"La radio, informazione e cultura per i non vedenti" org. dall'Unione Italiana dei Ciechi e dal Centro culturale per non vedenti di Catania e Palermo

Foto avrei dovuto dirle buongiorno per sottinteso
Gli assenti hanno sempre torto
Ecco io ho avuto l'incarico da Pippo di trattenermi per tre o quattro minuti cioè dovrai fare la Ruffo popolo per dare il tempo a quelli del solo fuori dei entrare capito che non è un completo
Gradevole ecco intanto vorrei rimproverare quei membri della direzione che sono arrivati il ritardo quelle belle imprese verso per i ritardatari e solo anche tra i relatori di ieri
Perdendo se o peggio ancora penso
E o
Il ruolo ora utilizzo questo spazio
Per ringraziare il dottor Russo veri che ieri è stato un coordinatore impeccabile
Ineccepibile
Io invidio Marius Alfieri che fra poco cioè non invidio ma riesco ad uso diede fra poco avrà il compito di sostituirlo a parte questa battuta
Marius aprire l'esamino completa mosso Acquaro brevissimo
Ieri
è stata attenta qui a tutto quello che si è detto si è preparata mi sono però studiato ha studiato moltissimo viale
Comunque volevo volevo dire che
Vorrei approfittare di di questa pausa
Per esprimere la mia soddisfazione
Per l'andamento dei lavori di probabilmente questo lo dovrò fare alla fine dei lavori ferito un piccolo saggio un anticipo
è stato veramente
Un dibattito interessante avevo esordito ieri mattina dicendo che avremmo fatto un bagno e una cultura e credo che abbiamo addirittura nuotato ieri nella cultura
Ci sono stati interventi vivace ci sono stati interventi provocatori ma nel credo che sia risultato interessante proprio per questa vivacità e per questa capacità dialettica che abbiamo avuto di confrontarci qualche volta
Anche estremizzando qualche volta
Esasperando due situazioni ma qui ci sono bravi provocatori quelli che hanno esasperato fanno anche i giornalisti fanno anche quindi mondo fatto di proposito
Vivacizzare appunto il discorso ecco Pippo
Io francamente non ho tanti argomenti per continuare e allora
Passerei la parola Marius Sofia che ci intratterrà stamattina vi illustro Eva il il programma
Io potrei
Farvi regalo del curriculum di Marius firmavano risparmio quello risparmio ve lo risparmio limitando
Ma ma io bella fotografia
Si può ricomporre noto
S'non si può dire una bugia che subito ti incastrano probabilmente a comunque intendevo dire che mi piace presentare Marius file per i relativa ai rapporti già con l'Unione italiana dei ciechi c'è un rapporto bellissimo veloce
Per voi sapete con quanto dolcezza con quando quanto amore Moffa
Voglio ricordare che fa parte della direzione nazionale e questo forse pochi di voi lo sanno fa parte dalla direzione nazionale dall'Ulivo
L'associazione i volontari dell'Unione Italiana Ciechi questo
Grazie
Grazie Sotelo applauso a parlare ma fingono che sia per me egli Batalla passo indietro ma io io ringrazio credo tutti ringrazio molto di Agorà innanzitutto buongiorno grazie anche presto almeno voi
Io volevo essere molto molto succinta perché i relatori sono tanti non abbiamo molto moltissimo tempo a nostra disposizione quindi avrei voluto dire due parole né civili né due magari approfittando che ancora non c'è molta gente mi dirà quattro ma quattro che si riferiscono soprattutto alla giornata di ieri che come abbiamo commentato come abbiamo avuto modo di dire durante non solo questo momento questa mattina ma anche ieri
Appunto a caldo tutte le cose che sono state che son venute fuori da questo animato dibattito
Che si è parlato soprattutto della parola e si è messa sotto accusa la parola ovviamente
Il discorso è giusto perché parliamo di radio però quello che secondo me manca e di cui Severi ha parlato ed è la cultura dell'Oricchio e Monteleone ha ribadito che anche la cultura in generale della radio che manca manca soprattutto a mio parere la scrittura per la radio
Perché la radio è un mezzo che si fonda soprattutto sulla parola sulla voce d'accordo però è il fondamentale che si sappia come scrivere alla radio
Ed è quella secondo me che manca soprattutto per quello che riguarda non solo informazione ma in particolare la cultura e a questo punto vorrei anche fare un aprire una piccolissima parentesi oggi la radio e soprattutto informazione
Molte cose sono state e sono state lasciate proprio in una in in un angolo nel dimenticatoio
E la radio è diventata soprattutto informazioni che non è soltanto l'informazione di servizio che è utilissima e che serve perché Rita serve a tutti io non voglio dire che non serva l'informazione però si è fatto a scapito questo della cultura e quello che ricordava ieri severi che proprio qui a Catania negli anni cinquanta e sessanta si producevano sceneggiati e anche questa è cultura
Per la radio
Beh questo che non si faccia più non sono a Catania ma che non si faccia più ormai in quasi nessuna sede
Della radio in tutta in tutta Italia questo secondo me è gravissimo
Perché dava un modo di approccio a tutti indistintamente verso la cultura quindi verso il teatro e oggi parleremo anche di teatro c'è la dottoressa Annarosa Manara che ho che parlerà proprio del teatro e della radio
E questo rapporto con della cultura con la con la radio è venuto proprio a mancare in questi ultimi tempi
Io mi auguro che si possa ripristinare non so come ma certamente noi faremo perché cerchiamo di lavorare al meglio le radio accettino di farlo
E un'altra cosa dopo di che lascio la parola alla Torre Nino Rossi
Che io non trovo giusto che si parli alla radio senza essere adeguatamente preparati
Oggi si sentono parlo soltanto di voci perché la voce è personale personalizzata quindi chiunque può avere un timbro di voce parlare alla radio e va benissimo però quello che non va bene secondo me
E che le persone non sappiano leggeri non sappiano comunicare ci siano troppi difetti di dizione si legga in modo approssimativo e questo per chi fa la radio come professionista non è accettabile non è accettabile anche per un rispetto verso il pubblico
Mentre un ospite è giusto che che sia quello che ma non un professionista venerato
E con questi sono secondo me i due punti fondamentali la scrittura per la radio e gli operatori radiofonici che devono essere in grado di parlare alla radio facendosi comprendere da tutti indistintamente
Ecco non voglio aggiungere altro perché non voglio togliere tempo ai nostri relatori da quindi subito la parola al dottore Nerino Rossi scrittore giornalista e che senz'altro conoscete tutti anche letto se non sbaglio dei libri per l'unico che vera dei suoi libri
Il titolo della sua relazione la radio una compagna per sognare Johannes
Beh
Signore signori vi ringrazio caldamente
Dammicco quale sono
Tutti voi vi ringrazio e in particolare per l'opportunità
Ah beh l'opportunità che mi è data di parlare di qui oggi dalla radio il professor Daniele presidente profonda miele e l'avvocato Castronovo
Non che la gentile coordinatrice che ha detto parole giustissime su come scrivere Ternana
E dico subito che questo è il discorso di un innamorato della radio
Quindi se qualcuno riterrà
Che ho ecceduto nel parlarne bene
Mi perdoni
Perché la profanato solo per amore
Un grande amore mio e quello per la RAI
è il secondo preavviso
Che vi debba fare
è che come il tema assegnatomi
Gara di una compagna per sognare
Indica non è della qualità di questo o di quel programma radiofonico che io debbo dirvi bensì della radio come strumento come mezzo di comunicazione
Insomma il contenitore più che i contenuti
Altri hanno parlato e parleranno dei contenuti
Non insomma la qualità dei prodotti ma lo strumento perché
Se parlassimo oggi dei contenuti della radio
Saremmo vittima degli ardui tempi che viviamo
Dunque vediamo
I pregi della RAI
I pregi della radio
Sono molti tanti solo in parte descrivibile ve lo anticipo
Riguardano un po'tutti i sentieri della vita
E gli angoli più riposti dell'anima
Ma si possono forse sintetizzare ecco il
Racchiudere in poche parole
E questi poche parole a mio parere sono
Per fortuna la radio non la televisione
Aggiungo subito che non sto giocando con le parole non me lo permetterà incerto di fronte a un uditorio così sensibile e anche come ho sentito dal dibattito di ieri qui ricordato così esigente giustamente esige
Dunque il modo migliore per capire fino in fondo le infinite qualità di questo meraviglioso strumento fin dai tempi della Galleria avvocato Castronovo
Di questo meraviglioso strumento che l'uomo ha inventato è partire da questo fondamentale confronto
Con quella sorella Traviata
Che si chiama appunto televisione
Io ho fatto brevissima parentesi
Per non essere frainteso sia radio sia televisione quindi non sono parole dettate dall'invidia
Intanto per incominciare il fatto di non essere televisione rende la radio immune da uno delle peggiori debolezze umane la vanità la vanità
Le immagini che scorrono
Nelle trasmissioni televisive hanno una loro utilità spettacolare
Testimoniano di un progresso scientifico
Permettono tantissime cose
Ma quegli uomini e quelle donne che continuamente si specchia hanno si specchiano nell'obiettivo di una telecamera
E come si specchia
Non ci trasmettono solo lo spettacolo della loro personale vanità
Che pure uno degli aspetti deprimenti della natura umana
Ma ci trasmettono anche parole discorsi ragionamenti impregnati niente Risi
Di quella loro vanità
Finiscono insomma con l'insegna c'è la la vanità
Cito una sorta di graduale ma inesorabile imposizioni giorno dopo giorno
Un vero e proprio contagio che ci investe un po'tutti
Dai politici che naturalmente sono i più tentati in questo campo
Che magari
Non si arrendono mai fino ai poeti che poi alla fine si arrendono anche loro
Secondo punto secondo vantaggio per la radio
Perché in televisione le immagini producono anche un altro effetto oltre la vanità gravemente negativo la violenza
Ma è ovvio che le immagini costituiscono la materia prima indispensabile per rappresentare una violenza
Ebbene anche le parole possono ferire il PCI colpirci incerto le parole alla radio possono tirchi e colpirci
Farsi violenza ma non certo nella stessa misura
E comunque davanti alle parole possiamo ben innalzare la barriera dalla ragione quando ascoltiamo la radio
Perché quelle parole ci stimolano comunque a pensare che la nostra grande arma
Perché col pensiero siamo in grado di difenderci
Invece le immagini della televisione sono coercitive
Irrompono nella nostra fantasia il grande dono della radio la fantasia
Così la violenza ha campo libero
E assume via via
Diverse espressioni
La prepotenza la sopraffazione la vendetta
Ecco io qui chiedo scusa sia alla presidenza sia voi ma
Mi permetto una brevissima parentesi fuori
Coordinatrice brevissima
La presenza massiccia
Poiché non nel senso che momenti in un gorgo a parlare della televisione
La presenza massiccia nel nostro Paese di prodotti televisivi se ne è già gli americani
La grandissima parte cioè
Non solo e il segno di una colonizzazione culturale ormai più che avanza
E anche l'esportazione in un paese cattolico di una visione di una concessione della vita di un Paese di stampo protestante
è un punto centrale badate del del nostro ragionamento
E proprio il piacere quasi il dovere della vendetta come principio etico che viene indicato come il cardine dell'umana convivenza
In questa produzione americana
Si pensi solo per un istante per fare un unico esempio
Ah quante volte nei prodotti televisivi americani
Il protagonista si fa errore tocca cioè l'apice del suo eroismo esattamente nel momento in cui consuma la vendetta che l'ossessione
Sarebbe un discorso di supremo interesse presidente
Che il tema assegnato mi mi obbliga a trovarsi are rapidamente molo potremo sempre riprenda
E tuttavia chiudo la parentesi
Dico che vendetta Popper è successo
Questa tristissima triade della colonizzazione americana costituisce una trasfusione di sangue non nostro oltremodo pericolosi
Ma passiamo rapidamente a un terzo elemento che distingue per sua fortuna la radio dalla televisione
E poi entreremo nel nostro discorso
Questo terzo elemento e anche su un derivato delle immagini
Mi riferisco alla vanificarsi idonei vanificazione della personalità che subisce il fruitore del mezzo televisivo
Indotto più a vedere che a pensare
Questo povero fruitore
Perde via via certo poi senza avvertirlo
Il più grande dei doni che ogni persona ha ricevuto in quanto tra
Ragionare disse e degli altri ricevere dare stimoli scoprire i propri e gli altrui sentimenti
In breve pensare pensare
Un episodio strettamente collegato in questo caso al tema
Avevo preso parte
Anzi
Collochiamo nel tempo
La televisione era appena nata
Aveva quei o quattr'anni quando scoprì personalmente scoprì stupefatto eravamo agli inizi non conoscevamo ancora bene le conseguenze dalla televisione
Scoprì stupefatto
Questa sua innaturale forza di escludere tutto ciò che non fosse la cosa vista
Io avevo preso parte la sera precedente a una tribuna politica quelli della mia generazione le ricorderanno le prime tribune politiche a una tribuna politica
Una delle primissime nella storia dalla RAI sebbene in una casa di amici
Persone non incolte non incolte
Vollero parlarmi a lungo di quella mia prestazione televisiva in qualità di giornalista allora
E tutto venne giudicato tutto
Ogni mio gesto ogni sorriso ogni smorfia perfino quel pugno sul tavolo
Perfino il modo di reagire mento perfino in modo di annodare la cravatta di sedermi su un fianco
Il lembo della giacca stonato
Di tutto mi si parlò di tutto tranne che di quello che avevo detto
Una
La prima volta la prima volta lo stupore l'immenso che non risolve scrittore in quell'occasione le parole che avevo detto opera peraltro aggiungo questo non erano proprio la cosa meno importante non per me ma vi dico perché non erano la cosa meno importante
Si era trattato di un botta e risposta teso e prolungato
Fra loro capo dell'opposizione politica in Italia
Il segretario del partito comunista Palmiro Togliatti e il giornalista che rappresentava l'organo ufficiale di informazione del partito di maggioranza relativa di questo nostro Paese
In quella casa ripeto mi si parlò per ore di tutto eccezion fatta per ciò che avevo detto per i ragionamenti che avevo fatto
Per quello che i giornali ecco oltretutto avevano definito comunque un duello di fuoco in tv quindi a base di parole un duello parlato naturalmente
Quindi la grande calamità della tv
Era già in funzione quando la televisione era ancora in fasce pensate quando si è fatta grandicella o adulta come oggi
Una calamità che però attira solo i particolari esteriori
E tutto il resto
Malata e tutto il resto
Allora
Una triplice fortuna
Quella che già in partenza ha avuto in sorte allora
Nel senso che non le sono affatto proprio dire come ho cercato di spiegare la vanità come ho detto la violenza come ho detto la vanificazione del pensiero
Le tre bocche affliggono e impoveriscono questa epoca televisiva
E non mi sembra un vantaggio un beneficio un privilegio da poco per la radio
Dunque signora sia pure per successive esclusioni siamo arrivati nel bel mezzo del nostro discorso in pieno tema
Nel cuore dell'argomento radio e della sua capacità
Unica al mondo non solo di non con lui Coulthard il nostro spirito malmessi di portarlo nelle sfere più alte proprio del sentimento
Della commozione dell'emozione
E tutto questo in piena libertà vi voglio fare una sola sottolineatura
Dico in piena libertà perché la radio è prima di ogni altra cosa discreta discreta
Tanto discreta da potersi parlare perfino di una timida essa dalla radio un termine che i sociologi hanno attribuito
Non è mio
Bene io mi sono seduto per anni davanti a un microfono radiofonico
E la sensazione che si prova estremamente precise
Cioè ci sono tu sai che ci sono milioni di persone
Che hanno la loro mente la mente la mente concentrata sulle parole che aspettano da tempo
Disponibili ma esigenti esigenti
Con la saggezza dei vecchi ma anche con la voglia di favola dei fanciulli
E quindi curiosi ma forti di una loro personalità e anzi la radio lievita fagli evitare
E tu senti che devi battere al loro uso io
Avvicinarti con delicatezza la loro fantasia
Senza invadenze
Sensi Varese fa parte anche del modo di scrivere signora
E meritare pian piano
Il diritto di entrare in quella loro mente ha ripetuto così concentrata
Intendevo questo per timidezza
Ecco perché ha una sua proprietà in termini perfino filologici la parola compagna attribuita alla radio
La radio come nostra compagna
Una compagna contro la solitudine
Contro tutte le solitudini
Ma mi si permetta non soltanto questo
Valorizza perizia come dalla parola sì dell'acqua non hanno parlato tutti ma non si può non parlarne come insegna
Stavo per dire pranzi era comunque come insegna della RAI
Dicevo valorizza attrice come dalla parola
Di questo misterioso portento e la parola
Sono uno studioso dalla parola dicevo gli amici così
Sono uno dei pochi che USA leggere i vocabolari della lingua italiana come dei libri
Tra l'altro è quella che ha portato avanti le nostre generazioni l'apprendimento della parola
è questo dal mio punto l'apprendimento della parola
Come forse l'unico mezzo
Per un'elevazione sociale delle generazioni una dopo l'altra che si sono succedute nel nostro Paese
Negli ultimi tempi
La radio
Dunque fa prevalere il pensiero su tutto il resto il famoso tutti
Come una vittoria davanti a un microfono solo poi rimaneva male ma questi sono stati strumenti di
Aggeggi moderni dunque
Il microfono Inter deve essere fisso va bene allora vuole no no no no prego
Allora per questo fatto per il fatto che fa prevalere il pensiero su tutto il resto
Ecco un altro punto fondamentale la radio ci portate a conoscere la più grande delle e depresse cioè il raccoglimento il raccogliere
E poiché nel raccoglimento si afferma il primato dello spirito ecco che dallo spirito prendono a camminare
Lungo i sentieri della conoscenza che ci viene dalla radio quelle sue meravigliose creature che sono la fantasia l'immaginazione il sogno
Ecco il sogno la possibilità di sognare una possibilità che la radio fra tutti i mezzi di comunicazione cita
E qui di nuovo il confronto con la televisione ma per dire di una testimonianza recente
Che mi piace riferire
A proposito di sognare insieme con la radio è una testimonianza di altissimo livello che sembra fatta proprio per noi è la la voglio appunto di ore
Ci viene da un premio Nobel particolarmente amato e stimato la signora ritta Levi-Montalcini non so se qualcuno di loro ha avuto occasione di leggere queste sue bellissime parole
Dette una settimana fa ad un convegno di studio
Ebbene la signora levi Montalcini ci ha detto Anna analizzando le conseguenze negative del dominio televisivo
Che la tv ci toglie la facoltà di sognare
Avremmo forse per cento dovuto annoverarla fra i nostri o se avessimo fatto in tempo
Ecco convegno
Ebbene questa sottrazione della facoltà
Dalla facoltà di sognare
Non avviene appunto nella radio certo dove quel palpito umano che la parola lo ripetiamo ancora una volta la parola però senza aggiunte dotata della sua show infinite prodigiosa forza
E anche quando esso buono e anche quando esso buono
Sempre la parola di uno strumento è
Strappata questa parola questo suono
Dall'uomo allo strumento
Le quote la parola
E senza figli
E senza fine
Io mi sono spesso ricordato frequentando uno studio radio
Del gioco di sempre dei fanciulli contadini
Io vengo da quel mondo perdonate questa immagine che forse può aiutarci
Il gioco dei fanciulli contadini che gridavano dentro la grande bocca del posto perché la loro voce si propagasse lontano se qualcuno viene da quel mondo la radio questa la ratio
Si propagasse il più lontano possibile
E da ex fanciullo contadino vi assicuro che quell'emozione e alla grande la parola gridata la parola esaltata la parola lanciata al resto del mondo
Sognare con la radio non significa dunque soltanto cavalcare la nostra fantasia e già questo è bellissimo
Ma anche sognare nello stesso tempo pensare e un altro punto importante senza staccarsi dal mondo
Ecco perché questo termine sognare e giusto ma va precisato
Non molto per concludere ma va precisato
Voglio dire
Che quello che offre la radio è un sognare del tutto particolare
Nel senso che adesso viene assecondato il sognare
Da stimoli infiniti da spunti continui da occasioni innumerevoli
In un flusso che sempre si rinnova
Come sa soltanto chi lo Prodi e voi certamente lo prova
Chi lo prova giorno dopo giorno
E se egli è questa compagna che va avanti
Ecco perché
Sarei perfino tentato
Di non indagare su questi sogni di non definirli
Di nome segnare i limiti avessi
Essendo proprio il libero spaziare la loro principale caratteristica
In questo infatti consiste la Grassia di quella raccoglimento che lentamente si fa sogno
E dal raccoglimento che nasce il suo
Noi ascoltiamo alla radio ascoltiamo le sue parole
Quel suo teatro di voci dialoganti
Quelle note musicali provenienti da lontano
E siamo lì ma siamo anche dovunque vogliamo essere siamo anche dovunque vogliamo essere
In ogni luogo dove il nostro desiderio ci porta siamo
Mentre sogna
Perché questo è il vero Incantesimo
Quella compagna ci prendiamo aggirarsi anche liberi bisogna liberi di inventare la nostra isola
E non è forse così le corse così signor inventare la nostra isola
Ora io voglio solo dire poche altre cose prima di concludere un anzi una sola cosa prima di concludere mi pare
Che sia sottintesa un'osservazione
