e possono dare la possibilità di legge e di scriverne mi sta inventando tanto per fare un esempio mi sembra miracoloso che uno o non vedente scriva sotto dettatura in braille è una cosa in che incredibile
E noi con le con le con le barre Braille come poco che voi tutti conoscete con le stampanti uno non vedente può scrivere in tempo reale sembra il che in in nero quindi questa sete di conoscenza deve essere alimentata deve essere soddisfatta
E questa se riconosce naturalmente ce l'abbiamo tutti
Tutti quanti la conoscenza è una cosa importantissima è io ricordo un acciaio del mio paese che ha totalmente analfabeta
Però ovvero intelligente mano alfabeti attribuiva i suoi fallimenti commercio commerciale al fatto di non sapere leggere quindi avevo uno slogan tutto è facile basta legge perché lui si convinceva che le persone che sanno leggere e scrivere
Avessero delle opportunità in più rispetto all'UIC che usava la sua intelligenza ma non poté usare la parola lo scritto
Devo dichiarare lanciavano oltretutto
E mi ricordo un altro un altro contadino del mio Paese libiche era orgogliosa e felice d'avere dato l'opportunità al figlio di diventare all'entrata dice valuta che sapeva leggere lo scritto piccolo era un orgoglio per lui poter avere avere contribuito alla formazione di un individuo che avesse più conoscenze di Luís che le sapesse sfruttare
Penso che tutti voi forse qualcuno avrà visto simpaticissima commedia di Aristofane nuvole
E in cui c'era un contadino un ungulato anzi un bottegaio e qual è la risposta a qualsiasi sacrificio pur di insegnare al figlio
La parola il discorso buono o cattivo che sia non gli importava era un modo di difendersi lui voleva che suo figlio imparasse a parlare per avere un modo di difendersi ben poco qualora il modo che attivano i porta e quindi la parola e importante e la nostra regione si ferma si si si incentra sul verbo la seconda persona Santissima Trinità richiama verbo parola
E quindi le parole sono importanti e questo ci riconduce al tema del nostro combine
La parola a una suggestione incredibile una suggestione molto ma molto maggiore dell'immagine
Che l'immagine svanisce ma la parola reste oltretutto la parola ci ci porta a essere più attenti per percepire meglio quello che dice l'interlocutore mentre l'immagine un po'dispersivo
Come diceva poco fa mi pare del del dottore bianco il la radio ha formato una una generazione io per la mia età naturalmente on ricordi più lontani del dottore bianco mi consente di ricordare quando si ascoltava su dal dopoguerra durante la guerra una una trasmissione che nella sua sigla è stata ripresa da Giuliano Ferrara che era Radio Londra che con il suo caratteristico tambureggiante
David intanto notizie alle persone che avevano persone a carico di guerra ma soprattutto dava la dimensione che altrove
Ci fosse un modo fosse possibile esprimersi liberamente
Ed era questa credo la funzione più importante di quella trasmissione era dalla speranza italiani che ci fosse che ci potremo che ci poteva essere un giorno la possibilità di esprimersi liberamente attraverso l'erario
Questa possibilità credo che tutti i governi dovrebbero salvaguardarla stentatamente la possibilità di esprimersi attraverso i mezzi d'informazione che hanno un peso grossissimo sulla nostra vita è che la radio possa dare informazione dare cultura dare conoscenza su questo non credo che ci siano dubbi e ricordo anche oltre questa famosa epica trasmissioni io non seguivo le
Nel
Radiocronache sportive perché non ci capisco un tubo però ricordo che sì ero delle trasmissioni molto interessanti ne parlavo ieri sera a cena con qualche amico delle trasmissioni molto interessanti che riguardavano per esempio il teatro
Il teatro alla alla radio potete che era importante perché ci colmi costringeva la gente ad ascoltare mentre se noi da esso no chi se ne facciano molti trasmissioni teatrale voglio dire di prosa in televisione
Ma in quel modo entrava meglio si capiva meglio si assorbiva meglio io ragazzina ma Pirandello l'ho conosciuta attraverso le trasmissioni radiofoniche quando si facevano sì cicli addirittura di prosa
E e ricordo anche delle trasmissioni di musica classica di musica sinfonica
Di musica operistica
E anche trasmissioni di carattere leggero che però avevano un coinvolgimento di tutte le persone della famiglia del del vicinato degli amici
Ricorda una famosa dieci canzoni d'amore da salvare forse Angelino montante solo se la ricorda questa qua
Ma è in effetti un momento di aggregazione
Che io mi sembra che inveisce la televisione che attentissimi meriti per carità costringendo tutti a guardare quel quella quel quadrato luminoso
Impedisca la comunicazione tra le persone che ascoltano e che vedo impedisca la comunicazione il commento
La la dell'il confronto delle opinioni quindi ritengo che la radio naturalmente accanto alla televisione perché importante anche la televisione può dare un grossissimo contributo è un grosso contributo può darlo
Soprattutto alle persone che hanno bisogno come diceva i nostri nemici Castronovo il nostro per il nostro presidente non possono andare a comprare il giornale ogni mattina e a leggerlo
Queste persone abbiano bisogno di un informazione continua ma hanno anche bisogno non solo dell'informazione nazionale dell'informazione regionale ma dell'informazione proprio locale
E ed è importante sapere che ci sono tante radio locali che trasmettono per dare l'informazione addirittura locale capillare
Quindi mi ha fatto molto piacere che l'argomento di questo compito di questo seminario convegno come lo vogliamo chiamare sia questo che ha richiamato moltissimi relatori
E competentissimo illustri ma che proprio per il suo per la super l'argomento è interessante
è foriero di spero di
Una nuova in cura migliore ebbe ottima l'impostazione della RAI Italia ma una più profonda impostazione più vasta impostazione dei programmi
Che diano che diano spazio a tutti gli argomenti sia dell'informazione ma sia soprattutto bella conoscenza adesso si è fatto tardi così sospendiamo un pochettino e vi ringrazio dell'ascolto eviti evito vi auguro buon lavoro
Fama rivendicò il privilegio di ringraziare la dottoressa Di Carlo per questo intervento simpatico edotto nello stesso tempo ha ammesso insieme allegato infelice sintesi certe nostalgiche dei suini per i suoi ricordi certe intuizioni
Brillanti e tirando fuori un discorso apprezzabile
Anche nella sua sinteticità
Naturalmente noi e
Quando ha ricordato la l'origine dei centri ha detto che unione centro devono lavorare in sintonia siamo perfettamente d'accordo non ha mai non abbiamo mai pensato di fare diversamente
Se qualche volta succedono
Incomprensioni credo che il teste riguardino soprattutto le modalità attuativa i metodi di lavoro ma non hanno mai riguardato gli obiettivi da conseguire perché gli obiettivi
Sono recare servizi ai soci come tu giustamente sottolinearli
Non assistenza ma servizi ai soci
Oggi dobbiamo pretendere anche una qualità dei servizi adeguata ai tempi quindi siamo assolutamente in sintonia con la finalità dei centri servire cerchi naturalmente la sete di conoscenza è legata all'uomo c'è una strada finito e quindi come tale aspira ad ampliare le proprie sfere di conoscenza a aspira ad allargare i propri orizzonti ma questa sete di conoscenza e ancora più forte dei non vedenti che accanto agli ai limiti di tutti ne hanno altre e vogliono uscire dalla prigione di questi limiti e lo possono fare soltanto attraverso la cultura perché cultura significa anche via principale per l'integrazione sociale grazie costanza
Credo che ci sia un altro intervento prima che l'Assessore Ferré l'assessore Herrera un villino è pregato ma lo stesso alla solidarietà sociale del Comune di Bergamo si fanno parlare l'Assessore alla Solidarietà sociale
Chi non conosce l'assessore Ferrera un carissimo amico dell'Unione Italiana Ciechi mio di stato dirigente al buio figlio come consigliere delegato veramente nostro simbolo amico Ferrera
Deve fare un qualche cosa di più al Comune ma questo è un altro momento
Quale ringrazio ma dico già parlare il Sindaco amministrazioni voltando voglio dire che qua mi sento a casa mia nel senso che la cosa che mi manca di più da quando sono assessore servì sociale
Oltre lavora senza in famiglia anche la quella quotidiana presenza che avevo all'Unione Ileana cieche
La vicinanza con gli amici con l'avvocato l'astronomo e ed altri non vedente che incontravo giornalmente all'Unione ciechi
Devo ringraziare anche dalle scene perché il sindaco mi ha chiamato a far l'assessore non soltanto perché è esperto di problemi non ride quando lavora al tribunale minorenne ma anche perché ero provenivo da una realtà che università mi ha dato atto di conosce i problemi te deportato ad handicap in particolare dei non vedenti
Soltanto urna riflessione il Sindona dato o la delega otto dalla strada sede sociale ha delega per del Progetto perché dovevo solo ad handicap un progetto per anziani io dico che il
Molte cose sono state fatte per gli anziani e poco ancora molte cose stanno iniziando le posso dare delle gaffe ma quando un portatore di handicap e anziano dico che i problemi per sono maggiori e così per quando esso potrà dovrebbe Hopa è un non vedente
Molti un vi è un tasso di presenze fra i non vedenti della degli anziani e dobbiamo quindi riflettere su Bologna della comunicazione alla radio
Che se importante per fare conoscere la realtà quotidiane io ancora più importante e per l'anziano perdente di una società come quella di oggi e dove l'anziano viene espulso dalla famiglia
Maggiormente quando in questo stato in questo ordine sostanza e allora l'intervento delle amministrazioni deve essere più incisivo no e abbiamo organizzato da sembrare messe di agosto settembre un servizio di pronto intervento per gli anziani che rimanevano soli in casa se nel senso che un servizio in cui si l'anziano tutti gli anziani Catani e e restavano a casa abbandonate dal dalle famiglie che andavano fuori per le vacanze la possibilità di chiedere interventi di aiuto
Di pronto soccorso di pronto intervento anche nell'acquisto di medicinali da questo deve già alimentare
Sfidante costante tante altre cose
Dobbiamo lavorare di più credo per questo questi soggetti anziani che sono o orienti in grosse né solenne grosse difficoltà per evitare la che additive famiglie e la società di istituzioni Izzy negli istituti non abbiamo un grosso tasso un alto tasso di anziani
Portatore di handicap non vedente che vengono ricoverati negli su due del ricordo dobbiamo fare in modo di far di evitare che questo succeda
Ma a rimuoverlo lo sto problema agli anziani immaginato di rimanere sempre giovani non sempre gli altri ci riescono
L'assessore
Ha detto che
La presenza delle istituzioni essenziale io sottoscrivo in pieno
Lo ringrazio per questo suo intervento ora ci concediamo un quarto d'ora ma che sia un quarto d'ora in senso italico nomi in senso siciliano
Non facciamo come i parrocchiani è il parroco pamphlet fra un quarto d'ora saremmo qui è un momento pomeridiana mette il Polo ascesa rinvio mestieri da tempo mi creda mi creda hard ripetutamente che devo dire i nomi dei due prossimi relatori e sono sono padre Pasquale Borgomeo chi non conosce padre Pasquale Borgomeo che equipaggia voglio solo dell'applauso
Che vi parlerà la Radio Vaticana in Italia del mondo mi sono documentato anche sui titoli e poi c'è Mario Mazzei però vicepresidente dell'Istituto romagnole che li parlerà i cechi la radio e la minorazione visiva quindi due grossi temi che sicuramente sono etica l'anno la la il nostro interesse un quarto d'ora è che sia un quarto d'ora grazie abbastanza
Dopo un quarto d'ora e non Totti solo qui tuttavia abbiamo urgenza naturalmente vale per quelli che non ci sono abbiamo urgenza di riprendere i nostri lavori altrimenti ci salta tutto l'organigramma
Prima di dare la parola ai relatori previsti dal programma
Qui è gradito comunicare che è qui fra noi Emanuela Fal certe
Che a tempo debito ci darà le sue istruzioni per l'uso
E poi abbiamo
Abbiamo qui e rappresentanza
Del ministro Guidi che per impegni assunti e non ha potuto presenziare questo nostro convegno seminario Elisabetta Monti che porterà il saluto hanno
Vediamo un po'più vicino a me
Calma calma calma
Quotate
La reazione interdetta Montini
Volevo panini presente innanzitutto che sarà tutta dedicata perché anche quando il ministero non è presente vuole comunque delle registrazioni in modo da poter essere almeno in parte è presente
Stiamo lavorando soprattutto con le associazioni stiamo cercando di costruire qualcosa insieme e qualcosa di piccolo è già nata è nato l'osservatorio sei delitti venendo in piazza
Ed è nato lo sportello del cittadino niente attivata non sa vent'anni siete a conoscenza
Io vorrei rendere di qualcosa per lo sportello del cittadino per farmi capire un po'ordine all'importanza di questo servizio
Che è stata attuata per la prima volta nel ministero della famiglia della solidarietà sociale
Per la famiglia e la solidarietà sociale onorevole Antonio Guidi compra abbellimento del ventuno settembre ha predisposto l'istituzione del servizio sportello per il cittadino e relazioni con il pubblico
L'attività dell'ufficio si estrinseca nel fornire informazioni di carattere generale e dettagliata in relazione alle funzioni di studio
Coordinamento di indirizzo e di promozione di iniziative attribuite dalle vigenti disposizioni al dipartimento per la famiglia e la solidarietà sociale concernenti le problematiche ad esso collegate
Questo servizio dove partecipano anche e soprattutto gli utenti
Prima bisogna chiarire quesiti legati cabina indicando le vie da seguire al fine di ottenere il riconoscimento dei diritti sentiti dalla Costituzione egli ha oggetto di attenzione
Da parte di apposite lenti degli organi nazionali
Si può affermare che il vitellino viene messa a conoscenza anche di tutte quelle notizie utili in ordine di iniziative legislative societarie nonché alle attività di coordinamento con le altre istituzioni pubbliche
Quindi cogliendo i centri specialistici e di accoglienza volontariato eccetera
Investendo le seguenti competenze famiglia minori anziani disabili volontariato emigrazione e tossicodipendenze quest'ultima definita oggi da un altro servizio denominato Bergamo Catella
Questo ufficio informazioni Milan quindi a garantire l'effettivo accesso di tutti i cittadini e i servizi stessi siano mezzi e persone fisiche o giuridiche cercando di renderli partecipi in prima persona nell'evolversi delle normative
Questa era quello che praticamente svolge il servizio di questo tipo in tenda
Io posso solo dire di oltre a questo sentiamo la collaborazione di tutte le associazioni lavori ed abbiamo già incontrata più di una volta
Aiutateci a mandarlo anche amante
Grazie rispetto a Monti per questa sua comunicazione evidentemente il ministro si fa ben rappresentare io ho il dovere di dire che il ministro si sta occupando attivamente
In questa fase dei problemi dell'handicap per sua dichiarazione
C'è stato un momento in cui ha privilegiato gli altri Gasperetti del suo ministero la tossicodipendenza la famiglia immigrati e così via lo ha dichiarato lo ha fatto
Per
Far sì che non si pensasse che un ministro handicappato si occupasse solo degli handicappati ma da quando ha cominciato assentire un po'di mugugni si occupa attivamente del nostro problema io ho avuto già occasione
Di dire che anche quando non se ne occupava se n'è occupato in maniera incisiva è determinante perché dobbiamo Allulli
Un intervento determinante se siamo riusciti a conservare l'indennità di accompagnamento al ministro Guidi s'è fatto carico di una relazione
Gli uomini per natura sono portati ai dividendi ad evidenziare sembra una cosa negativa a me piace guardare anche alla parte piena del bicchiere mezzo vuoto
Quindi
Ci ha dato comunicazione di questa iniziativa dello sportello per i cittadini dell'Osservatorio per la comunicazione chiaro che sono iniziative civili che non possono che avere diciamo il nostro apprezzamento
Anche se urgono problemi più gravi Elisabetta Monte Rosa c'è bisogno di più sorte nella finanziaria invece ce ne sono pochi per i problemi dell'istruzione per i problemi del lavoro ma solo sicuro che il ministro rappresenta la bene i nostri interessi
Ora dobbiamo passare alla seconda parte di questa giornata dalla parte del relazioni doveva coordinare questo momento il dottor Ciani Ciancio
Direttore editore dalla dalla Sicilia
E vicepresidente dell'ANSA non è ancora arrivato quando arriverà e se arriverà sarò felice di cede il microfono ma d'altra parte il lavoro che ho non è molto difficile perché devo presentarmi
Padre Pasquale Borromeo chi non lo conosce direttore dalla Radio Vaticana
Ho avuto il piacere di conoscere qualche giorno fa il fratello che è vicepresidente del comitato
Per la per l'imprenditoria il i giovani perché stanno applicando la legge quarantaquattro
Un altro fratello direttore del popolo io credo che se affidassimo una parte del governo a queste persone tanti problemi degli embarghi sarebbero risolti
Pasquale Borgomeo quando ha condotto prima pagina è diventato ancora più noto di quanto non lo fosse io ho avuto già il piacere di incontrarlo altre volte sono stato ospite a Radio Vaticana sempre ospite gradito a quanto mi è sembrato di capire e quindi perbene per tanti altri amici era personaggio noto ma poi abbiamo avuto tutti apre ha modo di apprezzare la lo Strehler la grande lucidità con la quale ha condotto quella trasmissione che non è facile quindi adesso
Veramente lo debbo spendere una nessun'altra parola ne voglio spendere uno invece Cicero pro domo ma esordire
Parlando qui di comunicazione di radio ciechi
Direttore perché non diamo uno spazietto fisso alla ogni settimana un quarto d'ora mica tanto di più quarto d'ora sedici minuti faccia lei per i problemi dell'Unione Italiana Ciechi fosse vuole anche da potenti che ha più in generale c'è uno spazio un po'sistematico organico e ho mangiato la mia provocazione
A lei la parola
Beh comincerei col dire che non è una cattiva idea
Quella che il presidente propone
Presidente che deve aver capito bene quando è venuta la Radio Vaticana inviasse un ospite gradito perché proprio in questi ultimi tempi si può dire abbiamo avuto l'occasione e anche rivela gioia di fare qualche cosa
Per i nostri ascoltatori cioè per aumentare la coscienza dei nostri ascoltatori della esistenza
Dei ciechi
E anche di tutte le loro ricchezze che sono insospettate mi riferisco al seminari che abbiamo avuto a Palazzo piglio di Radio Vaticana
Per un gruppo dei ciechi che gira le varie città del mondo visitando né i Musei con le mani c'erano giapponesi c'era il nostro vicepresidente quel giorno
E altre nostre piccole partecipazioni o contributi vedete mentre io vi parlo c'è un gruppo di Cecchi che nell'anno della famiglia viene ricevuto dal Papa hanno fatto una tre giorni a Roma
E domani al Divino Amore avranno dei cori una veglia serale con dei colori diretti da suor Dolores Aguirre che ancora una volta uno
Un membro diciamo abbastanza importante dallo staff di radio vaticana ai servizi musicali liturgici poi c'è qui padre Giorgianni siamo stati invitati in due
E abbiamo pensato che la Radio Vaticana sarebbe stata meglio rappresentata da padre Giorgianni che dirige orizzonti cristiani
E che seguirà tutto nel vostro convegno da me che invece faccio solo questa incursione
Però con molto piacere
Io vorrei dare per cominciare prima di parlare della Radio Vaticana perché mi è stato assegnato questo compito
Di corredare una bella notizia
Che cioè la radio non è morta guardate che ogni tanto la danno moribonda
A ogni nuova
Diciamo tecnologia che potenzia altre possibilità soprattutto quella della televisione
Nasce una specie di canto funebre
Sulla radio ecco la radio non è morta anzi direi che ha una vitalità ancora maggiore tutti noi che siamo in questo settore abbiamo potuto seguire il suo modo di reagire positivamente alla sfida che le veniva portato dalla televisione
Cioè una volta che la televisione ha preso il campo in maniera qualche volta anche prepotente la radio ha capito di più dove stavano le sue specifiche
Le sue possibilità e quelle a di più sfruttato affondo e si è diciamo irrobustita e rinvigorita poi c'è un altro esempio proprio nostro italiano
Che prova a contrario dire io qual è la vitalità della radio
Ed è un esempio che io ho portato in incontri internazionali quando si ci si è trovati a discutere sui problemi della radio alla televisione eccetera
Noi siamo stati in Italia sottoposti a una cura di massacro sistematico dalla radio a partire da quella famosa sentenza
Sulla libertà di espressione che ha liberalizzato
Certamente l'espressione radiotelevisiva ma non ha fatto seguire nessuna regolamentazione ancora di questi giorni stiamo vedendo che cosa si dice sulla legge Mammì che quella sarebbe stata quella sarebbe stata
Una regolamentazione del campo radiotelevisivo bene
Noi in Italia contate dal settanta quattro adesso vent'anni
Siamo stati sottoposti a un massacro della radio consistente in un caos e un'anarchia assoluta dell'uso delle frequenze
Chiunque di noi che attraversa una città in macchina ancora adesso prendersi conto di che cosa è diventato l'uso di questo bene comune essenziale prezioso che lettere
Ecco e nonostante questo
La radio ancora vive io dico qualunque altra possibilità o medium sottoposto a questa diciamo questo trattamento sarebbe da tempo Stato abbandonato
Nonostante il caos che ancora permane
Vi dirò che la stessa Radio Vaticana che ha nella banda della modulazione di frequenza quattro frequenze
Assegnate le da organi internazionali a cui aderiscono tutti i Paesi compresa l'Italia
Si è vista
Interferire e disturbare
Per anni
Su Roma
è l'unica misura che ha potuto prendere è stata quella di aumentare smisurata mente la forza del suo segnale per fare pulizia a destra e a sinistra nella banda
E vi dirò che c'è stato un momento
Poco onorevole anche per il nostro Paese nel quale
Anni fa
Esponenti
Dirigenti del ministero delle Poste e telecomunicazioni sono venute a pregare la Radio Vaticana
Di non passare sulle frequenze che l'Unione internazionale di telecomunicazioni aveva assegnato a questa radio internazionale in modulazione di frequenza per non disturbare e non di Rocchi
Una radio che stava lavorando da tempo sulle frequenze assegnate alla Radio Vaticana
Per non avere loro fastidi
I fastidi li abbiamo avuti noi perché essendo passati in nome della legalità sulle frequenze che ci erano assegnate quindi mettendoci noi nella regola
Noi abbiamo subito anche qualche piccolo attentato non solo propende proprio proteste anche qualche attentato e abbiamo subito una campagna nella quale si diceva che lo strapotere del Vaticano
Per ragioni politiche andava ad occupare la frequenza di un forza politica che non vogliono minare ma avevo detto anche immaginare quindi voglio dire queste il trattamento al quale nel nostro Paese
Il quale si è abituato da tempo al caos
E diciamo i nostri colleghi europei sono meravigliati di vedere con quanta diciamo flessibilità ma per non dire un'altra parola noi ci adattiamo a tutto ecco nonostante questo la radio e viva e vegeta e va avanti e si afferma
E da dei punti in tanti campi sui quali adesso non voglio ritornare perché non è il mio argomento questa è una bella notizia per coloro che non vedono
Perché la radio è un mezzo straordinario detto questo io torno al mio argomento e cercò di essere se possibile
Un po'più succinto
Di quanto la mezz'oretta che mi spettava mi consentirebbe e
Accenno ad alcuni punti primo
La storia della Radio Vaticana si può sintetizzare
In un primo periodo pionieristico guardate che Radio Vaticana trasmette da sessantatré anni
Ed è e come Radio internazionale è la prima del mondo precede la BBC non tutti lo sanno noi procediamo la BBC di un anno
Mi potrete dire è ovvio perché non poteva nascere una radio della Santa Sede se non internazionale
La Santa Sede non ha territorio praticamente si potrebbe servire con mia dico qualche volta con un megafono non c'è bisogno di una stazione radio
Dunque è nata come radio internazionale sessantatré anni fa ed è stata fisicamente costruita da Marconi che era membro dell'Accademia Pontificia Accademia delle Scienze
In collaborazione con il presidente di questa Accademia della scienza che all'epoca era il padre Gian Franceschi un gesuita e questa è la ragione per cui ancora oggi almeno storicamente la Radio Vaticana è affidata alla Compagnia di Gesù
Pio un decimo è il pioniere perché quando io vedo altri campi della comunicazione sociale in cui la Chiesa la Chiesa cattolica parlo non è stata così tempestiva e ha accumulato certi ritardi
Per nel campo della radio vi devo dire è un'eccezione
Perché quest'uomo ebbe l'intuizione di che cosa poteva essere la radio per il ministero
Della Chiesa nel mondo
E quindi noi già nel mille novecentotrentuno
Avevamo l'inaugurazione alla Radio Vaticana
E fu ascoltata non era un pio desiderio una volta tanto
Quella prima trasmissione di inaugurazione della Radio Vaticana fu ascoltata dappertutto lì dove
C'erano ricevitori d'onda corta noi conserviamo ancora alla Radio Vaticana dei volumi di ritagli di giornali degli Stati Uniti
Nei quali sì racconta questa cosa straordinaria di gente che si era addirittura raccolta anche in chiesa con un apparecchio radio per sentire la voce di più un decimo che in latino inaugurava la Radio Vaticana quindi
C'è stato un periodo pionieristico poi c'è stato un periodo altamente umanitaria della Radio Vaticana durante la guerra
Cioè durante la guerra la Radio Vaticana in grandissima parte ha consacrato alle sue trasmissioni sulle antenne ai messaggi per il ritrovamento di dispersi e per mettere in comunicazione prigionieri di guerra con le famiglie
E sono stati trasmessi un milione duecentocinquanta mila
Appelli
Poi è venuta la guerra fredda
E lì si è sviluppato tutto il settore delle lingue per il centro per l'Est dell'Europa che ancora oggi sono quindici la radio vaticana usa ancora oggi quindici lingue solo per il centro nell'Est dell'Europa
E invece su trentaquattro
Poi è finita la guerra
Fredda
E noi
Pensiamo che forse fra i tanti elementi che hanno contribuito al crollo
Di un impero che sembrava votato a durare mille anni ci sia stato anche questo lavoro quotidiano continuo di decenni da parte di una radio la quale non faceva
Attività politica non istigava alla ribellione ma faceva impositivo qualche cosa di molto importante manteneva quelle che si potrebbero di chiamare la resistenza morale spirituale e anche culturale
Di popoli ai quali si cercava di imporre non solo un credo ideologico ma anche una cultura Massi ficcante addirittura una lingua
Quindi il numero delle lingue dalla Radio Vaticana in questi Paesi era anche
Un aiuto a preservare le ricchezze culturali di Paesi che quando l'impero si è sfaldato come avete visto hanno subito subito ricostituito la loro identità non solo politica ma anche culturale
Poi è finita
Sono caduti i muri
Ci troviamo in questo che sembra essere il Periodo del mercato
è arrivato un mantello nuovo
Detto il mercato
E in una certa misura anche la Radio Vaticana dovuto entrare in competizione cioè in concorrenza con prodotti che venivano offerti al di fuori di un periodo di emergenza in altre parole
Noi qualunque cosa facessimo da un punto di vista anche di qualità il solo fatto di farci ascoltare e dire
Delle cose che queste persone che erano sotto un regime totalitario non poteva non è dire né ascoltare beh questo essendo una situazione di emergenza ci rendeva preziosi comunque
E anche queste famose onde corte che bisogna stare apprendere attentamente e con degli apparecchi diciamo un po'sofisticati beh questo non creava un problema oggi si
Perché il mercato offre messaggi il mercato in un certo senso voglio dire son caduto e barriere è aperto e allora la Radio Vaticana
Ha cominciato anch'essa sia nella tecnologia sia nella programmazione a far fronte a questa nuova situazione e credo che ne parlerò un momento dopo nelle nostre prospettive questo vedete molto sommariamente alla storia la natura adesso dalla Radio Vaticana perché esiste la Radio Vaticana
è che lo dirò in poche parole la Radio Vaticana esiste come strumento del ministero spesso del Papa
Che di evangelizzazione di annuncio al mondo di una verità e anche di governo nel senso più alto cioè pastorale
Della Chiesa
In altre parole la Radio Vaticana e non solo ma anche grande parte una specie di altoparlante che da alla voce del Papa risalto interpretazione spiegazione eccetera
E contribuisce in questo modo anche alla unità
Della chiesa stesse che un valore come voi sapete non politico ma vitale
L'unità della Chiesa appartiene alla sua stessa vitalità
E questo il Papa l'ha riconosciuto lui stesso quindi non me lo sto inventando perché ultimamente
Nel sessantesimo anniversario dalla Radio Vaticana venendo a visitare il centro trasmittente che ne abbiamo a venti chilometri da Roma
Disse testualmente voi che siete così strettamente associati al ministero
E trino cioè al ministero Di Pietro e del successore di Pietro
Sempre molto velocemente che cosa fa una radio allora essendo questa la sua finalità
E la sua natura
Beh intanto direi che è una radio sì e non è la scoperta dell'acqua calda perché molte volte per pregiudizio si pensa che una radio che ha una finalità spirituale di questo genere non debba essere necessariamente una radio come le altre
Invece è una radio come le altre a tutti gli effetti
Allora cosa fa una radio quali sono i tre campi classici del suo servizio per l'informazione
La cultura l'intrattenimento
Allora
Con una
Diciamo parte modesta dedicata all'intrattenimento
Cosa che però e comune a tutte le radio internazionali
Noi facciamo praticamente le tre cose abbiamo una informazione
Abbiamo programmi culturali e abbiamo anche programmi di intrattenimento
Per quello che riguarda la musica per esempio siccome una musica di buona qualità non si può offrire all'ascoltatore se non in modulazione di frequenza e in stereo famiglia
Ecco noi su un'area locale che però può raggiungere almeno quattro milioni di ascoltatori cioè sull'area romana abbiamo un programma di musica di buona qualità
Ogni genere di musica in stereofonia e vi dirò che in Italia pochi sanno che la Radio Vaticana
E a e andata in onda con musica stereo fonica molto prima della RAI
La quale a quel tempo era una cosa un po'più seria
Proprio seppur professionale di adesso
E mi ricordo benissimo che quando noi già eravamo partiti con la stereofonia ancora la RAI trasmetteva dei programmi in stereofonia però diceva sperimentale la chiamava sperimentale
Così pure siamo stati i primi a usare il comparto X in trasmissione voglio dire rispetto alla RAI cioè in una certa maniera essendo più piccoli e più flessibili abbiamo in tecnologia tentato più velocemente soluzioni e non mi starò a parlare di quelle delle alte frequenze cioè quella della discordia la diffusione dei programmi in cui varrebbe la pena per chi è interessato a andare a vedere il centro trasmittente che ne abbiamo
Il quale e uno di quelli che al mondo a le più grandi antenne rotanti significa cioè delle colonne di acciaio una è alta centosette metri
Che sostengono delle cortine di antenne e che ruotano su una rotaia
In maniera da poter servire tutte le direzioni quindi voi poteva dire quattrocentottanta tonnellate di acciaio che sono poggiate su carrelli rotaie che devono resistere
Mettendosi un po'avvento fino a centotrenta chilometri all'ora ecco questo per dirvi un po'che cosa importa quando uno ha grandi ambizioni
E pochi soldi
Perché la soluzione dell'antenna rotante una soluzione dica intelligente però di economia
Non potendo disporre di troppi impianti fissi
Si opta per un sistema che è abbastanza spericolato specialmente se uno è tra i primi a realizzarlo ma che però poi ha un vantaggio anche economico nel senso che più flessibile
Bene questo per quello che riguarda la nostra programmazione e i nostri programmi
Voi qualche volta potreste immaginare che ne facciamo esclusivamente dei programmi religiosi
Io dirò che è vero e non è vero
Cioè non è vero nel senso che quello che noi trasmettiamo è programma religioso non è vero perché possiamo avere come diceva adesso musica stereo fonica o informazione politica generale culturale
Quello che religioso sempre nella nostra programmazione e l'ispirazione e l'intento
Quando noi facciamo informazione sugli avvenimenti del mondo
Quello che a noi interessa per dare importanza anche agli avvenimenti sono i destini dell'uomo
Sono le grandi cause dell'uomo sono le cause della giustizia le cause della pace le causa dei valori etici ecco poi molte altre cose che invece possono essere molto interessanti ad altri livelli
Per noi sono di minore importanza anche perché ci sforziamo di avere uno sguardo più universale
Accanto a questi diciamo compiti che ne abbiamo di programmazione di trasmissione radio poi abbiamo altri compiti che sono diciamo
Non meno importanti anche se non radiofonici e sono questi
Voi sapete che in questo momento si sono moltiplicate nel mondo delle radio locali
Anche cattoliche
E allora tutte queste radio che nascono in varie parti d'Europa e del mondo guardano alla Radio Vaticana
Come se fosse la casa madre di tutte le radio
Perché perché suppongono che ne abbiamo fatto un'esperienza in ormai in sessantatré anni di attività
Che può essere preziosa per loro
E quindi uno dei compiti della Radio Vaticana e di a vere contatti di consulenza di scambio e addirittura di alimentazione di programmi con tutte queste radio cattoliche che ci sono nel mondo
Naturalmente farlo prima soprattutto quello di collegarsi era estremamente costoso è complicato perché richiedeva collegamenti per Circuiti internazionali Capri
Adesso
Grazie al satellite
Questo è diventato molto più facile
E non per niente già da due anni quando i novantacinque iniziamo il terzo anno
La radio vaticana sta trasmettendo tutti i giorni su tutta l'Europa e il bacino del Mediterraneo
Programmi in venti lingue
Che vengono captati con antenne paraboliche
Da Lisbona a Kiev
Ciascuno per le lingue di suo interesse captate da stazioni locali e ritrasmessa
Questa volta grazie a Dio su frequenze popolari come la FM e non più sua onda corta come noi continuiamo a fare
Quindi in questo momento vi dovete immaginare che in Europa c'è una doppia copertura
Da parte della Radio Vaticana
Una con onde Hertziana e come si dice cioè quelle tradizionali corte e anche medie la sera soprattutto e anche FM come le ho detto in una zona più locale simultaneamente gli stessi programmi vengono irradiati
Da satellite
E messi a disposizione sia di un ascoltatore privato ce ne sono pochi ma ce ne sono specialmente in Germania Regno Unito i quali già hanno molti ascoltatori che si sono attrezzati comparabile per ricevere i programmi televisivi
E che utilizzano le sotto portanti audio di questi programmi
Per captare programmi radio
Quindi una persona che ha fatto una spessa per captare programmi televisivi
Si accorge che può anche ricevere programmi radio non solo quella di vaticana ma di tante altre radio utilizzando gli stessi le stesse parabole e aggiungendo solamente un decoder un decodificatore per
I segnali audio
Questo per noi
Sta costituendo una vera moltiplicazione dell'ascolto
Anche qui in Italia molte stazioni cattoliche e non cattoliche perché ne abbiamo moltissimi per dir così
I gruppi che si interessano per esempio alla nostra informazione internazionale
La quale vi dirò è fatta sulla base della utilizzazione di circa dodici diverse fonti agenzie internazionali più altri canali più esclusivi che sono quelli che appartengono per esempio la diplomazia vaticana o alle centrali le case
