Tribuna referendum arg.: i referendum sulla Legge Mammi'

Per gli stessi programmi vi ricorderete sempre di beautiful che passa da una rete all'altra è bene che cosa è successo che hanno perso tempo invece di raggiungere le nuove innovazione tecnologica che invece perché nel frattempo si stanno sviluppando in Europa e in America
Il cavo e satellite hanno perso tempo allora si disse che Berlusconi rompeva il monopolio della RAI adesso bisogna rompere il duopolio il duopolio della RAI e della Fininvest bisogna romperlo per avere più libertà da per potere cominciare daccapo a costruire una televisione più libera più utile una televisione che in qualche modo riesca a portare nelle vostre case attraverso il satellite attraverso il cavo le centinaia di programmi che nelle altre parti del mondo ci sono Berlusconi negli anni ottanta è stato un innovatore costruendo sistema delle televisioni private adesso è diventato un conservatore noi chiediamo proprio in nome di quel libero mercato che lui continuamente auspica nel suo programmi di rompere il duopolio RAI fine scuro che noi chiamiamo RAI investe di consentirci di ripartire da capo per cogliere l'occasione dell'Europa l'occasione della modernità venete non gli abbiamo detto tale tre volte scendiamo una qualsiasi delle normative europee quella tedesca a quella francese e quella inglese prendiamo un cappello e scegliamo una qualunque di queste normative siamo disposti a votarla occhi chiusi niente di queste Successo invece scese in campo ha fatto politica continuando a rimanere proprietario le tre grandi reti televisive e questo è un male è stato male per il Paese e un male per la televisione ora queste televisioni solo in una grave crisi non riescono più a trovare un modello di crescita
Votando sì scegliendo di votare sci scegliendo di rompere il duopolio Fininvest e RAI voi ci date la possibilità di ripartire da capo a costruire la televisione del domani a costruire una televisione più libera a stare in Europa
Lembo diranno Nevada tempo tiranno per il no Gianluca la Torre giornalista comitato per il no e la par condicio prego abbiamo una situazione oggi di grande offerta televisiva per lo stupro
ESE non tutti sanno che l'Italia e gli Stati Uniti assieme hanno il sessanta per cento delle televisioni del pianeta terra ebbene sì dobbiamo confessarlo una volta tanto senza nessun timore di apparire nazionalisti Italia uno dei pochi paesi del mondo che sa fare la per visione che da una grande offerta televisiva i propri telespettatori ed è un Paese internazionalmente competitivo nel campo della tv io non credo che noi abbiamo molti settori nei quali si possa rivaleggiare da pari a pari con i grandi della terra la tv è uno di questi settori c'è stato un privato particolarmente bravo che ha creato tre reti televisive per potere raggiungere una dimensione competitiva con le tre reti della RAI la Rai probabilmente era cresciuta tanto non per ragioni proprio strettamente necessarie di interessi aziendali ne è cresciuta per soddisfare gli appetiti dei partiti e lo sappiamo come è nata la storia televisiva di questo Paese il privato ha dovuto raggiungere delle dimensioni per potere mantenere la propria capacità di competizione oggi tutti dicono che le dimensioni sia della RAI che della Fininvest sono delle dime Cioni eccessive su questo si potrebbe anche convenire dobbiamo però ricordare un piccolo particolare il particolare questo con questi referendum i promotori a parole sostengono di volere ridurre in maniera equilibrata tutti gli attori del si tema televisivo italiano dall'altro lato poi nella pratica la conseguenza tecnica io non mi farei travolgere dall'emozione per ragionare sui fatti la gente ha bisogno di informazione bisogna capire tecnicamente se passano i referendum sulle concessioni televisive il referendum dieci noi abbiamo il risultato che il privato viene mortalmente ferito non ridimensionato la RAI resta così come e vi ricordo che la RAI vuol dire tre reti nazionali televisive tre reti radiofoniche in AN tre reti radiofoniche in FM