Che quindi la siamo a margine del discorso che l'osservazione che qui stiamo evidentemente trattando delle trasmissioni dedicate all'intrattenimento non di quelle che riguardano l'informazione severi perdonami non di quelle che riguardano l'informazione
La quale informazione costituisse
Un mondo a sé io appartengo al mondo l'informazione fra l'altro ecco
Una Giostra che gira secondo dove tira il vento
E i tempi che viviamo come si sa solo ventosi ventosi istituito così le notizie finiscono con il darci una visione non di rado ubriaca e ubriacante della società in cui viviamo
Sono pronto per un dibattito in proporci
Ma tornando
Per un'ultima considerazione
A quella felice esternazione
Che il sognare accanto alla radio
Diciamo un'ultima cosa sulla parola che oggi è attaccata da ogni parte
Viene storpiato e sfilacciata severità e in volgarità
Strumentalizzata fino al punto da renderla ambigua
Una vera offesa la parola
Assistiamo perfino secondo la bellissima analisi fatta ieri in proposito dall'amico Monteleone
A una riduzione degli spazi assegnati alla parola
Allora speriamo che la radio come ha sempre fatto
Riesca affine trarla questa parola a pulirla a restituirci alla nel suo valore nella sua nobiltà
Ecco io vedo la radio per concludere come ultimo estremo baluardo della parola
Abbiamo visto all'inizio che il tempo delle immagini e sempre il tempo dell'idolatria
Mentre il tempo delle sole parole sempre il tempo della interiorizzazione dei sentimenti della commozione
Qui
Il primo
Il primo giorno della sua storia
Dalla sua storia italiana
Esattamente settant'anni fa il sei ottobre del mille novecentoventiquattro
La radio si presentò a noi non casualmente con un intreccio di parole e di musica
Questa è la sua forza e questo è il suo destino
Auguriamoci che gli uomini non mutino questo destino
Che è quello di spingere tutti noi di spingere l'uomo verso i suoi incantesimi
Quello di essere un'isola per i nostri pensieri e chi non sa che l'isola e il luogo perfetto per sognare
Grazie
Voleva
Volevo sottolineare qualcosa dell'intervento del dottor Rossi innanzitutto che la parola in effetti può ferire come sa ci ha ricordato ma altrettanto importante che l'immagine ferisce senza spiegare mentre la parola può anzi deve erano certamente sanare quindi anche questo appunto della della radio che ieri è stato un po'marginalmente schierato è fondamentale secondo me da invece da sottolineare proprio perché la radio anche questo effetto consolatorio e qui mi riallaccio al discorso della dell'invenzione ecco inventare dal latino indegno significa anche trovare e trovare significa crescere e questo è uno dei ruoli secondo me fondamentali per quello che riguarda Nadia volevo soltanto fare questa piccola considerazioni in margine a quanto ha detto il dottore Rossi perché adesso abbiamo il padre Giovanni Giorgianni che è responsabile dei programmi orizzonti cristiani della Radio Vaticana prego di accomodare
Ma il tema dentro padre Giorgianni è la radio veicolo dinamico interiore per i non vedenti
Io prima di tutto debbo dire grazie naturalmente prima di tutto per essere qui
Perché già la Radio Vaticana è stata ieri è rappresentata in una maniera molto degna dal suo direttore generale quindi non ci sarebbe stato bisogno di una Giunta però e per questo dico per il fatto di essere ancora questa giunta io dico grazie
In una maniera particolare l'avvocato Castronovo perché è stato così amabilmente insistente che non si può dire di no non ho potuto dire di no ed ecco che qua e poi un altro grazie perché poi quando si annulla presunzione
Di dover fare un'accondiscendenza
Dopo si avverte che invece si è andato ad apprendere
E allora io vi dico con molta sincerità e verità
Che io sono venuto qui non per dirvi per insegnarvi qualcosa ma per apprendere e ieri in tutta quanta la dello sviluppo della giornata
Di tutti i lavori che sono stati fatti o ha preso moltissimo
Siccome anche voi avete partecipato a sapete la ricchezza di quello che è stato detto io non voglio naturalmente non posso ripetere
Però voglio dire una cosa particolare o forse anche due particolari di che cosa a me ha fatto particolare impressione
E cioè a dire avverse intitola delle persone non vedenti
Che hanno parlato della radio in una maniera così competenti
Così pena così profonda che sono stati veramente delle lezioni per me che pratico modestamente questo mestiere
Allora quando dico noi vogliamo parlare dalla radio
I non vedenti
Sì ma dobbiamo apprendere anche da loro molto
E l'altra cosa che mi ha fatto anche impressione questo non dall'la parola questa volta ma dall'immagine mi permetta professore
Rossi le immagini a volte può essere anche molto discreta
E distruttiva e l'immagine che io ho visto ieri e stamattina
Ed è stata l'immagine di coloro che accompagnano i non vedenti
E di credetemi lo ha preso molto dalla loro discrezione dalla loro capacità di amore
E allora io dico a me stesso quando noi facciamo ieri abbiamo parlato anche mio direttore generale ha parlato della possibilità di invitare dei non vedenti a parlare alla radio perché loro sarebbe solo più adatti a dire determinate verità
Io ho pensato che coloro che stanno accanto ai loro ai non vedenti forse solo coloro che li capiscono di più
Perché sono coloro che richiama noti più
E allora loro solo un coloro che più ci possono insegnare certamente hanno insegnato a me per cui io debbo dire grazie
La ancora ieri professore titoli mi pare ha detto una cosa simpatica all'inizio che quando si viene a parlare qui dopo tanta scienza che è stata detta tante parole così ben dette eccome adesso ora professore
No Rossi che appena appena mi ha preceduto ci si sente l'altro relatore che viene dopo si sente un pochino così imbarazzata come faccio a mettermi a quell'altezza
E allora e poi anche a ripetere eventualmente determinati concetti che necessariamente sono un po'di tutti
Allora mi viene in aiuto
Il mio fondatore io sono gesuita mio fondi fondatore del mio ordine San Ignazio di Loyola
Il quale in una sua opera fondamentale quali sono gli esercizi spirituali
Parla con molta insistenza e con molta valorizzazione della ripetizione dice che la ripetizione c'era un grande il valore educativo
Perché perché è colui che ha ripete l'esercizio dice Luigi
Si ferma più volentieri nelle cose
Che gli hanno fatto una prima impressione e di cui si accorge che sono importanti e che perciò meditano di essere approfondite di essere guardate forse magari da un altro angolo visivo
Ma hanno bisogno di questa riflessione dello spirito per entrare dentro
L'anima e portare la loro ricchezza
Fatte perché il motivo lo dice Sant'Ignazio ed è questo che a me sembra fondamentale e importante
Non è l'abbondanza della scienza che essa sia l'anima
Ma il sentire il bus fare le cose internamente allora io penso che se noi abbiamo parlato e parliamo ancora di questa radio che amiamo
Noi ripetiamo concetti verità situazioni perché ci tenete rinnovo dentro l'anima e li possiamo veramente gustare nonché per moltiplicare le cognizioni magari ma per sentirne sino in fondo per apprezzare la loro ricchezza fatta questa premessa vorrei cominciare con un piccolo ricordo della mia attività radiofonica
Alcuni anni fa fra le tante lettere che riceviamo ne ho ricevuta una scritta in prime time
Veniva da Roma
Siccome purtroppo non lo capisco cercai qualcuno che mi hanno decifrato sì
Era una lettera semplice di ringraziamenti alcune richieste però c'era una frase che mi è rimasta scolpita nel cuore come un dono
Che non dimentico
Grazie diceva
Perché i vostri programmi solo luce all'aria era una grossa ricompensa per il nostro lavoro quanto meritata lo sa il signore
Però minimale dico nel cuore come quella di un altro un di un altra lettera era una contadina semplice che scriveva e disse
Passo la mia giornata per la maggior parte nei campi e porto con me la radio
Quando ascolto la parola di Dio da voi trasmessa la mia solitudine sparisce
Ecco
Io quando il professore dell'avvocato Castronovo mi ha chiesto di cosa avrei voluto parlare ho detto che volevo parlare della radio come un veicolo per un cammino interiore sì proprio un cammino interiore la radio ci aiuta continuamente
Del confronto fra televisione radio ha parlato la gran varietà così brillante professore giornalista Nerino Rossi
Non c'è nulla da aggiungere io vorrei soltanto dire noi parliamo dall'armadio che arresta un grande mezzo di informazione
Di divertimento di intrattenimento ma permettetemi anche di formazione umana
E specialmente quando si tratta di rivolgersi a delle persone come poi che concentrate in un senso lacune dell'intelletto nel senso dell'udito
L'elogio della parola è stato fatto quindi non lo ripeto l'importo
Spazio
Molto vero quindi bisogna molto anche trattare la parola con molto rispetto per la pars parola in sé e per coloro a cui la parola è destinata però io voglio sottolineare tra tutte le bellissime cose che ha detto allora
Nino Rossi
Io quella discrezione della radio quel concentramento quel silenzi o interiore a cui induce quella capacità di poter essere di poter provocare una identificazione fra colui che parla e colui che ascolta
Perché anche se la la radio si rivolge ad una moltitudine in ultima analisi si rivolge ad un uomo ad un essere umano ad un singolo che Luís che ci riceve e allora Elli che avviene il travaso dell'anima di intelligenza dei sentimenti del cuore di tutto
E allora c'è questa grande importanza ma non senza rischi
Non senza rischi ricordo di aver letto anche se non approfonditi particolari un episodio
Nel dopoguerra il secondo dopoguerra mi pare che Orson Wells fece un grosso scherzo al pubblico americano
In cui alla radio proprio alla radio dove raccontò l'invasione degli extraterrestri e provocò un grande panico
Fra i suoi ascoltatori
Quindi non è che la parola sia sempre così innocente
Bisogna quinti poterla essa per
E spirituali dell'ascoltatore
Diviene uno strumento di educazione e di cammino interiore questa frase cammino interiore e molto comune al linguaggio mistico nel cristianesimo
Ma qui quando parliamo di un cammino interiore vogliamo intendere soprattutto una crescita una crescita continua
Dell'essere umano non tanto o non solo in termini quantitativi cioè dire una crescita nelle proprie cognizioni ma una crescita qualitativa
Una crescita cioè dire verso quella maturità psicologica dell'essere umano razionale e libertà
Allora cioè dire che c'è una crescita avverso
L'essere può è questo il progresso quando si parla e si parla molto di progresso alle volte c'è un certo quale equivoco perché il progresso non è tutto ciò che si muove progresso è ciò che si muove in una detti io determinata direzione e soprattutto una direzione che si stima migliore più completa più ricca e allora quando perché esse evidentemente io ciò una meta diciamo così debba andare da Catania a Roma
Bene se io prendo la strada che va verso Messina poi lo stretto e così via bene cammino e faccio dei progressi verso Roma
Ma se io vado verso Siracusa per quanto bellissimo possa essere il panorama o il paesaggio che io vedo non faccio progressi anzi faccio pregressi
Quindi in tutta quanta anche nella zona spirituale dell'uomo non tutto ciò che essi inventa non tutto ciò che si fa è un progresso solo perché accade e perché è nuovo ma quando si capisce e si accetta un fine nobili tante
Che è completa che matura all'essere umano in quanto essere libero razionale e sociale allora si fa un progresso
Ma io vorrei aggiungere permettetemi di noi tutti
Quanto sacerdote in quanto cristiano ma anche voi quando battezzati cristiani abbiamo tutti anche qualche cosa di più alto cioè dire
Noi dobbiamo incontrare il nostro crea Tore
Che lo vogliamo o no
Perché Luís trascende tutti quanti noi il destino di questa avventura dell'essere pecche noi ne viviamo una piccola parte nel tempo la seconda parte
Di questa avventura dell'essere avverrà nell'eternità Elli noi incontreremo il nostro crea Tore faccia a faccia e non ci saranno più non vedenti
E allora
In tutto questo lavoro
L'uomo deve essere aiutato dalla società perché l'uomo è un essere sociale
Per essere sociale che significa che non può vivere non può sopravvivere con le sole proprie forse l'uomo che nasce ha bisogno della famiglia della società prima
Che è la famiglia
Per poter vivere espandersi come fisico Comintern letto e poi ha bisogno della scuola e poi ha bisogno di tutta quanta
La malga ricchezza delle espressioni sociali per cui questo uomo deve essere aiutato a diventare sempre più uomo ad esercitare sempre di più la sua libertà che non è soltanto una libertà
Da
Costrizioni
Da violenze da condizionamenti ma anche una libertà per una libertà che si propone al luglio come ideale
Come qualcosa che è l'unico deve dare all'Humanitas se non altro per rispettare la libertà degli altri affinché ci sia sempre questo equilibrio tra i doveri
I diritti non si calchi la mano sui diritti non si calchi la mano sui doveri ma in questa armonia si possa crescere insieme ora fra tutti gli aiuti che la società Donato sono per questi scopi così alti così nobili i mezzi di comunicazione sono tra i più efficaci
Adesso potremmo fare appunto come ha fatto Nerino Rossi quali siano le più efficaci su certe cose non ci sono dubbi ma comunque non facciamo non voglio riprendere certe cose
Certi problemi però voglio dire questo alcuni qualche mese fa del cardinale Martini parlando a dei giornalisti disse
Come lui spesso far rifare se un episodio della Bibbia in maniera significativa e disse cito il fatto di Giacobbe Giuseppe e i fratelli e disse quando i fratelli Di Giuseppe vollero prima uccideranno
E poi lo vendettero a dei mercanti sapevano che il padre si sarebbe adirato avrebbe un si sarebbe su di loro vendicato insomma che avrebbe rimproverati per lo meno se non anche puniti e allora
Fecero preso Rolla tunica di Giuseppe line Trevisano di sangue e la mandarono al padre e dissero abbiamo trovato questa tunica vedi sei di tua figlia
Perché hanno mandato un messaggio con l'idea che fosse l'ingannatore
Ecco americani non si è inventato niente sul sotto il sole
Sempre ci sono stati questi problemi e allora
Quello vuol significare il cardinale Martino diceva con l'intento di dire stiamo attenti
Nel usare la parola nell'usare i mezzi di comunicazione sociale
Perché non si hanno ingannato umori perché si può ingannare anche quando sembrava che non si dica nessuna bugia
Ma ci sono tante maniere di sottolineare di mettere sempre in prima pagina determinate cose ti sbatto il mostro in prima pagina malumore diamo ai nostri giorni ai nostri giorni oggi quando noi leggiamo i giornali ma perché dobbiamo vedere e sentire sembra determinate cose determinati personaggi ma sono questi che formano il nostro Paese quando ci sono milioni di individui
Che invece danno la vita nella loro onestà nella loro dedizione al lavoro e al bene comune
Comunque
Facciamo in maniera che abbiamo il rispetto della parola perché non inganni nel Catechismo della Chiesa cattolica che è uscito qualche anno fa diceva l'anno scorso
Diceva queste parole la società ha diritto a una informazione fondata sulla verità la libertà la giustizia la solidarietà
E citando il Concilio Vaticano secondo il decreto in termini fiscali sui mezzi di comunicazione sociale diceva il retto esercizio di questo diritto richiede che la comunicazione nel suo contenuto sia sempre lei
Sia sempre e e salva la giustizia e la carità integra
Inoltre nel modo sia onesta e conveniente cioè rispetti scrupolosamente le leggi morali
I legittimi diritti e la dignità dell'uomo sia nella ricerca delle notizie sia nella loro divulgazione ecco questo rispetto
Alle volte succede che quando il magistero Dalla Chiesa propone qualcosa si nota
Anche fra i cristiani una certa diffidenza se non ostilità
Quasi che ci vuole ci fosse come un piano schiavizzati Tei quasi che si volesse ottenere chissà quale fine recondito da parte del Magistero
Ma se siamo veramente chiari e onesti nella coscienza e nell'intelletto e consideriamo queste verità che ci vengono proposte noi vediamo che si cerca il bene
Totale dell'uomo e la severità che a volte questi messaggi hanno solo contro coloro che davvero vogliono portare in schiavitù l'uomo
O se non altro contro i nemici interiori dell'uomo
Con me che sorte portano l'uomo in schiavitù come continuamente la storia e la cronaca sì dimostrano in maniera abbondante dunque
L'ammonimento ad evitare la falsità alla violenza e simili
E una salvaguardia a favore dell'essere umano una salvaguardia che come dicono i moralisti vale semper è che pro semper perché il precetto negativo vale sempre e in ogni circostanza
E poi ci sono invece dei precetti positivi cioè dire delle indicazioni
Esplicito e costruttive che si suggeriscono e sono più specifiche
Ora è qui abbiamo parlato è stato detto anche stamattina
Come deve essere il linguaggio radiofonico e anche questo lo ha detto la dottoressa lì come deve essere il linguaggio costruttivo professionale
Il linguaggio professionale per essere veramente capito chiaro semplice sintetico capace di andare al cuore del problema
Di toccare il sentimento di chi è di che ascolta deve essere precisava espressione concreta anche con un certo marittimo musicale vorrei dire dalla parola in modo che l'ascoltatore
La gusti la senta
Come propria si senta in compagnia si senta come provocato alla risposta almeno alla risposta interiore e quindi prosegua l'ascolto ma baffo
The queste osservazioni che su cui non insisto perché sono state dette in maniera molto migliore più autorevole
Passò un momento al contenuto del messaggio seguono due piste faccio brevissimamente dietro riflessioni
La prima cioè l'armadio deve essere un servizi io
Non deve essere uno sfruttamento di un mercato e del non deve considerare l'ascoltatore come un mercato in a cui imporre i propri
Prodotti o quelli degli sponsor per continuare a sopravvivere
Età che ci sono questi benedetti
Stazione S. benedette stazione private veramente queste cose si sono un pochino moltiplicate non sempre vorrei dire in maniera arricchente diciamo
Il la radio deve essere un servizio
E perciò colui o coloro che fanno la radio
Debbono essere informati sui propri ascoltatori e perciò bisogna stabilire un dialogo fra di noi e perciò io prego gli ascoltatori miei
Picco pochi o grandi o molti che siano
Che si facciano sentire per dire le loro reazioni i loro desideri le loro critiche anche perché se non riusciamo a venire incontro a quelle che sono le loro esigenze e allora è inutile che noi facciamo
Radio perché parliamo se non abbiamo l'ammissione dell'incontro e della elevazione spirituale dei nostri ascoltatori
E poi questa è una pista di riflessione che riguarda i produttori di di radio
Ma ci sono i fruitori del messaggio e a questi dico io
Che a volte sperimentano una certa passività dinanzi ai messaggi di qualsiasi tipo
Ricevano sia per debolezza sia per abitudine sia per pigrizia e invece è necessario che assumano un atteggiamento TG illuminato
Per poter distinguere per potere esprimere le proprie preferenze a rigettare anche le cose che non condividono acché non credo lo siano all'altezza della propria dignità che solo una mancanza di rispetto per loro un'eccellente libero edito l'anno scorso dopo San Paolo diceva
La parentela della radio con la sfera più strettamente sensibile dell'animo umano le impone una costante un costante implicito dialogo con i propri destinatari dialogo di presupposti e di verifiche
Dialogo di continui aggiustamenti e tarature per non perdere l'instabile equilibrio della difficilissima comunicazione ha un solo senso
Ora questo vale per gli operatori ma vale anche per gli ascoltatori
C'è stata mi ha fatto impressione che un vescovo il vescovo di Acerra monsignor Riboldi diceva in un nostro incontro come l'impressione che acconti di vedere la gente anche quelli che non credono
Della fame spirituale
Che sia dalla necessità di dare delle risposte alle domande religiose
Dell'uomo io vorrei dirvi a questo punto due parole molto brevi e molto semplici sul mio programma orizzonti cristiani
Del lavoro generale della radio gli ha parlato il direttore generale quindi non dico nulla no orizzonti cristiani è un pub un programma particolare di natura formativo culturale
Nel senso che noi non ci occupiamo nel mio programma non c'è occupi non ce li occupano coi miei collaboratori di informazione e di attualità eccetto che per i commenti
Fa non facciamo noi dei notiziari cioè dire c'è un'altra sezione della Radio Vaticana che tratta dei notiziari noi trattiamo di argomenti di formazione cristiana
E di complimenti sulla realtà umana dista dall'angolo visivo del cristianesimo perciò ci chiamiamo orizzonti cristiani
Cerchiamo di guardare alla realtà dall'angolo dall'ottica del Vangelo
E partiamo da quello che mi sembra un dato fondamentale
In questo nostro tempo quando in mezzo a tutti i problemi di grandissima estensione importanza le guerre io i conflitti di ogni tipo si moltiplicano le iniziative e le gli incontri nazionali internazionali e così via sì
Ma se non si parte da dentro l'uomo non si ottiene nulla
Gesù lo diceva nel Vangelo che le cose importanti non vanno dentro l'uomo non sono quelle che vanno dentro l'uomo quelle che escono dall'uomo
Perché dal l'uomo dal punto dell'uomo vengono i pensieri vengono le decisioni e perciò bisogna che questo o mossi fornì diventa abbia dei valori universali cioè dire che siano buoni per tutti perché tutti facciamo parte
Di questa grande immensa realtà e avventura che si chiama Alessandro e per questo nel nostro piccolissimo programma noi ci occupiamo