Generalizia degli ordini religiosi immaginate che in Rete anche di corrispondenti naturali hanno queste case specialmente per i visionari sparsi nel mondo ecco
Questo può interessare anche una stazione non cattolica e ne abbiamo molte radio che riprendano il nostro segnale facciamo con loro un contratto nel quale chiediamo alcune garanzie
Che non venga messa pubblicità eccetera eccetera che non venga distorto diciamo mutilato il teste ma sono cose ovvia questa ecco questo sta permettendo prima di tutto in Francia dove i cattolici sono organizzati meglio Dinoi in Italia dobbiamo dire sono partiti molto dopo
Perché il nostro caos come ho detto permetteva almeno di prendere delle iniziative no
Come chiesa cattolica invece i francesi sono partiti dopo ma si sono organizzati meglio ed hanno una Rete
Di radio cattoliche su tutta la Francia collegata a sua volta via satellite sono collegate tra di loro via satellite quindi noi servendo un punto centrale riusciamo a servire tutta una rete di stazioni
Questo fa sì che le persone che ascoltavano queste radio sui loro programmi ricevano anche programmi di Radio Vaticana
Che in Italia
Vi devo dire che la Rete più vasta e quella di Radio Maria
La quale se qualcuno di voi si trova ad ascoltare qualche volta
Vi darà anche se in differita questa è una loro scelta
Programmi informativi di Radio Vaticana ecco
Poi ci sono anche altre radio che non appartengono a questa rete di Radio Maria che ritrasmettere
La stessa cosa sta succedendo dopo dunque può nascere cioè dovunque una legislazione permette la nascita di radio locali sta succedendo in Polonia
Sta succedendo anche in Ucraina
Abbiamo anche in Croazia eccetera eccetera oltre le stazioni di servizio pubblico voglio dire radio dello Stato
Che ritrasmettere anche se i programmi di Radio Vaticana questo succede tutti i giorni in Polonia e voi direte grazie
è con un Papa polacco i polacchi sono interessati ad avere informazione di Radio Vaticana sì però succede anche in Slovacchia e succede anche li dovreste meravigliare in Albania
Dove la popolazione al settanta per cento è musulmana
Quindi voglio dire
Il prestigio e l'utilità di Radio Vaticana non è a esclusivo uso dei cattolici che ci credano
Ecco può essere utilizzata anche da persone che trovano utile proficuo ascoltare una radio internazionale di un buon livello professionale e questo è molto importante perché vedete la radio
E di sua natura universale
Voi sapete quando parlate da dove parte il vostro messaggio
Voi non sapete mai dove arriva e siccome la radio non si ascolta in un gruppo in una famiglia o così in un comitato ma è per sua natura il mezzo più intime più confidenziale che esiste
Un messaggio di Radio Vaticana può arrivare e trovare un notevole interesse e accoglimento anche in persone che ufficialmente combattono l'ispirazione che Radio Vaticana diciamo fa sua
E che forse non o sarebbero confessare ad altri che ascoltano i suoi programmi se non sono magari quelli di musica ecco questo e per dire che un mezzo come la radio a
La possibilità la leggerezza la facilità di arrivare veramente dappertutto è un mezzo povero
Sì che è un mezzo povero non costa molto rispetto a quello che posto la televisione produrre messaggi radiofonici
Basta a vera delle persone che sappiano esprimersi che abbiano una forte passione e anche una lucida intelligenza immediatamente nasce il personaggio radiofonico invece per la televisione
Ci vogliono altre cose e non sempre le migliori
Purtroppo questa è quella che noi constatiamo
Cioè per avere successo in televisione ci vogliono delle cose che non è facile a vere ma che non sono però necessariamente le più diciamo valide da un punto di vista di valori umani voglio dire
La radio a questa possibilità e grazie a Dio costa meno della televisione non è obbligata a fare spettacolo perché il suo intrattenimento può essere in gran parte musica
Quando fa musica e musica
E io glielo dico spesso anche parlando che i miei amici non vedenti Vito
Anche per la musica quando uno si concentra in genere chiude gli occhi
Raccogliersi
Per la musica o per un messaggio diciamo intimo spirituale quando uno prega ecco quando la persona
Raggiunge una concentrazione di se stesse la più alta in genere chiude gli occhi
E nella nostra diciamo al nostro immaginario il raccoglimento attraverso un chiudere gli occhi
La radio nella musica continua a essere il mezzo del linguaggio musicale perché quando un concerto deve andare in televisione
Ecco allora di fatto da un punto di vista musicale la televisione non guadagna niente e non sempre la qualità voglio dire raggiungibile da apparecchi sofisticati di radio e simile ma soprattutto direi dovendo fare lo spettacolo ecco dovendo fare lo spettacolo anche di una musica estremamente austera
Che cosa mi deve mostrare non quello che chi va al concerto vede cioè ecco degli orchestrali o un coro no deve giocare
Deve trovare mi deve far venire un dettaglio Laurentino di una violinista oppure eccetera questo rispetto e spettacolo queste spettacolo
Ma rispetto alla fruizione della musica e quindi alla purezza del messaggio musicale questa si chiama distrazione
Ed è direi la dialettica continua che c'è tra radio e televisione ed è la ricchezza della radio proprio questa sua povertà
E direi per voi per coloro tra di voi che non vedano bene io penso che la radio riservi una possibilità di penetrazione che non è data a quelli che hanno gli occhi per vedere ma anche per distrarre
E finalmente chiuderò su qualche prospettiva della Radio Vaticana
Noi attraverso questa diffusione diciamo via satellite ci accorgiamo che non siamo più limitati dai tempi
Delle frequenze classiche cioè in altre parole fino adesso tutti quelli che hanno trasmesso per l'estero come si dice dovevano avere delle frequenze che dopo potevano usare e che non dovevano essere usato da altri cioè lo spettro
Delle frequenze le onde
Era ed è limitato
E quindi la Radio Vaticana pur essendo un piccolo Stato riconosciuta a livello internazionale per le sue finalità diciamo morali spirituali a ottenuto
A suo tempo un certo numero di frequenze soprattutto di onda corta l'onda corte quella che va lontano
E quella che
Ve lo devo dire perché per noi è una consolazione e quella che ancora oggi permette di predicare cioè di annunciare il Cristo e il Vangelo a persone che non hanno mai sentito
E di farne dei cristiani come ci è stato testimoniato ultimamente dai vescovi del Vietnam i quali chiamano i cristiani delle montagne
Questi i vietnamiti che loro non hanno mai visto
Perché voi sapete che diciamo la Chiesa con tutte le limitazioni che subisce oggi in Vietnam a stento riesce a essere presente nei centri urbani ma certamente non avere libertà di movimento e andare a fare evangelizzazione nei posti diciamo più lontani
Però ci sono delle persone con cui loro poi hanno avuto una volta o l'altro contatto che hanno sentito parlare
Di Gesù Cristo attraverso la Radio Vaticana e attraverso un altra radio che diciamo in collaborazione con noi che si chiama Radio Veritas ed è una radio cattolica che trasmette da Manila nelle Filippine
Però voi capite da Manila
A Saigon qua UE
Molto più vicino che da Roma
Per dire dove arrivano le onde corte e dove delle persone anche non ricche
Sì ma uniscono di una radio ad onde corte come di un bene necessario per uscire diciamo da questa chiusura in cui sono messi quindi noi abbiamo ancora oggi in pieno secolo anzi alle soglie del ventunesimo secolo del terzo millennio
La constatazione che questi onde corte arrivano a portare un messaggio di speranza di salvezza e anche di dignità umana a quelli che i vescovi né te né mi richiama i cristiani delle montagne
è una cosa straordinaria ma nonostante questo vi dicevo prima le onde corte ci hanno sempre limitato anche perché voi potete fare una trasmissione con le onde corte in una direzione
Non potete farla diciamo dappertutto invece l'uso del satellite come vi dicevo prima permette di portare a destinazione
Tutti i programmi parliamo adesso per esempio dell'Europa lo stesso potrei dire per l'America latina tutti i programmi in tutte le lingue in tutti i punti
Voglio dire che a cosa serve lo dico subito
Se noi abbiamo per esempio con la mobilità e con le migrazioni
Di cui il mondo moderno diciamo il testimone nel verbale se ne abbiamo delle minoranze dei gruppi linguistici e culturali per esempio le nostre grandi metropoli
Parigi
Parigi sono moltissimi voglio dire
Decine di migliaia di persone che parlano l'arabo che sono venuto dal Maghreb per esempio
Se è una radio cattolica
Vuole fare un programma per questa minoranza
E non ha i mezzi per farlo può captare il programma arabo della Radio Vaticana a Parigi
R. ridistribuirle in modulazione di frequenza per quella Gruppa stessa cosa può fare sono dei polacchi o degli ungheresi eccetera
Questo è veramente sembra un sogno ma quella universalità che noi ricerchiamo per nostro ideale per nostra natura ci viene in un certo senso offerta dalla possibilità di distribuire via satellite su un'area molto vasta con caratteristiche molto buone di qualità e anche dulcis in fundo a basso prezzo
Perché perché mandare un segnale su un satellite e farlo ridiscendere richiede naturalmente voi pagate l'occupazione è come un fitto di questo canale satellitare
Ma voi risparmiate le migliaia e le migliaia di Watts necessari per far andare avanti un trasmettitore
Un trasmettitore bionda corto della Radio Vaticana di cinquecento kilowatt
Che per fare dei programmi di cui ho detto io prima verso il Vietnam ci vogliono tre trasmettitori con tre diverse frequenze per un totale di mille duecentocinquanta kw significa un milione e duecentocinquanta mila Watts
Tutto questo costa la bella cifra di circa centottanta duecento mila lire allora di sola elettricità
Voi capite che sono diciamo delle somme moltiplicate per dieci ore per trecentosessantacinque giorni cerchi e cosa
Io so solo come direttore della radio che per il novantacinque nel nostro bilancio ci sono ancora
Due miliardi e duecentosei milioni di energia elettrica
Guardate che razza di diciamo di di grandezza ecco mentre invece il satellite qui alla grande possibilità offerto alla nuova tecnologia
Vita l'occupazione di ore pari al funzionamento dei nostri trasmettitori per un prezzo molto inferiore
Il consumo di energia e bassissimo e anche più ecologico eccetera eccetera quindi abbiamo prospettive molto incoraggianti in radio è in pratica internazionale
E questo credo io concludo che vi proverà ancora con un altro elemento quanto sia viva e vitale per nostra il vostro fortuna la radio
Grazie a padre Pasquale Borgomeo
Senza invece risultato una relazione e lucida organica
Sistematica un commento completo porterebbe via molto tempo ma come non sottolineare la visione planetaria alla quale ci ha richiamato questa questo rilievo dato ai valori universali delle che lo ha definito i destini del mondo naturalmente i più deboli fra i più deboli i cechi sono molto interessati
Alla cultura dei destini del mondo alla cultura dei grandi valori perché soltanto attraverso l'acquisizione dei grandi valori l'uomo può sconfiggere l'egoismo e può aprirsi alla solidarietà i della Radio Vaticana è uno strumento per fare avanzare la civiltà la civiltà dell'uomo e vorrei sottolineare che padre Borgomeo quando ha parlato delle difficoltà
Della Radio Vaticana per la invasione delle terre da parte dalle dalle radio private ha detto che Radio Vaticana alzato il suo segnale cioè non ha porto l'altra guancia
No
A dato uno scappellotto a quelli che cercavano di aggredendola ebbene i ciechi italiane
Penso che faranno la stessa cosa contro coloro che proporranno una cultura dell'egoismo una cultura che segna la morte della solidarietà grazie il padre Pasquale Borgomeo
No io ho il gradito compito di annunciarvi che il mio compito di coordinatori in questa fase ero sostituto del prolungato dal dottor Ciancio e finito perché è arrivato il noto giornalista Toni serbo che coordinerà al posto del col dottor Ciancio e quindi Allulli compito di presentarsi e di presentare il prossimo relatore che voi già conoscete che Mario Mazzeo di cui vi ho già parlato prima prego
Tutto il contrario
E amici trenta secondi dottore Zerbo il siciliani lo conoscono tutti
è un noto editorialista fatto numerose inchieste è un giornalista apprezzato e amato e dotato di una volta intelligenza ma di grande sensibilità mi dispiace che manca Mario Ciancio ma sono contento che piano totalizzante
Grazie dottoressa io ringrazio anche a nome del mio direttore che purtroppo sta andando all'estero e quindi era con le valigie in mano
Devo dire che ci sono anche abbastanza sgomento perché è una realtà che non conoscevo
Ed è anche vero che l'informazione per quanto riguarda il mondo silenzioso dei ciechi del tutto inadeguata
Ai gravi problemi che
Che che che che affliggono questo con questo mondo silenzioso
Noi sui giornali parlo della carta stampata soprattutto non affrontiamo ormai il problema
Se non in casi eccezionali e per fatti eccezionali questo forse una delle poche volte che noi sentiamo l'urgenza del problema dei non vedenti e anche nella comunicazione che non interessa
Devo dire che soprattutto in questo campo la radio il mezzo essenziale fondamentale ho seguito con molta attenzione le parole di padre Borromeo direttore operativo vaticana fa delle cose esemplari e bellissime
La radio per certi versi e l'unico mezzo di comunicazione possibile io ho fatto alcuni grandi terremoti e Belice Friuli Irpinia
Dove le comunicazioni erano saltate dove il la televisione non potevo arrivare perché l'area di sinistrata era troppo vasta bene soltanto la radio metteva in comunicazione da un luogo all'altro faceva capire quello che i problemi
Delle varie comunità dissestate devastati dal terremoto
Però nello stesso tempo mi chiedo per voi avete bisogno di formazione e attraverso la radio avete l'informazione di quello che succede nel mondo
E mi chiedo quando sentite di delitti di di guerre e di stragi di cose che tipo di impressione ricavate dal mondo esterno
Uno potrebbe anche sentirsi annichilito da quello che succede di fuori soltanto una grande fede una grande concentrazione una grande elevatezza spirituale può filtrare notizie fa capire che nonostante il brutto che si possa sentire ci siano dei valori che restano fermi per l'eternità
Io chiudo qui faccio il moderatore perché vuole intervenire dopo che per un breve dibattito e do subito la parola professore Mario Mazzeo vice preside dell'Istituto statale Romagnoli il tema nel suo intervento alla radio e la minorazione visiva
Sì sì
Vi confesso che sono
Preoccupato
Perché disse diversamente da quello che mi capita di solito
Mi trovo a trattare un tema che insidioso proprio per il fascino
Che vi è dentro
Cioè la radio è uno strumento fascinoso
Ma in questo suo fascino vi è anche tutta l'insidia
Che non toglie nulla alla positività del piacere che tutti noi conosciamo nel rapporto con questa
Con questa sua presenza
Con questa sua vicinanza
Ma che ciò nonostante è un elemento che dobbiamo valutare con calma
E diciamo così che il compito che mi
Compete è proprio quello di parlare con voi
Possiamo dire palo più dei pericoli
Perché conoscendo meglio i pericoli potremmo magari riavvicinarsi di avvicinarci tutti alla radio con maggiore consapevolezza e con maggiore prospetti
Il fascino della radio nasce proprio dal dallo stesso fascino che tiene la cultura e dei singoli vale a dire ciò che è lontano ci appare come vicino che è una bellissima cosa
Perché la lontananza per quanto come diceva Modugno accende i fuochi grandi è anche vero che qualche spiacevole Itza qualche sofferenza vada e allora
Sentire vicino qualcosa che possiamo vivere dentro come lontano e quindi riguadagnare il sentimento dalla vicinanza è qualche cosa di grande e certamente non sto pensando soltanto i ciechi
Perché la fortuna della radio è che questo qualcosa di vicino lo sentiamo tutti credenti non vedenti
Quando ci mettiamo ad ascoltare
Ma nel caso dei non credenti bisogna fare un discorso abbastanza ben strutturato per cogliere anche delle particolarità
Possiamo cominciare da un primo dato c'è come dire una sorta di naturalezza nel rapporto fra la radio e chi non venti
Quella naturalezza che ti fa sembrare uno strumento fatto proprio perché anche se non è vero
Perché perché la radio parla in e tutto ciò che esprime star dentro la dimensione acustica
E questo non è soltanto adatto ai ciechi anche comodo perisce
Fin troppo Congo
Che cosa c'è di meglio quando uno strumento sembra fatto per te ma è uno strumento che è fatto per tutti per cui il tuo amore per quello strumento non ti diversifica dagli altri
Per cui ti senti allo stesso modo e nello stesso momento
Normale
E apprezzato e riconosciuto in questa tua diversità
Non c'è di meglio
Quando noi rimproveriamo ai nostri ragazzi
L'amore per il registratore perché a volte magari si prefiltrati dirige ascoltare qualcosa di registrato piuttosto che andarselo a leggere con le manine sul le pagine Bra il
In un contesto di inserimento scolastico nelle scuole ordinarie
Dobbiamo valutare anche questo aspetto che una persona che ascolta un magnetofono è una persona che può fare qualcosa di normale vivendoci dentro la sua diversità riuscendo quindi in qualche modo a mimetizzare urla ma nello stesso tempo anche a viverla
Quindi senza reprimere la può viverla in modo mimetizzato in modo cos'mitizzato anch'
Però proprio questa naturalezza
Questa questo sembrare la radio adatta
Ai non vedenti costituisce anche
Un enorme insidia
Io faccio soltanto due esempi nella mia vita professionale diciamo Livata accogliendo
E mi viene in mente Giulia una bambina di due anni di Sezze che qualche anno fa venne da me con la sua famiglia a chiedere consulenza
Giulia mini così posso dire anche il cognome perché non è non c'è segreto professionale in quello che sto per dire
C'erano i genitori e poi c'era la nonna ed era proprio la nonna portarla con sé aveva due anni la nonna la teneva in braccio con una radiolina messa all'orecchio
Accostata così proprio all'orecchio
E io chiesi appunto alla nonna come prima cosa dico com'è che fa ascoltare alla bambina Raggio dice perché così sta buona
C'è c'era in questa vicinanza della radio all'orecchio di Giulia
C'era ugualmente quel piacere della
Di una presenza amica perché non c'è niente di più bello che avere una musica dolce oppure una voce soave
All'orecchio perché questo suscita proprio la la condizione della compresenza la convince
Non è della
Della vicinanza
Di i relatori che mi hanno preceduto hanno parlato già di intimità hanno parlato
Di profondità di interiorità che sono cose
Senz'altro vere
Ma non sempre l'intimità la profondità
Sono accompagnate diciamo così
Dallo sviluppo dell'intelligenza e dal rapporto con la realtà circostante
E allora questa naturalezza questo essere adeguati al persone che non vede
Dobbiamo cominciarla vedere con questi accenti critici il discorso con Giulia durata quattro anni e non è ancora risolto
Perché i genitori continuano a pensare ed anche la nonna anzi direi forse soprattutto la nonna che ha un grosso potere in quella famiglia
Continuano a pensare che
Nelle parole
E quindi anche in quelle della radio
Vive la realtà
Ma non vive simbolicamente perché questo lo possiamo condividere tutti qui
Ma che vive concretamente quasi che la realtà Bossa passando attraverso le parole arrivare alla bambina
Quindi questi genitori questi familiari non è che pensano che quelle parole come sempre accade alla parola
Nella sua ambivalenza
Possono essere anche una barriera architettonica
Nel suo rapporto di conoscenza con la realtà
L'altro esempio che voglio fare
è quello dei ragazzi dell'istituto Romagnoli parlo delle scuole speciali
Mi ricordo
Veramente gruppi di ragazzi intorno ad radioline la domenica pomeriggio ad ascoltare le partite
A rifare diciamo proprio i versi della folla erano bravissimi a rifare proprio anche
Diciamo così la
La copia insomma la imitazione della folla che acclama un gol erano anche bravi molti a rifare le voci di Sandro Ciotti e degli altri insomma
Ma io che facevo il maestro a quel tempo ed ero sempre
Quello che sono adesso diciamo una persona curiosa
Cercavo di capire in quell'emozione in quel piacere che cosa ci fosse dentro in termini di immaginazione
E per immaginazione non intendo la fantasia
Intendo la capacità di rappresentazione del reale dentro di noi in quello che c'è di realistico anche non soltanto in quello che c'è di piacevole
E allora cerchiamo voi nelle attività didattiche nel corso quindi quotidiano della mia professione di insegnante
Di andare a vedere dentro queste menti come vivevano quei fatti quelle voci
E ma core giro che spesso
Non c'era l'idea del campo di gioco delle sue proporzioni non c'era l'idea degli schemi tattici
Del gioco del calcio che non sono per niente sì
C'era quindi un insieme di emozioni e di parole che non corrispondevano affatto
Ad una realtà e ciò nonostante destavano piacere e suscitavano anche grossa partecipazione
Quindi questa naturalezza
Ancor più con questo secondo esempio
Ci si presenza ci si ripresenta in tutta la sua insidiosità
Un secondo punto
Quello del calore che viene dalla radio
Molti antropologi hanno parlato di questo ma è che lo hanno e più degli altri ma sono veramente molti non mi va neanche di fare un lento
Ivanisevic però lo voglio riprendere come disco per il suo discorso
Diciamo così quasi
Guardi Ingo e di grande imprudenza di grande accortezza nell'Igor Gelsia tutto il genere umano e nel dire attenti acciocché vi appare vicino e che ridesta fantasie
Cercate anche di pensare
Ebbe
L'esempio che voglio fare è che questo calore
Era vissuto anche da molte ragazze da molti ragazzi sempre del nostro istituto
Che si appassionavano così tanto a delle voci
A delle voci della radio che magari ogni mattina
Pensavo adesso appunto alla dottoressa far Cetti
E quante persone quante
Quanti quanti adolescenti non vedenti italiani saranno innamorati di Emanuela far Cetti in termini proprio di adesioni del
Della beh questa è una auto cattiveria che meglio con no non credo proprio io non la non la posso conoscere visivamente ma guardi esiste anche un'estetica
Interiore ai non vedenti che non vogliono nemmeno certe volte a essere curiosi perché sono consapevoli che la bellezza che sentono e bellezza reale a prescindere da qualsiasi altra considerazione
Io la penso così lettere curioso
Ma la cosa che ci sbalorditiva
A noi delle istituto Romagnoli che come specialisti
A quel tempo appunto ci occupavamo di queste situazioni erano i deliri poiché scoppiavano in questa situazione
Ed erano anche le le cadute depressive quando queste voci venivano a mancare per ragioni le più le più diverse quando i questi personaggi del mondo della RAI
Per ragioni professionali magari o passavano alla televisione o cambiavano lavoro oppure venivano e in qualche modo allontanate da questo strumento succedevano delle cose impressionanti
E questo che cosa significa
Significa che il carico di fantasie che veniva investito su queste voci andava ben al di là di quello che era il vissuto realistico
Ed anche questo ci deve far riflette
Ci deve far riflettere perché
Ovviamente uno strumento deve essere usato ma deve essere usato con qualcuno che ti aiuta ad usarle su questo poi non ritorneremo
Un terzo punto
è quello anche questo accennato da qualcuno stamattina mi pare proprio dal dal sindaco di Catania
Il
Il dottor Bianco l'onorevole Bianco quale diceva appunto la discrezione di questo strumento
Ma non soltanto nel senso che diceva lui vale a dire uno strumento che ti consente di continuare a lavorare personalmente quando scrivo lamierati assente dal CIS
Ma non solo in questo senso anche nel senso degli auricolari
Nel senso che io mi posso mettere ad ascoltare una trasmissione che magari non voglio che gli altri ascoltino o che magari preferisco che gli atti a non ascoltino per ragioni di opportunità
Io per esempio spesso di notte o delle pause di veglia
Che occupò ascoltando la radio
E vi posso ovviamente poteva immaginare che la cosa migliore dentro casa mia è che io non accenda la radio con il suo volume diffuso ma che meno ascolti per conto mio
Ora anche questo è un dato di grande
Vicinanza di grande rapporto di grande discrezionalità e quindi ancor più di intimità
Ma qui l'insidia è ancora più diciamo potente perché pensate quanto questo può diventare una forma di isolamento
Quanto a un certo punto questo ci può consentire di astrarsi dal contesto e di vivere per conto nostro una realtà che per quanto abbia i suoi valori è comunque una micro realtà
Rispetto a quella che è l'ampiezza Stella
Longitudinali ITA diciamo del nostro vivere quotidiano
E allora tutto questo che cosa ci induce a pensare
A due ecco diciamo così
Aspetti fondamentali due dimensioni di intervento
Quanto noi aiutiamo i nostri ragazzi
Ad utilizzare la radio maturando dei contermine tecnico e me ne scuso i prerequisiti per ascoltarlo
Perché c'è bisogno di alcuni prerequisiti anche se la parola è brutta perché è una parola che irrompe quel carattere di naturalezza
Ma lo rompe solo apparentemente
Perché anche vero che tutte le volte che noi guardiamo qualcosa di naturale non pensiamo che sotto quella naturalezza per così dire a volte ci sono millenni di fatiche
Pensate soltanto a accerti balli al samba per esempio che ci appare naturalis Simo
E invece sotto ci sono le fatiche di millenni
Noi diciamo naturale a tutti quegli eventi che
Sono stati faticosamente acquisiti nel corso della storia sia quella della società umana sia quella proprio del cosmo
E che poi sembrano naturali
E allora io penso che una volta educati meglio i nostri ragazzi le nostre ragazze all'uso della radio il rapporto con la radio diventerà ancor più natura
Quindi preoccupiamoci anche
Di pensare che la dimensione acustica è vero che è una dimensione di grande libertà ma spesso una libertà c'è anche il caos nella libertà c'è anche il delirio
Perché la dimensione acustica nel caso della misurazione della vista non è affatto sufficiente
A restituire alla persona diciamo il piacere esatto è vero della conoscenza
Non che questo lo faccia la televisione in non non vorrei che fosse essere frainteso in questo senso perché anche le immagini visive hanno questo rischio
Anche alla televisione noi
Possiamo avvolte pensare di conoscere qualcosa invece ne abbiamo soltanto un informazione foto grammatica
è una cosa è un'informazione
E altra cosa è la conoscenza questa società oggi fa molta confusione tra questi due-tre
Confonde l'informazione e la conoscenza e spesso l'informazione
Non è neanche informazione se non nel senso che ci informa sullo stato d'animo dell'informatore e sul suo pensiero e sulle sue opinioni personali
E qui viene fuori l'ultima conclusi da parte del mio intervento
Che è come possiamo fare in modo che la radio parli meglio Alice
Perché non è solo certamente questione di aiutare i ciechi a vivere meglio la RAI
E allora qui
Debbo dire un'altra cosa Spinosa che non sempre la voce s'soltanto perché acustica e adatta ai ciechi perché se la voce parla un linguaggio visivo
Non è adatta ai ciechi
Perché è una voce
Come dire monotematica in senso sensoriale cioè è una voce mono sensoriale allusiva al senso della vista
Ora qui noi ci dobbiamo capire su un fatto quando si parla di qualcosa si può parlare di quel qualcosa
In senso visivo in senso percettivo ma molti mediale
Oppure si può andare anche oltre si può parlare di quella cosa parlando all'intelligenza delle persone
Che ci stanno accanto o che ci stanno dall'altra parte sconosciuti magari come nel caso della RAI
E allora qui forse un rapporto più più stretto più collaborativo
Tra la radio e noi ciechi sarebbe particolarmente opportuno per fare un'analisi linguistica di quello che accade in questo momento alla radio e perché no ovviamente anche alla televisione
Vale a dire così come chiedere faccio un esempio stradale un'indicazione stradale
In una città che non si conosce fino a che la richiesta può essere corrisposta in senso di segnalazioni alla percezione vale a dire ti possono dire guarda lì c'è quella casa rossa
Ecco tu arrivi lì e poi ti giri a destra e subito cioè davanti quello che certi fino a che l'informazione di questo tipo
Le cose sono semplici
Quando invece l'informazione va oltre il campo percettivo allora la questione si complica notevolmente
Perché perché a quel punto bisogna parlare all'immaginazione degli altri
E alla dimensione multimediale percettivi
Rispettando quindi la persona che abbiamo davanti certamente nei limiti del possibile
E su questo noi non abbiamo fatto la necessaria attenzione fino adesso
Io penso che la radio potrà migliorare molto in questo senso e potrà parlare molto di più all'immaginazione degli ascoltatori
E se riusciremo a fare questo e con questo concludo ancora una volta i ciechi
Migliorando la loro condizione rendendosi protagonisti di questo moglie miglioramento avranno anche fatto qualcosa nel senso della civiltà e della cultura anche per tutti gli altri vi ringrazio
Allora se abbiamo ascoltato padre boro Borgomeo il professore Mazzeo però signora cose molto serie siamo immersi in un lago di sentimenti e di problemi
Adesso si apre un piccolo dibattito Breve Maspero interessante che vuole intervenire alzi la mano
Io scrivo ok
Sono prosegui Stasi sarò desidero solo fare un invito il ministro del Ministro degli affari sociali alla famiglia ha costituito un osservatorio per la comunicazione
Ecco noi invitiamo Elisabetta Monticolo rappresenta qui a chiama Mario Mazzeo a far parte di questo osservatorio presso il call center
Ok
Il no no no ma per un organo concluso il mio discorso
Per fortuna
Comunque ci penserò io devo almeno io sto
Per Emanuela falcetta abbiamo qualche altra cosa noi abbiamo io sento al mattino qui quegli opuscolo eletti Emanuela da tutti noi abbiamo uno di una quindicina di pagine detta consigli come accompagnare un cieco come offrire un caffè un cieco
Benissimo Rizzo
Non ha mai
Meglio così perché un sopra freddata scusate apparato di regole per comunicare meglio per radio con i non vedenti
Allora io domando
No aiutarmi
Può darmi delle istruzioni per usare meglio la radio che con voi
Se esiste un decalogo veloce che lei mi può dare io potevo Rizzo velocemente per parlare meglio farmi capire meglio
Perché ho capito quello che lei ha detto ma non l'ho capito fino in fondo vorrei capirlo Pelio e vorrei imparare meglio perché dove costa niente fare questa fatica e farmi capire meglio anche da voi perché in effetti non mi sono mai posta sul problema se non raramente oppure frequentemente quando mi chiamano
Appunto i non vedenti evitano di popolo dei problemi dico Dio mi raccomando quando parla così come mi pongo tradita rari più lentamente quando penso agli anziani troppo inibiti venditori comincia a parlare per esempio con velocità e via dicendo
Se lei mi desse qualche indicazione un aiuto qualche regola se io l'avevo Rizza velocemente e me la tengo a mente ma questo vale per un rapporto nostro qui veloce cioè così perché se no mi dimentico di richiederlo e adesso serve anche agli altri forse a meno che non hanno i gli altri visto che non magari non devono parlare per radio
Però credo che lei mi sappia dare qualche istruzione per l'uso
Va bene
Lo faccia con molto diverse
Fondamentalmente diciamo non un decalogo facciamo proprio un un dialogo insomma ecco cioè nel senso che gliene do due sono di meno di dieci però
Sarei già felicissimo se fossero tenute con presenti no
Dunque la la prima cosa è questa un linguaggio effettivamente descrittivo
è un linguaggio attraverso il quale
La persona che ascoltare riesce a organizzare di fatto rispetto all'oggetto di cui si parla
Un campo immaginativo ben delineato strutturato e quindi avente una sua diciamo così
Tensione di conoscenza hanno diciamo così in termine tecnico vale a dire io talmente meno riesco a rappresentare dentro c'è un romanziere per esempio che mi parla di un nuovo personaggio che entrato nel romanzo
Me ne fa generalmente se è un bravo romanziere
Me ne fa un quadro per cui io me lo rappresento e mi viene voglia di conoscerlo altrimenti quel nuovo personaggio che entra in campo diventa quasi un intralcio più che un oggetto diciamo così di attrazione
E allora il romanziere in quel momento diventa Luís Issing silenziosi Simo rispetto a quello che c'è di se stesso nel romanzo e diventa invece molto eloquente rispetto al suo personaggio che entra in scena
Vale a dire da pochissimi giudizi USA pochissimi aggettivi
Diciamo nel senso della del valore e invece usa tutta una serie di elementi grammaticali semantici e sintattici
Tutti quanti protesi a questa cosa c'è da dire al fatto che quello che ascolta si costruisce questa immagine reale nella testa questo è il primo dato il secondo da dove
è di carattere più emotivo cioè noi
Giustamente naturalmente quando parliamo ci piace anche esprimere quello che sentiamo
Questo certe volte può risultare inopportuno le faccio un esempio che nella vita dice chi è particolarmente saliente una persona che non vedeva al cinema con un'altra persona che Fede si aspetta un certo contributo
Questo anche se dice di no se lo aspetto azione
è il contributo è un po'di di mediazione totali voi parlerà diciamo proprio della
Di come rappresentare il cinema e la televisione ai non vedenti e quello sarà un argomento interessante no su cui si ritorneremo ma
è particolarmente fastidioso quando illa amico vedente che ci parla delle immagini del film me Che comincia a dire pure quello che sente
Quello che prova rispetto al fine Bellodi od Madonna ecco
Viene voglia avranno di fare così scusi l'espressione proprio brutale come di scansa queste cose eh dimmi che cosa ci sta lì no nel senso che questo questo vivere emotivamente l'immagine diventa ancor più come dire proprio ostativo rispetto al di sogno al desiderio della persona che non vede di entrare in rapporto con quello che sta lì sulla pellicola ma questo vale anche per la realtà se stiamo sulla riva del mare
E lei mi dice ci sono delle onde meravigliose
Io sarò senz'altro poco affascinante perché però ma in che senso sono meravigliose che cosa c'hanno di meraviglioso sono alte sono basse ci hanno ecco ecco adesso e e certamente che anche antipatico perché l'altra persona ha voglia di esprimersi e allora esce dice
C'è un tema che non perché non vuoi che ti dico
Quello che sento
E lì uno che risponde c'è perché in effetti io spesso voglio che mi dicano pure quello che sento ma dopo però dopo che sento pure io qualcosa che nasce dal rapporto personale quella
Allora in questo senso l'indice di protagonismo guardi mi creda non è piangere io l'ascolto tutte le mattine lei questo protagonismo non ce l'ha lei ci ha sempre fretta di finire di parlare
Modo da poter far pagare agli atti l'ascolto con molta attenzione quindi capisco questa cosa l'esattamente a volte perfino se mangia qualche parola deve essere più veloce primato che parlino gli atti perché il tempo è sempre scarso e quindi è logicamente lei quindi lei si è mai
Se le posso chiedere una cosa di avallare un pochino più lentamente perché l'unica cosa che le chiedo il suo dette per
Per il resto insomma lei non non mi sembra una persona che ci che ci tiene a esprimere per forza quello che no è veloce proprio nel senso anche dell'economia dei discorsi così
Sì sì
Enormemente ma domani orario
Aspetti
Inoltre
Ecco
Spetta quindi spero di essere stato in grado insomma di viene le ha detto qualcosa di concreto ecco se non so se sì
Grazie alle come sono
E io vorrei chiedere