Una rete in ISO frequenza più la radio diffusione il che vuol dire un mostro di proporzioni gigantesche che non è eguale di nessun altro paese del mondo se questo è vero se si vogliono veramente a riequilibrare le risorse del sistema televisivo occorre procedere a una di Simone bilaterale bilanciata vi ricordate i negoziati per il disarmo io amo usare una metafora per farvi capire il vero problema che è in discussione questa volta quando c'erano i missili a Comiso puntati sull'Unione Sovietica c'era qualcuno che diceva noi contrari alla pace dislocare i missili H ho messo bisogna ridurle assolutamente per la pace si farà con il disarmo unilaterale non è stato vero assolutamente nulla la pace si è fatta perché l'Unione Sovietica avuto i missili puntati contro e che allora si è fatta il disarmo bilaterale e bilanciato lo stesso vale per la televisione dire fare naturalmente questo non lo possono assolutamente negare nelle intenzioni dovrebbero ridimensionare gli attori del sistema nella pratica ne ammazzano uno e lasciano inalterata la RAI con tre reti COLAP sì Bita di raccogliere pubblicità per due reti di dislocare la meglio con tutte le conseguenze di ritorno al monopolio pubblico bisogna votare no e poi si riparte da questo dato di fatto per fare una buona
Grazie a un volto
Fece anche abbastanza chiari passiamo al referendum numero undici la Scheda sarà di colore marrone sistema radiotelevisivo pubblicità abolizione della possibilità di inserire messaggi pubblicitari durante ciascun tempo o a do di film opere teatrali liriche o musicali chi vota sì vorrà abolire la possibilità di inserire messaggi pubblicitari durante ciascun tempo atto di firma opere teatrali liriche o musicali chi voteranno vorrà il mantenimento della disciplina
Attuale per le ragioni del sì Carla Stampa ben arrivata giornalista deputato membro della Commissione cultura alla Camera e Commissione speciale Napolitano del Comitato del Sì ovviamente per il no Marilisa Perico segretaria di redazione RTI i del
Comitato lavoratori Fininvest tre minuti a testa Carla Stampa da questo momento via chiediamo una cosa molto semplice che è già nella normativa CEE del mille novecentottantanove TV senza frontiere dice questa norma il appunto che gli spot pubblicitari devono essere collocati all'inizio nell'intervallo e dopo il film in modo da consentire ai firme fatti per il cinema non quelli per la televisione e alle operette atta tali di avere il respiro proprio dell'opera di ingegno quella respiro dell'opera d'ingegno che chiedeva Fellini chiedeva ripetutamente Fellini già turbato da una presenza ossessiva della televisione li pretende ma per i suoi film e che i registi chiedono tuttora e anche gli attori cioè si vuole un respiro degno dell'opera non è una cosa impossibile Gianni la normativa CEE la normativa CEE e dell'ottantanove la le manie del novanta nel novanta la legge brani per questo particolare argomento prevede delle eccezioni noi con il referendum sugli spot che interrompono i film vogliamo togliere quelle eccezioni e ricondurle alla normativa europea la legge Mammì prevedeva che si potessero interrompere da cinque assente interruzioni del film e noi diciamo no Ricon Locchi amori negli spazi giusti noi bensì vogliamo questo diciamo a quelli del no che intorno quando dicono se noi togliamo si dimagrisce il lo spot pubblicitario che interrompe il film non vedrete più film arrivano a dire per fate un po'che si si diminuiscono le interruzioni dei film le televisioni locali non potranno più avere figli ma in Francia questo hanno una sull'interruzione il film ebbene si vedono la stessa quantità e qualità dei film che si vedono in Italia parlo delle reti commerciali dell'uguale livello di qualità
Allora noi diciamo votate sì non temete di non vedermi più il fatto è che per la Fininvest che ha il più grande magazzino di film monopolio anche lì d'Europa è chiaro che diminuire gli spot significa è una perdita di quattrocento miliardi credo che sia stata valutata così noi non vogliamo e l'abbiamo ripetuto avvenire la di versione della Fininvest diciamo che però devono essere in regola almeno con la normativa europea recentemente Fedele Confalonieri alla domanda di Walter Veltroni nella trattativa che avevano cominciato a fare aveva alla domanda di Walter Veltroni ma voi sareste d'accordo di a recepire la la normativa c'è si era detto addirittura entusiasta ma certamente dichiarando in quello stesso momento che la Fininvest non era in regola con la normativa europea
Mai avrebbe accesso
Per le ragioni
Per le ragioni del no Marilisa Perego tre minuti da questo momento Buongiorno io voglio solamente dire che rappresento quattro mila lavoratori