Di questa fedeltà all'uomo e di questa quindi fedeltà al Vangelo perché solo delle cose scambiabili essere fedeli addio significa essere fedeli all'uomo
Viceversa
Perciò noi facciamo dei programmi ispirati alla Bibbia parlino di teologia di storia dalla chiesa di liturgia di letteratura anche
Proponiamo
Recensioni di libri abbiamo tutta una rubrica l'informali Brie tavole rotonde risposte alle domanda religiose dell'uomo di oggi e facciamo anche teatro si facciamo anche teatro naturalmente non abbiamo
Gli spazi enormi però in quella mezz'ora che ci è consentita noi abbiamo fatto una bellissima serie che si chiama teatro spiritualista cristiano
In cui viene presentata una realtà una commedia un
Un dramma e poi vengono lette
Drammatica mente alcune scene quelle che sono ci sono impossibili per il tempo e facciamo anche delle radio scene di contenuto religioso per esempio per Natale noi abbiamo fatto un trittico di Natale
Voi sono tre frati oscene che rappresentano il Natale oppure tra il radio scene sulla passione sulla Pasqua e così via
Naturalmente nel tempo limitato perché il nostro programma
Mezz'ora nel pomeriggio alle diciassette e trenta con una replica alle ventitré
E poi e abbiamo una meditazione al mattino
è una meditazione a notte che in Quadrino spiritualmente la giornata e poi la domenica noi facciamo la messa quella che delle nove e trenta che va in collegamento RAI RAI uno
Quella gestita da noi la facciamo lo fa il mio programma
E quindi questo sostanzialmente il programma di orizzonti cristiani abbiamo anche un programma di cassette perché i migliori programmi noi li mettiamo in cassette
E molti degli amici non vedenti ce li hanno chiesti e anche in questi giorni c'è stato qualcuno qui
Che mi ha chiesto a queste bene
E allora io vorrei concludere e concludo ancora con un non ricordo per illustrare questo titolo la radio come cammino interiore noi trasmettevamo un un a un programma che si chiamava i giovani per i giovani
Ed era il programma offriva la possibilità a dei giovani cristiani di parlarci delle loro esperienze sia comunitarie sia personali una giovane studentessa di medicina
Ci ha parlato di una sua esperienza in Africa in un ospedale dell'Africa quello che disse la maniera come lo disse fu veramente
Molto forte molto impressionante qualche giorno dopo io ricevetti una lettera che diceva di aver era si fermava con uno pseudonimo di ragazza e diceva di aver ascoltato la trasmissione
Per caso diceva lei
E che era stato di aver subito un grande tutto Orba mento diceva io sono un'attrice
Diceva bella anzi molto bella e che non aveva guardato a compromessi anche morali per potere sfondare nella sua carriera
Ma la voce di quella giovane la descrizione di quella realtà
Che essa ignorava l'atteggiamento di una giovane cristiana di fronte a quella realtà la pennellata poi dall'amore missionario mi hanno sconvolta scossa interrogata
Sei dei giovani fanno sanno essere in tal modo politica e che la loro preparazione li ha indotti a vivere così a partecipare con semplicità alla vita di Cristo
Il mio interrogativo è durato tutta la notte
Oggi le scrivo diceva oggi le scrivo che sono mi sento un'altra sta sorgendo in me lo stimolo per un taglio netto con il passato e per ricominciare tutta la vita
Miei cari e l'esempio di cui parlo l'esempio di un cammino interiore per mezzo della radio io non so dov'è quello sia arrivato masso che può capitare ad ogni uomo
Grazie
Grazie
Grazie a padre Giorgianni io volevo così sottolineare due punti essenziali che soprattutto riguardano noi che lavoriamo la radio perché lei ci ha indicato due strade ambedue ardue da seguire
E ha detto che una ascoltatrice ha parlato della radio come di luce dell'anima ecco per noi che lavoriamo in quest'ambito pensare costantemente quando siamo davanti a un microfono
Di poter diventare per gli altri questa luce dell'anima e molto impegnativo ma questo non significa ovviamente che uno non debba attendere alla perfezione se possiamo dire così
E poi un'altra cosa
Lei ha parlato di informazione vera questo forse molto più difficile però a questo punto io direi che il prossimo intervento è quello di Enrico Morbelli inviato del Giornale Radio RAI un compagno di lavoro
Perché allungo abbiamo con il quale lungo abbiamo lavorato al Giornale Radio RAI AGR due anzi era già sera quindi lo pregherei di venire qui perché proprio a lui è affidato il compito di parlare della funzione informativa informativa della radio Enrico Morbelli
Ecco io provo a parlare in piedi perché dato che sono abituato a parlare seduto al microfono soluto nel corso delle dirette se mi siedo sto al microfono per sei sette ore e invece vorrei essere leggermente e Sandro anzi fra un possano su un piede solo che così da allora ecco ammorbata ancora più veloce
Anzi io pregherei Mario che di solito quando lavoravamo tirava i calci per dirmi quando dovevo simmetrico allontana definisce ecco non mi potrà girare dei calci ma se non altro mi potrei dire venti minuti quindi a mezzogiorno finiamo perché anche lì una mezza giornata no io devo finire a mezzogiorno perché dopo c'è totali voi dopo c'è il break che ho visto a tutte le tazzine apparecchiate ai domiciliari alle cominciare un lasciare una visione non è arrivare a una parliamo serio che ci riparliamo allora subito di tempi un minuto e quindici secondo la BBC è il e il limite di un intervento con una voce sola nel corso di un giornale radio
Quello è il limite della sopportazione umana quello è il limite della attenzione cioè per essere rimanere attenti
Noi abbiamo un minuto e quindici di tempo quindi è una cosa assolutamente impercettibile rispetto alla alle ventiquattro ore ma è anche vero che poiché la radio è una di quelle cose che uno si infila dentro la tasca si muove cammina può fare può seguire altre cose
Quindi l'ascolto della radio non è mai un ascolto
Un ascolto totale uno c'ha anche l'orecchio volto ad altre cose c'è anche una distrazione dalle cose che uno può fare mentre mentre sta ascoltando la radio se uno deve reggere un libro toccando con le dita l'Alfa e i puntini del Braille eccetto non può fare nient'altro che quello ma uno invece con la radio
Ecco noi permettiamo a tutti voi compresi di muovervi comodamente visto che oggi le radio sono piccolissime uno se li infila in un taschino e cammina
La radio e io volevo cominciare l'hanno fatto tutti anche io vorrei fare un
Un inno alla radio un inno d'amore io sono nato anzi io sono stato addirittura concepito nel periodo dell'EIAR re da uno che era un autore mio padre Riccardo Morbelli una tradizione quindi di famiglia che viene dagli anni Trenta
E in quel momento quando mi concepì era addirittura uno dei dirigenti dell'era uno dei tre dirigenti ai programmi lo fu per solamente un anno perché non aveva al taglio non aveva il taglio del dirigente li voleva fare l'autore lo scrittore il l'autore di commedie leggere l'autore di canzoni era un paroliere quindi tutto e a fare meno che il funzionario al dirigente e invece fu costretto dalle cose della vita fu un atto brevissimo che compiti
E in mezzo a quell'atto ce ne mise un altro che ha partorito me quindi io
Ringrazio non solo più padre ma anche lei abbia ve lo permesso
Quindi io sono stato concepito EIAR svezzato Rai perché mio padre continua poi a collaborare finché morto poi dopo vent'anni in cui mi sono occupato di tutt'altre cose sempre giornalismo nella carta stampata
Sono arrivato in Rai pure io quindi riprendo una tradizione un filo
Che
è iniziato nel mille novecento grosso modo almeno centotrentaquattro
Quindi noi
Kaká sono al Belli oggi fertile stiamo festeggiamo mezzo secolo di radio qui se ne festeggia uno però si festeggia la radio e io invece vorrei dire che oggi la radio non è più la radio per quanto riguarda l'informazione ma piuttosto che festeggiare
Il signor Marconi noi dovremmo festeggiare il signor me Ucci o signor bel ecco secondo le scuole di pensiero
Perché oggi la radio l'informazione radio come la facciamo noi e soprattutto un prolungamento del telefono grazie anche ai satellitari grazie anche ai cellulari quindi noi siamo in ogni dove grazie al telefono
Noi siamo presenti ovunque grazie al telefono cioè quello che era la all'origine proprio lo specifico della radiofonica cioè il fatto di essere senza fili un'antenna di trasmettere oggi stranamente noi pericolo che aumentino non siamo quasi mai il sistema radio ma usiamo il sistema telefonico
In verità poi telefono a sua volta USA i ponti radio quindi in pratica è un giro è un girotondo che ci ci mangiamo ognuno mangia la coda dell'altro e ritorniamo all'atto stesso punto di prima
Però questa questo assillo che vediamo con un'informazione fin troppo fin troppo e
Numerosa fin troppo pesante fin troppo verso ma ripeto la colpa o il merito e del telefono più che della radio
C'è da dire
Prima di arrivare al al proprio al tema della informazione e formazione c'è da dire un altre sette otto anzi ci sarebbe da dire né altri sette ottocento più che sette otto ma io me ne sono appuntate alcune che vorrei porre alla vostra attenzione
La prima quello che riguarda la libertà di stampa come si diceva un tempo voi l'avete sempre sentito parlare
Il
Dai tempi della Rivoluzione francese uno delle cose era la libertà di stampa cioè la possibilità di poter esprimere il proprio pensiero in maniera assolutamente fuori da canoni prefissati ognuno poteva dire quello avrebbe potuto dire poi in effetti non ci si riusciva mai
Un giorno al posto di dire libertà di stampa uno disse e libertà d'antenna e fu una rivoluzione io nei miei ricordi o esattamente preciso proprie scolpito nella mente del giorno che un ragazzo che oggi un fisico nucleare si chiama Basini ed è uno assolutamente sconosciuto al grosso pubblico ma è un fisico nucleare del dell'Enea lavorare nella lavora al retro Sincrotrone di di di di Frascati disse ma perché parliamo sempre diversa esalta parliamo e libertà d'antenna perché oggi è quella che è sotto ancora sotto tutela eccetera
E in effetti da allora stampa e antenna è un tutt'uno si parla della sua libertà ecco questo però è già un concetto che è stato superato
Perché al diritto di scrivere e di parlare di parlare e di scrivere quello che uno vuole
Si sta affiancando un altro diritto che è molto più importante ed è il diritto di essere correttamente informati quindi tutto alla giurisprudenza tutto lo studio tutte le cose che stanno uscendo adesso
Ribaltano questo questa idea iniziale che era Libè la libertà di ognuno di noi di diventare giornalista e a raccontare quello che voleva di poter esprime la propria idea politica del religiosa sindacale
E cioè ecco quello era il era cioè un diritto attivo mentre invece oggi sta venendo fuori
Prepotentemente il diritto passivo cioè quello di essere bene informati non informa essa in forma di bene compiutamente con tutta una serie di di paletti che sono stati posti e che rendono a noi la vita difficile ma dovrebbero offrire a voi la possibilità di a vere un'informazione assolutamente corretto
Questa era la prima cosa che vi volevo dire ma ce n'erano un altro paio col volevo passare da un momento dalla radio e la televisione per ricordare che io per
Una cinquantina di volte ho fatto delle trasmissioni televisive dico ci voti nove anziano esattamente cinquantuno ho seguito detto tra noi era un programma televisivo del pomeriggio su RAI due
E ho girato come inviato di cronaca cronaca nera non si parlava che di cadaveri morti ammazzati
Infatti a Catania ci son venuto moltissimo perché la zona la zona produce abbastanza in questo campo mi pare che non alle Father ho fatto tutti i paesi intorno all'Etna ogni volta una trasmissione diversa perché i morti non mancano
Per carità a me m'hanno dato la Sicilia perché sono amante dei Fichi d'India però dico c'era anche altre zone perché ho scoperto che il bresciano è una zona dove hanno l'abitudine una volta ammazzato qualcuno di tentare in tutti i modi dire
Fare a pezzi il cadavere ecco se noi interessa addirittura Soriero poi una fonderia dove uno ha preso il fratello ha messo dentro e quindi non l'hanno trovato sonda ricorra schietto la polizia vedere se trovano qualcosa ma non ci sono riuscito
Quindi non era una questione territoriale ma era che qui poi un dei casi molto molto diverse
Ora sono stato quindi due inverni per strada due inverni in albergo cinquantun puntate cinquantuno al vecchio
Signori io ho trovato cinquanta o stanze con la televisione solamente due hanno avevano la filodiffusione solamente due mi hanno reso possibile quello che il sogno della mia vita la mattina fare colazione cena radio
E sentire il giornale radio mentre e detesto mangiare guardando dentro un buco che la televisione dove peraltro poi ecco questa è un'altra cosa è quello dirà apro una parentesi lo dico subito
E visto che siamo in ospite l'Unione italiana ciechi diciamo subito e quelli della televisione del pendici giro a noi ci chiamano quelli sopra la radio e la sorella cieca bene allora noi siamo la sorella cieca e voi siete invece la Radio a colori la radio la sorella cieca loro sono invece la Radio a colori
Perché ormai la televisione
è stata e e diventata anche lei vittima del telefono cioè tutti i telegiornali ospitano a raffica telefona da tutte le parti cioè ma che bisogno c'è di avere la televisione per fare il tre uno tre uno basta avere la radio
E allora si ritorna quello che era una vecchia battuta per il rilancio del della radiofonia negli Stati Uniti fu fatta un'inchiesta e per trovare delle frasi che fossero di lancio è la frase più bella che fu poi i
Sparata in tutta in tutti gli Stati Uniti fu quella di una signora che disse che cose Di Bello la televisione stupenda chiudi gli occhi e sembra la radio ecco allora arancione
Ho io volevo che un applauso del genere Evolo tribù tasse anche all'hotel Sheraton è che c'ha i suoi punti Santini e ci permette di avere la radio in camera e cose ma che e volevo ieri ha detto domani farò una cosa per cui avvenivano Sheraton che c'ha la radio in camera no no no no no se no no no no no
Eh perché io l'ho aperta mi sono beccato radio Catania International Old Music e ma dico ma mi vuoi dire la mattina che tempo fa mi vuoi raccontare cosa è successo ieri niente musica
Poi ho preso Rai dj solo molti insomma c'erano quattro canali tutta musica
Tutta musica americana ma questo è un altro discorso qui potremmo riprendere cioè quello che riguardare la cultura eccetera ma allora che gusto c'è avere la radio in camera se poi uno cime fila solamente la musica
La radio è una cosa ben più complessa ebbero andiamo verso le radio specializzate cioè la specializzazione del canale per cui ci sarà quello soprattutto musicale
Ci sarà quello soprattutto informativo ci sarà quello soprattutto culturale quello soprattutto di intrattenimento ma questo solo può permettere e chi ha due tre canali a disposizione come la RAI che questo tende a fare cioè a fare di un programma quello culturale di un altro quello soprattutto informativo ed al terzo quello di intrattenimento
Tende poi non ci riesce assolutamente perché tutti e tre sono generalisti si confondono si rubano ride uno con l'altro eccetera
Perché la cosa peggiore che c'era e che non riescono a mano destra non sa mai color fa la mano sinistra ma forse perché è un'azienda troppo grande troppo ma questi qua ognuno cioè i guai suoi quindi nulle
Però per quello che riguarda la specializzazione e arrivo al tema del proprio al tema
Radio informazione e cultura per i non vedenti ecco io qui ho sentito delle cose che non non non mi hanno molto convinto per quello che riguarda il fatto della specializzazione
Allora perché radio per i non vedenti ma perché c'è bisogno di una radio perché non si vede ma non la attacca Marocco
Ma dico c'è bisogna ieri sentivo mentre un un professore diceva che non bisogna dire arrivederci a voi ma solamente a risentirci che se voi ogni volta che uno vi saluta io vorrei fare di un augurio economico-finanziario
Se è riuscito a farmi dare mille lire ogni volta che uno solo quando vi dice arrivederci ecco voi diventerebbe miliardari nel giro di di pochi mesi perché questo cioè il te il fatto di acché alcune parole abbiano un significato visivo e altre noialtri siano neutro qua va be va a me pare cioè come ieri ho saputo abbia del
L'ha detto il presidente dice ma ragazzi dice ma noi quando siamo ciechi mica scemi né ecco quindi
Quindi questo l'ha detto il presidente gli rubo una battuta perché certe cose solo assurde la cosa più assurda la fornito il commissariato per le pari opportunità
Che è un
A buona un segretariato insomma cose dipendeva dalla Presidenza del Consiglio che ha steso un dizionari Ietto sulle parole che si possono usare o non usare per considerare gli uomini uguali alle donne le donne uguale agli uomini quindi viene fuori che io ancora non ho capito
Se la signora Pivetti è il presidente della Camera la presidentessa della Camera oppure se uno che fa il tranviere mai dona diventa tram Viera se l'architetto diventa architetto a cioè si va a delle forme di umorismo assolutamente involontario
Che e non hanno senso se uno vuole parlare a una vasta platea nella quale a mio avviso e parlo a voi soprattutto gli steccati non devono esistere cioè ma e come se
Io francamente fossile nei vostri panni facessero una trasmissione dei non vedenti mi arrabbierei Comuna Jena perché ma fare il motivo per cui ci deve essere una cosa particolare per ricchi
Per radio ascolta ascolta come ascolto l'esattamente tutti gli altri voi con la radio non avete il minimo il minimo rapporto inferiore rispetto a quelli che invece possono vedere sentire contemporaneamente perché qui si tratta solo di ascoltare e quindi qual è il tema il tema che parlando di Roma Genova e se uno non ha presente sotto mano sotto i polpastrelli la carta d'Italia non sa dove Roma non sa dove Genova
Mi pare una cosa che e non sta né in cielo né in terra cioè il nostro linguaggio con un minimo di fantasia da parte nostra è un minimo di ricezione da parte degli ascoltatori e comprensibile a tutti
Il discorso può essere sulle parole difficili sui neologismi che vanno spiegati un po'per volta ma poi quando si entra nel linguaggio comune e tutto è più strano è che è una cosa astrusa per chi ci vede non ci vede quindi mi pare che sia assolutamente
Così come alcune piccole dosi armena koala non dire rivederci va bene diciamo di sentirci allora
Non dire quello che quello lo scopino ma quello diventa un operatore ecologico sono delle banalità che avendo allora chi era cela diventato non vedente norma e ci sono delle cose che non stanno né in cielo né in terra
Sono delle cose che tendono al posto di avvicinare ad allontanare anzi sembra quasi che vogliano fare ed ha giusto di tutte le cose dette da professore paura Maso segnala perché bella
Ecco cioè il fatto che quando ha così dire disabile uno venti dice portatore d'handicap pensò facchino questo ha perfettamente ragione questa perfettamente portatore d'handicap è proprio brutto sto fatto che c'era sulle spalle quella aveva perfettamente ragione ed è forse l'unica cosa che mi ha entusiasmato lì in quello che ha detto invece noi arriviamo al fatto proprio del tema che mi è stato assegnato cioè quello di informazione formazione
Noi abbiamo oggi una tale massa di informazioni che giungono da ogni parte del mondo sui nostri tavolini che già la scelta dell'informazione che noi operiamo è o in pratica
Un'opera di formazione per gli ascoltatori
Cioè la già il fatto che al taluni argomenti vengono sottaciuti perché non vengono considerati di interesse generale alcune cose vengano spiegate soprattutto ecco quella e l'opera di formazione facciamo un esempio
Una cosa che non facevano mai era la cronaca nera cronaca nera veniva considerata soprattutto dalla dalla radio pubblica è una cosa disdicevole per volare di morti ammazzati parlare di cose non lasciamo perdere la anzi non lascia ove deve niente parliamo anche di quello cioè e spese che non si parlava mai dei suicidi oggi si parla di suicidio di anche perché ci sono stati alcuni suicidi eccellenti del quale era impossibile non parlare
Cioè che Primo levi si sia buttato alla tromba delle scale e non è che venute facciamo finta che non sia vero è così che il signor Gardini si sia bruciato le cervella e beh è accaduto anche questo che con le carcerazioni forse un abuso di carcerazione preventiva qualcuno non ha retto soprattutto quelli che non erano abituati a frequentare padre galere abbiano ficcato la testa dentro un sacchetto di plastica e Successo anche quello
E quindi non dirlo sarebbe stato veramente un un delitto da parte nostra però
Ecco questo è il primo esempio il secondo esempio e quello presente del del degli omicidi tra minorenni
Delle ricorso alla violenza dei minorenni e cioè tutte le cose che normalmente in una buona famiglia sono argomenti che non vengono trattati a tavola ma se ne parla così ma insomma non se ne parla troppo
Ecco tutte queste cose sono
Argomenti che non possiamo più non trattare ma nello stesso tempo come trattarli diventa invece un'opera di formazione per gli ascoltatori ecco che dietro i suicidi dei minorenni e dove ci dobbiamo mettere un'inchiesta dobbiamo dare delle spiegazioni dobbiamo far capire qual è il problema dobbiamo sentire
Chi si occupa di etica e chi si occupa di morale in maniera che e venga fuori veramente quello che il