Sì un attimo solo quello che io posso ragazze o quello del rapporto tra i non vedenti e i giornali la carta stampata mentre voi avete un una corsia preferenziale per la radio e anche la televisione
Un rapporto diciamo diciamo difficile comunque nel senso che io per esempio
Ho un
Una difficoltà grande c'è tutte le volte che so con una persona che mi che mi deve dire qualcosa su un giornale mettiamo un quotidiano diciamo presi in mano dal mio amico stiamo lì seduti anche abbiamo tempo quindi dico già una situazione buona insomma
Quindi c'è la persona che legge è mia amica c'è tempo c'è comodità
Ciò nonostante lei sa meglio di me perché del mestiere
Che è un giornale a un primo discorso di Panorama proprio
Di Panorama visivo
Per cui uno va a cercare quindi c'è già farsi dire tutti i titoli significa fare già una sequenza e già la sequenza non corrisponde al quadro sinottico di chi ha studiato la prima pagina no
Quindi già questo crea un primo imbroglio diciamo imbrogli involontario quindi c'è bisogno di una grande di una grande conoscenza del giornale per poter ci si orienta
E qui per esempio io sto facendo un discorso con le scuole medie superiori in molti in alcuni insomma forse molti no in alcuni licei di Roma per esempio
Sia classici che scientifiche sto cercando di far mettere sempre pensando ai non vedenti ma che poi questa cosa va a vantaggio di tutti come al solito e mi fa molto piacere e una maggiore educazione alla lettura del giornale insomma
Perché effettivamente è difficile rendere quello che è una prima pagina con tutto quello che poi segue a a chi non vede qua quelle trasmissioni radiofoniche che ti fanno la rassegna stampa Bellini lì bisogna avere una grossa esperienza perché tutti noi ascoltiamo per esempio la sta la rassegna stampa di Radio Radicale tanto per fare un esempio perché è una delle più lunghe più estese no anche più esaurienti e però non dobbiamo mai dimenticare quella dell'organo
Politico della lista Pannella in questo momento che si chiama stampa e regime non è una rassegna stampa quindi è guidata da un concetto base che può essere condiviso no
E allora entrare tutta un'intera rassegna stampa curata quindi genere uno si prende non so la Stampa di Torino sa che è un giornale che c'ha un certo orientamento che a un concerto proprietario e così via no
Se invece è un'intera rassegna stampa fatta da un gruppo politico la cosa diventa ancora più complessa e questo vale pure per quelli che fanno prima pagina perché per quanto si sforzino
E certe volte debbo dire si sforzano molto di essere obiettivi va insomma lo sappiamo che l'obiettività e così è soltanto una tensione no lodevolissima ma ma niente di più allora bisogna di che però perché è un cieco Bossa
Avere un orientamento nella stampa scritta deve essere molto ben educato
E anche qui ricade voi sul noi stessi comunione la responsabilità di fare sempre meglio in modo da garantire ai nostri ragazzi non soltanto il diritto allo studio nel senso stretto del termine ma anche il diritto a Allo studio
Nel senso della capacità di leggere un giornale insomma va bene grazie per l'osservazione c'era qualcuno che sono parole sue si sono Riccardo Cacciola
Lei ha parlato di pre requisiti che
Bisognerebbe fornire alla non vedente
Per far sì che
Questo soggetto punto possa meglio utilizzare diciamo così la la radio ecco volevo sapere c'è in Italia ci sono in Italia oltre lei delle persone che
Sono in grado sono capaci di fornire al non vedente questi prerequisiti
Guardi Cacciola i prerequisiti per ascoltare la radio bene sono gli stessi che un cioè poteva avere per vivere bene dice nel senso quando Augusto Romagnoli
Parlava di normalizzazione un termine che adesso fa un po'impressione ma che comunque dice una cosa vera perché un cieco non nasce normale ci può diventare nel senso che se non risponde bene alla propria minorazione e qui quando si parla di diritto allo studio bisogna essere chiari
Perché qua la cecità così come può costituire addirittura un elemento di ricchezza sociale e i fatti lo dimostrano ma può essere anche una grande disgrazia
E questa forbice così larga che mette paura quando la persona che non vede non è aiutata a rispondere alla cecità in modo da controbilanciare negli aspetti sul piano dello sviluppo e dell'apprendimento e allora sono guai serie
E i punti che a cui Romagnoli si richiamava già dal lontanissimo mille novecentocinque so sempre gli stessi vale a dire una
Compensazioni sul piano senso percettivo motorio e quindi una capacità
Di organizzazione qualitativa dei sensi residui soprattutto come visti come insieme non visti come uno per volta quindi il tatto l'udito il gol fatto e così via no
No visti nel loro insieme nella loro sinergia nella loro quindi capacità di agire
In modo collegato
Poi una
Vivacità immaginativa
Perché è un cieco che non è capace di tenersi dentro le cose che stanno fuori
E pensa soltanto al proverbio lontano dagli occhi lontano dal cuore guarda che è vero è cioè solo che esistono per fortuna grazie a Dio non soltanto gli occhi diciamo come
Strumento sensoriale ma esiste un una visione interna delle cose che chi c'era se la tiene è preziosa per cui quando una persona è lontana magari con la sua immaginazione sera viene vicina dentro e quindi rende presenze presente ciò che è lontano ma chi non c'era quell'immaginazione la differenza terribile tra un bambino che vive la mamma che sta a casa immaginando sì quello che sta facendo
E quindi ma al massimo può essere un po'triste ma niente di più
E quell'altro che non se la riesce a immaginare allora quando la mamma non c'è è come se fosse morta oppure fosse diventata cattiva oppure scomparsa non si sa se ritorna
Cose così guardate che la differenza tra due bambini il primo e il secondo che può descritto è una diversità abissale
E la terza cosa è quella dell'iniziativa sociale vale a dire un cieco che non sa essere lui protagonista della sua minorazione vale a dire renderla più limite agli altri
Fargliela pesare di meno un cervo che non sa fare questo
è destinato a vivere un sacco di frustrazioni sei
Perché se non siamo noi arrendere Nite Ciocchetti Verzè angosciante
Guarda che gli altri non è che lo possono fare perché gli altri si incontrano spesso quella ci si dà per la prima volta e allora che che possono fare se non essere turbati da questa cosa e allora siamo noi che dobbiamo rendere più facile questo compito al via
Se non siamo educati in questo senso voi diremo sempre che la società e cattiva che che i cechi sono gli altri nove The questa storia di di proiettare all'esterno quello che uno ci ha detto
Ci sono altri che vogliono intervenire
Proprio solo io
Cioè una signora in fondo che alza sul Ticino precedente consiglio
Un microfono alla signora
No eh se non
è alto di sicuro ma troppo troppo lontana
Allora nella mia pratica permessi anale sana assistente sociale mi i capitali imbattermi nelle figure dei genitori e e non si sente si alleni Antara ambientata parlare Micra
Alla restava di tenda nella mia pratica tradizionale mi in capita sapientemente di attenermi in di avere a che fare con i genitali di bambini non vedenti i quali si senta non molto smarriti nell'affrontare non Rupert primi il problema del della della minorazione della figlia allora
Da vorrebbero essere aiutati adeguatamente a trovare quei canali di educazione all'ascolto di cui ha parlato il pranzare Mestrino
Per far finire ai loro bambini loro per primi quella e naturalezza
E assaggiata ai tre requisiti non sa se riesca a spiegarmi adeguatamente
E poi ecco ha passato il Primarca dell'età evolutiva nella famiglia l'inserimento al successivo nella scuola che parte il bambino a tante altre problematiche ha ereditato concretamente quali sicure fame fatte a fare perché che terre fa guarire questa processa di autonomia che il più auspicabile naturalmente
La domanda diciamo che sproporzionata alle possibilità mie cioè di intervenire no nel senso che dovremmo fare
Semmai un convegno su una cosa del genere c'è io
Due minuti ecco proprio due minuti decisivi risposta solo come indicazione di una prospettiva primo sfata LA un mito quello
Dell'intervento precoce cioè io sono stato e sono tuttora un grande sostenitore della precocità dell'intervento però sia al professor Bizzi sia io abbiamo goduto amaramente riscontra
Che comunque nella famiglia anche quando nel bambino lo avviciniamo che c'ha ancora tre mesi quattro mesi e lei pensi che non è possibile fare di più
Perché comunque la famiglia giustamente prima di venire dallo psicologo va dall'oculista perché è giusto che uno prima pensi che la cosa si può comunque cancellare insomma no
Ma nonostante questa precocità diciamo altissimo quasi immediatezza di intervento c'è un cosiddetto tempo traumatico che noi stiamo studiando sempre meglio
Che la famiglia comunque ha bisogno di vivere
Ed è un tempo traumatico
Badi bene nel quale la fantasia dei genitori
è talmente impresa dal bisogno di ricostituire la realtà del bambino immaginato ed atteso rispetta quello inatteso del reale
Che sono veramente
Quasi chimere le nostre di pensare che noi andiamo lì a indicare la realtà alla famiglia
C'è noi lo facciamo ma lo dobbiamo fare in modo veramente amabile non dobbiamo essere duri con la famiglia altre menti genitori capiscono che il
O non capiscono noi non dobbiamo pensare che i genitori possono riattivare la loro funzione educativa senza comunicare riuscire a comunicare a se stessi e a noi prima le loro angoscia
Quindi ci vuole un po'di pazienza io vedo che spesso gli operatori anche qualche operatore nostro
Nel rivolgersi alle famiglie parte con un dirigibile gli dice quello che devono fare e non capisce che queste persone debbono prima un po'soffrire elaborare la depressione che stanno vivendo
Nel frattempo dice lei allora che facciamo lasciamo che ci sia la diseducazione
E in parte sì perché l'impossibile non è che si può fare
Noi dobbiamo recuperare l'attività educativa dei genitori gradualmente progressivamente anche per questo però dovremmo costituirci in Italia attrezzandosi meglio
Mediante diciamo dei centri clinico pedagogici dei quali si possono passare dei periodi genitori e figlio insieme con noi ecco queste sono le risposte più utili
E noi in questo senso dobbiamo fare appostavo io m'arrabbio anche forte ultimamente Missoni innervosendo molto al Ministero della Pubblica Istruzione
Quando ci dicono che noi ci vogliamo prendere diciotto miliardi
Perché i centri che vogliamo fare noi di educazione diciamo di psico pedagogici
Per poter anche fare di queste cose bene se non le faccia se non ci pensiamo noi in questo momento io non credo che c'è qualcun altro che ci penso
I fatti dimostrano che è così e allora diciotto miliardi sono persino pochissimi sono una miseria
E allora dobbiamo ecco anche in questo senso fare un po'più di diffusione stampa su questo problema non è che l'Unione italiana ciechi vuole questi soldi per affermare la storicità dell'associazione noi andiamo alla storicità per noi il futuro in questo momento
E allora se non in Italia non ci saranno centri clinico pedagogici capaci di accogliere le famiglie
Con i loro figli per periodi brevi ovviamente dove sdrammatizzare la misurazione della vista ed imparare quello che sta dicendo lei giustamente ed è sarà completamente impossibile fare quello che lei ha detto
Mi pare che allora si è inoltrata se ci sono un ultimo intervento breve oppure chiudiamo qua
Sì
Oggi
L'ultima dice io Mario volevo farti questa domanda
Tavarnesi iniziamo sa
Io volevo farti questa domanda nella mia modestissima esperienza ha avuto modo di parlare con dei bambini non vedenti
Mi sono reso abbastanza conto che la radio non a quel valore che poteva avere Berno e tanti anni fa
Sono più abituati a seguire la televisione ha quindi ad utilizzare magari anche impropriamente uno strumento visivo ecco la mia domanda è questa come mediare questa esigenza di mimetizzazione che di cui tu parlavi che porta il bambino non vedente
A seguire la televisione più che alla che la radio quindi ad avere però dalla televisione solo un mondo di rumori in scene violente oppure di un certo tipo
E come si può motivare il bambino non vedente partendo da questo presupposto all'educazione all'ascolto alla rivalutazione della fiaba che evidentemente mi sembra molto cauto in disgrazia per esempio è un'altra domanda che ti volevo fare ecco un tuo giudizio sul valore della del racconto dei film mediante l'utilizzazione della radio c'è effettivamente come dici tu e un un passo per la per l'educazione all'immagine
Io penso che anche noi adulti non vedente abbiamo sempre continuamente bisogno di essere educati all'immagine grazie stessi
Va bene
Brevissimo perché qui ormai ci sono pressioni giuste da parte dei anche dell'albergo per quantità di tempi no cioè del fatto che il mangiare dunque ti dico dal punto di vista del rapporto fra radio e televisione
Te lo dico proprio con estrema franchezza io la smettere di fare una gara fra questi due strumenti
Tutti gli accenti che ho sentito da stamattina di dichiara di graduatoria fra questi due strumenti Jolli
Voglio dire noi dobbiamo imparare questo per esempio lo direi molto volentieri a a Guidi proprio per organizzare un discorso su questo livello culturale d'Italia la diversità non necessariamente deve essere messa insieme sotto forma di graduatoria
Questa non è per niente una necessità
Vale a dire due cose possono essere diverse
E basta
Voglio dire se io vedo un paesaggio in questo paesaggio ci sono elementi di diversità ma io non li metto in fila perché se li mette in fila non è più un paesaggio diventa qualche cosa di terribile insomma
E allora la realtà è bella e non solo quella naturale ma anche quella sociale proprio perché c'ha questo caratteristica di paesaggio
A quelli a cui piacciono poi le uniformi gli piacciono troppo cercano di passare dal paesaggio a ha qualcosa di diverso che non non so neanche bene come nominare insomma
Ma sono figure geometriche a quel punto sono linee quadrati triangoli che vanno bene come strumenti di comprensione vanno malissimo se sono confusi con la realtà
E quindi è chiaro che ti rispondo in questo modo anche alle favole alle cose qui bisogna ricominciare a dare a ciascuno strumento il suo valore senza pensare che lo strumento successivo sostituisce quello Presidente
E qui dico anche che la macchinetta un esempio Braille o addirittura la tratti Cobra il non so e poi adesso e le le le le e il Braille elettronico non è che ogni cosa che viene dopo annulla quella prima insomma
Perché la zappa grazie a Dio è ancora importante anche dopo che è stata diciamo concepita la motozappa
O il
Per quanto riguarda l'altro argomento io penso proprio che ne riparleremo tutti insieme io non mancherò di intervenire perché ho delle cose da dire male di rosso da quando parlerà il dottor D'Ottavi no perché su questa cosa del linguaggio io già ho avuto modo di intervenire al Parco dei Principi quando fu fatto questo discorso con Giulietta Masina
E lì vennero fuori delle cose abbastanza
Così dinamiche e penso le rivedremo anche qui quindi
Limando la questione diciamo al al momento giusto insomma va bene allora i lavori riprenderanno alle quindici e trenta col dottor Franco Monteleone giornalista scrittore la radio pubblica tra passato e futuro grazie e buon appetito
Calamo
Però
Progresso
Era
Signori dobbiamo cominciare questa secondo apporto coordinato dal dottor sono io non volevo presentarlo perché non mi ricordo tutti dove tutto è una sua attualità richiama Pippo gastronomia l'asta comunque condirettore generale lavorare della RAI vertice l'istituzione dobbiamo svogliato comunque quota dello stesso il dottor Strada di insomma persona di grande cultura di grande sensibilità ha raccolto questo nostro invito coordinerà questa prima parte del del dei lavori prevede la responsabilità voterò il dottor sono prego chi sono
Là c'è qualche tanto buona sera a tutti vi ringrazio molto
Già ieri sera arrivando fra ritardatari ho avuto l'onore e il piacere di sedere accanto a qualcuno di voi capito già in sala e ringrazio
Soprattutto per avere sollecitato un dibattito abbiamo già visto i primi effetti stamani così rilevante sul tema della radio
C'è sempre il rischio ecco i miei numerosi titoli contano poco adesso sono con direttore Vigorelli che pure vi saluta condirettore del della testata giornalistica per le regioni
Però il ecco quello che pesa di più vorrei dire qui auto presentandomi è sono i quasi vent'anni che ho passato alla radio
Con Zavoli ricordo a questo proposito proprio nella gestione di passaggio in conclusione di Zavoli d'aver conosciuto il vostro presidente avevamo tutte e due
Anche se riportiamo benissimo una decina d'anni di meno
E mi ricordo la perentorietà giusta di quell'incontro quando il presidente professor Daniele chiese di essere ricevuto da viale Mazzini e poi naturalmente dai direttori di testata e dei vicedirettori e comincio ad aprire una questione proprio sull'informazione
Perché i non vedenti cosa data per scontata la radio si sa in qualche modo è al servizio di tutti e dunque di e invece no professor Daniele comincio io sono testimone di quelle primi atti di quelle prima posta di pietre
Che ha c'ha portato fino a qui
Fino a qui con qualche rischio anche personale perché intanto perché un'occasione per tanti
Non solo perché troviamo abbiamo trovato delle bellissime persone quali siete voi ma anche tanti amici Nerino Rossi Franco Monteleone che tra poco sentirete
L'amica Emanuele dolcetti e tanti c'è cioè ci siamo ritrovati a discutere e non solo per Amarcord
Perché c'è un po'il rischio dell'amarcord del ripensare a Conte quant'era bella la radio accusarci a vicenda Chiampo forse questo sentimento io direi guardiamo alla radio le sue potenzialità
Il le sue capacità la sua ricchezza già sono state dette stamani cose molto importanti nei nel in particolare al di là dei saluti tutti e significativi nei due interventi e prima della conclusione
Vorrei dire ai presenti il i lavori questa sera ecco tra poco do la parola al dottor Franco Monteleone che ha scritto
Alcuni volumi alcuni libri molto
Interessanti proprio sulla radio fatto proprio un un cioè sulla radio e quindici chieda cose credo molto significative non sono invece potuti venire qui
A Catania il dottor Scaringi che aveva preparato una comunicazione e la dottoressa frenati prendere un impegno e parlerà invece appunto come dicevo la giornalista e Manuela Pacetti che non ha bisogno ti credo di presentazioni
Ecco io a questo punto poi ancora nel pomeriggio dopo un breve Brecker abbiamo ancora altri interventi il professor Levy docente dell'Università di Torino e i professori etiopi e dottor di jazz zero
Il io mi fermerei qui già detto molte cose forse troppe così possiamo tutti parlare poi mi riservo se il questa autorevole presidenza me lo concede magari di dire qualche parola sulla base della mia esperienza di portare il mio contributo perché quanto detto sì
Devo dire questo è un po'colpa mia di non apparire se non come coordinatore voluto fare un intervento ma e l'ho preso da mille impegni ieri stava a Palermo una settimana fa stavo a Lubiana eccetera non sapevo se poveri ma l'insistenza
Gentile e tenace
Dell'avvocato Castronovo Polo come voi che lo conosce dei danni sapete mi ha convinto
Abbastanza rapidamente ad essere presente poi ma anche convinto ulteriormente a ecco dedicare un pochino più spazio attenzione e riflessione a questi temi quindi io prima di dare la parola forse professor Daniele vuol dire qualcosa riempire lo spazio è stata senz'altro
Ecco io volevo ringraziarvi ancora dire che questa spazio di riflessione credetemi è utile
è importante che il Polo abbiate sollecitato è utile perché della radio si parla poco la si definisce in modo un pochino banale la Cenerentola l'orfana tutte le altre cose eccetera la la la sorella cieca
Se così si definisce la povera radio e invece non era di effettiva qualcuno ha detto giustamente stamani padre Borgomeo e per l'ha detto con molta perentorietà affermazione che siamo davanti a una radio che e potrebbe io dico potrebbe perché poi nella mia parte mi riservo di dire perché purtroppo spesso non arriva e non la si sente come si dovrebbe e non è fatta come si deve ecco ma vediamo negli interventi io credo che tutti questi temi vengano lavori con chiarezza ecco comincerei dando proprio la parola al dottor Franco Monteleone un amico giornalista
Scrittore ha lavorato per molto tempo alla radio avuti incarichi dirigenti significativi accanto per esempio all'amico e giornalista Sergio Zavoli per molto tempo
è arricchito i suoi momenti migliori arricchendo contemporaneamente anche i nostri con questi interventi sulla radio esaminata mi pare che l'ultimo libro che ha scritto non vorrei sbagliare magari mi faccio riprendere ma rischio
Che la radio che non c'è non so se ne ha scritto uno successivo non ancora non ancora mesi fa ecco la radio che non c'è una raccolta di saggi e già il titolo mi pare che sia annunci la radio che non c'è un titolo allusivo
Anche con un briciolo di amarezza oltre che intelligenza caustica quindi passo subito la parola al dottor Monteleone che ci parlerà dei questa radio pubblica tra passato e futuro
Io ringrazio Alberto Severi per questa presentazione fin troppo lusinghiera forse merito
Dico subito che avrei potuto preparare una relazione scritta ma ho pensato che questa fosse un'occasione diverse che questa fosse un'occasione in cui dovevamo un po'confrontarci
Tra di noi con come dire facendo appello anche a quella categoria
Come dire del buon senso che secondo me è sempre una categoria che dobbiamo avere in qualche modo iscritta dentro di noi io
Vorrei iniziare questa Breve chiacchierata
Riprendendo proprio le parole che ho sentito stamattina dal professor Mazzei
Non vi nascondo che l'intervento professor un Mazzeo mia particolarmente
Come dire colpito quasi commosso
Perché noi che facciamo la radio da tanti anni che siamo stati appassionati sinceramente appassionati per questo mezzo che abbiamo fatto qualche abbiamo dato qualche piccola prova di professionalità
Ex stamattina come dire io ho appreso qualcosa ho imparato qualcosa non si finisce mai di imparare ma ho imparato qualcosa di significativo
Nel senso che
Fare la radio
Per tutti coloro che in qualche modo sono esclusi
Da una esperienza che è un'esperienza fondamentale che è quella di vedere la realtà intorno a noi
Significa in realtà fa leva la radio per tutti
Questo il punto
Noi invece forse troppo spesso proprio perché frettolosamente dobbiamo riempire i palinsesti dobbiamo andare in onda dobbiamo creare programmi giorno dopo giorno
Uno dopo l'altro spesso noi facciamo
Una radio un po'per addetti ai lavori come appunto quando si va ai convegni con un testo scritto
E si parla esclusivamente per coloro che già sanno le stesse cose che noi sappiamo e e così via quindi devo dire l'intervento di stamattina mi ha molto colpito proprio perché fare la radio è una cosa credo che implichi una responsabilità ulteriore da parte di un progressista
Radiotelevisivo e sempre di più
Dovrebbe implicare questa responsabilità ulteriore perché si dice spesso la radio evviva la radio
Forte la radio
Uno strumento ancora così pieno di risonanza eccetera eccetera credo che ormai questa sia una storia che va avanti da qualche anno
No io mi permetto di essere un po'di parere diverso io credo che la radio sia vivo viva nel cuore degli ascoltatori
Ma la radio è in realtà uno strumento malato
Mio il titolo di questo mio libro riuscito qualche settimana fa la radio che non c'è poteva proprio individuare quelle mancanze che soprattutto una radio di servizio pubblico non può permettersi ancora così a lungo di avere
Severi
Ha lavorato per molto tempo al giornale radio dando prove di grande professionalità e certamente noi abbiamo l'informazione radiofonica che continua ad essere mantenersi all'altezza di un glorioso passato ma la radio non è solo informazione lo diceva stamattina professor Mazzeo la radio
Dovrebbe essere conoscenza e credo che questo secondo aspetto sia in qualche modo e più carente
Noi
Viviamo oggi in una temperie complessiva
Della comunicazione che sempre più totalizzante
La comunicazione si dice spesso è il petrolio del futuro sulla comunicazione si fanno affari si stringono alleanze
Si creano grandi imperi
Ecco stamattina riflettevo che
Questa comunicazione
Crea ancora una volta delle esclusioni e
Noi lavoriamo spesso senza immaginare quanto invece questi esclusi
Abbiano bisogno di conoscere e di sapere abbiano bisogno e quanto in qualche modo noi dovremo sempre più sintonizzarsi
Con tutti i loro ricordate che qualche tempo fa prima il dottor correnti mi parlava della dottoressa la professoressa
Più la che voi conoscerete insegna qui a Catania io la conosco da tantissimi anni c'è stato una un un momento c'è un momento storico intorno agli anni settanta fino ai fini tutto il decennio degli anni settanta
Dove il i pedagogisti parlavano molto di civiltà dell'immagine
Io mi sono occupato di tra l'altro anche di televisione punti educativa ed era un momento in cui sembrava che come dire l'immagine fosse tutto l'immagine fosse quell'esperienza comunicativa privilegiata e che poteva anche addirittura sconfinare sul terreno pedagogico
Ecco io credo che noi dobbiamo fare
Come dire un po'di autocritica
L'immagine non è tutto immagine non è tutto io credo che domani di Rino Nerino Rossi di parlerà lungo quindi non voglio invadere uno spazio che lui mi ha prima così parlando anticipato però in qualche modo io credo che dobbiamo partire anche
Da da da questi aspetti perché noi siamo un po'all'anno zero il novantaquattro
è stato l'anno in cui la televisione italiana compiuto quarant'anni in realtà questo è un anniversario che è passato un po'sotto silenzio
E forse non a caso non a caso perché il novantaquattro è invece a mio parere a parete credo di molti osservatori un anno zero
Un anno zero perché la televisione del futuro non potrà e mai più essere come quella che è stata pensata semplicemente all'integrazione
Che avremo sempre di più nei prossimi nei prossimi anni prossimi due tre anni la la la questura e la cosa è già cominciata tra informatica telefono e televisione la possibilità di a vere immagini televisive a casa propria su comando
Dietro richiesta la la questione complessiva del riordino del del sistema televisivo radiotelevisivo nazionale
La sentenza della Corte costituzionale sono cose che
Sono sotto gli occhi
Di tutti e e che daranno un impulso certamente radicalmente diverso ecco la radio rimane invece come dire un punto fermo questo secondo me è una cosa che io ben presente ma un punto fermo e ne parleremo magari anche in seguito un punto fermo che in qualche modo continua a essere trascurato
Giorni fa leggevo
Due giorni fa mi pare leggevo un articolo di Furio Colombo dagli Stati Uniti
Che mi è sembrato particolarmente illuminante e mi ha francamente gettato dell'angoscia
Lui diceva che ormai
Lei grandi i grandi network televisivi americani
Fanno delle truppe televisive che sono praticamente stazionano
Presso le stazioni di polizia
E in questo modo le indicazioni sui fatti di cronaca vengono decise dalle autorità di polizia cioè la gente vede ciò che le autorità di polizia in qualche modo desiderano perché si veda stabilendo una gerarchia una priorità tra omicidio-suicidio stupro che e via dicendo
Ecco questo francamente crea qualche ardimento crea qualche smarrimento nella in quanto si stia dei formando la professione di chi dovrebbe invece correttamente informare
E crea qualche smarrimento perché
Io sono convinto come diceva sociologo americano nel post ma anche di immagini
Si possano anche morire
E allora mi chiedo la radio che cosa deve servire la radio deve servire a rimettere di nuovo al centro del nostro universo conoscitivo
Quello che è stato definito il primo utensile dell'uomo cioè la parola
Ecco io penso che
Stamattina è stato detto che la radio è il veicolo
Musicale per eccellenza ve ne parlerà domani l'amico il collega Donati ma se non riusciamo a ritrovare il senso
Come dire originario filosofico della parola io credo che noi saremo sempre più non voglio
Fare come dire uno scenario descrivere uno scenario apocalittico ma io credo che noi rischieremmo in futuro di essere sommersi da questa enorme quantità di immagini che ci sta
Sommergendo e che per la verità non sono immagini edificanti anzi devo dire tutt'altro nel senso che l'immagine poi sempre più cruda e sempre più
Come dire oggettiva e quindi non ha quel margine di ambiguità che rende tutto sommato la parola anche così sfumata e così carica di senso
Io credo che nella tradizione italiana
Scusatemi se divago ogni tanto ma io credo che nella tradizione italiana invece
La parola abbia sempre avuto un grande significato
Prima della televisione le serate si passavano in casa
Conversando io credo che ci si possa rendere conto che per esempio la conversazione sia scomparsa basta vedere come
Parlano i ragazzi d'oggi come si come comunicano tra loro sulla base di
Frasi fatte spesso sulla base di strumenti comunicativi estremamente semplificati
Se poi i fermati al casello dell'autostrada
Dopo l'educazione potrebbe dire vorrebbe che si dicesse buongiorno e vorrebbe che ci si sentisse dire Buongiorno e invece si caccia il braccio si dà il biglietto si paga
Non c'è nessuno scambio di parole
Come dire mi terrorizza immaginare che questa riduzione sempre maggiore della comunicazione verbale si possa poi trasferire ad altri settori della vita sociale collettiva fino a immaginare uno scenario futuro in cui non si parla più
Giustamente Umberto Eco disse una volta che forse il computer potrebbe computer come strumento nel finale dell'evoluzione dello schermo televisivo potrebbe in qualche modo ridare slancio
E senso
Alla parola
Comunque in ogni caso credo che noi dobbiamo fare uno sforzo reale
Perché con gli strumenti che abbiamo a disposizione
Posso in qualche modo rinasce nel senso che la parola
Brevemente io vorrei però
Richiamarvi su quello che è stato da questo punto di vista il ruolo storico della radio della radio italiana
Non solo perché come dire me ne sono occupato ma perché credo che nella storia della nostra radio ci possano essere proprio gli ingredienti sui quali noi oggi possiamo di nuovo ragionare per riqualificare quel servizio pubblico radiofonico e televisivo che è stato rappresentato in Italia dal fra prima ancora dall'EIAR
E che
In qualche modo è stato al centro
Della vita degli italiani
Io penso che una politica per le minoranze in qualche modo la RAI l'abbia fatta in passato
Esotico stamattina padre Borgomeo parlare con molto entusiasmo giustamente dei meriti grandi della Radio Vaticana che in sessantatré anni di storia ha avuto un ruolo così importante è però Donna vorrei fare assolutamente da opporre assolutamente termiti medico petizione non è il caso di assolutamente diritti di competere in un senso o nell'altro però io credo che se noi andiamo a tutta la storia
Della radio italiana io credo ormai possiamo ritrovare che d'altra parte gli archivi
Sono lì a testimoniarlo ma credo che possiamo ritrovare un elemento di centralità che forse sta finendo ma certamente un elemento di centralità e anche ripeto una attenzione per le minoranze periti quelle quel quel quei settori di pubblici più dei privati che hanno trovato spesso in questi settant'anni nella radio hanno trovato la loro
Come dire una scintilla di conoscenza in più la radio italiana dato Corpo a tutto l'immaginario collettivo ha dato in qualche modo forma anche la memoria storica di questo Paese
E questo sarebbe in qualche modo
Ingiusto trascurate
Vorrei citare per esempio tutte le belle trasmissioni fatte dal terzo programma in anni gloriosi che di questa Rete radiofonica
Che da sola basterebbe a qualificare il il senso di un di un servizio pubblico
Ecco
Io credo che qualche guaio sia cominciato
In anni recenti
Diciamo una ventina di anni fa una ventina di anni fa nasce con la liberalizzazione dell'etere nasce la concorrenza privata io apprezzavo molto padre Borgomeo stamattina quando ci ha detto che la Radio Vaticana alzato la potenza dei suoi trasmettitore duecentocinquanta kW ma Radio Vaticana poteva fare
La radio avrebbe potuto la RAI avrebbe potuto farlo lo stesso per le sue reti radiofoniche non l'ha fatto non perché non ne fosse capace
Questo non ne fosse in grado perché se l'avesse fatto in quegli anni a metà degli anni settanta tra diciamo tra la tra il settantacinque e l'ottanta il momento in cui nascono i cosiddetti cento fiori nove grandi le le le la grande proliferazione delle radio private le radio locali allora si chiamavano radio locali e poi sarebbero diventate le radio commerciali la radio sarebbe sulla Rai sarebbe stata sottoposta a delle critiche violentissimi e anzi da detto con forza che il destino di minoranza che la RAI lentamente in questi anni
A in qualche modo visto iscrivere nella sua esperienze è stato un destino indotto da altre forze la RAI si sarebbe aveva troppe professionalità di primo ordine per come dire darsi da sé questo destino glielo hanno imposto che avevano imposto e credo che oggi come dire le cose siano arrivate a un punto tale per cui non si possa più tornare indietro ma quell'esperienza delle radio locali
In qualche modo
è stata ambivalente ecco io credo che questo si debba dire è stata rivale certamente quella esperienza quelle radio locali che nascevano con pochi kW di potenza che prolifera a un certo punto ne sono arrivate non essere credo sei mila
Nascevano dal bisogno di partecipazione della società italiana è una società che era rimasta dal dopoguerra un po'complessa un po'chiusa e che dopo il Sessantotto aveva bisogno di esplodere aveva bisogno di manifestarsi in modi anche spesso dirompenti quindi certamente quell'esperienza è servita
Ma da un altro punto di vista con l'esperienza ha creato una comunicazione radiofonica spesso banalizzati dove spesso appunto l'uso della parola la ridotta stereotipi molto miseri
E che ha contagiato
In qualche modo stessa comunicazione verbale della radio della RAI che invece non dimentichiamolo e servizio pubblico
è in servizio pubblico che ripeto deve ricominciare a fare il suo mestiere parlo
E mi limito adesso esclusivamente al settore radiofonico deve ricominciare a fare il suo mestiere di servizio pubblico cioè
Di un servizio per tutta la collettività che ha delle specificità e delle doverosità delle doverosità ulteriori quindi un nuovo servizio pubblico
Per pubblici differenziati con un pluralismo direi non solo politico perché questo va da sé e nei fatti e nelle cose
Ma con un pluralismo
Dell'interlocutore
Noi dobbiamo sempre più immaginare quando facciamo la radio
Che dobbiamo parlare a pubblici diversi a pubblici differenziati
Questo secondo me è un un fatto incontrovertibile un fatto proprio è un ormai una pietra miliare secondo me della nostra mentalità di programmatori
All'interno dei servizi radiofonici pubblici l'epoca della radio di massa è finita
Dobbiamo immaginare una radio rivolta a pubblici sempre più segmentati sempre più differenziati perché credo che ormai è proprio sia la società il Paese che si sta frammentando in situazioni sempre più o se perché diversificato
Io voglio raccontare
Una piccola esperienza in questo senso
Di quando ero quando mi occupavo di una parte dei programmi di Radio tre
Ho un caro amico che credo molti di voi conosceranno un artista
Fabio Mauri di cui tra l'altro c'è adesso in corso a Roma al palazzo la Galleria nazionale d'arte moderna una bellissima mostra rievocativa di tutta la sua produzione dagli anni cinquanta ad oggi
Fabio Mauri mi propose di fare una rubrica
E critica d'arte
Rivolta ai non vedenti
Mi sembra un'idea splendida ci ragionammo lungo parlammo a lungo di come poteva essere fatta