Delle reti televisive che si chiamano il pubblico le conosce come Italia uno Canale cinque Rete quattro purtroppo Nico purtroppo io sono una lavoratrice la signora Carla Stampa lo sa bene perché ci siamo incontrati nata dibattiti che rimasta veramente delusa dai sindacati dalle forze sociale politica e che in questo momento c'hanno completamente abbandonato lo voglio dire perché purtroppo è così io mi rivolgo ai lavoratori di altri settori in Italia che si sono trovati si trova il purtroppo si troveranno nelle mie condizioni quindi possono capire votando no i signori a casa sa hanno che probabilmente contribuiranno a far in modo che io riesca ancora lavorare ma non solo io personalmente le quattro mila persone che rappresento in questo momento e sopra tre decine di migliaia di persone che lavorano che si chiama così detto indotto le persone che lavorano nelle industrie che procurano dalle scenografie che procurano tutte le attrezzature le apparecchiature tecniche per la televisione le persone che vanno a ideare le trasmissioni che non sono sempre spazzatura perché in questi anni abbiamo viste tutte che la televisione anche quella commerciale sto parlando del gruppo Fininvest ma anche di altre TV private italiane sono cioè e a settecento hanno potuto produrre dei programmi di alto livello anche di qualità in questo modo io voglio dire semplicemente soprattutto la signora Carla Stampa visto che rappresenta i nostri parlamentari ed è nella commissione Pivetti presieduta dal dall'onorevole Napolitano voglio dire che non hanno assolutamente pensato noi quando sostengono che comunque qualcuno penseranno e questo non è assolutamente vero queste sono solo promesse vaghe fumose lo sappiamo di per certo perché la legge la legge poi essa che faranno dicono loro entro luglio deve essere fatte tutti lo sanno con la maggioranza del Parlamento attualmente nel Parlamento abbiamo la lega il il capo della Lega ha sostenuto che vorrebbe finita la Fininvest caso tenuto che si potrebbe far fuori la Fininvest sarà un caso di cronaca abbiamo letto che sono saltati i tralicci delle nostre sedi di Bologna sarà un caso che in questa maggioranza parlamentare che dovrebbe approvare la legge vado un po'fuori tema ma chiudo subito abbiamo Rifondazione Comunista abbiamo il PDS e altre forze che sostengono esattamente il contrario quindi al di là di questa che un pochettino fuori tema invece rispetto agli sforzi vorrei semplicemente dire questo e purtroppo è un appello che voglio fare perché i lavoratori purtroppo ci ignorano i sindacati ci ignorano ci ignorano tutti nessuno ci ascolta perché siamo una patata bollente gli spot per la fine nel sono una sono una linfa larga RAI comunque avrebbe due mila trecento miliardi allora perché non avete ho posto un referendum per limitare anche di sport e la raccolta della Rai non è così perché in Fininvest per noi senza disposti senza gli introiti non ci saremo più anche noi non perdiamo il posto di lavoro sicuro
Questo è sicuro e in più referendum ha posto in modo fazioso un conto è dire vuoi vedere il film in televisione Cogni sporta o non lo vuoi vedere non è stato posto così perché togliendo a disporsi Togliani Parigi nemmeno si vede
Grazie
L'ultimo referendum di cui ci occupiamo l'ultimo referendum di cui ci occupiamo questa mattina era referendum numero dodici la scheda sarà di colore celeste pubblicità televisiva appunto abolizione della possibilità che imprese di pubblicità private o pubbliche raccolgano pubblicità per tre e ti televisive a diffusione nazionale ivi comprese quelle dei soggetti che le controllano chi voterà si vorrà eliminare la parte della legge Mammì che consente alle imprese concessionarie di pubblicità pubbliche e private di raccogliere pubblicità per le tre reti televisive nazionali chi voterà no al Solito vorrà mantenere la disciplina attuale per le ragioni del sì benvenuta Giuliano Pisapia avvocato coordinatore del comitato per il sì di Milano per le ragioni del no benvenuto a Franco Ricci direttore generale video Time associazioni emittenti tv nazionali aderenti al
Ferretti avvocato Giuliano Pisapia trenino che da questo momento preparate buongiorno a tutti Buongiorno è presente il buongiorno agli ascoltatori io vorrei cercare di parlare compattezza di ragionare insieme per convincere tutti che le ragioni del sì sono le ragioni che possono portare non solo maggiore pluralismo ma anche a maggiore occupazione anche a uno maggiore sviluppo delle televisioni private e quindi alla possibilità di vedere per tutti più sporta più filma più trasmissioni interessanti e vuole partire da un principio base del nostro ordinamento l'articolo tre della Costituzione il principio di eguaglianza per cui tutti i cittadini tutti gli enti economici e sociali debbono essere uguali di te la legge e De Bona vere gli stessi strumenti le stesse potenzialità le stesse possibilità oggi questo non succede oggi in Italia anche e soprattutto nella raccolta delle pubblicità c'è un duopolio che con basta non solo con tutte le altre legislazioni europee ma anche e soprattutto con le direttive della CEE e con le sentenze della Corte costituzionale voglio dare dei dati oggettivi più che delle valutazioni di carattere soggettivo