Il fatto e sviscerato nei suoi nei suoi elementi essenziali cioè facciamo un'opera di formazione
è d'un'opera sempre di in formazione ma francamente nel nelle non limitarci a raccontare il fatto ma nelle dare il commento né dare spiegazioni più che il commento già il commento può essere una cosa assolutamente soggettiva
Ma nelle nell'allargare la il il giro o soprattutto nell'aprire la relazione agli e Sperti che poi se sono esperti hanno lo dimostrano sul campo perché alcuni voi scopriamo che non sospetti per niente
Perché molto spesso noi abbiamo delle persone che ci dicono delle banalità che sono stravolgenti travolge non sapere quanta banalità c'è tra gli esperti
Di cui abbiamo gli elenchi dentro i computer però poi dopo uno prima le registra dice che ha detto niente buttalo sporca abbiamo anche una bella opera di formazione che facciamo non
Ecco qua che ci troviamo nella possibilità di dare di dare tutto uno spettro di di di di informazioni che
Danno cultura danno istruzione e danno anche quell'opera offro questo ma di formazione dell'ascoltatore
Il il tema della cronaca nera
Spinge anche leggermente più in là affrontando il tema della cultura noi facciamo troppa informazione ma nella troppa informazione che facciamo facciamo anche della informazione culturale
Ecco qui che tutto a quella che è la produzione teatrale la produzione cimato grafica produzione musicale che di cui veniamo a conoscenza perché c'è la prima teatrale a Catania ce la prima dell'opera Verona eccetera nel darla e nel condire lane farla commentare ecco in questo noi ebbero che facciamo informazione a fasce di formazione culturale diamo una mano anche alla cultura
Ha ragione ma gli USA fiere nel dire che oggi non si fanno più commedia Ferrari e questo è un male
Bene ha fatto severi ricordando che anche dalla sede di Catania come da Palermo Firenze eccetera si faceva prosa e oggi non si fa più
Però possiamo anche a consolazione della sorella c'è da dire che pure la di buona la Radio a colori fa la stessa cosa non fanno più non fanno assolutamente più commedie
Tra l'altro poi le commedie televisive normalmente la commedia anche a teatro è una cosa dove dove la parte visiva e assolutamente ridotta soprattutto a teatro e tutto si svolge lì ecco insomma non è quindi
Accedere perché non ha un
Una visione completa del dell'opera forse può essere difficile ma se uno va anche anche uno di voi va a teatro avendo già imbastito in testa com'è la situazione che la segue benissimo lo stesso vale per quello che riguarda i film quelli alla per rimedi sono e sono facilissimi da seguire no questo lo dico perché uno dei miei più cari amici e si chiama Lucio Pinto ed è quello che dirige la casa per anziani dei non vedenti sui in Friuli
Anche Luís anche lui non vedente ogni quando andavamo al mare assieme dice andiamo al cinema ho detto scusa Nuccio ma che a fare oggi ma no otto mila conti mi spieghi re cosa io capisco al volo e affetti dopo la prima volta ho capito che era facilissimo
Seguire seguire la trama di un film anche senza senza vere e l'ebbrezza di vedere i cavalli che corrono perché basta sentirli
Noi in un certo senso quest'operazione la facevamo con i rumori visti
Allora i cavalli erano erano delle noci di cocco che battelli sopra sopra il PGT impedì di Trivento
Il la risacca del mare erano i ceci dentro dentro un catino che rivoleva salame era a parte c'era un poi umoristi erano quelli che ha con la bocca riuscivano a fare dovuto compreso il treno che arrivava in stazione e quindi non c'era bisogno neanche di avere queste cose qui
Altra cosa che è cambiata in rari e proprio questa non esiste più l'umorista non esiste più quello che conta è per macchiette dall'impressione della carrozza che sta affermando corre da quale scende
Scende la la lady Godiva però abbiamo adesso tutti degli spesso cinici strati dove c'abbiamo ma quando di servono ritrovi mai quindi esattamente la stessa cosa
Perché e il basta sporcare una scena per far capire che cosa sta accadendo
Questo lo usiamo adesso molto spesso anche noi per quello che riguarda l'informazione
Cioè noi stendiamo oggi a sporcare il servizio cioè sentire l'intervista anche venuta male anche con una lone di sottofondo
Fa
Fa essere presenti gli ascoltatori lì al congresso del partito dei dei biancorosse verdi perché si sente l'alone della sala si sente il rumore si sente in fondo
La voce di quello che sta al podio e tu intanto interviste il leader del partito ecco c'è questo questa cosa che un tempo non era non era ben vista perché
Sporcare voleva dire non far capire bene all'ascoltatore quello che diceva la persona oggi invece viene considerato un pregio
Cioè facciamo in maniera di fare apparire far sentire far scattare essere presenti gli ascoltatori nel luogo dove viene fatta l'intervista dove si svolge l'azione
Questo dipende anche dalla capacità che oggi hanno gli apparecchi radio di dare un segnale buono perché prima non si poteva non si poteva fare un servizio sporco perché le pernacchie tutte del del servizio sporco più iper Marchioni dalla radio che non funzionava
Era tutta una pernacchia non si capiva assolutamente niente oggi grazie al cielo le pernacchie sono limitate
Sono gli ascoltatori che spero macchiano nuovi della Rai continuamente dicendo che non facciamo bene il nostro lavoro quello che possiamo dire concludendo è e che noi per quanto riguarda l'informazione
Siamo diventati troppo assillanti e questo lo riconosciamo però voliamo con una politica di canale
Fare in maniera che ci sia una stazione radio un canale che soprattutto informazione quindi una sorta di agenzia di agenzia stampa continua in maniera tale che in qualsiasi momento dalla giornata uno voglio sapere che cosa sta accadendo allora si sintonizza su quella Essa subito tutto quindi una serie di appuntamenti ficcanti uno ogni mezz'ora
Non solo questo ma grazie al telefono questo tipo di collegamenti che oggi possiamo realizzare con estrema facilità
è entrare direttamente negli avvenimenti nei grossi avvenimenti c'è e il c'è Di Pietro che lasci
Davamo indiretta il processo nel quale Di Pietro era era pubblico ministero e nello stesso tempo lo tenevamo quasi come sottofondo perché poi si facevano le interviste a uomini politici giornalisti colleghi eccetera per per raccontare i retroscena di questa cosa quindi noi eravamo in quel momento contemporaneamente dentro il palazzo di giustizia nello stesso tempo leggevamo la lettera S davamo i commenti quindi facevamo una azione con ripeto con estrema facilità tecnica perché oggi questo è possibile
Quindi noi siamo sull'avvenimento
Siamo dentro l'avvenimento possiamo aprire le cosiddette finestre in qualsiasi attimo così come facciamo tutto il calcio minuto per minuto abbiamo fatto tutto Mani pulite minuto per minuto oggi domani faremo tutte le le le cooperative rosse pulite minuto per minuto non lo so ecco questi sono le cose che avvengono ma manovra vengono uno dei e ahimè ahi noi ai loro anche i grandi disastri
E questo è una cosa che i giornali poi hanno messo in luce noi abbiamo tenuto i microfoni aperti per ventiquattro ore quando c'è stata l'alluvione
L'alluvione in Piemonte e l'abbiamo potuto fare oggi rispetto a quelle che erano le difficoltà estreme ai tempi del Polesine ricordando passati quarant'anni allora era stata un'impresa titanica oggi è stato di una facilità estrema l'unico problema era riuscito arrivare la perché una volta con arrivato vediamo telefonino e vera ascoltato contemporaneamente da tutti gli italiani che avevano la radio Cesa
Noi possiamo al volo e l'abbiamo fatto essere non dico sull'Andrea Doria che affonda ma possiamo essere a Mombasa possiamo essere al centro della marina mercantile di Roma dove si segue minuto per minuto la cosa
Ecco questo non lo possiamo fare girando un interruttore cosa che la televisione non può fare per modi a meno che non segmentaria fare le stesse cose che facciamo noi continuiamo a vedere il faccione o il bel faccino delle nostre colleghi né e basta perché questo è quello che accade non e nome della vanità di cui parlava di cui parlava Rossi poco fa
Allora noi questo lo possiamo fare
Ci rendiamo però conto che non può essere sempre tutte comunque informazione perché dopo un po'diventa una rottura di scatole in mezzo anche perché ci sono giorni in cui non accade niente
Noi quelli li chiamiamo i giorni delle unghie dei piedi sono quelle giornate nei quali uno si può tagliare le unghie dei piedi perché non c'è niente di meglio da fare
Perché h o perché accade questo no perché nel mondo non ci siano avvenimenti ma perché noi siamo schiavi delle agenzie di stampa e la domenica mattina a Roma l'agenzia Ansa apre verso mezzogiorno prima e le altre due o tre sono chiuse in tutta Italia e non solo a Roma e quindi significa che e i giorni in cui voi non sentite
Informazione ho sentite notizie nuove non è che il mondo quella mattina continua a dormire perché domenica perché poi e domenica per noi che viviamo in questo emisfero in quel fuso orario e siamo cattolici e cristiani
Ma gli la domenica ai musulmani non gliene può fregare di meno quindi non non è che quel giorno sarà una moschea non riuscivano venerdì insidia Kagoshima al sabato gli indù non so quando hanno alle loro funzioni però dico la terra e rotonda dove si dorme dalla parte opposta invece mezzogiorno beh se davanti a mezzanotte quindi e ecco qua che la Terra è rotonda ma se le agenzie non non mandano notizie noi non ve ne possiamo dare
E termino questa il mio il mio saluto
Il mio saluto e quello di considerarci sempre vostri umili servitori quindi quando voi telefonate e ci sono due o tre a Bari c'è uno c'è uno di Pontedera che ogni tanto delle valigie Morbelli non ho sentito bene l'altro giornale che cosa chiede Travaglio racconta tutto aveva presa diventano ricorrerà radio personalizzata
Però questo questo il il per noi un servizio veramente un servizio pubblico e voi siete gli unici che non citava direte mai con la televisione viva Dio vi vogliamo un bene la Marchi non sa almeno almeno voi non ci tradirà con la televisione
E noi non saremo mai lo giuro sulla testa dei miei due bambini non saremo mai saremo mai schiavi della televisione come ieri qualcuno sosteneva noi andiamo a Riga scudate revisione ma quando mai ne andiamo a ricasca o del dei fatti né né amari casco degli avvenimenti
Dice sulla tv
Essenziale per l'ascoltatore radiofonico ma chi l'ha detto ma quando c'era la radio e non c'era la televisione qual era
Poi la parte visiva che dopo una settimana uno andava al cinema e vedeva l'Efim Marinelli ed è il film Luce o la la Settimana Incom andava a vedere i cinegiornali
Quindi noi siamo a Riga sto dell'attualità non della televisione e soprattutto se qualcuno di noi cade in questa trappola è uno che va licenziato o peggio ancora questa per noi è la maledizione maggiore andare a finire a lavorare in tv grazie
Eretta
Grazie a Enrico Morbelli perché aperto veramente una finestra sull'informazione e in modo lo ha fatto in modo credo proprio sorgesse un balcone anzi suggerisce il vostro presidente un balcone lo ha fatto in modo suggestivo molto colorito e a questo punto non credo che ci sia molto più altro da aggiungere sull'informazione perché questa era veramente come viene scelta come viene come si prospetta una notizia quindi dietro una notizia quindi adesso passerei immediatamente al prossimo relatore il dottor Sergio D'Ottavi che è un autore televisivo quindi oggi sarà messo un po'non lo so sotto accusa vediamo che cosa che cosa ci dirà televisivo però il tema della ecco il tema della sua relazione kibbutz senza Lideo quindi dottor D'Ottavi come la tv senza Livio vediamo appunto prego buongiorno buongiorno a lei
L'avvocato
In effetti mi sento un intruso
E anche fuori tema perché visto che l'argomento
Del nostro convegno è la radio io vengo qui parlo di tv senza video comunque
La tv c'è sempre di mezzo però la tv senza video e solo l'introduzione tattica la sorvolo attivo senza video la tv per i non vedenti proprio quella che la RAI ha sperimentato come spero sappiate già da tre anni
E con risultati e che adesso cercheremo di mettere a confronto
Comunque sono ormai tre anni che io lavoro per voi proprio curando questa tv per i non vedenti
Ma è la prima volta che ci troviamo insieme così in tanti perciò lasciatemi iniziare questo incontro con affettuosa stretta di mano che idealmente vorrei che superasse questa platea
E aggiunge se tutti non vedenti d'Italia che mi vogliono un po'di bene
Saluto poi i coordinatori di questo convegno interessantissimo che avuto delle punte poi accesissime ieri devo seguire con grande interesse tre se Mario Sapphire
Dottor Alberto Severi la RAI che ieri servirà a questo tavolo
E l'avvocato Giuseppe Cassolnovo che si siede oggi o non c'è più se n'è andato sana
Però un solo particolare
Voleva andare al giornalista che mi ha preceduto Enrico Morbelli per il quale non usate però che abbia detto nutro stima e simpatia
Insieme a voi sarà proprio lui a domandarsi se mi sente perché in quanto è la prima volta che ci incontriamo in una manifestazione o in un convegno
Stima perché è un professionista come i soldi ieri chiara fama e lo ha dimostrato con con la sua parlata tra virgolette che ha concluso poco fa e fa un giornalismo giovane allegro come pochi quanto la simpatia c'è un motivo personale
L'affetto che ho sempre portato al suo celebre papà fruirà appena accennato Ricardo Corbelli forse il più grande scrittore radiofonico secondo me uno degli uomini che hanno fatto la radio e ci hanno insegnato e ne siamo agli altri come farla
E fu proprio Riccardo Corbelli il mio primo esaminatore il mio primo maestro infatti io vengo dalla radio ecco perché in un certo senso ci rientri questo consesso
Giudice Formigoni
Ma certo così va meglio e non sono abituato a parlare io
Correva l'anno va be'lasciamo perdere sarà correva un certo anno io ebbi la sfacciataggine ero molto giovane di mandare all'Eyalet allora si chiamava così l'ha detto anche Riccardo non Ricardo Enrico
Il copione della mia prima rivista radiofonica convinto che salire viveva in un cestino invece no fu proprio lui Riccardo Morbelli che a quei tempi come ha detto il figlio era un grande dirigente dell'ente radiofonico a rispondermi con una bella lettera con la quale mi incitava continuare
Non l'avesse mai fatto io continuata e proprio la radio è stata la mia mia palestra di lavoro perciò nel ricordare con affetto a suo padre mando un abbraccio a Enrico Morbelli
C'è un altro personaggio adesso quale desidero rivolgervi un saluto
è il vostro presidente nazionale il professor Tommaso Daniele quello che io chiamo il presidente di ferro
è un uomo con una vitalità e una capacità di fare come pochi
Lasciatelo dire uno che proprio per il suo lavoro trova tanti troppi presidenti sulla sua strada
Se la tv per i non vedenti sta proseguendo il suo cammino sia pure faticosamente molto lo dovete lo dobbiamo appreso Daniele che in RAI ha dormito ogni cambio di guardia ad ogni cambio di poltrone ormai cambi sono diventati anche dopo le Guen ti riparte l'attacco e favole i suoi diritti i vostri diritti
Perché quello di avere anche voi dall'ente televisivo di Stato un servizio sociale
è un diritto che nessuno vi lega ma che pochi finora si sono adoperati per garantirebbero in pieno e nella giusta misura
Ma facciamo un po'di storia come è nata la tv per i non vedenti
L'idea mi venne guardando una puntata del Costanzo Show nel parterre gli ospiti c'era una giovane donna discreta elegante anche molto piacevole
Fino a quel momento Costanzo aveva funambolica mente coinvolto tutti presente ignorando proprio lei come avesse voluto lasciarla per ultima ancora avevate intenzione
Quando finalmente le diede la parola si scoprì che era una non vedente venuta lì proprio per rivendicare il diritto di protesta contro la Società per nulla sensibilizzata ai molti problemi del suo handicap
Si parlò di disagi a tutti i livelli di barriere architettoniche
Di vita di imitata e si parla anche di televisione
E improvvisa scoppiò la protesta la RAI disse la ragazza fa tanto per i non udenti ogni giorno ci sono molti programmi sottotitolati alla pagina sette sette sette sette sette otto ma per noi non fa assolutamente nulla
è vero è vero commenta Costanzo ma come si fa è difficile
Perché è difficile pensare un modo ci dovrebbe essere
Ci deve essere
Anzi dice
Tra le trovai in maniera nastroteca Indiana Jones Indiana Jones e il tempio maledetto conoscere un po'tutti un grande successo di Spielberg
Introdussi qualche essere abito legislatore pigia i player tre comandi chiusi gli occhi
Una ricca colonna musicale esplose dalle casse del mio ventiquattro pollici così a tutto volume poi una vocina femminile quasi stridula si inserì su una base orchestrale di tutto rispetto che forse meritava una sua lista
Con maggiori risorse locali va be'pensa adesso stavano passando i titoli di testa e questa è la solita canzone fuoricampo interpretata da una delle tante vocalista di serie B
Comunque tanto per avere la conferma che aprì gli occhi
Altro che canzone fuoricampo
Su una scenografia tutta hollywoodiana un esercito di splendide Guerlain guardi inquinate in splendidi costumi facevamo ad una splendida biondina tutt'altro che anonima che poi era la coprotagonista ferma
Perciò non guardando lo schermo io ho interpretato in modo completamente diverso la sequenza per niente aiutato da un sonoro che di per sé poteva sembrare eloquente
Ed è qui le idee l'idea ogni immagine poteva venire raccontata da una voce che inserendosi nei voti musicali mi descrivesse la scena mi commentasse la coreografia mi disegnarsi peronisti le loro fattezze due atteggiamenti
E questo non soltanto durante la canzone di inizio ma anche durante tutto l'arco del film e allora anche stando ad occhi chiusi potevo individuali personaggi conoscere gli ambienti interpretare i suoni rumori gli affetti
E così forse la dolce mica ospite di Maurizio Costanzo si sarebbe potuta sentire meno sola meno trascurata nel momento in cui seduta davanti al televisore era costretto a seguire un film a video spento
A questo punto bisogna fare un numero zero un provino da sottoporre la RAI per vedere se qualche struttura fosse disposta a tentare l'esperimento
Credo sottomano Indiana Jones un film difficilissimo con molta azione scene carica di affetti di personaggi e di sì se riesco con questo vuol dire che il metro è giusto
Volevo trovare un modo di raccontare che non fosse freddo dis didascalico ma coinvolgesse l'ascoltatore con una prosa piacevole un tantino ricercata
Tuttavia deve essere chiare stringata perché a volte le pause di silenzio durante un dialogo sono tre quattro cinque secondi al massimo era in quelle pause che intendevo inserire gli interventi la voce narrante che mixata con la colonna originale del film doveva garbatamente Inter calarsi concrete doppiatori creando una maggior sonoro
Scesi dalla scena caotica del Mac sarebbe quella in cui il diavolo di diabolico la voce avveniva Indiana Jones che poi a pochi minuti di tempo per recuperare la scelta dell'antico
L'Inter sventagliata di mitra corse fughe clamori rissa griglia scazzottate e lì in mezzo una voce femminile
Raccontava le funamboli che imprese il nostro eroe senza mai sovrapporsi agli effetti sonori che emergevano in primo piano nei momenti salienti dell'azione
Un lavoro di incastro che con un accurato mixaggio risultò quasi perfetto
E dove trasmetterlo anche in RAI
Se chiudi gli occhi riesce a vedere il film fu il commento di un funzionario la sezione cinema uno di quelli dal palato nero abituati per contratto avuta si sente sul negativo
E la struttura Uno di Rai due il giudizio fu unanime a questo punto ci voleva la radio
Quella radio appunto che la protagonista del nostro convegno infatti il mio metodo prevedeva che mentre in televisione andava in onda è un film un canale radiofonico da trasmettere in sinché la porto una colonna per i non vedenti
C'era ancora Giampaolo Sodano dirigere i due e c'era ancora Giovanni Baldari radiazione di Radio uno
E a mettere insieme i due direttori ci pensò Lidia Sacerdoti la dirigente alla quale si deve se il servizio per i non vedenti è oggi una realtà
Avevamo invitato anche il mio sacerdote ma non ha potuto evidentemente
Comunque gli portano il vostro applauso per un ciclo sperimentale viene elaborato un elenco di dodici film i primi titoli misero in crisi Spartacus durata due ore e mezzo L'impero del sole quasi tre ore
Un lavoro immane c'era da scrivere dei veri e propri romanzi radiofonici infatti uscivano fuori copione di oltre ottanta pagine dattiloscritte
In sala di doppiaggio avvenne il miracolo attori e tecnici alle prese con un'operazione mai tentata prima trovano però subito L'intesa vincente incontrandomi nei corridoi mi domandavano che stai facendo
Il film per i non vedenti come
Esaltato tira sembrare un illogico controsenso ma solo per quanti non avessero letto i giornali ecco professore si ricorda alcuni titoli di quei fini a dicembre novantuno i non vedenti avranno una tv
Dodici film raccontati a chi non può vederli
Schermo buio alla radio e in tv firme per non vedenti gli occhi della notte nel cinema la radio
Poi Beniamino Placido anche intervenne su Repubblica se Spartacus entra nel mondo dei ciechi e Simonetta ripieni sulla stampa che bel film lo vedo la radio
Durante la conferenza stampa alla presenza del vostro presidente Giampaolo Sodano disse questa è un'iniziativa che si commenta da sola e che ha colmato una lacuna che era nostro dovere colmare