Ho molto apprezzato stamattina
Sempre scusatemi ma lo devo citare l'intervento del professor Mazzeo quando lui diceva io non voglio che quando vado al cinema qualcuno mi dica
Che il film bello perché questo non interessa
Erano da questo il senso di questa rubrica di critica d'arte noi non non non avremmo dovuto dire che un quadro era bello e non avremmo dovuto fare appello all'emotività dell'ascoltatore ma l'idea era entriamo spieghiamo l'opera d'arte
Perché non vede
E ricollegandomi a quando dicevo da quanto dicevo all'inizio io credo che noi saremo riusciti a spiegare un'opera d'arte anche perché ha il bene della vista
Ma non sa vedere
Perché quanta gente c'è
In giro per il mondo che come dire
Guarda ma non sa vedere
Ecco purtroppo questa questa questa e questa idea non non andò avanti
Non dico perché perché non è questo è il momento di indulgere alle piccole poche amiche di bottega che sempre nascono in chi lavora in queste grandi organizzazioni che producono radio e televisione ma qui ci sono degli amici della radio e io vorrei che come dire pubblicamente affidare loro questo messaggio perché credo che un'idea di questo genere sia ancora valida
Io non penso che noi dobbiamo fare trasmissioni
Come dire un po'burocratiche che a me non piacciono delle quali cioè tutto è utile nelle quali come dire porre i problemi
E di questa o di quella categoria di persone in particolare in questo caso dei non vedenti certamente occorre informare nelle sedi opportune l'opinione pubblica di tutto quello che si agita in questo mondo ma io credo che noi dobbiamo cominciare a fare e immaginare attraverso una radio pubblica
Delle trasmissioni che si rivolgano specificamente a chi non vede e quindi immaginando anche un linguaggio sonoro un linguaggio verbale che sono convinto sono assolutamente convinto
Potrà essere utile
Anche nella programmazione come dire di routine
Perché
Io penso che noi abbiamo lasciato abbassare la guardia dal punto di vista del linguaggio radiofonico
Molto spesso aprendo la radio
Io sono di quelli che naturalmente un ascoltatore affezionato ma molto spesso aprendo la radio
Diciamo la verità sentiamo degli strafalcioni
Sentiamo
Una consecutio temporum che non si regge sentiamo nomi stranieri store piatti
Ecco io credo che noi dobbiamo ricominciare da questa piccola disciplina nell'usare correttamente la nostra lingua che è una lingua bellissima
E così via ecco che siamo questa però e la soglia minima e la soglia assolutamente minima da cui partire
Quindi un certo garbo
C'è il modo di parlare
Il senso ritrovare il senso delle espressioni verbali il senso di ciò che si dice
Essere capaci di divulgare io no no paura di questa c'è stato un momento in cui questa parola la parola divulgazione è una parola guardata con sospetto la divulgazione è una cosa estremamente importante e presa per divulgare occorre conoscere ciò di cui si parlava molto spesso
Soprattutto in molte trasmissioni
Di tipo scientifico di tipo specifico specializzato molto spesso chi parla si sente che non sa non conosce ciò di cui parla ecco
Io credo che noi dobbiamo veramente ricominciare da questo piccolo abbiccì
Perché se riusciamo a fare questo non solo recuperiamo dei valori che sono i valori importanti
Della nostra lingua e quindi della nostra storia della nostra tradizione dalla nostra cultura riusciamo a diffonderli
E quindi riusciamo in qualche modo influenzare
Non
Come dire ideologicamente ma a influenzare la platea di chi ci ascolta facendo recuperare
Questo tipo di valori ma io credo che noi riusciamo anche a fare un servizio alla radio
Riqualificando la sempre di più
E
Come dire mettendola in grado di vincere
Una grande scommessa perché la radio oggi si trova nel panorama di quella grande trasformazione dei media a cui stiamo andando incontro
Si trova forse atto per
ATO dentro vivere un secondo destino di minoranza ecco non vorrei che tra qualche anno noi ci troveremo di fronte a una radio ancora più povera
Vorrei concludere
Ricordando a questo punto una una espressione molto bella di uno scrittore italiano Giuseppe Pontiggia
Riferendomi ai contenuti
E contenuti di questa radio quando lui diceva una cosa che mi ha sempre molto colpito e la parola che ci tiene in vita ecco io vorrei sogno una radio in cui la parola
Continui a tenere invita tutti noi grazie
Dopo efficace intervento poteva essere altrimenti del l'amico Monteleone che c'attenuto a sottolineare alcune questioni
Chi ci richiama la proprio la comunicazione a dire che quella che ci colpisce di più in chi anche come me per la mia parte ha fatto radio è questo sorta anche di punto interrogativo io almeno lo voglio trasformare in punto interrogativo
Che Monteleone ha messo nella sua relazione ecco questo rischio di creare esclusioni
Questo problema di lavorare senza pensare al prodotto che si costruisce questo costruire senza riflettere che accompagnato purtroppo il destino delle ultime generazioni radiofoniche pubbliche quelle private erano impegnate sul versante che Monteleone ha già detto purtroppo
Per carenza di mezzi per povertà di per un mercato troppo ricco di possibilità siamo arrivati
Appena quattro mila quasi cinque mila radio nei momenti più alti della cosiddetta liberalizzazione e corrispondeva queste momenti più bassi
In realtà della comunicazione alle radio dedica alla radio dei dati cattiva propaganda politica alle radio che utilizzavano
Appunto questo grande straordinario mezzo qual meno lui
Che ci lavoriamo lo vediamo come tale è comune intendere c'è non giusto non efficace da quel punto di vista ecco ringrazio
Monteleone per le parole che ha detto il volley profittando proprio della presenza di tanti io credo che questo è il nostro sia un privilegio tanti competenti della radio quali voi siete
E mettere in rilievo una parte del tutto il prodotto radio che io trovo molto interessante
Quella delle cosiddette trasmissioni di servizio
Di servizio per tutti più apprezzato stamane nell'intervento del signore della delegata del ministro Guidi questo apprezzamento all'intervento di servizio questa sorta di ah il gesto di riguardo a chi ha di meno e chi si aspetta qualcosa ma cittadini italiani sono tutti davanti alla burocrazia davanti alle difficoltà della vita tutti hanno qualcosa di meno tutti per un verso o per l'altro sono portati ad aver bisogno di queste occasioni che di questi sportelli simbolicamente aperti di questi numeri verdi
Sempre da poter fare di queste cose d'emergenza che ci consentano di trovare e la strada giusta nel labirinto dei tanti problemi e dal labirinto mi viene in mente proprio una sigla una sigla se non mi ricordo male la Sica anche molto
Divertente di istruzioni per l'uso soluzioni per l'uso e le trasmissioni di servizio sono legate al lavoro per la verità tenuto un po'semiclandestino specialmente negli ultimi tempi del amica Emanuela precetti che ha avuto e ha coltivato una grossa esperienza
Prima televisiva ma negli ultimi anni devo dire concretamente radiofonica in ore
Di anche scomode molto scomode ore scomode nelle quali forse si può anche dialogare con un pubblico voi sapete la difficoltà di dialogare col pubblico radiofonico si diceva che pubblico fosse così col pubblico non c'è diceva giustamente Monteleone ormai il rapporto di massa ma certo
Un un orario sacrificato anche a una programmazione più credo sia tutta da ripensare e da rivedere
Ecco nove abbiamo qui con noi Emanuela Pacetti vorrei che salisse qui con noi per portarci il contributo della sua esperienza radiofonica è qui alla tribuna
Ecco non non ci sono bisogni non c'è bisogno che teniamo di altre parole
Non ho non ho battuto
Allora Bongiorno a tutti lei
Eh no fa piacere perché alla mattina a quell'ora non si sente eh
è vero mi sveglio anche maluccio qualche volta con delle brutte notizie ma in me è il mio compito
Anche la notte noi camionisti
In effetti è vero devo dire che severi mi ha presentata con molta attenzione molta precisione
Stava leggendo un foglio quasi come se non vi conosceste dovete sapere che invece se io conduco Italia istruzioni per l'uso tutte le mattine quindi se risveglio malamente tutte le mattine lo devo a lui questo mi fa piacere dirlo lo sottolineo mi fa piacere dirlo pubblicamente ogni volta perché in RAI è difficile poter ringraziare qualcuno in genere viene Palmieri più Val di prendere a schiaffi qualcuno ma devo dire in questo caso io per fortuna possa ringraziare no almeno uno due oggi ho riscoperto anche Monteleone voglio dire
Sono fortunata no non dovrebbe scafi tutti quindi grazie all'Unicef Italia istruzioni per l'uso radio mi ha seguita per un anno con una grande attenzione mi chiamava ogni tanto dicendomi e non ho mai visto guerra falce tirato la sigla che colla diritto da Italia scuse per uso televisiva Carlo mi ha seguita con attenzione come fa un vero direttore aggiunto ma detto va bene fammi una proposta chiara vigente cioè non me lo sono fatto dir due volte in tre secondi l'ho mandato un fax
Non l'ho più sentito per tre settimane una mattina mi ha chiamato ha detto vieni parliamo mi son fatta prestare una giacca dalla mia redattrice sono corsa a Saxa Rubra da quel momento non ho più mollato Saxa Rubra per mia fortuna
Ecco come può nascere una trasmissione di servizio dalla caparbietà e dalla
Dall'intuito di un direttore che poi dopo ma povera né ha preso altre vie ha tradito è andato in televisione io spero che prima o poi mi faccia lavorare in televisione così abbiniamo radio e televisione per l'informazione di servizio
Sì l'ho fatto per testardaggine gratis per fare un dispetto a quelli per la RAI perché non mi facevano lavorare all'informazione di servizio ed allora sai che ti dico io faccio comunque televisione nonostante voi e per fortuna Rai Tre mi ha voluta
Ventiquattro ore su ventiquattro con la segreteria telefonica che ne cerchiamo di seguire faticosamente perché mancano sempre di più gli strumenti per seguirla seriamente
E con una trasmissione presente comunque anche in estate ripeto sempre per merito suo perché questa per Serenata in estate poi non ha più smesso la voluta in estate ha continuato non mi sono mai fermata
Per fortuna perché questa ha creato abitudine nell'ascolto e quindi ha rafforzato la possibilità di abituarmi un pochino anche i miei ritmi Italia soluzioni per uso non è una trasmissione di approfondimento è una trasmissione in cui con molta cattiveria al lancio dei segnali ricordo delle scadenze
Faccio capire che esistono degli strumenti per essere meno maltrattati meno succubi dei dei disservizi e poi lascia approfondire agli utenti perché secondo me gli utenti come diceva stamattina
Professor Mazzeo che spero di avere ospite nella trasmissione molto presto non solo lui ma anche il presidente ma il presente l'Unione oramai quasi un amico di vecchia data ma sta scoperto una persona nuova da stritolare alla mattina
In ogni caso l'utente si deve muovere deve fare fatica deve dotarsi a farla fra far fatica e a informarsi quindi io ti lancio la Curti lancio
L'indicazione tu approfondisci se ti interessa se no rimani fregato
Fegato da disservizio fregato la burocrazia questa è la mia filosofia perché comunque dobbiamo far fatica perché le cose non ci cascano sempre in testa non ci cascano mai nessuno ci regala mai niente mi riallaccio all'inferno discorso
In tredici anni l'unica volta che mi è successo qualcuno ma chiamato non ha chiesto niente in cambio stato con severi non mi succederà mai più
Quindi è stato già un caso allora non ci casca niente in testa al professor mazzo stamattina diceva anche noi dobbiamo muoverci dobbiamo imparare a starci apprezzare accettare comunque dobbiamo imparare
A convivere con con quello che siamo e normalmente e imparare anche a farci cioè a far capire a chi ci sta vicino come si deve vivere con noi semplicemente normalmente se ho capito bene sto semplificando
Ma poi alla fine c'è il problema è nostro e quindi meglio ci rapportiamo con gli altri meglio ci facciamo accettare più ci facciamo accettare quindi questo vale anche per servizio di servizi anche per gli utenti
Che non hanno problemi magari creino problemi che avete voi perché sicuramente ne avete di più degli atti perché è inutile far finta che mi avete meno siamo tutti normali uguale ne avrete sicuramente di più anche perché noi siamo estremamente i du ITC che pensiamo di vedere molto meglio di voi
Non capiamo niente siamo ignoranti io stesso che mi occupo di questi argomenti da una vita non so ancora a volte ho paura di dire una parola in più una parola in meno quindi figuriamoci noi molto ignoranti non sappiamo ancora come parlare a volte come non ferire
Come essere disinvolti come far finta di niente come invece non è vero perché non stupidate un'ipocrisia far ritenete insomma
Dobbiamo educare noi mettere convivere meglio con voi ecco perché è un utente ad essere sempre più formato nel vostro per quanto riguarda la convivenza con voi quindi con i tanti portatori di handicap per quanto riguarda comunque il servizio di servizio in genere ecco perché e così rispondo a qualche così affermazione questa l'ha fatta oggi perché non approfondisco sempre gli argomenti
Se poi decido di approfondire perché voglio capire perché mi in punto perché sento che c'è qualcosa che non mi torna allora posso anche dedicare dieci puntate
Allora l'approfondimento avviene nella reiterazione dell'argomento e secondo me allora a quel punto posso approfondire del resto venti minuti più di quello non posso fare
Non è per scusarmi del fatto che non parlo molto di
Del falso problema
A volte me ne dimentico chiedo scusa perché io sono più colpevole degli altri se me ne dimentico perché io devo non dimenticare il vostro problema come il problema di altri
Cerco di farcela a volte me lo dimentico anche perché voi non date mai fastidio voglio dire non rompete le scatole non mandate Fazzi invece io vi chiedo vi prego
Rompete mila scatole perché se mi arriva un fax in redazione io ricordo che esiste eterno dico Dio via e allora faccio di tutto e trovo lo spazio se purtroppo arriva quello che al problema della caldaia oppure della grande utenza o la Telecom ma che ex SIP le tasse e tutto mi sommerge
Quindi vi prego questo è un messaggio che rilancio voi rompetemi e scatole anche per una piccola iniziativa può al limite vi dico di no no non va bene non rientra trasmissione oppure di così la facciamo a facciamo domani dopodomani
Questa è la prima la prima iniziativa che io sono molto concreta
Parlo poco di cultura anche perché non saprei farlo no ed è giusto che io lo sappia fare bene il proprio mestiere e qui ho visto che c'è molta gente che sa fare bene il proprio mestiere finalmente una boccata di ossigeno sono abitate essere circondata da gente che non sa fare il proprio mestiere e quindi
M'ha fatto piacere qui c'è gente che parla e stadi con quello che dice quindi non mi avventuro in terreni che non sono i miei cultura e via dicendo
Ripeto sono uno sportello che cammina aperto ventiquattro ore e mezzo ventiquattro devo dare risposte concrete veneto
Non so a memoria il numero del fax della mia redazione comunque se chiamato i centralini della RAI di Saxa Rubra tre otto sette otto uno sommerge termini fax uno no su cento va in porto
Questo tante la prima iniziativa concreta che rilanciò la seconda è questa non ci sono spazi non ne do molti da questo momento mi impegno
Fino a che non lo riterrò opportuno nel senso finché voi vi proponete argomenti utili io vado avanti almeno uno spazio alla settimana
è poco sono è mio dovere
No no no no per carità ho fatto a mano farlo fino adesso ma purtroppo veramente sono ecco solo pochi minuti solo due minuti tre minuti alla settimana del resto questi sono i flash che nel tempo io dedico a ogni argomento
Però mi impegno a darglielo lo concordiamo insieme so che avete il presidente ma ha detto che avete fatto un opuscolo quindi ogni volta io posso proporre una regola che c'è sul vostro opuscolo che so che riguarda voi quindi indicazioni agli altri
Che hanno magari i vostri problemi quindi possono di atto quello l'ha risolto adesso faccio anch'io oppure per noi che dobbiamo imparare a convivere con voi e queste rompo il taglio che avevo dato agli interventi che ancora di più quando lavorano interfacce vanno in televisione quando torna a salire era venuto in trasmissione televisiva ai pali istruzioni per l'uso in rete uno
Ricordo molto bene quelle puntate sono state puntate faticose perché ho fatto fatica pensate io informazioni di servizio fatto fatica a fare ingoiare alla mia azienda che a tantissimi pregi guai chi me la tocca ma io posso toccarle
Ho fatto fatica a fare ingoiare alle mie funzionario alla mia azienda queste puntate che parlavano molto molto di handicap perché voi non lo sapete ma quando si porta un portatore di handicap
In trasmissione ancora di più se l'handicap è evidente
Noi abbiamo gli ascolti per la televisione cinque minuti in cinque minuti bene l'ascolto scende cala questa è una delle ragioni per le quali spesso non sono invitati portatori di handicap in televisione perché poi se sei forte raccomandato amante non amante capostruttura mica tra di qua
Sapete tutti poste cose allora continui a far trasmissioni anche se non hai audience se sei debole se non fai audience
Viene eliminato a volte viene eliminato anche quando fai l'audience ma questo è un altro discorso in ogni caso quindi è chiaro che indizi un una persona in carrozzella lei lo sa meglio di me fino a qualche tempo fa non poteva essere invitato
Io vi giuro fatto matrimonio nono di Lucio io vi assicuro fatto una trasmissione Enzo Aprea io lo invitavo costantemente volo conoscere te lo ricorderete
è
Liberiamo tutte queste persone ecco io chiaramente come al solito visto che sono molto obbediente non sono aziendalista ma non sono sempre obbediente
Poi invitato in trasmissione mi sono ostinata invitare in trasmissione di racconto una cosa vi farà ridere molto velocemente perché non voglio portare via tempo agli altri come al solito il tempo mi perseguita certo Dino mangiarmi le parole come ha detto il professore stamattina
Ogni mi sono ostinato continuati va be'lo stesso ministro quante volte qui divenuto in trasmissione da noi
Bene avevo un regista che adesso purtroppo ancora molto i padri chiaramente sempre all'insegna del risparmio io lavoravo con le forze interne
Un regista che secondo me dovrà fare un altro mestiere io volevo la trasmissione di primi piani perché come al solito il video dovrà traforate entrare nelle case primo piano vuol dire queste queste riprese molto strette sulla faccia
Perché la possibilità di vedere le immagini questo cosa crea crea un pochino più d'attenzione nelle case sei più attratto dal video chiare son piccoli espedienti poi Secondo scenografie molto povere questo aiuta perché diciate bella lo sguardo di quello e non ti accorgi che dietro c'è un cartone non ci sono le luci bellissime scenografie del mi serve
Per io ho chiesto i primi piani stretti li ha chiesti il direttore di rete mi ricordo che anche lo ribadiva televisione di primi piani
L'abbiamo chiesta per mesi bene questo signore riprendeva dalle ginocchia in su quindi c'erano tutte queste figure non si vedeva le facce gli sguardi poi pensato la trasmissione dovrà dire puntare sulle storie eccetera è una tragedia
è arrivato Enzo Aprea Enzo Aprea con Guidi una trasmissione proprio di quel genere aveva detto mi raccomando
Enzo Aprea gli ha chiesto voglio essere ripreso tutto intero perché voglio far vedere che non ho le braccia
Voglio far vedere che non ho le gambe voglio far vedere l'handicap se no non rompiamo più le scale non dobbiamo dove a far capire che esiste l'handicap bene io per la prima volta ho visto un primo piano dall'inizio alla fine questo signore a negato le indica perché ma per cultura non era una persona cattiva però per cultura
RAI quello che volete ha eliminato l'handicap finalmente avuto a Treviso di primo piano dalla Spal puntata successiva di nuovo i piani tutti interi io mi ricordo che a prima s'è incavolato non voleva mandare in onda la puntata
Questo bel sembra una persona normalissima voi pensate apre morto come se dopo di quella con l'appuntato due mesi dopo quindi presente come poteva star male
Ecco questo per dirvi a volte non si fa per cattiveria a volte c'è molta ignoranza a volte non sappiamo molto come trattare con voi
Quindi in questo senso aiutate citati ci delle istruzioni rompete le scatole siete troppo educati voi come associazioni io ricevo fax da tutte le parti
Quindi muovetevi perché avete io vedo che avete delle persone di grande valore di grande qualità quindi dovete incominciare a dar fastidio se no non li ascolta nessuno
Mi dispiaccia Anton educazione per carità però dovete imparare a essere un po'più invadenti questo vale per me
Vale anche in poi gli altri e per gli altri
Io credo di non avere in patria di neve che ha già portato via abbastanza tempo la mia promessa palestrati no la febbre pensando di non vedermi arrivare sano avvenuta comunque perché ha fatto una promessa l'altro ieri son venuta pesa promesse intenda mantenere una date sono già d'accordo con il presidente l'Unione nazionale quindi date anche agli o mitigati anche Louis come punto di riferimento con il quale io avrò un filo diretto ma mi fa piacere dello con chiunque
Certo il tempo pochissimo però lo faccio volentieri ci credo quindi non è un piacere che vi faccio Pino ringraziata ENI lo faccio perché mi a dovere iniziarsi farlo grazie
Sì
Ma io
Sono sempre più stupefatto nel sentire
La falce
Mi onoro di conoscere da molto tempo
Naturalmente approfitteremo di questa sua
Disponibilità
Stia tranquilla che gli arriverà non un fax ma due quando noi dall'associazione siamo invitati a rompere le scatole lo sappiamo fare
Ecco io non voglio fare altri commenti semmai dopo quando ci sarà il dibattito interverrò ma adesso diamo la parola del nuovo asse veri che vuole
Dirci qualcosa diritti su non più un ruolo coordinato
Cambio cambia anche fisicamente mi sposto perché parlo meglio piedi scusate
No io ho apprezzato molto il l'intervento di Emanuela Fal ceti che per la sua per il suo modo diretto di porsi di parlare facilita molto il nostro incontro queste si
Ecco nel senso che
Il tema della radio informazione e cultura peli non vedenti
Rischia
Oggiono dato l'iniziativa ho lodato dirlo anche perché il lodo e mi piace che si sia svolta Catania dirò anche questo ma
Prima di tutto perché io credo che il problema vero per chi lavora alla radio volevo dire per chi vuole bene alla radio ma ci mettiamo troppo sul piano degli affetti invece non proprio di scelte di scelte di mezzi di comunicazione non è di adattare la radio
Di farla l'ha detto bene Emanuela nel con modo diretto così a tutti voi ma insomma che usa poi come espone i suoi ascoltatori non è adattare la radio ma dare alla radio il suo vero significato il suo ruolo che io credo che si sia perso proprio questo senso della radio come mezzo che accompagna la vita di chi lavora in tutti i suoi compressi vari spetti
E che io credo sia questo il segreto io ringrazio Manuela dei complimenti e degli apprezzamenti io ero alla ricerca di una persona primo seria cioè che rispetta gli impegni
Secondo di quelle appunto che dice ci vediamo alle sei la mattina e non si presenta alle sei e mezzo perché poi questo fatalmente succede
Nelle migliori famiglie secondo che mantiene un impegno in un arco di tempo che ci consente di costruire un pubblico di misurare questo pubblico perché questa è la radio
è la costruzione di tanti pezzetti di informazione di conoscenza di intrattenimento sono tanti gli aspetti giustamente ci richiamavano i relatori precedenti e Monteleone al fatto di non limitare non è poca cosa credete mi fare informazione corretta tant'è che la radio lo dico anche autocriticamente primi e ultimi mesi di lavoro la fa meglio della televisione almeno impacci a meno pressioni almeno influenze riesce ad esprimersi in modo più semplice
E però non può essere racchiusa stretta nella morsa della solo della sola informazione anche se ripeto non è poco certo
La radio
Nella battaglia dell'audience appagato un prezzo per certi versi un prezzo alto nel senso che ha pagato il prezzo di far parte della stessa zecca
Io credo che se con un po'di coraggio lo vado dicendo da anni la radio avesse trovato una sua forza aziendale un'altra azienda Cantona televisiva avrebbe trovato Mezzi risorse spiriti creativi collaboratori per adeguarsi al The il realtà ha convissuto una specie di cattivo matrimonio
All'interno di un'azienda nella quale le risorse tutte Stevie uomini più bravi i mezzi venivano spesi
In direzione la direzione e anch'io ho in testa la cosa di Furio Colombo che citava Monteleone la direzione se mi consente quindi onnivora cannibale
Del mangiare tutto perché la televisione si mangia tutto ha bisogno di mangiarsi tutto gli spazzi l'attenzione io amo molto per carità anche la televisione
Ho fatto per anni ho fatto cinema ostile ecco Amour l'immagine ma questo invece una forma quasi di cannibalismo
Del racconto dell'immagine della parola
E che io credo quindi che la radio pubblica in questo senso abbia perso molto del suo slancio della sua forza della sua capacità di racconto
Perché questa poi la cosa bella che non si insegna più neanche nelle scuole coi vecchi temi riassunti che le vecchie maestre e professoresse a quell'età nostra generazione ci obbligavano è più attiva raccontare racconterà terra questi temi della mia generazione o poco più di cinquant'anni cioè appunto racconta
E chi è una cosa che dovrebbero anche avere in mente giornalisti certe volte punto racconta invece spesso e annota commenta e altre cose
E invece è il racconto
E la radio tirrenica a questa forma e in questo senso dico ritorna in qualche modo all'origine l'iniziativa per la quale aveva espresso un forte e sincero ringraziamento e perché c'è quest'invito alla radio di ritornare all'origine
Diceva stamani qualcuno dei relatori che la radio è anche discrezione essi io vorrei andare a un fatto d'attualità non più tardi di qualche giorno fa mi trovavo a Milano
La sera delle dimissioni di Di Pietro a palazzo di giustizia in mezzo alla gente che voi immaginate e avete sentito
è proprio in quei giorni in quei momenti ho potuto avvicinare ovviamente un po'di magistrati un po'da amici voi immaginate perché avete seguito le vicende di questi giorni
Beh uno dei temi apparentemente più di vaganti ma in realtà più congeniali anche allo spirito di questo convegno
E che anche per quanto riguarda il processo quel processo quelle vicende proprio per evitare il rischio dello spettacolo per evitare il rischio dei riflettori
Beh Esperti avvocati amici coi giornalisti con i quali ho parlato
Insistevano molto su questo elemento la tv che diventa spettacolo distorce al di là delle sue intenzioni la verità
E quindi una proposta fatta anche al direttore della radio una proposta discussa con i procuratori della Repubblica di Firenze e di Milano e del pool Mani pulite una proposta che alla cultura dell'occhio
Definita cacciatrice di emozioni si sostituisca quella dell'orecchio cioè un organo che informa e lascia campo spazio campo largo alla riflessione
Che è un elemento importante
Perché noi abbiamo vissuto in questi anni anche in effetto di una guerra di informazione e qui
Considerata la come volete di televisione tirati una guerra di informazione carattere spesso molto isterico
Di contrapposizione di antagonismo continuo con uno spazio sempre più ridotto per la riflessione tanto che vedete
Nella programmazione televisiva che potete ascoltare sia radiofonica che è sempre più difficile una battaglia imporle
Spazi di approfondimento spazi nei quali in modo un po'più disteso si può riflettere sui problemi sulle cause sui rimedi
Sulle tante questioni che attraversano il nostro tempo le nostre generazioni i problemi dei giovani problemi degli anziani sentiamo che problemi ci sono tanti problemi delle minoranze
Che poi le minoranze non sono tali io vengo proprio da un convegno qualche giorno fa a Lubiana dove si confrontavano problemi delle minoranze frontaliere tra l'Italia e la Slovenia tra l'Italia e la Francia tra l'Italia e la Svizzera sono problemi piccoli piccolissimi se misurati in un contesto ai quali sono la radio può dare risposte
Perché è difficile mobilitare grandi forze grandi impegni anche finanziari per piccole realtà che però hanno bisogno di espressione hanno bisogno in qualche caso perfino di mantenere la loro lingua per non essere sopraffatti
Perché il nostro processo prose lingue è cambiata nel corso di questi anni è stato sopraffatto
Così come diceva Monteleone prima e con questo rito un po'banale no le dediche ciao i nomi che sono spariti io mi ricordo Zavoli che è stato uno dei medi rettori mi richiamava ferocemente ecco dare del lei
E il cognome vi sembrerà un po'formale è un po'rituale perfino un po'così un po'un po'visto che l'attico perfino un po'invece no era proprio per dare senso
Di rispetto a chi ci ascolta per dare questo senso che me stiamo nella casa di tutti e quindi come tale per rendere questa casa trasparente nel senso vero anche con un rito che però è sostanza in quel caso
E quindi
Dicevo Catania
Perché Catania importante beh a me oggi ho incontrato la redazione di Catania e io sono condirettore della TGR vi ho fatto prima portato prima saluti dell'amico direttore Vigorelli e ho fatto il mio dovere che era quello di salutare i miei redattori ed invitante anzi a seguire con grande attenzione questi due giorni di lavori e e per vendere
Conto
Perché il nostro perché il nostro compito conto anche agli altri che non stanno in questa sala di quanto accade in fondo uno dei nostri doveri
Poi visitando la sede a certo punto un pensiero dicevo amarcord ma attraversato la mente e mi sono ricordato di quando bambino
C'erano quei bei gli apparecchi radio dove si leggeva Catania
Perché Catania qualcuno che alla mia età e qualcosa di più se lo ricorderà Catania era una delle stazioni radiofoniche
Di quelle di prima linea negli anni e qui cioè lo lo storico che mi segue e con gli occhi e può condividere di prima linea che per lunghi anni direi per tutti gli anni Cinquanta e buona parte dei sessanta è stata anche una del luoghi di sperimentazione
Di una delle trasmissioni di successo forse più di successo della radio che poi sono state scomparse e sono state travolte tocchiamo il tema non più dell'informazione ma in qualche modo dello spettacolo chi erano i racconti sceneggiati
Proprio qui
Silvio Benedetto che poi da questa terra veniva tutta la cultura e la scuola fiorentina in cui io mi sono formato c'era quasi una sinergia una Porto tra Firenze Catania in quegli anni e Torino e Napoli i centri di produzione nel quale si organizzavano appuntate
Tanti racconti qualcuno ha tentato di ripristinare in questi anni sono quelle che hanno accompagnato la esperienza la prima esperienza culturale dei dati io dei radioascoltatori che c'è la Catania Catania ero e stamani vedendo ho ritrovato qualche vecchio tecnico visto suoi occhi che si illuminavano visto la sua faccia il suo interesse ho detto perché mi trovavo qui e ci ha detto aiutarci perché noi non ci ascoltano neanche in città
In città ascoltiamo radio Cagliari ci capita di ascoltare da Catania Radio Roma
Ma difficilmente riusciamo ad ascoltare sulla lunghezza delle onde medie quello che noi facciamo e quello che noi siamo chiamati ad emette con una considerazione che pongo qui e che quindi farà capire al presidente di questo convegno e avete ai gli amici che hanno avuto questa importante iniziativa che hanno assunto questa importante iniziativa
Con una cosa sulla quale richiamo sul quale io chiedo di richiami dove richiamare anche il direttore generale e il presidente della RAI nel senso che Catania è uno dei punti di riferimento per legge
Necessitato a trasmettere sulle lunghezze d'onda delle onde medie che non ci sono più nel caso di emergenze
Come trasmettere punto di domanda nel caso di emergenze quando certo non la gente sta ricorda ieri
Appena quattro anni fa ci fu un terremoto proprio da queste parti se non ricordo male ma l'emergenza e abbiamo visto in Piemonte sono di tanti tipi e forse sarebbe successo
Non dico qualche disastro in meno ma avremmo avuto qualche vittima e meno e non è di poco conto se invece affidare lì un'informazione a un fax
Fosse stato mobilitato un centro radiofonico contro senso di responsabilità profonda
Di cui bisogna farsi carico in queste circostanze quindi senza allarmismi
E però ecco dico c'è una dorsale qui che riguarda Catania Ragusa Siracusa che dovrebbe essere occupata in un momento di emergenza semplicemente non comunica non connette non si sente perché per certi versi invasa è occupata dalla modulazione di frequenza dove l'onda media di più facevamo una riflessione sul fatto che i vecchi cari apparecchi di filodiffusione
Non ci son più sono arcaici
La stessa radio pubblica ha disattivato e disincentivato queste iniziative alla SIP piacciono poco perché diranno pochi soldi alla RAI piacciono poco perché tutto sommato di ritorno è abbastanza poco significativo resta il fatto che la filodiffusione
Che garantiva un minimo di buona livello di ascolto di ricezione per alcuni programmi e antiche altri tre programmi di buona musica
Classica di stereofonico e poi gli esperti domani potrà dire più più non ci sono non ci sono sono spariti sono svanite
E quindi con problemi molto grossi perché Catania proprio con questo potenziamento potrebbe rispondere a un'esigenza di bacino del Mediterraneo largo ampio di carattere istituzionale ho in mente quello che ha detto stamani il direttore della Radio Vaticana mi compiaccio mi ha fatto piacere sentire l'impegno è un impegno teso non solo informare e tutte quelle cose che ci siamo detti manca da una dimensione più intima più interna spirituale perché l'uomo
Ha bisogno di Mangia parole divora parole ma per sentirsi per sentirsi con gli altri per parlare per tenere dei rapporti e però devo dire non voglio trasformare nel rubare del tempo ma il problema per la radio pubblica un problema molto serio
In termini di impianti in termini di investimento di risorse la radio si sente poco si sente male
Ci sono momenti o anche ufficiali nel quale si possono stendere analizzare questi rapporti ci limiteremo qui a dire che c'è una svalutazione forte dell'onda media c'è un uso un po'isterico della modulazione di frequenza e il risultato voi dove lo lo avete basta che vi spostate in macchina
Salvo un po'di riso frequenza in giro per l'Italia è difficilissimo
Collegarsi è una scommessa ascoltare e questo è il primo e questo è il primo più complesso punto e arrivo alla conclusione nel senso che
Alla radio noi siamo debitori tutti perché la radio legata a una cosa credo insostituibile per l'uomo l'immaginazione
Io ho partecipato qualche giorno fa ai lavori della conferenza del Mediterraneo a Palermo e mi ha colpito molto un delegato tunisino che richiamando proprio una frase Bianchi sta in diceva l'immaginazione e presa importante più importante della conoscenza
Questo richiamo al mondo dell'immaginazione questo richiamo al a ai rapporti a questo immaginario a questo mondo che abbiamo dentro e che attraverso la radio la possiamo scoprire
L'importanza della radio
Che ci riguarda da vicino negli eventi la radio costruisce dei veri eventi ricostruisce Perea su problemi istituzionali
Che riguardino grandi fatti politici la vita del Parlamento troppo poco
Perché bisogna portare a conoscenza del cittadino bisogna avvicinare al cittadine processi di formazione e del delle decisioni politiche i processi lo dicevo prima
E il le le catastrofi le emergenze e le tante emergenze che ci sono i bisogni di tante categorie