Oggi oltre l'ottanta per cento anzi direi oltre il novanta per cento dei contratti pubblicitari cioè quel milione disposta che non dà ogni anno le nostre televisioni sono raccolte da Sipra e da pubblicare dalla RAI e dalla Fininvest Sensi s'spezzarsi e questo duopolio e con il sì si spezzerà senza ombra di dubbio questo duopolio noi avremo ottocento novecento miliardi di pubblicità che posso avranno potrà senza dubbio essere divise tra le altre sei televisioni nazionali private travagli altre centinaia e centinaia di televisioni locali privati di sarà sicuramente sicuramente maggiore sviluppo dell'occupa pone vi sarà sicuramente maggiore possibilità di lavoro ossia all'interno delle reti televisive sia e soprattutto ed anche all'interno delle società che raccolgono pubblicità quindi veramente un invito a votare essi anche per il quesito numero dodici mi sembra che sia la schede cedente anche perché e qua voglio veramente rispondere a chi prima di me ha detto delle cose non perfettamente esatti anche perché questo referendum che deve essere collegato con gli altri due referendum non colpisce solo la Fininvest due non vogliamo colpire la Fininvest ne vogliamo colpire il duopolio questo referendum vuole trattare nella stessa maniera l'ente pubblico la Sipra e l'ente privato Publitalia con in scena un forte sui a questo referendum avremo più democrazia avremo più pluralismo avremo e questi importanti più televisioni private avremo quindi maggiori film maggiori sport spettacoli sicuramente i più interessanti
Per le ragioni del no Franco Ricci direttore generale video Time associazioni emittenti tv nazionali aderenti all'essere ti prego tre minuti
Buongiorno a tutti vorrei partire ricordando un fatto che ogni tanto ci dimentichiamo
Io lavoro in una televisione privata e questa televisione privata la Fininvest a vive di sola pubblicità a differenza quindi di Rai che oltre alla pubblicità anche ogni anno due mila trecento miliardi di canone
Cari riallacciandomi ad una delle battute del mio contendente vorrei ricordare che la nostra situazione parte quando quando l'avvocato Pisapia parlava di il della della del fatto che l'attacco di questi di questi referendum è sia contro la RAI che contro la Fininvest io vorrei ricordare una cosa questo terzo referendum questo referendum numero dodici che parla delle concessioni delle delle concessioni alle alle concessionari di pubblicità cioè parla di la della possibilità che la singola concessionaria a di raccogliere a a la possibilità di raccogliere pubblicità per tre reti nazionali bene io vorrei dire una cosa per quale motivo proprio questo terzo referendum sì allaccia a due cioè parla di due concessioni per ogni cioè di due reti scusate da ogni concessionaria invece del primo referendum dove l'attacco diretto alla alla nostra televisione parla solo di una una una rete ai privati quindi ci troviamo di fronte ad un fatto tecnico abbastanza chiaro con questo sistema cioè con il sistema di dare alle concessionarie pubblicità sia Sipra che RAI cioè sia Sipra che Publitalia due la possibilità di raccogliere usa per due per due reti nazionali si colpisce chirurgicamente pù l'Italia si colpisce la Fininvest per una ragione molto semplice noi abbiamo tecnicamente l'impossibilità di a raccogliere la pubblicità per la Terza Rete mentre le reti RAI e quindi e quindi Sipra potrebbe raccogliere perché cumulano la pubblicità delle tre reti insieme e possono dividerla su due reti
Questa situazione veramente assolutamente improponibile noi ci troviamo di fronte ad una ulteriore menzogna da parte dei comodi dei dei comitati referendari perché il sì in questo caso colpisce esclusivamente la Fininvest e non colpisce la RAI con naturalmente un grande vantaggio un grande vantaggio per la televisione di Stato che può godere appunto del Canone per cui io vi inviterei a votare no a questi a questi tre referendum e soprattutto a questo per cercare una
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