L'obiettivo della tv per i non vedenti e di sperimentare un servizio che possa diventare permanente l'esperimento ebbe un esito più che positivo i consensi furono umani unanimismo più che umani ma a tutt'oggi il servizio non è ancora diventato permanente anche perché Giampaolo Sodano non c'è più non è più la diede due
Adesso c'è Gabriele la Porta
Che però fin dalle prime interviste si è definito un direttore paladino degli abbonati indifesi infatti più di una volta ha dichiarato che farà di RAI due una lite per i deboli disoccupati anziani
Donne e bambini e portatore di handicappato ma non vuol sentir dire il professore
Devo riconoscere che per il momento ha mantenuto la parola
Attualmente da vari mesi alla tv per i non vedenti è stata riservata la serie dell'Ispettore Derrick in onda tutti i lunedì alle venti e quaranta sperpera seguiate
Con il ventisei dicembre prossimo quando il servizio voli servato compirà esattamente tre anni di trasmissione dovevano nuovamente interrompersi
Anche se il vostro presidente di ferro si era già messo in contatto con la nuova presidente della RAI letizia Moratti sensibilizzando la all'iniziativa
Ma proprio una settimana fa e ho aspettato l'occasione di incontrarvi per darne notizia mi è stato comunicato che l'edizione dei telefilm riterrei che per non vedenti continuerà peraltro ventisei puntate quindi senza nessuna interruzione
Sì fino allora ai primi di giugno e poi dovrete rivolto a dare la carica ricominciare a chiedere ma perché
Per ottenere magari una nuova serie di un'ora al giorno
Le trasmissioni per i non udenti non voglio fare assolutamente paragoni
Revisione meno denti alle pagine di Televideo una volta iniziata e non sono mai state interrotte
E i programmi che quotidianamente sono loro riservati vanno da i cinque agli otto titoli per dodici ore al giorno tutte le settimane tutti i mesi tutti gli anni
Si è pensato anche i sordomuti per loro ci sono dei telegiornali particolari giusto giustissimo doveroso ma anche voi dovete essere trattati allo stesso modo io sostengo rubando lo slogan al legislatore e rivedendo la mia maniera chiara visione uguale per tutti o no
Ed è la stessa condizione il vostro presidente professor Daniele che è riuscito a far inserire la convenzione recentemente sottoscritta dalla Rai con il ministero un paragrafo nell'articolo otto esattamente il paragrafo sei che recita testualmente
La concessionaria cioè la RAI
E tenuta di impiegare e sviluppare sistemi atti a favorire la fruizione di programmi e radiotelevisivi da parte di persone con handicap sensoriali in virtù della legge cinque febbraio mille novecentonovantadue numero centoquattro perciò non ci sono dubbi la televisione deve essere uguale per tutti
E io penso che riuscirò tenerla questa voglia uguaglianza
Tutto dipenderà dalla buona volontà della presidente Moratti del nuovo direttore di RAI due
Sui quali vigila ancora sì e assiduamente Lidia Sacerdoti
Che è stata la prima chiedere all'iniziativa bonificata che l'ha sempre difesa superando le mille difficoltà burocratiche che si in coro ogni giorno ogni ora ogni minuto nel famoso e fatidico palazzo di vetro di viale Mazzini
Dissi alla conferenza stampa di lancio nel lontano dicembre novantuno il professor Daniele la RAI e il primo ente televisivo pubblico del mondo a varare un'iniziativa del genere
Il fatto che la tv trasformi in suoni le immagini
è un'espressione di civiltà che riduce l'emarginazione di chi non vede la RAI è stata la prima e dovrà continuare ad esserlo questo è quello che potrete ottenere se come diceva ieri la falce etti comincerete a rompere le scatole a qualcuno
E adesso al momento di concludere i voglio anticipare una novità attualmente ritrasmissione voi nevicate di impongono distinto Rizzardi all'ora stabilita sulla frequenza di Radio uno
Tra poco potrebbe essere più autonomi sarà in commercio ad un costo bassissimo un mini decodificatore l'ospite system che collegato all'apparecchio televisivo vi consentirà di ascoltare in cuffia i programmi appositamente predisposti per voi
I vostri familiari vostri amici potranno vedere il film mette l'effimera soap opera qualunque la missione insomma regolarmente dal teleschermo e voi contemporaneamente sedendosi accanto grazie a questo nuovo dispositivo
Vuole ascoltare in cuffia la versione per i non vedenti come fate adesso usando la radio ma senza più usare la radio
Il sistema già brevettato e presto potrà essere fruibile
è chiaro
Che a questo punto non potrà più esserci solo la trasmissione la settimana di cinquantotto minuti riservata a voi la RAI dovrà rivedere da ampliare la programmazione per i non vedenti anche perché non sarà più costretta ad impegnare per il servizio una rete radiofonica che le pesa tanto
Così la tv per i non vedenti sarà veramente e solo televisione
Tutto qui quello che volevo dirvi
No c'è un'altra cosa
Volevo dirvi che lavorando per voi
Leggendo le vostre lettere ho imparato a conoscerli meglio
A capirvi
Ma soprattutto a capire quanto siete grandi arrivederci a presto
Grazie
Anche al dottor Sergio carica spetta
Per questa sua testimonianza questo riepilogo e poi soprattutto per quello che ha detto di questo nuovo dispositivo che consentirà a tutti appunto di seguire un film ma prima di questo break che abbiamo e di prego che sia veramente di un quarto d'ora perché poi abbiamo altri tre relatori
Che devono concludere a nostra intensa mattinata
Il professor Daniele ci ha chiesto la parola e a questo punto non possiamo fare a meno di Dante a prego
Ma garantisco che sarò proprio un talk show doveroso Santo va battuto profondo corti di rum grazie a Sergio Tottoli per quello che ci ha detto
Ho usato parole espressione
Che fanno sempre più scegliere bisogna confronti ma io glielo devo ricambio oro tuttora
Perché Sergio Ottolina per i ciechi un amico di vecchia tolto cui Ò parlato con il mio intervento ma il nuovo hutu il Mulino un interlocutore costo autore tenderà informato posso qua sotto di
Numerosi mutamenti che avvengono in RAI e ora cambia un capo servizio ne cambia un altro e anche l'occhio più vigile si fa per dire dall'Unione italiana ciechi
Anche l'occhio più vigile non riesce a controllare tutti questi cambiamenti e lui mi ha sempre puntualmente
Il formato mo'posso togliere
Qualche volta scritto anche per me qualche lettera quelle
Che hanno fatto prefetto
Ci sono oggi più strumenti perché il presidio strumenti legislativi perché questa sicuri non vedenti diventi non soltanto un esperimento motti venti uno re otto
Adesso cioè questa convenzione
Che ci mette in condizione di parità nei confronti dei sordomuti
Dover quando modaiolo trovato uno sotto un po'più tra il primo quando sapremo più da un bel po'di questo consiglio di amministrazione resto oppure sollevò dove incalzeremo momento Varoli affinché questo servizio Silio dato
Con la alle stesse condizioni dei dei sordomuti cioè che ci vengano riservate le stesse ora che vengono riservate ai sordomuti e se fosse possibile anche qualcosa in più
Grazioso dal gioco ottobre per questo suo intervento ma soprattutto per il sentimento Rumelia omonimo ritorno ce lo chiede a tutti quanti noi
Vi ricordo una pausa e più di un quarto d'ora va bene ci troviamo tra un quarto d'ora qua grazie
Fuori
Sì non suoi cominciamo anche perché avevamo detto un quarto d'ora è passato anche il quarto d'ora di ritardo accademico e Mezzogiorno vorremmo cominciare
Sì sì no ma poi riceviamo notizia
Si assiste a una dispersione anche perché probabilmente qualcuno avrà saputo che a Roma sta piovendo allora qui c'è ancora il sole si sta con traslando se la situazione
Rimane invariata si approfitta a fare una di fare una bella passeggiata
Stanno rientrando un poco
Sono tutti in corridoio avvertiti che stiamo per incominciare
Andate qualcuno con la frusta
C Stars due il presidente di mandare qualcuno con la frusta non vorremmo essere così insomma cattivi no
Sì questo
La tentazione grande perché i dodici necessario alla cominciamo va bene poi verranno mano mano
Allora per i fedelissimi che hanno preso posto
La seconda parte di questo nostro convegno che come avevamo preannunciato è particolarmente intensa o perché stamattina abbiamo già ascoltato quattro relatori
E prima della conclusione abbiamo appunto tre persone che parleranno
Per noi allora la dottoressa Anna Rosanna Maracchi a un che è responsabile di Radiotre per i programmi radiofonici di teatro e prosa
Ha una relazione che più strettamente collegata alla cultura e allo spettacolo abbiamo parlato finora forse abbiamo privilegiato un po'di più di lato informazione adesso passiamo proprio quello che avevamo indicato anche come uno dei temi portanti di questo convegno quindi della letteratura
Dello spettacolo dottoressa Annarosa ma baracche o nella parola
Prima di tutto mi piacerebbe restano ma in palinsesto qua allora
Ne approfittiamo di questa pausa da fare un applauso la dottoressa
Vorrei dirvi prima di tutto che quando sono stata invitata dal dottor correnti in quanto mi sono occupata della prosa di Radio tre e ancora mi occupo sia ci sarebbe non si sente troviamo questa è proviamo questa
Allora
Mi sembra doveroso dirvi che quando sono stata invitata dal dottor correnti a parlarvi di prolissa di perché me ne occupo me ne sono occupata Radiotre adesso me ne occupo sia per Radiodue che per Radiotre troppo vicino forse non sarà stata neppure sfiorata per un attimo dal pensiero che avrei dovuto parlare ad un pubblico che ascolta la radio soltanto perché non può vedere la televisione
Ho pensato soltanto e ieri ascoltando i vostri interventi mi sono accorta mi sono resa conto di e aver colto nel segno quindi di avere avuto un'intuizione felice ho pensato soltanto di dover parlare ad una platea
Di ascoltatori raffinati esigenti appunti
Capaci di elaborazioni di pensiero sottilissime e i quali avrei dovuto offrire spunti di riflessione e di approfondimento possibilmente non banali cercherò di fare io mi occupo come ha detto la collega di prosa radiofonica di quel settore molto vasto che intanto diciamo subito che la Rai oggi chiama con vocabolo internazionale proprio per facilitare sui Rapporti Esterni con gli altri organismi europei
Fiction con vocabolo inglese in questo settore rientrano programmi di tipologia diversa che sono trasposizioni di teatro in genere classico di repertorio
Radiodrammi cioè testi scritti appositamente per la radio che possono essere autonomia oppure seriali letture complete o parziali di romanzi in racconti
Bene di tutti questi programmi che hanno in comune l'origine letteraria la derivazione cioè dalla parola scritta io ho scelto di parlarvi delle letture
Di quel tipo di programma radiofonico a cui noi attribuiamo una duplice valenza
Quella della divulgazione culturale che è stata sempre voi lo sapete uno dei maggiori compiti del servizio pubblico e quella della creazione dello spettacolo radiofonico
Noi diciamo spettacolo usando un termine delle arti visive ogni qual volta pensiamo di essere in presenza di una realizzazione che possiede requisiti artistici
Perché ho scelto questo argomento perché sono stata sollecitata dall'interesse crescente che gli ascoltatori dimostrano scrivendo telefonando per radere le audiocassette delle vetture che produciamo
La nostra aziende qui affrontò un nodo abbastanza delicato non tuttavia non ancora attuato una commercializzazione sistematica delle produzioni radiofoniche non diciamo non è riproduce su cassetta per cederle commercialmente o per darle anche piena uso in concessione gratuita
Noi è successo soltanto per la Divina Commedia forse molti di voi che hanno seguito questa la lettura della Divina Commedia su Radio tre lo saprà
Lo sapranno noi lavoriamo noi che lavoriamo invece in questo settore
Desidereremmo che questa iniziativa diventasse realtà dive venisse finalmente attuata un po'perché vediamo quello che succede negli Stati Uniti e nel resto d'Europa dove soprattutto avevano in Inghilterra in Francia dove e quasi abituale la vendita
Di riproduzione su cassette di romanzi e racconti di fiabe per bambini e anche per quanto sta avvenendo ultimamente in Italia dove sono presenti delle iniziative editoriali di gruppi privati che sembra che stiano avendo un un certo successo
Allora per evitare al nodo della mio intervento vi vorrei dire che se dovessi dare un titolo a questo intervento gli dare questo titolo radio e letteratura un rapporto quasi ideale
Perché prima di parlarvi in concreto di quanto produciamo nuovo in questo campo mi interessava di individuare se esistano a priori Analogie tra il mezzo radiofonico e la letteratura
Categorie che sono concettualmente non confrontabili salvo per la considerazione che sembrerebbe a tutta prima elementare quasi scontata che la parola detta altro non è se non se non la trasposizione sonora della parola scritta
Il raffronto però tra radio e letteratura diventa possibile invece si si accostano e si analizzano nella loro specificità i due rispettivi linguaggi quello radiofonico e quello letterario
è ovvio e va da sé che quando io parlo in questo contesto di linguaggio radiofonico mi riferisco al linguaggio espressivo
Della drammaturgia radiofonica in senso lato nonna linguaggio radiofonico genericamente inteso di cui si è parlato ieri a sufficienza
Allora vediamo percorriamo il tempo a ritroso risaliamo agli albori della radio
Ci accorgiamo che da quanto quello che allora era un modernissimo mezzo di comunicazione ha cominciato a prendere piede avuto idea
Di offrire ha avuto l'idea di offrire agli ascoltatori divertimento e cultura in Italia siamo circa intorno agli anni venticinque Milano centoventicinque ventisette
La letteratura
Diviene insieme alla musica il principale punto di riferimento qui intendo letteratura nel suo senso più ampio che comprende il dramma e la polizia
Allora per quali affinità per quali somiglianze tra i due linguaggi si stabilisce un rapporto così stretto
Ieri ho sentito citare più volte lo studioso Arnheim che rimane anche per noi ancora oggi rimane per noi teorico della radio più appunto e lungimirante che ancora serve ci serve di base per nostre ricerche per tutti quegli scritti si fa tutti quegli studiosi che già dagli anni Trenta avevano cominciato a interrogarsi sulle potenzialità questo nuovo mezzo espressivo
A novembre Leo consideriamo tutt'oggi superato per la chiarezza e la precisione con cui ha spiegato come la radio offra alla parola
Intesa nel suo duplice aspetto di significante e di significato ti senso e di suono innumerevoli infinite possibilità espressive
Annan ma a proseguita perfezionato la sua ricerca sulla radio
In un secondo tempo la raffrontata va studiata anche in rapporto alla televisione durante tutto l'arco della sua vita
Infatti in questa mia ricerca mi sono avvalsa di un passo tratto da un brano della prefazione del settantotto alla sua ultima edizione del libro che è fondamentale ancora per tutti coloro che si occupano di radio che si chiama come saprete la radio l'arte dell'ascolto vi leggo questo brevissimo passo che per me è stato molto utile rapporti non più geografici ma di pensiero
L'incontro non realistico di figure ogni ricche e la presenza Ustica di creazioni fantastiche
Hanno fatto della radio la forma espressiva prediletta non solo per pezzi di Brecht ma anche per le fiabe di Dürrenmatt o le costruzioni di Ionesco
Perché chiesto passo mi è sembrato così significativo esauriente determinante ai fini della dimostrazione che vorrei tentare di trovare queste Analogie che esistano tra i due linguaggi
Intanto perché pone esplicitamente i termini del rapporto fra linguaggio letterario e espressività radiofonica
Poi perché definisce la specifica città della radio cioè la sua capacità insostituibile stimolare di esaltare la fantasia di chi ascolta
Creando soltanto attraverso suggestioni a uditive un evento spettacolare cioè definisce in Breve il linguaggio radiofonico che non è tecnico non è descrittivo
Ma e allusivo suggestivo evocativo cioè connotativo ecco connotativo mi soffermo su quest'aggettivo perché rappresenta l'anello di congiunzione che cercavo con linguaggio letterario
Perché la natura con note attiva appartiene anche alla letteratura all'essenza della letteratura linguaggio letterario
Assolutamente non non perché non mi voglio soffermare su quanto ci spiegano i teorici della letteratura ma vorrei riferire un esempio che mi pare adattissimo da citare qua
A differenza di quello e che risale alla storia della letteratura universale in particolare al Teatro Greco
A differenza di quanto avviene oggi per lo spettatore moderno che quando va a teatro si attende ritrova uno scenario diverso a seconda del dramma che viene rappresentato
Il pubblico di Atene si attendeva e non trovava se non una struttura già usata in tutte le rappresentazioni precedenti per il resto bastava allora come basta per la radio oggi la Fantasia guidata dalle parole
Le immagini le invenzioni le descrizioni racconti dei personaggi delle tragedie delle commedie consentivano allo spettatore di colmare col suo pensiero nella propria interiorità
Le immagini visive imperfette soltanto accennate
Allora questa lunga premessa mi serviva spero di non avervi annoiato per scendere al discorso concreto invece delle dei programmi che facciamo noi che sono strettamente legati al rapporto tra narrativa in radiofonia
E soprattutto per dimostrare che a parer mio la radio e il mezzo ideale per trasmettere il significato delle opere letterarie per noi e per voi indistintamente senza differenze senza discriminazioni
Come sapranno i nostri ascoltatori quelli che ci ascolta
Questo genere di programma noi lo definiamo letture integrali ha più voce
E a più voci ed è stato diciamo così inventato per la prima volta trasmesso nel mille novecentottanta da Radio due con la lettura dei Promessi sposi di Manzoni
L'idea cucù del regista Orazio Costa John Mancini di ed era legata a quale considerazione alla constatazione che i Promessi Sposi
Capolavoro di un armatore
Stilista per eccellenza non poteva consentire nel passaggio dalla parola detta dalla parola scritta la parola detta l'intrusione di uno sceneggiatore mi pare che proprio Mario Sapia rabbia accennato stamattina i romanzi sceneggiati
Che hanno rappresentato un genere importantissimo per la radio degli anni di fino agli anni appunto settanta ottanta sceneggiati tratti da opere letterarie
Già
Edite
Quindi non negli originali radiofonici a cui accennavo io cioè scritti apposta per la radio
I promessi sposi chiaramente non potevano essere essere sceneggiati per ragioni che sono facilmente intuibili fruibili
Perché ci sarebbero stati i degli arbitri riduttivi delle strozzature psicologiche somma delle falsificazioni poetiche quindi si pensò
Quindi far leggere il romanzo a più voci integralmente
Questa esperienza segna Hong insuccesso per la radio e allora cominciamo da questa formula si cominciò ad applicare questa stessa formula questa delle letture integrali a più voci
Sia sui propri molte letture romanzi italiani e stranieri e a grandi classici della letteratura questo li diffuse sia Radiodue questi trame vennero diffusi sia da Radiodue che da Radio tre
Io vorrei ricordare l'Eneide il Decameron la Divina Commedia che ho citato prima e da ultimo la Gerusalemme liberata che ha prodotto Radio tre l'anno scorso
Nel novantatré che fu affidata al commento del poeta Fortini che un grande studioso è stato un grande studioso di tasso voi sapete che è scomparso mi pare due settimane orsono
Per queste letture poiché vorrei ancora citare l'esempio un cenno particolare lo merita il Decameron
Che e per il suo linguaggio appunto dal punto di vista storico
Sembrava veramente letterario e assolutamente non trasferibile alle mezzo radiofonico invece e dato alla radio senza aggiustamenti nelle Sicali messi in tattici è risultato l'ascolto molto più facile godibile che alla lettura
E altrettanto devo dire si edifica e si è verificato proprio nell'anno in corso con due romanzi importanti tra loro diversissimi del nostro secolo che sono stati due romanzi stranieri viaggio al termine della notte di Céline
E Sulla strada di Kerouac anche questi due eroi letture sono state prodotte e trasmesse da Radio tre
Molti ascoltatori ci hanno fatto sapere abbiamo ricevuto lettere abbiamo ricevuto telefonate di essere riusciti ad apprezzare per la prima volta pieno due romanzi che invece alla a una prima lettura erano sembrato loro
Particolarmente difficili noiosi anche quindi ecco e quindi sono alla conclusione l'ascolto attenuto cioè in definitiva ciò che non aveva ottenuto la lettura
Egli ascoltare gli è un libro ascoltare un libro diventa cioè sempre un'esperienza che non è riduttiva rispetto alla lettura individuale diventa un'esperienza personale
Vissuta da un ego interiore e così per noi come per voi allo stesso modo grazie alle voci alle musiche agli effetti sonori ai silenzi
Il nostro nostro occhio interiore segue il racconto il libro spostandosi da un luogo all'altro da un punto all'altro del tema
Grazie
Volevo aggiornerei questo rapporto fra la letteratura quindi anche la polizia ebbe un primo inizio un incipit nel mille novecentosessantanove me lo ricordo benissimo perché io ho partecipato a questo esperimento
Fu dovuto alla lungimiranza di di una persona che oggi è scomparsa Paolo di Valmarana mi fa piacere di ricordarlo qua
Ci fu la lettura appunto integrale di tutti di tutte le cantiche della Gerusalemme liberata a cura di Vittorio Sermonti e fu un esperimento che lascio ovviamente una traccia