E io recentemente ho fatto un'esperienza
Molto significativa purtroppo fallita
Perché dovevamo mettere assieme troppe esigenze che riguardava mi limiterò solo al titolo una radio in Bosnia
A Sarajevo laddove senza luce
Senza giornali in una situazione di con voi sentite ogni giorno beh tanti amici sentivano l'esigenza di una radio che trasmettesse anche tra superando anche in qualche modo i confini
Per alimentare vide Durando e tu una cosa addirittura più semplice in qualche modo più spaventosa Ceva per conservare ai giovani
Il senso delle nostre radici perché ci stanno togliendo giorno sul giorno le nostre radici
Lo dobbiamo ricordare la lingua dobbiamo la lingua si ricordo attraverso la radio dobbiamo ricordare il nostro esperienze dobbiamo ricordare le nostre testimonianze ci stanno tagliando la lingua
Questo detto da molti giovani aiutati in quel caso da volontari
Che ho dopo ho ringraziato che mi hanno fatto fare un'esperienza bellissima molto pericolosa e rischiosa ma i Beati costruttori di pace e tanti giovani che lasciano l'Italia per andare ricca a scoprire a danno di menzione
E lo dicono è la parola giusta di carità nel senso di quell'incontro vero effettivo umano
Che gli altri si aspettano una situazione disastrata non è stato possibile abbiamo immaginato di trasmettere da Brindisi abbiamo immaginato di trasmettere l'abbiamo fatto per qualche tempo da una radio
Francesi al largo
Non è stato possibile perché c'era tra l'altro un problema bellico di individuazione della fonte di emissione perché per i serbi o comunque in quella situazione di guerra
E e tutto a una a aspetti militari e quindi ci sono problemi di dove si trasmette c'erano problemi grossi di luce elettrica per cui avremmo dovuto fare una grossa operazione radioline con batterie quel da ho affrontato problemi grossi li stiamo ancora studiando e stiamo cercando di risolvere una questione che come vedete solo alla radio mi sono limitato
Ha e le ha ai enunciare per la
E
E per passare da una cosa così drammatica a un'altra che invece sempre per la mia generazione
Ha costruito invece un momento di divagazione e di intrattenimento insostituibile chi non ricorda Alto gradimento di Arbore che è stato non solo un momento di sorriso di divertimento di ironia forte ma un momento di forte e geniale creazione che ha dato un contributo al crescere e al divenire di quel genere di spettacolo
E dunque per i forni per finire
E più credo che nella radio
Noi dobbiamo recuperare molte cose varie fatta di voci di flussi di respiri di voci nel senso che sono le testimonianze della nostra presenza sociale abbiamo bisogno di sentire queste voci
La situazione in cui viviamo eccetera noi vediamo non solo simbolicamente e voi mi potete apprezzare fa spesso abbassare il tono della voce
La voce delle minoranze la voce di chi è diverso la voce di chi si oppone la voce non solo di chi è d'accordo il valore il grande valore delle voci
Il valore del flusso cioè al momento della comunicazione che contiene informazione notizia cultura attualità ma non solo
Ed infine il respiro che quello che si coglie dentro il rapporto il profondo senso d'umanità e l'intelligenza e l'intenzione di aprirsi all'intenzione di parlare è l'immaginazione
Si è fatto troppo poco io credo che in questo senso si debba fare di più nel senso della costruzione di un rapporto sul territorio nel tempo
Per costruire davvero in un dialogo con le persone il valore della comunità grazie
Ma consentitemi amici a chiusura di questa
Mi sono mi sono appropriato del microfono senza chiedere il permesso al coordinatore ma sentivo di doverlo fare per ringraziare tutti e tre questi oratori che sono stati veramente brillanti questa mattina quando abbiamo aperto i lavori ho ipotizzato che avremmo fatto un bagno
Di cultura effettivamente questa parte e quella di stamattina hanno mantenuto il le proprie promesse
Sono stati tre interventi
Brillantissimi
Ci hanno portato per mano del mondo dalla radio ognuno diverso dall'altro più aggressivo quello dalla calcetti tipico
Della falciati a sbattere Siva
L'accentuazione del servizio pubblico da parte del dottor montano ma Monteleone e poi le parole
Chiare precise sincera e del dalla microsfere
Ecco in tutte e tre
Credo di aver individuato un comune denominatore
La sincerità
Dei sentimenti
Penso anche alla sincerità di un sentimento di amicizia nei confronti dei non vedenti
Abbiamo sentito che c'è voglia di restituire alla parola la sua centralità che Cher voglia di restituire alla radio quella funzione di servizio pubblico
Che c'è voglia di restituire alla radio quella funzione educativa
Che in qualche Saint qualche modo
è stato un po'trascurata in questi ultimi tempi soprattutto nella radiofonia
Locale naturalmente le fasce deboli hanno bisogno
Più una radio così per sconfiggere per la cultura emergente quella cultura del rampante Isma'
Quella cultura di cui parlavo stamattina della competizione fina fine a se stessa credo che una radio così
Posso aiutare l'uomo a scoprire se stesso
E che possa
Favorire
Le fasce più deboli aiutando i cosiddetti forti a scoprire le proprie debolezze perché chi di non qui
Normodotato o no che sia non attendo debolezze morti Dinoi le abbiamo e non e non ce ne accorgiamo credo che una radio indirizzata a questa funzione
Recupero dei valori una radio che sia penalizzata ad educare la gente possa aiutarci a sconfiggere appunto questa cultura emergente per affermare la cultura vera quella dei valori e penso che il contributo che abbiamo avuto qui da questi tre relatori ci fa ben sperare per il futuro
Io prima di chiudere questo doveroso e sentito ringraziamento
Devo dare una comunicazione perché padre Borgomeo
Andando via mi ha comunicato una sua intuizione facendo riferimento all'intervento
Di Mazzeo ha detto Mazzeo mi ha insegnato mi ha insegnato che per parlare ai ceti bisogna essere preparati bisogna prepararsi parlare dice che ma perché allora non utilizzare a Radio vari vaticana qualche collaboratore non vedente naturalmente che abbia la professionalità necessaria mi è sembrata una buona idea quella di padre Borgomeo io voglio comunicare un'ala
Tanto ancor più è una buona idea orribile tanto più è una buona idea perché noi dell'Unione Italiana Ciechi abbiamo fatto un corso di giornalismo sperimentale abbiamo dalle forze giovani che abbiamo preparata e trovano difficoltà di accesso ai giornali perché sappiamo tutti che la carta stampata in crisi
Gracchia la radio navighi
Diciamo in condizioni economiche assai migliori ma credo o a Radio Vaticana intendevo dire ma è un po'il subconscio che ha parlato perché ho dato la comunicazione di questa iniziativa di padre borgo ma è un po'provocatoriamente volevo far sapere qui agli amici della radio a chi ha potere
Nel settore dal dalle assunzioni o dalle collaborazioni che abbiamo dei giovani giornalisti disc non vedenti disposti a cimentarsi tutto qui e poi ancora un'altra cosa
Voglio dire sempre strumentale alla politica dell'Unione italiana dei ciechi me lo dovete consentire facciamo questi convegni anche per questo
Noi dell'Unione Italiana Ciechi abbiamo un centro di registrazione su cassetta e registriamo romanzi opere di studio abbiamo un catalogo di oltre cinque mila opere e i lettori sono tutti professionisti o attori o spiega Serra dalla radio accompagnata qui ne abbiamo uno c'è Mariù Safi è che è una delle nostre lettrici ma come lei ce ne sono tanti altri assai grave
Ho
Proposto più volte
Al la radio
Vi immaginare un programma che utilizzasse
Queste letture
Nei modi e nei tempi
Che la professionalità di chi organizza il palinsesto
Stabiliva utilizzare questo letture
Non mi è stata mai dato una risposta né positiva e né negativa forse perché questa offerta rossa costava troppo poco devo immaginare
Grazie e adesso la parola tutto sarebbe
Io prima di aprire il dibattito se qualcuno vorrà parlare per poi fare il nostro Brecker prima e la seconda parte volevo collegandomi a questo dire che
Ci sono stati dei buoni segni
Un giovane
Aspirante giornalista non vedente si è qualificato nei primi trenta
Borsistiche la RAI dovrà assumere entro l'anno prossimo e questo mi sembra già un segno molto importante il giovane aveva anche chiesto di partecipare aveva concorso alla scuola di Perugia e si era qualificato fra i primi
Poi temendo di essere escluso appunto dalla stalla da questo concorso per praticante giornalista preferito lasciare la scuola di Perugia
Mi ha un po'dispiaciuto perché era l'occasione per mettere alla prova tante promesse tanti impegni tante parole perché io credo che anche gli altri venticinque colleghi
E si vedenti avrebbero tratto beneficio da quell'esperienza
E che quindi proprio dire che c'è un piccolo passo avanti e per quanto mi riguarda per questa richiesta io ovvero annotata e ho colto anche di Roy atelier si vede che costa troppo poco e forse le cose bisogna anche caricarle di peso come diceva falcetta insomma rompetemi Echelon per decide scatole insistete eccetera forse la strada giusta
E vediamo di dardi una risposte ecco io
Per cioè cerchiamo una strada una soluzione
Una soluzione di mezzo ecco volesse qualcuno ecco sì sì profittiamo da presenza ancora di Monteleone falce etiche poi partono io rimarrò con voi anche domani quindi mi dovete sopportare ancora per qualche
Invece
Certo non è una giornata molto bella ben vestì qualificati poi abbiamo avuto la Carrà Emanuela false etniche veramente l'altro ieri quando mi ha detto sì
Io giuridico perché sapevo che questa sua presenza avrebbe dato grandissimo piacere a tutti ecco perché questo due domande
Gente
Potrà essere regista vendeva avesse bisogno vicino meglio non l'avevo visto pazienza prezzo Federcasa e don Aldo uno al una domanda
Al dottore Monteleone
Io ho fatto questa riflessione la radio
Prefabbricate tutto affidando tutto cervelli a specialisti a competenti
E e moltissimi dei programmi
Vanno bene
Per noi vanno bene
Se la radio potrebbe fare un ulteriore passo avanti per rivitalizzarsi e per dottor severi essere più interessante dell'ascolto
E penso non per citarne la radice politica ma per citare la funzione che ha che noi non vedenti apprezziamo
Mazzeo dice non l'ha detto ma io lo dico io di notte stessa ascolto radio radicale perché mi fa sentire processi mi fa sentire gli interrogatori mi fa sentire io penso che anche Marcelo non l'ha voluto dire terra così
Timidezza politica ma penso che si riferiva anche questo tipo con lei l'interesse di quel tipo di radio che scende dottor severi negli ambienti di alla vita
Ambiente processo ambiente Parlamento ambiente io giunco scuola qualsiasi tipo di ampie
Per cui questa radio che età tutte latita si vive scusate il tipo di bisticcio
Va bene io penso che portare questi spezzoni di vita vera alla radio pestare i conoscere a tutti
E quanti ce ne sono che spesso non hanno ascoltato un processo che spesso non hanno seguito determinate cose
E qui stiano le informazione e non può diventare cultura e non può
Ridare linfa alla radio allargando l'ampia fascia di ascolto questo lo volevo chiedere al dottore Monteleone al dottore sere
Nella sua qualificate autorevole veste di condirettore
Ma io chiamo direttore mi piace chiama USA si vede nel toro chiamo dei lettori perciò direttore sede perciò io volevo chiedere questo atto sede lei si può fare se può intervenire
Verso Salerno o fare poi intervenire verso chi può decidere e lei sollecitarla decidere
Se la mai Cds a livello regionale
Un piccolissimo spazi io o settimanale comincia ci ha detto la la Carrà Emanuela ogni sera liste Mana leggi ci offre un suo anche due minuti
No noi vediamo cinque minuti almeno la radio GPS e non ho mai Manuela dalla Rai dalla Rai regionale dalla RAI regionale non mi riferivo alla sua la vela perciò sì ogni alla radio regionale denaro
CTS
Dei minuti
Perché noi potessimo utilizzare questi minuti
Non solo come informazione così diretta ai nostri ma io immagino per esempio le famiglie io immagino tante altre persone ponte notizie importanti e interessanti si potrebbero fari arrivare a quella determinata ora a quel determinato giorno
Anche qui lo udienze potrebbe crescere per estendersi lo diceva Daniele prima alla a questa che poi grande il mondo delle persone handicappate no
Va bene che non possono uscire che non e sapendo che c'è in quella trasmissione per ricevere notizie informazioni per sentire una voce perché poi magari anche se non è uno della categoria ma sarà la categoria chiamare
La Emanuela Falsetti del momento in Sicilia per dire vieni parla di questo argomento fai questo ma sarebbe un mezzo meraviglioso di comunica silente può fare questo tale severi grazie
Subito corrisposto qualcun altro vuol fare qualche domanda
C'è qualcuno che può chiedere qualcosa
Se c'è qualcuno alza la mano ecco
Così rispondiamo ieri pacchetto
Il nome
Non sentiamo niente il nome
Per motivo di disturbo ed è l'altra tutte queste stazioni non locali disturbano tante volte all'audizione fino al punto di spenderla lettera Magarò ma il tre marzo R. più talora sporto quanto c'è sia per esempio Radio Maria non lo portiamo al porta alla persona altre stazioni che esse mettono dentro
è un topo ascoltare non si possono apprezzare tante estrazione che ieri che intercetta un altro brutto l'audizione
Lombarde oltre a lui allora adottata in perpetua quando del salvataggio spende questa S.p.A.
Qualcun altro ecco
Al microfono
Cortesemente
Sono padre Giorgianni dalla Radio Vaticana e domani mattina poi farò qualche però qualche parola gli orizzonti sia io allora mi riferisco a quello che ha detto padre Borgomeo quest'oggi il mio direttore generale e a questa si era ripreso del professore per via le
Cioè a dire per questo è eventuale o promessa di spazio per i non vedenti alla Radio Vaticana siccome poi in concreto mi dovrò occupare io allora
Allora vorrei pregare
Già per la collaborazione che si pensasse quel quelle che potrebbero essere scale tetti argomenti che potrebbero essere interessanti per voi
E ci poteste suggerire già in anticipo di maniera che noi nel fare una programmazione e possiamo tenere conto grazie benissimo molto
Molto concreto ecco io direi perché sentiamo fortemente facendo tardi perché poi c'è l'ultima parte quindi io direi che facciamo rispondere
Subito a Monteleone
E faccette sia corrispondere a queste domande anche se non erano ma credo che la possono coinvolgere ce n'è una rivolta a me e poi se siate d'accordo se non c'è qualche altra domanda facciamo una brevissima interruzione e poi facciamo la sequenza finale
Prima della della scena
Tra meritatamente dare questo punto
Sì molto brevemente io ringrazio dell'opportunità di questa domanda e che è una domanda che tocca come dire il punto centrale di quello che è accaduto
E in questi ultimi vent'anni nel settore radiofonico
Con la riforma del settantacinque si mette in moto un processo di redistribuzione complessiva del della radiofonia che come dire rimescola completamente le carte voglio dire una cosa
Suggerite ami
Molto poco
Il l'informazione radiofonica i giornali radio a un livello straordinario severi è stato uno dei protagonisti di questa stagione quindi della può confermare
Ma
Quindi a parte questo dato diciamo questo Rucli riconoscimento che va va dato va fatto in maniera assoluta
Che cosa è successo a mio modo di vedere è successo che da un lato un certo tipo di radio private soprattutto all'erario come dire istituzionali
Si è parlato di radio radicale ma si potrebbero citare anche altre radio più politiche e dall'altro lato la RAI si sono come dire in qualche modo allontanate
Da un lato c'è stata la ricerca del contatto immediato
Con le collettività le varie collettività le forze sociali diciamo le forze istituzionali e si è entrato dentro come dire proprio dentro il corpo sociale del corpo politico facendo un lavoro di informazione di altissimo pregio su questo non c'è dubbio che io sono il primo a riconoscere che è stato un lavoro straordinario
In particolare dalla prima radio radicale ma voglio dire anche recentemente dall'altro lato la RAI ha invece continuato ad a vere un rapporto più mediato con la realtà sociale
Inseguendo in qualche modo certi stili lo dicevo prima a certi stili delle radio commerciali ma comunque
Ecco io direi questo da un lato c'è stato l'immediatezza del rapporto col corpo sociale dall'altro invece c'è stato proprio per la funzione istituzionale che aveva la RAI c'è stato un tentativo più maldestro se vogliamo da un lato di
Riprodurre e
Rifarsi a un passato curioso che la radio RAI e dall'altro lato ora continuare a aprire con il corpo sociale un rapporto di mediazione tenete conto anche che la riforma della RAI era una riforma che aveva un contenuto strettamente politico nel senso che al monopolio
Partitico diciamo così politico precedente si era sostituito con la diversificazione delle reti delle testate radiofoniche televisive
Si era sostituito un maggior pluralismo di tipo partitico e politico ecco quel pluralismo lì
A cercava in qualche modo di rimediare a questa
Modo di città monoliti città ideologico politica della radio prima della riforma ecco invece
Dobbiamo oggi ammettere che non era sufficiente non è stato sufficiente però devo dire anche che forse si è creata una situazione di complementarità diciamo no tra questi vari soggetti che erano presenti nello scenario radiofonico italiano e comunque allora la RAI forse non era pronta la radio RAI non era pronta a
A fare questo lavoro di scavo e di raccordo immediato con il corpo sociale forse
Forse lo è attualmente ecco ma come io dico spesso e ho anche scritto in questo libretto che uscito qualche settimana fa
Io credo che noi
Fatta salva la specificità e la grande professionalità dell'informazione del giornale radio io credo che noi dobbiamo ripensare radicalmente completamente il prodotto radiofonico ecco questo è un grande sforzo da fare ma
Consentitemi anche dire che non vedo luci all'orizzonte
Ma
Uomo di potere qua e severi quindi quel provocazione esistente la fanno dovrà trovare risposta sul tantissime e Monteleone che e apicale io sono una povera pedina quindi io posso soltanto gestire il mio spazio e portarlo avanti ribadisco quello che ho detto prima certo fatemi proposte che siano in linea con la trasmissione non proponete di non proponete mi cose che non posso fare perché poi ti dico di no perché su questo sono rigidissima ma per un interesse vostro e anche di quelli che ci ascoltano due notizie veloci non non sono risposte le domande che ha fatto
Non ho risposte non posso rispondere io per quello che ti dico perché ho già fatto
Molti di voi mi hanno chiesto l'opuscolo per la ginnastica passiva ne approfitto per rispondere in generale
Senza volerlo nel senso che mi è venuto spontaneo mi sono dimenticata prima di dirlo tre settimane fa abbiamo fatto in modo organizzato si sta già lavorando a un opuscolo quell'opuscolo da ginnastica passiva
Stampato con il vostro alfabeto cioè si dice così
Nella dimentica di dire però quindi quelli che mi hanno chiesto l'opuscolo è inutile che io lo mandi adesso colori mi riferisco ad esprimere utilmente perché le mamme a me l'ha chiesto recentemente ve lo manderò anzi creeremo proprio la forma di collaborazione lo monterà o gratuitamente in braille quindi è utile e addirittura stiamo vedendo di farlo e mi dispiace per il il professor Mazzeo anche con una cassettina perché molti una mattina io l'ho detto in radio ci hanno telefonato dicendoci io non conosco la sapete o per cortesia traduce trova anche in una cassetta e stiamo pensando
Ha però avrò raffredda vi passerà registrano con la mia voce cassettina la ginnastica dolce questa Cina sia la mattina che scuote tante opzioni per l'uso in effetti ce l'ha ce l'avete chiesto già in molti disse magari anche qua ma c'è quasi voglio dire
Un'altra precisazione veloce perché un punto che non è emerso da questo dibattito ancora molto spero che lo facciate magari domani
Sicuramente Alberto Severi ci penserà
Non imponente di soltanto per fare informazione per non vedenti ad altri non vedenti voi avete diritto di parlare il tutto
Infatti io poi stupidamente l'ho buttata via così perché poi dovuto per scontate chiaramente e corro corro sempre
Ma quando parlavo pensava Mazzeo ma dico Mazzeo perché m'è venuto in mente satire ascoltandolo conoscendovi meglio magari mi verrà in mente anche con qualcun altro io il professor Marzio non lo voglio sentì parlare soltanto di Cecchi
Vorrei sentirlo parlare di altre cose di ansia e dare a le persone che dicono di vedere
E di vederci bene materie delle istruzioni per l'uso per farsi passare l'ansia al venerdì perché sta arrivando la domenica saranno soli voglio dire
Dovete attacca
Ed è già meglio per voi questo l'aspetto a vostro favore la voglio dire dovete parlare di tutto e portatori di handicap non devono parlare solo di handicap devono parlare che tutto è io purtroppo non li conosco bene Massa
Perché adesso
Voi sapete tra vecchi lo sa beh meglio appuntino saudite che dorme tanto la mattina quando punto una cosa poi vado fino in fondo
Cioè adesso mi sono messa di punta proprio su questo fatto signori facessi televisione inviterei di nuovo uno di voi a parlare di di tutto di tutto quello che si può viene da persone normali non ho capito perché voi dovete parla solo di handicap basta e imponente neanche in questo senso
Chiusa parentesi sarà aggressiva però insomma e
Diamo atto volentieri Emanuela della sua ostinazione Eva posso garantire anche in privato
Comunque emerge chiaramente il suo detto questo Nobel visivamente così ci prendiamo il nostro caffè e poi riprendiamo la cosa ecco io volevo rispondere il sull'impegno a livello regionale mi pare un'idea eccellente
Ecco un'idea da spendere nel senso di uno spazio che io appunto ho insistito molto su questi spazi di comunicazione di ragionamento che sono di spazi di riflessione su alcuni temi che servono proprio per collegare io per dare anche una dimensione concreta e così credo di interpretare anche del pensiero dell'avvocato Castronovo io penserei di fare magari domani e conclusione della giornata di lavori
Un telegramma una serie di telegrammi che ribadiscano poi penso ci crediamo sulla parola spero che mi crediate ma le parole lasciano gli spazi a tante belle cose specie di fare un atto formale una serie di delega né al presidente della RAI
Al presidente la commissione parlamentare e al mio del e alla direzione della TGR in modo che tutto questo possa essere operativo
Detto questo una breve sospensione
E poi riprendiamo tra dieci minuti
Di dieci minuti del dell'aneddoto di stamane del dell'arcivescovo domani ma non più di tre sarà puntuale opprimenti
E impegni l'orario della scena
Eccetera
Audace
Dottor
Quindi
Senza
Allora mentre
I partecipanti riprendono posto chiederei ecco abbiamo tre interventi
Il dibattito in apertura mentre aspettiamo che
Tutti tornerà a sedersi in apertura volevo dire avevo saltato prima una su una domanda una sollecitazione che mi era stata apposta proprio dal presidente professor Daniele è la questione della possibilità di trasmettere in alcune ore
In qualche modo a costo zero una serie di
Spettacoli di storie raccontarvi racconto di romanzi eccetera e che io credo che questo sia possibile magari sollecito che negli interventi che ci saranno domani ci saranno per interventi dei responsabili soprattutto di Radio tre e per la parte proprio del teatro ed ecco proprio in quell'assedio credo che avremo risposte anche in qualche modo di carattere tecnico alle domande che ci poneva al professore Daniele c'era un'altra domanda la quale non avevo risposta
Chi era quella
Relativa al disturbo delle trasmissioni radiofoniche credo che vi si possa fare abbastanza poco
Perché il problema è di rimettere ordine ma l'ha detto Monteleone prima con precisione insomma eccetera è difficile riuscire a mettere ordine Pocket e dell'impegno più grosso
E in qualche caso c'è un'azione più precisa ma in realtà Radio Vaticana in fin dei conti il direttore della Radio vaticana padre Borgomeo è stato molto chiaro
Ha dovuto alzare la voce se così posso dire per farsi sentire
E anche fatto cenno al fatto che quando ha rispettato le regole eterno tema della nostra comunità statale le le nostre comunità cittadine
Ha rischiato di dover soccombere edito per infilarsi è stato molto garbato qui padre Borgomeo ma ha fatto capire che c'erano questioni di rapporti molto spigoloso sì con alcune realtà anche politiche nazionali è che insidia vanno proprio il l'intervento della Radio Vaticana che è stata poi per esempio preziosa
Padre vuol come ha parlato molto e a lungo della propria produzione è stata preziosa per esempio proprio anche nel in campo proprio nel campo della musica il segnale dello stereo
Studio a tutta una serie di iniziative che sono state forti importanti eccetera e però ha dovuto ripeto fa alzare la voce superare di molto
E dove non è stato possibile quello vedete le trasmissioni basta che vi intricate dicevo in qualsiasi
Strada
Girate l'angolo è già arriva un'altra emittente e così via insomma ed è difficilissimo e questo perché c'è anche un fortissimo ritardo tecnologico
Da questo punto di vista ci sono degli apparecchi che sapete automatizza no anche certi ascolti rendono più semplice la possibilità di trovare la stazione radio e anche in questo devo dire gli industriali
Lo dico un pochino schematicamente e me ne scuso industriali del settore non hanno dato dal per una mano a quelle grosse organizzazioni che volevano muoversi in questo campo detto questo siamo mi pare quasi tutti
La parola al professor Enzo pioli componente della direzione nazionale dell'Unione
Cede l'Unione italiana ciechi il tema è dice che la radio ieri è oggi e così riprendiamo il nostro itinerario di riflessione
Sì buona sera a tutti quanti
E
Come avete fatto sapere che mi si volevano ma nel ora
No mi si volevano perché vedendo un pochino la scaletta della mia relazione vista suonando nella mente il verdiano Rarinantes ingurgita e vasto cioè tutta quella che era una relazione sono rimasti pochi frammenti libri sparpagliati perché ormai
Si sono detti tutto agli altri allora cercherò di dire qualche cosa
Mi ero imposto
Fin da da sempre da quando lo pensata da quando mi è stato dato questo incarico
Di evitare sia di affrontare problemi di ordine generale e perché chiaramente qui ci sono degli egregi studiosi della informate della comunicazione e quindi è evidente che è da loro che noi dobbiamo apprendere
Come mi ero imposto di evitare una di evitare che io rompessero con eccessiva forza i ricordi i sentimenti il mio personale amarcord
Non avrebbe fatto altro che tediarvi allora o o optato per una testimonianza una testimonianza
Che viene da parte di una persona che appartiene ad un gruppo un po'particolare diciamolo pure di radioascoltatori
Gruppo di radio ascoltatori che in qualche modo ha anche studiato cominciano naturalmente a studiare da se stesso
Ho limitato il mio discorso alla radio ieri è oggi sicuramente non perché io non creda al futuro della radio tanto è vero che oggi sì è stato ripetutamente detto che la radio ha un futuro il libro che non è poi tanto librettino che faceva riferimento il professor Franco Monteleone ma è una bellissima raccolta di saggi ha come sottotitolo un grande futuro settanta anni un grande futuro e questo a noi che della radio siamo amici veramente affezionati ha fatto molto piacere
Per questo anche non celebriamo questo settantesimo anniversario
E lo celebriamo approfittando dell'occasione per riflettere
Sia su quello che è il nostro rapporto con questo oggetto che è qualche cosa di più del rapporto che si ha con un oggetto Amato desiderato un oggetto versatile un oggetto che può essere utilizzato in tante circostanze
E chi ci sta vicino in tante circostanze ma che penetra nel più profondo dei nostri sentimenti per esempio
Per noi che dalla realtà esterna abbiamo una quantità di messaggi così relativamente ridotta
Il fatto di sentire in un ambiente sconosciuto in un ambiente estraneo in un ambiente la cui fisionomia e colta immediatamente da chi vede ma da noi no
L'arco fisionomia visiva il fatto di sentire le voci
Dei presentatori della radio degli attori dei cronisti che sono le voci che sentiamo normalmente in casa nostra che sono le voci che ci accompagnano dalla mattina alla sera il fatto di sentirle quando siamo lontani quando siamo in situazioni anche non del tutto
Di aggio psicologico bensì da una specie di rasserenamento una specie di conforto al punto tale e lo dicevo proprio oggi parlando con Emanuela Falsetti che ieri incontrando la signora sazia stamattina oggi incontrando Emanuela falce tricot a ne verrebbe quasi di dargli del del del tu perché effettivamente siete delle persone che siete sempre con noi la mia generazione usare altri canori quindi diamo solennemente del però insomma vi siamo affezionatissimi lo stesso vogliamo grande nello stesso e cercherò allora di dire qualche cosa a proposito di quello che è la radio per noi
Intanto andando a vedere come la tipologia che è la scienza che si occupa dei problemi dei ciechi si è occupata del problema della radio
Poi vedrò di accennare appena logicamente perché sono cose che sono già state dette il problema della informazione della cultura e dell'intrattenimento
Poi il problema dell'integrazione sociale la radio come fattore di integrazione sociale e poi successivamente dirò alcune piccole cose sulla radio Dinoi ieri oggi allora l'intervento in queste sono i miei frammenti si ma faccio presto tassi
Allora anzitutto comincia col dire così che
Quando è comparsa la radio questo strumento che trasmette utilizzando un linguaggio privo di immagini che non siano immagini di ordine acustico immediatamente ci si è dedicati Allo studio di questo modo di comunicare di questo modo di trasmettere lo studio della radio come strumento di espressione credo di sapere che ha preceduto in qualche modo lo studio della radio come strumento di comunicazione come strumento di diffusione e di informazione alle masse
è vero che la radio è nata in un periodo nel quale i regimi politici europei
Non hanno atteso molto a capire l'importanza di poter parlare in tutte le case e che in questo modo è stata ben presto utilizzata però se li andiamo a vedere per esempio
Le ricerche condotte da uno dei più grandi maestri di questo settore Arnheim troviamo che effettivamente si è occupato prima di tutto di indagare sulle modalità di trasmissione mediante il segnale acustico le modalità di trasmissione
E della ricchezza espressiva del mondo acustico
Direi che le sue ricerche
Hanno svelato una realtà del tutto inesplorata una realtà nuova apparsa nuova per tutti ma non certo per noi per i quali il mondo della udito il mondo dei suoni il mondo delle voci e il mondo attraverso il quale ci relazioniamo con quanto ci sta intorno ancora oggi potrebbero essere utilizzate queste sue osservazioni perché effettivamente
A individuato alcuni elementi che anche per i nostri educatori potrebbero risultare di notevole vantaggio e diciamo subito che infatti la radio
Per dirla proprio con le parole questo maestro regno del orecchio e non dell'occhio regno della parola
Della poesia della Teoria è rivenuto immediatamente campo di attività per educatori per letterati per insegnanti e a questo punto proprio ci si domanda ma visto che il modo di comunicare della radio è il modo tipico di comunicare di chi non vede la parola pura
Dite filologiche cosa ne hanno detto
Beh debbo dire che io non ho avuto tempo in questi giorni di leggermi moltissime opere ma un po'mi sono fatto i miei ricordi un po'qualche cosa ho sfogliato
E il il più delle volte ho trovato che la radio viene data praticamente per sottintesa cioè c'è un riferimento sia alla radio ci sono dei riferimenti alla radio ma la grande importanza che questo strumento ha e la sua specificità di comunicare non è che io abbia che io sappia non è stata affrontata in maniera ma direi così completa così consapevole per esempio
Nino salvano i rischi che è l'autore della storia più organiche documentata della cecità in Italia pubblicata a Bologna nel mille novecentosessantadue
Sì occupa del fenomeno radio soltanto in maniera puramente marginale
Esaltando per esempio i benefici della tecnologia si dice abbiamo tante biblioteche abbiamo dei libri stampati con il sistema Braille abbiamo seicento riviste chiaramente non soltanto in Italia si riferiva a tutto il mondo
Abbiamo dei liberi su nastro registrato e però della radio dice ma coltiviamo il nostro giardino cioè ritiriamoci nel nostro intimo troviamo conforto nell'ascolto della radio di una buona musica che si aiuti a dimenticare a sognare eccetera quindi la radio in qualche modo sentita soltanto come consolatrice come quest'amica che consola soprattutto che consola coloro che per essere pervenuti tardivamente alla cecità
Non debbono dedicare troppo tempo alla autoriflessione e alla autocommiserazione è un po'poco se pensiamo appunto a tutto quello che è stato detto qui oggi
C'è uno studioso beh guardate che la stessa cosa più o meno accade gli spagnoli e per i francesi c'è uno studioso l'open Feltri
Che è morto tra l'altro lo scorso maggio il quale invece abbia scoperto nella carenza di informazione uno degli elementi più negativi per la formazione dei ciechi
E allora aveva valorizzato di molto l'autorizzazione della radio non solo ma può sicuramente essere considerato l'inventore del Libro Parlato Libro Parlato che alla fine degli anni Trenta veniva prodotto utilizzando i primi micro solco questo è quanto io ho trovato chiaramente riprenderò il discorso so che c'è qui uno studioso molto attento di questi problemi che il professor Fabio Levi io invito anche lui eventualmente se alle notizie più integrali precise poi di farcelo sapere
Per quanto riguarda il discorso dell'informazione beh allora diciamo subito che tutte le volte che latino che non lo sia ottiene dei risultati ottiene in sostanza un potenziamento delle funzioni dell'uomo
Dall'applicazione della meccanica abbiamo tenuto la possibilità di modificare il mondo Esterno dalle applicazioni dell'elettronica in qualche modo è stato potenziato il nostro sistema nervoso centrale ora è evidente che con l'avvento della radio e della televisione io credo che noi siamo andati molto al di là per quanto concerne la trasmissione del pensiero e delle immagini di quanto non fossero arrivati addirittura le fiabe e i miti le fiabe e i miti
Pensavano per qualche privilegiato la possibilità di comunicare a distanza
La radio la televisione ne hanno fatto un fenomeno di massa qui non si tratta di fare dell'ottimismo scientifico che oltre tutto è passato di moda si tratta di prendere
Visione di una realtà li prenderà atto di una realtà autentica mette alla quale noi ci troviamo a vivere tutti i giorni con la radio per la prima volta il ceco si è trovato in un piede su di un piede di assoluta parità con i vedenti ascoltare la radio per un cieco al di là delle diciamo analisi che faceva questa mattina il professor Mazzeo sulla interpretazione poi dei segni
Ma l'ascolto della radio di per sé pone il cieco nella stessa situazione del cedente anzi
Se mi è lecito in qualche caso lo avvantaggia visto che il vedente e meno abituato ad ascoltare senza vedere di quanto non lo sia cieco
Non siamo più abituati ad ascoltare qualche volta abbiamo addirittura la opportunità chi non vede si ritrova dirittura d'avere l'opportunità di fornire qualche integrazione o qualche chiarimento a chi vede perché di solito che vede e ascoltatore meno Astra meno attento e più distratto quindi di chi è secco
Abbiamo avuto per la prima volta l'accesso alla informazione in maniera diretta cioè senza bisogno che ci venisse data l'alta e non solo ma la stessa informazione
Che ricevevano gli altri abbiamo avuto per la prima volta noi non vedenti l'accesso a tutti i prodotti culturali che fossero prodotti culturali con attenenti attinenza al suono
Facciamo un esempio
Da sempre si è detto che i ciechi sono per natura dei musicisti con delle qualità musicali delle doti musicali superiori alla media bene
Io debbo dire che sia per l'indigenza sia per il pregiudizio i cechi si sono potuti a avvicinare per la prima volta alla buona musica soltanto attraverso la radio
Perché ma perché i luoghi nei quali si eseguiva lampi buona musica da buone sempre tra virgolette
Erano praticamente preclusi ai ceti erano rarissimi ceti che potevano permettersi di ascoltare della musica che non fossero Stream periodo l'organetto di Barberia come si chiamavano quelli che si usava un tempo per le strade e pertanto anche questa attitudine ammesso che ci sia del mio nato dalla vista era stata favorita enormemente dalla interruzione della radio allora ecco diciamo subito che oltre a darsi l'informazione oltre a metterci a contatto con i prodotti della cultura
La radio sia dato anche la possibilità di incidere in maniera più energica sulla realtà sociale del nostro tempo
Cioè l'emancipazione sociale dei minorati della vista si è potuta avvalere
Del fatto che coloro che ne sono stati responsabili erano documentati erano a conoscenza della realtà della società nella quale si trovano ad operare cosa che per i ciechi delle generazioni precedenti non era sempre allo stesso modo possibile l'informazione oggi nella nostra società attuale ecco perché per esempio nessuno si è meravigliato perché satanisti non avesse dato tanta importanza informazione perché oggi è sempre più importante lo sarà probabilmente sempre di più
L'informazione oggi è per noi un diritto e un dovere al quale non possiamo rinunciare se non vogliamo estraniarsi dal nostro contesto sociale il livello culturale e la capacità di un gruppo minoritario di farsi sentire
Deriva dalla possibilità che hanno i suoi componenti di essere informati dalla validità delle analisi critiche che vengono fatte intorno alle situazioni nelle quali si trovano a vivere
E se mi si consente anche dalla possibilità di dare un contributo alla vita sia più piccolo alla vita della società nella quale ci si trova a vivere
Informati e preparati nuovi abbiamo la possibilità di porre in maniera obiettiva i nostri problemi alle diciamo alle agenzie alle quali ci dobbiamo rivolgere forse e proprio per questo che noi diamo l'impressione anche di una certa discrezione è strano ma qualche in un mese fa una parlamentare mi diceva la stessa cosa che sentivo dire qui oggi voi siete molto discreti noi siamo molto discreti per il semplice fatto che cerchiamo di chiedere le cose che dobbiamo chiedere
Cerchiamo di non chiedere cosa in più che non ci servono forse e quello che si dà la lunedì una virtù che poi in realtà non abbiamo la informazione quindi il fatto di conoscere le cose di essere aggiornati ci consente di poter possiamo considerarlo un ma ausilio se mi si consente questa parola per il conseguimento delle pari opportunità noi avremo tante più opportunità quante più cose sapremo per questo abbiamo un grosso debito
Nei confronti della radio e anche oggi che possiamo disporre di altre fonti di informazione
E quindi possiamo anche vagliare la validità delle informazioni in rapporto ad altre fonti che ci vengono dalla rabbia in rapporto ad altre fonti vediamo questo debito nei confronti della radio che tutto sommato conserva nella nostra anima sicuramente quel primato che nelle abbiamo attribuito fin da sempre non è il caso che mi soffermi ad esaltare la radio non ne ha bisogno è vitale per conto suo non siamo noi radio e socializzazione ma il fatto di poter parlare delle stesse cose il fatto di poter avere una comunità di interessi
Il fatto di poter fare il tifo per la stessa squadra di calcio sapendo come sono andate le cose
Il fatto per esempio di avere degli argomenti da scambiare insieme penso al fisioterapista che incomincia a curare un poveretto pieno di dolori e che incomincia a parlare del più e del meno scopre quali sono gli argomenti che lo interessano ed è informato e parla con lui e voi sapete la terapia dalla parola quanto sia funzionale pensate
è vero che il fatto di parlare del più e del meno può essere semplicemente un inizio una prima occasione ma è altrettanto vero che molto spesso si comincia così per poi andare molto più in profondo quindi ecco per esempio il fatto che con la radio i vedenti si siano accorti o si siano ricordati perché secondo me ne conoscevano anche prima che è possibile riconoscere le voci oggi ci si domanda
Ma è possibile riconoscere una persona è possibile riconoscere lo stato d'animo della gente ma certo che è possibile
Gli uomini politici i grandi uomini dello sport i grandi assi dello sport d'gli attori cantanti erano diventati per tutti delle realtà acustiche e tutti si conoscevano ciechi ed enti
Se non fosse possibile interpretare il sentimento delle persone dalla voce ma pensate che tutte quelle meravigliose trasmissioni di teatro di prosa che sono state fatte specialmente in passato io ricordo e ricordo ancora
Alla fine degli anni Quaranta quindi ero ragazzino veramente giovane
Tutte quelle trasmissioni che sono state fatte non sarebbero state seguite da un pubblico tanto intento e mi ha fatto attento e mi ha fatto molto piacere quando stamattina ho sentito la dottoressa Di Carlo che guarda caso anche lei ricordava il teatro era una delle mie passioni da ragazzo ora lei si vede benissimo e quindi non era soltanto una cosa per ciechi
Pensate che un fenomeno per esempio come quello di Alighiero Noschese che è stato prima un eroe della radio che non della televisione si sarebbe affermato se non ci fosse stata questa gioia del riconoscimento delle voci ma poi la radio ha dato alla televisione tante persone ne ha date anche al cinema pensate per esempio a Fellini a Sordi tanto per fare soltanto qualche nome
Quindi è ovvio che tutto questo comporta veramente una comunità d'interessi una comunità nella vi è una comunque comunità nelle nelle passioni nelle tendenze e quindi da questo la vita di relazione tiene favorita
Tra l'altro abbiamo avuto anche la possibilità di ascoltare attraverso la radio qualche cosa che non ci succedeva un tempo ascoltare le radio straniere
Anche i più sedentari fra i ceti hanno potuto viaggiare all'estero hanno potuto San parla sentir parlare di sempre gli stranieri hanno potuto sentir dire delle cose che qualche volta in certi periodi la radio italiana non diceva e qui è bene che noi ce lo diciamo con molta chiarezza
Dice chi così affezionati alla radio
Così radio dipendenti tempi molti casi per quanto riguarda l'informazione così esclusivamente radio dipendenti per quanto riguarda l'informazione in qualche caso sono stati esposti anche al rischio del conformismo perché quando si sente una fonte unica poi questo pericolo c'è e allora il fatto di potere sentire altre emittenti il fatto di poter aver riviste di poter avere giornali è evidente che questo sia nato la possibilità di operare dei confronti si arricchito anche dal punto di vista critico chi ha vissuto durante la guerra sa che come esiste l'arte della comunicazione e dell'informazione esiste anche l'arte della disinformazione
E allora è bene che noi sappiamo ce l'aveva insegnato ancora Naim
Che la radio la televisione possono allargare l'orizzonte degli occhi e delle orecchie ma non allargano quelle del nostro cervello per dire il cervello bisogna che lo facciamo funzionare nuovi ecco il fatto di poter avere tante fonti di informazioni ha portato anche noi ad un ampliamento della nostra capacità critica
Il nostro cervello
Che dire delle serate intorno alla radio che dire del
E qui sì che devo evitare di scendere nei ricordi personali
Della partecipazione alla vita della famiglia della partecipazione in collegio alla vita di gruppo l'ascolto collettivo era un qualche cosa era un rituale legato a tutta una serie di cerimonie
Auto imposte non ce l'impone a nessuno però guai a chi di nuovi non era presente guai a chi di noi non assisteva a quei momenti non partecipava a quei momenti
La radio con la parola la radio con la musica si esaltava nella fantasia esercitava un po'vedete quella funzione che esercitava la famosa siepe leopardiana no ed in terminati spazi di là da quella missini go anche noi riusciamo ad immaginare tante cose sentendo parlare la radio
Mi piace ricordare
Perché sono un uomo molto di parola ho detto che non l'ha ricevuto e ricordi
Una una cosa molto leggera
Non vado nel filosofico fanno proprio nella rivista addirittura un presentatore di riviste Nunzio Filocamo aveva un'apertura di trasmissione di una carica emotiva che io personalmente non ne ho mai più sentita altra miei cari amici vicini e lontani buonasera buonasera ovunque voi siate sentite un po'il senso dell'appartenenza miei cari amici il senso dello spazio sconfinato vicini e lontani il senso
Benevolo se volete un senso rassicurante dell'ignoto ovunque voi siate ecco tutto questo era un coinvolgimento costante che noi ricevevamo tutto questo era un modo sostitutivo surrogato alternativo non lo so alla fantasia a quelle fantasie di visive che noi non potevamo chiaramente per ragioni ovvie farci e quando ci hanno detto dopo l'avvento della televisione che Nicolò Carosio ci raccontava delle storie a noi non è interessato proprio niente
A parte il fatto che vedo gente che discute anche davanti una moviola se ha ragione Tizio o se ha ragione Caio ma noi non interessava quello a noi interessava l'entusiasmo interessava il fatto che riusciva ad imporci ad obbligarci a sintonizzarsi col suo modo di sentire e qualche volta diventiamo addirittura nazionalisti no
Ecco quando si era la nazionale noi diventiamo con Carosio diventavo nazionalisti però voglio dire quella unità di spiriti quella partecipazione e quando si urlava qualche volta sì forse qualcuno lo faceva per imitare chi era allo stadio
Ma quando i nostri segnavano era un urlo spontaneo Mario Mazzeo che ne facciamo perché il cronista riusciva a farcelo vivere come lo vivevano gli altri
C'è un altro giallo invece
E penso alla radio invece quella radio grossa quella radio strumento grande che stava in un luogo privilegiato della casa ma che funzionando soltanto in Rete stava lì ferma e intorno alla quale tante e tante ore tanti ciechi in solitudine hanno
Dovuto trascorrere pensate per esempio
Alla secco che rimaneva a casa da solo che non aveva amici che non aveva possibilità di muoversi e non trovava altro conforto che in questi amici della radio in queste voci che venivano di lontano e doveva starsene lì anche al chiuso per giunta e quel che è peggio è che si trattava di un amico passi Rizzante perché dalla radio si riceveva ma non si poteva a quei tempi non esisteva la interattività quindi non si poteva parlare
Oggi c'è anche la possibilità di
Interagire con questi ma non c'era la possibilità di parlare pensato un altro momento per esempio invece
Dell'ascolto collettivo quando dovevamo ascoltare concerti con strumentisti meravigliosi con solisti eccezionali e che la sera ci si trovava intorno una radio che funzionava onde medie con interferenze intermittenza di suono fischi distorsioni eccetera
E mai strumento presentante botte da orbi dove ordini questo caso è complemento d'agente reale cioè propugna si dava alla radio no
E poi qualche volta oggi oggi che ha scorte che ascoltiamo i i cd con questa musica così bella così pulita chiaramente tutto questo non ha niente a che vedere ma quei tempi c'era
Il ruolo ma Anwar Mana personalizzato l'ascolto è stato detto da tutti minorenni frammenti io faccio solo un'osservazione del locatore oggi anche ragazzi ciechi svolgono la loro attività quotidiana con le cuffie alle orecchie tra l'altro con la musica tanto alta che qualche volta impongono anche a chi sta accanto di sentire ma il i risultati della tecnologia di per sé non sono né buoni né cattivi buono cattivo è l'uso che ne facciamo io come educatore debbo confessare non sono assolutamente entusiasta
Del fatto che questi ragazzi che per essere ciechi già tanta parte perdono della realtà si Turchino anche le orecchie così perdono anche rimane
E la cosa peggiore e la cosa peggiore è stata accennata mi pare da una domanda che faceva Pietro Tavarnesi stamattina se non ricordo male
E quella del bambino quasi cieco assoluto
Che per rifiuto della cecità da parte sua ma soprattutto da parte dei familiari trascorre le sue giornate davanti alla televisione
Dove il più delle volte sente soltanto rumori rumori di violenza
E quindi non ha neanche la gioia
Della descrizione del chiarimento delle situazioni che ha il bambino che ascolta la radio ecco queste sono cose che mi preoccupano cioè mentre la tecnica ha dato alla radio delle dimensioni e delle connotazioni tali per cui praticamente l'isolamento dovrebbe non esserci più perché lo possiamo portare dove vogliamo
Purtroppo questo fatto di chiuderci gli unici recettori a distanza di cui possiamo disporre ha creato un ulteriore forma di isolamento e questo è molto grave
Ancora volevo accennare due cose
La prima è la qualità delle trasmissioni della radio non dico come sono non dico che cosa è successo da quando sono arrivate le le radio private le emittenti private io dico solo questo
Avrei tanto desiderato che anziché andare a caccia di una audience numerosa ma distratta cercando di coltivarne le abitudini culturalmente più pigre la radio
Le private in particolare ma RadioRai diciamo soprattutto avessero creato dei bisogni culturali per poi dare delle risposte badate bene che quando io parlo di bisogni culturali non mi riferisco a quel qualche cosa per cui la cultura deve essere qualche cosa di serioso di evitare di holding noioso no
Ci sono dei modi intelligenti di fare la rivista di fare l'informazione di dare della comunicazione di far della cultura si può recensire un bel libro in maniera intelligente è stato ben accennato oggi alla divulgazione come fatto culturale piacevole ad un tempo la divulgazione
Chi si occupa di ricerca chi si occupa di studio sacche e abbastanza assente dall'ambito culturale italiano non sono in grado di valutare la riforma di ma del marzo scorso
Mi auguro che quell'aspetto di radio come servizio qui abbiamo avuto oggi una protagonista di questa nuovo tipo di radio Possa darci dei risultati positivi io credo questo
Che dà buoni risultati dà buoni risultati della radio Ict possono trarre vantaggio più assai di quanti non ne traggano gli altri forse il fatto di dialogare con l'ascoltatore
Cercando di aiutarlo ma cercando in qualche caso di seguirne anche indicazioni potrebbe portare ad una lenta trasformazione in positivo senza forzature senza diciamo rifiuti senza spigolosità
ICE che tra l'altro sono in media fra gli ascoltatori che partecipano più di tutti alle trasmissioni aperte al pubblico mi accaduto più volte di sentire voci di amici che non incontravo da tanti anni in una trasmissione radio
C'è in particolare che accennavo oggi al professor Mazzeo
I ciechi che in genere rifiutano l'handicap fino al punto beh quelli non educati e se mi si consente fino al punto di mimetizzarsi fra gli altri far finta di vedersi anche quando sono più ciechi delle talpe
Quando parlano di altre cose per radio chissà per quale ragione debbono precisare ma sa io sono un non vedente
Ma se stai usando il telefono e stai parlando per esempio di finanziaria che bisogno c'è che provare a dire che sei cieco cioè perché lo fai
Ecco questo sarebbe molto interessante saperlo perché lo fa il ceco che sente il bisogno di dire io sono cieco ma se parlo di finanziaria io sono competente o non sono competente il fatto è che io sia cieco non c'entra proprio niente
Pier Lillehei che è uno dei massimi ti filologi che ci siano stati al mondo
E anche il massimo studioso di Michel de Montaigne addirittura pur essendo cieco ha fatto l'edizione critica di tutta l'opera di Montaigne
E la finite Louie morto nel mille ottocento mille novecentotrentadue ancora oggi l'opera critica di montagna in Francia è quella di arrivi il il ceco arrivi il bene
Dalle sue pagine quelle che egli ha dedicato a questi studi di letterato di docente universitario di letterato nessuno ma proprio nessuno riesce ad accorgersi che sia cieco perché non ha bisogno di dirlo
Va bene lo dice invece quando si occupa di problemi di tecnologia quando si occupa di problemi recenti perché lì è il caso ma ripeto qui sarebbe molto interessante coro e conoscere le persone la vita delle persone che fanno questo tipo di intervento anche per sapere perché un'ultima cosa voglio dire
A proposito anzi due piccole piccole a proposito della della radio la prima è questa
Però ho subito uno scippo proprio negli ultimi nell'ultimo intervento di Emanuela faccette glielo perdono perché gli voglio bene
Cioè i ceti non debbono parlare alla radio soltanto di Radio guai a noi se un giorno pensassimo di avere una radio che parla solo di problemi dei ciechi guai a noi se pensassimo
Primo in secondo luogo in secondo luogo vorrei dire che la Onfray l'organizzazione dice che spagnoli in Spagna e lo dico è questa questa nella mezza mezza rubata padre Borgomeo ma lo stress
Hanno dunque laute e proprietaria di una grossa quantità di emittenti radiofoniche e televisive
Circa il venticinque per cento dei dipendenti di queste emittenti sono non vedenti e sono impegnati nell'allestimento dei programmi in tutte le fasi di elaborazione dalla ideazione fino alla presentazione alla conduzione
E i programmi che conduce la onze sono programmi non particolari non programmi da Cecchi
Ma sono programmi che sostengono con successo il libero mercato io spero che anche in Italia se non a percentuali tante elevate
La radio che ha dato ai ciechi il conforto della compagnia che ha dato ai ciechi l'informazione che ha dato ai ciechi anche buona parte della loro cultura che ha dato lo svago
Dia anche la possibilità di affermarsi dignitosamente nel libero mercato del lavoro grazie
Abbiamo apprezzato i frammenti propensione agli odierni
Emma frammenti forse intendeva nel senso di schegge perché siamo penetrato perforato la nostra attenzione prima di tutto è la nostra intelligenza perché sono c'ha posto tante domande che credo possano trovare
Risposte negli interventi successivi ce ne sono rimaste ancora due né in quelli del dibattito e domani ovviamente negli interventi che precedono le conclusioni
Uno subito probabilmente ha parlato con una bella immagine del fisioterapista della terapia della parola
Del culto della parola del senso forte della parola ecco noi abbiamo qui con o il professor Fabio levi docente dell'Università di Torino chiamato proprio a parlare di questo tema chiarirci
La ricchezza e i confini della parola è colui ridiamo questo compito lo chiamiamo qui accanto a noi
No
Verbale grazie grazie abbiamo fatto una gara di galateo che sia conclusa rapidamente a no no io sto volentieri in fieri anzi estone che viene
Va be'la parola a la parola più persone
Ma io credo che una cosa sia risultata chiara a tutti e credo che vada ribadita perché il punto di partenza di qualsiasi discorso sulla radio cerchi e cioè che per i ciechi la radio è assolutamente decisiva
Il tempo
In una giornata qualsiasi che un cieco dedica l'ascolto della radio indubbiamente molto maggiore di quello che vedi da normalmente una persona che ve
Molto più importante che per una persona che vede e questo credo che di ha delle responsabilità molto grossi a chi fa radio no
Nel senso che quando si rivolge ai ciechi si rivolge a delle persone che da quella da quello strumento da quel mezzo dipendono in modo molto più diretto molto più immediato di quanto non succeda per la generalità del pubblico
E direi che suggerisce anche un'idea importante cioè che la radio può diventare uno strumento di comunicazione di intervento sul pubblico dei ciechi molto importante è un'idea che io credo possa essere rilevanti in primo luogo per l'associazione per l'Unione italiano accenti ma per chiunque voglia parlare ai ciechi
Abbiamo visto dagli interventi che mi hanno preceduto ruberò ovviamente idee che sono già state espresse no cercano di rubarle nel modo più rapido veloce possibile
La radio Rieti riempie un vuoto percettivo
Cioè i cechi hanno una quantità dispongo di una quantità di percezioni molto minore di quanto non posso disporre una persona che vede e questo vuoto e riempito molto spesso proprio dalla radio
La radio riempie la solitudine di molte persone di molti individui che senza la radio ovviamente si troverebbero in una condizione molto peggiore
La radio è una fonte di informazioni accessibili facilmente accessibili e praticamente inesauribile
La radio e anche uno strumento un mezzo che fa sentire i ciechi come i vedenti e qui io sono d'accordo con quello che diceva Mazzeo stamattina che in questo ci sono dei rischi dei rischi gravi
Si possono creare delle illusioni no però io credo che sia un dato importante della radio e credo che sia importante che in certe situazioni in certe occasioni in certi momenti della loro vita delle persone che normalmente subiscono una condizione difficile possano sentirsi uguali agli altri
Perché i ciechi possono sentirsi uguale gli altri attraverso la radio per una ragione che ovviamente è già stata detta molte volte oggi e cioè che la radio si rivolge alle orecchie all'udito
Delle persone e ovviamente da questo punto di vista c'è una somiglianza di condizione fra il ceco e il vedente davanti alla radio però io credo che dietro questa affermazione che indubbiamente vera
Si possa nascondere un equivoco che assolutamente decisivo poter chiarite
E per chiarirlo io credo che bisogna cercare di distinguere innanzitutto radio diverse le radio non sono tutte uguali ci sono per esempio le radio che trasmettono un messaggio semplice sono messaggio quasi univoco no mi riferisco per esempio le radio musicali oppure mi riferisco alle radio di preghiera o di predica no che sono molto numerose e molto ascoltate molto più di quello che normalmente noi non pensiamo è stata citata Radio Maria che credo sia la terza radio in Italia come ascolto no
Ci sono le radio telefoniche
Radio di quartiere molto spesso radio in cui le persone di un quartiere si ritrovano no persone che magari abitano da soli ognuna nella propria casa che non si vedono mai se non al negozio dell'angolo e che trovano nella radio uno strumento per comunicare fra di loro
La radio come prolungamento del telefono
Radio che forse noi possiamo anche guardare con un po'di sufficienza no ma che sono un dato di fatto un dato di fatto importante nella vita di migliaia e migliaia di persone quindi dobbiamo prendere in considerazione per quello che effettivamente sono è chiaro che dobbiamo proporre una radio più qualificata culturalmente più valida no ma è anche vero che dobbiamo partire da quello che c'è da nere conto senza troppa sufficienza di quello che c'è
Posso chiedere una cortesia professor Levi perché poi ci distrae amo la nostra amica faccette ci lascia perché Challengers col salutare la presidenza secondo
Ciao
Grazie
Chiamiamola Sergio Serafini
Ma la sensazione mi scuso per questa interruzione da pullman turistico ma insomma dicesse
Stava allora passiamo siamo in famiglia e quindi cosa se ci comportiamo come Di Fazio abbiamo contratto di umanità ma d'altra parte era già troppo seguiva un poco c'è una nostra autonomia anche se ne va pieno e la salutiamo arrivederci alla salute salute ancora
Possiamo proseguire credo
Presa dalla della radio ringraziarla dicevo che diversa
Sì è stata una cronaca diretta della partenza nella mia relazione
Dicevo che ci sono vari tipi di radio ci sono le radio che comunicano un messaggio semplice e ci sono delle radio che invece comunicano un messaggio più Complesso più articolato
E in questo ambito ovviamente penso soprattutto alle radio della RAI no che hanno una un bacino di utenza molto più vasto e soprattutto hanno una come dire una pluralità di di messaggi da proporre ai loro ascoltatori queste radio sono radio che sono ovviamente contengono musica contengono magari preghiere poche ma contengono una pluralità di di messaggi semplici ma contengono fondamentalmente parole
Ed è proprio sulla parola sul linguaggio come strumento di comunicazione attraverso la radio che vorrei soffermarmi e da questo punto di vista vorrei fare un'affermazione molto netta
E cioè che la radio è fatta da vedenti per vedenti cioè che il messaggio che attraverso le parole viene comunicato all'ascoltatore è un messaggio che attraversa le orecchie ma che in realtà va agli occhi delle persone
Il linguaggio radiofonico così come è diventato è sempre più negli ultimi tempi è un linguaggio che ha la funzione essenziale di evocare delle immagini
Un esempio banalissimo i rumori per esempio durante una di quelle commedia che oramai non ci sono più alla radio no i rumori hanno lo scopo di evocare un'azione scenica che l'ascoltatore deve immaginare davanti ai propri occhi
Ora di una radio da delle informazioni più presuppone che l'ascoltatore abbia un bagaglio precedente
Di informazioni di immagini di riferimenti che hanno una connotazione tipicamente visiva oppure rinvia a quella quantità consistente di informazioni proposte attraverso la radio rinvia a immagini correnti che il l'ascoltatore a e ne ha tanto più in quanto nuovamente l'ascoltatore anche uno spettatore televisivo
C'è un continuo rimando della radio alla televisione no molto più che non della televisione alla radio ovviamente
E quindi il contenuto visivo del linguaggio radiofonico sia cresciuto negli ultimi tempo in misura molto consistente
Ora dobbiamo essere consapevoli che la radio il linguaggio radiofonico evoca se c'è qualche cosa da evocare e cioè che se l'ascoltatore dispone di una limitata esperienza
Tanto più se si tratta di una limitata esperienza visiva
E limitata la possibilità dell'ascoltatore di ascoltare di informarsi di percepire effettivamente il contenuto di quello che viene proposto
Vorrei fare degli esempi concreti perché discorsi astratti valgono un pochino per quello che valgono
Cioè vorrei fare degli esempi in cui risulta chiaro come l'informazione radiofonica presuppone delle immagini visive esempi banali per esempio onda verde no
L'onda Onda Verde interessa tutti non interessa solo i credenti che guidano ma interessa tutti perché se uno vuole spostarsi pure essendo cieco ascolta Onda Verde sa se c'è un'interruzione su quella strada con l'onda verde presuppone la conoscenza di una carta stradale dell'Italia
Quanti ciechi dispongono di una contro conoscenza sufficiente dalla carta stradale dell'Italia
Le previsioni del tempo le previsioni del tempo presuppongono una carta geografica per lo meno dell'Europa se non di più no c'è un un rimando continua luoghi geografici che bisogna saper collocare in un ideale carta geografica
Posta nella nostra nella nostra mente se non siamo davanti alla televisione possiamo quindi constatare direttamente
Di di quali luoghi si parla del rapporto fra un luogo e l'altro
Le stesse trasmissioni di intrattenimento sono trasmissioni che in realtà presuppongono la conoscenza
Molto spesso la conoscenza televisiva dei personaggi che si intrattengono la radio oramai così no
Par al tal dei tali no e noi quel tal dei tali l'abbiamo già visto miriadi di volte alla televisione quindi ce lo immaginiamo anche mentre parla la radio insieme a quell'altro tal dei tali con cui sta più o meno amichevolmente discutendo
La partita di calcio di questo si è parlato ampiamente stamattina la partita di calcio presuppone la conoscenza del campo di calcio
Oppure la perché la conoscenza del campo di basket conosce presuppone la conoscenza degli schemi di gioco
Presuppone la conoscenza della posizione dei giocatori nel quali all'interno di un di un campo delle possibilità di movimento dell'uno dell'altro del portiere che non può spostarsi oltre una certa una certa linea e così via
Parliamo del giornale radio o più esattamente della dell'informazione radiofonica in generale
Qui ci sono riferimenti continui riferimenti di carattere geografico per esempio e anche qui bisogna conoscere un po'di geografia sempre di più no oramai il giornale radio parla di tutto il mondo con grande facilità
Riferimenti all'esperienza quotidiana no e qui farò una serie di esempio riferimenti all'esperienza mediata attraverso il mezzo il mezzo televisivo no ancora una volta ribadisco che la televisione è essenziale per l'ascoltatore radiofonico
Facciamo così degli esempi
E mi rivolgo ovviamente ai denti che conoscono le immagini televisive e mi rivolgo anche a chi non vede che probabilmente ne ha sentito parlare
Provate a immaginare informazione radiofonica senza l'informazione televisiva
Provate per esempio a immaginare le notizie dalla Bosnia
Senza le immagini di desolazione che noi vediamo e di violenza che noi vediamo quotidianamente la televisione immagini vuol dire cose molto concrete vuol dire il sangue per terra le case distrutte le macchine saltate in aria e così via
Pensate
La notizia radiofonica sulla sul Ruanda sui profughi senza poter rivedere questi profughi senza vedere immagine del delle migliaia decine di migliaia di profughi in una in una distesa sconfinata no
Alla radio queste cose non vengono descritte no alla televisione si vedono pensate alla guerra del Golfo per esempio all'immagine senza l'immagine di Baghdad illuminata dai fuochi della contraerea no un'immagine che oramai diventata storica ma che alla radio non si può proporre non viene descritta
Immaginate immagini della del dell'alluvione Lella le notizie sull'alluvione senza le immagini del del fango senza le immagini stavo per dire della della puzza di gasolio ma quella non si può trasmettere anche attraverso la televisione no
Le immagini del poche sta per straripare no queste cose alla radio vengono dette ma non vengono ovviamente trasmesse con la stessa efficacia con cui vengono trasmesse dalla televisione e qui io non voglio stabilire una gerarchia farà di televisione non avrebbe senso però voglio dire che la radio quelle immagini non le trasmette no e neppure da la possibilità di coglierle nella loro nella loro portata assolutamente decisiva eppure rimandano alle immagini perché chi ascolta la radio ha visto la televisione
Ascolta la radio in macchina no però la sera ha visto quell'immagine la televisione quindi la radio in realtà rinvia a quelle immagini c'è una sorta di gioco implicito non nel nel messaggio radiofonico che rinvia a quello che la televisione appena mostrato
Ma vorrei al parlare invece di di parole più banali di del linguaggio quotidiano che usiamo tutti i giorni e che viene usato normalmente anche alla radio
I nostri linguaggio infarcito di termini visivi sono assolutamente innumerevoli
Per esempio non so faccio ne cito qualcuno termine scorso
Il termine prospettiva i termini che si riferiscono ai coloni non sono assolutamente innumerevoli provate a fare attenzione ascoltate un giornale radio provate ad ascoltare quello che dice lo speaker da questo punto di vista no
C'è un continuo rimando a questo tipo di immagini di riferimenti visivi che sono essenziali del linguaggio di tutti
Oppure i riferimenti alla forma delle cose no quando per esempio non so uno speaker dice che è caduto un pino a Napoli noi noi sappiamo che un pino marittimo che non è un pino come Circe sulle Alpi no
Sappiamo che forma un pino un pino marittimo uno che non vede non lo sa che forma un pino marittimo o magari e Di Napoli gliel'hanno spiegato ma un cieco torinese dubito che conosca che come fatto un pino marittimo
Oppure l'immagine quando non so si cita il concorda no noi abbiamo sotto gli occhi di Majid El Coco concordo dall'aereo Concord perché l'abbiamo Rizza no
Ma è data per scontata questa immagine oppure l'immagine di San Pietro
Ho ho l'immagine dell'appunto la pubblicità dell'appunto no pubblicitaria punto rinvia la forma Della punto tutti hanno visto la forma dell'appunto perché la vedono per strada una persona che non vede non sa come è fatta una Punto
E ancora per fare degli esempi riferimenti alle dimensioni riferimenti alle dimensioni sono continui nel linguaggio quotidiano nel linguaggio radiofonico ma non sono così evidenti per una persona che non vede no
Sapere esattamente di quale dimensione è un oggetto che al di là della possibilità di percepire direttamente la dimensione di quell'oggetto da parte di una persona che non vede
Voglio fare un altro esempio perché mi sta molto a cuore no non voglio assolutamente essere polemico ma lo dico perché è una cosa a cui tengo particolarmente sono molto contento che ci sia qualcuno dalla RAI qui davanti e che mi ascoltano
L'immagine del termine portatore di handicap è un'altra immagine è un altro un altro come dire una locuzione no che a un implicazioni visiva assolutamente decisive secondo me assolutamente sbagliata no io quando sento portatore di handicap immagino uno curvo no
Che cammina a fatica con sulle spalle tutto il suo handicap no ora questa immagine
è un'arma questa locuzione oltre che brutta secondo me è sbagliata è sbagliata perché come sappiamo l'Organizzazione Mondiale della sua della sanità ha inventate definito una locuzione che oramai e di diffusione mondiale
Che la diffusione e la definizione di disabile no disabile è una definizione neutra
Che indica e definisce il la la condizione di una persona che a causa del suo entità
Handicap a delle disabilità cioè delle difficoltà nel suo rapporto all'interno della società una con il con il mondo circostante con gli altri ora questa definizione è una definizione che secondo me andrebbe assunta ufficialmente dalla RAI no e da tutte le radio come definizione che riguardassero appunto l'ex portatore di invitato visto che siamo nella nel mondo delle delle ex cosa no
Ora io che ho fatto alcuni esempi ma ripeto se ne potrebbero fare a migliaia
Ora questo che cosa significa non significa assolutamente che ella linguaggio radiofonico si è incomprensibile a una persona che non vede mi guardo bene dal sostenere una cosa del genere
Però quello che voglio sostenere e che quel linguaggio è comprensibile in modo diverso da persone diverse e che quella comprensione è influenzata da innumerevoli variabili che ovviamente sono diverse a seconda dei casi c'era ma la variabile cultura no è ovvio a una persona che ha una cultura maggiore magari capisce più cose no capisce più termini più parole e legata quella comprensione alla variabilità
Ma è a mio avviso legata moltissimo alla variabile vista uno che vede capisce più cose
Non perché è più furbo ma ma perché ha più strumenti a più esperienza concreta di quanto non capisca non possa capire purtroppo una persona che questo non vede no
Ora
Credo che questo questa affermazione si un'affermazione assolutamente essenziale che è un'affermazione di questo genere ci riconduce a a un capitolo fondamentale della come dire dello studio no della della condizione della per cieco d'un suo sviluppo psicologico cioè ci conduce a un concetto che ben noto a chi si occupa di cecità cioè al concetto di verbali Smoke
Noi sappiamo che i verbali ISMU affligge molto spesso chi più chi meno no chi ha perso o non ha avuto dalla nascita la possibilità di vedere e sappiamo che conferma l'ISMU si intende un uso della parola
Che non ha come un fondamento sufficiente no nella conoscenza dei significati cui quella parola si riferisce no
C'è un uso
Di un linguaggio vuoto di un linguaggio senza dei significati sufficientemente precisi sufficientemente Chiari sufficientemente riferiti a una un'esperienza concreta diretta da parte del soggetto che usa quelle quelle parole o quel linguaggio ora io credo che