E fu bellissimo potervi partecipare perché finalmente si poté dare voce a un poema che poi è stato ripreso anche adesso appunto molto recentemente ma all'epoca fu una cosa veramente rivoluzionaria io sono molto fiera di avere partecipato a quello che era una una un'opera un'opera meravigliosa e che io penso che sia uno dei compiti fondamentali della radio sperimentare anche queste diete oggi sembrano normali però bisogna sempre che qualcuno ci pensi che quindi qualcuno ci provi
Ed è molto vicina alla letteratura ovviamente come la poesia alla musica e di musica la musica e la radio ci parlerà adesso il dottore Paolo Donati che è responsabile dei programmi musicali di Radiotre lo prendiamo di venire qui da noi
Anch'io come alcuni colleghi
Stamattina e anche ieri vorrei iniziare ringraziandovi
Perché ho imparato più cose in questi due giorni vi assicuro che in tanti inutili convegni sulla musica alla radio alla presenza di musicisti o tavole rotonde o altre noia del genere insomma
Però non mi meraviglio di aver imparato molto
Dire ancora
Essere in grado di imparare nel
Nei minuti io ore che restano
Perché
Per lo meno per il mestiere che faccio è per il campo nel quale agisco
Non vi considero affatto né portatori di handicap né disabili niente disse niente portatori siede abili e arruolati e anzi posto malgrado certo
Depositari ultimi di una dote che sta scomparendo dall'umanità e cioè l'attenzione
Quell'attenzione
Figlia della paura perché i primi uomini naturalmente
Ne dovettero fare uso per difendersi dai pericoli che la natura
Poneva contro di loro poi la stipula tramutarono in strategia per la caccia
Naturalmente
Seguendo l'esempio
Di ogni ogni anima Enzo
L'attenzione e la la base primaria della vita del bosco se ci facciamo caso ecco nella nella nostra società contemporanea
Complici molteplici fattori
Veniamo schiacciati in in un ruolo di passività
Tale che l'attenzione
Questa dote primaria dell'uomo
Animale dell'uomo
Si è abbassata a tal punto che sentiamo circolare adesso
Vocaboli che denunciano uno stato di disagio e tentano di superarlo si parla tanto di tv interattiva di multimedialità e che cosa significa questo se non il tentativo di superare uno stallo
Nel quale lo spettatore ormai schiacciato da questo mezzo che lo ha lo ha veramente ridotto all'angolo si vuole riguadagnare un ruolo
Ruolo che appunto aveva e che voi avete ancora tutto tutto pieno diciamo nei suoi rapporti con la radiofonia radio che era un mezzo invece davvero stimolante dell'attenzione e della fantasia
Ma ormai la radio
è come una antica fidanzata
Discreta intelligente buona
Che è stata abbandonata per perché si è sposata la sorella più ricca più vistosa mamma un po'più prepotente insomma c'è un primo amore che non si dimentica mai ma che non si può più rifrequentare e lì è ancora lì ma io stesso che lavora la radio passo due ore più
Davanti al televisore comuni imbecille riconosco insomma
Ma andiamo avanti
Tutta questa premessa era per per dire che voglio sviluppare con voi un discorso
All'interno proprio di una
Professionalità comune
La vostra quella di ascoltatori
La mia quella di
La persona che opera in questo settore della musica alla radio da tanti anni
C'è una bellissima immagine che usa Ferdinando sostituto
Nel suo Corso di linguistica generale anziché usato nelle sue lezioni con gli allievi hanno trascritto erano formato questo corso a proposito della possibilità di studiare una lingua sin cronicamente cioè nel suo momento
Attuale senza ricorrere alla Storia della lingua stessa e dell'immagine del gioco degli scacchi diciamo a un certo momento c'è un problema una situazione della partita che per essere risolto analizzato e previsto nelle sue successioni non ha bisogno di essere spiegato
Attraverso la storia delle mosse precedenti come ci si è arrivati non importa
Questo è lo studio diacronico di una lingua
Di replicare in questo modo cioè
Perché perché appunto la rilettura il ripescaggio e tutte queste cose qua fanno parte proprio della nostra della nostra epoca c'è cioè un
Una massa enorme di musica stoccata messa negli armadi e conservata a futura memoria che sovrasta di gran lunga la vita musicale attiva cioè il pezzo scritto giorno per giorno ascoltato giorno per giorno che fa parte di una lingua corrente che viene vissuto da un pubblico alto da un pubblico basso da una lingua alta è una lingua bassa una questo già di per sé è una situazione anomala rispetto alla storia della musica e al significato che al la musica avuto come processo
Di attività cognitiva anche dell'uomo
Oggi si rischia di andare verso una funzione meramente consolatoria una una specie di
Attività estetica che si avvita su se stessa per riconsiderare del luminare
Su certo diceva stamattina
Uno dei nostri colleghi che sono stati invitati a parlare che Sant'Ignazio insegna che repetita iuvant che anzi tornare di reiterare
Il il lavoro su anche su pochi testi
è fondamentale per l'approfondimento certo però Sant'Ignazio ovviamente aveva presente cose lavoro di ermeneutica sui sacri testi è ben altra cosa sacrestie talmente degni di approfondimento ulteriore che non solo non prevedono l'introduzione di testi ulteriori ogni giorno e la storia del rapporto del dell'uomo con la musica che l'accompagna durante la sua vita è un po'diverso
Quindi già questa situazione e
Un po'anomala
Mettiamoci
Mettiamoci in quindi una di fronte a una a una una dicotomia
C'è una musica da conservare
è una musica da conoscere cioè cioè una musica che prevalentemente è basata sulla rilettura
Sull'interpretazione sull'ermeneutica diciamo
E un'altra invece spiazza l'ascoltatore perché gli si presenta come nuova è un testo da decodificare da
è un bosco in cui avventurarsi appunto
Non è un caso che per esempio nel nostro secolo una figura tipica della vita musicale dei secoli scorsi il critico si è venuta a mancare è stato sostituito dal cronista che ti racconta com'è andata la serata prece la serata ieri sera per esempio ti racconta come ha suonato quel tale come ha cantato verta l'altro
Bene e male benissimo c'è uno spreco di superlativi assolutamente insensato perché i mezzi di comunicazione di massa hanno bisogno di amplificare e di creare miti e quindi c'è una specie di deformazione e di ingrandimento narcisistico
Proprio della dell'oggetto studiato
E la funzione critica si è trasformata in funzione filologica la musicologia studia di studia testi fazioni di collazione di manoscritti eccetera eccetera ma la funzione critica quella cioè di di colui che messo di fronte a un oggetto nuovo lo valuta in relazione a agli oggetti precedenti agli oggetti contemporanei di diversa produzione questa è venuta a mancare cioè la produzione di musica nuova è diventata una produzione per un'élite complice certo l'atteggiamento delle avanguardie storiche che volontariamente hanno rifiutato
Il contatto con il pubblico spezzando
Diciamo i legami linguistici
Che avevano accompagnato la traduzione la tradizione e trasformandosi a loro volta in ricercatori sul linguaggio e sul materiale sonoro e non sonoro soltanto Tommaso parlando soltanto delle avanguardie musicali naturalmente
è questa
Questa unione fra questo legame fra artista e pubblico
Che ha che aveva permesso
Una una una continuità di rapporti nei secoli scorsi si è andata spezzando a questo punto sono entrati i mezzi di comunicazione di massa e qui entriamo nel mio lavoro
Siamo quindi punto negli anni Venti
Venticinque con la radio e poi con la televisione e insieme la discografia
Cosa fa
L'insieme
Dei mezzi di comunicazione di massa ENI comincia benissimo
Comincia benissimo perché la radio nei suoi primi tempi ha avuto una funzione talmente importante di allargamento del repertorio e di indagine su musiche poco eseguite perché perché doveva trasmette molta musica
Ogni giorno per si trattava di coprire alcune ore di trasmissione aveva doveri quantitativi che un'istituzione musicale normale non aveva quando una società di concerti metteva in piedi un concerto settimana andava bene
E la la radio della trasmette l'alcune ore al giorno e quindi doveva coprire diverse esigenze
Sono nate delle orchestre apposta perché bisogna suona dal vivo non c'erano i dischi non c'era nulla no
E quindi bisognava riscoprire molta musica
Eseguirla
Quando poi è stato possibile registrarla la si è registrata e si è costituito un magazzino sempre più allargato quindi si è fatta
Un'indagine e una un lavoro di approfondimento culturale
Parallelo a quello della presentazione di musica nuove di vetrina delle diciamo così delle sfilate di musica che di ogni ogni di anno in anno si presentavano al pubblico e era una vita musicale radiofonica soprattutto prevalentemente radiofonica
Molto molto attiva
Certo è anche vero che in quegli anni per esempio la stagione del Teatro alla Scala presentava circa ventotto opere di cui sedici diciassette nuove una cosa oggi impensabile oggi la stagione del Teatro alla Scala è fatta di undici titoli tutti di repertorio forse un'opera nuova l'anno che però viene dato a teatro lirico perché non si sa mai alla Scala è meglio che il pubblico non non venga contaminato da certe cose
Nel frattempo nasce l'industria discografica nel frattempo succede anche un'altra cosa un'unità di linguaggio e di comportamenti che per esempio e collegava la musica leggera la canzone italiana per stiamo parlando di una tradizione specialmente italiana perché all'estero succedevano altre cose
Collegava la la la canzone italiana alla romanza da salotto italiana e quindi come antenata all'aria d'opera quindi era un linguaggio omogeneo
I cantanti i tenori inediti Grazia della canzone italiana da Luciano Tajoli a Claudio villa erano eredi di Ferruccio Tagliavini di Beniamino Gigli tutto un un genere di tenore di grazia e che quindi permetteva a un pubblico del primo Sanremo di essere anche un pubblico assolutamente competente in materia di Opera
Erano due pubblici anzi era un pubblico solo che fruiva di una musicale tema musica bassa di un messaggio alto messaggio basi però però però però cominciavano già a
Avvenire i primi
Le prime contaminazioni e i primi segni di
Divaricazione
Torniamo anche indietro per esempio
Già nel mondo del
Della vita de la vita musicale normale fa quella fatta di concerti di Saitta al e cose del genere vi faccio un esempio la donna è mobile
La donna è mobile è una straordinaria invenzione drammaturgica
Di Giuseppe Verdi
è una canzone c'ha da osteria brutta un obiettivamente brutta
Volgare
Che il duca di Mantova canta andando una sera in un casolare deserto
Sulle rive del Mincio in cerca di una prostituta
Questa canzone risuona poi nella notte cantato da lui con Gilda Rigoletto
E è praticamente una specie di
Sigla
Contrapposta
Al dramma che si sta svolgendo in quel in quel momento è una straordinaria invenzione drammaturgica il valore musicale della donna immobile è volutamente basso verdi a usato apposta un uno stile volgare
Bene a donne va be'diventato una romanza celeberrima ascoltata come se fosse un capolavoro di per se stessa avulsa dal suo contesto drammaturgico drammatico dal teatro
Ed è stata quindi straniata completamente ai fini di che cosa ai fini di calcolare l'abilità tecnica di un tenore fosse esso Caruso e Gigli o chicchessia
Contemporaneamente anzi un po'più tardi
Nasceva una sorta di repertorio particolare
Il kitsch musicale che era tipico della radio e del primo cinema musicale
Ed era
Una per un particolare genere esima musica ritmo sinfonica
Che cos'è che la musica ritmo sinfonica era una una musica che
Mimava in modi
Della grande musica da concerto prevalentemente del concerto per pianoforte e orchestra
Dell'ouverture da concerto cose del genere della musica da balletto e veicolava attraverso questo stile ampolloso
Pieno di strumenti di suono di turgori romantici delle melodie di basso conio una musica facile insomma era veramente una forma degenerata di musica e a questo proposito c'è un aneddoto
Abbastanza curioso
Che svela questo meccanismo Richard ad Insiel
Che ha scritto delle bellissime colonne sonore per film negli stadi grandissima preparazione tecnica
E buontempone peraltro si divertì una volta fare una parodia concentrata in pochi minuti nove minuti e mezzo una cosa del genere
Di quello che erano i e i cascami del del concertismo del piano del Concerto per pianoforte e orchestra con una particolare attenzione a fare una parodia dei concerti per pianoforte e orchestra di Rachmaninov e di tutto il
Il sentimentalismo contenuto anche in quelli straordinari concerti
E scrisse una una vera e propria parodie concerto di Varsavia
Quindi applicando addirittura questa acquisti nove Memmi inutile mezzi di musica dei significati ulteriori per caricarlo proprio di ironia
Concede Varsavia passò attraverso tutte le rate del mondo come un capolavoro di infusi tè scrittura sinfonica vissuto in prima persona da tutti gli ascoltatori che sì sì
Si accalorava no piangevano sentivano questa musica come vera mentre invece nasceva come per dire
Questo dimostra come appunto c'è una fruizione
Pericolosamente
Deviante
Di cose nate peraltro per per altri scopi per esempio e di come anche una semplice trasmissioni
Di musica
Alla radio Possa
Spostare l'attenzione su un settore o su una cioè come non sia una comunicazione così ingenua
Tanto è vero
Tanto è vero che la l'uso leggero
Della comunicazione
Radiofonica
Si è poi trasformato
Collateralmente
In uso colto
Mi spiego meglio
Ci sono degli ascoltatori che danni sono sintonizzati sulle stazioni di Radiotre o prima del terzo programma
Che ascoltano la musica classica poi non distinguono sono i i perfetti ascoltatori della filodiffusione in realtà insomma
Che ascoltano la musica sia per il solo fatto che suona diversa dalla musica leggera
E quindi è per loro un non non uno status symbol ma una un simbolo della loro buona salute psico psichica insomma o per lo meno di un
Di un livello culturale che li soddisfa
Dall'altra parte ci sono oggi dei cinquantenni anche che non hanno mai ascoltato musica classica sono cresciuti tranquillamente educati e
Funzionalmente in relazione con una musica leggera che oggi considerano classica per loro è un riferimento classico mi ricordo che Beniamino Placido giornalista il critico televisivo di Repubblica e confessava di aver dato nome a sua figlia la chiamata Barbaran
In in omaggio a una celeberrima canzone dei Beach Boys se questo non è un omaggio a una classicità ditemi voi del resto mi ricordo una dell'internet una volta una bellissima intervista con Ornette Coleman
Un sassofonista del free jazz
Del post bop diciamo
Il quale diceva quando voi parlate di classicità parlate di Beethoven di Mozart se io penso a un classico penso a Charlie Parker che è un musicista degli anni Cinquanta quarantotto cinquantasei
Cioè ognuno ha un suo parametro di classicità ecco lì dove il i i vocaboli colto leggero pesante l'accidente che di Spacca insomma non hanno veramente più senso
Ha senso un uso ragionato un uso dialettico diciamo della dell'offerta e della domanda musicale
E mi riallaccio all'inizio di questo discorso ecco perché ben lontano dal chiedervi rompermi le scatole perché è una cosa che detesto
Vi chiedo invece di
Di raccontarmi
Tutte le vostre esperienze di ascoltatori perché perché esso voi siete gli ascoltatori
Veramente privilegiati siete gli unici ascoltatori davvero attenti che coloro intanto in grado di accettare lo spiazzamento che può provocare un messaggio musicale
Non dico innovativo non dove si debba per forza
Legare questa questa visione del
Dell'ascolto alla rapporto con l'avanguardia ma non non è detto questo tipo io ormai
Anche parlare di avanguardia
è un è un gioco superato no no
L'attenzione significa
Ridare all'ascolto alla pratica dell'ascolto
Un un senso cognitivo cioè ridare a a all'attenzione il suo ruolo vi assicuro che è molto frustrante
Per chi fa questo mestiere sapere che dall'altra parte c'è un pubblico che diceva a Beethoven è sempre Beethoven ma che cosa me ne importa mentre
Oppure che dice ma come ha diretto bene questo direttore sì bene rispetto a che cosa conosce talmente bene tu una partitura da capire che questo tizio direttora diretto ben noti ha dato l'emozione
Se superiore a quella che hai ricevuto alcuni anni fa
Sentendo un'altra esecuzione quasi sempre il contrario perché la musica sia già si ascoltati da giovani piace molto di più nel proprio ricordo della musica che si ascolta quando le gambe comincia a traballare e la vista si comincia indebolire evidenti cominciano a cadere
è certo
No c'è c'è un c'è uno stretto legame fra fra ricordo della gioventù e ricordo dei piaceri che si sono si sono avute in quel tempo
Certo bisogna fare un calcolo però che da una dall'indagine statistica
Di una rivista americana
Collegato ad un'università americana del Fatah nel mille novecentottantotto sia un dato il consumo musicale nella nostra epoca avviene per l'ottanta per cento attraverso i mezzi di comunicazione di massa e per il venti per cento soltanto attraverso l'ascolto dal vivo
Pure se voi
Ascoltate le cronache radiofoniche sentite cosa se ne dice in televisione
Lecco dei giornali eccetera eccetera sembra che l'unica musica che esiste
è quella che viene eseguita in concerto o nei teatri perché questo perché ovviamente è una musica che produce lavoro per i musicisti che la che la fanno e quindi per riproduce e perpetua un rito sociale che però come vediamo della nostra epoca è minoritario
Ancora una volta la nostra epoca si contrappone alle epoche precedenti perché il rito musicale da sociale che era per la per la sua maggioranza è diventato un rito solitario
Ma Orizio solitario prevederebbe un tasso di attenzione maggiore e invece complice
Tutta l'operazione fatta dai mezzi di comunicazione di massa l'attenzione è calata l'attenzione al testo musicale intendo era ricordiamoci perché invece c'è moltissima attenzione all'interpretazione
L'interprete il vero eroe del nostro tempo
Se una persona per strada venisse interrogata su chi è il il personaggio musicale più importante del nostro tempo la risposta sarebbe immediatamente Pavarotti
Non sarebbe certamente né Luciano Berio né Karlheinz Stockhausen me Pierre Boulez nessuno dei compositori maggiori della nostra epoca
A questo punto
Cosa resta da dire
Un po'di racconto su che cosa fa la radio in questo momento su come si pone nell'offerta di musica
Ovviamente deve tener conto l'offerta radiofonica del fatto che si pone in uno scenario dei mezzi di comunicazione di massa molto variegato molto complesso
E che per esempio oggi è dominato da un'offerta dilagante di compact disc o di un prodotto tecnicamente
Perfetto
Non solo nei pochissimi punti vendita dei negozi specializzati ma soprattutto e apprezzi veramente bassi nelle edicole
E in edicola ormai non arrivano soltanto i capolavori del repertorio arrivano anche musiche un po'più periferiche rispetto ai capisaldi che una volta venivano venduti come la musica che nessuno può ignorare insomma i grandi capolavori
No no oggi ho visto in edicola
Le opere tre opere quattro di Corelli oblungo visto il Fidelio che non è propriamente un'opera molto popolare insomma per lo meno in Italia il Wozzeck di di Alban Berg
Quindi ormai c'è un'offerta dilagante di dischi la radio cosa può fare trasmetterà ancora dischi sì certo trasmetterli commentarli recensire i dischi nuovi eh normale lavoro che si fa la radio ma naturalmente
Per deve proporre un prodotto che l'ascoltatore non può trovare in edicole e negozi di dischi e una volta lo produceva in proprio
Cioè aveva le orchestre che eseguivano
Musiche
Minor popolarità o musiche nuove ora oggi in quasi tutta Europa
L'orchestra radiofonica e si sono trasformate in orchestre regionali orchestre locali e quindi hanno una vita istituzionale normale sono orchestre al pari delle altre
E quindi eseguono Beethoven Mozart Brahms sono al teste di repertorio diciamo quindi senza nessuna valenza tipicamente radiofonica
In più sono oggetti un pochino costosi anzi molto costosi per questa è la ragione dolorosissima
Per la quale un'azienda come la RAI non si è potuto accollare più
Il peso di quattro orchestre ma ha dovuto ridurle
Ha una una scelta ripeto dolorosissima che è stata salutata dalla dall'intero popolo dei critici musicali e dei musicisti come una cosa vergognosa ma certo è una cosa vergognosa per una nazione
Che riduce di quattro orchestre il suo potenziale musicale
Soprattutto una nazione che ha tredici enti lirici dedicati all'opera quarantatré teatri di tradizione dedicati all'opera e una sola Orchestra Sinfonica di Stato
Che è l'Orchestra di Santa Cecilia qui c'è una tale sproporzione fra l'attenzione portata quell'altro oggettino costoso che il melodramma e la pochissima attenzione
Portata alla musica sinfonica che davvero quando sto sono sparite tre orchestre e ci si è messi in allarme però da un punto di vista di un'azienda
Sulla cui natura di azienda pubblica o azienda semi pubblica ancora si discute e beh è chiaro che non si non era proprio la RAI che poteva
Protrarre ancora il mantenimento di queste feste infatti erano tutti d'accordo
Sul fatto che ormai queste richieste dovessero regge essere cogestite assieme alle regioni ai comuni fondazioni che ne ne garantissero la vita ma certo
Avrebbero che
Avevano già avrebbero ancor di più cambiato la loro natura sarebbero diventate le orchestre regolari