I verbali ISMU possa essere alimentato da un una eccessiva frequentazione
Delle parole no senza una possibilità sufficiente di verifica concreta del significato di quelle parole
E credo che da questo punto di vista la radio un cattivo uso della radio e in questo sono assolutamente d'accordo con le cose molto importanti che diceva stamattina Mazzeo un cattivo uso della radio possa alimentare fra le altre cose anche il verbalizziamo
E lo può alimentare se la radio diventa uno strumento che allontana l'individuo dal mondo
E non invece uno strumento che gli consente un rapporto più diretto più immediato più concreto più ricco con la realtà circostante cioè la radio deve avvicinare alla realtà non deve allontanare
Dalla realtà gli ascoltatori
Ora io credo che sulla base delle cose che ho detto
Si possa arrivare ad alcune conclusioni che io ritengo abbastanza significative
Io credo che in generale si possa dire che la parola non deve assolutamente chiudersi su se stessa
E che anzi la parola debba aprire verso la realtà delle per esempio dare ai ceti quello che c'è chi non possono avere cioè il senso delle immagini
Deve e in qualche modo aprire verso gli altri sensi che non sono il vero udito lo strumento che ci consente di ascoltare le parole
E da questo punto di vista esistono alcune esperienze interessanti esperienze difficili se ne è accennato oggi ad alcune perlomeno esperienze su cui si sta lavorando su cui non è facile lavorare mi riferisco per esempio
A ai primi tentativi di raccontare le immagini dei figli se ne parlerà domani credo ci sono altre esperienze analoghe per esempio perché sono diffuse non in Italia ma in paesi come l'Inghilterra o la Francia o gli Stati Uniti cioè di raccontare
La l'azione scenica a teatro no nelle pause nelle pause del dialogo attraverso dei degli apparecchi sistemati nella sala nella sala del teatro che consentono te lo sono sistemi ultrasuoni di raggiungere l'ascoltatore l'ascoltatore che no a a raggi infrarossi scusate
Non sono un tecnico si vede
Che consente di raggiungere l'ascoltatore e lo spettatore della della della della pièce teatrale
Ci sono invece altri tentativi su cui si sta anche lavorando e cioè quelli che conducono a un uso della parola come strumento per illustrare per aiutare l'esplorazione delle immagini tattili anche qui la parola serve allo scopo di aiutare a un uscire da da se stessi erano a aggiungere un un alto senso che è quello del tatto che consente a sua volta di percepire delle immagini no
Le immagini tattile a mio avviso hanno un senso soltanto se sono accompagnate da dalla parola cioè se parola immagine procedono di pari passo sono tentativi direi più Nieri iscritti a questo punto no non siamo andati ancora molto avanti credo che invece si debba procedere su questa strada e credo che da questo punto di vista la radio possa offrire delle occasioni importanti non tanto perché come in Italia viene utilizzata per illustrare le le le immagini dei dei figli no esistono dei degli strumenti che si stanno apprestando per esempio di chiedere che consentono alla televisione di fare a meno della radio c'è la televisione di trasmettere contemporaneamente sia la Banda sonora del film sia il sonoro che descrive le immagini da quindi è possibile sganciarsi dalla radio da questo punto di vista io credo che la radio possa fare delle cose importanti in questa direzione
Ma soprattutto quello che può fare lo può fare sulla base della consapevolezza che la radio ai ceti non va bene così come ovviamente è uno strumento decisivo ed è importantissima già così come ma non basta cioè a Radio può fare delle cose per i ciechi a condizione che sia consapevole che deve fare dei passi ulteriori cedere per esempio sottoporre a critica il proprio linguaggio no Link il linguaggio della radio così come oggi viene utilizzato viene trasmesso è un linguaggio che non è un linguaggio rivolto alle persone che non vedono
Ora che cosa potrebbe fare la radio ha lo scopo di procedere nella direzione che dicevo prima c'è quello di favorire l'allargamento reale dell'esperienza delle persone che non vedono
Io credo che
Non basti
Fornire due-tre regolette no su come si deve comportare un annunciatore radiofonico io credo che questo non basti assolutamente le cose che diceva Massimo stamattina mi trovano assolutamente concorde mi sembra importante che lui si è arrivato già definire dei consigli che possono essere utili agli annunciatori radiofonici
Però io credo che lo sforzo da fare sia molto maggiore io credo per esempio che sarebbe interessante che per esempio Lara i decidesse di fare un pochino quello che proponeva Monteleone prima o di quello che citava essere stata un'idea poi abbandonata Monteleone poco fa
E cioè di dedicare uno spazio non assolutamente a a no alle notizie per i ciechi no ovviamente queste devono essere date ma devono essere data insieme a tutte le altre così è sempre di più e sempre meglio ma uno spazio nel quale la radio
Rifletta sul linguaggio radiofonico rifletta sperimentalmente cioè attraverso delle iniziative concrete delle cose no
Delle trasmissioni in cui il linguaggio venga utilizzato per descrivere la realtà
Non soltanto le opere d'arte anzi io non partirei dalle opere d'arte perché non partire dalle cose più difficili partire dalle cose più semplici a partire dalle cose
Più che sono più facili da da da realizzare no facciamo una un passo alla volta non cerchiamo di aggiungere l'obiettivo massimo di primo di primo acchito no
Uno spazio in cui sì usi un linguaggio sufficientemente adeguato un linguaggio studiato nei minimi particolari un linguaggio che ovviamente ha come interlocutore il limite colui che non vede ma ovviamente come interlocutore
Generale il generale bacino di utenza della radio nel senso che uno sforzo maggiore per affinare il linguaggio per dare al linguaggio radiofonico quello che linguaggio radiofonico deve avere per tutti
Cioè un contenuto notte sia in grado di dare conto della realtà in tutte le sue sfaccettature comprese le sfaccettature che alla radio perché non è un mezzo visivo non è in grado di dare direttamente come la televisione
Allora se la radio
Provasse a fare un'operazione del genere
Basterebbe cominciare a fare delle un ciclo di trasmissioni per esempio non lo so utilizzando dei pezzi di letteratura perché a mio avviso nella letteratura
Dei romanzi nella poesia ci sono degli studi del dei modi di di di raccontare la realtà di descrivere la realtà che sono straordinariamente più più Ichino più efficaci di quanto non sia il linguaggio sovente stereotipato dell'annunciatore del giornalista che deve confezionare le notizie in cinque minuti no
Oppure si potrebbe mettere insieme delle persone che sono esperte del linguaggio e che sono in grado di lavorare di sperimentare in questa in questa direzione da questo punto di vista lasciatemelo dire il lavoro non è facile no
Sovente pensiamo di risolvere i problemi in quattro e quattro otto
Non bastano io credo i cinque minuti un quarto d'ora o i venti minuti no ovviamente sono una cosa importante anche importante che i cechi comincino a entrare a lavorare nelle radio no questo mi sembra decisivo ma io credo che questo lavoro
Di che è un anche un lavoro di studio di riflessione di creazione è un lavoro che deve vedere insieme i ciechi ma anche i credenti perché solo da dalla collaborazione dei due si possono mettere insieme le esigenze degli uni e le capacità che non derivano da da da grande scienza o da grande o da doti naturali ma derivano semplicemente dal fatto che i cechi vedono dice e i vedenti che vedono i cechi non vedo no
Sia possibile appunto mettereste insieme le esperienze diverse e fare in modo che queste esperienze contribuiscano a produrre dei risultati che siano effettivamente effettivamente validi
Cioè ci troviamo di fronte in una in un caso come questo a un terreno di frontiera no
I terreni di frontiera sono sempre più interessanti no
Io forse li vedo un po'troppo da studioso ma da d'altra parte e soltanto studiando che si riesce a produrre qualcosa di significativo io credo che i terreni di frontiera sono importanti perché si riesce a far sì che la condizione specifica di una categoria che magari che che ampiamente minoritaria anche se significativa dicevo i bisogni specifici di quella categoria vengono studiati
Al fine di risolvere o comunque di favorire finalmente quella categoria ma vengono anche ricondotti a una dimensione più generale e consentono di produrre dei risultati che non siano soltanto finalizzati a far crescere a migliorare la condizione di quella categoria ma possono far crescere in generale il rapporto per esempio fra mezzo come la radio e la generalità dei suoi ascoltatori
Ringraziamo il professor Fabio Levi cento attenuto sulla sulla ricchezza ai confini della parola in realtà cioè se si è fermato soprattutto su quell'inquietante perimetro dei confini e delle frontiere
Creando probabilmente anche qualche domanda che sarà posta nel dibattito successivo perché contiene parecchi provocazioni che forse per ricchi elementi sui quali discutere io credo per quanto mi riguarda e lo ringrazio da quel posto quel problema e che c'è il problema provvede linguaggio toccato il problema della parola da quello se spostato al linguaggio io credo che parlo autocriticamente ma vedo alcuni amici anzi saluta l'amico Enrico Morbelli che appena arrivato fatti noi
Gli altri amici della del della della radio e credo che il problema del linguaggio per esempio è un altro atto di gradimento che o agli organizzatori di questo convegno sia sia non da dare per assunto quello che noi usiamo come specialisti come dice giustamente professor lega ponte un po'costretti a misurarci con i tempi stretti dell'attualità
Ma a decifrare che questo linguaggio spesso si è un po'corrotto nell'uso e nel rapporto con le altre realtà dei media credo che questo problema riguardi riguardi l'insieme dell'uso dei media qui un problema importante che non riguarda solo una parte credo che riguarda la generalità
Con l'uso una maggiore consapevolezza proprio della radio
Ho detto detto questo l'abbiamo la parola all'ultimo intervento e piccolissima parentesi se mi consentite perché nelle nel l'intervento del professor pioli prima e dal professor Levy
Non c'è da fare una domanda che voglio porla me stesso un po'ad alta voce ma forse anche a poi
Poi mi riferisca acque al problema del linguaggio prova della ricchezza dei rapporti e a quello che dice il professor pioli prima quando parlava degli volte MM pesci Tipper i giovani ecco ma siccome c'è proprio dei giovani del rapporto di questo mondo che appena toccato dalla radio che ho questo modo molto banale ha colto un po'superficiale
Per esempio i giovani non vedenti che cosa pensano come detto ero come ci giudicano come criticano anche questo sforzo io ho cinquant'anni ho fatto anche insieme a Pol Pot amarcord della radio
Quanto pesa per loro l'esperienza della radio ma un po'spaventato questa cosa che professor pioli ha detto molto bene anche con una certa durezza quando ha detto quando ha esortato tutti e il richiamo l'ho fatto anche mio
A anzi ad allentarsi ad aprire di più tutte le nostre risorse umane per evitare appiattimenti e conformismi
Credo che un problema questo generale della nostra cultura e della nostra conoscenza e sono grato di queste osservazioni
La parola del dal dottor di Genzano presidente della Unione Italiana Ciechi di Palermo e presidente di Radio Antenna nove
Quindi operatore uno che
La sua è una testimonianza di un uomo che lavora insieme a noi che quindi può dirci delle cose precise tanto per l'abbiamo definita cronistoria di un'avventura fra sogno e in realtà
Grazie
Ho dato ho voluto dare questo titola questa mia comunicazione scusate a questa mia comunicazione io infatti tengo a precisare che non intendo svolgerà una relazione ma la mia vuole essere semplicemente una comunicazione una cronistoria tra sogno e realtà vissuta dalla sezione provinciale di Palermo dell'Unione italiana dei ciechi che gestisce questa radio privata antenna nove
è già lo stesso nome della radio è un po'vuole rappresentare simboleggiare un sogno
Quando si è pensato nei primi anni ottanta
Di realizzare a Palermo la radio dell'Unione italiana dei ciechi quindi una radio
A valenza associativa
Si pensò a questo nome di Radio Antenna nove pensando alle nove province della Sicilia
Quindi voleva essere il desiderio
Di creare nella nostra regione
La radio regionale dell'Unione italiana dei ciechi
Che coinvolge sta tutte e nove le province della nostra regione
Un sogno veramente
Difficile da realizzare un sogno troppo ambizioso
Per una sezione provinciale dell'Unione italiana dei ciechi quindi un'organizzazione che certamente
Non aveva e non ha una competenza specifica in questo settore oltre a non avere la competenza specifica
Con tutte le sue implicazioni di natura tecnica non aveva certamente neanche le necessarie risorse finanziarie
Tuttavia
Dicevo fin dal dai primi anni Ottanta
Eravamo proprio nel pieno dello sviluppo dell'erario locali che si moltiplicavano giorno dopo giorno anche noi
Siamo stati affascinati in quel momento dal particolare momento da questa avventura della radio
Così la prima cosa che ci è venuta in mente
è stata quella di rivolgersi alla RAI alla concorrenza
è abbiamo del coraggio veramente di di superare noi stessi quel giorno che ci siamo recati alla sede Radio di Palermo era ancora in via certa
Era direttore il dottor Galbani e se non vado errato Galvani graduale grazie
è così ricco a facendo forzando noi stessi abbiamo chiesto al dottor Galvani ai suoi tecnici di darci una mano per impiantare a Palermo una radio privata dell'Unione italiana dei ciechi
Con nostra grande sorpresa con nostro grande piacere e soddisfazione
Con tutto l'apparato Rai di Palermo ci rispose in maniera positiva
Per esigenze burocratiche scrissero anche a Roma la direzione generale per essere autorizzati loro da Palermo a dare un una mano a dare dei suggerimenti tecnici di questo si trattava in maniera particolare
Per realizzare questo impianto
E i suggerimenti renderò venne anche il Progetto che fu personalmente redatto dai tecnici
Dell'analisi della Rai di Palermo
E Dio voglia approfittare qui della presenza di molti rappresentanti di questa azienda cui tutti siamo credetemi molto affezionati
Per per questo grande dono che ci hanno fatto per avere capito anche il desiderio di un associazione come l'Unione italiana dei ciechi
Di mettersi accanto a loro piccoli piccoli Bossi concorrenza per modo di dire
Ma hanno capito subito che noi volevamo iniziare un discorso nuovo
Nel quale potevamo anche collaborare assieme infatti oltre ai suggerimenti tecnici ci vennero anche tante promesse di aiuto nell'organizzazione nella programmazione
Comunque sia cioè fatto tesoro di questo progetto sono venuti alla pettina i nodi finanziari
La sezione non disponeva di di grandi risorse
Disponeva di pochissimi soldi e allora ci siamo rivolti anche qui
Con un atto di di grande fiducia e di grande coraggio alla provincia di Palermo e al Comune di Palermo
Questo per dirvi come a Palermo in questo campo sono stati battuti così da pionieri
Alcune alcune note sono state proprio toccati alcuni tasti che mai prima di allora erano stati toccati né a Palermo né altrove
Dico al contributo della RAI nell'impiantare una radio della concorrenza certamente è un fatto che non si ripeterà mai più credo
O l'intervento del di amministrazioni locali come la Provincia e il Comune in un settore che squisitamente privatistico
E che il con implicazioni anche di natura commerciale che poi non ha avuto comunque
Tuttavia anche da questo punto di vista siamo stati fortunati abbiamo avuto degli aiuti economici dal Comune di Palermo abbia avuto degli aiuti economici modesti ma li abbiamo avuti anche
Dalla provincia di Palermo con questi soldini siamo riusciti a realizzare il progetto tecnico formulato dalla dai tecnici RAI di Palermo
Abbiamo installato il nostro studio nostro modesto studio radiofonico
Presso la sede dell'Unione ciechi di Palermo in via Manzoni abbiamo realizzato sul Monte Pellegrino il nostro bravo traliccio da trenta metri
Con delle antenne appositamente disegnate appositamente predisposte per quello che era il nostro fabbisogno cioè una radio che doveva essere ascoltata e in primo luogo a Palermo e nei comuni vicini a Palermo
Non c'eravamo neanche prefissate di arrivare in tutta la provincia di Palermo perché subito ci hanno detto che occorrevano dei pontili dei ponti radio per superare gli ostacoli frapposti da alcune catene montuose perché la provincia di Palermo è molto vasta
Molto articolata e morto anche frastagliata dal suo territorio
è nata questa radio ma
Le difficoltà non finirono qui
Nel momento in cui abbiamo iniziato le trasmissioni ricordiamoci che siamo a Palermo dove qualche possono accadere anche queste cose
Abbiamo avuto qualche volta la luce tagliata
Fatto sprofondare in una città come Palermo Chavez dice che cosa voglio vengo a disturbare vengono a disturbare la fratellanza delle radio private dice dei aveva avuto anche la luce tagliato
Ma non solo in un momento eravamo già nella fase delle prove tecniche
Mandavamo musica mandavamo le nostra la nostra sigla
Un bel giorno una radio ci ha citato in tribunale
Dicendo che noi disturbavano le loro trasmissioni si trattava di una radio denominata radio Sicilia centocinque
Cosa era successo era successo che in un momento di pausa di queste prove
Loro acceso le loro trasmettitori così infilandosi di forza in questa frequenza dei novantuno Vega S. che non avevamo acquistato anche qui pagandola in soldoni e addirittura da disturbatori si sono trasformati indisturbati accusando l'Unione di recare disturbo alle trasmissioni addirittura avanzando ricorso alla magistratura
In pieno aiuti era a regola d'arte quindi tuttavia dicono abbiamo continuato a trasmettere ugualmente sia pure disturbati da radio si gira centocinque non vi dico sono stati mesi di insulti telefonate anonime di di di minacce di cose assurde che non è il caso qui di rivangare
Siamo riusciti con tutto ciò a inaugurare questa radio nel mille novecentottantotto alla presenza del sindaco di Palermo e c'era anche il nostro presidente nazionale
Che io parlo ai microfoni di Radio Antenna nove
Così abbiamo iniziato la nostra avventura certamente modesta certamente piccola fatta di programmi musicali fatta anche
Di informazione sociale
Informazione sociale di rimando perché l'abbiamo effettuata prendendo a piè pari il materiale che veniva dalla nostra sede centrale riversando lo inonda per essere ascoltato dai nostri soci
Pensavamo di essere ascoltati solo dai nostri soci ma ci siamo accorti con nostro grande piacere
Che eravamo ascoltati più
Da gente comune da negozianti così passavano il tempo sentendo la nostra radio che dai nostri soci
E tra le cose che questi negoziati questa gente queste casalinghe ci dicevano
Noi ascoltiamo la vostra radio perché non c'è la rottura della pubblicità insomma quindi finalmente abbiamo da Palermo una radio che ci lascia ascoltare in pace una canzone senza che venga due mila volte interrotta da dediche o da pubblicità
Questo ci ha molto incoraggiati abbiamo quindi proseguito
Ci siamo resi conto fin da allora che bisognava alzare il tiro
Anche la il livello e la qualità culturale dei nostri programmi
E abbiamo fatto anche il tentativo di migliorare questa qualità di alzare questo tiro affidando al al professore giro di Trapani che tutti quanti gli addetti ai lavori conoscono è un nostro studio ha gestito
Che ha saputo raramente dare una svolta questa volta non ci siamo più soffermati a mandare le cassetta della sede centrale ma finalmente abbiamo potuto cominciare a produrre delle cassette rossa di informazione sociale ti filologica nel frattempo sconti c'eravamo anche radio Sicilia centocinque
La controversia si chiudeva dopo anni e dopo un mare di soldi spesi anche su questo fronte si chiudeva con una sentenza favorevole all'Unione italiana dei ciechi e credo valga la pena anche a leggere nella motivazione perché contiene alcuni importantissimi principi
Di diritto e ricordiamoci che in questo campo ancora non si era affermata una giurisprudenza noi siamo stati una delle prime controversia che ha arrivata sul tavolo dei tribunali ha avuto una soluzione assolutamente degna della più alta concezione giuridica cioè Pearson molto devo dire la natura comunitaria della radio
Il magistrato si rese conto dell'importanza della nostra iniziativa
E ha dato una interpretazione che sul piano del merito sul piano etico ha dato ragione all'Unione italiana dei ciechi
A trecentosessanta gradi ma con tutto ciò la nostra rabbia ancora un sogno sarà di ancora un sogno perché è una piccola iniziativa
La rosa non è ancora un sogno che deve diventare progetta perché diventi progetto forse
Bisogna momentino rivisitare
Quelle che quello che è stato il percorso il cammino culturale che ha portato la sezione di Palermo a questa iniziativa
Attraverso la lettura degli atti deliberativi della stessa sezione
Io ho potuto così
Passare in rassegna le motivazioni profonde
Che hanno ispirato fin da allora i dirigenti della sezione
O anche messa a punto ancor più gli obiettivi di questa iniziativa
E molte di queste motivazioni io le ho
Vi sentite con molto piacere negli interventi che da stamattina ascolto con religioso silenzio
è un questo mi ha rincuorato perché è mia
Così confermato la bontà dell'iniziativa
E mi conferma nella voglia di andare avanti per portarla avanti per farla crescere
In maniera tale che diventi veramente quella radio regionale in Sicilia perché possa diventare anche quella radio nazionale
Il presidente nazionale più di una volta mi ha espresso questo desiderio oggi la sezione di Palermo Caro Tommaso ti offre questa possibilità e io qui ho anche il piacere di annunciare che Radio Antenna nove è stata riconosciuta con decreto del ministero delle Poste e telecomunicazioni quindi legittimata pienamente ad affollare anche essa Vetere italiano in particolare questo profeta
Certo
Nelle qualche parola sulle motivazioni
Fin da allora noi abbiamo intuito
Il rapporto particolare che c'è frecce che larario rapporto particolare che tutti quanti noi abbiamo vissuto io mi ritengo un alunno della radio io devo riconosce alla radio che ha avuto una parte importantissima nella mia formazione umana
E per cui questo rapporto
In tralice che la radio vissuta attraverso le nostre persone ci portò al desiderio di realizzare una radio non dei non vedenti quindi che fosse un'iniziativa riservata non vedenti vaga possono iniziativa dove non vedendolo a dare un contributo di lavoro e di competenza
Questo rapporto
Nasce chiaramente dalla immediatezza della parola dalla immediatezza del sole la musica
Che colpisce direttamente l'intelligenza e la fantasia la creatività dell'essere umano senza mediazione di immagini e quindi niente immagini ma molta immaginazione e la parola mi sembra il grimaldello più importante della cedere all'immaginazione di ognuno di noi
E non è vero io ho vissuto con la radio le cose più importanti che sono successe nel mondo dagli anni Sessanta ad ora io ho vissuto in prima persona la morte di Kennedy io ho vissuto in prima persona i campionati mondiali di calcio fin dal mille novecentosessantadue
E via via del Santa sei settanta e via discorrendo dico quando dico io dico anche i miei compagni non vedenti
Io negli anni Sessanta sono stato un accanito ascoltatore di Bandiera gialla che ho ognuno di noi ricorda come una trasmissione mitica
E tante altre cose allora ecco tutto questo bagaglio di emozione ci ha portato a volere sperimentare anche noi cosa vuol dire fare radio
In secondo luogo
C'era il desiderio di
Creare attorno a una radio associativa dell'Unione ciechi un momento di aggregazione per tutte le persone handicappate
Ma io direi dicevamo e continuava a dire tutte le persone sofferenti e c'è un punto di riferimento
Degli handicappati ma anche delle aree più emarginate della nostra società
Ma non tanto per creare lo ribadisco fino alla nausea se necessario un ghetto
Un volersi rinchiudere un ripiegarsi
Ma per dare fiato per dare voce a certi valori che poi non sono i valori delle persone handicappate o delle persone sofferenti ma sono i valori dell'uomo di tutti gli uomini di tutte le donne di questo mondo che noi magari con una particolare sensibilità nostra forse dico forse abbiamo la possibilità o la capacità di far sentire in maniera più forte non era più palpabile
E c'era anche il desiderio di utilizzare i ciechi di utilizzare gli ipovedenti come lavoratori
Presso un'azienda radiofonica
Come giornalisti
Come tecnici come segretari di redazione
In qualche maniera tentare una rielaborazione originale
Alla luce di quei valori di cui dicevo difatti via Bixio di episodi opinione tutto quel substrato materiale che è un po'la materia prima dell'informazione radio visiva radiotelevisiva della pubblicistica in generale
Inseriva
La speranza di partire da Palermo per un lungo cammino
E ma questa speranza si deve realizzare cari amici
Per creare appunto questa radio regionale per creare appunto una radio nazionale e non per fare concorrenza alla RAI anzi la RAI sono sicuro che ci collaborerà come ci ha collaborato e a Palermo all'inizio di questa avventura
E allora occorre in questo sogno diventi Progetto occorrono compagni di viaggio
Occorre
Occorre richiamare l'attenzione di da anche della pubblica amministrazione su questo problema
Se è vero come è vero che questa radio come tante altre una radio comunitaria non fa ricorso alla pubblicità
Sì però non ha fini di lucro si propone degli scopi importantissimi come l'integrazione sociale
Delle persone handicappate e quindi certamente merita anche un'attenzione particolare da parte della pubblica amministrazione noi per quanto ci riguarda
Vogliamo continuare questa nostra avventura
Abbiamo già un mini programma che vogliamo realizzare intanto con le nostre mi sarei forze finanziarie
E ad esempio vorremmo migliorare la nostra Potenza di trasmesso dallo Stato Tenza migliorando l'antenna facendo sì che intanto la radio venga ascoltata dall'intera provincia di Palermo
Vorremmo anche attrezzare meglio al nostro studio radiofonico per cominciare delle trasmissioni indiretta di in collegamento con gli ascoltatori
Vorremmo finalmente attivare Radio anch'antenna giornale che è una testata giornalistica che abbiamo già registrato presso il tribunale di Palermo
Vorremmo imporre all'apparato redazionale sia pure minimo utilizzando privilegio privilegiata mentre personale non vedente o personale personale portatore di handicap perché anche io condivido quello che diceva
Il professore Levi ma a volte siamo talmente condizionati dal linguaggio comune che spesso pur notando proprio l'attrito il conflitto
Tra la parola è quello che è una vuole dire siamo costretti quasi quasi per povertà di linguaggio a usare certi termini che vanno assolutamente invece non lo sa e poi vorremmo tentare anche questo fa parte dei nostri programmi
E ma qui occorre anche il coinvolgimento dell'IRI for un corso di giornalismo radiotelevisivo utilizzando utilizzando la struttura di Palermo
Ecco per tutte queste cose dicevo accorrono compagnie di viaggio e io ho voluto essere presente in questo convegno questa comunicazione non tanto per rivendicare alla sezione di Palermo diritti di primogenitura questo ce ne frega niente dico questo punto di vista però per suscitare un interesse forte un interesse forte attorno a questo problema
La radio dove non vedenti secondo noi devono essere non solo fruitori come lo sono stati da sempre ma a partire da oggi a partirà questo momento anche attori e protagonisti vi ringrazio
Grazie ringrazio dottore di Gesù che per questa questo racconto
Che è anche un impegno per un progetto l'abbiamo contorce contraddizioni iniziali eccetera gli impegni che l'attendono sono certamente molto molto grossi ringrazio presenti nel frattempo la sala tentata piena tutti e mosse hanno seguito con molta attenzione e lo voglio fare un ultimo composta un giro di domande sentiamo se professore
Daniele ha da dire qualcosa e comunque un giro di domande prego e poi conclude diciamo tra venti alle otto e un quarto alle otto e così dopo di che ci lasciamo c'è ecco io quindi precedenza alla sala ecco dà la precedenza alla sala se qualcuno vuol parlare
Dorati
C'è il microfono quei quel c'è un microfono
No non la la
Io sono stato a tal fine tossico scusami diciamo che in sei gare così per titolo Paolo Donati terrà dalla Romania uno dei relatori domani Paolo Donati responsabile dei programmi musicale di Radio tre
Momento che stiamo metteva mettendo a punto
I nostri amici e microfoni
Forse è più semplice
Però va sistemato perché se altri vogliono parlare sottratta con Proietti dicevo sono stato affascinato dalla relazione del professor pioli
Veramente mentre parlava
Stavo pensando me lo comprerei e me lo porterei alla radio
Calatrava
Il nostro pubblico
Questo però volevo intervenire invece su una parte della relazione del professor Levy Loiano scendiamo nella conferenza il prezzo il prezzo
No volevo invece volevo invece intervenire su un un una parte della relazione del professor Levy sulla quale o qualcosa da dire non mi convinceva molto cioè mentre era molto stimolante e
Non potrò esimermi da riprendere alcune osservazioni del professore faceva oggi pomeriggio nella mia relazione di domani perché ovviamente il tema del linguaggio radiofonico anche applicato ai programmi musicali e di questo parlerò
E centrale naturalmente
Non mi convinceva in particolare il riferimento che il professore che faceva alle trasmissioni televisive soprattutto a quelle informative in relazione al all'informazione radiofonica e soprattutto mi riferisco agli esempi che precede faceva dei grandi eventi dei grandi cataclismi o delle grandi guerre
Televisive sappiamo tutti che la guerra del Golfo per esempio è stato il più grande disastro televisivo
Della storia della televisione oggi si direbbe in flotta la guerra del Golfo è stata una guerra eminentemente raccontata o per radio o per telefono e vorrei stimolare soprattutto stati collega severi a ricordare come il terremoto dell'Irpinia per esempio sia stata un'occasione di lavoro radiofonico non soltanto di racconto ma di raccordo di impegno del mezzo radiofonico in quella terribile catastrofe
Che ha superato di gran lunga le immagini di repertorio tra l'altro che la televisione ci portava a proposito della guerra del Golfo si è arrivati fino alle alla alla buffonata forse adesso non so se sia vera o no soluzione scritto sui giornali
In vari modi della dalla famosa immagine del cormorano tutto ricoperto di però che non si sapeva bene se era vero cioè della guerra del Golfo o se era un'immagine tratta dalla guerra divani Racca
Siamo arrivati alla barzelletta della intera stagione di Tangentopoli raccontata
Nel TG quattro da un signore il mitico Paolo Brosio fermo davanti al tribunale di Milano che far radio intenti la la la televisione la telecamera inquadra la sua faccia e ormai lui è diventato una specie di simbolo di Tangentopoli
Tant'è vero che pensa di farci un libro cioè fa tutto meno che televisione
Ecco vorrei concludere rovesciando
Una boutade
Strepitosa
Dei napoletani buontemponi e grandi esorcizzato voli dal male che quando il Napoli vinse lo scudetto scrissero sui muri del cimitero guagliò che ve siete persi ecco in questo caso voglio a voi siete persi niente
Professor Levy
Ma io non entrano nel merito non sono in grado di farlo non non credo che sia il momento di farlo
Sul problema se appunto ma la guerra del Golfo sia stato un grande flop televisivo probabilmente vero
Ma mia la mia attenzione né alta né rivolta a un'altra cosa
C'è chi i floppy può vedere e chi flop non li può vedere no cioè c'è chi quell'immagine di Baghdad chi ho davanti agli occhi no perché l'ho vista centinaia e centinaia di volte magari l'unica cosa che si è vista io mi ricordo guardavo la Cnn me c'era questa immagine poi tutto tutto veniva raccontato a parole
Va be'tutto veniva raccontato a parole magari si sarebbe potuto fare molto di più si sarebbe dovuto fare molto di più però io quell'immagine ce l'ho davanti agli occhi chi non vede quell'immagine non ce la davanti agli occhi no
Ora con il mio non è un discorso pietistico a Polverini Ceci che non hanno quel immagino anche agli occhi quello che volevo semplicemente sottolineare ma è che c'è un continuo rimando fra informazione radiofonica informazione televisiva nel caso specifico di rimando e limitata quell'immagine va be d'accordo no
Ci sarebbe sarebbe stato meglio che ci fosse molto di più no fosse stato molto di più però quello era semplicemente un esempio per dire che comunque l'immagine radiofonica rinvia ha un qualche cosa che la sera si guarda davanti alla televisione e che quindi l'immagine radiofonica è un'immagine che ovviamente è molto più ridotta no
Ma è un'immagine che comunque
Si rivolge agli occhi dello scooter della dell'ascoltatore questa era semplicemente quello che volevo che volevo sottolineare nient'altro sulla valutazione del del risultato della delle trasmissioni televisive sulla guerra del Golfo ovviamente non non voglio assolutamente entrare nel merito
Ringrazio per la precisazione
D'altra parte ricordiamoci che perfino i telegiornali ispirano influenzano e condizionano le prime pagine dei quotidiani quegli ormai dice un'interrogazione sempre molto stretta non di linguaggio e anche di impostazione della notizia qualche altro
Sono Mario Censabella
Sono il presidente dell'unione tra la città di Milano e volevo a raccontare di un'esperienza che a Milano facciamo dal ventuno aprile mille novecentottanta
Una radio libera milanese piuttosto importante Radio meneghina affidato dopo che noi l'abbiamo insistentemente richiesto uno spazio pensavamo che ci cruciale su uno spazio di dieci minuti mandato Censabella
C'è una
C'è una traduzione che venuta meno uno sponsor che lasciato in uno spazio ai quarantacinque minuti
Per poco non si trovavano le vene ai polsi riempire quello cinque minuti da parte di chi non aveva esperienze di radio insomma una cosa impossibile
Da allora abbiamo preso questa trasmissione questo motivo di far tutto quello che vogliamo con un certo riguardo evidentemente per la pubblicità Londra s'è portata via
Alla radio
Come qualcuno ha detto prima certo stamattina non è che noi parliamo sempre di Ciccio assolutamente decessi parliamo anche dice che prendo
Dalla storia e dalla tanta letteratura temono la tagliola ciechi episodi storia ma parliamo soprattutto degli avvenimenti
Del giorno del momento facendo fare delle letture che a volte non tutti fanno intervistando personaggi e trovando quando abbiamo questi personaggi ospiti sicuramente un collegamento per il fatto di non vedere il fatto che lo siano ospiti
è un'esperienza molto importante il fatto che da quattordici anni ci ospitino penso che sia un lato positivo sicuramente che non è andato a nocumento della radio perché diversamente non ci avrebbero trattenuto tanto
Volevo per parlare dell'intervento adesso Del Grosso medesime abbastanza sconcertato ma io sono convinto lei ha fatto l'intervento sicuramente provocatorio atto tanto provocatoriamente le dico a me sembra impossibile
Che occorra occorre un linguaggio particolare alla radio per recenti dice che sono scottature come tutte le le altre la radio la capiscono come tutti gli altri
Ma
Io penso che una radio la carta stampata la televisione siano siano sì non si integrino tra di loro ognuno percorre una propria strada