Che agivano sul territorio la funzione di produttrice di musica per la radio e per la funzione che la radio svolge nella società ormai era era finita soletta
Cosa restava allora la radio e restava la possibilità di moltiplicare la sua presenza nei luoghi dove musica si fa e quindi portare i microfoni direttamente nei teatri nelle sale da concerto e dal ritrasmettere indiretta
Gli eventi musicali
Ancora una volta contribuendo a
Sottolineare
Un mito
Quello dell'evento musicale che si fa lì per lì piuttosto che a portare attenzione al testo musicale che si esegue
Purtroppo siamo sempre lì è inutile celebrare le lamento su su una
Su un su un cambiamento proprio di
Di attenzione alla a un fatto musicale anziché a un altro così va il mondo
Da questo all'allargamento di queste possibilità
Il passo è stato non breve ma molto molto molto forte
Per grande perché attraverso prima una rete di ponti ritrasmissione poi finalmente con l'uso del satellite
Non è solo il territorio nazionale che viene coperto ma siamo in grado ormai di trasmettere concerti e opere da tutta Europa da tutto il mondo trasmettiamo quasi tutta la stagione del Metropolitan di New York indiretta il sabato
E il sabato sera se sempre abbiamo una stagione di opere che provengono indiretta dei maggiori teatri europei così come stagione di concerti che provengono da Berlino da Vienna dalle altre capitali europee quindi questo cioè
Rende possibile un allargamento dell'orizzonte
è una provincializzazione anche della conoscenza
Resa possibile anche devo dire dalla dal perfezionamento dei mezzi tecnici perché un tempo ci diceva sì va be ascolto attraverso questo apparecchio radio
In in in suono mono orale non stereofonico un'orchestra con i rumori tutto qua sì però quando pagata in sala di concerto a sentire e tutta un'altra cosa oggi francamente la differenza è molto molto limitata l'altra sera proprio ho ascoltato la Valchiria dalla Scala e devo dire a parte che la ripresa tecnicamente era bellissima ma proprio il suono dell'orchestra e del palcoscenico
Dei cantanti veniva con una tale presenza che sembrava veramente di sterline non c'era nessuna
Nessuna differenza
Certo poi c'è
E mi riallaccio i discorsi che si facevano ieri c'è il problema annoso e non mai risolto
Del parlarti musica cioè di come offrire la musica la radio di come commentarla ma è un problema che soprattutto in Italia dove l'attenzione alla divulgazione è sempre stata minoritaria rispetto alla
Alla al narcisismo accademico o al piacere di parlare
Al di sopra delle righe per farsi capire chissà da chi e alla radio questo è il peggiore dei difetti si sa e soprattutto il difetto di chi si occupa di musica perché già dover parlare di musica implica un lavoro di traduzione traduzione in che cosa
In metafore in aggettivazioni
Che possono al massimo colpire la fantasia e quindi fare lavoro di metà Poesia diciamo oppure ricorrere a un ha un lavoro di decodifica strutturale e di analisi tecnica della musica ma allora resta incomprensibile a chi non è padrone della grammatica musicale
E il trovare le chiavi di una
Di un linguaggio
Divulgativo a proposito proprio della musica non parliamo dei fatti dell'arte figurativa che basta leggere
Una una prefazione al catalogo vetrina mostra verrà per rendersi conto di come i critici d'arte questo problema non se lo siano mai posto probabilmente o per lo meno i critici d'arte italiana
Ma è veramente il linguaggio il linguaggio con cui si presentano le musiche alla radio è ancora un linguaggio del quale nessuno di noi è soddisfatto si va dal bla bla tante volte criticato dei nostri ascoltatori alla performances meravigliosa del musicologo di fama che però risulta incomprensibile se non agli atti few
Questo certo è il punto
Dolente del nostro lavoro
Naturalmente cosa è successo che per ovviare
Questo questo pericolo cioè di parlare a vuoto
Sulla presentazione delle musiche si è preferito eccedere magari in un certo in un altro settore cioè quello dell'informazione musicale allora giù commenti cronache sulla vita musicale sul su quel concerto e con l'effetto di dare un'importanza forse eccessiva ad eventi
Che in effetti al di là delle mura del teatro della sala di concerto della venivano non meritavano di a vere
Ma tutto questo trasformava il cronista musicale in un giornalista tout-court e si sentiva
Inebriato dal fatto di dare al pubblico al il resoconto di un evento straordinario come il fatto che un pianista qualsiasi suonasse un Beethoven qualsiasi la sera precedente insomma non l'altra possibilità erano dei cicli monografici
E se ne sono fatti di molto belli
Alcuni addirittura che hanno che hanno tentato di usare la radio proprio in senso analitico mi ricordo un lunghissimo ciclo sul clavicembalo ben temperato che abbiamo fatto in cui ogni puntata prendeva in analisi un Preludio e fuga
Facendone ascoltare varie versioni per pianoforte perché a dicembre addirittura con la scomposizione della fuga con il computer
E facendo ascoltare i brani dai quali Bach poteva aver tratto quel modello di preludio quel modello di fuga e i brani che
Dopo Bach si erano ispirati a quel modello di preludio quel per quindi praticamente su questo corpus di quattro minuti di musica si costruiva un'ora di trasmissione che praticamente la sviscerata fino in fondo
Quando abbiamo messo in piedi questi trasmissione pensavamo soprattutto a un pubblico di studenti di conservatorio
Ho di persone interessate proprio allo studio di queste
Di queste partiture in particolare
Notte nebbia non c'è arrivata né una telefonata è una lettera dagli studenti conservatori normalmente sono i più sordi ascoltatore di musica tema esiste e invece ci sono arrivati i complimenti da un pubblico assolutamente comune
Soprattutto un pubblico di provincia che è il più attento alla al commento delle musiche cioè il pubblico di provincia che si sente lontano dai centri dove la musica si fa è il più attento a a usare la radio anche in
In tutto quello che la radio può dare di contorno
Alla alla trasmissione di musica perché in effetti poi
Sono anni che
Sentiamo un una sorta di guerra fra chi dice ma per carità basta parlare di musica la smettete musica per la la musica parla da sola con l'effetto che sappiamo
Perché non è vero che la musica parla da sola musica parla secondo come la la giusta poni siccome secondo come la presenti e a seconda di come la metti in campo
Ricordo che una volta durante uno di quegli orridi dibattiti che si tenevano ai cineclub e o in queste sale polivalenti negli anni successivi al sessantotto ci fu un appunto un ragazzo che si alzò bestemmiando contro la RAI perché trasmetteva le canzoni di Bob Dylan e quindi Joan Baez insieme alle altre quindi mettendogli mettendo tutto in un fiume di musica che toglieva valore
Alla messaggio particolare di queste canzoni aveva ragione
Aveva ragione perché un uso indistinto della programmazione e un torrente di musica
Non presentato e messo tutto in campo crea una un abbassamento tale della soglia dell'attenzione che tutto finisce per assomigliare
A una a una scena ama scenografia che Gae Aulenti
Inventò per il Wozzeck di Alban Berg al Teatro alla Scala il palcoscenico era dominato da un nastro trasportatore che da destra a sinistra di Gradara
E trasportava lentamente ma inesorabilmente tutto oggetti personaggi emozioni situazioni in un gorgo dal quale non si sarebbe mai più usciti ecco abbassare la soglia di attenzione non distinguere più non riuscirà a ragionare su quello che si ascolta questo è il pericolo a cui andiamo incontro e il pericolo che chi fa questo mestiere tenta di evitare ogni giorno
Abbiamo dovuto un po'chiede di sintetizzare mi dispiace ma anche al prossimo redattore che il dottore Aldo forbice perché altrimenti ci diceva anche il nostro presidente
Abbiamo poco tempo per il dibattito perché sono già le tredici quindi intanto prego il dottore forbice e vicedirettore
Del Giornale Radio Rai di venire qui
Ed è anche responsabile del programma quotidiano da interrogo e allora e proprio gioca in casa come si usa dire
Allora il dottore fa dice parlerà della radio pubblica a lei la parola
Cercherò di essere sintetico che ne parlerò della radio pubblica anche se la colpa è dell'avvocato partono che mia come dire voi in merito poi lei ha assegnato il nome assegnato un tema per cui validamente si dovrebbe parlare per sette ore quattordici Corbelli prima ma forse non basta neppure sapere che non c'è
A tale pubblicazione ma insomma diciamo Chiatante malattia
Infatti vorrei proprio cominciare lo dico in senso proprio si Dartford accantonare tirerò la manifestazione non è più nel maggio offese sempre dalla lunetta delle stesse
La novità
Alle la radio nonostante i soliti profeti di sventure evviva
Ha più fan di quanti la si vogliono si vogliono accreditare ecco come diceva ormai il mitico Mac Luan la televisione era figlia della radio
Cioè della parola
Sì la televisione era figlia della radio cioè della parola e non del cinema e del teatro
La radio è un mezzo caldo questo ormai viene detto da tutti gli esperti che consente un rapporto diretto quasi privilegiato fra chi ascolta e chi è davanti al microfono
Vi ricordate dello slogan del Sessantotto francese quando si diceva si scriveva sui muri l'immaginazione al potere
Con la radio si può
Perché la radio aiuta la fantasia
E qui è però vorrei aggiungere che in una realtà che si caratterizza sempre più come una realtà dell'audio c'è in un mondo cioè che essendo a rinunciare al Silenzio a meno che non si decida di fare i frati trappisti
E volto quindi all'esaltazione di uno dei sensi dell'uomo la radio sembra muoversi con una determinazione di gran lunga superiore alla televisione
E quindi consente la radio di muoversi in libertà perché meno ipnotizzante della più forte
Ecco la radio
E immune fuori soltanto fare un esempio dal fenomeno della violenza
La violenza voi sapete perché si discute molto anche in questi tempi un fenomeno che si che si vede in televisione
Cioè i film violenti fino americani serial si eccetera che sono stati tanti deprecati anche da un filosofo recentemente scomparso che tutti conosciamo almeno per averlo sentito anche soltanto nominare Karl Popper
Che ha sollecitato di mettere sotto controllo latte la televisione una democrazia scriveva Popper una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione
Vi è poi una uno psicologo americano grande esperto di comunicazioni
Che
Che si chiama John Conklin che ha definito la tv l'altra di tempo e bugiarda
Deruba i bambini di ore preziose e diffonde spesso falsi valori
Ora a Giulia la bambina con la radio attaccata all'orecchio di cui parlava ieri il il professor Mazzeo si non può accadere nulla di simile i bambini americani scrive sempre lo psicologo contro i trascorrono in media quaranta ore alla settimana fra televisione degli organi s'in più nei programmi allora destinati figura un una media di venticinque atti di violenza allora con quei cinque l'ora dei programmi parità IMI per gli adulti
Ancora grazie alla televisione un bambino americano assiste in media a otto mila omicidi e accento mirati di violenza prima di aver terminato le scuole elementari
L'ipotesi che esista uno stretto collegamento tra violenza simulata in tv e aggressioni e reali
Viene avversata dall'industria televisiva ovviamente ma proprio di recente le tre grandi reti americane le dissi la CBS NBC hanno deciso di adottare insieme misure per limitare la violenza nei programmi televisivi
Questo esempio per Ribezzi ribadire ovviamente l'estrema diversità con il medio murario
Questi problemi ovviamente la radio non si pongono c'è o meglio sano e un medio più educativo e un medio che si può fare ascoltare tranquillamente i bambini senza alcun problema
Ecco però a questo punto sappiamo che la liberalizzazione la giungla radiofonica di questi anni la libertà di antenna come si diceva un tempo
Ha stimolato certo ha svecchiato la ha conquistato forse anche nuove fasce di ascoltatori soprattutto giovanili dalla radio per il momento ovviamente parliamo solo esclusivamente da radio e quindi trascuro l'aspetto televisivo
Peraltro ha appiattito i programmi ne ha abbassato i livelli qualitativi anche la radio sia pure in misura minore della televisione ha finito poi con rincorrere la la concorrenza quindi cioè i privati entrando in un mercato aperto ovviamente si è trovata rincorre a riconquistare l'ascolto che andava via via perdendo a favore delle tante emittenti private che sono tante sono tante perché sono oltre quattro mila emittenti private
Quindi ha finito per abbandonare è stata costretta ad abbandonare larga parte dei programmi culturali di quelli che si definivano un tempo ora gli documentari radiofonici le grandi inchieste il teatro i radiodrammi
I dibattiti le rubriche specializzate c'è tutta a tutte queste cose queste materia è stato riservato sempre uno spazio minore è sempre poi in ore
Come dire di basso ascolto
Oggi i questi programmi appunto sono sempre più rari resiste ancora la lirica la musica cosiddetta colta tre legata nella terza rete ne parlava prima egregiamente il Donati che però ha un sappiamo tutti che la Terza Rete ancora adesso nonostante gli sforzi fatti dalla RAI ha un basso segnale di ricezione e tra l'altro anche lì vi sono diversi progetti
Per cui anche Lia rischia di perdere sempre più spazio
E si fanno da tempo presso il circola questa ipotesi si ipotizza per la Rete Tre
Un un futuro di di reti e destinata un riservata almeno in gran parte se non totalmente all'informazione parlamentare politica a ciclo continuo sul modello un po'di radio radicale
Cioè i congressi dei partiti dibattiti parlamentari congressi dei sindacati e di altre grandi organizzazioni sociali che verrebbero appunto trasmessi in diretta o indiretta differita come diciamo noi su questa rete certo l'ideale sarebbe quello di avere una rete un'altra rete pubblica una Quarta Rete però con l'aria che tira
Ho l'impressione che che sia molto difficile che si dia una che ci consentano un'altra rete quindi allora c'è il rischio che questi informazione parlamentare politica debba convivere con un uno diciamo con no la Rete di approfondimento culturale
Ora io niente in contrario a che ci sia una Rete ovviamente destinato all'informazione politica anzi io penso che anche proprio per i non vedenti avrebbero così occasione di seguire indiretta i grandi avvenimenti politici e sociale del nostro Paese
Particolarmente rilevante anche perché a decidere la scelta di questi eventi
Non sarebbe un soggetto privato come di fatto si configura oggi questa emittente che citavo prima radio radicale ma un'emittente commerciale c'è un'emittente commerciale ma un un servizio pubblico come la RAI
E è vero che però questo ovviamente finirebbe col ridurre il gli spazi culturali che sono anche essi di grande importanza e io zone che procede un po'per flash proprio perché Pisano alla ma gli USA Fiemme bacchetta efficiente allora dico che negli ultimi tempi non rifaccio la storia radio pubblica perché veramente sarebbe cosa troppo lunga nel tempo però diciamo che negli ultimissimi tempi partire da un anno fa
è stata avviata questa riforma della radio come tutti sapete
Cioè qui sono stati fatti grandi intenzione grandi ambizioni soprattutto con naturalmente con molti errori
Il probabilmente non c'è stato il tempo di prepararla si è proceduto così in in pochissimo tempo
Per le vicende poi politiche che hanno accompagnato questa questa riforma e un po'sono a tutti noti ecco però il risultato guardiamo i fatti risultato e che gli ascolti sono peggiorati la radio pubblica ha perso ascolti
La qualità ulteriormente deteriorata appiattite i giovani che erano un po'quella fascia di pubblico che si doveva conquistare
Proprio per perché il giovane vanno come sa preferisco le radio private sempre per ragioni musicali
E i giovani disertano le frequenze RAI a beneficio delle quattro mila emittenti locali e dei sessanta net work esistente in Italia
La riforma appunto non è stata adeguatamente preparata è stata forse traumatica
A come dire macinato anche tanti professionisti di di di provata esperienza sostituendoli con giovani di discutibile professionalità ma naturalmente con grandi meriti politici perché questo bisogna dirlo
è stata abolita stereo RAI radio verde RAI
Io mi ricordo che i primi mesi di questa riforma ho vissuto quest'cromaticamente questo evento e le valanghe di proteste anche dei degli ascoltatore stavamo tutti segreterie telefoniche intasate
Fu orgoglioso e fiero sa
Adesso però finalmente siamo in una fase di rimeditazione io però vorrei ricordare sempre telegraficamente com'è noto Radio uno
Doveva essere una sorta di sì MM radiofonica
Si chiamava e si chiama ancora adesso il mondo indiretta c'è un'informazione ventiquattro ore su ventiquattro cioè il ciclo continuo
Con stacchi musicali secondo canale
Diciamo che si conficcò allo come una sorta di canale nazional popolare c'è tanta cronaca intrattenimento canzoni mirato prevalentemente appunto l'ascolto giovanile
Il terzo doveva caratterizzarsi come giornale elitario di approfondimento culturale che proprio questo canale tra l'altro quello che è riuscito a conservare il pubblico anzi lo allievo mente o mentale o momentaneamente l'ascolto perché il sono quei fedelissimi con una piccola lobby casella della terza rete dei grandi amatori di musica di lirica e di una formazione con i morti un'informazione molto particolare di approfondimento
E qui in pratica si è bruciata la casa vecchia prima di costruirne una nuova questo è grazie
Col risultato che l'abbassamento come ho detto dalla qualità l'approssimazione il pressappochismo e l'emarginazione
E il siluramento appunto i tanti giornalisti programmi sui dirigenti ha finito con l'intaccare anche quello zoccolo duro che era del trenta per cento di ascolto della vecchia radio pubblica
Un ascolto che si era faticosamente conquistato c'è perché nessuno ovviamente ci regalava nulla questa riforma è stata accompagnata da una mancanza di idee ma anche di mezzi adeguati e di investimenti promessi ma solo in parte poi concessi investimenti per le attrezzature delle trasmissioni al fine di migliora il segnale per migliorare gli studi le tecnologie anche quelle in dotazione ai giornalisti con i cellulari per i telefonini diceva appunto prima
Morbelli che sono così essenzialità alla radio perché attraverso quelli attraverso i telefoni perché anche l'esangue mirate sono abbiamo dei cellulari che funzioni che ama le batterie che si ricaricano
E allora ricaviamo non riusciamo a entrare in casa che non è più al mondo indiretta ma diventa un modo un mondo al computer cioè dobbiamo aspettare che arrivino le notizie dal dai computer
Naturalmente il patrimonio di esperienza dei giornalisti RAI insomma salvato poi salvabile perché la grande professionalità spesso supplisce alla mancanza di idee alla mancanza di di mezzi
Ora però appunto questa fase cosiddetta o falsamente rivoluzionaria per fortuna è finita sembra meno speriamo me lo auguro si torna rimeditare
Sul rilancio della radio pubblica
E questo però non significa
Così di tornare a restaurazione di un tempo cose del genere si tratta di riflettere su quello che c'è di buono sicuramente data da rimettere in piedi quelle invece da buttar via
Cioè sia abbandonato il proposito velleitaria ma direi anche come dire scriteriato di mettere in concorrenza alla radio con la tv che sappiamo tutti che sono mezzi estremamente diverse
La parola era assurdo pensare di mettere la parola con poche immagine dà voce con con la faccia
Ora si tratta appunto di invece di intervenire con decisione per per apportare correzione di fondo alla riforma del radio pubblica
Senza però grigie ritorni al passato senza appunto restaurazione totali gli appiattimenti
E questo per far questo è necessario investire e saper investire nella radio nell'informazione e nei programmi migliorandone i kantiano e i contenuti
Attraverso una reale diversificazione delle tre reti migliorandone al massimo i segnali e qui è un problema di un investimento tecnico reale
E questo almeno perché la radio pubblica non può fare come come fa a Radio Vaticana abbiamo sentito ieri c'era padre Pasquale Borgomeo che diceva non abbiamo alzato sui segnali al massimo facendo piazza pulita a destra e sinistra siamo andati avanti senza porgere l'altra guancia naturalmente novantasei diciamo che è stato un sistema così vinca il più forte ma per una giungla radiofonica servizio pubblico diciamo che ha un ruolo diverso e questa non se lo può permettere per tutta una serie di ragioni
Ecco ma certo è necessario che il servizio pubblico però arrivi un po'dappertutto cioè quindi servizio radiofonico
Che sia percepito in tutto il tutto il territorio del Paese
Ecco sappiamo ci sono tracce di problemi tecnici però il consiglio d'amministrazione sia adesso impegnato inattesa i satelliti perché questo problema poi parlava ieri sempre poi come
Gli ascoltatori la possibilità di intervenire chiedere polemizzare come avviene nei programmi quotidiani di Radio anch'io e più ancora di zapping che appunto il programma che seguo io quotidianamente
Dove gli gli ascoltatori intervengono a dire che questo è un programma sembra fatta apposta per non vedenti e non voglio fare però pubblicità perché è un programma perché non avesse mai ascoltato è un programma dove veramente si può sentire i si possono sentire i telegiornali prestazioni simili tutti i telegiornali non solo quelli RAI ma anche quelli privati si ascoltano i direttori dei telegiornali di volta in volta editorialisti direttori di giornali Esperti e poi quello che è più importante secondo me c'è una come dire una diretta partecipazione senza filtri e senza censure
Della gente che telefona cioè ovviamente la il limite costituito solo dal fatto tecnico che ma è riusciamo a passare tipo dieci dodici o quindici telefonate vere e noi no trentacinque questa però spesso anche gli altri che non riescono vengono richiamati il giorno dopo insomma quasi sempre riusciamo a farli parlare
E questo credo che sia poi l'unico programma della RAI dove uno ha la possibilità di parlare direttamente
Con chi vuole c'è dagli ospiti ovviamente stimolo a parlare con Paolo Liguori direttore di Studio aperto questo lo fa direttamente senza alcuna mediazione e questa è una cosa singolare che infatti programma ha successo per questo motivo perché chiunque può esprimere la sua opinione le sue perplessità porre domande eccetera
E in conclusione quindi perché devo chiudere
Il rinnovamento da radio pubblica
Si pone l'obiettivo di recuperare almeno una parte dell'ascolto per tutto a favore dei privati come abbiamo visto senza però aprire con l'emittenza commerciale una concorrenza che vada a scapito della qualità dei programmi e dell'informazione
Ecco non bisogna comunque perde di vista che l'ascolto radiofonico richiede una integrazione fantastica superiore a quella pretesa dalla fruizione della televisione o del cinema
Proprio perché coinvolge un'unica capacità sensoriale questa situazione comporta da una parte costruzioni linguistiche politicamente più sofisticate e in questo io sono d'accordo con loro
Anche con le cose che diceva ieri sente professor Mazzeo ma anche da da altri che hanno affrontato il problema del linguaggio
L'accentuazione del rischio ecco accentuazione del rischio di una sopraffazione quantitativo dell'informazione più complete i più chiusa dell'audiovisivo sulla dimensione in più aperta disponibile e quindi impegnativa della radio
Caratteristica prioritarie della radio del futuro del futuro
Non lontanissimo mo'del futuro prossimo venturo dovrà essere come già del resto poi sta cominciando a suonare a manifestarsi quella della sistematica partecipazione degli ascoltatori
La partecipazione insieme alla creatività sono infatti gli elementi essenziali nella definizione della comunicazione radiofonica qualunque sia il modello delle sue articolazioni
Il futuro della radio e insomma ipotizzabile nelle capacità di versatilità del mezzo di intervento immediato come si diceva prima punto basta un telefono possibile anche grazie alla non difficile complessità tecnica della radio e come si è detto nella possibilità di conversare di partecipare anche se si tratta talvolta di conversazioni mediate e selezionate spesso dirette a pilotare
Penso diretta o pilotata dagli stessi conduttori delle trasmissioni
Questa partecipazione diretta degli ascoltatori costruirà tuttavia un elemento di di forte differenziazione rispetto agli altri media
E una garanzia della sua rilevanza sociale e culturale una garanzia di partecipazione di più avvocati inserzione dell'informazione particolarmente rilevante in un servizio pubblico come la RAI
Caroline non sembra
Alta fa
Se il suo intervento sulla radio pubblica è a questo punto avremmo dovuto potere dare la parola anche a voi ma abbiamo ci siamo consultati con il presidente proprio per Daniele ha detto che purtroppo il tempo è veramente pochissimo a nostra disposizione quindi faremo soltanto una brevissima conclusioni ci dispiace per queste domande che magari rimarranno inespresse almeno per il momento ma naturalmente poi ne parleremo magari in un'altra sede io volevo soltanto aggiungere una cosa che la radio mi sembra da tutto quello che abbiamo detto sentito in questi giorni
Ha una lunga vita davanti contiene un secolo l'anno prossimo nel mille novecento novantacinque noi auguriamo un altro altrettanto vivo e vivace e vitale come come è stato finora e volevo visto che siamo in Sicilia siamo ospiti di questa bellissima regione
Concluderei con una frase di Leonardo Sciascia una frase che dice italiano non è italiano è ragionare
Differito ovviamente la lingua italiana allora ragionare se c'è un un mezzo che aiuta a ragionare beh questa è proprio una radio grazie
Fino a tre anni emessa
Professor Tommaso Daniele tutto per voi
Grazie
Grazie a Mario Sapphire per avermi consegnato a voi ma non credo che voi ne abbiate proprio bisogno
Abbiamo ragionato sull'invito di Sciascia quando abbiamo deciso di non aprire il dibattito perché se l'avessimo Alberto forse fra un paio d'ore saremo ancora qui ci rincresce
Moltissimo però sappiamo anche che incombono fattori negativi quali la stanchezza e perché no l'appetito inerente le partenze tutto questo ci induce a indotti a prendere questa scelta ad assumere questa scelta dolorosa
Tuttavia
Dobbiamo pure mettere la parola fine questo nostro
Incontro
Pippo avuto lo facessi io per un incarico
Prendo volentieri
E farò appello a tutte le mie capacità di sintesi che qualche volta mi vengono riconosciute
Ricorderò che ammorba le ha detto che alla capacità di attenzione durante diciannove radio e di un minuto e venti la psicologia e ci insegna che è un atto d'attenzione non può essere atteso oltre i venti minuti io nulli impegnerò venti minuti per le conclusioni
Però
Occorre impegnerò il tempo necessario per esprimere alcune ingratitudine
Alcuni grazie naturalmente comincerò
Da chi ha voluto questo convegno c'è stato detto che l'idea è stato di Alfio corrente io voglio qui
Ringraziarlo per aver avuto questa felice intuizione ma voglio ringraziare quelli che poi hanno raccolto questa intuizione perché le intuizioni poi devono essere tradotte in idea e l'idea è stata raccolta dal centro culturale
Di Catania quello di Palermo la sezione di Catania il Consiglio regionale e infine la sede centrale dell'Unione Italiana Ciechi quindi un grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questa iniziativa che devo dire
è stata accolta da qualcuno parlo dalla Direzione nazionale del Consiglio nazionale con un po'di scetticismo
Si pensava
Alla sera e non l'avviso ai soli di trasferimenti dal continente all'Isola per goderne le bellezze sembrava che questo tema potesse essere un po'ai margini degli interessi dell'Unione italiana ciechi chi ha pensato così
Ha perduto moltissimo mi verrebbe voglia di ricordare quello che c'è stato detto ieri da Donati quel più non sapete che cosa avete perduto riferito ai tifosi napoletani che lo scrissero davanti al cimitero
E quindi procedo proprio grandi linee Abbot a volo e naturalmente il secondo grazie che mi viene è quello
Allora alla radio RAI
Che ci ha concesso un cast di comunicatori di operatori della comunicazione di così alto livello gioielli
Joy da ieri stiamo ripetendo che siamo soddisfatti dall'andamento di questo seminario di questo incontro ma
Non poteva essere diversamente disponendo di personaggi di questo viverlo e diciamo la verità
Che anche l'Unione italiana ciechi ne è uscita piuttosto bene perché ha messo in campo i suoi migliori cavalloni come risolvere
Abbiamo Espresso qui Mazzei abbiamo espresso nella regione del re
Quindi anche all'Unione italiana ciechi ne ha fatti ne è uscita bene e quindi con il risultato finale è che questo seminario veramente ci ha dato qualcosa al di là delle aspettative aldilà delle aspettative degli scettici intendevo dire
Ecco
Consentitemi di dire una parola a ciascuno di questi relatori che ci hanno consegnato un messaggio di prometto che sarò velocissimo ma mi pare Bello ricordarli qui uno per uno spero che la mia memoria non fallisca e qui in pegno tutto il mio prestigio di presidente nazionale ringrazierò uno per uno tutti perché tutti ci hanno consegnato qualcosa che dobbiamo portare a casa e custodirlo gelosamente naturalmente
Vorrei cominciare con i due coordinatori e la cavalleria mi induce a parlare prima di Marius a fine che ha superato la prova
Ha superato la prova brillantemente ha sfoderato anche il latino insomma di questi tempi non da record tagliati in ordine è che dire poi nei fatti severi ricchezza ormai
Non ci sono accordi in alto ma ha fatto anche una relazione colmando un vuoto del programma eh comincerei subito da padre Borgomeo con la sua splendida relazione
Al di là del discorso del segnale poco evangelico sia segnato invece che bisogna spingere uno sguardo oltre la siepe oltre il recinto angusto dal nostro orticello per guardare alla dimensione planetaria quello che fa radio ora che fa a Radio Vaticana
Quindi invitandoci alla visione planetaria e invitandoci alla coltivazione
Scusate mi questo termine ma mi sembra quello che a me è venuto prima la coltivazione dei valori universale quelli che sono i destini del mondo
Secondo me avremmo bisogno più spesso di questi invidia prendo più sport spiega bisogno più spesso
Di qui che ci vengano rammentata i valori veri dalla vita e forse certe frivolezza di questi tempi non avremmo
E poi Mazzeo Mazzeo che è riuscito a incantare tradotte in
Mai cantare tutti con le sue inseguire che alla radio ci potrebbe dare le illusioni che alla radio crea è stato è stato veramente brillante io qui non ho bisogno
Di sottolinearlo ulteriormente però voglio soffermarmi un attimino sul discorso di Mazzeo
Ma non tanto per uno darlo io non sono abituato a melodie poiché ci conosciamo da tanto tempo che è fuori luogo che io qui mi faccia delle lodi ma io
Voglio sottolineare il discorso di Mazzeo perché lui ha parlato dall'insidiosa dalla radio ma poi ha parlato da educatore
E ha posto il problema
Vero il problema grande che riguarda l'educazione dei non vedenti l'educazione dei non vedenti va affrontata in maniera tecnica in maniera scientifica in maniera diversa da come viene affrontata oggi è questa la vera questione Andoni ha preso spunto
Dal problema della radio e la minorazione per rilanciare questo tema perché sa come l'Unione italiana ciechi e affezionata a questo discorso ci stiamo battendo contro la ottusità della burocrazia del ministero
Della pubblica istruzione e sono abbastanza generoso quando uso questi aggettivi
Non siamo riusciti a far capire le nostre ragioni siamo stati defraudati di venti miliardi che eravamo messi noi dal messo noi
Nella Finanziaria che sono stati destinati ad altri usi mentre i nostri bambini sono parcheggiati
Nella scuola pubblica senza la possibilità di ricevere quella formazione integrale a cui tutti i cittadini hanno diritto io invito agli operatori
Dalla RAI qui a darci una mano per questo problema perché noi riprenderemo a denunciare questo fatto e lo faremo con grande vigore con grande
Determinazione
E scusate mi questo sfogo ma ci voleva e
Sì sì sì sì sì
Poi pomeriggio Monteleone comma l'eleganza che lo distingue da scrittore
Compiuto qual è ci ha parlato della radio che non c'è
Del ruolo centrale della parola
Del ruolo che deve recuperare questo mezzo come veicolo
Di educazione naturalmente
è una visione della radio che ci trova senz'altro consenzienti e io voglio ringraziarlo per quello che ci ha dato in termini di cultura nel suo intervento di ieri
E poi
Un vivo ringraziamento a quella demoni noti di Emanuela far certi che è riuscita a incantare un po'tutti ieri sera parlate di innamoramenti eccetera
Cari uscita a farsi notare con la sua spigliatezza
Ma al di là di questo e il Grazia Emanuela far Cetti va dato per un'altra cosa perché ci sia confessato ci ha detto come viene considerato l'handicap in televisione
Chi è handicappato ancora oggi alle soglie degli anni due mila viene discriminato in televisione
Ci ha raccontato l'episodio di Aprea che dovrebbe essere illuminante e questo noi non lo possiamo più tollerare
Noi siamo persone con le nostre differenze con le nostre minorazioni come nostre disabilità con i nostri handicap chiamateli come volete ma siamo pur sempre persone
E pretendiamo di essere a trattati come persone come cittadini alla stregua di tutti quanti gli altri anche questo
Anche questo diremo con grande con grande determinazione e poi ti odio chiodi si è fatto apprezzare addirittura qualcuno ce lo voleva portar via ma non ha detto proprio la verità perché Tironi è ancora qui e non è stato trasferito all'I radio comunque non ce lo teniamo ben custodito perché piove è una sicurezza nell'ambito dell'Unione italiana ciechi avuto il merito di svolgerà una relazione
Completa è una relazione che ha posto l'accento sul fatto che i ceti almeno di fronte alla radio sono uguali ai i non vedenti quindi ha dato una
Una una ha fatto una ha dato una visione rasserenante deluso dalla radio meno puro provocatoria
Di quella di Mazzeo ma pur sempre in linea con la preoccupazione educativa che ha mosso la relazione di di Mazzeo che poi vediamo
Crediamo a Fabio Fabio lenti che si è mosso nella stessa linea delle preoccupazioni educative di Mazzeo e TT oli ma non è stato evidentemente
Così così sfumato nei termini e certe sue affermazioni sono le strade stano state
Estremizzato e fino a fargli dire cose che egli non ha detto io sono stato molto attento si è limitato a sostenere
Che al di là della ricchezza dalla parola ci sono anche dei limiti della parola e che al di là dell'in dalla padella dell'immagine sonora c'è anche l'immagine visiva
L'immagine visiva che purtroppo manca al non vedente e questa è una realtà
Che non possiamo contestare chi ha la fortuna di godere delle immagini uditive e di quelle visive è sicuramente più ricco di chi invece può fruire
Di un canale soltanto lo diceva poco fa il dottor forbice non è il caso di contrapporre immagini acustiche immagine visiva non è il caso di contrapporre la voce alla faccia ma sono
Due strumenti che devono essere utilizzati in maniera intelligente questo il punto vero
E questo è la la chiave di volta diciamo non si tratta di privilegiare questo o quello solo due strumenti che devono essere messi a servizio dell'uomo devono essere messi a servizio della cultura
Dell'uomo beh di Cesano ci ha raccontato alla sua
Vicenda
Della radio di Palermo gli auguriamo che questo sogno diventi realtà e affinché questo accada lo deve aiutare il presidente regionale della Sicilia e il presidente nazionale farà il suo dovere facendogli arrivare
Le benedizioni morale non quelle economiche da parte
Ecco Massa sa che arriveranno anche quelle quando ci sarà un progetto un progetto definitivo e veniamo a questa mattina e il dottor Rossi col suo entusiasmo con la sua passione più che un relatore abbiamo avuto qui un poeta
è anche vero innamorato dalla radio innamorato da una parola
Tra le sue labbra la parola è diventata musica
E io non so se
In lui stamattina ho sentito più saggezza di esperienza o più voglia di favola come lui la chiamata ma forse queste due componenti Nerino Rossi ci sono entrambi dove l'abbiamo veramente apprezzato e l'abbiamo veramente
Amato questa mattina
è il padre Favre Giorgianni che ci ha dato un'altra lezione di valori tracciando un itinerario per arrivare alla al principio primo ci ha ricordato i nostri figli i nostri i nostri limiti la nostra finitezza abbiamo bisogno di stare insieme perché siamo esseri
Limitati e quindi non possiamo da soli vincerà la battaglia
Con la vita e per la vita dobbiamo approdare tutti davanti al principio primo lui ce l'ha ricordato e la radio serve può servire a favorire questo nostro cammino
Verso la interiorità e ha detto che l'informazione deve essere improntata alla libertà alla verità alla giustizia alla solidarietà come si fa a non applaudire a uno che ci dice queste cose
Enrico Morbelli Boy Asa drammatizzato tutto dandoci una lezione di giornalismo ha detto un mare di cose il patto tutte in maniera disincantata ci ha detto che poi ha poca importanza che si dica arrivederci o a risentirci che ci chiamino antica Palio o disabili
Quello che conta è la sostanza è quello che conta dare ai non vedenti la possibilità di essere come gli altri uguali agli altri dare la possibilità a tutti di studiare o di lavorare
Di vivere di divertirsi come tutti quanti gli cittadini queste il traguardo che noi abbiamo e lui lo ha capito benissimo e sono convinto che quanto ci rivolgeremo allori per far sentire la nostra voce ci starà
Vicino
Coi
Che dire di Sergio totale ci siamo scambiati complimenti questa mattina mi ha chiamato presidente di ferro mi fa piacere questo vuol dire che sarò indistruttibile
E quindi non è il caso che io mi mi Attardi ulteriormente
Sa sappiamo tutti che un amico dell'Unione italiana ciechi e che lavora affinché i cechi possano vedere anche le immagini quelle che sono state bistrattate più volte
Qui durante questo nostro convegno da coloro che sono un po'partigiani innamorata mente partigiani dalla radio
E poi la dottoressa Marano anch'io con quanto garbo con quanto scrive
Ci ha parlato della Ionita dalla radio
Per rendere la letteratura un evento spettacolare io voglio approfittare della presenza qui dalla dottoressa Mara l'anche per porre una domanda e non mi aspetto una risposta subito ci pensi la radio a un padre Maraini ha un patrimonio
Preziosissimo che potrebbe mettere a disposizione anche del nostro centro nazionale del libro parlato qualche volta
Abbiamo ottenuto qualche cosa ma si è trattato sempre di concessioni limitate e sporadiche creiamo un rapporto un po'più costante è un po'più redditizio
Per perché ci riguarda perché veramente è un patrimonio immenso che e giace lì negli archivi della radio invece potrebbe essere reso fruibile per i non vedenti
E il dottor Donati che e ci ha parlato delle difficoltà della della radio di tenersi al passo con i tempi per quel che riguarda la musica ha detto una cosa
Giustissima i cechi sono i migliori fruitori nella musica sono e quelli che forse hanno più occasione di ascoltare la musica alla radio
Non è vero forse che i cechi hanno più attitudine alla musica bene fece etiopi apporre questa cosa ieri come problematica altrimenti lo avrei contestato perché dice che possono essere anche veglione Chianti oltre che musicisti però al dottor Donati io debbo dire che noi un musicista vero ce l'abbiamo
Ed è il pianista Alberto Colombo che ha finto
Ha vinto competizioni internazionali ebbene dottor Donadio le ho scritto una lettera molto accorata non so se a lei ha comunque a Rai tre
Chiedendo perché non si pensava di sottoporre approvino o per lo meno un provino
Questo nostro grande pianista che ha riconoscimenti ripeto a tutti internazionale su tutto il pianeta perché non trova spazio a RAI tre non ho ricevuto una risposta spero che prima o poi
Non solo mi arrivi la risposta mi arrivi anche uno spazio per Alberto Colombo e abbiamo anche un altro giovane pianista di talento proprio qui in Sicilia se mi aiuti a dire il nome infine Luigi Cartia che era un bravissimo pianista è uno dei talenti emergenti e forse Rai Tre potrebbe aumentare il suo ascolto se lo facesse suonare
Penultimo
Il il dottor forbice che sta qui da ieri mattina hanno regolavamo percepito perché è stato una presenza discreta ha cesellato questo nostro seminario con un intervento Muccino con la sua calma
Olimpica con la sua serenità dicendo cose sì l'abbiamo un po'dovuto sacrificare ma
Può essere tranquillo perché è riuscito a darci la esatta misura della sua bravura
è riuscita a darci dei dati agghiaccianti su i pericoli della televisione alla fatto con grande disincanto con grande eleganza come quel quello scrittore latino che passava dal fango senza sporcarsi
I pantaloni ha dato veramente
Il colpo di forbice finale a questo nostro seminario ecco
Gli avevo detto che avrei fatto appello alle mie capacità di sintesi non so se sono riuscito ma queste cose
Dovevo dirle dovevo dirle e un'ultima la devo dire che noi ci andiamo qui da Catania non soltanto soddisfatti
Per il sole che tipo verso nuove riuscito a procurarsi insieme ad Alfio corrente
Ce l'andiamo ce ne andiamo povero cioè ce ne andiamo soddisfatti per l'ospitalità di questo albergo favoloso che mi dice mia moglie essere un giardino all'interno
Visto che fuori c'è traffico dice non si può passeggiare lungo la strada almeno facciamoli passeggiare all'interno dell'albergo che è stato trasformato in un magnifico giardino e che dire della cena dei pranzi tutto veramente
Ok ce ne andiamo arricchiti di Totò ce ne andiamo arricchiti di tutto ma ce ne andiamo
Arricchiti soprattutto di un sentimento l'uovo ritengo che siamo riusciti a strappare qui a conquistarci sul campo con gli amici di RAI radio
Penso che da oggi in poi questi signori ci saranno più vicini e ci aiuteranno a combattere questa nostra battaglia che ha sempre
Più i connotati di una guerra senza fine
Ecco mi mi ricorda
Marius Alfieri che avevo un dovere racconterà probabilmente gratta spesso mia moglie perché avevo Italo incaricata di ricordarmelo
Volevo a dare un ringraziamento particolare una persona che se fosse stata qui tra noi ci avrebbe dato sicuramente un contributo valido il lucido come sempre mi riferisco a Rossella polizieschi
Credo che anche l'Unione come la sua seconda famiglia e allora veramente di mandiamo un augurio di immediata guarigione Rossella sappia che noi abbiamo ancora bisogno di lei
E amici veramente
Concludo queste questo mio discorso finale chiamiamolo così questo mio intervento
Ringraziando anche voi direi soprattutto voi perché avete reso attivo
Questo nostro incontro
E diciamolo pure avete fatto fare bella figura all'Unione Italiana Ciechi grazie e buon appetito a tutti i
Parlare
Tra poco oggi non ho capito
Dicevo in Europa
Comune può ora saldamente allora
Progressiva
Rimane