Perché c'è gente che ascolta la radio e non vedo la televisione per proporre del non perché non veda gente che legge il giornale e non ascolta la radio e magari neppure la televisione quindi ognuno di questi mezzi d'informazione ha una propria strada da percorrere
Del resto ancora quando non c'era la televisione
Era solo la radio quando ospitavano qualche personaggio importante allora Pippo Baudo non c'era ma non importa
Ricevono ecco Pippo Baudo e qui alto uno e ottanta è vestito con un principe del Galles capelli neri e questo non ha mai dato nessuno
Quindi era evidente che anche allora c'era solo la Radio la radio era così come oggi coprono tutti ed è comprensibile da tutti anche precisi come Baggio normale
Poi non capisco come un cieco non posso avere il senso dell'immagine perché no
E c'è che hanno il senso dell'immagine basta più qualcuno della spieghi l'immagine del resto tutte le persone che vedono hanno un proprio senso soggettivo dell'immagine un quadro di di Picasso un Tiziano ognuno la vede a modo proprio proseguendo non ci sarebbe critici date
E poi un'altra cosa per concludere mi permetta professor Levi ma insomma lei dice che non posso intuire dire portatori di handicap felice disabili del colosso dei ciechi che vanno su tutte le furie quando si sentono le filiere disabili allora radici almeno ai portatori di handicap chiedere sotto tiro che meglio loro piazze grazie
Noi magari magari sentiamo anche il prossimo professor levi così vediamo rispondiamo tutto inizia perché credo che poi l'intervento del professor Levy anche non ha bisogno di interpretazioni perché rispondeva da solo abbia avrà avuto alcuni contenuti provocatori sui quali parecchi sì impresso fermeranno
Paolo sono Wanda diniani
Dunque io volevo dire che questa mattina come sempre non so perché
Sono rimasta catturata proprio dall'intervento di Mazzeo
E dico catturata perché l'intervento di Mazzeo
Mi porta a fare delle riflessioni che probabilmente io non avevo mai fatto lo confesso
Esistono indubbiamente i rischi e i pericoli di cui lui ha parlato
Anche se secondo me
Forse sono un po'infantile Zago importante un insomma
Niente tuttavia ecco questo è tutta oggi che io giusto con queste premesse su cui con questo suo discorso nella testa nei miei pensieri
L'intervento di figlioli mi aveva un po'riequilibrato
Perché effettivamente avevo visto il problema trattato da una posizione non dico opposta perché non era tale
Ma diversa e forse meno problematica anche se alcune sue considerazioni finali
Finali i problemi li aveva messi in campo
Dove però mi sono scioccata esso l'intervento del professor Levy
Dunque io mi sono chiesta
Prima cosa di tutto
Tutto il mondo è fatto per i perdenti
Tutta la realtà è dei non vedenti le città sono state costruite per i perdenti
Tutte così
Sta hanno voi immerge Erchie in questo mondo sta a noi essere educati per potere entrare a pieno diritto
Certo anche con alcuni limiti però a pieno diritto
In questo mondo
Quindi io mi domando
Perché il professor Levy ha portato degli esempi che secondo me
Sono sconvolgenti
A parte il discorso della guerra di cui condivido l'impostazione di vicenza bella mi pare
Ho di te vita Nabil dovrà ecco di Donati
Io ho vissuto tutta la guerra del Golfo con un'angoscia con un'ansia
Veramente drammatica che ancora quando ci penso
Mi scusi dottor Larry lo ferito ancora lo vedo questo questa guerra del
Praticamente io ricordo ancora la sera che è iniziata questa guerra io
Va bene era la camera
E ho praticamente sentito
Le prime notizie i primi spari deprime ponte e le giuro non ha avuto bisogno di vedere quello che succedeva
Ero terribilmente sconvolta perché mi sembrava addirittura di essere sì
Di essere proprio in quella terra straziato
Allora e io mi domando raffinare il linguaggio renderlo sempre più idoneo più descrittivo più aderente alla realtà io credo che debba essere un compito della Rai
E io credo anche dagli interventi che ho sentito oggi
Che c'è questa volontà di raffinare immagino Nenni linguaggio ma lei sa come me quanto il linguaggio si evolve lei sa come me quanto praticamente questo mondo questa realtà quando i concetti le parole se ne andiamo a fare una traduzione in latino dall'italiana latino oggi e certa dobbiamo parlare di missili e non già come la mettiamo
Quindi io voglio dire c'è questa evoluzione del linguaggio c'è un linguaggio con delle parole nuove che sanno poi tutto al più dense anche di contenuti
Quindi io credo che sia compito della radio
Diciamo della RAI adeguarsi capire ragionare e quindi dare a questo linguaggio quelle forme quei contenuti che siano più che sono più vicini alla realtà
Però è anche compito dell'educazione e di tutti noi che stiamo in questo mondo che vogliamo stare in questo mondo che vogliamo vivere in questo mondo
Adeguarci a questo linguaggio e sviluppare quel senso creativo che mi creda
è la nostra ricchezza ed è la ricchezza di cui ci vantiamo più di ogni altra cosa grazie
Alto cioè
Ci sono altri due del
Ci sono uno due tre quattro persone
Cinque
Però bisogna io vi prego interventi Brady a questo punto è
Fare delle domande anche il dibattito prego
Io vorrei fare una semplicissima riflessione che però sento doverosa riprendendo una cosa che ha detto il dottor Monteleone riportandola su quest'ultima tornata di interventi
Cioè la parola e quindi anche la radio
Non può e non deve sostituire non deve cercare di sostituire un'esperienza che manca
Se il ma anche è un'esperienza la parola non può che essere verbali stia
Questo significa che necessariamente la radio non può che essere selettiva
E quindi quando fa una trasmissione deve comunque presupporre una certa esperienza come data come presunta e parlare alle persone che quell'esperienza l'hanno vissuta perché la parola alla funzione di restituire quell'esperienza già vissuta in modo rivelato direbbe il professor Panikkar dell'Università di Nuova Delhi vale a dire Rivera da proprio nel senso di ritrattino velata cioè con un nuovo offeso
Che appunto la connotazione di chi la restituisce
E l'intervento mio di stamattina era proprio su questo nuovo peso vale a dire se e chiudo subito cioè se per esempio
è legittimo dire che un vestito per esempio è un fumo di Londra è un principe di Galles oppure non so un un gessato e questo chiude il discorso vestito io vorrei
Come non vedente ma anche come persona che sa per averlo studiato insieme con Victor levo il film perché esistono sia persone retiniche che persone tattili anche tra i vedenti dico
Che magari dire un vestito
Con un'attribuzione di tipo tattile vale a dire un vestito spugnoso oppure un vestito di lana grezza oppure un vestito di lana pettinata
Sia ugualmente diciamo emblematico per un oggetto a cui ci si fa riferimento e allora la battaglia culturale è in questa direzione
E in questa direzione appunto non soltanto si fa il bene dice i massi Ida alle parole una valenza che va non a danno della vista vantaggio della lista perché vicino alla lista ci mette anche esperienze di divo dati redditivo Hunter fino al fattivo e di altro genere ecco tutto qui
Bene
Proseguiamo
Ecco io pregherei di rimanere è stato esemplare il suo intervento anche per lunghezza
Così tutti possono parlare prego
Niente io volevo fare un piccolissimo intervento e quando si parla di informazione radio-tv servirebbe il nome così restii scaccia sono grazie caccerà Palermo
Mi accorgo che l'informazione purtroppo cioè dobbiamo dare atto alla radio di aver informato è formato degli italiani
In particolare noi non vedenti però in questi ultimi tempi almeno un basta più l'informazione che la radio da
Cioè io durante il giorno cerco di ascoltare il più possibile dei giornali Dario però mi accorgo spesso che le notizie che dalla RAI uno si ripete la RAI due
E a mezzanotte e mi ritrovo ad andare a cercare la Radio Vaticana per ascoltare qualche notizia nuova
Poi per quanto riguarda invece il discorso che faceva poco fa l professore Larry
Ma fatto quasi paura quasi posso detto o spengo la radio mi suicido
Grazie conclusione
La quale poi interverremo grazie all'intervento e vogliamo
Norme
Allora io sono Luisa Bartolucci volevo riallacciarmi a quanto aveva detto il dottor settari al termine della relazione del professor pioli cioè come i giovani non vedenti vivono oggi la radio i giovani non vedenti la vivono esattamente come gli altri perché noi abbiamo ascoltare la musica amiamo ascoltare trasmissioni di carattere culturale e amiamo anche fare radio molti di noi infatti lavorano in radi private senza alcun problema perché in fin dei conti c'è il tecnico che risolve tutti i problemi e quindi voglio dire forse è uno degli strumenti che ci consente di essere maggiormente integrati e di essere maggiormente a contatto con gli altri secondo me questo voglio dire un elemento che credo vada sottolineato grazie
Grazie grazie grazie a fare per la precisazione
Ai letta l'ha messo al dunque io volevo fare due domande al professor teorie molto rapidamente intanto volevo sapere qualcosa in più per quanto perciò Tavarnesi sono sì sì sì sì per quanto concerne il discorso dell'ONU segni Spagna per provare non se che avendo delle partecipazioni può imporre molte cose
Allora io credo che a in abbiamo girato intorno a un problema c'è quello sei non vedenti possono fare informazioni con gli altri e per gli altri
Quindi per fare questo tipo di discorso è necessaria la conoscenza dei processi di produzione delle informazioni delle leggi e anche per la ricerca della pubblicità che non è molto semplice e anzi io volevo aggiungere qualcosa in più a quello che ha detto Luisa noi in Commissione dei nuovi sbocchi professionali abbiamo avuto dei progetti o delle ipotesi di progetti
Varie da quelle che si intende di solito che quella dello speaker quindi anche quelli dei degli utilizzatori di mi serviti montatori di programmi musicali di vario tipo qui problema Stam Monte c'è tutto una serie figure professionali
Che dobbiamo convincere non noi stessi perché premente ne siamo convinti guai se non fosse così ma gli altri che le possiamo fare
La seconda domanda è questa il discorso di Arnhem mamme affascinato molto perché vi presuppone il disegno di una un'auto sconta una ora di ascolto da re cieco no non vedente cieco
E quindi dietro questo discorso c'è una capacità educativa di ascoltare la radio e la capacità degli altri di fare la radio
Adesso quale problema io vedo di buon occhio anche la diffusione di radio private perché sono dei dei momenti di partecipazione di rottura della solitudine conosco l'anti non vedenti che telefona sentono in compagnia e poche importa il problema del linguaggio se salvarono sgrammaticato meno quel linguaggio delle funzioni simboliche e tutti sanno che i non vedenti preferiscono parlare con delle metafore visive più che con delle metafore tattili quindi ma il discorso mi è questo appunto perché riferito alla RAI del dell'educazione all'ascolto allora io penso che come ha detto questa mattina che la radio sia un pochino meno utilizzato ai non vedenti in termini culturali oggi
Perché c'è la televisione la televisione non cioè io non intendo dire che valga più la radio la televisione che la tavoletta sia peggiore o migliore della del computer eccetera eccetera sono degli strumenti da utilizzare tutti e bene
E sappiamo che i messaggi della televisione
Non sono educativi per nessuno cioè non è non educano neanche inerente all'immagine sono solamente le precise scelte di classe che si riferisca dei messaggi allora io dico questo chiedo questo professor Fiore anche se forse una cosa molto difficile da risponde
Cioè come è possibile educare
Educare all'ascolto non vedente quando effettivamente non si riesce neanche a educare all'immagine non vedente perché riceve delle immagini talmente distorto talmente di classe di di di di di di di di certi avvenimenti che non si fa una cultura dell'immagine quindi in un mondo di di immagini errate come possibile come si può fare revocare un non vere trasportare
Tema ci sia da qui a fine anno però ecco più proseguiamo il Po direi al professore lei via proprio sul titolo di prepararsi e sarebbe replica conclusiva ancora avanti
Sono pressante
Raccolgo l'invito alla brevità dicendo chiedendo al professor Levy
Come si può modificare la cultura della informazione radiofonica che rinvia alla immagine
Televisiva è un dato di fatto il mondo è dei vedenti ed evidentemente si può aggirare secondo me il problema degli nelle immagini televisive
Rispetto all'informazione
Radiofonica soltanto in termini non so se dico bene diciamo di gerghi se nel senso lei ha parlato di di sport di partite di calcio di campo di calcio bene mi sa dire come fa
Io non in una frazione di secondo
A a dire a un non vedente io l'ho vissuto personalmente questi problemi ecco ne parlo terra terra
Quando il cronista ognuno poi lo descriva a proprio modo fra l'altro non c'è un linguaggio uniforme quando incominci sta dice
Colpisce sotto misura o scarica diciamo il destro dalla distanza ecco queste questi generi che sono preceduti
Tutto da una serie di immagini non post uno che non sono possibili descriverli nel senso posso se lei ha fatto caso andando allo stadio e via dicendo il gol spesso viene preceduto
La sensazione viene De Gaulle e viene preceduto una frazione di secondo fino a due o tre secondi prima che il gol perché il pallone entra che cosa significherebbe l'ente sta vedendo la la traiettoria del pallone il corridoio presso cui il giocatore si infilerà però attendere il passaggio del compagno che stai Zubin tutt'altra zona B Campos grazie
Ancora chi c'è
Perché Rino Caputo la domanda secondo nome
Caputo da Avellino
Riconosco la problematicità delle tesi del professore Levi ma volevo chiedere
Se non considera superiori linguaggio radiofonico rispetta quello televisivo in relazione al pensiero astratto grazie
è stato è un filosofo Andrea
Acqua
Ancora l'ultima
No
L'ultimo a io sono Elisabetta Monti per da questa domanda la volevo rivolgere al professor Levy e non rappresentando il ministro non solo me senza le volevo chiedere innanzitutto che cosa intende quando dice che la produttività MD studi e per me un contadino è molto molto produttivo e a volte neanche esame leggere né scrivere
Va bene Boy volevo anche
Portare una mia esperienza io tante volte riesco a raccogliere molte più notizie dalla radio perché mi concentro sui contenuti che su un'immagine di bambini sgozzati ammazzati Ted avviati e poi volevo anche dire perché mette in dubbio che una persona handicappata disabile persona con difficoltà chiamiamola come vogliamo perché poi le barriere sono mentali non sono non solo di linguaggio
Volevo chiedere perché a volte mettendo dubbio che magari una persona disabile possa portare avanti un programma radiofonico televisivo qualsiasi cosa dal sonno noi facciamo delle cose che lei non potrà mai fare come lieve come come io faccio delle cose che insomma ci scambiamo dei ruoli voglio dire lei non potrà mai fare quello che faccio io avere delle mie sensazioni e viceversa
Va bene mi pare che siamo arrivati offeso altre mani alzate il dibattito c'è un'altra ancora
No mi pare
C'era qualcun'altro no mi dicono di no
No già parlato già fino alla già parlato allora abbiamo mi pare fatto un bando va be'il dibattito io mi raccomando adesso
A alla professor Levi che chiamo subito in causa avuto ricevuto parecchie domande e può al professore
Pioli
Una cosa sola mi mi mi compete un poco così rispondo io ma per tutto perché riguardava la radio riguarda i palinsesti poi intratterranno su questi colleghi domattina le loro relazioni
Devo dirlo subito cento c'è stato un impoverimento riforma da gennaio a marzo per molte ragioni che adesso è tardi comunque ci ritorneremo anche in dialoghi successivi perché il dibattito non finisce qui e poi ricchezza anche nei corridoi anzi sono a vostra disposizione
è strettamente in fatto di aver fatto dei palinsesti un po'indoor Peligna l'uno sull'altro il tu mi ricalcata in uno sull'altro ha impoverito certamente l'offerta della radio la radio ha subito un'offerta tanto che vi do un dato
Da marzo ad oggi in quest'anno ha perso la radio pubblica ha perso circa il trenta per cento d'ascolto e quindi è un dato sul quale riflettere ulteriormente ammesso non
Senza il fenomeno della vittima
Certo non voglio
Comunque un problema che potremmo affrontare giustamente professor teoremi stabilimenti scenda altri temi che sono importanti la diminuzione della qualità dei programmi il fatto che sono diminuiti Program in assoluto incerto ora ecco non apriamo un altro dibattito andato comunque eccetto c'è stato un impoverimento e il pubblico ha anche risposto trenta per cento in meno
Posso
No mi dispiace di aver creato sentimenti così forti no non era nelle mie intenzioni né io volevo fare assolutamente essere provocatorio nel senso che io ho provato a denunciare
Dei come dire dei ragionamenti d'altra parte sono molto contento che questi ragionamenti abbiano suscitato delle reazioni sì posso avviare una discussione che credo che proseguirà al di là di questa di questa occasione
Su permettetemi delle brevissime precisazioni iniziali cui tengo molto no perché forse c'è stato un fraintendimento cioè io non ho assolutamente detto che i disabili non possono fare delle cose da soli anzi penso che ne possono fare tantissime spero che ne facciano tantissime
Sempre di più no quello che volevo semplicemente dire che è importante che ognuno contribuisca per quello che può dare chi non vede e l'unico a sapere esattamente come si sta no senza la visita no e quindi sarà peraltro l'unico a giudicare in ultima analisi no dei risultati di qualsiasi iniziativa che nelle intenzioni eh a suo favore no qualsiasi cosa si faccia e Louis che giudicherà se va bene o non va bene oltre ovviamente a poter contribuire per far sì che questa iniziativa sia un'iniziativa efficace su questo non ci sono dubiti sorta quello che dico però è che molto sovente soprattutto quando si tratta di comunicazione no cioè di riuscire a fare accedere chi non vede a una realtà che per ovvie ragioni Lou non può controllare completamente sarà assolutamente indispensabile il contributo di chi vede su questo anche su questo secondo me non ci sono dubbi per cui qualsiasi iniziativa
Sul terreno della comunicazione probabilmente non solo su quello deve vedere la collaborazione di chi vede e di chi non vede ognuno con il suo ruolo no
Ognuno con le sue esigenze le sue necessità e ognuno con il suo contributo ma questo era il senso della mia affermazione non non vorrei che nascessero equivoci in proposito perché mi sembrerebbe molto grave e pericoloso o no se giocano
Sì fra intenderebbe in modo grave non le mie le mie intenzione quello che volevo dire
Volente rientrare invece nel merito delle questioni principali che sono state sollevate allora anche qui io non ho assolutamente detto che la radio debba sviluppare un linguaggio specifico particolare per chi non vede no no no assolutamente fatto un'affermazione del Genoa lo volevo dire magari mi sono espresso male no però lo ribadisco qui
Non ritengo che si debba punto sviluppare un linguaggio specifico per chi non vede no
Io penso
Che cioè io parto da un presupposto di carattere generale cioè penso che chi non vede vive una condizione che per molti versi diversa dalla condizione di chi vede no per cui per esempio nelle scuole
Ovviamente non sono contrario le scuole speciali agli istituti eccetera ma sono favorevole a che vengano messi in opera no dei degli strumenti o che tengano conto della specificità di chi non vede e lo aiutino a integrarsi il più possibile nel mondo di tutti no credo che questo è il presupposto generale che mi muove
Ovviamente questo vale anche nel caso della radio di altri mezzi di comunicazione cioè io credo che si debba fare uno sforzo specifico per aiutare chi non vende a superare le difficoltà che la mancanza dalla vista di provoca no
Questo ripeto vale per per radio ma vale a maggior ragione in prima istanza per la scuola perché i ragazzini che soffrono di una di un di un handicap visivo grave meno grave eccetera posso devono essere aiutati a fare
Dei passi avanti e integrarsi il più possibile la società di tutti no
Cioè l'uguaglianza è un obiettivo no un obiettivo che si tratta di di conquistare no di conquistare faticosamente no ognuno dalla propria dalla propria parte
Ora da questo punto di vista io credo che si debba fare un'attenzione specifica al problema del linguaggio che a mio avviso è stato tradizionalmente molto sottovalutato cioè si è dato per scontato che il linguaggio che normalmente si usa sia un linguaggio che va bene così come no
Secondo me non va bene così come per nessuno perché è un linguaggio che progressivamente si va impoverendo
Ma non va bene così come anche perché è un linguaggio che non tiene conto delle necessità specifiche di chi ha dei problemi specifici riferiti al linguaggio che io credo che la cecità implichi delle conseguenze anche sul terreno del linguaggio possa implicare ovviamente non è una conseguenza necessaria una conseguenza che si può ridurre combattere no
Ora su questo terreno io credo che vadano prese delle iniziative specifiche anche a scuola per esempio no è un terreno su cui per esempio gli insegnanti di sostegno secondo me non sono molto spesso preparati a intervenire perché è un problema che non viene affrontato in modo significativo
Ora questo che cosa significa dal punto di vista dalla radio salato chiariamo una cosa io non credo che qui parliamo di radio ma non tutto si risolve con la radio Franco
Io credo che qui parliamo di radio ma quando affrontiamo questi problemi che hanno una dimensione una valenza di carattere generale tiriamo in ballo anche tutto il resto cioè tiriamo in ballo quello che si può fare
Per chi soffre di una disabilità visiva
A scuola per esempio no non tutto si risolve attraverso la radio io non penso che si possa fare una radiocronaca di una partita molto diversa da quella che si fa no il radiocronista giustamente Ricon disperato che cerca di raccontare il più possibile in un tempo limitatissimo con tutta la specializzazione gli studi sulla cecità che potrebbe fare e non credo che potrebbe fare qualcosa di molto diverso ma però io credo che è importante per esempio che un ragazzino cento in una scuola sia messo in grado di sapere come fatto un campo di calcio no gli viene insegnato alla possibilità di sapere come fatto un campo di calcio viene messo in grado no magari sì magari no
Quindi io credo che ci siano dei modi attraverso i quali è possibile ovviamente per quello che uno può no riuscire a integrare e a migliorare il nostro lavoro e a far sì che le cose vadano un pochino meglio di quanto non fanno fino adesso
Quando parlo di linguaggio di linguaggio di raffinamento del linguaggio no
Non lo so voglia di fare un esempio tutti noi più o meno sappiamo male un'altra lingua no
Quindi ci rendiamo conto della differenza che c'è fra la conoscenza piena della lingua nostra alla madre no cioè dal dall'italiano e e una lingua che sappiamo male no
Una lingua di cui conosciamo solo alcune strutture alcuni elementi no perché conosciamo in modo non so direi quasi rattrappito no io credo che la la nostra lingua madre no venga usata e da tutti noi tendenzialmente in modo sempre più rattrappito no in modo sempre meno ricco no
In un modo e che è così rattrappito io che diventa quasi una sorta di il Codice no grazie al quale ci si capisce solo con quelli che sono che con cui quasi non abbiamo bisogno di parlare perché fanno le nostre stesse cose perché con lo comunichiamo poco e sempre meno no
Io credo che noi dobbiamo fare uno sforzo ma è un problema di carattere generale un problema io credo che il problema del linguaggio è un problema che riguarda tutti noi la cura del linguaggio il fatto che per esempio non lo so insigni il linguaggio stesso diventa sempre più violento per esempio ci lamentiamo della violenza la televisione ma guardiamo noi come parliamo no
Questa dimensione del nostro rapporto con il mondo con gli altri è una dimensione che secondo me va curata sempre di più e soprattutto dobbiamo fare uno sforzo in questo consisteva il mio invito ai a chi si occupa di radio a far sì che il linguaggio diventi sempre più ricco e proprio perché è sempre più ricco richiesta raggiungere un numero sempre più ampia di persone io non voglio il linguaggio raffinato
Dei dei dei dei super intellettuali io voglio un linguaggio ricco e comprensibile cioè ricco e nello stesso tempo proprio perché è ricco è in grado di toccare il maggior numero possibile di persone e di farle partecipare di una cultura che deve essere una cultura di tutti concludo brevissimamente sulle a altre questioni
D'accordo
Uno dei compiti fondamentali che spetta disgraziatamente a chi non vede e quello di fare uno sforzo sovrumano per rimanere Abdallah in un mondo di vedenti no che certo che il compito principale e e quello dei dei dei non vedenti che non vogliono farsi affondare no
Indubbiamente decisivo questo questa questa affermazione è lì che comincia l'emancipazione che comincia la possibilità di essere uguali effettivamente a tutti gli altri no però il mio è un richiamo anche a chi vede chi vede deve fare
Più che può per cercare di non far affondare quelli che partono da una condizione di svantaggio no io credo che non possiamo attribuire tutte le responsabilità e i compiti a chi non vede io credo che il nostro l'obiettivo è quello di fare in modo che anche chi vede che si assuma delle responsabilità nel rapporto con chi non vede ed è per questo che è importante secondo me fare appello a chi dispone di strumenti così potenti così importanti come i i media no la radio la televisione eccetera per fare in modo che ci sia un contributo o no un'attenzione specifica alle necessità di chi ha dei problemi particolari
Due ultimissime considerazioni molto brevi
Sulla questione del del del portatore di handicap o del disabile
Grazie al cielo siamo viviamo in un società democratica in cui ognuno può chiamarsi come gli pare no
E è libero di farlo e va benissimo la mia era soltanto una considerazione che peraltro è fondata non su una mia vaga sensazione ma su delle deliberazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità una considerazione che come dire cercava di interpretare per l'appunto la la decisione l'ha colto alla proposta il Consiglio della sull'organizzazione mondo Edmond sanità cioè cercava di far vedere come
Le parole hanno
Un conto sono gravide di contenuti e di rinvii di rimandi no
La parola portatore di handicap per me rimanda a quelle cose che ho detto prima la parola disabile mi sembra molto più neutra cioè il portatore di handicap mi sembra uno schiacciato dal peso dell'handicap
Come
Il la la parola disabile mi sembra che implichi
La possibilità di superare quella disabilità e la visibilità è un dato di fatto no cioè non non possiamo non riconoscere la però nello stesso tempo facciamo di tutto per superarla no non c'è questo schiacciamento di una sorte no di un destino che non riusciamo partenza detta diverse il culto ultimissima cosa e concludo
Anche qui distinguiamo il significato delle parole vedere vuol dire vedere sentire vuol dire sentire no i sentimenti sono una cosa le emozioni di fronte alla guerra del Golfo sono una cosa vedere cioè avere esperienza attraverso gli occhi o attraverso in sostituzione degli occhi il tatto l'udito e così via
è secondo me è un'altra cosa no e quindi dobbiamo mantenere questa distinzione non possiamo pensare secondo me che il sentimento Possa sostituirsi alla sensazione
Tattile visiva eccetera credo che anche qui ci sia una differenza che dobbiamo mantenere rispettare scusate grazie grazie
Professor tirò
Con la preghiera di essere sinteticissimo perché vedo che tutti sono un po'stanchi allora hanno anche ragione
Un po'
Ho due o delle risposte da dare all'amico Tavarnesi e la prima riguarda la organizzazione dice che spagnoli
Che proprietaria dicevo di diverse emittenti radiofoniche e televisive televisive ne aveva una di queste emittenti televisive Telecinco
In comproprietà con Berlusconi quindi evidentemente c'era chi sapeva gestire tutta la struttura eccetera in queste in queste emittenti però la Conte aveva pattuito che il venticinque per cento
Per il posto di
Venisse attribuito a persone con minorazione visiva quindi o ipovedenti e ciechi purché chiaramente in possesso dei necessari requisiti presente non è che io andavo là e potevo fare
Le cose e questi soggetti sono impiegati a tutti i livelli della diciamo produzione quindi dalla ideazione alla messa insieme del programma alla conduzione eccetera perché e dopo Fabio Neri sia corretto ma effettivamente inizialmente forse ha usato un'espressione un po'infelice quando ha detto sì vadano i ciechi e vedenti Porche Cecchi mettono le loro esigenze i credenti le loro capacità questo sarebbe stato molto grave e poi si è corretto in effetti allora
Se hanno le persone competenti a cercare la pubblicità
Lo potranno fare anche se non sono vedenti e altrimenti ci sono quelli che si occupano di queste cose non sono sicuramente dei ghetti e sicuramente pur lasciando spazio ha dei momenti dei quali vengono date delle informazioni di ordine sociale mi pare che prima Tommaso di senso che delineava bene un po'questa questo tipo di di di struttura
Loro per esempio da dicano dello spazio all'estrazione la lotteria che non è un fatto puramente dalla ovunque anche si arricchisce quella ma è un fatto di tutto il Paese perché tutti sono lì a vedere se è venuto fuori il biglietto buono
Cioè in pratica sono impegnati in tutte le operazioni per le quali hanno competenza hanno i requisiti necessari per farlo
E mi pare che rendano piuttosto bene queste queste imprese
è evidente che non in tutte c'è il venticinque per cento perché non credo che ne abbiano neanche tanti da impegnare no però c'è questa disponibilità di posti
L'altra cosa che invece era molto più seria è quella della educazione all'ascolto
Io vorrei fare alcune precisazioni primo abili e disabilità handicap in questo momento nel quale io sono chiamato a dare delle risposte a Pietro Tavarnesi potrò darle bene o male questo non lo so
Ma se vedo bene o male non le do bene o male perché sono cieco le do bene o male perché sono più o meno preparato il fatto di essere cieco in questo momento non costituisce per me è un handicap
Io ho la disabilità nel fatto di vedere quello sì me la porto con me
Che può diventare un handicap nel momento in cui pretende sì di fare il tassista aperta dal mese prossimo
Ma nel momento
Ma nel momento in cui sono chiamato o a fare il professore va non è un handicap quindi sicuramente credo che ci sia qualche problemino nell'accettazione del concetto di disabilità
Quello che faccia riferimento Censabella perché in effetti il termine inglese forse un significato un po'diverso
Ma comunque insomma l'importante è che ci intendiamo sapete io poi so di essere cieco sono cieco ha detto Wanda che ha una visione piuttosto rasserenante mi fa piacere perché è così in quanto esser cieco non è per niente una bella roba ma siccome il Padreterno
Me la dà da
Quaranta e qualcosa anni
Perché prima cosa le devo
Me la tengo ci sto anche ci sono anche adattato
E non ho non ho problemi a non mi nascondo la nessuna parte e se parlo di Borsa Valori con qualche tecnico per radio non dico certo sa perché io sono cieco insomma ecco quest'uomo
Ecco allora Death precisato questo l'educazione all'ascolto è un problema molto complesso io credo che sia vero
Che noi abbiamo avuto molti dei nostri ragazzi i quali non educati ma non all'ascolto modi educati tout court cioè non abituate a rapportarsi col mondo della realtà
Hanno tratto dalla radio soltanto dei suoni qualcuno di voi negli istituti ne avrà visto qualche individuo che pur non avendo competenze intellettive recitava a memoria il giornale radio del quindici febbraio ottantadue per esempio no ecco ora succedevano anche fenomeni di questo se queste erano forme manifestazioni patologiche di verbali Isma'o forse anche di autismo
Questi era e avevano qualcosa di più cioè la cattiva educazione ricevuta li aveva condotti in situazione tale ecco per cui dico noi dobbiamo porre i soggetti in condizioni di arricchire la loro realtà la loro immaginazione la loro esperienza
Pur tenendo presente però che non sono delle macchinette prendi qui tocca la spinge sutura bisogna motivare ragazzo a fare e cercare che le cose che comprende le cose cui si avvicina le cose di cui si impossessa mentalmente rientrino realmente nella sua vita che non siano un qualche cosa di aggiunto un qualche cosa di meccanicistico un qualche cosa di
Beh estraneo alla sua crescita di estraneo alla sua realtà
è evidente però che per quante esperienze faccia un non vedente le sue esperienze saranno quantitativamente sempre di gran lunga inferiori a quelli dei credenti
Per questo significa che noi non siamo in grado di comprendere un notiziario radio un commento eccetera al di là dell'osservazione
Dell'amico Caputo sul pensiero astratto la radio regno della teoria dice tra l'altro appunto Arnheim no perché lei la parola
E la parola tra verso la quale si trasmette il pensiero logico non è l'immagine che che se ne dica prima parte questo
Noi abbiamo la possibilità di
Comprendere ugualmente perché ma perché molte persone per anni per secoli per millenni hanno compreso senza la necessità dell'immagine immediatamente presente
Cioè rifacendosi sicuramente alle loro esperienze faccio un esempio pratico quando io la mattina sento onda verde e me la sento in cuffia
Per non svegliare mia moglie e sento la macchinetta che passa da sinistra a destra dove sta a sinistra secondo di come detto le cuffie stereo Sonia no
Vede questo suono mi richiama esattissimamente perfettamente l'effetto che io sento per strada quindi dunque nessuno confonderà mai quel rumore di macchina con qualche cos'altro perché me la rappresento esattamente che poi si dà il caso che io ho visto anche come fatto una macchina lo anche toccata e l'ho anche vista passare avete cioè questo è un linguaggio che io sono in grado di capire
Vorrei precisare però
Che in qualche caso secondo me si esaspera un momentino con l'immagine io sottoscrivo quello che diceva il dottor Donati quando io sto a pranzo e mi fanno vedere determinate cose raccontandole anche ho piacere di sentire soltanto raccontare credo che vederle non sarebbe poi così bello
Non mi riferisco ai cadaveri mi riferisco qualcosa anche di più semplice per esempio quando parlano delle deiezioni canine per usare l'espressione del mio amico Censabella ma è proprio il caso di spiegare come soli fatele vedere ristretta la scusate si capisce benissimo lo stesso che cosa sono
Non diciamo sciocchezze cerchiamo cerchiamo di non deve essere se
Cerchiamo cerchiamo di non dire cerchiamo della della storia cioè io voglio dire io voglio dire questo
E che e la mancanza della lista ho detto che sicuramente ti limita in maniera straordinaria però non ti impedisce di capire abbi pazienza insomma e che e che e e e quando noi abbiamo educato un ragazzino quando questo ragazzo si fa le sue esperienze ma certamente che certe cose non le capirà mai se non fossi Tarditi raccontare la storia di quei tre funzionari ministeriali che cercavano Parma tra Bologna e Padova
E l'Authority autorevoli d'Oro ha concluso che non avevano visto perché probabilmente avevano cambiato la linea invece eravamo esattamente sulla linea giusta appunto professor Cardi comunque ringrazio abbiamo chiuso e ringrazio tutti i presenti in ghiaccio votarla
Straordinaria occasione di questo confronto che ci avete dato domani prosegue alle nove speriamo di non fare come il prete dell'arcivescovo Bommarito diciamo le nove puntuali alle dieci arrivederci
Sì